Conclusioni del Consiglio sul contrasto alla crisi Covid-19 nel settore dell’istruzione e della formazione
(2020/C 212 I/03)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
SOTTOLINEANDO QUANTO SEGUE:
|
1.
|
La pandemia di Covid-19 ha avuto un forte impatto ed esercitato pressioni senza precedenti sui sistemi di istruzione e formazione in tutto il mondo e in tutta l’Unione, provocando cambiamenti di rilievo nel nostro modo di apprendere, insegnare, comunicare e collaborare in seno alle nostre comunità dell’istruzione e della formazione e tra le stesse. Tutto ciò ha avuto un impatto sui discenti (1) e le loro famiglie, sui docenti, formatori, dirigenti scolastici, ma anche sulla società in senso lato.
|
|
2.
|
Dall’insorgenza della pandemia, gli Stati membri e gli istituti di istruzione e formazione hanno compiuto sforzi notevoli per garantire la sicurezza e il benessere dei discenti e del personale, così come la continuità dell’apprendimento e dell’insegnamento, al fine di preservare il diritto all’istruzione.
|
|
3.
|
Come risposta di emergenza, la maggior parte degli Stati membri ha decretato la chiusura fisica su larga scala degli istituti di istruzione e formazione, procedendo nel contempo alla rapida mobilitazione di opzioni alternative e forme di supporto per l’apprendimento e l’insegnamento a distanza, in particolare soluzioni digitali. Questo cambiamento ha comportato diverse sfide per i sistemi di istruzione e formazione e i relativi portatori di interesse negli Stati membri, soprattutto per i discenti e le loro famiglie, i docenti e i formatori, ma ha altresì offerto loro una preziosa esperienza di apprendimento, accelerando ulteriormente la trasformazione digitale degli istituti di istruzione e formazione.
|
|
4.
|
In queste circostanze eccezionali si è assistito a una straordinaria collaborazione tra Stati membri, che hanno dato prova di solidarietà e sostegno reciproco in un periodo di crisi scambiandosi regolarmente informazioni sulle rispettive situazioni, sfide, misure e piani previsti o già messi in atto a livello nazionale nonché, ove possibile, condividendo apertamente risorse educative.
|
CONSAPEVOLE DI QUANTO SEGUE:
|
5.
|
All’inizio della crisi, quando ancora gli istituti di istruzione e formazione nella maggior parte degli Stati membri funzionavano regolarmente, l’attenzione verteva su come garantire la sicurezza dei discenti e del personale, anche attuando misure di protezione e igiene e fornendo informazioni e orientamenti di concerto con le autorità nazionali nel settore dell’istruzione e della salute.
|
|
6.
|
Con l’evolversi della situazione e con l’aumento delle chiusure fisiche degli istituti di istruzione e formazione nella maggior parte degli Stati membri, allo scopo di salvaguardare la continuità del processo di apprendimento, gli Stati membri, gli istituti di istruzione e formazione e i relativi portatori di interesse hanno compiuto sforzi notevoli per adeguare e preparare i contenuti didattici e assicurarne l’utilizzo nell’apprendimento a distanza. Tali sforzi sono stati sostenuti da adeguati orientamenti, affiancati da una gestione agile, da un monitoraggio continuo, da miglioramenti costanti e da adeguamenti normativi, in linea con i rispettivi contesti nazionali. A tale riguardo possono esserci state posizioni di partenza divergenti tra gli Stati membri, come pure tra gli istituti di istruzione e formazione, in termini di preparazione digitale dei sistemi di istruzione e formazione, comprese la disponibilità di strumenti e materiali di apprendimento digitale e la preparazione di docenti e formatori a impartire didattica a distanza.
|
|
7.
|
Garantire inclusione e parità di accesso a opportunità di apprendimento a distanza di qualità ha rappresentato una delle sfide principali. Alcuni discenti, come pure docenti, formatori e famiglie, possono non disporre delle competenze digitali, dell’accesso alle tecnologie o a Internet, il che può costituire un serio ostacolo, specie per i discenti che provengono da contesti svantaggiati e da zone rurali, remote, cosi come da zone altamente urbanizzate. Ci sono inoltre discenti con bisogni educativi speciali che necessitano di consulenza e di sostegno supplementare durante l’apprendimento. Oltre a ciò, la chiusura degli istituti di istruzione e formazione è risultata particolarmente problematica per i discenti svantaggiati sul piano socioeconomico, che hanno maggiori probabilità di vivere in contesti familiari non propizi allo studio a casa, o che di norma hanno diritto a pasti scolastici gratuiti, come pure per i discenti a rischio di abbandono scolastico.
|
|
8.
|
Gli istituti di istruzione e formazione non sono semplicemente luoghi in cui le persone apprendono, insegnano e formano: sono anche ambienti sicuri, che offrono un senso di struttura e di comunità, e opportunità di socializzazione. Con l’ansia e lo stress causati dal timore della pandemia e dall’isolamento sociale, che risulta particolarmente problematico per chi affronta o rischia di dover affrontare violenze domestiche, si è rivelato essenziale stabilire un contatto e fornire sostegno psicologico ed emotivo allo scopo di garantire il benessere e la salute fisica e mentale dei discenti, delle loro famiglie, dei docenti e dei formatori.
|
|
9.
|
Docenti e formatori hanno dovuto adeguarsi e passare in tempi rapidi dalla didattica in presenza alla didattica a distanza. Poiché non tutti i docenti e i formatori (2) avevano l’esperienza, la sicurezza, le conoscenze, le capacità e le competenze necessarie per organizzare e offrire un’efficace didattica a distanza, si è palesata l’esigenza di formazioni aggiuntive e mirate. Docenti e formatori non si sono limitati a dare lezioni: spesso si sono infatti impegnati a compiere sforzi aggiuntivi per garantire l’avanzamento e il benessere dei discenti. La necessità di adattarsi rapidamente alle nuove modalità può aver comportato un aumento del carico di lavoro, andando così a incidere sull’equilibrio tra vita privata e professionale. In tali circostanze docenti, formatori e personale di supporto hanno dimostrato un impegno e una creatività ammirabili, nonché un’apertura alla collaborazione, alla co-creazione e all’apprendimento tra pari.
|
|
10.
|
Sebbene il passaggio all’insegnamento e all’apprendimento digitali abbia svolto un ruolo di primo piano nel consentire la continuità del processo di apprendimento, l’istruzione digitale non può sostituirsi completamente all’insegnamento e all’apprendimento in presenza di qualità. Inoltre, la repentina transizione all’insegnamento e all’apprendimento digitali si è rivelata in molti casi una risposta di emergenza piuttosto che una forma ottimale e pianificata di didattica digitale a distanza su larga scala. Alcuni docenti e formatori hanno dato lezioni online per la prima volta e pertanto, benché occorra encomiare la loro resilienza e adattabilità, l’insegnamento e l’apprendimento digitali a distanza sperimentati nel quadro della Covid-19, sebbene di valore, non dovrebbero necessariamente essere considerati la norma per la didattica digitale a distanza.
|
|
11.
|
È emersa la necessità di una maggiore cooperazione tra le famiglie dei discenti da un lato e i docenti e i formatori dall’altro, come pure la necessità di un più fermo impegno per rendere possibile l’apprendimento a distanza. Per genitori e prestatori di assistenza che lavorano da casa è stato difficile conciliare le mansioni lavorative con il sostegno all’apprendimento per i figli e con le mansioni di accudimento degli stessi. Per genitori e prestatori di assistenza che non hanno potuto lavorare da casa, trovare strutture di accoglienza diurna per bambini più piccoli ha rappresentato un’ulteriore sfida.
|
|
12.
|
Svolgere le parti pratiche dei curricoli è particolarmente impegnativo nel quadro dell’insegnamento a distanza. Ciò è particolarmente rilevante nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale, in cui l’apprendimento pratico costituisce gran parte dei curricoli. I discenti che rientrano nel quadro dell’istruzione e della formazione professionale possono aver subito un ulteriore svantaggio, per il fatto che la crisi ha colpito molti datori di lavoro impegnati sul fronte dell’apprendimento e dell’apprendistato basati sul lavoro. Dato che, in alcuni casi, gli apprendisti fanno affidamento sui pagamenti e sui compensi versati dal datore di lavoro, il loro sostentamento ne ha pertanto risentito.
|
|
13.
|
I discenti adulti, specie quelli poco qualificati, a volte non hanno le competenze digitali necessarie per fruire dell’apprendimento digitale, il che può influire sulle loro opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione.
|
|
14.
|
Una delle sfide maggiori è stata la gestione delle valutazioni e dei voti: a tale riguardo, alcuni Stati membri hanno incentivato la valutazione formativa e la presa in considerazione delle diverse condizioni di apprendimento. Questo aspetto è legato alla sfida di organizzare in modo efficiente la conclusione dell’anno scolastico e accademico, particolarmente importante nell’ambito degli esami conclusivi del ciclo scolastico e dei diplomi finali in quanto ha un effetto sull’iscrizione ai vari livelli di istruzione e formazione. A tale riguardo lo scambio di informazioni, la cooperazione e il dialogo tra i pertinenti portatori di interesse nel settore dell’istruzione e della formazione, comprese le autorità responsabili della garanzia della qualità e del riconoscimento e le parti sociali, possono fornire la base per un approccio utile e coordinato. Tutto ciò può rivelarsi particolarmente utile al momento di decidere i criteri di iscrizione agli istituti di istruzione superiore, con dovuto riguardo per la loro autonomia e i rispettivi contesti nazionali.
|
|
15.
|
La pandemia ha avuto inoltre conseguenze sulle opportunità di mobilità ai fini dell’apprendimento a livello europeo e internazionale. Poiché molti istituti di istruzione e formazione sono stati chiusi, i discenti in mobilità hanno dovuto affrontare svariati problemi per quanto riguarda la continuità del loro periodo di mobilità, l’accesso all’alloggio e all’assistenza sanitaria, il diritto a sovvenzioni e borse di studio o il rientro nel loro paese di origine. I discenti in mobilità possono anche essersi imbattuti in difficoltà di natura socioeconomica relative alla perdita di reddito familiare a seguito della crisi del mercato del lavoro dovuta alla pandemia di Covid‐19.
|
|
16.
|
Molte attività del programma Erasmus+ e del progetto Corpo europeo di solidarietà sono state posticipate o annullate, e nei casi in cui era stata prevista la mobilità è stata invece incoraggiata la cooperazione virtuale.
|
|
17.
|
Al di là degli investimenti necessari per far fronte all’impatto sanitario e socioeconomico della crisi, è importante concentrare le priorità attuali in termini di investimenti sui settori dell’istruzione e della formazione. A tale riguardo è fondamentale riconoscere che un’istruzione e una formazione di elevata qualità contribuiscono in modo decisivo al benessere e allo sviluppo personale e professionale dei cittadini nonché alla resilienza della società e dell’economia, oltre a svolgere un ruolo rilevante nella fase di ripresa. È necessario tenere conto di questo aspetto nello sviluppo del piano europeo per la ripresa.
|
RICONOSCENDO QUANTO SEGUE:
|
18.
|
Per superare queste difficoltà, e tenuto conto dei diversi contesti nazionali, gli Stati membri e i loro istituti di istruzione e formazione hanno attuato in tempi rapidi numerose misure, tra cui:
—
|
elaborazione e condivisione di contenuti, materiali e pratiche didattici di qualità adattati al contesto di apprendimento a distanza a livello nazionale e/o di istituto;
|
—
|
sostegno a contesti di apprendimento virtuale, consentendo l’uso delle piattaforme di apprendimento online esistenti (o sviluppandone di nuove) nonché l’uso di strumenti per la collaborazione tra più persone;
|
—
|
utilizzo delle trasmissioni televisive e di altri media per offrire contenuti didattici;
|
—
|
preparazione di una serie di orientamenti e istruzioni su come fruire dell’apprendimento a distanza e su come svolgere la didattica a distanza, ad esempio riguardo all’uso sicuro degli strumenti digitali e alla valutazione online;
|
—
|
opportunità di sviluppo professionale mirate rivolte a docenti, formatori e altro personale pedagogico;
|
—
|
individuazione dei discenti che non sono in grado di seguire l’apprendimento a distanza e stabilire un contatto con essi fornendo le necessarie attrezzature e l’accesso a Internet, con particolare riguardo per coloro che provengono da zone e contesti geograficamente isolati o svantaggiati sul piano socioeconomico, e, se del caso, distribuire materiale didattico cartaceo;
|
—
|
sostegno mirato ai discenti con bisogni educativi speciali;
|
—
|
accesso facilitato ai contenuti digitali delle biblioteche;
|
—
|
pasti offerti ai discenti che provengono da contesti svantaggiati sul piano socioeconomico;
|
—
|
varie forme di sostegno psicologico offerte a discenti, famiglie, docenti e formatori;
|
—
|
accudimento in strutture di accoglienza diurna per bambini più piccoli i cui genitori e prestatori di assistenza non potevano lavorare da casa, in particolare i lavoratori essenziali in settori critici, ad esempio nei servizi sanitari;
|
—
|
varie tipologie di sostegno offerte ai discenti in mobilità sia in entrata che in uscita;
|
—
|
informazioni fornite periodicamente a discenti, docenti e formatori, istituti di istruzione e formazione, famiglie e altri portatori di interesse pertinenti;
|
—
|
sviluppo della cooperazione con le autorità locali e regionali e le organizzazioni non governative, come pure con le imprese, comprese le società di telecomunicazioni, i fornitori d’accesso a Internet e le case editrici, che in alcuni casi hanno fornito gratuitamente materiali e strumenti;
|
—
|
sostegno e promozione, ove possibile, dell’educazione fisica e dell’attività fisica, nel rispetto delle misure di sicurezza e precauzione.
|
|
|
19.
|
In risposta alla crisi Covid-19, la Commissione ha previsto soluzioni di flessibilità supplementare nell’attuazione del programma Erasmus+, integrandole con indicazioni pratiche rivolte ai partecipanti di Erasmus+ e alle agenzie nazionali. Inoltre, in aggiunta all’impegno profuso in seno al Consiglio, la Commissione ha promosso ulteriori possibilità di cooperazione e scambio di informazioni tra gli Stati membri.
|
|
20.
|
Man mano che la situazione evolve, con la possibile revoca delle misure di contenimento su raccomandazione delle autorità sanitarie, emergono ulteriori quesiti in ordine alla riapertura degli istituti di istruzione e formazione nonché delle imprese che offrono forme di apprendimento basate sul lavoro, anche per quanto riguarda le misure di sicurezza e organizzative, in particolare quelle attinenti al distanziamento sociale, alle misure sanitarie e all’igiene. A tale riguardo, alcune sfide riguardano la disponibilità di risorse umane sufficienti come pure il grado di preparazione e sostenibilità delle strutture per l’istruzione e la formazione, in particolare la loro adeguatezza nell’ambito dell’attuazione delle misure necessarie.
|
INVITA GLI STATI MEMBRI, NEL DEBITO RISPETTO DELLA SUSSIDIARIETÀ E IN FUNZIONE DEI CONTESTI NAZIONALI, A:
|
21.
|
Proseguire la condivisione di informazioni, esperienze e migliori pratiche tra Stati membri su come l’istruzione e la formazione possano adeguarsi al meglio alla situazione, in funzione degli ulteriori sviluppi riguardanti la crisi Covid-19, anche in merito alle differenti misure inerenti alla riapertura degli istituti di istruzione e formazione, continuare a garantire parità di condizioni, a promuovere il benessere di discenti e personale e a fornire sostegno psicologico. Incoraggiare, a tale proposito, un flusso di informazioni ordinato e coerente e avvalersi in modo ottimale delle reti esistenti.
|
|
22.
|
In merito alla riapertura degli istituti di istruzione e formazione, in linea con i rispettivi contesti locali, regionali e nazionali, adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza dei discenti e del personale, comprese le opportune condizioni igienico-sanitarie, e ripristinare le attività di apprendimento e insegnamento in presenza, assicurando nel contempo pari opportunità.
|
|
23.
|
Sulla base degli insegnamenti già appresi nel contesto della crisi Covid-19 e considerando i potenziali impatti a lungo termine della crisi sul futuro dell’istruzione e della formazione, valutare le possibilità di innovazione e compiere ulteriori sforzi per accelerare la trasformazione digitale dei sistemi di istruzione e formazione e, ove opportuno, rafforzare la capacità digitale degli istituti di istruzione e formazione e ridurre il divario digitale.
|
|
24.
|
Tenendo conto degli insegnamenti appresi nel contesto della crisi Covid-19, sostenere ulteriormente lo sviluppo delle capacità e delle competenze digitali di docenti e formatori, allo scopo di facilitare la didattica e la valutazione nel quadro di contesti di apprendimento digitale.
|
|
25.
|
Con dovuto riguardo per l’autonomia istituzionale, valutare la possibilità di integrare l’apprendimento digitale di elevata qualità nell’ambito dell’offerta educativa e formativa a tutti i livelli e in tutte le tipologie di istruzione e formazione. Nel fare ciò, prestare attenzione all’adeguatezza degli strumenti digitali all’età e ai bisogni speciali dei discenti, nonché alla conformità con le norme sulla protezione dei dati, il diritto alla vita privata, le considerazioni etiche, la sicurezza e i requisiti in materia di cibersicurezza.
|
|
26.
|
Valutare le possibilità di rafforzare l’insegnamento e l’apprendimento attraverso il monitoraggio e la valutazione basati sull’estrazione di dati in materia di istruzione a partire da dati esistenti, sull’analitica dell’apprendimento e sull’uso dell’intelligenza artificiale, con la dovuta attenzione al rispetto del regolamento (UE) 2016/679, ossia il regolamento generale sulla protezione dei dati.
|
|
27.
|
Nel fornire possibilità di apprendimento a distanza, digitale e misto, prestare ulteriore attenzione ad assicurare pari opportunità e un accesso continuo a forme di istruzione e formazione di elevata qualità per discenti di tutte le età, garantendo la qualità e incoraggiando la convalida e il riconoscimento dei risultati dell’apprendimento acquisiti. Nel riaffermare il diritto all’istruzione, prestare particolare attenzione alla prevenzione di un potenziale aumento del tasso di abbandono scolastico dovuto alla crisi Covid-19.
|
|
28.
|
Al fine di mitigare l’impatto negativo della crisi Covid-19 sulla mobilità e la cooperazione fisiche transfrontaliere, incoraggiare il ricorso a soluzioni virtuali di mobilità e cooperazione.
|
|
29.
|
Cooperare per eliminare gli ostacoli alla mobilità transfrontaliera per l’apprendimento relativi alla Covid-19, tenendo conto delle possibili conseguenze di approcci differenti alla valutazione, nonché dell’eventuale slittamento o cancellazione di esami e dell’eventuale slittamento delle iscrizioni, che potrebbero avere un effetto negativo sulle opportunità di mobilità ai fini dell’apprendimento negli anni successivi.
|
|
30.
|
Cooperare per garantire agli studenti pendolari che si recano ogni giorno in uno Stato membro limitrofo – specie in caso di chiusura prolungata delle frontiere – di poter studiare.
|
|
31.
|
Sostenere l’ulteriore sviluppo delle infrastrutture digitali e delle competenze e capacità digitali facendo uso dei finanziamenti disponibili a titolo dei programmi e dei fondi dell’Unione, in particolare il programma Erasmus+, il Corpo europeo di solidarietà e i fondi strutturali e d’investimento europei, il programma di sostegno alle riforme strutturali e i loro successori, come pure il nuovo programma Europa digitale.
|
INVITA LA COMMISSIONE, IN LINEA CON LE SUE COMPETENZE E NEL DEBITO RISPETTO DELLA SUSSIDIARIETÀ, A:
|
32.
|
Condurre ricerche sull’impatto della pandemia di Covid-19 e sugli insegnamenti appresi ai vari livelli di istruzione e formazione, diffondendone i risultati e ponendo l’accento sull’apprendimento e l’insegnamento a distanza e sulle capacità digitali dei sistemi di istruzione e formazione negli Stati membri, intesi come risorse per rafforzare il processo decisionale nazionale e la cooperazione basati su prove concrete a livello dell’Unione, al fine di sviluppare resilienza e preparazione per garantire in futuro risposte di emergenza tempestive, efficaci e adeguate.
|
|
33.
|
Nell’elaborare una proposta per un piano europeo per la ripresa, riconoscere il potenziale trasformativo dell’istruzione e della formazione quale motore per una ripresa effettiva e la necessità di investimenti nel settore dell’istruzione e della formazione, in particolare in relazione alla formazione digitale, infrastrutture e competenze digitali comprese.
|
|
34.
|
Sostenere gli Stati membri affinché offrano opportunità di investimento in infrastrutture di istruzione e formazione sostenibili, in linea con il Green Deal europeo, tenendo ulteriormente conto delle capacità che servono a garantire la sicurezza e le necessarie misure organizzative in risposta alla crisi Covid-19.
|
|
35.
|
Nello sviluppare lo spazio europeo dell’istruzione, insieme con il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione dopo il 2020, il nuovo piano d’azione per l’istruzione digitale e l’agenda aggiornata per le competenze, tenere conto degli insegnamenti tratti dalla crisi Covid-19 in merito alla trasformazione digitale dei sistemi di istruzione e formazione, prestando particolare attenzione alla qualità e alle sfide per la società, ad esempio garantire l’inclusione, offrire pari opportunità, promuovere la coesione e contrastare la disinformazione.
|
|
36.
|
Continuare a facilitare gli scambi inerenti alle sfide e alle misure adottate dagli Stati membri, anche collegando tra loro database di risorse educative aperte, potenziandone l’accesso e la disponibilità, allo scopo di facilitare la condivisione di metodologie, strumenti e materiali di apprendimento a distanza differenti. In tale contesto, fare tesoro delle opportunità esistenti, ad esempio quelle disponibili via eTwinning, School Education Gateway e la piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti in Europa (EPALE). Promuovere l’uso di strumenti di autovalutazione quali SELFIE e HEInnovate per sostenere la capacità e la trasformazione digitali delle scuole e degli istituti di istruzione superiore.
|
|
37.
|
Presentare e diffondere ulteriori informazioni pratiche negli Stati membri in merito alla possibilità di finanziare le esigenze dei sistemi di istruzione e formazione per alleviare le conseguenze della pandemia di Covid-19 nel quadro delle iniziative di investimento in risposta al coronavirus (CRII e CRII+) e di altri opportuni meccanismi di finanziamento.
|
|
38.
|
Continuare periodicamente a condividere informazioni con i portatori di interesse e gli organismi di attuazione di Erasmus+ e del Corpo europeo di solidarietà sulle possibilità di soluzioni flessibili riguardo all’attuazione della mobilità ai fini dell’apprendimento e di progetti nel contesto della crisi Covid-19.
|
|
39.
|
Insieme agli Stati membri, vagliare i mezzi per rispondere alle esigenze più pressanti nei periodi di limitazione della mobilità fisica, consentendo una flessibilità nella riassegnazione dei fondi non utilizzati tra le azioni Erasmus+, se del caso.
|
|
40.
|
Sostenere gli Stati membri nell’ulteriore sviluppo di pratiche educative digitali e di opportunità di istruzione e formazione digitali, nonché nell’affrontare gli effetti della crisi Covid-19 sui gruppi di discenti più vulnerabili, facendo ricorso alle opportunità Erasmus+ disponibili.
|
|
41.
|
Diffondere e promuovere l’uso di materiali e strumenti pertinenti, compresa l’esperienza della cooperazione virtuale, scaturiti dai progetti nel quadro di Erasmus+ e del Corpo europeo di solidarietà e dalle attività delle coalizioni europee e nazionali per le competenze digitali e l’occupazione, che in uno spirito di solidarietà tra Stati membri possono fornire un utile sostegno supplementare in risposta alla crisi Covid-19.
|
|
42.
|
Cooperando con gli Stati membri e con dovuto riguardo per l’autonomia istituzionale e per i rispettivi contesti nazionali, iniziare a lavorare a misure per eliminare gli ostacoli relativi alla Covid-19 e ricominciare a cogliere le opportunità di mobilità transfrontaliera per l’apprendimento all’indomani della crisi Covid-19, anche attraverso orientamenti chiari su come facilitare le opportunità di mobilità ai fini dell’apprendimento nel quadro di Erasmus+.
|
|
43.
|
Promuovere la mobilità e la cooperazione virtuali nonché il sostegno allo sviluppo della mobilità mista nel quadro del programma Erasmus+, considerando che, benché non possa sostituire la mobilità fisica, la mobilità virtuale svolge un importante ruolo complementare.
|
|
44.
|
Lavorare in stretta cooperazione con le organizzazioni internazionali quali il Consiglio d’Europa, l’Unesco e l’OCSE per fornire e divulgare informazioni inerenti alle implicazioni della Covid-19 sull’istruzione e la formazione.
|
(1) Ai fini del presente documento il termine discente va inteso in senso più ampio e si riferisce ai discenti di tutti i livelli e tutte le tipologie di istruzione e formazione, comprese l’educazione e la cura della prima infanzia, l’istruzione generale, l’istruzione e la formazione professionale, l’istruzione degli adulti e l’istruzione superiore.
(2) Dall’indagine TALIS dell’OCSE (2018) è emerso che meno del 40 % dei docenti si sente adeguatamente preparato all’uso delle TIC nell’insegnamento.