Tassi di conversione fra l’euro e le valute nazionali

PUNTI CHIAVE

• Per diventare un membro dell’area dell’euro, la terza fase dell’unione monetaria ed economica nell’Unione, uno Stato membro deve soddisfare determinate condizioni legali ed economiche conosciute come criteri di convergenza. Tali criteri sono progettati per assicurare che i paesi possano dimostrare la stabilità (entro certi limiti definiti) in prezzi, nella posizione finanziaria del loro governo, nei tassi di cambio e nei tassi di interesse a lungo termine.
• Il regolamento è stato modificato a più riprese per determinare i tassi di conversione dei nuovi paesi che sono entrati nella zona euro:
  • Grecia nel 2001;
  • Slovenia nel 2007;
  • Cipro e Malta nel 2008;
  • Slovacchia nel 2009;
  • Estonia nel 2011;
  • Lettonia nel 2014;
  • Lituania nel 2015;
  • Croazia nel 2023.
• Secondo l’articolo 140 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea, i tassi di conversione tra l’euro e la valuta degli Stati membri sono fissati dal Consiglio dell’Unione europea. Il consiglio decide all’ unanimità dei paesi dell’area dell’euro e del paese interessato, deliberando su una proposta dalla Commissione europea e dopo aver consultato la Banca centrale europea.

Sui tassi di conversioni sono irrevocabilmente fissate.