Sostanze radioattive in acque destinate al consumo umano: tutela della salute pubblica

La direttiva stabilisce vari requisiti per tutelare la salute della popolazione da sostanze radioattive potenzialmente nocive che possono essere presenti nell’acqua potabile.

ATTO

Direttiva 2013/51/Euratom del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano

SINTESI

Tramite la normale acqua potabile le sostanze radioattive possono entrare nel corpo umano causando danni agli organi vitali. Per minimizzare il rischio quanto più possibile, la legislazione stabilisce valori parametrici per sostanze come il radon e il trizio. Le autorità nazionali sono tenute a monitorare questi valori e ad effettuare un regolare campionamento di acqua potabile ad intervalli frequenti a seconda dei volumi coinvolti.

La normativa riguarda tutte le acque destinate al consumo umano. Sono comprese tutte le acque trattate o non trattate, destinate a uso potabile, culinario o per la preparazione di cibi o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori.

Essa si estende anche a tutte le acque utilizzate in un’impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o sostanze destinati al consumo umano, salvo il caso in cui le autorità nazionali competenti ritengano che la qualità dell’acqua non possa avere conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale.

La normativa non si applica alle acque minerali naturali o all'acqua considerata come medicinale. Queste ultime sono disciplinate da una normativa europea distinta. Le autorità nazionali possono escludere le acque destinate al consumo umano provenienti da una singola fonte che ne eroghi in media meno di 10 m3 al giorno o che approvvigioni meno di 50 persone, escluse le acque fornite nell'ambito di un'attività commerciale o pubblica.

Quando si manifesta un pericolo potenziale, la popolazione interessata deve ricevere tempestivamente i consigli appropriati sui possibili rischi e qualsiasi altra misura precauzionale eventualmente necessaria. È necessario adottare qualsiasi azione rapidamente per portare l'acqua di nuovo al livello necessario.

RIFERIMENTI

Atto

Data di entrata in vigore

Data limite di trasposizione negli Stati membri

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

Direttiva 2013/51/Euratom

27.11.2013

28.11.2015

GU L 296 del 7.11.2013

Ultima modifica: 22.04.2014