Libro verde sulla protezione dei consumatori nell'Unione europea

1) OBIETTIVO

Analizzare i possibili orientamenti futuri della tutela dei consumatori nell'Unione europea, avviando un dibattito con le parti interessate. Il Libro verde esamina anche i diversi ostacoli alla realizzazione del mercato interno in tale settore, la questione della tutela dei consumatori e le soluzioni da adottare in vista di un'armonizzazione della normativa comunitaria. Inoltre, il Libro verde analizza le possibilità di migliorare la cooperazione tra le autorità pubbliche incaricate dell'attuazione pratica degli aspetti attinenti alla protezione dei consumatori.

2) ATTO

Libro verde sulla protezione dei consumatori nell'Unione europea, del 2 ottobre 2001 [COM(2001) 531 - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

3) SINTESI

Protezione nel mercato interno

Il principale problema da risolvere per garantire la protezione dei consumatori nel mercato interno consiste nelle diverse normative nazionali riguardanti le prassi commerciali seguite fra imprese e consumatori. Né gli uni, né le altre approfittano attualmente di tutto il potenziale del mercato interno, ancora aumentato dopo l'avvento dell'euro, nel settore del commercio elettronico (commercio tipo B2C, "business-to-consumer").

Le imprese che vogliono offrire ai consumatori la possibilità del commercio elettronico si trovano di fronte un ostacolo giuridico scoraggiante che limita l'efficacia del mercato interno. Tale problema arreca del pari danno ai consumatori limitando a questi l'accesso a diversi prodotti e a scelte più vantaggiose.

Il Libro verde, in esito ad un'analisi svolta dai servizi competenti, osserva che le norme comunitarie di protezione dei consumatori non riescono ad adattarsi allo sviluppo naturale del mercato ed alle nuove prassi commerciali. La soluzione prevista si orienta verso una semplificazione delle norme nazionali e verso una garanzia maggiore della protezione dei consumatori. La semplificazione delle normative puo' del pari comprendere l'armonizzazione della normativa comunitaria vigente in tale settore. Il Libro verde intende peraltro individuare i settori principali interessati da tale armonizzazione.

L'orientamento futuro

La semplificazione delle regole esistenti e la riduzione delle regolamentazioni, quando tali iniziative sono possibili, possono risultare di aiuto tanto ai consumatori, quanto alle imprese. Queste ultime migliorerebbero la loro competitività riducendo gli oneri a carico, mentre i consumatori potrebbero beneficiare di una maggiore scelta di prodotti a prezzi migliori.

Per giungere a tale semplificazione, il Libro verde propone due orientamenti possibili, cioè l'adozione di una serie di nuove direttive o quella di una direttiva-quadro che verrebbe completata con direttive specifiche. Il Libro verde propone differenti possibilità per realizzare tale direttiva-quadro che comprenderebbe le prassi commerciali di tipo elettronico che si svolgono tra imprese e consumatori.

Direttiva-quadro

La possibilità di una direttiva-quadro presenta un maggior numero di vantaggi in quanto consentirebbe di semplificare le regole esistenti applicabili all'interno di tutta l'Unione europea (UE). Inoltre, il negoziato risulterebbe più agevole rispetto ad una serie di direttive e consentirebbe la partecipazione delle parti interessate al processo di regolamentazione.

Peraltro, la direttiva-quadro risulterebbe più efficace in combinazione con l'attuale autoregolamentazione in ogni Stato membro. Non essendo questa ancora pienamente effettiva, è necessario un miglioramento dal punto di vista giuridico, segnatamente tramite impegni volontari da parte delle imprese nei confronti dei consumatori.

Cio' presupporrebbe l'autoregolamentazione attraverso impegni delle imprese per quanto riguarda i codici di autoregolamentazione ovvero i codici di buone procedure. Tale autoregolamentazione non riguarderebbe i settori della sanità e della sicurezza, né questioni di politica sociale, come ad esempio gli orari di apertura dei negozi.

Tale direttiva puo' ispirarsi ai modelli giuridici applicati alle prassi commerciali leali o ingannevoli. Il primo caso comporterebbe l'obbligo da parte delle imprese di non seguire prassi commerciali sleali. Nel secondo caso, la direttiva avrebbe un campo d'applicazione maggiormente ristretto, probabilmente da completare con nuove normative specifiche comunitarie.

Frammentazione delle norme comunitarie

Un degli obiettivi principali del Libro verde è quello dell'armonizzazione o della semplificazione in materia di protezione dei consumatori. Esistono infatti circa 20 direttive comunitarie, alle quali si aggiungono la giurisprudenza a livello dell'UE e differenti normative degli Stati membri.

Le 4 principali direttive, di carattere generale, riguardano la pubblicità ingannevole (direttiva 84/450 CEE del Consiglio del 10 settembre 1984), modificata dalla direttiva sulla pubblicità comparativa (direttiva 97/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 ottobre); la direttiva sulle clausole vessatorie nei contratti conclusi con i consumatori (es de en fr) (direttiva 93/13/CEE del 5 aprile 1993) e la direttiva sulla vendita e sulle garanzie dei beni di consumo (Direttiva 1999/44/CE del Parlamento e del Consiglio, del 25 maggio 1999).

4) disposizioni d'applicazione

Non applicabile.

5) altri lavori

Dopo il Libro verde, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla protezione dei consumatori nell'Unione europea, che è terminata il 15 gennaio del 2002. I risultati verranno inseriti in una comunicazione - Seguito del Libro verde sulla Protezione dei consumatori nell'Unione europea - dell'11.06.2002 [COM/2002/289 def.] - e sono stati presi in considerazione per il nuovo piano di azione sulla Protezione dei consumatori 2002-2006.

Ultima modifica: 28.04.2006