Bruxelles, 2.4.2020

COM(2020) 143 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE







Risposta al coronavirus












Utilizzare ogni euro disponibile in tutti i modi possibili per proteggere le vite umane e i mezzi di sussistenza


Risposta al coronavirus
Utilizzare ogni euro disponibile in tutti i modi possibili per proteggere le vite umane e i mezzi di sussistenza

1.Introduzione

La pandemia di coronavirus mette alla prova l'Europa in modi che solo pochi mesi fa sarebbero stati inimmaginabili. Questa crisi è innanzitutto un'emergenza sanitaria e la Commissione europea lavora per salvare vite umane e proteggere i mezzi di sussistenza. In quest'ottica tutti i nostri sforzi sono stati intesi a sostenere il lavoro eroico degli operatori sanitari e dei lavoratori in prima linea in Europa che curano i pazienti o fanno sì che il mondo continui ad andare avanti, così come tutti coloro che hanno dovuto interrompere le attività o rimanere a casa per protegge se stessi e gli altri dal virus.

La profondità e l'ampiezza di questa crisi richiedono una risposta senza precedenti in termini di portata, rapidità e solidarietà. Vi è urgente necessità di fornire un sostegno, che si tratti di acquistare e consegnare dispositivi medici e di protezione o di garantire che gli indigenti possano continuare ad avere accesso ai generi alimentari o soddisfare altre necessità di base, o ancora di far sì che le persone abbiano un reddito e un lavoro a cui tornare, di tenere in vita le imprese e fare in modo che la nostra economia sia pronta a riprendersi non appena possibile.

Questo ha ispirato l'ampio pacchetto di risposte della Commissione, che comprende misure per spingere l'industria ad accelerare la produzione, creare una scorta comune di dispositivi di protezione da distribuire immediatamente dove sono necessari e organizzare appalti congiunti con gli Stati membri per ordinare le forniture più urgenti. È stato istituito un gruppo di esperti provenienti da tutta l'Europa per garantire che gli Stati membri possano avvalersi delle migliori conoscenze disponibili e sono stati immediatamente allocati fondi per la ricerca di cure e di vaccini.

La Commissione ha inoltre intensificato gli sforzi per rendere il bilancio dell'UE più prontamente disponibile, per rendere pienamente flessibili le norme in materia di aiuti di Stato e per attivare per la prima volta la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita. Insieme alle misure adottate dalla Banca centrale europea, questa risposta dell'UE consente agli Stati membri di disporre di una capacità fiscale e finanziaria senza precedenti per aiutare i più bisognosi.

In questo contesto, il 13 marzo la Commissione ha proposto l'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus, incentrata su ciò che era immediatamente necessario, disponibile e realizzabile. L'iniziativa è entrata in vigore in tempi record e ora consente agli Stati membri di spendere i fondi della politica di coesione per sostenere i sistemi sanitari e il loro personale, per aiutare i lavoratori e i loro datori di lavoro attraverso regimi di riduzione dell'orario lavorativo e per supportare le piccole imprese offrendo loro liquidità. Anche il Fondo di solidarietà dell'UE è stato esteso alle emergenze sanitarie.

Ciò farà la differenza sul terreno. Tuttavia, ogni giorno che passa ci impone di fare di più. Per questo motivo la Commissione europea sta adottando una serie di misure coraggiose e senza precedenti. Al centro delle proposte odierne c'è un impegno semplice: utilizzeremo ogni euro a nostra disposizione in tutti i modi possibili per salvare vite umane e proteggere i mezzi di sussistenza.

A tal fine, oggi proponiamo di:

ücreare un nuovo strumento di solidarietà dell'UE per un importo di 100 miliardi di EUR per aiutare i lavoratori a mantenere il proprio reddito e le imprese a trattenere il personale;

ürendere pienamente flessibili i fondi strutturali e d'investimento europei, affinché ogni euro possa essere destinato ora a sostenere gli sforzi nel settore della salute pubblica o ad attenuare l'impatto economico per le persone e le imprese;

ümettere ogni euro disponibile nel bilancio dell'UE di quest'anno in uno strumento di emergenza per sostenere gli sforzi volti a salvare vite umane.

Inoltre saranno presentate proposte specifiche per garantire che le persone indigenti possano continuare a ricevere forniture di generi alimentari e vi sarà un sostegno ad hoc per gli agricoltori e i pescatori che sono al centro di molte delle nostre comunità locali e stanno contribuendo a mantenere attiva la catena di approvvigionamento alimentare in Europa.

In tempi di crisi non sono possibili tentennamenti, mezze misure o esitazioni. Con il pacchetto odierno l'Europa sta dimostrando di voler utilizzare al massimo le proprie risorse per fare tutto il possibile.

2.Proteggere i mezzi di sussistenza: salvaguardare i posti di lavoro delle persone e l'attività delle imprese

2.1 SURE: un regime a livello dell'UE per attenuare i rischi di disoccupazione

In Europa ci sono molte persone soffrono più di altre semplicemente a causa del lavoro che svolgono o del luogo in cui vivono. In un'Unione di cittadini e nazioni che sono tutti colpiti dalla stessa crisi dobbiamo essere tutti a disposizione dell'altro, sia esso ricco o povero, sia esso dell'est, dell'ovest, del sud o del nord. Questo vale in particolare quando si tratta di attenuare l'impatto economico.

Di fronte a una crisi di questo tipo, il rischio più grande è che la politica sia troppo cauta o troppo rigida. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di compiere altri passi coraggiosi per garantire che coloro che sono duramente colpiti senza averne nessuna colpa abbiano il pieno sostegno per superare questa prova.

Questa premessa è al centro della proposta odierna della Commissione per SURE, un nuovo strumento che erogherà fino a 100 miliardi di EUR di prestiti ai paesi che ne hanno bisogno per far sì che i lavoratori percepiscano un reddito e che le imprese mantengano il proprio personale. Questo sostegno consentirà ai cittadini di continuare a pagare l'affitto e le bollette e comprare generi alimentari, e aiuterà a fornire all'economia la necessaria stabilità.

I prestiti si basano sulle garanzie fornite dagli Stati membri e saranno convogliati laddove le necessità sono più urgenti. Tutti gli Stati membri potranno avvalersi di questo strumento, che tuttavia rivestirà un'importanza particolare per quelli maggiormente colpiti.

SURE finanzierà i regimi di riduzione dell'orario lavorativo e misure analoghe, aiutando gli Stati membri a preservare i posti di lavoro e a tutelare i dipendenti e i lavoratori autonomi dal rischio di licenziamento e perdita di reddito. Le imprese potranno ridurre temporaneamente l'orario di lavoro dei dipendenti avvalendosi di un sostegno al reddito fornito dallo Stato per le ore non lavorate. I lavoratori autonomi beneficeranno di una sostituzione del reddito per l'emergenza in corso.

In passato un approccio analogo si è rivelato un potente strumento nelle grandi crisi economiche. In particolare, durante l'ultima crisi finanziaria, ha contribuito ad evitare un più severo impatto della recessione e ad accelerare la ripresa. Regimi di questo tipo erano già in vigore in 18 Stati membri prima della pandemia e da allora sono stati prorogati. Ad oggi tutti gli altri Stati membri prevedono regimi analoghi o li adotteranno prossimamente.

2.2 Aiutare gli indigenti

Adesso che nella maggior parte d'Europa viene attuato il distanziamento sociale per rallentare la diffusione del virus, è ancora più importante che coloro che si affidano ad altri per le loro esigenze più basilari non siano privati degli aiuti.

Questo vale in particolare per gli indigenti dell'Unione che ricevono aiuti alimentari e altri prodotti essenziali attraverso il Fondo di aiuti europei agli indigenti. Tuttavia, molti volontari che forniscono questo aiuto non possono più essere mobilitati poiché spesso rientrano nel gruppo più a rischio in caso di contagio. Per questo motivo la Commissione propone oggi una certa flessibilità per consentire agli Stati membri di introdurre nuovi metodi, come l'uso di buoni elettronici, e di acquistare dispositivi di protezione per coloro che forniscono l'aiuto.

2.3 Sostegno ai nostri agricoltori e ai nostri pescatori

L'agricoltura e la pesca europee sono il cuore pulsante e il tessuto sociale di molte comunità nell'Unione. Esse svolgono un ruolo essenziale nel fornirci il cibo che mangiamo e si basano su secoli di tradizione e competenza.

La crisi attuale ha colpito duramente i pescatori e gli acquacoltori, e questo sta avendo ripercussioni sulle nostre filiere alimentari e sulle economie locali che vivono di questo settore.

La Commissione presenta oggi proposte legislative per introdurre misure eccezionali di flessibilità nel Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Queste misure consentirebbero agli Stati membri di sostenere i pescatori in caso di sospensione temporanea delle attività di pesca, di supportare gli acquacoltori in caso di sospensione o di riduzione temporanee della produzione e di aiutare le organizzazioni di produttori per lo stoccaggio temporaneo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura.

Allo stesso modo, gli agricoltori europei devono essere sostenuti in questa crisi per garantire i mezzi di sussistenza e mantenere l'approvvigionamento alimentare.

In quest'ottica, la Commissione proporrà a breve una serie di misure concrete per garantire che gli agricoltori e gli altri beneficiari possano ottenere il sostegno di cui hanno bisogno dalla politica agricola comune. Queste prevedranno tempi più lunghi sia per la presentazione delle richieste di sostegno da parte degli agricoltori che per consentire alle amministrazioni di elaborarle. Per contribuire ad aumentare la liquidità degli agricoltori, la Commissione proporrà di aumentare gli anticipi per i pagamenti diretti e i pagamenti per lo sviluppo rurale. Esaminerà inoltre la possibilità di offrire ulteriore flessibilità nei controlli in loco per limitare il più possibile la necessità di contatti fisici e ridurre gli oneri amministrativi.

3.Proteggere le nostre economie e la nostra popolazione: mettere a disposizione subito ogni euro dei fondi della politica di coesione

Oggi la Commissione mantiene la promessa di utilizzare rapidamente ogni euro disponibile. In quest'ottica, tutti gli importi non impegnati provenienti dai tre fondi della politica di coesione — il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione — possono essere mobilitati per far fronte agli effetti della crisi sanitaria.

A tal fine, la Commissione propone la massima flessibilità per i trasferimenti tra fondi e tra categorie di regioni. Per garantire che vengano utilizzate tutte le somme disponibili, eccezionalmente non vi sarà alcun obbligo di cofinanziamento nazionale per nessuno dei fondi della politica di coesione. Si tratta di un cambiamento senza precedenti che riflette la necessità degli Stati membri di utilizzare tutti i mezzi disponibili per sostenere i loro cittadini in questo momento.

Inoltre, la Commissione propone di non limitare le spese per obiettivi strategici, i cosiddetti requisiti di concentrazione tematica. Ciò garantirà che i fondi possano essere reindirizzati laddove le necessità sono più urgenti.

Sono proposte anche ulteriori semplificazioni per garantire la certezza del diritto e ridurre gli oneri amministrativi, tra cui il fatto di non dover modificare gli accordi di partenariato, il posticipo dei termini per le relazioni annuali e l'ammissione di una limitata flessibilità finanziaria alla chiusura dei programmi. Questo si applicherà a tutti i fondi della politica di coesione.

Con queste proposte, gli Stati membri saranno in grado di spendere immediatamente tutte le somme disponibili a favore del settore sanitario in tutte le regioni d'Europa, nonché di sostenere regimi di riduzione dell'orario lavorativo e di fornire sostegno alla liquidità delle PMI.

4.Proteggere le vite umane: assegnare tutte le risorse disponibili a uno strumento di emergenza per sostenere il settore sanitario

Nella sua storia l'Unione europea non ha mai affrontato una crisi sanitaria con una vastità o una rapidità di diffusione simili. Per far fronte a questa crisi la priorità assoluta è salvare vite umane e rispondere alle esigenze dei nostri sistemi sanitari e degli operatori del settore che compiono miracoli ogni giorno in tutta l'Unione.

La Commissione si sta adoperando con ogni mezzo per garantire la fornitura di dispositivi di protezione e di apparecchi di respirazione. Nonostante i notevoli sforzi produttivi dell'industria, in alcuni settori gli Stati membri devono ancora far fronte a gravi carenze. Inoltre, non dispongono di strutture di cura sufficienti, difficoltà a cui sarebbe possibile ovviare trasferendo i pazienti in zone con maggiori risorse e inviando il personale medico nei luoghi più colpiti. Un sostegno sarà inoltre necessario per l'esecuzione di tamponi a livello capillare, per la ricerca medica, per l'impiego di nuovi trattamenti e per la produzione, l'acquisto e la distribuzione di vaccini in tutta l'UE.

L'UE propone oggi di utilizzare tutti i fondi della dotazione di bilancio dell'Unione disponibili per l'anno in corso al fine di far fronte alle esigenze dei sistemi sanitari europei.

La quasi totalità di queste somme, pari a 2,7 miliardi di EUR, sarà assegnata allo Strumento per il sostegno di emergenza, mentre i restanti 300 milioni di EUR saranno destinati al programma rescEU per finanziare la creazione di scorte comuni di apparecchiature.

La proposta consentirà di sostenere in modo flessibile, rapido e diretto due priorità ad ampio raggio. La prima consiste nel contribuire alla gestione della crisi sanitaria e nel garantire attrezzature e forniture vitali, dai ventilatori ai dispositivi di protezione individuale. Potrebbe inoltre includere anche l'assistenza medica per le persone più vulnerabili, comprese quelle che si trovano nei campi profughi. Un secondo ambito di intervento sarà finalizzato ad aumentare gli sforzi per quanto riguarda sia i tamponi che i trattamenti. Per guadagnare tempo prezioso e risparmiare risorse finanziare essenziali, la proposta consentirebbe inoltre alla Commissione di occuparsi direttamente delle forniture per conto degli Stati membri.

Questa iniziativa rappresenta uno sforzo collettivo europeo per salvare vite umane e sostenersi a vicenda. In questo spirito di solidarietà, dovrebbe essere aperta a tutti coloro che desiderano contribuire finanziariamente al fondo. I contributi potrebbero provenire dagli Stati membri, dal settore privato o dalle ONG, dalla società civile o dai cittadini, o da qualsiasi altra parte interessata a contribuire.

5.Prossime tappe: risollevarsi e restare saldamente uniti

Il pacchetto di proposte odierno intende innanzitutto dare sostegno alle persone. Si tratta di ottenere le attrezzature necessarie per gli operatori in prima linea e di aiutare i volontari che sostengono i più vulnerabili. Si tratta di dare sollievo ai lavoratori preoccupati per il loro posto di lavoro, ai datori di lavoro preoccupati per il loro personale, alle piccole imprese preoccupate per il loro futuro e ai lavoratori autonomi preoccupati per il loro reddito.

Ora dobbiamo trasformare urgentemente le proposte in norme e passare dalla normativa all'attuazione in tempi record. Nelle prossime settimane la Commissione collaborerà a stretto contatto con i colegislatori al fine di garantire che queste proposte possano iniziare a produrre risultati dove è più necessario.

A tal fine, la Commissione sostiene già gli Stati membri affinché i fondi possano andare a coloro che ne hanno bisogno il più rapidamente possibile. La Commissione ha istituito una task force per l'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus affinché funga da sportello unico per le questioni pratiche e giuridiche. Sono a disposizione degli Stati membri gruppi specifici per paese in grado di fornire una consulenza mirata su come riorientare i fondi strutturali inutilizzati.

Questo pacchetto costituisce la più recente manifestazione di quello che deve essere un impegno massiccio e costante per proteggere le vite umane e i mezzi di sussistenza. Grazie ad esso sarà possibile utilizzare al massimo il bilancio dell'UE di quest'anno. Tuttavia, il bilancio settennale dell'UE giunge a scadenza quest'anno e non è stato ancora raggiunto un accordo sul nuovo bilancio. Questo si verifica in un momento in cui l'UE ha bisogno di delineare un piano di ripresa per far sì che la sua economia possa ripartire e che i suoi cittadini possano riprendere a lavorare non appena lo si potrà fare in sicurezza. Questo piano ci aiuterà anche ad aumentare la nostra resilienza di fronte alle altre sfide che ci attendono.

Solo un bilancio dell'UE a lungo termine che sia poderoso e flessibile ci consentirà di raggiungere questi obiettivi rapidamente. È giunta l'ora di fare in modo di disporre di un bilancio dell'UE in grado di aiutare l'Europa a risollevarsi e a restare saldamente unita. Le discussioni sul prossimo bilancio dovranno ora essere considerate in questi termini e rappresentare la forza motrice della ripresa in Europa.

Queste proposte dimostrano il reale valore di far parte di un'Unione in cui chi può permettersi un po' di più aiuta chi ha bisogno di un po' di più. L'Europa, per affrontare la crisi prima e per iniziare il cammino verso la ripresa poi, avrà bisogno sempre più di questo spirito di solidarietà e di investimenti enormi e urgenti per fa ripartire l'economia e garantire l'occupazione. Nel contempo, l'UE continuerà a dimostrare responsabilità, solidarietà e leadership a livello mondiale.

Il pacchetto in breve

üLa Commissione propone di creare SURE, un nuovo strumento di solidarietà dell'UE per aiutare i lavoratori a preservare il proprio reddito e sostenere le imprese affinché rimangano in attività e mantengano il personale. SURE garantirà assistenza finanziaria fino a 100 miliardi di EUR sotto forma di prestiti dell'UE e sarà un regime a livello dell'UE per attenuare i rischi di disoccupazione.

üLa Commissione propone di adeguare il Fondo di aiuti europei agli indigenti per garantire che le forniture di generi alimentari continuino a raggiungere chi ne ha bisogno, assicurando nel contempo la sicurezza sia di chi le fornisce che di chi le riceve.

üLa Commissione propone misure specifiche per sostenere i pescatori e gli agricoltori europei che svolgono un ruolo essenziale nel mantenere l'approvvigionamento alimentare e nel sostentare le nostre comunità locali.

üLa Commissione propone di consentire l'utilizzo di ogni euro disponibile dei fondi strutturali e d'investimento europei per la risposta al coronavirus. In parole semplici, si tratta di una flessibilità massima: nessun limite ai trasferimenti tra fondi o tra regioni, nessun limite di spesa per obiettivo politico, nessun obbligo di cofinanziamento.

üLa Commissione propone di riorientare ogni euro disponibile del bilancio dell'UE di quest'anno per contribuire a salvare vite umane attraverso un nuovo strumento di solidarietà dell'UE. Ciò permetterà di destinare 3 miliardi di EUR per sostenere gli Stati membri nella gestione della crisi sanitaria.