Bruxelles, 15.5.2019

JOIN(2019) 9 final

COMUNICAZIONE CONGIUNTA AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

L'UE e l'Asia centrale: nuove opportunità per un partenariato rafforzato


Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio

L'UE e l'Asia centrale: nuove opportunità per un partenariato rafforzato

INTRODUZIONE

L'Unione europea (UE) e i cinque paesi dell'Asia centrale (Kazakhstan, Repubblica del Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) mantengono relazioni di lunga data basate su forti interessi reciproci.

La strategia dell'UE per l'Asia centrale del 2007 1 ha aiutato l'UE e l'Asia centrale a raggiungere un livello di cooperazione senza precedenti. La posizione strategica dell'Asia centrale al crocevia tra l'Europa e l'Asia, la sua quota nelle importazioni energetiche dell'UE e il potenziale di mercato rappresentato da settanta milioni di abitanti, nonché l'interesse dell'UE nella sicurezza regionale, hanno reso l'Asia centrale un partner sempre più importante per l'UE.

Alcuni degli sviluppi attuali in Asia centrale hanno aperto ulteriori nuove opportunità per portare avanti il partenariato tra UE e Asia centrale. I processi di riforma nella regione hanno innescato una richiesta di riconoscimento politico e sostegno alla modernizzazione da parte dell'UE. Il nuovo slancio nella cooperazione regionale, testimoniato dal primo vertice informale dei leader dell'Asia centrale a marzo 2018 ad Astana, ha rafforzato la pertinenza dell'esperienza dell'UE nella creazione di soluzioni concertate a sfide comuni. L'impegno rinnovato per promuovere la connettività euroasiatica ha aumentato l'interesse per l'approccio adottato dall'UE in materia di connettività sostenibile. Il potenziamento della cooperazione tra l'Asia centrale e l'Afghanistan ha stabilito nuovi parametri per gli sforzi compiuti dall'UE per promuovere la pace nel paese. Inoltre, le nuove ambizioni mostrate da alcuni paesi dell'Asia centrale che auspicano un ruolo più attivo negli affari mondiali e regionali aumentano il potenziale di cooperazione con l'UE su obiettivi comuni.

L'impegno dell'UE nella regione può basarsi su vantaggi significativi. I paesi dell'Asia centrale possono confidare nell'UE come donatore principale e partner impegnato nel loro processo di riforma e transizione economica, grande sostenitore della loro integrazione nel sistema commerciale mondiale, fonte di investimenti di qualità e tecnologie all'avanguardia e fautore naturale dei loro sforzi di cooperazione regionale.

La presente comunicazione congiunta mira a forgiare un partenariato più forte, moderno e non esclusivo con i paesi dell'Asia centrale, affinché la regione si sviluppi come spazio economico e politico sostenibile, più resiliente, prospero e maggiormente interconnesso. Il processo si baserà sulle lezioni apprese dall'impegno dell'UE nella regione, prenderà in considerazione altre strategie pertinenti tra cui la Strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea 2 , il Nuovo consenso europeo in materia di sviluppo 3 , la Strategia dell'UE per collegare l'Europa e l'Asia 4  e la Strategia dell'UE per l'Afghanistan 5 e sarà improntato all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite 6 .

La strategia dell'UE è incentrata su tre priorità interconnesse e sinergiche:

ØPartenariato per la resilienza

L'UE collaborerà con i paesi dell'Asia centrale per anticipare e affrontare le sfide che hanno ripercussioni sui loro obiettivi socioeconomici e sulla loro sicurezza e per migliorare la loro capacità di abbracciare le riforme e la modernizzazione. Promuoverà la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto, intensificherà la cooperazione relativa all'attuazione degli impegni di Parigi per il clima e alla lotta contro le sfide ambientali transregionali per trasformarle in opportunità e rafforzerà la cooperazione in materia di migrazione.

ØPartenariato per la prosperità

L'UE collaborerà con i paesi dell'Asia centrale per sbloccare il loro considerevole potenziale di crescita favorendo lo sviluppo di un settore privato competitivo e promuovendo un contesto per gli investimenti affidabile e aperto. Collaborerà allo sviluppo di competenze, ricerca e innovazione, con un'attenzione particolare ai giovani. L'UE lavorerà per eliminare i vincoli strutturali al commercio e agli investimenti intraregionali, sosterrà l'adesione dei restanti paesi dell'Asia centrale all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e promuoverà una connettività sostenibile.

ØMigliore collaborazione

L'UE lavorerà assieme ai paesi dell'Asia centrale per rafforzare l'architettura del partenariato, intensificando il dialogo politico e aprendo nuovi spazi per la partecipazione della società civile. Continuerà a operare come uno dei principali partner per lo sviluppo della regione. Rafforzerà la diplomazia pubblica per sottolineare i vantaggi del partenariato per la regione e per i cittadini.

Rispettando le aspirazioni e gli interessi di ciascuno dei suoi partner dell'Asia centrale e continuando a tener conto della necessità di operare una distinzione tra le situazioni specifiche di ciascun paese, l'UE cercherà di approfondire il suo impegno con i paesi dell'Asia centrale che desiderano intensificare le relazioni e ne hanno la capacità. L'UE si adopererà per collaborare con paesi terzi e organizzazioni internazionali negli ambiti in cui un maggiore coinvolgimento possa contribuire agli obiettivi generali dell'UE e della presente Strategia. Gli accordi rafforzati di partenariato e di cooperazione (ARPC) bilaterali di nuova generazione, che l'UE ha concluso e che potrebbe concludere con i singoli paesi dell'Asia centrale 7 , continueranno a rappresentare uno dei pilastri dell'impegno dell'UE. La presente comunicazione congiunta mira a mobilitare l'insieme generale delle politiche e degli strumenti dell'UE, che verranno utilizzati per portare il partenariato tra UE e Asia centrale al livello successivo, e servirà altresì da guida alla programmazione dell'assistenza e della cooperazione allo sviluppo dell'UE.

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Priorità trasversali: investire nella cooperazione regionale nell'Asia centrale

L'UE ha interesse che l'Asia centrale diventi una regione in cui prevalgano una connettività e una cooperazione basate sulle regole anziché sull'antagonismo e sulla rivalità. L'UE è determinata a investire nelle nuove opportunità e nel crescente potenziale di cooperazione nella e con la regione nel suo insieme.

La cooperazione regionale dovrebbe permettere ai paesi dell'Asia centrale di gestire meglio la propria interdipendenza, correggere le vulnerabilità e affrontare le preoccupazioni comuni, sbloccare il proprio potenziale di crescita economica, aumentare l'influenza sugli affari internazionali e preservare la propria indipendenza e identità. Anche se spetta ai paesi dell'Asia centrale individuare le modalità per promuovere forme volontarie di cooperazione regionale secondo i propri ritmi, l'UE sosterrà tali processi, sulla base dell'esperienza maturata riguardo ai vantaggi che i meccanismi di integrazione e una maggiore connettività possono apportare.

I dialoghi tra UE e Asia centrale e i programmi regionali finanziati dall'UE contribuiranno a promuovere soluzioni di cooperazione a livello regionale in ambiti come l'ambiente, l'acqua, i cambiamenti climatici e l'energia sostenibile, l'istruzione, lo Stato di diritto, la connettività sostenibile, la politica in materia di droga, la sicurezza e la prevenzione della radicalizzazione, la gestione delle frontiere e l'agevolazione degli scambi intraregionali.

Ogniqualvolta necessario per l'UE e l'Asia centrale, e in funzione delle questioni, il dialogo e i programmi di cooperazione con i paesi dell'Asia centrale potranno essere estesi agli stati vicini, come i paesi del partenariato orientale, l'Afghanistan e altri. L'Asia centrale e l'Afghanistan sono sempre più importanti l'una per l'altro, dato il loro interesse comune in materia di sicurezza e stabilità, gestione delle risorse idriche e instaurazione di un'effettiva connettività. L'integrazione dell'Afghanistan, se del caso, negli incontri di dialogo e nei programmi regionali pertinenti tra UE e Asia centrale, nonché il sostegno a un maggior numero di progetti di cooperazione trilaterale con i partner afgani e dell'Asia centrale, continueranno a essere una priorità.

1.    PARTENARIATO PER LA RESILIENZA

È nell'interesse strategico dell'UE rafforzare la resilienza dell'Asia centrale, dei suoi paesi e delle sue società. Questo richiede un rafforzamento della loro capacità di prevedere e sopportare le pressioni interne ed esterne, avviare le riforme e affrontare le sfide derivanti da globalizzazione, rapida crescita demografica, cambiamenti climatici e degrado ambientale, pressione sulle risorse idriche ed energetiche, migrazione della manodopera e nuove minacce alla sicurezza. Date le differenze significative tra i modelli e i livelli di sviluppo socioeconomico dei paesi dell'Asia centrale, l'UE si concentrerà sulle vulnerabilità più complesse, basandosi sui punti di forza esistenti e concentrando gli sforzi sugli ambiti in cui può fare la differenza. La promozione di opportunità al riguardo per i giovani dell'Asia centrale, sempre più connessi e ambiziosi, nonché l'emancipazione femminile, rimangono priorità fondamentali per l'UE.

1.1.    Promuovere la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto

Il consolidamento delle istituzioni democratiche, l'emancipazione dei cittadini e l'istituzione di strutture di governance politica ed economica più inclusive, la promozione dello Stato di diritto, la maggiore rendicontabilità delle istituzioni pubbliche e la garanzia del rispetto dei diritti umani sono condizioni fondamentali per assicurare lo sviluppo sostenibile dell'Asia centrale. Il rispetto dei diritti umani rimane quindi un elemento essenziale delle relazioni bilaterali tra l'UE e i paesi della regione.

L'UE continuerà a promuovere il rispetto dei diritti umani in conformità alle norme internazionali, in particolare in materia di libertà di espressione (compreso il pluralismo dei mezzi di comunicazione), libertà di associazione, diritti delle donne, diritti dei minori, diritti delle minoranze e lotta contro le discriminazioni, nonché prevenzione ed eliminazione della tortura. L'UE si adopererà altresì per istituire partenariati, ad esempio nel contesto dell'iniziativa "Good Human Rights Stories" (storie positive nell'ambito dei diritti umani).

L'UE incoraggerà i paesi dell'Asia centrale a cooperare ulteriormente con le procedure speciali, le agenzie e gli organi previsti dai trattati delle Nazioni Unite. Promuoverà la cooperazione nei consessi multilaterali in materia di diritti umani, come il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e il Terzo comitato dell'Assemblea generale dell'ONU. Coopererà inoltre affinché vengano ratificate e attuate le principali convenzioni e risoluzioni internazionali sulle norme fondamentali del lavoro e sui diritti umani, utilizzando a tal proposito il regime speciale di incentivazione per lo sviluppo sostenibile e il buon governo (SPG+) per i paesi ammissibili della regione. L'esperienza maturata dagli Stati membri dell'UE riguardo agli adeguamenti giuridici necessari per aderire allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale potrebbe rivelarsi utile per i paesi dell'Asia centrale.

La partecipazione della società civile al processo decisionale pubblico ricopre un ruolo determinante per garantire la sostenibilità dei processi di modernizzazione in corso nell'Asia centrale. L'UE promuoverà un contesto giuridico e politico favorevole per la società civile che consenta a difensori dei diritti umani, giornalisti, sindacalisti indipendenti e organizzazioni dei datori di lavoro di operare liberamente e in modo sicuro. Incoraggerà inoltre il dialogo e la cooperazione tra la società civile e le amministrazioni a tutti i livelli.

L'UE intensificherà gli sforzi per promuovere la democrazia, lo Stato di diritto e la buona governance, elementi necessari per rendere le istituzioni pubbliche più reattive e responsabili nei confronti dei loro cittadini e attirare investimenti esteri. Continuerà a essere impegnata nella promozione di un processo elettorale equo e trasparente. Intensificherà la cooperazione giuridica e giudiziaria, anche con il Consiglio d'Europa, per promuovere l'indipendenza e l'efficienza dei sistemi giudiziari. Poiché la corruzione continua a destare grande preoccupazione nella regione, l'UE metterà le proprie competenze a disposizione dei paesi che vogliono apportare le modifiche necessarie alla propria legislazione e ai propri sistemi amministrativi e rafforzare le proprie istituzioni di vigilanza indipendenti.

Tenuto conto delle ricadute positive in molte aree, dalla lotta contro la radicalizzazione allo sviluppo del settore privato, l'UE promuoverà, anche grazie all'integrazione dell'Agenda delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza negli aspetti pertinenti della propria cooperazione, la parità di genere e l'emancipazione delle donne e delle ragazze, il cui potenziale di coinvolgimento nella vita sociale, economica e politica non è ancora opportunamente sfruttato nella regione. L'Iniziativa Spotlight 8 potrebbe ricoprire un ruolo importante in tale ottica.

La promozione di un lavoro dignitoso e del rispetto delle norme internazionali del lavoro rimane una priorità. L'UE contribuirà a consolidare i progressi compiuti negli ultimi anni in materia di conformità alle convenzioni fondamentali dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e a favorire la ratifica e l'attuazione delle convenzioni dell'OIL in materia di ispezioni sul lavoro, salute e sicurezza sul lavoro e condizioni di lavoro. Promuoverà la conformità con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani.

A tale riguardo, la cooperazione con l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) 9 , anche a livello locale, sarà essenziale. L'UE incentiverà l'adesione ai principi e agli impegni dell'OSCE e la loro applicazione, rafforzerà la cooperazione con le istituzioni autonome dell'OSCE, ossia l'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell'uomo, l'Alto commissario per le minoranze nazionali e il Rappresentante per la libertà dei media, e incoraggerà i paesi dell'Asia centrale a intensificare il loro impegno nei confronti dell'Organizzazione e a sostenere le sue missioni sul campo nella regione.

Infine, l'UE rafforzerà la cooperazione con l'Organizzazione di cooperazione e sviluppo economico e con l'OIL al fine di promuovere un ambiente sano per le attività economiche e l'Agenda per il lavoro dignitoso.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øl'utilizzo di programmi regionali volti a sostenere la condivisione delle esperienze in materia di riforma giudiziaria e giuridica, diritti umani, norme internazionali del lavoro, buona governance, riforma elettorale ed emancipazione femminile tra l'UE e l'Asia centrale, tra i paesi stessi dell'Asia centrale e con i paesi del partenariato orientale;

Ølo sviluppo di opportunità formative in materia di diritti umani e capacità di sensibilizzazione per attivisti della società civile e difensori dei diritti umani e la promozione di contatti transfrontalieri tra loro nella regione, nonché con i loro omologhi nell'UE e nei paesi del partenariato orientale;

Øl'istituzione di un dialogo specifico in materia di norme sul lavoro, imprese e diritti umani.

1.2.    Rafforzare la cooperazione in materia di gestione delle frontiere, migrazione e mobilità e la cooperazione intesa ad affrontare le sfide comuni inerenti alla sicurezza

L'UE e l'Asia centrale sono partner di lunga data in materia di sicurezza. Gli incontri periodici del dialogo ad alto livello in materia di sicurezza tra l'UE e l'Asia centrale offrono un'occasione di scambio di opinioni sulle grandi sfide in materia di sicurezza e sulle risposte politiche efficaci. L'UE promuoverà un approccio integrato nei confronti della cooperazione con la regione in materia di sicurezza e intensificherà la cooperazione per affrontare le principali cause di fondo dell'insicurezza come povertà, esclusione sociale ed emarginazione, partecipazione politica limitata, carenze istituzionali, corruzione e cattiva gestione delle risorse naturali. Al fine di contribuire a una sicurezza umana sostenibile, l'UE intende discutere del settore della sicurezza con i paesi dell'Asia centrale e prevedere una cooperazione volta a promuovere la relativa assunzione di responsabilità e l'efficacia della sua riforma.

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale sono potenziali moltiplicatori di minacce. L'UE integrerà quindi ulteriormente il legame tra ambiente, clima e sicurezza nel proprio dialogo politico, nelle azioni di prevenzione dei conflitti, nelle azioni umanitarie e di sviluppo e nelle strategie volte a ridurre il rischio di catastrofi nell'Asia centrale.

Il terrorismo e l'estremismo violento restano una sfida sia nell'UE che nell'Asia centrale. La cooperazione volta a prevenire l'estremismo violento, la radicalizzazione e il finanziamento del terrorismo e ad affrontare il problema del rientro dei terroristi combattenti stranieri continuerà a essere una priorità del partenariato e verrà sviluppata grazie alla nuovissima figura dell'esperto UE in materia di sicurezza e antiterrorismo con competenze regionali per l'Asia centrale, in collaborazione con la società civile e prestando un'attenzione costante ai diritti umani. L'UE promuoverà lo scambio di buone prassi inerenti alla prevenzione dell'estremismo violento, tra cui la ricerca sui fattori scatenanti dell'estremismo violento, le misure di prevenzione e la contro messaggistica. Mirerà a rafforzare la resilienza delle comunità locali nei confronti dell'estremismo violento nel rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto e tenendo conto delle questioni di genere, in linea con il Piano d'azione delle Nazioni Unite per prevenire l'estremismo violento.

Sulla base degli insegnamenti tratti da programmi precedenti nella regione, l'UE intensificherà la cooperazione con l'Asia centrale in materia di gestione integrata moderna delle frontiere, estendendo gli sforzi di cooperazione regionale all'Afghanistan. L'UE cercherà altri modi di intensificare la cooperazione con la regione nella lotta contro la criminalità organizzata, il traffico di migranti, la tratta di esseri umani e il traffico illecito di stupefacenti. L'UE continuerà a cooperare allo sviluppo di politiche integrate ed equilibrate in materia di droga.

Con l'intento di migliorare la gestione della migrazione e la mobilità all'interno della regione dell'Asia centrale, e al fine di creare le condizioni per migliorare i contatti interpersonali tra i cittadini dei paesi dell'Asia centrale e quelli dell'UE e di altri paesi partner, la collaborazione rafforzata si concentrerà sulla lotta contro la migrazione irregolare, nel pieno rispetto dei diritti umani. Questo implica una collaborazione in materia di gestione delle frontiere, riammissione dei migranti irregolari e reintegrazione dei rimpatriati, affrontando le cause profonde della migrazione irregolare tramite la promozione della formazione professionale, di condizioni di lavoro dignitose e di lavori di qualità nel paese di origine, sostenendo i canali legali di migrazione e stabilendo una legislazione e sistemi efficaci per assistere le vittime della tratta di esseri umani e le persone che necessitano di protezione internazionale.

A tal fine, l'UE incoraggerà i paesi dell'Asia centrale a elaborare politiche migratorie nazionali, a cooperare a livello regionale e a collaborare sulla questione della governance multilaterale in materia di mobilità e migrazione, sulla base dei principi guida delle Nazioni Unite. Parallelamente, l'UE intensificherà altresì il suo dialogo e la sua cooperazione a livello bilaterale in materia di migrazione e mobilità con i paesi dell'Asia centrale, in particolare nel quadro degli ARPC.

L'UE collaborerà con i paesi dell'Asia centrale per promuovere un ciberspazio aperto, libero e sicuro e migliorare la cibersicurezza.

L'UE continuerà a collaborare con la regione ai fini della non proliferazione delle armi di distruzione di massa, del controllo delle esportazioni dei prodotti a duplice uso nonché della sicurezza e della protezione nucleare, sfruttando appieno il Centro di eccellenza per la mitigazione del rischio chimico, biologico, radiologico e nucleare in Asia centrale. Avvierà un dialogo più serrato con i paesi dell'Asia centrale sulla gestione delle crisi e sul mantenimento della pace.

È altresì nell'interesse dell'UE continuare a monitorare gli sviluppi all'interno di strutture di sicurezza regionali quali l'Organizzazione di cooperazione di Shanghai e l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øil ricorso al dialogo ad alto livello in materia di politica e di sicurezza tra l'UE e l'Asia centrale e alla nuovissima figura dell'esperto UE in materia di sicurezza e antiterrorismo con competenze regionali per l'Asia centrale, onde rafforzare la cooperazione pratica su una più ampia agenda riguardante la sicurezza, che includa la governance e la riforma del settore della sicurezza, le minacce ibride e il nesso acqua-sicurezza;

Øl'organizzazione di incontri specifici tra esperti dell'UE e dell'Asia centrale relativi alla prevenzione dell'estremismo violento e alla lotta contro il terrorismo per promuovere la condivisione delle migliori prassi e il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera in linea con i pertinenti impegni internazionali;

Øl'intensificazione della cooperazione e delle sinergie con l'OSCE in materia di prevenzione e contrasto delle minacce transnazionali in Asia centrale;

Øla collaborazione continuativa sulla politica in materia di droga per rafforzare ulteriormente le politiche nazionali volte a ridurre la domanda di stupefacenti e contrastare l'offerta illegale di droga e la criminalità organizzata collegata;

Øla condivisione delle competenze in materia di cibersicurezza e minacce ibride, inclusa l'opportunità per l'Asia centrale di partecipare all'identificazione congiunta delle minacce ibride nell'ambito dello studio dell'UE sui rischi ibridi;

Øil rafforzamento della cooperazione in materia di gestione integrata moderna delle frontiere, sulla base della collaborazione di lunga data UE-Asia centrale e UE-Afghanistan;

Øl'intensificazione del dialogo e della cooperazione in materia di migrazione e mobilità nel quadro degli ARPC e delle Nazioni Unite.

1.3.    Migliorare la resilienza in materia di ambiente, clima e acqua

L'Asia centrale deve affrontare problemi ambientali sempre più gravi. L'impatto combinato, da una parte, dei cambiamenti climatici che stanno comportando una riduzione della portata dei corsi d'acqua a causa dell'assottigliamento dei ghiacciai che alimentano i fiumi dell'Asia centrale e, dall'altra, della rapida crescita demografica, aggraverà alcuni problemi ambientali della regione, con implicazioni potenziali per lo sviluppo economico, la sicurezza e la migrazione.

L'UE può aiutare la regione a trasformare queste sfide in opportunità. Dato il carattere transfrontaliero di queste sfide, che necessitano di fiducia reciproca e soluzioni concertate, l'UE continuerà a perseguire un approccio regionale nei confronti della cooperazione in materia di ambiente, acqua e cambiamenti climatici.

L'UE collaborerà con i suoi partner dell'Asia centrare per attuare l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici 10  e i contributi previsti a livello nazionale tramite misure concrete volte ad attenuare i cambiamenti climatici e ad adattarvisi e a ridurre il rischio di catastrofi.

L'UE aiuterà i paesi dell'Asia centrale ad adottare elevati standard ambientali e li incoraggerà ad abbandonare i modelli di produzione lineare a vantaggio di un'economia circolare nella quale i prodotti mantengono il proprio valore il più a lungo possibile, l'efficienza dell'energia e delle risorse viene aumentata e i rifiuti e le emissioni di carbonio e di sostanze inquinanti sono ridotti al minimo. Un tale cambiamento verso un consumo e una produzione sostenibili può apportare benefici significativi alla salute umana e alla qualità della vita, favorendo nel contempo la diversificazione economica, creando nuove opportunità commerciali e stimolando la crescita economica.

Sulla base del potenziale della regione in termini di energia solare, eolica e idroelettrica, l'UE incoraggerà le riforme del settore energetico dell'Asia centrale e la sua transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Rendere disponibili le tecnologie e le competenze dell'UE in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica e fornire consulenza sulle riforme normative dovrebbe contribuire a rafforzare la resilienza energetica della regione, aiutare quest'ultima a raggiungere i suoi obiettivi climatici e creare posti di lavoro e opportunità commerciali su entrambi i fronti.

L'UE promuoverà anche una migliore governance ambientale e sosterrà lo sviluppo della capacità dei paesi dell'Asia centrale di integrare le questioni ambientali in altre politiche e nel processo decisionale pubblico, specialmente grazie a una valutazione adeguata degli impatti ambientali. L'UE incentiverà la sostenibilità ambientale degli investimenti nelle infrastrutture di connettività e l'adesione di tutti i paesi dell'Asia centrale agli accordi ambientali multilaterali conclusi a livello regionale e mondiale.

La condivisione di esperienze in materia di gestione sostenibile delle risorse naturali, protezione della biodiversità e turismo ecologico può aiutare a raggiungere una vasta serie di obiettivi, come lo sviluppo rurale, la conservazione degli ecosistemi e la sensibilizzazione ambientale.

In linea con le conclusioni del Consiglio dell'UE sulla diplomazia dell'acqua 11 , la promozione di un programma regionale per l'acqua, la pace e la prosperità rimarrà una priorità essenziale nella regione. L'UE continuerà a incoraggiare soluzioni reciprocamente accettabili per migliorare la cooperazione regionale in materia di gestione equa delle risorse idriche transfrontaliere, di concerto con le pertinenti agenzie dell'ONU e altri partner. Promuoverà l'adesione alla convenzione Acque della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite 12 e la sua attuazione e incoraggerà la cooperazione sul Lago d'Aral e l'attuazione dell'accordo sullo status giuridico del Mar Caspio 13 .

L'UE continuerà a favorire la cooperazione con la regione, anche grazie alla formazione di esperti, con il fine di promuovere la gestione integrata delle risorse idriche, ridurre lo spreco di acqua, migliorare la qualità dell'acqua, ammodernare le infrastrutture e incentivare sistemi moderni di irrigazione dei terreni agricoli.

Essendo la regione particolarmente esposta a calamità naturali e a rischi causati dall'uomo, l'UE sosterrà le iniziative nazionali e regionali finalizzate all'adozione di nuove politiche e normative volte a ridurre il rischio di catastrofi. L'UE metterà altresì a disposizione le sue competenze in materia di protezione civile e risposta alle emergenze al fine di agevolare un approccio regionale più strutturale alla resilienza e alla preparazione.

L'UE continuerà a collaborare alle misure di bonifica ambientale intese ad affrontare il problema dei rifiuti tossici, chimici e radioattivi ereditati dalle attività di estrazione dell'uranio esercitate in passato nella regione.

L'UE utilizzerà i propri strumenti finanziari e le proprie sovvenzioni e garanzie, in particolare quelli forniti dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), e in collaborazione con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e altre banche di sviluppo multilaterali, al fine di mobilitare capitali pubblici e soprattutto privati per progetti ambientali e attività economiche sostenibili sotto il profilo ambientale. La promozione di un solido quadro normativo sarà di importanza cruciale per attirare gli investimenti privati.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øil rafforzamento dei consessi e dei meccanismi di cooperazione interregionale e intraregionale nei settori dell'ambiente, dell'acqua e dei cambiamenti climatici;

Ølo sviluppo della condivisione di esperienze e dei finanziamenti innovativi per incentivare l'energia rinnovabile;

Øla promozione della cooperazione e della ricerca scientifica in materia di gestione delle risorse idriche, nonché del libero accesso a dati affidabili sul clima e sulle risorse idriche, che possano contribuire all'elaborazione di politiche efficaci;

Øil rafforzamento della cooperazione con il Centro regionale delle Nazioni Unite per la diplomazia preventiva in Asia centrale sul nesso acqua/sicurezza;

Øil contributo a una gestione sostenibile delle risorse naturali e degli ecosistemi nonché all'attuazione del piano strategico per la biodiversità e del futuro quadro globale per la biodiversità post-2020;

Øla promozione della condivisione delle esperienze e della cooperazione in materia di economia circolare, in particolare per quanto riguarda i sistemi di gestione sostenibile dei rifiuti e la lotta contro l'inquinamento atmosferico.

2.    PARTENARIATO PER LA PROSPERITÀ

La sua posizione sempre più strategica al crocevia tra Europa e Asia, una popolazione giovane 14 , l'alto tasso di alfabetizzazione e l'abbondanza di risorse naturali offrono all'Asia centrale un potenziale considerevole di crescita e sviluppo. Contemporaneamente, nella regione emerge una crescente consapevolezza della necessità di adottare nuovi modelli di sviluppo economico e di diversificare le economie per far fronte alle sfide e alle opportunità della globalizzazione. L'UE collaborerà con i paesi dell'Asia centrale per aiutarli a ottenere risultati sostenibili, sviluppando il mercato privato, migliorando il clima degli investimenti, accelerando la transizione verso un'economia verde e circolare, riducendo le disuguaglianze socioeconomiche, investendo nel capitale umano e promuovendo condizioni di lavoro dignitose per tutti, sbloccando il potenziale del commercio intra e interregionale e incentivando la connettività sostenibile.

2.1.    Consolidare il partenariato per la riforma economica

L'UE ha interesse a sostenere la trasformazione delle economie dell'Asia centrale, attualmente caratterizzate da un'eccessiva dipendenza da prodotti di base o esportazioni a scarso valore aggiunto 15 nonché dalle rimesse dei migranti, in economie diversificate e concorrenziali trainate dal settore privato, capaci di creare nuovi posti di lavoro, di integrarsi nelle catene del valore regionali e mondiali e di assicurare condizioni di concorrenza eque ed opportunità per tutti gli operatori economici.

L'UE mira anche a incentivare modelli di crescita più sostenibili e inclusivi all'interno della regione. La riforma e la modernizzazione economiche dovrebbero apportare vantaggi alle società nel loro complesso e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze nonché delle disparità regionali e del divario tra aree urbane e rurali. L'esperienza dell'UE in materia di sviluppo rurale, politica regionale e coesione si rivelerà particolarmente utile a tal fine.

Lo sviluppo di un settore privato competitivo e in particolare delle piccole e medie imprese (PMI) rappresenterà una priorità dell'impegno dell'UE, visto il ruolo fondamentale che il settore privato può svolgere nel sostenere la crescita economica, l'emancipazione femminile, la promozione di condizioni di lavoro dignitose e la lotta contro la povertà. L'UE promuoverà lo sviluppo dei mercati di capitali e l'estensione dell'accesso ai finanziamenti per le PMI, politiche di bilancio e quadri normativi solidi nonché politiche anticorruzione efficaci. Lo sviluppo del settore privato continuerà a essere una priorità chiave del Fondo di investimenti per l'Asia centrale dell'UE.

Essendo una delle principali fonti di investimenti privati a livello mondiale, l'UE detiene una posizione privilegiata per intensificare il dialogo a livello strategico con i governi e i rappresentanti delle imprese della regione nonché con le istituzioni finanziarie internazionali, allo scopo di favorire un contesto politico e normativo solido, trasparente, aperto, non discriminatorio e prevedibile per gli operatori economici europei che commerciano con l'Asia centrale o vi investono.

Il sostegno allo sviluppo del settore privato e agli investimenti dovrebbe essere incentrato principalmente sui settori che generano crescita e posti di lavoro nei quali l'UE possiede una particolare esperienza e vantaggi comparati, come il settore agricolo e agroindustriale, l'ambiente e le risorse idriche, l'energia, i trasporti e il turismo sostenibile. 

L'UE favorirà il dialogo e la collaborazione tra imprese con l'Asia centrale, anche tra start-up e incubatori d'impresa. Contribuirà a istituire consessi bilaterali e regionali volti al dialogo e alla cooperazione tra imprese nei paesi dell'Asia centrale, come le Camere di commercio europee. L'UE si adopererà per coinvolgere le associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro dell'Asia centrale nel dialogo relativo a questioni che vanno dal clima degli investimenti all'istruzione, all'occupabilità (anche di donne e ragazze) e alla riforma del mercato del lavoro.

Poiché la disponibilità di dati statistici di alta qualità rappresenta una condizione imprescindibile per l'elaborazione di politiche pubbliche efficaci, l'UE continuerà a lavorare allo sviluppo dei sistemi statistici dei paesi dell'Asia centrale.

Nell'ambito delle sue consultazioni bilaterali regolari con i paesi dell'Asia centrale, l'UE rafforzerà gli scambi e la cooperazione in materia di riforme macroeconomiche, politiche finanziarie, monetarie e di bilancio e gestione delle finanze pubbliche. Promuoverà le strategie di gestione del debito e i mercati obbligazionari nazionali e agevolerà le riforme dei quadri di politica monetaria e la supervisione dei sistemi finanziari.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øla promozione di miglioramenti del contesto imprenditoriale e degli investimenti e il sostegno allo sviluppo del settore privato, in particolare delle piccole e medie imprese, grazie al dialogo e alla cooperazione tra imprese dell'UE e dell'Asia centrale, al dialogo settoriale e all'assistenza tecnica;

Øla promozione di gemellaggi volti alla condivisione di know-how e allo sviluppo delle capacità delle amministrazioni dell'Asia centrale per quanto riguarda gli aspetti fondamentali delle riforme economiche;

Øla condivisione di know-how sullo sviluppo di sistemi statistici.

2.2.    Agevolare il commercio e gli investimenti a livello intra e interregionale

Occorre intensificare la collaborazione per far fronte ai vincoli strutturali che limitano ancora il potenziale commerciale e le possibilità di investimento tra UE e Asia centrale 16 , incentivare il commercio 17 e gli investimenti intraregionali e garantire una maggiore integrazione dell'Asia centrale nell'economia mondiale.

L'UE continuerà a incoraggiare e a sostenere l'adesione all'OMC di tutti i paesi dell'Asia centrale. L'attuazione degli impegni dell'OMC aiuterà tali paesi ad aprire le proprie economie, rafforzare la propria competitività a livello internazionale, integrarsi nelle catene del valore mondiali e contribuire al modellamento della governance economica globale. La creazione di condizioni di concorrenza eque e l'aumento della fiducia per operare nella regione comporterà la promozione dell'adesione all'Accordo sugli appalti pubblici (AAP) dell'OMC.

Sulla base dell'esperienza acquisita nei meccanismi di integrazione regionale, l'UE sosterrà gli sforzi volti ad agevolare il commercio e gli investimenti intraregionali in Asia centrale, anche condividendo esperienze e migliori prassi nell'affrontare gli ostacoli non tariffari al commercio e nell'incentivare la convergenza e l'armonizzazione normativa; l'integrazione nel sistema internazionale di normalizzazione guidato dall'Organizzazione internazionale per la standardizzazione e dalla Commissione elettrotecnica internazionale e un solido sistema qualitativo si sono rivelati fondamentali a tal fine.

L'UE utilizzerà gli ARPC e i programmi di cooperazione tecnica al fine di incentivare la convergenza o la compatibilità con le norme dell'UE e le norme tecniche internazionali ed europee e di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi. Tali sforzi agevoleranno l'accesso reciproco al mercato e creeranno opportunità di accesso al mercato per gli operatori economici dell'Asia centrale su scala mondiale, in quanto le norme e gli standard dell'UE sono riconosciuti in tutto il mondo. L'intensificazione del dialogo sulle misure sanitarie e fitosanitarie volta a rafforzare i sistemi di sicurezza alimentare nei paesi dell'Asia centrale sarebbe vantaggiosa per i consumatori e le imprese locali e agevolerebbe gli scambi con l'UE.

L'UE continuerà a collaborare con i paesi dell'Asia centrale per migliorare l'accesso reciproco al mercato di beni e servizi. L'UE intensificherà gli sforzi per aiutare i paesi beneficiari dell'Asia centrale a utilizzare meglio l'accesso preferenziale unilaterale al mercato dell'Unione fornito da SPG e SPG+, capaci di stimolare le esportazioni e la diversificazione economica oltre a migliori standard e condizioni di lavoro, e integrare in maniera adeguata gli ARPC.

L'UE intensificherà la collaborazione con l'Asia centrale per promuovere la conformità alle norme doganali internazionali dell'UE, dell'Organizzazione mondiale delle dogane e dell'OMC al fine di portare avanti la semplificazione e l'armonizzazione delle procedure doganali. Rafforzerà la cooperazione con la regione per contrastare il commercio illegale, le frodi transfrontaliere e fiscali, l'evasione fiscale e le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Promuoverà ulteriori scambi di informazioni per rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro, la corruzione e il finanziamento del terrorismo.

Sulla base della propria esperienza l'UE continuerà a promuovere l'utilizzo e lo sviluppo, da parte dei paesi dell'Asia centrale, delle indicazioni geografiche, che possono aiutarli a diversificare la propria produzione agricola al fine di ottenere un maggiore valore aggiunto.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øuna maggiore condivisione delle esperienze e delle migliori prassi dell'UE nell'affrontare gli ostacoli non tariffari al commercio e nell'incentivare la convergenza e l'armonizzazione normativa;

Øil sostegno all'adesione all'OMC e all'AAC, anche attraverso l'assistenza tecnica;

Øl'intensificazione del dialogo in materia di misure sanitarie e fitosanitarie al fine di rafforzare i sistemi di sicurezza alimentare;

Øla condivisione delle esperienze in materia di standardizzazione e infrastrutture di qualità per agevolare il commercio intraregionale e gli scambi con l'UE;

Øla promozione della semplificazione e dell'armonizzazione delle procedure doganali e il sostegno allo sviluppo del commercio elettronico transfrontaliero;

Øl'intensificazione della cooperazione tecnica finalizzata a un miglior utilizzo dell'accesso preferenziale unilaterale al mercato dell'UE fornito da SPG e SPG+;

Øla condivisione delle esperienze in materia di indicazioni geografiche per contribuire alla diversificazione della produzione agricola.

2.3.    Promuovere la connettività sostenibile

Lo sviluppo della connettività euroasiatica potrebbe apportare vantaggi significativi all'Asia centrale grazie al miglioramento delle infrastrutture, alla diversificazione economica e all'integrazione nelle catene del valore regionali e mondiali. L'UE ha interesse a sviluppare corridoi commerciali operativi tra l'Europa e l'Asia oltre a garantire che la connettività si sviluppi in maniera sostenibile, aperta, inclusiva e basata sulle regole, creando così un ambiente adatto a investimenti sostenibili e condizioni di concorrenza eque per le imprese in Asia centrale.

In linea con la strategia dell'UE per collegare l'Europa e l'Asia 18 e utilizzando i quadri di cooperazione esistenti, l'UE instaurerà, se del caso, partenariati in materia di connettività sostenibile con i paesi dell'Asia centrale, seguendo i principi di mercato, garantendo la trasparenza e basandosi sugli standard internazionali. La cooperazione in questo settore dovrebbe concentrarsi principalmente su trasporti, energia e connessioni digitali nonché sui contatti interpersonali. Aiuterà a recare benefici sostenibili ai paesi dell'Asia centrale oltre ai vantaggi associati al loro status di paesi di transito, e li aiuterà a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e quelli climatici.

La combinazione di investimenti privati europei e dei programmi di cooperazione regionale dell'UE che hanno contribuito a collegare l'Europa con i paesi vicini e l'Asia centrale dall'inizio degli anni ‘90, ha fatto dell'UE un attore fondamentale nella promozione della connettività euroasiatica. I rinnovati impegni internazionali nel settore, tra cui l'estensione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) ai paesi del vicinato europeo, l'iniziativa cinese per una nuova via della seta (nota anche come "Belt and Road Initiative") e altre iniziative, possono creare opportunità significative per far fronte alle principali esigenze dell'Asia centrale.

L'UE e i paesi dell'Asia centrale intensificheranno la cooperazione e garantiranno sinergie nella pianificazione della connettività nel settore dei trasporti e nella definizione dei quadri normativi necessari, anche per collegare la ben sviluppata rete TEN-T con le reti dell'Asia centrale, ivi compreso attraverso il Caucaso meridionale, e con altre reti regionali 19 . Si intende in tal modo istituire collegamenti di trasporto terrestre equilibrati e sostenibili da nord a sud e da est a ovest, in particolare grazie all'operato della Cooperazione economica regionale in Asia centrale. Per raggiungere questo obiettivo l'UE potrebbe, se del caso, offrire assistenza tecnica e contribuire allo sviluppo di infrastrutture sostenibili per aiutare i suoi partner a pianificare i loro sistemi di trasporto e a garantirne l'interconnessione. L'UE contribuirà alla decarbonizzazione del trasporto terrestre promuovendo la mobilità elettrica, sia su strada che su rotaia, prestando la debita attenzione allo sviluppo del trasporto aereo e dell'aviazione civile, anche per quanto attiene alle questioni di sicurezza.

Un'ulteriore collaborazione tra l'UE e l'Asia centrale in materia di gestione delle frontiere, ivi compresa la cooperazione rafforzata sulla gestione integrata moderna delle frontiere, e la promozione di regimi di transito doganale compatibili, sosterranno gli sforzi volti a sviluppare la connettività nel settore dei trasporti.

L'UE continuerà ad adoperarsi per potenziare il ruolo dell'Asia centrale nel contributo alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alla diversificazione di fornitori, fonti e rotte di approvvigionamento dell'UE, anche valutando la possibilità di costruire il gasdotto Trans-Caspico. Collaborerà con l'Asia centrale al fine di promuovere i quadri normativi, le tecnologie e le competenze necessarie per ridurre i costi, sviluppare fonti di energia rinnovabile e tecnologie per il risparmio energetico e di mobilitare investimenti attraverso finanziamenti combinati e altre iniziative finanziarie. L'UE contribuirà ad ammodernare la distribuzione di elettricità tramite reti decentrate intelligenti e resilienti oltre a sviluppare interconnessioni tra i paesi, onde stimolare il commercio energetico regionale e interregionale.

L'UE e l'Asia centrale miglioreranno la collaborazione in materia di economia digitale, concentrandosi sulla promozione dell'accesso a una connettività a banda larga aperta, sicura e a prezzi accessibili nonché ad infrastrutture digitali, anche attraverso l'adozione delle riforme normative necessarie; sostenendo lo sviluppo e il mantenimento di reti di ricerca e istruzione ad alta capacità; promuovendo l'alfabetizzazione digitale e le competenze informatiche; incoraggiando l'imprenditorialità digitale e la creazione di posti di lavoro; sviluppando ambiti come l'amministrazione elettronica ("e-Government") e l'apprendimento per via elettronica ("e-Education"). Dato il suo carattere trasversale, la digitalizzazione sarà un aspetto essenziale della cooperazione tra l'UE e l'Asia centrale in materia di gestione integrata delle frontiere, riforma della pubblica amministrazione, commercio, infrastrutture energetiche e dei trasporti e sostegno alle PMI. L'UE intensificherà lo scambio di esperienze negli appositi consessi per quanto riguarda la libertà di internet e la lotta contro la disinformazione.

La cooperazione relativa all'utilizzo dei servizi di posizionamento, navigazione e sincronizzazione via satellite forniti da Galileo potrebbe agevolare la connettività nel settore dei trasporti e fornire applicazioni per le reti energetiche e di telecomunicazione.

L'UE opererà in stretta collaborazione con paesi terzi, organizzazioni regionali e istituzioni finanziarie internazionali al fine di promuovere la sostenibilità e condizioni di concorrenza eque in materia di connettività onde perseguire gli interessi condivisi dell'Asia centrale e dell'UE. L'UE ricercherà sinergie con altri partner chiave attivi nella promozione della connettività euroasiatica, anche nell'ambito del processo ASEM (vertice Asia-Europa). L'impegno dell'UE nei confronti dei progetti di connettività sostenibile dovrebbe contribuire a migliorare la qualità complessiva dei progetti di investimento da parte di altri attori della regione.

L'UE utilizzerà i propri strumenti finanziari e le proprie sovvenzioni e garanzie, nonché i prestiti della BEI, e lavorerà con le istituzioni finanziarie internazionali e con banche multilaterali di sviluppo al fine di mobilitare capitali pubblici e soprattutto privati a favore di progetti di connettività sostenibile in Asia centrale.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øil rafforzamento della cooperazione bilaterale e interregionale per garantire una connettività sostenibile efficace;

Øil contributo allo sviluppo di corridoi di trasporto tra l'UE e l'Asia centrale, sulla base dell'estensione delle reti TEN-T;

Øl'intensificazione dei dialoghi bilaterali nell'ambito dei protocolli di intesa esistenti in materia di cooperazione energetica e l'organizzazione, se del caso, di conferenze regionali ad hoc sull'energia;

Øl'utilizzo di finanziamenti innovativi e combinati per favorire ulteriormente gli investimenti ecosostenibili, in particolare nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica;

Øl'impiego di strumenti dell'UE (come sovvenzioni, finanziamenti combinati e garanzie) nonché l'intensificazione delle consultazioni con le istituzioni finanziarie internazionali e altri attori del settore per contribuire a progetti di connettività sostenibile.

2.4.    Investire nei giovani, nell'istruzione, nell'innovazione e nella cultura

Lo sviluppo delle competenze sarà fondamentale per garantire la competitività e la coesione sociale dell'Asia centrale. La promozione di un'istruzione di qualità, dell'occupabilità e di opportunità di lavoro dignitoso per i giovani e le donne in Asia centrale dovrebbe aiutare la regione a soddisfare la domanda di tecnologie in rapida evoluzione e a fornire la forza lavoro qualificata necessaria per diversificare l'economia e attirare gli investitori stranieri. L'offerta di istruzione e di posti di lavoro di qualità, anche nelle zone rurali e anche per donne e ragazze, continuerà a essere una condizione essenziale per prevenire la migrazione di forza lavoro qualificata nonché la radicalizzazione e l'estremismo violento.

L'UE sosterrà la cooperazione interregionale e intraregionale al fine di sviluppare le capacità e migliorare la qualità di istruzione, istruzione superiore e istruzione e formazione professionali. Promuoverà le sinergie tra i sistemi di istruzione e il mercato del lavoro nonché l'istruzione digitale.

L'UE può fare ricorso al programma Erasmus+ per aiutare le università dell'Asia centrale ad ammodernarsi e a raggiungere gli obiettivi del processo di Bologna sull'istruzione superiore e il processo di Torino in materia di istruzione e formazione professionali. L'UE dovrebbe cercare di sviluppare gli studi europei nelle università dell'Asia centrale. Si dovrebbero incoraggiare le università degli Stati membri dell'UE a instaurare più partenariati e divisioni con le università dell'Asia centrale e a sviluppare la formazione linguistica nella regione.

L'UE valuterà la possibilità di aiutare l'Asia centrale a sviluppare uno spazio regionale dell'istruzione superiore, sulla base dell'esempio dello Spazio europeo dell'istruzione superiore (SEIS). Questo permetterebbe ai paesi della regione di ammodernare i propri sistemi di istruzione superiore e di renderli compatibili tra di loro, rafforzando al tempo stesso i propri meccanismi di garanzia della qualità e di riconoscimento.

L'UE rafforzerà la cooperazione in materia di istruzione e formazione professionali, in collaborazione con la Fondazione europea per la formazione, al fine di incentivare l'occupabilità dei giovani e degli adulti nell'ottica dell'apprendimento permanente, per soddisfare le necessità generate dalla trasformazione delle economie dell'Asia centrale e le esigenze degli investitori europei nella regione.

La cooperazione dell'UE con l'Asia centrale in materia di ricerca e innovazione può aiutare ad affrontare in modo più efficace le sfide della regione e allo stesso tempo a migliorare i contatti interpersonali. Lo scambio di know-how e di tecnologie innovative per far fronte alle sfide legate al clima, all'acqua e all'ambiente, nonché alla sicurezza alimentare e all'energia pulita e rinnovabile, contribuirebbe a portare avanti la cooperazione regionale basando le politiche su dati stabili, affidabili e accessibili. Anche il rafforzamento della cooperazione in materia di ricerca nei settori dell'agricoltura, della salute, del trasporto ecologico e dello sviluppo urbano sostenibile sarebbe reciprocamente vantaggioso. Le università e gli organismi di ricerca dell'UE e dell'Asia centrale dovrebbero incentivare ulteriormente la mobilità dei ricercatori e gli scambi di personale anche tramite le azioni Marie Skłodowska-Curie.

In linea con la strategia sulla cultura nell'ambito delle relazioni esterne dell'UE 20 , e sulla base dell'eredità culturale del corridoio della "via della seta" dell'Asia centrale, l'UE svilupperà una collaborazione culturale con la regione per promuovere partenariati, coproduzioni e scambi nel campo delle industrie culturali e creative e favorire il dialogo interculturale e la conservazione del patrimonio culturale. L'UE intensificherà a tal fine la collaborazione con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura e le principali istituzioni culturali europee. L'UE promuoverà la mobilità degli artisti e dei professionisti del mondo della cultura grazie a scambi, formazioni e soggiorni, favorendo anche la mobilità e gli scambi in ambito sportivo.

L'UE sosterrà la ricerca sull'Asia centrale e sulle relazioni tra l'UE e l'Asia centrale e offrirà maggiori opportunità di interazione tra i ricercatori e i gruppi di riflessione dell'UE e dell'Asia centrale.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øl'aumento del numero dei beneficiari dei programmi Horizon, Erasmus+ e Marie Skłodowska-Curie nell'Asia centrale e la diversificazione del loro profilo;

Øl'intensificazione della cooperazione interregionale e intraregionale in materia di ricerca e innovazione in ambito idrico, alimentare e ambientale;

Øla promozione della mobilità intraregionale e internazionale di studenti, personale e ricercatori, nonché dei discenti e dei formatori nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionali;

Øil sostegno all'Asia centrale nello sviluppo di un programma di cooperazione regionale ispirato al SEIS;

Øl'instaurazione di un dialogo e la promozione di scambi delle migliori prassi in materia di occupabilità dei giovani, emancipazione femminile e politiche occupazionali;

Øla promozione di un dialogo più intenso tra l'UE, le autorità dell'Asia centrale, le organizzazioni imprenditoriali e le parti sociali sul divario di competenze e la modernizzazione del mercato del lavoro.

3.    MIGLIORE COLLABORAZIONE

L'UE si adopererà per incentivare un approccio coerente nei confronti dell'Asia centrale, assicurandosi che le politiche settoriali aiutino a far fronte a sfide sempre più interconnesse. La nuova strategia dell'Unione europea dovrebbe essere attuata congiuntamente dalle istituzioni e dagli Stati membri dell'UE, stabilendo ulteriori sinergie tra i rispettivi punti di forza e le rispettive risorse.

3.1.    Rafforzare l'architettura del partenariato e coinvolgere la società civile e i Parlamenti

L'attuale assetto istituzionale del dialogo interregionale è costituito dalla riunione annuale dei ministri degli Esteri dell'UE e dell'Asia centrale, al quale partecipa l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione in rappresentanza dell'UE, e il dialogo politico e di sicurezza ad alto livello UE-Asia centrale che si svolge annualmente a livello di viceministri.

L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione e i Ministri degli Esteri dell'Asia centrale devono incontrarsi altresì a livello informale, ogniqualvolta necessario, a margine delle riunioni annuali dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA), delle riunioni del consiglio ministeriale dell'OSCE e di altre riunioni e conferenze internazionali.

Tali incontri potrebbero essere integrati da altre riunioni ad hoc di alti funzionari UE-Asia centrale.

Il quadro istituzionale che disciplina le relazioni bilaterali con i paesi dell'Asia centrale sarà consolidato con la conclusione e l'entrata in vigore degli ARPC e con i dialoghi regolari sui diritti umani a complemento degli incontri periodici a livello di ministri e di alti funzionari.

Poiché l'UE e l'Asia centrale condividono il medesimo impegno nei confronti del diritto internazionale e di un ordine mondiale fondato sulle regole con le Nazioni Unite al centro, l'UE rafforzerà la cooperazione nei consessi multilaterali e regionali.

Tenuto conto del ruolo costruttivo ricoperto dal Parlamento europeo nell'arricchimento dell'agenda comune del partenariato UE-Asia centrale, è opportuno incoraggiare il proseguimento del dialogo interparlamentare, anche tramite visite regolari. L'UE si adopererà per organizzare più visite ad alto livello nella regione.

L'UE intensificherà altresì gli sforzi volti a promuovere un dialogo più serrato con la società civile, i gruppi di riflessione, le amministrazioni locali, il settore commerciale, le parti sociali, le organizzazioni culturali, gli accademici e i giovani. Le consultazioni con la società civile costituiranno un importante aspetto della programmazione della cooperazione allo sviluppo dell'UE, che mira a rafforzare la capacità della società civile di promuovere la rendicontabilità e la trasparenza dei governi.

La riunione ministeriale annuale tra UE e Asia centrale potrebbe essere integrata da riunioni di un "Forum UE-Asia centrale" informale che riunisca rappresentanti della società civile, accademici, gruppi di riflessione e funzionari dell'UE e dell'Asia centrale. Questi incontri permetterebbero alla società civile di contribuire allo sviluppo del partenariato UE-Asia centrale e di aumentarne la visibilità.

L'UE intensificherà le consultazioni sulle questioni relative all'Asia centrale con partner che condividono gli stessi principi e altri partner del settore, al fine di sviluppare la comprensione reciproca e la cooperazione negli ambiti di comune interesse.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øl'organizzazione di riunioni ad-hoc di alti funzionari fra le riunioni periodiche del dialogo annuale politico e di sicurezza ad alto livello UE-Asia centrale e delle riunioni ministeriali;

Øl'organizzazione di consultazioni informali a livello ministeriale a margine dell'UNGA e lo sviluppo di una comprensione comune e di una convergenza di posizioni in sede di Nazioni Unite e in altri consessi multilaterali;

Øl'intensificazione delle consultazioni sulle questioni relative all'Asia centrale con i partner terzi, se del caso;

Øl'ulteriore coinvolgimento della società civile nello sviluppo del partenariato UE-Asia centrale, anche mediante l'istituzione di un "Forum UE-Asia centrale" informale;

Øla promozione di contatti e visite interparlamentari più frequenti.

3.2.    Collaborare per un impatto elevato

Negli ultimi dieci anni, l'UE e i suoi Stati membri sono stati uno dei principali partner dell'Asia centrale per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo 21 . L'UE continuerà ad utilizzare gli strumenti finanziari disponibili per sostenere la regione e contribuire a far fronte alle sfide e a sfruttare appieno le opportunità del partenariato UE-Asia centrale. Nei prossimi anni, la cooperazione dell'UE con la regione sarà guidata dalla nuova strategia dell'UE per l'Asia centrale. Il rispetto degli impegni assunti nell'ambito dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sarà un elemento chiave dell'impegno dell'UE. Il dialogo con la società civile e le autorità locali contribuirà anch'esso alla definizione delle priorità dell'UE per l'Asia centrale. Sarà necessaria una maggiore sinergia con le politiche degli Stati membri nei confronti della regione, tra cui la cooperazione allo sviluppo.

Poiché, da sola, la cooperazione allo sviluppo non permetterà di conseguire gli OSS, dovrà essere utilizzata come catalizzatore per attirare il capitale privato necessario per la crescita. L'UE dovrà utilizzare al meglio i propri strumenti di aiuto allo sviluppo nella regione, tra cui figurano modalità innovative di cooperazione come il gemellaggio e una maggior enfasi sugli investimenti. Gli ARPC permetteranno di intensificare il dialogo politico con i paesi dell'Asia centrale in un'ampia gamma di settori che contribuiranno al raggiungimento degli OSS.

La cooperazione con le istituzioni finanziarie internazionali continuerà a svolgere un importante ruolo nella mobilitazione dei finanziamenti pubblici e privati a favore dello sviluppo sostenibile in Asia centrale.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øl'organizzazione di dialoghi politici UE-Asia centrale in settori specifici e il sostegno a tali dialoghi con operazioni di gemellaggio;

Øl'intensificazione, se del caso, della cooperazione con le istituzioni finanziarie internazionali.

3.3.    Dare maggiore visibilità al partenariato

Per migliorare la visibilità dell'UE in Asia centrale, l'UE e i suoi Stati membri devono elaborare una strategia di comunicazione più dinamica e mirata, che presenti le motivazioni alla base del loro impegno e sottolinei le opportunità che il partenariato UE-Asia centrale può offrire alla regione e ai suoi cittadini. Nello specifico questo richiede lo sviluppo di messaggi comuni e l'identificazione di opportunità di comunicazione, anche tramite i social media e altre nuove tecnologie di comunicazione, per rivolgersi ai giovani della regione, agli opinionisti, agli influencer sui social media, alla società civile, agli accademici e ai media nel loro complesso.

Le iniziative specifiche in questo settore comprendono:

Øl'elaborazione più sistematica di messaggi comuni e un migliore utilizzo di portali web e dei social media per sottolineare i vantaggi tangibili del coinvolgimento dell'UE nella regione.



***

Il Consiglio e il Parlamento europeo sono invitati ad approvare l'approccio e le azioni descritti nella presente comunicazione congiunta.

(1)

     L'UE e l'Asia centrale: Strategia per un nuovo partenariato, 10113/07 del 31 maggio 2007.

(2)

     Visione condivisa, azione comune: un'Europa più forte. Una strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea, giugno 2016.

(3)

     Nuovo consenso europeo in materia di sviluppo "Il nostro Mondo, la nostra dignità, il nostro futuro", GU C 210 del 30 giugno 2017, pag. 1.

(4)

     Collegare l'Europa e l'Asia - Elementi per una strategia dell'UE - Conclusioni del Consiglio, 13097/18 del 15 ottobre 2018.

(5)

     Afghanistan - Conclusioni del Consiglio, 13098/17 del 16 ottobre 2017.

(6)

     Trasformare il nostro mondo: Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015.

(7)

     L'UE ha firmato un ARPC con il Kazakhstan. Negoziati in vista di un ARPC sono in corso con il Kirghizistan e l'Uzbekistan. Anche il Tagikistan ha espresso interesse ad avviare un negoziato in vista di un ARPC. Gli ARPC creano un quadro che non esclude la partecipazione ad altre iniziative di cooperazione in corso, come gli accordi di libero scambio e l'Unione economica eurasiatica, di cui il Kazakhstan e il Kirghizistan sono membri.

(8)

     L'iniziativa Spotlight è un'iniziativa congiunta tra l'UE e l'ONU intesa a eliminare la violenza contro le donne e le ragazze.

(9)

     Tutti i paesi dell'Asia centrale sono membri dell'OSCE.

(10)

     Firmato il 12 dicembre 2015.

(11)

     Diplomazia dell'acqua - Conclusioni del Consiglio, 13991/18 del 19 novembre 2018.

(12)

     Convenzione sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, conclusa a Helsinki il 17 marzo 1992.

(13)

     Firmato il 12 agosto 2018 ad Aktau.

(14)

     Metà della popolazione della regione ha meno di 20 anni e le economie dell'Asia centrale devono assorbire ogni anno un milione di nuovi arrivati sul mercato del lavoro.

(15)

     Quasi il 60 % delle esportazioni totali della regione nel 2018 era rappresentato da idrocarburi e minerali.

(16)

     Sebbene nel 2018 l'UE figurasse tra i primi cinque partner di ciascun paese dell'Asia centrale nel settore del commercio e degli investimenti, gli scambi con la regione rappresentano ancora meno dell'1 % del commercio totale dell'UE.

(17)

     Il commercio intraregionale rappresentava il 5 % del commercio totale della regione nel 2018.

(18)

     Collegare l'Europa e l'Asia - Elementi per una strategia dell'UE - Conclusioni del Consiglio, 13097/18 del 15 ottobre 2018.

(19)

     I paesi dell'Asia centrale saranno consultati sullo studio congiunto volto a identificare i corridoi di trasporto ferroviario più sostenibili tra l'Europa e la Cina come stabilito nel quadro della piattaforma di connettività UE-Cina.

(20)

     Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio "Verso una strategia dell'Unione europea per le relazioni culturali internazionali", JOIN(2016) 29 final dell'8 giugno 2016.

(21)

     L'UE ha stanziato 1,1 miliardi di EUR per la cooperazione allo sviluppo con l'Asia centrale nel quadro del ciclo di bilancio 2014-2020.