Direttiva 2003/88/CE concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro
La direttiva stabilisce prescrizioni minime di salute e sicurezza in materia di organizzazione dell’orario di lavoro per i lavoratori nell’Unione europea (Unione). Esse comprendono:
Il diritto a condizioni di lavoro eque è evidenziato dal principio 10 (la necessità di garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro) del pilastro europeo dei diritti sociali e dall’articolo 31 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (che riguarda le condizioni di lavoro in reazione alla salute, alla sicurezza e alla dignità dei lavoratori e stabilisce il numero massimo di ore di lavoro, periodi di riposo giornalieri e settimanali e un periodo annuale di congedo retribuito).
Al fine di sensibilizzare maggiormente i lavoratori in merito ai loro diritti sociali, all’inizio del 2023 la Commissione europea ha adottato una comunicazione interpretativa per accrescere la certezza del diritto e la chiarezza riguardo all’interpretazione della direttiva 2003/88/CE. La comunicazione analizza la direttiva, articolo per articolo, e la giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia dell’Unione (fino al ), al fine di assistere le autorità degli Stati membri, gli operatori del diritto e le parti sociali nella sua interpretazione. Essa aggiorna una comunicazione simile risalente al 2017.
Nel marzo 2023 è stata pubblicata anche la relazione più recente della Commissione sull’attuazione della direttiva 2003/88/CE.
La direttiva 2003/88/CE abroga e codifica la direttiva 93/104/CE. Pertanto, non vi è alcuna scadenza per il suo recepimento nel diritto nazionale. Le norme della direttiva si applicano dal .
Per saperne di più, consultare:
Direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del , concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro (GU L 299 del , pag. 9).
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