11.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 300/22 |
Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Cour constitutionnelle (Belgio) il 7 luglio 2017 — Inter-Environnement Wallonie ASBL, Bond Beter Leefmilieu Vlaanderen ASBL/Conseil des ministres
(Causa C-411/17)
(2017/C 300/27)
Lingua processuale: il francese
Giudice del rinvio
Cour constitutionnelle
Parti
Ricorrenti: Inter-Environnement Wallonie ASBL, Bond Beter Leefmilieu Vlaanderen ASBL
Resistente: Conseil des ministres
Interveniente: Electrabel SA
Questioni pregiudiziali
1) |
Se l’articolo 2, paragrafi da 1 a 3, 6 e 7, l’articolo 3, paragrafo 8, l’articolo 5 e l’articolo 6, paragrafo 1, e il punto 2 dell’Appendice I della Convenzione di Espoo «sulla valutazione dell’impatto ambientale in un contesto transfrontaliero» debbano essere interpretati conformemente alle precisazioni apportate dal Documento informativo sull’applicazione della Convenzione ad attività connesse con l’energia nucleare e dalle Raccomandazioni sulle buone pratiche relative all’applicazione della Convenzione alle attività connesse all’energia nucleare. |
2) |
Se l’articolo 1, ix), della Convenzione di Espoo, che definisce l’«Autorità competente», possa essere interpretato nel senso che esclude dal campo di applicazione della citata Convenzione gli atti legislativi come la legge del 28 giugno 2015«recante modifica della legge del 31 gennaio 2003 sull’eliminazione progressiva dell’energia nucleare per la produzione industriale di energia elettrica al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento sul piano energetico», tenuto conto segnatamente dei diversi studi e audizioni effettuati nell’ambito dell’adozione di tale legge. |
3) |
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4) |
Se l’articolo 2, paragrafo 2, della Convenzione di Aarhus, «sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale», debba essere interpretato nel senso che esclude dal campo di applicazione di tale Convenzione atti legislativi come la legge del 28 giugno 2015«recante modifica della legge del 31 gennaio 2003 sull’eliminazione progressiva dell’energia nucleare per la produzione industriale di energia elettrica al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento sul piano energetico», tenuto conto o meno dei diversi studi e audizioni effettuati nell’ambito dell’adozione di tale legge. |
5) |
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6) |
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7) |
Se la nozione di «atto legislativo (…) specifico», ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 2011/92/UE, debba essere interpretata nel senso che esclude dal campo di applicazione di tale direttiva un atto legislativo come la legge del 28 giugno 2015«recante modifica della legge del 31 gennaio 2003 sull’eliminazione progressiva dell’energia nucleare per la produzione industriale di energia elettrica al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento sul piano energetico», in considerazione, segnatamente, dei diversi studi e audizioni effettuati nell’ambito dell’adozione di detta legge e che potrebbero conseguire gli obiettivi della citata direttiva. |
8) |
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9) |
Qualora, in base alle risposte fornite alle suesposte questioni pregiudiziali, il giudice nazionale dovesse concludere che la legge impugnata viola uno degli obblighi derivanti dalle Convenzioni o dalle direttive sopra menzionate, senza che la sicurezza di approvvigionamento di energia elettrica per il paese possa configurare un motivo imperativo d’interesse generale che consenta di derogare a detti obblighi, se detto giudice possa mantenere gli effetti della legge del 28 giugno 2015 al fine di evitare il prodursi di incertezze di natura giuridica e di consentire che siano soddisfatti gli obblighi relativi alla valutazione dell’impatto ambientale e alla partecipazione del pubblico imposti dalle Convenzioni o dalle direttive sopra menzionate. |