Accelerare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione nell’UE — Piano d’azione 2016-2020

 

SINTESI DI:

Comunicazione della Commissione europea COM(2016) 179 final: Piano d’azione dell’UE per l’eGovernment

Articolo 197 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)

Articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

QUAL È LO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE, DEGLI ARTICOLI DEL TRATTATO E DELLA CARTA?

Dal 2005, la Commissione europea ha adottato piani d’azione per l’eGovernment al fine di promuovere la modernizzazione del settore della pubblica amministrazione in tutta l’UE. Il loro obiettivo è sostenere il coordinamento, la collaborazione e le azioni comuni in materia di eGovernment.

L’ultimo piano di azione intende fornire supporto ai processi amministrativi, migliorare la qualità dei servizi e aumentare l’efficienza facendo pieno uso delle tecnologie digitali. Intende inoltre ridurre gli oneri amministrativi per imprese e cittadini, velocizzando la loro interazione e rendendola efficiente, più agevole e meno costosa, comportando ulteriori vantaggi economici e sociali per la società nel suo complesso.

Ai sensi dell’articolo 197 del TFUE, l’UE può sostenere gli sforzi dei paesi dell’UE volti a migliorare la loro capacità amministrativa di attuare il diritto dell’Unione.

Ai sensi dell’articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ogni persona gode dei seguenti diritti:

PUNTI CHIAVE

Il piano d’azione è guidato dalla visione secondo la quale, entro il 2020, le amministrazioni e le istituzioni pubbliche nell’UE dovrebbero essere aperte, efficienti e inclusive e fornire servizi pubblici digitali senza frontiere, personalizzati e intuitivi a tutti i cittadini e a tutte le imprese.

Il ricorso ad approcci innovativi permette di progettare e fornire servizi migliori, in linea con le esigenze e le richieste di cittadini e imprese. Le pubbliche amministrazioni sfruttano le opportunità offerte dal nuovo ambiente digitale per interagire più facilmente tra di loro e con tutte le parti interessate.

Questo piano d’azione intende unire gli sforzi in atto per eliminare le barriere esistenti che ostacolano il mercato unico digitale. Non dispone di una dotazione dedicata, ma contribuirà a coordinare le risorse a disposizione dei paesi dell’UE attraverso diversi programmi dell’UE. Le iniziative nell’ambito del piano si basano sui seguenti principi:

Il piano d’azione a 20 punti è strutturato in 3 pilastri e fornisce una data prevista di completamento per ciascuna azione.

Primo pilastro: modernizzare la pubblica amministrazione con le TIC

Le azioni comprese in questo pilastro mirano a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle amministrazioni pubbliche, tuttora fondamentali nell’attuale clima economico e contesto di austerità di bilancio, utilizzando strumenti digitali fondamentali:

1. Nel 2019: sostenere la transizione dei paesi dell’UE verso la piena digitalizzazione degli appalti e l’uso di registri dei contratti.

2. Nel 2016: velocizzare la diffusione dei servizi eIDAS.

3. Nel 2018: garantire la sostenibilità delle infrastrutture di servizi digitali transfrontalieri.

4. Nel 2016 - 2019: presentare una versione riveduta del quadro europeo di interoperabilità e promuoverne l’adozione da parte dei paesi dell’UE.

5. Nel 2017: coordinare lo sviluppo di un prototipo di catalogo europeo di norme tecniche per le TIC nel campo degli appalti pubblici.

6. Nel 2016 - 2019: introdurre gradualmente i principi «digitale per definizione» e «una tantum», la fatturazione elettronica e gli appalti elettronici e valutare l’eventuale introduzione del principio di «aggiornamento costante».

Secondo pilastro: favorire la mobilità transfrontaliera con i servizi pubblici digitali

Gli ultimi anni di analisi comparative delle prestazioni e di eGovernment mostrano che i servizi intra-UE sono in notevole ritardo rispetto ai servizi nazionali e che la disponibilità e la qualità dei servizi offerti ai non residenti non sono adeguate. Studiare in un altro paese, ad esempio, può tuttora comportare la necessità di effettuare processi applicativi cartacei e incontri di persona prima dell’iscrizione.

Le azioni comprese in questo pilastro mirano ad agevolare ai cittadini e alle imprese la mobilità e l’accesso ai servizi pubblici digitali transfrontalieri nel contesto di un’UE interoperabile:

7. Nel 2017: presentare una proposta per uno sportello digitale unico.

8. Nel 2016: fare del portale europeo della giustizia elettronica uno sportello unico per l’accesso a informazioni.

9. Nel 2017: realizzare l’interconnessione obbligatoria di tutti i registri delle imprese dei paesi dell’UE.

10. Nel 2019: sviluppare ulteriormente l’interconnessione elettronica dei registri fallimentari.

11. Nel 2017: presentare un’iniziativa per le soluzioni digitali durante l’intero ciclo di vita di un’impresa.

12. Nel 2016: estendere il meccanismo elettronico unico per la registrazione e il pagamento dell’IVA.

13. Nel 2016: lanciare un progetto pilota sul principio «una tantum» per le imprese.

14. Nel 2018: istituire un meccanismo di rendicontazione unico nel settore del trasporto marittimo e digitalizzare i documenti di trasporto.

15. Nel 2019: completare l’istituzione del sistema EESSI (Electronic Exchange of Social Security Information) per lo scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale.

16. Nel 2017: sviluppare ulteriormente EURES, il portale europeo della mobilità professionale.

17. Nel 2016 - 2018: sostenere i paesi dell’UE nello sviluppo di servizi di sanità elettronica transfrontalieri.

Terzo pilastro: Facilitare l’interazione digitale con i cittadini e le imprese

Le azioni comprese in questo pilastro mirano a migliorare la diffusione dei servizi pubblici digitali tra i cittadini e le imprese. Ciò è volto a migliorare l’esperienza dell’utente tramite, ad esempio, la personalizzazione, rispettando al contempo la tutela della vita privata e la protezione dei dati personali. Ciò si può ottenere coinvolgendo gli stessi utenti nella progettazione, nella produzione e nella fornitura dei servizi pubblici.

Tra le azioni a maggior impatto figurano l’introduzione dell’identificazione elettronica e dei servizi fiduciari (servizi eIDAS), l’attuazione del principio «una tantum» e il riutilizzo degli strumenti delle infrastrutture di servizi digitali per i servizi pubblici transfrontalieri. Alcune azioni sono specificamente rivolte alla trasformazione digitale della stessa Commissione.

Tra le azioni comprese in questo pilastro figurano:

18. Nel 2019: valutare l’applicazione del principio «una tantum» per i cittadini in un contesto transfrontaliero.

19. Nel 2016-2020: velocizzare l’adozione dell’infrastruttura dati prevista dalla direttiva INSPIRE.

20. Nel 2018: trasformare i siti web dell’UE per favorire la partecipazione di cittadini e imprese nei programmi e nelle politiche.

Potrebbero essere necessarie ulteriori azioni per conseguire questi obiettivi e per stare al passo con il contesto tecnologico in rapida evoluzione.

La Commissione ha anche istituito un comitato direttivo per il piano d’azione per l’eGovernment, costituito da rappresentanti dei paesi dell’UE, al fine di coordinare l’effettiva attuazione e il monitoraggio del piano d’azione e di valutare e selezionare nuove azioni.

Sebbene il piano non disporrà di una propria dotazione dedicata, riceverà finanziamenti da diversi programmi dell’UE. Qualora i finanziamenti provengano dai fondi strutturali e d’investimento dell’UE, sono condizionati all’osservanza delle procedure di governance economica dell’UE da parte del paese in questione.

CONTESTO

La trasformazione digitale della pubblica amministrazione facilita l’interazione delle imprese con le pubbliche amministrazioni in tutta l’UE, semplificando il loro inserimento in nuovi mercati. Riduce inoltre gli oneri amministrativi per i cittadini che intendono vivere, lavorare, studiare o trascorrere la loro pensione in un altro paese dell’UE.

I servizi pubblici digitali sono fondamentali per ridurre gli oneri amministrativi che gravano sui cittadini e le imprese, rendendo le loro interazioni con le autorità pubbliche più efficienti, più agevoli e meno costose.

Il piano d’azione dell’UE per l’eGovernment 2016-2020 intende affrontare i problemi cui cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni devono far fronte tramite gli obiettivi strategici delineati nella strategia per il mercato unico digitale per l’Europa:

Piano d’azione dinamico

La revisione intermedia del piano d’azione per l’eGovernment 2011-2015 raccomandava che l’attuale piano d’azione passasse dall’essere un’iniziativa statica della durata di 5 anni a impiegare un approccio più flessibile e iterativo. Il piano d’azione per l’eGovernment in dinamica evoluzione è sostenuto da una piattaforma di partecipazione digitale chiamata eGovernment4EU. Essa raccoglie idee concrete per l’azione di tutte le parti interessate. Nella quinta revisione intermedia del mercato unico digitale erano già state aggiunte nuove azioni al piano d’azione; ciononostante, è ancora possibile aggiungerne di nuove allo stesso.

Oltre il piano d’azione

La dichiarazione ministeriale di Tallinn sull’eGovernment del 2017 rappresenta un forte impegno politico da parte dei paesi europei (dell’UE e dell’EFTA) per velocizzare ulteriormente la trasformazione digitale della pubblica amministrazione, in linea con i principi del piano d’azione per l’eGovernment. Sebbene riconosca il ruolo svolto dal piano d’azione per l’eGovernment 2016 dell’UE in questa trasformazione, propone di gettare le basi per un’ulteriore evoluzione digitale e per azioni comuni dopo il 2020 diffondendo la digitalizzazione in tutti i settori politici e garantendo che i servizi si incentrino sugli utenti finali.

Per ulteriori informazioni, si consulti:

DOCUMENTI PRINCIPALI

Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte terza — Titolo XXIV — Cooperazione amministrativa — Articolo 197 (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 136)

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea — Titolo V — Cittadinanza — Articolo 41 — Diritto a una buona amministrazione (GU C 202 del 7.6.2016, pagg. 401-402)

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Piano d’azione dell’UE per l’eGovernment 2016-2020 — Accelerare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione [COM(2016) 179 final del 19.4.2016]

Ultimo aggiornamento: 03.04.2018