Al fine di contrastare l’immigrazione illegale, chiede ai paesi dell’Unione europea (UE) di vietare l’impiego di cittadini di paesi terzi che soggiornano illegalmente nell’UE.
Introduce norme minime in tutta l’UE relative a sanzioni e provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che violano tale divieto.
Questa direttiva non si applica a tutti i paesi dell’UE: Danimarca, Irlanda e Regno Unito (1) non vi aderiscono.
Obblighi dei datori di lavoro
I datori di lavoro devono:
I paesi dell’UE possono inoltre:
Sanzioni
I paesi dell’UE devono garantire che i datori di lavoro che violano queste norme siano passibili di sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, tra cui:
I paesi dell’UE devono inoltre:
Fattispecie di reato
Una violazione intenzionale costituisce un reato quando il datore di lavoro:
Denunce e ispezioni
I cittadini di paesi terzi impiegati illegalmente devono essere in grado di presentare denuncia contro i loro datori di lavoro, sia direttamente che tramite terzi. I paesi dell’UE sono tenuti a effettuare ispezioni sulla base di valutazioni dei rischi regolari, per verificare se i datori di lavoro stanno impiegando tali immigranti illegali.
Attuazione
Secondo una relazione del 2014 sull’applicazione della direttiva, si sono registrati due risultati principali:
A decorrere dal 20 luglio 2009. I paesi dell’UE dovevano recepirla nel proprio diritto nazionale entro il 20 luglio 2011.
Migrazione illegale - politica dell’UE.
Direttiva 2009/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (GU L 168 del 30.6.2009, pagg. 24-32)
Le correzioni alla direttiva 2009/52/CE sono state integrate nel testo base. La presente versione consolidata ha unicamente valore documentale.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa all’applicazione della direttiva 2009/52/CE, del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare [COM(2014) 286 final del 22.5.2014].
Ultimo aggiornamento: 21.03.2016
(1) Il Regno Unito esce dall’Unione europea e diventa un paese terzo (un paese extra UE) a partire dal 1° febbraio 2020.