Bruxelles, 30.9.2020

COM(2020) 625 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

sulla realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025

{SWD(2020) 212 final}


"L'istruzione è essenziale per la vitalità della società e dell'economia europee. Lo spazio europeo dell'istruzione mira a fornire alle comunità dell'istruzione e della formazione il sostegno di cui hanno bisogno per svolgere la loro missione fondamentale in tempi difficili e stimolanti" (presidente von der Leyen)

1Introduzione

Nei suoi orientamenti politici, la presidente della Commissione von der Leyen si è impegnata a trasformare lo spazio europeo dell'istruzione in realtà entro il 2025. L'istruzione costituisce la base per la realizzazione personale, l'occupabilità e la cittadinanza attiva e responsabile. Il diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi è proclamato nel pilastro europeo dei diritti sociali come primo principio. L'Unione sta ridefinendo la sua strategia di crescita, basata sulla sostenibilità, sfruttando come motore di trasformazione le transizioni verde e digitale. L'istruzione, che è al centro dello stile di vita europeo, rafforza l'economia sociale di mercato e la democrazia grazie ai principi di libertà, diversità, diritti umani e giustizia sociale.

A luglio il Consiglio europeo ha approvato un pacchetto per la ripresa senza precedenti per contrastare gli effetti della COVID-19 sulle nostre economie e società e per promuovere una forte ripresa dell'Europa e la trasformazione e la riforma delle nostre economie. In tale contesto, investire nell'istruzione, nella formazione e nell'uso efficace delle competenze sarà fondamentale per sostenere la prosperità economica e sociale dell'Europa.

La pandemia di COVID-19 ha gravi ripercussioni sui sistemi di istruzione e formazione in Europa. Essa espone oltre 100 milioni di europei, che fanno parte della comunità dell'istruzione e della formazione, a realtà e a modalità di apprendimento, insegnamento e comunicazione nuove e impegnative. È essenziale evitare che la crisi sanitaria diventi un ostacolo strutturale all'apprendimento e allo sviluppo delle competenze con ripercussioni sulle prospettive occupazionali e salariali dei giovani, nonché sull'uguaglianza e sull'inclusione per l'intera società. Nelle loro risposte gli Stati membri cercano di cooperare a livello dell'UE per costruire sistemi di istruzione resilienti e orientati al futuro, gettando le basi di uno spazio europeo dell'istruzione.

La presente comunicazione illustra un approccio rafforzato per garantire la realizzazione di uno spazio europeo dell'istruzione entro il 2025. Lo spazio europeo dell'istruzione è in linea con Next Generation EU e il bilancio a lungo termine dell'Unione europea per il periodo 2021-2027.

Nel porre le basi e nell'adottare le misure necessarie per la ripresa e la resilienza, le politiche incentrate sulle persone sono più che mai essenziali. L'educazione e la cura della prima infanzia, le scuole, l'istruzione e formazione professionale (IFP), l'istruzione superiore, la ricerca, l'istruzione degli adulti e l'apprendimento non formale svolgono un ruolo fondamentale. Tali politiche devono sviluppare un approccio olistico all'istruzione e alla formazione e riconoscerne il valore intrinseco fornendo una base globale per garantire il massimo contributo e la partecipazione alla società.

Lo spazio europeo dell'istruzione trova le sue radici in decenni di cooperazione in materia di istruzione a livello dell'UE. Il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020) ha contribuito a creare un clima di fiducia e comprensione reciproca che ha sostenuto le prime iniziative per lo spazio europeo dell'istruzione 1 e le riforme nazionali e ha agevolato la risposta della comunità dell'istruzione e della formazione alla pandemia di COVID-19.

Risultati della cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione

Finora la cooperazione ha già ottenuto risultati significativi in termini di responsabilizzazione degli insegnanti, miglioramento dell'istruzione generale, adattamento alla trasformazione digitale o definizione di nuovi principi per migliorare l'IFP. Inoltre l'ET 2020 ha fissato obiettivi comuni dell'UE ("parametri di riferimento") e ha fornito un'ampia gamma di strumenti di apprendimento reciproco e sostegno alle politiche che hanno incoraggiato gli Stati membri a concentrare gli sforzi sulle priorità più urgenti. Come illustrato in precedenza, nel 2020 sono stati raggiunti i risultati seguenti:

-quasi il 95 % dei bambini frequenta l'educazione della prima infanzia a partire dai 4 anni. Questa fase estremamente importante dell'istruzione può ora esercitare tutto il suo peso sui livelli di qualità, in particolare per i bambini provenienti da contesti svantaggiati;

-negli ultimi dieci anni il tasso di istruzione terziaria dei giovani adulti ha registrato una forte espansione, portando l'UE persino oltre l'obiettivo del 40 % fissato nel 2009. Un livello di istruzione superiore è correlato a migliori possibilità di trovare e mantenere un lavoro, a retribuzioni più elevate e a una maggiore partecipazione alla vita democratica;

-la percentuale di giovani che abbandonano gli studi senza un diploma di istruzione secondaria superiore e che non seguono più un percorso di formazione è scesa dal 14 % nel 2009 al 10,2 % nel 2019, raggiungendo così in pratica l'obiettivo del 10 % fissato dall'UE. Questo risultato contribuisce a combattere la trappola della carenza di competenze per i giovani adulti;

-l'UE non ha raggiunto l'obiettivo di ridurre a meno del 15 % entro il 2020 la percentuale di quindicenni che conseguono risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze. L'UE nel suo complesso è in ritardo in tutti e tre gli ambiti: più di un quindicenne su cinque non è in grado di svolgere compiti semplici in queste materie e i risultati sono strettamente correlati allo status socioeconomico;

-il tasso di occupazione dei neolaureati è salito all'80,9 % nel 2019, il che indica una costante ripresa dal record negativo del 74,3 % registrato nel 2013 e un avvicinamento all'obiettivo dell'UE dell'82 %;

-in parte ostacolata dalle ripercussioni della crisi finanziaria, la partecipazione degli adulti all'apprendimento non ha raggiunto l'obiettivo del 15 %, ma nel 2019 è salita al 10,8 %, con notevoli differenze tra gli Stati membri.

La nuova agenda strategica per l'UE per il periodo 2019-2024, adottata dal Consiglio europeo il 20 giugno 2019, sottolinea che gli Stati membri devono "intensificare gli investimenti nelle competenze e nell'istruzione delle persone". Nel primo dibattito orientativo congiunto tenutosi l'8 novembre 2019, i ministri dell'Istruzione e i ministri delle Finanze hanno convenuto che investire nell'istruzione, nelle abilità e nelle competenze è una necessità per tutti gli Stati membri e dovrebbe essere una priorità strategica per l'UE 2 . Per alcuni Stati membri la sfida immediata consiste nel garantire un livello adeguato di investimenti nell'istruzione e nella formazione. Per altri la questione principale è costituita dalla spesa efficiente ed efficace.

Il programma Erasmus+ è stato determinante nel diffondere le pratiche di successo e rafforzare la cooperazione per le riforme nazionali, nonché nel sostenere finanziariamente l'attuazione di azioni a livello dell'UE, come il sostegno all'impegno dell'UE a promuovere la cittadinanza, le libertà fondamentali, la tolleranza e la non discriminazione attraverso l'istruzione. I fondi strutturali e di investimento europei hanno messo a disposizione finanziamenti per attuare riforme nazionali sistemiche. Il programma di sostegno alle riforme strutturali ha fornito assistenza tecnica alle riforme dei sistemi di istruzione e formazione degli Stati membri.

L'importanza di queste attività ha ricevuto il massimo riconoscimento politico, il che ha accresciuto l'ambizione europea nel settore dell'istruzione. Nella dichiarazione di Roma del marzo 2017, i leader dell'UE si sono impegnati a lavorare per un'Unione in cui "i giovani ricevano l'istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il continente" 3 . Il pilastro europeo dei diritti sociali proclamato congiuntamente dai leader dell'UE al vertice sociale di Göteborg del 2017 stabilisce, come primo principio, un'istruzione, una formazione e un apprendimento permanente di qualità e inclusivi 4 . Il Consiglio europeo, nelle conclusioni del 14 dicembre 2017 5 , ha sottolineato che "l'istruzione e la cultura sono fondamentali per la costruzione di società inclusive e coese e per sostenere la nostra competitività" e ha individuato una serie di filoni di lavoro prioritari, in linea con la visione della Commissione per lo spazio europeo dell'istruzione 6 . La Commissione ha portato avanti questo mandato nelle prime iniziative riguardanti lo spazio europeo dell'istruzione in una serie di settori 7 .

Gli sforzi per istituire lo spazio europeo dell'istruzione agiranno in sinergia con l'agenda per le competenze per l'Europa 8 , la nuova politica in materia di IFP 9 e lo spazio europeo della ricerca per sfruttare la conoscenza, rendendola il fondamento della ripresa e della prosperità dell'Europa, sulla base di principi condivisi di inclusione, mobilità e innovazione. Queste iniziative, insieme alla nuova strategia dell'UE per la parità di genere 2020-2025 10 , contribuiranno a favorire una transizione agevole dalla scuola agli studi accademici, all'istruzione e formazione professionale, nonché al lavoro, e a trasformare l'apprendimento permanente in realtà. Esse promuoveranno inoltre una cultura della parità di genere sul luogo di lavoro e contribuiranno a combattere il razzismo e tutte le forme di discriminazione, compresi gli stereotipi di genere.

Sulla base di questi risultati e in linea con la risoluzione del Consiglio sull'ulteriore sviluppo dello spazio europeo dell'istruzione del novembre 2019 11 , la presente comunicazione delinea un progetto per realizzare lo spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 e presenta le misure concrete per realizzare tale ambizione.



2Uno spazio europeo dell'istruzione ambizioso

La Commissione propone di consolidare gli sforzi in corso e di sviluppare ulteriormente lo spazio europeo dell'istruzione lungo sei dimensioni.

2.1Qualità

Un'istruzione di qualità fornisce ai giovani le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti necessari per crescere nella vita e per far fronte alle molteplici sfide che dovranno affrontare. A livello dell'UE, l'idea di qualità nell'istruzione comprende:

-padronanza delle competenze di base, comprese le competenze digitali, che è un prerequisito per crescere nella vita, trovare posti di lavoro soddisfacenti e diventare cittadini impegnati 12 . Secondo l'indagine PISA dell'OCSE, nel 2018 il tasso medio di risultati insufficienti nell'UE – la percentuale di alunni che non riescono a svolgere i compiti di matematica, scienze e lettura di base – era pari al 22,5 % in lettura, al 22,9 % in matematica e al 22,3 % in scienze. Nel periodo 2009-2018 i risultati relativi alle scienze e alla lettura sono peggiorati a livello dell'UE; sono rimasti invece stabili quelli relativi alla matematica. Nel 2019 un quinto dei giovani in Europa ha riferito di non possedere competenze digitali di base 13 . Alcuni paesi dell'UE sono tuttavia riusciti a migliorare le loro prestazioni nel tempo, attuando riforme strutturali nel settore dell'istruzione, aumentando l'autonomia scolastica, affrontando le disuguaglianze fin dai primi anni e investendo negli insegnanti. Il mancato conseguimento di queste competenze di base, necessarie per l'apprendimento ulteriore, provoca carenze di competenze che hanno gravi ripercussioni per tutta la vita degli interessati e che richiedono misure correttive sotto forma di apprendimento degli adulti 14 ;

-padronanza delle competenze trasversali quali il pensiero critico, l'imprenditorialità, la creatività e l'impegno civico mediante approcci transdisciplinari, incentrati sul discente e basati sulle sfide;

-promozione della duplice libertà dei discenti e degli insegnanti di essere mobili e delle istituzioni di associarsi liberamente in Europa e nel resto del mondo. La mobilità ai fini dell'apprendimento e la cooperazione transfrontaliera sono fattori importanti per migliorare la qualità degli istituti di istruzione e formazione. Molti educatori e discenti tuttavia si trovano ancora ad affrontare una vasta gamma di ostacoli quando intraprendono esperienze di mobilità transnazionale. Possono non disporre di informazioni e orientamenti sufficienti sulla mobilità per l'apprendimento, oppure non sono sufficientemente preparati per quanto riguarda l'apprendimento delle lingue o possono incontrare problemi di accessibilità. A scoraggiare i discenti e gli educatori dall'esercitare questa libertà di spostarsi vi possono essere ostacoli finanziari, la mancanza di portabilità dei sistemi di sostegno agli studenti, la mancanza di pieno riconoscimento dei risultati dell'apprendimento e delle qualifiche ottenute durante la mobilità, la difficoltà di combinare la mobilità con gli obblighi previsti dai programmi di studio. La futura mobilità per l'apprendimento dovrà inoltre essere più sostenibile dal punto di vista ambientale e pronta a cogliere le sfide e le opportunità digitali;

-promozione dell'apprendimento delle lingue e del multilinguismo. Essere in grado di parlare lingue diverse è una condizione per studiare e lavorare all'estero e scoprire pienamente la diversità culturale dell'Europa. Ciò consente a discenti e insegnanti di beneficiare di un autentico spazio europeo dell'apprendimento, valorizzando e mobilitando le competenze linguistiche dei discenti;

-il sostegno agli insegnanti nella gestione della diversità linguistica e culturale nella scuola è un elemento chiave per promuovere la qualità dell'istruzione, in particolare per colmare le persistenti carenze nelle capacità di lettura. Tale approccio sostiene anche il miglioramento dei risultati scolastici degli alunni e dei giovani provenienti da un contesto migratorio;

-l'introduzione di una prospettiva europea nell'istruzione fornisce ai discenti una visione di ciò che l'Europa in generale e l'Unione in particolare significano nella loro vita quotidiana. Questa prospettiva europea è complementare alle prospettive nazionali e regionali e dovrebbe essere affrontata in modo dinamico e pluralistico, incoraggiando lo sviluppo del pensiero critico;

-mantenimento degli istituti di istruzione e formazione come ambienti sicuri privi di violenza, bullismo, retorica nociva, disinformazione e qualsiasi forma di discriminazione.

2.2Inclusione e parità di genere

L'istruzione non riesce a ridurre le disuguaglianze legate allo status socioeconomico, nonostante i sistemi di istruzione più efficienti siano quelli che privilegiano l'equità 15 . In tutta Europa le esperienze educative degli individui seguono modelli sociali. Gli studenti provenienti da contesti svantaggiati sono sovrarappresentati tra gli studenti con risultati insufficienti. I risultati insufficienti nella lettura e l'abbandono scolastico sono in media più elevati tra i ragazzi che tra le ragazze 16 . Le zone rurali rimangono indietro e gli studenti provenienti da contesti migratori 17 conseguono risultati peggiori a scuola. La pandemia di COVID-19 ha messo ancor più in evidenza l'importanza dell'inclusione e dell'equità nell'istruzione e ha dimostrato la rilevanza della posizione geografica degli studenti e delle famiglie. Per invertire la tendenza, nello spazio europeo dell'istruzione:

-il livello di istruzione e il conseguimento di risultati dovrebbero essere dissociati dallo status sociale, economico e culturale, al fine di garantire che i sistemi di istruzione e formazione migliorino le capacità di ogni individuo e consentano la mobilità sociale ascendente. L'educazione e la cura della prima infanzia svolgono un ruolo cruciale al riguardo 18 . È inoltre importante rispondere in modo inclusivo alle esigenze educative degli alunni con un elevato potenziale di apprendimento;

-i sistemi di istruzione a tutti i livelli dovrebbero essere conformi alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità;

-i sistemi di IFP, che possono aiutare i giovani a gestire l'ingresso in un mercato del lavoro in evoluzione e garantire che gli adulti partecipino a programmi adattati alla duplice transizione verde e digitale, dovrebbero essere più agili, resilienti e adeguati alle esigenze future, in linea con la proposta di raccomandazione del Consiglio sull'IFP presentata dalla Commissione;

-strategie di apprendimento permanente solide e inclusive dovrebbero consentire a coloro che hanno abbandonato precocemente l'istruzione di riprenderla, mentre coloro che ne hanno bisogno dovrebbero poter accedere all'istruzione superiore e ai programmi di IFP per acquisire o aggiornare le competenze richieste dai lavori di domani, anche per l'età più avanzata;

-la cooperazione transfrontaliera dovrebbe essere rafforzata, nell'animazione socioeducativa così come nei settori dello sport e della cultura, al fine di promuovere l'apprendimento non formale, anche per quanto riguarda i legami con l'istruzione formale.

In media nell'UE le donne hanno livelli di istruzione più elevati rispetto agli uomini e tassi di abbandono scolastico più bassi. Vi è tuttavia un persistente divario di genere in alcuni ambiti scientifici di studio, in particolare quelli che portano a posti di lavoro meglio retribuiti. Nonostante il conseguimento di una maggiore alfabetizzazione digitale secondo le indagini sull'istruzione 19 , nel 2018 le donne rappresentavano il 26 % degli studenti nei settori dell'ingegneria, dell'industria manifatturiera e delle costruzioni e solo il 18 % negli studi sulle TIC 20 . Inoltre le donne sono ancora sottorappresentate nelle posizioni decisionali dell'istruzione superiore. Nello spazio europeo dell'istruzione, i sistemi di istruzione e formazione dovrebbero prendere in considerazione gli aspetti seguenti:

-sviluppare una maggiore sensibilità di genere 21 nei processi e negli istituti di istruzione. I ragazzi e le ragazze hanno pari accesso all'istruzione, ma la nuova frontiera della parità di genere nell'istruzione consiste nel dotare tutti i ragazzi e le ragazze di pari rispetto e di condizioni adeguate per diventare adulti soddisfatti nelle scuole e nelle università. I comportamenti sessisti e le molestie sessuali colpiscono principalmente le ragazze e le giovani donne e ostacolano la loro esperienza educativa. Il contesto educativo rappresenta un'opportunità unica per offrire ai ragazzi e alle ragazze la base per diventare adulti nel pieno rispetto della loro identità e di quella dei loro pari;

-sfidare ed eliminare gli stereotipi di genere, in particolare quelli che limitano la scelta dell'ambito di studio da parte di ragazzi e ragazze, ma anche quelli che possono essere trasmessi nelle pratiche di istruzione e formazione e nel materiale didattico. Le professioni tradizionalmente dominate da uomini o donne devono essere ulteriormente aperte alle persone del sesso sottorappresentato;

-adoperarsi per un adeguato equilibrio di genere nelle posizioni dirigenziali, anche negli istituti di istruzione superiore.

2.3Transizioni verde e digitale

Le politiche e gli investimenti in materia di istruzione e formazione orientati alle transizioni verde e digitale inclusive sono la chiave per la futura resilienza e prosperità dell'Europa. Secondo le previsioni d'estate della Commissione, l'economia dell'UE dovrebbe contrarsi dell'8,3 % nel 2020 e crescere di circa il 5,8 % nel 2021. Il tasso di disoccupazione nell'UE passerebbe dal 6,7 % nel 2019 al 9 % nel 2020, per poi scendere nuovamente all'8 % nel 2021 22 . I giovani che entrano nel mercato del lavoro in questo momento avranno maggiori difficoltà a trovare il primo impiego. Anche se i regimi di riduzione dell'orario lavorativo, le integrazioni salariali e il sostegno alle imprese dovrebbero contribuire a limitare la perdita di posti di lavoro, la pandemia di COVID-19 avrà gravi ripercussioni sul mercato del lavoro. L'alfabetizzazione digitale è un imperativo, tanto più in un mondo post-COVID-19. Sebbene praticamente ogni apprendimento ulteriore e occupazione in qualunque settore richiederà una qualche forma di competenza digitale, in media due europei su cinque di età compresa tra i 16 e i 74 anni non dispongono di tali competenze 23 .

La transizione verso un'economia circolare, climaticamente neutra e sostenibile dal punto di vista ambientale ha un impatto sociale e occupazionale significativo 24 . I cittadini si aspettano che i loro governi facciano della protezione dell'ambiente una priorità al momento di pianificare le misure di ripresa messe in atto per superare le conseguenze economiche e sociali della crisi COVID-19, al fine di promuovere la transizione verso un mondo più verde e più digitale 25 . È solo con le giuste competenze e l'istruzione che l'Europa può avere una ripresa economica sostenuta orientata alle transizioni verde e digitale, dando prova di leadership globale attraverso l'esempio, rafforzando la sua posizione nella concorrenza mondiale e mantenendosi fedele al suo impegno a favore di una transizione giusta. Per realizzare l'ambizione trasformativa:

-è necessario consentire un profondo cambiamento nel comportamento e nelle competenze delle persone, cominciando dai sistemi di istruzione e dalle istituzioni in quanto catalizzatori. Le azioni dovrebbero essere orientate al cambiamento dei comportamenti, al rafforzamento delle competenze per l'economia verde, alla promozione di nuove infrastrutture sostenibili per l'istruzione e la formazione e alla ristrutturazione degli edifici esistenti ("ondata di ristrutturazioni"), creando in tal modo ambienti favorevoli a questo cambiamento 26 ;

-la transizione verde richiede inoltre investimenti nell'istruzione e nella formazione per aumentare il numero di professionisti che operano a favore di un'economia climaticamente neutra ed efficiente sotto il profilo delle risorse;

- occorre sostenere efficacemente le transizioni verso la sostenibilità integrando le prospettive di sostenibilità ambientale nelle scienze naturali e umane e sostenendo i cambiamenti di competenze, metodi, processi e culture;

-l'istruzione e la formazione a tutti i livelli dovrebbero dotare le persone delle competenze digitali, ma anche di altre competenze, come l'imprenditorialità e imparare a imparare, necessarie per muoversi nel mercato del lavoro trasformato dai cambiamenti tecnologici.

2.4Insegnanti e formatori

Gli insegnanti, i formatori e il personale didattico sono il fulcro dell'istruzione. Essi svolgono il ruolo più importante nel rendere l'istruzione un'esperienza proficua per tutti i discenti. Milioni di insegnanti in tutta Europa hanno dovuto adattarsi rapidamente alle chiusure scolastiche dovute alla pandemia di COVID-19, restando in prima linea a fronteggiare la crisi per garantire che l'apprendimento continuasse, innovando l'apprendimento a distanza per i loro studenti sottoposti a confinamento. Senza insegnanti e formatori non possono esserci né innovazione, né inclusione, né esperienze educative trasformative per i discenti. La visione delle professioni nel settore dell'istruzione all'interno dello spazio europeo dell'istruzione è quella di educatori altamente competenti e motivati che possono beneficiare di una serie di opportunità di sostegno e di sviluppo professionale lungo tutte le loro variegate carriere. Nell'ambito dello spazio europeo dell'istruzione, l'insegnamento e la formazione dovrebbero essere professioni apprezzate:

-è necessaria una forza lavoro professionale altamente competente, entusiasta e impegnata, superando innanzitutto la carenza di insegnanti. La maggior parte dei paesi dell'UE infatti deve far fronte a una carenza di insegnanti, sia in generale che in ambiti specifici quali le discipline STEM o l'insegnamento ad alunni con esigenze particolari. Poiché circa un terzo degli insegnanti andrà in pensione nel prossimo decennio, il mantenimento e la rigenerazione necessitano di un'attenzione primaria;

-la professione di insegnante in quanto tale deve essere rivalorizzata in ambito sociale e, in alcuni Stati membri, anche in termini finanziari. Solo un insegnante della scuola secondaria inferiore su cinque ritiene che la propria professione sia apprezzata dalla società e circa la metà di essi ha indicato un elevato onere amministrativo come fattore di stress della professione 27 ;

-gli insegnanti e i formatori hanno bisogno di opportunità continue di sviluppo professionale. Dall'indagine internazionale sull'insegnamento e l'apprendimento dell'OCSE (TALIS) è emerso che un numero significativo di insegnanti esprime la necessità di sviluppare le proprie competenze per insegnare agli studenti con esigenze particolari, utilizzare le tecnologie digitali e insegnare in classi multilingui e multiculturali 28 ;

-la mobilità internazionale degli studenti, degli insegnanti e dei formatori degli insegnanti dovrebbe diventare parte integrante della formazione degli insegnanti al fine di ampliare l'accesso alla diversità di approcci didattici di qualità per rispondere alle esigenze degli alunni.

2.5Istruzione superiore

La mobilità degli studenti e del personale ha progressivamente aperto l'istruzione superiore e rafforzato la base per una cooperazione strutturata. Il processo di Bologna ha svolto un ruolo trainante per l'internazionalizzazione e la mobilità. Il valore aggiunto della mobilità è evidente: i dati dimostrano che un'esperienza di studio all'estero contribuisce in modo significativo alle prospettive di carriera. L'80 % dei laureati Erasmus+ ha un'occupazione dopo meno di 3 mesi dal conseguimento del diploma. Tuttavia solo il 5 % degli studenti può beneficiare di un'esperienza Erasmus+. Le preoccupazioni finanziarie rimangono una delle ragioni più frequenti che spingono gli studenti a non studiare all'estero, seguite da vicino dalle preoccupazioni relative al riconoscimento dell'apprendimento. Grazie ai 41 progetti pilota delle "Università europee" , oltre 280 istituti di istruzione superiore in tutta l'UE stanno sperimentando e provando nuovi modelli di cooperazione più approfondita e ambiziosa 29 .

Il settore dell'istruzione superiore ha dimostrato la propria capacità di far fronte ai cambiamenti durante la pandemia di COVID-19. La crisi tuttavia ha anche accentuato le sfide relative alla digitalizzazione, alle pedagogie innovative, all'inclusione e al benessere, al sostegno a studenti, ricercatori e personale, alla mobilità e ai finanziamenti. I sistemi di istruzione superiore europei dovrebbero mirare a:

-una cooperazione più stretta e approfondita tra gli istituti di istruzione superiore, che potrebbe portare a un maggior numero di programmi di studio comuni e a corsi comuni e consentirebbe ai discenti di spostarsi più facilmente tra i sistemi di istruzione di paesi diversi, sviluppando in tal modo un bacino paneuropeo di talenti, anche in discipline e tecnologie scientifiche all'avanguardia quali l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni;

-un quadro strategico transfrontaliero che consenta una cooperazione transnazionale continua, tale da permettere alle alleanze degli istituti di istruzione superiore di sfruttare i loro punti di forza, mettendo in comune le loro risorse online e fisiche, i corsi, le competenze, i dati e le infrastrutture interdisciplinari;

- istituti di istruzione superiore quali attori centrali della "piazza della conoscenza": istruzione, ricerca, innovazione e servizi alla società, in grado di svolgere un ruolo chiave nel guidare la ripresa dalla COVID-19 e lo sviluppo sostenibile in Europa, aiutando nel contempo l'istruzione, la ricerca e il mercato del lavoro a trarre vantaggio dai flussi di talenti;

-riconoscimento automatico delle qualifiche e dei periodi di studio all'estero ai fini dell'apprendimento ulteriore, certificazione della qualità delle attività transnazionali comuni e riconoscimento e portabilità dei corsi brevi che conducono a microcredenziali. Ciò consentirebbe agli Stati membri di approfondire e accelerare la cooperazione rispetto a quanto sono ora in grado di fare nel contesto del processo di Bologna. Lo spazio europeo dell'istruzione può fungere da motore per il processo di Bologna, ispirando e sostenendo altri paesi membri dello spazio europeo dell'istruzione superiore affinché possano beneficiare di un percorso analogo;

-una maggiore attenzione ai programmi di istruzione specializzata in competenze digitali avanzate, ad esempio nelle tecnologie all'avanguardia quali l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni, data la forte carenza di esperti in questi settori.

2.6Dimensione geopolitica

La cooperazione nel settore dell'istruzione è diventata gradualmente uno strumento importante per l'attuazione delle politiche esterne dell'UE quale strumento indiscutibile di potere leggero. I programmi di scambio dell'Unione aiutano le persone a stabilire collegamenti in tutto il mondo, rivolgendosi a un numero elevato di parti interessate, compresa la società civile. Essi contribuiscono a proiettare un'immagine positiva dell'Europa nel mondo, diffondendo i suoi messaggi e i suoi valori fondamentali, così come a plasmare le relazioni dell'UE con altri paesi e regioni. Una cooperazione internazionale di alta qualità nel settore dell'istruzione e della formazione è essenziale anche per affrontare le sfide globali esistenti ed emergenti. Essa è indispensabile per conseguire le priorità geopolitiche dell'Unione e gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030.

I cambiamenti dell'ordine mondiale (ad esempio l'ascesa della Cina, il ritiro degli Stati Uniti dall'ordine multilaterale) richiedono un rafforzamento della cooperazione internazionale europea, anche nel settore dell'istruzione. Sarà necessario promuovere gli interessi e i valori europei. Nella dimensione internazionale dello spazio europeo dell'istruzione, la reciprocità, la parità di condizioni, nonché le norme etiche e di integrità saranno un elemento centrale della realizzazione di partenariati ambiziosi con i paesi partner di tutto il mondo.

L'internazionalizzazione è diventata sempre più pronunciata non solo nell'istruzione superiore, ma anche nelle scuole primarie e secondarie. Alcuni studenti europei trascorrono anche una parte o la totalità della loro istruzione al di fuori dell'UE. Rimane tuttavia un enorme potenziale non sfruttato in altri settori dell'istruzione, in particolare l'IFP e il settore della gioventù. L'istruzione terziaria dovrebbe ricevere particolare attenzione, data la sua importanza nel plasmare il pensiero della prossima generazione di leader e imprenditori nei paesi partner di tutto il mondo. Ogni anno diverse centinaia di migliaia di studenti provenienti da paesi terzi si recano nell'UE per seguire l'istruzione terziaria. Il diritto dell'UE 30 garantisce un quadro giuridico trasparente e coerente per consentire agli studenti internazionali di venire nell'UE. La collaborazione tra istituti di istruzione sia all'interno che all'esterno dell'Unione contribuisce ad attirare i migliori talenti a livello mondiale e a promuovere l'apprendimento tra pari e progetti internazionali comuni di ricerca e innovazione.

In particolare in Africa, nei Balcani occidentali e nei paesi del vicinato, il processo in corso di riforma dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca mira a promuovere l'occupazione giovanile, l'imprenditorialità, le competenze verdi e digitali e dovrebbe rafforzare la prosperità, la stabilità e la sicurezza. L'ampliamento dell'associazione di paesi terzi allo spazio europeo dell'istruzione, in particolare quelli dei Balcani occidentali, è parte integrante del progetto da realizzare entro il 2025.

Negli ultimi due decenni il programma Erasmus+ ha creato e rafforzato legami tra lo spazio europeo dell'istruzione e il resto del mondo. Ogni anno le università europee scambiano circa 50 000 studenti e membri del personale con università in altre parti del mondo 31 . I partenariati internazionali hanno agevolato lo sviluppo di programmi di studio innovativi e di diplomi comuni e hanno promosso progetti comuni di ricerca e innovazione. Ciò ha contribuito a rendere l'Europa una destinazione attraente, stimolando l'innovazione e la creazione di posti di lavoro. Analogamente, le azioni di sviluppo delle capacità sono state determinanti per l'internazionalizzazione dei sistemi di istruzione superiore nei paesi partner, sostenendo in tal modo le riforme socioeconomiche e il consolidamento democratico.

3Mezzi e tappe

A complemento delle iniziative in corso dal 2018, la Commissione proporrà una serie di nuove iniziative per realizzare, insieme agli Stati membri e alle parti interessate, un ambizioso spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, secondo le sei dimensioni presentate nella sezione precedente 32 .

3.1Elevare la qualità dell'istruzione

Per migliorare la qualità dell'istruzione sono necessari sforzi coordinati adattati alle sfide di ciascun sistema. Gli obiettivi a livello dell'UE orientano l'azione degli Stati membri e dei loro ecosistemi educativi per concentrare l'attenzione sui livelli di competenze e aumentare la partecipazione e i risultati. Lo scambio di esperienze e il sostegno tra pari a livello dell'UE mirano a fornire informazioni al processo decisionale degli Stati membri. In particolare:

-la Commissione sosterrà gli Stati membri nell'individuazione di riforme efficaci a sostegno di un migliore conseguimento delle competenze di base. Ciò riguarderà in particolare i programmi di studio e la valutazione, nonché la capacità degli istituti e del personale di essere innovativi e di sviluppare i loro approcci e contesti di apprendimento. La Commissione sosterrà inoltre la cooperazione tra le organizzazioni europee di parti interessate, le associazioni di insegnanti e gli erogatori di formazione degli insegnanti al fine di collaborare e fornire contributi alle raccomandazioni programmatiche su approcci innovativi e multidisciplinari all'insegnamento e all'apprendimento per le competenze di base. Le azioni nazionali possono avvalersi di altre fonti, quali i fondi strutturali e di investimento europei o le risorse disponibili nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza;

-la Commissione intende accompagnare il programma Erasmus rafforzato aggiornando il quadro per la mobilità ai fini dell'apprendimento. Ciò consentirà a un maggior numero di discenti e insegnanti di superare gli ostacoli e beneficiare di un'opportunità di mobilità. Il quadro riveduto affronterebbe una triplice sfida: i) garantire opportunità per una gamma molto più ampia di partecipanti, ii) la mobilità verde e digitale, anche attraverso la combinazione di scambi online e fisici, iii) incoraggiare una mobilità equilibrata;

-per promuovere il multilinguismo, le parti interessate a livello nazionale, regionale e scolastico sono invitate ad attuare ulteriormente la raccomandazione del Consiglio del 2019 su un approccio globale all'insegnamento e all'apprendimento delle lingue, anche nell'IFP. Attraverso i futuri finanziamenti del programma Erasmus e le attività di apprendimento tra pari, la Commissione mirerà a sostenere gli Stati membri nella promozione delle cosiddette "scuole aventi una consapevolezza linguistica", rafforzando in ultima analisi la padronanza della lingua dell'istruzione scolastica tra gli alunni provenienti da contesti diversi 33 . Il programma Erasmus intende continuare a sostenere le competenze linguistiche in una prospettiva di apprendimento permanente offrendo opportunità per periodi di mobilità per l'insegnamento e per l'apprendimento all'estero, ma anche sostenendo una maggiore cooperazione tra gli erogatori di istruzione e formazione a tutti i livelli;

-la promozione di competenze trasversali quali il pensiero critico, l'imprenditorialità, la creatività e l'impegno civico è fondamentale affinché le prossime generazioni di studenti, ricercatori e innovatori possano costruire una società resiliente 34 . Il futuro programma Erasmus mira a offrire ai discenti a tutti i livelli un'ampia gamma di opportunità per sviluppare tali competenze, in particolare offrendo maggiori opportunità agli istituti di istruzione e formazione di sviluppare, in collaborazione con i loro ecosistemi della conoscenza, approcci più transdisciplinari, incentrati sul discente e basati sulle sfide. I Fondi strutturali e di investimento europei possono sostenere azioni volte a sviluppare tali competenze a livello regionale e nazionale;

-la Commissione riunirà le parti interessate nel settore dell'istruzione e i rappresentanti degli Stati membri per stimolare l'apprendimento tra pari e lo sviluppo di una prospettiva europea nel settore dell'istruzione. Il suo obiettivo è quello di ampliare e rafforzare le azioni Jean Monnet avvicinandole alle scuole al fine di promuovere lo stile di vita europeo, la sostenibilità e i valori dell'UE 35 ;

-al fine di creare contesti educativi democratici privi di bullismo, retorica nociva e disinformazione, la Commissione intende continuare, attraverso il programma Erasmus, a sostenere gli Stati membri e le parti interessate nell'attuazione della raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, sulla promozione di valori comuni, di un'istruzione inclusiva e della dimensione europea dell'insegnamento 36 .

3.2Rendere l'istruzione e la formazione più inclusive e sensibili alle questioni di genere

La Commissione convocherà esperti degli Stati membri e parti interessate attraverso piattaforme dedicate all'apprendimento reciproco e alla cooperazione al fine di sostenere la raccolta di dati disaggregati per genere e l'innovazione per un'istruzione inclusiva e paritaria in termini di genere, in risposta alle esigenze programmatiche degli Stati membri. Ciò dovrebbe contribuire a concentrare gli investimenti nazionali e dell'UE sui gruppi e sui settori più bisognosi.

Per il nuovo periodo di programmazione si presterà particolare attenzione all'inclusione, all'uguaglianza e alla diversità nei programmi Erasmus e "Corpo europeo di solidarietà". Si definirà un approccio multiforme per rendere il programma più inclusivo, anche attraverso l'introduzione di formati più flessibili e accessibili, misure di sostegno per la preparazione e l'accompagnamento dei partecipanti e misure finanziarie a sostegno di coloro che avrebbero difficoltà a partecipare al programma.

Le iniziative seguenti inoltre contribuirebbero a rafforzare la dimensione inclusiva dell'istruzione:

-l'iniziativa Percorsi per il successo scolastico aiuterebbe tutti gli alunni a raggiungere un livello di riferimento 37 di competenze di base. L'iniziativa sarà incentrata in particolare sui gruppi maggiormente a rischio di risultati insufficienti e di abbandono scolastico. Sulla base della raccomandazione del Consiglio del 2011 sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico, la Commissione collaborerà con gli Stati membri per elaborare congiuntamente orientamenti strategici volti a ridurre i risultati insufficienti e ad aumentare il livello di istruzione secondaria. Questi si baseranno sui quattro pilastri seguenti: i) monitoraggio (che consente il tracciamento e un'azione mirata), ii) prevenzione (in particolare per i gruppi a rischio), iii) intervento precoce (per gli alunni che hanno già incontrato difficoltà) e iv) compensazione (per coloro che hanno già ottenuto risultati negativi e che hanno bisogno di una seconda possibilità) 38 . La Commissione mobiliterà anche il semestre europeo. Fornirà un sostegno strategico su misura agli Stati membri per l'impegno volto ad aumentare i livelli di competenza, prestando particolare attenzione al disaccoppiamento tra il livello di istruzione e il contesto socioeconomico. L'iniziativa contribuirà a prevenire la disoccupazione giovanile e la Commissione garantirà uno stretto coordinamento con le azioni previste nella recente proposta relativa a una garanzia per i giovani rafforzata 39 ;

-la Commissione convocherà un gruppo di esperti per elaborare proposte di strategie volte a creare ambienti di apprendimento favorevoli per i gruppi a rischio di risultati insufficienti 40  e a sostenere il benessere a scuola. Si tratterà, tra l'altro, di: sfide specifiche di genere, come gli stereotipi di genere nel settore dell'istruzione e nei percorsi educativi, nonché i risultati insufficienti degli alunni di sesso maschile; bullismo e molestie sessuali. In quest'ultimo contesto, le donne e le ragazze dovrebbero essere anche aiutate a sviluppare meccanismi di autodifesa contro la violenza online. Per intervenire a livello nazionale, gli Stati membri possono avvalersi di diversi strumenti di finanziamento, del Fondo sociale europeo o delle risorse disponibili nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza;

-poiché la partecipazione all'educazione e cura della prima infanzia è un fattore determinante per la successiva acquisizione delle competenze di base, la Commissione sosterrà gli Stati membri nell'attuazione del quadro europeo della qualità per sistemi di educazione e cura di alta qualità della prima infanzia 41 . Per preparare meglio i bambini a riuscire nei contesti educativi lungo tutto l'arco della vita, nel 2021 la Commissione, basandosi sullo scambio di buone pratiche e sul contributo di esperti e parti interessate, metterà a disposizione un kit di strumenti per favorire l'inclusione nell'educazione e cura della prima infanzia, nonché una panoramica delle competenze fondamentali del personale in questo settore. La Commissione sta inoltre lavorando a una garanzia per l'infanzia;

-per promuovere l'inclusività e la qualità dei sistemi di IFP, come annunciato nell'agenda per le competenze per l'Europa, la Commissione intende sostenere l'istituzione di 50 centri di eccellenza professionale con il finanziamento del programma Erasmus. I centri di eccellenza professionale diventeranno punti di riferimento sia per la formazione iniziale dei giovani sia per l'aggiornamento e la riqualificazione continua degli adulti;

-i sistemi di istruzione superiore e di IFP devono adattarsi per rafforzare il loro ruolo chiave nel sostenere l'apprendimento permanente e nel raggiungere un corpo studentesco più diversificato. Ciò richiede un profondo cambiamento di mentalità, cultura e struttura. La Commissione collaborerà con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo e intende fornire sostegno attraverso il programma Erasmus e altri fondi e strumenti dell'UE. Inoltre, come indicato nell'agenda per le competenze, la Commissione si adopererà per sviluppare un approccio europeo alle microcredenziali, al fine di contribuire ad ampliare le opportunità di apprendimento e rafforzare il ruolo degli istituti di istruzione superiore e di istruzione e formazione professionale nell'apprendimento permanente, offrendo opportunità di apprendimento più flessibili e modulari. Queste sono utili non solo per i professionisti, ma possono anche integrare il programma di studi per gli studenti di laurea di primo livello, laurea magistrale e dottorato. Un numero crescente di adulti, con o senza titolo di istruzione superiore, dovrà riqualificarsi e migliorare le proprie competenze attraverso alternative più flessibili rispetto a un diploma completo, al fine di superare il divario tra i risultati dell'apprendimento delle loro qualifiche formali iniziali e le nuove esigenze in termini di competenze del mercato del lavoro. La necessità di percorsi di apprendimento più flessibili e inclusivi è aumentata, in quanto la popolazione studentesca sta diventando più diversificata e le esigenze di apprendimento più dinamiche. Sebbene un numero crescente di istituti di istruzione superiore, comprese le "Università europee", stia già lavorando allo sviluppo di queste microcredenziali, mancano una definizione e un approccio comuni per la loro convalida e il loro riconoscimento. In tale contesto, come annunciato nell'agenda per le competenze, la Commissione intende presentare una proposta di raccomandazione del Consiglio nel 2021. Scopo della raccomandazione è far sì che le azioni europee sostengano il rafforzamento della fiducia nelle microcredenziali in tutta Europa e che entro il 2025 siano messe in atto tutte le misure necessarie per un utilizzo, una portabilità e un riconoscimento più ampi;

-l'apprendimento non formale, compreso il volontariato, contribuisce a migliorare le abilità e le competenze professionali e per la vita. Queste abilità e competenze devono essere promosse, valorizzate e riconosciute appieno 42 . Il Corpo europeo di solidarietà ha pienamente integrato il valore dell'apprendimento e il suo riconoscimento nei propri obiettivi e operazioni. Permangono tuttavia ostacoli alla mobilità transfrontaliera del volontariato, compreso il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento tra i datori di lavoro. Sulla base del riesame della vigente raccomandazione del Consiglio del 2008 relativa alla mobilità dei giovani volontari 43 , nel 2021 la Commissione fornirà orientamenti strategici aggiornati per affrontare gli ostacoli giuridici, finanziari e amministrativi che ancora frenano il volontariato e la solidarietà transfrontalieri dei giovani. Questi contribuiranno a migliorare ulteriormente l'inclusività, la qualità e il riconoscimento delle esperienze transfrontaliere nell'ambito del futuro programma del Corpo europeo di solidarietà;

-i governi, insieme alle parti interessate, dovrebbero promuovere la parità di genere in tutti i settori dell'istruzione e della formazione, anche garantendo l'accesso a un'istruzione di qualità per ragazzi e ragazze, donne e uomini, in tutta la loro diversità;

-i governi, insieme alle parti interessate, dovrebbero promuovere un'istruzione inclusiva in tutti i settori dell'istruzione e della formazione, conformemente agli impegni assunti dagli Stati membri e dall'UE per l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità;

-la Commissione intende contribuire a rafforzare la ricerca, anche con il sostegno di Orizzonte Europa, esaminando il ruolo del genere nella politica in materia di istruzione e formazione, nonché i legami tra genere, istruzione e successo sociale ed economico;

-moduli dedicati nell'ambito delle accademie degli insegnanti aiuterebbero a trovare soluzioni per promuovere efficacemente l'insegnamento sensibile alla dimensione di genere nelle scuole;

-una nuova agenda per la trasformazione dell'istruzione superiore promuoverà l'equilibrio di genere nelle carriere accademiche e nelle scelte di studio, nonché l'integrazione di una dimensione della parità di genere nei programmi di studio da parte delle università. Le azioni intraprese nell'ambito della nuova agenda presteranno particolare attenzione alle donne che occupano posizioni decisionali negli istituti di istruzione superiore;

-la Commissione proporrà flussi di lavoro dedicati nell'ambito del quadro di sostegno per lo spazio europeo dell'istruzione al fine di elaborare orientamenti strategici sulla parità di genere nell'istruzione e nella formazione. Ciò comprenderà orientamenti su come sviluppare processi di istruzione che tengano conto della dimensione di genere. Il lavoro della Commissione su prove, studi e analisi a sostegno dello spazio europeo dell'istruzione affronterà la dimensione di genere.

3.3Sostenere le transizioni verde e digitale nell'istruzione e nella formazione e mediante queste

Per realizzare la duplice transizione, la Commissione raccomanda di dare priorità alle azioni volte ad aiutare le persone ad acquisire le conoscenze, le capacità, i valori e gli atteggiamenti necessari per vivere, sviluppare e appoggiare una società e un'economia sostenibili ed efficienti sotto il profilo delle risorse. I programmi di finanziamento a sostegno delle transizioni verde e digitale, come il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il Fondo per una transizione giusta, possono essere utilizzati anche per aiutare i sistemi di istruzione e formazione a realizzare i loro obiettivi principali; gli Stati membri sono incoraggiati a esaminare attentamente le possibilità e a presentare proposte adeguate. Analogamente, un'esperienza digitale pratica per tutti in ambito di istruzione e formazione aiuterà le persone a dare il proprio contributo e a prosperare in una società iperconnessa.

-Entro la fine del 2020 la Commissione avvierà una coalizione "Istruzione per il clima" per mobilitare competenze, fornire risorse per la creazione di reti e sostenere approcci creativi con insegnanti, alunni e studenti. In sinergia con il patto europeo per il clima, essa costituirà un collegamento tra le iniziative dal basso verso l'alto e l'azione a livello dell'UE, sostenendo impegni e azioni concrete per modificare il comportamento in materia di sostenibilità in tutta l'UE.

-Per contribuire a integrare la transizione verde e la sostenibilità nelle scuole, nell'istruzione superiore e nella formazione professionale, la Commissione proporrà nel 2021 una raccomandazione del Consiglio sull'educazione alla sostenibilità ambientale. Ciò fornirà alle scuole, agli istituti di istruzione superiore e agli insegnanti orientamenti su come cooperare e scambiare esperienze tra gli Stati membri in materia di educazione alla sostenibilità ambientale. La Commissione proporrà inoltre un quadro europeo delle competenze per contribuire a sviluppare e valutare le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti in materia di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, che potrebbe essere collegato alla raccomandazione del Consiglio.

-La Commissione promuoverà l'ecologizzazione delle infrastrutture dell'istruzione. Alle infrastrutture dell'istruzione è destinato in media l'8 % della spesa per l'istruzione e la formazione nei paesi dell'UE. La maggior parte degli edifici scolastici e molti edifici universitari non sono tuttavia attrezzati per far fronte alla domanda di nuove competenze e pedagogie, oppure non rispettano le attuali norme energetiche; sussiste inoltre un notevole potenziale di miglioramento delle aree verdi nelle strutture scolastiche per incoraggiare l'interazione e l'apprendimento. La Commissione intende collaborare con la Banca europea per gli investimenti, anche attraverso il programma InvestEU 44 , per consentire agli Stati membri di attingere a tutte le fonti di finanziamento disponibili per lo sviluppo di infrastrutture digitali e fisiche per l'istruzione e la formazione, nonché di sviluppare le capacità necessarie per beneficiarne.

-L'iniziativa "Ricercatori nelle scuole" mira a portare le scienze nelle scuole, consentendo ai giovani ricercatori sostenuti dalle azioni Marie Skłodowska-Curie di dialogare con insegnanti e alunni su cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, digitalizzazione, salute e altre questioni contemplate dal Green Deal europeo.

-Per colmare la carenza di competenze digitali 45 in una prospettiva di apprendimento permanente e rafforzare la capacità e la resilienza digitali dei sistemi europei di istruzione e formazione, la Commissione propone oggi un nuovo approccio globale all'apprendimento e all'istruzione digitali a livello europeo, nell'ambito del nuovo piano d'azione per l'istruzione digitale, che contiene azioni ambiziose che affrontano due priorità strategiche: promuovere lo sviluppo di un ecosistema europeo dell'istruzione digitale e migliorare le competenze e le abilità digitali per la trasformazione digitale 46 .

-L'imminente programma Europa digitale prevede finanziamenti per le competenze digitali avanzate in settori quali l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e il calcolo ad alte prestazioni per rispondere al fabbisogno di esperti digitali negli Stati membri.

-In collaborazione con l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) e le sue comunità della conoscenza e dell'innovazione (CCI) e con altre parti di Orizzonte Europa, aumentare i seminari sulle competenze digitali e imprenditoriali (40 000 studenti) e organizzare brevi collocamenti lavorativi per le studentesse in ambito digitale e delle discipline STEM dell'UE nei diversi settori economici.

-In linea con le proposte, i futuri programmi Erasmus e Corpo europeo di solidarietà saranno più verdi e più digitali. La mobilità virtuale e mista potrebbe integrare la mobilità fisica. Per via del loro carattere lungimirante e strategico, i temi verdi e digitali dovrebbero essere prioritari nei progetti di cooperazione. I programmi razionalizzerebbero la dimensione digitale nell'ambito delle azioni di mobilità e cooperazione e intendono sostenere strumenti di cooperazione e di esecuzione dei progetti rispettosi del clima. Ulteriori iniziative quali gli incentivi ai viaggi di mobilità fisica attenti delle emissioni di carbonio completerebbero le misure.

3.4Rafforzare le competenze e la motivazione nelle professioni nel settore dell'istruzione

I responsabili politici e gli esperti nazionali hanno sottolineato il potenziale della cooperazione a livello dell'UE per rafforzare le professioni nel settore dell'istruzione. Su tale base, la Commissione avvierà una serie di iniziative volte a sostenere meglio lo sviluppo delle competenze e i percorsi professionali di insegnanti, formatori e dirigenti scolastici, nonché a sostenere l'attrattiva delle professioni nel settore dell'istruzione. Queste iniziative contribuiranno a migliorare le opportunità di sviluppo professionale e il riconoscimento dello sviluppo delle competenze individuali conseguito in contesti diversi. Promuoveranno la diversificazione delle opportunità di carriera per insegnanti, formatori e docenti titolari di incarichi e favoriranno lo sviluppo personale, scolastico e del sistema. Miglioreranno inoltre la qualità e la quantità della mobilità per l'apprendimento degli insegnanti e renderanno la mobilità parte integrante della loro istruzione iniziale e continua. Tali iniziative incoraggeranno anche la cooperazione tra insegnanti, erogatori di formazione degli insegnanti e formazione degli insegnanti basata sulla ricerca. Per ultimo, ma non meno importante, sosterranno la posizione degli insegnanti affinché questi possano condividere le proprie esperienze e far sentire meglio la loro voce nella società. Per perseguire questi obiettivi:

-la Commissione intende varare nel 2021 le accademie degli insegnanti Erasmus nell'ambito del nuovo programma Erasmus per creare reti di istituti di formazione degli insegnanti e di associazioni di insegnanti. Col tempo le accademie creeranno comunità di pratiche, in particolare per quanto riguarda la formazione iniziale degli insegnanti e lo sviluppo professionale continuo, al fine di informare le politiche nazionali ed europee in materia di formazione degli insegnanti e sostenere l'innovazione nella pratica dell'insegnamento. Queste reti offriranno agli insegnanti e agli studenti opportunità di apprendimento su questioni pedagogiche di interesse comune. Moduli dedicati affronteranno questioni quali il dialogo con la società, l'educazione allo sviluppo sostenibile o l'insegnamento in classi multilingui. Le accademie degli insegnanti Erasmus si avvarranno di partenariati strutturali e di programmi congiunti tra istituti e altri erogatori di formazione degli insegnanti e associazioni di insegnanti, e avranno la formazione e l'apprendimento transfrontalieri come caratteristiche fisse. Entro il 2025 dovrebbero essere sviluppate 25 accademie degli insegnanti Erasmus;

-la Commissione elaborerà nel periodo 2021-2022 linee guida europee per lo sviluppo di quadri di riferimento nazionali per la carriera, sostenendo in tal modo l'avanzamento di carriera dei professionisti dell'istruzione scolastica. Ciò avverrà attraverso l'apprendimento reciproco tra i paesi via via che si adatteranno e applicheranno il concetto di un quadro coerente per le carriere nell'ambito dell'istruzione scolastica 47 ;

-nell'ambito del suo lavoro su un futuro quadro per la mobilità e in sintonia con le accademie degli insegnanti Erasmus, la Commissione collaborerà con gli Stati membri e le parti interessate a un quadro strategico per aumentare la quantità e la qualità della mobilità per l'apprendimento degli insegnanti in Europa sulla base delle loro reali esigenze di mobilità;

-entro il 2021 la Commissione istituirà un premio europeo per l'insegnamento innovativo per riconoscere il lavoro degli insegnanti (e delle loro scuole) che apportano un contributo eccezionale alla professione. L'iniziativa si baserà su buone pratiche quali il Label europeo per le lingue, il premio Jan Amos Comenius, nonché i premi eTwinning nazionali ed europei.

3.5Rafforzare gli istituti di istruzione superiore europei

Gli istituti di istruzione superiore in Europa sono al centro dello spazio europeo dell'istruzione e dello spazio europeo della ricerca e sono in una posizione particolarmente favorevole per stabile un collegamento tra questi due spazi. Per garantire la piena sinergia tra di essi, la Commissione si impegna a sostenere gli Stati membri e gli istituti di istruzione superiore nella creazione di un quadro strategico che consenta una cooperazione transnazionale continua e ambiziosa tra gli istituti di istruzione superiore in Europa. Il quadro si baserà sulle esperienze delle alleanze delle università europee selezionate nell'ambito del programma Erasmus+, anch'esso sostenuto da Orizzonte 2020.

L'obiettivo è fornire incentivi agli oltre 5 000 istituti di istruzione superiore di tutta Europa affinché si adeguino alle condizioni post-COVID-19 e formino le generazioni future allo sviluppo congiunto di conoscenze a livello transfrontaliero, transdisciplinare e transculturale per una società resiliente, inclusiva e sostenibile. La Commissione collaborerà con il settore dell'istruzione superiore e con gli Stati membri per produrre congiuntamente incentivi volti ad accelerare la trasformazione degli istituti di istruzione superiore in Europa in una prospettiva di apertura e inclusività.

Tale trasformazione si concentrerà sulla connettività tra gli istituti di istruzione superiore, ma anche con gli ecosistemi e la società circostanti, in modo da coprire tutte e quattro le missioni delle università: istruzione e ricerca, che portano all'innovazione e al servizio alla società. L'inclusione sarà inoltre un obiettivo fondamentale per garantire istituti di istruzione superiore accessibili, aperti a un insieme diversificato di studenti e ricercatori e in grado di offrire maggiori opportunità di apprendimento permanente. In terzo luogo, la trasformazione coinvolgerà la prontezza e la resilienza digitali e verdi per sostenere le università nei loro sforzi volti a costruire, rinsaldare e rafforzare la capacità digitale e verde e gli strumenti digitali. In linea con il piano d'azione per l'istruzione digitale, ciò rafforzerà le abilità e competenze digitali di studenti, personale e ricercatori. Poiché l'istruzione superiore è fondamentale per realizzare il Green Deal europeo e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la trasformazione sosterrà l'integrazione dell'apprendimento e della formazione per lo sviluppo sostenibile in tutte le discipline e a tutti i livelli attraverso un approccio interdisciplinare e basato sulle sfide, di cui l'innovazione sarà una componente fondamentale. Oltre all'innovazione legata alla ricerca, è altrettanto importante garantire l'innovazione nell'apprendimento e nell'insegnamento incentrati sugli studenti, nonché percorsi di apprendimento e di carriera più flessibili e modulari. Le azioni nell'ambito del programma Europa digitale sosterranno la cooperazione tra il mondo accademico, la ricerca e le imprese in settori digitali specifici, al fine di rafforzare tali ecosistemi per attrarre, formare e riqualificare i talenti.

A tal fine, quest'anno la Commissione avvierà una consultazione pubblica online, integrata da eventi di consultazione mirati. Ciò darà inizio allo sviluppo congiunto di un programma di trasformazione per l'istruzione superiore entro la fine del 2021.

Le seguenti iniziative concrete sosterranno questo programma di trasformazione:

-l'obiettivo della Commissione è impegnarsi nella piena attuazione dell'iniziativa "Università europee" nell'ambito del programma Erasmus in sinergia con Orizzonte Europa, il programma Europa digitale e altri strumenti dell'UE. Sulla base dei risultati delle esperienze maturate nell'ambito delle alleanze delle università europee avviate nel 2019 e nel 2020, la Commissione collaborerà con gli Stati membri e con il settore dell'istruzione superiore per ottimizzare il progetto "Università europee" e affrontare gli ostacoli concreti incontrati al fine di consentire al settore dell'istruzione superiore di realizzare le sue elevate ambizioni;

-con il sostegno della coalizione EU STEM 48 , la Commissione contribuirà a promuovere lo sviluppo di nuovi programmi di istruzione superiore per l'ingegneria e le TIC sulla base dell'approccio STEAM 49 . In linea con le azioni annunciate nell'agenda per le competenze per l'Europa, esplorerà i modi e i mezzi per rendere le discipline STEM più attraenti per le donne. Ciò contribuirà ad aumentare sia l'equilibrio di genere tra gli studenti e il personale accademico sia la condivisione di abilità e competenze in questo settore altamente necessario;

-in tale contesto, la Commissione valuterà inoltre, insieme agli Stati membri e alle parti interessate, lo sviluppo di un diploma europeo che possa fornire un quadro per facilitare il conferimento di diplomi comuni rilasciati da alleanze delle università come le "Università europee". Tale diploma europeo è un elemento fondamentale per consentire agli studenti a tutti i livelli e in tutte le discipline di scegliere cosa, dove e quando studiare all'interno di un'alleanza universitaria transnazionale, seguendo un valido orientamento pedagogico;

-gli istituti di istruzione superiore dovrebbero agevolare una più efficace attuazione di programmi comuni modulari. Oltre ai requisiti formali per i diplomi rilasciati, ciò riguarda anche l'accreditamento e la certificazione della qualità. Da parte sua, la Commissione rafforzerà l'attuazione dei necessari strumenti di trasparenza insieme ai centri nazionali di informazione sul riconoscimento accademico, agli istituti di istruzione superiore, alle agenzie di certificazione della qualità e ad altre parti interessate. Questo lavoro si baserà su progetti riusciti nell'ambito di Erasmus+, quali la banca dati delle relazioni esterne sulla certificazione della qualità, l'utilizzo e la promozione del supplemento al diploma digitale, la creazione di cataloghi di corsi online e banche dati dei programmi di studio e lo sviluppo di nuove tecnologie come la blockchain per agevolare l'attuazione del riconoscimento automatico per l'apprendimento ulteriore. Un vero e proprio sistema europeo di riconoscimento e di certificazione della qualità assicurerà che la certificazione esterna della qualità salvaguardi l'autonomia degli istituti di istruzione superiore e mantenga nel contempo la fiducia del pubblico nel riconoscimento automatico dell'apprendimento ulteriore all'interno degli Stati membri e tra di essi. A tal fine la Commissione riesaminerà la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di certificazione della qualità 50 , in collaborazione con gli Stati membri e il settore dell'istruzione superiore 51 ;

-in stretta collaborazione con gli Stati membri e il settore dell'istruzione superiore, la Commissione esaminerà la necessità e la fattibilità di uno statuto giuridico per le alleanze di università come le "Università europee". Se giustificato, le azioni volte a facilitare tale cooperazione più approfondita e sostenibile tra istituti di istruzione di diversi Stati membri potranno essere avviate a partire dal 2023. Le possibili azioni possono comprendere soluzioni per la cooperazione transfrontaliera legate al finanziamento, all'accreditamento, alla certificazione della qualità, ai rapporti tra studenti e impiego e alla gestione delle infrastrutture. L'eventuale ricorso agli statuti nazionali ed europei esistenti, come i gruppi europei di cooperazione territoriale, sarà esaminato per verificare se possano essere adatti allo scopo con adeguamenti o se siano necessarie altre soluzioni;

-l'iniziativa "Carta europea dello studente", indicata nelle conclusioni del Consiglio europeo del 14 dicembre 2017 come una delle azioni chiave per promuovere ulteriormente "la mobilità degli studenti e la partecipazione ad attività educative e culturali", rappresenta un passo importante verso il conseguimento degli obiettivi dello spazio europeo dell'istruzione e la massima semplificazione possibile della mobilità degli studenti in tutta Europa. Attraverso le sue due componenti chiave, l'app mobile Erasmus+ e la digitalizzazione della gestione della mobilità degli studenti, l'iniziativa costituisce una vera rivoluzione per semplificare il modo in cui le università gestiscono la mobilità degli studenti. Grazie alla creazione di uno sportello unico digitale mediante l'app mobile Erasmus+, gli studenti avranno un accesso facile e sicuro a tutte le informazioni e a tutti i servizi di cui hanno bisogno prima, durante e dopo la mobilità all'estero 52 . Potranno presentare domanda di mobilità, scegliere i corsi da seguire, ricevere il riconoscimento automatico dei crediti conseguiti all'estero, ottenere un accesso più rapido a servizi quali biblioteche, trasporti, alloggi e avere un facile accesso alle informazioni su eventi e attività organizzati dai sindacati locali degli studenti o dalle sezioni locali di organizzazioni studentesche paneuropee. La piattaforma Carta europea dello studente, contribuendo agli obiettivi dell'iniziativa omonima 53 , offrirà un quadro per uno scambio transfrontaliero affidabile di dati di identificazione, in linea con il regolamento eIDAS in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari;

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l'iniziativa mira a rendere la gestione della mobilità più facile, più efficiente e più verde per gli istituti di istruzione superiore. Essa digitalizzerà tutte le fasi amministrative e collegherà i vari sistemi informatici interoperabili delle università nei paesi aderenti al programma Erasmus+, conseguendo in ultima analisi una mobilità Erasmus+ senza supporto cartaceo e nel pieno rispetto del regolamento generale sulla protezione dei dati. L'iniziativa promuove inoltre una forte identità studentesca europea consentendo alle università di aggiungere un ologramma "Studente europeo" e un numero unico di carta alle loro carte dello studente esistenti, in modo che gli studenti in mobilità possano accedere ai servizi e agli sconti per studenti all'estero. Con il sostegno del programma Erasmus, del programma Europa digitale e del meccanismo per collegare l'Europa, nel 2021 la Commissione avvierà una graduale diffusione di questi servizi a partire dagli studenti Erasmus, con l'obiettivo di apportare benefici a tutti gli studenti in mobilità in Europa entro il 2025;

-in linea con la raccomandazione del Consiglio sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell'istruzione superiore e dell'istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero 54 , un titolo rilasciato in uno Stato membro dovrebbe essere valido in qualsiasi altro Stato membro ai fini dell'accesso a ulteriori attività di apprendimento. A tal fine, la Commissione continuerà a fornire sostegno agli Stati membri per creare le condizioni che renderanno possibile il riconoscimento reciproco automatico entro il 2025. Ciò comporta anche una stretta collaborazione con i centri nazionali di informazione sul riconoscimento accademico (NARIC), sostenuti dal programma Erasmus+. Erasmus+ ha finanziato la creazione di una squadra di assistenza tecnica per la rete NARIC che incoraggerà l'attuazione del riconoscimento automatico. Essa fornirà assistenza alla rete di riconoscimento attraverso lo sviluppo di capacità, la formazione e la condivisione delle migliori pratiche in materia di riconoscimento automatico. Nel 2022 la Commissione riferirà sui progressi compiuti nell'attuazione della raccomandazione del Consiglio, sulla base dei contributi degli Stati membri;

-nell'ambito dell'agenda per le competenze, la Commissione sosterrà gli Stati membri e gli istituti di istruzione superiore che usano gli strumenti europei standard disponibili in Europass per rilasciare credenziali digitali autentiche, compresi diplomi digitali e microcredenziali. Le credenziali digitali rilasciate mediante strumenti comuni europei possono facilitare il riconoscimento, rendere più efficienti i processi di ammissione e di assunzione e ridurre le frodi;

-i riscontri dei laureati al termine degli studi sono essenziali per garantire che le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dagli studenti siano di elevata qualità e pertinenti per il mondo del lavoro di oggi e di domani. I riscontri delle indagini sono utili non solo per le università che possono adattare i loro programmi di studio e di insegnamento, ma anche per i responsabili politici impegnati a migliorare l'occupabilità dei laureati, ad affrontare le carenze di competenze e lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze e a promuovere l'inclusione sociale, l'accessibilità e la mobilità, nonché a sostenere gli istituti di istruzione superiore nello sviluppo dei loro programmi di studio. Questa è l'essenza dell'iniziativa europea di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati, definita nella raccomandazione del Consiglio del 2017 sul monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati 55 . L'iniziativa ha visto molti paesi istituire o migliorare i propri meccanismi di monitoraggio dei risultati degli studi e dell'occupazione dei laureati. Nel 2022 la Commissione farà il punto sui progressi compiuti nell'attuazione della raccomandazione; si prevede un tasso di adesione dell'80 % entro la fine del 2024. Per rafforzare la dimensione europea, gli Stati membri hanno lavorato in modo collaborativo allo scopo di garantire la comparabilità dei dati: molti valuteranno i laureati con una serie di domande stabilite di comune accordo per poter confrontare i risultati. La Commissione prevede di attuare il monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati su scala europea entro il 2025. Questa iniziativa potrebbe non solo aiutare le università, ma anche informare l'elaborazione delle politiche dell'UE volte a sostenere gli istituti di istruzione superiore nello sviluppo delle giuste competenze per la transizione verde;

-Orizzonte Europa e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolgeranno un ruolo fondamentale nel sostenere la dimensione della ricerca e dell'innovazione delle alleanze delle università europee e nel creare ecosistemi della conoscenza. L'analisi ad alta intensità di dati e l'apprendimento automatico inoltre dovrebbero sostenere il processo decisionale e l'apprendimento nello spazio europeo dell'istruzione, nel rispetto delle norme in materia di protezione dei dati e di riservatezza. In sinergia con lo spazio europeo della ricerca e con il sostegno dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia, la Commissione avvierà iniziative volte a rafforzare il contributo dell'istruzione e della formazione alla capacità di innovazione dell'Europa.

3.6L'istruzione come parte di un'Europa più forte nel mondo

Lo spazio europeo dell'istruzione può contribuire agli obiettivi geopolitici dell'Unione europea rafforzandone i legami con il resto del mondo. La cooperazione internazionale dovrebbe svolgere un ruolo più incisivo a sostegno dei sistemi di istruzione nei paesi partner.

Al fine di rafforzare il ruolo dell'istruzione nelle politiche esterne dell'UE, anche in considerazione della pandemia di COVID-19, si potrebbero prevedere le azioni seguenti:

-l'azione a livello dell'UE dovrebbe essere orientata alla creazione di un approccio "Team Europa" che promuova una maggiore cooperazione con gli Stati membri dell'UE sulle attività esterne degli istituti di istruzione e formazione in diverse parti del mondo, rafforzando in tal modo il posizionamento dell'UE come partner nell'istruzione a livello mondiale 56 . Ciò sarebbe attuato nel rispetto delle competenze dell'UE e delle procedure decisionali, comprese le regole di voto, stabilite dai trattati dell'UE. L'UE è di per sé un attore relativamente piccolo, ma insieme ai suoi Stati membri rappresenta oltre la metà di tutta la cooperazione internazionale in materia di istruzione, comprese l'istruzione di base, l'istruzione secondaria, l'IFP e l'istruzione superiore. L'istruzione e la formazione svolgono pertanto un ruolo chiave di coordinamento di Team Europa. Ciò include un più stretto allineamento delle azioni di cooperazione internazionale europea in materia di istruzione – compresi il programma Erasmus+ e il contributo dell'UE alle iniziative globali in materia di istruzione – con le priorità dell'UE a livello bilaterale, regionale e mondiale. L'UE continuerà inoltre ad aiutare i minori colpiti da crisi umanitarie ad avere accesso a un'istruzione primaria e secondaria sicura, di qualità e accreditata attraverso l'istruzione nell'ambito di progetti di emergenza. L'UE promuoverà la parità di accesso a un'istruzione di qualità a tutti i livelli mantenendo i finanziamenti per l'istruzione nelle situazioni di emergenza al 10 % del bilancio per gli aiuti umanitari. Un approccio di questo tipo può generare maggiori sinergie tra l'istruzione e il resto dell'agenda di partenariato dell'UE;

-oltre alla mobilità fisica, l'UE dovrebbe sostenere il percorso digitale di internazionalizzazione degli erogatori di istruzione, in particolare degli istituti di istruzione superiore e di formazione professionale, aumentando le opportunità digitali del personale, degli insegnanti e degli studenti, anche attraverso corsi online e modelli di apprendimento misto;

-l'UE dovrebbe inoltre rafforzare la cooperazione con i partner strategici globali (ad esempio Cina, Giappone, Stati Uniti), salvaguardando al contempo meglio gli interessi, il know-how e i valori dell'Unione e promuovendo la reciprocità e la parità di condizioni;

-una dimensione internazionale ampliata del programma Erasmus potrebbe essere uno strumento importante per promuovere la dimensione globale dello spazio europeo dell'istruzione. Il programma Erasmus dovrebbe essere utilizzato sempre più in modo mirato per attirare talenti negli istituti di istruzione superiore dell'UE e per servirsi delle reti di ex studenti al fine di stabilire legami strategici con i giovani o futuri leader dei paesi partner. Si dovrebbe porre un forte accento sulla cooperazione con i paesi del vicinato e in particolare con l'Africa, sostenendo l'attuazione della strategia globale dell'UE per l'Africa, che contribuisce alla ripresa economica della regione mediante il sostegno al processo in corso di riforma dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca;

-la Commissione si aprirà ulteriormente alle azioni su scala mondiale come i master congiunti Erasmus Mundus per rafforzare i partenariati internazionali e garantire che l'istruzione superiore europea diventi sempre più attraente. Ciò dovrebbe contribuire a promuovere ulteriormente l'internazionalizzazione, l'attrattiva e la competitività globale delle università europee.

Le tappe fondamentali a livello internazionale comprenderanno una maggiore partecipazione alle modalità di apprendimento reciproco e di cooperazione. Oltre alla partecipazione in corso dei paesi dell'Associazione europea di libero scambio che sono membri dello Spazio economico europeo 57 , anche i Balcani occidentali dovrebbero essere pienamente associati allo spazio europeo dell'istruzione e al programma Erasmus 58 , conformemente alle condizioni e alle procedure applicabili.

4Un quadro di sostegno per la realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025

Affinché lo spazio europeo dell'istruzione diventi realtà entro il 2025, sarà istituito un quadro di sostegno.

4.1Compiti del quadro di sostegno per lo spazio europeo dell'istruzione

Il quadro di sostegno contribuirà alla realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione nei modi seguenti:

-in primo luogo, consentirà agli Stati membri, all'UE e alla comunità dell'istruzione e della formazione in generale di concretizzare le iniziative proposte nella presente comunicazione per realizzare lo spazio europeo dell'istruzione. Sulla base di orientamenti rafforzati forniti dal Consiglio, esso promuoverà metodi di cooperazione flessibili e rafforzerà le sinergie con altre iniziative nel settore dell'istruzione e della formazione, tra cui lo spazio europeo della ricerca e i processi di Copenaghen e di Bologna. Oltre ai vertici europei sull'istruzione e alle azioni di coinvolgimento nell'ambito dello spazio europeo dell'istruzione e del piano d'azione per l'istruzione digitale, quali la coalizione "Istruzione per il clima" o l'hackathon sull'istruzione digitale, la Commissione promuoverà attività e campagne di sensibilizzazione periodiche per incoraggiare l'impegno delle parti interessate a livello locale e regionale;

-in secondo luogo, il quadro di sostegno individuerà obiettivi e indicatori per orientare e monitorare i progressi verso lo spazio europeo dell'istruzione. Oltre a monitorare i progressi compiuti rispetto agli obiettivi esistenti, è necessario sviluppare con tutte le parti interessate un nuovo approccio agli indicatori e agli obiettivi per lo spazio europeo dell'istruzione lungo le sue sei dimensioni. La Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri e con la comunità dell'istruzione e della formazione in generale per raccogliere dati comparabili e sviluppare indicatori al fine di promuovere l'elaborazione di politiche basate su dati concreti per realizzare lo spazio europeo dell'istruzione;

-in terzo luogo, il quadro di sostegno promuoverà l'integrazione dell'istruzione e della formazione nel semestre europeo per rafforzare le capacità di ripresa degli Stati membri dalla crisi COVID-19. Il semestre europeo stabilirà il contesto più ampio in cui i progressi verso la realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione saranno riesaminati insieme ad altre politiche sociali ed economiche. Esso fornirà inoltre dati e analisi sul modo in cui l'istruzione e la formazione interagiscono con altre politiche, al fine di contribuire a orientare le raccomandazioni specifiche per paese. In cooperazione con il Consiglio, la Commissione esaminerà nuove opzioni per il contributo volontario degli Stati membri al semestre, ad esempio mediante valutazioni inter pares volontarie. Il quadro di sostegno sarà fondamentale per orientare il sostegno finanziario attraverso i fondi strutturali e di investimento europei e lo strumento di sostegno tecnico della Commissione (ex programmi di sostegno alle riforme strutturali). I cospicui finanziamenti disponibili mediante il dispositivo per la ripresa e la resilienza forniranno inoltre un importante sostegno alle riforme e agli investimenti nel settore dell'istruzione, dalle infrastrutture e dalla costruzione alla formazione, ai dispositivi digitali o ai finanziamenti per le risorse didattiche aperte. La strategia annuale di crescita sostenibile 2021 ha evidenziato la necessità di investimenti senza precedenti nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione, facendone uno dei sette investimenti faro;

-in quarto luogo, il quadro di sostegno getterà le basi per l'istituzione di un vero e proprio quadro di governance per lo spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione dei loro sistemi di istruzione. Questo nuovo quadro di governance richiederà un orientamento politico ad alto livello per prendere decisioni in un ecosistema complesso. A tal fine, il nuovo quadro di governance dovrebbe rafforzare gli obiettivi strategici dell'UE e contribuire al collegamento con iniziative globali, comprese quelle in ambito ONU o OCSE. Esso dovrebbe aumentare l'efficienza e l'efficacia dei ministeri e degli esperti per quanto riguarda il loro impegno a livello dell'UE. Infine, dovrebbe contribuire a promuovere soluzioni e riforme strategiche efficaci sul campo. A questo proposito, la Commissione contribuirà a intensificare i lavori sugli investimenti nell'ambito dello spazio europeo dell'istruzione. Ciò comprenderà la promozione del dibattito in consessi politici ad alto livello, come gli scambi congiunti tra i ministri delle Finanze dell'UE e i ministri dell'Istruzione dell'UE, nonché con altre istituzioni, quali la Banca europea per gli investimenti e il Parlamento europeo. A livello tecnico, un gruppo di esperti sugli investimenti di qualità nell'istruzione e nella formazione sosterrà questo processo, contribuendo a mantenere l'attenzione sugli investimenti nazionali e regionali. La Commissione fornirà inoltre un sostegno specifico alle autorità locali, regionali e nazionali per facilitare l'apprendimento reciproco, l'analisi e la condivisione delle buone pratiche in materia di investimenti nelle infrastrutture dell'istruzione.

4.2Descrizione del quadro di sostegno

La Commissione propone che fino al 2025 il quadro di sostegno per lo spazio europeo dell'istruzione mantenga tutti i meccanismi collaudati di apprendimento reciproco dell'ET 2020, quali i gruppi di lavoro, le formazioni dei direttori generali e gli strumenti di apprendimento tra pari, con il sostegno finanziario in particolare del programma Erasmus. Dovrebbero essere coinvolti anche altri organismi di governance pertinenti, come il comitato consultivo per la formazione professionale.

Per rispondere alle esigenze sempre più complesse e in rapida evoluzione della società e dell'economia digitali, il quadro di sostegno per lo spazio europeo dell'istruzione faciliterà il coinvolgimento e l'interazione all'interno del più ampio ecosistema dell'istruzione, favorendo un buon equilibrio tra riunioni online e incontri faccia a faccia.

Le caratteristiche principali del quadro di sostegno sarebbero le seguenti:

-si invita il Consiglio a organizzare periodicamente discussioni congiunte tra il Consiglio "Istruzione, gioventù, cultura e sport" e altre formazioni del Consiglio per contribuire ad adottare un approccio governativo globale all'istruzione e alla formazione e rafforzare il contributo dell'istruzione e della formazione alle priorità politiche dell'UE 59 , sostenendo nel contempo i lavori sull'istruzione nell'ambito del semestre europeo;

-un comitato direttivo per lo spazio europeo dell'istruzione, incaricato di fare il punto e garantire lo slancio di tutte queste iniziative volte alla realizzazione di tale spazio. La sua composizione e i suoi metodi di lavoro dovrebbero essere definiti di concerto con gli Stati membri entro la fine di giugno 2021;

-miglioramento del lavoro strutturato tra la Commissione, gli Stati membri e le parti interessate al fine di creare congiuntamente azioni programmatiche e di finanziamento, anche attraverso iniziative dal basso verso l'alto e un maggiore utilizzo dei fondi dell'UE;

-una piattaforma permanente per lo spazio europeo dell'istruzione quale portale pubblico per le sue azioni e i suoi servizi. La piattaforma garantirà la trasparenza e l'accesso alle informazioni e fornirà uno spazio facilmente accessibile con informazioni sulle attività e sui risultati del quadro di sostegno. La piattaforma comprenderà anche una piattaforma interattiva per sostenere la cooperazione e gli scambi tra Stati membri e parti interessate.

4.3Seguire i progressi

I dati dimostrano che gli obiettivi dell'UE sostengono le questioni relative all'istruzione nei programmi nazionali e promuovono il monitoraggio dei progressi compiuti. Si tratta di punti di riferimento fondamentali per il semestre europeo e per l'orientamento dei finanziamenti dell'UE. Quale mezzo per continuare a monitorare i progressi in materia di istruzione e formazione, la Commissione propone una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2030, ossia secondo lo stesso calendario degli obiettivi di sviluppo sostenibile, così da offrire agli Stati membri il tempo necessario per introdurre e attuare le riforme e gli investimenti necessari e per renderne visibili gli effetti.

Tali obiettivi dovrebbero basarsi su dati comparabili a livello internazionale, basati su aggregati per paese e su una media ponderata UE. Essi sono monitorati in modo disaggregato per genere. La Commissione invita il Consiglio a fissare l'impegno, per l'UE nel suo insieme, di conseguire gli obiettivi seguenti entro il 2030 60 :

-la percentuale di quindicenni con scarsi risultati in lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15 %;

-la percentuale di discenti all'ottavo anno della scuola dell'obbligo con scarsi risultati in alfabetizzazione informatica dovrebbe essere inferiore al 15 %;

-almeno il 98 % dei bambini di età compresa tra i 3 anni e l'età di inizio dell'istruzione primaria obbligatoria dovrebbe partecipare all'educazione della prima infanzia;

-la percentuale di persone di età compresa tra i 20 e i 24 anni in possesso di almeno un titolo di istruzione secondaria superiore dovrebbe essere del 90 %;

-la percentuale di persone di età compresa tra i 30 e i 34 anni in possesso di un diploma di istruzione terziaria dovrebbe essere almeno del 50 %.

Inoltre, come indicato nell'agenda per le competenze, entro il 2025 il 50 % della popolazione adulta dell'UE dovrebbe partecipare annualmente ad attività di apprendimento.

Gli obiettivi proposti per lo spazio europeo dell'istruzione e quelli in materia di istruzione degli adulti, istruzione e formazione professionale e occupabilità presentati nell'agenda per le competenze e nella proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale si integrano e si rafforzano reciprocamente, coprendo nel contempo l'intero spettro dell'istruzione e della formazione. La Commissione esaminerà periodicamente i progressi compiuti verso questi obiettivi e, se necessario, ne proporrà la proroga e la revisione per il 2030.

La Commissione pubblicherà ogni anno la relazione europea di monitoraggio del settore dell'istruzione e della formazione per esaminare la situazione relativa alla realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione in tutti i settori dell'istruzione e della formazione. La relazione includerà profili per paese e i progressi compiuti rispetto agli obiettivi dell'UE, tenendo conto degli obiettivi dell'UE e dei singoli paesi e offrendo una bussola per le riforme strategiche. Essa analizzerà in modo coerente i dati per genere, situazione socioeconomica, esigenze educative particolari e contesto minoritario o migratorio.

Gli obiettivi dello spazio europeo dell'istruzione dovrebbero essere accompagnati da una serie di strumenti analitici e di apprendimento tra pari, che misureranno i progressi attraverso dati comparabili a livello internazionale e raccolti regolarmente. Il monitoraggio dell'istruzione e della formazione nell'UE comprenderà anche altri indicatori quantitativi e qualitativi, nonché studi e risultati di ricerca. La Commissione collaborerà con gli Stati membri, gli esperti, le parti interessate e i partner internazionali per elaborare indicatori in settori che non sono coperti dalle raccolte di dati internazionali esistenti, ma che sono emersi come obiettivi prioritari dello spazio europeo dell'istruzione.

Per fare il punto sui progressi compiuti nella realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, discutere le tappe successive e imprimere nuovo slancio, la Commissione pubblicherà una relazione sui progressi compiuti nello spazio europeo dell'istruzione nel 2022 e organizzerà un evento di revisione intermedia insieme al Parlamento europeo nel 2023. Nel 2025 seguirà una relazione completa della Commissione sullo spazio europeo dell'istruzione.

5Conclusioni

Come illustrato nella presente comunicazione, il successo dello spazio europeo dell'istruzione dipenderà dall'eredità della cooperazione, da un rinnovato impegno a perseguire obiettivi comuni e da un quadro solido per realizzarlo e trasformarlo in realtà entro il 2025. La Commissione invita il Consiglio ad approvare le sei dimensioni su cui si fonda lo spazio europeo dell'istruzione, i suoi mezzi e le sue tappe fondamentali, nonché il quadro di sostegno proposto fino al 2025. Lo spazio europeo dell'istruzione offre una prospettiva per il futuro dell'istruzione e della formazione nell'Unione europea. Esso individua le questioni fondamentali e definisce le modalità per progredire in linea con il principio di sussidiarietà e nel pieno rispetto delle competenze degli Stati membri in materia di istruzione e formazione a livello nazionale, regionale e locale. L'istruzione e la formazione saranno una forza trainante fondamentale per conseguire una ripresa orientata alle transizioni verde e digitale. Inoltre i lavori sullo spazio europeo dell'istruzione contribuiranno al posizionamento geopolitico dell'UE e dei suoi Stati membri.

La Commissione è determinata a realizzare lo spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 e invita le altre istituzioni europee, gli Stati membri, la comunità dell'istruzione e della formazione e tutti coloro che tengono all'istruzione a unire le forze e a rinvigorire il potere dell'istruzione per plasmare un mondo sostenibile e generoso.

(1)

Elaborate nel documento di lavoro dei servizi della Commissione.

(2)

La risoluzione del Consiglio sull'ulteriore sviluppo dello spazio europeo dell'istruzione invita gli Stati membri e la Commissione a "promuovere la cooperazione e la condivisione delle prove sui benefici degli investimenti nel settore dell'istruzione e della formazione, dal momento che migliori conoscenze, dati e analisi sui benefici di investimenti pubblici efficaci nell'istruzione e nella formazione possono aiutare gli Stati membri a sviluppare sistemi di istruzione e formazione più inclusivi, efficaci e reattivi, evitando nel contempo ulteriori oneri amministrativi per gli Stati membri".

(3)

La dichiarazione di Roma (2017) https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/03/25/rome-declaration/pdf .

(4)

https://ec.europa.eu/commission/priorities/deeper-and-fairer-economic-and-monetary-union/european-pillar-social-rights_en.

(5)

https://www.consilium.europa.eu/media/32204/14-final-conclusions-rev1-en.pdf.

(6)

COM(2017) 673 final.

(7)

Sviluppare le "Università europee"; rendere più facile per i giovani studiare all'estero con nuovi servizi sviluppati nell'ambito dell'iniziativa "Carta europea dello studente"; fare in modo che le qualifiche e l'apprendimento all'estero siano riconosciuti in modo automatico e reciproco in tutti gli Stati membri; migliorare l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue; adottare valori comuni; rafforzare i sistemi di educazione e cura della prima infanzia di qualità; definire un nuovo quadro strategico per i giovani; monitorare l'occupabilità e l'ulteriore percorso di apprendimento dei laureati; agevolare l'acquisizione delle competenze chiave; e rafforzare l'apprendimento digitale attraverso il piano d'azione per l'istruzione digitale.

(8)

Comunicazione della Commissione "Un'agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza", COM(2020) 274 final, https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1223.

(9)

Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza, COM(2020) 275 final.

(10)

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_20_357.

(11)

Risoluzione del Consiglio sull'ulteriore sviluppo dello spazio europeo dell'istruzione a sostegno di sistemi di istruzione e formazione orientati al futuro (GU C 389 del 18.11.2019, pag. 1) https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-13298-2019-INIT/it/pdf.

(12)

Sul ruolo cruciale delle competenze di base, cfr. la raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente (GU C 189 del 4.6.2018, pag. 1).

(13)

  Indice di digitalizzazione dell'economia e della società 2019 .

(14)

Hanushek, E.A. and Woessmann, L., The Economic Benefits of Improving Educational Achievement in the European Union: An Update and Extension, rete europea di esperti in economia dell'istruzione (EENEE), relazione analitica n. 39, 2019.

(15)

I risultati insufficienti nell'UE a 27 si attestano solo al 9,5 % tra gli alunni che provengono dal quarto più alto dell'indice socioeconomico. Salgono però al 36,4 % tra gli alunni provenienti dal quarto più basso sulla scala socioeconomica (PISA 2018, Relazione comune sull'occupazione 2019).

(16)

Per un'analisi della correlazione tra i risultati dell'apprendimento e lo status di giovani donne e uomini che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET), cfr. OCSE (2015). The ABC of Gender Equality in education: Aptitude, Behaviour, Confidence. Parigi: PISA, OECD Publishing, Parigi, disponibile all'indirizzo: https://doi.org/10.1787/9789264229945-en, pagina 32: "Ad esempio, il livello di istruzione, le competenze e il settore di studio determinano congiuntamente la probabilità che i giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni non abbiano un lavoro, né seguano un percorso scolastico o formativo." OCSE (2015). The ABC of Gender Equality in education: Aptitude, Behaviour, Confidence. Parigi: PISA, OECD Publishing, Parigi, disponibile all'indirizzo: https://doi.org/10.1787/9789264229945-en .

(17)

Il concetto di "persone provenienti da un contesto migratorio" comprende sia gli immigrati che i loro figli autoctoni (la cosiddetta "seconda generazione"). La definizione PISA dell'OCSE di alunni provenienti da un contesto migratorio comprende tutti gli studenti nati all'estero (sia nell'UE che fuori dall'UE) e gli studenti autoctoni con genitori nati all'estero.

(18)

Come approfondito nel documento di lavoro dei servizi della Commissione.

(19)

Si fa riferimento al punteggio relativo all'alfabetizzazione informatica nell'indagine "International Computer and Information Literacy Study 2018" (ICILS). Per approfondimenti, cfr. https://www.iea.nl/studies/iea/icils/2018 .

(20)

Dati per ISCED 5-8, fonte educ_uoe_enra03 .

(21)

Secondo l'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, le politiche e i programmi sensibili alla dimensione di genere sono quelli che tengono conto delle peculiarità della vita delle donne e degli uomini, mirando nel contempo a eliminare le disuguaglianze e a promuovere la parità di genere, compresa un'equa distribuzione delle risorse, affrontando e tenendo conto in tal modo della dimensione di genere.

(22)

 Commissione europea (2020), Summer 2020 Economic Forecast: A deep and uneven recession, an uncertain recovery, DG ECFIN.

(23)

Indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI): https://digital-agenda-data.eu/charts/analyse-one-indicator-and-compare-countries.

(24)

Documento di riflessione della Commissione "Towards a Sustainable Europe by 2030".

(25)

 Secondo un sondaggio IPSOS condotto in 16 grandi paesi di tutto il mondo nel maggio 2020, tre persone su quattro si aspettano che il loro governo faccia della protezione dell'ambiente una priorità nella pianificazione della ripresa dalla pandemia di coronavirus.

(26)

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Il Green Deal europeo, COM(2019) 640 final.

(27)

https://ec.europa.eu/education/sites/education/files/document-library-docs/volume-1-2019-education-and-training-monitor.pdf.

(28)

https://read.oecd-ilibrary.org/education/talis-2018-results-volume-i_1d0bc92a-en#page1.

(29)

Le "Università europee" sono alleanze transnazionali di istituti di istruzione superiore che sviluppano una cooperazione strutturale e sostenibile a lungo termine. Esse mobilitano gruppi multidisciplinari di studenti e accademici attraverso un approccio basato sulle sfide, in stretta collaborazione con la ricerca, le imprese e la società civile. Le "Università europee" metteranno in comune le loro risorse online e fisiche, i corsi, le competenze, i dati e le infrastrutture per sfruttare i loro punti di forza e consentire alle generazioni future di affrontare insieme le sfide che l'Europa e il mondo si trovano ad affrontare. Esse promuovono tutte le forme di mobilità (fisica, online, mista) e il multilinguismo attraverso i loro campus interuniversitari europei inclusivi.

(30)

Direttiva (UE) 2016/801 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2016, relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi, e collocamento alla pari.

(31)

Gli attuali 130 programmi di master congiunti Erasmus Mundus offrono ogni anno a studenti di tutto il mondo oltre 2 500 borse di studio finanziate dall'UE per frequentare un programma di master integrati presso due o più università europee. A livello istituzionale, i partenariati per lo sviluppo delle capacità per l'istruzione superiore sviluppano nuovi insegnamenti, rafforzano le competenze e migliorano la governance dell'istruzione superiore nei paesi vicini all'UE e nelle economie in via di sviluppo o emergenti più distanti. I 150 progetti selezionati ogni anno fanno sì che l'istruzione superiore funga da motore per uno sviluppo sociale ed economico più ampio e si integrano efficacemente con la politica di sviluppo e cooperazione dell'UE.

(32)

Il finanziamento di talune iniziative può essere subordinato all'adozione degli atti di base dei rispettivi programmi e sarà attuato conformemente alle rispettive norme.

(33)

Come descritto nella raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2019, su un approccio globale all'insegnamento e all'apprendimento delle lingue  (GU C 189 del 5.6.2019, pag. 15).

(34)

L'agenda per le competenze per l'Europa prevede azioni volte a migliorare la convalida delle competenze trasversali.

(35)

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce "Erasmus": il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013, proposta di regolamento della Commissione che istituisce "Erasmus", COM(2018) 367 final.

(36)

GU C 195 del 7.6.2018, pag. 1.

(37)

 Il livello di riferimento di competenza corrisponde al livello 2 dell'indagine PISA dell'OCSE, che definisce le fasce di competenza su una scala a 6 punti. Il livello 2 di competenza nella lettura corrisponde a un livello in cui i lettori iniziano a dimostrare le competenze che consentiranno loro di partecipare in modo efficace e produttivo alla vita in qualità di studenti, lavoratori e cittadini. Gli studenti con risultati insufficienti secondo il programma PISA sono gli alunni che non raggiungono il livello 2, ossia il livello minimo di competenza necessario per partecipare efficacemente alla vita sociale. Il rapporto tra i concetti di livello di riferimento e di risultato insufficiente è alla base degli obiettivi dell'UE in materia di risultati insufficienti nelle competenze di base e nelle competenze digitali.

(38)

Raccomandazione del Consiglio, del 28 giugno 2011, sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico (GU C 191 dell'1.7.2011, pag. 1).

(39)

Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani, COM(2020) 277 final.

(40)

La Commissione continuerà a sviluppare ulteriormente iniziative specifiche per i gruppi svantaggiati, compresi i rom, i migranti e i rifugiati.

(41)

Raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2019, relativa ai sistemi di educazione e cura di alta qualità della prima infanzia (GU C 189 del 5.6.2019, pag. 4).

(42)

Cfr. la raccomandazione del Consiglio del 2012 sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale (2012/C 398/01) e la sua recente valutazione, SWD(2020) 121.

(43)

Raccomandazione del Consiglio, del 20 novembre 2008, relativa alla mobilità dei giovani volontari nell'Unione europea (GU C 319 del 13.12.2008, pag. 8).

(44)

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma InvestEU, COM(2018) 439 final.

(45)

La digitalizzazione è una rivoluzione del nostro modo di vivere, insegnare, imparare, lavorare e comunicare. Nello spazio europeo dell'istruzione, l'istruzione e la formazione devono diventare pienamente a prova di digitalizzazione per sfruttare al meglio le nuove tecnologie e i nuovi metodi di insegnamento e apprendimento. Allo stesso tempo, i sistemi di istruzione europei svolgeranno un ruolo cruciale nell'attenuare i rischi e nel cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall'intelligenza artificiale. Nel 2019 il 56 % della popolazione dell'UE di età compresa tra i 16 e i 74 anni ha dichiarato di possedere almeno competenze digitali di base, il che significa che quasi la metà della popolazione non dispone delle competenze richieste dalla maggior parte dei posti di lavoro attuali.

(46)

Un esempio è il sostegno fornito agli insegnanti, agli alunni e ai genitori dalla rete europea dei centri "Internet più sicuro" finanziata dall'UE negli Stati membri e dal portale dell'UE betterinternetforkids.eu con risorse didattiche per proteggere e responsabilizzare i minori online.

(47)

Come elaborato nell'ambito dell'ET 2020: "Un quadro di riferimento per la carriera degli insegnanti e dei docenti titolari di incarichi" della Commissione europea (2020), in Sostenere la carriera degli insegnanti e dei docenti titolari di incarichi: Orientamenti programmatici. Disponibile all'indirizzo https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/6e4c89eb-7a0b-11ea-b75f-01aa75ed71a1/language-en . 

(48)

La coalizione EU STEM è una rete dell'UE sostenuta dal programma Erasmus che opera per migliorare l'istruzione STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) in Europa.

(49)

Si veda il documento di lavoro dei servizi della Commissione.

(50)

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, sul proseguimento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell'istruzione superiore (GU L 64 del 4.3.2006, pag. 60).

(51)

Quadri delle qualifiche, sistemi di crediti, strumenti di certificazione della qualità che rendano comprensibili e comparabili le abilità, le competenze e le qualifiche dei discenti.

(52)

A seguito del successo della fase pilota avviata nel 2018, attualmente oltre 2 000 istituti di istruzione superiore sono coinvolti nella sperimentazione della gestione della mobilità digitale; l'app mobile Erasmus+ è stata scaricata e installata più di 85 000 volte; e sono stati prodotti circa 2,3 milioni di carte europee dello studente con l'ologramma "Studente europeo".

(53)

Comunicazione della Commissione "Rafforzare l'identità europea grazie all'istruzione e alla cultura – Il contributo della Commissione europea alla riunione dei leader di Göteborg", COM(2017) 673 final.

(54)

Raccomandazione del Consiglio, del 26 novembre 2018, sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell'istruzione superiore e dell'istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero (GU C 444 del 10.12.2018, pag. 1).

(55)

Raccomandazione del Consiglio, del 20 novembre 2017, relativa al monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati (GU C 423 del 9.12.2017, pag. 1).

(56)

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Comunicazione sulla risposta globale dell'UE alla pandemia di COVID-19, JOIN(2020) 11 final.

(57)

L'Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia sono pienamente associati (status di paesi aderenti al programma) al programma Erasmus+ (2014-2020).

(58)

La Macedonia del Nord e la Serbia sono già pienamente associate (status di paesi aderenti al programma) al programma Erasmus+ (2014-2020).

(59)

Compresi la conferenza sul futuro dell'Europa, il Green Deal europeo, il pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

(60)

Il documento di lavoro dei servizi della Commissione indica le fonti di dati per questi obiettivi.