10.1.2019   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 9/9


Ricorso proposto il 9 novembre 2018 dall’Autorità di vigilanza EFTA contro l’Islanda

(Causa E-6/18)

(2019/C 9/10)

In data 9 novembre 2018 dinanzi alla Corte EFTA ha proposto ricorso contro l’Islanda l’Autorità di vigilanza EFTA, rappresentata da Carsten Zatschler, Catherine Howdle, e Ingibjörg Ólöf Vilhjálmsdóttir, in qualità di agenti della suddetta Autorità, con sede in Rue Belliard 35, B-1040 Bruxelles.

L’Autorità di vigilanza EFTA chiede alla Corte EFTA di:

1.

dichiarare che, omettendo di adottare o di comunicare all’Autorità di vigilanza EFTA, entro i termini prescritti, le misure necessarie per attuare l’atto di cui al punto 1a dell’allegato XX dell’accordo sullo Spazio economico europeo (Direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati), adattato dal protocollo 1 dell’accordo SEE, la Repubblica d’Islanda è venuta meno agli obblighi previsti dall’atto e dall’articolo 7 dell’accordo;

2.

condannare l’Islanda al pagamento delle spese processuali.

Elementi di fatto e di diritto e motivi del ricorso

Il ricorso riguarda l’inadempimento da parte dell’Islanda dell’obbligo di conformarsi entro il 3 aprile 2018 al parere motivato emesso dall’Autorità di vigilanza EFTA in data 31 gennaio 2018 in relazione al mancato recepimento nell’ordinamento nazionale di tale Stato della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati di cui al punto 1a dell’allegato XX dell’accordo sullo Spazio economico europeo, adattata a tale accordo dal relativo protocollo 1 («l’atto»).

L’Autorità di vigilanza EFTA sostiene che, omettendo di adottare le misure necessarie ad attuare l’atto entro i termini prescritti, l’Islanda è venuta meno agli obblighi previsti dall’atto e dall’articolo 7 dell’accordo SEE.