4.3.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 104/39


Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2022/C 104/13)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).

COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA CHE MODIFICA IL DOCUMENTO UNICO

«Languedoc / Coteaux du Languedoc»

PDO-FR-A0922-AM07

Data della comunicazione: 6 dicembre 2021

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Tipo di vitigni

Nel capitolo I, sezione V, del disciplinare, vengono inserite alcune varietà secondarie per la produzione dei vini della denominazione.

Queste varietà aggiunte come secondarie sono in linea con il profilo dei vini della denominazione e sono capaci di adattarsi alla siccità e alle malattie crittogamiche. Esse consentono un minore utilizzo dei prodotti fitosanitari.

Per la produzione dei vini rossi: œillade N e montepulciano N

Per la produzione dei vini rosati: œillade N

Il presente documento unico è completato al punto «varietà secondarie di uve da vino».

2.   Applicazione della denominazione geografica complementare Saint-Saturnin al vino rosato

Il capitolo I del disciplinare Languedoc è stato completato per reintrodurre il vino rosato nella denominazione geografica complementare (DGC) Saint-Saturnin, che produce vini rossi. Al disciplinare sono state aggiunte condizioni di produzione specifiche per disciplinare la produzione di questi vini rosati, i cui criteri sono più restrittivi di quelli della denominazione Languedoc. Questi criteri di produzione erano precedentemente previsti nel quadro delle misure transitorie. Riguardano il tipo di vitigni, le norme di assemblaggio dei vitigni, la data di entrata in produzione delle giovani viti e la resa, il divieto di impiego del carbone per uso enologico. Il legame con l’origine geografica è completato anche per specificare la produzione di vini rosati a titolo della DGC Saint-Saturnin.

Il disciplinare è stato modificato per quanto riguarda i seguenti punti del capitolo I:

Al punto V - Tipo di vitigni

Al punto VIII. - Rese - Entrata in produzione

Al punto IX. - Trasformazione, elaborazione, invecchiamento, confezionamento

Al punto X. - Legame con la zona geografica

Queste modifiche del disciplinare non incidono sul documento unico.

3.   Misure transitorie

Capitolo I del disciplinare - punto XI. Misure transitorie - le misure obsolete e quelle per la produzione di vini rosati con il nome Saint-Saturnin sono scadute e sono pertanto soppresse dal titolo «Misure transitorie». Tali misure riguardano i criteri di resa, le norme per la miscelazione dei vitigni, il termine ultimo per la coltivazione, l’immissione al consumo e l’etichettatura.

Queste modifiche non incidono sul documento unico.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome del prodotto

Languedoc

Coteaux du Languedoc

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP - Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

1.   Caratteristiche analitiche

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini della denominazione ’Languedoc’ sono vini secchi fermi, rossi, rosati e bianchi.

Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo dei vini è dell’11,5 %.

I vini rossi destinati a essere commercializzati sfusi o confezionati, ad eccezione dei vini ammissibili a beneficiare della menzione «primeur» o «nouveau» (vino novello), presentano un tenore di acido malico inferiore o uguale a 0,4 grammi per litro.

I vini destinati a essere commercializzati sfusi o confezionati presentano un tenore di zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio) in linea con i valori di seguito indicati:

Tenori massimi di zuccheri fermentescibili:

Vini bianchi, rosati e rossi con un titolo alcolometrico volumico naturale superiore al 14 %: 4 g/l.

Vini rossi con un titolo alcolometrico volumico naturale inferiore o uguale al 14 %: 3 g/l.

Vini che beneficiano della menzione «primeur» o «nouveau»: 2 g/l.

I vini non confezionati, che beneficiano della menzione «primeur» o «nouveau», presentano un tenore di acidità volatile inferiore o uguale a 10,2 meq/litro.

Il tenore di acidità totale, il tenore di acidità volatile dei vini diversi da quelli con menzione «primeur» e il tenore di anidride solforosa totale sono quelli stabiliti dalla normativa europea.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

13

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

2.   Caratteristiche organolettiche

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini rossi, ottenuti sempre dall’assemblaggio di più vitigni, presentano un colore di intensità da media a forte, una gamma di aromi che vanno dai frutti rossi e neri alle note speziate e tostate e una struttura sostenuta con presenza di tannini maturi. Il loro potenziale di conservazione è mediamente di 2-5 anni, ad eccezione dei vini «primeur» o «nouveau», che devono essere consumati nei mesi successivi alla loro produzione.

I vini rosati sono ottenuti da un assemblaggio di almeno due vitigni, tra cui principalmente Syrah N, Cinsaut N e Grenache N. Sono vinificati mediante pressatura diretta, macerazione breve o salasso e presentano un colore naturalmente brillante. Si distinguono per complessità aromatica e sono rotondi e carezzevoli al palato.

Anche i vini bianchi sono secchi e ottenuti mediante assemblaggio. Il più delle volte presentano un colore chiaro, una rotondità tipica della Linguadoca e aromi che ricordano la frutta esotica, gli agrumi, i fiori bianchi o la frutta secca.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

5.   Pratiche di vinificazione

5.1.   Pratiche enologiche specifiche

1.   Pratica enologica specifica

Per la produzione dei vini rosati, è ammesso l’impiego, da parte del vinificatore, del carbone per uso enologico da solo o in combinazione con altre sostanze in appositi preparati, esclusivamente nei mosti provenienti dalla pressa e nei vini ancora in fermentazione, in una proporzione non superiore al 20 % del volume dei vini rosati prodotti dal vinificatore in questione, per la vendemmia considerata e a dosi inferiori o uguali a 30 g/hl per il volume trattato.

Oltre alle disposizioni di cui sopra, i vini devono rispettare gli obblighi relativi alle pratiche enologiche stabiliti a livello dell’Unione e dal Code rural et de la pêche maritime (codice rurale e della pesca marittima).

2.   Pratica colturale

La densità minima d’impianto delle vigne è di 4 000 ceppi per ettaro. La distanza tra i filari non può essere superiore a 2,50 metri.

Ciascun ceppo dispone di una superficie massima di 2,50 m2. Questa superficie si ottiene moltiplicando la distanza interfilare per la distanza tra i ceppi dello stesso filare.

La potatura è effettuata prima dello stadio E (tre foglie distese sulle prime due gemme franche). Le viti sono potate corte, a sperone, con un massimo di 12 gemme franche per pianta e ogni sperone reca al massimo 2 gemme franche.

Il vitigno Syrah N può essere potato a Guyot semplice, con un massimo di 10 gemme franche per ceppo, di cui massimo 6 gemme franche sul capo a frutto e 1 o 2 speroni di riserva recanti, ciascuno, al massimo 1 o 2 gemme franche.

Per il vitigno Grenache N, i ceppi soggetti a cascola possono essere potati con un capo a frutto recante al massimo 5 gemme franche.

L’irrigazione può essere autorizzata conformemente alle disposizioni dell’articolo D. 645-5 del codice rurale e della pesca marittima.

5.2.   Rese massime

1.

Rese dei vini rossi e rosati

60 ettolitri per ettaro

2.

Rese dei vini bianchi

70 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

a)

La vendemmia, la vinificazione e l’elaborazione dei vini rossi e rosati hanno luogo nel territorio dei seguenti comuni:

Dipartimento dell’Aude: Aigues-Vives, Ajac, Albas, Alet-les-Bains, Alzonne, Antugnac, Aragon, Argeliers, Argens-Minervois, Armissan, Arquettes-en-Val, Azille, Badens, Bages, Bagnoles, Barbaira, Bizanet, Bize-Minervois, Blomac, Bouilhonnac, Bouriège, Boutenac, Cabrespine, Campagne-sur-Aude, Camplong-d’Aude, Canet, Capendu, Cascastel-des-Corbières, Cassaignes, Castelnau-d’Aude, Castelreng, Caunes-Minervois, Caunettes-en-Val, Caves, Cépie, Comigne, Conilhac-Corbières, Conilhac-de-la-Montagne, Conques-sur-Orbiel, Couiza, Cournanel, Coustaussa, Coustouge, Cruscades, Cucugnan, Davejean, Dernacueillette, La Digne-d’Amont, La Digne-d’Aval, Douzens, Duilhac-sous-Pyerepertuse, Durban-Corbières, Embres-et-Castelmaure, Escales, Espéraza, Fa, Fabrezan, Felines-Termenès, Ferrals-les-Corbières, Festes-et-Saint-André, Feuilla, Fitou, Fleury-d’Aude, Floure, Fontcouverte, Fontiès-d’Aude, Fontjoncouse, Fournes-Cabardès, Fraisse-Cabardès, Fraissé-des-Corbières, Gaja-et-Villedieu, Gardie, Ginestas, Gruissan, Homps, Les Ilhes, Jonquières, Labastide-en-Val, Ladern-sur-Lauquet, Lagrasse, Laroque-de-Fa, Lastours, Laure-Minervois, Leucate, Lézignan-Corbières, Limoux, Limousis, Loupia, Luc-sur-Aude, Luc-sur-Orbieu, Mailhac, Mayronnes, Maisons, Magrie, Malras, Malves-en-Minervois, Marseillette, Mirepeisset, Montazels, Montbrun-des-Corbières, Montgaillard, Montirat, Montlaur, Montolieu, Montredon-des-Corbières, Montséret, Monze, Moussoulens, Moux, Narbonne, Névian, Ornaisons, Padern, Palairac, La Palme, Paraza, Pauligne, Paziols, Pépieux, Peyriac-de-Mer, Peyriac-Minervois, Peyrolles, Pezens, Pennautier, Pieusse, Pomas, Port-la-Nouvelle, Portel-des-Corbières, Pouzols-Minervois, Pradelles-en-Val, Puichéric, Quintillan, La Redorte, Ribaute, Rieux-en-Val, Rieux-Minervois, Roquecourbe-Minervois, Roquefort-des-Corbières, Roquetaillade, Rouffiac-d’Aude, Roubia, Rouffiac-des-Corbières, Rustiques, Saint-André-de-Roquelongue, Saint-Couat-d’Aude, Saint-Couat-du-Razès, Sainte-Eulalie, Saint-Frichoux, Saint-Hilaire, Saint-Jean-de-Barrou, Saint-Laurent-de-la-Cabrerisse, Saint-Nazaire-d’Aude, Saint-Pierre-des-Champs, Saint-Polycarpe, Sainte-Valière, Salles-d’Aude, Sallèles-Cabardès, Salsigne, La Serpent, Serres, Serviès-en-Val, Sigean, Talairan, Taurize, Termes, Thézan-des-Corbières, Tournissan, Tourouzelle, Tourreilles, Trassanel, Trausse-Minervois, Trèbes, Treilles, Tuchan, Ventenac-Cabardès, Ventenac-Minervois, Vignevieille, Villanière, Villalier, Villar-en-Val, Villar-Saint-Anselme, Villardonnel, Villarzel-Cabardès, Villebazy, Villedubert, Villegailhenc, Villegly, Villelongue-d’Aude, Villemoustaussou, Villeneuve-des-Corbières, Villeneuve-Minervois, Villerouge-Termenès, Villesèque-des-Corbières, Villetritouls, Vinassan;

Département du Gard: Aspères, Aujargues, Brouzet-lès-Quissac, La Cadière-et-Cambo, Calvisson, Cannes-et-Clairan, Carnas, Combas, Conqueyrac, Corconne, Crespian, Fontanès, Gailhan, Junas, Langlade, Lecques, Liouc, Montmirat, Montpezat, Moulézan, Nages-et-Solorgues, Nîmes, Orthoux-Sérignac-Quilhan, Saint-Clément, Saint-Hippolyte-du-Fort, Saint-Mamert-du-Gard, Salinelles, Sardan, Sommières, Souvignargues, Vic-le-Fesq, Villevieille;

Dipartimento dell’Hérault: Adissan, Agel, Aigne, Aigues-Vives, Alignan-duVent, Aniane, Arboras, Argelliers, Aspiran, Assas, Assignan, Aumelas, Autignac, Azillanet, Babeau-Bouldoux, Bassan, Beaufort, Beaulieu, Berlou, Béziers, Boisseron, Le Bosc, Boujan-sur-Libron, Brignac, Brissac, Cabrerolles, Cabrières, Campagne, Canet, Cassagnoles, Castelnau-le-Lez, Castries, La Caunette, Causse-de-la-Selle, Causses-et-Veyran, Caussiniojouls, Caux, Cazedarnes, Cazevieille, Cazouls-lès-Béziers, Cébazan, Cessenon-sur-Orb, Cesseras, Ceyras, Claret, Clermont-l’Hérault, Combaillaux, Corneilhan, Cournonsec, Cournonterral, Creissan, Cruzy, Faugères, Félines-Minervois, Ferrières-Poussarou, Fontanès, Fontès, Fos, Fouzilhon, Fozières, Gabian, Garrigues, Gignac, Guzargues, Jonquières, Juvignac, Lacoste, Lagamas, Laurens, Lauret, Lauroux, Lavalette, Lavérune, Liausson, Lieuran-Cabrières, La Livinière, Lodève, Lunel, Lunel-Viel, Magalas, Margon, Les Matelles, Mauguio, Mérifons, Minerve, Montagnac, Montarnaud, Montesquieu, Montbazin, Montblanc, Montouliers, Montoulieu, Montpellier, Montpeyroux, Moulès-et-Baucels, Mourèze, Murles, Murviel-lès-Béziers, Murviel-lès-Montpellier, Nébian, Neffiès, Nézignan-l’Evêque, Nissan-lez-Enserune, Nizas, Octon, Olmet-et-Villecun, Olonzac, Oupia, Paulhan, Pégairolles-de-Buèges, Pégairolles-de-l’Escalette, Péret, Pézenas, Pierrerue, Pignan, Plaissan, Poujols, Poussan, Pouzolles, Prades-le-Lez, Prades-sur-Vernazobre, Le Puech, Puéchabon, Puisserguier, Quarante, Restinclières, Roquebrun, Roquessels, Roujan, Saint-André-de-Buèges, Saint-André-de-Sangonis, Saint-Aunès, Saint-Bauzille-de-la-Sylve, Saint-Bauzille-de-Montmel, Saint-Clément-de-Rivière, Saint-Chinian, Saint-Christol, Saint-Drézéry, Saint-Félix-de-Lodez, Saint-Gély-du-Fesc, Saint-Geniès-des-Mourgues, Saint-Georges-d’Orques, Saint-Guiraud, Saint-Jean-de-Cuculles, Saint-Jean-de-la-Blaquière, Saint-Jean-de-Buèges, Saint-Jean-de-Fos, Saint-Jean-de-Minervois, Saint-Mathieu-de-Tréviers, Saint-Nazaire-de-Ladarez, Saint-Pargoire, Saint-Pons-de-Mauchiens, Saint-Privat, Saint-Saturnin, Saint-Sériès, Saint-Thibéry, Saint-Vincent-de-Barbeyrargues, Sainte-Croix-de-Quintillargues, Saturargues, Sauteyrargues, Sauvian, Sérignan, Servian, Siran, Soubès, Soumont, Sussargues, Le Triadou, Usclas-du-Bosc, Vacquières, Vailhan, Vailhauquès, Valflaunès, Valmascle, Vendémian, Vendres, Vérargues, Vieussan, Villeneuve-lès-Maguelonne, Villeneuvette, Villeveyrac, Villespassans;

Dipartimento dei Pirenei Orientali: Amélie-les-Bains-Palalda, Ansignan, Arboussols, Argelès-sur-Mer, Bages, Baho, Baixas, Banyuls-sur-Mer, Banyuls-dels-Aspres, Bélesta, Bouleternère, Le Boulou, Brouilla, Cabestany, Caixas, Calce, Camélas, Canet-en-Roussillon, Canohès, Caramany, Cases-de-Pene, Cassagnes, Castelnou, Caudiès-de-Fenouillèdes, Cerbère, Céret, Claira, Les Cluses, Collioure, Corbère, Corbère-les-Cabanes, Corneilla-del-Vercol, Corneilla-la-Rivière, Elne, Espira-de-Conflent, Espira-de-l’Agly, Estagel, Estoher, Felluns, Finestret, Fosse, Fourques, Ille-sur-Têt, Joch, Lansac, Laroque-des-Albères, Latour-Bas-Elne, Latour-de-France, Lesquerde, Llauro, Llupia, Marquixanes, Maureillas-las-Illas, Maury, Millas, Montalba-le-Château, Montauriol, Montescot, Montesquieu-des-Albères, Montner, Néfiach, Oms, Opoul-Périllos, Ortaffa, Palau-del-Vidre, Passa, Perpignan, Peyrestortes, Pézilla-de-Conflent, Pézilla-la-Rivière, Pia, Planèzes, Pollestres, Ponteilla, Port-Vendres, Prats-de-Sournia, Prugnanes, Rasiguères, Reynès, Rigarda, Riunoguès, Rivesaltes, Rodès, Saint-André, Saint-Arnac, Saint-Cyprien, Saint-Estève, Saint-Féliu-d’Amont, Saint-Féliu-d’Avall, Saint-Génis-des-Fontaines, Saint-Hippolyte, Saint-Jean-Lasseille, Saint-Jean-Pla-de-Corts, Saint-Martin, Saint-Michel-de-Llotes, Saint-Nazaire, Saint-Paul-de-Fenouillet, Sainte-Colombe-de-la-Commanderie, Saleilles, Salses-le-Château, Le Soler, Sorède, Sournia, Taillet, Tarerach, Tautavel, Terrats, Thuir, Tordères, Toulouges, Tresserre, Trévillach, Trilla, Trouillas, Villelongue-dels-Monts, Villemolaque, Villeneuve-de-la-Raho, Villeneuve-la-Rivière, Vinça, Vingrau, Vivès, Le Vivier.

b)

La vendemmia, la vinificazione e l’elaborazione dei vini bianchi hanno luogo sul territorio dei comuni menzionati per la vendemmia, la vinificazione e l’elaborazione dei vini rossi e rosati, oltre che sul territorio dei seguenti comuni del dipartimento dell’Hérault: Castelnau-de-Guers, Florensac, Mèze, Pinet, Pomerols.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

Bourboulenc B - Doucillon blanc

Clairette B

Grenache N

Grenache blanc B

Lledoner pelut N

Marsanne B

Mourvèdre N - Monastrell

Piquepoul blanc B

Roussanne B

Syrah N - Shiraz

Tourbat B

Vermentino B - Rolle

8.   Descrizione del legame/dei legami

Nella storia della viticoltura della Linguadoca, la coltivazione della vite sui pendii delle colline con terreni aridi e sassosi è rimasta costante fin dalla sua introduzione.

Le contingenze storiche e l’influenza dei monasteri e delle abbazie, i vincoli economici legati ai vigneti in area collinare e le dinamiche umane hanno determinato la diversità e l’evoluzione dei prodotti fin dall’epoca romana portando, nel tempo, a una produzione di vini dolci, mutizzati, secchi, rossi e bianchi o a una produzione di uve da tavola, con la necessità per tutte queste uve di raggiungere un buon grado di maturazione.

Con il passare delle generazioni è stata individuata, su questi pendii, una serie di siti particolari, riconosciuti per la qualità e l’originalità della loro produzione.

Dalla cittadina di Collioure fino alle porte di Nîmes, i pendii soleggiati delle colline sono costellati di vigne da oltre 2 000 anni, con innumerevoli testimonianze della qualità e dell’identità di questi vini.

Nel corso della loro storia, i vini di queste colline hanno acquisito una reputazione che è spesso nata dalle abbazie (Caunes-Minervois, Valmagne, Lagrasse, Fontfroide, ecc.): «Saint-Saturnin e Cabrières hanno come origine un religioso vicino a San Benedetto d’Aniane, mentre Montpeyroux era già, dal XIV secolo, un possedimento e una residenza dei vescovi di Montpellier da cui questi ultimi ricavavano vini prestigiosi». Lo stesso vale per Saint-Aignan (Saint-Chinian), scriveva Jean Clavel in «Histoire et Avenir des vins en Languedoc» (ed. Privat -1985).

Nel 1788, in una relazione destinata al re, l’intendente Ballainvillers dichiarava: «Sono tutti vini a denominazione che con il nome generico di ’vini di Narbonne’ erano giustamente apprezzati fuori dai confini provinciali e fuori dal regno; erano soprattutto i vini di Lapalme, Leucate, Fitou...».

Nel 1816, in «Topographie de tous les vignobles connus», A. Jullien osserva la specificità dei vini legata alla loro origine e cita i vigneti situati a nord della Têt, fino a Espira-de-l’Agly e Rivesaltes, e i vigneti di «Saint-Christol», «Saint-Georges d’Orques» e «Saint-Drézéry»: «i vini presentano un gusto piacevole e franco, hanno corpo, gradazione alcolica e dopo 5 o 6 anni di invecchiamento sono eccellenti ...».

Per ottenere tale specificità legata all’origine di questi vini, la superficie parcellare delimitata per la vendemmia classifica le parcelle che presentano terreni senza vincoli di attecchimento e capaci di garantire un apporto idrico moderato e regolare alla pianta per resistere alle estati calde e secche. La superficie parcellare delimitata classifica le parcelle terrazzate situate tra il lungomare e un’altitudine di 400 metri con esposizione favorevole.

Sono privilegiate le parcelle situate sui pendii delle colline, vicino al mare oppure quelle sulle colline più ripide della zona pre-montuosa, talvolta coltivate a terrazze.

La superficie di questa zona delimitata con precisione rappresenta meno di un terzo della superficie totale dei vigneti della regione e la sua produzione equivale a meno del 15 % dei volumi regionali prodotti.

Le condizioni climatiche e la natura dei terreni hanno condizionato il luogo d’impianto e la scelta dei vitigni. Questi ultimi presentano un ciclo vegetativo piuttosto lungo, una sufficiente resistenza alla siccità e al calore e la capacità di ottimizzare una costante termica elevata. Il controllo della produzione, che si riflette nella definizione di rese moderate, assicura una buona maturazione delle uve prima delle piogge autunnali, mentre la presenza dei venti contribuisce a preservare le caratteristiche sanitarie dell’uva.

Il particolare clima mediterraneo, caldo e secco, garantisce ai vini rossi la presenza di tannini maturi, mentre regala ai vini bianchi e rosati una caratteristica rotondità.

All’indomani della Seconda guerra mondiale, il necessario rinnovo di gran parte dei vigneti impiantati sui pendii ha condotto a un rafforzamento della presenza dei vitigni tradizionali. Con questo rinnovo inizia una dinamica collettiva basata sulla ricostruzione della viticoltura storica e che vede la partecipazione di cantine cooperative e di tenute indipendenti riunite in sindacati.

L’introduzione della meccanizzazione e lo sviluppo della coltivazione di un vitigno a tralci lunghi come il Syrah N, necessariamente da palizzare, hanno condotto a un’evoluzione delle pratiche colturali. Nella maggior parte dei casi le parcelle di vigne, un tempo piantate a quadrato e non palizzate, sono state sostituite da parcelle caratterizzate da una distanza interfilare non superiore a 2,50 metri e con una densità minima d’impianto di 4 000 ceppi per ettaro. Si è tuttavia mantenuto il metodo di potatura, fondamentalmente corta, e in ogni caso con un numero limitato di gemme franche per ceppo.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Etichettatura

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

Il nome della denominazione di origine controllata «Languedoc» può essere integrato dalla menzione «primeur» o «nouveau», nel qual caso i vini devono necessariamente essere presentati con l’indicazione dell’annata.

I vini della denominazione di origine controllata «Languedoc», con o senza le denominazioni geografiche complementari «Cabrières», «Grés de Montpellier», «La Méjanelle», «Montpeyroux», «Pézenas», «Quatourze», «Saint-Christol», «Saint-Drézéry», «Saint-Georges-d’Orques», «Saint-Saturnin» o «Sommières», e presentati con la suddetta denominazione di origine controllata, possono essere dichiarati dopo la raccolta, proposti al pubblico, spediti, messi in vendita o venduti solo se tale denominazione di origine controllata è iscritta nei documenti di accompagnamento, nella dichiarazione di scorta, su annunci, prospetti, etichette, fatture e contenitori di qualsiasi tipo, eventualmente integrata dalle denominazioni geografiche complementari.

Zona di prossimità immediata

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

Descrizione della condizione:

La zona di prossimità immediata, definita in deroga per la vinificazione e l’elaborazione dei vini, è costituita dal territorio dei seguenti comuni:

Dipartimento dell’Aude: Alaigne, Arques, Arzens, Auriac, Belcastel-et-Buc, Berriac, La Bezole, Bourigeole, Bram, Brenac, Brousses-et-Villaret, Brugairolles, Bugarach, Camps-sur-l’Agly, Carcassonne, Castans, Caudebronde, Caunette-sur-Lauquet, Caux-et-Sauzens, Citou, Clermont-sur-Lauquet, Couffoulens, Coursan, Courtauly, Cubières-sur-Cinoble, Cuxac-Cabardès, Cuxac-d’Aude, Donazac, Fajac-en-Val, Fontiers-Cabardès, Granes, Greffeil, Labastide-Esparbairenque, Lairière, Lauraguel, Lespinassière, Leuc, Malves-en-Minervois, Marcorignan, Mas-Cabardès, Mas-des-Cours, Massac, Miraval-Cabardès, Missègre, Montclar, Monthaut, Montjardin, Montjoi, Montréal, Moussan, Mouthoumet, Ouveillan, Palaja, Pomy, Pradelles-Cabardès, Preixan, Puilaurens, Puivert, Quillan, Raissac-d’Aude, Raissac-sur-Lampy, La Redorte, Rennes-le-Château, Rennes-les-Bains, Ribaute, Rieux-en-Val, Rieux-Minervois, Roquecourbe-Minervois, Roquefère, Roquefort-des-Corbières, Routier, Rouvenac, Saint-Benoît, Saint-Denis, Saint-Ferriol, Saint-Jean-de-Paracol, Saint-Louis-et-Parahou, Saint-Marcel-sur-Aude, Saint-Martin-des-Puits, Saint-Martin-de-Villereglan, Saint-Martin-le-Vieil, Saissac, Sallèles-d’Aude, Salza, Soulatge, Terroles, Valmigère, Véraza, Verzeille, Villarzel-Cabardès-du-Razès, Villedaigne, Villefloure, Villefort, Villesèquelande;

Dipartimento del Gard: Aigremont, Aigues-Mortes, Aigues-Vives, Aimargues, Aubais, Bernis, Boissières, Bouillargues, Bragassargues, Caissargues, La Calmette, Caveirac, Clarensac, Congénies, Cros, Dions, Domessargues, Durfort-et-Saint-Martin-de-Sossenac, Fons, Gajan, Gallargues-le-Montueux, Générac, Marguerittes, Milhaud, Monoblet, Montagnac, Mus, Parignargues, Pompignan, Poulx, Puechredon, Quissac, Rodilhan, Rogues, La Rouvière, Sainte-Anastasie, Saint-Come-et-Maruéjols, Saint-Dionizy, Saint-Gilles, Saint-Roman-de-Codières, Saint-Théodorit, Sauve, Sumène, Uchaud, Vergèze;

Dipartimento dell’Hérault: Abeilhan, Agde, Agonès, Les Aires, Aumes, Baillargues, Balaruc-le-Vieux, Bédarieux, Bélarga, Bessan, Boisset, La Boissière, Bouzigues, Brenas, Buzignargues, Campagnan, Candillargues, Capestang, Cazilhac, Cazouls-d’Hérault, Celles, Cers, Clapiers, Colombiers, Coulobres, Le Crès, Le Cros, Dio-et-Valquières, Espondeilhan, Fabrègues, Ferrals-les-Montagnes, Ferrières-les-Verreries, Frontignan, Galargues, Ganges, Gigean, Gorniès, Grabels, La Grande-Motte, Hérépian, Jacou, Lansargues, Laroque, Lattes, Lespignan, Lézignan-la-Cèbe, Lieuran-lès-Béziers, Lignan-sur-Orb, Loupian, Lunas, Maraussan, Marseillan, Marsillargues, Mas-de-Londres, Maureilhan, Mireval, Mons, Montady, Montaud, Montels, Montferrier-sur-Lez, Mudaison, Notre-Dame-de-Londres, Olargues, Pailhès, Palavas-les-Flots, Pardailhan, Pérols, Pézènes-les-Mines, Les Plans, Poilhes, Popian, Portiragnes, Le Pouget, Pouzols, Puilacher, Puimisson, Puissalicon, Rieussec, Riols, Les Rives, Romiguières, Roqueredonde, Rouet, Saint-Bauzille-de-Putois, Saint-Brès, Saint-Etienne-d’Albagnan, Saint-Etienne-de-Gourgas, Saint-Félix-de-l’Héras, Saint-Geniès-de-Fontedit, Saint-Guilhem-le-Désert, Saint-Hilaire-de-Beauvoir, Saint-Jean-de-Cornies, Saint-Jean-de-Védas, Saint-Just, Saint-Martin-de-Londres, Saint-Maurice-Navacelles, Saint-Michel, Saint-Nazaire-de-Pézan, Saint-Paul-et-Valmalle, Saint-Pierre-de-la-Fage, Saint-Pons-de-Thomières, Salasc, Saussan, Saussines, Sète, Teyran, Thézan-lès-Béziers, Tourbes, Tressan, Usclas-d’Hérault, La Vacquerie-et-Saint-Martin-de-Castries, Valergues, Valras-Plage, Valros, Vélieux, Vendargues, Vias, Vic-la-Gardiole, Villeneuve-lès-Béziers, Villetelle, Viols-en-Laval, Viols-le-Fort;

Dipartimento dei Pirenei Orientali: L’Albère, Alenya, Arles-sur-Tech, Baillestavy, Le Barcarès, Bompas, Boule-d’Amont, Calmeilles, Campoussy, Casefabre, Clara, Eus, Fenouillet, Glorianes, Los Masos, Molitg-les-Bains, Montbolo, Mosset, Le Perthus, Prunet-et-Belpuig, Rabouillet, Saint-Laurent-de-Cerdans, Saint-Laurent-de-la-Salanque, Sainte-Marie, Saint-Marsal, Taurinya, Théza, Torreilles, Valmanya, Villelongue-de-la-Salanque, Vira.

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http://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-7e46f9d3-55a7-4fed-a312-52a267e4f576


(1)  GU L 9 dell’11.1.2019, pag. 2.