Bruxelles, 27.5.2020

COM(2020) 442 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE





Il bilancio dell'UE come motore del piano per la ripresa europea



IL BILANCIO DELL'UE COME MOTORE DEL PIANO PER LA RIPRESA EUROPEA

1.Un bilancio dell'UE ambizioso e innovativo per la ripresa europea

La Commissione ha definito un ambizioso piano globale per la ripresa europea 1 , basato sulla solidarietà e sull'equità e saldamente ancorato ai principi e ai valori condivisi dell'Unione. Il piano illustra le modalità per rilanciare l'economia europea, promuovere la transizione verde e digitale e renderla più equa, più resiliente e più sostenibile per le generazioni future.

La pandemia di Covid-19 ha colpito ovunque nell'Unione e nel mondo. L'impatto sociale ed economico, tuttavia, varia notevolmente da uno Stato membro all'altro, così come variano le loro capacità di assorbire e reagire allo shock. Ciò rischia di causare pericolose divergenze tra le economie degli Stati membri e mette a dura prova il mercato unico. L'Europa ha bisogno di una risposta coordinata, rapida, ambiziosa e mirata, in grado di arrivare là dove è più necessaria.

Attuare il piano per la ripresa richiederà cospicui investimenti pubblici e privati. Bisogna agire con determinazione per far fronte a queste esigenze e colmare la carenza di investimenti pubblici e privati, che ammonta complessivamente ad almeno 1 500 miliardi di EUR, in modo da porre rimedio ai danni economici e sociali provocati nell'immediato dalla pandemia e mettere stabilmente l'Unione sulla via di una ripresa sostenibile e resiliente 2 .

La Commissione propone di sfruttare appieno il potenziale del bilancio dell'UE per mobilitare gli investimenti e concentrare il sostegno finanziario nei primi anni, che saranno cruciali ai fini della ripresa. Queste proposte sono imperniate su:

Øuno strumento europeo di emergenza per la ripresa ("Next Generation EU") del valore di 750 miliardi di EUR 3 , che integrerà temporaneamente il bilancio dell'UE con nuovi finanziamenti provenienti dai mercati finanziari. I fondi raccolti, convogliati attraverso i programmi dell'UE, sosterranno le misure urgenti indispensabili per proteggere i mezzi di sussistenza, rimettere in sesto l'economia e favorire una crescita sostenibile e resiliente;

Øun quadro finanziario pluriennale rinforzato per il periodo 2021-2027. La Commissione propone di creare nuovi strumenti e potenziare i programmi chiave, avvalendosi di Next Generation EU per dirigere rapidamente gli investimenti là dove sono più necessari, rafforzare il mercato unico, intensificare la cooperazione in settori quali la salute e la gestione delle crisi e dotare l'Unione di un bilancio a lungo termine che le consenta di dare impulso alla transizione verde e digitale e di costruire un'economia più equa e resiliente.

Insieme a tre importanti reti di sicurezza per i lavoratori, le imprese e gli enti sovrani approvate il 23 aprile dal Consiglio europeo, con un pacchetto di 540 miliardi di EUR, queste misure eccezionali adottate a livello dell'UE porterebbero a 1 290 miliardi di EUR l'importo anticipato specificamente a sostegno della ripresa europea. 4 In base a stime prudenziali dell'effetto leva del quadro finanziario pluriennale e di Next Generation EU, il totale degli investimenti che tale pacchetto di misure potrebbe generare ammonta a 3 100 miliardi di EUR.

Le misure rispondono in modo deciso all'invito del Parlamento europeo a proporre "un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell'economia europea dopo la crisi [...] che si inserisca nel nuovo quadro finanziario pluriennale" 5 e all'appello dei leader, che hanno chiesto un fondo per la ripresa "di entità adeguata, mirato ai settori e alle aree geografiche dell'Europa maggiormente colpiti e destinato a far fronte a questa crisi senza precedenti" 6 .

Questa unità di intenti getta le fondamenta per giungere prontamente a un accordo globale tra le istituzioni. La Commissione sollecita una stretta cooperazione tra il Parlamento europeo e il Consiglio riguardo a tutti gli elementi di questo piano per la ripresa e li invita a riesaminare su base annuale le spese finanziate dalle entrate con destinazione specifica esterne nel quadro di Next Generation EU. I principi del riesame potrebbero essere stabiliti in una dichiarazione interistituzionale. Un rapido accordo su Next Generation EU e su un bilancio ambizioso a lungo termine lancerà un chiaro segnale di determinazione e solidarietà europea in un momento in cui la posta in gioco è più alta che mai. 

Il bilancio a lungo termine dell'UE, integrato da Next Generation EU, ha ottime possibilità di trainare la ripresa europea. Fornisce infatti un quadro trasparente e affidabile, fondato sul metodo decisionale e di governance comunitario, in cui inserire il massiccio programma di investimenti che si profila all'orizzonte. Oltre a rafforzare il mercato unico europeo, il bilancio dell'UE si è dimostrato un valido catalizzatore di investimenti, coesione e solidarietà.

Nelle ultime settimane la Commissione ha impiegato tutta la flessibilità consentita dall'attuale bilancio dell'UE per destinare ogni singolo euro disponibile alla protezione delle vite umane e dei mezzi di sussistenza. Se da un lato questi interventi hanno dimostrato che l'attuale bilancio dell'UE è in grado di fornire un sostegno concreto e tempestivo agli Stati membri in situazioni di crisi, dall'altro ne hanno esaurito la flessibilità, facendo emergere la necessità impellente di predisporre nuove misure per guidare le prossime tappe cruciali della ripresa.

Gli elementi di fondo delle proposte della Commissione volte a formare un bilancio a lungo termine moderno e flessibile, rigorosamente orientato alle priorità dell'Unione, rimangono validi tutt'oggi; la Commissione propone ora di adattare e rafforzare tali proposte affinché possano trainare la ripresa europea. È possibile fare leva sui notevoli progressi già compiuti dal Parlamento europeo e dal Consiglio per spianare la strada a un accordo tempestivo.

La sfida decisiva per questa generazione resta la duplice transizione verso un'Europa verde e digitale, un punto che trova riscontro in tutte le proposte della Commissione. Investire in un'ondata di ristrutturazioni su vasta scala, nelle energie rinnovabili e nelle soluzioni basate sull'idrogeno pulito, nei trasporti puliti, in un'alimentazione sostenibile e in un'economia circolare e intelligente ha un enorme potenziale di stimolare la crescita economica europea. Il sostegno dovrebbe essere coerente con gli obiettivi climatici e ambientali dell'Unione. Puntare sulle infrastrutture e sulle competenze digitali contribuirà a migliorare la competitività e la sovranità tecnologica, mentre investire nella resilienza alle sfide sanitarie e nell'autonomia strategica permetterà all'Unione di prepararsi meglio alle crisi future.

Next Generation EU garantirà al bilancio dell'UE la capacità aggiuntiva di cui ha bisogno per affrontare in modo incisivo le sfide più pressanti. Sarà uno strumento di emergenza una tantum, attivato per un periodo limitato ed esclusivamente ai fini della risposta alla crisi e delle misure per la ripresa. I fondi, erogati agli Stati membri attraverso il bilancio dell'UE, sosterranno le priorità di investimento e di riforma e serviranno a rafforzare programmi finanziari essenziali per la ripresa fino al 31 dicembre 2024. Raccogliendo fondi sui mercati finanziari si otterrà di diluire nel tempo i costi di finanziamento, così che gli Stati membri non debbano versare ingenti contributi supplementari al bilancio dell'UE nel periodo 2021-2027. La Commissione proporrà anche nuove risorse proprie che potrebbero agevolare il rimborso dei fondi raccolti sul mercato nell'ambito di Next Generation EU.

Per dare una svolta alla crisi economica Next Generation EU dovrà essere reso operativo al più presto. Allo scopo di rendere disponibili quanto prima i fondi necessari per rispondere alle esigenze più impellenti, la Commissione propone inoltre di modificare l'attuale quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, mettendo a disposizione già nel 2020 11,5 miliardi di EUR di finanziamenti aggiuntivi per REACT-EU, lo strumento di sostegno alla solvibilità e il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, in considerazione dell'urgenza di queste necessità.

2.Come sarà usato Next Generation EU?

Ogni programma incluso nel pacchetto e ogni euro speso serviranno ad affrontare le principali esigenze di ripresa individuate nell'analisi della Commissione. Le proposte si concentrano sui settori in cui il bilancio dell'UE può avere l'impatto più significativo, integrando e ampliando le azioni fondamentali già in corso negli Stati membri.

Il pacchetto poggia su tre pilastri: strumenti a sostegno degli sforzi profusi dagli Stati membri per riprendersi dalla crisi, superarne gli effetti e riemergere più forti; misure volte a stimolare gli investimenti privati e sostenere le imprese in difficoltà; rafforzamento di programmi strategici dell'UE per imparare dalla crisi e rendere il mercato unico più forte e più resiliente.

1)Sostenere gli Stati membri negli sforzi per riprendersi dalla crisi, superarne gli effetti e riemergere più forti

Gli investimenti pubblici saranno fondamentali per una ripresa equilibrata e sostenibile. È per questo che la maggior parte dei fondi di Next Generation EU (più dell'80 %) sarà usata per sostenere investimenti e riforme negli Stati membri, in particolare quelli che la crisi ha colpito più duramente e che presentano le più forti esigenze in termini di resilienza. Lo strumento principale sarà un nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza, concepito appositamente per finanziare investimenti e riforme in linea con le priorità europee. La politica di coesione sarà determinante nel sostenere una ripresa equilibrata e sostenibile: il suo ruolo si esplicherà attraverso la nuova iniziativa REACT-EU, finalizzata a rispondere alle esigenze economiche e sociali più pressanti, e gli adeguamenti dei futuri programmi di coesione, volti a renderli più flessibili e pienamente allineati con le priorità della ripresa. Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale aiuterà gli agricoltori e le zone rurali a realizzare la transizione verde e favorirà gli investimenti e le riforme essenziali per conseguire gli ambiziosi obiettivi europei in materia di ambiente. Infine, il notevole potenziamento del meccanismo per una transizione giusta permetterà agli Stati membri di accelerare la transizione verso un'economia verde, imprimendo così una spinta alle loro economie.

ØUn nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza

Il bilancio dell'UE può fornire un valido sostegno alle priorità di investimento e riforma individuate nell'ambito del semestre europeo, tanto più in un momento in cui i bilanci nazionali sono sotto pressione.

La pietra d'angolo del piano per la ripresa è un nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza, il cui scopo sarà promuovere gli investimenti e le riforme essenziali ai fini di una ripresa duratura, migliorare la resilienza economica e sociale degli Stati membri e sostenere la transizione verde e digitale. Il dispositivo sarà messo a disposizione di tutti gli Stati membri, ma il sostegno sarà concentrato nelle regioni dell'Unione colpite più duramente e che presentano le più forti esigenze in termini di resilienza. Questo approccio contribuirà ad attenuare le crescenti divergenze tra gli Stati membri e a preparare le nostre economie per il futuro.

Il dispositivo offrirà sostegno finanziario su vasta scala a investimenti e a riforme volti a rendere più resilienti le economie degli Stati membri, assicurandosi che rispondano alle sfide e alle esigenze di investimento connesse alla transizione verde e digitale. Aiuterà gli Stati membri a reagire a sfide economiche e sociali ancor più critiche all'indomani della crisi, ad esempio sul fronte del sociale, dell'occupazione, delle competenze, dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione e della salute, ma anche in ambiti che influiscono sul contesto imprenditoriale come la pubblica amministrazione e il settore finanziario. La Commissione fornirà assistenza tecnica di ampio respiro per garantire il miglior uso possibile dei fondi.

Il dispositivo potrà attingere a un bilancio proposto di 560 miliardi di EUR, con cui contribuirà a finanziare i piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri. Sarà dotato di un meccanismo di sovvenzione del valore di 310 miliardi di EUR e potrà concedere prestiti fino a 250 miliardi di EUR. 

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sarà saldamente integrato nel semestre europeo: i programmi nazionali di riforma degli Stati membri dovranno includere piani per la ripresa e la resilienza, nei quali saranno illustrate le priorità di investimento e riforma e i relativi pacchetti di investimenti da finanziare tramite il dispositivo. Il sostegno sarà erogato a rate, sulla base dei progressi compiuti rispetto a parametri predefiniti.

ØREACT-EU: aumentare il sostegno alla coesione per gli Stati membri

La Commissione propone la nuova iniziativa REACT-EU, intesa ad aumentare il sostegno alla coesione di cui gli Stati membri possono avvalersi per migliorare la resilienza e la sostenibilità delle loro economie nella fase di superamento degli effetti della crisi. L'iniziativa contribuirà a ridurre lo scarto fra le prime misure di risposta alla crisi e la ripresa più a lungo termine. 

Mediante REACT-EU la Commissione propone di stanziare, tra oggi e il 2022, 55 miliardi di EUR di fondi aggiuntivi a favore della politica di coesione: 50 miliardi di EUR da Next Generation EU nel 2021 e nel 2022 e 5 miliardi di EUR già nel 2020 grazie all'adeguamento dell'attuale quadro finanziario. Ciò avverrà coerentemente con le norme vigenti in materia di coesione, compresa la flessibilità eccezionale introdotta dalle Iniziative di investimento in risposta al coronavirus. Le proposte prevedono finanziamenti aggiuntivi nel 2020-2022 per gli attuali programmi di coesione e il Fondo di aiuti europei agli indigenti, così da non interrompere il finanziamento delle misure chiave per superare gli effetti della crisi e il sostegno agli indigenti. 

I fondi aggiuntivi saranno assegnati in funzione della gravità delle ripercussioni sociali ed economiche della crisi, incluso il livello di disoccupazione giovanile e la prosperità relativa di ciascuno Stato membro. Gli impegni supplementari saranno attuati per mezzo di modifiche del programma o di un nuovo programma specifico; in entrambi i casi dovranno essere presentati dagli Stati membri e adottati dalla Commissione, che lavorerà in stretta collaborazione con gli Stati membri per gestire il processo nel modo più rapido ed efficiente possibile.

I fondi finanzieranno azioni strategiche per il superamento degli effetti della crisi nei settori più importanti ai fini di una ripresa verde, digitale e resiliente. Tra questi si annoverano gli investimenti volti a risanare i mercati del lavoro – compresi i sussidi all'assunzione, i regimi di riduzione dell'orario lavorativo e le misure a favore dell'occupazione giovanile – e il sostegno ai sistemi sanitari, nonché l'erogazione di capitale di esercizio per le piccole e medie imprese. Il sostegno sarà messo a disposizione di tutti i settori economici, compresi il turismo e la cultura, e di investimenti essenziali che favoriscano la transizione verde e digitale; andrà così ad incrementare gli investimenti già contemplati dai futuri programmi di coesione. Parte delle risorse supplementari potrà anche essere destinata a chi soffre di deprivazioni alimentari e materiali.

ØLa politica di coesione al servizio della ripresa economica per tutti

Al di là della risposta immediata alla crisi, la politica di coesione sarà cruciale per garantire una ripresa equilibrata nel più lungo periodo ed evitare che la crescita sia viziata da asimmetrie e divergenze tra gli Stati membri e al loro interno.

Ai fini delle priorità strategiche dell'Unione è pertanto essenziale che i nuovi programmi della politica di coesione prendano inizio il 1º gennaio 2021, in parallelo con l'assegnazione di fondi aggiuntivi agli attuali programmi fino alla fine del 2022. Queste proposte mirano a offrire il massimo sostegno alle priorità odierne.

Al momento la Commissione sta adeguando le proposte relative ai futuri programmi della politica di coesione per offrire un sostegno ancora più sostanziale agli strumenti della ripresa, ad esempio sul piano della resilienza dei sistemi sanitari nazionali e in settori quali il turismo e la cultura, il sostegno alle piccole e medie imprese, le misure a favore dell'occupazione giovanile, l'istruzione, le competenze e le misure contro la povertà minorile.

I giovani sono particolarmente esposti alle ripercussioni della crisi. Ne consegue che gli Stati membri i cui livelli di disoccupazione giovanile sono superiori alla media dell'UE dovrebbero stanziare a favore dei giovani almeno il 15 % della propria quota di risorse del Fondo sociale europeo Plus in regime di gestione concorrente. In considerazione del probabile impatto della crisi sulle fasce più vulnerabili della società, la Commissione propone anche che almeno il 5 % della spesa complessiva a titolo del Fondo sociale europeo Plus sia destinata ad alleviare la povertà minorile.

Gli Stati membri potranno usufruire di assistenza tecnica per trarre il massimo vantaggio dalla combinazione dei nuovi programmi della politica di coesione e dei programmi esistenti nel quadro di REACT-EU.

Le proposte rivedute introducono anche una maggiore flessibilità per i trasferimenti tra fondi, come pure nuove clausole da attivare in caso di emergenza. Prevedono altresì un riesame delle dotazioni nazionali per la coesione nel 2024, allo scopo di fornire un sostegno adeguato agli Stati membri e alle regioni che più ne hanno bisogno. L'esercizio terrà conto delle ultime statistiche disponibili e si tradurrà esclusivamente in adeguamenti al rialzo, fino a un massimo di 10 miliardi per tutti gli Stati membri.

ØSostenere una transizione giusta

La ripresa dell'Europa e la sua prosperità futura dipenderanno da quello che facciamo oggi per prepararci alla transizione verso un'economia circolare, efficiente sotto il profilo delle risorse e climaticamente neutra. Benché i cambiamenti riguardino tutti gli europei, l'adeguamento sarà più gravoso per alcuni settori e alcune regioni. Nell'ambito del pacchetto per la ripresa, la Commissione propone di avvalersi di Next Generation EU per fornire assistenza finanziaria che accompagni la trasformazione dell'economia europea e garantisca che nessuno sia lasciato indietro.

Nello specifico, la Commissione propone di assegnare 30 miliardi di EUR in più al Fondo per una transizione giusta, portandolo a 40 miliardi di EUR. Questi fondi saranno usati per mitigare l'impatto socioeconomico della transizione verso la neutralità climatica nelle regioni maggiormente interessate, ad esempio sostenendo la riqualificazione dei lavoratori, aiutando le PMI a creare nuove opportunità economiche e investendo nella transizione all'energia pulita e nell'economia circolare. L'aumento dei fondi per InvestEU implica anche il rafforzamento del secondo pilastro del meccanismo per una transizione giusta. La Commissione sta inoltre avanzando proposte per istituire il nuovo strumento di prestito per il settore pubblico, che costituisce il terzo pilastro del meccanismo per una transizione giusta. Lo strumento riceverà 1,5 miliardi di EUR dal bilancio dell'UE 7 e 10 miliardi di EUR di prestiti dalla Banca europea per gli investimenti. Si prevede che i tre pilastri del meccanismo per una transizione giusta mobiliteranno nel complesso fino a 150 miliardi di EUR di investimenti per garantire che la transizione verde non lasci indietro nessuno.

Le zone rurali svolgeranno un ruolo centrale nel realizzare la transizione verde e conseguire gli ambiziosi obiettivi europei in materia di clima e ambiente. La Commissione propone di irrobustire il bilancio del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale con 15 miliardi di EUR a sostegno degli agricoltori e delle zone rurali chiamati a operare modifiche strutturali per attuare il Green Deal europeo; il sostegno agevolerà in particolare il raggiungimento degli ambiziosi traguardi della nuova strategia sulla biodiversità e della strategia "Dal produttore al consumatore".

2)Rimettere in moto l'economia e stimolare gli investimenti privati

Sono necessari provvedimenti urgenti per rimettere in moto l'economia e creare le condizioni per una ripresa trainata dagli investimenti privati nei settori e nelle tecnologie chiave. La Commissione propone pertanto di rafforzare InvestEU, il programma faro per gli investimenti in Europa, al fine di mobilitare investimenti privati a vantaggio dei progetti strategici in tutta l'Unione. In tale quadro la Commissione propone la creazione di un nuovo dispositivo per gli investimenti strategici a beneficio delle principali catene del valore da cui dipendono la futura resilienza e autonomia strategica dell'Europa. Imprese sane nelle quali investire sono il presupposto per la riuscita di questa iniziativa. Si prevede invece che entro la fine dell'anno le finanze di centinaia di migliaia di imprese saranno sotto pressione: la Commissione propone quindi un nuovo strumento di sostegno alla solvibilità in grado di fornire un sostegno urgente alle imprese la cui solidità è messa a repentaglio dalla crisi, aiutandole a superare il momento di difficoltà. Lo strumento dovrebbe divenire operativo quest'anno.

ØOffrire un'ancora di salvezza alle imprese con difficoltà di liquidità e solvibilità

La capacità delle economie europee di tornare a crescere dipende dalla resilienza e dall'adattabilità del settore privato. Molte imprese sostanzialmente sane sono alle prese con gravi problemi di liquidità e solvibilità dovuti alla crisi. Le stime della Commissione indicano che, in uno scenario avverso, il 35-50 % delle imprese con più di 20 dipendenti potrebbe trovarsi ad affrontare un deficit di finanziamenti entro la fine dell'anno. Solo quest'anno per ripristinare il capitale azionario potrebbe essere necessaria una cifra compresa tra 720 e 1 200 miliardi di EUR: di fronte a una crisi di tale portata il sostegno attualmente fornito dagli Stati membri non sarà sufficiente. Per di più, le capacità degli Stati membri di sostenere le loro imprese variano notevolmente. Occorre quindi intervenire con urgenza per aiutare le imprese a superare la crisi, scongiurando un circolo vizioso di danni economici e fallimenti societari e agevolando una vigorosa ripresa nel mercato unico.

La Commissione propone pertanto un nuovo strumento di sostegno alla solvibilità in grado di contribuire alla mobilitazione di risorse private per fornire un sostegno urgente alle imprese europee che, pur essendo sostanzialmente sane, devono far fronte nell'immediato a difficoltà di liquidità e solvibilità. Questo strumento sarà temporaneo e rigorosamente mirato ad affrontare il solo impatto economico della pandemia. Aiuterà ad evitare ingenti deficit di capitale e il rischio di insolvenza di imprese sostanzialmente sane, con i gravi danni economici che ne conseguirebbero. Queste misure di intervento rapido saranno integrate da un sostegno più a lungo termine nell'ambito di programmi quali InvestEU, la politica di coesione e il programma per il mercato unico.

Il nuovo strumento temporaneo sarà istituito nel quadro del FEIS. Mobiliterà investimenti privati a favore delle imprese in difficoltà fornendo garanzie parziali contro le perdite. Grazie a una dotazione di 5 miliardi di EUR nell'attuale quadro finanziario per il 2020, che dovrebbe assicurare un avviamento rapido, e 26 miliardi di EUR aggiuntivi provenienti da Next Generation EU, il bilancio dell'UE fornirà una garanzia di circa 75 miliardi di EUR alla Banca europea per gli investimenti, cui è affidata l'attuazione tempestiva sul campo. Lo strumento punta a un livello di investimenti a sostegno della solvibilità di 300 miliardi di EUR.

La garanzia sarà calibrata in modo da orientare gli investimenti verso le imprese che hanno maggior bisogno di capitale, in tutti i settori e in tutti gli Stati membri, in particolare gli Stati membri la cui capacità di intervenire mediante aiuti di Stato è più limitata e gli Stati membri e i settori che hanno risentito maggiormente delle conseguenze economiche della Covid-19. Questo è essenziale per mantenere condizioni di parità nel mercato unico ed evitare un ulteriore inasprimento delle divergenze economiche in seno all'Unione. La situazione patrimoniale degli enti che attuano lo strumento di sostegno alla solvibilità dovrebbe essere valutata con attenzione.

Come misura complementare si procederà inoltre a un aumento di capitale del Fondo europeo per gli investimenti per sostenere un'ampia gamma di piccole e medie imprese, anche attraverso l'attuazione dello strumento di sostegno alla solvibilità. Insieme alle misure concordate in aprile dal Consiglio europeo, ciò contribuirebbe a mettere a punto un pacchetto completo per la ripresa europea. L'aumento di capitale di 1,5 miliardi di EUR sarebbe finanziato nell'ambito dell'attuale e del prossimo quando finanziario pluriennale.

ØRafforzare la capacità di investimento e l'autonomia strategica

Gli investimenti privati subiranno un duro colpo a causa della crisi: l'analisi della Commissione suggerisce che potrebbero ridursi di oltre 1 000 miliardi di EUR nel periodo 2020-2021. Per soddisfare il fabbisogno di investimenti dell'economia europea occorre un'azione urgente, finalizzata a invertire la tendenza e preparare il terreno per una ripresa trainata dagli investimenti. Questi investimenti sono particolarmente importanti per il buon esito della transizione verde e digitale in Europa, che secondo la Commissione richiederà almeno 1 200 miliardi di EUR tra il 2020 e il 2021. Gli investimenti nei settori e nelle tecnologie strategiche – dal 5G all'intelligenza artificiale fino all'idrogeno pulito e alle energie rinnovabili offshore – sono la chiave del futuro dell'Europa.

Il programma InvestEU è particolarmente adatto a mobilitare gli investimenti e sostenere le politiche dell'Unione nel corso della ripresa da una profonda crisi economica. Ciò è stato ampiamente confermato dall'esperienza acquisita durante l'attuazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici e degli strumenti finanziari all'indomani della precedente crisi finanziaria.

La Commissione propone pertanto di potenziare InvestEU a un livello di 15,3 miliardi di EUR per i quattro ambiti di intervento già concordati dai colegislatori, che potrebbero generare investimenti di oltre 240 miliardi di EUR.

InvestEU fornirà un sostegno fondamentale alle imprese nella fase di ripresa e garantirà che gli investitori privati pongano un forte accento sulle priorità politiche dell'Unione a medio e lungo termine, segnatamente il Green Deal europeo e la digitalizzazione. Aumenterà la capacità di assunzione dei rischi del Gruppo Banca europea per gli investimenti e delle banche di promozione nazionali a sostegno della ripresa economica. I cospicui investimenti privati mobilitati integreranno il sostegno immediato fornito dallo strumento di sostegno alla solvibilità e da REACT-EU durante la fase di superamento degli effetti della crisi, nonché i finanziamenti nell'ambito del futuro quadro per la politica di coesione e di altri programmi.

Investire nell'autonomia strategica: un nuovo dispositivo per gli investimenti strategici

Un elemento chiave di InvestEU sarà un nuovo dispositivo che mira a rendere l'Europa più resiliente migliorando l'autonomia strategica delle catene di approvvigionamento essenziali a livello europeo.

Sarà creato un dispositivo per gli investimenti strategici, che costituirà un ulteriore ambito di intervento nel quadro di InvestEU. Il dispositivo sosterrà progetti che contribuiscano a creare catene del valore robuste e resilienti in tutta l'UE e a migliorare l'autonomia del mercato unico dell'Unione, mantenendolo comunque aperto alla concorrenza e al commercio nel rispetto delle norme che lo disciplinano. Ciò incrementerà la resilienza economica dell'Unione e, nel contempo, fornirà alle imprese di importanza strategica risorse utili per crescere e prosperare nell'UE. È improbabile che gli Stati membri possano garantire un sostegno sufficiente a questi progetti, la cui marcata dimensione transfrontaliera rende necessario un approccio coordinato a livello europeo.

Forte di una dotazione di 15 miliardi di EUR da Next Generation EU, il nuovo dispositivo offrirebbe una garanzia del bilancio UE del valore di 31,5 miliardi di EUR e potrebbe generare investimenti fino a 150 miliardi di EUR per incentivare la leadership industriale europea in settori chiave e catene del valore strategiche, compresi quelli cruciali ai fini della duplice transizione verde e digitale. L'ambito di intervento assicurerà che gli investimenti sfruttino al meglio il potenziale del mercato unico, mentre la garanzia del bilancio UE sosterrà le imprese in tutti i settori economici europei e diventerà un potente strumento per la ripresa. 

3)Imparare dalla crisi e affrontare le sfide strategiche dell'Europa

Se da un lato la crisi ha evidenziato il valore della cooperazione europea, dall'altro ha dimostrato chiaramente che l'Unione deve potenziare con urgenza la sua capacità di rispondere alle crisi e sviluppare una resilienza agli shock futuri. La Commissione propone un nuovo programma "UE per la salute" (EU4Health) destinato a rafforzare la sicurezza sanitaria e garantire la preparazione a future crisi sanitarie. RescEU, il meccanismo di protezione civile dell'Unione, sarà esteso e rafforzato per dotare l'Unione dei mezzi per prepararsi e reagire a future crisi. Il potenziamento di Orizzonte Europa permetterà di finanziare ricerche vitali nei settori della salute, della resilienza e della transizione verde e digitale. Saranno inoltre rafforzati altri programmi dell'UE, compresi gli strumenti esterni, per allineare pienamente il futuro quadro finanziario alle esigenze di ripresa, e alcuni strumenti speciali per rendere il bilancio dell'Unione più duttile e reattivo.

ØProgrammi nuovi e rafforzati per sviluppare la resilienza e accrescere la cooperazione

Next Generation EU offrirà rafforzamenti mirati per programmi chiave che favoriscono la crescita e migliorano la capacità dell'Europa di affrontare e superare future crisi. Questi rafforzamenti si aggiungono alle proposte iniziali della Commissione relative al futuro quadro, che continuano a costituire una base equa e bilanciata per un accordo.

Un nuovo programma per accrescere la sicurezza e la cooperazione in campo sanitario

La crisi ha dimostrato che nel prossimo quadro finanziario occorre attribuire maggiore priorità ai finanziamenti a favore della salute. La Commissione propone oggi un ambizioso programma "UE per la salute" autonomo, che offre un sostegno specifico per le future sfide sanitarie individuate nella valutazione delle esigenze. Secondo questa proposta, i finanziamenti per il nuovo programma ammonteranno a 9,4 miliardi di EUR, con un notevole incremento rispetto alle precedenti proposte nell'ambito del Fondo sociale europeo Plus.

Il nuovo programma contribuirà a dotare l'Unione delle capacità critiche per reagire a future crisi sanitarie rapidamente e con la necessaria intensità. Il suo obiettivo è creare un quadro globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle crisi sanitarie a livello dell'UE, che integri e potenzi gli sforzi compiuti a livello nazionale e il sostegno regionale ai sistemi sanitari nell'ambito della politica di coesione. 

La prima componente del programma riguarderà la sicurezza sanitaria e la preparazione alle crisi. Sosterrà gli investimenti a favore di infrastrutture sanitarie critiche, strumenti, strutture, processi e capacità di laboratorio, compresi strumenti per la sorveglianza, la modellizzazione, la previsione, la prevenzione e la gestione delle epidemie. Favorirà inoltre l'istituzione di un meccanismo per sviluppare, acquistare e gestire prodotti di rilevanza per le crisi sanitarie, come i medicinali, compresi i vaccini, e le terapie, i relativi prodotti intermedi, le sostanze farmaceutiche attive e le materie prime, i dispositivi medici e le attrezzature mediche quali i ventilatori meccanici, gli indumenti e i dispositivi di protezione nonché i materiali e gli strumenti diagnostici. Agevolerà la creazione di un nuovo quadro di comunicazione del rischio a livello dell'UE che operi in tutte le fasi di una crisi.

La seconda componente sosterrà una visione a più lungo termine per migliorare i risultati nel campo della salute mediante sistemi sanitari efficienti e inclusivi in tutti gli Stati membri, tramite una migliore prevenzione e sorveglianza delle malattie, la promozione della salute e l'accesso alla stessa, la diagnosi, le cure e la collaborazione transfrontaliera nel settore sanitario. Il programma, ad esempio, favorirà lo sviluppo delle capacità negli Stati membri, finanzierà programmi di formazione per il personale medico e sanitario e investirà nella trasformazione digitale del settore sanitario e nella realizzazione di infrastrutture digitali interoperabili, anche per la ricerca e la condivisione di dati.

Sarà formulato e attuato nel pieno rispetto della ripartizione delle competenze tra l'Unione e gli Stati membri in questo settore. Collegandosi al sostegno fornito da altri programmi dell'UE, istituirà nuovi modi per realizzare azioni comuni e per garantire la disponibilità di risorse e contromisure mediche in caso di gravi minacce sanitarie. Fornirà i necessari contributi sanitari in un'ottica di collaborazione con un rescEU rafforzato, che a sua volta si concentrerà sulle capacità di risposta diretta alle crisi e sulla costituzione di scorte di attrezzature e personale da mobilitare e distribuire in situazioni di emergenza.

Rafforzare la capacità di risposta del meccanismo di protezione civile dell'Unione

L'esperienza della pandemia ha insegnato chiaramente che l'Europa dev'essere in grado di reagire con maggior rapidità e flessibilità alle gravi crisi transfrontaliere, data l'entità delle perturbazioni che possono infliggere alle nostre economie e società. Perciò la Commissione propone di rafforzare rescEU, il meccanismo di protezione civile dell'Unione, rendendolo più flessibile e aumentando la capacità dell'UE di agire di concerto al livello che le compete.

Con una dotazione finanziaria che salirà a 3,1 miliardi di EUR, finanzierà investimenti nelle infrastrutture di risposta alle emergenze, nelle capacità di trasporto e nelle squadre di sostegno di emergenza. Il rescEU potenziato doterà l'Unione delle capacità e delle infrastrutture logistiche necessarie per reagire a diversi tipi di emergenze, comprese quelle con una componente medica, completando così il nuovo programma "UE per la salute". La proposta intende inoltre razionalizzare e rendere più flessibili le capacità operative, in modo da permettere all'UE di rispondere più tempestivamente ed efficacemente, in futuro, a emergenze su larga scala.

Orizzonte Europa: investire nell'innovazione e nella preparazione al futuro

Orizzonte Europa sarà portato a 94,4 miliardi di EUR per aumentare il sostegno europeo alle attività di ricerca e innovazione nei settori della salute e del clima. Ciò contribuirà a migliorare la preparazione, in modo da poter rispondere efficacemente e rapidamente alle emergenze, e a potenziare gli investimenti in soluzioni basate sulla scienza, completando i finanziamenti operativi elargiti tramite il nuovo programma "UE per la salute" e rescEU.

Nel settore sanitario il rafforzamento sarà usato per incrementare il lavoro di ricerca destinato ad affrontare sfide come la pandemia di coronavirus, per ampliare le sperimentazioni cliniche, sviluppare misure di protezione innovative, la virologia, i vaccini, la terapia e la diagnostica, e per tradurre i risultati delle ricerche in misure di sanità pubblica.

Si propone inoltre di aumentare le risorse a favore della ricerca e dell'innovazione nei settori legati al clima, rafforzando il sostegno alla competitività dell'industria dell'UE nei relativi settori economici e promuovendo una ripresa coerente con gli obiettivi del Green Deal europeo. Il rafforzamento offrirà mezzi aggiuntivi per le innovazioni emergenti e pionieristiche promosse da piccole e medie imprese, start-up e imprese a media capitalizzazione.

Sostenere i nostri partner globali in un momento di crisi

La pandemia è una sfida globale. Senza una risposta globale, ogni paese e regione del mondo, compresa l'Unione, rimarrà vulnerabile. Nella lotta contro la Covid-19 l'UE deve continuare a dimostrare solidarietà nei confronti dei suoi partner di tutto il mondo.

La Commissione propone di portare a 86 miliardi di EUR lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, tramite una nuova garanzia per le azioni esterne, e il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, così da aiutare i partner – specialmente i paesi dei Balcani occidentali, quelli del vicinato e gli altri paesi africani – a lottare contro la pandemia e a riprendersi dalle sue conseguenze, in cooperazione con partner internazionali come le istituzioni finanziarie internazionali, le Nazioni Unite e l'Organizzazione mondiale della sanità. Un adeguamento mirato dell'attuale quadro finanziario permetterà di mettere a disposizione già nel 2020 1 miliardo di EUR di sostegno aggiuntivo.

Tale sostegno fornirà liquidità alle piccole e medie imprese, conserverà gli investimenti nei progetti sulle energie rinnovabili e aumenterà le capacità di finanziamento in valute locali nei paesi partner per rafforzare i sistemi sanitari, anche dal punto di vista della preparazione, e sviluppare le capacità di produzione per i vaccini, le terapie e la diagnostica connessi alla Covid-19. Beneficeranno del sostegno accresciuto anche i paesi e le regioni più vulnerabili che affrontano le gravi conseguenze sociali ed economiche della pandemia.

La Commissione propone inoltre di destinare 5 miliardi di EUR aggiuntivi al rafforzamento dello strumento per gli aiuti umanitari, tenendo conto del crescente fabbisogno umanitario nelle zone più vulnerabili del mondo. L'impatto della pandemia e le sue ricadute economiche, ad esempio la perdita di reddito dovuta al crollo dei prezzi del petrolio e delle materie prime e al forte calo delle rimesse, non fanno che esacerbare bisogni preesistenti, rendendo ancor più importante dotare l'Unione dei mezzi per dimostrare la sua solidarietà nei confronti del resto del mondo.

ØDotare altri programmi dei mezzi per sviluppare la resilienza e realizzare le priorità strategiche

Il quadro finanziario per il 2021-2027 proposto dalla Commissione nel 2018, rafforzato dal meccanismo per una transizione giusta e dalle modifiche proposte oggi, rimane il punto di riferimento essenziale per la fase finale dei negoziati. L'architettura proposta, il livello del sostegno, l'equilibrio tra le varie priorità, elementi fondamentali come l'obiettivo di destinare almeno il 25 % della spesa all'azione per il clima, e le misure a sostegno della parità di genere e della non discriminazione, sono altrettante componenti necessarie di un pacchetto equilibrato per la ripresa. Un altro fattore cruciale è costituito dalla proposta di regolamento sulla protezione del bilancio dell'UE da carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto, presentata dalla Commissione. Esistono già, inoltre, misure incisive per proteggere il bilancio da frodi e irregolarità, che la Commissione intende potenziare ulteriormente. L'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e la Procura europea (EPPO) eserciteranno i loro poteri di controllo e di indagine.

La crisi ha chiaramente dimostrato però che in molti settori strategici i livelli di sostegno discussi dai leader a febbraio non saranno sufficienti. In aggiunta ai rafforzamenti finanziati da Next Generation EU è quindi essenziale potenziare altri programmi perché possano svolgere pienamente il loro ruolo, rendendo l'Unione più resiliente e affrontando le sfide che sono state aggravate dalla pandemia e dalle sue conseguenze.

In particolare occorre:

Øpotenziare le ciberdifese dell'Unione e favorire la transizione digitale assegnando al programma Europa digitale una dotazione totale di 8,2 miliardi di EUR;

Øinvestire in un'infrastruttura di trasporto aggiornata ad elevata efficienza per facilitare le connessioni transfrontaliere, come Rail Baltica, aggiungendo 1,5 miliardi di EUR al meccanismo per collegare l'Europa;

Øcreare le condizioni per un mercato unico ben funzionante in grado di guidare la ripresa, mantenendo le dotazioni proposte per il programma per il mercato unico e per programmi che promuovono la cooperazione nei settori della fiscalità e delle dogane rispettivamente ai livelli di 3,7 miliardi di EUR, 239 milioni di EUR e 843 milioni di EUR;

Øinvestire nei giovani destinando 3,4 miliardi di EUR aggiuntivi a Erasmus+, che raggiungerebbe un totale di 24,6 miliardi di EUR, e nei settori culturale e creativo portando Europa creativa al livello di 1,5 miliardi di EUR;

Øincrementare la resilienza del settore agroalimentare e della pesca e dotarli dei mezzi necessari per gestire la crisi aggiungendo 4 miliardi di EUR alla politica agricola comune e 500 milioni di EUR al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

Ørafforzare la cooperazione per la protezione delle frontiere esterne e la politica di migrazione e asilo, potenziando il Fondo Asilo e migrazione e il Fondo per la gestione integrata delle frontiere fino a raggiungere un livello di 22 miliardi di EUR;

Øgarantire un forte sostegno all'autonomia strategica e alla sicurezza dell'Europa portando il Fondo sicurezza interna a 2,2 miliardi di EUR e potenziando il Fondo europeo per la difesa fino a 8 miliardi di EUR;

Øsostenere i nostri partner nei Balcani occidentali innalzando il livello dell'assistenza preadesione dell'Unione a 12,9 miliardi di EUR.

Grazie a queste modifiche mirate l'Unione otterrà un quadro finanziario a lungo termine più allineato alle sue priorità e ambizioni e in grado di sviluppare la sua resilienza e la sua autonomia strategica a medio e lungo termine. La Commissione propone quindi di apportare alla sua proposta del 2018 relativa al prossimo quadro finanziario modifiche mirate che comprendano i risultati dei negoziati svolti finora, la sua proposta sul meccanismo per una transizione giusta 8 e i rafforzamenti di cui sopra. La panoramica completa del quadro finanziario pluriennale, programma per programma, comprendente Next Generation EU, figura nell'allegato.

ØStrumenti di emergenza più flessibili

Al di là dei singoli programmi, la crisi ha evidenziato quanto sia importante che l'Unione riesca a reagire in modo rapido e flessibile per dar vita a una risposta coordinata a livello europeo. Questo richiede a sua volta un bilancio dell'UE più flessibile. Le ampie ricadute della crisi sanitaria hanno rapidamente esaurito la flessibilità dell'attuale bilancio. Per il futuro occorre un bilancio più duttile e agile, a cui si può pervenire solo tramite strumenti speciali ben progettati.

La Commissione propone quindi di rafforzare gli strumenti di flessibilità e di emergenza in grado di mobilitare risorse su una scala adeguata ad affrontare sfide impreviste, come il Fondo di solidarietà dell'UE, che fornisce sostegno a Stati membri e regioni colpiti da catastrofi di grande entità, e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, che sostiene chi perde il lavoro in seguito a grandi ristrutturazioni.

Una riserva di solidarietà e per gli aiuti d'urgenza notevolmente rafforzata potenzierà l'azione dell'UE in risposta a tutti gli aspetti della crisi sanitaria, come pure ad altre emergenze. I fondi possono essere erogati per fornire sostegno di emergenza, se e quando necessario, tramite strumenti dell'UE come l'aiuto umanitario, lo strumento per il sostegno di emergenza, il programma per il mercato unico con le sue misure di emergenza veterinarie e fitosanitarie, o il Fondo Asilo e migrazione.

Insieme, questi strumenti offrirebbero fino a 21 miliardi di EUR di finanziamenti di emergenza aggiuntivi per il periodo 2021-2027 rispetto alla proposta della Commissione del 2 maggio 2018.

3.Realizzare gli obiettivi: Next Generation EU

La maggior parte delle misure di ripresa proposte sarà alimentata da un nuovo strumento temporaneo per la ripresa, Next Generation EU, dotato di una capacità finanziaria di 750 miliardi di EUR. Si tratta di un meccanismo di emergenza eccezionale e temporaneo. Il finanziamento sarà consentito dalla decisione sulle risorse proprie, che autorizzerà la Commissione a contrarre, per conto dell'Unione, fino a 750 miliardi di EUR di prestiti per misure nel periodo 2021-2024.

Per raggiungere la capacità di bilancio necessaria per compensare le potenziali passività connesse al finanziamento di Next Generation EU, e nel rispetto della disciplina di bilancio, la decisione sulle risorse proprie riveduta comprenderà un incremento eccezionale e temporaneo dei massimali delle risorse proprie per impegni e pagamenti pari allo 0,6 % del reddito nazionale lordo dell'UE. L'aumento dei massimali sarà usato al solo scopo di affrontare le esigenze della crisi della Covid-19 e limitato alla durata necessaria per coprire tali passività.

La portata di Next Generation EU e la sua progettazione riflettono l'entità e l'urgenza delle sfide che l'Unione sta affrontando. Il fabbisogno di finanziamenti per investimenti urgenti che emerge sulla scia della crisi è senza precedenti. È pertanto necessaria una risposta decisa e straordinaria a livello dell'Unione. La natura inedita di tale operazione e l'importo eccezionale dei fondi impongono di ancorarli al sistema delle risorse proprie, che è approvato da tutti gli Stati membri conformemente alle rispettive norme costituzionali. 

All'indomani della crisi, un sostegno aggiuntivo finanziato tramite incrementi dei contributi nazionali aggraverebbe ulteriormente la pressione sui bilanci degli Stati membri. In queste circostanze eccezionali, è pienamente giustificato il ricorso a un meccanismo di finanziamento che consenta un aumento ingente e tempestivo della spesa senza accrescere i debiti nazionali, come espressione di solidarietà a un livello commisurato alla crisi.

Il prestito si baserà sulla pratica consolidata dell'Unione di avvalersi di strumenti di mercato per sostenere gli investimenti e le riforme negli Stati membri. L'Unione contrarrà prestiti sui mercati finanziari a condizioni che rifletteranno il suo rating del credito molto elevato e trasferirà prontamente questi fondi dove sono più necessari. 

A questo scopo la Commissione emetterà obbligazioni con scadenze diverse sui mercati dei capitali, sfruttando al meglio la capacità di questi ultimi di assorbire tali obbligazioni garantendo al contempo il più basso costo medio del prestito. Una strategia di finanziamento così diversificata permette alla Commissione di condurre le operazioni di prestito nel modo più consono alla loro portata e all'ambiente di mercato prevalente.

500 miliardi di EUR dei fondi erogati tramite Next Generation EU saranno usati per finanziare la componente di sovvenzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e per rafforzare altri programmi cruciali nell'ambito della crisi e della ripresa. La parte rimanente dei fondi mobilitati tramite lo strumento, ovvero 250 miliardi di EUR, sarà messa a disposizione degli Stati membri in forma di prestiti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

I fondi raccolti saranno rimborsati dopo il 2027 e al più tardi entro il 2058. Questo contribuirà ad alleviare la pressione sui bilanci degli Stati membri in un momento in cui le finanze pubbliche sono messe a dura prova, garantendo al contempo che tutte le obbligazioni derivanti da questa emissione di debiti siano onorate mediante i futuri bilanci dell'UE. Per agevolare il rimborso del finanziamento ottenuto sul mercato e per contribuire a ridurre ulteriormente la pressione sui bilanci nazionali, la Commissione proporrà nuove risorse proprie aggiuntive in una fase successiva del periodo finanziario.

Guardare al futuro: una riforma del sistema delle risorse proprie

Il nuovo contesto economico e la necessità di gestire in modo sostenibile il rimborso dei fondi raccolti nell'ambito di Next Generation EU rafforzano gli argomenti a favore di una riforma sostanziale delle modalità di finanziamento del bilancio dell'UE.

La Commissione continua a ritenere che l'eliminazione graduale di tutte le correzioni renderà più equilibrato il quadro finanziario pluriennale. Tuttavia nell'attuale situazione, dato l'impatto economico della pandemia di Covid-19, l'eliminazione delle correzioni comporterebbe aumenti sproporzionati dei contributi a carico di alcuni Stati membri nel periodo 2021-2027. Onde evitarli, le attuali correzioni potrebbero essere eliminate gradualmente nel corso di un periodo molto più lungo di quello previsto dalla Commissione nella sua proposta del 2018.

Nuove risorse proprie si aggiungerebbero alle risorse proprie tradizionali, a una risorsa propria basata sull'IVA semplificata e ai contributi nazionali, in particolare nuove risorse proprie basate sui rifiuti non riciclati di imballaggi di plastica. Queste ultime si baseranno sulle priorità e sulle politiche dell'UE volte a combattere i cambiamenti climatici, ma anche sull'equità fiscale in un mondo globalizzato.

La Commissione è determinata a realizzare il Green Deal. In tale contesto, le risorse proprie ecologiche potrebbero contribuire allo sforzo per la ripresa, promuovendo al tempo stesso la transizione verde dell'economia e della società europee. Tra le opzioni figura una risorsa propria basata sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, che potrebbe essere estesa anche ai settori marittimo e aeronautico, e un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera.

Una risorsa propria basata sul sistema per lo scambio di quote di emissioni, quale è stata discussa in occasione del Consiglio europeo del febbraio 2020, permetterebbe agli Stati membri di mantenere un importo pari ai proventi della vendita all'asta in un periodo recente. Eventuali introiti generati dal sistema per lo scambio di quote di emissioni che superino questo massimale sarebbero destinati al bilancio dell'UE. Tali risorse proprie potrebbero generare entrate per il bilancio dell'UE di circa 10 miliardi di EUR, in funzione dell'evoluzione del prezzo del carbonio e dell'estensione del sistema ad altri settori.

Allo stesso tempo sarà importante assicurare che le imprese dell'UE possano competere con quelle di paesi terzi su un piede di parità. Un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera contribuirebbe a prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, che ostacola i tentativi dell'UE di passare a una società neutra in termini di emissioni di carbonio. Tale meccanismo potrebbe generare entrate aggiuntive comprese tra 5 e 14 miliardi di EUR all'incirca, a seconda della portata e della progettazione.

Le imprese che traggono enormi benefici dal mercato unico dell'UE e che sono destinate a sopravvivere alla crisi, anche grazie al sostegno diretto e indiretto dell'UE e nazionale, potrebbero contribuire a ricostruire il mercato unico nella fase di ripresa. Potrebbe essere introdotta una risorsa propria basata sulle operazioni delle imprese che, a seconda della progettazione, potrebbe rendere circa 10 miliardi di EUR l'anno.

La tassazione dell'economia digitale si baserebbe sul lavoro dell'OCSE sulla tassazione delle società che hanno una presenza digitale significativa; la Commissione sostiene attivamente le discussioni condotte dall'OCSE e dal G20 ed è pronta a intervenire se non sarà raggiunto un accordo globale. Un'imposta sul digitale applicata a società con un fatturato superiore a 750 milioni di EUR potrebbe generare fino a 1,3 miliardi di EUR l'anno per il bilancio dell'UE.

Queste nuove risorse proprie potrebbero contribuire a finanziare il rimborso e gli interessi del finanziamento raccolto sul mercato nell'ambito di Next Generation EU. Se fossero introdotte entro il 2024, i contributi nazionali degli Stati membri al quadro finanziario pluriennale 2021‑2027 potrebbero essere inferiori, in percentuale della loro economia, ai pagamenti da essi versati nel 2020.

Tutti i flussi di entrate e di pagamenti basati su Next Generation EU si aggiungeranno agli stanziamenti assegnati durante la procedura annuale di bilancio e pertanto non incideranno sul saldo di bilancio. Questi flussi, compresi gli interessi pagati, saranno indicati separatamente nel bilancio per illustrare il loro carattere temporaneo ed eccezionale e garantire una piena trasparenza 9 .

Come risulta evidente dall'impatto economico della pandemia di coronavirus, è importante che l'Unione disponga di uno spazio di bilancio sufficiente nell'eventualità di shock economici che comportino una riduzione del reddito nazionale lordo. Per mantenere, nell'ambito dei massimali delle risorse proprie, un margine sufficiente affinché l'Unione possa coprire i suoi obblighi finanziari e le passività potenziali in scadenza in un dato esercizio, anche nelle circostanze economiche più sfavorevoli, la Commissione propone di aumentare i massimali delle risorse proprie, su base permanente, all'1,46 % del reddito nazionale lordo dell'UE per gli impegni e all'1,40 % per i pagamenti.

4.Conclusione: verso un rapido accordo su un bilancio ambizioso per la ripresa europea

In un momento di straordinarie difficoltà e incertezze, l'Unione ha bisogno più che mai di mostrarsi pronta e disposta ad agire in modo deciso e tracciare la rotta verso un domani migliore. L'accordo su un ambizioso piano di ripresa incentrato sul bilancio dell'UE offrirà all'Unione la migliore opportunità di successo.

Next Generation EU farà emergere il pieno potenziale del bilancio dell'UE per rilanciare l'economia e promuovere la sostenibilità, la resilienza e l'autonomia strategica dell'Europa. Basandosi sull'esperienza maturata dall'Unione nel fare leva sui finanziamenti sul mercato, questo strumento la amplia per raggiungere il livello di sostegno di cui c'è urgente necessità nelle circostanze odierne.

Un quadro finanziario pluriennale rafforzato per il 2021-2027 permetterà all'Unione di uscire dalla crisi e di intraprendere un percorso di ripresa a lungo termine, fornendo finanziamenti essenziali per le esigenze immediate e per gli investimenti a lungo termine nella transizione verde e digitale.

Il successo del piano di ripresa dipenderà non solo dalla sua portata e dalle sue ambizioni, ma anche dalla rapidità dell'azione e dalla capacità di adeguare la risposta alla luce degli sviluppi della situazione. Da molte parti dell'Unione si chiede urgentemente un sostegno finanziario per mantenere a galla le imprese e sostenere quelle più in difficoltà. Scarseggia anche, ma non è esaurito, il tempo per concordare il quadro a lungo termine. Un rapido accordo permetterà di avviare in tempo i programmi rafforzati.

La Commissione condivide con il Parlamento europeo la determinazione a garantire una transizione senza ostacoli verso il nuovo quadro a lungo termine. Tuttavia, la proroga del quadro attuale non sostituisce un accordo generale su un nuovo bilancio moderno a lungo termine, che è l'unico modo per dotare l'Unione dei nuovi programmi e strumenti essenziali per realizzare il piano di ripresa. Il lavoro interistituzionale delle prossime settimane dovrebbe quindi concentrarsi totalmente sul completamento di Next Generation EU e del nuovo quadro a lungo termine.

La Commissione europea invita il Consiglio europeo e i colegislatori a esaminare rapidamente queste proposte, allo scopo di raggiungere un accordo politico in sede di Consiglio europeo entro luglio. 

Una decisione precoce sulla proposta di modifica del quadro attuale permetterà di mettere immediatamente a disposizione finanziamenti aggiuntivi per REACT-EU, per lo strumento di sostegno alla solvibilità e per il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, in considerazione dell'urgenza di queste necessità.

La Commissione collaborerà poi strettamente con il Parlamento europeo e il Consiglio per completare un accordo sul futuro quadro a lungo termine e sui programmi settoriali di accompagnamento. Se questo lavoro sarà completato all'inizio dell'autunno, il nuovo bilancio a lungo termine potrebbe essere pienamente operativo e guidare la ripresa europea dal 1° gennaio 2021.

Agire subito dimostrerà che l'Unione è pronta a fare tutto il necessario per rilanciare l'economia, proteggere i mezzi di sussistenza di tutti gli europei e investire nella transizione a lungo termine dell'Europa verso un futuro più equo, verde e digitale.

miliardi di EUR, prezzi del 2018



(1)    COM(2020) 456.
(2)    SWD(2020) 98.
(3)    Salvo indicazione contraria, gli importi sono espressi in prezzi del 2018.
(4)    In base a un'ipotesi prudenziale relativa ai moltiplicatori previsti e ai risultati ottenuti da strumenti analoghi. La volatilità della situazione economica attuale potrebbe tuttavia ridurre la precisione dei moltiplicatori previsti.
(5)    Risoluzione del Parlamento europeo del 17 aprile 2020 sull'azione coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze, ribadito nella risoluzione del Parlamento europeo del 15 maggio 2020 sul nuovo quadro finanziario pluriennale, le risorse proprie e il piano di ripresa.
(6)    Conclusioni del presidente del Consiglio europeo a seguito della videoconferenza dei membri del Consiglio europeo, 23 aprile 2020.
(7)    1,25 miliardi di EUR dai rientri di capitale da strumenti finanziari e 250 milioni di EUR dal bilancio.
(8)      COM(2020) 22 e COM(2020) 23.
(9)    I costi di finanziamento per la componente di sovvenzione di Next Generation EU saranno sostenuti dal bilancio dell'UE. Si calcola che tali costi ammonteranno a 17,4 miliardi di EUR nel quadro finanziario 2021‑2027.

Bruxelles, 27.5.2020

COM(2020) 442 final

ALLEGATO

della

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI












































Il bilancio dell'UE come motore del piano per la ripresa europea




























DISPOSITIVO PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA  

Obiettivo: sostegno agli investimenti e alle riforme per aumentare la resilienza delle economie dell'UE e promuovere una crescita sostenibile

Meccanismo: sovvenzioni e prestiti 

Esigenze connesse alla crisi e impatto previsto

ØLa crisi della Covid-19 colpirà duramente tutti gli Stati membri dell'UE, seppur con differenze in termini di impatto e conseguenze. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza mirerà a migliorare la resilienza delle economie degli Stati membri, attenuare l'impatto economico e sociale della crisi e sostenere la ripresa, promuovendo al contempo le transizioni verde e digitale, evitando così che la crisi comprometta la convergenza fra gli Stati membri.

ØL'impatto a breve termine della crisi dovuta alla Covid-19 dipenderà essenzialmente dalla durata e dalla rigorosità delle misure restrittive, dalla composizione della produzione e dalle misure di politica economica adottate per assorbire l'impatto immediato della crisi. Nel medio e lungo termine le conseguenze della crisi saranno determinate dalla velocità con cui le economie degli Stati membri si riprenderanno, che a sua volta dipende dalla resilienza di tali economie e dalla capacità degli Stati di adottare misure adeguate. Alla luce delle disparità delle posizioni di bilancio iniziali e delle marcate differenze dei tassi di infezione e dei livelli di emergenza sanitaria pubblica, sussiste un rischio reale che la crisi della Covid-19 provochi un ulteriore ampliamento delle divergenze nell'UE, che comporterebbe costi enormi dal punto di vista economico, sociale e politico e che, se non affrontato, risulterebbe insostenibile.

ØIl dispositivo per la ripresa e la resilienza fornirà sostegno finanziario su vasta scala per investimenti e riforme, anche nell'ambito delle transizioni verde e digitale, che rendono le economie maggiormente resilienti e meglio preparate per il futuro. Aiuterà gli Stati membri ad affrontare le sfide cui sono confrontati, sulla scia della crisi, con ancora maggiore intensità. Sostanzialmente, provvederà inoltre affinché tali investimenti e riforme siano incentrati sulle sfide e sulle esigenze di investimento connesse alle transizioni verde e digitale, garantendo in tal modo una ripresa sostenibile. Il dispositivo contrasterà così eventuali tendenze ad accantonare a seguito della crisi gli investimenti a più lungo termine nella trasformazione verde e digitale delle nostre economie. Al dispositivo sarà abbinata l'offerta di un sostegno importante a livello tecnico.

Attuazione

ØIl dispositivo, che disporrà di una capacità considerevole, costituirà un programma fondamentale di Next Generation EU nell'ambito del quadro finanziario pluriennale riveduto, erogando sovvenzioni e prestiti per finanziare le esigenze di investimento e di riforma.

ØIl dispositivo per la ripresa e la resilienza sarà integrato nel semestre europeo. Gli Stati membri presenteranno, nel quadro dei loro programmi nazionali di riforma, piani nazionali per la ripresa e la resilienza contenenti il loro programma di investimenti e riforme per gli anni a venire nonché i pacchetti di investimenti e riforme da finanziare a titolo del dispositivo. La Commissione procederà a una valutazione dei piani in funzione del loro impatto su sostenibilità competitiva, resilienza economica e sociale, crescita sostenibile e transizioni verde e digitale degli Stati membri.

ØL'assegnazione delle risorse rifletterà l'obiettivo dello strumento: agevolare una ripresa duratura, migliorare la resilienza delle economie dell'UE e ridurre le divergenze economiche fra gli Stati membri. Non saranno necessari cofinanziamenti nazionali.

Complementarità con le politiche dell'UE e nazionali

ØIl dispositivo costituirà parte integrante del semestre europeo. È opportuno che gli investimenti presentati nell'ambito dei piani per la ripresa e la resilienza siano in linea con le strategie a lungo termine dell'Unione, segnatamente il Green Deal europeo e la trasformazione digitale, con i piani nazionali per l'energia e il clima degli Stati membri e, se del caso, con i piani per una transizione giusta.

ØIl dispositivo sarà complementare all'assistenza alla ripresa per la coesione (REACT-EU), che sarà destinata alle azioni per il superamento degli effetti della crisi (sostegno alla liquidità e alla solvibilità), intraprese nel più breve termine in relazione ai mercati del lavoro, all'assistenza sanitaria e alle PMI, e agli investimenti essenziali nelle transizioni verde e digitale per fornire un aiuto immediato e diretto alle economie degli Stati membri. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sosterrà gli investimenti e le riforme che avranno effetti duraturi sulla produttività e sulla resilienza delle economie degli Stati membri.

ØQuesti ultimi indicheranno nei loro piani nazionali per la ripresa e la resilienza i finanziamenti in corso o previsti nel quadro di altre politiche dell'Unione e le modalità atte a garantire la complementarità fra tali investimenti. Le decisioni volte a fornire sostegno finanziario a uno Stato membro a valere sul dispositivo per la ripresa e la resilienza terranno conto delle misure finanziate da altri fondi e programmi dell'Unione, di modo che sia evitato un doppio finanziamento. Infine, gli investimenti e le riforme che beneficeranno dei contributi finanziari a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza saranno individuati nel contesto del semestre europeo, così che sia garantita l'addizionalità e che sia facilitato il monitoraggio della loro attuazione.

Aspetti finanziari

La dotazione finanziaria del dispositivo per la ripresa e la resilienza mobilitata da Next Generation EU sarà pari a 560 miliardi di EUR, di cui 310 miliardi di EUR per le sovvenzioni e 250 miliardi di EUR per i prestiti.

ASSISTENZA ALLA RIPRESA PER LA COESIONE

E I TERRITORI D'EUROPA (REACT-EU)

Obiettivo: investimenti in azioni a breve termine per il superamento degli effetti della crisi

Meccanismo: principalmente sovvenzioni

Esigenze connesse alla crisi e impatto previsto

ØLa politica di coesione sarà fondamentale per garantire una ripresa equilibrata, priva di asimmetrie e divergenze nella crescita fra gli Stati membri e all'interno di ciascuno Stato. Fornirà sostegno agli Stati membri e alle regioni maggiormente colpite dalla pandemia di Covid-19. La nuova iniziativa REACT-EU mira ad incrementare il sostegno agli Stati membri, colmando il divario tra le misure di prima risposta e la ripresa a più lungo termine.

ØREACT-EU apporterà finanziamenti aggiuntivi ai settori più importanti a sostegno delle azioni per il superamento degli effetti della crisi, che saranno necessari al fine di gettare le fondamenta per una ripresa verde, digitale e resiliente.

ØA tal fine occorreranno investimenti per il risanamento dei mercati del lavoro, anche mediante incentivi per l'occupazione, regimi di riduzione dell'orario lavorativo e misure a favore dell'occupazione giovanile, sostegno ai sistemi sanitari nonché apporto dell'indispensabile sostegno alla liquidità per il capitale di esercizio delle piccole e medie imprese. Si tratta di un sostegno che sarà reso disponibile trasversalmente ai settori economici, compresi quelli del turismo e della cultura, che tanto hanno risentito della crisi; dato che tali settori incidono in modo particolare su alcune economie dell'UE più duramente colpite dalla crisi della Covid-19, REACT-EU può anche controbilanciare le tendenze all'aumento delle divergenze all'interno dell'Unione.

ØSi può ricorrere al sostegno aggiuntivo anche per investire nel Green Deal europeo e nella transizione digitale, nel quadro delle misure per il superamento degli effetti della crisi, al fine di potenziare i considerevoli investimenti che in detti settori sono già in corso e sono pianificati mediante i programmi di coesione.

ØDal momento che l'impatto della pandemia di Covid-19 è inoltre particolarmente forte sulle persone più vulnerabili della nostra società, parte delle risorse aggiuntive possono essere impiegate per aiutare coloro che soffrono di privazioni alimentari e materiali.

Attuazione

ØI programmi della politica di coesione 2014-2020 attualmente a regime sono adattabili e flessibili, specialmente dopo le modifiche apportate nel quadro dei pacchetti collegati all'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus, e continueranno a sostenere i costi relativi ai progetti ammissibili fino alla fine del 2023.

ØNell'ambito di REACT-EU gli attuali programmi di coesione riceveranno un sostegno aggiuntivo per misure fondamentali per il superamento degli effetti della crisi negli anni 2020, 2021 e 2022. Gli impegni aggiuntivi saranno attuati mediante modifiche a programmi già esistenti o tramite un nuovo programma specifico, presentato dagli Stati membri e adottato dalla Commissione.

ØLe risorse aggiuntive saranno assegnate in base alla gravità degli effetti economici e sociali della crisi e alla prosperità relativa degli Stati membri. L'ulteriore flessibilità concessa dalle Iniziative di investimento in risposta al coronavirus sarà mantenuta. Saranno quindi possibili procedure semplificate, trasferimenti di risorse tra fondi e categorie di regioni e un allentamento delle norme sul cofinanziamento, così che i finanziamenti potranno essere interamente a carico del bilancio dell'UE.

Complementarità con le politiche dell'UE e nazionali

ØREACT-EU sarà complementare al dispositivo per la ripresa e la resilienza e al sostegno attualmente prestato alla politica di coesione. Sarà destinato alle azioni per il superamento degli effetti della crisi (sostegno alla liquidità per il capitale di esercizio), intraprese nel più breve termine in relazione ai mercati del lavoro, all'assistenza sanitaria e alle PMI, e agli investimenti essenziali nelle transizioni verde e digitale per fornire sostegno immediato e diretto alle economie degli Stati membri; il dispositivo per la ripresa e la resilienza sosterrà invece gli investimenti e le riforme che produrranno effetti duraturi sulla produttività e sulla resilienza delle economie degli Stati membri. 

ØREACT-EU integrerà anche le proposte relative ai futuri programmi della politica di coesione 2021-2027. Tali proposte sono in corso di adeguamento affinché forniscano un sostegno maggiore agli investimenti in ambiti quali la resilienza dei sistemi sanitari nazionali, il turismo e la cultura o le misure a favore dell'occupazione giovanile, l'istruzione e le competenze e le misure volte a contrastare la povertà infantile. Apporteranno inoltre un adeguato sostegno alle piccole e medie imprese e maggiore flessibilità per i trasferimenti tra fondi, e introdurranno nuove disposizioni per consentire una reazione rapida in situazioni di emergenza. Una revisione degli stanziamenti nazionali per la coesione nel 2024 assicurerà un adeguato sostegno aggiuntivo agli Stati membri e alle regioni che ne hanno maggiore bisogno, tenendo conto delle ultime statistiche disponibili a livello nazionale e regionale.

Aspetti finanziari

ØLe risorse destinate a REACT-EU corrisponderanno a 55 miliardi di EUR, da impegnare negli anni 2020, 2021 e 2022.

INVEST EU

(COMPRESO UNO DISPOSITIVO PER GLI INVESTIMENTI STRATEGICI)

Obiettivo: mobilitare investimenti per sostenere la ripresa e la crescita a lungo termine, anche grazie a un nuovo dispositivo per promuovere investimenti in catene del valore europee con un'importanza strategica

Meccanismo: copertura con una garanzia di bilancio

Esigenze connesse alla crisi e impatto previsto

ØIl programma InvestEU è perfettamente adeguato per fornire finanziamenti di emergenza e sostenere le politiche dell'Unione nel corso della ripresa da una profonda crisi economica. Ciò è stato confermato dall'esperienza acquisita con l'attuazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici e di strumenti finanziari, precursori di InvestEU, a seguito della passata crisi finanziaria.

ØNell'attuale contesto di crisi l'assegnazione di risorse finanziarie attraverso il mercato non è pienamente efficiente e il rischio percepito ostacola in modo significativo il flusso di investimenti privati. L'attuale profonda incertezza pregiudica la qualità delle informazioni sui mercati finanziari e la capacità dei finanziatori di valutare la redditività delle imprese e dei progetti di investimento. Se non attenuata, tale situazione può creare un'avversione al rischio pervasiva nei confronti di progetti di investimento privati e contribuire a una "stretta creditizia". In tali circostanze la caratteristica fondamentale di InvestEU, quella di ridurre i rischi relativi ai progetti al fine di attirare finanziamenti privati, è particolarmente utile e dovrebbe essere sfruttata.

ØUn programma InvestEU rafforzato sarà in grado di fornire un sostegno indispensabile alle imprese nella fase di ripresa e garantirà nel contempo che gli investitori pongano un forte accento sulle priorità politiche dell'Unione a medio e lungo termine, quali il Green Deal europeo e la sfida della digitalizzazione. Aumenterà la capacità del Gruppo Banca europea per gli investimenti e delle banche di promozione nazionali di assumere rischi a sostegno della ripresa economica.

ØIl programma sarà ulteriormente rafforzato da un dispositivo per gli investimenti strategici, che si concentrerà sulla creazione di catene del valore resilienti in linea con l'agenda strategica dell'Unione e la nuova strategia industriale presentata dalla Commissione. Potrebbero beneficiarne importanti progetti di comune interesse europeo o progetti con caratteristiche analoghe, ad esempio nel settore farmaceutico.

ØIl dispositivo in questione riveste particolare importanza nella situazione post-crisi, in quanto alcuni Stati membri potrebbero non disporre dei mezzi finanziari per sostenere tali progetti con aiuti di Stato nazionali, e molti progetti sono transfrontalieri e richiedono un approccio europeo. Il nuovo dispositivo contribuirà a superare tali difficoltà.

Attuazione

ØLe caratteristiche di quattro ambiti di intervento di InvestEU sono già state concordate dai colegislatori, ma la capacità finanziaria di tali ambiti sarà aumentata. La capacità di fornire finanziamenti del Gruppo Banca europea per gli investimenti e degli altri partner esecutivi sarà incrementata di conseguenza.

ØIl nuovo dispositivo per gli investimenti strategici sarà il quinto ambito di InvestEU, una parte importante del pacchetto per la ripresa. Il dispositivo sosterrà la creazione e lo sviluppo di catene del valore forti e resilienti in tutta l'UE. Concentrandosi sulle catene del valore dell'UE, il dispositivo potenzierà l'autonomia strategica dell'economia dell'Unione e fornirà, nel contempo, risorse interne all'UE affinché le imprese strategicamente importanti possano prosperare e crescere. Il dispositivo sarà rivolto alle imprese stabilite e operanti nell'Unione europea le cui attività sono di importanza strategica e rientrano in settori quali le infrastrutture e le tecnologie critiche e l'assistenza sanitaria critica. Sosterrà inoltre catene del valore strategiche, ad esempio nei settori della sanità intelligente, dell'internet delle cose industriale, dell'industria a basse emissioni di CO2 e della cibersicurezza. Tali operazioni possono essere intrinsecamente più rischiose nel contesto imprenditoriale post-Covid, in quanto i promotori sono più esposti al rischio sul versante della domanda o dell'offerta. Gli investimenti a lungo termine svolgeranno quindi un ruolo fondamentale nel rafforzare le imprese che attuano progetti di grande importanza strategica. 

Complementarità con le politiche dell'UE e nazionali

ØIl dispositivo per gli investimenti strategici sarà complementare allo strumento di sostegno alla solvibilità nel quadro del Fondo europeo per gli investimenti strategici. Lo strumento di sostegno alla solvibilità è uno strumento immediato e temporaneo destinato a fornire un sostegno alle esigenze di solvibilità delle imprese più colpite dalla crisi della Covid-19, con l'obiettivo di ricostituire la loro posizione patrimoniale come misura di risposta alla crisi.

ØIl dispositivo per gli investimenti strategici adotterà un approccio più lungimirante volto a costruire i mercati post-crisi e concentrerà il sostegno su progetti pertinenti per conseguire l'autonomia strategica in importanti catene del valore nel mercato unico, favorendo il potenziamento dei progetti basati nell'UE tramite investimenti transfrontalieri.

Aspetti finanziari

ØIl contributo finanziario supplementare di Next Generation EU, pari a 15,3 miliardi di EUR per gli ambiti di intervento esistenti e 15 miliardi di EUR per l'ambito di intervento del dispositivo per gli investimenti strategici, porterà la dotazione totale di InvestEU a 30,3 miliardi di EUR. Ciò consentirà un livello di garanzia pari a 72 miliardi di EUR, che a sua volta permetterà un livello globale di investimenti fino a 400 miliardi di EUR.

STRUMENTO DI SOSTEGNO ALLA SOLVIBILITÀ

Obiettivo: mobilitare investimenti privati per fornire sostegno alla solvibilità di imprese sane colpite dalla crisi

Meccanismo: copertura con una garanzia di bilancio

Esigenze connesse alla crisi e impatto previsto

ØAttualmente le imprese stanno ricevendo un notevole sostegno alla liquidità che le aiuta a superare il periodo di crisi, principalmente attraverso i bilanci nazionali nel quadro del sostegno temporaneo all'economia mediante aiuti di Stato nel contesto della Covid-19. Tuttavia, come conseguenza della crisi, un numero sempre maggiore di imprese che sarebbero altrimenti sane incontrerà problemi di solvibilità e il sostegno alla liquidità non sarà sufficiente. Ciò è in parte legato al fatto che il sostegno alla liquidità si concretizza solitamente sotto forma di prestiti, il che può indebolire ulteriormente i bilanci delle imprese, in quanto molte di esse hanno registrato un aumento costante della leva finanziaria negli ultimi anni. Ciò significa che molte imprese dell'UE avevano una base finanziaria relativamente debole già all'inizio della crisi e rischiano, con l'avanzare della recessione, di subire un rapido deterioramento degli utili e della posizione patrimoniale.

ØSecondo le stime iniziali, se si concretizza lo scenario economico di base delle previsioni di primavera, entro la fine dell'anno le perdite complessive sostenute dalle imprese con più di 20 dipendenti potrebbero ammontare a 720 miliardi di EUR. In uno scenario di stress le perdite aumenterebbero a circa 1 200 miliardi di EUR. Le imprese possono sopperire in parte alle perdite sostenute facendo affidamento sulle attività liquide e sul capitale circolante, ma in molti casi tali riserve non saranno sufficienti. Secondo le stime, tra il 35 % e il 50 % delle imprese con più di 20 dipendenti potrebbe presentare carenze di capitale circolante entro la fine dell'anno, a seconda che si materializzi lo scenario di base o lo scenario di stress. Ciò significa che, nel caso di uno scenario sfavorevole, fino a 260 000 imprese europee, che impiegano circa 35 milioni di dipendenti, potrebbero registrare carenze di finanziamenti. In generale molti ecosistemi industriali europei si basano su complesse catene di approvvigionamento che attraversano tutti gli Stati membri nel mercato unico. Se non affrontate, tali carenze di capitale potrebbero portare a un periodo prolungato di calo degli investimenti e aumento della disoccupazione. L'impatto della carenza di capitali sarà disomogeneo nei vari settori, ecosistemi industriali e Stati membri, con conseguenti divergenze nel mercato unico e danni durevoli al nostro potenziale produttivo e alla capacità di riprendersi dalla recessione.

ØLo strumento di sostegno alla solvibilità è uno strumento nuovo e temporaneo creato nel quadro del Fondo europeo per gli investimenti strategici per evitare ingenti carenze di capitale ed eventuali insolvenze di imprese altrimenti sane a causa della crisi della Covid‑19. Esso contribuirà a mobilitare risorse private per aiutare imprese europee economicamente sostenibili a far fronte a problemi di solvibilità. Sarà temporaneo ed esclusivamente e strettamente mirato ad affrontare l'impatto della Covid-19.

ØAlcuni Stati membri avranno la capacità di intervenire a sostegno delle imprese in questione, ma altri disporranno di una capacità di sostegno più limitata. Anche gli effetti economici della pandemia di Covid-19 sono stati diversi da uno Stato membro all'altro. Se non affrontate, tali differenze causerebbero una distorsione permanente delle condizioni di parità e un ulteriore ampliamento delle divergenze economiche all'interno dell'Unione. Lo strumento di sostegno alla solvibilità compenserà tali distorsioni e sosterrà il corretto funzionamento del mercato unico.

Attuazione

ØLo strumento di sostegno alla solvibilità fornirà una garanzia dell'Unione al Gruppo Banca europea per gli investimenti al fine di mobilitare capitali privati per sostenere le imprese ammissibili colpite dalla crisi della Covid-19.

ØTale garanzia, pur essendo accessibile a tutti gli Stati membri e tutti i settori, sarebbe diretta agli Stati membri e ai settori economicamente più colpiti dalla crisi della Covid-19 e alle imprese degli Stati membri nei quali la disponibilità di sostegno statale alla solvibilità è più limitata.

ØIl Gruppo Banca europea per gli investimenti utilizzerà la garanzia dell'Unione per ridurre il rischio per gli investitori privati che investono in imprese ammissibili, fornendo garanzie o finanziamenti a veicoli di investimento (fondi gestiti privatamente o società veicolo) che sono gestiti a condizioni commerciali, in modo da mobilitare risorse private a sostegno di tali imprese. Ciò consentirà alle imprese ammissibili di reperire nuovi capitali presso gli investitori privati, rafforzando così la loro base di capitale e riducendo i rischi per la solvibilità. Tale sistema "intermediato" assicura che solo i gestori indipendenti dei veicoli di investimento decidano quali saranno le imprese che riceveranno il sostegno. Il coinvolgimento del settore privato in quanto potenziale investitore consentirà apporti più mirati di capitale alle imprese che sono realmente sane.

Complementarità con le politiche dell'UE e nazionali

ØLo strumento di sostegno alla solvibilità integra in modo immediato e temporaneo sia l'ambito di intervento rafforzato per le PMI di InvestEU, con una maggiore dotazione per la coesione destinata alle PMI e al fondo di garanzia Covid-19 istituito dalla Banca europea per gli investimenti, sia il dispositivo per gli investimenti strategici di InvestEU.

ØLo strumento di sostegno alla solvibilità completerebbe le politiche nazionali che un numero limitato di Stati membri sta attuando, garantendo che il sostegno alla solvibilità sia disponibile in tutta l'Unione. Le condizioni degli strumenti dovrebbero essere coerenti con le norme in materia di aiuti di Stato per garantire parità di condizioni e facilitare eventuali combinazioni con il sostegno fornito direttamente dagli Stati membri, tenendo debitamente conto, nel contempo, della natura europea dello strumento e della gestione commerciale dei fondi.

Aspetti finanziari

Una dotazione finanziaria di 31 miliardi di EUR aumenterà di 66 miliardi di EUR la garanzia dell'UE nell'ambito dell'attuale quadro finanziario. La garanzia consentirà di mobilitare investimenti per circa 300 miliardi di EUR, già a partire dal 2020.

PROGRAMMA "UE PER LA SALUTE" (EU4HEALTH)

Obiettivo: investimenti nella sicurezza sanitaria e nella resilienza dei sistemi sanitari

Meccanismo: sovvenzioni e appalti

Esigenze connesse alla crisi e impatto previsto

ØGli insegnamenti tratti dalla crisi Covid-19 e dai precedenti programmi in materia di salute confluiranno in un ambizioso programma autonomo denominato "UE per la salute", in grado di contribuire a sviluppare e ripristinare capacità di cura nonché forniture di attrezzature e farmaci, offrendo in tal modo sostegno per rispondere alle future sfide sanitarie. Il nuovo programma sarà uno strumento essenziale per aiutare l'Europa ad affrontare le future minacce sanitarie.

ØObiettivo del piano sarà creare un quadro globale per far fronte a tali minacce sanitarie, collegandosi a tutti i pertinenti programmi dell'UE in campo sanitario e istituendo nuovi modi per attuare le azioni e per garantire la disponibilità di contromisure e risorse mediche in caso di gravi minacce sanitarie.

ØLa prima componente del programma riguarderà la sicurezza sanitaria. Garantirà la definizione di un quadro rigoroso, giuridicamente solido e basato su una cospicua dotazione finanziaria per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle crisi sanitarie a livello dell'UE. Tale quadro potenzierà la capacità nazionale e dell'UE in termini di pianificazione di emergenza e consentirà agli Stati membri di affrontare insieme le minacce sanitarie comuni, in particolare quelle transfrontaliere (anche provenienti da paesi terzi), riguardo alle quali l'intervento dell'UE può apportare un valore tangibile.

ØLa seconda componente sosterrà una visione a più lungo termine nel quadro dell'approccio "One Health" per migliorare i risultati nel campo della salute mediante sistemi sanitari efficienti e inclusivi in tutti gli Stati membri, tramite una migliore prevenzione e sorveglianza delle malattie, la promozione della salute e l'accesso alla stessa, la diagnosi, le cure e la collaborazione transfrontaliera nel settore sanitario. 

ØIl nuovo programma riguarderà anche le malattie non trasmissibili, che si sono rivelate una determinante significativa della mortalità da Covid-19.

ØAmbiziose iniziative specifiche potrebbero inoltre essere destinate, ad esempio, all'eradicazione di determinate malattie, come la riduzione dei casi di carcinoma del collo uterino e di influenza stagionale, contribuendo a prevenire danni e costi evitabili e a ridurre le disuguaglianze in termini di salute.

Attuazione

ØIl programma si baserà sulle attività già in essere, come le reti di riferimento europee per le malattie rare e la prevenzione, la preparazione e la gestione delle crisi, al fine di garantire una massa critica sufficiente ed economie di scala. Sosterrà la convergenza verso l'alto, promuoverà la prevenzione, l'integrazione dell'assistenza e la parità di accesso all'assistenza sanitaria.

ØIl programma garantirà investimenti duraturi nelle strutture e negli strumenti necessari al sostegno operativo nell'UE volto a rispondere alle crisi sanitarie, affrontare la prevenzione, la preparazione e la risposta e sostenere un reale coordinamento intersettoriale a livello dell'UE. Saranno avviate attività in stretta collaborazione con l'ECDC, l'EMA, l'EFSA o l'ECHA, i gruppi di esperti e i laboratori di riferimento dell'UE, nonché con organismi internazionali quali l'Organizzazione mondiale della sanità.

ØIl programma "UE per la salute" garantirà, sulla base di pareri scientifici, l'approvvigionamento strategico di articoli quali i biocidi (disinfettanti), i reagenti di prova, i dispositivi di protezione, i farmaci essenziali, le attrezzature mediche (quali le attrezzature per la respirazione assistita e gli apparecchi per tomografia computerizzata), i reagenti diagnostici e altri prodotti pertinenti (quali il materiale per iniezione e le medicazioni sterili). Mirerà a garantire un'offerta tempestiva di contromisure adeguate per le principali malattie trasmissibili, a disposizione degli Stati membri in caso di necessità. Il programma fornirà inoltre incentivi per lo sviluppo, la produzione e la diffusione dei vaccini all'interno dell'Unione e per il rilancio della produzione dell'UE di farmaci e di sostanze farmaceutiche attive/precursori.

ØIl nuovo programma sosterrà l'impegno di rescEU volto a potenziare il corpo medico europeo sovvenzionando squadre di esperti permanenti. Sulla base dell'esperienza maturata in campo veterinario, finanzierà esperti di salute e di logistica e, se del caso, personale medico che possa essere attivato in qualsiasi momento e inviato in tutta l'UE per fornire consulenza e competenze. Le squadre saranno dotate di attrezzature (quali i laboratori mobili).

ØIl programma sosterrà inoltre il coordinamento tra le infrastrutture di assistenza sanitaria e le capacità di laboratorio in campo medico e veterinario in tutta l'Unione, anche per quanto riguarda i preparativi per l'istituzione di un'infrastruttura europea per lo scambio di informazioni sulle disponibilità in termini di terapia intensiva. Introdurrà inoltre un sistema semplice a sostegno degli appalti congiunti transfrontalieri di prodotti, strumenti e servizi che dimostrino un chiaro valore aggiunto dell'UE nel campo della collaborazione tra sistemi sanitari.

ØIl programma "UE per la salute" contribuirà a circoscrivere i finanziamenti ai principali interventi nel settore della sanità elettronica, in aggiunta ai fondi erogati a titolo del programma Europa digitale, compreso il sostegno all'uso di dati per l'assistenza sanitaria, la ricerca e la definizione delle politiche (nel contesto dello spazio europeo dei dati sanitari) mediante i cloud o altre infrastrutture e tecnologie ad alta intensità di dati, quali gli strumenti di intelligenza artificiale. Favorirà un maggiore ricorso alla telesalute, anche per quanto riguarda la diffusione e il rafforzamento del modello di telemedicina elaborato dalle reti di riferimento europee e contribuirà allo sviluppo di parametri di riferimento europei e di soluzioni transnazionali.

ØIl programma concorrerà alla prevenzione delle malattie, anche sostenendo gli Stati membri nelle loro politiche, sulla base dei loro rigorosi orientamenti tecnici e delle loro scelte politiche in materia di prevenzione e di promozione di uno stile di vita sano. Contribuirà alla raccolta e all'opportuna condivisione delle fonti disponibili di dati e di informazioni tra i servizi, le agenzie dell'UE e gli organismi nazionali e internazionali in campo sanitario e promuoverà migliori pratiche basate su elementi concreti in materia di prevenzione e gestione delle malattie.

ØGli interventi nel campo della prevenzione si baseranno su un genuino approccio "One Health" alle malattie, anche sviluppando le conoscenze e la comprensione dell'evoluzione delle zoonosi e delle potenziali zoonosi.

ØIl programma sosterrà azioni volte a migliorare la prevenzione e il controllo delle infezioni, a effettuare rapidamente e correttamente prove per rilevare e diagnosticare le infezioni, a utilizzare gli antimicrobici idonei per la cura dei pazienti e a ridurre l'uso improprio e pericoloso di antimicrobici in tutti gli ambiti. Una componente internazionale garantirà che la politica sanitaria europea sia in linea con gli sviluppi internazionali e integri utilmente le azioni su questioni di interesse regionale e mondiale.

Complementarità con le politiche dell'UE e nazionali

ØIl principio fondamentale del nuovo programma consisterà nella sua funzione di catalizzatore di nuovi approcci basati sulle migliori pratiche, su soluzioni innovative o sui risultati di progetti di ricerca, contribuendo a realizzare sperimentazioni e prove a livello di popolazione sensibile prima di rendere pienamente operativi tali approcci. Il nuovo programma interagirà inoltre con il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Mentre tale dispositivo offrirà incentivi per il varo di nuove riforme, il nuovo programma "UE per la salute" può sostenere il coordinamento dell'attuazione in tutti gli Stati membri.

ØIl nuovo programma mirerà a conseguire risultati direttamente connessi alla salute, creando in tal modo sinergie e contribuendo a integrare la salute in altri programmi dell'UE quali il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo Plus, Orizzonte Europa, il programma Europa digitale, il programma per il mercato unico e la politica agricola comune. Fornendo i necessari contributi sanitari, il nuovo programma opererà in collaborazione e in complementarità con rescEU, che è a sua volta incentrato sui mezzi di risposta diretta alle crisi, sulla costituzione di scorte, come pure sulla mobilitazione e sull'invio di attrezzature e personale in situazioni di emergenza.

ØIl nuovo programma opererà di concerto con gli Stati membri, nel rispetto della ripartizione delle competenze di cui all'articolo 168 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e attingendo dai meccanismi di cooperazione esistenti, concentrandosi sugli aspetti strategici e transfrontalieri.

ØLa complementarità con i risultati conseguiti dalle agenzie operanti in ambito sanitario beneficerà di investimenti provenienti dal presente programma, in particolare ai fini del trasferimento delle migliori pratiche, dei protocolli di sorveglianza o dei programmi per lo sviluppo di capacità.

ØIl nuovo programma sosterrà inoltre l'impegno congiunto dell'Unione e dei suoi Stati membri volto a garantire la disponibilità di risorse mediche (farmaci, vaccini, risorse umane e attrezzature), in stretta collaborazione con il futuro programma rescEU.

Aspetti finanziari

ØLa dotazione finanziaria aggiuntiva stanziata da Next Generation EU sarà di 7,7 miliardi di EUR.

MECCANISMO UNIONALE DI PROTEZIONE CIVILE/rescEU

Obiettivo: rafforzare la capacità di risposta del meccanismo unionale di protezione civile

Meccanismo: sovvenzioni e appalti

Esigenze connesse alla crisi e impatto previsto

ØIl rafforzamento delle risorse del meccanismo unionale di protezione civile/rescEU consentirà all'UE e agli Stati membri di essere meglio preparati e di poter reagire con rapidità e flessibilità in situazioni di crisi, in particolare quelle con forti ripercussioni a causa delle perturbazioni che possono infliggere alle nostre economie e società, come visto chiaramente durante l'emergenza Covid-19. Anche se sono relativamente rare, le emergenze e le catastrofi su larga scala possono causare danni gravi e duraturi alle nostre economie e società e richiedono pertanto un livello di pianificazione e preparazione molto maggiore.

ØSulla base degli insegnamenti tratti dalla crisi, l'aumento delle risorse di rescEU dovrebbe consentire all'UE di sviluppare e acquisire capacità di scorta, oltre alla relativa capacità di invio (ad esempio impianti di deposito, mezzi di trasporto e supporto logistico generale).

ØPoiché garantisce una risposta globale efficace dell'UE alle emergenze su larga scala, rescEU necessita della massima flessibilità e di una reale capacità di agire a livello dell'UE, comprese la flessibilità di bilancio, la flessibilità operativa e la capacità di razionalizzazione, in situazioni in cui gli Stati membri in difficoltà non sono in grado di farlo.

ØIl programma rafforzato doterà inoltre l'Unione di risorse e di una efficace infrastruttura logistica per rispondere a diversi tipi di emergenza, compresi quelli con una dimensione medica. Ciò comporterebbe meccanismi che consentano all'UE di:

·acquisire, affittare, noleggiare e stoccare risorse di rescEU identificate;

·introdurre prodotti e personale dall'esterno dell'UE e inviarli all'interno dell'UE;

·trasportare prodotti e personale rapidamente da diversi punti dell'UE ad altri punti in cui sono necessari. Competenze pronte a essere mobilitate a livello internazionale per tutti i tipi di catastrofi (compresi "esperti medici di pronto intervento" – medici specialisti, infermieri, epidemiologi, esperti di terapia intensiva e squadre mediche di emergenza integrate ben attrezzate);

·trasferire rapidamente le vittime/i pazienti in caso di catastrofe in un luogo in cui possano ricevere cure in modo più efficiente quando le capacità locali e nazionali sono in difficoltà. Tale infrastruttura comprenderà un sistema di strutture di assistenza disponibili in tutti gli Stati membri.

ØIl meccanismo prevederà un sistema integrato potenziato di comunicazione in diretta, accessibile a tutti gli Stati membri, affinché le risorse pertinenti possano essere attivate con breve preavviso in qualsiasi momento.

ØSarà inoltre rafforzata la componente relativa alla preparazione e alla risposta a livello internazionale per consentire l'utilizzo delle risorse anche al di fuori dell'UE.

Attuazione

ØL'UE potrà acquistare, finanziare e mettere in atto direttamente risorse strategiche adeguate di rescEU, capacità di deposito logistico e di trasporto logistico, nonché un'infrastruttura di gestione delle informazioni di emergenza interconnessa e adatta a qualsiasi tipo di emergenza, mobilitabili sotto l'egida di rescEU. Tali risorse strategiche saranno complementari a quelle degli Stati membri. Dovrebbero essere situate nel territorio di diversi Stati membri dell'UE in modo da garantire la copertura geografica più efficace in caso di emergenza. Il bilancio dell'UE dovrebbe sostenere i costi di entrata/uscita/trasporto e i costi di magazzinaggio e finanziari.

ØLa Commissione dovrebbe poter acquisire, affittare o noleggiare capacità di trasporto e logistiche (capacità polivalenti di trasferimento aereo/trasporto). Ciò consentirebbe all'UE di rispondere a qualsiasi situazione di emergenza al suo interno e nei paesi terzi (compresi gli aspetti medici: trasferimento di vittime di catastrofi, pazienti, medici, squadre mediche europee, rimpatri, nonché qualsiasi tipo di movimentazione connessa alla risposta alle emergenze). Il deposito dell'assistenza e la capacità di trasporto dovrebbero essere strategicamente interconnessi per aumentare la velocità di fornitura e garantire il buon funzionamento della catena di approvvigionamento.

ØLe procedure amministrative saranno limitate al minimo al fine di ridurre gli oneri e i ritardi di mobilitazione, il che è fondamentale in situazioni di emergenza.

ØrescEU beneficerà di disposizioni che consentono una flessibilità di bilancio, tra cui una programmazione pluriennale per la componente di prevenzione e preparazione e la disponibilità immediata e la flessibilità dei fondi per la risposta. Come ampiamente illustrato dalla crisi della Covid-19, le emergenze sono per loro natura imprevedibili e non distribuite in modo omogeneo nel corso di un periodo di programmazione; tuttavia, quando si verifica un'emergenza, la rapidità di risposta è essenziale.

Complementarità con le politiche dell'UE e nazionali

ØIl meccanismo unionale di protezione civile/rescEU sarà al centro di un approccio più integrato in materia di gestione delle emergenze. Con il suo polo europeo di gestione delle emergenze potenziato, il meccanismo sarà lo sportello unico operativo che gestisce le risorse strategiche dell'UE e fornisce una risposta rapida ed efficace a tutti i tipi di crisi su larga scala.

ØrescEU sarà al servizio di tutti gli Stati membri in vari settori, con diversi tipi di risorse strategiche a seconda della situazione di crisi. Disponendo di proprie risorse logistiche, il meccanismo dovrebbe essere sufficiente per il trasferimento di merci, personale medico e pazienti nella misura necessaria a qualsiasi Stato in difficoltà, fornendo in tempo utile il valore aggiunto tangibile dell'UE.

ØSarà garantita la complementarità della componente del meccanismo unionale di protezione civile/rescEU, in particolare del suo stoccaggio di emergenza, con altre azioni di preparazione finanziate dall'UE. Essa si baserà su criteri specifici, quali le categorie di articoli coperti (ad esempio nicchie specialistiche, esigenze generiche, articoli per gli operatori di primo intervento).

Aspetti finanziari

ØLa dotazione finanziaria aggiuntiva stanziata da Next Generation EU per rescEU sarà di 2 miliardi di EUR.