Strategia per l’ambiente marino

 

SINTESI DI:

Direttiva 2008/56/CE - azione europea nel campo della politica per l’ambiente marino

QUAL È LO SCOPO DELLA DIRETTIVA?

La direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino definisce un approccio e obiettivi comuni dell’Unione europea (Unione) per la prevenzione e per la protezione e la conservazione dell’ambiente marino in considerazione delle pressioni e degli impatti delle attività umane dannose, pur consentendone l’uso sostenibile, attraverso un approccio ecosistemico.

PUNTI CHIAVE

La direttiva richiede agli Stati membri dell’Unione quanto segue.

La direttiva prevede inoltre quanto segue.

Riesame

Entro il 2023 la Commissione riesamina la direttiva in seguito a una valutazione e una analisi dell’impatto. Ove appropriato, possono essere proposte modifiche.

Modifiche alla quadro sulla strategia per l’ambiente marino

La direttiva (UE) 2017/845 modifica la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, sostituendo l’allegato III che contiene gli Elenchi indicativi degli elementi da tenere in considerazione nella preparazione di strategie per l’ambiente marino. Lo scopo della modifica è quello di collegare meglio i componenti dell’ecosistema, le pressioni antropogeniche* e agli impatti sull’ambiente marino con gli undici descrittori della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino e con la decisione (UE) 2017/848 della Commissione sul BSE delle acque marine (di cui sopra).

Collegamento tra la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino e altre disposizioni dell’UE.

La direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino si basa sulla legislazione dell’UE esistente e riguarda elementi specifici dell’ambiente marino non affrontati in altre politiche, come la direttiva quadro sulle acque (direttiva 2000/60/EC, si veda la sintesi), la direttiva sugli habitat (direttiva 92/43/CEE, si veda la sintesi), la direttiva uccelli (direttiva 2009/147/CE, si veda la sintesi) e, infine, il regolamento (UE) n. 1380/2013 relativo alla politica comune sulla pesca (si veda la sintesi), che hanno tra i loro obiettivi legislativi quello di contribuire al raggiungimento del BSE in conformità con la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino.

SVILUPPI RECENTI

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?

La direttiva è in vigore dal 15 luglio 2008 e doveva diventare legge negli Stati membri entro il 15 luglio 2010.

CONTESTO

Per ulteriori informazioni, si veda:

TERMINI CHIAVE

Buono stato ecologico. Ciò indica mari e oceani che preservano la diversità ecologica e la vitalità e che siano puliti, sani e produttivi. Lo scopo è quello di garantire che l’ambiente marino sia salvaguardato per le generazioni attuali e future.
Pressioni antropogeniche. Si riferiscono al cambiamento ambientale causato o influenzato dalle persone, direttamente o indirettamente.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino) (GU L 164 del 25.6.2008, pag. 19).

Le successive modifiche alla direttiva 2008/56/CE sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

DOCUMENTI CORRELATI

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’attuazione della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (direttiva 2008/56/CE) [COM(2020) 259 final, del 25.6.2020].

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio: Valutazione dei programmi di misure condotti dagli Stati membri a norma della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino [COM(2018) 562 final, del 31.7.2018].

Decisione (UE) 2017/848 della Commissione, del 17 maggio 2017, che definisce i criteri e le norme metodologiche relativi al buono stato ecologico delle acque marine nonché le specifiche e i metodi standardizzati di monitoraggio e valutazione, e che abroga la decisione 2010/477/UE (GU L 125 del 18.5.2017, pag. 43).

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio: Valutazione dei programmi di monitoraggio condotti dagli Stati membri a norma della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino [COM(2017) 3 final, del 16.1.2017].

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Governance internazionale degli oceani: un’agenda per il futuro dei nostri oceani [JOIN(2016) 49 final, del 10.11.2016].

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi realizzati nella messa a punto di zone marine protette (a norma dell’articolo 21 della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino 2008/56/CE) [COM(2015) 481 final, dell’1.10.2015].

Direttiva 2014/89/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (GU L 257 del 28.8.2014, pag. 135).

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: L’innovazione nell’economia blu: realizzare il potenziale di crescita e di occupazione dei nostri mari e dei nostri oceani, [COM(2014) 254 final/2, del 13.5.2014].

Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo: la prima fase dell’attuazione della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (2008/56/CE) - La valutazione e gli orientamenti della Commissione europea [COM(2014) 97 final del 20.2.2014].

Regolamento (UE) 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) 1954/2003 e (CE) 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) 2371/2002 e (CE) 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio (GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22).

Si veda la versione consolidata.

Ultimo aggiornamento: 27.10.2021