23.2.2006   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 45/11


PROCESSO VERBALE

(2006/C 45 E/02)

SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA

PRESIDENZA: Gérard ONESTA

Vicepresidente

1.   Apertura della seduta

La seduta è aperta alle 09.05.

2.   Presentazione di documenti

Il documento seguente è stato presentato:

* Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 2500/2001 per consentire l'attuazione dell'assistenza comunitaria conformemente all'articolo 54, paragrafo 2, lettera c), del regolamento finanziario (COM(2004)0814 — C6-0026/2005 — 2004/0285(CNS)) — Commissione per gli affari esteri.

Relatore: Brok Elmar (A6-0093/2005).

3.   Verifica dei poteri

Su proposta della commissione JURI, il Parlamento decide di dichiarare valido il mandato di Joel Hasse Ferreira.

4.   Contestazione relativa alla validità del mandato di diversi deputati

Nella riunione del 21 aprile 2005 la commissione JURI ha proceduto, a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento, all'esame delle contestazioni sottoposte al Parlamento in conformità dell'articolo 12 dell'Atto relativo all'elezione a suffragio universale diretto dei rappresentanti del Parlamento europeo.

In seguito a tale esame, la commissione JURI ha raccomandato al Parlamento all'unanimità:

di considerare irricevibile la contestazione del signor Stanislaw Kocot, cittadino polacco, relativa all'elezione dell'on. Janusz Lewandowski,

di considerare irricevibile la contestazione del signor Friedrich Wilhelm Merck, cittadino tedesco, relativa all'elezione delle onn. Rebecca Harms, Heide Rühle, Angelika Beer, Gisela Kallenbach, Hiltrud Breyer, Elisabeth Schroedter e Helga Trüpel,

di considerare irricevibile la contestazione del signor Hans Kronenberger, cittadino austriaco, relativa all'elezione dell'on. Andreas Mölzer.

5.   Composizione delle commissioni e delle delegazioni

Su richiesta del gruppo PSE, il Parlamento ratifica la seguente nomina:

commissione PETI: Inés Ayala Sender

Su richiesta del gruppo PPE-DE, il Parlamento ratifica la seguente nomina:

Delegazione per le relazioni con i paesi dell'America centrale: Bogusław Sonik in sostituzione di Zuzana Roithová

6.   Protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento ***I (discussione)

Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento [COM(2003)0550 — C5-0447/2003 — 2003/0210(COD)] — Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.

Relatore: Christa Klaß (A6-0061/2005).

Interviene Stavros Dimas (membro della Commissione).

Christa Klaß illustra la sua relazione.

Intervengono Reino Paasilinna (relatore per parere della commissione ITRE), Jan Mulder (relatore per parere della commissione AGRI), Cristina Gutiérrez-Cortines, a nome del gruppo PPE-DE, María Sornosa Martínez, a nome del gruppo PSE, Marian Harkin, a nome del gruppo ALDE, Marie Anne Isler Béguin, a nome del gruppo Verts/ALE, Dimitrios Papadimoulis, a nome del gruppo GUE/NGL, Johannes Blokland, a nome del gruppo IND/DEM, Luca Romagnoli, non iscritto, Ria Oomen-Ruijten, Dorette Corbey, Adamos Adamou, Urszula Krupa, James Hugh Allister, Caroline Jackson, Karin Scheele, Jens-Peter Bonde, Andreas Mölzer, María Esther Herranz García, Proinsias De Rossa e Bogusław Sonik.

PRESIDENZA: Pierre MOSCOVICI

Vicepresidente

Intervengono Avril Doyle, Péter Olajos, Mairead McGuinness, Albert Jan Maat, Richard Seeber e Stavros Dimas.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 9.8 del PV del 28.04.2005.

7.   Mercato interno nei nuovi Stati membri (discussione)

Relazione sul mercato interno nei nuovi Stati membri: situazione, opportunità da cogliere e insegnamenti da trarre [2004/2155(INI)] — Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori.

Relatore: Małgorzata Handzlik (A6-0068/2005).

Małgorzata Handzlik illustra la sua relazione.

Interviene Stavros Dimas (membro della Commissione).

Intervengono Zita Pleštinská, a nome del gruppo PPE-DE, Edit Herczog, a nome del gruppo PSE, Toine Manders, a nome del gruppo ALDE, Gisela Kallenbach, a nome del gruppo Verts/ALE, Kyriacos Triantaphyllides, a nome del gruppo GUE/NGL, Guntars Krasts, a nome del gruppo UEN, Leopold Józef Rutowicz, non iscritto, Jacek Protasiewicz, Evelyne Gebhardt, Danutė Budreikaitė, Malcolm Harbour e Phillip Whitehead.

PRESIDENZA: Edward McMILLAN-SCOTT

Vicepresidente

Intervengono Wiesław Stefan Kuc e Stavros Dimas

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 9.12 del PV del 28.04.2005.

*

* *

Interviene Avril Doyle che si rammarica dell'assenza del Consiglio durante la discussione di ieri sera relativa all'interrogazione orale sugli inquinanti organici persistenti (POP) (B6-0171/2005).

8.   Approvazione del processo verbale della seduta precedente

Correzioni di voto:

seduta del 23.02.2005

Proposta di risoluzione B6-0147/2005

a favore: Frédérique Ries

*

* *

Il processo verbale della seduta precedente è approvato.

9.   Turno di votazioni

I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato I, unito al processo verbale.

9.1.   Povertà delle donne nell'Unione europea (articolo 117 del regolamento) (votazione)

Richiesta di consultazione del Comitato economico e sociale europeo: Povertà delle donne nell'Unione europea

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 1)

Approvazione

9.2.   Povertà delle donne nell'Unione europea (articolo 118 del regolamento) (votazione)

Richiesta di consultazione del Comitato delle regioni: Povertà delle donne nell'Unione europea

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 2)

Approvazione

9.3.   Attuazione dell'assistenza comunitaria * (articolo 131 del regolamento) (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 2500/2001 per consentire l'attuazione dell'assistenza comunitaria conformemente all'articolo 54, paragrafo 2, lettera c), del regolamento finanziario — (COM(2004)0814 — C6-0026/2005 — 2004/0285(CNS)) — Commissione per gli affari esteri.

Relatore: Elmar Brok (A6-0093/2005).

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 3)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione con votazione unica (P6_TA(2005)0140)

9.4.   Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica CE/Brasile * (articolo 131 del regolamento) (votazione)

Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e la Repubblica federativa del Brasile [COM(2004)0625 — C6-0009/2005 — 2004/0216(CNS)] — Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia.

Relatore: Giles Chichester (A6-0081/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 4)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione con votazione unica (P6_TA(2005)0141)

9.5.   Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica CE/Messico * (articolo 131 del regolamento) (votazione)

Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e gli Stati Uniti del Messico [COM(2004)0802 — C6-0035/2005 — 2004/0274(CNS)] — Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia.

Relatore: Giles Chichester (A6-0080/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 5)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione con votazione unica (P6_TA(2005)0142)

9.6.   Protocollo all'accordo con la Svizzera sulla libera circolazione delle persone *** (votazione)

Raccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea e dei suoi Stati membri, di un protocollo all'accordo fra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Confederazione elvetica, dall'altra, sulla libera circolazione delle persone, relativo alla partecipazione, in qualità di parti contraenti, di Repubblica ceca, Repubblica di Estonia, Repubblica di Cipro, Repubblica di Lettonia, Repubblica di Lituania, Repubblica di Ungheria, Repubblica di Malta, Repubblica di Polonia, Repubblica di Slovenia e Repubblica slovacca, successivamente alla loro adesione all'Unione europea [12585/2004 — COM(2004)0596 — C6-0247/2004 — 2004/0201(AVC)] — Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Relatore: Timothy Kirkhope (A6-0058/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 6)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione con votazione unica (P6_TA(2005)0143)

Il Parlamento esprime pertanto il suo parere conforme.

9.7.   Accesso al SIS da parte dei servizi competenti per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli ***II (votazione)

Raccomandazione per la seconda lettura relativa alla posizione comune definita dal Consiglio in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le disposizioni della convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen, del 14 giugno 1985, relativo all'eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, con riferimento all'accesso al sistema d'informazione Schengen da parte dei servizi degli Stati membri competenti per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli [14238/1/2004 — C6-0007/2005 — 2003/0198(COD)] — Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Relatore: Carlos Coelho (A6-0084/2005).

(Richiesta la maggioranza qualificata)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 7)

POSIZIONE COMUNE DEL CONSIGLIO

Dichiarata approvata quale emendata (P6_TA(2005)0144)

9.8.   Protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento ***I (votazione)

Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento [COM(2003)0550 — C5-0447/2003 — 2003/0210(COD)] — Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.

Relatore: Christa Klaß (A6-0061/2005).

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 8)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2005)0145)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2005)0145)

9.9.   Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro * (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 1365/75 concernente l'istituzione di una Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro [COM(2004)0057 — C6-0040/2004 — 2004/0026(CNS)] — Commissione per l'occupazione e gli affari sociali.

Relatore: Marian Harkin (A6-0091/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 9)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2005)0146)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2005)0146)

9.10.   Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro * (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2062/94 relativo all'istituzione di un'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro [COM(2004)0050 — C6-0014/2004 — 2004/0014(CNS)] — Commissione per l'occupazione e gli affari sociali.

Relatore: Stephen Hughes (A6-0092/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 10)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2005)0147)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2005)0147)

9.11.   Meccanismo di reciprocità * (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 539/2001 in relazione al meccanismo di reciprocità [COM(2004)0437 — C6-0097/2004 — 2004/0141(CNS)] — Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Relatore: Henrik Lax (A6-0065/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 11)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2005)0148)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2005)0148)

9.12.   Mercato interno nei nuovi Stati membri (votazione)

Relazione sul mercato interno nei nuovi Stati membri: situazione, opportunità da cogliere e insegnamenti da trarre [2004/2155(INI)] — Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori.

Relatore: Małgorzata Handzlik (A6-0068/2005)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 12)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2005)0149)

9.13.   Diritti dell'uomo nel mondo (2004) e politica dell'Unione (votazione)

Relazione sulla relazione annuale sui diritti dell'uomo nel mondo nel 2004 e la politica dell'Unione europea in materia [2004/2151(INI)] — Commissione per gli affari esteri.

Relatore: Simon Coveney (A6-0086/2005).

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 13)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2005)0150)

Interventi sulla votazione:

Eugenijus Gentvilas ha presentato un emendamento orale al paragrafo 12, che è stato accolto;

Simon Coveney (relatore) ha presentato un emendamento orale al paragrafo 13, che è stato accolto;

Philippe Morillon ha presentato un emendamento orale al paragrafo 17; più di 37 deputati vi si sono tuttavia opposti per cui l'emendamento non è stato accolto;

Rainer Wieland;

Ona Juknevičienė ha presentato un emendamento orale al paragrafo 43, che è stato accolto;

Simon Coveney (relatore) ha presentato un emendamento orale all'emendamento 8; più di 37 deputati vi si sono tuttavia opposti per cui l'emendamento non è stato accolto.

9.14.   Situazione dei Rom nell'Unione europea (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0272/2005, B6-0273/2005, B6-0274/2005, B6-0275/2005 e B6-0276/2005

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 14)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0272/2005

(in sostituzione delle B6-0272/2005, B6-0273/2005, B6-0274/2005, B6-0275/2005 et B6-0276/2005):

presentata da:

Jaime Mayor Oreja, Ewa Klamt e Lívia Járóka, a nome del gruppo PPE-DE,

Hannes Swoboda, Martine Roure, Katalin Lévai, Claude Moraes, Jan Marinus Wiersma, Enrique Barón Crespo e Magda Kósáné Kovács, a nome del gruppo PSE,

Viktória Mohácsi, a nome del gruppo ALDE,

Elly de Groen-Kouwenhoven, Milan Horáček e Gérard Onesta, a nome del gruppo Verts/ALE,

Vittorio Agnoletto, Giusto Catania, Bairbre de Brún, Ilda Figueiredo, Miguel Portas, Sylvia-Yvonne Kaufmann e Erik Meijer, a nome del gruppo GUE/NGL.

Approvazione (P6_TA(2005)0151)

Interventi sulla votazione:

Gisela Kallenbach ha presentato un emendamento orale alle parti del testo in cui si invitano ad agire gli Stati membri, i paesi candidati o il Consiglio; più di 37 deputati vi si sono opposti, per cui l'emendamento non è accolto;

Martine Roure, a nome del gruppo PSE, ha presentato un emendamento orale al paragrafo 17, decaduto in virtù dell'approvazione dell'emendamento 17/rev.;

Elly de Groen-Kouwenhoven, a nome del gruppo Verts/ALE, ha presentato diversi emendamenti orali, volti a introdurre nuovi paragrafi 18 bis e 20 bis, che sono stati accolti;

Gisela Kallenbach ha presentato un emendamento orale al considerando H, che è stato accolto.

9.15.   Protezione sociale, assistenza di qualità (votazione)

Relazione Modernizzare la protezione sociale e sviluppare assistenza di qualità [2004/2189(INI)] — Commissione per l'occupazione e gli affari sociali.

Relatore: Milan Cabrnoch (A6-0085/2005).

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 15)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2005)0152)

9.16.   Mercati finanziari (votazione)

Relazione sullo stato attuale dell'integrazione dei mercati finanziari nell'Unione europea [2005/2026(INI)] — Commissione per i problemi economici e monetari.

Relatore: Ieke van den Burg (A6-0087/2005).

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 16)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2005)0153)

Interventi sulla votazione:

John Purvis ha presentato emendamenti orali ai paragrafi 25 e 38, che sono stati accolti;

Ieke van den Burg (relatore) ha presentato diversi emendamenti orali al paragrafo 37, alla collocazione del paragrafo 43, come pure all'emendamento 15, emendamenti che sono stati accolti.

9.17.   Inquinanti organici persistenti (POP) (votazione)

Proposta di risoluzione sulla strategia UE per la Conferenza di Punta del Este sugli inquinanti organici persistenti (B6-0217/2005).

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato I, punto 17)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2005)0154)

10.   Dichiarazioni di voto

Dichiarazioni di voto scritte:

Le dichiarazioni di voto scritte, ai sensi dell'articolo 163, paragrafo 3, del regolamento, figurano nel resoconto integrale delle discussioni della presente seduta.

Dichiarazioni di voto orali:

Relazione Simon Coveney — A6-0086/2005

Ursula Stenzel, Martin Schulz

11.   Correzioni di voto

I deputati il cui nominativo è riportato in appresso hanno comunicato le seguenti correzioni di voto:

Relazione Giles Chichester — A6-0080/2005

risoluzione (insieme del testo)

a favore: Ria Oomen-Ruijten, Paul Rübig, Antonis Samaras

Relazione Christa Klaß — A6-0061/2005

emendamento 94

contro: Dirk Sterckx

emendamento 119

contro: Alyn Smith

emendamento 102/riv.

contro: Margrietus van den Berg

Relazione Małgorzata Handzlik — A6-0068/2005

emendamento 1

a favore: Françoise Castex, Adeline Hazan

Relazione Simon Coveney — A6-0086/2005

emendamento 17

a favore: María Sornosa Martínez

emendamento 2

a favore: Charlotte Cederschiöld, Inger Segelström

contro: Linda McAvan, Bernhard Rapkay, Martin Schulz, Gary Titley, Jan Marinus Wiersma,

emendamento 27

contro: Maria da Assunção Esteves

emendamento 47

contro: Othmar Karas

emendamento 48

contro: Othmar Karas

emendamento 8

a favore: Marie-Hélène Descamps, Phillip Whitehead

contro: Alfonso Andria, Renate Sommer, Rainer Wieland

emendamento 50

a favore: Neena Gill

risoluzione (insieme del testo)

astensione: Erna Hennicot-Schoepges

Situazione dei Rom nell'Unione europea — RC-B6-0272/2005

risoluzione (insieme del testo)

contro: Romano Maria La Russa

12.   Decisioni relative ad alcuni documenti

Decisione di elaborare una relazione a norma dell'articolo 120 del regolamento

commissione AFCO

Revisione dell'accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione (2005/2076(ACI))

(A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 14.04.2005)

Autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa a norma dell'articolo 114, paragrafo 3, del regolamento

commissione LIBE

Lotta contro il finanziamento del terrorismo (2005/2065(INI))

(parere: ECON)

Attacchi terroristici: prevenzione, preparazione e risposta (2005/2043(INI))

(parere: AFET)

Competenza delle commissioni:

commissione EMPL:

Delocalizzazione nel contesto dello sviluppo regionale (2004/2254(INI))

Merito: REGI (parere: EMPL)

Decisione di elaborare una relazione a norma dell'articolo 202 del regolamento

commissione AFCO

Verifica e rettifica di una procedura di codecisione approvata in prima lettura (2005/2041(REG))

Modifica degli articoli 3 e 4 del regolamento del PE (2005/2036(REG))

13.   Trasmissione dei testi approvati nel corso della presente seduta

Conformemente all'articolo 172, paragrafo 2, del regolamento, il processo verbale della presente seduta sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento all'inizio della prossima seduta.

Con l'accordo del Parlamento, i testi approvati saranno trasmessi sin d'ora ai loro destinatari.

14.   Calendario delle prossime sedute

Le prossime sedute si terranno dal 09.05.2005 al 12.05.2005.

15.   Interruzione della sessione

La sessione del Parlamento europeo è interrotta.

La seduta è tolta alle 12.35.

Julian Priestley

Segretario generale

Josep Borrell Fontelles

Presidente


ELENCO DEI PRESENTI

Hanno firmato:

Adamou, Agnoletto, Albertini, Allister, Andersson, Andrejevs, Andria, Andrikienė, Angelilli, Antoniozzi, Arif, Arnaoutakis, Ashworth, Assis, Attwooll, Aubert, Ayala Sender, Aylward, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Baco, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Barsi-Pataky, Battilocchio, Batzeli, Bauer, Beaupuy, Beazley, Becsey, Belder, Belet, Belohorská, Bennahmias, Beňová, Berend, van den Berg, Berger, Berlato, Berman, Bersani, Bielan, Birutis, Blokland, Bloom, Bobošíková, Böge, Bösch, Bonde, Bono, Borghezio, Borrell Fontelles, Bourlanges, Bozkurt, Bradbourn, Mihael Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Budreikaitė, van Buitenen, Buitenweg, Bullmann, van den Burg, Bushill-Matthews, Busk, Busquin, Cabrnoch, Calabuig Rull, Callanan, Camre, Capoulas Santos, Carlotti, Carlshamre, Carnero González, Casaca, Cashman, Caspary, Castex, Castiglione, del Castillo Vera, Catania, Cavada, Cercas, Cesa, Chatzimarkakis, Chichester, Chmielewski, Christensen, Chruszcz, Cirino Pomicino, Claeys, Cocilovo, Coelho, Cohn-Bendit, Corbett, Corbey, Cornillet, Correia, Cottigny, Coûteaux, Coveney, Cramer, Crowley, Marek Aleksander Czarnecki, D'Alema, Daul, Davies, Degutis, Dehaene, De Keyser, Demetriou, De Michelis, De Poli, Deprez, De Rossa, De Sarnez, Descamps, Désir, Deß, Deva, De Veyrac, De Vits, Díaz de Mera García Consuegra, Didžiokas, Díez González, Dillen, Dimitrakopoulos, Dionisi, Di Pietro, Dombrovskis, Doorn, Douay, Dover, Doyle, Drčar Murko, Duchoň, Duff, Duin, Duka-Zólyomi, Duquesne, Ebner, Ek, El Khadraoui, Esteves, Estrela, Ettl, Eurlings, Robert Evans, Fajmon, Falbr, Fatuzzo, Fava, Fazakas, Ferber, Fernandes, Fernández Martín, Elisa Ferreira, Figueiredo, Flasarová, Flautre, Florenz, Foglietta, Fontaine, Ford, Fotyga, Fourtou, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Fruteau, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote Quecedo, García Pérez, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gebhardt, Gentvilas, Geremek, Geringer de Oedenberg, Gibault, Gierek, Giertych, Gill, Gklavakis, Glante, Glattfelder, Goebbels, Goepel, Gollnisch, Gomolka, Goudin, Genowefa Grabowska, Grabowski, Graça Moura, Graefe zu Baringdorf, Gräßle, de Grandes Pascual, Grech, de Groen-Kouwenhoven, Grosch, Grossetête, Gruber, Guellec, Guerreiro, Guidoni, Gurmai, Gutiérrez-Cortines, Guy-Quint, Gyürk, Hänsch, Hall, Hamon, Handzlik, Hannan, Harangozó, Harbour, Harkin, Harms, Hasse Ferreira, Hassi, Hatzidakis, Haug, Hazan, Heaton-Harris, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Helmer, Henin, Hennicot-Schoepges, Hennis-Plasschaert, Herczog, Herranz García, Herrero-Tejedor, Higgins, Hökmark, Honeyball, Hoppenstedt, Horáček, Hortefeux, Howitt, Hudacký, Hudghton, Hughes, Hutchinson, Ibrisagic, in 't Veld, Isler Béguin, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jäätteenmäki, Jałowiecki, Janowski, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Joan i Marí, Jöns, Jørgensen, Jonckheer, Jordan Cizelj, Juknevičienė, Kaczmarek, Kallenbach, Kamiński, Karas, Karim, Kasoulides, Kaufmann, Kauppi, Kindermann, Kinnock, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Klinz, Koch, Kohlíček, Konrad, Korhola, Kósáné Kovács, Koterec, Kozlík, Krahmer, Krarup, Krasts, Kratsa-Tsagaropoulou, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kristovskis, Krupa, Kuc, Kudrycka, Kuhne, Kułakowski, Kušķis, Kusstatscher, Kuźmiuk, Lagendijk, Lambrinidis, Lambsdorff, Lang, Langen, Langendries, Laperrouze, La Russa, Laschet, Lauk, Lax, Le Foll, Lehne, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Fernand Le Rachinel, Letta, Lévai, Libicki, Lienemann, Liese, Lipietz, Lombardo, López-Istúriz White, Louis, Lucas, Lulling, Lundgren, Lynne, Maat, Maaten, McAvan, McCarthy, McGuinness, McMillan-Scott, Madeira, Manders, Maňka, Erika Mann, Thomas Mann, Manolakou, Mantovani, Markov, Martens, David Martin, Hans-Peter Martin, Martínez Martínez, Masiel, Masip Hidalgo, Maštálka, Mastenbroek, Mathieu, Mato Adrover, Matsakis, Matsis, Matsouka, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Medina Ortega, Meijer, Méndez de Vigo, Menéndez del Valle, Meyer Pleite, Miguélez Ramos, Mikko, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mölzer, Mohácsi, Montoro Romero, Moraes, Morgantini, Morillon, Moscovici, Mote, Mulder, Musacchio, Muscardini, Muscat, Musotto, Musumeci, Myller, Napoletano, Nassauer, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Nicholson, Nicholson of Winterbourne, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Obiols i Germà, Öger, Özdemir, Olajos, Olbrycht, Ó Neachtain, Onesta, Onyszkiewicz, Oomen-Ruijten, Ortuondo Larrea, Őry, Ouzký, Oviir, Paasilinna, Pack, Pafilis, Borut Pahor, Paleckis, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Pannella, Panzeri, Papadimoulis, Papastamkos, Parish, Patrie, Pęk, Pflüger, Piecyk, Pieper, Pinior, Piotrowski, Piskorski, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Poignant, Polfer, Portas, Posselt, Prets, Prodi, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Ransdorf, Rapkay, Rasmussen, Remek, Resetarits, Reul, Reynaud, Ribeiro e Castro, Riera Madurell, Ries, Riis-Jørgensen, Rizzo, Rogalski, Roithová, Romagnoli, Romeva i Rueda, Roszkowski, Rouček, Roure, Rudi Ubeda, Rübig, Rühle, Rutowicz, Sacconi, Sakalas, Salafranca Sánchez-Neyra, Salinas García, Salvini, Samaras, Samuelsen, Sánchez Presedo, dos Santos, Sartori, Saryusz-Wolski, Savi, Schapira, Scheele, Schenardi, Schierhuber, Schlyter, Schmidt, Ingo Schmitt, Pál Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schroedter, Schulz, Schuth, Schwab, Seeber, Seeberg, Segelström, Seppänen, Siekierski, Silva Peneda, Sinnott, Siwiec, Škottová, Smith, Sommer, Sonik, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Spautz, Staes, Staniszewska, Starkevičiūtė, Šťastný, Stenzel, Sterckx, Stevenson, Stihler, Stockmann, Strejček, Strož, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Svensson, Swoboda, Szájer, Szejna, Szent-Iványi, Szymański, Tabajdi, Tajani, Takkula, Tannock, Tarabella, Tarand, Tatarella, Thomsen, Thyssen, Titley, Toia, Tomczak, Toubon, Toussas, Trakatellis, Trautmann, Triantaphyllides, Trüpel, Turmes, Tzampazi, Uca, Ulmer, Väyrynen, Valenciano Martínez-Orozco, Vanhecke, Van Hecke, Van Lancker, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vaugrenard, Ventre, Verges, Vergnaud, Vidal-Quadras Roca, Vincenzi, Virrankoski, Vlasák, Vlasto, Voggenhuber, Wagenknecht, Wallis, Walter, Watson, Manfred Weber, Weiler, Weisgerber, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wierzejski, Wijkman, Wise, von Wogau, Wohlin, Wojciechowski, Wortmann-Kool, Wuermeling, Wurtz, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Záborská, Zaleski, Zani, Zappalà, Zatloukal, Ždanoka, Železný, Zieleniec, Zīle, Zimmer, Zingaretti, Zwiefka


ALLEGATO I

RISULTATI DELLE VOTAZIONI

Abbreviazioni e simboli utilizzati

+

approvato

-

respinto

decaduto

R

ritirato

AN (..., ..., ...)

votazione per appello nominale (favorevoli, contrari, astenuti)

VE (..., ..., ...)

votazione elettronica (favorevoli, contrari, astenuti)

vs

votazioni per parti separate

vd

vot. dist.

em.

emendamento

EC

emendamento di compromesso

PC

parte corrispondente

S

emendamento di soppressione

=

emendamenti identici

§

paragrafo

art

articolo

cons

considerando

PR

proposta di risoluzione

PRC

proposta di risoluzione comune

SEC

votazione a scrutinio segreto

1.   Donne e povertà nell'Unione europea (art. 117)

Richiesta di consultazione del Comitato economico e sociale europeo

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

2.   Donne e povertà nell'Unione europea (art. 118)

Richiesta di consultazione del Comitato delle regioni

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

3.   Attuazione dell'assistenza comunitaria *

Raccomandazione: Elmar BROK (A6-0093/2005)

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

4.   Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica CE-Brasile *

Relazione: Gilles CHICHESTER (A6-0081/2005)

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

5.   Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica CE-Messico *

Relazione: Gilles CHICHESTER (A6-0080/2005)

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

AN

+

543, 2, 14

Richieste di votazione per appello nominale

PPE-DE: votazione finale

6.   Protocollo all'accordo fra la Comunità europea e la Svizzera sulla libera circolazione delle persone ***

Raccomandazione: Timothy KIRKHOPE (A6-0058/2005)

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

7.   Sistema d'informazione Schengen — Accesso da parte dei servizi degli Stati membri competenti per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli ***II

Raccomandazione per la seconda lettura: Carlos COELHO (A6-0084/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Emendamenti della commissione competente per il merito — votazione in blocco

1-3

commissione

AN

+

512, 20, 39

Richiesta di votazione per appello nominale

PPE-DE: emm. 1-3 (votazione in blocco)

8.   Protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento ***I

Relazione: Christa KLAβ (A6-0061/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Emendamenti della commissione competente per il merito — votazione in blocco

2-14

16-17

19-22

30-33

35

37

51-52

54-57

59

62

66-70

72

74-75

86

commissione

 

+

 

Emendamenti della commissione competente per il merito — votazione distinta

1

commissione

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

330, 232, 12

15

commissione

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

366, 206, 7

23

commissione

vd

+

 

24

commissione

AN

+

371, 200, 16

36

commissione

vd

+

 

41

commissione

vd

+

 

58

commissione

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

64

commissione

vd/VE

+

334, 240, 17

71

commissione

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

73

commissione

vd

+

 

76

commissione

vs/VE

+

386, 197, 10

77

commissione

vd

+

 

78

commissione

vd

+

 

79

commissione

vs/VE

+

366, 209, 7

80

commissione

vd

+

 

81

commissione

vd

+

 

82

commissione

vd

+

 

83

commissione

vd

+

 

84

commissione

vd

+

 

85

commissione

vd

+

 

87

commissione

vs/VE

+

341, 243, 9

art 1

114

IND/DEM

 

-

 

115

IND/DEM

 

-

 

art 2, § 2

116

IND/DEM

 

-

 

18

commissione

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

art 2, dopo § 3

96

Verts/ALE

 

-

 

art 3

104

ALDE

 

-

 

25-26

commissione

 

+

 

27

commissione

vd

+

 

28

commissione

vd

+

 

91

PPE-DE

VE

+

338, 250, 9

93

PPE-DE

 

+

 

dopo art 3

97

Verts/ALE

AN

-

244, 345, 15

29

commissione

vs

 

 

1/VE

+

385, 186, 6

2

+

 

art 4, § 2

117

IND/DEM

 

-

 

34

commissione

 

+

 

art 4, dopo § 3

98

Verts/ALE

 

-

 

art 5

118

IND/DEM

 

-

 

38

commissione

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

39-40

commissione

 

+

 

art 6 — intero

94

PSE + ALDE +

Verts/ALE +

GUE/NGL

AN

-

288, 300, 15

119

IND/DEM

AN

-

42, 535, 7

art 6, titolo

42

commissione

 

+

 

art 6, § 1

103

ALDE

 

R

 

43

commissione

vs/VE

-

272, 298, 8

art 6, § 2

88

PPE-DE

vs

 

 

1/VE

+

348, 221, 6

2

+

 

44

commissione

 

 

art 6, dopo § 2

110

PPE-DE

VE

-

280, 293, 16

art 6, testo aggiuntivo

45

commissione

AN

-

242, 342, 9

46

commissione

vd

+

 

47

commissione

vd

+

 

48

commissione

vd/VE

+

356, 203, 27

49-50

commissione

 

+

 

107

ALDE

 

-

 

dopo art 6

99

Verts/ALE

 

-

 

100

Verts/ALE

VE

+

315, 265, 19

53

commissione

 

 

dopo art 7

108

ALDE

AN

-

279, 315, 8

allegato 1, tabella, «nitrati», colonne 1 + 2

120

IND/DEM

 

-

 

101

Verts/ALE

 

-

 

allegato 1, tabella, «nitrati», colonna 3

60

commissione

 

+

 

121

IND/DEM

 

 

allegato 1, tabella, «pesticidi», colonna 2

102=

122=

Verts/ALE

IND/DEM

AN

-

105, 475, 22

63

commissione

 

+

 

allegato 1, tabella, «pesticidi», colonna 3

123

IND/DEM

 

-

 

allegato 1, tabella, testo aggiuntivo

111

FLORENZ a.o.

VE

-

250, 291, 44

112

FLORENZ a.o.

 

-

 

allegato 2

65

commissione

VE

+

327, 233, 7

92

PPE-DE

 

 

allegato 3, parte A

89

PPE-DE

 

+

 

90

PPE-DE

 

+

 

allegato 4

106

ALDE

 

-

 

105

ALDE

 

-

 

dopo il cons 1

95

Verts/ALE

 

+

 

cons 5

113

IND/DEM

 

-

 

dopo il cons 8

109

ALDE

 

-

 

votazione: proposta emendata

 

+

 

votazione: risoluzione legislativa

 

+

 

L'emendamento 61 non concerne tutte le versioni linguistiche e non è stato posto in votazione (cfr. articolo 151, paragrafo 1, lettera d) del regolamento).

Il gruppo ALDE ritiene che gli emendamenti 88 e 107 andrebbero considerati come un'aggiunta all'emendamento 94.

Richieste di votazione per appello nominale

Verts/ALE: emm. 24, 45, 94, 97 e 108

IND/DEM: emm. 119 e 122

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: emm. 15, 27, 29, 36, 41, 43, 58, 64, 73, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85 e 87

ALDE: emm. 45, 46, 47, 48, 58 e 73

PSE: em. 45

Verts/ALE: emm. 23 e 28

Richieste di votazione per parti separate

ALDE

em. 88

prima parte:«Ferme restando ... acque sotterranee,»

seconda parte:«c) acqua immessa ... delle stesse.»

Verts/ALE

em. 1

prima parte: l'insieme del testo tranne il termine «chimico»

seconda parte: tale termine

em. 15

prima parte: l'insieme del testo tranne il termine «chimico»

seconda parte: tale termine

em. 18

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «e ambientalmente»

seconda parte: tali termini

em. 29

prima parte: paragrafo 1

seconda parte: il resto del testo

em. 38

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «rispetto alle concentrazioni di base»

seconda parte: tali termini

em. 58

prima parte: l'intero emendamento tranne i termini «La percentuale di punti ... all'articolo 7 della direttiva 2000/60/CE.»

seconda parte: tali termini

em. 71

prima parte:«Il rapporto tra ... osservati.»

seconda parte:«Qualora ... valutazioni specialistiche.»

9.   Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro *

Relazione: Marian HARKIN (A6-0091/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Emendamenti della commissione competente per il merito — votazione in blocco

1-16

18-20

commissione

 

+

 

Articolo 1, par. 7

17

commissione

 

+

 

21

PSE, ALDE

 

+

 

votazione: proposta emendata

 

+

 

votazione: risoluzione legislativa

 

+

 

10.   Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro *

Relazione: Stephen HUGHES (A6-0092/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Emendamenti della commissione competente per il merito — votazione in blocco

1-23

commissione

 

+

 

votazione: proposta emendata

 

+

 

votazione: risoluzione legislativa

 

+

 

11.   Meccanismo di reciprocità *

Relazione: Henrik LAX (A6-0065/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Emendamenti della commissione competente per il merito — votazione in blocco

1-9

commissione

 

+

 

votazione: proposta emendata

 

+

 

votazione: risoluzione legislativa

 

+

 

12.   Mercato interno nei nuovi Stati membri

Relazione: Małgorzata HANDZLIK (A6-0068/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 14

1

Verts/ALE

AN

-

125, 445, 13

votazione: risoluzione (l'intero testo)

 

+

 

Richiesta di votazione per appello nominale

GUE/NGL: Em. 1

13.   Diritti umani nel mondo nel 2004 e politica dell'UE

Relazione: Simon COVENEY (A6-0086/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§§ 1-4

§

ordine dei paragrafi

 

+

cfr. varie, primo trattino

dopo il § 2

36

Verts/ALE

VE

+

301, 256, 19

§ 3

4S

PSE

 

-

 

29

GUE/NGL

 

-

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 12

§

testo originale

 

+

emendamento orale

§ 13

§

testo originale

 

+

emendamento orale

38

Verts/ALE

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

3

-

 

14

PSE

VE

-

283, 294, 10

§ 14

17

GUE/NGL

AN

-

103, 450, 12

15

PSE

 

+

 

3

ALDE

 

 

32

Verts/ALE

 

 

§ 15

18

GUE/NGL

 

-

 

§ 16

53

PPE-DE

VE

+

316, 221, 13

§ 17

16

PSE

 

+

 

35

Verts/ALE

 

+

 

§ 18

33

Verts/ALE

 

+

 

§ 19

63

PPE-DE

 

+

 

§ 20

54

PPE-DE

 

+

 

1

ALDE

 

 

34

Verts/ALE

 

 

§ 21

39

Verts/ALE

 

-

 

§ 23

23

GUE/NGL

 

-

 

52

PPE-DE

 

+

 

§ 24

19

GUE/NGL

 

-

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

dopo il § 24

20

GUE/NGL

 

-

 

§ 25

40

Verts/ALE

 

+

 

§ 29

24

GUE/NGL

 

-

 

dopo il § 29

21

GUE/NGL

 

-

 

§ 30

61

PPE-DE

 

+

 

§ 34

62

PPE-DE

 

R

 

§ 43

§

testo originale

 

+

emendamento orale

dopo il § 46

58

Verts/ALE

 

+

 

§ 48

5

PSE

 

-

 

55

PPE-DE

 

+

 

§ 49

64

PPE-DE

 

+

 

6

PSE

 

-

 

dopo il § 50

41

Verts/ALE

 

+

 

§ 53

56

PPE-DE

 

+

 

§ 55

42

Verts/ALE

 

-

 

2

ALDE

AN

-

162, 397, 15

§ 59

57

PPE-DE

 

+

 

43

Verts/ALE

 

+

 

§ 64

44

Verts/ALE

 

+

 

§ 70

45

Verts/ALE

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 78

27

GUE/NGL

AN

-

237, 330, 15

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 79

25

GUE/NGL

 

+

 

46

Verts/ALE

 

 

§ 82

47

Verts/ALE

AN

-

159, 401, 25

dopo il § 82

48

Verts/ALE

AN

-

144, 391, 26

§ 83

30

Verts/ALE

vs

 

 

1/VE

+

325, 228, 25

2

-

 

§ 84

28S

GUE/NGL

 

-

 

§ 85

31

Verts/ALE

VE

+

326, 244, 16

§ 87

59

Verts/ALE

 

-

 

§ 91

22

GUE/NGL

 

+

 

§ 94

7

PSE

 

-

 

§ 131

8

PSE

AN

+

330, 211, 39

§ 132

9

PSE

AN

+

336, 201, 37

dopo il § 183

37

Verts/ALE

 

-

 

§ 189

10

PSE

 

-

 

§ 191

11

PSE

 

-

 

dopo il § 191

12

PSE

 

+

 

dopo il § 192

13=

49=

PSE

Verts/ALE

 

-

 

50

Verts/ALE

AN

-

209, 311, 40

dopo il § 210

26

GUE/NGL

 

+

 

§ 224

51

Verts/ALE

 

+

 

votazione: risoluzione (l'intero testo)

VE

+

251, 64, 255

L'emendamento 60 è stato soppresso

Richieste di votazione per appello nominale

Verts/ALE: emm. 47, 48 e 50

IND/DEM: emm. 8 e 9

GUE/NGL: emm. 17 e 27

ALDE: em. 2

Richieste di votazione per parti separate

PSE

§78

prima parte:«invita il governo di Cuba ... Parlamento europeo;»

seconda parte:«condanna l'improvviso cambiamento di strategia e l'abrogazione delle sanzioni da parte del Consiglio;»

em. 30

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «e dinanzi alla militarizzazione generale della società guatemalteca;»

seconda parte: tali termini

IND/DEM

§ 3

prima parte:«sottolinea che i paesi della regione ... per l'ex Iugoslavia;»

seconda parte:«attuazione di un'efficace politica ... tratta di esseri umani;»

PPE-DE

em. 38

prima parte:«plaude agli sforzi ... per i “delitti di stampa”;»

seconda parte:«chiede l'annullamento ... rifugiati sahraui di Tindouf;»

terza parte:«riconosce la natura ignobile ... la pena di morte;»

em. 45

prima parte:«invita l'UE ... ulteriori abusi;»

seconda parte:«deplora ... tribunali del proprio paese;»

ALDE

§ 24

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «l'esistenza e»

seconda parte: tali termini

Varie

Il gruppo PPE-DE:

ha proposto che i §§ 1-4 siano inseriti nella sezione «I vicini dell'UE», che pertanto va rinominata «I vicini dell'UE e il Medio Oriente»

ha ritirato il proprio emendamento 62.

M. Eugenijus Gentvilas ha presentato il seguente emendamento orale al § 12:

12. chiede all'Ucraina e alla Moldova di reprimere duramente il contrabbando verso, in provenienza e attraverso la Transdnestria nonché alla Russia di reprimere duramente il contrabbando in provenienza dalla regione di Kaliningrad verso la Lituania e la Polonia e di sviluppare efficaci programmi anticorruzione per gli agenti delle dogane, le guardie di frontiera e i servizi fiscali, nonché le forze di polizia;

M. Simon Coveney ha presentato il seguente emendamento orale al § 13:

13. plaude agli sforzi compiuti dal Marocco per alleviare la condizione delle vittime delle passate violazioni dei diritti umani, in particolare all'istituzione della Commissione per l'equità e la riconciliazione; riconosce gli sviluppi positivi nel vietare la tortura e compensare coloro che hanno sofferto in passato; appoggia le continue riforme giuridiche quali il codice di famiglia, adottato dal parlamento marocchino nel gennaio 2004, e il progetto di legge che rende reato la tortura (dicembre 2004); riconosce la natura ignobile degli attentati terroristici perpetrati nel maggio 2004 a Casablanca, ma ricorda alle autorità marocchine che tutte le misure adottate nell'ambito della lotta contro il terrorismo devono essere coerenti con le norme e le convenzioni internazionali in materia di diritti umani; incoraggia il Marocco a continuare il suo dialogo con l'UE nello sforzo di prevenire l'immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani e a facilitare i rimpatri; è preoccupato per il numero di persone che perdono la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee dal Marocco; rileva che in Marocco esiste una moratoria della pena di morte e chiede alle autorità marocchine di abolire la pena di morte;

Ona Juknevičienė ha presentato il seguente emendamento orale al § 43:

43. sollecita il governo dell'Uzbekistan a compiere passi tangibili verso l'abolizione della pena di morte, a seguito del suo positivo impegno in tal senso, ad esempio introducendo una moratoria sulle condanne a morte e sulle esecuzioni capitali; accoglie con favore le modifiche al Codice penale, introdotte nel 2003, che mettono fuori legge la tortura e i maltrattamenti durante la detenzione e ne condanna l'uso; invita l'Uzbekistan a dare effettiva attuazione a tali modifiche e a liberare i restanti detenuti politici; ribadisce la necessità di creare un potere giudiziario indipendente; plaude all'impegno recentemente assunto dal governo di attuare importanti riforme, fra cui il rafforzamento dell'indipendenza del sistema giudiziario e l'abolizione della censura sulla stampa;

14.   I Rom nell'Unione europea

Proposte di risoluzione B6-0272/2005, B6-0273/2005, B6-0274/2005, B6-0275/2005 e B6-0276/2005

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0272/2005

(PPE-DE, PSE, Verts/ALE, ALDE e GUE/NGL)

§ 5

9/riv.

ALDE

 

R

 

§ 9

11/rivS

ALDE

 

R

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 11

13/riv.

ALDE

 

R

 

§ 17

17/rivS

ALDE

VE

+

329, 195, 15

dopo il § 18

 

 

 

+

emendamento orale

dopo il § 20

 

 

 

+

emendamento orale

§ 25

21/rivS

ALDE

 

R

 

dopo il trattino 16

1

PSE

 

+

 

cons G

3/riv.

ALDE

 

+

 

cons H

 

 

 

+

emendamento orale

cons J

4/riv.

ALDE

 

R

 

votazione: risoluzione (l'intero testo)

AN

+

497, 25, 30

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0272/2005

 

PPE-DE

 

 

B6-0273/2005

 

ALDE

 

 

B6-0274/2005

 

GUE/NGL

 

 

B6-0275/2005

 

PSE

 

 

B6-0276/2005

 

Verts/ALE

 

 

Gli emendamenti 2, 5-8, 10, 12, 14-16 e 18-20 sono stati ritirati.

Richiesta di votazione per parti separate

ALDE

§ 9

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «promuovere soluzioni non legislative;»

seconda parte: tali termini

Richieste di votazione per appello nominale

GUE/NGL: votazione finale

Varie

Il gruppo Verts/ALE ha presentato 2 emendamenti orali volti a creare due nuovi paragrafi:

18a. accoglie con favore la formazione di un Foro dei Rom e viaggiatori europei ed il lavoro dei gruppi del Parlamento che si occupano delle questioni dei Rom e delle minoranze; riconosce l'importanza delle collaborazione con tali organismi nell'elaborare politiche per i Rom in Europa;

20a. accoglie con favore il decennio per l'iniziativa di inclusione dei Rom, di cui sono firmatari cinque Stati membri e paesi candidati e invita la Commissione a collaborare con tali governi interessati per allineare il finanziamento del pertinente programma dell'UE per realizzare tale iniziativa;

Gisela Kallenbach, a nome del gruppo Verts/ALE, ha presentato un emendamento orale al considerando H: H. ricordando che un elevato numero di Rom è stato (soppresso) vittima di guerre e di «pulizia etnica» (soppresso) e continua ad essere vittima di persecuzioni in parti di regioni dell'ex Iugoslavia ,

15.   Protezione sociale e assistenza sanitaria di qualità

Relazione: Milan CABRNOCH (A6-0085/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 6

1

GUE/NGL

 

+

 

§ 7

2

GUE/NGL

 

-

 

§ 18

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

3

+

 

§ 19

3

GUE/NGL

 

-

 

§ 21

4

GUE/NGL

 

-

 

dopo il § 32

5

GUE/NGL

 

-

 

cons C

§

testo originale

vs/VE

+

278, 208, 26

cons X

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

votazione: risoluzione (l'intero testo)

 

+

 

Richieste di votazione distinta

Verts/ALE: cons C

Richieste di votazione per parti separate

Verts/ALE

cons X

prima parte:«considerando che la cooperazione nel campo dell'assistenza sanitaria ... accessibile e sostenibile;»

seconda parte:«che l'assistenza sanitaria dovrebbe svolgere un ruolo rilevante nella strategia di Lisbona»

GUE/NGL

§ 18

prima parte:«sottolinea l'importanza dell'assistenza sanitaria, ... operatori sanitari»

seconda parte:«promovendo così la concorrenza e pertanto»

terza parte:«incrementando il potenziale di crescita ... operatori sanitari;»

16.   Mercati finanziari

Relazione: Ieke VAN DEN BURG (A6-0087/2005)

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 1

5

PSE

 

-

 

§ 2

§

testo originale

vd

-

 

§ 3

-

 

 

-

proposta di considerare l'em. 2 come aggiunta (§ 9 bis nuovo)

2

Verts/ALE

 

-

 

§ 6

6

PSE

 

-

 

3

Verts/ALE

 

-

 

§ 8

7

PSE

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

272, 198, 10

§ 9

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 10

8

PSE

 

+

 

§ 11

9

PSE

 

+

 

§ 13

10

PSE

 

+

 

§ 17

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 19

11

PSE

 

-

 

§ 22

§

testo originale

vs

 

 

1

-

 

2

-

 

dopo il § 25

4

Verts/ALE

VE

+

261, 196, 1

come aggiunta al § 25

§ 26

§

testo originale

vd

 

come aggiunta al § 25

§ 30

12

PSE

 

+

 

§ 31

13

PSE

 

+

 

§ 33

§

testo originale

vd

+

 

§ 36

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 37

§

testo originale

 

+

emendamento orale

§ 38

§

testo originale

 

+

emendamento orale

1

PPE-DE

 

R

 

14

PSE

 

 

§ 40

§

testo originale

vs/VE

-

182, 215, 14

§ 43

15

PSE

 

+

emendamento orale

§

ordine dei paragrafi

 

+

da inserire dopo il § 25

votazione: risoluzione (l'intero testo)

 

+

 

Richieste di votazione distinta

PSE: §§ 2, 26, 33 e 40

Richieste di votazione per parti separate

PPE-DE

em. 7

prima parte:«si rammarica della mancanza ... avanti dal CESR»

seconda parte:«che coinvolge i rappresentanti ... importante contributo;»

PSE

§ 9

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «promuovere soluzioni non legislative»

seconda parte: tali termini

§ 17

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «in conformità del principio del riconoscimento reciproco»

seconda parte: tali termini

§ 22

prima parte:«sollecita la Commissione e il CESR ... vuoto normativo»

seconda parte:«conta di intensificare ... americano e altrove;»

§ 36

prima parte:«nota l'importanza cruciale ... Piano d'azione per il governo societario»

seconda parte:«saluta con favore ... Forum europeo sul governo societario;»

Varie

Il gruppo PSE ha proposto di:

inserire il § 43 dopo il § 25 se l'em. 15 è approvato

di considerare l'em. 2 come nuovo paragrafo 9 bis piuttosto che inserirlo al § 3

di aggiungere l'em. 4 al testo dell'attuale paragrafo 25 piuttosto che inserirlo come nuovo paragrafo.

Il gruppo PPE-DE ha proposto il seguente emendamento orale al § 38:

«38. considera che gli Stati membri hanno lunghe e divergenti tradizioni in fatto di protezione del consumatore; nota che parte dell' industria dei servizi finanziari invoca un'armonizzazione minima, mentre taluni operatori del settore, segnatamente il settore bancario , caldeggiano un'armonizzazione mirata al fine di ottenere condizioni concorrenziali realmente omogenee; sollecita pertanto la Commissione ad organizzare un dibattito sulla struttura fondamentale del mercato dei servizi finanziari nell'UE, tenendo presenti gli interessi dei consumatori e degli operatori del settore nonché la competitività europea a livello mondiale;»

M. John Purvis, a nome del gruppo PPE-DE, ha proposto un emendamento orale al § 26: «chiede inoltre alla Commissione dare priorità alla modifica o all' abrogazione, (soppresso) di qualunque legislazione che pregiudichi il buon funzionamento dei mercati finanziari europei;»

Ieke van den Burg (relatrice) ha presentato un emendamento orale al § 37: «chiede che la Commissione produca un'analisi completa dei servizi finanziari al dettaglio con particolare attenzione ai servizi bancari nei vari Stati membri, che identifichi i principali ostacoli alla concorrenza e all'ulteriore integrazione, comprese le differenze culturali o sociali; riconosce che un basso livello di attività transfrontaliera non implica una mancanza di concorrenza nei mercati al dettaglio nazionali; riconosce altresì l'importanza della libertà di stabilimento per consentire ai partecipanti al mercato di operare attivamente in una pluralità di mercati nazionali di servizi al dettaglio, anche laddove gli scambi transfrontalieri sono limitati;»

Ieke van den Burg (relatrice) ha presentato un emendamento orale al § 15, volto a sostituire i termini «concorrenza regolamentata» con «concorrenza equa».

17.   Inquinanti organici persistenti (POP)

Proposta di risoluzione B6-0217/2005

Oggetto

Em. n.

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione della commissione per l'ambiente

B6-0217/2005

votazione: risoluzione (l'intero testo)

 

+

 


ALLEGATO II

RISULTATO DELLE VOTAZIONI PER APPELLO NOMINALE

1.   Relazione Chichester A6-0080/2005

Favorevoli: 543

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Pannella, Polfer, Prodi, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Chruszcz, Giertych, Goudin, Grabowski, Krupa, Lundgren, Pęk, Rogalski, Salvini, Tomczak, Wierzejski, Wohlin, Železný

NI: Battilocchio, Belohorská, Bobošíková, Czarnecki Ryszard, De Michelis, Kozlík, Masiel, Romagnoli, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote Quecedo, Gargani, Gauzès, Gawronski, Gklavakis, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Westlund, Whitehead, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Camre, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Libicki, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 2

IND/DEM: Wise

NI: Martin Hans-Peter

Astensioni: 14

GUE/NGL: Pflüger, Toussas, Wagenknecht

IND/DEM: Louis

NI: Allister, Dillen, Gollnisch, Lang, Mölzer, Mote, Resetarits, Schenardi, Vanhecke

Verts/ALE: van Buitenen

2.   Raccomandazione Coelho A6-0084/2005

Favorevoli: 512

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Flasarová, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde

NI: Allister, Battilocchio, Belohorská, Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, De Michelis, Kozlík, Martin Hans-Peter, Masiel, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cesa, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote Quecedo, Gargani, Gauzès, Gawronski, Gklavakis, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grossetête, Guellec, Gutiérrez- Cortines, Gyürk, Handzlik, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stubb, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, Wuermeling, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 20

GUE/NGL: Pflüger, Wagenknecht

IND/DEM: Bloom, Chruszcz, Giertych, Goudin, Grabowski, Krupa, Lundgren, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Tomczak, Wierzejski, Wise, Wohlin, Železný

NI: Resetarits

UEN: Camre, Foglietta

Astensioni: 39

IND/DEM: Coûteaux, Louis, Salvini

NI: Dillen, Gollnisch, Lang, Mölzer, Mote, Romagnoli, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Beazley, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Elles, Fajmon, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Jackson, Kirkhope, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Vlasák, Zahradil

Verts/ALE: van Buitenen

3.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 371

ALDE: Lambsdorff

IND/DEM: Goudin, Lundgren, Wohlin

NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Masiel, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cesa, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, Wuermeling, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Hänsch, Hamon, Harangozó, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Kindermann, Kinnock, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Titley, Trautmann, Tzampazi, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański, Tatarella

Verts/ALE: Flautre

Contrari: 200

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Louis, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Tomczak, Wierzejski, Železný

NI: Allister, Bobošíková, Martin Hans-Peter, Mote, Resetarits

PPE-DE: Ashworth, Beazley, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Cederschiöld, Chichester, Coveney, Deva, Dover, Duchoň, Elles, Fajmon, Fjellner, Harbour, Helmer, Hökmark, Ibrisagic, Jackson, Kirkhope, Maat, McGuinness, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Seeberg, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Sumberg, Tannock, Vlasák, Zahradil

PSE: Christensen, Guy-Quint, Jørgensen, Kristensen, Rasmussen, Thomsen

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 16

ALDE: Matsakis

IND/DEM: Bloom, Wise

NI: Baco, Battilocchio, De Michelis, Gollnisch, Kozlík, Lang, Mölzer, Romagnoli, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Hannan, Heaton-Harris

Verts/ALE: van Buitenen

4.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 244

ALDE: Pannella, Polfer, Samuelsen

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde

NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Martin Hans-Peter, Resetarits, Romagnoli

PPE-DE: Bachelot-Narquin, Seeberg, Wijkman, Wuermeling

PSE: Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Camre

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 345

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Belder, Blokland, Bloom, Borghezio, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Louis, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Wise, Wohlin, Železný

NI: Allister, Baco, Battilocchio, Bobošíková, De Michelis, Mote

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Ayuso González, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Goebbels

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Libicki, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański, Tatarella

Verts/ALE: Hudghton, Smith

Astensioni: 15

IND/DEM: Goudin, Lundgren

NI: Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Kozlík, Lang, Masiel, Mölzer, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Schierhuber

Verts/ALE: van Buitenen

5.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 288

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Birutis, Carlshamre, Chiesa, Cocilovo, Davies, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Gentvilas, Geremek, Hall, Harkin, in 't Veld, Jäätteenmäki, Karim, Lax, Letta, Matsakis, Morillon, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Samuelsen, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Goudin, Lundgren, Wohlin

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, De Michelis, Martin Hans-Peter, Resetarits, Romagnoli

PPE-DE: Bachelot-Narquin, Bauer, Fatuzzo, Seeberg, Wijkman

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bersani, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Camre

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 300

ALDE: Alvaro, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Cornillet, Degutis, Deprez, Fourtou, Gibault, Hennis-Plasschaert, Jensen, Juknevičienė, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Maaten, Manders, Mohácsi, Mulder, Riis-Jørgensen, Schuth, Staniszewska, Virrankoski

GUE/NGL: Kohlíček

IND/DEM: Belder, Blokland, Bloom, Bonde, Borghezio, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Louis, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Wise, Železný

NI: Allister, Bobošíková, Masiel, Mote

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Ayuso González, Barsi-Pataky, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Goebbels, Kindermann

UEN: Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański, Tatarella

Verts/ALE: Hudghton, Smith

Astensioni: 15

GUE/NGL: Wagenknecht

NI: Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Kozlík, Lang, Mölzer, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Esteves, Ventre

Verts/ALE: van Buitenen

6.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 42

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Chruszcz, Giertych, Goudin, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Tomczak, Wierzejski, Wohlin, Železný

NI: Belohorská, Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Lang, Mölzer, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Wuermeling

PSE: Carnero González, Casaca, Christensen, Jørgensen, Kristensen, Napoletano, Rasmussen, Thomsen, Titley, Valenciano Martínez-Orozco, Weiler, Wiersma

UEN: Camre

Verts/ALE: Auken, Schlyter

Contrari: 535

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

NI: Allister, Baco, Battilocchio, Bobošíková, De Michelis, Martin Hans-Peter, Masiel, Mote, Resetarits, Romagnoli, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Laschet, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wojciechowski, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bersani, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Cashman, Castex, Cercas, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Evans Robert, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Kindermann, Kinnock, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Westlund, Whitehead, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 7

IND/DEM: Bloom, Wise

NI: Czarnecki Marek Aleksander, Kozlík

PPE-DE: Helmer, Ventre

Verts/ALE: van Buitenen

7.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 242

IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Goudin, Grabowski, Krupa, Louis, Lundgren, Pęk, Piotrowski, Salvini, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Wohlin, Železný

NI: Allister, Belohorská, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, De Michelis, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mölzer, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Brejc, Březina, Brok, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cesa, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Millán Mon, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Fazakas, Goebbels

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Hudghton, Kallenbach, Smith

Contrari: 342

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Rogalski

NI: Battilocchio, Bobošíková, Martin Hans-Peter, Resetarits, Romagnoli

PPE-DE: Ashworth, Beazley, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Cederschiöld, Chichester, Coveney, Deva, Dover, Doyle, Duchoň, Elles, Fajmon, Fjellner, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Hökmark, Ibrisagic, Jackson, Kirkhope, McGuinness, McMillan-Scott, Mitchell, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Seeberg, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Vlasák, Wijkman, Zahradil

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berger, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Rasmussen, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 9

ALDE: Matsakis

GUE/NGL: Toussas

IND/DEM: Bloom, Wise

NI: Baco, Kozlík, Mote

PPE-DE: Brepoels

Verts/ALE: van Buitenen

8.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 279

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Triantaphyllides

IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Coûteaux, Louis, Salvini, Sinnott

NI: Allister, Belohorská, Bobošíková, Masiel

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mathieu, Mayer, Mitchell, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Rübig, Sartori, Saryusz-Wolski, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tannock, Toubon, Ulmer, Vatanen, Ventre, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Berman, Goebbels, Kindermann, Kreissl-Dörfler, Martin David, Masip Hidalgo, Tabajdi

UEN: Aylward, Crowley, Foglietta

Contrari: 315

ALDE: Chiesa

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bloom, Bonde, Chruszcz, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Tomczak, Wise, Železný

NI: Baco, Battilocchio, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, De Michelis, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mölzer, Resetarits, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Ayuso González, Belet, Brepoels, del Castillo Vera, Dehaene, Díaz de Mera García Consuegra, Dionisi, Fernández Martín, Fraga Estévez, Freitas, de Grandes Pascual, Gutiérrez-Cortines, Herranz García, Herrero-Tejedor, Iturgaiz Angulo, Karas, Kratsa-Tsagaropoulou, López-Istúriz White, Mantovani, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayor Oreja, Millán Mon, Montoro Romero, Pomés Ruiz, Rack, Roithová, Rudi Ubeda, Salafranca Sánchez-Neyra, Schierhuber, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Stenzel, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Varela Suanzes-Carpegna, Vidal-Quadras Roca, Wijkman, Wojciechowski

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, van den Berg, Berger, Berlinguer, Bersani, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 8

ALDE: Matsakis

IND/DEM: Goudin, Lundgren, Wohlin

NI: Kozlík, Mote

PPE-DE: Samaras

Verts/ALE: van Buitenen

9.   Relazione Klaß A6-0061/2005

Favorevoli: 105

ALDE: Krahmer, Onyszkiewicz

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Borghezio, Chruszcz, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Tomczak, Železný

NI: Belohorská, Czarnecki Ryszard, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Bachelot-Narquin, Gaubert, Seeberg, Sonik, Wijkman

PSE: van den Berg, Berger, Bersani, Busquin, Christensen, Guy-Quint, Jørgensen, Kristensen, Mann Erika, Medina Ortega, Rasmussen, Schulz, Siwiec, Thomsen, Van Lancker

UEN: Camre, Kamiński

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 475

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Birutis, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

NI: Allister, Baco, Battilocchio, Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, De Michelis, Masiel, Mote, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, Berlinguer, Berman, Bono, Bozkurt, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Kindermann, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Poignant, Prets, Rapkay, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Segelström, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Musumeci, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Hudghton, Smith

Astensioni: 22

IND/DEM: Belder, Blokland, Bloom, Coûteaux, Goudin, Louis, Lundgren, Sinnott, Wise, Wohlin

NI: Claeys, Dillen, Gollnisch, Kozlík, Lang, Le Rachinel, Mölzer, Schenardi, Vanhecke

PSE: Bösch

UEN: Bielan

Verts/ALE: van Buitenen

10.   Relazione Handzlik A6-0068/2005

Favorevoli: 125

ALDE: De Sarnez

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Seppänen, Stroz, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Borghezio, Goudin, Louis, Lundgren, Salvini, Wohlin

NI: Baco, Claeys, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Mölzer, Resetarits, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Musotto

PSE: Arif, Bono, Carnero González, Corbey, Cottigny, Désir, De Vits, Fazakas, Fruteau, Geringer de Oedenberg, Gierek, Grabowska, Gurmai, Hamon, Hegyi, Herczog, Hutchinson, Koterec, Kuc, Le Foll, Lienemann, Maňka, Mastenbroek, Mikko, Moraes, Patrie, Pinior, Poignant, Reynaud, Roure, Schapira, Scheele, Siwiec, Tabajdi, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Whitehead

UEN: Camre, Foglietta, Muscardini, Musumeci

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 445

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Belder, Blokland, Chruszcz, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Železný

NI: Allister, Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Masiel, Mote, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Cesa, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Jarzembowski, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Assis, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Berès, van den Berg, Berlinguer, Bersani, Bösch, Bozkurt, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grech, Gruber, Guy-Quint, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuhne, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Prets, Rapkay, Rasmussen, Riera Madurell, Rouček, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schulz, Segelström, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Libicki, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Astensioni: 13

ALDE: Takkula, Toia

IND/DEM: Bloom, Coûteaux, Wise

NI: Battilocchio, Belohorská, De Michelis, Kozlík

UEN: Angelilli, La Russa, Tatarella

Verts/ALE: van Buitenen

11.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 103

ALDE: Duff

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Chruszcz, Giertych, Krupa, Pęk, Piotrowski, Salvini, Železný

NI: Battilocchio, Belohorská, De Michelis, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Esteves, Sumberg

PSE: Berès, Bozkurt, Bullmann, Corbey, Gierek, Leinen, Lienemann, McCarthy, Madeira, Moscovici, Obiols i Germà, Öger, Paleckis, Panzeri, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Reynaud, dos Santos, Scheele, Stockmann, Vincenzi, Walter, Whitehead, Zani

UEN: Aylward, Crowley, Didžiokas, Ó Neachtain

Verts/ALE: Bennahmias, Buitenweg, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Joan i Marí, Kallenbach, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 450

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Chatzimarkakis, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Duquesne, Ek, Gentvilas, Geremek, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Grabowski

NI: Allister, Bobošíková, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mölzer, Mote, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Pál, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Attard-Montalto, Barón Crespo, van den Berg, Berman, Bösch, Bono, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, McAvan, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Paasilinna, Pahor, Patrie, Piecyk, Pinior, Poignant, Prets, Rasmussen, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Vaugrenard, Vergnaud, Weiler, Westlund, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zingaretti

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Musumeci, Roszkowski, Szymański, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Breyer, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Onesta, Turmes

Astensioni: 12

IND/DEM: Bloom, Goudin, Lundgren, Wise, Wohlin

NI: Baco, Kozlík

PPE-DE: Brepoels, Ventre, Wijkman

PSE: Van Lancker

Verts/ALE: van Buitenen

12.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 162

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Kohlíček, Remek, Stroz

IND/DEM: Belder, Blokland, Bloom, Bonde, Chruszcz, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Železný

NI: Allister, Battilocchio, Claeys, De Michelis, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mölzer, Resetarits, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Brepoels, Caspary, Esteves, Fjellner, Hökmark, Ibrisagic, Korhola, Seeberg, Wijkman

PSE: Andersson, Désir, Glante, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, McAvan, Rapkay, Schulz, Siwiec, Titley, Westlund, Wiersma

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Fotyga, Janowski, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 397

ALDE: Degutis

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Rizzo, Seppänen, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Piotrowski, Salvini, Wierzejski

NI: Bobošíková, Masiel

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Jarzembowski, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Berès, van den Berg, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Gierek, Gill, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Scheele, Segelström, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Whitehead, Wynn, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Camre, Crowley, Didžiokas, Kamiński, Ó Neachtain, Zīle

Astensioni: 15

ALDE: Chatzimarkakis, Manders

IND/DEM: Coûteaux, Goudin, Louis, Lundgren, Wohlin

NI: Baco, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Mote, Rutowicz

PPE-DE: Ventre

PSE: Yañez-Barnuevo García

Verts/ALE: van Buitenen

13.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 237

ALDE: Chiesa

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Giertych, Grabowski, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wierzejski

NI: Resetarits

PPE-DE: Esteves

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Berès, van den Berg, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: La Russa

Verts/ALE: Aubert, Auken, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 330

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Belder, Blokland

NI: Allister, Battilocchio, Bobošíková, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, De Michelis, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mölzer, Mote, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Libicki, Muscardini, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański, Zīle

Verts/ALE: Bennahmias

Astensioni: 15

IND/DEM: Bloom, Borghezio, Goudin, Krupa, Lundgren, Piotrowski, Salvini, Wise, Wohlin, Železný

NI: Martin Hans-Peter

PPE-DE: Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos

Verts/ALE: van Buitenen, Lichtenberger

14.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 159

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Louis, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wierzejski

NI: Belohorská, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Brepoels, Pomés Ruiz, Seeberg

PSE: Cercas, Falbr, Lambrinidis, Matsouka, Öger

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 401

IND/DEM: Belder, Blokland, Železný

NI: Battilocchio, Bobošíková, De Michelis

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Berès, van den Berg, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Carnero González, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański, Zīle

Astensioni: 25

IND/DEM: Bloom, Borghezio, Goudin, Lundgren, Salvini, Wise, Wohlin

NI: Allister, Baco, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Kozlík, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mölzer, Mote, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Ventre

Verts/ALE: van Buitenen

15.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 144

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Davies, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Borghezio, Salvini, Wierzejski

NI: Belohorská, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Brepoels

PSE: Casaca, Cercas, Hegyi

UEN: Aylward, Crowley, Didžiokas, Ó Neachtain

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 391

IND/DEM: Belder, Blokland, Chruszcz, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Železný

NI: Battilocchio, Bobošíková, De Michelis

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, de Grandes Pascual, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kasoulides, Kauppi, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Landsbergis, Langen, Laschet, Lauk, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wijkman, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Berès, van den Berg, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Schapira, Scheele, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Roszkowski, Szymański, Zīle

Astensioni: 26

IND/DEM: Bloom, Coûteaux, Goudin, Louis, Lundgren, Sinnott, Wise, Wohlin

NI: Allister, Baco, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Kozlík, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mölzer, Mote, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Kuźmiuk, Ventre

16.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 330

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Fourtou, Gentvilas, Gibault, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Krahmer, Lax, Maaten, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Oviir, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Goudin, Lundgren, Wohlin

NI: Battilocchio, Belohorská, De Michelis, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Albertini, Ashworth, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Bushill-Matthews, Cabrnoch, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Demetriou, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Dover, Duchoň, Elles, Esteves, Fernández Martín, Fjellner, Gargani, Gaubert, Glattfelder, Gräßle, Grossetête, Guellec, Harbour, Hökmark, Itälä, Járóka, Jordan Cizelj, Kasoulides, Kauppi, Korhola, Mathieu, Matsis, Mavrommatis, Ouzký, Pomés Ruiz, Seeberg, Škottová, Sommer, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Thyssen, Vlasto, Wijkman, Zahradil

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Grabowska, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Camre, Foglietta, Muscardini

Verts/ALE: Aubert, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 211

ALDE: Beaupuy, Harkin, Letta, Lynne, Morillon, Nicholson of Winterbourne, Pannella, Polfer, Prodi, Takkula, Toia

IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Louis, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Železný

NI: Allister, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mote, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Andrikienė, Antoniozzi, Ayuso González, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Brejc, Březina, Brok, Caspary, Castiglione, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Dehaene, De Poli, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dionisi, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, Gauzès, Gawronski, Goepel, Gomolka, de Grandes Pascual, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Jarzembowski, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mantovani, Martens, Mauro, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Őry, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Siekierski, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Surján, Szájer, Tajani, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Berès, Grech, Muscat, Whitehead

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, La Russa, Libicki, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Cramer

Astensioni: 39

ALDE: Geremek, Kułakowski, Lambsdorff, Manders, Onyszkiewicz, Ries

IND/DEM: Bloom, Wise

NI: Baco, Bobošíková, Kozlík, Mölzer, Rutowicz

PPE-DE: Belet, Bradbourn, Brepoels, Callanan, Daul, Dombrovskis, Fajmon, Gál, Grosch, Klamt, Kratsa-Tsagaropoulou, Nicholson, Oomen-Ruijten, Pack, Papastamkos, Parish, Samaras, Schröder, Schwab, Seeber, Tannock

PSE: Geringer de Oedenberg, Gierek

UEN: Kristovskis, Zīle

Verts/ALE: van Buitenen

17.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 336

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Attwooll, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Lax, Letta, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Oviir, Pannella, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Goudin, Lundgren, Wohlin

NI: Battilocchio, Belohorská, Bobošíková, De Michelis, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Bachelot-Narquin, Bauer, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Cederschiöld, Chichester, Cirino Pomicino, Daul, Demetriou, Descamps, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Doorn, Dover, Duchoň, Elles, Esteves, Eurlings, Fernández Martín, Fjellner, Gargani, Gaubert, Gräßle, Grossetête, Guellec, Harbour, Hökmark, Itälä, Jordan Cizelj, Kasoulides, Kauppi, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Maat, Martens, Mathieu, Matsis, Mavrommatis, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Parish, Seeberg, Škottová, Stevenson, Stubb, Sturdy, Sudre, Thyssen, Ventre, Wijkman, Zahradil, Zatloukal

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Barón Crespo, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Gill, Glante, Golik, Grabowska, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

Verts/ALE: Auken, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 201

ALDE: Andria, Beaupuy, Harkin, Lynne, Morillon, Onyszkiewicz, Prodi, Takkula, Toia

IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Louis, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Železný

NI: Allister, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Masiel, Mölzer, Mote, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Andrikienė, Antoniozzi, Ayuso González, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Brejc, Březina, Brok, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Chmielewski, Coelho, Coveney, Dehaene, De Poli, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dionisi, Duka-Zólyomi, Ebner, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, de Grandes Pascual, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Klaß, Klich, Koch, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Mauro, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Siekierski, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Strejček, Surján, Szájer, Tajani, Trakatellis, Ulmer, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Grech, Muscat

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, La Russa, Libicki, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański

Astensioni: 37

ALDE: Kułakowski, Manders

IND/DEM: Bloom, Bonde, Wise

NI: Baco, Kozlík, Rutowicz

PPE-DE: Belet, Bradbourn, Brepoels, Dombrovskis, Doyle, Fajmon, Gauzès, Grosch, Klamt, Konrad, Mato Adrover, Nicholson, Pack, Papastamkos, Samaras, Schröder, Schwab, Seeber, Silva Peneda, Tannock, Toubon, Vlasto

PSE: Geringer de Oedenberg, Gierek

UEN: Camre, Krasts, Kristovskis, Zīle

Verts/ALE: van Buitenen

18.   Relazione Coveney A6-0086/2005

Favorevoli: 209

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Seppänen, Stroz, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Chruszcz, Coûteaux, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Salvini, Sinnott, Tomczak, Wierzejski

NI: Battilocchio, Belohorská, De Michelis, Martin Hans-Peter, Resetarits

PPE-DE: Klamt, Pack, Wijkman

PSE: Andersson, Assis, Ayala Sender, Badía i Cutchet, van den Berg, Berger, Berlinguer, Bösch, Bono, Bozkurt, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Rossa, De Vits, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fazakas, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Gierek, Goebbels, Golik, Grabowska, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Martin David, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Obiols i Germà, Öger, Pahor, Paleckis, Panzeri, Patrie, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Schapira, Scheele, Segelström, Siwiec, Sornosa Martínez, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Zani

UEN: Camre

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 311

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Cocilovo, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Duquesne, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Belder, Blokland, Bloom, Wise, Wohlin, Železný

NI: Allister, Bobošíková, Masiel, Mote

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wuermeling, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Evans Robert, Gill, Kinnock, Moraes, Stihler

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Foglietta, Fotyga, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, La Russa, Libicki, Muscardini, Ó Neachtain, Roszkowski, Szymański, Zīle

Astensioni: 40

ALDE: Ek

GUE/NGL: Toussas

IND/DEM: Borghezio, Goudin, Louis, Lundgren

NI: Baco, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Kozlík, Lang, Le Rachinel, Mölzer, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Ventre

PSE: Arif, Barón Crespo, Berès, Berman, Bullmann, Busquin, Casaca, Cashman, Cercas, Désir, Fava, Fernandes, Gebhardt, Hughes, Mann Erika, Paasilinna, dos Santos, Walter, Zingaretti

Verts/ALE: van Buitenen

19.   Risoluzione comune B6-0272/2005 — Situazione dei Rom

Favorevoli: 497

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Letta, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pannella, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Markov, Maštálka, Meijer, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Remek, Rizzo, Seppänen, Stroz, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Chruszcz, Giertych, Goudin, Grabowski, Krupa, Louis, Lundgren, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wierzejski, Wohlin, Železný

NI: Battilocchio, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, De Michelis, Martin Hans-Peter, Masiel, Resetarits, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Antoniozzi, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Caspary, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chmielewski, Cirino Pomicino, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, De Poli, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dionisi, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Fernández Martín, Fjellner, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Gargani, Gaubert, Gawronski, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Kuźmiuk, Landsbergis, Langen, Langendries, Laschet, Lauk, López-Istúriz White, Lulling, Lombardo, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Mantovani, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Musotto, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Pálfi, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pieper, Piskorski, Pleštinská, Podestà, Podkański, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt Ingo, Schmitt Pál, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Spautz, Šťastný, Stenzel, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wojciechowski, Wuermeling, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badía i Cutchet, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bersani, Bösch, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Keyser, De Rossa, Désir, Díez González, Douay, Duin, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Evans Robert, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Grabowska, Grech, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Leichtfried, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Öger, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Pinior, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Siwiec, Sornosa Martínez, Stihler, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Whitehead, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Berlato, Bielan, Fotyga, Janowski, Kamiński, Kristovskis, La Russa, Roszkowski, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Joan i Marí, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 25

GUE/NGL: Ransdorf

IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Salvini

NI: Allister, Claeys, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Mölzer, Mote, Schenardi, Vanhecke

PPE-DE: Cabrnoch, Callanan, Duchoň, Ouzký, Strejček, Vlasák, Zahradil, Zatloukal

PSE: Kuc

UEN: Camre

Astensioni: 30

GUE/NGL: Toussas

IND/DEM: Bloom, Wise

NI: Belohorská, Bobošíková, Kozlík

PPE-DE: Ashworth, Beazley, Bradbourn, Bushill-Matthews, Chichester, Deva, Dover, Elles, Fajmon, Hannan, Harbour, Heaton-Harris, Helmer, Nicholson, Parish, Škottová, Sonik, Stevenson, Sturdy, Tannock

UEN: Angelilli, Krasts, Zīle

Verts/ALE: van Buitenen


TESTI APPROVATI

 

P6_TA(2005)0140

Attuazione dell'assistenza comunitaria *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 2500/2001 per consentire l'attuazione dell'assistenza comunitaria conformemente all'articolo 54, paragrafo 2, lettera c), del regolamento finanziario (COM(2004)0814 — C6-0026/2005 — 2004/0285(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2004)0814) (1),

visto l'articolo 181 A, paragrafo 2 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0026/2005),

visti l'articolo 51 e l'articolo 43, paragrafo 1, del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A6-0093/2005),

1.

approva la proposta della Commissione;

2.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

3.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

4.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio, alla Commissione e al governo e parlamento della Turchia.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2005)0141

Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica CE/Brasile *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e la Repubblica federativa del Brasile (COM(2004)0625 — C6-0009/2005 — 2004/0216(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta di decisione del Consiglio (COM(2004)0625) (1),

visti l'articolo 170, paragrafo 2 e l'articolo 300, paragrafo 2, primo comma, prima frase, del trattato CE,

visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0009/2005),

visti l'articolo 51, l'articolo 83, paragrafo 7, e l'articolo 43 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (A6-0081/2005);

1.

approva la conclusione dell'accordo;

2.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica federativa del Brasile.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2005)0142

Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica CE/Messico *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e gli Stati Uniti messicani (COM(2004)0802 — C6-0035/2005 — 2004/0274(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta di decisione del Consiglio (COM(2004)0802) (1),

visti l'articolo 170, paragrafo 2, e l'articolo 300, paragrafo 2, primo comma, prima frase, del trattato CE,

visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0035/2005),

visti l'articolo 51, l'articolo 83, paragrafo 7, e l'articolo 43 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (A6-0080/2005);

1.

approva la conclusione dell'accordo;

2.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e degli Stati Uniti messicani.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2005)0143

Protocollo all'accordo con la Svizzera sulla libera circolazione delle persone ***

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Consiglio sulla firma, a nome della Comunità europea e dei suoi Stati membri, di un protocollo all'accordo fra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Confederazione svizzera, dall'altra, sulla libera circolazione delle persone, relativo alla partecipazione, in qualità di Parti contraenti, della Repubblica ceca, Repubblica di Estonia, Repubblica di Cipro, Repubblica di Lettonia, Repubblica di Lituania, Repubblica di Ungheria, Repubblica di Malta, Repubblica di Polonia, Repubblica di Slovenia e Repubblica slovacca, successivamente alla loro adesione all'Unione europea (12585/2004 — COM(2004)0596 — C6-0247/2004 — 2004/0201(AVC))

(Procedura del parere conforme)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta di decisione del Consiglio (COM(2004)0596) (1),

visto il protocollo all'accordo concluso tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera (12585/2004) (1),

vista la richiesta di parere conforme presentata dal Consiglio a norma del combinato disposto dell'articolo 300, paragrafo 3, secondo comma, dell'articolo 300, paragrafo 2, primo comma, seconda frase e dell'articolo 310 del trattato CE (C6-0247/2004),

visti l'articolo 75 e l'articolo 83, paragrafo 7, del suo regolamento,

vista la raccomandazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A6-0058/2005);

1.

esprime il suo parere conforme sulla conclusione del protocollo;

2.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e alla Confederazione svizzera.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2005)0144

Accesso al SIS da parte dei servizi competenti per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli ***II

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo relativa alla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le disposizioni della convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen, del 14 giugno 1985, relativo alla eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, con riferimento all'accesso al sistema d'informazione Schengen da parte dei servizi degli Stati membri competenti per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli (14238/1/2004 — C6-0007/2005 — 2003/0198(COD))

(Procedura di codecisione: seconda lettura)

Il Parlamento europeo,

vista la posizione comune del Consiglio (14238/1/2004 — C6-0007/2005) (1),

vista la sua posizione in prima lettura (2) sulla proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2003)0510) (1),

visto l'articolo 251, paragrafo 2, del trattato CE

visto l'articolo 62 del suo regolamento,

vista la raccomandazione per la seconda lettura della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A6-0084/2005);

1.

approva la posizione comune quale emendata;

2.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

(2)  GU C 103 E del 29.4.2004, pag. 794.

P6_TC2-COD(2003)0198

Posizione del Parlamento europeo definita in seconda lettura il 28 aprile 2005 in vista dell'adozione del regolamento (CE) n. .../2005 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le disposizioni della convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen, del 14 giugno 1985, relativo all'eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, con riferimento all'accesso al sistema d'informazione Schengen da parte dei servizi degli Stati membri competenti per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 71, paragrafo 1, lettera d),

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

previa consultazione del Comitato delle regioni,

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato (2),

considerando quanto segue:

(1)

L'articolo 9 della direttiva 1999/37/CE del Consiglio, del 29 aprile 1999, relativa ai documenti di immatricolazione dei veicoli (3), prevede che gli Stati membri si prestino assistenza reciproca per l'attuazione della direttiva e possano comunicarsi informazioni a livello bilaterale o multilaterale, in particolare per verificare, prima dell'immatricolazione di un veicolo, la situazione legale dello stesso, qualora necessario, nello Stato membro in cui era precedentemente immatricolato. Tale verifica può comportare in particolare l'uso di una rete elettronica.

(2)

Il sistema di informazione Schengen (o «SIS»), istituito dal titolo IV della convenzione del 1990 di applicazione dell'accordo di Schengen del 14 giugno 1985 relativo all'eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni (4) (in prosieguo «convenzione di Schengen del 1990»), integrato nel quadro dell'Unione europea sulla base del protocollo allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato che istituisce la Comunità europea, pone in essere una rete elettronica tra gli Stati membri e contiene, fra l'altro, dati concernenti veicoli a motore rubati, altrimenti sottratti o smarriti, di cilindrata superiore a 50 cc. In base all'articolo 100 della convenzione di Schengen del 1990, i dati concernenti tali veicoli a motore, richiesti a fini di sequestro o di prova in un procedimento penale, vengono inseriti nel SIS.

(3)

La decisione 2004/919/CE del Consiglio , del 22 dicembre 2004, relativa alla lotta contro la criminalità connessa con veicoli e avente implicazioni transfrontaliere (5) prevede l'uso del SIS quale parte integrante della strategia di applicazione della legge contro la criminalità connessa con i veicoli.

(4)

Secondo l'articolo 101, paragrafo 1, della convenzione di Schengen del 1990, l'accesso ai dati inseriti nel SIS e il diritto di consultare direttamente tali dati è riservato esclusivamente alle autorità competenti in materia di controlli alle frontiere e di altri controlli di polizia e doganali effettuati all'interno del paese, nonché di coordinamento dei vari controlli.

(5)

L'articolo 102, paragrafo 4, della convenzione di Schengen del 1990 specifica che, in linea di principio, i dati non possono essere utilizzati per scopi amministrativi.

(6)

I servizi competenti negli Stati membri per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli, e chiaramente identificati a tal fine, dovrebbero avere accesso ai dati inseriti nel SIS concernenti veicoli a motore di cilindrata superiore a 50 cc., rimorchi e roulotte di peso a vuoto superiore a 750 kg, documenti di immatricolazione e targhe, che siano stati rubati, altrimenti sottratti, smarriti o falsificati, per poter accertare se i veicoli di cui è richiesta l'immatricolazione non siano stati rubati, altrimenti sottratti o smarriti. All'uopo è necessario adottare norme che concedano, a tali servizi, l'accesso a questi dati e permettano loro di usarli allo scopo amministrativo del regolare rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli.

(7)

Gli Stati membri dovrebbero prendere i provvedimenti necessari per assicurare che, in caso di risposta positiva, siano adottate le misure previste all'articolo 100, paragrafo 2 della convenzione Schengen del 1990.

(8)

La raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio, del 20 novembre 2003, sul Sistema d'informazione Schengen di seconda generazione (SIS II) espone una serie di considerazioni e preoccupazioni importanti in relazione allo sviluppo del SIS, in particolare per quanto riguarda l'accesso al SIS da parte di organismi privati quali i servizi di immatricolazione dei veicoli.

(9)

Nella misura in cui i servizi competenti negli Stati membri per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli non siano servizi pubblici, l'accesso al SIS dovrebbe essere accordato in modo indiretto, ossia per il tramite di un'autorità menzionata nell'articolo 101, paragrafo 1, della convenzione di Schengen del 1990, responsabile di garantire la conformità con le misure adottate da tali Stati membri ai sensi dell'articolo 118 di tale convenzione.

(10)

La direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati (6), nonché le norme specifiche sulla protezione dei dati personali della convenzione di Schengen del 1990, che integrano o chiariscono i principi espressi in tale direttiva, si applicano al trattamento dei dati personali da parte dei servizi competenti negli Stati membri per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli.

(11)

Poiché lo scopo del presente regolamento, cioè garantire l'accesso al SIS ai servizi competenti negli Stati membri per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli, al fine di facilitare i loro compiti a norma della direttiva 1999/37/CE, non può essere realizzato in misura sufficiente dagli Stati membri a causa della natura particolare del SIS in quanto sistema informativo interconnesso e può dunque essere realizzato unicamente a livello comunitario, la Comunità può intervenire, in base al principio di sussidiarietà sancito dall'articolo 5 del trattato. Il presente regolamento si limita a quanto è necessario per conseguire tale scopo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.

(12)

Gli Stati membri dovrebbero poter disporre di un lasso di tempo sufficiente per adottare le misure pratiche di attuazione del presente regolamento.

(13)

Per quanto concerne l'Islanda e la Norvegia, il presente regolamento costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen che ricadono nell'ambito di cui all'articolo 1, punto G della decisione 1999/437/CE del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativa a talune modalità di applicazione dell'accordo concluso dal Consiglio dell'Unione europea con la Repubblica d'Islanda e il Regno di Norvegia sull'associazione di questi due Stati all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen (7).

(14)

Per quanto concerne la Svizzera, il presente regolamento costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen — a norma dell'accordo tra l'Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione Svizzera, riguardante l'associazione di quest'ultima all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen (8) — che ricadono nell'ambito di cui all'articolo 1, punto G della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l'articolo 4, paragrafo 1, della decisione del Consiglio 2004/860/CE, del 25 ottobre 2004, relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, nonché all'applicazione provvisoria di alcune disposizioni di detto accordo (9) .

(15)

Il presente regolamento rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti in particolare dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

(16)

Il presente regolamento costituisce un atto basato sull'acquis di Schengen o ad esso altrimenti connesso ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2 dell'atto di adesione del 2003,

HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Nel titolo IV della convenzione di Schengen del 1990 è inserito il seguente articolo:

«Articolo 102 bis

1.   Nonostante gli articoli 92, paragrafo 1; 100, paragrafo 1; 101, paragrafi 1 e 2; 102 paragrafi 1, 4 e 5, i servizi competenti negli Stati membri per il rilascio dei documenti di immatricolazione dei veicoli, ai sensi della direttiva 1999/37/CE del Consiglio, del 29 aprile 1999, relativa ai documenti di immatricolazione dei veicoli (10), hanno diritto di avere accesso ai seguenti dati inseriti nel sistema d'informazione Schengen, al solo scopo di verificare se i veicoli di cui è richiesta l'immatricolazione non siano stati rubati, altrimenti sottratti o smarriti:

a)

dati relativi a veicoli a motore di cilindrata superiore a 50 cc, rubati, altrimenti sottratti e smarriti;

b)

dati relativi a rimorchi e roulotte di peso a vuoto superiore a 750 kg, rubati, altrimenti sottratti o smarriti;

c)

dati relativi a documenti di immatricolazione dei veicoli e targhe, rubati, altrimenti sottratti, smarriti o falsificati.

Fatto salvo il paragrafo 2, il diritto nazionale di ciascuno Stato membro disciplina l'accesso di tali servizi a questi dati.

2.   Le autorità di cui al paragrafo 1 che sono servizi pubblici hanno il diritto di consultare direttamente i dati inseriti nel sistema d'informazione Schengen cui si fa riferimento in detto paragrafo.

I servizi di cui al paragrafo 1 che non sono servizi pubblici hanno accesso ai dati inseriti nel sistema d'informazione Schengen solo per il tramite di una delle autorità menzionate all'articolo 101, paragrafo 1. Tale autorità ha il diritto di consultare direttamente i dati e di trasmetterli al servizio. Lo Stato membro interessato si accerta che il servizio e il suo personale siano tenuti a rispettare tutte le restrizioni sull'uso consentito dei dati loro trasmessi dalla pubblica autorità.

3.   L'articolo 100, paragrafo 2, non si applica a una ricerca eseguita sulla base del presente articolo. La comunicazione alle autorità giudiziarie o di polizia, da parte dei servizi di cui al paragrafo 1, di informazioni emerse durante la consultazione del sistema d'informazione Schengen, che diano motivo di sospettare che un reato è stato commesso, è disciplinata dal diritto nazionale.

4.     Ogni anno, dopo aver chiesto il parere dell'autorità di controllo comune istituita a norma dell'articolo 115 per quanto attiene alle norme relative alla protezione dei dati, il Consiglio presenta al Parlamento europeo una relazione sull'attuazione del presente articolo. Tale relazione include informazioni e dati statistici relativi all'uso e ai risultati dell'attuazione del presente articolo e indica le modalità con cui le norme relative alla protezione dei dati sono state applicate.

Articolo 2

1.   Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

2.   Esso si applica a decorrere da ... (11)

3.   Per gli Stati membri in cui le disposizioni dell'acquis di Schengen relative al SIS non sono ancora d'applicazione, il presente regolamento si applica entro sei mesi dalla data in cui tali disposizioni entreranno in vigore nei loro confronti, come specificato nella decisione del Consiglio ... adottata a tal fine secondo le procedure applicabili.

4.   Il contenuto del presente regolamento diventa obbligatorio per la Norvegia 270 giorni dopo la data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

5.   In deroga ai requisiti di notifica previsti dall'articolo 8, paragrafo 2, lettera c) dell'accordo di associazione Schengen con la Norvegia e l'Islanda (12), anteriormente alla data di cui al paragrafo 4 la Norvegia notifica al Consiglio e alla Commissione di aver soddisfatto i requisiti costituzionali necessari per essere vincolata dal contenuto del presente regolamento.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a ..., il ...

Per il Parlamento europeo

Il presidente

Per il Consiglio

Il presidente


(1)  GU C 110 del 30.4.2004, pag. 1.

(2)  Posizione del Parlamento europeo del 1o aprile 2004(GU C 103 E del 29.4.2004, pag. 794), posizione comune del Consiglio del 22 dicembre 2004 (non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale) e posizione del Parlamento europeo del 28 aprile 2005.

(3)  GU L 138 del 1.6.1999, pag. 57. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2003/127/CE della Commissione (GU L 10 del 16.1.2004, pag. 29).

(4)  GU L 239 del 22.9.2000, pag. 19. Convenzione modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 871/2004 del Consiglio (GU L 162 del 30.4.2004, pag. 29).

(5)   GU L 389 del 30.12.2004, pag. 28.

(6)  GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31. Direttiva modificata dal regolamento (CE) n. 1882/2003 (GU L 284 del 31.10.2003, pag. 1).

(7)  GU L 176 del 10.7.1999, pag. 31.

(8)  Il documento 13054/04 del Consiglio può essere consultato nel sito http://register.consilium.eu.int.

(9)  GU L 370 del 17.12.2004, pag. 78.

(10)  GU L 138 del 1.6.1999, pag. 57. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2003/127/CE della Commissione (GU L 10 del 16.1.2004, pag. 29).»

(11)  Sei mesi dalla data di pubblicazione del presente regolamento.

(12)  GU L 176 del 10.7.1999, pag. 36.

P6_TA(2005)0145

Protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento ***I

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento (COM(2003)0550 — C5-0447/2003 — 2003/0210(COD))

(Procedura di codecisione: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2003)0550) (1),

visti l'articolo 251, paragrafo 2, e l'articolo 175, paragrafo 1, del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C5-0447/2003),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e i pareri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia nonché della commissione per l'agricoltura (A6-0061/2005);

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

3.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TC1-COD(2003)0210

Posizione del Parlamento europeo definita in prima lettura il 28 aprile 2005 in vista dell'adozione della direttiva 2005/.../CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento chimico e dal deterioramento

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 175, paragrafo 1,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

visto il parere del Comitato delle regioni (2),

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato (3),

considerando quanto segue:

(1)

Le acque sotterranee costituiscono una preziosa risorsa naturale che deve essere protetta in quanto tale dal deterioramento e dall'inquinamento chimico. Ciò è particolarmente importante per gli ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee e per l'utilizzo delle acque sotterranee per l'approvvigionamento di acqua destinata al consumo umano .

(2)

Le acque sotterranee devono essere protette in modo da poter ottenere acqua potabile di buona qualità attraverso una semplice depurazione, come specificato negli obiettivi definiti all'articolo 7, paragrafi 2 e 3, della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 relativa all'istituzione di un elenco di sostanze prioritarie in materia di acque  (4).

(3)

Occorre effettuare ricerche per disporre di migliori criteri relativi alla qualità e alla protezione dell'ecosistema delle acque sotterranee. Ove necessario si tiene conto dei risultati di queste ricerche per l'applicazione e la revisione della presente direttiva.

(4)

La decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2002, che istituisce il Sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente  (5) comprende l'obiettivo di conseguire livelli di qualità dell'acqua che non determinino impatti o rischi inaccettabili per la salute umana e l'ambiente.

(5)

Le acque sotterranee sono la riserva di acqua dolce più delicata, oltre che la più cospicua dell'UE, e costituiscono soprattutto la fonte primaria dell'approvvigionamento pubblico di acqua potabile. Nel caso di nuove immissioni, emissioni e perdite, il livello di protezione deve essere almeno comparabile a quello delle acque superficiali in buono stato chimico. L'inquinamento e il deterioramento provocano spesso danni irreversibili.

(6)

Per proteggere l'ambiente nel suo complesso e la salute umana in particolare, è necessario evitare, prevenire o ridurre le concentrazioni nocive di inquinanti.

(7)

La direttiva 2000/60/CE detta disposizioni indicative per la protezione e la conservazione delle acque sotterranee. L'articolo 17 di tale direttiva prevede che la Commissione presenti una proposta di misure per prevenire e controllare l'inquinamento delle acque sotterranee, compresi i criteri per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee, i criteri per individuare tendenze significative e durature all'aumento della concentrazione degli inquinanti e per determinare i punti di partenza da utilizzare per l'inversione di tendenza.

(8)

Occorre inoltre definire criteri per valutare le possibili conseguenze sull'ambiente della diminuzione delle riserve idriche delle falde acquifere e, a norma dell'articolo 8 della direttiva 2000/60/CE, effettuare il monitoraggio dello stato quantitativo dei corpi idrici.

(9)

È necessario elaborare standard e metodi di valutazione onde fornire criteri per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee.

(10)

In talune zone, la protezione delle acque sotterranee potrebbe richiedere una modifica delle prassi agricole o forestali suscettibile di comportare una perdita di reddito. Si tratta di un aspetto da affrontare nella messa a punto dei programmi di sviluppo rurale nell'ambito della nuova politica agricola comune.

(11)

È necessario analizzare qual è l'impatto dei differenti standard di qualità per le acque sotterranee applicati dagli Stati membri sul livello di protezione ambientale e sul funzionamento del mercato interno.

(12)

È necessario stabilire criteri per individuare qualsiasi tendenza significativa e duratura all'aumento delle concentrazioni di inquinanti, per individuare le tendenze a una riduzione significativa dei corpi idrici e per definire i punti di partenza per l'inversione di tendenza, tenendo conto della probabilità di effetti negativi sugli ecosistemi associati o gli ecosistemi terrestri che da essi dipendono.

(13)

In forza dell'articolo 22, paragrafo 2, terzo trattino della direttiva 2000/60/CE, la direttiva 80/68/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1979, concernente la protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento provocato da certe sostanze pericolose (6) sarà abrogata con effetto a decorrere dal 22 dicembre 2013. È necessario garantire la continuità del regime di protezione istituito dalla direttiva 80/68/CEE relativamente agli scarichi diretti e indiretti di inquinanti nelle acque sotterranee istituendo un nesso con le pertinenti disposizioni della direttiva 2000/60/CE, ovvero integrando queste ultime nella presente direttiva ai fini della salvaguardia della continuità giuridica .

(14)

A questo proposito è necessario chiarire quali sono le sostanze di cui occorre evitare o limitare lo scarico. In tale contesto va tenuto conto in particolare delle conoscenze scientifiche su sostanze problematiche quali, ad esempio, le sostanze attive a livello endocrino (7).

(15)

Conformemente all'articolo 11, paragrafo 3, lettera f), della direttiva 2000/60/CE, lo stoccaggio e il ripristino dei corpi sotterranei deve essere considerato una prassi consentita previa autorizzazione e riconosciuta come valido strumento di gestione delle risorse idriche.

(16)

Ove possibile, gli Stati membri utilizzano le procedure statistiche esistenti, nella misura in cui esse sono conformi agli standard internazionali e contribuiscono a garantire a lungo termine la comparabilità tra Stati membri dei risultati del monitoraggio.

(17)

È necessario prevedere misure di transizione per il periodo che intercorre tra la data di attuazione della presente direttiva e la data in cui la direttiva 80/68/CEE sarà abrogata.

(18)

Le misure necessarie per attuare la presente direttiva devono essere adottate conformemente alla decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione (8),

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:

Articolo 1

Oggetto

Ai sensi dell'articolo 17, paragrafi 1 e 2 della direttiva 2000/60/CE, la presente direttiva istituisce misure specifiche per prevenire e controllare l'inquinamento chimico delle acque sotterranee. Queste misure comprendono:

a)

criteri per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee,

b)

criteri per valutare le conseguenze per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile di qualsiasi riduzione significativa delle riserve idriche delle falde acquifere, conformemente alla direttiva 2000/60/CE,

c)

criteri per individuare e invertire tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni di inquinanti e per determinare i punti di partenza per le inversioni di tendenza , e

d)

l'obbligo di prevenire o limitare gli scarichi indiretti nelle acque sotterranee.

La presente direttiva precisa il disposto dell'articolo 4, paragrafo 1, lettera b), punto i), della direttiva 2000/60/CE, allo scopo di prevenire o limitare l'immissione di inquinanti nelle acque sotterranee così come il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici sotterranei.

La presente direttiva, che fa seguito alla direttiva 2000/60/CE sviluppandola ulteriormente, presuppone che gli Stati membri e le autorità responsabili della gestione sostenibile delle risorse idriche adottino tutte le misure necessarie per la caratterizzazione e il controllo dello stato dei corpi idrici sotterranei. Queste misure, illustrate negli allegati II, punto 2, IV e V della direttiva 2000/60/CE, comprendono, tra l'altro, l'identificazione dell'ubicazione e del perimetro dei corpi idrici sotterranei nonché delle loro caratteristiche geologiche e idrologiche, delle loro capacità di ravvenamento e di recupero, delle zone di captazione, dei punti di estrazione e dei rischi di sfruttamento eccessivo e di inquinamento.

Articolo 2

Definizioni

Ai fini della presente direttiva, si applicano le definizioni di cui all'articolo 2 della direttiva 2000/60/CE. Si applicano inoltre le seguenti definizioni:

1.

« Standard di qualità per le acque sotterranee »: valori di concentrazione per un determinato inquinante , un gruppo di inquinanti o un indicatore nelle acque sotterranee, il cui superamento porterebbe a caratterizzare un corpo idrico sotterraneo come avente un cattivo stato chimico.

2.

«Tendenza significativa e duratura all'aumento»: qualsiasi aumento statisticamente e ambientalmente significativo della concentrazione di un inquinante nelle acque sotterranee .

3.

«Scarichi indiretti nelle acque sotterranee»: scarichi, emissioni e perdite nella misura in cui non siano immissioni dirette nelle acque sotterranee ai sensi dell'articolo 2, punto 32, della direttiva 2000/60/CE, ma possano determinare l'inquinamento e il deterioramento delle acque sotterranee .

4.

«Immissione di sostanze inquinanti nelle acque sotterranee»: lo scarico diretto o indiretto di inquinanti nelle acque sotterranee risultante dall'azione umana.

5.

«Deterioramento»: qualsiasi aumento minimo e durevole, di origine antropica, delle concentrazioni di sostanze inquinanti rispetto allo status quo delle acque sotterranee.

6.

«Concentrazione di fondo»: la concentrazione di una sostanza in un corpo idrico sotterraneo corrispondente all'assenza di alterazioni antropogeniche, o alla presenza di alterazioni estremamente limitate, rispetto a condizioni inalterate.

7.

«Siti contaminati storici»: gli impianti dismessi di smaltimento dei rifiuti nonché altri siti in cui sono stati trattati, immagazzinati o scaricati rifiuti (vecchie discariche) come pure le aree di impianti dismessi ed altri siti in cui sono state manipolate sostanze inquinanti che, in quanto fonti puntuali, possono causare l'inquinamento del suolo o delle acque sotterranee e che finora non erano coperti dalla legislazione dell'UE.

8.

«Concentrazione di base di una sostanza in un corpo idrico sotterraneo»: la concentrazione media misurata durante gli anni di riferimento 2007 e 2008 sulla base di programmi di monitoraggio definiti a norma dell'articolo 8 della direttiva 2000/60/CE.

Articolo 3

Criteri per valutare e classificare il buono stato chimico di un corpo idrico sotterraneo

Ai fini della caratterizzazione da effettuare a norma dell'articolo 5 della direttiva 2000/60/CE e dei punti 2.1 e 2.2 del suo allegato II e della classificazione da effettuare a norma dell'articolo 8 della suddetta direttiva e dei punti 2.4.5 e 2.5 del suo allegato V, un corpo o gruppo di corpi idrici sotterranei sono considerati presentare un buono stato chimico dell'acqua se:

a)

con riferimento a qualsiasi inquinante di cui alla colonna 1, parte B dell'allegato I della presente direttiva, la concentrazione misurata non supera gli standard di qualità di cui alla colonna 2;

qualora in un corpo idrico sotterraneo o in un gruppo di corpi idrici sotterranei il tenore naturale geogenico degli inquinanti per i quali esiste una norma di qualità conformemente alla parte B dell'allegato I della presente direttiva, oppure è stata derivata una norma di qualità nazionale supplementare conformemente all'allegato II della presente direttiva, sia superiore a tali valori, è il tenore naturale sommato ai previsti standard di qualità per le acque sotterranee a definire il passaggio da un buono a un cattivo stato;

b)

con riferimento a qualsiasi altra sostanza inquinante, si può dimostrare, conformemente alle indicazioni fornite nell'allegato II della presente direttiva, che la concentrazione della sostanza è conforme al terzo trattino della definizione figurante al punto 2.3.2 dell'allegato V della direttiva 2000/60/CE.

Gli standard di qualità per il buono stato chimico delle acque sotterranee si basano sui criteri di tossicità per l'uomo e l'ambiente che esplicitano la definizione di inquinamento di cui all'articolo 2, punto 33, della direttiva 2000/60/CE.

La conformità agli standard di qualità per le acque sotterranee viene accertata mediante il raffronto delle medie matematiche dei valori di monitoraggio in ciascun punto di campionamento nel corpo o gruppo di corpi idrici sotterranei caratterizzati come a rischio in base alle analisi da effettuare ai sensi dell'articolo 5 della direttiva 2000/60/CE. I valori misurati nei singoli punti di campionamento che non sono conformi alla norma determinano la classificazione solo se, sulla base di una verifica tecnica ai sensi dell'allegato I, parte A della presente direttiva, il punto di campionamento è considerato rappresentativo dell'inquinamento del corpo idrico sotterraneo o di una parte dello stesso.

In presenza di un sito contaminato di lunga data, la valutazione della contaminazione delle acque sotterranee è eseguita dalle autorità competenti previa valutazione dei rischi per la salute e l'ambiente. La valutazione della contaminazione delle acque sotterranee non è presa in conto per la valutazione dello stato della massa di acqua sotterranea. I criteri di valutazione e di risanamento dei siti devono essere iscritti nel piano di gestione del distretto idrografico previsto dall'articolo 13 della direttiva 2000/60/CE.

Al fine di risanare il sito, il programma di misure può includere azioni di risanamento nonché azioni destinate ad evitare qualsiasi propagazione dell'inquinamento. La presente disposizione si applica senza pregiudizio dell'articolo 4, paragrafi 4 e 5, della direttiva 2000/60/CE.

Articolo 4

Valutazione dello stato chimico delle acque sotterranee

1.     Gli Stati membri classificano un corpo idrico sotterraneo come in buono stato chimico quando gli standard di qualità non vengono superati in nessuno dei punti di monitoraggio definiti conformemente all'articolo 8 e all'allegato V della direttiva 2000/60/CE ai fini della valutazione dello stato chimico delle acque sotterranee.

2.     Se in un punto di monitoraggio si registra il superamento di uno degli standard di qualità per le acque sotterranee, gli Stati membri verificano se tale superamento indica che:

a)

vengono meno una o più delle condizioni relative al buono stato delle acque sotterranee di cui alla tabella 2.3.2 dell'allegato V alla direttiva 2000/60/CE; ovvero

b)

l'approvvigionamento di acqua potabile non è protetto conformemente all'articolo 7 della direttiva 2000/60/CE.

3.     Un corpo idrico sotterraneo viene considerato in cattivo stato chimico solo se le verifiche di cui al paragrafo 2 evidenziano la presenza di almeno una delle condizioni elencate al paragrafo 2, lettere a) e b).

Articolo 5

Standard di qualità per le acque sotterranee stabiliti a livello nazionale, di distretto idrografico o di corpo o gruppi di corpi idrici sotterranei

1.    Se del caso, gli Stati membri stabiliscono inoltre standard di qualità per le acque sotterranee, conformemente al disposto dell'articolo 3 e dell'allegato II della presente direttiva, per tutti gli ulteriori inquinanti che sul loro territorio sono stati individuati come fattori che contribuiscono in misura decisiva a far sì che corpi o gruppi di corpi idrici sotterranei debbano essere caratterizzati come a rischio. Gli standard di qualità per le acque sotterranee sono tra l'altro usati per effettuare l'esame dello stato delle acque sotterranee, come previsto dall'articolo 5, paragrafo 2 della direttiva 2000/60/CE.

Gli standard di qualità per le acque sotterranee possono essere stabiliti a livello nazionale, di distretto idrografico o di corpo o gruppi di corpi idrici sotterranei identificati come a rischio .

Gli Stati membri possono prevedere che la fissazione degli standard di qualità per le acque sotterranee tenga conto dei livelli delle sostanze presenti naturalmente nelle acque.

2.     Per i corpi idrici sotterranei facenti parte di un bacino idrografico internazionale, gli Stati membri interessati determinano congiuntamente, sulla base della loro situazione nazionale e regionale specifica, standard di qualità e metodi di valutazione per la definizione dei criteri di determinazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei.

Qualora gli Stati membri non riescano a raggiungere un accordo, a norma dell'articolo 12 della direttiva 2000/60/CE, possono demandare la questione alla Commissione, che dispone di sei mesi di tempo per rispondere.

3.   Al più tardi entro il 22 giugno 2006 gli Stati membri comunicano alla Commissione un elenco di tutti gli inquinanti per i quali hanno stabilito standard di qualità per le acque sotterranee. Per ciascun inquinante dell'elenco, gli Stati membri forniscono le informazioni indicate nella parte B dell'allegato III della presente direttiva.

Articolo 6

Revisione dell'elenco di standard di qualità per le acque sotterranee stabiliti a livello comunitario

Per la prima volta tre anni dopo la data di cui all'articolo 5, paragrafo 3, e successivamente ogni sei anni:

la Commissione riesamina l'elenco degli standard di qualità per le acque sotterranee stabiliti a livello comunitario (allegato I della presente direttiva), in particolare sulla base delle informazioni comunicate dagli Stati membri a norma dell'articolo 5, paragrafo 3, dei progressi scientifici e tecnici e del parere del comitato di cui all'articolo 16, paragrafo 5, della direttiva 2000/60/CE;

la Commissione redige una relazione di sintesi e presenta, se necessario, una proposta di direttiva che modifica l'elenco degli inquinanti e/o delle pertinenti concentrazioni di inquinanti secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato.

Articolo 7

Criteri per individuare le tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni di inquinanti e per determinare i punti di partenza per le inversioni di tendenza

Gli Stati membri individuano tutte le tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni di inquinanti rilevate nei corpi o gruppi di corpi idrici sotterranei e risultanti dall'impatto dell'attività umana e determinano i punti di partenza da utilizzare per le inversioni di tendenza in conformità con l'allegato IV della presente direttiva.

Per i corpi idrici sotterranei nei quali sono rilevate tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni di inquinanti rispetto alle concentrazioni di base, gli Stati membri invertono la tendenza mediante il programma di misure di cui all'articolo 11 della direttiva 2000/60/CE allo scopo di ridurre progressivamente l'inquinamento delle acque sotterranee e di prevenire il loro deterioramento .

Vengono effettuate una valutazione specifica della tendenza e un'inversione di tendenza per gli inquinanti importanti presenti nei corpi idrici sotterranei contaminati da fonti puntuali, al fine di verificare che i pennacchi dei siti contaminati non si espandano al di là di una zona definita e deteriorino lo stato chimico del corpo idrico sotterraneo.

I programmi di misure possono comprendere idonei provvedimenti di carattere giuridico, amministrativo o contrattuale. A parità di idoneità, ai provvedimenti normativi si preferiranno soluzioni contrattuali e cooperative.

Articolo 8

Metodi di misurazione

1.     Ogni Stato membro sottopone alla Commissione una descrizione esaustiva dei metodi di misurazione per ciascuna delle sostanze per le quali è stato fissato, a livello comunitario o nazionale, uno standard di qualità relativo alle acque sotterranee.

2.     La Commissione determina se i metodi di misurazione sono pienamente comparabili e se le differenze fra gli stessi possono generare distorsioni suscettibili di provocare un'applicazione scorretta o disomogenea della presente direttiva nella Comunità. In tale contesto sono determinanti le condizioni climatiche locali e la tipologia dei suoli.

3.     Sulla base delle sue risultanze, la Commissione approva o respinge i metodi di misurazione presentati dagli Stati membri.

4.     Se la Commissione respinge i metodi di misurazione presentati da uno Stato membro, quest'ultimo sottopone all'approvazione della Commissione metodi di misurazione rivisti, conformemente ai paragrafi da 1 a 3.

5.     I metodi di misurazione approvati sono applicabili in tutti gli Stati membri alla data indicata nell'articolo 8 della direttiva 2000/60/CE.

Articolo 9

Misure per prevenire o limitare le immissioni di inquinanti nelle acque sotterranee

In aggiunta alle misure di base di cui all'articolo 11, paragrafo 3 della direttiva 2000/60/CE, gli Stati membri garantiscono che il programma di misure per ciascun distretto idrografico comprende la prevenzione di scarichi indiretti nelle acque sotterranee di qualsiasi inquinante menzionato ai punti da 1 a 6 dell'allegato VIII di tale direttiva.

Fermi restando gli standard di qualità stabiliti in altri settori a protezione delle acque sotterranee, questa disposizione non si applica agli scarichi di:

a)

effluenti domestici provenienti da impianti fognari di abitazioni isolate;

b)

altri inquinanti in quantità e concentrazioni sufficientemente piccole da escludere qualsiasi rischio di deterioramento della qualità delle acque sotterranee;

c)

acqua immessa per arricchire artificialmente le acque sotterranee ai fini della gestione pubblica delle stesse.

Le misure di cui al secondo comma possono essere prese solo se le competenti autorità degli Stati membri hanno constatato che è garantito il monitoraggio delle acque sotterranee, e in particolare la loro qualità.

Le misure prescritte dal presente articolo tengono conto delle migliori prassi ambientali e delle migliori tecnologie disponibili.

In caso siano autorizzati scarichi indiretti, viene tenuto conto, ove opportuno, delle fonti diffuse aventi un impatto sulle acque sotterranee.

Gli scarichi diretti e indiretti significativi provenienti da siti contaminati storici sono valutati sulla base di disposizioni nazionali. I criteri per la valutazione e il risanamento dei siti contaminati storici devono essere iscritti nel piano di gestione dei bacini idrografici previsto all'articolo 13 della direttiva 2000/60/CE. I programmi di misure che ne derivano devono prevedere un obiettivo di risanamento raggiungibile con una spesa ragionevole e perlomeno impedire un'ulteriore espansione dell'inquinamento. La presente disposizione non pregiudica il disposto dell'articolo 4, paragrafi 4 e 5, della direttiva 2000/60/CE.

Gli Stati membri trasmettono una sintesi delle deroghe, ad integrazione del programma di misure di cui all'articolo 11 della direttiva 2000/60/CE.

Articolo 10

Misure di prevenzione

Le misure preventive di cui all'articolo 9 comprendono uno studio delle condizioni idrogeologiche della zona in questione, dell'eventuale capacità depurativa del suolo e del sottosuolo, nonché dei rischi d'inquinamento e di alterazione della qualità delle acque sotterranee a seguito dello scarico, e stabiliscono se lo scarico in tali acque costituisce una soluzione adeguata dal punto di vista ambientale.

Articolo 11

Principio del paese inquinante

Conformemente all'articolo 9 della direttiva 2000/60/CE, gli Stati membri adottano misure atte ad imputare ai responsabili dell'inquinamento delle acque sotterranee i relativi costi.

Se la causa dell'inquinamento delle acque sotterranee va individuata nella fabbricazione o nell'impiego di prodotti commercializzati nel mercato interno, la Commissione adotta le misure del caso per assoggettare le fonti di inquinamento in questione a un'imposta adeguata e proporzionata.

Articolo 12

Ricerca e diffusione

La Commissione, di concerto con gli Stati membri, promuove la diffusione di metodi consolidati di misurazione e calcolo dei parametri per la descrizione e il controllo delle falde acquifere ed incoraggia nuove ricerche intese a migliorare le tecnologie disponibili per il monitoraggio e la gestione dei corpi idrici sotterranei e della loro qualità, anche per quanto riguarda gli ecosistemi delle acque sotterranee.

Articolo 13

Protezione delle fonti termali e delle fonti di acque medicinali

La Commissione e gli Stati membri stabiliscono una metodologia comune per definire le zone di protezione delle falde acquifere che alimentano le fonti termali e le fonti di acque medicinali, affinché dette zone siano rispettate al momento di pianificare le attività industriali e urbane.

Articolo 14

Disposizioni transitorie

Nel periodo intercorrente tra il ... (9) e il 22 dicembre 2013, le indagini e autorizzazioni preventive ai sensi degli articoli 4 e 5 della direttiva 80/68/CEE tengono conto dei requisiti stabiliti agli articoli 3, 5 e 7 della presente direttiva.

Articolo 15

Adeguamenti tecnici

Gli allegati II e IV della presente direttiva possono essere adeguati al progresso tecnico e scientifico secondo la procedura di cui all'articolo 21, paragrafo 2, della direttiva 2000/60/CE, tenendo conto dei periodi di revisione e di aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici, come indicato all'articolo 13, paragrafo 7 della direttiva 2000/60/CE.

Il Consiglio stabilisce una metodologia comune per la catalogazione delle falde acquifere in vista della messa a punto del programma Inspire. A tal fine gli Stati membri iniziano a raccogliere dati a decorrere dall'entrata in vigore della presente direttiva.

Articolo 16

Attuazione

Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro ... (9). Essi ne informano immediatamente la Commissione.

Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Gli Stati membri stabiliscono come formulare il suddetto riferimento.

Articolo 17

Entrata in vigore

La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Articolo 18

Destinatari

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.

Fatto a ..., il ...

Per il Parlamento europeo

Il Presidente

Per il Consiglio

Il Presidente


(1)  GU C 112 del 30.4.2004, pag. 40.

(2)  GU C 109 del 30.4.2004, pag. 29.

(3)  Posizione del Parlamento europeo del 28 aprile 2005.

(4)  GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1. Direttiva modificata dalla decisione n. 2455/2001/CE (GU L 331 del 15.12.2001, pag. 1).

(5)  GU L 242 del 10.9.2002, pag. 1.

(6)   GU L 20 del 26.1.1980, pag. 43. Direttiva modificata dalla direttiva 91/692/CEE (GU L 377 del 31.12.1991, pag. 48).

(7)  Si vedano in proposito le risoluzioni del Parlamento europeo del 20 ottobre 1998, sulle sostanze chimiche dannose per il sistema endocrino (GU C 341 del 9.11.1998, pag. 37), e del 26 ottobre 2000, sulla comunicazione della Commissione su una strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino — una serie di sostanze con sospetta azione di interferenza sui sistemi ormonali nei soggetti umani e nella fauna selvatica (GU C 197 del 12.7.2001, pag. 409).

(8)  GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

(9)  Diciotto mesi dalla data di entrata un vigore della presente direttiva.

ALLEGATO I

BUONO STATO CHIMICO — STANDARD DI QUALITÀ PER LE ACQUE SOTTERRANEE

A.   Classificazione e valutazione dello stato dei corpi idrici sotterranei a rischio

Una volta disponibili i risultati della valutazione e della classificazione dei singoli punti di campionamento sulla base del disposto dell'articolo 3, primo, secondo e terzo comma della presente direttiva, si procede alla classificazione del corpo idrico sotterraneo o del gruppo di corpi idrici sotterranei considerati a rischio in conformità dell'articolo 5 della direttiva 2000/60/CE.

Le relative analisi sono effettuate nella falda acquifera superiore.

B.   Standard di qualità per il buono stato chimico

Inquinante

Standard di qualità (1)  (2)

Osservazioni

Nitrati

50 mg/l

 

Ingredienti attivi nei pesticidi, compresi i loro metaboliti rilevanti e/o i prodotti di degradazione e di reazione (3)

0,1 μg/l

Lo standard di qualità delle acque sotterranee si applica a tutti i corpi idrici sotterranei, ad eccezione delle aree in cui gli standard in materia di pesticidi e loro pertinenti metaboliti relativi all'acqua potabile sono più rigorosi di 0,1 μg/l. Per tali aree si applicano gli standard relativi all'acqua potabile. La concentrazione totale di pesticidi e di loro metaboliti in tutti i corpi idrici sotterranei non dovrà eccedere 0,5 μg/l.

Concentrazioni totali di pesticidi/ metaboliti

0,5 μg/l

 


(1)  Quando per un determinato corpo idrico sotterraneo si considera che gli standard di qualità in materia potrebbero impedire il conseguimento degli obiettivi specificati all'articolo 4 della direttiva 2000/60/CE per le acque superficiali associate o provocare una diminuzione significativa della qualità ecologica o chimica di tali corpi, sono stabiliti standard di qualità per le acque sotterranee più severi conformemente all'articolo 5 e all'allegato IV della presente direttiva.

(2)  La conformità agli standard è valutata in base al punto 2.4.5 dell'allegato V della direttiva 2000/60/CE , all'articolo 6 della presente direttiva e alla legislazione comunitaria sulla scorta della quale vengono definiti gli standard di qualità .

(3)  Per pesticidi si intendono i prodotti fitosanitari e i biocidi, quali definiti all'articolo 2, rispettivamente delle direttive 91/414/CEE e 98/8/CE.

ALLEGATO II

CRITERI COMUNI PER LA FISSAZIONE DEGLI STANDARD DI QUALITÀ PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO CHIMICO DELLE ACQUE SOTTERRANEE

1.   Gli standard di qualità relativi alle acque sotterranee sono stabiliti dagli Stati membri sulla base degli aspetti seguenti:

a)

caratteristiche del corpo o dei corpi idrici sotterranei ai quali si applicheranno gli standard di qualità;

b)

proprietà degli inquinanti in questione; e

c)

ubicazione dei punti di monitoraggio.

2.   Uno standard di qualità per le acque sotterranee rappresenta la concentrazione di un inquinante il superamento della quale indicherebbe il rischio che:

a)

una o più delle condizioni indicate nella tabella 2.3.2 dell'allegato V della direttiva 2000/60/CE non sono soddisfatte; o

b)

le forniture di acqua potabile non sono protette come previsto dall'articolo 7 della direttiva 2000/60/CE.

ALLEGATO III

STANDARD DI QUALITÀ PER GLI INQUINANTI DELLE ACQUE SOTTERRANEE

PARTE A.1:

Elenco minimo degli inquinanti per i quali gli Stati membri hanno l'obbligo di stabilire standard di qualità per le acque sotterranee ai sensi dell' articolo 5 della presente direttiva

Sostanza o ione

Osservazioni

Ammonio

Arsenico

Cadmio

Piombo

Mercurio

Tricloroetilene

Tetracloroetilene

Elenco minimo delle sostanze o ioni presenti naturalmente o a causa delle attività umane.

PARTE A.2:

Elenco minimo degli indicatori per i quali gli Stati membri hanno l'obbligo di stabilire standard di qualità per le acque sotterranee ai sensi dell' articolo 5 della presente direttiva

Sostanza

Osservazioni

Cloruro

Solfato

Alluminio

 

PARTE B:

Informazioni che gli Stati membri devono fornire relativamente all'elenco di inquinanti per i quali sono stati determinati standard di qualità per le acque sotterranee

Conformemente all'articolo 5 e al punto 1 dell'allegato II alla presente direttiva, per ciascuno degli inquinanti che caratterizzano i corpi idrici sotterranei come a rischio e per gli standard nazionali di qualità relativi al buono stato chimico , gli Stati membri comunicano, come minimo, le seguenti informazioni:

1.

Informazioni sui corpi idrici sotterranei caratterizzati come a rischio

1.1

Informazioni sul numero di corpi idrici sotterranei caratterizzati come a rischio a seguito della presenza di inquinanti per i quali sono stati fissati standard di qualità a livello nazionale .

1.2

Informazioni su ciascuno dei corpi idrici sotterranei caratterizzati per tale motivo come a rischio, in particolare dimensioni dei corpi, rapporto tra i corpi idrici sotterranei e le acque superficiali associate e gli ecosistemi terrestri che dipendono da esse , utilizzo delle acque sotterranee per l'estrazione di acqua destinata al consumo umano, nonché, nel caso di sostanze presenti naturalmente, i livelli di fondo nei corpi idrici sotterranei.

2.

Informazioni sulla fissazione di standard di qualità

2.1

Gli standard di qualità , applicabili a livello nazionale o di distretto idrografico o a singoli corpi o gruppi di corpi idrici sotterranei.

2.2

Il rapporto tra gli standard di qualità per le acque sotterranee e, nel caso di sostanze presenti naturalmente, i livelli di fondo osservati.

Qualora i livelli di fondo delle sostanze naturalmente presenti nelle acque sotterranee non siano conosciuti, essi vengono fissati secondo le migliori valutazioni specialistiche.

ALLEGATO IV

INDIVIDUAZIONE E INVERSIONE DI TENDENZE SIGNIFICATIVE E DURATURE ALL'AUMENTO

1.   Individuazione di tendenze significative e durature all'aumento

Gli Stati membri individuano le tendenze significative e durature all'aumento, tenendo conto dei seguenti requisiti:

1.1

In conformità dell'allegato V, punto 2.4 della direttiva 2000/60/CE, il programma di monitoraggio deve essere adeguato in modo da rilevare tutte le tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni degli inquinanti individuate ai sensi dell'articolo 3, primo, secondo e terzo comma, dell'articolo 5 e dell'allegato I della presente direttiva.

1.2

La procedura per individuare le tendenze significative e durature all'aumento è la seguente:

a)

la valutazione dei valori misurati nel quadro del programma di monitoraggio si fonda su un'analisi delle tendenze svolta utilizzando un procedimento statistico basato sulla media aritmetica relativa all'intervallo di campionamento in ognuno dei singoli punti di misurazione in ciascun corpo o gruppo di corpi idrici sotterranei, calcolata secondo una frequenza di monitoraggio trimestrale, semestrale o annuale. È necessario garantire che i punti di monitoraggio siano comparabili.

b)

per evitare distorsioni nell'individuazione di tendenze, ai fini del calcolo tutte le misurazioni al di sotto del limite di quantificazione sono prese in considerazione per la metà del valore del limite di quantificazione.

c)

il numero minimo di unità dei valori dei dati (data values) e la lunghezza minima delle serie temporali sono stabilite nelle tabella seguente. Le serie temporali non superano 6 anni .

Frequenza di monitoraggio

Numero minimo di anni

Numero massimo di anni

Numero minimo di misure

Annuale

6

6

8

Semestrale

5

6

10

Trimestrale

5

6

15

d)

evitare che manchino due o più unità successive dei valori dei dati (data values) e considerare altri requisiti del regime di campionamento per ottenere risultati affidabili.

1.3

Nell'individuazione di tendenze significative e durature all'aumento nelle concentrazioni di inquinanti presenti naturalmente e a causa delle attività umane, si prendono in considerazione i dati rilevati prima dell'inizio del programma di monitoraggio in modo da riferire in merito all'individuazione delle tendenze nell'ambito del primo piano di gestione del bacino idrografico di cui all'articolo 13 della direttiva 2000/60/CE.

1.4

La procedura da seguire per individuare il punto di partenza ai fini dell'individuazione di tendenze è stabilita periodicamente e, come minimo, sulla base dei dati di monitoraggio raccolti in conformità delle disposizioni dell'articolo 8 della direttiva 2000/60/CE. In tal caso, i punti di riferimento corrispondono all'inizio del programma di monitoraggio.

I dati eventualmente ottenuti prima dell'inizio del programma di monitoraggio sono usati per stabilire i punti di riferimento ai fini dell'identificazione del punto di partenza per l'individuazione di tendenze.

1.5

Analogamente, è effettuata una valutazione specifica delle tendenze nelle zone in cui sono presenti corpi idrici sotterranei nei quali tendenze significative e durature all'aumento delle concentrazioni di inquinanti individuate ai sensi dell'articolo 5 della presente direttiva, possono provocare effetti nocivi sugli ecosistemi acquatici associati o gli ecosistemi terrestri che ne dipendono ovvero interferenze con usi esistenti o futuri delle acque sotterranee.

1.6

L'individuazione di tendenze significative e durature all'aumento è basata sulla procedura per valutare lo stato chimico delle acque sotterranee specificata nell'allegato II della presente direttiva.

1.7

Per quanto riguarda la valutazione quantitativa dei corpi idrici sotterranei, gli Stati membri, in collaborazione con gli organi competenti dei distretti idrografici, determinano il bilancio e i livelli idrici della falda acquifera ricorrendo a indicatori definiti a tal fine sulla base dei dati storici e delle reti di monitoraggio sviluppate all'uopo.

2.   Punti di partenza per l'inversione di tendenza

2.1

Le inversioni di tendenza concernono principalmente le tendenze che presentano un rischio di danno per le acque sotterranee, gli ecosistemi acquatici ad esse associati, gli ecosistemi terrestri che ne dipendono direttamente, la salute umana o usi legittimi dell'ambiente acquatico .

2.2

Il numero minimo di unità dei valori dei dati (data values) e la lunghezza minima delle serie temporali per l'analisi dell'inversione di tendenza negli anni comprende e dipende dalla frequenza di monitoraggio prescelta come indicato al punto 1.2, lettera c) del presente allegato e sono stabilite nelle tabella seguente. Le serie temporali non superano 6 anni .

Frequenza di monitoraggio

Numero minimo di anni

Numero massimo di anni

Numero minimo di misure

Annuale

6

6

14

Semestrale

10

6

18

Trimestrale

10

6

30

2.3

Si ha inversione di tendenza se nella prima sezione l'inclinazione della curva di tendenza è positiva e, nella seconda sezione, negativa. Per effettuare una valutazione affidabile dell'inversione di tendenza, il numero di valori prima e dopo l'interruzione nelle serie temporali deve corrispondere alla frequenza di monitoraggio.

2.4

La decisione di inversione di tendenza si basa inoltre sulla rilevanza ambientale dell'aumento duraturo delle concentrazioni di inquinanti. Come valore raccomandato, e in linea con le disposizioni dell'articolo 17, paragrafo 4 della direttiva 2000/60/CE, il punto di partenza dell'inversione di tendenza è pari, al massimo, al 75% del livello degli standard di qualità indicati nella parte B dell'allegato I della presente direttiva e/o degli standard di qualità per le acque sotterranee stabiliti in conformità dell'articolo 5 della presente direttiva .

2.5

Una volta stabilito un punto di riferimento, secondo le disposizioni del punto 2.1. del presente allegato, tale punto di riferimento è utilizzato per i corpi idrici sotterranei caratterizzati come a rischio e per la sostanza ad essi associata, e non sono modificati.

P6_TA(2005)0146

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 1365/75 concernente l'istituzione di una Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (COM(2004)0057 — C6-0040/2004 — 2004/0026(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2004)0057) (1),

visto l'articolo 308 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0040/2004),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A6-0091/2005);

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE;

3.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

5.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

TESTO DELLA COMMISSIONE

EMENDAMENTI DEL PARLAMENTO

Emendamento 1

CONSIDERANDO 8 bis (nuovo)

 

(8 bis) È necessario assicurare un rapporto strutturato della Fondazione con la società civile, e in particolare con le organizzazioni non governative attive nel settore sociale.

Emendamento 2

CONSIDERANDO 11

(11) A norma dell'articolo 3 del trattato, la Comunità mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità tra uomini e donne in tutte le sue attività. È pertanto opportuno adottare disposizioni che incoraggino una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nella composizione del consiglio d'amministrazione .

(11) A norma dell'articolo 3 del trattato, la Comunità mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità tra uomini e donne in tutte le sue attività. È pertanto opportuno adottare disposizioni che incoraggino una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nella composizione delle strutture di direzione e di gestione della Fondazione .

Emendamento 3

CONSIDERANDO 13

(13) La Fondazione è l'unica agenzia comunitaria dotata di un proprio statuto del personale. Alla luce della prevista entrata in vigore della riforma dello statuto del personale delle Comunità europee nel 2004, è opportuno eliminare tale incoerenza e adattare le disposizioni relative al personale della Fondazione. Il regolamento (CECA, CEE, Euratom) n. 1860/76 del Consiglio che stabilisce il regime applicabile al personale della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (2) dovrebbe continuare ad applicarsi al personale della Fondazione assunto in base alle disposizioni di detto regolamento.

(13) È opportuno riservare al personale della Fondazione , che è l'unica agenzia comunitaria con un suo statuto del personale , lo stesso trattamento previsto per gli altri funzionari e gli altri agenti assunti con contratto dalle Comunità e accordare loro le stesse prestazioni garantite dal nuovo statuto del personale delle Comunità europee , rispettando allo stesso tempo i diritti acquisiti, specie quelli riguardanti le carriere e i diritti pensionistici. Garantire che il personale attuale e futuro sia regolamentato all'interno dello statuto del personale delle Comunità europee comporterà il beneficio dell'armonizzazione e dell'efficienza e dovrebbe essere gestito attraverso un principio di neutralità in merito ai costi.

Emendamento 4

ARTICOLO 1, PUNTO 1 bis (nuovo)

Articolo 3, paragrafo 2 bis (nuovo) (regolamento del Consiglio (CEE) n. 1365/75)

 

1 bis)

All'articolo 3 è aggiunto il seguente paragrafo 2 bis:

2 bis. Nello svolgimento del suo mandato la Fondazione prevede adeguati contatti con le organizzazioni non governative attive nel settore sociale al fine di garantire un approccio strutturato con il lavoro della Fondazione.

Emendamento 5

ARTICOLO 1, PUNTO 2

Articolo 5, alinea (regolamento (CEE) n. 1365/75)

La Fondazione è composta da:

La struttura di direzione e di gestione della Fondazione è composta da:

Emendamento 6

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 6, paragrafo 2 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

2. I membri di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c) sono nominati dal consiglio, uno per ogni Stato membro e per ciascuna delle suddette categorie . Il consiglio nomina, contemporaneamente ed alle stesse condizioni del membro titolare, un membro supplente che partecipa alle riunioni del consiglio di direzione soltanto in assenza del membro titolare.

2. I membri di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c) sono nominati dal Consiglio, sulla base di un elenco di candidati presentato rispettivamente dagli Stati membri e dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori di ciascuno Stato membro. Il Consiglio nomina, contemporaneamente ed alle stesse condizioni del membro titolare, un membro supplente che partecipa alle riunioni del consiglio di direzione soltanto in assenza del membro titolare.

I membri titolari e supplenti che rappresentano la Commissione sono da essa nominati.

I membri titolari e supplenti che rappresentano la Commissione sono da essa nominati.

Nel presentare l'elenco dei candidati, gli Stati membri, le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori si adoperano per assicurare una rappresentanza equilibrata di uomini e di donne nella composizione del consiglio di direzione.

Nel presentare l'elenco dei candidati, gli Stati membri, la Commissione, le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori si adoperano per assicurare una rappresentanza equilibrata di uomini e di donne nella composizione del consiglio di direzione. In linea più generale, è garantita una rappresentanza equilibrata di uomini e donne negli organi di cui all'articolo 5.

 

Un gruppo che presenti più candidati è tenuto ad assicurare l'equilibrio di genere.

L'elenco dei membri del consiglio di direzione è pubblicato dal Consiglio nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

L'elenco dei membri del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza è pubblicato dal Consiglio nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e dalla Fondazione sul suo sito Internet .

Emendamento 7

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 6, paragrafo 4 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

4. Il consiglio di direzione designa, tra i tre gruppi di cui al paragrafo 7 e la Commissione , il presidente e tre vicepresidenti , per la durata di un anno rinnovabile.

4. Il consiglio di direzione designa il presidente e tre vicepresidenti, scegliendone uno da ciascuno dei tre gruppi di cui al paragrafo 7 e uno tra i rappresentanti della Commissione, per la durata di un anno rinnovabile.

Emendamento 8

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 6, paragrafo 6 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

6. Le decisioni del consiglio di direzione sono adottate a maggioranza assoluta dei membri.

6. Le decisioni del consiglio di direzione sono adottate a maggioranza assoluta dei membri. I membri hanno diritto a un voto ciascuno.

Emendamento 9

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 6, paragrafo 8 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

8. Il consiglio di direzione istituisce un ufficio di presidenza. L'ufficio di presidenza è composto dal presidente, dai tre vicepresidenti del consiglio di direzione, da un coordinatore per ciascun gruppo di cui al paragrafo 7 e da un ulteriore rappresentante della Commissione.

8. Il consiglio di direzione istituisce un ufficio di presidenza composto da 11 membri . L'ufficio di presidenza è composto dal presidente, dai tre vicepresidenti del consiglio di direzione, da un coordinatore per ciascun gruppo come indicato al paragrafo 7 e da un ulteriore rappresentante di ciascun gruppo e della Commissione. Ciascun gruppo può designare fino a tre supplenti che possono partecipare alle riunioni dell'ufficio di presidenza in assenza dei membri titolari.

Emendamento 10

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 6, paragrafo 9 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

9. Il calendario annuale delle riunioni dell'Ufficio di presidenza è deciso dal consiglio di direzione. Il presidente convoca riunioni supplementari dell'Ufficio di presidenza su richiesta dei suoi membri.

9. Il numero annuale delle riunioni dell'ufficio di presidenza è deciso dal consiglio di direzione. La presidenza dell'ufficio convoca riunioni supplementari su richiesta dei suoi membri.

Emendamento 11

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 6, paragrafo 10 bis (nuovo) (regolamento (CEE) n. 1365/75)

 

10 bis. Il consiglio di direzione è informato in modo esauriente e tempestivo delle attività e delle decisioni dell'ufficio di presidenza.

Emendamento 12

ARTICOLO 1, PUNTO 4, LETTERA (a)

Articolo 7, paragrafo 1 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

1. Il consiglio di amministrazione gestisce la Fondazione di cui stabilisce gli orientamenti. Sulla base di un progetto presentato dal direttore, il consiglio di direzione adotta il programma di lavoro d'intesa con la Commissione .

1. Il consiglio di direzione determina gli obiettivi strategici della Fondazione. In particolare adotta il bilancio, il programma aperto quadriennale e il programma annuale sulla base di un progetto elaborato dal direttore conformemente all'articolo 5.

Emendamento 13

ARTICOLO 1, PUNTO 4, LETTERA a bis) (nuova)

Articolo 7, paragrafo 2 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

 

a bis)

Il paragrafo 2 è sostituito dal testo seguente:

«2. Il consiglio di direzione, previo parere della Commissione, adotta il suo regolamento che stabilisce le modalità pratiche per le sue attività. Il regolamento è trasmesso per informazione al Parlamento europeo e al Consiglio. Entro tre mesi da quando gli viene trasmesso il regolamento interno e deliberando a maggioranza semplice, il Consiglio può modificare tale regolamento.»

Emendamento 14

ARTICOLO 1, PUNTO 4, LETTERA (b)

Articolo 7 paragrafo 4 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

4. Fatte salve le responsabilità del direttore, indicate negli articoli 8 e 9, l'ufficio di presidenza, su delega del consiglio di direzione, è incaricato di adottare tutti i provvedimenti necessari alla gestione della Fondazione tra le riunioni del consiglio di direzione , ad eccezione di quelle di cui agli articoli 12 e 15.

4. Fatte salve le responsabilità del direttore, indicate negli articoli 8 e 9, l'ufficio di presidenza, su delega del consiglio di direzione, controlla che le decisioni del consiglio di direzione siano attuate e adotta tutti i provvedimenti necessari alla gestione della Fondazione tra le riunioni del consiglio di direzione . Il consiglio di direzione non può delegare all'ufficio di presidenza le competenze di cui agli articoli 12 e 15.

Emendamento 15

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 9, paragrafo 1 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

1. Il direttore è responsabile della gestione della Fondazione e mette in atto le decisioni del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza. È il rappresentate legale della Fondazione.

1. Il direttore è responsabile della gestione della Fondazione e dell'attuazione delle decisioni del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza nonché dei programmi da questi adottati. Il direttore è il rappresentate legale della Fondazione e adotta le decisioni in materia di personale conformemente all'articolo 17 .

Emendamento 16

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 10 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

Il consiglio di direzione ha la possibilità di chiedere il parere di esperti indipendenti su questioni specifiche attinenti al programma di lavoro annuale, su proposta del direttore.

Sulla base della proposta del direttore, il consiglio di direzione ha la possibilità di selezionare esperti indipendenti e di interpellarli su questioni specifiche attinenti al programma quadriennale aperto e al programma di lavoro annuale, su proposta del direttore.

Emendamenti 17 e 21

ARTICOLO 1, PUNTO 7

Articolo 12, paragrafo 1, comma 2 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

7)

All'articolo 12, paragrafo 1, il secondo comma è sostituito dal testo seguente:

7)

All'articolo 12, paragrafo 1, il primo e il secondo comma sono sostituiti dal testo seguente:

 

«Nell'elaborare tale programma , il direttore tiene conto dei pareri presentati dalle istituzioni comunitarie e dal Comitato economico e sociale europeo».

«1. Il direttore redige un programma di lavoro annuale entro il 1o luglio di ciascun anno sulla base degli orientamenti di cui all'articolo 7. Il programma di lavoro annuale è parte di un programma quadriennale. I progetti previsti dal programma di lavoro annuale sono accompagnati da una stima degli esborsi necessari.»

«Nell'elaborare tali programmi , il direttore tiene conto dei pareri presentati dalle istituzioni comunitarie , dal Comitato delle regioni e dal Comitato economico e sociale europeo».

Emendamento 18

ARTICOLO 1, PUNTO 7 bis (nuovo)

Articolo 12 paragrafo 2 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

 

7 bis)

L'articolo 12, paragrafo 2, è sostituito dal testo seguente:

«2. Il direttore trasmette i programmi per approvazione al consiglio di direzione.»

Emendamento 19

ARTICOLO 1, PUNTO 8

Articolo 17 (regolamento (CEE) n. 1365/75)

1. Il personale della Fondazione assunto dopo [data di entrata in vigore del presente regolamento] è sottoposto allo statuto del personale applicabile ai funzionari delle Comunità europee o , a seconda dei casi, al regime applicabile agli altri agenti delle Comunità europee. Nei confronti del personale la Fondazione esercita i poteri conferiti dall'autorità investita del potere di nomina o dall'autorità contraente , a seconda dei casi.

1. Il personale della Fondazione assunto dopo [data di entrata in vigore del presente regolamento] è sottoposto allo statuto del personale applicabile ai funzionari delle Comunità europee o al regime applicabile agli altri agenti delle Comunità europee (RAACE). Si applica la Sezione 2 dell'Allegato XIII dello statuto del personale.

 

1 bis. Tutti i contratti di assunzione conclusi dalla Fondazione e dal suo personale ai sensi del regolamento (CECA, CEE, Euratom) n. 1860/76 del Consiglio, del 29 giugno 1976, che stabilisce il regime applicabile al personale della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (3) prima [data dell'entrata in vigore del presente regolamento] sono da considerare come conclusi ai sensi dell'articolo 2, lettera a) del RAACE. Le disposizioni della Sezione 1, 3 e 4, ad eccezione dell'articolo 22, paragrafo 2, dell'Allegato XIII dello statuto del personale si applicano a questi contratti a decorrere da tale data. Il personale ha diritto a risolvere il contratto alla data riferita nel precedente comma senza dover rispettare l'obbligo di preavviso previsto all'articolo 45 del regolamento (CECA, CEE, Euratom) n. 1860/76. Ai fini dell'indennità di fine contratto e degli assegni di disoccupazione, la risoluzione del contratto è considerata essere il risultato di un'azione della Fondazione.

 

1 ter. Nei confronti del personale la Fondazione esercita i poteri conferiti dall'autorità investita del potere di nomina o dall'autorità preposta alla conclusione di contratti , a seconda dei casi.

«2. Il consiglio di direzione adotta, di concerto con la Commissione, le opportune modalità d'applicazione».

«2. Il consiglio di direzione adotta, di concerto con la Commissione, le opportune modalità d'applicazione».

Emendamento 20

ARTICOLO 2

Articolo 2

Il regolamento (CECA, CEE, EURATOM) n. 1860/76 continua ad applicarsi al personale della Fondazione per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro assunto in base alle disposizioni di detto regolamento.

soppresso


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

(2)   GU L 214 del 6.08.1976, pag. 24.

(3)   GU L 214 del 6.8.1976, pag. 24. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CECA, CEE, Euratom) n. 680/87 (GU L 72 del 14.3.1987, pag. 15).

P6_TA(2005)0147

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio, relativo all'istituzione di un'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (COM(2004)0050 — C6-0014/2004 — 2004/0014(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2004)0050) (1),

visto l'articolo 308 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0014/2004),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e il parere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A6-0092/2005);

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE;

3.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

5.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

TESTO DELLA COMMISSIONE

EMENDAMENTI DEL PARLAMENTO

Emendamento 1

CONSIDERANDO 1

(1) Il regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio, del 18 luglio 1994, relativo all'istituzione di un'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, contiene disposizioni relative agli obiettivi, ai compiti e all'organizzazione dell'Agenzia, in particolare del suo consiglio di amministrazione. Tali disposizioni sono state modificate in seguito all'adesione dell'Austria, della Finlandia e della Svezia , che ha comportato l'ingresso di nuovi membri nel consiglio d'amministrazione.

(1) Il regolamento (CE) n. 2062/94 del Consiglio, del 18 luglio 1994, relativo all'istituzione di un'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, contiene disposizioni relative agli obiettivi, ai compiti e all'organizzazione dell'Agenzia, in particolare del suo consiglio di amministrazione. Tali disposizioni sono state modificate in seguito alle recenti adesioni , che hanno comportato l'ingresso di nuovi membri nel consiglio d'amministrazione.

Emendamento 2

CONSIDERANDO 5 bis (nuovo)

 

(5 bis) Al fine di realizzare gli obiettivi sopra indicati, l'Agenzia deve non solo raccogliere e diffondere le informazioni, ma anche analizzarle, individuare i rischi e le buone pratiche e promuovere azioni preventive. A tale proposito è importante chiarire che l'Agenzia svolge il ruolo di un «osservatorio del rischio» e che dovrebbe analizzare i rischi, in particolare quelli emergenti, nonché promuovere azioni preventive. Andrebbero inclusi nel suo mandato i rischi per i famigliari dei lavoratori. Bisognerebbe prestare un'attenzione particolare ai rischi in materia di genotossicità che possono comportare conseguenze per i discendenti di un lavoratore colpito.

Emendamento 3

CONSIDERANDO 6

(6) La comunicazione della Commissione sulla valutazione dell'Agenzia, redatta a norma dell'articolo 23 del regolamento (CE) n. 2062/94 e fondata sulla valutazione esterna condotta nel 2001, nonché sui contributi del consiglio di amministrazione e del comitato consultivo della Commissione per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, sottolinea l'esigenza di modificare il regolamento (CE) n. 2062/94 per preservare l'efficacia e l'efficienza dell'Agenzia e delle sue strutture di gestione.

(6) La comunicazione della Commissione sulla valutazione dell'Agenzia, redatta a norma dell'articolo 23 del regolamento (CE) n. 2062/94 e fondata sulla valutazione esterna condotta nel 2001, nonché sui contributi del consiglio di amministrazione e del comitato consultivo della Commissione per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, sottolinea l'esigenza di modificare il regolamento (CE) n. 2062/94 per preservare e migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'Agenzia e delle sue strutture di gestione.

Emendamento 4

CONSIDERANDO 15

(15) A norma dell'articolo 3 del trattato, la Comunità mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità tra uomini e donne in tutte le sue attività. È pertanto opportuno adottare disposizioni che incoraggino una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nella composizione del consiglio d'amministrazione .

(15) A norma dell'articolo 3 del trattato, la Comunità mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità tra uomini e donne in tutte le sue attività. È pertanto opportuno adottare disposizioni che incoraggino una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nella composizione delle strutture di direzione e di gestione dell'Agenzia .

Emendamento 5

ARTICOLO 1, PUNTO 1

Articolo 2 (regolamento (CE) n. 2062/94)

Al fine di promuovere il miglioramento in particolare del l'ambiente di lavoro, in un contesto di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, come previsto dal trattato e successivamente dalle strategie comunitarie e dai programmi d'azione relativi alla salute ed alla sicurezza sul luogo di lavoro, l'Agenzia si propone di fornire agli organi comunitari, agli Stati membri e agli ambienti interessati le informazioni tecniche, scientifiche ed economiche utili nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro.

Al fine di migliorare l'ambiente di lavoro, in un contesto di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, come previsto dal trattato e successivamente dalle strategie comunitarie e dai programmi d'azione relativi alla salute ed alla sicurezza sul luogo di lavoro, l'Agenzia si propone di fornire agli organi comunitari, agli Stati membri , alle parti sociali e agli ambienti interessati le informazioni e le valutazioni tecniche, scientifiche ed economiche utili nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro.

Emendamento 6

ARTICOLO 1, PUNTO 2, LETTERA a), PUNTO i)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera a) (regolamento (CE) n. 2062/94)

a)

raccogliere, analizzare e diffondere le informazioni tecniche, scientifiche ed economiche negli Stati membri per informare gli organi comunitari, gli Stati membri e gli ambienti interessati; tale raccolta è intesa ad analizzare le priorità e i programmi nazionali esistenti e a fornire i dati necessari per le priorità e i programmi della Comunità;

a)

raccogliere, analizzare e diffondere le informazioni tecniche, scientifiche ed economiche negli Stati membri per informare gli organi comunitari, gli Stati membri e gli ambienti interessati; tale raccolta è intesa ad individuare i rischi e le buone pratiche nonché le priorità e i programmi nazionali esistenti e a fornire i dati necessari per le priorità e i programmi della Comunità;

Emendamento 7

ARTICOLO 1, PUNTO 2, LETTERA a), PUNTO i bis) (nuovo)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera c) (regolamento (CE) n. 2062/94)

 

(i bis)

il testo della lettera c) è sostituito dal seguente testo:

« c)

promuovere e sostenere la cooperazione e lo scambio di informazioni e di esperienze mediante la raccolta sistematica di dati, con il sostegno di Eurostat, tra gli Stati membri nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro, comprese le informazioni sui programmi di formazione; l'Agenzia promuove a tal fine l'armonizzazione delle statistiche sugli incidenti e le malattie connessi al lavoro in modo da eliminare le disparità esistenti nella loro valutazione e analisi; »

Emendamento 8

ARTICOLO 1, PUNTO 2, LETTERA a), PUNTO ii)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera h) (regolamento (CE) n. 2062/94)

h)

fornire informazioni tecniche, scientifiche ed economiche sui metodi e strumenti destinati a realizzare attività preventive, individuare buone pratiche e promuovere azioni preventive, con particolare riguardo ai problemi specifici delle piccole e medie imprese;

h)

fornire informazioni tecniche, scientifiche ed economiche sui metodi e strumenti destinati a realizzare attività preventive, individuare rischi e buone pratiche trasferibili, analizzare gli insegnamenti che se ne traggono e promuovere azioni preventive, con particolare riguardo ai problemi specifici delle piccole e medie imprese, nonché favorire soluzioni specifiche per tali imprese. Per quanto attiene alle buone pratiche, l'Agenzia dovrebbe concentrarsi, in particolare, su quelle che rappresentano strumenti pratici da utilizzare nell'elaborazione di valutazioni dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro e nell'individuazione delle misure da adottare per farvi fronte;

Emendamento 9

ARTICOLO 1, PUNTO 2, LETTERA a), PUNTO iii)

Articolo 3, paragrafo 1, lettera j) (regolamento (CE) n. 2062/94)

j)

l'agenzia assicura che le informazioni diffuse risultino comprensibili agli utenti finali e coopera strettamente con i punti nevralgici nazionali di cui all'articolo 4, paragrafo 1, per il conseguimento di questo obiettivo .

j)

l'Agenzia assicura che le informazioni diffuse risultino pertinenti per gli utenti finali . Per conseguire questo obiettivo, l'Agenzia coopera strettamente con i punti nevralgici nazionali di cui all'articolo 4, paragrafo 1, in conformità delle disposizioni dell'articolo 4, paragrafo 2.

Emendamento 10

ARTICOLO 1, PUNTO 2, LETTERA b)

Articolo 3, paragrafo 2 (regolamento (CE) n. 2062/94)

2. L'Agenzia collabora il più strettamente possibile con gli istituti, fondazioni, organismi specializzati e programmi esistenti a livello comunitario per evitare doppioni. In particolare, l'Agenzia garantisce una collaborazione adeguata con la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, restando impregiudicate le sue finalità.

2. L'Agenzia collabora il più strettamente possibile con gli istituti, fondazioni, organismi specializzati e programmi esistenti a livello comunitario per evitare doppioni. L'Agenzia sarà altresì in grado di beneficiare della cooperazione che la Commissione attua già con le agenzie delle Nazioni Unite — l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) — e con la Commissione internazionale per la salute occupazionale (ICOH), in modo da tenersi aggiornata sull'attività svolta dalle organizzazioni internazionali. In particolare, l'Agenzia rafforza la sua collaborazione con la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, restando impregiudicate le sue finalità.

Emendamento 11

ARTICOLO 1, PUNTO 2 bis (nuovo)

Articolo 4, paragrafo 1 (regolamento (CE) n. 2062/94)

 

2 bis)

All'articolo 4, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:

1.

L'Agenzia crea una rete comprendente:

i principali elementi che compongono le reti nazionali di informazione, ivi comprese le organizzazioni nazionali delle parti sociali, in conformità della legislazione e/o delle pratiche nazionali;

i punti nevralgici nazionali;

i centri tematici.

Emendamento 12

ARTICOLO 1, PUNTO 3

Articolo 4, paragrafo 2, comma 2 (regolamento (CE) n. 2062/94)

3)

All'articolo 4, paragrafo 2, il testo del secondo comma è sostituito dal seguente testo:

3)

All'articolo 4, paragrafo 2, il testo del primo e del secondo comma è sostituito dal seguente testo:

 

« 2. Gli Stati membri informano regolarmente l'Agenzia dei principali elementi delle loro reti nazionali di informazione in materia di sicurezza e di salute sul lavoro, compresa ogni istituzione che, a loro avviso, potrebbe contribuire ai lavori dell'Agenzia, tenendo conto della necessità di garantire la copertura più completa possibile del loro territorio. »

«Le autorità nazionali competenti o l'istituzione da esse designata provvedono al coordinamento e/o alla trasmissione delle informazioni, a livello nazionale, destinate all'Agenzia. Le autorità nazionali tengono conto del punto di vista delle parti sociali a livello nazionale, secondo la legislazione e/o le pratiche nazionali.»

«Le autorità nazionali competenti o l'istituzione da esse designata quale punto nevralgico nazionale provvedono al coordinamento e/o alla trasmissione delle informazioni, a livello nazionale, destinate all'Agenzia , nel quadro di un piano di lavoro concordato da ciascun punto nevralgico e dall'Agenzia, sulla base del programma di lavoro adottato da quest'ultima . Le autorità nazionali cooperano con le parti sociali a livello nazionale, secondo la legislazione e/o le pratiche nazionali.»

Emendamento 13

ARTICOLO 1, PUNTO 4

Articolo 7 bis (regolamento (CE) n. 2062/94)

L' Agenzia comprende :

a)

un consiglio di direzione;

b)

un ufficio di presidenza;

c)

un direttore.

La struttura di direzione e di gestione dell' Agenzia è composta da :

a)

un consiglio di direzione;

b)

un ufficio di presidenza;

c)

un direttore.

Emendamento 14

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 2 (regolamento (CE) n. 2062/94)

2. I membri di cui alle lettere a), b) e c) del paragrafo 1 sono nominati dal Consiglio tra i membri titolari e i membri supplenti del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro , su proposta dei gruppi di interesse che rappresentano le amministrazioni nazionali degli Stati membri, le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in seno a detto comitato .

2. I membri di cui alle lettere a), b) e c) del paragrafo 1 sono nominati dal Consiglio tra i membri titolari e i membri supplenti del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.

 

I membri di cui al paragrafo 1, lettera a) sono nominati su proposta degli Stati membri.

I membri di cui al paragrafo 1, lettere b) e c) sono nominati su proposta dei portavoce dei gruppi rispettivi in seno al comitato.

Le proposte provenienti dai tre gruppi presenti nel comitato sono sottoposte al Consiglio e trasmesse, per informazione, alla Commissione.

Il Consiglio nomina, contemporaneamente e alle stesse condizioni del membro titolare, un supplente che partecipa alle riunioni del consiglio di direzione solo in assenza del membro titolare.

Il Consiglio nomina, contemporaneamente e alle stesse condizioni del membro titolare, un supplente che partecipa alle riunioni del consiglio di direzione solo in assenza del membro titolare.

I membri titolari e supplenti che rappresentano la Commissione sono nominati da quest'ultima.

I membri titolari e supplenti che rappresentano la Commissione sono nominati da quest'ultima.

Nel presentare l'elenco dei candidati, gli Stati membri, le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori si adoperano per garantire una composizione del consiglio di direzione che rifletta equamente i vari settori economici interessati e una rappresentanza equilibrata di uomini e di donne.

Nel presentare l'elenco dei candidati, la Commissione, gli Stati membri, le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori si adoperano per garantire una composizione del consiglio di direzione che rifletta equamente i vari settori economici interessati e una rappresentanza equilibrata di uomini e di donne nella composizione degli organi di cui all'articolo 7 bis. Gli elenchi sono presentati entro tre mesi dall'eventuale cambiamento o rinnovo dei membri del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro secondo le disposizioni dell'articolo 3, paragrafi 3 e 4, e dell'articolo 4, paragrafo 1, della decisione del Consiglio 2003/C 218/01 (2).

L'elenco dei membri del consiglio di direzione è pubblicato dal Consiglio nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

L'elenco dei membri del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza è pubblicato dal Consiglio nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e dall'Agenzia sul suo sito Internet .

Emendamento 15

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 3 (regolamento (CE) n. 2062/94)

3. La durata del mandato dei membri del consiglio di direzione è di tre anni. Il mandato è rinnovabile.

3. La durata del mandato dei membri del consiglio di direzione è di tre anni. Il mandato è rinnovabile.

 

Il mandato dei membri del consiglio di direzione che sono in carica il ... (3) è prorogato fino alla nomina di un nuovo consiglio di direzione secondo le disposizioni del paragrafo 2.

Alla scadenza del loro mandato o in caso di dimissioni i membri restano in carica fino all'eventuale rinnovo del loro mandato o alla loro sostituzione.

Alla scadenza del loro mandato o in caso di dimissioni i membri restano in carica fino all'eventuale rinnovo del loro mandato o alla loro sostituzione

Emendamento 16

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 7 (regolamento (CE) n. 2062/94)

7. Il consiglio di direzione adotta il regolamento interno, che entra in vigore previa approvazione del Consiglio su parere espresso dalla Commissione .

7. Il consiglio di direzione , previo parere della Commissione, adotta il regolamento interno, che stabilisce le modalità pratiche per le sue attività. Il regolamento è trasmesso per informazione al Parlamento europeo e al Consiglio. Entro tre mesi da quando gli viene trasmesso il regolamento interno e deliberando a maggioranza semplice, il Consiglio può modificare tale regolamento.

Emendamento 17

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 8 (regolamento (CE) n. 2062/94)

8. Il consiglio di direzione istituisce un ufficio di presidenza. L'ufficio di presidenza è composto dal presidente e dai tre vicepresidenti del consiglio di direzione, dai coordinatori di ciascuno dei gruppi di cui al primo comma del paragrafo 4 e da un ulteriore rappresentante della Commissione.

8. Il consiglio di direzione istituisce un ufficio di presidenza composto da 11 membri . L'ufficio di presidenza è composto dal presidente e dai tre vicepresidenti del consiglio di direzione, dai coordinatori di ciascuno dei gruppi di cui al primo comma del paragrafo 4 e da un ulteriore rappresentante di ciascun gruppo e della Commissione. Ciascun gruppo può designare fino a tre supplenti che partecipano alle riunioni dell'ufficio di presidenza in assenza dei membri titolari.

Emendamento 18

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 9 (regolamento (CE) n. 2062/94)

9. Fatte salve le responsabilità del direttore di cui all'articolo 11, l'ufficio di presidenza, su delega del consiglio di direzione, è incaricato di adottare tutti i provvedimenti necessari all'idonea direzione dell'Agenzia tra le riunioni del consiglio di direzione, ad eccezione di quelli di cui agli articoli 10, 13, 14 e 15.

9. Fatte salve le responsabilità del direttore di cui all'articolo 11, l'ufficio di presidenza, su delega del consiglio di direzione, è incaricato di controllare la messa in atto delle decisioni di quest'ultimo e di adottare tutti i provvedimenti necessari all'idonea direzione dell'Agenzia tra le riunioni del consiglio di direzione. Il consiglio di direzione non può delegare all'ufficio di presidenza le competenze di cui agli articoli 10, 13, 14 e 15.

Emendamento 19

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 10 (regolamento (CE) n. 2062/94)

10. Il calendario annuale delle riunioni dell'ufficio di presidenza è deciso dal consiglio di direzione. Il presidente convoca riunioni supplementari dell'ufficio di presidenza su richiesta dei suoi membri.

10. Il numero annuale delle riunioni dell'ufficio di presidenza è deciso dal consiglio di direzione. La presidenza dell'ufficio convoca riunioni supplementari su richiesta dei suoi membri

Emendamento 20

ARTICOLO 1, PUNTO 5

Articolo 8, paragrafo 11 bis (nuovo) (regolamento (CE) n. 2062/94)

 

11 bis. Il consiglio di direzione è informato in modo esauriente e tempestivo delle attività e delle decisioni dell'ufficio di presidenza.

Emendamento 21

ARTICOLO 1, PUNTO 7

Articolo 10, paragrafo 1, comma 1 (regolamento (CE) n. 2062/94)

7)

All'articolo 10, paragrafo 1, il testo del primo comma è sostituito dal seguente testo:

«Il consiglio di direzione adotta il programma di lavoro annuale e quadriennale scorrevole dell'Agenzia sulla base di un progetto preparato dal direttore, come specificato all'articolo 11, previa consultazione dei servizi della Commissione e del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.»

7 a)

All'articolo 10, paragrafo 1, il testo del primo comma è sostituito dal seguente testo:

«Il consiglio di direzione determina gli obiettivi strategici dell'Agenzia. In particolare adotta il bilancio, il programma aperto quadriennale e il programma annuale sulla base di un progetto preparato dal direttore, come specificato all'articolo 11, previa consultazione dei servizi della Commissione e del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.»

Emendamento 22

ARTICOLO 1, PUNTO 7, LETTERA b) (nuovo)

Articolo 10, paragrafo 1, comma 4 (regolamento (CE) n. 2062/94)

 

(b)

All'articolo 10, paragrafo 1, il quarto comma è soppresso.

Emendamento 23

ARTICOLO 1, PUNTO 8

Articolo 11, paragrafo 2 (regolamento (CE) n. 2062/94)

8)

All' articolo 11 , il testo del paragrafo 2 è sostituito dal testo seguente:

8)

Il testo dell' articolo 11 è sostituito dal testo seguente:

 

Articolo 11

Direttore

1. Il direttore è nominato dalla Commissione sulla base di un elenco di candidati presentato dal consiglio di direzione.

2. Il direttore è scelto sulla base della sua competenza. Egli deve offrire ogni garanzia di indipendenza.

3. Il direttore è nominato per un periodo massimo di cinque anni. Il suo mandato è rinnovabile.

2. Il direttore è il rappresentante legale dell'Agenzia.

Egli è responsabile:

a)

dell'elaborazione e attuazione corretta delle decisioni e dei programmi adottati dal consiglio di direzione e dall'ufficio di presidenza;

b)

della gestione e dell'amministrazione ordinaria dell'Agenzia;

c)

della preparazione e della pubblicazione della relazione di cui all'articolo 10, paragrafo 2;

d)

dell'esecuzione dei compiti previsti;

e)

di tutte le questioni riguardanti il personale;

f)

della preparazione delle riunioni del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza.

4. Il direttore è il rappresentante legale dell'Agenzia.

Egli è responsabile:

a)

dell'elaborazione e attuazione corretta delle decisioni e dei programmi adottati dal consiglio di direzione e dall'ufficio di presidenza;

b)

della gestione e dell'amministrazione ordinaria dell'Agenzia;

c)

della preparazione e della pubblicazione della relazione di cui all'articolo 10, paragrafo 2;

d)

dell'esecuzione dei compiti previsti;

e)

di tutte le questioni riguardanti il personale;

f)

della preparazione delle riunioni del consiglio di direzione e dell'ufficio di presidenza.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

(2)   GU C 218 del 13.9.2003, pag. 1.

(3)   Data dell'entrata in vigore del regolamento (CE) n. .../2005 del Consiglio.

P6_TA(2005)0148

Meccanismo di reciprocità *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifiche al regolamento (CE) n. 539/2001 in relazione al meccanismo di reciprocità (COM(2004)0437 — C6-0097/2004 — 2004/0141(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2004)0437) (1),

visto l'articolo 62, punto 2), lettera b), punto i), del trattato CE,

visto l'articolo 67 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0097/2004),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e il parere della commissione per gli affari esteri (A6-0065/2005);

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE;

3.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.

chiede l'apertura della procedura di concertazione prevista dalla dichiarazione comune del 4 marzo 1975 qualora il Consiglio intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

5.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

6.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

TESTO DELLA COMMISSIONE

EMENDAMENTI DEL PARLAMENTO

Emendamento 1

CONSIDERANDO 2

(2) Tenuto conto della gravità delle situazioni di non reciprocità, è necessario che esse siano obbligatoriamente notificate da parte degli Stati membri interessati. Per fare in modo che il paese terzo in oggetto applichi di nuovo l'esenzione dal visto per i cittadini degli Stati membri interessati, occorre prevedere un meccanismo che combini azioni di livello e di intensità variabili che possano essere intraprese rapidamente. Occorre altresì che la Commissione intervenga senza indugio presso il paese terzo, riferisca al Consiglio e abbia la possibilità in ogni momento di proporre al Consiglio l'adozione di una decisione provvisoria di reintroduzione dell'obbligo del visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in oggetto. Il ricorso ad una tale decisione provvisoria non deve pregiudicare la possibilità di trasferire il paese terzo in oggetto nell'elenco di cui all'allegato I del regolamento (CE) n. 539/2001. Occorre inoltre prevedere una connessione temporale tra l'entrata in vigore della misura provvisoria e l'eventuale proposta di trasferimento del paese nell'elenco di cui all'allegato I.

(2) Tenuto conto della gravità delle situazioni di non reciprocità, è necessario che esse siano obbligatoriamente notificate da parte degli Stati membri interessati. Per fare in modo che il paese terzo in oggetto applichi di nuovo l'esenzione dal visto per i cittadini degli Stati membri interessati, occorre prevedere un meccanismo che combini azioni di livello e di intensità variabili che possano essere intraprese rapidamente. Occorre altresì che la Commissione intervenga senza indugio presso il paese terzo, riferisca al Parlamento europeo e al Consiglio e abbia la possibilità in ogni momento di proporre al Consiglio l'adozione di una decisione provvisoria di reintroduzione dell'obbligo del visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in oggetto. Il ricorso ad una tale decisione provvisoria non deve pregiudicare la possibilità di trasferire il paese terzo in oggetto nell'elenco di cui all'allegato I del regolamento (CE) n. 539/2001. Occorre inoltre prevedere una connessione temporale tra l'entrata in vigore della misura provvisoria e l'eventuale proposta di trasferimento del paese nell'elenco di cui all'allegato I. Al fine di garantire la trasparenza e il controllo democratico, il Parlamento europeo dovrebbe essere informato sul meccanismo in tutte le fasi e dovrebbe potersi pronunciare su una misura provvisoria.

Emendamento 2

CONSIDERANDO 3 BIS (nuovo)

 

(3 bis) Il concetto di reciprocità dovrebbe essere applicato anche alle condizioni e alle procedure introdotte da un paese terzo, aventi l'effetto di limitare notevolmente la circolazione dei cittadini di uno Stato membro.

Emendamento 3

CONSIDERANDO 5

(5) È opportuno prevedere un regime transitorio per il caso in cui, al momento dell'entrata in vigore del presente regolamento, alcuni Stati membri siano sottoposti all'obbligo del visto da parte dei paesi terzi inclusi nell'elenco di cui all'allegato II del regolamento (CE) n. 539/2001. Per quanto riguarda l'Islanda e la Norvegia, il presente regolamento rappresenta uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen, ai sensi dell'accordo concluso dal Consiglio dell'Unione europea con la Repubblica d'Islanda e con il Regno di Norvegia sull'associazione di questi due Stati all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen, che rientra nel settore di cui all'articolo 1, punto A, della decisione 1999/437/CE del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativa a talune modalità di applicazione di detto accordo.

(5) È opportuno prevedere un regime transitorio per il caso in cui, al momento dell'entrata in vigore del presente regolamento, alcuni Stati membri siano sottoposti all'obbligo del visto da parte dei paesi terzi inclusi nell'elenco di cui all'allegato II del regolamento (CE) n. 539/2001. Al fine di rafforzare la solidarietà tra gli Stati membri in questi casi, la Commissione dovrebbe adottare la reciprocità come principio fondamentale nei suoi sforzi volti ad introdurre l'esenzione dal visto. Per quanto riguarda l'Islanda e la Norvegia, il presente regolamento rappresenta uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen, ai sensi dell'accordo concluso dal Consiglio dell'Unione europea con la Repubblica d'Islanda e con il Regno di Norvegia sull'associazione di questi due Stati all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen, che rientra nel settore di cui all'articolo 1, punto A, della decisione 1999/437/CE del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativa a talune modalità di applicazione di detto accordo.

Emendamento 4

ARTICOLO 1

Articolo 1, paragrafo 4, lettera a) (regolamento (CE) n. 539/2001)

a)

entro dieci giorni dall'annuncio o dall'applicazione di tale istituzione da parte del paese terzo, lo Stato membro interessato notifica per iscritto detta misura alla Commissione; la notifica viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C;

a)

entro novanta giorni dall'annuncio o dall'applicazione di tale istituzione da parte del paese terzo, lo Stato membro interessato notifica per iscritto detta misura alla Commissione; la notifica viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C;

Emendamento 5

ARTICOLO 1

Articolo 1, paragrafo 4, lettera b) (regolamento (CE) n. 539/2001)

b)

la Commissione interviene immediatamente presso le autorità del paese terzo in causa con l'obiettivo della reintroduzione dell'esenzione del visto, ed entro sei mesi dalla data di pubblicazione della notifica ne riferisce al Consiglio;

b)

la Commissione interviene immediatamente presso le autorità del paese terzo in causa con l'obiettivo della reintroduzione dell'esenzione del visto, ed entro sei mesi dalla data di pubblicazione della notifica ne riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio;

Emendamento 6

ARTICOLO 1

Articolo 1, paragrafo 4, lettera c) (regolamento (CE) n. 539/2001)

c)

sulla base delle conclusioni della sua relazione, la Commissione può presentare al Consiglio una proposta di misura provvisoria volta alla reintroduzione temporanea dell'obbligo del visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in causa. Entro tre mesi, il Consiglio decide sulla proposta a maggioranza qualificata;

c)

sulla base delle conclusioni della sua relazione, la Commissione può presentare al Consiglio , al più tardi entro due mesi dalla data di presentazione della relazione di cui alla lettera b), una proposta di misura provvisoria volta alla reintroduzione temporanea dell'obbligo del visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in causa , che il Consiglio trasmette al Parlamento europeo . Entro tre mesi, il Consiglio decide sulla proposta a maggioranza qualificata;

Emendamento 7

ARTICOLO 1

Articolo 1, paragrafo 4, lettera c bis) (nuova) (regolamento (CE) n. 539/2001)

 

c bis)

qualora il Parlamento europeo esprima, in una risoluzione motivata, il proprio disaccordo su una proposta di misura transitoria volta alla reintroduzione temporanea dell'obbligo del visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in questione, la Commissione procede al riesame della proposta. Tenendo conto della risoluzione del Parlamento europeo ed entro un mese dalla sua approvazione, la Commissione può presentare una nuova proposta oppure portare avanti la procedura, motivando la propria azione;

Emendamento 8

ARTICOLO 1

Articolo 1, paragrafo 4, lettera c ter) (nuova) (regolamento (CE) n. 539/2001)

 

c ter)

qualora la Commissione non presenti una proposta di misura transitoria volta alla reintroduzione temporanea dell'obbligo del visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in questione, essa fa un ulteriore tentativo di ripristinare l'esenzione dal visto entro sei mesi dalla data di presentazione della relazione di cui alla lettera b), e riferisce in merito a tali procedure al Parlamento europeo e al Consiglio. Entro due mesi dalla presentazione di tale relazione, qualora il paese terzo in questione non abbia soppresso l'obbligo di visto, la Commissione presenta al Consiglio una proposta di misura transitoria volta alla reintroduzione temporanea dell'obbligo di visto nei confronti dei cittadini del paese terzo in questione, oppure una proposta di un'altra misura idonea sul piano esterno, che il Consiglio trasmette al Parlamento europeo. Il Consiglio decide sulla proposta entro tre mesi a maggioranza qualificata. Alla proposta si applica la procedura di cui alla lettera c bis);

Emendamento 9

ARTICOLO 1, COMMA 1 bis (nuovo)

Articolo 7 bis (nuovo) (regolamento (CE) n. 539/2001)

 

1 bis)

È inserito il seguente articolo 7 bis:

Articolo 7 bis

1. L'introduzione da parte di un paese terzo di condizioni o procedure aventi l'effetto di limitare notevolmente la circolazione dei cittadini di uno Stato membro comporta l'applicazione delle seguenti disposizioni:

a)

entro novanta giorni dall'annuncio o dall'applicazione di tali condizioni o procedure, lo Stato membro interessato notifica per iscritto dette misure alla Commissione; la notifica viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C,

b)

la Commissione interviene immediatamente presso le autorità del paese terzo in questione con l'obiettivo di garantire la non applicazione di tali condizioni o procedure e, al più tardi entro sei mesi dalla data di pubblicazione della notifica, ne riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio,

c)

sulla base delle conclusioni della sua relazione, la Commissione può presentare al Consiglio, al più tardi entro due mesi dalla data di presentazione della relazione di cui alla lettera b), una proposta di misura transitoria volta all'introduzione di condizioni o di procedure comparabili nei confronti dei cittadini del paese terzo in questione che si recano nell'Unione europea, che il Consiglio trasmette al Parlamento europeo. Entro tre mesi, il Consiglio decide sulla proposta a maggioranza qualificata,

d)

qualora il Parlamento europeo esprima, in una risoluzione motivata, il proprio disaccordo su una proposta di misura transitoria volta all'introduzione di condizioni o di procedure comparabili nei confronti dei cittadini del paese terzo in questione che si recano nell'Unione europea, la Commissione procede al riesame della proposta. Tenendo conto della risoluzione del Parlamento europeo ed entro un mese dalla sua approvazione, la Commissione può presentare una nuova proposta oppure portare avanti la procedura, motivando la propria azione,

e)

qualora la Commissione non presenti una proposta di misura transitoria volta all'introduzione di condizioni o di procedure comparabili nei confronti dei cittadini del paese terzo in questione che si recano nell'Unione europea, essa prende disposizioni atte a garantire nuovamente la non applicazione di tali condizioni o procedure entro sei mesi dalla presentazione della relazione di cui alla lettera b), e riferisce in merito a tali iniziative al Parlamento europeo e al Consiglio. Entro due mesi dalla presentazione di tale relazione, qualora il paese terzo in questione continui ad applicare tali condizioni o procedure, la Commissione presenta al Consiglio una proposta di misura idonea basata sul principio di reciprocità, che il Consiglio trasmette al Parlamento europeo. Entro tre mesi, il Consiglio decide a maggioranza qualificata sulla proposta. Alla proposta si applica la procedura di cui alla lettera d),

f)

se lo ritiene necessario, la Commissione può presentare la proposta di cui alle lettere c) ed e) senza presentare prima una relazione. A tale proposta si applica la procedura di cui alle lettere c) e d),

g)

qualora il paese terzo in questione revochi le condizioni o le procedure aventi l'effetto di limitare notevolmente la circolazione dei cittadini di uno Stato membro, lo Stato membro interessato notifica la soppressione alla Commissione. La notifica viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C. Qualsiasi misura transitoria decisa a norma della lettera c) e qualsiasi misura idonea decisa a norma della lettera e) non ha più effetto automaticamente alla data di entrata in vigore della revoca delle condizioni o delle procedure aventi l'effetto di limitare notevolmente la circolazione dei cittadini di uno Stato membro.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2005)0149

Mercato interno nei nuovi Stati membri

Risoluzione del Parlamento europeo sul mercato interno nei nuovi Stati membri: situazione, opportunità e insegnamenti da trarre (2004/2155(INI))

Il Parlamento europeo,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il trattato relativo all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione europea (1),

vista l'edizione n. 13 del quadro di valutazione del mercato interno del. 13 luglio 2004,

visto l'accordo interistituzionale «Legiferare meglio» (2),

viste le 1 579 direttive sul mercato interno il cui termine ultimo di recepimento era stato fissato al 15 novembre 2004,

vista la comunicazione del 7 maggio 2003 della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni dal titolo «Strategia del mercato interno — Priorità 2003-2006» (COM(2003)0238),

vista la comunicazione del 21 gennaio 2004 della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni dal titolo «Relazione sull'attuazione della strategia per il mercato interno (2003-2006)» (COM(2004)0022),

vista la relazione, pubblicata nel novembre 2004 dal Gruppo di alto livello presieduto da Wim Kok, dal titolo «Far fronte alla sfida: la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione»,

vista la relazione, pubblicata dall'Associazione delle camere di commercio e dell'industria europee (EUROCHAMBRES) e dalla Slovenian Business & Research Association (SBRA), dal titolo «CAPE 2004 Survey: Corporate Readiness for Enlargement in Central Europe»,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (A6-0068/2005),

A.

considerando che secondo l'articolo 3, paragrafo 1, lettera c), del trattato l'azione della Comunità comporta la creazione di un mercato interno caratterizzata dall'eliminazione, tra gli Stati membri, degli ostacoli alla libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali,

B.

considerando che secondo l'articolo 3, paragrafo 1, lettera h), del trattato l'azione della Comunità comporta il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri nella misura necessaria al funzionamento del mercato comune,

C.

considerando che secondo l'articolo 10 del trattato gli Stati membri sono tenuti ad adottare tutte le misure atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunità e ad astenersi da qualsiasi misura che rischi di compromettere la realizzazione degli scopi del trattato stesso,

D.

considerando che secondo l'articolo 14, paragrafo 2, del trattato il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni del trattato,

E.

considerando che secondo l'articolo 18, paragrafo 1, del trattato ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, fatte salve determinate condizioni,

F.

considerando che gli articoli 23 e 24 del trattato prevedono la libera circolazione delle merci nella Comunità,

G.

considerando che il titolo III della parte terza del trattato prevede la libera circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali nella Comunità,

H.

considerando che il mercato interno instaurato dalla Comunità europea si è dimostrato un successo economico innegabile ed è stato uno degli elementi propulsori della promozione della coesione economica e della progressiva eliminazione delle disparità regionali,

I.

considerando che il mercato interno può essere veramente completo solo se tutti gli Stati membri recepiscono le direttive sul mercato interno e le fanno applicare,

J.

considerando che il mancato recepimento, la mancata attuazione e il mancato rispetto di tali direttive provocano una frammentazione del mercato interno, bloccano l'ulteriore crescita dell'economia europea e accentuano le disparità regionali,

K.

considerando che un recepimento tardivo o non corretto impedisce alle imprese e ai consumatori di beneficiare appieno dei vantaggi economici legati a un mercato interno che funziona in modo appropriato,

L.

considerando che un recepimento e un'applicazione efficaci della legislazione comunitaria contribuiscono a sviluppare la fiducia reciproca tra i governi, i cittadini e le imprese,

M.

considerando che l'obiettivo centrale della strategia di Lisbona è la costruzione, entro il 2010, dell'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, con nuovi e migliori posti di lavoro, una maggiore coesione sociale ed un alto livello di protezione dell'ambiente;

1.

è convinto che, per poter sfruttare appieno il potenziale del nuovo mercato europeo allargato, si debbano recepire e attuare tutte le direttive sul mercato interno ancora in sospeso, in modo da eliminare rapidamente i restanti ostacoli alla circolazione di merci, persone, servizi e capitali;

2.

raccomanda che i nuovi Stati membri mettano a punto strategie che permettano di attuare con efficacia la legislazione comunitaria e di sensibilizzare maggiormente i consumatori, i produttori, gli operatori economici e i tribunali alla nuova legislazione;

3.

insiste affinché l'obiettivo dell'1,5 %, raccomandato dai Consigli europei per il deficit di recepimento delle direttive, sia preso seriamente da tutti gli Stati membri e venga sostenuto da un forte impegno politico da parte dei singoli Stati a recepire tutte le direttive in arretrato entro un certo termine;

4.

propone che, oltre al tempestivo e corretto recepimento e ad un'applicazione efficace delle direttive sul mercato interno, gli Stati membri esaminino attentamente le loro rispettive legislazioni nazionali per verificarne la compatibilità con la normativa comunitaria, a sostegno del processo di eliminazione degli ostacoli al mercato e dell'apertura alla concorrenza nel mercato interno;

5.

si compiace che i nuovi Stati membri abbiano dato attuazione al principio del mutuo riconoscimento nelle loro normative e che, inoltre, alcuni Stati membri abbiano adottato anche una clausola di mutuo riconoscimento orizzontale che accoglie automaticamente questo principio nei settori non armonizzati, ma ribadisce la necessità di progredire in un'armonizzazione verso l'alto quale obiettivo fondamentale del mercato interno;

6.

si congratula in particolare con alcuni dei nuovi Stati membri per i risultati ottenuti per quanto riguarda l'adozione delle norme europee applicabili ai prodotti, in numerosi casi molto prima di Stati membri «più vecchi»;

7.

invita le autorità nazionali dei nuovi Stati membri a rafforzare e migliorare la loro capacità amministrativa per ridurre lo scarto tra rispetto formale ed applicazione effettiva della legislazione comunitaria;

8.

suggerisce che, per realizzare gli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona, i nuovi Stati membri incrementino gli investimenti in materia di ricerca e sviluppo, attualmente molto inferiori alla media UE, promuovano migliori contatti tra istituti di ricerca e imprese e sviluppino sistemi di istruzione e di formazione professionale più efficaci, in modo da migliorare la qualità del mercato del lavoro, tenendo conto delle raccomandazioni formulate nella recente relazione dal titolo «Far fronte alla sfida: la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione»;

9.

prende atto della grande importanza di un'efficace regolamentazione della proprietà intellettuale per stimolare l'innovazione e lo sfruttamento commerciale delle nuove idee nonché lo sviluppo di contenuto creativo negli ambienti off-line e on-line; incoraggia i nuovi Stati membri ad assicurare che i sistemi di protezione dei brevetti e del diritto d'autore funzionino in modo soddisfacente e che i dispositivi di lotta contro la pirateria e le contraffazioni siano dotati di risorse adeguate;

10.

invita il Consiglio, tenuto conto dell'importanza determinante della protezione della proprietà intellettuale per le invenzioni che si basano sulla tecnologia digitale, a lavorare a più stretto contatto con il Parlamento europeo per l'approvazione delle nuove misure in materia di brevetti che forniranno un quadro sicuro per la brevettabilità delle invenzioni tecniche in questo settore;

11.

invita le autorità nazionali, regionali e locali dei nuovi Stati membri a sviluppare un mercato del lavoro flessibile e dinamico in modo da incrementare l'occupazione nel settore privato e risolvere i problemi della disoccupazione strutturale e delle disparità regionali;

12.

rileva l'importanza di instaurare un efficace sistema di qualificazione professionale e di incoraggiare la definizione di standard reciprocamente riconosciuti; suggerisce che la Commissione fornisca risorse supplementari per contribuire allo sviluppo degli organismi professionali nei nuovi Stati membri onde stimolare la creazione di una forza lavoro altamente qualificata;

13.

sottolinea l'importanza del completamento del mercato interno ai fini della riduzione delle disparità sociali e regionali all'interno dei nuovi Stati membri;

14.

rileva l'importanza di un mercato dinamico dei servizi nella prospettiva della creazione di posti di lavoro e della costituzione di nuove imprese; sottolinea la grande importanza della proposta di direttiva sul mercato interno dei servizi per le economie dei nuovi Stati membri; reputa tuttavia che tale ambizione debba essere soddisfatta senza apportare pregiudizio alla coesione sociale nell'Unione e ad un elevato livello di protezione per i consumatori europei;

15.

esorta le autorità nazionali, regionali e locali dei nuovi Stati membri a migliorare e ampliare le loro attività di diffusione dell'informazione relativa alla legislazione e al funzionamento dell'UE e del mercato interno; ritiene sia importante che i cittadini vengano informati e orientati riguardo ai loro diritti in quanto consumatori e alle possibilità di lavorare e di stabilirsi nel mercato interno;

16.

invita i nuovi Stati membri ad assicurare un adeguato sostegno finanziario per lo sviluppo e il funzionamento degli strumenti di composizione extragiudiziale e di risoluzione dei problemi, come SOLVIT (3), onde garantire che i cittadini e le imprese europei dispongano di meccanismi per risolvere i problemi che potrebbero incontrare a seguito dello sviluppo del mercato interno;

17.

si compiace che il 20 ottobre 2004 la Commissione abbia avviato una speciale procedura di infrazione nei confronti dei nuovi Stati membri che non avevano recepito le direttive in questione entro la scadenza del 1o maggio 2004;

18.

è convinto che, per agevolare il recepimento del diritto comunitario, si debbano rendere disponibili con maggiore frequenza aggiornamenti sullo stato del recepimento; ritiene che tali aggiornamenti debbano completare il quadro di valutazione del mercato interno ed essere utilizzati per redigere una lista nera («name and shame list») di tutti gli Stati membri che hanno accumulato ritardi nel processo di recepimento;

19.

ritiene che la Commissione dovrebbe cominciare a razionalizzare la normativa comunitaria esistente per semplificarla, il che ne agevolerebbe considerevolmente il recepimento e l'attuazione, stimolerebbe ulteriormente la libera circolazione e gli scambi intracomunitari e incoraggerebbe la crescita dell'economia europea;

20.

rileva l'importanza di un quadro regolamentare semplice ed efficace per minimizzare i costi sostenuti dalle imprese e massimizzare il rispetto della normativa; incoraggia i nuovi Stati membri a recepire l'acquis del mercato interno nel modo più semplice possibile; suggerisce che i nuovi Stati membri appoggino attivamente i programmi «Legiferare meglio» della Commissione trasferendo la loro attuale conoscenza della complessità dell'acquis esistente finché è ancora fresca nella memoria;

21.

propone che il quadro di valutazione assurga a strumento del Consiglio europeo e sia riconosciuto politicamente come il punto di riferimento principale per quanto concerne lo stato di recepimento della legislazione;

22.

ritiene che il Parlamento europeo dovrebbe svolgere un ruolo più proattivo esercitando una sorveglianza e facendo pressione sugli Stati membri perché recepiscano le direttive;

23.

ricorda di essersi impegnato ad intervenire attivamente affinché, ove opportuno o necessario, venga impresso all'agenda di Lisbona un nuovo orientamento mantenendo al contempo l'equilibrio tra le dimensioni economica, sociale e ambientale dei processi di Lisbona e di Göteborg onde stabilire una strategia ambiziosa di sviluppo sostenibile;

24.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi degli Stati membri.


(1)  GU L 236 del 23.9.2003, pag. 17.

(2)  GU C 321 del 31.12.2003, pag. 1.

(3)  SOLVIT è una rete per la risoluzione di problemi on-line, che funziona su base volontaria e in cui gli Stati membri collaborano per risolvere, senza ricorrere alle procedure legali, i problemi derivanti dall'applicazione scorretta delle norme riguardanti il mercato interno da parte delle amministrazioni pubbliche. Esiste un centro SOLVIT in ogni Stato membro dell'Unione europea. I centri SOLVIT possono intervenire per risolvere problemi presentati sia dai cittadini che dalle imprese. Essi fanno parte dell'amministrazione nazionale e si impegnano a fornire soluzioni concrete ai problemi entro dieci settimane.

P6_TA(2005)0150

Diritti dell'uomo nel mondo (2004) e politica dell'Unione

Risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione annuale sui diritti umani nel mondo nel 2004 e sulla politica dell'UE in materia (2004/2151(INI))

Il Parlamento europeo,

visti la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e tutti gli strumenti internazionali pertinenti in materia di diritti dell'uomo,

viste l'entrata in vigore, il 1o luglio 2002, dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI) e le proprie risoluzioni relative al CPI (1),

vista la Carta delle Nazioni Unite,

visto il Protocollo n. 13 alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte in ogni circostanza,

vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (2),

visti gli articoli 3, 6, 11, 13 e 19 del trattato sull'Unione europea e gli articoli 177 e 300 del trattato che istituisce la Comunità europea,

visto l'Accordo di partenariato ACP-UE (3),

vista la sua risoluzione del 23 ottobre 2003 su pace e dignità in Medio Oriente (4),

vista la sua risoluzione del 24 febbraio 2005 sulla sessantunesima sessione della Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite a Ginevra (5),

vista la sesta relazione annuale dell'UE sui diritti dell'uomo,

viste la prima e la seconda relazione sullo sviluppo umano nel mondo arabo del programma di sviluppo delle Nazioni Unite,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A6-0086/2005),

A.

considerando che la presente risoluzione non vuole essere onnicomprensiva, ma piuttosto mettere in evidenza, in due grandi rubriche, innanzitutto i principali sviluppi in materia di diritti umani al di fuori dell'UE in ordine geografico e, in secondo luogo, otto aspetti tematici chiave che saranno importanti per l'UE nei prossimi anni;

Problemi in diversi paesi

Paesi candidati

1.

ricorda i contenuti della sua relazione di approfondimento sui paesi aderenti e candidati all'adesione, vale a dire Bulgaria, Romania e Turchia e si congratula con loro per i progressi compiuti per quanto riguarda i diritti umani, ma rammenta loro che c'è ancora molto da fare; li esorta quindi a continuare e raddoppiare gli sforzi in questo settore.

Balcani occidentali

2.

afferma che il Parlamento europeo si dovrebbe adoperare ulteriormente affinché siano garantiti i diritti umani sia in Voivodina che in Kosovo;

3.

invita Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia e Montenegro a garantire il corretto svolgimento dei processi sui crimini di guerra; ricorda loro l'obbligo di cooperare pienamente con il Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia;

4.

ricorda a Serbia e Montenegro l'importanza di garantire i diritti umani e lo Stato di diritto, in particolare la necessità di condannare e punire ai sensi di legge gli atti di intolleranza e violenza riconducibili a motivi etnici.

I vicini dell'UE e il Medio Oriente

5.

è favorevole, al fine di rafforzare il rispetto dei diritti umani nei paesi vicini e nel bacino del Mediterraneo, alla creazione di istituzioni indipendenti, aperte alle società civili, nei paesi in questione, che possano garantire l'effettiva attuazione dei diritti emananti dagli accordi bilaterali e multilaterali sottoscritti;

6.

chiede un rispetto crescente dei diritti delle donne e delle minoranze nonché della libertà e del pluralismo dei mezzi d'informazione, il rispetto dei diritti umani nel sistema giudiziario e l'abolizione della tortura e della pena di morte nei paesi con i quali l'UE ha concluso un accordo di associazione e sta negoziando piani d'azione;

7.

auspica che siano effettuati maggiori sforzi per promuovere i diritti delle donne nel quadro del processo di Barcellona; chiede che a tal fine sia messo a punto un piano d'azione regionale volto a rafforzare i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, nello spirito della relazione del Programma di sviluppo dell'ONU; invita tutti i paesi membri del processo di Barcellona a ritirare le proprie riserve nei confronti della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne;

8.

sottolinea che i paesi della regione devono compiere progressi per quanto riguarda i diritti umani, in particolare in cooperazione con il Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia, l'attuazione di un'efficace politica a favore del ritorno dei profughi e degli sfollati, il rispetto dei diritti delle minoranze e l'attuazione di politiche attive contro la tratta di esseri umani;

9.

invita tutti i paesi che, per la loro vicinanza all'UE, hanno interazioni politiche, commerciali e sociali con l'UE, a riconoscere che il processo delle riforme economiche e sociali richiede come base l'adozione di politiche che promuovano standard in termini di diritti umani e democrazia conformi al diritto internazionale sui diritti umani;

10.

valuta positivamente il forte richiamo al rispetto dei diritti umani espresso dal neoeletto Presidente dell'Ucraina nel discorso che ha tenuto nel febbraio 2005 dinanzi a questo Parlamento a Strasburgo; apprezza il fatto che in occasione delle elezioni presidenziali in Ucraina abbia prevalso lo Stato di diritto e incoraggia l'Ucraina a scegliere la strada dell'apertura e della democrazia che è un fondamento indispensabile per garantire a tutti i suoi cittadini i diritti umani nel senso più ampio del termine; invita il nuovo governo a compiere riforme legislative e politiche volte a garantire la libertà della stampa e dei mezzi d'informazione in tutta l'Ucraina, a porre fine alle torture e ai maltrattamenti da parte di agenti di polizia e a garantire l'accesso immediato all'assistenza legale fin dal momento dell'arresto e a combattere la corruzione;

11.

invita la Bielorussia a concedere i diritti civili e politici a tutti cittadini; invita le autorità della Bielorussia a porre immediatamente fine all'esecuzione degli oppositori politici, alle detenzioni e agli arresti arbitrari; sostiene l'attività dell'associazione dei giornalisti bielorussi, alla quale è stato conferito il premio Sacharov per il 2004, quale riconoscimento della sua lotta per dare ai cittadini della Bielorussia un'informazione imparziale ed equilibrata; invita le autorità bielorusse a consentire la messa a punto di una politica in materia di adozione con i paesi dell'UE e a promuovere un sistema di visti che permetta di continuare i programmi di vacanze per i bambini colpiti dal disastro nucleare di Cernobil;

12.

riconosce le recenti elezioni in Moldova; prende atto della preoccupazione del Consiglio dell'UE per il fatto che le elezioni non sono riuscite ad adempiere a taluni obblighi indispensabili per un processo elettorale pienamente competitivo, in particolare per quanto riguarda un accesso equo ai media ed una copertura imparziale della campagna elettorale; chiede al nuovo governo della Moldova di indagare sulle segnalazioni di presunte torture e maltrattamenti da parte della polizia contro le vittime, compresi i minori e di migliorare le condizioni di detenzione; chiede l'avvio di riforme per migliorare lo Stato di diritto e reprimere la corruzione nelle istituzioni; invita la Moldova a impedire la tratta di esseri umani, in particolare di donne e bambini, comprese le donne costrette allo sfruttamento sessuale e il traffico di organi umani per trapianti; invita le autorità a garantire l'equilibrio politico nei media controllati dallo Stato; ritiene che l'arresto di deputati dell'opposizione nonché altre azioni contro manifestazioni pacifiche costituiscano chiare violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali quali la libertà di espressione, di associazione e di riunione; chiede alla sedicente Repubblica Moldova della Transdnestria a liberare tutti i rimanenti prigionieri politici;

13.

chiede all'Ucraina e alla Moldova di reprimere duramente il contrabbando verso, in provenienza e attraverso la Transdnestria, nonchè alla Russia di reprimere duramente il contrabbando in provenienza dalla regione di Kaliningrad verso la Lituania e la Polonia, e di sviluppare efficaci programmi anticorruzione per gli agenti delle dogane, le guardie di frontiera e i servizi fiscali, nonché le forze di polizia;

14.

plaude agli sforzi compiuti dal Marocco per alleviare la condizione delle vittime delle passate violazioni dei diritti umani, in particolare all'istituzione della Commissione per l'equità e la riconciliazione; riconosce gli sviluppi positivi nel vietare la tortura e compensare coloro che hanno sofferto in passato; appoggia le continue riforme giuridiche quali il codice di famiglia, adottato dal parlamento marocchino nel gennaio 2004, e il progetto di legge che rende reato la tortura (dicembre 2004); denuncia fermamente il ricorso alle pene detentive per i giornalisti nelle cosiddette cause per diffamazione e chiede alle autorità marocchine di riformare il codice penale al fine di sopprimere le pene detentive per i «delitti di stampa»; rileva che in Marocco esiste una moratoria della pena di morte e chiede alle autorità marocchine di abolire la pena di morte;

15.

prende atto con preoccupazione delle denunce di violazioni dei diritti umani nel Sahara occidentale, comprese la libertà di espressione e la libera circolazione, e incoraggia il Marocco e il Fronte Polisario a procedere sulla base del Piano Baker, riconosciuto a livello internazionale; chiede al Marocco e al Fronte Polisario di liberare tutti i prigionieri di guerra;

16.

invita il Marocco e l'Algeria ad affrontare in modo umano l'accoglienza dei migranti; sottolinea che tutte le misure devono essere adottate nel pieno rispetto del diritto internazionale in materia di diritti umani e di rifugiati;

17.

invita l'Algeria a continuare a tener conto dei propri obblighi riguardanti i diritti umani nel rispondere alle minacce terroristiche ed accoglie con favore il suo attuale percorso di riforma; rileva che l'Algeria deve continuare a promuovere la libertà di stampa, dell'attivismo indipendente della società civile e dell'opposizione politica e si compiace degli ultimi sviluppi in tal senso; si rallegra del dialogo continuo tra il governo algerino e l'UE nel campo dell'immigrazione clandestina; invita l'Algeria ad aderire alla richiesta avanzata dal gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle scomparse forzate e involontarie e di affrontare in via prioritaria la questione delle persone scomparse;

18.

invita la Libia a liberare tutti i detenuti politici; è profondamente preoccupato della legislazione della Libia che mette al bando i partiti politici, le associazioni e i mezzi d'informazione indipendenti; sottolinea l'importanza di rispettare le convenzioni internazionali in materia di diritti umani; chiede all'UE di premere sulle autorità libiche affinché concedano alle organizzazioni internazionali per i diritti umani il permesso di entrare in Libia e svolgere indagini; invita la Libia a concedere l'accesso agli osservatori internazionali, a porre fine alle espulsioni e agli arresti arbitrari di migranti, a ratificare la convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e a riconoscere il mandato dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati;

19.

esorta vivamente la Tunisia a consentire la formazione di organizzazioni indipendenti per i diritti umani e la invita a sbloccare immediatamente tutti i fondi che l'Unione europea ha trasferito per sostenere le organizzazioni per i diritti umani, in particolare quelli destinati alla Lega tunisina per i diritti umani;

20.

chiede con insistenza alla Tunisia di rispettare i diritti fondamentali quali la libertà di opinione, espressione e associazione e di continuare a prendere tutte le necessarie misure per colmare le rimanenti lacune al fine di rispettare le convenzioni in materia di diritti umani nonché la clausola sui diritti umani contenuta nell'accordo di associazione; esprime la sua preoccupazione per le notizie sulle violazioni dei diritti dei difensori dei diritti umani tra cui molestie, intimidazioni, diffamazioni, arresti arbitrari e violenze fisiche; chiede pertanto all'UE di tener presenti tutti questi aspetti nell'ambito del piano d'azione della politica europea di vicinato e di valutare attentamente e periodicamente i progressi compiuti in questi campi sotto il profilo dei diritti umani;

21.

plaude al continuo dialogo UE-Egitto volto a promuovere la stabilità, lo sviluppo e i diritti dell'uomo nell'area Euro-mediterranea, come dimostrato nell'Assemblea parlamentare euro-mediterranea svoltasi al Cairo; al riguardo, si compiace del rilascio del Dottor Noor; invita l'Egitto a trattare la promozione dei diritti dell'uomo come questione prioritaria; si compiace della celebrazione del Vertice sul Darfur che si svolgerà in Egitto e riconosce l'impegno del governo egiziano a promuovere la pace in Sudan; invita l'Egitto ad abrogare lo stato d'emergenza;

22.

riconosce che il cambio ai vertici palestinesi offre una nuova opportunità di trovare una soluzione positiva nella regione e sostiene la «road map» quale base per una soluzione duratura; ritiene che, se si vuole giungere a una soluzione duratura, sia essenziale il pieno sostegno politico da parte degli Stati Uniti e dell'Unione europea;

23.

invita la nuova leadership palestinese a continuare a prendere tutte le misure necessarie per fermare le attività terroristiche contro Israele, sottolineando in particolare la necessità di porre fine al sostegno morale e materiale e alla prassi degli attentati suicidi; sostiene ed è incoraggiato dagli sforzi e dai progressi finora compiuti a tal fine dalla nuova leadership palestinese;

24.

prende atto degli sforzi compiuti da Israele nel reagire alla nuova relazione che intercorre tra i vertici palestinesi ed israeliani; plaude in particolare alle misure adottate per consolidare la fiducia, quali il rilascio di prigionieri, la dichiarazione di cessazione delle incursioni militari, la sospensione della politica di distruggere le case palestinesi e la continua promozione della politica di disimpegno in relazione alla Striscia di Gaza; riconosce il diritto di Israele di adottare misure per garantire la sicurezza degli istraeliani; ricorda a Israele che nessuna misura antiterrorismo adottata può ignorare gli aspetti relativi ai diritti umani;

25.

esprime preoccupazione per l'esistenza e le dimensioni della barriera di sicurezza esistente in vaste parti della Cisgiordania e per le implicazioni a livello di diritti umani per la popolazione locale; chiede a Israele di sospendere l'ulteriore costruzione della barriera; prende atto delle sentenze della Corte internazionale di giustizia in relazione alla barriera di sicurezza; prende atto della sentenza dell'Alta Corte di giustizia israeliana (giugno 2004) e della decisione del governo israeliano del febbraio 2005;

26.

invita la Siria a rispettare i diritti umani e, in particolare la libertà di associazione, ed è preoccupato per i presunti casi di finanziamenti erogati dalla Siria ad organizzazioni terroristiche; si compiace dell'annuncio del ministro degli esteri siriano stando al quale tutte le truppe siriane, le installazioni militari e i servizi di informazioni saranno pienamente ritirati entro il 30 aprile 2005, in conformità della risoluzione 1559(2004) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

27.

chiede al governo siriano di liberare senza indugio i prigionieri politici e di revocare in via definitiva lo stato di emergenza; auspica che la Siria offra assistenza nell'attuazione pratica dei suoi impegni sui diritti umani e le libertà, in particolare per quanto riguarda la cessazione delle discriminazioni contro i curdi, la parità delle donne e la cessazione delle violenze nei loro confronti; sottolinea il gran numero di arresti e carcerazioni arbitrari nonché il frequente ricorso a torture e a maltrattamenti anche di bambini;

28.

deplora il ricorso alla pena di morte in Arabia Saudita e chiede al governo di abolire tale prassi che viene utilizzata regolarmente; esprime preoccupazione per il fatto che molti diritti fondamentali non sono protetti dal diritto Saudita e che la libertà di espressione permane estremamente limitata;

29.

plaude al recente svolgimento di elezioni locali, quale passo verso la democrazia, ma denuncia la segregazione di genere in Arabia Saudita, così come le gravi discriminazioni e le pesanti restrizioni della libertà di cui sono vittime le donne, compresa la mancanza del diritto di voto; ricorda che in Arabia Saudita le donne hanno ancora bisogno dell'autorizzazione scritta di un parente maschio per poter viaggiare e che spesso non hanno modo di ottenere giustizia quando subiscono violenze o maltrattamenti ad opera di parenti maschi;

30.

riconosce le difficoltà che le nuove autorità in Iraq devono affrontare nel quadro degli sforzi volti a creare uno Stato di diritto con l'aiuto delle forze militari stazionate in loco e si dichiara preoccupato per l'attuale situazione; plaude alla determinazione e al coraggio dimostrati dal popolo iracheno in occasione della campagna elettorale e delle recenti elezioni, che hanno offerto al paese la prospettiva di un migliore futuro democratico; esprime il proprio sostegno al neoeletto parlamento in Iraq; auspica che sia rapidamente elaborata la nuova Costituzione democratica, con la cooperazione delle minoranze; invita la Commissione a potenziare il sostegno alle autorità irachene; invita l'ONU ad incrementare il coinvolgimento e la presenza in Iraq; esprime preoccupazione per le notizie sul perdurare della tortura e degli abusi nei confronti dei detenuti nelle carceri irachene; prende atto delle condizioni pericolose in cui continuano ad operare i giornalisti in Iraq e deplora i rapimenti in corso; chiede l'immediato rilascio di tutte le persone sequestrate e condanna con forza l'attività barbarica dei sequestri, delle esecuzioni e delle bombe suicide; ribadisce la condanna del ricorso alla tortura e dei trattamenti crudeli, disumani o degradanti dei prigionieri in Iraq, commessi dalle autorità irachene o da personale militare straniero;

31.

invita l'Iran ad impegnarsi positivamente nel dialogo con l'UE in materia di diritti umani; è molto preoccupato dal fatto che, negli ultimi due anni, la situazione dei diritti umani si sia deteriorata e invita le autorità iraniane ad impegnarsi seriamente a invertire questa tendenza; condanna il grave aumento delle violazioni dei diritti umani, e in particolare il crescente numero di denunce di esecuzioni pubbliche e fustigazioni; si compiace della moratoria sulle lapidazioni ed esorta il parlamento iraniano ad introdurre una legislazione che bandisca tale pratica senza eccezioni; prende atto delle assicurazioni fornite dalle autorità iraniane circa l'adozione di una moratoria sulle esecuzioni di minori e sollecita le autorità ad approvare la normativa proposta, volta ad abolire l'esecuzione di persone che sono minorenni al momento in cui commettono il crimine, sottolineando che tale bando deve essere applicato anche dopo che la persona in questione ha compiuto i 18 anni; prende atto delle assicurazioni fornite dall'Iran in ordine alla moratoria sulle amputazioni; invita il Consiglio e la Commissione a monitorare attentamente l'attuazione degli impegni assunti dall'Iran in merito alle moratorie nei tre settori chiave, vale a dire lapidazione, esecuzione di minori e amputazioni; esprime preoccupazione per l'elevato numero di arresti, in particolare di donne e minori, sulla base di accuse vaghe o di scarsa rilevanza; esprime la sua più profonda preoccupazione per la recente esecuzione di una minore per immoralità sessuale; condanna la spregevole politica iraniana di arrestare e imprigionare giornalisti e «cyberdissidenti» nonché soffocare la libertà della stampa e dei media; invita l'Iran a cessare di sostenere le organizzazioni terroristiche;

32.

chiede di essere pienamente associato alla revisione globale del partenariato euromediterraneo, che dovrà essere presentata ai ministri competenti in occasione della prossima riunione ministeriale euromediterranea, in programma a Lussemburgo;

33.

invita ancora una volta tutte le parti contraenti degli accordi di associazione euromediterranei a tradurre in programmi d'azione la clausola sui diritti umani, per rafforzare e promuovere il rispetto dei diritti umani e porre in essere un meccanismo che consenta di valutare periodicamente la conformità all'articolo 2 dei rispettivi accordi di associazione;

34.

è convinto che l'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti dell'uomo debba svolgere una funzione fondamentale per la promozione dei valori basilari dell'UE nel quadro del processo di Barcellona; chiede, a questo proposito, un potenziamento dell'azione nei paesi partner del Mediterraneo, a sostegno dello sviluppo e del consolidamento della società civile e di organismi non governativi indipendenti;

La Russia come vicino

35.

deplora e condanna gli ignobili atti terroristici verificatisi nel 2004 nella Federazione russa ed in particolare il tragico ed indimenticabile terrore di cui sono stati vittima i bambini di Beslan;

36.

riconosce che la Russia si trova a dover affrontare la minaccia terroristica degli estremisti, la sostiene negli sforzi volti a combattere il terrorismo ma insiste sul fatto che i diritti umani vanno rispettati nel contesto di questa sfida;

37.

invita la Russia a prendere misure immediate per porre fine agli omicidi extragiudiziali ad opera delle forze russe, alle sparizioni e alla tortura durante la detenzione in Cecenia, di cui si ha frequente notizia; esorta la Russia ad assicurare il libero accesso alle organizzazioni umanitarie, ai giornalisti e agli osservatori in materia di diritti umani in Cecenia; ribadisce il proprio appello a favore di una soluzione politica duratura ai problemi in Cecenia, che rispetti i diritti umani e riconosca l'integrità territoriale della Federazione russa;

38.

ricorda alla Russia i suoi obblighi emananti dal diritto internazionale umanitario; è preoccupato dalla recente legislazione russa che è destinata a limitare i diritti umani, civili e politici, ad esempio l'eliminazione dell'elezione diretta dei governatori, l'estensione del controllo governativo di fatto sulla maggior parte dei canali televisivi, le norme atte a limitare il diritto a manifestare pubblicamente e l'applicazione retroattiva di norme sulla proprietà e i diritti degli investitori;

39.

ricorda alla Russia gli impegni da essa assunti, in quanto firmatario della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, in particolare quello di rispettare e promuovere i principi democratici e lo Stato di diritto, compresa l'indizione di elezioni libere e regolari, un sano pluralismo politico, l'esistenza di fonti alternative d'informazione, il diritto di associazione, il diritto alla libertà di espressione e l'applicazione trasparente e non discriminatoria della legge da parte di una magistratura indipendente;

40.

chiede alla Russia di agevolare le visite degli osservatori per i diritti umani in qualsiasi parte del paese;

41.

chiede al governo russo di proteggere qualsiasi militante e organizzazione per i diritti umani minacciati di persecuzioni dalle autorità locali in tutte le repubbliche del Caucaso settentrionale;

42.

sollecita il governo russo a garantire l'indipendenza della magistratura e osservare i principi che consentono l'esistenza di un'imprenditoria corretta e non policitizzata quali vigenti nelle democrazie dell'UE.

Asia

43.

si compiace del fatto che il governo del Kazakistan abbia introdotto una moratoria sulle esecuzioni capitali e che il Kirghizistan abbia esteso la sua moratoria; invita i governi e i parlamenti dei due paesi ad abolire ufficialmente la pena di morte; esorta entrambi i governi a migliorare le possibilità dei partiti politici di registrarsi e partecipare alle elezioni; invita entrambi i paesi a consentire l'equilibrio dei mezzi d'informazione e la libertà di stampa;

44.

sollecita il governo dell'Uzbekistan a compiere passi tangibili verso l'abolizione della pena di morte, a seguito del suo positivo impegno in tal senso, ad esempio introducendo una moratoria sulle condanne a morte e sulle esecuzioni capitali; accoglie con favore le modifiche al codice penale, introdotte nel 2003, che mettono fuori legge la tortura e i maltrattamenti durante la detenzione e ne condannano l'uso; invita l'Uzbekistan a dare effettiva attuazione a tali modifiche e a liberare i restanti detenuti politici; ribadisce la necessità di creare un potere giudiziario indipendente; plaude all'impegno recentemente assunto dal governo di attuare importanti riforme, fra cui il rafforzamento dell'indipendenza del sistema giudiziario e l'abolizione della censura sulla stampa;

45.

invita il governo del Tagikistan a metter fine ai tentativi di consolidare il proprio potere in vista delle elezioni politiche di quest'anno e consentire ai partiti dell'opposizione di registrarsi per le elezioni;

46.

invita il governo del Turkmenistan a concedere libertà politiche reali, compresa la libertà di espressione, a tutti i suoi cittadini; esorta il Turkmenistan a sospendere gli arresti e le detenzioni arbitrarie e le vessazioni nei confronti degli oppositori politici;

47.

si compiace dei risultati positivi del processo elettorale in Afghanistan e incoraggia il nuovo governo di Hamid Karzai a perseguire una politica di modernizzazione e ristrutturazione, con particolare riguardo alla garanzia dei diritti umani per tutti i suoi cittadini; condanna con forza la prassi barbarica dei sequestri e delle esecuzioni di esseri umani innocenti;

48.

accoglie favorevolmente l'istituzione di commissioni dei diritti dell'uomo in Afghanistan e alle Maldive; a tale proposito invita i governi di entrambi i paesi a ricordare che dette commissioni devono ricevere sostegno finanziario senza che per questo ne sia pregiudicata l'indipendenza;

49.

si compiace dei passi positivi compiuti in Pakistan nel campo dei diritti umani, come l'istituzione di un elettorato comune per le minoranze, l'adozione della legge sulla libertà d'informazione e l'attribuzione di seggi alle donne nell'Assemblea nazionale; riconosce che il Pakistan ha responsabilità specifiche per quanto riguarda la lotta contro le attività terroristiche e che tali responsabilità sono fonte di difficoltà politiche, ma insiste sul fatto che, quali che siano le misure antiterroristiche in questione, non è possibile fare astrazione da considerazioni relative ai diritti umani, in particolare per quanto concerne arresti e detenzioni; deplora la riluttanza del Presidente Musharraf a rispettare l'impegno di separare il ruolo del governo dello Stato da quello dei militari, considerato che tale divisione è il segno distintivo di una normale democrazia, dove i militari sono al servizio del governo democraticamente eletto;

50.

riconosce che l'India è la più grande democrazia funzionante al mondo e appoggia i progressi compiuti in materia di diritti umani; rimane tuttavia preoccupato per i continui atti di discriminazione nella società indiana, legati allo status sociale e religioso o all'appartenenza di casta; ritiene che, sebbene si tratti in primo luogo di un problema sociale che interessa le zone rurali, sia comunque un settore in cui il governo indiano deve continuare a promuovere il cambiamento sociale;

51.

si compiace del dialogo positivo tra il Pakistan e l'India sul Kashmir; permane preoccupato dalle segnalazioni relative a violazioni dei diritti umani nella regione del Kashmir da parte delle forze militari e di sicurezza indiane; invita il governo indiano a garantire che tutte le segnalazioni siano oggetto di tempestive indagini da parte dell'autorità giudiziaria; condanna con forza tutti gli atti di terrorismo e di violenza perpetrati nella regione e rileva che spetta al Pakistan compiere sforzi decisi per contribuire a frenare tali attività; insiste sul pieno e libero accesso dei media e delle organizzazioni per i diritti umani alla regione del Kashmir;

52.

plaude al miglioramento della situazione dei diritti umani nello Sri Lanka, ma si dichiara preoccupato per la prassi delle Tigri per la liberazione dell'Ealam Tamil che sequestrano e uccidono i membri di altri gruppi politici Tamil e di reclutare bambini;

53.

esorta il governo del Bangladesh a rispettare le disposizioni della Corte Suprema del paese, che ha chiesto di evitare l'abuso di strumenti legali in relazione con la detenzione di dimostranti dell'opposizione e di astenersi dal reprimere le dimostrazioni di protesta pacifiche ricorrendo alla detenzione e alla tortura; esorta il governo del Bangladesh a porre fine alle operazioni contro la criminalità effettuate dalle forze paramilitari del Battaglione di rapido intervento, autrici di uccisioni extragiudiziarie; invita il governo del Bangladesh ad adottare delle misure preventive nei confronti dei gruppi paramilitari islamici autore di violenze e di intimidazioni nelle aree rurali del paese;

54.

guarda tuttora con preoccupazione al fatto che Laos e Vietnam rimangano Stati a partito unico che continuano a reprimere le minoranze etniche e religiose, oltre che gli attivisti impegnati a favore della democrazia e dei diritti umani, e invita i governi dei due paesi a difendere la libertà religiosa, di espressione e di riunione;

55.

deplora la violazione dei diritti umani degli indigeni Montagnards in Vietnam ed esorta il governo ad eliminare qualsiasi discriminazione nei confronti di ogni tipo di minoranza;

56.

ritiene che la decisione dell'Assemblea nazionale cambogiana di revocare l'immunità politica di Sam Rainsy, Chea Poch e Cheam Channy costituisca una seria violazione dei principi democratici e invita le autorità cambogiane a porre fine a qualsiasi forma di persecuzione nei confronti dell'opposizione democratica nel paese; incoraggia tuttavia la Cambogia ad effettuare riforme realmente democratiche quale quadro per garantire i diritti umani, al fine di eliminare le gravi carenze che tuttora persistono; invita la Cambogia ad accelerare la riforma del sistema giudiziario e a intensificare la lotta contro il traffico di donne e bambini; al riguardo, denuncia il fatto che 91 donne e bambini precedentemente salvati dalla schiavitù sono stati rapiti a Phnom Penh e ne chiede l'immediato rilascio;

57.

invita il governo della Birmania a porre fine, quale primo passo verso la creazione di uno Stato basato sulla volontà del popolo, alla repressione delle attività politiche legittime e democratiche; esorta il governo a rilasciare immediatamente Aung San Suu Kyi, che è stata una delle vincitrici del premio Sacharov, e il di lei consigliere, il giornalista settantacinquenne U Win Tin;

58.

valuta positivamente il fatto che la Cina abbia avviato un dialogo con l'UE sui diritti umani; chiede ai governi degli Stati membri, alla Commissione e alla Cina di utilizzare tale dialogo quale opportunità reale di cambiamento nelle politiche interne della Cina, in quanto permangono considerevoli preoccupazioni per quanto riguarda i diritti umani, e nella fattispecie il ricorso alla pena di morte e l'abolizione della libertà di associazione e di religione; sottolinea che una relazione commerciale sempre più positiva deve essere subordinata alle riforme nel campo dei diritti umani; si dichiara preoccupato per la recente inversione di rotta attuata dal Consiglio per quanto riguarda la politica dell'Unione relativamente all'embargo sulle vendite di armi alla Cina e raccomanda che l'embargo sulle armi resti intatto fintanto che il paese non avrà compiuto progressi maggiori sulla questione dei diritti umani; chiede un riesame ufficiale degli eventi di Tienanmen da parte delle autorità cinesi, la pubblicazione dell'elenco dei prigionieri politici e la loro liberazione incondizionata; prende atto con preoccupazione del trattamento della popolazione in Tibet e nello Xinjiang per quanto riguarda la libertà di associazione e di religione;

59.

condanna la presa di potere, lo scorso 1o febbraio 2005, da parte di re Gyanendra e dell'esercito reale nepalese e la severa legge sulla censura; si dichiara allarmato per le crescenti segnalazioni relative alla scomparsa di persone in tutto il paese e ad attacchi contro attivisti impegnati a favore dei diritti umani, nonché contro giornalisti, gruppi politici di opposizione e organizzazioni della società civile; denuncia i gravi abusi commessi dalla guerriglia nel corso del conflitto che scuote il paese dal 1999; invita il re a ripristinare lo stato di diritto e le comunicazioni, a liberare tutti gli esponenti politici e i difensori dei diritti umani e a rispettare la libertà di espressione e di riunione;

60.

si compiace delle prime elezioni presidenziali dirette che si sono svolte nel settembre 2004 in Indonesia; è preoccupato dalle segnalazioni di abusi perpetrati contro civili dalle forze armate e da gruppi ribelli indonesiani nelle province di Papua e Aceh; esprime l'auspicio che il processo di ricostruzione a seguito del devastante impatto dello tsunami possa essere utilizzato per promuovere la riconciliazione e far avanzare il processo di pace, mettendo così fine al lungo conflitto di Aceh; sollecita le autorità indonesiane a svolgere indagini approfondite e consegnare alla giustizia i responsabili di assassini e di altri crimini contro i difensori dei diritti umani nonché a garantire che le disposizioni della dichiarazione sulla tutela dei difensori dei diritti umani, approvata nel dicembre 1998 dall'Assemblea generale dell'ONU, siano integralmente rispettate in Indonesia;

61.

invita la Corea del Nord a riconoscere la triste condizione del suo popolo oppresso dal regime e a dare inizio ad una svolta reale a tutti i livelli, che consenta di realizzare riforme che riconoscano l'esigenza di rispettare i diritti umani; sottolinea che nell'indice mondiale sulla libertà di stampa, pubblicato ogni anno, la Corea del Nord è indicata come il peggior paese al mondo; deplora il fatto che il regime nordcoreano abbia annunciato il proprio ritiro dal quadro multilaterale per il dialogo (colloqui a sei).

Africa

62.

mette in evidenza le condizioni critiche di molti cittadini di paesi africani contagiati da gravi malattie pandemiche, soprattutto l'HIV/AIDS; riconosce i progressi compiuti in taluni paesi africani, come l'Uganda; invita la Commissione ad aiutare le Nazioni Unite a sviluppare, in cooperazione con l'Unione africana, una strategia globale per contenere e minimizzare la diffusione delle malattie pandemiche, soprattutto l'HIV/AIDS; ribadisce il diritto di tutti gli essere umani all'accesso all'assistenza e alle cure mediche; invita gli Stati membri e la Commissione ad attribuire massima priorità, in termini politici e finanziari, alla lotta contro le malattie infettive e, in particolare, la crescente pandemia dell'HIV/AIDS, nelle loro politiche di sviluppo;

63.

ritiene che nell'Africa subsahariana sia urgentemente necessario adottare un approccio globale al problema dell'HIV/AIDS per arginare e ridurre la diffusione del virus entro il 2015;

64.

esprime vivo rammarico per il fatto che in varie parti dell'Africa talune violazioni dei diritti umani restino impunite e che persone in posizione di responsabilità possano agire impunemente; invita l'Unione africana ad affrontare questi casi e a cooperare strettamente con la CPI al fine di migliorare la situazione (cfr. la parte dedicata al CPI);

65.

si dichiara preoccupato per l'aggravarsi della situazione in Gambia, dove si sono verificate fra l'altro molte violazioni della libertà di stampa, e sollecita un'inchiesta sull'omicidio del giornalista Deyda Hydara, avvenuto nel dicembre 2004;

66.

esprime reale preoccupazione per i fatti verificatisi di recente nella Costa d'Avorio, che sono sfociati in attacchi razzisti contro civili; invita le fazioni combattenti della Costa d'Avorio a rispettare i diritti umani di tutti i cittadini;

67.

esprime viva preoccupazione per il colpo di stato che ha permesso la nomina di Faure Gnassingbé a Presidente del Togo dopo la morte del padre, in violazione di tutte le regole democratiche; chiede alle autorità togolesi di creare la necessaria struttura istituzionale per garantire elezioni presidenziali libere ed eque, in modo da ripristinare la legalità costituzionale e rispettare i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali, che costituiscono il presupposto per la ripresa della cooperazione con l'Unione europea;

68.

si compiace della diminuzione delle condanne a morte imposte dai tribunali della Shari'a in Nigeria, ma permane preoccupato per il fatto che molti tribunali continuino ad operare in conformità della legge Shari'a; ritiene che la Nigeria debba invece rispettare gli standard internazionali;

69.

è allarmato dalle informazioni secondo cui il governo eritreo continua a perseguitare le minoranze cristiane in tutta la regione; rileva con ulteriore preoccupazione che l'Eritrea continua ad essere uno Stato monopartitico e che non sono tuttora previste elezioni; chiede l'immediata liberazione di tutti i prigionieri politici e giornalisti detenuti nel paese; invita le autorità eritree a metter fine al deterioramento della situazione dei diritti umani;

70.

prende atto con preoccupazione del fatto che, dal settembre 2001, sono stati arrestati all'Asmara dieci giornalisti indipendenti, fra cui un cittadino svedese, Davit Isaak, che non è stato processato per alcun reato e si trova tuttora in carcere; invita il governo eritreo a liberare i giornalisti incarcerati e a revocare la messa al bando della stampa indipendente;

71.

riconosce e sostiene la firma di un nuovo accordo di pace tra le forze del Sudan settentrionale e meridionale per porre fine a due decenni di guerra civile, caratterizzati da violazioni terribili dei diritti umani; sollecita tutte le parti coinvolte a rispettare tutti i protocolli dell'accordo di pace;

72.

invita il governo del Sudan a mettere immediatamente fine ad ogni cooperazione o collaborazione con la milizia araba, cosiddetta milizia Janjaweed, che infligge violenza ad una vasta popolazione, compresi abusi dei diritti umani, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, nel Darfur, regione del Sudan occidentale; si compiace della relazione della commissione d'inchiesta dell'ONU e ne sostiene le conclusioni e le raccomandazioni; esorta il governo sudanese, in cooperazione con l'Unione africana, ad intervenire in modo fermo e definitivo per porre fine agli attacchi di tutte le parti contro civili inermi e disarmare la milizia Janjaweed; invita il governo del Sudan a mostrarsi disponibile a negoziare un trattato di pace con le forze ribelli nel Darfur;

73.

invita l'UE ad imporre sanzioni mirate contro il governo del Sudan finché non si disporrà di prove verificabili che esso ha messo fine alla politica di pulizia etnica e di uccisioni di massa nei confronti dei suoi cittadini; si compiace della decisione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di deferire la questione Darfur alla CPI per garantire giustizia alle vittime, per porre fine al clima di impunità e prevenire la perpetrazione di ulteriori abusi; deplora tuttavia il fatto che, in virtù della risoluzione del Consiglio di Sicurezza, i cittadini di Stati che non sono parti dello statuto della CPI e sono sospettati di aver commesso crimini contro il diritto internazionale nel Darfur, devono essere giudicati esclusivamente dai tribunali del proprio paese;

74.

permane preoccupato per l'alto livello di incidenti nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo in particolare in Ituri, Kivu settentrionale e meridionale, Maniema e Katanga settentrionale; condanna fermamente le forze governative e i combattenti ribelli che nel giugno 2004 hanno commesso crimini di guerra nella città di Bukavu, nel Kivu meridionale;

75.

saluta con soddisfazione il positivo processo di ricostruzione e di riconciliazione nel Ruanda; invita il paese a compiere sforzi ancora maggiori per impedire violazioni dei diritti umani e per instaurare una pace durevole nell'Africa centrale; è allarmato dall'aumento degli attacchi perpetrati in Ruanda contro organizzazioni della società civile, chiese e scuole ed è molto preoccupato dal numero di giudici e personale giudiziario costretti a dimettersi a seguito delle cosiddette riforme giudiziarie;

76.

condanna con la massima fermezza il massacro perpetrato nel campo profughi di Gatumba nel Burundi; esorta il governo di questo paese e la comunità internazionale ad adoperarsi con ogni mezzo per catturare i responsabili ed assicurarli alla giustizia; sostiene il processo di transizione in corso nel Burundi; saluta con favore le previste elezioni, che rappresentano un passo importante nel processo di transizione;

77.

esprime profonda preoccupazione per la grave situazione umanitaria nell'Uganda settentrionale dove, a seguito delle azioni dell'Esercito di Resistenza del Signore del leader dei ribelli Joseph Kony, un'enorme percentuale della popolazione continua a restare nei campi profughi; condanna gli atroci abusi dei diritti umani, fra cui i rapimenti su larga scala, le mutilazioni e gli stupri di bambini, perpetrati nella regione dai ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore;

78.

si compiace del fatto che il governo dell'Angola abbia annunciato che verso la fine del 2006 avranno luogo elezioni politiche; è preoccupato dal conflitto armato nella regione di Cabinda e dalle notizie in merito ad abusi contro la popolazione civile commessi dalle forze armate angolane;

79.

condanna con la massima fermezza le azioni del governo dello Zimbabwe e ne critica le politiche che favoriscono le divisioni razziali e la cattiva gestione economica; è preoccupato che tali politiche stiano portando il paese verso un disastro totale; rileva con preoccupazione il consistente calo della produzione alimentare registrato negli ultimi tempi e le difficoltà incontrate dalle ONG a raggiungere le persone che hanno bisogno di aiuto; invita il governo a cessare l'oppressione dell'opposizione politica, a garantire la libertà dei mezzi di comunicazione e ad assicurare che le elezioni saranno libere ed eque e si svolgeranno in presenza di autorevoli osservatori internazionali;

80.

permane preoccupato che nella Guinea Equatoriale i prigionieri politici restino incarcerati dopo confessioni estorte loro con torture e che i membri dell'opposizione politica siano detenuti senza accuse o processo.

Le Americhe

81.

invita il governo di Cuba ad accettare il diritto alla libertà di riunione e di espressione e a ripristinare immediatamente la moratoria ufficiosa sulla pena di morte; condanna nuovamente la pena di morte comminata contro tre dirottatori e la carcerazione di oppositori politici e ne chiede l'immediata liberazione; invita le autorità cubane a consentire a Oswaldo Payá, vincitore del Premio Sacharov, di accogliere l'invito del Parlamento europeo; condanna l'improvviso cambiamento di strategia e l'abrogazione delle sanzioni da parte del Consiglio;

82.

invita il governo della Giamaica a prendere misure efficaci per porre fine agli omicidi extragiudiziali perpetrati dalle forze di sicurezza; invita inoltre il governo della Giamaica ad abrogare le sezioni 76, 77 e 79 della Legge sui reati contro la persona, che criminalizzano il sesso tra maschi adulti consenzienti e sono utilizzate come giustificazione per inaccettabili molestie, soprattutto nei confronti degli educatori in materia di HIV/AIDS; invita il governo della Giamaica a combattere attivamente contro la diffusa omofobia;

83.

sostiene le opinioni espresse dalla Commissione interamericana per i diritti umani (CIDU), che nell'ottobre 2004 ha espresso grave preoccupazione in merito ai diritti umani e alle condizioni umanitarie a Haiti;

84.

è allarmato dall'elevato numero di donne violentemente uccise in Guatemala e esorta le autorità ad indagare in modo esaustivo su questi crimini e ad impedire che si ripetano ulteriori atti di violenza;

85.

condivide la preoccupazione delle autorità messicane per l'elevato numero di donne violentemente uccise a Ciudad Juarez (Messico) e sostiene gli sforzi compiuti dalle autorità messicane, ed in particolare dal magistrato appositamente nominato, per investigare e risolvere questi crimini nonché evitare ulteriori assassini;

86.

permane preoccupato dinanzi all'allarmante numero di attacchi e di minacce nei confronti di cittadini guatemaltechi che chiedono giustizia per le violazioni dei diritti umani commesse nel passato, in particolare per attacchi contro difensori dei diritti umani, funzionari giudiziari e giornalisti; reputa che le condanne di un ex paramilitare e di un ex sindaco, emesse nel febbraio 2005, per il rapimento di quattro giornalisti nel 2003 costituiscano un segnale positivo, come positivo è il fatto che il governo guatemalteco accetti l'apertura di un ufficio dell'Alto Commissario dell'ONU per i diritti umani, apertura che il Congresso del Guatemala dovrebbe approvare al più presto;

87.

invita il Venezuela a prendere misure efficaci contro la tortura e gli omicidi perpetrati dalle sue forze di polizia, nonché misure volte a garantire la libertà di espressione e il libero accesso all'informazione; rileva che la cooperazione con i paesi limitrofi è necessaria ai fini della stabilità della regione;

88.

deplora le continue, gravi violazioni dei diritti umani, come l'utilizzo dei bambini soldato da parte di gruppi armati irregolari nel conflitto in Colombia, tra cui diverse migliaia che non hanno ancora compiuto 15 anni; permane fortemente preoccupato per le minacce contro i difensori dei diritti umani nel paese; e, a tal riguardo, esorta le autorità colombiane ad adottare misure trasparenti ed efficaci per proteggere la vita di queste persone è preoccupato dalle deplorevoli condizioni in cui vive un gran numero di colombiani, compresi minori, soldati e agenti di polizia rapiti più di sette anni fa, membri del Congresso, come Jorge Eduardo Gechem Turbay, Óscar Tulio Lizcano e Luis Eladio Pérez Bonilla, membri dell'Assemblea regionale della Valle, l'ex ministro Fernando de Araujo e l'ex candidata alla Presidenza Ingrid Betancourt; sostiene le conclusioni contenute nella Dichiarazione adottata a Cartagena nella riunione di coordinamento e cooperazione internazionali per la Colombia, quale seguito delle raccomandazioni approvate a Londra alla presenza, fra l'altro, dell'ONU e delle raccomandazioni dell'Ufficio dell'Alto Commissario dell'ONU per i diritti umani in Colombia;

89.

sostiene le opinioni espresse sulla Colombia dal relatore speciale delle Nazioni Unite, Ambeyi Libago, che raccomanda al governo di dichiarare ufficialmente illegali e sciogliere tutte le milizie e di iniziare procedimenti legali contro tutti i responsabili di violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario, quale che sia la loro affiliazione politica;

90.

invita l'Ecuador ad abolire immediatamente i tribunali di polizia, onde poter effettivamente portare dinanzi ad un tribunale civile imparziale i membri delle forze di sicurezza accusati di maltrattamenti;

91.

esprime preoccupazione per l'aumento degli attacchi contro i giornalisti in Perù e, in particolare, l'omicidio di due noti giornalisti del 2004; è allarmato dall'elevato numero di casi di tortura e di morte di imputati nelle carceri peruviane;

92.

riconosce che la violenza urbana in Brasile resta un fenomeno preoccupante che continua a richiamare la massima attenzione, ma sottolinea che nel 2004 si sono intensificati la violenza rurale e i conflitti regionali, soprattutto nella riserva di Roosevelt, dove vivono gli indigeni di Cinta Larga, nello Stato di Rondônia;

93.

esorta gli Stati Uniti a procedere verso l'abolizione della pena di morte, sottolineando che il ricorso continuato a tale pena negli USA non corrisponde all'immagine di un paese che cerca di inculcare norme in materia di diritti umani, libertà e giustizia in tutto il mondo; è confortato da recenti statistiche che mostrano una persistente riduzione del ricorso alla pena di morte negli Stati Uniti;

94.

condanna il governo degli Stati Uniti per il trattamento riservato ai prigionieri a Guantanamo; esorta il governo statunitense a garantire che a tutti i suoi detenuti, compresi quelli nel campo di detenzione di Guantanamo, siano concessi diritti umani minimi in conformità del diritto internazionale in materia e procedure processuali eque; invita gli Stati Uniti a chiarire senza ulteriori indugi la situazione dei detenuti a Guantanamo e in altri luoghi alla luce delle norme internazionali sui diritti dell'uomo e del diritto umanitario internazionale e ribadisce la posizione espressa da questa istituzione in varie risoluzioni relativamente alla drammatica situazione dei detenuti di Guantanamo;

95.

invita gli Stati Uniti a presentare una relazione alla Commissione per i diritti umani dell'ONU sul rispetto della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici (CIDCP);

Aspetti tematici

I.   I diritti umani e la lotta contro il terrorismo

96.

condanna con assoluta fermezza il terrorismo in tutte le sue forme;

97.

prende atto del nuovo fenomeno rappresentato dal terrorismo globale rivolto contro le democrazie, che si è tradotto in attacchi brutali e omicidi contro un gran numero di civili; riconosce che tali attacchi si propongono di influenzare i processi democratici; rileva che questo tipo di terrorismo rappresenta una nuova e violenta minaccia contro i diritti umani fondamentali;

98.

ribadisce che, al fine di affrontare questa terribile minaccia moderna, il dovere principale dei governi democratici è quello di proteggere i cittadini con decisione, di combattere il terrorismo con fermezza e tenacia e di individuare e smantellare tutte le reti terroristiche; insiste sul fatto che, in tale azione e perseguendo i presunti colpevoli, i governi stessi devono rispettare lo Stato di diritto, nonché i propri impegni internazionali in materia di diritti umani, comprese le leggi umanitarie e sui profughi;

99.

riconosce che è necessaria la solidarietà dell'UE per far fronte alla sfida del terrorismo; reputa essenziale mettere a punto strategie esaustive che contribuiscano ad affrontare le cause della povertà estrema, dell'insicurezza, del crollo di Stati e dell'avanzata del fondamentalismo, che possono contribuire all'emergere di attività terroristiche;

100.

prende atto della relazione del gruppo di lavoro di alto livello dell'ONU sulle minacce, stando alla quale lo sforzo effettuato a livello mondiale contro il terrorismo ha, in taluni casi, corroso proprio quei valori che sono il bersaglio dei terroristi: i diritti umani e lo Stato di diritto;

101.

sostiene gli sforzi di singoli Stati volti a rafforzare la legislazione nazionale e a potenziare la cooperazione regionale e internazionale per sventare gli atti terroristici ma sottolinea che ciò non deve recare pregiudizio ai diritti umani internazionali né alle leggi umanitarie internazionali e sui profughi e che gli Stati membri dovrebbero garantire che la legislazione in materia di sicurezza non sia applicata contro i difensori dei diritti umani per impedire la loro attività; riconosce la sofferenza e la desolazione delle vittime e invita gli Stati e tutte le altre amministrazioni ad attuare misure di protezione legale e sociale; chiede che la Commissione si faccia promotrice dell'elaborazione di una convenzione internazionale delle Nazioni Unite per la protezione delle vittime del terrorismo e la loro assistenza;

102.

invita il Consiglio e gli Stati membri ad assicurare un maggiore coordinamento tra i gruppi di lavoro del Consiglio interessati, responsabili delle iniziative dell'UE contro il terrorismo, compresa la cooperazione con paesi terzi nel contesto dell'applicazione delle risoluzioni pertinenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU, e il gruppo di lavoro del Consiglio sui diritti dell'uomo; incoraggia una stretta cooperazione fra il coordinatore antiterrorismo dell'UE e il rappresentante personale per i diritti dell'uomo, di recente nominato dal Segretario generale del Consiglio/Alto rappresentante per la PESC;

103.

riconosce l'esigenza di una risposta forte e coordinata al terrorismo e ribadisce che gli atti terroristici non possono mai essere giustificati; rileva che le misure devono essere specifiche per rispondere alle caratteristiche di ciascuna organizzazione terroristica; invita a tale riguardo il Consiglio a tenere regolarmente informato il Parlamento sull'elenco aggiornato delle organizzazioni terroristiche e sui motivi delle modifiche ad esso apportate;

104.

ricorda che tutti gli Stati hanno l'obbligo di rispettare e garantire i diritti e le libertà fondamentali delle persone all'interno della propria giurisdizione;

105.

riconosce la dichiarazione di Berlino formulata dalla commissione internazionale dei giuristi quale tentativo di delineare un equilibrio accettabile tra la lotta contro il terrorismo e il rispetto dei diritti umani;

106.

esorta gli Stati a rispettare i principi di legalità, necessità, proporzionalità e non discriminazione quando mettono in atto misure contro il terrorismo;

107.

invita tutti gli Stati a non criminalizzare l'esercizio legittimo dei diritti e delle libertà fondamentali; sottolinea che la responsabilità penale degli atti di terrorismo deve essere individuale, non collettiva;

108.

invita tutti gli Stati a garantire che qualsiasi deroga ad un diritto, soggetto a deroga durante un'emergenza, sia temporanea, strettamente necessaria e proporzionata alla minaccia specifica da affrontare e che non sia discriminatoria a motivo di razza, colore della pelle, genere, orientamento sessuale, handicap, età, religione, lingua, opinioni politiche o di altro tipo, origine nazionale, sociale o etnica, proprietà, nascita o altro status;

109.

invita tutti gli Stati a non detenere persone segretamente e a tenere un registro di tutti i detenuti, nonché a dare a tutte le persone private della libertà immediato accesso ad avvocati e personale medico, ove necessario;

110.

invita tutti gli Stati a garantire, in ogni momento e circostanza, che gli imputati siano processati solo da un tribunale indipendente e imparziale, istituito dalla legge e che siano loro concesse garanzie per un processo pienamente equo, compresi la presunzione di innocenza, il diritto di verificare le prove, i diritti della difesa, il diritto ad una consulenza legale efficace nonché il diritto di ricorso;

111.

sottolinea che, nell'attuare le misure contro il terrorismo, gli Stati devono rispettare e salvaguardare i diritti e le libertà fondamentali, compresi la libertà di espressione (a meno che l'espressione non sia un'istigazione all'odio o alla violenza), religione, coscienza o fede, associazione e riunione, nonché il diritto alla privacy, che desta particolare preoccupazione nella sfera della raccolta e diffusione di informazioni riservate;

112.

invita tutti gli Stati a non espellere, rinviare, trasferire o estradare una persona sospettata o condannata per atti di terrorismo verso uno Stato in cui esista il rischio reale che questa persona sia sottoposta a gravi violazioni dei diritti umani, compresi tortura, trattamenti o punizioni disumani o degradanti, sparizioni forzate, esecuzioni giudiziali o extragiudiziali o a un processo deliberatamente iniquo;

113.

sottolinea che, durante i conflitti armati o le occupazioni, gli Stati devono applicare e rispettare sia le norme e i principi del diritto umanitario internazionale che la legislazione in materia di diritti umani;

114.

invita gli Stati membri a non trasferire gli interrogatori di detenuti in paesi dove è possibile ricorrere alla tortura, esorta gli Stati a non fare ricorso a testimonianze estorte con la violenza e la tortura; ricorda agli Stati che, in caso di detenzione di presunti terroristi, sono tenuti a rispettare la Convenzione dell'ONU contro la tortura o altri trattamenti o pene crudeli, disumani o degradanti;

115.

invita la Commissione a segnalare gli Stati che utilizzano la minaccia del terrorismo quale scusa per introdurre politiche repressive, in particolare quelle volte a limitare la libertà della stampa e dei mezzi d'informazione; pone in particolare l'accento sul fatto che, nel contesto della lotta contro il terrorismo, le leggi sulla sicurezza non devono legittimare la persecuzione dei difensori dei diritti umani;

116.

invita il Consiglio, e in particolare gli Stati membri, ad affrontare il deficit in materia di diritti umani nell'approccio dell'ONU per combattere il terrorismo, assicurando fra l'altro che le misure raccomandate agli Stati dal Comitato antiterrorismo del Consiglio di sicurezza siano conformi alle norme internazionali sui diritti umani.

II.   Diritti dei bambini

117.

sottolinea che nel mondo un bambino su dodici è vittima delle forme più gravi di lavoro forzato, di sfruttamento sessuale o di arruolamento militare forzato (6);

118.

sostiene la definizione di bambino, contenuta nella Convenzione sui diritti del bambino (7) dell'ONU e nella Carta africana dei bambini (8), in cui si afferma che è bambino chiunque non abbia compiuto 18 anni, senza eccezioni;

119.

chiede alla Commissione di presentare una comunicazione sui diritti dei bambini e sulla politica dell'UE in materia di sviluppo;

120.

invita il Consiglio e la Commissione ad attribuire un'attenzione particolare ai diritti dei bambini in qualità di principi sottostanti e di obiettivi all'interno della dichiarazione rivista dell'UE sulla politica in materia di sviluppo;

121.

è allarmato dal fatto che i bambini poveri siano oggi numerosi come non mai in passato; invita la Commissione e il Consiglio a porre i bambini e i loro diritti al centro del contributo dell'UE per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio;

122.

riconosce che la ratifica pressoché universale della Convenzione sui diritti del bambino non trova forse riscontro nel successivo processo di applicazione (9); invita tutti gli Stati a passare dall'accettazione universale all'osservanza universale;

123.

esorta gli Stati a rispettare le procedure del meccanismo di monitoraggio e informazione della Convenzione sui diritti del bambino; ritiene che l'attuazione della Convenzione sia un fattore essenziale ai fini della responsabilizzazione dei governi;

124.

sostiene il protocollo facoltativo alla Convenzione sui diritti del bambino relativo al coinvolgimento di bambini in conflitti armati; esorta gli Stati, compresi gli Stati membri dell'UE, a firmare e a ratificare il protocollo;

125.

esorta gli Stati Uniti a ratificare la Convenzione al più presto, visto che solo due Stati la devono ancora ratificare (l'altro è la Somalia che è priva di un governo funzionante);

126.

è profondamente preoccupato dal fatto che milioni di bambini continuino a morire ogni anno a seguito di malattie che potrebbero essere evitate, vedendosi così negare il diritto alla salute e alla vita, e che milioni di bambini siano vittime dell'HIV/AIDS, contagiati o rimasti orfani;

127.

è profondamente preoccupato dal fatto che circa 104 milioni di bambini in età scolare, per la maggior parte ragazze, si vedono negare il diritto all'istruzione; invita la Commissione ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dell'iniziativa Fast Track e ad impegnarsi attivamente con i partner ACP sulle questioni legate all'istruzione;

128.

esprime profonda preoccupazione per il crescente numero di bambini coinvolti nel traffico globale; considera tale situazione un fallimento da parte dell'intera comunità mondiale e sottolinea la necessità di interventi e leggi urgenti per punire gli autori e proteggere le vittime;

129.

sostiene le misure adottate a livello regionale e internazionale per combattere tutte le forme di lavoro infantile;

130.

invita tutti gli Stati a porre fine al reclutamento di bambini nelle forze armate e all'utilizzo di bambini sotto i 18 anni nei conflitti armati;

131.

condanna senza appello il barbaro utilizzo dei «bambini soldato» nei conflitti e nelle guerre; chiede fermamente ai paesi coinvolti di rispettare la legislazione universalmente riconosciuta in materia di diritti umani.

III.   L'impatto dei conflitti su donne e bambini

132.

sottolinea che in anni recenti sono stati registrati stupri di massa nel corso delle guerre in numerosi paesi, compresi Cambogia, Liberia, Perù, Bosnia, Sierra Leone, Ruanda, Repubblica democratica del Congo, Somalia e Uganda; è allarmato dal fatto che ultimamente a Darfur, Sudan occidentale, gli sfollati abbiano descritto una situazione di attacchi sistematici e illegali contro i civili, compreso lo stupro, da parte di una milizia araba sponsorizzata dal governo e dalle forze armate sudanesi; riconosce che in tali situazioni un'attenzione particolare deve essere attribuita ai gruppi più vulnerabili della società, in particolare alle donne, ai bambini, ai disabili e agli anziani;

133.

condanna il barbaro uso dello stupro quale strumento di guerra e ribadisce che la comunità internazionale deve continuare a far capire chiaramente che il ricorso allo stupro in guerra viola il diritto umanitario e le convenzioni internazionali; chiede una forte risposta legale in termini di procedimenti giudiziari per porre rimedio a questi crimini; rileva che il trattato di Roma, che ha istituito nel 2000 la Corte penale internazionale, classifica lo stupro come crimine contro l'umanità;

134.

riconosce l'impatto degli stupri di massa su donne e ragazze in quanto le rende vulnerabili nei confronti dell'HIV/AIDS; esorta l'UE ad assicurare che tutte le donne e ragazze che abbiano subito uno stupro possano avere immediato accesso alla necessaria profilassi, compresa l'interruzione della gravidanza;

135.

denuncia il fatto che in molti casi i responsabili degli atti di violenza sessuale e stupro commessi durante i conflitti non vengono denunciati e restano impuniti, e ritiene che l'applicazione e il pieno rispetto dei diritti in materia di salute riproduttiva contribuiranno a ridurre al minimo questi casi;

136.

è preoccupato dai presunti maltrattamenti e abusi sessuali da parte di personale delle Nazioni Unite, tra l'altro, nella Repubblica democratica del Congo, in Bosnia e in Kosovo;

137.

esprime preoccupazione per il fatto che migliaia di bambini continuino ad essere impiegati come «pedine armate» in più di 20 paesi a livello mondiale; sottolinea che, secondo il rapporto globale 2004 sui soldati bambini, questi sono impiegati nei conflitti armati dai governi e da gruppi ribelli armati in Burundi, Repubblica democratica del Congo, Costa d'Avorio, Guinea, Liberia, Myanmar, Ruanda, Sudan e Uganda e dalle forze ribelli in Sri Lanka; esorta fermamente tutte le forze armate governative e tutti gli altri gruppi armati a liberare immediatamente tutti i bambini arruolati nelle loro file;

138.

sostiene il protocollo facoltativo alla Convenzione sui diritti del bambino relativo al coinvolgimento di bambini in conflitti armati; esorta tutti gli Stati, compresi gli Stati membri dell'UE, a firmare e ratificare il protocollo;

139.

prende atto che sono principalmente i maschi ad essere usati come soldati bambini, ma sottolinea che anche le bambine sono impiegate in misura crescente come combattenti attive e prostitute nei conflitti armati;

140.

sottolinea che i bambini sono reclutati per compiti e ruoli diversi, come messaggeri, spie, cuochi, portatori, ecc., e che tutti questi compiti li espongono a rischi; pone in particolare l'accento sulla vulnerabilità delle ragazze alla violenza e allo sfruttamento sessuale nel ruolo di schiave del sesso e/o di mogli forzate;

141.

chiede che l'ONU e l'intera comunità internazionale prestino maggiore attenzione all'impatto dei conflitti su donne e bambini, soprattutto su quelli appartenenti a minoranze etniche, linguistiche e/o religiose, e in particolare quando diventano bersaglio di una deliberata strategia bellica;

142.

apprezza l'adozione nel 2003 degli orientamenti dell'UE su bambini e conflitti armati; chiede al Consiglio e alla Commissione di presentare al Parlamento europeo, ad intervalli semestrali, una relazione di valutazione sull'attuazione e l'impatto di tali orientamenti; si compiace dei segnali positivi della Commissione che dimostra così la propria disponibilità a cooperare.

IV.   Abolizione della pena di morte

143.

valuta positivamente il persistere della tendenza verso l'abolizione della pena di morte; riconosce che più della metà dei paesi nel mondo, precisamente 118 Stati, hanno ormai abolito la pena di morte di fatto o di diritto, ma permane preoccupato per il fatto che 78 Stati la mantengano ancora in vigore;

144.

elogia Bhutan, Samoa, Senegal e Turchia che nel 2004 hanno abolito la pena di morte per tutti i crimini;

145.

sollecita le autorità filippine a porre fine all'esecuzione delle condanne a morte e in ogni caso a rispettare i diritti giudiziari e processuali minimi della difesa e chiede in particolare alle autorità di tale paese di riesaminare il caso del cittadino dell'UE, lo spagnolo Francisco Juan Larrañaga, condannato a morte con una sentenza colma di irregolarità e priva della benché minima garanzia giuridica e processuale;

146.

incoraggia gli Stati a ratificare il secondo protocollo facoltativo alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, che mira ad abolire la pena di morte;

147.

invita l'UE ad avvalersi dei fori multilaterali, come la commissione dell'ONU per i diritti umani (UNCHR), per incoraggiare gli Stati a ratificare e osservare gli strumenti internazionali per i diritti umani concernenti la pena di morte e a continuare la tradizione di presentare una risoluzione all'UNCHR per abolire la pena di morte, imporre una moratoria sulle esecuzioni capitali e invitare gli Stati che non l'hanno abolita a rispettare gli standard minimi stabiliti dall'ONU;

148.

valuta positivamente la risoluzione 2004/67, adottata il 21 aprile 2004 dall'UNCHR nel corso della sua sessione annuale a Ginevra, che invita tutti gli Stati che mantengono in vigore la pena di morte ad abolirla completamente e, nel frattempo, ad istituire una moratoria sulle esecuzioni; riconosce il ruolo svolto dall'UE e da tutti i suoi Stati membri che hanno appoggiato la risoluzione; esorta tutti gli Stati a rispettare la risoluzione dell'ONU e, come minimo, a introdurre una moratoria sulle esecuzioni;

149.

invita tutti i paesi che hanno introdotto una moratoria sulla pena di morte a passare alla completa abolizione;

150.

è preoccupato dal fatto che l'Asia rimane il continente con il maggior numero di esecuzioni capitali ed allarmato che la Cina sia il paese con il maggior numero di esecuzioni capitali al mondo — secondo le informazioni, sono state migliaia nel 2004; invita la Cina a rendere note le cifre sulle esecuzioni nel 2004;

151.

è preoccupato dal fatto che il ricorso alla pena di morte nello Sri Lanka, dopo una moratoria di 27 anni sulle esecuzioni, è in contrasto con la tendenza a livello internazionale verso la sua abolizione ed esorta quinti le autorità dello Sri Lanka a cercare soluzioni alternative per combattere la criminalità;

152.

prende atto del fatto che vi sia una moratoria sulla pena di morte in Russia ma che finora non sia stata abolita dalla legislazione russa; invita la Russia a prendere misure immediate per ratificare il protocollo n. 6 alla Convenzione europea sui diritti dell'uomo, relativo all'abolizione della pena di morte, e a firmare il protocollo n. 13 sull'abolizione della pena di morte in ogni circostanza;

153.

è allarmato dall'elevato numero di esecuzioni capitali in Iran, in particolare di minori, e dal rifiuto dell'Iran di pubblicare statistiche ufficiali sulla pena di morte;

154.

invita la Commissione e il Consiglio, nel contesto del dialogo sui diritti umani con la Cina e l'Iran, ad esercitare pressioni su questi Stati perché istituiscano una moratoria sulla pena di morte che sia effettivamente applicata e conduca ad una modifica della legislazione;

155.

invita il nuovo governo iracheno a non ripristinare la pena di morte, tanto più che nella Costituzione provvisoria non vi era alcuna menzione della pena capitale;

156.

è preoccupato per il fatto che nell'aprile 2004 l'Afghanistan abbia effettuato la prima esecuzione dopo la caduta dei talebani; invita la nuova leadership recentemente eletta nel paese a introdurre una moratoria sulla pena di morte;

157.

si compiace della decisione adottata nel giugno 2004 dalla Camera bassa del Parlamento del Tagikistan, che ha votato a favore di una legge che sospende la pena di morte;

158.

esprime preoccupazione per il fatto che il governo vietnamita consideri ora un segreto di Stato le informazioni e la pubblicazione di statistiche sul ricorso alla pena di morte; permane profondamente preoccupato dall'elevato numero di condanne a morte eseguite lo scorso anno in Vietnam;

159.

è incoraggiato dal fatto che l'Africa continui a ridurre il ricorso alla pena capitale; si compiace in particolare che lo Zambia abbia ordinato la revisione di tutti i processi che si sono conclusi con la condanna a morte e proposto al parlamento l'abolizione della pena capitale; apprezza l'analoga decisione del Malawi, dove, nell'aprile 2004, il Presidente ha commutato 79 condanne a morte;

160.

invita gli Stati dell'Africa occidentale ad assumere una posizione unanime e abolire completamente la pena di morte, in particolare la Guinea, paese fautore di tale pena;

161.

è incoraggiato dal fatto che la pena di morte abbia virtualmente cessato di esistere in Europa e invita la Bielorussia a far sì che ciò diventi realtà; chiede altresì agli Stati membri dell'UE (Francia, Italia, Lussemburgo e Spagna) e del Consiglio d'Europa che non l'abbiano ancora fatto di ratificare il protocollo n. 13 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo sull'abolizione della pena di morte in tutte le circostanze;

162.

condanna nuovamente l'applicazione della pena di morte a Cuba, dopo diversi anni di sospensione;

163.

si compiace della proposta del Presidente del Messico di abolire completamente la pena di morte (10);

164.

invita gli Stati Uniti ad abolire la pena di morte e si compiace della tendenza incoraggiante che vede un calo del numero di persone condannate a morte; riconosce che, dal 1999, le condanne a morte sono diminuite del 54 %, le esecuzioni del 40 % e il numero dei detenuti nel braccio della morte del 6% (11);

165.

incoraggia la Commissione a mantenere la sua memoria amicus curiae (12) nelle cause dinanzi alla Corte suprema statunitense, come nel 2001, concernenti minori e persone con malattie mentali che sono state condannate a morte;

166.

esorta l'UE a promuovere con coerenza, nelle relazioni con i paesi terzi, i suoi orientamenti sulla pena di morte, adottati nel 1998;

167.

esorta gli Stati fautori della pena di morte a non comminarla a chi non aveva ancora 18 anni al momento del delitto, a donne incinte o ai malati mentali e insiste sul fatto che la pena capitale sia pronunciata solo per i crimini estremamente gravi;

168.

esorta gli Stati che infliggono la pena di morte a persone accusate di aver avuto relazioni omosessuali con partner consenzienti ad abolire tali leggi e pratiche giudiziarie.

V.   Traffico di organi ed esseri umani — industria del sesso e lavoro infantile

169.

riconosce la definizione di traffico quale stabilita nel protocollo dell'ONU per prevenire, sopprimere e punire il traffico di persone, soprattutto donne e bambini, che integra la convenzione dell'ONU contro la criminalità organizzata transnazionale, adottato dall'Assemblea generale dell'ONU nel novembre 2000 (13);

170.

riconosce che le donne e i bambini sono particolarmente vulnerabili nei confronti di quella che può diventare una forma di schiavitù dei nostri giorni;

171.

sottolinea che la schiavitù è vietata dall'articolo 4 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (14);

172.

sottolinea che il traffico di esseri umani sotto qualsiasi forma è una violazione dei diritti umani ed è vietato dall'articolo 5, paragrafo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE;

173.

riconosce che il traffico delle donne e dei bambini a scopo di sfruttamento sessuale è un fenomeno internazionale, organizzato e criminale che ha gravi conseguenze per la sicurezza, il benessere e i diritti umani delle vittime;

174.

sottolinea che le donne e i bambini oggetto di traffico per sfruttamento sessuale sono spesso vittime di abusi sessuali, private della libertà di movimento e derubate della propria identità;

175.

sottolinea che il traffico e la prostituzione forzata sono riconosciuti a livello internazionale come violazioni dei diritti umani e che la convenzione sull'abolizione di qualsiasi forma di discriminazione contro le donne chiede specificatamente agli Stati di «abolire ogni forma di traffico di donne e di sfruttamento della prostituzione» (articolo 6);

176.

è preoccupato che le donne e i bambini entrati in un paese senza documenti o vittime del traffico e derubate dei documenti, spesso non siano in grado di presentare ricorso in tribunale per gli abusi subiti;

177.

sottolinea che il traffico di donne e bambini è un problema globale e incoraggia gli Stati a coordinare le azioni per migliorare l'applicazione del diritto internazionale al fine di combattere questo crimine;

178.

sottolinea l'esigenza di formare, a livello UE, i funzionari incaricati dell'applicazione della legge sui metodi d'indagine relativi alle bande di trafficanti e le guardie alle frontiere sul come identificare i trafficanti e le loro vittime;

179.

riconosce che il traffico di esseri umani non è limitato all'industria del sesso, ma comprende anche il traffico di donne e bambini da adibire al lavoro forzato;

180.

sottolinea che, secondo l'UNICEF, più di 20 000 bambini sono vittime del contrabbando transfrontaliero di schiavi nell'Africa occidentale e centrale;

181.

riconosce che il traffico di organi umani è un'attività criminale internazionale altamente organizzata che ha gravi e dolorose conseguenze; chiede una risposta più organica da parte della comunità internazionale per combattere questo flagello;

182.

esorta singoli Stati a rafforzare la risposta al traffico da parte della giurisdizione penale attraverso riforme legislative, sensibilizzazione e formazione; sottolinea l'esigenza di sostenere e proteggere le vittime chiamate a testimoniare;

183.

esprime forte apprezzamento per il progetto di Convenzione del Consiglio d'Europa sulle azioni contro il traffico di esseri umani (gennaio 2005); esorta la Commissione ad assicurare, con il sostegno del Consiglio, che il progetto di Convenzione del Consiglio d'Europa stabilisca le più elevate norme di tutela dei diritti umani per le vittime di questo traffico;

184.

è incoraggiato dall'impegno della Commissione a presentare una comunicazione sulla prevenzione e la lotta contro il traffico di esseri umani;

185.

riconosce gli sforzi compiuti dalla Commissione, specialmente attraverso i programmi TACIS e CARDS, per elaborare misure volte a combattere il traffico, ma sottolinea l'esigenza di potenziare i suoi interventi in paesi chiave per il transito, come Bielorussia, Moldova, Federazione russa e Ucraina.

VI.   Ruolo del mondo degli affari nel campo dei diritti umani

186.

incoraggia le imprese operanti a livello internazionale a considerare la legislazione sui diritti umani come un parametro per la loro politica, a rispettare gli obblighi che loro incombono ai sensi della responsabilità delle imprese e ad adottare norme minime basate su tali criteri; invita fermamente le imprese a creare chiari meccanismi per controllare con efficacia tutte le operazioni, conformemente ai codici di condotta e alle norme internazionali in materia di diritti umani;

187.

riconosce che le imprese possono essere assolutamente in grado di influenzare le decisioni dei governi sul mercato globale; le incoraggia a promuovere, proteggere e garantire i diritti dei loro dipendenti e dei dipendenti dei loro fornitori, subappaltatori e partner, anche qualora tali diritti non siano tutelati dalla legislazione nazionale di un determinato paese;

188.

invita le imprese a garantire che i loro prodotti non siano utilizzati in violazione dei diritti umani;

189.

riconosce che in anni recenti talune imprese sono state bersaglio di azioni dei consumatori e di campagne per i diritti umani per responsabilizzarle maggiormente sulla questione e che talvolta queste campagne hanno avuto un effetto distruttivo a causa di richieste irragionevoli; esorta le imprese ad adottare determinati standard minimi per calmare le preoccupazioni dell'opinione pubblica;

190.

riconosce il primo e il secondo principio del Patto globale dell'ONU (Global Compact) in cui si afferma che «le imprese dovrebbero sostenere e rispettare la protezione dei diritti umani, proclamati a livello internazionale» nella loro sfera d'influenza e che «dovrebbero accertarsi di non essere complici nelle violazioni dei diritti umani», nonché i principi da tre a sei, che chiedono alle imprese nel mondo di rispettare i diritti fondamentali dei lavoratori;

191.

accoglie con favore la prossima relazione della Commissione dell'ONU per i diritti umani sulle norme ONU ed auspica che l'Organizzazione continui le proprie consultazioni ad ampio raggio sulle norme in questione, considerando il loro importante status come parametro per le responsabilità delle imprese rispetto ai diritti umani (15);

192.

incoraggia le imprese a cooperare, ove opportuno, con le ONG locali impegnate nel campo dei diritti umani;

193.

esorta le imprese a non operare in uno Stato che sia oggetto di sanzioni unilaterali e regionali o embarghi commerciali imposti a seguito di problemi connessi ai diritti umani;

194.

invita l'UE ad adottare un codice di condotta per le imprese europee che operano a livello internazionale ed in particolare nei paesi in via di sviluppo, sulla falsariga dell'iniziativa europea per la produzione e il consumo etici;

195.

ribadisce la sua richiesta che le delegazioni della Commissione nei paesi terzi promuovano le Linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali e fungano da punti di contatto al riguardo;

196.

invita l'UE a promuovere il concetto di un codice di condotta internazionale per le imprese in relazione ai diritti umani.

VII.   Impunità e il ruolo della Corte penale internazionale

197.

è convinto che una pace sostenibile non può prescindere dalle responsabilità dinanzi alle atrocità e ritiene che porre fine al clima di impunità nelle società profondamente scosse dalla guerra e da gravi violazioni dei diritti umani sia essenziale per ristabilire il rispetto dello Stato di diritto, della pace e della democrazia;

198.

ritiene che l'istituzione della CPI, complementare alle giurisdizioni nazionali, sia parte di un sistema di giustizia internazionale in cui i tribunali nazionali, internazionali e misti, nonché la CPI, cooperano per porre effettivamente fine all'impunità nel caso di gravi violazioni dei diritti umani e per impedire che si verifichino;

199.

esorta la Commissione e gli Stati membri dell'UE a sostenere, durante la programmazione dell'assistenza nel quadro della cooperazione ai paesi reduci da conflitti, il rafforzamento delle capacità nazionali a perseguire gravi violazioni dei diritti umani;

200.

invita gli Stati membri dell'UE ad aiutare il Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia, il Tribunale penale internazionale per il Ruanda e il Tribunale speciale per la Sierra Leone ad eseguire con successo il proprio mandato, in particolare assicurando un'effettiva cooperazione a livello statale consegnando immediatamente gli accusati, compresi Mladic, Karadzic, Gotovina e Taylor;

201.

esorta la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri dell'UE, conformemente alla posizione comune dell'UE sulla CPI (giugno 2003) e al piano d'azione adottato di conseguenza (gennaio 2004), a continuare gli ingenti sforzi volti a promuovere la ratifica a livello universale dello Statuto di Roma e l'adozione di una normativa per la sua applicazione, al fine di aumentare gli interventi e altre azioni a difesa della Corte, quando esso è oggetto di attacchi, e di assicurare un'effettiva cooperazione a livello statale con la Corte stessa; chiede che ogni Presidenza dell'UE presenti al Parlamento europeo una relazione sulle iniziative intraprese nel quadro della posizione comune;

202.

si compiace del fatto che la Repubblica dell'Uganda e la Repubblica democratica del Congo abbiano denunciato due casi al Procuratore capo della CPI (16);

203.

prende atto del fatto che, dal 1o luglio 2002 in poi, si stima che siano stati perpetrati 5.000-8 000 (17) omicidi illegittimi nella Repubblica democratica del Congo; esprime forte apprezzamento per la decisione del Procuratore della CPI (giugno 2004) di investigare i crimini di guerra nella Repubblica democratica del Congo; ritiene che le indagini costituiranno un messaggio chiaro che l'impunità per tutti i crimini di guerra sta per finire;

204.

si compiace della decisione del Procuratore di aprire un'indagine (luglio 2004) nell'Uganda settentrionale sui presunti attacchi contro la popolazione civile, compresi i rapimenti di migliaia di bambini, ad opera dei ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore;

205.

esorta gli Stati membri dell'UE ad adottare tutte le misure adeguate per cooperare pienamente con la CPI, onde garantire il successo delle sue indagini; in particolare, esorta tutti gli Stati membri a firmare accordi di trasferimento dei testimoni con la Corte e a mettere a sua disposizione tutte le informazioni pertinenti di cui dispongono; incoraggia l'UE a concludere un accordo di cooperazione con la CPI per cooperare efficacemente con essa e assisterla nelle sue indagini;

206.

si compiace dell'ultimo deferimento al Procuratore da parte della Repubblica centrafricana (gennaio 2005);

207.

si compiace della dichiarazione dell'UE a sostegno della relazione della Commissione d'inchiesta dell'ONU sul Darfur (18); raccomanda fermamente che il Consiglio di sicurezza dell'ONU riferisca in merito alla situazione nel Darfur alla CPI;

208.

è preoccupato dal fatto che continuino ad essere violate le norme sulla conduzione della guerra e la protezione delle vittime nei conflitti; chiede che sia spezzato questo ciclo di impunità e appoggia la CPI quale strumento idoneo per trattare gli abusi dei diritti umani, a seguito di conflitti, in un contesto internazionale;

209.

raccomanda al Consiglio e alla Commissione di prendere in esame misure che possano indurre gli Stati Uniti a esprimere una valutazione più positiva in merito alla CPI;

210.

ricorda agli Stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma che firmare un accordo che assicura immunità rispetto ai procedimenti della CPI con uno Stato che non ha firmato lo Statuto di Roma, non rispetta lo spirito dello Statuto; chiede in particolare agli Stati Uniti di ratificare lo Statuto e di rinunciare alla ratifica di uno statuto privilegiato per i propri effettivi militari ai quali sarebbe garantita una specie di «immunità internazionale»; invita le istituzioni e gli Stati membri dell'UE a sostenere attivamente gli Stati che subiscono pressioni e sanzioni finanziarie perché rifiutano di firmare tali accordi;

211.

è convinto che porre fine al clima di impunità che regna in Stati distrutti dalla guerra, nonché a gravi di violazioni dei diritti umani sia essenziale per ristabilire il rispetto dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani;

212.

invita a includere in ognuno dei quattro strumenti pertinenti in materia di relazioni esterne (19) un impegno esplicito, coerente e concreto a sostenere la promozione dei diritti umani e la democrazia, quale obiettivo fondamentale e prioritario;

213.

invita a mantenere e a migliorare l'iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani aumentando l'impegno dell'UE a porre l'accento sui diritti umani e la democrazia.

VIII.   Sviluppi politici e istituzionali

214.

invita la Commissione a continuare a rafforzare gli aspetti dei diritti umani in tutte le relazioni internazionali e in tutte le altre politiche;

215.

invita il Consiglio e la Commissione ad affrontare e a prendere concrete misure nei confronti dei paesi in cui vigono leggi che compiono discriminazioni sulla base dell'orientamento sessuale; invita i paesi in cui vigono leggi che considerano reato penale i rapporti sessuali fra adulti consenzienti dello stesso sesso ad abrogarle;

216.

si compiace dell'adozione degli orientamenti dell'UE sui difensori dei diritti umani, nel giugno 2004; esorta l'UE a sostenere con fermezza e ad aiutare i difensori dei diritti umani e i giornalisti esposti a rischi, dato che nel 2004 sono aumentati attacchi e imprigionamenti di giornalisti e di difensori dei diritti umani; invita, a tale riguardo, il Consiglio ad integrare la situazione dei difensori dei diritti umani nei dialoghi politici con i paesi terzi;

217.

invita l'Unione europea ad assicurare maggiore coerenza nella politica in materia di diritti umani e a garantire una maggiore diffusione dell'informazione; sottolinea che nessuna motivazione economica deve indurre l'Unione europea a negare o minimizzare l'esistenza di violazioni dei diritti umani;

218.

invita l'Unione europea e i suoi Stati membri a pronunziarsi a una sola voce sulle violazioni dei diritti umani, in particolare in seno alla Commissione dell'ONU per i diritti dell'uomo, dove l'UE in passato non è stata in grado di influenzare a sufficienza il processo decisionale per la mancanza di un consenso tra gli Stati membri;

219.

ribadisce che il rispetto dei diritti umani, previsto dagli accordi dell'UE con i paesi terzi, rappresenta un elemento essenziale di tali accordi; invita a tale riguardo la Commissione a mettere a punto un chiaro meccanismo per l'applicazione della clausola diritti umani inclusa nelle relazioni pattizie dell'UE con i paesi terzi e a rivedere, alla luce di tale clausola, gli accordi attuali e futuri; invita la Commissione ad elaborare, in vista del decimo anniversario del processo di Barcellona, una relazione pubblica sui diritti umani nei paesi mediterranei, in base alla quale sviluppare ulteriormente il partenariato;

220.

invita, a tale riguardo, a istituire sottocommissioni per i diritti umani nel quadro degli accordi di associazione, onde sviluppare un dialogo strutturato sui diritti umani e la democrazia, e ad identificare i settori chiave critici da esaminare nei piani d'azione della politica europea di vicinato; pone l'accento sull'importanza di consultare la società civile e di coinvolgerla nelle attività di tali sottocommissioni per meglio controllare la situazione dei diritti umani; sottolinea altresì la necessità che il Parlamento sia strettamente associato ai lavori e al seguito di tali sottocommissioni; a tale riguardo ribadisce il proprio invito alla Commissione a elaborare una relazione sulla situazione dei diritti umani nei paesi interessati dalla politica europea di vicinato;

221.

raccomanda che sia effettuata una valutazione delle attività del Consiglio e della Commissione, come indicato nella relazione annuale dell'Unione europea sui diritti umani, relativamente ai paesi e alle preoccupazioni tematiche su cui le sue precedenti risoluzioni hanno posto l'accento, in termini di impatto e di efficacia di tali attività;

222.

si compiace del fatto che Javier Solana, Alto Rappresentante dell'UE per la PESC, abbia nominato Michael Matthiessen quale suo rappresentante personale per i diritti umani (20);

223.

sottolinea l'esigenza che questa posizione sia autorevole e chiede al nuovo rappresentante di cooperare strettamente con il Parlamento europeo, di render conto e lavorare assieme alle pertinenti commissioni del Parlamento europeo; invita il Consiglio a rafforzare le capacità del personale responsabile del rispetto dei diritti umani in seno al proprio Segretariato generale per assicurare un sostegno adeguato al rappresentante personale nell'esercizio del suo mandato;

224.

prende atto delle conclusioni adottate nel dicembre 2004 dal Consiglio sull'applicazione degli orientamenti dell'UE sui dialoghi in materia di diritti umani; sottolinea la necessità che il Parlamento sia associato all'applicazione di tali orientamenti almeno mediante un processo di informazione semestrale da parte del Consiglio; richiama in particolare l'attenzione sui dialoghi strutturati dell'UE con la Cina e l'Iran e a tale riguardo invita il Consiglio a sviluppare una cooperazione più stretta con il Parlamento; più in generale, invita il Consiglio a tenere il Parlamento regolarmente informato sull'applicazione e il seguito degli orientamenti dell'UE in materia di diritti umani e a presentare una relazione interlocutoria sull'impatto effettivo degli orientamenti in loco;

225.

si compiace per l'assunzione, presso le delegazioni della Commissione europea nei paesi terzi, di personale responsabile per i contatti con la società civile e chiede alle suddette delegazioni di garantire la protezione dei difensori dei diritti dell'uomo in caso di urgenza;

226.

sostiene a tale riguardo tutte le iniziative adottate dal Consiglio, dalla Troika e dalla Presidenza per affrontare le principali questioni relativamente alla situazione dei diritti umani nei paesi terzi; invita il Consiglio a presentare annualmente al Parlamento i risultati del programma di lavoro proposto da ogni Presidenza per quanto riguarda le strategie comuni; invita il Consiglio a trasmettere sistematicamente le dichiarazioni e le iniziative in materia di diritti umani al Parlamento, affinché sia informato in modo esauriente; ritiene sia necessario adoperarsi per attribuire maggiore consistenza e coerenza all'azione esterna dell'Unione europea;

227.

ribadisce la propria richiesta alla Commissione di intraprendere una formazione in materia di diritti umani in tutte le delegazioni dell'Unione europea nei paesi terzi e ad assicurare una chiara applicazione degli orientamenti;

228.

auspica che vi possa essere una veritiera ed obiettiva valutazione degli effetti e dei miglioramenti concretamente apportati alla condizione dei diritti umani nel mondo grazie al lavoro svolto al riguardo dal Parlamento europeo, che non pare, al momento, di rilevante e concreta efficacia;

229.

prende atto della decisione del Consiglio di creare un'agenzia autonoma per i diritti umani e fondamentali (21); si attende che l'obiettivo principale di quest'agenzia sia quello di aiutare la Commissione a ridurre la divergenza tra le politiche interna ed esterna dell'Unione in materia di diritti umani; incoraggia il Consiglio a inserire nel mandato dell'agenzia i paesi candidati;

230.

riconosce che l'inserimento nella Costituzione della Carta dei diritti fondamentali dell'UE dimostra che l'UE sta prendendo sul serio la questione dei diritti umani all'interno delle sue frontiere e raccomanda, quindi, che il mandato dell'agenzia sia esteso a tutti i settori della Carta e alle relative disposizioni della prima parte del Trattato costituzionale, quale ulteriore esempio dell'impegno dell'UE ad applicare tali diritti nella pratica;

231.

raccomanda che l'agenzia non duplichi il lavoro già svolto sotto gli auspici del Consiglio d'Europa; raccomanda pertanto che essa attui una cooperazione istituzionalizzata con il Consiglio d'Europa e le sue istituzioni, nonché con la Corte europea per i diritti umani, tenendo conto anche delle attività dell'OSCE e dell'ONU;

232.

suggerisce che l'agenzia stabilisca un dialogo significativo con la società civile e gli esperti nazionali e costruisca legami con gli istituti universitari;

233.

sottolinea con forza la necessità che l'agenzia sia indipendente e riferisca regolarmente al Parlamento per poter essere un garante efficace e credibile dei diritti fondamentali nell'UE;

234.

chiede la tempestiva adozione della dichiarazione dell'ONU sui diritti dei popoli indigeni; a tal fine sostiene la pronta ripresa delle attività del gruppo di lavoro sul progetto di dichiarazione e invita la Commissione e il Consiglio ad attribuire pieno sostegno alla causa dei popoli indigeni e a tener conto delle conclusioni di tale dichiarazione;

235.

si compiace della proposta di revisione del codice di condotta dell'UE sulle esportazioni di armi, durante la Presidenza lussemburghese, e invita il Consiglio ad adottare delle misure per assicurare che tutti gli Stati membri si attengano strettamente alle disposizioni del codice, a fornire le risorse necessarie per i controlli e l'applicazione e a promuovere ulteriormente l'elaborazione di un trattato globale sul commercio delle armi;

*

* *

236.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi prossimi all'adesione, alle Nazioni Unite, al Consiglio d'Europa, all'OSCE nonché ai governi dei paesi citati nella presente risoluzione e agli uffici delle principali ONG attive nella difesa dei diritti umani con sede nell'UE.


(1)  GU C 379 del 7.12.1998, pag. 265;GU C 262 del 18.9.2001, pag. 262;GU C 293 E del 28.11.2002, pag. 88;GU C 271 E del 12.11.2003, pag. 576.

(2)  GU C 364 del 18.12.2000, pag. 1.

(3)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

(4)  GU C 82 E dell'1.4.2004, pag. 610.

(5)  Testi approvati, P6_TA(2005)0051.

(6)  Relazione UNICEF sul lavoro infantile, 2005.

(7)  Adottata nel 1989 e ratificata da tutti gli Stati, ad eccezione degli Stati Uniti e della Somalia.

(8)  Adottata dall'Organizzazione per l'Unione africana nel 1990.

(9)  La Convenzione sui diritti del bambino è l'unico trattato sui diritti umani che copre l'intera gamma dei diritti civili, politici, economici, sociali e culturali.

(10)  L'articolo 22 della vigente Costituzione messicana limita il campo di applicazione della pena di morte, ma non l'abolisce. Secondo il diritto messicano, la pena di morte è mantenuta nel codice penale militare. Tuttavia, da più di 50 anni non ci sono state esecuzioni.

(11)  La pena di morte nel 2004: relazione finale, Centro informazioni sulla pena di morte, dicembre 2004.

(12)  La memoria amicus curiae è presentata da qualcuno che non è parte in causa e può fornire informazioni su questioni giuridiche, spesso nel tentativo di influenzare la Corte Suprema.

(13)  «Traffico di persone»: reclutamento, trasporto, trasferimento, ospitalità o ricezione di persone ricorrendo alle minacce o all'uso della forza o ad altri mezzi coercitivi, a rapimento, frode, inganno, sotterfugio, abuso di potere o di posizione vulnerabile, a pagamenti o benefici dati o ricevuti per ottenere il consenso di una persona avente il controllo su un'altra persona, a scopo di sfruttamento.

(14)  Articolo 4: «Nessun individuo deve esser tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi sono proibite sotto qualsiasi forma.».

(15)  La relazione dell'ONU è stata presentata all'UNCHR nel marzo 2005, a Ginevra.

(16)  Il Procuratore ha ripetutamente affermato che esaminerà le denunce di violenza sessuale, come lo stupro, in entrambe i casi. Tuttavia, la CPI non perseguirà i bambini soldato poiché, in base al suo statuto, l'imputato deve avere almeno 18 anni.

(17)  Cifre basate sui dati dall'Ufficio del Procuratore, CPI, ottobre 2004.

(18)  Commissione internazionale d'inchiesta sul Darfur, relazione al Segretario generale dell'ONU, 25 gennaio 2005.

(19)  Lo strumento di cooperazione allo sviluppo e cooperazione economica, lo strumento europeo di vicinato e partenariato, lo strumento di stabilità e lo strumento di assistenza preadesione.

(20)  Conclusioni della Presidenza, Bruxelles, 16/17 dicembre 2004 (punto 52).

(21)  Conclusioni della Presidenza, Bruxelles, 16/17 dicembre 2004. Comunicazione della Commissione: L'agenzia dei diritti fondamentali — Documento di consultazione pubblica, SEC(2004)1281, Bruxelles, 25.10.2004, COM(2004)0693.

P6_TA(2005)0151

Situazione dei Rom nell'Unione europea

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei Rom nell'Unione europea

Il Parlamento europeo,

vista la celebrazione in data 8 aprile 2005 della Giornata internazionale dei Rom (1),

visto il Trattato costituzionale firmato dai Capi di Stato e di governo il 29 ottobre 2004, la cui Seconda parte è costituita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

visti gli articoli 3, 6, 7, 29 e 149 del trattato CE, che impegnano gli Stati membri a garantire pari opportunità per tutti i cittadini,

visto l'articolo 13 del trattato CE che permette alla Comunità europea di prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sulla razza o l'origine etnica,

vista la direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica (2) che vieta ogni discriminazione per motivi etnici,

visti l'articolo 4 della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sulla protezione delle minoranze nazionali e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali,

vista la Raccomandazione 1557(2002) del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, in particolare i suoi paragrafi 3 e 15 che rilevano il diffuso fenomeno della discriminazione contro i Rom nonché la necessità di rafforzare il sistema di monitoraggio delle discriminazioni nei loro confronti e di risolvere la questione del loro status giuridico,

visto il documento adottato dal gruppo COCEN in vista del Consiglio europeo di Helsinki del 1999, dal titolo «Situazione dei Rom nei paesi candidati», in cui si sottolinea l'esigenza di una maggiore sensibilizzazione al problema del razzismo e delle discriminazioni contro i Rom,

vista la Convenzione ONU contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti del 10 dicembre 1984,

vista la direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro (3),

vista la Carta dei partiti politici europei per una società non razzista (4),

vista l'istituzione di un Gruppo di Commissari responsabili per i diritti fondamentali, la lotta contro le discriminazioni e le pari opportunità (5), e in attesa della presentazione della sua agenda,

visti il regolamento (CE) n. 1035/97 del Consiglio, del 2 giugno 1997, che istituisce un Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia (6), le relazioni annuali e le relazioni tematiche dell'Osservatorio (EUMC) sul razzismo nell'UE e il Libro verde della Commissione su uguaglianza e non discriminazione nell'Unione europea allargata (COM(2004)0379);

vista la recente pubblicazione da parte della Commissione di una relazione che richiama l'attenzione sugli inquietanti livelli di ostilità e di violazioni dei diritti dell'uomo contro Rom, zingari e girovaghi in Europa (7),

viste la sua risoluzione del 27 gennaio 2005 sull'olocausto, l'antisemitismo e il razzismo (8),

visti gli strumenti giuridici internazionali quali la Raccomandazione generale XXVII (Discriminazioni nei confronti dei Rom) del Comitato delle Nazioni Unite sull'eliminazione della discriminazione razziale e la raccomandazione di politica generale n. 3 sulla lotta al razzismo e all'intolleranza verso i Rom/zingari della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza,

visto l'esaustivo Piano d'azione adottato dai paesi dell'OSCE, tra cui gli Stati membri e i paesi candidati, incentrato sul miglioramento della situazione dei Rom e dei Sinti nella zona OSCE, nel quadro del quale gli Stati si impegnano, tra l'altro, a potenziare i loro sforzi volti a garantire che le popolazioni Rom e Sinti possano svolgere un ruolo completo ed equo nelle nostre società e a debellare la discriminazione nei loro confronti,

visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.

considerando che la data dell'8 aprile, proclamata Giornata internazionale dei Rom, è considerata una giornata celebrativa per questo popolo e al tempo stesso un'opportunità per sensibilizzare maggiormente il pubblico su quella che è la più numerosa minoranza etnica d'Europa e sulla gravità della sua esclusione sociale,

B.

considerando che i 12-15 milioni di Rom che vivono in Europa, 7-9 milioni dei quali nell'Unione europea, sono vittime di discriminazioni razziali e che molti di loro subiscono spesso gravi discriminazioni strutturali, condizioni di povertà ed esclusione sociale nonché una discriminazione multipla in base a sesso, età, disabilità e orientamento sessuale,

C.

sottolineando l'importanza di eliminare urgentemente la persistente e violenta tendenza a compiere atti di razzismo e discriminazione razziale contro i Rom e consapevole che ogni forma di impunità per attacchi razzisti, espressioni di odio, aggressioni fisiche da parte di gruppi estremisti, detenzioni illegali e maltrattamenti da parte della polizia originati da sentimenti di antizingarismo e fobia dei Rom contribuisce ad indebolire i principi della legge e della democrazia, tende ad incoraggiare il ripetersi di tali reati e richiede risoluti interventi volti ad eliminarli,

D.

rilevando che la mancata azione contro la discriminazione razziale e la xenofobia nei confronti dei Rom, soprattutto da parte delle pubbliche autorità, rappresenta un fattore che favorisce il persistere di tali problemi nella società,

E.

considerando che la comunità Rom continua a non essere considerata una minoranza etnica o nazionale in tutti gli Stati membri e paesi candidati e che essa pertanto non gode in tutti i paesi dei diritti connessi a tale status,

F.

considerando che, se molti Stati membri hanno rapidamente trasposto nell'ordinamento interno la direttiva 2000/43/CE, altri non vi hanno provveduto o lo hanno fatto in modo incompleto o non corretto,

G.

considerando che l'Olocausto dei Rom merita un pieno riconoscimento commisurato alla gravità dei crimini commessi dai nazisti per eliminare fisicamente i Rom d'Europa e chiedendo al riguardo alla Commissione e alle autorità competenti di adottare tutte le misure necessarie per rimuovere l'azienda di allevamento suino dal sito dell'ex campo di concentramento di Lety u Pisku e di crearvi un degno memoriale,

H.

ricordando che un elevato numero di Rom è stato vittima di guerre e di «pulizia etnica» e continua ad essere vittima di persecuzioni in parti di regioni dell'ex Iugoslavia,

I.

deplorando che un notevole numero di Rom richiedenti asilo sono stati espulsi o minacciati di espulsione dagli Stati membri ospitanti in violazione del principio di non-refoulement definito nella Convenzione di Ginevra del 1951 e protocolli associati,

J.

deplorando che i Rom continuino ad essere sottorappresentati nelle compagini governative e nell'amministrazione pubblica degli Stati membri e dei paesi candidati in cui costituiscono una significativa percentuale della popolazione; che i loro governi si sono impegnati ad aumentare il numero di Rom che lavorano nell'ambito di strutture decisionali ma non hanno ancora compiuto progressi significativi,

K.

riconoscendo la necessità di garantire l'effettiva partecipazione dei Rom alla vita politica, soprattutto per quanto riguarda le decisioni che interessano la vita e il benessere delle comunità Rom,

L.

sottolineando che in nessun caso si dovrebbero elaborare ed applicare nuove normative in materia di cittadinanza che siano discriminatorie nei confronti di legittimi richiedenti la cittadinanza o che portino a ritirare la cittadinanza ai Rom che risiedono da lungo tempo in uno Stato membro o paese candidato,

M.

considerando che, in una serie di paesi, esistono chiare indicazioni secondo cui le forze di polizia ed altre istanze del sistema penale risentono di pregiudizi nei confronti dei Rom, il che determina una sistematica discriminazione razziale nell'esercizio della giustizia penale,

N.

considerando che i Rom sono regolarmente discriminati quanto all'assistenza sanitaria e alla sicurezza sociale e rilevando con preoccupazione i casi di segregazione nei reparti di maternità e la sterilizzazione di donne Rom senza il loro consenso informato,

O.

considerando che su vasta scala esistono condizioni di vita inferiori agli standard minimi e antigieniche nonché prove evidenti di ghettizzazione e che ai Rom viene regolarmente impedito di trasferirsi al di fuori di tali zone,

P.

richiamando l'attenzione sui sistemi scolastici basati sulla segregazione razziale esistenti in alcuni Stati membri, in cui i bambini Rom ricevono un insegnamento mediocre in classi separate o vengono inseriti in classi destinate ai disabili mentali; riconoscendo che il miglioramento dell'accesso all'istruzione e delle opportunità per i Rom di conseguire titoli accademici è d'importanza fondamentale per fornire più ampie prospettive alle comunità Rom,

Q.

considerando che in media le comunità Rom presentano livelli inaccettabilmente elevati di disoccupazione, il che richiede interventi specifici volti ad agevolare l'accesso al lavoro,

R.

considerando le difficoltà incontrate dalla popolazione Rom per veder riconosciuta la propria cultura e deplorando che, nella maggior parte degli Stati membri e dei paesi candidati, i principali mezzi di informazione continuano a sottorappresentare i Rom nella loro programmazione, rafforzando, allo stesso tempo, uno stereotipo negativo del cittadino Rom attraverso articoli, spettacoli televisivi e radiofonici; rilevando altresì che le nuove tecnologie della comunicazione, compreso internet, possono anch'esse contribuire a combattere la fobia dei Rom;

1.

condanna fermamente qualsiasi forma di discriminazione nei confronti della popolazione Rom;

2.

invita il Consiglio, la Commissione, gli Stati membri e i paesi candidati ad esaminare il riconoscimento dei Rom come minoranza europea;

3.

saluta con favore la recente dichiarazione del Presidente della Commissione Barroso in merito all'importanza di eliminare le discriminazioni contro i Rom e al ruolo che la Strategia di Lisbona potrebbe svolgere per migliorare le opportunità per questo popolo (9); sollecita il Consiglio, la Commissione, gli Stati membri e i paesi candidati ad adoperarsi pubblicamente per combattere l'antizingarismo/fobia dei Rom in tutte le sue forme a livello locale, nazionale, regionale o UE;

4.

sollecita la Commissione a includere il tema della lotta contro l'antizingarismo/fobia dei Rom in tutta Europa fra le sue priorità per il 2007, Anno europeo delle pari opportunità per tutti, ed esorta la società politica e civile a tutti i livelli a chiarire che l'odio razziale contro i Rom non può mai essere tollerato nella società europea;

5.

sollecita inoltre la Commissione ad assicurare ulteriormente, nel quadro dei requisiti politici dei criteri di Copenaghen, che i paesi candidati si adoperino realmente per rafforzare il primato della legge e proteggere i diritti dell'uomo e delle minoranze, in particolare quelli del popolo Rom;

6.

chiede che la Commissione elabori una comunicazione sulle modalità in cui l'UE, in cooperazione con gli Stati membri, possa coordinare e promuovere nel modo più efficace gli sforzi destinati a migliorare la situazione dei Rom, e adotti un piano d'azione contenente chiare raccomandazioni agli Stati membri e ai paesi candidati per conseguire una migliore integrazione economica, sociale e politica dei Rom;

7.

plaude agli Stati membri che hanno trasposto prontamente nel proprio ordinamento interno la direttiva 2000/43/CE, e sollecita quelli attualmente oggetto di una procedura di infrazione per «mancata comunicazione» ad attivarsi per rimediare agli scarsi progressi compiuti; invita il Consiglio ad adottare durante la presidenza lussemburghese la proposta decisione quadro dell'UE su razzismo e xenofobia che renderebbe perseguibili penalmente in tutta l'UE i reati connessi all'odio razziale, in merito alla quale il Parlamento europeo stesso deve essere nuovamente consultato;

8.

invita gli Stati membri e i paesi candidati a rafforzare le proprie disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative intese a contrastare in modo specifico ed esplicito l'antizingarismo e la fobia dei Rom e a proibire la discriminazione razziale e i connessi fenomeni di intolleranza, sia diretti che indiretti, in tutti gli aspetti della vita pubblica;

9.

invita gli Stati membri e i paesi candidati a scambiare le migliori pratiche al fine di incoraggiare la promozione della cultura Rom;

10.

invita gli Stati membri a prendere opportuni provvedimenti per eliminare l'odio razziale e l'istigazione alla discriminazione e alla violenza contro i Rom nei mass media e in ogni forma di tecnologia della comunicazione, ed esorta i grandi media ad instaurare buone prassi in materia di assunzione di personale in modo che questo rifletta la composizione della popolazione;

11.

invita gli Stati membri e i paesi candidati a definire una strategia per migliorare la partecipazione dei Rom alle elezioni in qualità di votanti e candidati a tutti i livelli;

12.

sottolinea l'esigenza di garantire pari diritti sociali e politici ai migranti di origine Rom;

13.

sottolinea che la mancanza di documenti ufficiali costituisce un grave ostacolo all'esercizio dei diritti fondamentali dei Rom in Europa nonché al loro accesso a servizi che sono essenziali per l'inclusione sociale;

14.

sollecita tutti gli Stati membri e i paesi candidati ad adottare misure concrete per migliorare l'accesso dei Rom ai mercati del lavoro al fine di assicurare loro una migliore occupazione a lungo termine;

15.

invita gli Stati membri in cui i figli dei Rom vengono isolati in scuole per disabili mentali o sistemati in aule separate, ad avviare programmi di desegregazione entro un periodo di tempo prestabilito, incoraggiando così il libero accesso all'istruzione di qualità per i figli dei Rom e prevenendo sentimenti ostili ai Rom tra i ragazzi che frequentano le scuole;

16.

ricorda la risoluzione del Consiglio e dei ministri dell'istruzione riuniti in sede di Consiglio, del 22 maggio 1989, concernente la scolarizzazione dei figli degli zingari e dei girovaghi (10), e ritiene che garantire a tutti i figli dei Rom l'accesso all'istruzione ufficiale continui ad essere una priorità;

17.

invita gli Stati membri e i paesi candidati ad adottare provvedimenti per garantire a tutti parità di accesso ai servizi di assistenza sanitaria e di sicurezza sociale, a porre termine a tutte le pratiche di discriminazione, in particolare alla segregazione delle donne Rom nei reparti di maternità, e a impedire la pratica della sterilizzazione non consensuale delle donne Rom;

18.

accoglie con favore la formazione di un Foro dei Rom e viaggiatori europei ed il lavoro dei gruppi del Parlamento che si occupano delle questioni dei Rom e delle minoranze; riconosce l'importanza delle collaborazione con tali organismi nell'elaborare politiche per i Rom in Europa;

19.

ritiene che la ghettizzazione esistente in Europa sia inaccettabile e invita gli Stati membri ad adottare misure concrete per procedere alla deghettizzazione, combattere le pratiche discriminatorie nell'assegnazione di alloggi e assistere i Rom nella ricerca di alloggi alternativi e in buone condizioni igieniche;

20.

sollecita i governi delle regioni in cui vivono popolazioni Rom a compiere ulteriori passi per integrare pubblici dipendenti Rom in tutti i livelli amministrativi e decisionali, in linea con gli impegni precedentemente assunti, e a stanziare le risorse necessarie per l'effettivo assolvimento dei compiti connessi con tali posizioni;

21.

accoglie con favore il decennio per l'iniziativa di inclusione dei Rom, di cui sono firmatari cinque Stati membri e paesi candidati e invita la Commissione a collaborare con tali governi interessati per allineare il finanziamento del pertinente programma dell'UE per realizzare tale iniziativa;

22.

invita la Commissione ad esortare pubblicamente i governi nazionali a garantire che i programmi di finanziamento a favore dei Rom vedano la piena partecipazione dei soggetti interessati alla loro concezione, attuazione e monitoraggio;

23.

sostiene la continua tendenza, nell'ambito delle Istituzioni UE, a inglobare l'approccio «da Rom a Rom», messo a punto dall'OSCE, nella futura assunzione di personale per coprire posti vacanti destinati a Rom e non;

24.

invita i partiti politici, a livello sia nazionale che europeo, a riformare le proprie strutture e procedure interne al fine di rimuovere ogni ostacolo diretto o indiretto alla partecipazione dei Rom e ad incorporare nella propria agenda politica e sociale programmi specifici finalizzati alla loro piena integrazione;

25.

sollecita l'EUMC e, contestualmente alla sua creazione, l'Agenzia per i diritti fondamentali ad accordare maggiore attenzione all'antizingarismo/fobia dei Rom in Europa, e a fornire le risorse necessarie per monitorare gli abusi razziali e le violazioni dei diritti umani nei confronti dei Rom;

26.

sollecita tutti gli Stati membri a sostenere iniziative volte a rafforzare l'autorappresentazione dei Rom e la loro partecipazione attiva alla vita pubblica e sociale nonché a consentire alle organizzazioni civili Rom di far sentire la loro voce;

27.

invita la Commissione a sollevare la questione Rom a livello paneuropeo, in particolare con i paesi candidati, in quanto i Rom sono presenti in ogni parte d'Europa;

28.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati.


(1)  La Giornata internazionale dei Rom è stata istituita nel 1971 in occasione del Primo Congresso internazionale del popolo Rom.

(2)  GU L 180 del 19.7.2000, pag. 22.

(3)  GU L 303 del 2.12.2000, pag. 16.

(4)  La «Carta dei partiti politici europei per una società non razzista» è la proposta fatta dalla commissione consultiva UE sul razzismo e la xenofobia ai partiti politici dell'Unione europea. Il testo è stato adottato da detta commissione in data 5 dicembre 1997.

(5)  Il Presidente della Commissione José Manuel Barroso ha annunciato tale iniziativa in un discorso tenuto al Parlamento europeo il 26 ottobre 2004, indicando che il comitato (che lui stesso presiederà) avrà l'incarico in tale ambito di monitorare tutti gli interventi della Commissione e le più importanti iniziative in materia e di esercitare il necessario impulso politico.

(6)  GU L 230 del 21.8.1997, pag. 19.

(7)  «La situazione dei Rom nell'Europa allargata», commissionata e pubblicata dalla DG Occupazione e Affari sociali nel 2004.

(8)  Testi approvati, P6_TA(2005)0018.

(9)  Dichiarazione resa in occasione del lancio del Quadro di valutazione di Lisbona V, il 17 marzo 2005.

(10)  GU C 153 del 21.6.1989, pag. 3.

P6_TA(2005)0152

Protezione sociale e assistenza di qualità

Risoluzione del Parlamento europeo sulla modernizzazione della protezione sociale e lo sviluppo di un'assistenza sanitaria di buona qualità (2004/2189(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la comunicazione della Commissione Modernizzare la protezione sociale per sviluppare un'assistenza sanitaria ed un'assistenza a lungo termine di qualità, accessibili e sostenibili: come sostenere le strategie nazionali grazie al «metodo aperto di coordinamento» (COM(2004)0304),

vista la sua risoluzione del 16 febbraio 2000 sulla comunicazione della Commissione su una strategia concertata per modernizzare la protezione sociale (1),

vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2003 sulla comunicazione della Commissione dal titolo «Il futuro dei servizi sanitari e dell'assistenza agli anziani: Garantire accessibilità, qualità e sostenibilità finanziaria» (2),

viste le riunioni del Consiglio europeo tenutosi il 20-21 marzo 2003 a Bruxelles nonché le conclusioni dei precedenti Consigli europei di Lisbona, Göteborg e Barcellona in materia di assistenza sanitaria e assistenza a lungo termine agli anziani,

visto il Libro bianco della Commissione sui servizi di interesse generale (COM(2004)0374),

vista la comunicazione della Commissione «Potenziare la dimensione sociale della strategia di Lisbona: razionalizzare il coordinamento aperto nel settore della protezione sociale» (COM(2003)0261),

vista la sua risoluzione dell'11 marzo 2004 relativa alla proposta di relazione comune su «Servizi sanitari e assistenza agli anziani: strategie nazionali di sostegno per assicurare un livello elevato di protezione sociale» (3),

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e il parere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A6-0085/2005),

A.

considerando che il diritto alla salute è un diritto sociale fondamentale, così come sancito dall'Articolo II-95 del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa (4), attualmente sottoposto a ratifica, e considerando che la Carta dei diritti fondamentale dell'Unione europea (5) riconosce il diritto di ogni persona di accedere all'assistenza sanitaria e alle cure mediche nonché il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale, culturale e lavorativa,

B.

considerando che la salute è un valore inerente a ciascun individuo in tutte le fasi e in tutte le situazioni della vita e costituisce uno dei presupposti essenziali che gli consentono di dare un contributo attivo alla società, e che la salute pubblica è uno dei valori della società e il suo mantenimento è uno dei principali compiti della società stessa,

C.

considerando che la salute è influenzata da numerosi fattori, tra cui la predisposizione genetica, lo stile di vita e la situazione sociale, e che l'assistenza sanitaria contribuisce solo in misura limitata (si parla spesso del 10 %) allo stato generale di salute di un individuo,

D.

considerando che, in tutte la fasi e le situazioni della vita, affinché un individuo possa operare efficacemente nella società è essenziale che egli abbia la certezza di poter disporre dell'assistenza sanitaria in caso di necessità,

E.

considerando che la libera circolazione delle persone (inclusi i lavoratori) è uno dei principi di base dell'Unione europea ed è, nel contempo, essenziale per l'ulteriore sviluppo dei singoli Stati membri e dell'Unione nel suo insieme, e che la fiducia dei cittadini nella disponibilità e nella qualità dell'assistenza sanitaria a seguito dei loro spostamenti tra Stati membri può essere rafforzata attraverso il coordinamento aperto dei sistemi sanitari,

F.

considerando che, in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, vi sarà un aumento della mobilità dei pazienti e del ricorso a prestazioni transfrontaliere, e che tale tendenza, unitamente all'approfondimento del mercato interno, avrà incidenze sempre più rilevanti sui sistemi sanitari nazionali, di cui non dovrà però mettere in pericolo principi e obiettivi,

G.

considerando che la carta europea di assicurazione contro le malattie è uno strumento appropriato per garantire la libera circolazione all'interno dell'Unione europea per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, anche se i regimi sociali nazionali hanno strutture molto varie,

H.

considerando che la Corte di giustizia delle Comunità europee ha ripetutamente riconosciuto il diritto dei pazienti al rimborso delle spese sostenute per cure mediche in un altro Stato membro, sebbene abbia operato una distinzione fra cure ospedaliere ed extraospedaliere, subordinando tale diritto a talune condizioni volte a garantire in particolare l'equilibrio finanziario e la sicurezza sociale, sempre nell'intento di assicurare livelli elevati di protezione della salute,

I.

considerando che, nella sua sopracitata risoluzione dell'11 marzo 2004, il Parlamento europeo ha esortato gli Stati membri a rafforzare le proprie istituzioni di cura e assistenza, pubbliche e private, attraverso l'utilizzazione dell'intera offerta disponibile nello Stato di origine,

J.

considerando che i sistemi sanitari negli Stati membri si basano sui principi di uguaglianza e di solidarietà in base ai quali tutti i cittadini, a prescindere dall'età e dalle possibilità economiche, devono poter disporre di un'assistenza sanitaria e di un'assistenza a lungo termine di qualità, accessibili e adeguate ai loro bisogni,

K.

considerando che la promozione di un elevato livello di protezione sociale costituisce un obiettivo costante dell'Unione e che una cooperazione più efficace nel settore dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine contribuirà ad una modernizzazione duratura del modello sociale europeo e ad una maggiore coesione sociale; che l'assistenza sanitaria e l'assistenza a lungo termine sono servizi d'interesse generale nel cui ambito dovrebbe essere accordata priorità al principio della solidarietà,

L.

considerando che i sistemi sanitari, quali componenti dei regimi di sicurezza sociale degli Stati membri, si confrontano con le sfide poste dalle nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, dall'invecchiamento della popolazione (vale a dire un fortissimo aumento del numero delle persone molto anziane e fragili che necessitano di una specifica valutazione dello stato di salute e di un'assistenza adeguata), dalle crescenti aspettative della popolazione in generale e dalla garanzia dell'accesso universale di tutti i cittadini ai sistemi stessi,

M.

considerando che l'invecchiamento degli operatori sanitari rappresenta un problema in alcuni Stati membri, come pure l'invecchiamento di molte persone che prestano assistenza gratuitamente,

N.

considerando che le nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche non solo mettono in pericolo la stabilità finanziaria dei sistemi sanitari: soprattutto, esse creano nuove possibilità e alimentano di nuove speranze la costante lotta dell'umanità contro la malattia e l'invecchiamento; considerando che tuttavia va presa in considerazione anche la povertà crescente tra gli anziani,

O.

considerando che la prevenzione è la forma di assistenza sanitaria più efficace ed efficiente e che un'assistenza preventiva di qualità elevata a prezzi contenuti ed accessibile a tutti porta ad un allungamento della vita media, ad una riduzione della frequenza delle malattie e ad una diminuzione della spesa per l'assistenza sanitaria, contribuendo quindi ad assicurare la sostenibilità a lungo termine del finanziamento dell'assistenza sanitaria,

P.

considerando che, sebbene la grande maggioranza delle persone anziane conduca una vita sana e indipendente, un numero significativo di esse soffre di malattie e disabilità e necessitano pertanto di avere accesso a servizi sociali e sanitari di qualità elevata e altamente integrati, che forniscano un'adeguata valutazione geriatrica (vale a dire pluridisciplinare e olistica), la quale costituisce l'unico tipo d'intervento in grado di ridurre la disabilità di queste persone nonché di evitare loro un'inutile assistenza a lungo termine,

Q.

considerando che al centro di tutto quel che riguarda la salute si trova l'individuo, vale a dire il paziente; che egli riceve l'assistenza sanitaria e la paga, direttamente o sotto forma di assicurazioni o di imposte; che i comuni cittadini hanno il massimo interesse a che l'assistenza sia disponibile, accessibile, adeguata e di qualità, e devono quindi essere pienamente informati e avere pieni diritti e piena facoltà di scelta per quanto riguarda l'adozione di decisioni sulle varie opzioni e sull'utilizzazione dell'assistenza sanitaria,

R.

considerando che la qualità dell'assistenza sanitaria è influenzata in particolare dal livello d'istruzione e dalla formazione continua degli operatori sanitari, da appropriate condizioni di lavoro e di protezione sul posto di lavoro, dalla disponibilità di tecnologie diagnostiche e terapeutiche di qualità elevata, dal livello organizzativo dei servizi sanitari e dalla qualità delle comunicazioni e dello scambio di informazioni tra operatori sanitari e pazienti,

S.

considerando che, visto il forte aumento del numero di persone anziane e fragili, vi è urgente bisogno di sviluppare e promuovere la formazione gerontologica e geriatrica, sia nei programmi di studio universitari sia in quelli postlaurea, al fine di dotare tutti i professionisti sanitari delle conoscenze e delle competenze specifiche necessarie per fornire un'assistenza migliore e più appropriata a questa categoria di persone,

T.

considerando che il programma europeo di azione comunitaria in materia di sanità pubblica (2003-2008) prevede un approccio integrato alle politiche della sanità e all'assistenza sanitaria, basato tra l'altro sulla promozione della salute e sulla prevenzione primaria, sull'eliminazione dei rischi per la salute, sull'inclusione di un elevato livello di protezione della salute nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche settoriali, e sul superamento delle disuguaglianze sociali in quanto fonte di problemi sanitari,

U.

considerando che la sanità, così come l'economia, è un importantissimo settore della scienza e della ricerca, costituendo un enorme campo per lo sviluppo scientifico e la ricerca e, nel contempo, per l'applicazione concreta nel quotidiano dei risultati delle ricerche e delle indagini scientifiche; che, in quanto settore economico, la sanità crea un considerevole numero di posti di lavoro e un notevole valore economico,

V.

considerando che, oltre alla ricerca di base, vi è la forte necessità di una ricerca clinica che affronti i problemi di salute incontrati attualmente dal crescente numero di persone anziane e fragili, con l'obiettivo di mettere a punto nuovi interventi per fornire l'assistenza più efficace ed efficiente possibile, contribuendo a un'elevata qualità di vita,

W.

considerando che la sanità è un settore strettamente collegato alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile e pertanto non è da considerarsi solo come un costo, ma anche come un investimento produttivo realizzabile attraverso politiche sanitarie efficaci,

X.

considerando che la cooperazione nel settore dell'assistenza sanitaria costituisce una componente della promozione della salute in Europa la cui organizzazione spetta soprattutto agli Stati membri; considerando che lo scambio di esperienze fra gli Stati membri è importante per migliorare e sviluppare un'assistenza sanitaria di qualità, accessibile e sostenibile; che l'assistenza sanitaria dovrebbe svolgere un ruolo rilevante nella strategia di Lisbona,

Y.

considerando che vi è una crescente domanda di assistenza a domicilio, la quale consente di curare il paziente nel suo ambiente familiare, e che tale modalità di cura rappresenta un'utile integrazione del trattamento ospedaliero e costituisce un importante servizio con grandi potenzialità occupazionali,

Z.

considerando che nella sua comunicazione sull'Agenda per la politica sociale (COM(2000)0379) la Commissione dichiara che l'introduzione dell'assicurazione sanitaria sociale ha costituito un elemento essenziale delle riforme dei sistemi sanitari, sottolineando che sette dei dieci nuovi Stati membri privilegiano i sistemi basati sull'assicurazione rispetto a quelli finanziati attraverso la fiscalità,

1.

rileva che la Commissione intende appoggiare — fra l'altro nel quadro del metodo aperto di coordinamento — i governi nazionali (e, se del caso, regionali) nello sviluppo e nella riforma dei sistemi sanitari e sollecita il pieno rispetto della totale sovranità di tali governi in materia di organizzazione dell'assistenza sanitaria, in particolare per quanto riguarda i vari sistemi di finanziamento, in modo che essi possano conseguire obiettivi definiti in comune per la modernizzazione dei sistemi di protezione sociale;

2.

rileva che nel processo del metodo aperto di coordinamento non si può né indebolire le competenze degli Stati membri nel settore della protezione sociale né eludere il principio della sussidiarietà; sottolinea che anche in futuro ciascuno Stato membro dovrà poter decidere autonomamente come conseguire gli obiettivi comuni per la modernizzazione dei sistemi di protezione sociale;

3.

invita la Commissione e gli Stati membri a tenere maggiormente conto, in sede di fissazione degli obiettivi e degli indicatori comunitari, dell'importanza della prevenzione e della salute;

4.

critica il fatto che il metodo aperto di coordinamento, così come viene prospettato nel settore della sanità, specialmente riguardo alla raccolta di dati informatizzati, sollecita in modo decisamente eccessivo le capacità amministrative degli Stati membri; propone che in un primo momento la raccolta dei dati si limiti a settori particolarmente rilevanti;

5.

plaude alla decisione del Consiglio di applicare il metodo aperto di coordinamento nel settore dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine; ribadisce il suo accordo sui tre obiettivi principali — accesso universale indipendentemente dal reddito o dal patrimonio, qualità elevata e sostenibilità finanziaria nel lungo periodo; invita gli Stati membri a riconoscere esplicitamente tali priorità e ad assicurare l'accesso universale senza liste di attesa eccessivamente lunghe, e rileva che occorre uno sforzo costante per conciliare fra loro detti obiettivi; ritiene necessario rafforzare i diritti dei cittadini a beneficiare di un'assistenza sanitaria equivalente in ogni Stato membro; invita ciascuno Stato membro ad adottare le misure necessarie per garantire il rispetto di tali diritti e per assicurare che in particolare i turisti non siano costretti a ricorrere a costose cure mediche private, contro i loro desideri e in violazione dei loro diritti;

6.

esorta gli Stati membri a prevedere misure attive per rispondere alle esigenze sanitarie dei membri più poveri della società e per garantire loro l'accesso all'assistenza sanitaria; rileva che la copertura universale deve basarsi sulla solidarietà e costituire una rete di sicurezza contro la povertà e l'esclusione sociale, in particolare a vantaggio di coloro che dispongono di un reddito basso e di coloro il cui stato di salute necessita di terapie intensive, lunghe o costose, comprese le cure palliative e l'accompagnamento delle persone in fin di vita;

7.

si rammarica che la Commissione guardi alla modernizzazione della protezione sociale nel settore delle cure sanitarie essenzialmente sotto il profilo delle esigenze del Patto di stabilità; si rammarica altresì che essa non faccia alcun riferimento nel suo testo all'andamento delle spese nei vari settori della sanità (terapie, cure ospedaliere, ecc.) né all'impatto della prevenzione nei singoli Stati membri;

8.

condivide l'opinione che i sistemi sanitari dell'Unione debbono far fronte a sfide comuni, a seguito dei progressi medici e tecnici e del crescere dei costi, dell'andamento demografico — in particolare dal crescente numero di persone anziane e fragili, che soffrono di malattie multiple, spesso aggravate da circostanze sociali sfavorevoli —, della crescente domanda di servizi sanitari e prodotti medici nonché di una sempre più elevata mobilità della popolazione comunitaria;

9.

ritiene che l'invecchiamento della popolazione costituisca una sfida e nel contempo un'opportunità da cogliere per coinvolgere più strettamente nella società e nelle imprese persone dalla lunga e preziosa esperienza nell'ambito dell'invecchiamento attivo;

10.

rileva che ai fini dell'ulteriore sviluppo delle infrastrutture sociali la crescente aspettativa di vita postula un migliore coordinamento fra prestazioni mediche e servizi di assistenza;

11.

riconosce che la crescente mobilità della popolazione della Comunità e l'immigrazione da paesi terzi possono rappresentare una sfida sul piano amministrativo;

12.

sottolinea l'importanza della prevenzione e dell'attenzione alla propria salute a costi accessibili come le misure più efficaci nella lotta contro le malattie, e invita i governi degli Stati membri a promuovere il coordinamento di programmi di prevenzione sanitaria destinati a diverse fasce d'età che includano tra le loro priorità la promozione della salute e l'educazione sanitaria e diano visibilmente alla prevenzione una maggiore priorità nell'effettiva utilizzazione dei servizi — tra cui periodici esami medici preventivi e vaccinazioni in linea con le conoscenze scientifiche — e ad assicurare l'accesso universale a tali servizi; raccomanda inoltre un adeguato screening geriatrico per le persone anziane e fragili, al fine di migliorare la loro qualità di vita e di evitare inutili ospedalizzazioni prolungate e cure infermieristiche a domicilio, il che a sua volta contribuirà enormemente alla riduzione della spesa sanitaria;

13.

osserva che le grandi malattie «killer» (come il cancro e le malattie cardiovascolari) e le gravi malattie menomanti (quali i disturbi muscolo-scheletrici e altre affezioni croniche collegate al lavoro, i problemi di salute derivanti ad esempio da diete poco sane, abuso di droghe, degrado ambientale e attività fisica ridotta) potrebbero essere notevolmente ridotte mediante politiche generali intersettoriali e politiche specifiche di prevenzione, e mediante misure più efficaci di lotta ai fattori generatori di malattia nell'ambiente di vita e di lavoro; rileva perciò quanto sia importante sviluppare l'assistenza sanitaria nel settore lavorativo ai fini della prevenzione e della diagnosi precoce di malattie e problemi sanitari;

14.

sottolinea che in qualunque sistema di assistenza sanitaria e di assistenza a lungo termine il ruolo principale deve essere svolto dall'individuo in quanto beneficiario di servizi e utente dell'assistenza; che i suoi diritti sono diritti fondamentali e che primo tra questi è il diritto ad un'informazione completa sulla sua salute, sulle opzioni di assistenza sanitaria e di assistenza a lungo termine e sulla scelta di servizi offerti sul mercato dai singoli operatori;

15.

invita gli Stati membri e la Commissione a provvedere, in particolare grazie al programma di azione sanitaria, ad un'armonizzazione della raccolta di dati statistici nonché ad un miglioramento della situazione dei dati, consentendo ai cittadini ed ai prestatori di servizi, tramite il portale della sanità dell'Unione europea attualmente in fase di creazione, l'accesso alle informazioni sull'assistenza e la politica sanitaria di altri Stati membri;

16.

accoglie favorevolmente l'accento che la Commissione ha posto sul miglioramento delle comunicazioni e della cooperazione, interdisciplinari e tra operatori, tra i singoli fornitori di assistenza sanitaria e di assistenza a lungo termine nel campo della prevenzione, della diagnosi e del trattamento; reputa che i medici responsabili della cura primaria svolgano un ruolo essenziale in tale comunicazione e cooperazione e che lo scambio delle informazioni esistenti porti ad una più elevata qualità ed efficienza dell'assistenza fornita, ad una riduzione del rischio di danni per i pazienti e ad una maggiore efficacia nell'utilizzazione delle risorse umane e materiali;

17.

esprime preoccupazione per le notevoli disparità esistenti tra i vecchi Stati membri e la maggioranza dei nuovi per quanto riguarda lo stato di salute della popolazione nonché l'accesso all'assistenza sanitaria e all'assistenza a lungo termine, la loro qualità e le risorse impiegate nel settore; invita la Commissione e i vecchi Stati membri a sostenere, con l'ausilio del programma d'azione in materia di sanità e di altri strumenti idonei, in particolare il metodo aperto di coordinamento, gli sforzi dei nuovi Stati membri per migliorare l'assistenza sanitaria e l'assistenza a lungo termine;

18.

sottolinea l'importanza dell'assistenza sanitaria, dell'assistenza a lungo termine e dell'assistenza sociale nell'ambito delle economie nazionali dovuta al gran numero di persone attualmente occupate in tali settori e al potenziale che essi hanno di creare molti posti di lavoro presso vari operatori sanitari, promuovendo così la concorrenza e pertanto incrementando il potenziale di crescita delle economie nazionali; rileva che il progressivo invecchiamento della popolazione dell'Unione europea renderà necessario l'impiego di più consistenti risorse economiche e umane per l'assistenza alle persone anziane; ritiene inoltre che in molti Stati membri sia urgente adottare misure attive per assumere e trattenere operatori sanitari;

19.

rileva che il crescente fabbisogno di servizi nel settore sanitario e delle cure crea ulteriori posti di lavoro di ancor più elevata qualità;

20.

invita i governi degli Stati membri ad adottare misure efficaci volte a migliorare la situazione dei singoli individui per quanto riguarda il loro utilizzo dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine, a sostenere un miglioramento della disponibilità dell'informazione per il grande pubblico e a migliorare le condizioni in base alle quali i singoli possono prendere liberamente decisioni per quanto concerne l'utilizzo dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine; ritiene che affinché ciò sia possibile occorra la presenza di svariati operatori sanitari nonché la disponibilità di informazioni relative a stili di vita sani e alle possibilità preventive, diagnostiche e terapeutiche, e che l'accesso a tali informazioni non debba essere limitato, in particolare al fine di risparmiare risorse pubbliche;

21.

rileva che alcuni Stati membri stanno aumentando la quota delle spese sanitarie a carico dei pazienti e chiede che in tale contesto le categorie sfavorite continuino ad avere accesso ad un'adeguata assistenza sanitaria;

22.

è preoccupato del fatto che in non pochi Stati membri i tempi di attesa per taluni trattamenti urgenti o non urgenti sono troppo lunghi; invita tali Stati membri a compiere sforzi mirati per ridurre i tempi di attesa; invita gli Stati membri, ogniqualvolta esistano lunghe liste di attesa e in patria non sia possibile in tempo utile un trattamento analogo o altrettanto efficace, a cooperare strettamente per garantire un elevato livello di tutela della salute e di sicurezza sociale per tutti i cittadini dell'Unione europea, nel dovuto rispetto del principio di sussidiarietà, dell'equilibrio dei sistemi nazionali e dell'equilibrio finanziario;

23.

invita i governi degli Stati membri a fornire sostegno pratico per lo scambio di informazioni (anche fra i vari enti e le varie discipline coinvolti nella cura di singoli pazienti) e per l'impiego delle tecnologie elettroniche di comunicazione nel settore dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine; invita la Commissione e i governi degli Stati membri a fornire un maggiore e più sistematico sostegno allo sviluppo della cosiddetta assistenza sanitaria elettronica;

24.

è preoccupato per la crescente mancanza in molti Stati membri — seppure a diversi livelli — di medici e paramedici adeguatamente formati; invita pressantemente gli Stati membri a compiere sforzi mirati a migliorare la qualità del lavoro, a rendere più attraenti tali professioni e a eliminare le carenze di personale esistenti; sottolinea la necessità di promuovere la formazione ed il perfezionamento dei volontari nonché del personale qualificato in tale settore;

25.

si rammarica del fatto che in materia di coordinamento rafforzato non si attribuisca particolare valore ad un feedback da parte degli attori di base; ricorda che nei modelli di gestione in uso il flusso di informazioni «bottom-up» (dal basso verso l'alto) svolge un ruolo fondamentale;

26.

si rammarica che in generale non si dedichi maggiore attenzione alle analisi scientifiche dei fabbisogni; ricorda che i dati scientifici di altre organizzazioni non possono essere ripresi senza una preventiva verifica; raccomanda di sviluppare maggiormente l'elaborazione di dati propri attraverso programmi di ricerca esistenti;

27.

invita i governi degli Stati membri a ravvicinare maggiormente i sistemi di istruzione e di formazione degli operatori sanitari, a portare avanti il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali, facilitando così la mobilità dei professionisti del settore, e a coordinare ed armonizzare maggiormente i requisiti relativi all'equipaggiamento delle strutture sanitarie e il ricorso alle nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, promuovendo così una qualità dell'assistenza sanitaria comparabile in tutti gli Stati membri;

28.

sottolinea che la sostenibilità finanziaria a lungo termine presuppone un utilizzo ottimale delle risorse esistenti; osserva che tale obiettivo potrà essere conseguito soltanto se la qualità dell'assistenza sanitaria sarà resa più trasparente di quanto non lo sia ora, se gli Stati membri introdurranno programmi sistematici a garanzia della qualità e direttive terapeutiche basate su prove, e se essi utilizzeranno le risorse pubbliche esclusivamente per prodotti e tecnologie mediche dall'utilità comprovata;

29.

sottolinea la necessità che gli Stati membri verifichino maggiormente i progressi della medicina e della tecnica medica in funzione dell'efficacia, dell'utilità e della redditività; invita la Commissione ad esaminare la possibilità di un collegamento in rete e di un coordinamento delle valutazioni compiute negli Stati membri in ordine alla tecnologia sanitaria ed agli orientamenti medici;

30.

sollecita gli Stati membri a presentare relazioni nazionali preliminari in tempo per il prossimo Consiglio europeo;

31.

ritiene che l'assistenza sanitaria alle persone anziane e fragili costituisca un settore adatto a ricerche a livello europeo;

32.

invita la Commissione a presentare, entro la fine del 2005, proposte contenenti orientamenti politici, obiettivi comuni, metodi di lavoro e un calendario dettagliato, sottolineando nel contempo che fornire assistenza sanitaria ai cittadini è compito dei singoli Stati membri;

33.

sottolinea la necessità di procedere con la massima accuratezza con riguardo alla definizione di indicatori ed alla interpretazione dei risultati, tenendo conto delle differenze esistenti fra i sistemi sanitari; insiste in particolare affinché siano predisposti indicatori relativi ad un equo accesso nonché alla qualità ed efficienza delle cure;

34.

invita il Consiglio europeo, al fine di razionalizzare il metodo aperto di coordinamento, a stabilire nella primavera 2006 un quadro integrato nel settore della protezione sociale e ad adottare un elenco coerente di obiettivi comuni nei settori dell'integrazione sociale, delle pensioni, dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine;

35.

invita il Consiglio e la Commissione a informare il Parlamento europeo in merito alle loro proposte;

36.

invita gli Stati membri e la Commissione a coinvolgere maggiormente di quanto abbia fatto sinora le organizzazioni dei pazienti nelle decisioni inerenti alla politica sanitaria appoggiando congruamente le loro attività;

37.

invita la Commissione e gli Stati membri a tener debitamente conto, in tutte le azioni connesse con la salute, degli aspetti che riguardano specificamente le donne; invita la Commissione a presentare una nuova relazione sulla situazione sanitaria delle donne nell'Unione europea;

38.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al comitato per la protezione sociale e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU C 339 del 29.11.2000, pag. 154.

(2)  GU C 38 E del 12.2.2004, pag. 269.

(3)  GU C 102 E del 28.4.2004, pag. 862.

(4)  GU C 310 del 16.12.2004.

(5)  GU C 364 del 18.12.2000, pag.1.

P6_TA(2005)0153

Mercati finanziari

Risoluzione del Parlamento europeo sullo stato attuale di integrazione dei mercati finanziari UE (2005/2026/(INI))

Il Parlamento europeo,

vista l'attuazione del piano d'azione per i servizi finanziari (PASF) (COM(1999)0232) adottato dalla Commissione e in particolare, la direttiva 2003/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, relativa al prospetto da pubblicare per l'offerta pubblica o l'ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari (1), la direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, relativa all'abuso di informazioni privilegiate e alla manipolazione del mercato (abusi di mercato) (2), la direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari (3) e la direttiva 2004/109/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato (4),

viste le direttive 2001/107/CE (5) e 2001/108/CE (6)del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 gennaio 2002, che modificano la direttiva 85/611/CEE del Consiglio sugli organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) (7),

vista la terza relazione di monitoraggio del processo Lamfalussy curata dal Gruppo di monitoraggio interistituzionale,

viste le quattro relazioni curate da quattro gruppi di esperti indipendenti relativamente allo stato di integrazione finanziaria nei settori bancario, assicurativo, della gestione patrimoniale e della negoziazione di titoli, pubblicate dalla Commissione nel maggio 2004 e le osservazioni formulate sulle stesse dai soggetti partecipanti al mercato,

vista la sua risoluzione, del 21 novembre 2002, sulle norme di vigilanza prudenziale nell'Unione europea (8),

vista la sua risoluzione, del 15 gennaio 2004, sul futuro degli hedge funds (fondi di speculazione) e dei derivati (9),

vista la sua risoluzione, del 10 febbraio 2004, sul ruolo e i metodi delle agenzie di rating (10),

vista la relazione del Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (CESR) dal titolo «Quali strumenti di vigilanza per i mercati UE dei valori mobiliari», noto come relazione «Himalaya»,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari (A6-0087/2005),

A.

considerando che in data 11 maggio 1999 la Commissione ha adottato il PASF al fine di favorire gli investimenti, la crescita e la competitività, di rafforzare la sicurezza e la stabilità e di assicurare trasparenza e protezione per tutte le parti interessate,

B.

considerando che il settore delle vendite transfrontaliere, soprattutto di prodotti finanziari al dettaglio, è tuttora frammentato e ostacolato da una serie di barriere giuridiche e fiscali, da differenze culturali e da legislazioni nazionali molto divergenti, in particolare nel settore della protezione dei consumatori,

C.

considerando che occorre identificare chiaramente e discutere le possibilità di un'ulteriore azione legislativa o non legislativa dell'UE e valutare l'impatto di tale azione sui soggetti interessati, sulle normative in vigore e, in particolare, sul completamento del mercato interno, in consultazione con tutti gli attori interessati; che occorre attenersi ai principi di una migliore regolamentazione e condurre delle analisi costi-benefici,

D.

considerando che il quadro di regolamentazione e vigilanza dovrebbe contribuire alla realizzazione di un mercato unico dei servizi finanziari che consenta alle imprese di operare in modo efficace ed efficiente; che tale quadro normativo deve essere applicato e fatto rispettare in modo uniforme indipendentemente dallo Stato membro in cui la transazione viene condotta,

E.

considerando che il processo Lamfalussy punta ad assicurare un alto grado di qualità e di flessibilità della legislazione, coerenza attuativa e vigilativa, trasparenza istituzionale e standard elevati in materia di consultazione; considerando che la realizzazione di tali obiettivi e la responsabilità politica e democratica dell'intero processo nonché il coinvolgimento degli attori non legislativi interessati dovrebbero essere esaminati con attenzione,

A.   Prospettive generali

1.

nota che il PASF è considerato un successo in termini tecnico-legislativi, essendo state già adottate 39 delle 42 misure previste; rileva tuttavia che è prematuro dare un giudizio definitivo, visto che molte misure di attuazione devono ancora essere adottate, i termini di attuazione non sono ancora scaduti e la trasposizione nazionale non ha ancora avuto luogo; propone pertanto che la Commissione sottoponga l'attuale PASF a una piena valutazione pubblica della sua efficacia a trasposizione ultimata;

2.

sottolinea che una trasposizione e un'applicazione efficienti, nonché la crescente convergenza delle prassi nazionali in materia di vigilanza, saranno la chiave del successo del PASF; sollecita le istituzioni europee ad assicurare che il processo Lamfalussy operi efficacemente ad ogni livello, in particolare che i comitati di terzo livello svolgano il loro ruolo e che le procedure di esecuzione di livello 4 valgano a garantire una precisa e tempestiva trasposizione delle norme dell'UE nelle legislazioni nazionali;

3.

raccomanda di prestare maggiore attenzione politica alla concreta attuazione della legislazione esistente; intende organizzare su base sistematica incontri con tutti i soggetti interessati a livello della sua commissione competente, in modo da garantire lo scrutinio democratico del processo di attuazione;

4.

rammenta che il supporto del Parlamento europeo al processo Lamfalussy e alla sua estensione ai settori bancario, assicurativo, dei fondi pensione e degli OICVM è stato subordinato al riconoscimento del suo diritto di rimettere in discussione le misure di attuazione di secondo livello e la loro iscrizione nel trattato CE nonché alla previsione della clausola di temporaneità (sunset clause) nelle varie direttive;

5.

ritiene che i principi di una migliore regolamentazione contenuti nel piano d'azione della Commissione per una migliore regolamentazione (COM(2002)0278), debbano essere seguiti; in particolare, qualsiasi futura misura intesa a colmare carenze specifiche del mercato, dovrebbe comprendere un'analisi dei costibenefici delle opzioni non legislative intese a rimediare a tali carenze;

6.

ritiene che la consultazione di tutte le parti interessate sia molto importante per l'elaborazione di un'idonea legislazione ed invita la Commissione ad estendere tale prassi prevedendo anche un dialogo formale con i rappresentanti delle associazioni dei fornitori finanziari e dei consumatori, comprese le associazioni dei piccoli azionisti, le parti sociali e le PMI;

7.

si rammarica della mancanza di contributi da parte dei consumatori e degli utenti alla legislazione in materia di servizi finanziari; invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere e sostenere programmi di sensibilizzazione e di educazione del consumatore nonché il varo di iniziative specifiche per i consumatori nel settore finanziario; ricorda l'importanza del processo consultivo portato avanti dal CESR, che coinvolge i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, e esorta tali soggetti a partecipare attivamente al processo decisionale, fornendo il loro importante contributo;

8.

ritiene che la politica e la legislazione tese all'integrazione finanziaria debbano basarsi su principi ed obiettivi chiave del tipo raccomandato dalla relazione Lamfalussy e dalla relazione del gruppo di esperti sui valori mobiliari, e che la legislazione dovrebbe: mantenere la fiducia nei mercati dell'UE e garantire alti livelli di vigilanza prudenziale; contribuire alla stabilità sistemica; assicurare livelli appropriati di protezione del consumatore, proporzionati ai differenti gradi di rischio; rispettare i principi di sussidiarietà e proporzionalità; promuovere la concorrenza; assicurare che la regolamentazione sia efficace e suscettibile di incoraggiare l'innovazione e non di scoraggiarla; tenere conto delle dimensioni europee e più in generale internazionali dei mercati; basarsi su evidenze oggettive ed essere soggetta ad analisi di impatto normativo; promuovere soluzioni non legislative; basarsi su di una consultazione esaustiva e sulla valutazione ragionata delle risposte a tale consultazione; mantenere la competitività internazionale dei mercati europei ed essere efficacemente attuata e fatta rispettare a livello nazionale e dell'UE;

9.

ritiene necessaria una prospettiva globale quando si esamina l'impatto della regolamentazione in materia di servizi finanziari dell'UE sulle imprese e sui centri finanziari con sede nell'Unione; tenendo conto del fatto che i mercati finanziari sono globali e richiedono soluzioni internazionali e non solo comunitarie;

B.   Sistema di regolamentazione e di vigilanza

10.

ritiene che la convergenza delle modalità di azione delle autorità di vigilanza degli Stati membri sia indispensabile per l'efficienza delle operazioni transfrontaliere; considera cruciale la reciproca cooperazione e fiducia tra gli organi di vigilanza e sollecita tali autorità a intensificare la loro cooperazione;

11.

ricorda l'importanza di coordinare i processi di recepimento da parte degli Stati membri, in modo da evitare la perdita dei benefici dell'armonizzazione nella fase traspositiva; sostiene l'iniziativa della Commissione di organizzare per gli Stati membri riunioni di lavoro informali su tale tema e propone di associarvi un rappresentante della sua commissione competente; chiede che sui risultati di tali riunioni si riferisca al Parlamento europeo, che potrebbe così esercitare in modo migliore le sue prerogative come definite nella procedura Lamfalussy;

12.

accoglie con favore la cosiddetta relazione «Himalaya» sottoposta per consultazione dal CESR quale valido punto di partenza per un'ulteriore discussione e concorda con una serie di raccomandazioni fondamentali ivi contenute, in particolare la necessità della convergenza delle prerogative, delle competenze e delle prassi degli organi di vigilanza, con riserva del controllo parlamentare; raccomanda un ruolo di benchmarking e di monitoraggio per il CESR, per il Comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria (CEBS) e per il Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (CEIOPS) sulla base dell'attuale quadro di vigilanza, una stretta cooperazione fra tali organismi e, soprattutto, un'azione appropriata da parte degli Stati membri volta ad adattare i metodi operativi ed incrementare laddove necessario le risorse dei sistemi nazionali di vigilanza;

13.

è consapevole che la convergenza in materia di poteri normativi e sistemi sanzionatori è di più ardua realizzazione rispetto alla convergenza in materia di vigilanza, a causa delle divergenti tradizioni nazionali e dei diversi sistemi giuridici; chiede tuttavia alla Commissione, al Comitato per i servizi finanziari e al CESR, CEBS e CEIOPS di identificare chiaramente le aree in cui tali diversità generano problemi e potrebbero compromettere l'applicazione delle misure del PASF;

14.

chiede, al fine di garantire la responsabilità democratica e di consentire al Parlamento di esercitare pienamente le sue prerogative nel quadro della procedura Lamfalussy, che i comitati di regolamentazione, non solo del settore dei valori mobiliari ma anche di quello delle banche e delle assicurazioni, siano ascoltati due volte l'anno dalla commissione competente del Parlamento, in modo che possano riferire sulle loro attività; chiede anche che questa stessa commissione sia formalmente destinataria delle lettere e di tutti gli altri documenti che i suddetti comitati indirizzano alla Commissione e al Consiglio;

15.

è a favore di un approccio volontario per tappe, di tipo bottom-up, per standardizzare ed assicurare la convergenza delle prassi, per elaborare eventualmente una serie di standard europei che garantiscano maggiore trasparenza e sicurezza ai soggetti partecipanti al mercato in tutta l'Unione europea;

16.

nota che i mercati finanziari europei sono molto dinamici e, in particolare, che la concentrazione delle Borse europee e il consolidamento del processo di fusione fra importanti banche e conglomerati finanziari europei, richiedono una risposta europea che garantisca una vigilanza adeguata, efficiente e coordinata; sottolinea i problemi che può creare al buon funzionamento del mercato degli strumenti finanziari l'assenza di questa vigilanza coordinata; nota ancora una volta a tal riguardo la sfida dell'instaurazione di un sistema di vigilanza europeo integrato che rifletta l'esigenza da parte di ciascuno Stato membro di essere responsabile, in conformità del principio del riconoscimento reciproco, della salvaguardia degli interessi delle società e dei cittadini in esso stabiliti, indipendentemente dalla loro sede;

17.

sollecita le istituzioni europee a stimolare la convergenza valutando costantemente se il livello di cooperazione fra le autorità di vigilanza sia sufficiente o se si possa a tempo debito considerare lo sviluppo di una qualche forma di vigilanza integrata a livello europeo, fra cui un sistema europeo di vigilanza a due livelli per i grandi operatori transfrontalieri, che non alteri le condizioni di parità fra gli attori transfrontalieri e quelli locali;

18.

considera importante e positiva la figura del lead o consolidating supervisor, con poteri transfrontalieri, come previsto dalla proposta di direttiva sui requisiti di capitale (COM(2004)0486); raccomanda l'elaborazione di idonee linee direttrici oppure, a tempo debito e laddove necessario, di disposizioni adeguate per il trasferimento di poteri decisionali fra soggetti preposti alla vigilanza, per la risoluzione delle controversie e per le decisioni di ultima istanza; nota che la mediazione da parte del CESR, CEBS o CEIOPS nei casi in cui ciascuna delle parti è responsabile, potrebbe costituire un progresso; chiede alla Commissione di valutare l'opportunità di elaborare proposte che consentano ai comitati della Comunità europea di assolvere i compiti summenzionati;

19.

annette, pur riconoscendo la necessità che le autorità nazionali di vigilanza abbiano la possibilità di organizzarsi nell'esercizio dei poteri loro conferiti dalle direttive e dai regolamenti della Comunità nonché dai rispettivi ordinamenti nazionali, la massima importanza alla garanzia della responsabilità politica del sistema di vigilanza, ai livelli europeo e nazionale; rileva deficit di scrutinio parlamentare e controllo democratico, in particolare per quanto riguarda l'opera intrapresa al livello 3, determinati da trasferimenti di competenze al livello europeo o da iniziative adottate dagli organi di vigilanza in seno alle strutture di coordinamento europeo che potrebbero avere un impatto significativo sul mercato unico; esorta tutti i comitati di livello 3 a prestare la massima attenzione alla necessità di fornire una solida base giuridica alle loro azioni, di evitare di trattare questioni politiche e di condizionare la futura legislazione comunitaria; intende organizzare, a livello della propria commissione competente, audizioni regolari e formali di esperti e dibattiti con la Commissione, la Banca centrale europea, il CESR, il CEBS e il CEIOPS;

20.

è altresì preoccupato di garantire la responsabilità politica e democratica nei casi in cui altri organismi di normazione quale l'International Accounting Standards Board, l'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) o il Gruppo di azione finanziaria (GAFI) trattano «misure tecniche» che possono avere un impatto al di là dell'ambito tecnico e toccano importanti principi che dovrebbero essere trattati a livello politico; propone l'istituzione di un dialogo interistituzionale permanente con gli organismi interessati nel quadro di un gruppo di lavoro, onde definire procedure decisionali a livello europeo nei casi in cui l'UE sia vincolata da dette misure esterne; ritiene che la procedura prescelta, qualunque essa sia, debba includere il Parlamento europeo e il Consiglio, che devono essere in grado di respingere norme contrarie all'interesse europeo;

21.

sottolinea l'importanza di istituire e mantenere strette relazioni con le controparti degli USA e di altri importanti mercati finanziari globali; sollecita la Commissione e il CESR, CEBS e CEIOPS a coordinare strettamente i propri rapporti con le rispettive autorità politiche e di vigilanza e ad informare ed aggiornare la commissione competente del Parlamento europeo in merito a tali rapporti nonché a mantenere un dialogo su detti rapporti con tutte le parti interessate nell'Unione europea; conta di intensificare i contatti della propria commissione competente con i suoi omologhi parlamentari nel Congresso americano e altrove;

C.   Follow up del PASF

22.

nota che, prescindendo dalle iniziative legislative in itinere quali quelle in materia di requisiti di capitale degli istituti di credito e delle società di investimento, riassicurazioni, solvibilità II, controllo legale, riciclaggio di denaro, quadro giuridico per pagamenti, compensazione e regolamento, nonché dalle iniziative in tema di governo societario e diritto societario e dalle numerose misure di livello 2 in preparazione, la Commissione dovrebbe presentare soltanto proposte mirate nonché accuratamente motivate e valutate, accompagnate da un'analisi di impatto e da una motivazione della scelta del mezzo legislativo o non legislativo per conseguire gli obiettivi prefissati;

23.

nota l'esistenza di direttive aventi un oggetto analogo, che potrebbero portare all'introduzione di requisiti duplici e contraddittori; si esprime, per la (futura) legislazione, a favore di un approccio funzionale basato sul rischio, che garantisca uniformità di condizioni (level playing field) per prodotti analoghi offerti da emittenti diversi; chiede alla Commissione di applicare le disposizioni in materia di revisione contenute nelle pertinenti direttive comunitarie per valutare — ed eventualmente riformare — l'attuale corredo di strumenti, in particolare laddove vi sia il rischio di distorsioni di concorrenza e/o di lacune giuridiche o anche di mancato rispetto delle disposizioni; invita la Commissione a fare in modo che, in sede di valutazione del PASF o di elaborazione delle sue future proposte, le direttive orizzontali in questo settore siano coerenti con quelle che disciplinano la protezione dei consumatori; chiede inoltre alla Commissione dare priorità alla modifica o all'abrogazione, di qualunque legislazione che pregiudichi il buon funzionamento dei mercati finanziari europei;

24.

propone un approccio alla legislazione che assicuri la concorrenza equa fra una varietà di fornitori, fra i loro modelli commerciali, le loro strutture e canali di distribuzione nonché fra prodotti diversificati;

25.

sollecita la Commissione ad esaminare, nel contesto della sua attuale analisi della gestione patrimoniale in Europa e dell'incertezza dei confini tra i diversi tipi di gestione patrimoniale, l'esigenza di un approccio normativo generale di tipo orizzontale per la gestione patrimoniale, che non tratti quest'ultima in un nuovo e distinto pilastro, ma che sia potenzialmente in grado di trattare ed armonizzare i pertinenti aspetti delle direttive in materia di mercati degli strumenti finanziari, OICVM, enti pensionistici aziendali o professionali e assicurazioni sulla vita, al fine di ottenere un mercato unico per la gestione patrimoniale che funzioni bene e sia veramente integrato, sicuro e competitivo a livello mondiale;

26.

chiede alla Commissione una valutazione dei numerosi regimi nazionali in materia di capitale di rischio, con specifico riguardo all'imprenditoria innovativa e ai microcrediti; sostiene la proposta di direttiva sui requisiti di capitale, in modo da accordare un trattamento preferenziale a detti regimi; chiede l'elaborazione di idonee misure promozionali, antidiscriminatorie e di vigilanza per la raccolta transfrontaliera di capitali da parte di investitori «sofisticati» e per gli investimenti dei fondi di capitale di rischio (venture capital funds);

27.

nota l'attuale boom del private equity e chiede alla Commissione di sorvegliare tale sviluppo in modo da incoraggiare il suo contributo all'innovazone e alla crescita dell'economia, e nel contempo valutare i rischi per gli investitori inesperti e migliorare i requisiti di trasparenza;

28.

chiede un'analisi delle strutture societarie notoriamente ad alto rischio finanziario o sistemico e un'attenzione particolare per le strutture offshore (comprese quelle che utilizzano società di comodo in funzioni o circostanze improprie);

29.

sottolinea il ruolo della politica di concorrenza nel monitoraggio e miglioramento della performance dei mercati finanziari nell'Unione europea; sollecita al riguardo i Commissari e le Direzioni interessate a cooperare strettamente fra loro e ad essere più proattivi in relazione ad un eventuale concentrazione delle borse europee;

30.

sollecita la Commissione ad affrontare il problema delle restanti barriere di una certa importanza che ostacolano la fornitura transfrontaliera di servizi finanziari all'interno dell'UE — quali ad esempio quelle identificate nelle relazioni Giovannini — e, pur tenendo presente la competenza degli Stati membri in tale settore, ad esaminare i modi per eliminare le barriere fiscali discriminatorie ed anticoncorrenziali;

31.

esorta gli Stati membri a realizzare progressi nell'attuazione della direttiva relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali (11) e a creare un mercato interno integrato degli investimenti in fondi pensionistici integrativi, in modo da accrescere le opportunità e le alternative dei risparmiatori ed assicurar loro il massimo rendimento sugli investimenti, tenendo presente l'importanza di tali sistemi per l'integrazione, l'efficacia e la liquidità dei mercati europei e il crescente ruolo che essi svolgono per la sostenibilità dei sistemi di previdenza sociale alla luce dell'invecchiamento della popolazione dell'Unione europea;

32.

chiede alla Commissione di reagire alle relazioni d'iniziativa adottate dal Parlamento europeo durante la scorsa legislatura; nota con interesse gli sforzi dell'Organizzazione internazionale delle commissioni di valori e del CESR per migliorare la trasparenza e la governance delle agenzie di rating, e propone che la Commissione ne valuti la posizione in termini di rispetto delle regole della concorrenza e di conflitti d'interesse potenziali, nella prospettiva di istituire un sistema di riconoscimento comunitario per le agenzie esterne di valutazione del merito di credito, a norma dell'articolo 81 del progetto di direttiva sui requisiti di capitale; invita la Commissione a comunicare i risultati ottenuti in tale ambito al Parlamento europeo;

33.

nota la crescita del volume patrimoniale gestito attraverso gli hedge funds e altri prodotti di risparmio collettivo che esulano dall'ambito della direttiva sugli OICVM; nota le iniziative adottate al riguardo dalla Securities and Exchange Commission americana volte a registrare i gestori e/o consulenti che si occupano di hedge funds, e sollecita la Commissione a esaminare se sia necessaria un'azione in tal senso nell'Unione europea;

34.

nota l'importanza cruciale di riformare e semplificare i principi di contabilità e revisione contabile; sottolinea la necessità di un comportamento etico e responsabile non solo da parte dei revisori contabili, ma anche delle banche d'investimento, degli studi legali e di altri soggetti che svolgono attività di consulenza in materia di gestione finanziaria e contabilità; attende con impazienza l'ulteriore sviluppo del piano d'azione per il governo societario (COM(2003)0284); accoglie con favore la convergenza dei codici nazionali di governo societario basati sul principio del comply or explain (rispettare o motivare); si compiace dell'istituzione del Forum europeo sul governo societario;

35.

chiede che la Commissione produca un'analisi completa dei servizi finanziari al dettaglio con particolare attenzione ai servizi bancari nei vari Stati membri, che identifichi i principali ostacoli alla concorrenza e all'ulteriore integrazione, comprese le differenze culturali o sociali; riconosce che un basso livello di attività transfrontaliera non implica una mancanza di concorrenza nei mercati al dettaglio nazionali; riconosce altresì l'importanza della libertà di stabilimento per consentire ai partecipanti al mercato di operare attivamente in una pluralità di mercati nazionali di servizi al dettaglio, anche laddove gli scambi transfrontalieri sono limitati;

36.

considera che gli Stati membri hanno lunghe e divergenti tradizioni in fatto di protezione del consumatore; nota che parte dell'industria dei servizi finanziari invoca un'armonizzazione minima, mentre taluni operatori del settore, segnatamente l'industria bancaria, caldeggiano un'armonizzazione mirata al fine di ottenere condizioni concorrenziali realmente omogenee; sollecita pertanto la Commissione ad organizzare un dibattito sulla struttura fondamentale del mercato dei servizi finanziari nell'UE, tenendo presenti gli interessi dei consumatori e degli operatori del settore nonché la competitività europea a livello mondiale;

37.

osserva che lo sviluppo di Internet e dei servizi bancari elettronici potrebbe far aumentare la domanda di prodotti finanziari transfrontalieri; chiede alla Commissione di valutare l'applicazione e l'efficacia della direttiva sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari (12);

38.

nota che, malgrado l'attuale basso livello della domanda di servizi finanziari transfrontalieri, esiste da parte di determinate categorie di consumatori internazionalmente mobili quali i frontalieri e gli espatriati, una consistente domanda per determinati prodotti finanziari con cui hanno familiarità; considera che, per tali categorie e per tali finalità, un'opzione volontaria potrebbe essere rappresentata da regimi «paneuropei» di opt-in (con consenso preventivo esplicito), nel quadro di un 26o regime europeo uniforme (simile a quello dello Statuto della società europea); chiede alla Commissione di valutare e analizzare la fattibilità di tali regimi;

39.

è consapevole che, per altre categorie di consumatori, i benefici potenziali del mercato unico dei servizi finanziari dipendono dalle attività degli operatori esteri e nazionali nei mercati nazionali di consumo; ritiene che l'accresciuta concorrenza non debba condurre all'esclusione di alcuni clienti dai servizi finanziari; conclude che occorre mantenere la disponibilità e l'accessibilità dei servizi finanziari basilari per ogni cittadino europeo; chiede alla Commissione di effettuare una valutazione della situazione negli Stati membri;

*

* *

40.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.


(1)  GU L 345 del 31.12.03, pag. 64.

(2)  GU L 96 del 12.4.2003, pag. 16.

(3)  GU L 145 del 30.4.2004, pag. 1.

(4)  GU L 390 del 31.12.2004, pag. 38.

(5)  GU L 41 del 13.2.2002, pag. 20.

(6)  GU L 41 del 13.2.2002, pag. 35.

(7)  GU L 375 del 31.12.1985, pag. 3.

(8)  GU C 25 E del 29.1.2004, pag. 394.

(9)  GU C 92 E del 16.4.2004, pag. 407.

(10)  GU C 97 E del 22.4.2004, pag. 117.

(11)  Direttiva 2003/41/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 giugno 2003, relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali (GU L 235 del 23.9.2003, p. 10).

(12)  Direttiva 2002/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, concernente la commercializzazione a distanza di servizi finanziari (GU L 271 del del 9.10.2002, pag. 16).

P6_TA(2005)0154

Inquinanti organici persistenti (POP)

Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia UE per la Conferenza di Punta del Este sugli inquinanti organici persistenti

Il Parlamento europeo,

viste la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti, del 22 maggio 2001, e la prossima prima Conferenza delle parti che avrà luogo a Punta del Este, Uruguay, dal 2 al 6 maggio 2005,

vista l'interrogazione orale B6-0171/2005 a nome della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, presentata a norma dell'articolo 108 del regolamento, e viste le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione,

visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

considerando che la Convenzione di Stoccolma è entrata in vigore il 17 maggio 2004,

B.

considerando che la Convenzione di Stoccolma è stata ratificata dalla Comunità europea il 16 novembre 2004 (1) e dalla maggioranza dei suoi Stati membri, compresi i nuovi,

C.

considerando che il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato gli strumenti legislativi per attuare la Convenzione di Stoccolma (2), dimostrando con ciò l'impegno a eliminare per quanto possibile gli inquinanti organici persistenti,

D.

considerando che la prima Conferenza delle parti preparerà il terreno per le future conferenze delle parti e che numerose questioni di rilievo saranno all'esame e oggetto di decisioni in detta Conferenza,

E.

considerando che la Convenzione di Stoccolma non è uno strumento legislativo statico, bensì prevede un meccanismo per l'aggiunta di nuove sostanze;

1.

esorta l'UE ad assumere un ruolo attivo nei negoziati attraverso una cooperazione efficace tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento;

2.

ritiene che la Conferenza offrirà una buona opportunità di fissare obiettivi ambiziosi per adottare misure atte in particolare ad eliminare la produzione, l'immissione sul mercato e l'utilizzo di inquinanti organici persistenti prodotti intenzionalmente;

3.

esorta la Commissione e gli Stati membri a far sì che le decisioni prese alla prima Conferenza delle parti assicurino l'effettiva attuazione e l'ulteriore sviluppo della Convenzione e che tali decisioni siano coerenti con gli obiettivi della politica ambientale e di sviluppo della Comunità e la pertinente legislazione;

4.

esorta la Commissione e gli Stati membri ad assicurare in particolare che:

a)

le deroghe specifiche relative alle sostanze di cui all'allegato A della Convenzione siano concesse solo in casi eccezionali e ben giustificati;

b)

i paesi in regioni colpite dalla malaria ricevano assistenza finanziaria adeguata per sostituire il DDT con alternative sicure ed efficaci secondo un calendario ben fissato allo scopo di giungere quanto prima a un divieto definitivo dell'impiego del DDT;

c)

gli orientamenti siano finalizzati per promuovere le migliori pratiche ambientali e le migliori tecniche disponibili in grado di ridurre ed eliminare le emissioni di POP prodotti non intenzionalmente, in particolare diossine e furani;

5.

esorta la Commissione e gli Stati membri ad assicurare che nel comitato per l'esame degli inquinanti organici persistenti l'UE sia rappresentata sulla base di un'equa distribuzione geografica, come convenuto per la Convenzione di Rotterdam;

6.

ritiene che il Fondo mondiale per l'ambiente debba continuare ad essere il principale organismo incaricato della gestione del meccanismo di finanziamento, principalmente sostenendo i paesi meno sviluppati nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti;

7.

è convinto che si debba assicurare il coordinamento e la coerenza nell'attuare a livello comunitario le disposizioni delle Convenzioni di Rotterdam, Stoccolma e Basilea e nel partecipare allo sviluppo dell'approccio strategico alla gestione internazionale dei prodotti chimici nel quadro delle Nazioni Unite;

8.

esorta la Commissione e gli Stati membri a stabilire orientamenti adeguati per l'elaborazione dei piani di attuazione nazionali; esorta gli Stati che non l'hanno ancora fatto a sviluppare quanto prima i propri piani di attuazione nazionali;

9.

ritiene che i deputati al Parlamento europeo che fanno parte della delegazione della CE abbiano un contributo essenziale da apportare e si aspetta, pertanto, che abbiano accesso alle riunioni di coordinamento dell'UE a Punta del Este, almeno con lo status di osservatori, con o senza diritto di parola;

10.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e al Segretariato del programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, con la richiesta di trasmetterla a tutte le parti contraenti non appartenenti all'UE.


(1)  Decisione 2004/.../CE del 14 ottobre 2004 (non ancora pubblicata), presentata il 16 novembre 2004.

(2)  Regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/CEE (GU L 158 del 30.4.2004, pag. 7; rettifica: GU L 229 del 29.6.2004, pag. 5); regolamento (CE) n. 304/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull'esportazione e importazione di prodotti chimici pericolosi (GU L 63 del 6.3.2003, pag. 1); direttiva 96/59/CE del Consiglio, del 16 settembre 1996 concernente lo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili (PCB/PCT) (GU L 243 del 24.9.1996, pag. 31).