02021R0605 — IT — 06.08.2022 — 020.001


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►B

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/605 DELLA COMMISSIONE

del 7 aprile 2021

che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(GU L 129 del 15.4.2021, pag. 1)

Modificato da:

 

 

Gazzetta ufficiale

  n.

pag.

data

 M1

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/623 DELLA COMMISSIONE del 15 aprile 2021

  L 131

137

16.4.2021

 M2

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/687 DELLA COMMISSIONE del 26 aprile 2021

  L 143

11

27.4.2021

 M3

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/811 DELLA COMMISSIONE del 20 maggio 2021

  L 180

114

21.5.2021

►M4

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/902 DELLA COMMISSIONE del 3 giugno 2021

  L 197

76

4.6.2021

 M5

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/952 DELLA COMMISSIONE dell'11 giugno 2021

  L 209

95

14.6.2021

 M6

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/994 DELLA COMMISSIONE del 18 giugno 2021

  L 219

1

21.6.2021

 M7

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1090 DELLA COMMISSIONE del 2 luglio 2021

  L 236

10

5.7.2021

 M8

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1141 DELLA COMMISSIONE del 12 luglio 2021

  L 247

55

13.7.2021

 M9

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1205 DELLA COMMISSIONE del 20 luglio 2021

  L 261

8

22.7.2021

 M10

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1268 DELLA COMMISSIONE del 29 luglio 2021

  L 277

99

2.8.2021

 M11

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1371 DELLA COMMISSIONE del 16 agosto 2021

  L 294

14

17.8.2021

 M12

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1453 DELLA COMMISSIONE del 3 settembre 2021

  L 313

35

6.9.2021

 M13

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1714 DELLA COMMISSIONE del 24 settembre 2021

  L 342

5

27.9.2021

 M14

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1794 DELLA COMMISSIONE dell’8 ottobre 2021

  L 361

4

12.10.2021

 M15

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1850 DELLA COMMISSIONE del 21 ottobre 2021

  L 374

12

22.10.2021

 M16

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1907 DELLA COMMISSIONE del 3 novembre 2021

  L 390

1

4.11.2021

 M17

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/2024 DELLA COMMISSIONE del 18 novembre 2021

  L 411

3

19.11.2021

 M18

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/2110 DELLA COMMISSIONE del 30 novembre 2021

  L 429

108

1.12.2021

 M19

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/2249 DELLA COMMISSIONE del 16 dicembre 2021

  L 453

48

17.12.2021

 M20

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/2308 DELLA COMMISSIONE del 22 dicembre 2021

  L 461

40

27.12.2021

 M21

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/65 DELLA COMMISSIONE del 17 gennaio 2022

  L 11

13

18.1.2022

 M22

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/97 DELLA COMMISSIONE del 25 gennaio 2022

  L 17

3

26.1.2022

 M23

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/136 DELLA COMMISSIONE del 31 gennaio 2022

  L 22

5

1.2.2022

 M24

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/205 DELLA COMMISSIONE del 14 febbraio 2022

  L 34

6

16.2.2022

 M25

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/440 DELLA COMMISSIONE del 16 marzo 2022

  L 90

67

18.3.2022

 M26

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/491 DELLA COMMISSIONE del 25 marzo 2022

  L 100

16

28.3.2022

 M27

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/587 DELLA COMMISSIONE dell'8 aprile 2022

  L 112

11

11.4.2022

 M28

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/705 DELLA COMMISSIONE del 5 maggio 2022

  L 132

64

6.5.2022

 M29

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/743 DELLA COMMISSIONE del 13 maggio 2022

  L 137

45

16.5.2022

 M30

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/852 DELLA COMMISSIONE del 20 maggio 2022

  L 150

23

1.6.2022

 M31

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/889 DELLA COMMISSIONE del 3 giugno 2022

  L 154

37

7.6.2022

 M32

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/917 DELLA COMMISSIONE del 13 giugno 2022

  L 159

3

14.6.2022

 M33

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/946 DELLA COMMISSIONE del 17 giugno 2022

  L 164

23

20.6.2022

 M34

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1196 DELLA COMMISSIONE dell'11 luglio 2022

  L 185

77

12.7.2022

 M35

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1234 DELLA COMMISSIONE del 18 luglio 2022

  L 190

79

19.7.2022

 M36

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1325 DELLA COMMISSIONE del 28 luglio 2022

  L 200

109

29.7.2022

►M37

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1366 DELLA COMMISSIONE del 4 agosto 2022

  L 205

234

5.8.2022




▼B

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/605 DELLA COMMISSIONE

del 7 aprile 2021

che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana

(Testo rilevante ai fini del SEE)



CAPO I

OGGETTO, AMBITO DI APPLICAZIONE E DEFINIZIONI

Articolo 1

Oggetto e ambito di applicazione

1.  

Il presente regolamento stabilisce norme riguardanti:

a) 

le misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che devono essere applicate per un periodo di tempo limitato dagli Stati membri ( 1 ) nei quali sono presenti zone soggette a restrizioni I, II o III elencate nell’allegato I («gli Stati membri interessati»).

Tali misure speciali di controllo delle malattie si applicano ai suini detenuti e selvatici e ai prodotti ottenuti da suini, in aggiunta alle misure applicabili nelle zone di protezione, nelle zone di sorveglianza, nelle ulteriori zone soggette a restrizioni e nelle zone infette istituite dall’autorità competente dello Stato membro interessato conformemente all’articolo 21, paragrafo 1, e all’articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

le misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana che tutti gli Stati membri devono applicare per un periodo di tempo limitato.

2.  

Il presente regolamento si applica:

a) 

ai movimenti di partite di:

i) 

suini detenuti in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone;

ii) 

materiale germinale, prodotti di origine animale e sottoprodotti di origine animale ottenuti dai suini detenuti di cui alla lettera a), punto i);

b) 

ai movimenti di:

i) 

partite di suini selvatici in tutti gli Stati membri;

ii) 

partite e movimenti per uso privato, effettuati da cacciatori, di prodotti di origine animale e di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici nelle zone soggette a restrizioni I, II e III o trasformati in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III;

c) 

agli operatori del settore alimentare che manipolano le partite di cui alle lettere a) e b);

d) 

a tutti gli Stati membri per quanto riguarda la sensibilizzazione in merito alla peste suina africana.

3.  

Le norme di cui al paragrafo 1 riguardano quanto segue:

a) 

il capo II stabilisce norme speciali per l’istituzione di zone soggette a restrizioni I, II e III in caso di focolaio di peste suina africana, come pure per l’applicazione di misure speciali di controllo delle malattie in tutti gli Stati membri;

b) 

il capo III stabilisce misure speciali di controllo delle malattie applicabili alle partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e ai prodotti da essi ottenuti negli Stati membri interessati;

c) 

il capo IV stabilisce misure speciali di riduzione dei rischi per quanto riguarda la peste suina africana per le aziende alimentari negli Stati membri interessati;

d) 

il capo V stabilisce misure speciali di controllo delle malattie applicabili ai suini selvatici negli Stati membri;

e) 

il capo VI stabilisce obblighi speciali di informazione e di formazione negli Stati membri;

f) 

il capo VII stabilisce le disposizioni finali.

Articolo 2

Definizioni

Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni di cui al regolamento delegato (UE) 2020/687.

Si applicano inoltre le definizioni seguenti:

a) 

«suino»: un animale di una delle specie di ungulati appartenenti alla famiglia Suidae di cui all’allegato III del regolamento (UE) 2016/429;

b) 

«materiale germinale»: sperma, ovociti ed embrioni di suini ottenuti da suini detenuti destinati alla riproduzione artificiale;

c) 

«zona soggetta a restrizioni I»: un’area di uno Stato membro elencata nell’allegato I, parte I, con una delimitazione geografica precisa, sottoposta a misure speciali di controllo delle malattie e confinante con le zone soggette a restrizioni II o III;

d) 

«zona soggetta a restrizioni II»: un’area di uno Stato membro elencata nell’allegato I, parte II, con una delimitazione geografica precisa e sottoposta a misure speciali di controllo delle malattie;

e) 

«zona soggetta a restrizioni III»: un’area di uno Stato membro elencata nell’allegato I, parte III, con una delimitazione geografica precisa e sottoposta a misure speciali di controllo delle malattie;

f) 

«Stato membro precedentemente indenne da malattia»: uno Stato membro in cui non è stata confermata la peste suina africana in suini detenuti nei 12 mesi precedenti;

g) 

«materiali di categoria 2»: i sottoprodotti di origine animale di cui all’articolo 9 del regolamento (CE) n. 1069/2009 ottenuti da suini detenuti;

h) 

«materiali di categoria 3»: i sottoprodotti di origine animale di cui all’articolo 10 del regolamento (CE) n. 1069/2009 ottenuti da suini detenuti.



CAPO II

NORME SPECIALI PER L’ISTITUZIONE DI ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III IN CASO DI FOCOLAIO DI PESTE SUINA AFRICANA, COME PURE PER L’APPLICAZIONE DI MISURE SPECIALI DI CONTROLLO DELLE MALATTIE IN TUTTI GLI STATI MEMBRI

Articolo 3

Norme speciali per l’istituzione di zone soggette a restrizioni e di zone infette in caso di focolaio di peste suina africana

In caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici, l’autorità competente dello Stato membro istituisce:

a) 

in caso di focolaio in suini detenuti, una zona soggetta a restrizioni conformemente all’articolo 21, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687 e alle condizioni stabilite in tale articolo; oppure

b) 

in caso di focolaio in suini selvatici, una zona infetta conformemente all’articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Articolo 4

Norme speciali per l’istituzione di un’ulteriore zona soggetta a restrizioni In caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici

1.  
In caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici, l’autorità competente dello Stato membro può istituire, sulla base dei criteri e dei principi per la delimitazione geografica delle zone soggette a restrizioni di cui all’articolo 64, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429, un’ulteriore zona soggetta a restrizioni confinante con la zona soggetta a restrizioni o con la zona infetta istituita di cui all’articolo 3 del presente regolamento, al fine di delimitare tali zone rispetto alle zone non soggette a restrizioni.
2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché l’ulteriore zona soggetta a restrizioni di cui al paragrafo 1 corrisponda alla zona soggetta a restrizioni I elencata nell’allegato I, parte I, conformemente all’articolo 5.

Articolo 5

Norme speciali per l’inserimento nell’elenco delle zone soggette a restrizioni I in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici in un’area di uno Stato membro confinante con un’area in cui non è stato ufficialmente confermato alcun focolaio di peste suina africana

1.  
A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici in un’area dello Stato membro confinante con un’area in cui non è stato ufficialmente confermato alcun focolaio di peste suina africana in suini detenuti o selvatici, tale area in cui non è stato confermato alcun focolaio è inserita, ove necessario, nell’elenco di cui all’allegato I, parte I, come zona soggetta a restrizioni I.
2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché, dopo l’inserimento di un’area nell’elenco di cui all’allegato I, parte I, come zona soggetta a restrizioni I, sia adeguata senza indugio un’ulteriore zona soggetta a restrizioni istituita conformemente all’articolo 64, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 in modo da comprendere almeno la pertinente zona soggetta a restrizioni I elencata nell’allegato I per tale Stato membro.
3.  
Se la zona soggetta a restrizioni I è stata inserita nell’elenco di cui all’allegato I, l’autorità competente dello Stato membro istituisce senza indugio l’ulteriore zona soggetta a restrizioni pertinente conformemente all’articolo 64, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429.

Articolo 6

Norme speciali per l’inserimento nell’elenco delle zone soggette a restrizioni II in caso di focolaio di peste suina africana in suini selvatici in uno Stato membro

1.  
A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini selvatici in un’area di uno Stato membro, tale area è inserita nell’elenco di cui all’allegato I, parte II, come zona soggetta a restrizioni II.
2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché la zona infetta istituita conformemente all’articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687 sia adeguata senza indugio in modo da comprendere almeno la pertinente zona soggetta a restrizioni II elencata nell’allegato I del presente regolamento per tale Stato membro.

Articolo 7

Norme speciali per l’inserimento nell’elenco delle zone soggette a restrizioni III in caso di focolaio di peste suina africana in suini detenuti in uno Stato membro

1.  
A seguito di un focolaio di peste suina africana in suini detenuti in un’area di uno Stato membro, tale area è inserita nell’elenco di cui all’allegato I, parte III, come zona soggetta a restrizioni III.

Tuttavia, qualora sia stato confermato solo un primo e unico focolaio di peste suina africana in suini detenuti in un’area di uno Stato membro precedentemente indenne da malattia, tale area non è inserita nell’elenco di cui all’allegato I, parte III, del presente regolamento come zona soggetta a restrizioni III.

2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché la zona soggetta a restrizioni istituita conformemente all’articolo 21, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687 sia adeguata senza indugio in modo da comprendere almeno la pertinente zona soggetta a restrizioni III elencata nell’allegato I del presente regolamento per tale Stato membro.

Articolo 8

Applicazione generale di misure speciali di controllo delle malattie nelle zone soggette a restrizioni I, II e III

Gli Stati membri interessati applicano le misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento nelle zone soggette a restrizioni I, II e III, in aggiunta alle misure di controllo delle malattie da applicare conformemente al regolamento delegato (UE) 2020/687:

a) 

nelle zone soggette a restrizioni istituite conformemente all’articolo 21, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

nelle zone infette istituite conformemente all’articolo 63 del regolamento delegato (UE) 2020/687.



CAPO III

MISURE SPECIALI DI CONTROLLO DELLE MALATTIE APPLICABILI ALLE PARTITE DI SUINI DETENUTI NELLE ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III E AI PRODOTTI DA ESSI OTTENUTI NEGLI STATI MEMBRI INTERESSATI



SEZIONE 1

Applicazione di divieti specifici alle partite di suini detenuti e dei relativi prodotti negli Stati membri interessati

Articolo 9

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone

1.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone.
2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 non si applichi ai movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I verso stabilimenti situati in altre zone soggette a restrizioni I, II e III o al di fuori di tali zone purché lo stabilimento di destinazione sia situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato.

Articolo 10

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

L’autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone.

Articolo 11

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

1.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone.
2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 non si applichi ai sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti al di fuori delle zone soggette a restrizioni II e III e macellati in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni II e III purché, negli stabilimenti e durante il trasporto, tali sottoprodotti di origine animale siano nettamente separati dai sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III.

Articolo 12

Divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

1.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato vieta i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone.
2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che il divieto di cui al paragrafo 1 non si applichi ai prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III che sono stati sottoposti al trattamento pertinente conformemente all’allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687, per quanto riguarda la peste suina africana, in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, del presente regolamento.

Articolo 13

Divieti generali in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti e dei relativi prodotti che si ritiene possano presentare un rischio di diffusione della peste suina africana

L’autorità competente dello Stato membro interessato può vietare, all’interno del territorio dello stesso Stato membro, i movimenti di partite di suini detenuti e di prodotti ottenuti da suini detenuti se ritiene che esista un rischio di diffusione della peste suina africana a tali suini detenuti o ai relativi prodotti, a partire dagli stessi o tramite gli stessi.



SEZIONE 2

Condizioni generali e specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone

Articolo 14

Condizioni generali per le deroghe a divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone

1.  

In deroga ai divieti specifici di cui all’articolo 9, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone nei casi contemplati agli articoli 22, 23, 24, 25, 28 e 29 e alle condizioni specifiche previste in tali articoli, e:

a) 

alle condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687; e

b) 

alle condizioni generali supplementari riguardanti:

i) 

i movimenti di partite di suini detenuti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all’articolo 15;

ii) 

gli stabilimenti per suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all’articolo 16;

iii) 

i mezzi di trasporto utilizzati per trasportare i suini detenuti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all’articolo 17.

2.  
Prima di concedere le autorizzazioni di cui agli articoli da 22 a 25 e da 28 a 30, l’autorità competente dello Stato membro interessato valuta i rischi da esse derivanti e tale valutazione deve indicare che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile.
3.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15 e 16 non si applichino ai movimenti di partite di suini detenuti in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III purché:

a) 

i suini detenuti debbano essere spostati in un altro macello a causa di circostanze eccezionali, come un grave guasto nel macello;

b) 

il macello di destinazione sia situato:

i) 

nelle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro; o

ii) 

in circostanze eccezionali, come l’assenza dei macelli di cui alla lettera b), punto i), al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro;

c) 

i movimenti siano autorizzati dall’autorità competente dello Stato membro interessato.

Articolo 15

Condizioni generali supplementari relative ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone

1.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone nei casi contemplati agli articoli da 22 a 25 e da 28 a 30 alle condizioni specifiche previste in tali articoli purché:

a) 

i suini siano stati detenuti nello stabilimento di spedizione e non siano stati spostati da tale stabilimento per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data del movimento, o dalla nascita, se di età inferiore a 30 giorni, e durante questo periodo non siano stati introdotti altri suini detenuti dalle zone soggette a restrizioni II e III:

i) 

nello stabilimento in questione; o

ii) 

nell’unità epidemiologica in cui i suini destinati a essere spostati sono stati tenuti completamente separati. L’autorità competente, dopo aver eseguito una valutazione del rischio, determina i confini di tale unità epidemiologica e conferma che la struttura e le dimensioni delle diverse unità epidemiologiche, come pure la distanza tra di esse, nonché le operazioni che vengono effettuate garantiscono impianti separati per la stabulazione, la detenzione e l’alimentazione dei suini detenuti, in modo che il virus della peste suina africana non possa diffondersi da un’unità epidemiologica all’altra;

b) 

sia stato effettuato un esame clinico dei suini detenuti nello stabilimento di spedizione, compresi gli animali destinati a essere spostati o utilizzati per la raccolta di materiale germinale, con esito favorevole in relazione alle peste suina africana:

i) 

da un veterinario ufficiale;

ii) 

nelle 24 ore precedenti il movimento della partita di suini o la raccolta del materiale germinale; e

iii) 

conformemente all’articolo 3, paragrafi 1 e 2, e all’allegato I, sezione A.1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

c) 

se necessario, in base alle istruzioni dell’autorità competente, siano stati effettuati test di identificazione dell’agente patogeno prima della data del movimento della partita dallo stabilimento di spedizione o prima della data di raccolta del materiale germinale:

i) 

a seguito dell’esame clinico di cui alla lettera b) per i suini detenuti nello stabilimento, compresi gli animali destinati a essere spostati o utilizzati per la raccolta di materiale germinale; e

ii) 

conformemente all’allegato I, sezione A.2, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato, se del caso, deve ottenere i risultati negativi dei test di identificazione dell’agente patogeno di cui al paragrafo 1, lettera c), prima di autorizzare il movimento della partita.
3.  

L’autorità competente di uno Stato membro interessato può decidere che, nel caso di movimenti di partite di suini detenuti da stabilimenti di spedizione situati nelle zone soggette a restrizioni I e II al di fuori di tali zone verso stabilimenti situati nello stesso Stato membro interessato, l’esame clinico di cui al paragrafo 1, lettera b):

a) 

sia effettuato unicamente per gli animali destinati a essere spostati; o

b) 

non debba essere effettuato purché:

i) 

lo stabilimento di spedizione sia stato visitato da un veterinario ufficiale con la frequenza di cui all’articolo 16, lettera a), punto i), e tutte le visite effettuate da un veterinario ufficiale nel periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento abbiano avuto un esito favorevole da cui risulta:

— 
che nello stabilimento di spedizione sono state applicate le prescrizioni in materia di biosicurezza di cui all’articolo 16, lettera b);
— 
che nel corso di tali visite un veterinario ufficiale ha effettuato un esame clinico dei suini detenuti nello stabilimento di spedizione con esito favorevole in relazione alla peste suina africana conformemente all’articolo 3, paragrafi 1 e 2, e all’allegato I, sezione A.1, del regolamento delegato (UE) 2020/687;
ii) 

nello stabilimento di spedizione sia in vigore la sorveglianza continua di cui all’articolo 16, lettera c), da un periodo almeno pari ai 12 mesi precedenti la data del movimento.

Articolo 16

Condizioni generali supplementari relative agli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III

1.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di suini detenuti in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone unicamente nei casi contemplati agli articoli da 22 a 25 e da 28 a 30 e alle condizioni specifiche previste in tali articoli purché:

a) 

lo stabilimento di spedizione sia stato visitato da un veterinario ufficiale almeno una volta dopo l’inserimento delle zone soggette a restrizioni I, II e III negli elenchi di cui all’allegato I del presente regolamento o nei tre mesi precedenti il movimento e sia oggetto di visite periodiche di veterinari ufficiali come previsto all’articolo 26, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 con la seguente frequenza:

i) 

nelle zone soggette a restrizioni I e II: almeno due volte all’anno, con un intervallo di almeno quattro mesi tra tali visite;

ii) 

in una zona soggetta a restrizioni III: almeno una volta ogni tre mesi.

L’autorità competente può decidere di effettuare visite presso lo stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni III con la frequenza di cui alla lettera a), punto i), sulla base dell’esito favorevole dell’ultima visita effettuata dopo l’inserimento delle zone soggette a restrizioni I, II e III negli elenchi di cui all’allegato I del presente regolamento, o nei tre mesi precedenti il movimento, da cui risulta che nello stabilimento in questione sono applicate le prescrizioni in materia di biosicurezza di cui alla lettera b) ed è in vigore la sorveglianza continua di cui alla lettera c);

b) 

lo stabilimento di spedizione applichi prescrizioni in materia di biosicurezza per la peste suina africana:

i) 

conformemente alle misure di biosicurezza rafforzate di cui all’allegato II; e

ii) 

stabilite dallo Stato membro interessato;

c) 

nello stabilimento di spedizione sia realizzata una sorveglianza continua mediante test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana:

i) 

conformemente all’articolo 3, paragrafo 2, e all’allegato I del regolamento delegato (UE) 2020/687;

ii) 

ogni settimana, con esito negativo, almeno sui primi due suini detenuti morti di età superiore a 60 giorni o, in mancanza di questi, su qualsiasi suino detenuto che sia morto dopo lo svezzamento, in ciascuna unità epidemiologica;

iii) 

almeno durante il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all’allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687 prima del movimento della partita dallo stabilimento di spedizione.

2.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che la recinzione a prova di bestiame di cui all’allegato II, punto 2, lettera h), cui è fatto riferimento al paragrafo 1, lettera b), punto i), del presente articolo non è richiesta per gli stabilimenti di suini detenuti per un periodo di tre mesi dalla conferma di un primo focolaio di peste suina africana nello Stato membro in questione purché:

a) 

l’autorità competente dello Stato membro abbia valutato i rischi derivanti da tale decisione e la valutazione indichi che il rischio di diffusione della peste suina africana è trascurabile;

b) 

sia posto in essere un sistema alternativo che garantisce la separazione tra i suini detenuti negli stabilimenti e i suini selvatici negli Stati membri dove esiste una popolazione di suini selvatici;

c) 

i suini detenuti di tali stabilimenti non siano spostati in un altro Stato membro.

Articolo 17

Condizioni generali supplementari relative ai mezzi di trasporto utilizzati per trasportare suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone

L’autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone unicamente se i mezzi di trasporto utilizzati per trasportare tali partite:

a) 

soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 24, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/687; e

b) 

sono puliti e disinfettati conformemente all’articolo 24, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 sotto il controllo o sotto la supervisione dell’autorità competente dello Stato membro interessato.



SEZIONE 3

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari

Articolo 18

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone

Gli operatori spostano partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone all’interno dello Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli da 22 a 25 e da 28 a 30 unicamente se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all’articolo 143, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

a) 

«Suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.»;

b) 

«Suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.»;

c) 

«Suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.».

Tuttavia, in caso di movimenti all’interno dello stesso Stato membro interessato, l’autorità competente può decidere che non deve essere rilasciato un certificato sanitario come previsto all’articolo 143, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) 2016/429.

Articolo 19

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini provenienti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III

1.  

Gli operatori spostano partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli 38 e 39 unicamente se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all’articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene:

a) 

le informazioni richieste conformemente all’articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

b) 

almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

i) 

«Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.»;

ii) 

«Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.».

2.  

Gli operatori spostano partite di prodotti trasformati a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro unicamente purché:

a) 

i prodotti di origine animale siano stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi di cui all’allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

tali partite siano accompagnate da un certificato sanitario di cui all’articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene:

i) 

le informazioni richieste conformemente all’articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

ii) 

il seguente attestato di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

«Prodotti trasformati a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.».

3.  

Gli operatori spostano partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e macellati in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro unicamente se tali partite sono accompagnate:

a) 

da un certificato sanitario di cui all’articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene le informazioni richieste conformemente all’articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

b) 

dal seguente attestato di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

«Carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e macellati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.».

▼M4

4.  

Gli operatori spostano partite di prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e trasformati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone all'interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro unicamente se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all'articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene:

a) 

le informazioni richieste conformemente all'articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

b) 

il seguente attestato di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

«Prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e trasformati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.»

▼B

5.  
In caso di movimenti di partite di cui ai paragrafi 1, 2, 3 e 4 all’interno dello stesso Stato membro interessato, l’autorità competente può decidere che non deve essere rilasciato un certificato sanitario di cui all’articolo 167, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) 2016/429.
6.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che un bollo sanitario o, se del caso, un marchio di identificazione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 853/2004, apposto sulle carni fresche o trasformate e sui prodotti a base di carne, compresi i budelli, in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, del presente regolamento, o in stabilimenti che trattano carni fresche o trasformate e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I o in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III possa sostituire il certificato sanitario per i movimenti delle partite di:

a) 

carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 1;

b) 

prodotti trasformati a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 2;

c) 

carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e macellati in macelli situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 3;

d) 

prodotti trasformati a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III e trasformati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro, come stabilito al paragrafo 4.

Articolo 20

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

Gli operatori spostano partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli 31 e 32 unicamente se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all’articolo 161, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

a) 

«Materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605della Commissione.»;

b) 

«Materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.».

Tuttavia, in caso di movimenti all’interno dello stesso Stato membro interessato, l’autorità competente può decidere che non deve essere rilasciato un certificato sanitario come previsto all’articolo 161, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) 2016/429.

Articolo 21

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di materiali di categoria 2 e 3 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

Gli operatori spostano partite di materiali di categoria 2 e 3 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro interessato o verso un altro Stato membro nei casi contemplati agli articoli da 33 a 37 unicamente se tali partite sono accompagnate:

a) 

dal documento commerciale di cui all’allegato VIII, capo III, del regolamento (UE) n. 142/2011; e

b) 

da un certificato sanitario di cui all’articolo 22, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Tuttavia, in caso di movimenti all’interno dello stesso Stato membro interessato, l’autorità competente può decidere che non sia rilasciato un certificato sanitario come previsto all’articolo 22, paragrafo 6, del regolamento delegato (UE) 2020/687.



SEZIONE 4

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I al di fuori di tale zona

Articolo 22

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I al di fuori di tale zona

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I al di fuori di tale zona verso:

a) 

uno stabilimento situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato:

i) 

in un’altra zona soggetta a restrizioni I;

ii) 

nelle zone soggette a restrizioni II e III;

iii) 

al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III;

b) 

uno stabilimento situato nel territorio di un altro Stato membro;

c) 

paesi terzi.

2.  

L’autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) 

le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché agli articoli 16 e 17.



SEZIONE 5

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona

Articolo 23

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona nel territorio dello stesso Stato membro interessato

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso uno stabilimento situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato:

a) 

in un’altra zona soggetta a restrizioni II;

b) 

nelle zone soggette a restrizioni I e III;

c) 

al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III.

2.  

L’autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) 

le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, e agli articoli 15, 16 e 17.

3.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché i suini oggetto di un movimento autorizzato di cui al paragrafo 1 rimangano nello stabilimento di destinazione almeno per il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all’allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Articolo 24

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso un macello situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato ai fini della macellazione immediata

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso un macello situato nel territorio dello stesso Stato membro interessato purché:

a) 

i suini detenuti siano spostati ai fini della macellazione immediata;

b) 

il macello di destinazione sia designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1.

2.  

L’autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente se sono soddisfatte:

a) 

le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché agli articoli 16 e 17.

Articolo 25

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso le zone soggette a restrizioni II o III in un altro Stato membro

1.  
In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso uno stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni II o III in un altro Stato membro.
2.  

L’autorità competente concede le autorizzazioni di cui al paragrafo 1 unicamente purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, e agli articoli 15, 16 e 17;

c) 

sia stata predisposta una procedura di incanalamento a norma dell’articolo 26;

d) 

i suini detenuti rispettino ogni altra garanzia supplementare adeguata in relazione alla peste suina africana in base all’esito positivo di una valutazione del rischio delle misure contro la diffusione di tale malattia:

i) 

richiesta dall’autorità competente dello stabilimento di spedizione;

ii) 

approvata dalle autorità competenti degli Stati membri di passaggio e dello stabilimento di destinazione, prima dei movimenti dei suini detenuti;

e) 

nello stabilimento di spedizione non sia stato ufficialmente confermato alcun focolaio di peste suina africana nei suini detenuti conformemente all’articolo 11 del regolamento delegato (UE) 2020/687 almeno nei 12 mesi precedenti;

f) 

l’operatore abbia notificato in anticipo all’autorità competente l’intenzione di spostare la partita di suini detenuti conformemente all’articolo 152, lettera b), del regolamento (UE) 2016/429 e all’articolo 96 del regolamento delegato (UE) 2020/688.

3.  

L’autorità competente dello stabilimento di spedizione:

a) 

redige un elenco degli stabilimenti che rispettano le garanzie di cui al paragrafo 2, lettera d);

b) 

informa immediatamente la Commissione e gli altri Stati membri delle garanzie di cui al paragrafo 2, lettera d), e della loro approvazione da parte delle autorità competenti di cui al paragrafo 2, lettera d), punto ii).

4.  
L’approvazione di cui al paragrafo 2, lettera d), punto ii), non è richiesta e l’obbligo di informazione immediata di cui al paragrafo 3, lettera b), non sussiste se lo stabilimento di spedizione, i luoghi di passaggio e lo stabilimento di destinazione sono tutti situati in zone soggette a restrizioni I, II e III e tali zone sono continue, in modo da garantire che i suini detenuti siano spostati attraverso tali zone soggette a restrizioni I, II e III unicamente alle condizioni specifiche di cui all’articolo 22, paragrafo 4, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Articolo 26

Procedura specifica di incanalamento per la concessione di deroghe per i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso le zone soggette a restrizioni II o III in un altro Stato membro

1.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato predispone una procedura di incanalamento come previsto all’articolo 25, paragrafo 2, lettera c), per i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso uno stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni II o III in un altro Stato membro sotto il controllo delle autorità competenti:

a) 

dello stabilimento di spedizione;

b) 

del luogo di passaggio;

c) 

dello stabilimento di destinazione.

2.  

L’autorità competente dello stabilimento di spedizione:

a) 

provvede affinché ogni mezzo di trasporto utilizzato per i movimenti di cui al paragrafo 1 sia:

i) 

individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

ii) 

sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di suini detenuti; solo un veterinario ufficiale o un’autorità incaricata dell’applicazione della legge dello Stato membro interessato, come concordato con l’autorità competente, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso;

b) 

informa in anticipo l’autorità competente del luogo in cui è situato lo stabilimento di destinazione e, se del caso, l’autorità competente del luogo di passaggio dell’intenzione di spostare la partita di suini detenuti;

c) 

predispone un sistema in base al quale gli operatori sono tenuti a notificare immediatamente all’autorità competente del luogo in cui è situato lo stabilimento di spedizione qualsiasi incidente o guasto di un mezzo di trasporto utilizzato per trasportare la partita di suini detenuti;

d) 

provvede affinché si stabilisca un piano di emergenza, si definisca un ordine gerarchico e si prendano gli accordi necessari per la cooperazione tra le autorità competenti di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c), in caso di possibili incidenti durante il trasporto, guasti gravi o azioni fraudolente da parte degli operatori.

Articolo 27

Obblighi dell’autorità competente dello Stato membro interessato in cui è situato lo stabilimento di destinazione di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II di un altro Stato membro

L’autorità competente dello Stato membro interessato in cui è situato lo stabilimento di destinazione di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II di un altro Stato membro:

a) 

notifica senza indugio all’autorità competente dello stabilimento di spedizione l’arrivo della partita;

b) 

provvede affinché i suini detenuti:

i) 

rimangano nello stabilimento di destinazione almeno per il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all’allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687; o

ii) 

siano spostati direttamente in un macello designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, del presente regolamento.



SEZIONE 6

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona

Articolo 28

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona verso una zona soggetta a restrizioni II nello stesso Stato membro interessato

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, in circostanze eccezionali, qualora tali divieti comportino problemi di benessere degli animali in uno stabilimento che detiene suini, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona verso uno stabilimento situato in una zona soggetta a restrizioni II nel territorio dello stesso Stato membro purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, e agli articoli 15, 16 e 17;

c) 

lo stabilimento di destinazione appartenga alla stessa filiera di approvvigionamento e i suini debbano essere spostati per completare il ciclo produttivo.

2.  
L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché i suini detenuti non siano spostati dallo stabilimento di destinazione situato nella zona soggetta a restrizioni II almeno per il periodo di monitoraggio della peste suina africana di cui all’allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Articolo 29

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona per la macellazione immediata nello stesso Stato membro interessato

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, in circostanze eccezionali, qualora il divieto di cui all’articolo 5, paragrafo 1, comporti problemi di benessere degli animali in uno stabilimento che detiene suini, e in caso di limiti logistici della capacità di macellazione dei macelli situati in una zona soggetta a restrizioni III e designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, o in assenza di macelli designati in una zona soggetta a restrizioni III, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare, ai fini della macellazione immediata, i movimenti di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III al di fuori di tale zona verso un macello designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, nello stesso Stato membro il più vicino possibile allo stabilimento di spedizione e situato:

a) 

in una zona soggetta a restrizioni II;

b) 

in una zona soggetta a restrizioni I, quando non è possibile macellare gli animali in una zona soggetta a restrizioni II;

c) 

al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III, quando non è possibile macellare gli animali nelle zone soggette a restrizioni I, II e III.

2.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato concede un’autorizzazione di cui al paragrafo 1 unicamente purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafo 2, nonché agli articoli 16 e 17.

3.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché:

a) 

i suini detenuti siano destinati alla macellazione immediata direttamente in un macello designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1;

b) 

all’arrivo al macello designato, i suini provenienti da una zona soggetta a restrizioni III siano tenuti separati dagli altri suini e siano macellati:

i) 

in un giorno specifico in cui sono macellati unicamente suini provenienti da una zona soggetta a restrizioni III; o

ii) 

al termine di un giorno di macellazione, in modo da garantire che successivamente non siano macellati altri suini detenuti;

c) 

dopo la macellazione dei suini provenienti da una zona soggetta a restrizioni III e prima dell’inizio della macellazione di altri suini detenuti, il macello sia pulito e disinfettato conformemente alle istruzioni dell’autorità competente dello Stato membro interessato.

4.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato provvede affinché:

a) 

i sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III e spostati al di fuori di tale zona siano trattati o smaltiti conformemente agli articoli 33 e 36;

b) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III e spostati al di fuori di tale zona siano trasformati e immagazzinati conformemente all’articolo 40.



SEZIONE 7

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone verso un impianto riconosciuto che tratta sottoprodotti di origine animale

Articolo 30

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III verso un impianto riconosciuto che tratta sottoprodotti di origine animale situato al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nello stesso Stato membro interessato

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 9, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III verso un impianto riconosciuto che tratta sottoprodotti di origine animale situato al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nello stesso Stato membro interessato in cui:

a) 

i suini detenuti sono immediatamente abbattuti; e

b) 

i sottoprodotti di origine animale ottenuti sono smaltiti conformemente al regolamento (CE) n. 1069/2009.

2.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato concede un’autorizzazione di cui al paragrafo 1 unicamente purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, e all’articolo 17.



SEZIONE 8

Condizioni specifiche per l’autorizzazione di movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona

Articolo 31

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da tale zona nel territorio dello stesso Stato membro interessato

In deroga ai divieti di cui all’articolo 10, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiale germinale da uno stabilimento di materiale germinale situato in una zona soggetta a restrizioni II verso un’altra zona soggetta a restrizioni II, zone soggette a restrizioni I e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro purché:

a) 

il materiale germinale sia stato raccolto o prodotto, trasformato e immagazzinato in stabilimenti e ottenuto da suini detenuti che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafo 2, nonché all’articolo 16;

b) 

i suini donatori, maschi e femmine, siano stati detenuti in stabilimenti di materiale germinale in cui non siano stati introdotti altri suini detenuti dalle zone soggette a restrizioni II e III per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data di raccolta o di produzione del materiale germinale.

Articolo 32

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da tale zona verso le zone soggette a restrizioni II e III in un altro Stato membro

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 10, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II da uno stabilimento riconosciuto di materiale germinale situato in una zona soggetta a restrizioni II verso le zone soggette a restrizioni II e III nel territorio di un altro Stato membro interessato purché:

a) 

il materiale germinale sia stato raccolto o prodotto, trasformato e immagazzinato in stabilimenti di materiale germinale alle condizioni di cui all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafo 2, nonché all’articolo 16;

b) 

i suini donatori, maschi e femmine, siano stati detenuti in stabilimenti riconosciuti di materiale germinale in cui non siano stati introdotti altri suini detenuti dalle zone soggette a restrizioni II e III per un periodo almeno pari ai 30 giorni precedenti la data di raccolta o di produzione del materiale germinale;

c) 

le partite di materiale germinale rispettino ogni altra garanzia adeguata in materia di sanità animale in base all’esito positivo di una valutazione del rischio delle misure contro la diffusione della peste suina africana:

i) 

richiesta dall’autorità competente dello stabilimento di spedizione;

ii) 

approvata dall’autorità competente dello Stato membro dello stabilimento di destinazione, prima del movimento del materiale germinale.

2.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato:

a) 

redige un elenco di stabilimenti riconosciuti di materiale germinale che soddisfano le condizioni di cui al paragrafo 1 e che sono autorizzati per i movimenti di materiale germinale da una zona soggetta a restrizioni II in tale Stato membro interessato verso le zone soggette a restrizioni II e III in un altro Stato membro interessato; tale elenco contiene le informazioni che l’autorità competente dello Stato membro interessato deve conservare in merito agli stabilimenti riconosciuti di materiale germinale di suini di cui all’articolo 7 del regolamento delegato (UE) 2020/686;

b) 

mette l’elenco di cui alla lettera a) a disposizione del pubblico sul proprio sito web e lo mantiene aggiornato;

c) 

fornisce alla Commissione e agli Stati membri il link al sito web di cui alla lettera b).



SEZIONE 9

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

Articolo 33

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro a fini di trattamento o smaltimento

1.  
In deroga all’articolo 11, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall’autorità competente a fini di trattamento, smaltimento, come rifiuti, mediante incenerimento o smaltimento o recupero mediante coincenerimento dei sottoprodotti di origine animale di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento (CE) n. 1069/2009, situato al di fuori delle zone soggette a restrizioni II o III all’interno dello stesso Stato membro, purché i mezzi di trasporto siano individualmente equipaggiati con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale.
2.  

L’operatore di trasporto responsabile dei movimenti dei sottoprodotti di origine animale di cui al paragrafo 1:

a) 

consente all’autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) 

conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento.

3.  

L’autorità competente può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 1 sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché:

a) 

le partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III siano spostate all’interno dello stesso Stato membro unicamente per gli usi di cui al paragrafo 1;

b) 

ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di sottoprodotti di origine animale; solo un veterinario ufficiale o un’autorità incaricata dell’applicazione della legge dello Stato membro, come concordato con l’autorità competente, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

Articolo 34

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di letame ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro

1.  
In deroga all’articolo 11, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, ottenuto da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III verso una discarica situata al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro conformemente alle condizioni specifiche di cui all’articolo 51 del regolamento delegato (UE) 2020/687.
2.  
In deroga all’articolo 11, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II a fini di trattamento o smaltimento conformemente al regolamento (CE) n. 1069/2009 in un impianto riconosciuto a tal fine all’interno del territorio dello stesso Stato membro.
3.  

L’operatore di trasporto responsabile dei movimenti delle partite di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, di cui ai paragrafi 1 e 2:

a) 

consente all’autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) 

conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento.

4.  
L’autorità competente può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 3, lettera a), sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di letame, compresi le lettiere e il materiale da lettiera utilizzato, di cui ai paragrafi 1 e 2.

Solo un veterinario ufficiale o un’autorità incaricata dell’applicazione della legge dello Stato membro, come concordato con l’autorità competente, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

Articolo 35

Condizioni specifiche per l’autorizzazione di movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II al di fuori di tali zone all’interno dello stesso Stato membro a fini di trattamento dei sottoprodotti di origine animale di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009

1.  

In deroga all’articolo 11, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall’autorità competente a fini di ulteriore trattamento per ottenere mangimi trasformati, per la fabbricazione di alimenti trasformati per animali da compagnia e prodotti derivati destinati ad usi esterni alla catena dei mangimi o per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in biogas o compost di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009 situato al di fuori di una zona soggetta a restrizioni II all’interno dello stesso Stato membro, purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2;

c) 

i materiali di categoria 3 provengano da suini detenuti e da stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all’articolo 16;

d) 

i materiali di categoria 3 siano ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II e macellati:

i) 

in una zona soggetta a restrizioni II:

— 
dello stesso Stato membro interessato; o
— 
di un altro Stato membro interessato conformemente all’articolo 25;

o

ii) 

al di fuori di una zona soggetta a restrizioni II situata nello stesso Stato membro interessato conformemente all’articolo 24;

e) 

il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

f) 

le partite di materiali di categoria 3 siano spostate direttamente dal macello designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, verso:

i) 

un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui all’allegato X del regolamento (UE) n. 142/2011;

ii) 

un impianto di produzione di alimenti per animali da compagnia riconosciuto per la produzione di alimenti trasformati per animali da compagnia di cui all’allegato XIII, capo II, punto 3, lettera a) e lettera b), punti da i) a iii), del regolamento (UE) n. 142/2011;

iii) 

un impianto di produzione di biogas o di compostaggio riconosciuto per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in compost o biogas conformemente ai parametri standard applicabili alla trasformazione di cui all’allegato V, capo III, sezione 1, del regolamento (UE) n. 142/2011; o

iv) 

un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui all’allegato XIII del regolamento (UE) n. 142/2011.

2.  

L’operatore di trasporto responsabile dei movimenti di partite di materiali di categoria 3:

a) 

consente all’autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto;

b) 

conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento.

3.  

L’autorità competente può decidere che il sistema di navigazione satellitare di cui al paragrafo 1, lettera e), sia sostituito dalla sigillatura individuale del mezzo di trasporto, purché:

a) 

i materiali di categoria 3 siano:

i) 

ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II;

ii) 

spostati unicamente all’interno dello stesso Stato membro per gli usi di cui al paragrafo 1;

b) 

ogni mezzo di trasporto sia sigillato da un veterinario ufficiale immediatamente dopo il carico della partita di materiali di categoria 3; solo un veterinario ufficiale o un’autorità incaricata dell’applicazione della legge dello Stato membro, come concordato con l’autorità competente, possono rompere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo, se del caso.

Articolo 36

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiali di categoria 2 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone a fini di trattamento e smaltimento in un altro Stato membro

1.  

In deroga all’articolo 11, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 2 ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III verso un impianto di trasformazione per la trasformazione con i metodi da 1 a 5 di cui all’allegato IV, capo III, del regolamento (UE) n. 142/2011, o verso un impianto di incenerimento o coincenerimento di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento (CE) n. 1069/2009, situato in un altro Stato membro, purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2;

c) 

il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale.

2.  

L’operatore di trasporto responsabile dei movimenti di partite di materiali di categoria 2:

a) 

consente all’autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto; e

b) 

conserva la documentazione elettronica di tale movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento.

3.  
Le autorità competenti degli Stati membri di spedizione e di destinazione della partita di materiali di categoria 2 provvedono ai controlli di tale partita conformemente all’articolo 48, paragrafi 1 e 3, del regolamento (CE) n. 1069/2009.

Articolo 37

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona a fini di ulteriore trattamento o trasformazione in un altro Stato membro

1.  

In deroga all’articolo 11, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di materiali di categoria 3 ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso un impianto o uno stabilimento riconosciuto dall’autorità competente per la trasformazione di materiali di categoria 3 in mangimi trasformati, alimenti trasformati per animali da compagnia o prodotti derivati destinati ad usi esterni alla catena dei mangimi o per la trasformazione di materiali di categoria 3 in biogas o compost di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettere a), e) e g), del regolamento (CE) n. 1069/2009, situato in un altro Stato membro, purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2;

c) 

i materiali di categoria 3 provengano da suini detenuti e da stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all’articolo 16;

d) 

i materiali di categoria 3 siano ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II e macellati:

i) 

in una zona soggetta a restrizioni II:

— 
dello stesso Stato membro interessato; o
— 
di un altro Stato membro interessato conformemente all’articolo 25;

o

ii) 

al di fuori di una zona soggetta a restrizioni II situata nello stesso Stato membro interessato conformemente all’articolo 24;

e) 

il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale;

f) 

i sottoprodotti di origine animale siano spostati direttamente dal macello designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, verso:

i) 

un impianto di trasformazione per la trasformazione dei prodotti derivati di cui agli allegati X e XIII del regolamento (UE) n. 142/2011;

ii) 

un impianto di produzione di alimenti per animali da compagnia riconosciuto per la produzione di alimenti trasformati per animali da compagnia di cui all’allegato XIII, capo II, punto 3, lettera b), punti i), ii) e iii), del regolamento (UE) n. 142/2011;

iii) 

un impianto di produzione di biogas o di compostaggio riconosciuto per la trasformazione di sottoprodotti di origine animale in compost o biogas conformemente ai parametri standard applicabili alla trasformazione di cui all’allegato V, capo III, sezione 1, del regolamento (UE) n. 142/2011.

2.  

L’operatore di trasporto responsabile dei movimenti di partite di materiali di categoria 3:

a) 

consente all’autorità competente di controllare, per mezzo di un sistema di navigazione satellitare, il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto; e

b) 

conserva la documentazione elettronica del movimento per un periodo di almeno due mesi dalla data del movimento.



SEZIONE 10

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone

Articolo 38

Condizioni specifiche per l’autorizzazione di movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona nel territorio dello stesso Stato membro interessato

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 12, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano ottenuti da suini detenuti in stabilimenti che soddisfano le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2, all’articolo 15, paragrafo 1, lettere b) e c), e paragrafi 2 e 3, nonché all’articolo 16;

c) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1.

2.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 12, se non sono soddisfatte le condizioni di cui al paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona nel territorio dello stesso Stato membro interessato, purché:

a) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1;

b) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli:

i) 

nel caso delle sole carni fresche, siano marcate e spostate conformemente alle condizioni specifiche per l’autorizzazione di movimenti di carni fresche ottenute da animali detenuti delle specie elencate da determinati stabilimenti di cui all’articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 in uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposte a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all’allegato VII del medesimo regolamento;

o

ii) 

siano stati marcati conformemente all’articolo 44 con un bollo sanitario speciale o, se del caso, un marchio di identificazione che non è ovale e non può essere confuso con il bollo sanitario o il marchio di identificazione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettere a) e b), del regolamento (CE) n. 853/2004; e

iii) 

siano destinati unicamente ai movimenti all’interno dello stesso Stato membro interessato.

Articolo 39

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso altri Stati membri e paesi terzi

In deroga ai divieti di cui all’articolo 12, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona verso altri Stati membri e paesi terzi, purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2;

c) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano ottenuti da suini detenuti in stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui agli articoli 15 e 16;

d) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1.

Articolo 40

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro

In deroga ai divieti di cui all’articolo 12, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di partite di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro, purché:

a) 

siano soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 28, paragrafi da 2 a 7, del regolamento delegato (UE) 2020/687;

b) 

siano soddisfatte le condizioni generali supplementari di cui all’articolo 14, paragrafo 2;

c) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano ottenuti da suini:

i) 

detenuti in stabilimenti che soddisfano le condizioni generali di cui agli articoli 15 e 16; e

ii) 

macellati:

— 
all’interno della stessa zona soggetta a restrizioni III; o
— 
al di fuori di una zona soggetta a restrizioni III, dopo un movimento autorizzato conformemente all’articolo 29;
d) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, siano stati prodotti in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1; e

i) 

nel caso delle sole carni fresche, siano marcate e spostate conformemente alle condizioni specifiche per l’autorizzazione di movimenti di carni fresche ottenute da animali detenuti delle specie elencate da determinati stabilimenti di cui all’articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 in uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposte a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all’allegato VII del medesimo regolamento;

o

ii) 

siano stati marcati conformemente all’articolo 44 con un bollo sanitario speciale o, se del caso, un marchio di identificazione che non è ovale e non può essere confuso con il bollo sanitario o il marchio di identificazione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettere a) e b), del regolamento (CE) n. 853/2004; e

iii) 

siano destinati unicamente ai movimenti all’interno dello stesso Stato membro interessato.



CAPO IV

MISURE SPECIALI DI RIDUZIONE DEI RISCHI RIGUARDANTI LA PESTE SUINA AFRICANA PER LE AZIENDE ALIMENTARI NEGLI STATI MEMBRI INTERESSATI

Articolo 41

Designazione speciale di macelli, laboratori di sezionamento, depositi frigoriferi, stabilimenti di trasformazione delle carni e centri di lavorazione della selvaggina

1.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato, a seguito di una domanda presentata da un operatore del settore alimentare, designa stabilimenti per:

a) 

la macellazione immediata di suini detenuti provenienti dalle zone soggette a restrizioni II e III:

i) 

all’interno di tali zone soggette a restrizioni II e III;

ii) 

al di fuori di tali zone soggette a restrizioni II e III, come previsto agli articoli 24 e 29;

b) 

il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III di cui agli articoli 38, 39 e 40;

c) 

la preparazione di carni di selvaggina di cui all’allegato I, punto 1.18, del regolamento (CE) n. 853/2004 e la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne di suini selvatici ottenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III come previsto agli articoli 48 e 49 del presente regolamento;

d) 

la preparazione di carni di selvaggina di cui all’allegato I, punto 1.18, del regolamento (CE) n. 853/2004 e la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne di suini selvatici, se tali stabilimenti sono situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III come previsto agli articoli 48 e 49 del presente regolamento.

2.  

L’autorità competente può decidere che la designazione di cui al paragrafo 1 non è richiesta per gli stabilimenti che trasformano, sezionano e immagazzinano carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III e da suini selvatici ottenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III, e per gli stabilimenti di cui al paragrafo 1, lettera d), purché:

a) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, di origine suina siano marcati con un bollo sanitario speciale o, se del caso, con un marchio di identificazione di cui all’articolo 44 in tali stabilimenti;

b) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, di origine suina provenienti da tali stabilimenti siano destinati unicamente allo stesso Stato membro interessato;

c) 

i sottoprodotti di origine suina provenienti da tali stabilimenti siano trattati o smaltiti unicamente all’interno dello stesso Stato membro conformemente all’articolo 33.

3.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato:

a) 

fornisce alla Commissione e agli altri Stati membri un link al sito web dell’autorità competente contenente un elenco degli stabilimenti designati e delle loro attività di cui al paragrafo 1;

b) 

mantiene aggiornato l’elenco di cui alla lettera a).

Articolo 42

Condizioni speciali per la designazione di stabilimenti per la macellazione immediata di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III

L’autorità competente dello Stato membro interessato designa stabilimenti per la macellazione immediata di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III unicamente purché:

a) 

la macellazione di suini detenuti al di fuori delle zone soggette a restrizioni II e III e di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III che sono oggetto di movimenti autorizzati a norma degli articoli 24 e 29 e la produzione e lo stoccaggio dei relativi prodotti siano effettuati separatamente dalla macellazione di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e dalla produzione e dallo stoccaggio dei relativi prodotti che non soddisfano le pertinenti condizioni che seguono:

i) 

le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15, 16 e 17; e

ii) 

le condizioni specifiche di cui agli articoli 24 e 29;

b) 

l’operatore dello stabilimento disponga di procedure o istruzioni documentate approvate dall’autorità competente dello Stato membro interessato per garantire che siano soddisfatte le condizioni di cui alla lettera a).

Articolo 43

Condizioni speciali per la designazione di stabilimenti per il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III

L’autorità competente dello Stato membro interessato designa stabilimenti per il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio di carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III che sono oggetto di movimenti autorizzati a norma degli articoli 38, 39 e 40 unicamente purché:

a) 

il sezionamento, la trasformazione e lo stoccaggio delle carni fresche e dei prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti al di fuori delle zone soggette a restrizioni II e III e da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III siano effettuati separatamente dalle carni fresche e dai prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III che non soddisfano:

i) 

le condizioni generali supplementari di cui agli articoli 15, 16 e 17; e

ii) 

le condizioni specifiche di cui agli articoli 38, 39 e 40;

b) 

l’operatore dello stabilimento disponga di procedure o istruzioni documentate approvate dall’autorità competente dello Stato membro interessato per garantire che siano soddisfatte le condizioni di cui alla lettera a).

Articolo 44

Bolli sanitari speciali o marchi di identificazione

L’autorità competente degli Stati membri interessati provvede affinché i seguenti prodotti di origine animale siano marcati con un bollo sanitario speciale o, se del caso, un marchio di identificazione che non è ovale e non può essere confuso con il bollo sanitario o il marchio di identificazione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 853/2004:

a) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni III come previsto all’articolo 40, lettera d), punto ii);

b) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II, se non sono soddisfatte le condizioni specifiche per l’autorizzazione dei movimenti di tali partite al di fuori di una zona soggetta a restrizioni II di cui all’articolo 38, paragrafo 1, come previsto all’articolo 38, paragrafo 2, lettera b), punto ii);

c) 

le carni fresche e i prodotti a base di carne di suini selvatici spostati all’interno di una zona soggetta a restrizioni I o al di fuori di tale zona dallo stabilimento designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, come previsto all’articolo 49, paragrafo 1, lettera c), punto iii), primo trattino.



CAPO V

MISURE SPECIALI DI CONTROLLO DELLE MALATTIE APPLICABILI AI SUINI SELVATICI NEGLI STATI MEMBRI

Articolo 45

Divieti specifici in relazione ai movimenti di suini selvatici

Le autorità competenti di tutti gli Stati membri vietano i movimenti di suini selvatici da parte degli operatori di cui all’articolo 101 del regolamento delegato (UE) 2020/688:

a) 

all’interno dell’intero territorio dello Stato membro;

b) 

dall’intero territorio dello Stato membro verso:

i) 

altri Stati membri; e

ii) 

paesi terzi.

Articolo 46

Divieti specifici in relazione ai movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale, sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano

1.  
Le autorità competenti degli Stati membri interessati vietano i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone di partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale, sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano.
2.  

Le autorità competenti degli Stati membri interessati vietano i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale, sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano:

a) 

per uso domestico privato;

b) 

connessi alle attività dei cacciatori che forniscono piccole quantità di suini selvatici o di carni di selvaggina selvatica di origine suina direttamente al consumatore finale o ai laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio o di somministrazione a livello locale che riforniscono il consumatore finale, di cui all’articolo 1, paragrafo 3, lettera e), del regolamento (CE) n. 853/2004.

Articolo 47

Divieti generali relativi ai movimenti di partite di prodotti ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano, tenuto conto del rischio di diffusione della peste suina africana

L’autorità competente dello Stato membro interessato può vietare all’interno del territorio dello stesso Stato membro i movimenti di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano, se l’autorità competente ritiene che esista un rischio di diffusione della peste suina africana a tali suini selvatici o ai relativi prodotti, a partire dagli stessi o tramite gli stessi.

Articolo 48

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone di partite di prodotti trasformati a base di carne ottenuti da suini selvatici

1.  

In deroga al divieto di cui all’articolo 46, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e da tali zone di partite di prodotti trasformati a base di carne ottenuti da suini selvatici da stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III verso:

a) 

altre zone soggette a restrizioni I, II e III situate nello stesso Stato membro interessato;

b) 

aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro interessato; e

c) 

altri Stati membri e paesi terzi.

2.  

L’autorità competente dello Stato membro interessato autorizza i movimenti di partite di prodotti trasformati a base di carne ottenuti da suini selvatici da stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui al paragrafo 1 unicamente purché:

a) 

siano stati effettuati test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana per ciascun suino selvatico utilizzato per la produzione e la trasformazione di prodotti a base di carne nelle zone soggette a restrizioni I, II e III;

b) 

l’autorità competente abbia ottenuto i risultati negativi dei test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana di cui alla lettera a) prima del trattamento di cui alla lettera c), punto ii);

c) 

i prodotti a base di carne ottenuti da suini selvatici:

i) 

siano stati prodotti, trasformati e immagazzinati in stabilimenti designati conformemente all’articolo 41, paragrafo 1; e

ii) 

siano stati sottoposti al pertinente trattamento di riduzione dei rischi per i prodotti di origine animale provenienti da zone soggette a restrizioni conformemente all’allegato VII del regolamento delegato (UE) 2020/687, per quanto riguarda la peste suina africana.

Articolo 49

Condizioni specifiche per le deroghe che autorizzano i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e da una zona soggetta a restrizioni I di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano

1.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 46, paragrafi 1 e 2, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti all’interno di una zona soggetta a restrizioni I e da tale zona di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro, purché:

a) 

siano stati effettuati test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana per ogni suino selvatico pertinente prima del movimento di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da tali suini selvatici;

b) 

l’autorità competente dello Stato membro interessato abbia ottenuto i risultati negativi dei test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana di cui alla lettera a) prima del movimento;

c) 

le carni fresche, i prodotti a base di carne e gli altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e i corpi di suini selvatici destinati al consumo umano siano spostati all’interno di una zona soggetta a restrizioni I o al di fuori di tale zona all’interno dello stesso Stato membro:

i) 

per uso domestico privato; o

ii) 

in collegamento con le attività dei cacciatori che forniscono piccole quantità di suini selvatici o di carni di selvaggina selvatica di origine suina direttamente al consumatore finale o ai laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio o di somministrazione a livello locale che riforniscono il consumatore finale, di cui all’articolo 1, paragrafo 3, lettera e), del regolamento (CE) n. 853/2004; o

iii) 

dallo stabilimento designato conformemente all’articolo 41, paragrafo 1, in cui le carni fresche e i prodotti a base di carne sono stati marcati:

— 
con un bollo sanitario speciale o un marchio di identificazione conformemente all’articolo 44, lettera c);
o
— 
conformemente all’articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687 e siano spostati in uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposti a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all’allegato VII del medesimo regolamento.
2.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 46, paragrafo 2, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano all’interno delle zone soggette a restrizioni II e III dello stesso Stato membro, purché:

a) 

siano stati effettuati test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana per ogni suino selvatico pertinente prima del movimento di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da tale suino selvatico o del corpo di tale suino selvatico destinato al consumo umano;

b) 

l’autorità competente dello Stato membro interessato abbia ottenuto i risultati negativi dei test di identificazione dell’agente patogeno della peste suina africana di cui alla lettera a) prima del movimento;

c) 

le carni fresche, i prodotti a base di carne e gli altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e i corpi di suini selvatici destinati al consumo umano siano spostati all’interno delle zone soggette a restrizioni II e III all’interno dello stesso Stato membro:

i) 

per uso domestico privato;

o

ii) 

conformemente all’articolo 33, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/687, in uno stabilimento di trasformazione per essere sottoposti a uno dei pertinenti trattamenti di riduzione dei rischi di cui all’allegato VII del medesimo regolamento.

Articolo 50

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per le partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano per i movimenti al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III

Gli operatori spostano al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III partite di carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici e corpi di suini selvatici destinati al consumo umano unicamente:

a) 

nei casi contemplati agli articoli 48 e 49; e

b) 

se tali partite sono accompagnate da un certificato sanitario di cui all’articolo 167, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/429 che contiene:

i) 

le informazioni richieste conformemente all’articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2020/2154; e

ii) 

almeno uno dei seguenti attestati di conformità alle prescrizioni di cui al presente regolamento:

— 
«Carni fresche, prodotti a base di carne e altri prodotti di origine animale provenienti da una zona soggetta a restrizioni I ottenuti da suini selvatici in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.»;
— 
«Corpi di suini selvatici destinati al consumo umano provenienti da una zona soggetta a restrizioni I in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.»;
— 
«Prodotti trasformati a base di carne provenienti dalle zone soggette a restrizioni I, II e III ottenuti da suini selvatici in conformità delle misure speciali di controllo relative alla peste suina africana di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione.».

Tuttavia, in caso di movimenti all’interno dello stesso Stato membro interessato, l’autorità competente può decidere che non deve essere rilasciato un certificato sanitario di cui all’articolo 167, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) 2016/429.

Articolo 51

Condizioni specifiche per l’autorizzazione di movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e al di fuori di tali zone di partite di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ottenuti da suini selvatici

1.  
In deroga ai divieti di cui all’articolo 46, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e al di fuori di tali zone di partite di prodotti derivati ottenuti da suini selvatici verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III o verso aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro e verso altri Stati membri, purché siano stati sottoposti a un trattamento che garantisca che i prodotti derivati non presentano rischi per quanto riguarda la peste suina africana.
2.  

In deroga ai divieti di cui all’articolo 46, paragrafo 1, l’autorità competente dello Stato membro interessato può autorizzare i movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni I, II e III e al di fuori di tali zone di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici verso altre zone soggette a restrizioni I, II e III e verso aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III dello stesso Stato membro, purché:

a) 

i sottoprodotti di origine animale siano raccolti, trasportati e smaltiti conformemente al regolamento (CE) n. 1069/2009;

b) 

per i movimenti al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III, il mezzo di trasporto sia individualmente equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare per determinarne, trasmetterne e registrarne la posizione in tempo reale. L’operatore di trasporto consente all’autorità competente di controllare il movimento in tempo reale del mezzo di trasporto e conserva la documentazione elettronica del movimento per un periodo di almeno due mesi dal movimento della partita.

Articolo 52

Obblighi degli operatori per quanto riguarda i certificati sanitari per i movimenti di partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nel territorio dello stesso Stato membro interessato

Gli operatori spostano partite di sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini selvatici al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III all’interno dello stesso Stato membro interessato nel caso di cui all’articolo 51, paragrafo 2, unicamente se tali partite sono accompagnate da:

a) 

un documento commerciale di cui all’allegato VIII, capo III, del regolamento (UE) n. 142/2011; e

b) 

un certificato sanitario di cui all’articolo 22, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2020/687.

Tuttavia l’autorità competente dello Stato membro interessato può decidere che non sia rilasciato un certificato sanitario come previsto all’articolo 22, paragrafo 6, del regolamento delegato (UE) 2020/687.



CAPO VI

OBBLIGHI SPECIALI DI INFORMAZIONE E DI FORMAZIONE NEGLI STATI MEMBRI

Articolo 53

Obblighi speciali di informazione degli Stati membri interessati

1.  
Gli Stati membri interessati provvedono affinché almeno gli operatori ferroviari, portuali, aeroportuali e di autobus, le agenzie di viaggio, gli organizzatori di viaggi di caccia e gli operatori dei servizi postali siano tenuti a richiamare l’attenzione dei loro clienti sulle misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento fornendo in modo adeguato informazioni almeno sui divieti principali di cui agli articoli 9, 11, 12, 45 e 46 ai viaggiatori che si spostano dalle zone soggette a restrizioni I, II e III e ai clienti dei servizi postali.

A tal fine, gli Stati membri interessati organizzano e conducono periodicamente campagne di sensibilizzazione del pubblico volte a promuovere e diffondere informazioni sulle misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento.

2.  

Gli Stati membri interessati informano la Commissione e gli altri Stati membri, nel quadro del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, in merito a quanto segue:

a) 

i cambiamenti della situazione epidemiologica per quanto riguarda la peste suina africana nel loro territorio;

b) 

i risultati della sorveglianza della peste suina africana effettuata nelle zone soggette a restrizioni I, II e III e nelle aree al di fuori delle zone soggette a restrizioni I, II e III nei suini detenuti e selvatici;

c) 

le altre misure e iniziative adottate per prevenire, controllare ed eradicare la peste suina africana.

Articolo 54

Obblighi speciali di formazione degli Stati membri interessati

Gli Stati membri interessati organizzano e svolgono, periodicamente o a intervalli adeguati, corsi di formazione specifici sui rischi della peste suina africana e sulle possibili misure di prevenzione, controllo ed eradicazione almeno per i seguenti gruppi destinatari:

a) 

veterinari;

b) 

allevatori che detengono suini;

c) 

cacciatori.

Articolo 55

Obblighi speciali di informazione di tutti gli Stati membri

1.  

Gli Stati membri provvedono affinché:

a) 

sui principali assi delle infrastrutture terrestri, quali le strade di comunicazione internazionali e le ferrovie, e sulle reti di trasporto terrestre a esse collegate siano portate all’attenzione dei viaggiatori informazioni adeguate sui rischi di trasmissione della peste suina africana e sulle misure speciali di controllo delle malattie stabilite nel presente regolamento:

i) 

in maniera chiara e visibile;

ii) 

presentandole in maniera facilmente comprensibile per i viaggiatori provenienti da, o diretti verso:

— 
le zone soggette a restrizioni I, II e III; o
— 
i paesi terzi a rischio di diffusione della peste suina africana;
b) 

siano adottate le misure necessarie per sensibilizzare le parti interessate attive nel settore dei suini detenuti, compresi gli stabilimenti di piccole dimensioni, in merito ai rischi di introduzione del virus della peste suina africana e per fornire loro le informazioni più adeguate sulle misure di biosicurezza rafforzate per gli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III di cui all’allegato II, in particolare per quanto riguarda le misure da applicare nelle zone soggette a restrizioni I, II e III, con i mezzi più idonei a portare tali informazioni alla loro attenzione.

2.  

Tutti gli Stati membri sensibilizzano in merito alla peste suina africana:

a) 

i cittadini, come previsto all’articolo 15 del regolamento (UE) 2016/429;

b) 

i veterinari, gli allevatori e i cacciatori e forniscono loro le informazioni più adeguate in merito alle misure di riduzione dei rischi e alle misure di biosicurezza rafforzate in base:

i) 

all’allegato II del presente regolamento;

ii) 

agli orientamenti dell’Unione sulla peste suina africana concordati con gli Stati membri in sede di comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi;

iii) 

ai dati scientifici disponibili forniti dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare;

iv) 

al codice sanitario per gli animali terrestri dell’Organizzazione mondiale per la salute animale.



CAPO VII

DISPOSIZIONI FINALI

Articolo 56

Entrata in vigore e applicazione

Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Esso si applica dal 21 aprile 2021 al 20 aprile 2028.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

▼M37




ALLEGATO I

ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI

PARTE I

1.    Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania:

Bundesland Brandenburg:

— 
Landkreis Dahme-Spreewald:
— 
Gemeinde Alt Zauche-Wußwerk,
— 
Gemeinde Byhleguhre-Byhlen,
— 
Gemeinde Märkische Heide, mit den Gemarkungen Alt Schadow, Neu Schadow, Pretschen, Plattkow, Wittmannsdorf, Schuhlen-Wiese, Bückchen, Kuschkow, Gröditsch, Groß Leuthen, Leibchel, Glietz, Groß Leine, Dollgen, Krugau, Dürrenhofe, Biebersdorf und Klein Leine,
— 
Gemeinde Neu Zauche,
— 
Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Groß Liebitz, Guhlen, Mochow und Siegadel,
— 
Gemeinde Spreewaldheide,
— 
Gemeinde Straupitz,
— 
Landkreis Märkisch-Oderland:
— 
Gemeinde Müncheberg mit den Gemarkungen Müncheberg, Eggersdorf bei Müncheberg und Hoppegarten bei Müncheberg,
— 
Gemeinde Bliesdorf mit den Gemarkungen Kunersdorf - westlich der B167 und Bliesdorf - westlich der B167
— 
Gemeinde Märkische Höhe mit den Gemarkungen Reichenberg und Batzlow,
— 
Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Haselberg, Frankenfelde, Schulzendorf, Lüdersdorf Biesdorf, Rathsdorf - westlich der B 167 und Wriezen - westlich der B167
— 
Gemeinde Buckow (Märkische Schweiz),
— 
Gemeinde Strausberg mit den Gemarkungen Hohenstein und Ruhlsdorf,
— 
Gemeine Garzau-Garzin,
— 
Gemeinde Waldsieversdorf,
— 
Gemeinde Rehfelde mit der Gemarkung Werder,
— 
Gemeinde Reichenow-Mögelin,
— 
Gemeinde Prötzel mit den Gemarkungen Harnekop, Sternebeck und Prötzel östlich der B 168 und der L35,
— 
Gemeinde Oberbarnim,
— 
Gemeinde Bad Freienwalde mit der Gemarkung Sonnenburg,
— 
Gemeinde Falkenberg mit den Gemarkungen Dannenberg, Falkenberg westlich der L 35, Gersdorf und Kruge,
— 
Gemeinde Höhenland mit den Gemarkungen Steinbeck, Wollenberg und Wölsickendorf,
— 
Landkreis Barnim:
— 
Gemeinde Joachimsthal östlich der L220 (Eberswalder Straße), östlich der L23 (Töpferstraße und Templiner Straße), östlich der L239 (Glambecker Straße) und Schorfheide (JO) östlich der L238,
— 
Gemeinde Friedrichswalde mit der Gemarkung Glambeck östlich der L 239,
— 
Gemeinde Althüttendorf,
— 
Gemeinde Ziethen mit den Gemarkungen Groß Ziethen und Klein Ziethen westlich der B198,
— 
Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Golzow, Senftenhütte, Buchholz, Schorfheide (Ch), Chorin westlich der L200 und Sandkrug nördlich der L200,
— 
Gemeinde Britz,
— 
Gemeinde Schorfheide mit den Gemarkungen Altenhof, Werbellin, Lichterfelde und Finowfurt,
— 
Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit der Gemarkungen Finow und Spechthausen und der Gemarkung Eberswalde südlich der B167 und westlich der L200,
— 
Gemeinde Breydin,
— 
Gemeinde Melchow,
— 
Gemeinde Sydower Fließ mit der Gemarkung Grüntal nördlich der K6006 (Landstraße nach Tuchen), östlich der Schönholzer Straße und östlich Am Postweg,
— 
Hohenfinow südlich der B167,
— 
Landkreis Uckermark:
— 
Gemeinde Passow mit den Gemarkungen Briest, Passow und Schönow,
— 
Gemeinde Mark Landin mit den Gemarkungen Landin nördlich der B2, Grünow und Schönermark,
— 
Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Frauenhagen, Mürow, Angermünde nördlich und nordwestlich der B2, Dobberzin nördlich der B2, Kerkow, Welsow, Bruchhagen, Greiffenberg, Günterberg, Biesenbrow, Görlsdorf, Wolletz und Altkünkendorf,
— 
Gemeinde Zichow,
— 
Gemeinde Casekow mit den Gemarkungen Blumberg, Wartin, Luckow-Petershagen und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow westlich der L272 und nördlich der L27,
— 
Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Hohenselchow nördlich der L27,
— 
Gemeinde Tantow,
— 
Gemeinde Mescherin
— 
Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Geesow sowie den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf nördlich der L27 und B2 bis Gartenstraße,
— 
Gemeinde Pinnow nördlich und westlich der B2,
— 
Gemeinde Nordwestuckermark mit den Gemarkungen Zernikow, Holzendorf, Rittgarten, Falkenhagen, Schapow, Schönermark (NWU), Wilhelmshof, Naugarten, Horst, Gollmitz, Klein-Sperrenwalde und Kröchlendorff,
— 
Gemeinde Boitzenburger-Land mit den Gemarkungen Berkholz, Wichmannsdorf, Kuhz und Haßleben,
— 
Gemeinde Mittenwalde,
— 
Gemeinde Gerswalde mit den Gemarkungen Gerswalde, Buchholz, Pinnow (GE), Kaakstedt und Fergitz
— 
Gemeinde Flieth-Steglitz,
— 
Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Wilmersdorf und Schmiedeberg,
— 
Gemeinde Oberuckersee mit der Gemarkung Grünheide,
— 
Gemeinde Gramzow mit der Gemarkung Gramzow östlich der der K7315, Gemarkungen
— 
Meichow, Neumeichow, Polßen
— 
Gemeinde Randowtal mit den Gemarkungen Wollin, Schmölln, Schwaneberg, Grenz
— 
Gemeinde Brüssow mit den Gemarkungen Battin, Grünberg und Trampe,
— 
Gemeinde Carmzow-Wallmow.
— 
Gemeinde Grünow mit der Gemarkung Grenz,
— 
Gemeinde Schenkenberg mit der Gemarkung Kleptow,
— 
Gemeinde Schönfeld,
— 
Gemeinde Göritz,
— 
Gemeinde Prenzlau mit den Gemarkungen Dedelow, Schönwerder und Dauer,
— 
Gemeinde Uckerland mit der Gemarkung Bandelow südlich der Straße von Bandelow zum Bandlowsee und der Gemarkung Jagow südlich der Straße vom Bandlowsee zur K7341,
— 
Landkreis Oder-Spree:
— 
Gemeinde Storkow (Mark),
— 
Gemeinde Spreenhagen mit den Gemarkungen Braunsdorf, Markgrafpieske, Lebbin und Spreenhagen,
— 
Gemeinde Grünheide (Mark) mit den Gemarkungen Kagel, Kienbaum und Hangelsberg,
— 
Gemeinde Fürstenwalde westlich der B 168 und nördlich der L 36,
— 
Gemeinde Rauen,
— 
Gemeinde Wendisch Rietz bis zur östlichen Uferzone des Scharmützelsees und von der südlichen Spitze des Scharmützelsees südlich der B246,
— 
Gemeinde Reichenwalde,
— 
Gemeinde Bad Saarow mit der Gemarkung Petersdorf und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow westlich der östlichen Uferzone des Scharmützelsees und ab nördlicher Spitze westlich der L35,
— 
Gemeinde Tauche mit der Gemarkung Werder,
— 
Gemeinde Steinhöfel mit den Gemarkungen Jänickendorf, Schönfelde, Beerfelde, Gölsdorf, Buchholz, Tempelberg und den Gemarkungen Steinhöfel, Hasenfelde und Heinersdorf westlich der L36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande nördlich der L36,
— 
Landkreis Spree-Neiße:
— 
Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Turnow,
— 
Gemeinde Drachhausen,
— 
Gemeinde Schmogrow-Fehrow,
— 
Gemeinde Drehnow,
— 
Gemeinde Teichland mit den Gemarkungen Maust und Neuendorf,
— 
Gemeinde Dissen-Striesow,
— 
Gemeinde Briesen,
— 
Gemeinde Spremberg mit den Gemarkungen, Klein Buckow, Radewiese, Stradow, Straußdorf, Wolkenberg und der Gemarkung Spremberg westlich der Tagebaurandstraße,
— 
Gemeinde Drebkau mit den Gemarkungen Jehserig und Kausche,
— 
Gemeinde Neuhausen/Spree mit den Gemarkungen Kathlow, Haasow, Koppatz, Neuhausen, Frauendorf, Groß Oßnig, Groß Döbbern und Klein Döbbern und der Gemarkung Roggosen nördlich der BAB 15,
— 
Gemeinde Welzow mit der Gemarkung Welzow,
— 
Landkreis Oberspreewald-Lausitz:
— 
Gemeinde Neupetershain,
— 
Gemeinde Lauchhammer,
— 
Gemeinde Schwarzheide,
— 
Gemeinde Schipkau,
— 
Gemeinde Senftenberg mit den Gemarkungen Brieske, Niemtsch, Senftenberg, Reppist, Hosena, Großkoschen, Kleinkoschen und Sedlitz,
— 
die Gemeinde Schwarzbach mit der Gemarkung Biehlen,
— 
Gemeinde Neu-Seeland mit den Gemarkungen Lieske, Bahnsdorf und Lindchen,
— 
Gemeinde Großräschen mit den Gemarkungen Dörrwalde und Allmosen,
— 
Gemeinde Tettau,
— 
Landkreis Elbe-Elster:
— 
Gemeinde Großthiemig,
— 
Gemeinde Hirschfeld,
— 
Gemeinde Gröden,
— 
Gemeinde Schraden,
— 
Gemeinde Merzdorf,
— 
Gemeinde Röderland mit der Gemarkung Wainsdorf, Prösen, Stolzenhain a.d. Röder,
— 
Gemeinde Plessa mit der Gemarkung Plessa,
— 
Landkreis Prignitz:
— 
Gemeinde Groß Pankow mit den Gemarkungen Baek, Tangendorf, Tacken, Hohenvier, Strigleben, Steinberg und Gulow,
— 
Gemeinde Perleberg mit der Gemarkung Schönfeld,
— 
Gemeinde Karstädt mit den Gemarkungen Postlin, Strehlen, Blüthen, Klockow, Premslin, Glövzin, Waterloo, Karstädt, Dargardt, Garlin und die Gemarkungen Groß Warnow, Klein Warnow, Reckenzin, Streesow und Dallmin westlich der Bahnstrecke Berlin/Spandau-Hamburg/Altona,
— 
Gemeinde Gülitz-Reetz,
— 
Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Lockstädt, Mansfeld und Laaske,
— 
Gemeinde Triglitz,
— 
Gemeinde Marienfließ mit der Gemarkung Frehne,
— 
Gemeinde Kümmernitztal mit der Gemarkungen Buckow, Preddöhl und Grabow,
— 
Gemeinde Gerdshagen mit der Gemarkung Gerdshagen,
— 
Gemeinde Meyenburg,
— 
Gemeinde Pritzwalk mit der Gemarkung Steffenshagen,

Bundesland Sachsen:

— 
Landkreis Bautzen
— 
Gemeinde Arnsdorf, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Cunewalde,
— 
Gemeinde Demitz-Thumitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Doberschau-Gaußig,
— 
Gemeinde Göda, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Großharthau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Großpostwitz/O.L.,
— 
Gemeinde Hochkirch, sofern nicht bereits der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Kubschütz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Neukirch/Lausitz,
— 
Gemeinde Obergurig,
— 
Gemeinde Schmölln-Putzkau,
— 
Gemeinde Sohland a. d. Spree,
— 
Gemeinde Stadt Bautzen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Stadt Bischhofswerda, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Stadt Radeberg, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Stadt Schirgiswalde-Kirschau,
— 
Gemeinde Stadt Wilthen,
— 
Gemeinde Steinigtwolmsdorf,
— 
Stadt Dresden:
— 
Stadtgebiet, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Landkreis Meißen:
— 
Gemeinde Diera-Zehren, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Glaubitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Hirschstein,
— 
Gemeinde Käbschütztal,
— 
Gemeinde Klipphausen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Niederau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Nünchritz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Röderaue, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Stadt Gröditz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Stadt Lommatzsch,
— 
Gemeinde Stadt Meißen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Stadt Nossen außer Ortsteil Nossen,
— 
Gemeinde Stadt Riesa,
— 
Gemeinde Stadt Strehla,
— 
Gemeinde Stauchitz,
— 
Gemeinde Wülknitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,
— 
Gemeinde Zeithain,
— 
Landkreis Mittelsachsen:
— 
Gemeinde Reinsberg,
— 
Landkreis Sächsische Schweiz-Osterzgebirge:
— 
Gemeinde Bannewitz,
— 
Gemeinde Dürrröhrsdorf-Dittersbach,
— 
Gemeinde Kreischa,
— 
Gemeinde Lohmen,
— 
Gemeinde Müglitztal,
— 
Gemeinde Stadt Dohna,
— 
Gemeinde Stadt Freital,
— 
Gemeinde Stadt Heidenau,
— 
Gemeinde Stadt Hohnstein,
— 
Gemeinde Stadt Neustadt i. Sa.,
— 
Gemeinde Stadt Pirna,
— 
Gemeinde Stadt Rabenau mit den Ortsteilen Lübau, Obernaundorf, Oelsa, Rabenau und Spechtritz,
— 
Gemeinde Stadt Stolpen,
— 
Gemeinde Stadt Tharandt mit den Ortsteilen Fördergersdorf, Großopitz, Kurort Hartha, Pohrsdorf und Spechtshausen,
— 
Gemeinde Stadt Wilsdruff, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

— 
Landkreis Vorpommern Greifswald
— 
Gemeinde Penkun südlich der Autobahn A11,
— 
Gemeinde Nadrense südlich der Autobahn A11,
— 
Landkreis Ludwigslust-Parchim:
— 
Gemeinde Barkhagen mit den Ortsteilen und Ortslagen: Altenlinden, Kolonie Lalchow, Plauerhagen, Zarchlin, Barkow-Ausbau, Barkow,
— 
Gemeinde Blievenstorf mit dem Ortsteil: Blievenstorf,
— 
Gemeinde Brenz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Neu Brenz, Alt Brenz,
— 
Gemeinde Domsühl mit den Ortsteilen und Ortslagen: Severin, Bergrade Hof, Bergrade Dorf, Zieslübbe, Alt Dammerow, Schlieven, Domsühl, Domsühl-Ausbau, Neu Schlieven,
— 
Gemeinde Gallin-Kuppentin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Kuppentin, Kuppentin-Ausbau, Daschow, Zahren, Gallin, Penzlin,
— 
Gemeinde Ganzlin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dresenow, Dresenower Mühle, Twietfort, Ganzlin, Tönchow, Wendisch Priborn, Liebhof, Gnevsdorf,
— 
Gemeinde Granzin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Lindenbeck, Greven, Beckendorf, Bahlenrade, Granzin,
— 
Gemeinde Grabow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Fresenbrügge, Grabow, Griemoor, Heidehof, Kaltehof, Winkelmoor,
— 
Gemeinde Groß Laasch mit den Ortsteilen und Ortslagen: Groß Laasch,
— 
Gemeinde Kremmin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Beckentin, Kremmin,
— 
Gemeinde Kritzow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Schlemmin, Kritzow,
— 
Gemeinde Lewitzrand mit dem Ortsteil und Ortslage: Matzlow-Garwitz (teilweise),
Gemeinde Lübz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Bobzin, Broock, Broock Ausbau, Hof Gischow, Lübz, Lutheran, Lutheran Ausbau, Riederfelde, Ruthen, Wessentin, Wessentin Ausbau,
— 
Gemeinde Neustadt-Glewe mit den Ortsteilen und Ortslagen: Hohes Feld, Kiez, Klein Laasch, Liebs Siedlung, Neustadt-Glewe, Tuckhude, Wabel,
— 
Gemeinde Obere Warnow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Grebbin und Wozinkel, Gemarkung Kossebade teilweise, Gemarkung Herzberg mit dem Waldgebiet Bahlenholz bis an die östliche Gemeindegrenze, Gemarkung Woeten unmittelbar östlich und westlich der L16,
— 
Gemeinde Parchim mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dargelütz, Neuhof, Kiekindemark, Neu Klockow, Möderitz, Malchow, Damm, Parchim, Voigtsdorf, Neu Matzlow,
— 
Gemeinde Passow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Unterbrüz, Brüz, Welzin, Neu Brüz, Weisin, Charlottenhof, Passow,
— 
Gemeinde Plau am See mit den Ortsteilen und Ortslagen: Reppentin, Gaarz, Silbermühle, Appelburg, Seelust, Plau-Am See, Plötzenhöhe, Klebe, Lalchow, Quetzin, Heidekrug,
— 
Gemeinde Rom mit den Ortsteilen und Ortslagen: Lancken, Stralendorf, Rom, Darze, Paarsch,
— 
Gemeinde Spornitz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dütschow, Primark, Steinbeck, Spornitz,
— 
Gemeinde Werder mit den Ortsteilen und Ortslagen: Neu Benthen, Benthen, Tannenhof, Werder.

2.    Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia:

— 
Hiiu maakond.

3.    Grecia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia:

— 
in the regional unit of Drama:
— 
the community departments of Sidironero and Skaloti and the municipal departments of Livadero and Ksiropotamo (in Drama municipality),
— 
the municipal department of Paranesti (in Paranesti municipality),
— 
the municipal departments of Kokkinogeia, Mikropoli, Panorama, Pyrgoi (in Prosotsani municipality),
— 
the municipal departments of Kato Nevrokopi, Chrysokefalo, Achladea, Vathytopos, Volakas, Granitis, Dasotos, Eksohi, Katafyto, Lefkogeia, Mikrokleisoura, Mikromilea, Ochyro, Pagoneri, Perithorio, Kato Vrontou and Potamoi (in Kato Nevrokopi municipality),
— 
in the regional unit of Xanthi:
— 
the municipal departments of Kimmerion, Stavroupoli, Gerakas, Dafnonas, Komnina, Kariofyto and Neochori (in Xanthi municipality),
— 
the community departments of Satres, Thermes, Kotyli, and the municipal departments of Myki, Echinos and Oraio and (in Myki municipality),
— 
the community department of Selero and the municipal department of Sounio (in Avdira municipality),
— 
in the regional unit of Rodopi:
— 
the municipal departments of Komotini, Anthochorio, Gratini, Thrylorio, Kalhas, Karydia, Kikidio, Kosmio, Pandrosos, Aigeiros, Kallisti, Meleti, Neo Sidirochori and Mega Doukato (in Komotini municipality),
— 
the municipal departments of Ipio, Arriana, Darmeni, Archontika, Fillyra, Ano Drosini, Aratos and the Community Departments Kehros and Organi (in Arriana municipality),
— 
the municipal departments of Iasmos, Sostis, Asomatoi, Polyanthos and Amvrosia and the community department of Amaxades (in Iasmos municipality),
— 
the municipal department of Amaranta (in Maroneia Sapon municipality),
— 
in the regional unit of Evros:
— 
the municipal departments of Kyriaki, Mandra, Mavrokklisi, Mikro Dereio, Protokklisi, Roussa, Goniko, Geriko, Sidirochori, Megalo Derio, Sidiro, Giannouli, Agriani and Petrolofos (in Soufli municipality),
— 
the municipal departments of Dikaia, Arzos, Elaia, Therapio, Komara, Marasia, Ormenio, Pentalofos, Petrota, Plati, Ptelea, Kyprinos, Zoni, Fulakio, Spilaio, Nea Vyssa, Kavili, Kastanies, Rizia, Sterna, Ampelakia, Valtos, Megali Doxipara, Neochori and Chandras (in Orestiada municipality),
— 
the municipal departments of Asvestades, Ellinochori, Karoti, Koufovouno, Kiani, Mani, Sitochori, Alepochori, Asproneri, Metaxades, Vrysika, Doksa, Elafoxori, Ladi, Paliouri and Poimeniko (in Didymoteixo municipality),
— 
in the regional unit of Serres:
— 
the municipal departments of Kerkini, Livadia, Makrynitsa, Neochori, Platanakia, Petritsi, Akritochori, Vyroneia, Gonimo, Mandraki, Megalochori, Rodopoli, Ano Poroia, Katw Poroia, Sidirokastro, Vamvakophyto, Promahonas, Kamaroto, Strymonochori, Charopo, Kastanousi and Chortero and the community departments of Achladochori, Agkistro and Kapnophyto (in Sintiki municipality),
— 
the municipal departments of Serres, Elaionas and Oinoussa and the community departments of Orini and Ano Vrontou (in Serres municipality),
— 
the municipal departments of Dasochoriou, Irakleia, Valtero, Karperi, Koimisi, Lithotopos, Limnochori, Podismeno and Chrysochorafa (in Irakleia municipality).

4.    Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia:

— 
Dienvidkurzemes novada, Grobiņas pagasts, Nīcas pagasta daļa uz ziemeļiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Otaņķu pagasts, Grobiņas pilsēta,
— 
Ropažu novada Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes.

5.    Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania:

— 
Kalvarijos savivaldybė,
— 
Klaipėdos rajono savivaldybė: Agluonėnų, Dovilų, Gargždų, Priekulės, Vėžaičių, Kretingalės ir Dauparų-Kvietinių seniūnijos,
— 
Marijampolės savivaldybė,
— 
Palangos miesto savivaldybė,
— 
Vilkaviškio rajono savivaldybė: Bartninkų, Gižų, Gražiškių, Keturvalakių, Kybartų, Pajevonio,Šeimenos, Vilkaviškio miesto, Virbalio, Vištyčio seniūnijos..

6.    Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria:

— 
Békés megye 950950, 950960, 950970, 951950, 952050, 952750, 952850, 952950, 953050, 953150, 953650, 953660, 953750, 953850, 953960, 954250, 954260, 954350, 954450, 954550, 954650, 954750, 954850, 954860, 954950, 955050, 955150, 955250, 955260, 955270, 955350, 955450, 955510, 955650, 955750, 955760, 955850, 955950, 956050, 956060, 956150 és 956160 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Bács-Kiskun megye 600150, 600850, 601550, 601650, 601660, 601750, 601850, 601950, 602050, 603250, 603750 és 603850 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Budapest 1 kódszámú, vadgazdálkodási tevékenységre nem alkalmas területe,
— 
Csongrád-Csanád megye 800150, 800160, 800250, 802220, 802260, 802310 és 802450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Fejér megye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950,
— 
406050, 406150, 406550, 406650 és 406750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Győr-Moson-Sopron megye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 és 102150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Jász-Nagykun-Szolnok megye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 754450, 754550, 754560, 754570, 754650, 754750, 754950, 755050, 755150, 755250, 755350 és 755450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Komárom-Esztergom megye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Pest megye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576850, 576950, 577050, 577150, 577350, 577450, 577650, 577850, 577950, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 578560, 578650, 578850, 578950, 579050, 579150, 579250, 579350, 579450, 579460, 579550, 579650, 579750, 580250 és 580450 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe.

7.    Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia:

w województwie kujawsko - pomorskim:

— 
powiat rypiński,
— 
powiat brodnicki,
— 
powiat grudziądzki,
— 
powiat miejski Grudziądz,
— 
powiat wąbrzeski,

w województwie warmińsko-mazurskim:

— 
gminy Wielbark i Rozogi w powiecie szczycieńskim,

w województwie podlaskim:

— 
gminy Wysokie Mazowieckie z miastem Wysokie Mazowieckie, Czyżew i część gminy Kulesze Kościelne położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie wysokomazowieckim,
— 
gminy Miastkowo, Nowogród, Śniadowo i Zbójna w powiecie łomżyńskim,
— 
gminy Szumowo, Zambrów z miastem Zambrów i część gminy Kołaki Kościelne położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie zambrowskim,
— 
gminy Grabowo, Kolno i miasto Kolno, Turośl w powiecie kolneńskim,

w województwie mazowieckim:

— 
powiat ostrołęcki,
— 
powiat miejski Ostrołęka,
— 
gminy Bielsk, Brudzeń Duży, Bulkowo, Drobin, Gąbin, Łąck, Nowy Duninów, Radzanowo, Słupno, Staroźreby i Stara Biała w powiecie płockim,
— 
powiat miejski Płock,
— 
powiat ciechanowski,
— 
gminy Baboszewo, Dzierzążnia, Joniec, Nowe Miasto, Płońsk i miasto Płońsk, Raciąż i miasto Raciąż, Sochocin w powiecie płońskim,
— 
powiat sierpecki,
— 
gmina Bieżuń, Lutocin, Siemiątkowo i Żuromin w powiecie żuromińskim,
— 
część powiatu ostrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
gminy Dzieżgowo, Lipowiec Kościelny, Mława, Radzanów, Strzegowo, Stupsk, Szreńsk, Szydłowo, Wiśniewo w powiecie mławskim,
— 
powiat przasnyski,
— 
powiat makowski,
— 
powiat pułtuski,
— 
część powiatu wyszkowskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
część powiatu węgrowskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
część powiatu wołomińskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
gminy Mokobody i Suchożebry w powiecie siedleckim,
— 
gminy Dobre, Jakubów, Kałuszyn, Stanisławów w powiecie mińskim,
— 
gminy Bielany i gmina wiejska Sokołów Podlaski w powiecie sokołowskim,
— 
powiat gostyniński,

w województwie podkarpackim:

— 
powiat jasielski,
— 
powiat strzyżowski,
— 
część powiatu ropczycko – sędziszowskiego niewymieniona w części II i II załącznika I,
— 
gminy Pruchnik, Rokietnica, Roźwienica, w powiecie jarosławskim,
— 
gminy Fredropol, Krasiczyn, Krzywcza, Przemyśl, część gminy Orły położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, część gminy Żurawica na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,
— 
powiat miejski Przemyśl,
— 
gminy Gać, Jawornik Polski, Kańczuga, część gminy Zarzecze położona na południe od linii wyznaczonej przez rzekę Mleczka w powiecie przeworskim,
— 
powiat łańcucki,
— 
gminy Trzebownisko, Głogów Małopolski, część gminy Świlcza położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 94 i część gminy Sokołów Małopolski położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 875 w powiecie rzeszowskim,
— 
gmina Raniżów w powiecie kolbuszowskim,
— 
gminy Brzostek, Jodłowa, Pilzno, miasto Dębica, część gminy Czarna położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Żyraków położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy wiejskiej Dębica położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie dębickim,

w województwie świętokrzyskim:

— 
gminy Nowy Korczyn, Solec–Zdrój, Wiślica, Stopnica, Tuczępy, Busko Zdrój w powiecie buskim,
— 
powiat kazimierski,
— 
powiat skarżyski,
— 
część powiatu opatowskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
część powiatu sandomierskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
gminy Bogoria, Osiek, Staszów i część gminy Rytwiany położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 764, część gminy Szydłów położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 756 w powiecie staszowskim,
— 
gminy Pawłów, Wąchock, część gminy Brody położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 9 oraz na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 0618T biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania w miejscowości Lipie, drogę biegnącą od miejscowości Lipie do wschodniej granicy gminy i część gminy Mirzec położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od południowej granicy gminy do miejscowości Tychów Stary a następnie przez drogę nr 0566T biegnącą od miejscowości Tychów Stary w kierunku północno - wschodnim do granicy gminy w powiecie starachowickim,
— 
powiat ostrowiecki,
— 
gminy Fałków, Ruda Maleniecka, Radoszyce, Smyków, Słupia Konecka, część gminy Końskie położona na zachód od linii kolejowej, część gminy Stąporków położona na południe od linii kolejowej w powiecie koneckim,
— 
gminy Bodzentyn, Bieliny, Łagów, Morawica, Nowa Słupia, część gminy Raków położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogi nr 756 i 764, część gminy Chęciny położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 762, część gminy Górno położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy łączącą miejscowości Leszczyna – Cedzyna oraz na południe od linii wyznaczonej przez ul. Kielecką w miejscowości Cedzyna biegnącą do wschodniej granicy gminy, część gminy Daleszyce położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 764 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą łączącą miejscowości Daleszyce – Słopiec – Borków, dalej na północ od linii wyznaczonej przez tę drogę biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 764 do przecięcia z linią rzeki Belnianka, następnie na północ od linii wyznaczonej przez rzeki Belnianka i Czarna Nida biegnącej do zachodniej granicy gminy w powiecie kieleckim,
— 
gminy Działoszyce, Michałów, Pińczów, Złota w powiecie pińczowskim,
— 
gminy Imielno, Jędrzejów, Nagłowice, Sędziszów, Słupia, Sobków, Wodzisław w powiecie jędrzejowskim,
— 
gminy Moskorzew, Radków, Secemin, część gminy Włoszczowa położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 742 biegnącą od północnej granicy gminy do miejscowości Konieczno i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Konieczno – Rogienice – Dąbie – Podłazie, część gminy Kluczewsko położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy i łączącą miejscowości Krogulec – Nowiny - Komorniki do przecięcia z linią rzeki Czarna, następnie na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Czarna biegnącą do przecięcia z linią wyznaczoną przez drogę nr 742 i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 742 biegnącą od przecięcia z linią rzeki Czarna do południowej granicy gminy w powiecie włoszczowskim,

w województwie łódzkim:

— 
gminy Łyszkowice, Kocierzew Południowy, Kiernozia, Chąśno, Nieborów, część gminy wiejskiej Łowicz położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 92 biegnącej od granicy miasta Łowicz do zachodniej granicy gminy oraz część gminy wiejskiej Łowicz położona na wschód od granicy miasta Łowicz i na północ od granicy gminy Nieborów w powiecie łowickim,
— 
gminy Cielądz, Rawa Mazowiecka z miastem Rawa Mazowiecka w powiecie rawskim,
— 
gminy Bolimów, Głuchów, Godzianów, Lipce Reymontowskie, Maków, Nowy Kawęczyn, Skierniewice, Słupia w powiecie skierniewickim,
— 
powiat miejski Skierniewice,
— 
gminy Mniszków, Paradyż, Sławno i Żarnów w powiecie opoczyńskim,
— 
powiat tomaszowski,
— 
powiat brzeziński,
— 
powiat łaski,
— 
powiat miejski Łódź,
— 
powat łódzki wschodni,
— 
powiat pabianicki,
— 
powiat wieruszowski,
— 
gminy Aleksandrów Łódzki, Stryków, miasto Zgierz w powiecie zgierskim,
— 
gminy Bełchatów z miastem Bełchatów, Drużbice, Kluki, Rusiec, Szczerców, Zelów w powiecie bełchatowskim,
— 
powiat wieluński,
— 
powiat sieradzki,
— 
powiat zduńskowolski,
— 
gminy Aleksandrów, Czarnocin, Grabica, Moszczenica, Ręczno, Sulejów, Wola Krzysztoporska, Wolbórz w powiecie piotrkowskim,
— 
powiat miejski Piotrków Trybunalski,
— 
gminy Masłowice, Przedbórz, Wielgomłyny i Żytno w powiecie radomszczańskim,

w województwie śląskim:

— 
gmina Koniecpol w powiecie częstochowskim,

w województwie pomorskim:

— 
gminy Ostaszewo, miasto Krynica Morska oraz część gminy Nowy Dwór Gdański położona na południowy - zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 7, następnie przez drogę nr 7 i S7 biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,
— 
gminy Lichnowy, Miłoradz, Malbork z miastem Malbork, część gminy Nowy Staw położna na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 w powiecie malborskim,
— 
gminy Mikołajki Pomorskie, Stary Targ i Sztum w powiecie sztumskim,
— 
powiat gdański,
— 
Miasto Gdańsk,
— 
powiat tczewski,
— 
powiat kwidzyński,

w województwie lubuskim:

— 
gmina Lubiszyn w powiecie gorzowskim,
— 
gmina Dobiegniew w powiecie strzelecko – drezdeneckim,

w województwie dolnośląskim:

— 
gminy Dziadowa Kłoda, Międzybórz, Syców, Twardogóra, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,
— 
gminy Jordanów Śląski, Kobierzyce, Mietków, Sobótka, część gminy Żórawina położona na zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4, część gminy Kąty Wrocławskie położona na południe od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,
— 
część gminy Domaniów położona na południowy zachód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,
— 
gmina Wiązów w powiecie strzelińskim,
— 
część powiatu średzkiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
miasto Świeradów - Zdrój w powiecie lubańskim,
— 
gminy Pielgrzymka, miasto Złotoryja, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od północnej granicy gminy w miejscowości Nowa Wieś Złotoryjska do granicy miasta Złotoryja oraz na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od granicy miasta Złotoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,
— 
gmina Mirsk w powiecie lwóweckim,
— 
gminy Janowice Wielkie, Mysłakowice, Stara Kamienica w powiecie karkonoskim,
— 
część powiatu miejskiego Jelenia Góra położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 366,
— 
gminy Bolków, Męcinka, Mściwojów, Paszowice, miasto Jawor w powiecie jaworskim,
— 
gminy Dobromierz, Jaworzyna Śląska, Marcinowice, Strzegom, Żarów w powiecie świdnickim,
— 
gminy Dzierżoniów, Pieszyce, miasto Bielawa, miasto Dzierżoniów w powiecie dzierżoniowskim,
— 
gminy Głuszyca, Mieroszów w powiecie wałbrzyskim,
— 
gmina Nowa Ruda i miasto Nowa Ruda w powiecie kłodzkim,
— 
gminy Kamienna Góra, Marciszów i miasto Kamienna Góra w powiecie kamiennogórskim,

w województwie wielkopolskim:

— 
gminy Koźmin Wielkopolski, Rozdrażew, miasto Sulmierzyce, część gminy Krotoszyn położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 15 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 36, nr 36 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 15 do skrzyżowana z drogą nr 444, nr 444 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 36 do południowej granicy gminy w powiecie krotoszyńskim,
— 
gminy Brodnica, część gminy Dolsk położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 437, a nastęnie na wschód od drogi nr 437 biegnącej od skrzyżowania z drogąnr 434 do południowej granicy gminy, część gminy Śrem położóna na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 310 biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Śrem, następnie na wschód od drogi nr 432 w miejscowości Śrem oraz na wschód od drogi nr 434 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 432 do południowej granicy gminy w powiecie śremskim,
— 
gminy Borek Wielkopolski, Piaski, Pogorzela, w powiecie gostyńskim,
— 
gmina Grodzisk Wielkopolski i część gminy Kamieniec położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 308 w powiecie grodziskim,
— 
gmina Czempiń w powiecie kościańskim,
— 
gminy Kleszczewo, Kostrzyn, Kórnik, Pobiedziska, Mosina, miasto Puszczykowo, część gminy wiejskiej Murowana Goślina położona na południe od linii kolejowej biegnącej od północnej granicy miasta Murowana Goślina do północno-wschodniej granicy gminy w powiecie poznańskim,
— 
gmina Kiszkowo i część gminy Kłecko położona na zachód od rzeki Mała Wełna w powiecie gnieźnieńskim,
— 
powiat czarnkowsko-trzcianecki,
— 
część gminy Wronki położona na północ od linii wyznaczonej przez rzekę Wartę biegnącą od zachodniej granicy gminy do przecięcia z droga nr 182, a następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogi nr 182 oraz 184 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 182 do południowej granicy gminy w powiecie szamotulskim,
— 
gmina Budzyń w powiecie chodzieskim,
— 
gminy Mieścisko, Skoki i Wągrowiec z miastem Wągrowiec w powiecie wągrowieckim,
— 
powiat pleszewski,
— 
gmina Zagórów w powiecie słupeckim,
— 
gmina Pyzdry w powiecie wrzesińskim,
— 
gminy Kotlin, Żerków i część gminy Jarocin położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogi nr S11 i 15 w powiecie jarocińskim,
— 
powiat ostrowski,
— 
powiat miejski Kalisz,
— 
powiat kaliski,
— 
powiat turecki,
— 
gminy Rzgów, Grodziec, Krzymów, Stare Miasto, Rychwał w powiecie konińskim,
— 
powiat kępiński,
— 
powiat ostrzeszowski,

w województwie opolskim:

— 
gminy Domaszowice, Pokój, część gminy Namysłów położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od wschodniej do zachodniej granicy gminy w powiecie namysłowskim,
— 
gminy Wołczyn, Kluczbork, Byczyna w powiecie kluczborskim,
— 
gminy Praszka, Gorzów Śląski część gminy Rudniki położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 42 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 43 i na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 43 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 42 w powiecie oleskim,
— 
gmina Grodkóww powiecie brzeskim,
— 
gminy Komprachcice, Łubniany, Murów, Niemodlin, Tułowice w powiecie opolskim,
— 
powiat miejski Opole,

w województwie zachodniopomorskim:

— 
gminy Nowogródek Pomorski, Barlinek, Myślibórz, część gminy Dębno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 126 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 23 w miejscowości Dębno, następnie na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 do skrzyżowania z ul. Jana Pawła II w miejscowości Cychry, następnie na północ od ul. Jana Pawła II do skrzyżowania z ul. Ogrodową i dalej na północ od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodową, której przedłużenie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie myśliborskim,
— 
gmina Stare Czarnowo w powiecie gryfińskim,
— 
gmina Bielice, Kozielice, Pyrzyce w powiecie pyrzyckim,
— 
gminy Bierzwnik, Krzęcin, Pełczyce w powiecie choszczeńskim,
— 
część powiatu miejskiego Szczecin położona na zachód od linii wyznaczonej przez rzekę Odra Zachodnia biegnącą od północnej granicy gminy do przecięcia z drogą nr 10, następnie na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 10 biegnącą od przecięcia z linią wyznaczoną przez rzekę Odra Zachodnia do wschodniej granicy gminy,
— 
gminy Dobra (Szczecińska), Kołbaskowo, Police w powiecie polickim,

w województwie małopolskim:

— 
powiat brzeski,
— 
powiat gorlicki,
— 
powiat proszowicki,
— 
część powiatu nowosądeckiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
gminy Czorsztyn, Krościenko nad Dunajcem, Ochotnica Dolna w powiecie nowotarskim,
— 
powiat miejski Nowy Sącz,
— 
powiat tarnowski,
— 
powiat miejski Tarnów,
— 
część powiatu dąbrowskiego niewymieniona w części III załącznika I.

8.    Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia:

— 
in the district of Nové Zámky, Sikenička, Pavlová, Bíňa, Kamenín, Kamenný Most, Malá nad Hronom, Belá, Ľubá, Šarkan, Gbelce, Bruty, Mužla, Obid, Štúrovo, Nána, Kamenica nad Hronom, Chľaba, Leľa, Bajtava, Salka, Malé Kosihy,
— 
in the district of Veľký Krtíš, the municipalities of Ipeľské Predmostie, Veľká nad Ipľom, Hrušov, Kleňany, Sečianky,
— 
in the district of Levice, the municipalities of Keť, Čata, Pohronský Ruskov, Hronovce, Želiezovce, Zalaba, Malé Ludince, Šalov, Sikenica, Pastovce, Bielovce, Ipeľský Sokolec, Lontov, Kubáňovo, Sazdice, Demandice, Dolné Semerovce, Vyškovce nad Ipľom, Preseľany nad Ipľom, Hrkovce, Tupá, Horné Semerovce, Hokovce, Slatina, Horné Turovce, Veľké Turovce, Šahy, Tešmak, Plášťovce, Ipeľské Uľany, Bátovce, Pečenice, Jabloňovce, Bohunice, Pukanec, Uhliská,
— 
in the district of Krupina, the municipalities of Dudince, Terany, Hontianske Moravce, Sudince, Súdovce, Lišov,
— 
the whole district of Ružomberok,
— 
in the region of Turčianske Teplice, municipalties of Turček, Horná Štubňa, Čremošné, Háj, Rakša, Mošovce,
— 
in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folkušová, Necpaly,
— 
in the district of Dolný Kubín, the municipalities of Kraľovany, Žaškov, Jasenová, Vyšný Kubín, Oravská Poruba, Leštiny, Osádka, Malatiná, Chlebnice, Krivá,
— 
in the district of Tvrdošín, the municipalities of Oravský Biely Potok, Habovka, Zuberec,
— 
in the district of Žarnovica, the municipalities of Rudno nad Hronom, Voznica, Hodruša-Hámre,
— 
the whole district of Žiar nad Hronom, except municipalities included in zone II.

9.    Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia:

Regione Piemonte:

— 
nella provincia di Alessandria, i comuni di Casalnoceto, Oviglio, Tortona, Viguzzolo, Ponti, Frugarolo, Bergamasco, Castellar Guidobono, Berzano Di Tortona, Castelletto D'erro, Cerreto Grue, Carbonara Scrivia, Casasco, Carentino, Frascaro, Paderna, Montegioco, Spineto Scrivia, Villaromagnano, Pozzolo Formigaro, Momperone, Merana, Monleale, Terzo, Borgoratto Alessandrino, Casal Cermelli, Montemarzino, Bistagno, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo, Spigno Monferrato, Castelspina, Denice, Volpeglino, Alice Bel Colle, Gamalero, Volpedo, Pozzol Groppo, Montechiaro D'acqui, Sarezzano;
— 
nella provincia di Asti, i comuni di Olmo Gentile, Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Roccaverano, Castel Boglione, Mombaruzzo, Maranzana, Castel Rocchero, Rocchetta Palafea, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Montabone, Quaranti, Mombaldone, Fontanile, Calamandrana, Bruno, Sessame, Monastero Bormida, Bubbio, Cassinasco, Serole;

Regione Liguria:

— 
nella provincia di Genova, i comuni di Rovegno, Rapallo, Portofino, Cicagna, Avegno, Montebruno, Santa Margherita Ligure, Favale Di Malvaro, Recco, Camogli, Moconesi, Tribogna, Fascia, Uscio, Gorreto, Fontanigorda, Neirone, Rondanina, Lorsica, Propata;
— 
nella provincia di Savona, i comuni di Cairo Montenotte, Quiliano, Dego, Altare, Piana Crixia, Mioglia, Giusvalla, Albissola Marina, Savona;

Regione Emilia-Romagna:

— 
nella provincia di Piacenza, i comuni di Ottone, Zerba;

Regione Lombardia:

— 
nella provincia di Pavia, i comuni di Rocca Susella, Montesegale, Menconico, Val Di Nizza, Bagnaria, Santa Margherita Di Staffora, Ponte Nizza, Brallo Di Pregola, Varzi, Godiasco, Cecima;

Regione Lazio:

— 
nella provincia di Roma:
a nord: i comuni di Riano, Castelnuovo di Porto, Capena, Fiano Romano, Morlupo, Sacrofano, Magliano Romano, Formello, Campagnano di Roma, Anguillara;
a ovest: il comune di Fiumicino;
a sud: il comune di Roma tra i confini del comune di Fiumicino (a ovest), i limiti della zona 3 (a nord), il fiume Tevere fino all'intersezione con il Grande Raccordo Anulare (GRA), il Grande Raccordo Anulare (GRA) fino all'intersezione con l'autostrada A24, l'autostrada A24 fino all'intersezione con Viale del Tecnopolo, viale del Tecnopolo fino all'intersezione con i confini del comune di Guidonia Montecelio;
a est: i comuni di Guidonia Montecelio, Montelibretti, Palombara Sabina, Monterotondo, Mentana, Sant'Angelo Romano, Fonte Nuova.

PARTE II

1.    Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria:

— 
the whole region of Haskovo,
— 
the whole region of Yambol,
— 
the whole region of Stara Zagora,
— 
the whole region of Pernik,
— 
the whole region of Kyustendil,
— 
the whole region of Plovdiv, excluding the areas in Part III,
— 
the whole region of Pazardzhik, excluding the areas in Part III,
— 
the whole region of Smolyan,
— 
the whole region of Dobrich,
— 
the whole region of Sofia city,
— 
the whole region of Sofia Province,
— 
the whole region of Blagoevgrad excluding the areas in Part III,
— 
the whole region of Razgrad,
— 
the whole region of Kardzhali,
— 
the whole region of Burgas,
— 
the whole region of Varna excluding the areas in Part III,
— 
the whole region of Silistra,
— 
the whole region of Ruse,
— 
the whole region of Veliko Tarnovo,
— 
the whole region of Pleven,
— 
the whole region of Targovishte,
— 
the whole region of Shumen,
— 
the whole region of Sliven,
— 
the whole region of Vidin,
— 
the whole region of Gabrovo,
— 
the whole region of Lovech,
— 
the whole region of Montana,
— 
the whole region of Vratza.

2.    Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania:

Bundesland Brandenburg:

— 
Landkreis Oder-Spree:
— 
Gemeinde Grunow-Dammendorf,
— 
Gemeinde Mixdorf
— 
Gemeinde Schlaubetal,
— 
Gemeinde Neuzelle,
— 
Gemeinde Neißemünde,
— 
Gemeinde Lawitz,
— 
Gemeinde Eisenhüttenstadt,
— 
Gemeinde Vogelsang,
— 
Gemeinde Ziltendorf,
— 
Gemeinde Wiesenau,
— 
Gemeinde Friedland,
— 
Gemeinde Siehdichum,
— 
Gemeinde Müllrose,
— 
Gemeinde Briesen,
— 
Gemeinde Jacobsdorf
— 
Gemeinde Groß Lindow,
— 
Gemeinde Brieskow-Finkenheerd,
— 
Gemeinde Ragow-Merz,
— 
Gemeinde Beeskow,
— 
Gemeinde Rietz-Neuendorf,
— 
Gemeinde Tauche mit den Gemarkungen Stremmen, Ranzig, Trebatsch, Sabrodt, Sawall, Mitweide, Lindenberg, Falkenberg (T), Görsdorf (B), Wulfersdorf, Giesensdorf, Briescht, Kossenblatt und Tauche,
— 
Gemeinde Langewahl,
— 
Gemeinde Berkenbrück,
— 
Gemeinde Steinhöfel mit den Gemarkungen Arensdorf und Demitz und den Gemarkungen Steinhöfel, Hasenfelde und Heinersdorf östlich der L 36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande südlich der L36,
— 
Gemeinde Fürstenwalde östlich der B 168 und südlich der L36,
— 
Gemeinde Diensdorf-Radlow,
— 
Gemeinde Wendisch Rietz östlich des Scharmützelsees und nördlich der B 246,
— 
Gemeinde Bad Saarow mit der Gemarkung Neu Golm und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow östlich des Scharmützelsees und ab nördlicher Spitze östlich der L35,
— 
Landkreis Dahme-Spreewald:
— 
Gemeinde Jamlitz,
— 
Gemeinde Lieberose,
— 
Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Goyatz, Jessern, Lamsfeld, Ressen, Speichrow und Zaue,
— 
Landkreis Spree-Neiße:
— 
Gemeinde Schenkendöbern,
— 
Gemeinde Guben,
— 
Gemeinde Jänschwalde,
— 
Gemeinde Tauer,
— 
Gemeinde Peitz,
— 
Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Preilack,
— 
Gemeinde Teichland mit der Gemarkung Bärenbrück,
— 
Gemeinde Heinersbrück,
— 
Gemeinde Forst,
— 
Gemeinde Groß Schacksdorf-Simmersdorf,
— 
Gemeinde Neiße-Malxetal,
— 
Gemeinde Jämlitz-Klein Düben,
— 
Gemeinde Tschernitz,
— 
Gemeinde Döbern,
— 
Gemeinde Felixsee,
— 
Gemeinde Wiesengrund,
— 
Gemeinde Spremberg mit den Gemarkungen Groß Luja, Sellessen, Türkendorf, Graustein, Waldesdorf, Hornow, Schönheide, Lieskau, Bühlow, Groß Buckow, Jessen, Pulsberg, Roitz, Terpe und der Gemarkung Spremberg östlich der Tagebaurandstraße,
— 
Gemeinde Welzow mit den Gemarkungen Proschim und Haidemühl,
— 
Gemeinde Neuhausen/Spree mit den Gemarkungen Kahsel, Bagenz, Drieschnitz, Gablenz, Laubsdorf, Komptendorf und Sergen und der Gemarkung Roggosen südlich der BAB 15,
— 
Landkreis Märkisch-Oderland:
— 
Gemeinde Bleyen-Genschmar,
— 
Gemeinde Neuhardenberg
— 
Gemeinde Golzow,
— 
Gemeinde Küstriner Vorland,
— 
Gemeinde Alt Tucheband,
— 
Gemeinde Reitwein,
— 
Gemeinde Podelzig,
— 
Gemeinde Gusow-Platkow,
— 
Gemeinde Seelow,
— 
Gemeinde Vierlinden,
— 
Gemeinde Lindendorf,
— 
Gemeinde Fichtenhöhe,
— 
Gemeinde Lietzen,
— 
Gemeinde Falkenhagen (Mark),
— 
Gemeinde Zeschdorf,
— 
Gemeinde Treplin,
— 
Gemeinde Lebus,
— 
Gemeinde Müncheberg mit den Gemarkungen Jahnsfelde, Trebnitz, Obersdorf, Münchehofe und Hermersdorf,
— 
Gemeinde Märkische Höhe mit der Gemarkung Ringenwalde,
— 
Gemeinde Bliesdorf mit der Gemarkung Metzdorf und Gemeinde Bliesdorf – östlich der B167 bis östlicher Teil, begrenzt aus Richtung Gemarkungsgrenze Neutrebbin südlich der Bahnlinie bis Straße „Sophienhof“ dieser westlich folgend bis „Ruesterchegraben“ weiter entlang Feldweg an den Windrädern Richtung „Herrnhof“, weiter entlang „Letschiner Hauptgraben“ nord-östlich bis Gemarkungsgrenze Alttrebbin und Kunersdorf – östlich der B167,
— 
Gemeinde Bad Freienwalde mit den Gemarkungen Altglietzen, Altranft, Bad Freienwalde, Bralitz, Hohenwutzen, Schiffmühle, Hohensaaten und Neuenhagen,
— 
Gemeinde Falkenberg mit der Gemarkung Falkenberg östlich der L35,
— 
Gemeinde Oderaue,
— 
Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Altwriezen, Jäckelsbruch, Neugaul, Beauregard, Eichwerder, Rathsdorf – östlich der B167 und Wriezen – östlich der B167,
— 
Gemeinde Neulewin,
— 
Gemeinde Neutrebbin,
— 
Gemeinde Letschin,
— 
Gemeinde Zechin,
— 
Landkreis Barnim:
— 
Gemeinde Lunow-Stolzenhagen,
— 
Gemeinde Parsteinsee,
— 
Gemeinde Oderberg,
— 
Gemeinde Liepe,
— 
Gemeinde Hohenfinow (nördlich der B167),
— 
Gemeinde Niederfinow,
— 
Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit den Gemarkungen Eberswalde nördlich der B167 und östlich der L200, Sommerfelde und Tornow nördlich der B167,
— 
Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Brodowin, Chorin östlich der L200, Serwest, Neuehütte, Sandkrug östlich der L200,
— 
Gemeinde Ziethen mit der Gemarkung Klein Ziethen östlich der Serwester Dorfstraße und östlich der B198,
— 
Landkreis Uckermark:
— 
Gemeinde Angermünde mit den Gemarkungen Crussow, Stolpe, Gellmersdorf, Neukünkendorf, Bölkendorf, Herzsprung, Schmargendorf und den Gemarkungen Angermünde südlich und südöstlich der B2 und Dobberzin südlich der B2,
— 
Gemeinde Schwedt mit den Gemarkungen Criewen, Zützen, Schwedt, Stendell, Kummerow, Kunow, Vierraden, Blumenhagen, Oderbruchwiesen, Enkelsee, Gatow, Hohenfelde, Schöneberg, Flemsdorf und der Gemarkung Felchow östlich der B2,
— 
Gemeinde Pinnow südlich und östlich der B2,
— 
Gemeinde Berkholz-Meyenburg,
— 
Gemeinde Mark Landin mit der Gemarkung Landin südlich der B2,
— 
Gemeinde Casekow mit der Gemarkung Woltersdorf und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow östlich der L272 und südlich der L27,
— 
Gemeinde Hohenselchow-Groß Pinnow mit der Gemarkung Groß Pinnow und der Gemarkung Hohenselchow südlich der L27,
— 
Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Friedrichsthal und den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf südlich der L27 und B2 bis Gartenstraße,
— 
Gemeinde Passow mit der Gemarkung Jamikow,
— 
Kreisfreie Stadt Frankfurt (Oder),
— 
Landkreis Prignitz:
— 
Gemeinde Karstädt mit den Gemarkungen Neuhof und Kribbe und den Gemarkungen Groß Warnow, Klein Warnow, Reckenzin, Streesow und Dallmin östlich der Bahnstrecke Berlin/Spandau-Hamburg/Altona,
— 
Gemeinde Berge,
— 
Gemeinde Pirow mit den Gemarkungen Hülsebeck, Pirow, Bresch und Burow,
— 
Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Sagast, Nettelbeck, Porep, Lütkendorf, Putlitz, Weitgendorf und Telschow,
— 
Gemeinde Marienfließ mit den Gemarkungen Jännersdorf, Stepenitz und Krempendorf,
— 
Landkreis Oberspreewald-Lausitz:
— 
Gemeinde Senftenberg mit der Gemarkung Peickwitz,
— 
Gemeinde Hohenbocka,
— 
Gemeinde Grünewald,
— 
Gemeinde Hermsdorf,
— 
Gemeinde Kroppen,
— 
Gemeinde Ortrand,
— 
Gemeinde Großkmehlen,
— 
Gemeinde Lindenau,
— 
Gemeinde Frauendorf,
— 
Gemeinde Ruhland,
— 
Gemeinde Guteborn
— 
Gemeinde Schwarzbach mit der Gemarkung Schwarzbach,

Bundesland Sachsen:

— 
Landkreis Bautzen:
— 
Gemeinde Arnsdorf nördlich der B6,
— 
Gemeinde Burkau,
— 
Gemeinde Crostwitz,
— 
Gemeinde Demitz-Thumitz nördlich der S111,
— 
Gemeinde Elsterheide,
— 
Gemeinde Frankenthal,
— 
Gemeinde Göda nördlich der S111,
— 
Gemeinde Großdubrau,
— 
Gemeinde Großharthau nördlich der B6,
— 
Gemeinde Großnaundorf,
— 
Gemeinde Haselbachtal,
— 
Gemeinde Hochkirch nördlich der B6,
— 
Gemeinde Königswartha,
— 
Gemeinde Kubschütz nördlich der B6,
— 
Gemeinde Laußnitz,
— 
Gemeinde Lichtenberg,
— 
Gemeinde Lohsa,
— 
Gemeinde Malschwitz,
— 
Gemeinde Nebelschütz,
— 
Gemeinde Neukirch,
— 
Gemeinde Neschwitz,
— 
Gemeinde Ohorn,
— 
Gemeinde Oßling,
— 
Gemeinde Ottendorf-Okrilla,
— 
Gemeinde Panschwitz-Kuckau,
— 
Gemeinde Puschwitz,
— 
Gemeinde Räckelwitz,
— 
Gemeinde Radibor,
— 
Gemeinde Ralbitz-Rosenthal,
— 
Gemeinde Rammenau,
— 
Gemeinde Schwepnitz,
— 
Gemeinde Spreetal,
— 
Gemeinde Stadt Bautzen nördlich der S111 bis Abzweig S 156 und nördlich des Verlaufs S 156 bis Abzweig B6 und nördlich des Verlaufs der B 6 bis zur östlichen Gemeindegrenze,
— 
Gemeinde Stadt Bernsdorf,
— 
Gemeinde Stadt Bischofswerda nördlich der B6 nördlich der S111,
— 
Gemeinde Stadt Elstra,
— 
Gemeinde Stadt Großröhrsdorf,
— 
Gemeinde Stadt Hoyerswerda,
— 
Gemeinde Stadt Kamenz,
— 
Gemeinde Stadt Königsbrück,
— 
Gemeinde Stadt Lauta,
— 
Gemeinde Stadt Pulsnitz,
— 
Gemeinde Stadt Radeberg nördlich der B6,
— 
Gemeinde Stadt Weißenberg,
— 
Gemeinde Stadt Wittichenau,
— 
Gemeinde Steina,
— 
Gemeinde Wachau,
— 
Stadt Dresden:
— 
Stadtgebiet nördlich der BAB4 bis zum Verlauf westlich der Elbe, dann nördlich der B6,
— 
Landkreis Görlitz,
— 
Landkreis Meißen:
— 
Gemeinde Diera-Zehren östlich der Elbe,
— 
Gemeinde Ebersbach,
— 
Gemeinde Glaubitz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,
— 
Gemeinde Klipphausen östlich der S177,
— 
Gemeinde Lampertswalde,
— 
Gemeinde Moritzburg,
— 
Gemeinde Niederau östlich der B101,
— 
Gemeinde Nünchritz östlich der Elbe und südlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,
— 
Gemeinde Priestewitz,
— 
Gemeinde Röderaue östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,
— 
Gemeinde Schönfeld,
— 
Gemeinde Stadt Coswig,
— 
Gemeinde Stadt Gröditz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,
— 
Gemeinde Stadt Großenhain,
— 
Gemeinde Stadt Meißen östlich des Straßenverlaufs der S177 bis zur B6, dann B6 bis zur B101, ab der B101 Elbtalbrücke Richtung Norden östlich der Elbe,
— 
Gemeinde Stadt Radebeul,
— 
Gemeinde Stadt Radeburg,
— 
Gemeinde Thiendorf,
— 
Gemeinde Weinböhla,
— 
Gemeinde Wülknitz östlich des Grödel-Elsterwerdaer-Floßkanals,
— 
Landkreis Sächsische Schweiz-Osterzgebirge:
— 
Gemeinde Stadt Wilsdruff nördlich der BAB4 zwischen den Abfahren Wilsdruff und Dreieck Dresden-West,

Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:

— 
Landkreis Ludwigslust-Parchim:
— 
Gemeinde Balow mit dem Ortsteil: Balow,
— 
Gemeinde Brunow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Bauerkuhl, Brunow (bei Ludwigslust), Klüß, Löcknitz (bei Parchim),
— 
Gemeinde Dambeck mit dem Ortsteil und der Ortslage: Dambeck (bei Ludwigslust),
— 
Gemeinde Ganzlin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Barackendorf, Hof Retzow, Klein Damerow, Retzow, Wangelin,
— 
Gemeinde Gehlsbach mit den Ortsteilen und Ortslagen: Ausbau Darß, Darß, Hof Karbow, Karbow, Karbow-Ausbau, Quaßlin, Quaßlin Hof, Quaßliner Mühle, Vietlübbe, Wahlstorf
— 
Gemeinde Groß Godems mit den Ortsteilen und Ortslagen: Groß Godems, Klein Godems,
— 
Gemeinde Karrenzin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Herzfeld, Karrenzin, Karrenzin-Ausbau, Neu Herzfeld, Repzin, Wulfsahl,
— 
Gemeinde Kreien mit den Ortsteilen und Ortslagen: Ausbau Kreien, Hof Kreien, Kolonie Kreien, Kreien, Wilsen,
— 
Gemeinde Kritzow mit dem Ortsteil und der Ortslage: Benzin,
— 
Gemeinde Lübz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Burow, Gischow, Meyerberg,
— 
Gemeinde Möllenbeck mit den Ortsteilen und Ortslagen: Carlshof, Horst, Menzendorf, Möllenbeck,
— 
Gemeinde Muchow mit dem Ortsteil und Ortslage: Muchow,
— 
Gemeinde Parchim mit dem Ortsteil und Ortslage: Slate,
— 
Gemeinde Prislich mit den Ortsteilen und Ortslagen: Marienhof, Neese, Prislich, Werle,
— 
Gemeinde Rom mit dem Ortsteil und Ortslage: Klein Niendorf,
— 
Gemeinde Ruhner Berge mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dorf Poltnitz, Drenkow, Griebow, Jarchow, Leppin, Malow, Malower Mühle, Marnitz, Mentin, Mooster, Poitendorf, Poltnitz, Suckow, Tessenow, Zachow,
— 
Gemeinde Siggelkow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Groß Pankow, Klein Pankow, Neuburg, Redlin, Siggelkow,
— 
Gemeinde Stolpe mit den Ortsteilen und Ortslagen: Barkow, Granzin, Stolpe Ausbau, Stolpe,
— 
Gemeinde Ziegendorf mit den Ortsteilen und Ortslagen: Drefahl, Meierstorf, Neu Drefahl, Pampin, Platschow, Stresendorf, Ziegendorf,
— 
Gemeinde Zierzow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Kolbow, Zierzow.

3.    Estonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia:

— 
Eesti Vabariik (välja arvatud Hiiu maakond).

4.    Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia:

— 
Aizkraukles novads,
— 
Alūksnes novads,
— 
Augšdaugavas novads,
— 
Ādažu novads,
— 
Balvu novads,
— 
Bauskas novads,
— 
Cēsu novads,
— 
Dienvidkurzemes novada Aizputes, Cīravas, Lažas, Durbes, Dunalkas, Tadaiķu, Vecpils, Bārtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kalētu, Virgas, Dunikas, Vaiņodes, Gaviezes, Rucavas, Vērgales, Medzes pagasts, Nīcas pagasta daļa uz dienvidiem no apdzīvotas vietas Bernāti, autoceļa V1232, A11, V1222, Bārtas upes, Embūtes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz rietumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz dienvidiem no autoceļa A9, uz rietumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz rietumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296, Aizputes, Durbes, Pāvilostas, Priekules pilsēta,
— 
Dobeles novads,
— 
Gulbenes novads,
— 
Jelgavas novads,
— 
Jēkabpils novads,
— 
Krāslavas novads,
— 
Kuldīgas novada Alsungas, Gudenieku, Kurmāles, Rendas, Kabiles, Vārmes, Pelču, Snēpeles, Turlavas pagasts, Laidu pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1296, V1295, V1272, Raņķu pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1272 līdz robežai ar Ventas upi, Skrundas pagasta daļa uz ziemeļaustrumiem no Skrundas, Cieceres upes un Ventas upes, Ēdoles pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa V1269, V1271, V1288, P119, Īvandes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P119, Rumbas pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa P120, Kuldīgas pilsēta,
— 
Ķekavas novads,
— 
Limbažu novads,
— 
Līvānu novads,
— 
Ludzas novads,
— 
Madonas novads,
— 
Mārupes novads,
— 
Ogres novads,
— 
Olaines novads,
— 
Preiļu novads,
— 
Rēzeknes novads,
— 
Ropažu novada Garkalnes, Ropažu pagasts, Stopiņu pagasta daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes, Vangažu pilsēta,
— 
Salaspils novads,
— 
Saldus novads,
— 
Saulkrastu novads,
— 
Siguldas novads,
— 
Smiltenes novads,
— 
Talsu novads,
— 
Tukuma novads,
— 
Valkas novads,
— 
Valmieras novads,
— 
Varakļānu novads,
— 
Ventspils novada Ances, Popes, Puzes, Tārgales, Vārves, Užavas, Usmas, Jūrkalnes pagasts, Ugāles pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1347, uz austrumiem no autoceļa P123, Ziru pagasta daļa uz rietumiem no autoceļa V1269, P108, Piltenes pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa V1310, V1309, autoceļa līdz Ventas upei, Piltenes pilsēta,
— 
Daugavpils valstspilsētas pašvaldība,
— 
Jelgavas valstspilsētas pašvaldība,
— 
Jūrmalas valstspilsētas pašvaldība,
— 
Rēzeknes valstspilsētas pašvaldība.

5.    Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania:

— 
Alytaus miesto savivaldybė,
— 
Alytaus rajono savivaldybė,
— 
Anykščių rajono savivaldybė,
— 
Akmenės rajono savivaldybė,
— 
Birštono savivaldybė,
— 
Biržų miesto savivaldybė,
— 
Biržų rajono savivaldybė,
— 
Druskininkų savivaldybė,
— 
Elektrėnų savivaldybė,
— 
Ignalinos rajono savivaldybė,
— 
Jonavos rajono savivaldybė,
— 
Joniškio rajono savivaldybė,
— 
Jurbarko rajono savivaldybė: Eržvilko, Juodaičių , Seredžiaus, Smalininkų, Veliuonos ir Viešvilės seniūnijos,
— 
Kaišiadorių rajono savivaldybė,
— 
Kauno miesto savivaldybė,
— 
Kauno rajono savivaldybė,
— 
Kazlų rūdos savivaldybė: Kazlų Rūdos seniūnija, išskyrus Audiejiškės k., Aukštosios Išdagos k., Bagotosios k., Bartininkų k., Berštupio k., Beržnavienės k., Būdviečio II k., Geruliškės k., Girnupių k., Karklinių k., Kriauniškės k., Kučiškės k., Skindeliškės k., Stainiškės k., Stepkiškės k., Šakmušio k., Šiaudadūšės k., Šliurpkiškės k., Plutiškių seniūnija.
— 
Kelmės rajono savivaldybė,
— 
Kėdainių rajono savivaldybė,
— 
Klaipėdos rajono savivaldybė: Judrėnų, Endriejavo ir Veiviržėnų seniūnijos,
— 
Kupiškio rajono savivaldybė,
— 
Kretingos rajono savivaldybė,
— 
Lazdijų rajono savivaldybė,
— 
Mažeikių rajono savivaldybė,
— 
Molėtų rajono savivaldybė: Alantos, Balninkų, Čiulėnų, Inturkės, Joniškio, Luokesos, Mindūnų, Suginčių ir Videniškių seniūnijos,
— 
Pagėgių savivaldybė,
— 
Pakruojo rajono savivaldybė,
— 
Panevėžio rajono savivaldybė,
— 
Panevėžio miesto savivaldybė,
— 
Pasvalio rajono savivaldybė,
— 
Radviliškio rajono savivaldybė,
— 
Rietavo savivaldybė,
— 
Prienų rajono savivaldybė,
— 
Plungės rajono savivaldybė,
— 
Raseinių rajono savivaldybė,
— 
Rokiškio rajono savivaldybė,
— 
Skuodo rajono savivaldybė,
— 
Šakių rajono savivaldybė:, Kriūkų, Kudirkos Naumiesčio, Lekėčių, Lukšių, Plokščių, Slavikų seniūnijos; Sudargo seniūnijos dalis, išskyrus Pervazninkų kaimą; Šakių seniūnijos dalis, išskyrus Juniškių, Bedalių, Zajošių, Kriaučėnų, Liukų, Gotlybiškių, Ritinių kaimus; seniūnija,
— 
Šalčininkų rajono savivaldybė,
— 
Šiaulių miesto savivaldybė,
— 
Šiaulių rajono savivaldybė,
— 
Šilutės rajono savivaldybė,
— 
Širvintų rajono savivaldybė: Čiobiškio, Gelvonų, Jauniūnų, Kernavės, Musninkų ir Širvintų seniūnijos,
— 
Šilalės rajono savivaldybė,
— 
Švenčionių rajono savivaldybė,
— 
Tauragės rajono savivaldybė,
— 
Telšių rajono savivaldybė,
— 
Trakų rajono savivaldybė,
— 
Ukmergės rajono savivaldybė: Deltuvos, Lyduokių, Pabaisko, Pivonijos, Siesikų, Šešuolių, Taujėnų, Ukmergės miesto, Veprių, Vidiškių ir Žemaitkiemo seniūnijos,
— 
Utenos rajono savivaldybė,
— 
Varėnos rajono savivaldybė,
— 
Vilniaus miesto savivaldybė,
— 
Vilniaus rajono savivaldybė: Avižienių, Bezdonių, Buivydžių, Dūkštų, Juodšilių, Kalvelių, Lavoriškių, Maišiagalos, Marijampolio, Medininkų, Mickūnų, Nemenčinės, Nemenčinės miesto, Nemėžio, Pagirių, Riešės, Rudaminos, Rukainių, Sudervės, Sužionių, Šatrininkų ir Zujūnų seniūnijos,
— 
Visagino savivaldybė,
— 
Zarasų rajono savivaldybė.

6.    Ungheria

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria:

— 
Békés megye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952150, 952250, 952350, 952450, 952550, 952650, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953950, 954050, 954060, 954150, 956250, 956350, 956450, 956550, 956650 és 956750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Borsod-Abaúj-Zemplén megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,
— 
Fejér megye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 és 407050 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Hajdú-Bihar megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,
— 
Heves megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe,
— 
Jász-Nagykun-Szolnok megye 750250, 750550, 750650, 750750, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751250, 751260, 751350, 751360, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 751750, 751850, 751950, 752150, 752250, 752350, 752450, 752460, 752550, 752560, 752650, 752750, 752850, 752950, 753060, 753070, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753650, 753660, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754150, 754250, 754360, 754370, 754850, 755550, 755650 és 755750 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Komárom-Esztergom megye: 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 és 253550 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Nógrád megye valamennyi vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Pest megye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 577250, 580050 és 580150 kódszámú vadgazdálkodási egységeinek teljes területe,
— 
Szabolcs-Szatmár-Bereg megye valamennyi vadgazdálkodási egységének teljes területe.

7.    Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

— 
gminy Kalinowo, Stare Juchy, Prostki oraz gmina wiejska Ełk w powiecie ełckim,
— 
powiat elbląski,
— 
powiat miejski Elbląg,
— 
powiat gołdapski,
— 
powiat piski,
— 
powiat bartoszycki,
— 
powiat olecki,
— 
powiat giżycki,
— 
powiat braniewski,
— 
powiat kętrzyński,
— 
powiat lidzbarski,
— 
gminy Dźwierzuty Jedwabno, Pasym, Świętajno, Szczytno i miasto Szczytno w powiecie szczycieńskim,
— 
powiat mrągowski,
— 
powiat węgorzewski,
— 
powiat olsztyński,
— 
powiat miejski Olsztyn,
— 
powiat nidzicki,
— 
gminy Kisielice, Susz, Zalewo w powiecie iławskim,
— 
część powiatu ostródzkiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
gmina Iłowo – Osada, część gminy wiejskiej Działdowo położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od wchodniej do zachodniej granicy gminy, część gminy Płośnica położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od wchodniej do zachodniej granicy gminy, część gminy Lidzbark położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 544 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 541 oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 541 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 544 w powiecie działdowskim,

w województwie podlaskim:

— 
powiat bielski,
— 
powiat grajewski,
— 
powiat moniecki,
— 
powiat sejneński,
— 
gminy Łomża, Piątnica, Jedwabne, Przytuły i Wizna w powiecie łomżyńskim,
— 
powiat miejski Łomża,
— 
powiat siemiatycki,
— 
powiat hajnowski,
— 
gminy Ciechanowiec, Klukowo, Szepietowo, Kobylin-Borzymy, Nowe Piekuty, Sokoły i część gminy Kulesze Kościelne położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie wysokomazowieckim,
— 
gmina Rutki i część gminy Kołaki Kościelne położona na północ od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie zambrowskim,
— 
gminy Mały Płock i Stawiski w powiecie kolneńskim,
— 
powiat białostocki,
— 
powiat suwalski,
— 
powiat miejski Suwałki,
— 
powiat augustowski,
— 
powiat sokólski,
— 
powiat miejski Białystok,

w województwie mazowieckim:

— 
gminy Domanice, Korczew, Kotuń, Mordy, Paprotnia, Przesmyki, Siedlce, Skórzec, Wiśniew, Wodynie, Zbuczyn w powiecie siedleckim,
— 
powiat miejski Siedlce,
— 
gminy Ceranów, Jabłonna Lacka, Kosów Lacki, Repki, Sabnie, Sterdyń w powiecie sokołowskim,
— 
powiat łosicki,
— 
powiat sochaczewski,
— 
powiat zwoleński,
— 
powiat kozienicki,
— 
powiat lipski,
— 
powiat radomski
— 
powiat miejski Radom,
— 
powiat szydłowiecki,
— 
gminy Lubowidz i Kuczbork Osada w powiecie żuromińskim,
— 
gmina Wieczfnia Kościelna w powicie mławskim,
— 
gminy Bodzanów, Słubice, Wyszogród i Mała Wieś w powiecie płockim,
— 
powiat nowodworski,
— 
gminy Czerwińsk nad Wisłą, Naruszewo, Załuski w powiecie płońskim,
— 
gminy: miasto Kobyłka, miasto Marki, miasto Ząbki, miasto Zielonka, część gminy Tłuszcz ograniczona liniami kolejowymi: na północ od linii kolejowej biegnącej od wschodniej granicy gminy do miasta Tłuszcz oraz na wschód od linii kolejowej biegnącej od północnej granicy gminy do miasta Tłuszcz, część gminy Jadów położona na północ od linii kolejowej biegnącej od wschodniej do zachodniej granicy gminy w powiecie wołomińskim,
— 
powiat garwoliński,
— 
gminy Boguty – Pianki, Brok, Zaręby Kościelne, Nur, Małkinia Górna, część gminy Wąsewo położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 60, część gminy wiejskiej Ostrów Mazowiecka położona na południe od miasta Ostrów Mazowiecka i na południe od linii wyznaczonej przez drogę 60 biegnącą od zachodniej granicy miasta Ostrów Mazowiecka do zachodniej granicy gminy w powiecie ostrowskim,
— 
część gminy Sadowne położona na północny- zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową, część gminy Łochów położona na północny – zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową w powiecie węgrowskim,
— 
gminy Brańszczyk, Długosiodło, Rząśnik, Wyszków, część gminy Zabrodzie położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr S8 w powiecie wyszkowskim,
— 
gminy Cegłów, Dębe Wielkie, Halinów, Latowicz, Mińsk Mazowiecki i miasto Mińsk Mazowiecki, Mrozy, Siennica, miasto Sulejówek w powiecie mińskim,
— 
powiat otwocki,
— 
powiat warszawski zachodni,
— 
powiat legionowski,
— 
powiat piaseczyński,
— 
powiat pruszkowski,
— 
powiat grójecki,
— 
powiat grodziski,
— 
powiat żyrardowski,
— 
powiat białobrzeski,
— 
powiat przysuski,
— 
powiat miejski Warszawa,

w województwie lubelskim:

— 
powiat bialski,
— 
powiat miejski Biała Podlaska,
— 
gminy Batorz, Godziszów, Janów Lubelski, Modliborzyce w powiecie janowskim,
— 
powiat puławski,
— 
powiat rycki,
— 
powiat łukowski,
— 
powiat lubelski,
— 
powiat miejski Lublin,
— 
powiat lubartowski,
— 
powiat łęczyński,
— 
powiat świdnicki,
— 
gminy Aleksandrów, Biszcza, Józefów, Księżpol, Łukowa, Obsza, Potok Górny, Tarnogród w powiecie biłgorajskim,
— 
gminy Dołhobyczów, Mircze, Trzeszczany, Uchanie i Werbkowice w powiecie hrubieszowskim,
— 
powiat krasnostawski,
— 
powiat chełmski,
— 
powiat miejski Chełm,
— 
powiat tomaszowski,
— 
część powiatu kraśnickiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
powiat opolski,
— 
powiat parczewski,
— 
powiat włodawski,
— 
powiat radzyński,
— 
powiat miejski Zamość,
— 
gminy Adamów, Grabowiec, Komarów – Osada, Krasnobród, Łabunie, Miączyn, Nielisz, Sitno, Skierbieszów, Stary Zamość, Zamość w powiecie zamojskim,

w województwie podkarpackim:

— 
część powiatu stalowowolskiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
gminy Cieszanów, Horyniec - Zdrój, Narol, Stary Dzików, Oleszyce, Lubaczów z miastem Lubaczów w powiecie lubaczowskim,
— 
gminy Medyka, Stubno, część gminy Orły położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77, część gminy Żurawica na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 77 w powiecie przemyskim,
— 
gminy Chłopice, Jarosław z miastem Jarosław, Pawłosiów i Wiązownice w powiecie jarosławskim,
— 
gmina Kamień w powiecie rzeszowskim,
— 
gminy Cmolas, Dzikowiec, Kolbuszowa, Majdan Królewski i Niwiska powiecie kolbuszowskim,
— 
powiat leżajski,
— 
powiat niżański,
— 
powiat tarnobrzeski,
— 
gminy Adamówka, Sieniawa, Tryńcza, Przeworsk z miastem Przeworsk, Zarzecze w powiecie przeworskim,
— 
część gminy Sędziszów Małopolski położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Ostrów nie wymieniona w części III załącznika I w powiecie ropczycko – sędziszowskim,

w województwie małopolskim:

— 
gminy Nawojowa, Piwniczna Zdrój, Rytro, Stary Sącz, część gminy Łącko położona na południe od linii wyznaczonej przez rzekę Dunajec w powiecie nowosądeckim,
— 
gmina Szczawnica w powiecie nowotarskim,

w województwie pomorskim:

— 
gminy Dzierzgoń i Stary Dzierzgoń w powiecie sztumskim,
— 
gmina Stare Pole, część gminy Nowy Staw położna na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 w powiecie malborskim,
— 
gminy Stegny, Sztutowo i część gminy Nowy Dwór Gdański położona na północny - wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 55 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 7, następnie przez drogę nr 7 i S7 biegnącą do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,

w województwie świętokrzyskim:

— 
gmina Tarłów i część gminy Ożarów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 74 biegnącą od miejscowości Honorów do zachodniej granicy gminy w powiecie opatowskim,
— 
część gminy Brody położona wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 9 i na północny - wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 0618T biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania w miejscowości Lipie oraz przez drogę biegnącą od miejscowości Lipie do wschodniej granicy gminy i część gminy Mirzec położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 744 biegnącą od południowej granicy gminy do miejscowości Tychów Stary a następnie przez drogę nr 0566T biegnącą od miejscowości Tychów Stary w kierunku północno – wschodnim do granicy gminy w powiecie starachowickim,
— 
gmina Gowarczów, część gminy Końskie położona na wschód od linii kolejowej, część gminy Stąporków położona na północ od linii kolejowej w powiecie koneckim,
— 
gminy Dwikozy i Zawichost w powiecie sandomierskim,

w województwie lubuskim:

— 
gminy Bogdaniec, Deszczno, Kłodawa, Kostrzyn nad Odrą, Santok, Witnica w powiecie gorzowskim,
— 
powiat miejski Gorzów Wielkopolski,
— 
gminy Drezdenko, Strzelce Krajeńskie, Stare Kurowo, Zwierzyn w powiecie strzelecko – drezdeneckim,
— 
powiat żarski,
— 
powiat słubicki,
— 
gminy Brzeźnica, Iłowa, Gozdnica, Wymiarki i miasto Żagań w powiecie żagańskim,
— 
powiat krośnieński,
— 
powiat zielonogórski
— 
powiat miejski Zielona Góra,
— 
powiat nowosolski,
— 
część powiatu sulęcińskiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
część powiatu międzyrzeckiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
część powiatu świebodzińskiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
powiat wschowski,

w województwie dolnośląskim:

— 
powiat zgorzelecki,
— 
gminy Gaworzyce, Grębocice, Polkowice i Radwanice w powiecie polkowickim,
— 
część powiatu wołowskiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
gmina Jeżów Sudecki w powiecie karkonoskim,
— 
gminy Rudna, Ścinawa, miasto Lubin i część gminy Lubin niewymieniona w części III załącznika I w powiecie lubińskim,
— 
gmina Malczyce, Miękinia, Środa Śląska, część gminy Kostomłoty położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Udanin położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie średzkim,
— 
gmina Wądroże Wielkie w powiecie jaworskim,
— 
gminy Kunice, Legnickie Pole, Prochowice, Ruja w powiecie legnickim,
— 
gminy Wisznia Mała, Trzebnica, Zawonia, część gminy Oborniki Śląskie położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 340 w powiecie trzebnickim,
— 
gminy Leśna, Lubań i miasto Lubań, Olszyna, Platerówka, Siekierczyn w powiecie lubańskim,
— 
powiat miejski Wrocław,
— 
gminy Czernica, Długołęka, Siechnice, część gminy Żórawina położona na wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4, część gminy Kąty Wrocławskie położona na północ od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie wrocławskim,
— 
gminy Jelcz - Laskowice, Oława z miastem Oława i część gminy Domaniów położona na północny wschód od linii wyznaczonej przez autostradę A4 w powiecie oławskim,
— 
gmina Bierutów, miasto Oleśnica, część gminy wiejskiej Oleśnica położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr S8, część gminy Dobroszyce położona na zachód od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy w powiecie oleśnickim,
— 
gmina Cieszków, Krośnice, część gminy Milicz położona na wschód od linii łączącej miejscowości Poradów – Piotrkosice – Sulimierz – Sułów - Gruszeczka w powiecie milickim,
— 
część powiatu bolesławieckiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
powiat głogowski,
— 
gmina Niechlów w powiecie górowskim,
— 
gmina Świerzawa, Wojcieszów, część gminy Zagrodno położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jadwisin – Modlikowice Zagrodno oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od miejscowości Zagrodno do południowej granicy gminy w powiecie złotoryjskim,
— 
gmina Gryfów Śląski, Lubomierz, Lwówek Śląski, Wleń w powiecie lwóweckim,
— 
gminy Czarny Bór, Stare Bogaczowice, Walim, miasto Boguszów - Gorce, miasto Jedlina – Zdrój, miasto Szczawno – Zdrój w powiecie wałbrzyskim,
— 
powiat miejski Wałbrzych,
— 
gmina Świdnica, miasto Świdnica, miasto Świebodzice w powiecie świdnickim,

w województwie wielkopolskim:

— 
gminy Siedlec, Wolsztyn, część gminy Przemęt położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Borek – Kluczewo – Sączkowo – Przemęt – Błotnica – Starkowo – Boszkowo – Letnisko w powiecie wolsztyńskim,
— 
gmina Wielichowo, Rakoniewice, Granowo, część gminy Kamieniec położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 308 w powiecie grodziskim,
— 
część powiatu międzychodzkiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
część powiatu nowotomyskiego niewymieniona w części III załącznika I,
— 
powiat obornicki,
— 
część gminy Połajewo na położona na południe od drogi łączącej miejscowości Chraplewo, Tarnówko-Boruszyn, Krosin, Jakubowo, Połajewo - ul. Ryczywolska do północno-wschodniej granicy gminy w powiecie czarnkowsko-trzcianeckim,
— 
powiat miejski Poznań,
— 
gminy Buk, Czerwonak, Dopiewo, Komorniki, Rokietnica, Stęszew, Swarzędz, Suchy Las, Tarnowo Podgórne, część gminy wiejskiej Murowana Goślina położona na północ od linii kolejowej biegnącej od północnej granicy miasta Murowana Goślina do północno-wschodniej granicy gminy w powiecie poznańskim,
— 
gminy
— 
część powiatu szamotulskiego niewymieniona w części I i III załącznika I,
— 
gmina Pępowo w powiecie gostyńskim,
— 
gminy Kobylin, Zduny, część gminy Krotoszyn położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogi: nr 15 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 36, nr 36 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 15 do skrzyżowana z drogą nr 444, nr 444 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 36 do południowej granicy gminy w powiecie krotoszyńskim,
— 
gmina Wijewo w powiecie leszczyńskim,

w województwie łódzkim:

— 
gminy Białaczów, Drzewica, Opoczno i Poświętne w powiecie opoczyńskim,
— 
gminy Biała Rawska, Regnów i Sadkowice w powiecie rawskim,
— 
gmina Kowiesy w powiecie skierniewickim,

w województwie zachodniopomorskim:

— 
gmina Boleszkowice i część gminy Dębno położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 126 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 23 w miejscowości Dębno, następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 23 do skrzyżowania z ul. Jana Pawła II w miejscowości Cychry, następnie na południe od ul. Jana Pawła II do skrzyżowania z ul. Ogrodową i dalej na południe od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodową, której przedłużenie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie myśliborskim,
— 
gminy Cedynia, Gryfino, Mieszkowice, Moryń, część gminy Chojna położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogi nr 31 biegnącą od północnej granicy gminy i 124 biegnącą od południowej granicy gminy w powiecie gryfińskim,

w województwie opolskim:

— 
gminy Brzeg, Lubsza, Lewin Brzeski, Olszanka, Skarbimierz w powiecie brzeskim,
— 
gminy Dąbrowa, Dobrzeń Wielki, Popielów w powiecie opolskim,
— 
gminy Świerczów, Wilków, część gminy Namysłów położona na południe od linii wyznaczonej przez linię kolejową biegnącą od wschodniej do zachodniej granicy gminy w powiecie namysłowskim.

8.    Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia:

— 
the whole district of Gelnica except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Poprad
— 
the whole district of Spišská Nová Ves,
— 
the whole district of Levoča,
— 
the whole district of Kežmarok
— 
in the whole district of Michalovce except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Košice-okolie,
— 
the whole district of Rožnava,
— 
the whole city of Košice,
— 
in the district of Sobrance: Remetské Hámre, Vyšná Rybnica, Hlivištia, Ruská Bystrá, Podhoroď, Choňkovce, Ruský Hrabovec, Inovce, Beňatina, Koňuš,
— 
the whole district of Vranov nad Topľou,
— 
the whole district of Humenné except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Snina,
— 
the whole district of Prešov except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Sabinov except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Svidník, except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Stropkov, except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Bardejov,
— 
the whole district of Stará Ľubovňa,
— 
the whole district of Revúca,
— 
the whole district of Rimavská Sobota except municipalities included in zone III,
— 
in the district of Veľký Krtíš, the whole municipalities not included in part I,
— 
the whole district of Lučenec,
— 
the whole district of Poltár,
— 
the whole district of Zvolen, except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Detva,
— 
the whole district of Krupina, except municipalities included in zone I,
— 
the whole district of Banska Stiavnica,
— 
in the district of Žiar nad Hronom the municipalities of Hronská Dúbrava, Trnavá Hora,
— 
the whole district of Banska Bystica, except municipalities included in zone III,
— 
the whole district of Brezno,
— 
the whole district of Liptovsky Mikuláš.

9.    Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia:

Regione Piemonte:

— 
nella provincia di Alessandria, i comuni di Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto D'orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata D'orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano D'orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto Di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone, Fabbrica Curone;

Regione Liguria:

— 
nella provincia di Genova, i comuni di Bogliasco, Arenzano, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola Del Cantone, Lumarzo, Genova, Masone, Serra Riccò, Campo Ligure, Mignanego, Busalla, Bargagli, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant'Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio, Crocefieschi, Vobbia;
— 
nella provincia di Savona, i comuni di Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe, Sassello.

PARTE III

1.    Bulgaria

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Bulgaria:

— 
in Blagoevgrad region:
— 
the whole municipality of Sandanski
— 
the whole municipality of Strumyani
— 
the whole municipality of Petrich,
— 
the Pazardzhik region:
— 
the whole municipality of Pazardzhik,
— 
the whole municipality of Panagyurishte,
— 
the whole municipality of Lesichevo,
— 
the whole municipality of Septemvri,
— 
the whole municipality of Strelcha,
— 
in Plovdiv region
— 
the whole municipality of Hisar,
— 
the whole municipality of Suedinenie,
— 
the whole municipality of Maritsa
— 
the whole municipality of Rodopi,
— 
the whole municipality of Plovdiv,
— 
in Varna region:
— 
the whole municipality of Byala,
— 
the whole municipality of Dolni Chiflik.

2.    Germania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Germania:

Bundesland Brandenburg:

— 
Landkreis Uckermark:
— 
Gemeinde Schenkenberg mit den Gemarkungen Wittenhof, Schenkenberg, Baumgarten und Ludwigsburg,
— 
Gemeinde Randowtal mit den Gemarkungen Eickstedt und Ziemkendorf,
— 
Gemeinde Grünow,
— 
Gemeinde Uckerfelde,
— 
Gemeinde Gramzow westlich der K7315,
— 
Gemeinde Oberuckersee mit den Gemarkungen Melzow, Warnitz, Blankenburg, Seehausen, Potzlow
— 
Gemeinde Nordwestuckermark mit den Gemarkungen Zollchow, Röpersdorf, Louisenthal, Sternhagen, Schmachtenhagen, Lindenhagen, Beenz (NWU), Groß-Sperrenwalde und Thiesort-Mühle,
— 
Gemeinde Prenzlau mit den Gemarkungen Blindow, Ellingen, Klinkow, Basedow, Güstow, Seelübbe und die Gemarkung Prenzlau.

3.    Italia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia:

— 
Regione Sardegna: tutto il territorio;
— 
Regione Lazio: l'area del comune di Roma compresa entro i confini amministrativi dell'Azienda sanitaria locale "ASL RM1".

4.    Lettonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lettonia:

— 
Dienvidkurzemes novada Embūtes pagasta daļa uz ziemeļiem autoceļa P116, P106, autoceļa no apdzīvotas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta daļa uz austrumiem no ceļa pie Vārtājas upes līdz autoceļam A9, uz ziemeļiem no autoceļa A9, uz austrumiem no autoceļa V1200, Kazdangas pagasta daļa uz austrumiem no ceļa V1200, P115, P117, V1296,
— 
Kuldīgas novada Rudbāržu, Nīkrāces, Padures pagasts, Laidu pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1296, V1295, V1272, Raņķu pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1272 līdz robežai ar Ventas upi, Skrundas pagasts (izņemot pagasta daļu uz ziemeļaustrumiem no Skrundas, Cieceres upes un Ventas upes), Skrundas pilsēta, Ēdoles pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa V1269, V1271, V1288, P119, Īvandes pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa P119, Rumbas pagasta daļa uz ziemeļiem no autoceļa P120,
— 
Ventspils novada Zlēku pagasts, Ugāles pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1347, uz rietumiem no autoceļa P123, Ziru pagasta daļa uz austrumiem no autoceļa V1269, P108, Piltenes pagasta daļa uz dienvidiem no autoceļa V1310, V1309, autoceļa līdz Ventas upei.

5.    Lituania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lituania:

— 
Jurbarko rajono savivaldybė: Jurbarko miesto seniūnija, Girdžių, Jurbarkų Raudonės, Skirsnemunės ir Šimkaičių seniūnijos,
— 
Molėtų rajono savivaldybė: Dubingių ir Giedraičių seniūnijos,
— 
Šakių rajono savivaldybė: Kidulių ir Gelgaudiškio seniūnijos; Šakių seniūnija: Juniškių, Bedalių, Zajošių, Kriaučėnų, Liukų, Gotlybiškių, Ritinių kaimai; Sudargo seniūnija: Pervazninkų kaimas, Barzdų, Griškabūdžio, Žvirgždaičių, Sintautų seniūnijos.
— 
Kazlų rūdos savivaldybė: Antanavos, Jankų seniūnijos ir Kazlų Rūdos seniūnija: Audiejiškės k., Aukštosios Išdagos k., Bagotosios k., Bartininkų k., Berštupio k., Beržnavienės k., Būdviečio II k., Geruliškės k., Girnupių k., Karklinių k., Kriauniškės k., Kučiškės k., Skindeliškės k., Stainiškės k., Stepkiškės k., Šakmušio k., Šiaudadūšės k., Šliurpkiškės k.,
— 
Vilkaviškio rajono savivaldybė: Pilviškių, Klausučių seniūnijos.
— 
Širvintų rajono savivaldybė: Alionių ir Zibalų seniūnijos,
— 
Ukmergės rajono savivaldybė: Želvos seniūnija,
— 
Vilniaus rajono savivaldybė: Paberžės seniūnija.

6.    Polonia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia:

w województwie zachodniopomorskim:

— 
gminy Banie, Trzcińsko – Zdrój, Widuchowa, część gminy Chojna położona na wschód linii wyznaczonej przez drogi nr 31 biegnącą od północnej granicy gminy i 124 biegnącą od południowej granicy gminy w powiecie gryfińskim,

w województwie warmińsko-mazurskim:

— 
część powiatu działdowskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
część powiatu iławskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
powiat nowomiejski,
— 
gminy Dąbrówno, Grunwald i Ostróda z miastem Ostróda w powiecie ostródzkim,

w województwie lubelskim:

— 
gminy Radecznica, Sułów, Szczebrzeszyn, Zwierzyniec w powiecie zamojskim,
— 
gminy Biłgoraj z miastem Biłgoraj, Goraj, Frampol, Tereszpol i Turobin w powiecie biłgorajskim,
— 
gminy Horodło, Hrubieszów z miastem Hrubieszów w powiecie hrubieszowskim,
— 
gminy Dzwola, Chrzanów i Potok Wielki w powiecie janowskim,
— 
gminy Gościeradów i Trzydnik Duży w powiecie kraśnickim,

w województwie podkarpackim:

— 
powiat mielecki,
— 
gminy Radomyśl nad Sanem i Zaklików w powiecie stalowowolskim,
— 
część gminy Ostrów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 biegnącą od zachodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 986, a następnie na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 986 biegnącą od tego skrzyżowania do miejscowości Osieka i dalej na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Osieka- Blizna w powiecie ropczycko – sędziszowskim,
— 
część gminy Czarna położona na północ wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy Żyraków położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4, część gminy wiejskiej Dębica położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr A4 w powiecie dębickim
— 
gmina Wielkie Oczy w powiecie lubaczowskim,
— 
gminy Laszki, Radymno z miastem Radymno, w powiecie jarosławskim,

w województwie lubuskim:

— 
gminy Małomice, Niegosławice, Szprotawa, Żagań w powiecie żagańskim,
— 
gmina Sulęcin w powiecie sulęcińskim,
— 
gminy Bledzew, Międzyrzecz, Pszczew, Trzciel w powiecie międzyrzeckim,
— 
część gminy Lubrza położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 92, część gminy Łagów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 92, część gminy Świebodzin położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 92 w powiecie świebodzińskim,

w województwie wielkopolskim:

— 
gminy Krzemieniewo, Lipno, Osieczna, Rydzyna, Święciechowa, Włoszakowice w powiecie leszczyńskim,
— 
powiat miejski Leszno,
— 
gminy Kościan i miasto Kościan, Krzywiń, Śmigiel w powiecie kościańskim,
— 
część gminy Dolsk położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 434 biegnącą od północnej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 437, a następnie na zachód od drogi nr 437 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 434 do południowej granicy gminy, część gminy Śrem położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 310 biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Śrem, następnie na zachód od drogi nr 432 w miejscowości Śrem oraz na zachód od drogi nr 434 biegnącej od skrzyżowania z drogą nr 432 do południowej granicy gminy w powiecie śremskim,
— 
gminy Gostyń, Krobia i Poniec w powiecie gostyńskim,
— 
część gminy Przemęt położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Borek – Kluczewo – Sączkowo – Przemęt – Błotnica – Starkowo – Boszkowo – Letnisko w powiecie wolsztyńskim,
— 
powiat rawicki,
— 
gminy Kuślin, Lwówek, Miedzichowo, Nowy Tomyśl w powiecie nowotomyskim,
— 
gminy Chrzypsko Wielkie, Kwilcz w powiecie międzychodzkim,
— 
,
— 
gmina Pniewy, część gminy Duszniki położona na północ od linii wyznaczonej przez autostradę A2 oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy, łączącą miejscowości Ceradz Kościelny – Grzebienisko – Wierzeja – Wilkowo, biegnącą do skrzyżowania z autostradą A2, część gminy Kaźmierz położona zachód od linii wyznaczonej przez rzekę Sarna, część gminy Ostroróg położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 184 biegnącą od południowej granicy gminy do skrzyżowania z drogą nr 116 oraz na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 116 biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 184 do zachodniej granicy gminy, część gminy Szamotuły położona na zachód od linii wyznaczonej przez rzekę Sarna biegnącą od południowej granicy gminy do przecięcia z drogą nr 184 oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogęn r 184 biegnącą od przecięcia z rzeką Sarna do północnej granicy gminy w powiecie szamotulskim,

w województwie dolnośląskim:

— 
część powiatu górowskiego niewymieniona w części II załącznika I,
— 
część gminy Lubin położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 335 biegnącą od zachodniej granicy gminy do granicy miasta Lubin oraz na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 333 biegnącą od granicy miasta Lubin do południowej granicy gminy w powiecie lubińskim
— 
gminy Prusice, Żmigród, część gminy Oborniki Śląskie położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 340 w powiecie trzebnickim,
— 
część gminy Zagrodno położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jadwisin – Modlikowice - Zagrodno oraz na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od miejscowości Zagrodno do południowej granicy gminy, część gminy wiejskiej Złotoryja położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od północnej granicy gminy w miejscowości Nowa Wieś Złotoryjska do granicy miasta Złotoryja oraz na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 382 biegnącą od granicy miasta Złotoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie złotoryjskim
— 
gminy Gromadka i Osiecznica w powiecie bolesławieckim,
— 
gminy Chocianów i Przemków w powiecie polkowickim,
— 
gminy Chojnów i miasto Chojnów, Krotoszyce, Miłkowice w powiecie legnickim,
— 
powiat miejski Legnica,
— 
część gminy Wołów położona na wschód od linii wyznaczonej przez lnię kolejową biegnącą od północnej do południowej granicy gminy, część gminy Wińsko położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 36 biegnącą od północnej do zachodniej granicy gminy, część gminy Brzeg Dolny położona na wschód od linii wyznaczonej przez linię kolejową od północnej do południowej granicy gminy w powiecie wołowskim,
— 
część gminy Milicz położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Poradów – Piotrkosice - Sulimierz-Sułów - Gruszeczka w powiecie milickim,

w województwie świętokrzyskim:

— 
gminy Gnojno, Pacanów w powiecie buskim,
— 
gminy Łubnice, Oleśnica, Połaniec, część gminy Rytwiany położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 764, część gminy Szydłów położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 756 w powiecie staszowskim,
— 
gminy Chmielnik, Masłów, Miedziana Góra, Mniów, Łopuszno, Piekoszów, Pierzchnica, Sitkówka-Nowiny, Strawczyn, Zagnańsk, część gminy Raków położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogi nr 756 i 764, część gminy Chęciny położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 762, część gminy Górno położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy łączącą miejscowości Leszczyna – Cedzyna oraz na północ od linii wyznczonej przez ul. Kielecką w miejscowości Cedzyna biegnącą do wschodniej granicy gminy, część gminy Daleszyce położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 764 biegnącą od wschodniej granicy gminy do skrzyżowania z drogą łączącą miejscowości Daleszyce – Słopiec – Borków, dalej na południe od linii wyznaczonej przez tę drogę biegnącą od skrzyżowania z drogą nr 764 do przecięcia z linią rzeki Belnianka, następnie na południe od linii wyznaczonej przez rzeki Belnianka i Czarna Nida biegnącej do zachodniej granicy gminy w powiecie kieleckim,
— 
powiat miejski Kielce,
— 
gminy Krasocin, część gminy Włoszczowa położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 742 biegnącą od północnej granicy gminy do miejscowości Konieczno i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Konieczno – Rogienice – Dąbie – Podłazie, część gminy Kluczewsko położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę biegnącą od wschodniej granicy gminy i łączącą miejscowości Krogulec – Nowiny - Komorniki do przecięcia z linią rzeki Czarna, następnie na południe od linii wyznaczonej przez rzekę Czarna biegnącą do przecięcia z linią wyznaczoną przez drogę nr 742 i dalej na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 742 biegnącą od przecięcia z linią rzeki Czarna do południowej granicy gminyw powiecie włoszczowskim,
— 
gmina Kije w powiecie pińczowskim,
— 
gminy Małogoszcz, Oksa w powiecie jędrzejowskim,

w województwie małopolskim:

— 
gminy Dąbrowa Tarnowska, Radgoszcz, Szczucin w powiecie dąbrowskim.

7.    Romania

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania:

— 
Zona orașului București,
— 
Județul Constanța,
— 
Județul Satu Mare,
— 
Județul Tulcea,
— 
Județul Bacău,
— 
Județul Bihor,
— 
Județul Bistrița Năsăud,
— 
Județul Brăila,
— 
Județul Buzău,
— 
Județul Călărași,
— 
Județul Dâmbovița,
— 
Județul Galați,
— 
Județul Giurgiu,
— 
Județul Ialomița,
— 
Județul Ilfov,
— 
Județul Prahova,
— 
Județul Sălaj,
— 
Județul Suceava
— 
Județul Vaslui,
— 
Județul Vrancea,
— 
Județul Teleorman,
— 
Județul Mehedinți,
— 
Județul Gorj,
— 
Județul Argeș,
— 
Județul Olt,
— 
Județul Dolj,
— 
Județul Arad,
— 
Județul Timiș,
— 
Județul Covasna,
— 
Județul Brașov,
— 
Județul Botoșani,
— 
Județul Vâlcea,
— 
Județul Iași,
— 
Județul Hunedoara,
— 
Județul Alba,
— 
Județul Sibiu,
— 
Județul Caraș-Severin,
— 
Județul Neamț,
— 
Județul Harghita,
— 
Județul Mureș,
— 
Județul Cluj,
— 
Județul Maramureș.

8.    Slovacchia

Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Slovacchia:

— 
The whole district of Trebišov’,
— 
The whole district of Vranov and Topľou,
— 
In the district of Humenné: Lieskovec, Myslina, Humenné, Jasenov, Brekov, Závadka, Topoľovka, Hudcovce, Ptičie, Chlmec, Porúbka, Brestov, Gruzovce, Ohradzany, Slovenská Volová, Karná, Lackovce, Kochanovce, Hažín nad Cirochou, Závada, Nižná Sitnica, Vyšná Sitnica, Rohožník, Prituľany, Ruská Poruba, Ruská Kajňa,
— 
In the district of Michalovce: Strážske, Staré, Oreské, Zbudza, Voľa, Nacina Ves, Pusté Čemerné, Lesné, Rakovec nad Ondavou, Petríkovce, Oborín, Veľké Raškovce, Beša, Petrovce nad Laborcom, Trnava pri Laborci, Vinné, Kaluža, Klokočov, Kusín, Jovsa, Poruba pod Vihorlatom, Hojné, Lúčky,Závadka, Hažín, Zalužice, Michalovce, Krásnovce, Šamudovce, Vŕbnica, Žbince, Lastomír, Zemplínska Široká, Čečehov, Jastrabie pri Michalovciach, Iňačovce, Senné, Palín, Sliepkovce, Hatalov, Budkovce, Stretava, Stretávka, Pavlovce nad Uhom, Vysoká nad Uhom, Bajany,
— 
In the district of Rimavská Sobota: Jesenské, Gortva, Hodejov, Hodejovec, Širkovce, Šimonovce, Drňa, Hostice, Gemerské Dechtáre, Jestice, Dubovec, Rimavské Janovce, Rimavská Sobota, Belín, Pavlovce, Sútor, Bottovo, Dúžava, Mojín, Konrádovce, Čierny Potok, Blhovce, Gemerček, Hajnáčka,
— 
In the district of Gelnica: Hrišovce, Jaklovce, Kluknava, Margecany, Richnava,
— 
In the district Of Sabinov: Daletice,
— 
In the district of Prešov: Hrabkov, Krížovany, Žipov, Kvačany, Ondrašovce, Chminianske Jakubovany, Klenov, Bajerov, Bertotovce, Brežany, Bzenov, Fričovce, Hendrichovce, Hermanovce, Chmiňany, Chminianska Nová Ves, Janov, Jarovnice, Kojatice, Lažany, Mikušovce, Ovčie, Rokycany, Sedlice, Suchá Dolina, Svinia, Šindliar, Široké, Štefanovce, Víťaz, Župčany,
— 
the whole district of Medzilaborce,
— 
In the district of Stropkov: Havaj, Malá Poľana, Bystrá, Mikové, Varechovce, Vladiča, Staškovce, Makovce, Veľkrop, Solník, Korunková, Bukovce, Krišľovce, Jakušovce, Kolbovce,
— 
In the district of Svidník: Pstruša,
— 
In the district of Zvolen: Očová, Zvolen, Sliač, Veľká Lúka, Lukavica, Sielnica, Železná Breznica, Tŕnie, Turová, Kováčová, Budča, Hronská Breznica, Ostrá Lúka, Bacúrov, Breziny, Podzámčok, Michalková, Zvolenská Slatina, Lieskovec,
— 
In the district of Banská Bystrica: Sebedín-Bečov, Čerín, Dúbravica, Oravce, Môlča, Horná Mičiná, Dolná Mičiná, Vlkanová, Hronsek, Badín, Horné Pršany, Malachov, Banská Bystrica,
— 
The whole district of Sobrance except municipalities included in zone II.

▼B




ALLEGATO II

MISURE DI BIOSICUREZZA RAFFORZATE PER GLI STABILIMENTI DI SUINI DETENUTI SITUATI NELLE ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI I, II E III

[di cui all’articolo 16, paragrafo 1, lettera b), punto i)]

1. Le seguenti misure di biosicurezza rafforzate di cui all’articolo 16, paragrafo 1, lettera b), punto i), si applicano agli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III negli Stati membri interessati in caso di movimenti autorizzati di partite di:

a) 

suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I, II e III al di fuori di tali zone come previsto agli articoli 22, 23, 24, 25, 28 e 29;

b) 

materiale germinale ottenuto da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona come previsto agli articoli 31 e 32;

c) 

sottoprodotti di origine animale ottenuti da suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II al di fuori di tale zona come previsto agli articoli 35 e 37;

d) 

carni fresche e prodotti a base di carne, compresi i budelli, ottenuti da suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni II e III al di fuori di tali zone come previsto agli articoli 38, 39 e 40.

2. Gli operatori degli stabilimenti di suini detenuti situati nelle zone soggette a restrizioni I, II e III negli Stati membri interessati provvedono affinché, in caso di movimenti autorizzati al di fuori di tali zone, negli stabilimenti di suini detenuti siano applicate le seguenti misure di biosicurezza rafforzate:

a) 

assenza di contatto, diretto o indiretto, tra i suini detenuti e almeno:

i) 

altri suini detenuti provenienti da altri stabilimenti;

ii) 

i suini selvatici;

b) 

misure igieniche adeguate, come il cambio di abiti e calzature all’ingresso e all’uscita dai locali in cui sono detenuti i suini;

c) 

lavaggio e disinfezione delle mani e disinfezione delle calzature all’ingresso dei locali in cui sono detenuti i suini;

d) 

assenza di qualsiasi contatto con suini detenuti per un periodo di almeno 48 ore dopo qualsiasi attività di caccia relativa a suini selvatici o qualsiasi altro contatto con suini selvatici;

e) 

divieto di ingresso nello stabilimento, compresi i locali, in cui sono detenuti i suini per persone o mezzi di trasporto non autorizzati;

f) 

adeguata tenuta di registri con l’indicazione delle persone e dei mezzi di trasporto che accedono allo stabilimento in cui sono detenuti i suini;

g) 

i locali e gli edifici degli stabilimenti in cui sono detenuti i suini devono:

i) 

essere costruiti in modo tale che nessun altro animale possa entrare nei locali e negli edifici o entrare in contatto con i suini detenuti o con il loro mangime e materiale da lettiera;

ii) 

consentire il lavaggio e la disinfezione delle mani;

iii) 

consentire la pulizia e la disinfezione dei locali;

iv) 

disporre di strutture adeguate per il cambio delle calzature e degli abiti all’ingresso dei locali in cui sono detenuti i suini;

h) 

recinzione a prova di bestiame almeno attorno ai locali in cui sono detenuti i suini e agli edifici in cui sono tenuti mangimi e lettiere;

i) 

predisposizione di un piano di biosicurezza approvato dall’autorità competente dello Stato membro interessato, che tenga conto del profilo dello stabilimento e della legislazione nazionale; tale piano di biosicurezza deve comprendere almeno:

i) 

l’istituzione di zone «pulite» e «sporche» per il personale in funzione della tipologia di azienda, quali spogliatoi, docce, mensa;

ii) 

la predisposizione e la revisione, se del caso, delle condizioni logistiche per l’ingresso di nuovi suini detenuti nello stabilimento;

iii) 

le procedure per la pulizia e la disinfezione delle strutture, dei mezzi di trasporto, delle attrezzature e per l’igiene del personale;

iv) 

norme per quanto riguarda l’alimentazione del personale in loco e un divieto per il personale di detenere suini, se del caso e ove applicabile;

v) 

un programma specifico e periodico di sensibilizzazione del personale dello stabilimento;

vi) 

la predisposizione e la revisione, se del caso, delle condizioni logistiche destinate a garantire un’adeguata separazione tra le diverse unità epidemiologiche e ad evitare che i suini entrino in contatto, direttamente o indirettamente, con sottoprodotti di origine animale e altre unità;

vii) 

le procedure e le istruzioni per l’applicazione delle prescrizioni in materia di biosicurezza durante la costruzione o la riparazione dei locali o degli edifici;

viii) 

un audit interno o un’autovalutazione per verificare l’applicazione delle misure di biosicurezza.



( 1 ) Conformemente all’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 5, paragrafo 4, del protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord, in combinato disposto con l’allegato 2 di tale protocollo, ai fini del presente regolamento i riferimenti all’«Unione» si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell’Irlanda del Nord.