26.1.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 26/45 |
Ordinanza del Tribunale del 27 novembre 2012 — ADEDY e a./Consiglio
(Causa T-215/11) (1)
(Ricorso di annullamento - Decisione indirizzata ad uno Stato membro per rimediare ad una situazione di disavanzo eccessivo - Mancanza di incidenza diretta - Irricevibilità)
2013/C 26/89
Lingua processuale: il greco
Parti
Ricorrenti: Anotati Dioikisi Enoseon Dimosion Ypallilon (ADEDY) (Atene, Grecia) Spyridon Papaspyros (Atene), e Ilias Iliopoulos (Atene) (rappresentante: M.-M. Tsipra, avvocato);
Convenuto: Consiglio dell’Unione europea (rappresentanti: G. Maganza, M. Vitsentzatos e A. de Gregorio Merino, agente)
Interveniente a sostegno del convenuto: Commissione europea (rappresentanti: B. Smulders, J.-P. Keppenne e M. Konstantinidis, agenti)
Oggetto
Domanda di annullamento della decisione 2011/57/UE del Consiglio, del 20 dicembre 2010, recante modifica della decisione 2010/320/UE indirizzata alla Grecia allo scopo di rafforzare e approfondire la sorveglianza di bilancio e intimante alla Grecia l’adozione di misure per la riduzione del disavanzo ritenute necessarie a correggere la situazione di disavanzo eccessivo (GU L 26, pag. 15).
Dispositivo
1) |
Il ricorso è respinto. |
2) |
L’ Anotati Dioikisi Enoseon Dimosion Ypallilon (ADEDY), i sigg. Spyridon Papaspyros e Ilias Iliopoulos sopporteranno le proprie spese e quelle sostenute dal Consiglio dell’Unione europea. |
3) |
La Commissione europea sopporterà le proprie spese. |