Bruxelles, 18.5.2022

COM(2022) 240 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Risparmio energetico nell'UE


1.Introduzione

Il risparmio energetico, vale a dire la riduzione del consumo di energia mediante segnali di prezzo, misure di efficienza energetica o iniziative volontarie è in molti casi il modo più economico, sicuro e pulito per ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi. L'uso di una minore quantità di energia contribuisce alla sicurezza dell'approvvigionamento, facilita il rispetto dei requisiti in materia di stoccaggio ed è un fattore chiave della transizione verso l'energia pulita.

La riduzione volontaria degli sprechi e la rapida attuazione di misure di efficienza energetica consentiranno di limitare la penuria di gas e petrolio in caso di interruzione delle forniture provenienti dalla Russia, e sono dunque interventi fondamentali per stabilizzare i mercati e scongiurare un'ulteriore volatilità dei prezzi. Sul medio e sul lungo periodo i risparmi energetici contribuirebbero a far scendere i prezzi dell'energia e aiuterebbero a far fronte in modo adeguato agli improvvisi innalzamenti dei prezzi e alle carenze di approvvigionamento.

Il risparmio energetico incide direttamente sulle nostre bollette energetiche e aumenta la resilienza dell'economia. I costi elevati dell'energia prodotta da combustibili fossili danneggiano già le famiglie e tutti i settori industriali, dai servizi all'industria manifatturiera, dall'agricoltura ai trasporti. Le famiglie vulnerabili o in condizioni di povertà energetica, le microimprese, le PMI e le industrie ad alta intensità energetica si trovano a dover compiere scelte difficili per consumare meno energia. Il caro prezzi si ripercuote anche sulla competitività relativa delle imprese, con potenziali effetti a catena sull'occupazione e sui redditi.

L'anno scorso, nell'ambito del pacchetto "Pronti per il 55 %" e dell'attuazione del Green Deal europeo, la Commissione ha proposto di incrementare l'ambizione in materia di efficienza energetica entro la fine del decennio. Pur essendo concepita principalmente per sostenere la decarbonizzazione dell'economia dell'UE, la proposta comportava altri notevoli vantaggi, quali una maggiore sicurezza energetica e una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, dell'inquinamento atmosferico e dell'esaurimento delle risorse naturali.

L'attuazione completa del pacchetto "Pronti per il 55 %" ridurrebbe il nostro consumo di gas del 30 % (equivalente a 100 miliardi di m3) entro il 2030; più di un terzo di questa riduzione deriverebbe dal conseguimento dell'obiettivo di efficienza energetica dell'UE presentato nella proposta di rifusione della direttiva sull'efficienza energetica. Questo obiettivo sarebbe raggiunto attuando le pertinenti proposte politiche, per esempio la rifusione della direttiva sull'efficienza energetica, la rifusione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, la legislazione in materia di progettazione ecocompatibile ed etichettatura energetica e altri strumenti che incidono sul consumo energetico, come le norme sulle emissioni di CO2 per i veicoli nuovi, il sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) e la proposta di un nuovo ETS per l'edilizia e il trasporto stradale.

La realizzazione di queste politiche condurrebbe a una riduzione strutturale del consumo di energia. In seguito all'invasione russa dell'Ucraina questi cambiamenti dovrebbero verificarsi ancora più rapidamente per rafforzare più in fretta la resilienza e l'indipendenza energetica dell'UE.

Parallelamente, grazie a iniziative volontarie, è possibile risparmiare una notevole quantità di energia in relativamente poco tempo. L'ultima relazione dell'IPCC 1 sottolinea che cambiando stile di vita e comportamenti possiamo ridurre considerevolmente il nostro consumo di energia. Scegliere di abbassare la temperatura del riscaldamento, guidare in modo più attento ai consumi e utilizzare maggiormente i trasporti pubblici e la mobilità attiva, usare gli elettrodomestici e l'aria condizionata in modo più efficiente e spegnere le luci può generare notevoli risparmi sul breve periodo 2 .

Pertanto il presente piano sul risparmio energetico nell'UE si articola su due assi:

(1)il conseguimento di risparmi energetici immediati attraverso scelte volontarie; e

(2)l'accelerazione e il potenziamento delle misure strutturali di efficienza energetica a medio e lungo termine.

In entrambi i casi occorreranno un quadro finanziario e una struttura di governance efficaci.

2.Conseguire risparmi energetici immediati attraverso scelte personali

Alla luce dell'attuale situazione geopolitica e di mercato non possiamo permetterci di aspettare il concretizzarsi delle importanti misure strutturali di efficienza energetica. Dato il perdurare dell'attuale crisi, dobbiamo assolutamente cercare opportunità immediate di consumare meno energia. A più breve termine la maggior parte di queste possibilità deriverebbe da scelte volontarie, alcune delle quali potrebbero avere un impatto anche sul medio-lungo periodo se portassero a cambiamenti di abitudini.

Queste scelte dovrebbero incentrarsi principalmente sui settori in cui è possibile ottenere i maggiori risparmi di gas e petrolio. Il gas naturale è usato principalmente per il riscaldamento: rappresenta circa il 42 % dell'energia utilizzata per il riscaldamento degli ambienti nelle abitazioni e nel settore dei servizi. Seguono il petrolio, con il 14 %, e il carbone, con circa il 3 %. L'uso dei combustibili fossili nei trasporti corrisponde a 288 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all'anno, pari al 93 % del fabbisogno energetico del settore dei trasporti. Il trasporto aereo e quello marittimo dipendono quasi interamente dai combustibili fossili. Nel trasporto stradale e in quello ferroviario, invece, l'energia derivante da combustibili fossili è pari rispettivamente al 93 % e al 23 %. Circa il 25 % dell'attività delle autovetture avviene nell'ambito della mobilità urbana.

Le aree chiave per ottenere risparmi significativi sul breve periodo sono dunque il riscaldamento delle abitazioni e del settore dei servizi e i trasporti e la mobilità, ma anche il settore industriale offre qualche possibilità a breve termine. Le azioni volte a limitare il consumo di gas nell'immediato sono particolarmente importanti, poiché i risparmi ottenuti rapidamente agevoleranno la ricostituzione delle scorte attenuando quindi i rischi di approvvigionamento durante la stagione invernale. Allo stesso tempo è importante anche risparmiare elettricità, poiché gas, petrolio e carbone sono usati anche per la produzione di energia elettrica. Le riduzioni più significative del consumo di petrolio si otterrebbero probabilmente con un minor uso delle auto private e del trasporto aereo, nonché con una guida più efficiente per gli autocarri.

Queste scelte possono comportare una riduzione della domanda di energia, che a sua volta può contribuire alla diminuzione delle importazioni di combustibili fossili, evitando carenze più gravi e, di conseguenza, l'imposizione di misure di limitazione, con tutte le relative ripercussioni economiche e sociali.

Naturalmente gli attuali prezzi di mercato elevati stanno già innescando cambiamenti: le famiglie e le imprese si adoperano infatti per contenere l'aumento delle bollette energetiche. Tuttavia questi risparmi orientati al mercato potrebbero rivelarsi insufficienti per vari motivi; gli attori infatti potrebbero non conoscere i metodi più efficaci per risparmiare e per ottenere i risultati ottimali potrebbe essere necessario un coordinamento. Inoltre non vi è garanzia di equità e solidarietà: i più ricchi potrebbero anche decidere di non adeguare il loro comportamento, mentre altri, specialmente i più fragili, potrebbero essere costretti a compiere scelte dolorose. Infine, i prezzi di mercato non comporteranno necessariamente uno sforzo adeguato rispetto agli obiettivi di REPowerEU.

Pertanto le azioni di sostegno che possono essere adottate sono di due tipi:

·azioni di informazione affinché i diversi tipi di consumatori di energia comprendano quanto sia importante ridurre la domanda e sappiano cosa possono fare a tal fine;

·azioni di incentivo e sostegno per aiutare gli utenti a consumare meno, per esempio offrendo sconti sull'acquisto degli apparecchi più efficienti.

Il principale vantaggio dei cambiamenti innescati da questo tipo di misure è che hanno un impatto immediato sul consumo energetico, a fronte di un investimento iniziale nullo o irrisorio e di un piccolo cambiamento di abitudini, che non incide sul benessere o lo fa in maniera molto limitata poiché a compiere tali scelte saranno solo coloro che ne hanno l'intenzione e la possibilità.

Queste misure saranno per lo più facoltative e fondate sulla buona volontà e su una comunicazione efficace ai consumatori in merito alle misure più incisive che possono adottare. Dato che gas e petrolio sono usati principalmente in settori relativamente circoscritti (il riscaldamento per il gas e i trasporti per il petrolio) è possibile realizzare una comunicazione adeguatamente mirata.

Dare informazioni specifiche ai cittadini è fondamentale affinché possano fare scelte informate. Bisogna trasmettere i messaggi giusti al momento giusto. Ciò si tradurrà probabilmente in un numero limitato di soluzioni generiche accompagnate da informazioni accessibili.

A intraprendere tali azioni devono essere organismi di fiducia che conoscano bene i contesti locali e siano in grado di coinvolgere un'ampia parte della popolazione in attività concrete. Spesso gli Stati membri si trovano nella posizione migliore per promuovere questi tipi di azioni di risparmio energetico al momento più opportuno e tenendo conto della situazione nel loro territorio. Le autorità locali possono svolgere un ruolo fondamentale, per esempio attraverso le agenzie per l'energia locali, regionali e nazionali, il Patto dei sindaci e la missione 100 città intelligenti e a impatto climatico zero.

Le azioni di informazione possono essere potenziate anche inserendo nei programmi scolastici competenze legate al risparmio energetico e promuovendo l'acquisizione di competenze nei settori essenziali per il conseguimento degli ambiziosi obiettivi del piano REPowerEU.

Diversi Stati membri hanno già intrapreso azioni per sfruttare il potenziale di risparmio energetico a breve termine 3 , ma si può fare di più. Per sostenere questi sforzi, la campagna "Playing my part" ("Faccio la mia parte") della Commissione e dell'AIE fornisce informazioni semplici su alcune misure chiave che i cittadini e le imprese possono scegliere di attuare, ove possibile, per contribuire a ridurre le importazioni di energia dalla Russia.

Inoltre, per sostenere i consumatori nella scelta di apparecchi più efficienti, la Commissione intende mettere a loro disposizione un'interfaccia pubblica della banca dati del registro europeo delle etichette energetiche (EPREL) 4 . La Commissione sta lavorando anche a una campagna informativa intesa a sensibilizzare e fornire ad altri organismi materiali per la comunicazione con i cittadini. Gli Stati membri dovrebbero inoltre sfruttare appieno le opportunità a loro disposizione per promuovere l'efficienza energetica, per esempio aliquote IVA ridotte per i sistemi di riscaldamento ad alta efficienza, facendo in modo che i prezzi dell'energia incentivino il passaggio alle pompe di calore e incoraggino l'acquisto di apparecchi più efficienti. Spetterà a loro individuare le misure più efficaci ed eque a seconda della loro situazione.

È possibile prevedere molte raccomandazioni specifiche immediate. L'allegato illustra i tipi di misure e il potenziale di risparmio indicativo stimato, e quelle più significative sono riassunte nella tabella riportata di seguito 5 .

 

Risparmio di petrolio (Mtep) 

Risparmio di gas (miliardi di m³) 

Misure che consentono il risparmio di gas 

Risparmi ottenuti abbassando il riscaldamento, spegnendo il riscaldamento nei locali inutilizzati, eliminando le correnti d'aria, ecc.

≈1,5 

≈6  

Fornire informazioni sul mantenimento della temperatura delle caldaie a condensazione al di sotto di 60 gradi e invitare le persone a controllare la loro caldaia.

 

≈3 

Fornire informazioni sulla manutenzione delle caldaie, su semplici misure di isolamento, sull'isolamento termico, sull'installazione di valvole termostatiche per i radiatori, sui regolatori di temperatura e incoraggiare ad agire. 

≈0,3 

≈1  

 

Prendere in considerazione la modifica dei prezzi dell'energia e l'introduzione di un sistema di aliquote progressive e altre soluzioni per promuovere il risparmio energetico e il passaggio dal gas all'elettricità.

 

≈1   

Misure nel settore industriale

Incentivare gli audit energetici e l'attuazione dei relativi risultati per evitare le dispersioni termiche nei processi ad alta temperatura, sostenendo l'abbandono delle energie fossili.

 

≈2  

Misure nel settore dei trasporti 

Raccomandare la riduzione della velocità in autostrada.

≈8  

 

Incoraggiare gli spostamenti a piedi, in bicicletta, i trasporti pubblici e la micromobilità nelle aree urbane.

≈5  

 

Promuovere il trasporto ferroviario.

≈2

 

Potenziale indicativo 

16  

13  

Secondo le stime dell'AIE queste misure a breve termine relative al gas potrebbero comportare una riduzione del 5 % del consumo (finale) di gas (circa 13 miliardi di m3) nell'arco di un anno. Analogamente, a seconda dello Stato membro e della sua domanda complessiva di trasporto, le misure potrebbero ridurre fino al 5 % il consumo finale di petrolio (circa 16 Mtep), senza per questo impedire gli spostamenti essenziali.

A sostegno di tali sforzi, la Commissione:

·preparerà una campagna nell'ambito della risposta dell'UE alle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina e dell'aumento dei prezzi, al fine di sensibilizzare e fornire materiali comunicativi ad altri organismi;

·diffonderà informazioni sulla campagna "Playing my part", incentrata sulle azioni che si possono adottare a livello individuale per risparmiare energia, e lavorerà con gruppi di portatori di interessi per aumentare la portata delle azioni di informazione e massimizzarne l'efficacia;

·varerà l'interfaccia pubblica della banca dati del registro europeo delle etichette energetiche (EPREL) per aiutare i consumatori e gli acquirenti pubblici a scegliere apparecchi più efficienti.

3.Accelerare e potenziare le misure strutturali di efficienza energetica a medio e lungo termine

Gli attuali obiettivi di efficienza energetica dell'UE contribuiscono in modo significativo al conseguimento delle ambizioni dell'Unione in materia di clima. Gli obiettivi "202020" e gli obiettivi climatici per il 2030 fissati nella normativa sul clima sono chiari esempi di come le misure di efficienza energetica abbiano comportato sia la crescita che la riduzione del consumo energetico e abbiano svolto un ruolo importante nel raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra. Come dimostrano le ricerche 6 , le politiche di efficienza energetica hanno portato maggiori vantaggi che possono essere monetizzati in misura diversa. Tra questi figurano per esempio la riduzione della povertà energetica, un aumento della salute, del benessere e della competitività delle imprese e una maggiore sicurezza energetica.

Gli Stati membri hanno istituito i quadri giuridici e gli accordi istituzionali necessari per conseguire i loro obiettivi di efficienza energetica precedenti e attuali. I piani nazionali per l'energia e il clima istituiscono una struttura di governance intesa a garantire che tali ambizioni siano coerenti con gli obiettivi generali dell'UE. Risulta ora urgente accelerare i miglioramenti dell'efficienza energetica per rendere l'UE più resiliente. Poiché l'aumento dei prezzi dell'energia accorcia il periodo di ammortamento degli investimenti nell'efficienza energetica, occorre rinnovare gli sforzi per eliminare i vincoli di liquidità e di informazione che frenano questi investimenti così redditizi.

Grazie al lavoro svolto negli ultimi dieci anni, per farlo non dovrebbe essere necessario creare nuove strutture o organismi. Per esempio, tutti gli Stati membri dispongono di strategie di ristrutturazione a lungo termine, le grandi imprese sono tenute a effettuare audit energetici ogni quattro anni e sono stati prodigati sforzi per offrire una formazione adeguata e la garanzia della qualità. Un incremento dei miglioramenti dell'efficienza energetica potrebbe tuttavia rendere necessario un aumento delle risorse disponibili, ad esempio per fornire consulenza e informazioni e meccanismi per consentire maggiori investimenti privati.

Le attuali norme UE sulla progettazione ecocompatibile e l'etichettatura energetica hanno ridotto del 10 % il consumo energetico annuo dei prodotti cui si applicano; ciò ha comportato una significativa diminuzione della domanda di energia primaria dell'UE e un risparmio economico per i consumatori. La proposta di regolamento della Commissione sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili 7 , estende l'ambito di applicazione del quadro della progettazione ecocompatibile alla più ampia gamma di prodotti possibile. Dato che i materiali impiegati per realizzare i prodotti hanno una notevole impronta energetica, il nuovo quadro consentirà di risparmiare molta più energia aumentando l'efficienza energetica e dei materiali.

3.1.Un obiettivo UE più ambizioso in materia di efficienza energetica

La rifusione della direttiva sull'efficienza energetica proposta dalla Commissione nel luglio 2021 prevede un aumento del 9 % dell'obiettivo di efficienza energetica entro il 2030 (rispetto allo scenario di riferimento del 2020).

Nel 2021 la Commissione ha inoltre avviato uno studio sul potenziale di risparmio energetico derivante dalle misure di efficienza energetica, dal quale è emerso che, se l'UE intensificherà i finanziamenti e gli sforzi in tal senso, il potenziale di risparmio energetico per il 2030 potrebbe corrispondere al 13 % del consumo di energia finale (752 Mtep). Secondo lo stesso studio 8 il potenziale tecnico di risparmio energetico potrebbe raggiungere il 19 % del consumo di energia finale (696 Mtep).

Anche l'ulteriore modellizzazione dello scenario di REPowerEU 9 con prezzi del gas strutturalmente più alti, che dà seguito alla comunicazione dell'8 marzo su questo tema, prevede un obiettivo di efficienza energetica efficace sotto il profilo dei costi del 13 % entro il 2030.

3.2.Possibile rafforzamento delle misure di efficienza energetica

Vista la necessità dell'Unione di rendersi rapidamente indipendente dalle importazioni di combustibili fossili, gli Stati membri dovrebbero vagliare la possibilità di accelerare le attuali misure di efficienza energetica e di attuarne di nuove. Ogni Stato membro saprà dove concentrare i propri sforzi, ma vi sono anche settori a livello dell'UE in cui un approccio comune può apportare un valore aggiunto.

Nel corso degli attuali processi di codecisione in merito a diversi elementi del pacchetto "Pronti per il 55 %" i colegislatori potrebbero consolidare il quadro normativo per l'efficienza energetica a breve termine per conseguire maggiori risparmi energetici sul medio e lungo periodo nell'ambito di REPowerEU, per esempio mediante:

·obblighi di risparmio energetico più ambiziosi a livello nazionale;

·l'introduzione di obblighi volti a garantire, in settori chiave, una maggiore efficienza energetica, l'eliminazione delle sovvenzioni a favore delle tecnologie per i combustibili fossili, la costante promozione delle energie rinnovabili e il rapido sviluppo di tecnologie e apparecchiature per il risparmio energetico;

·un'attuazione più rigorosa dei risultati degli audit energetici per fare in modo che siano adottate misure efficaci sotto il profilo dei costi e che le imprese (in particolare le PMI) e altre entità, come gli organismi pubblici che non sono soggetti all'obbligo di audit energetici, siano incentivate a effettuarli e ad agire sulla base dei risultati. In tale contesto dovrebbe essere affrontata la questione dei centri dati e dell'uso del calore di scarto;

·l'introduzione di ulteriori requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici al fine di incentivare le ristrutturazioni che riguardino anche i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, con tempistiche sufficientemente ambiziose, e l'avvio un percorso di ammodernamento degli edifici con le prestazioni peggiori, per farli passare dalla classe G almeno alla classe D dell'attestato di prestazione energetica;

·l'eliminazione graduale delle sovvenzioni concesse dagli Stati membri per le caldaie alimentate con combustibili fossili negli edifici a partire come minimo dal 2025 (tenuto conto del fatto che nella maggior parte dei casi tali incentivi contravvengono all'articolo 7, paragrafo 2, del regolamento sull'etichettatura energetica), incoraggiandone il riorientamento per favorire i regimi di sostegno per le pompe di calore;

·il consolidamento dei requisiti applicabili ai nuovi edifici in termini di energia ed efficienza delle risorse a livello nazionale attraverso i requisiti relativi ai sistemi di riscaldamento e l'introduzione di norme sulle emissioni zero prima del 2030 (prima del 2027 nel caso degli edifici pubblici);

·requisiti nazionali più rigorosi in materia di sistemi di riscaldamento per gli edifici esistenti, incentrati su importanti ristrutturazioni, la sostituzione delle caldaie e il collegamento a sistemi di teleriscaldamento efficienti nelle zone densamente popolate. Queste misure andrebbero di pari passo con l'introduzione di limiti più severi per la progettazione ecocompatibile degli impianti di riscaldamento a livello dell'UE, che prevede di porre fine all'immissione in commercio delle caldaie autonome a combustibili fossili a partire dal 2029 e nel contempo il riscalaggio delle etichette energetiche (entro il 2025/2026) che farà scendere le caldaie e gli altri apparecchi alimentati da combustibili fossili nelle classi energetiche più basse. Le misure in materia di prestazioni energetiche nell'edilizia, progettazione ecocompatibile e etichettatura energetica favoriranno l'installazione di pompe di calore e contribuiranno all'obiettivo di raddoppiarne il tasso di diffusione;

·l'introduzione di divieti nazionali per le caldaie alimentate da combustibili fossili negli edifici esistenti e nuovi stabilendo requisiti per i generatori di calore in base alle emissioni di gas a effetto serra o al tipo di combustibile utilizzato. Benché la rifusione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia introduca una base giuridica chiara per tali divieti nazionali al fine di ovviare all'attuale incertezza giuridica, il quadro legislativo vigente consente già di attuare simili misure, come già sta avvenendo in diversi Stati membri.

Sul medio e lungo periodo sarà importante anche aumentare ulteriormente l'efficienza energetica nel settore dei trasporti per consumare meno petrolio, incoraggiare il passaggio ad alternative rinnovabili efficienti, per esempio attraverso:

·l'ammodernamento aerodinamico dei veicoli pesanti e degli impianti di collegamento dei rimorchi frigorifero; l'uso di autocarri più lunghi con caratteristiche di progettazione ecocompatibile, per esempio dispositivi aerodinamici sui rimorchi;

·l'inclusione di ulteriori specifiche di progettazione ecocompatibile o di obiettivi di efficienza energetica più ambiziosi per i veicoli e i rimorchi nella revisione dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 per i veicoli pesanti nuovi, prevista per dicembre 2022;

·l'introduzione di incentivi alla diffusione di veicoli pesanti a emissioni zero e il rafforzamento dei potenziali risparmi energetici degli autocarri più lunghi e più pesanti nella circolazione transfrontaliera nell'UE attraverso l'imminente revisione della direttiva sui pesi e sulle dimensioni;

·l'incoraggiamento dell'uso del trasporto combinato che genera risparmi energetici nell'imminente revisione della direttiva sul trasporto combinato.

Alla luce di quanto precede, la Commissione:

·propone di innalzare al 13 % l'obiettivo vincolante della direttiva sull'efficienza energetica;

·invita il Parlamento e il Consiglio a prendere in considerazione, durante i negoziati in corso, le misure sopra elencate per consentire ulteriori risparmi e miglioramenti dell'efficienza energetica negli edifici attraverso la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva sull'efficienza energetica;

·invita il Parlamento e il Consiglio a mantenere l'ambizione della sua proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili 10 , la cui rapida attuazione permetterà di risparmiare più energia grazie a una maggiore efficienza energetica e delle risorse per un'ampia gamma di prodotti;

·valuterà l'opportunità di un'iniziativa legislativa volta ad aumentare la quota di veicoli a zero emissioni nei parchi auto pubblici e aziendali al di sopra di una determinata dimensione;

·presenterà un pacchetto legislativo sull'inverdimento del trasporto merci.

La Commissione esorta inoltre gli Stati membri ad adottare rapidamente la riforma del regolamento sul cielo unico europeo relativa alla modernizzazione della gestione del traffico aereo in Europa, in quanto l'aumento dell'efficienza dei voli ridurrebbe il consumo di carburante, con conseguenti notevoli risparmi.

4.Finanziamenti

Per quanto riguarda il finanziamento dell'efficienza energetica e delle ristrutturazioni degli edifici, gli investimenti proposti nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PRR) costituiscono un buon punto di partenza: nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono stati stanziati oltre 67 miliardi di EUR per tali investimenti.
La maggior parte del sostegno finanziario è stata destinata alle ristrutturazioni degli edifici (principalmente residenziali e pubblici) e, in secondo luogo, alla costruzione di edifici efficienti sotto il profilo energetico. Meno frequenti sono invece i finanziamenti a favore dell'efficienza energetica degli edifici delle PMI, del settore industriale e del terziario. Le discussioni in corso con tutti gli Stati membri sul piano REPowerEU sono una buona occasione per rafforzare i PRR in questo settore.

Anche il sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS), compresi il Fondo per la modernizzazione, il nuovo ETS proposto per l'edilizia e il trasporto stradale e il Fondo sociale per il clima ad esso associato, dovrebbe generare entrate complessive quantomeno paragonabili, e gli investimenti nell'efficienza energetica rappresentano un obiettivo chiave per cui utilizzarle. Inoltre, nell'ambito dell'attuale quadro finanziario pluriennale, i fondi della politica di coesione (FESR, Fondo di coesione e Fondo per una transizione giusta) prevedono un cospicuo sostegno all'efficienza energetica e ai trasporti sostenibili. In particolare il programma InvestEU mobiliterà finanziamenti privati per sostenere un'ampia gamma di investimenti nell'efficienza energetica, condividendo i rischi con i partner esecutivi, tra cui il gruppo BEI. Anche la Politica agricola comune, Orizzonte Europa e il programma LIFE sostengono gli investimenti nell'efficienza energetica. In totale questi strumenti dell'UE assegnano alla spesa per il clima risorse finanziarie pari a 626 miliardi di EUR per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e NextGenerationEU (sebbene tali finanziamenti non siano destinati solo all'efficienza energetica ma anche ad altri settori).

Le misure che comportano l'erogazione di aiuti di Stato sono soggette alle norme in materia di aiuti di Stato. La disciplina degli aiuti di Stato per il clima, l'energia e la tutela dell'ambiente (CEEAG) offre numerose opportunità di sostenere progetti di efficienza energetica. I finanziamenti pubblici destinati all'efficienza energetica a livello europeo, nazionale, regionale e locale, benché ingenti, non saranno comunque sufficienti a coprire il fabbisogno di investimenti in questo settore. Per conseguire tali obiettivi è quindi fondamentale aumentare gli investimenti privati. Altre esigenze di finanziamento derivano dalla necessità di migliorare le competenze e riqualificare i lavoratori per contrastare la carenza di manodopera qualificata in grado di attuare molte delle misure previste, tra cui l'installazione di strumenti di risparmio energetico e apparecchi efficienti o la produzione di energia rinnovabile, nonché le misure relative alla costruzione e alla ristrutturazione degli edifici.

Da un lato ciò richiede l'utilizzo più efficiente possibile del sostegno pubblico, attraverso strumenti e regimi di finanziamento innovativi. A tal fine la Commissione continuerà a promuovere l'assistenza tecnica per gli investimenti nell'efficienza energetica, la diffusione di regimi di finanziamento (quali il recupero fiscale e in bolletta, i contratti di rendimento energetico e i modelli basati sulle prestazioni) e prodotti finanziari (come i mutui per l'efficienza energetica, i prestiti verdi e i regimi di finanziamento per l'acquisizione di parchi veicoli a emissioni zero) innovativi in questo settore.

Tenuto conto di quanto è importante mettere a punto regimi di finanziamento per l'efficienza energetica combinando strumenti finanziari e sovvenzioni, la Commissione, col sostegno della Banca europea per gli investimenti, mette a disposizione un modello 11 per aiutare gli Stati membri a predisporre strumenti finanziari per l'efficienza energetica e aumentare la diffusione di tali regimi nell'ambito dei fondi della politica di coesione.

D'altro canto è fondamentale consolidare la cooperazione con le istituzioni finanziarie in materia di investimenti nell'efficienza energetica e fare in modo che si impegnino attivamente per conseguire gli obiettivi di REPowerEU e del Green Deal europeo. A tale riguardo la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, continua a potenziare l'efficace lavoro del gruppo delle istituzioni finanziarie in materia di efficienza energetica (EEFIG), per esempio al fine di trasformarlo in una coalizione europea di alto livello con il settore finanziario per il finanziamento dell'efficienza energetica. Inoltre la Commissione valuterà altre soluzioni per mobilitare maggiori investimenti privati, per esempio norme sul portafoglio ipotecario o sistemi di pagamento per obiettivi.

Vista la necessità di maggiori investimenti privati nell'efficienza energetica, la Commissione:

·istituirà, in collaborazione con gli Stati membri, una coalizione europea di alto livello con il settore finanziario per il finanziamento dell'efficienza energetica, basata sui successi del gruppo delle istituzioni finanziarie in materia di efficienza energetica (EEFIG);

·prenderà in considerazione altre soluzioni per mobilitare maggiori investimenti privati, per esempio norme sul portafoglio ipotecario o sistemi di pagamento per obiettivi.

5.Governance e partner

Gli Stati membri e le rispettive autorità e organizzazioni regionali e locali sono nella posizione migliore per comunicare con i cittadini e le imprese e incoraggiarli ad adottare misure di risparmio energetico o a investire in misure di efficienza energetica.
La Commissione integrerà questi sforzi individuando e condividendo le competenze tra gli Stati membri in merito alle azioni più efficaci, ove possibile attraverso strutture esistenti, per esempio le azioni concertate per la direttiva sull'efficienza energetica e la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, iniziative locali, ecc. Nell'ambito dello strumento di sostegno tecnico la Commissione sta inoltre aiutando gli Stati membri a individuare riforme e investimenti che consentano di porre fine gradualmente alle importazioni di combustibili fossili dalla Russia, e anche di accelerare e potenziare le misure di efficienza energetica. La Commissione intende collaborare con tutti gli attori nazionali, regionali e locali pertinenti per garantire il massimo sostegno e la massima condivisione delle informazioni.

Le città rappresentano tre quarti della popolazione dell'UE e offrono il maggior potenziale per sostenere azioni urgenti di risparmio energetico. Conoscono inoltre molto bene la situazione delle persone in condizioni o a rischio di povertà energetica, con le quali hanno contatti costanti. In questo contesto il Patto dei sindaci e la missione 100 città intelligenti e a impatto climatico zero sono partenariati fondamentali in vista degli interventi. Un'azione importante per garantire che tutti i consumatori possano svolgere il loro ruolo è intensificare le sinergie con i governi locali e regionali e le reti di esperti e portatori di interessi attive a questi livelli. A livello internazionale il Patto globale dei sindaci costituisce un canale di comunicazione consolidato con 11 000 città, tra cui città ucraine che potranno essere coinvolte in azioni analoghe al termine del conflitto.

Nei diversi settori ci sono aspetti specifici di cui tenere conto e la Commissione intende verificare se sia possibile creare partenariati specifici per il risparmio energetico con gli opportuni portatori di interessi nei settori pertinenti (per esempio i trasporti, l'industria, il settore agroalimentare, il settore delle TIC compresi i centri dati, e i settori dell'acqua e dell'energia). Altre iniziative in corso, per esempio l'iniziativa "Energia pulita per le isole dell'UE" e quella per le regioni carbonifere in transizione potrebbero essere utilizzate come quadro di riferimento per le famiglie, le imprese e i servizi.

In tempi di crisi servono conoscenze locali approfondite e un sostegno pratico su misura per spiegare ai cittadini come combinare al meglio l'uso delle energie rinnovabili e le misure di efficienza energetica o come aderire a una comunità di energia rinnovabile. Bisogna fare in modo che tutti i cittadini dispongano di tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni: anche le azioni urgenti devono garantire l'inclusività, l'uguaglianza e la non discriminazione.

Alla luce di quanto precede, la Commissione:

·continuerà a mettere in contatto i portatori di interessi, i partenariati per il risparmio energetico, le organizzazioni di consumatori, i partenariati e le alleanze per le competenze, il Comitato delle regioni, le reti locali e regionali e le autorità centrali degli Stati membri per consentire la condivisione delle migliori pratiche sulle misure di risparmio energetico in tutti i settori e il monitoraggio dell'impatto di tali misure in vista del prossimo inverno;

·continuerà a fornire assistenza tecnica mirata in tema di efficienza energetica, in particolare attraverso lo strumento di sostegno tecnico, la politica di coesione e l'assistenza energetica europea a livello locale (ELENA), che aiuterà le autorità e i portatori di interessi a eliminare le strozzature che ostacolano la diffusione dei programmi di efficienza energetica;

·chiederà agli Stati membri di riferire entro il 1o luglio in merito alle azioni intraprese per ridurre la domanda sul breve periodo. Gli Stati membri saranno anche invitati a illustrare le future azioni in programma e l'impatto previsto, anche per quanto riguarda i centri dati e il calore di scarto industriale.

6.Conclusioni

L'efficienza energetica è una componente fondamentale del Green Deal europeo e della strategia dell'Unione per conseguire un'economia decarbonizzata entro il 2050 in modo efficace sotto il profilo dei costi. Gli attuali prezzi elevati dell'energia e la guerra in Ucraina hanno riportato l'attenzione sulla necessità di risparmiare energia per consentire all'Unione europea di svincolarsi quanto prima dalle importazioni di combustibili fossili russi.

Come indicato nel presente piano, per raggiungere questo traguardo occorreranno sia cambiamenti immediati che misure strutturali di efficienza energetica a medio e lungo termine. Serviranno segnali di prezzo adeguati, l'uso intelligente di finanziamenti pubblici non ancora sufficienti e maggiori investimenti privati, nonché altre forme di sostegno e politiche di accompagnamento per azioni concrete sul campo. Occorrerà anche un maggiore coinvolgimento dei cittadini, delle autorità e degli attori locali e regionali per garantire una forte titolarità e una rapida realizzazione delle misure di risparmio energetico necessarie.

L'attuazione delle raccomandazioni e delle azioni contenute nella presente comunicazione sul risparmio energetico nell'UE consentirà a tutti di risparmiare energia e contribuire in tal modo all'indipendenza energetica dell'Europa.


Pacchetto non esaustivo di misure per conseguire risparmi energetici immediati

La tabella che segue contiene un elenco non esaustivo di misure mirate che consentono di conseguire risparmi energetici significativi sul breve periodo (nell'arco di un anno).
La stima del risparmio energetico riportata dipende da molti fattori diversi, per esempio la misura in cui le persone risponderanno alle campagne pubblicitarie e informative e agli altri incentivi, e pertanto va considerata puramente indicativa della possibile portata dell'effetto a livello di UE.

Tra l'altro gli effetti delle misure possono sovrapporsi. Per esempio, è possibile risparmiare la stessa quantità di energia mediante campagne di informazione oppure aumentando la diffusione degli attestati di prestazione energetica e dei controlli mirati sulle prestazioni energetiche. Non è quindi possibile sommare gli impatti stimati per calcolare un valore complessivo di risparmio energetico.

Misure possibili

Descrizione

Impatto stimato nell'arco di un anno (Mtep)

Servizi energetici trasversali e misure di finanziamento

Campagna d'informazione sui diversi tipi di sprechi energetici delle famiglie e delle piccole imprese

Campagna di informazione mirata che esorti i cittadini ad abbassare la temperatura del riscaldamento e delle caldaie, a evitare di consumare energia nelle ore di punta, a chiudere le porte, a spegnere il riscaldamento negli ambienti inutilizzati, a spegnere le luci, a bloccare le correnti d'aria e a ridurre il consumo di energia nei negozi al dettaglio. Si dovrebbero prevedere anche servizi di consulenza destinati ai cittadini e alle PMI, per esempio sportelli unici o kit per l'efficienza energetica.

11 Mtep

Certificazione e manutenzione

Consulenza gratuita, ispezioni, audit energetici e attestati di prestazione energetica volti a sensibilizzare in merito al risparmio energetico e a fornire raccomandazioni, nonché controlli a campione nei sistemi di riscaldamento e manutenzione tempestiva per ridurre gli sprechi.

3,5 Mtep

Modifica dei prezzi dell'energia per incoraggiare la riduzione del consumo di energia e combustibili

Eliminazione delle sovvenzioni ai combustibili fossili e delle aliquote forfettarie per l'energia. Introduzione di tariffe progressive e altre soluzioni per promuovere il risparmio e favorire il passaggio dal gas all'elettricità.

2,4 Mtep

Incoraggiamento all'acquisto di apparecchi più efficienti

Gli Stati membri devono fornire informazioni e incentivi. L'interfaccia pubblica EPREL contiene informazioni comparabili facilmente accessibili.

Introduzione di pratiche di finanziamento innovative e ulteriore sostegno alle società di servizi energetici

Rapida attuazione di regimi di finanziamento innovativi e prodotti finanziari che possono sostenere una maggiore diffusione delle misure di efficienza energetica e generare risparmi energetici a breve termine (detrazioni fiscali o sconti in bolletta, mutui per l'efficienza energetica, finanziamento delle società di servizi energetici).

0,7 Mtep

Controlli più intelligenti nelle sottostazioni di teleriscaldamento

Introduzione di controlli intelligenti nelle sottostazioni centralizzate di teleriscaldamento, che non sono attrezzate per assicurare il controllo ed eliminare le fluttuazioni della temperatura di alimentazione e il maggiore afflusso di acqua calda ai radiatori.

2,5 Mtep

Misure nel settore dell'edilizia

Uso del riscaldamento e dell'aria condizionata negli edifici

Le impostazioni predefinite per le caldaie a condensazione possono spesso essere adattate per aumentarne l'efficienza e risparmiare fino all'8 % dell'energia utilizzata per riscaldare gli ambienti e l'acqua.

2,5 Mtep

Diffusione rapida delle pompe di calore grazie ad appositi incentivi finanziari

Attivazione di incentivi finanziari e fiscali per accelerare la diffusione delle pompe di calore, per esempio abbassando l'IVA e introducendo un obbligo di efficienza energetica. Sovvenzioni extra per la sostituzione delle caldaie a combustibili fossili per compensare direttamente la domanda di gas naturale.

1,5 Mtep

Automazione degli edifici e sistemi di gestione dell'energia

Promozione dell'installazione di sistemi di automazione e controllo (BACS) degli edifici che monitorino e adeguino automaticamente il consumo di energia.

1,5 Mtep

Informazioni su misure di isolamento facili da applicare

Presentazione di misure di isolamento facili da applicare nei tetti e sottotetti grazie a finestre ad alte prestazioni e doppi vetri.

1,5 Mtep

Misure nel settore industriale

Audit energetici e azioni per prevenire la dispersione di calore

Incentivazione di audit sulla dispersione di calore e di azioni che consentano di evitare perdite di calore dai processi ad alta temperatura. Incoraggiamento delle PMI a effettuare audit.

2,5 Mtep

Accelerazione e finanziamento della sostituzione dei sistemi a combustibili fossili con le energie rinnovabili

Incentivi, quali agevolazioni fiscali o sovvenzioni, per accelerare la sostituzione dei sistemi a combustibili fossili con energie rinnovabili, in particolare negli edifici esistenti con caldaie di più di 12 anni.

5 Mtep

Per quanto riguarda i trasporti, è possibile adottare diverse misure vantaggiose per tutti a livello locale, regionale o nazionale come illustrato nella tabella riportata di seguito, in linea con la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente e in particolare con il nuovo quadro strategico in materia di mobilità urbana. Tali azioni possono essere predisposte rapidamente o accelerate dalle autorità pubbliche, dagli operatori dei trasporti, dai datori di lavoro o da altri attori (individualmente in funzione delle misure).

Misura possibile

Potenziale impatto (a seconda della progettazione specifica)

Descrizione 

Incentivi all'uso di automobili, furgoni, autocarri e autobus elettrici e più efficienti

Alto

 

·Prosecuzione/estensione del sostegno pubblico all'acquisto sostenibile di veicoli

·Regimi di sostegno specifici per ai parchi veicoli specializzati e vincolati (taxi, parchi veicoli condivisi, parchi mezzi logistici, autobus)

·Investimenti in infrastrutture di ricarica e rifornimento accessibili al pubblico (operatori del mercato pubblici e privati)

·Sostegno alla realizzazione di infrastrutture di ricarica private (a domicilio/negli uffici/nelle imprese) mediante sovvenzioni o incentivi fiscali

·Investimenti in infrastrutture di trasporto pubblico a emissioni zero (metropolitana, tram, treni metropolitani, filobus) per ridurre l'uso delle auto private

Invito a ridurre la velocità di guida

Medio/alto

·Riduzione della velocità in autostrada

·Promozione di zone di velocità ridotta nelle aree urbane
Creazione di zone chiuse al traffico per agevolare la mobilità dolce

Riduzione del prezzo dei trasporti pubblici e ferroviari

Medio/alto

·Riduzione del prezzo dei trasporti pubblici e ferroviari mediante il sostegno pubblico agli operatori 

Incentivi agli spostamenti a piedi, in bicicletta e alla micromobilità nelle città

Medio/alto

·Sostegno al bike sharing gratuito e ad altre soluzioni di micromobilità

·Incentivi all'acquisto di biciclette attraverso sovvenzioni o riduzioni fiscali o dell'IVA

·Incentivi/premi per i dipendenti che utilizzano i trasporti pubblici o modalità di trasporto attivo per gli spostamenti casa-lavoro

·Investimenti in nuove piste ciclabili all'interno e nei dintorni delle città

·Sostegno/incentivi alle consegne dell'ultimo miglio effettuate con bici da trasporto o veicoli elettrici di piccole dimensioni adibiti alla consegna

·Maggiori possibilità di viaggiare sui trasporti pubblici (treno, metropolitana) con una bici

Promozione di una guida e un funzionamento più efficienti dei veicoli adibiti al trasporto e alla consegna delle merci

Medio

·Carico migliore/completo dei veicoli pesanti grazie alla pianificazione o a dati più efficienti

·Ottimizzazione delle soluzioni di consegna multimodale, anche attraverso soluzioni a emissioni zero per le consegne dell'ultimo miglio e punti di raccolta

·Offerta di formazione in materia di ecoguida

·Accelerazione della diffusione dei sistemi di trasporto intelligente

Organizzazione di giornate senza auto

Basso/medio

Organizzazione di giornate senza auto nelle città

Adeguamento degli attuali sistemi di tariffazione stradale

Basso/medio

Sistemi di tariffazione stradale che riducono la congestione nelle ore di punta e/o incentivano l'uso di veicoli più sostenibili

(1)    IPCC, 2022: "Climate Change 2022: Mitigation of Climate Change. Contribution of Working Group III to the Sixth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change".
(2)    "Analysis of behaviour change due to electricity crisis: Japanese household electricity consumer behaviour since the earthquake", Murakoshi et al, 2013. "Can Rationing Affect Long Run Behavior? Evidence from Brazil", Costa, 2012. Cfr. anche "Policies for energy conservation and sufficiency: Review of existing policies and recommendations for new and effective policies in OECD countries", Bertoldi, 2022 (https://doi.org/10.1016/j.enbuild.2022.112075).
(3)    Per esempio, il governo belga ha varato la campagna "J'ai un impact / ik heb impact", volta a conseguire risparmi energetici a breve termine alla luce della guerra in Ucraina, mentre l'Italia ha annunciato la decisione di imporre un limite alle temperature di riscaldamento e raffrescamento degli edifici pubblici.
(4)    Per maggiori informazioni, cfr.: https://eprel.ec.europa.eu/screen/home
(5)    La stima indicativa del risparmio energetico si basa su varie fonti e dipende da un'ampia gamma di fattori, per esempio la misura in cui le persone risponderanno alle campagne pubblicitarie e informative e agli altri incentivi. Di conseguenza deve essere considerata puramente indicativa della possibile portata relativa dell'effetto a livello di UE. Tra l'altro gli effetti delle misure possono sovrapporsi.
(6)    Cfr. per esempio https://combi-project.eu/
(7)    COM(2022) 142 final.
(8)    https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/511bb328-f8b9-11eb-b520-01aa75ed71a1/language-en
(9)    SWD(2022) 230 final.
(10)    COM(2022) 142 final.
(11)    https://www.fi-compass.eu/resources/factsheets-and-brochures/model-for-a-financial-instrument-with-a-grant-component