Per poter riportare la biodiversità sulla via della ripresa la strategia definisce una serie di obiettivi e impegni da raggiungere al più tardi entro il 2030, nelle seguenti quattro aree principali.
La rete:
Insieme ai paesi dell’Unione, la Commissione europea definirà e concorderà gli orientamenti e i criteri per designare aree protette e rigorosamente protette supplementari entro la fine del 2021.
I paesi dell’Unione avranno tempo fino alla fine del 2023 per dimostrare di aver compiuto progressi significativi nella designazione legale di nuove zone protette e nell’integrazione dei corridoi ecologici.
Entro il 2024 la Commissione valuterà se l’Unione è sulla buona strada per conseguire i traguardi che si è data per il 2030 o se sono necessarie azioni più incisive, ivi compresa l’adozione di atti normativi unionali.
Il piano comprende i seguenti impegni per il 2030:
Per garantire l’attuazione degli impegni e incoraggiare un cambiamento profondo, la Commissione e i paesi dell’Unione faranno quanto segue.
L’Unione contribuirà a questa agenda impegnandosi per:
La Commissione riesaminerà la strategia entro il 2024 per valutare i progressi compiuti e verificare la necessità di adottare ulteriori provvedimenti per conseguire gli obiettivi prestabiliti.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 Riportare la natura nella nostra vita [COM(2020) 380 final del ].
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