Bruxelles, 7.6.2018

COM(2018) 445 final

2018/0235(NLE)

Proposta di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

che modifica la decisione 2007/198/Euratom che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi

{SWD(2018) 325 final}
{SWD(2018) 326 final}


RELAZIONE

1.CONTESTO DELLA PROPOSTA

La presente proposta prevede come data di applicazione il 1º gennaio 2021 ed è riferita ad un’Unione di 27 Stati membri, avendo il Regno Unito notificato al Consiglio europeo, il 29 marzo 2017, l’intenzione di recedere dall’Unione europea e da Euratom in forza dell’articolo 50 del trattato sull’Unione europea.

La fusione, in quanto fonte di energia rispettosa del clima e pressoché inesauribile, dovrebbe svolgere un ruolo importante nel futuro panorama energetico europeo. La presente proposta di decisione del Consiglio è intesa a garantire i finanziamenti necessari affinché l’Unione europea possa continuare a partecipare al progetto ITER, finalizzato a realizzare scoperte scientifiche fondamentali per lo sviluppo della fusione. Ciò è particolarmente importante a seguito dell’accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici e dell’impegno dell’UE di guidare un processo di decarbonizzazione dell’economia e di lotta ai cambiamenti climatici mondiali che sia efficiente sotto il profilo dei costi.

La partecipazione europea al progetto ITER si fonda sull’accordo ITER, firmato nel novembre 2006 tra sette partner a livello mondiale: Euratom, gli Stati Uniti, la Federazione russa, il Giappone, la Cina, la Corea del Sud e l’India. ITER rappresenta un progetto unico nel suo genere ed è sviluppato attraverso collaborazioni scientifiche internazionali che consentono sinergie e la mobilitazione di risorse finanziarie che non sarebbero possibili per un singolo Stato.

In quanto parte ospitante del progetto in base all’accordo ITER, l’Europa si è assunta un maggiore impegno giuridico nell’ambito dell’accordo ITER e, di conseguenza, ha assunto la guida di questo progetto, accollandosi il 45% delle spese di costruzione 1 (gli altri membri partecipano a ITER ciascuno per il 9% circa) per assicurare il tempestivo completamento della costruzione. La presente proposta di decisione del Consiglio modifica la decisione del Consiglio (2007/198/Euratom), del 27 marzo 2007, che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi, al fine di fornire la base per il finanziamento delle attività di questa Impresa comune (in appresso “Fusion for Energy” o “F4E”) per il periodo 2021-2027 nell’ambito del trattato Euratom.

La decisione del Consiglio del 2007 era già stata modificata dalla decisione 2013/791/Euratom del Consiglio, del 13 dicembre 2013, al fine di consentire un finanziamento delle attività di “Fusion for Energy”. La presente proposta, che segue la stessa logica, si basa sull’articolo 47 del trattato Euratom e riguarda la partecipazione di Euratom al finanziamento dell’Impresa comune nel corso del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027.

L’attuale proposta di modifica permette di garantire il finanziamento del progetto per il prossimo quadro finanziario pluriennale, pur non impedendo contributi volontari dei membri dell’Impresa comune diversi da Euratom, come previsto all’articolo 12, paragrafo 1, lettera c), dello statuto di tale impresa.

Nel 2016 il Consiglio ITER ha approvato l’aggiornamento del calendario e della stima dei costi connessi per il completamento della costruzione di ITER. Il nuovo calendario prevede di raggiungere lo stadio del primo plasma nel dicembre 2025, la prima data tecnicamente possibile per la costruzione di ITER, mentre il funzionamento a pieno regime con l’uso di combustibile deuterio-trizio (la cosiddetta fase deuterio-trizio) è previsto per il 2035. Il suddetto calendario, con i relativi costi rivisti 2 , costituisce la base del nuovo scenario di riferimento del progetto ITER; esso non contempla sopravvenienze e presuppone pertanto che tutti i principali rischi possano essere attenuati.

Nella sua comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea “Contributo dell’UE al progetto ITER riformato” 3 del 14 giugno 2017 e nel documento di lavoro dei suoi servizi, la Commissione ha presentato le stime dei costi per la fase di costruzione (relativi alla sola Europa). Per il periodo 2021-2027 l’importo da iscrivere nel bilancio dell’Unione 4 , ivi comprese le spese amministrative della Commissione relative all’Impresa comune “Fusion for Energy” e ogni altra pertinente attività 5 , era stimato in circa 6,1 miliardi di EUR (in valore corrente) 6 .

Il 12 aprile 2018 il Consiglio dell’UE ha tratto le sue conclusioni sulla base della comunicazione della Commissione e ha ribadito l’impegno costante di Euratom nel garantire il successo del completamento del progetto ITER. Il Consiglio ha dichiarato il suo impegno a rendere disponibili le risorse per l’attività di “Fusion for Energy” entro i limiti del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027. Su tale base, il Consiglio ha incaricato la Commissione di approvare il nuovo “scenario di riferimento” (portata, calendario e costi) del progetto ITER per conto dell’Euratom in una riunione del Consiglio ITER a livello ministeriale.

Il trasferimento dei fondi sarà allineato con il periodo coperto dal quadro finanziario pluriennale e durerà sette anni. Secondo l’accordo ITER, il progetto avrà una durata iniziale di 35 anni (fino al 2042); successivamente saranno necessarie decisioni del Consiglio per continuare a finanziare il contributo dell’Euratom a questo progetto.

La costruzione e l’effettivo funzionamento di ITER costituisce una tappa cruciale nella tabella di marcia stabilita dall’Unione europea verso la fusione, che rappresenta un percorso generale orientato all’obiettivo di produrre l’energia elettrica dalla fusione, ed è stata approvata da tutti i portatori d’interessi del settore della ricerca in Europa 7 . La presente decisione faciliterà pertanto la realizzazione di sinergie e la complementarità con le attività di ricerca sulla fusione finanziate nell’ambito del programma Euratom di ricerca e formazione 2021-2025 8 . La presente decisione consentirà inoltre di completare le attività intraprese nell’ambito dell’accordo sull’approccio allargato tra Euratom e il Giappone e di integrare la collaborazione internazionale nel quadro dell’accordo ITER.

La proposta è stata elaborata per garantire una stretta interazione con altri programmi dell’UE, segnatamente le proposte che rientrano nel 9º PQ dell’UE e nel 9º PQ Euratom. Il motivo è evidente, atteso che ITER è un progetto innovativo e unico nel suo genere nel settore dell’energia che ha bisogno di un forte sostegno in termini di ricerca e innovazione, in particolare attraverso i programmi di ricerca Euratom, ma anche attraverso i programmi di ricerca dell’UE. A tale riguardo i testi di entrambi i programmi (9º PQ Euratom e UE) nell’ambito del prossimo QFP sono stati rafforzati per assicurare che siano chiaramente espresse le necessarie interazioni relative a ITER.

2.RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D’IMPATTO

La presente proposta tiene pienamente conto delle risposte alla consultazione pubblica sul quadro finanziario pluriennale, svoltasi dal 10 gennaio all’8 marzo 2018 e organizzata con il coordinamento del Segretariato generale della Commissione europea. Inoltre, la proposta tiene pienamente conto delle consultazioni con i portatori di interessi condotte nel corso delle attività preparatorie comprendenti una valutazione ex-ante nonché incontri e inchieste presso i portatori di interessi. Le consultazioni pubbliche non hanno sollevato questioni specifiche riguardanti la prosecuzione del finanziamento di ITER, e le consultazioni mirate dei portatori di interessi hanno confermato che gli investimenti dell’UE nella costruzione di ITER stanno apportando importanti benefici all’industria europea e alla comunità della ricerca. Ciò è stato ribadito in occasione di un evento organizzato con gli operatori del settore nel dicembre 2017 che ha dimostrato che la fusione offre già opportunità concrete per l’industria e sta producendo un effetto positivo su occupazione, crescita economica e innovazione, con ricadute positive in campi diversi da quelli della fusione e dell’energia. Studi indipendenti commissionati per la preparazione della valutazione ex ante hanno quantificato i posti di lavoro e il valore aggiunto netto generati dalla partecipazione europea al progetto ITER.

Da ultimo, ma non meno importante, tenendo conto delle conclusioni del Consiglio dell’aprile 2018, la presente proposta assicurerà la continuità del progetto, in particolare nei confronti dei partner internazionali e garantirà il finanziamento di ITER per l’intera durata del prossimo quadro finanziario pluriennale.

È stato individuato un numero limitato di proposte per le quali, a motivo della loro continuità in termini di contenuto e struttura e/o entità del bilancio, dovrebbe essere effettuata una valutazione ex ante sotto forma di un documento di lavoro dei servizi della Commissione anziché una valutazione d’impatto. Il progetto ITER è stato annoverato tra i programmi - quali Fiscalis, gli aiuti umanitari, la politica estera e di sicurezza comune - che non richiedono una valutazione d’impatto, ma piuttosto una valutazione ex ante sotto forma di un documento di lavoro dei servizi della Commissione, in linea con le disposizioni del regolamento finanziario dell’UE.

La presente proposta prevede come data di applicazione il 1° gennaio 2021 ed è riferita a una Unione a 27 Stati membri, tenuto conto che il 29 marzo 2017 il Regno Unito ha notificato al Consiglio europeo la sua intenzione di recedere dall’Unione europea e dall’Euratom in forza dell’articolo 50 del trattato sull’Unione europea.

3.ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA

La base giuridica della presente decisione del Consiglio è costituita dall’articolo 47 del trattato Euratom. La presente decisione costituisce l’atto di base per il periodo coperto dal prossimo quadro finanziario pluriennale e la base per l’adozione delle decisioni di finanziamento annuali da parte della Commissione. Tali decisioni consentiranno alla Commissione di trasferire i fondi all’Impresa comune “Fusion for Energy” nel periodo 2021-2027.

La presente decisione contempla anche le spese amministrative della Commissione relative a “Fusion for Energy”, l’Organizzazione ITER, le attività che rientrano nell’approccio allargato e ad altre attività pertinenti per il periodo 2021-2027.

4.INCIDENZA SUL BILANCIO

La scheda finanziaria legislativa allegata alla presente proposta di decisione del Consiglio riporta quali sono le implicazioni in materia di bilancio e le risorse umane e amministrative necessarie per la sua attuazione.

5.PIANI ATTUATIVI E MODALITÀ DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E INFORMAZIONE

Si intende proseguire l’esecuzione del bilancio per la partecipazione europea a ITER mediante l’attività di un’impresa comune. L’istituzione di un’impresa comune ai sensi del capo 5 del trattato Euratom è stata considerata nel 2007 la soluzione più appropriata per ottemperare agli obblighi dell’Euratom nei confronti dell’Organizzazione ITER in applicazione dell’accordo ITER concluso dall’Euratom. Da allora l’adeguatezza di tale soluzione è stata confermata da varie studi e valutazioni indipendenti.

A norma dell’articolo 32 del suo regolamento finanziario l’Impresa comune (F4E) redige un documento programmatico contenente la programmazione annuale e pluriennale. Il progetto di documento programmatico è inviato al consiglio di direzione di F4E, alla Commissione, al Parlamento europeo e al Consiglio, entro il 31 gennaio di ogni anno. La Commissione trasmette il parere dei suoi servizi competenti sul documento all’impresa F4E.

Complessivamente la pianificazione e il programma di lavoro annuale dell’Impresa comune F4E definiscono il calendario per il conseguimento delle tappe fondamentali che comprendono tutte le attività di aggiudicazione degli appalti durante la costruzione di ITER. L’Impresa comune F4E riferisce periodicamente al suo organo di gestione (consiglio di direzione in cui Euratom è rappresentata dalla Commissione) e al Consiglio dell’Unione in merito ai progressi del progetto.

Una serie completa di indicatori chiave di prestazione per il monitoraggio specifico del programma e l’andamento dei costi è stata introdotta nel 2017 per monitorare meglio i progressi e l’efficienza di F4E nel fornire il contributo dell’Euratom al progetto ITER. Una relazione sintetica sulla base di tali indicatori è presentata periodicamente al consiglio di direzione. Gli indicatori comprendono misurazioni basate su un sistema di gestione del valore acquisito.

A livello del progetto ITER nel suo complesso, l’Organizzazione ITER riferisce al consiglio ITER sulla base di un analogo insieme di indicatori di prestazione, che comprende la percentuale di completamento fisico della costruzione fino allo stadi del primo plasma. Nel dicembre 2017 tale indicatore ha raggiunto il 50% e dovrebbe arrivare al 100% al momento della realizzazione del primo plasma, previsto per dicembre 2025.

Nel contesto della gestione interna della Commissione per la pianificazione e il monitoraggio, si propone di utilizzare due indicatori che dovrebbero denotare i progressi del progetto verso il raggiungimento dei suoi obiettivi generali e specifici. Il primo indicatore sarebbe la “percentuale di completamento della costruzione di ITER” e il secondo la “percentuale degli obblighi in natura dell’Euratom assolti dall’Impresa comune F4E”. Entrambi gli indicatori poggeranno sui dati trasmessi dall’Organizzazione ITER.

Nella proposta per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, la Commissione ha fissato un traguardo più ambizioso per l’integrazione del clima in tutti i programmi dell’Unione, proponendo che nel complesso il 25% della spesa dell’Unione contribuisca al raggiungimento degli obiettivi climatici. Il contributo del presente programma al conseguimento di tale obiettivo generale sarà verificato attraverso un sistema europeo di indicatori climatici a un appropriato livello di disaggregazione, compreso il ricorso a metodologie più precise, se disponibili. La Commissione continuerà a presentare ogni anno le informazioni relative agli stanziamenti di impegno nel contesto del progetto di bilancio annuale.

Al fine di sostenere la piena realizzazione del potenziale di ITER di contribuire al conseguimento degli obiettivi in materia di clima, la Commissione si adopererà per individuare le azioni pertinenti nel corso di tutti i processi di elaborazione, esecuzione, controllo e valutazione delle spese.

La Commissione effettuerà valutazioni intermedie e ex post e ne comunicherà le conclusioni al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. La valutazione sarà effettuata in linea con i punti 22 e 23 dell’accordo interistituzionale del 13 aprile 2016 9 , nel quale le tre istituzioni hanno confermato che le valutazioni degli atti legislativi e delle politiche esistenti dovrebbero servire da base per le valutazioni d’impatto delle opzioni per ulteriori azioni. La valutazione esaminerà gli effetti del progetto ITER sulla base di indicatori/obiettivi consolidati e di un’analisi dettagliata della misura in cui il progetto si è dimostrato pertinente, efficace, efficiente, offre sufficiente valore aggiunto UE ed è coerente con le altre politiche dell’UE. La valutazione comprenderà gli insegnamenti appresi al fine di individuare eventuali problemi o eventuali margini di ulteriore miglioramento delle azioni o dei loro risultati e di contribuire a massimizzare il loro sfruttamento/impatto. Se la valutazione ex post è effettuata in prossimità della valutazione intermedia del periodo successivo, entrambe le valutazioni possono essere combinate in un unico documento riferito a un periodo più ampio.

Inoltre, a norma dell’articolo 14 del suo statuto, F4E redige una relazione annuale, che descrive nei particolari l’attuazione del programma di lavoro di F4E. La relazione è redatta dal direttore di F4E, valutata dal consiglio di direzione e inviata, corredata della valutazione, dal consiglio di direzione ai membri, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione.

2018/0235 (NLE)

Proposta di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

che modifica la decisione 2007/198/Euratom che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 47, terzo e quarto comma, e l’articolo 48,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)L’accordo ITER 10 è stato firmato nel novembre 2006 da Euratom, Stati Uniti, Federazione russa, Giappone, Cina, Corea del Sud e India. L’Euratom - che in forza dell’accordo ITER è la parte ospitante - ha assunto la guida di questo progetto.

(2)La decisione 2007/198/Euratom 11 ha istituito l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione (in appresso “Impresa comune”) per apportare il contributo dell’Euratom all’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER e alle attività che rientrano nell’approccio allargato con il Giappone, nonché per preparare e coordinare un programma di attività in vista della costruzione di un reattore dimostrativo a fusione nucleare e degli impianti connessi.

(3)La decisione 2007/198/Euratom dispone, all’articolo 5, che l’Impresa comune è dotata di un proprio regolamento finanziario, basato sui principi del regolamento finanziario quadro 12 , e che può discostarsi da quest’ultimo ove le esigenze operative specifiche dell’Impresa comune lo richiedano e previa consultazione della Commissione. Il titolo IV del regolamento finanziario dell’Impresa comune disciplina l’esecuzione del bilancio.

(4)La decisione 2007/198/Euratom ha stabilito l’importo di riferimento ritenuto necessario per l’Impresa comune e il contributo totale indicativo dell’Euratom a questo importo, il quale doveva essere messo a disposizione attraverso i programmi di ricerca e formazione della Comunità adottati in applicazione dell’articolo 7 del trattato o in base ad altra decisione adottata dal Consiglio.

(5)La decisione 2007/198/Euratom è stata modificata con la decisione 2013/791/Euratom 13 per assicurare il finanziamento delle attività di “Fusion for Energy” per il periodo 2014-2020 del quadro finanziario pluriennale.

(6)Un nuovo scenario di riferimento per il progetto ITER, elaborato nel quadro dei miglioramenti della gestione del progetto, ha ottenuto il sostegno del Consiglio ITER nel 2016 e nel 2017 ed è stato successivamente utilizzato per stimare il fabbisogno di finanziamento dell’Impresa comune. Il calendario aggiornato del nuovo scenario di riferimento prevede la realizzazione del “primo plasma” nel dicembre 2025 e il funzionamento a pieno regime, con l’uso di combustibile deuterio-trizio, nel 2035. Il suddetto calendario non contempla sopravvenienze e presuppone pertanto che tutti i principali rischi possano essere attenuati.

(7)Il 12 aprile 2018 il Consiglio ha ribadito il costante impegno di Euratom alla riuscita del completamento del progetto ITER e ha incaricato la Commissione di approvare lo scenario di riferimento del progetto ITER, a nome di Euratom, in occasione di una riunione del Consiglio ITER a livello ministeriale.

(8)La presente decisione consentirà di conseguire sinergie e la complementarità con le attività di ricerca sulla fusione finanziate dal programma Euratom di ricerca e formazione. La costruzione e l’effettivo funzionamento di ITER costituisce una tappa cruciale nella tabella di marcia stabilita dall’Unione europea verso la fusione e approvata da tutti i portatori d’interessi del settore della ricerca in Europa.

(9)Nell’ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno stabilito il livello massimo degli impegni di Euratom a favore di ITER in 6 070 000 000 EUR (in valore corrente).

(10)Tenendo conto dell’importanza di contrastare i cambiamenti climatici in linea con gli impegni assunti dall’UE per attuare l’accordo di Parigi e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, la presente decisione intende integrare le azioni in materia di clima e portare al conseguimento dell’obiettivo generale di destinare il 25% della spesa del bilancio dell’UE agli obiettivi in materia di clima. Le azioni adottate nell’ambito della presente decisione dovrebbero permettere di contribuire con il 100% della sua dotazione finanziaria globale a tali obiettivi. Le azioni pertinenti saranno individuate nel corso dell’attuazione della presente decisione e riesaminate nel contesto della sua revisione e della valutazione intermedia.

(11)A norma dei paragrafi 22 e 23 dell’accordo interistituzionale “Legiferare meglio” del 13 aprile 2016, è necessario valutare il progetto ITER sulla base delle informazioni raccolte in applicazione di specifici criteri di monitoraggio, evitando nel contempo l’eccesso di regolamentazione e di oneri amministrativi. Se del caso, tali criteri possono includere indicatori misurabili, come base per valutare gli effetti del progetto ITER. Le conclusioni delle valutazioni effettuate dalla Commissione saranno comunicate al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Qualora le scadenze della valutazione intermedia e di quella ex post fossero vicine, le due valutazioni potrebbero essere riunite in un unico documento riferito ad un periodo a copertura di entrambe.

(12)In conformità al regolamento finanziario, al regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio[1], ai regolamenti (Euratom, CE) n. 2988/95[2], (Euratom, CE) n. 2185/96[3] e (UE) 2017/1939 del Consiglio[4], è opportuno che gli interessi finanziari dell’Unione siano tutelati attraverso misure proporzionate, tra cui la prevenzione, l’individuazione, la rettifica e l’indagine delle irregolarità e frodi, il recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati e, se del caso, sanzioni amministrative. In particolare, in conformità al regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 e al regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) può svolgere indagini, compresi controlli e verifiche sul posto, al fine di accertare l’esistenza di frodi, corruzione o ogni altra attività illecita lesiva degli interessi finanziari dell’Unione. A norma del regolamento (UE) 2017/1939 la Procura europea (EPPO) può indagare e perseguire le frodi e altre attività illecite lesive degli interessi finanziari dell’Unione secondo quanto disposto dalla direttiva (UE) 2017/1371 del Parlamento europeo e del Consiglio[5]. In conformità al regolamento finanziario, è opportuno che ogni persona o entità che riceve fondi dell’Unione cooperi pienamente alla tutela degli interessi finanziari dell’Unione, conceda i diritti necessari e l’accesso alla Commissione, all’OLAF, all’EPPO e alla Corte dei conti europea e garantisca che i terzi coinvolti nell’esecuzione dei fondi dell’Unione concedano diritti equivalenti.

(13)La presente decisione dovrebbe assicurare la visibilità del finanziamento della Comunità mediante mirate informazioni coerenti, efficaci e proporzionate rivolte a pubblici diversi compresi i media e il pubblico generale.

(14)È necessario modificare la decisione 2007/198/Euratom per assicurare il finanziamento delle attività dell’Impresa comune e le relative attività della Commissione per il periodo 2021-2027 dal bilancio generale dell’Unione europea.

(15)Occorre pertanto modificare di conseguenza la decisione 2007/198/Euratom,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2007/198/Euratom è così modificata:

(1)All’articolo 4, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:

“3.    Il contributo indicativo dell’Euratom all’Impresa comune per il periodo 2021-2027 e le relative spese di sostegno per lo stesso periodo, indicate al paragrafo 4, sono fissate a 6 070 000 000 EUR (in valore corrente) 14 .”

(2)È aggiunto il seguente paragrafo 4:

“4.    L’importo di cui al paragrafo 3 può finanziare anche le spese di preparazione, monitoraggio, controllo, audit, valutazione e altre attività e spese necessarie per la gestione e l’attuazione della presente decisione, comprese le spese amministrative, nonché quelle della valutazione del conseguimento dei suoi obiettivi. Tale importo può inoltre coprire i costi relativi a studi, riunioni di esperti, nonché le spese legate a reti informatiche destinate all’elaborazione e allo scambio delle informazioni, compresi gli strumenti informatici istituzionali e ad altra assistenza tecnica e amministrativa necessaria per la gestione della presente decisione.”

(3)L’articolo 5 ter è soppresso.

(4)È inserito il seguente articolo 5 quater:

“Articolo 5 quater

Valutazione

1.Le valutazioni sono effettuate in tempo utile per alimentare il processo decisionale.

2.Una valutazione intermedia è effettuata quando sono disponibili sufficienti informazioni circa l’attuazione della decisione nel periodo 2021-2027, ma non oltre il 2024.

3.Al termine dell’attuazione della presente decisione e comunque non oltre quattro anni dalla fine del periodo di cui all’articolo 4, la Commissione effettua una valutazione finale della decisione.

4.La Commissione comunica le conclusioni delle valutazioni, corredate delle proprie osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato europeo delle regioni.”

(5)È inserito il seguente articolo 5 quinquies:

“Articolo 5 quinquies

Comunicazione, visibilità e pubblicità

1.I destinatari dei finanziamenti della Comunità rendono nota l’origine degli stessi e ne garantiscono la visibilità (in particolare quando promuovono le azioni e i relativi risultati) diffondendo mirate informazioni coerenti, efficaci e proporzionate destinate a pubblici diversi, tra cui i media e il pubblico generale.

2.La Commissione conduce azioni di informazione e comunicazione sulla presente decisione, sulle singole azioni e sui risultati. Le risorse finanziarie assegnate all’attuazione della presente decisione contribuiscono anche alla comunicazione istituzionale delle priorità politiche dell’Unione nella misura in cui si riferiscono agli obiettivi di cui all’articolo 1.”

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Essa si applica a decorrere dal 1º gennaio 2021.

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente



SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

1.CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

1.1.Titolo della proposta/iniziativa

1.2.Settore/settori interessati (cluster di programmi)

1.3.Natura della proposta/iniziativa

1.4.Motivazione della proposta/iniziativa

1.5.Durata e incidenza finanziaria

1.6.Modalità di gestione previste

2.MISURE DI GESTIONE

2.1.Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

2.2.Sistema di gestione e di controllo

2.3.Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

3.INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

3.1.Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

3.2.Incidenza prevista sulle spese

3.2.1.Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese

3.2.2.Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

3.2.3.Partecipazione di terzi al finanziamento

3.3.Incidenza prevista sulle entrate

SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

1.CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

1.1.Titolo della proposta/iniziativa

Decisone 2007/198/Euratom del Consiglio che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi

1.2.Settore/settori interessati (cluster di programmi)

1 – Ricerca e innovazione

1.3.La proposta/iniziativa riguarda:

 una nuova azione 

 una nuova azione a seguito di un progetto pilota/un’azione preparatoria 15  

 la proroga di un’azione esistente 

 la fusione o il riorientamento di una o più azioni verso un’altra/una nuova azione

1.4.Motivazione della proposta/iniziativa

1.4.1.Necessità nel breve e lungo termine, compreso un calendario dettagliato per fasi di attuazione dell’iniziativa

La presente decisione del Consiglio consente il contributo di fondi all’Impresa comune “Fusion for Energy” per svolgere i compiti che le sono affidati. La presente decisione consentirà all’Europa di contribuire alla costruzione di ITER negli anni 2021-2027, periodo in cui il progetto ITER avrà ottenuto il primo plasma (nel 2025). L’Europa sta apportando il contributo maggiore al progetto (45% ca. dei costi di costruzione) e la presente decisione consentirà che l’Europa tragga i massimi benefici, sia a breve termine (benefici per l’industria europea) che a lungo termine (un ruolo di primo piano nello sfruttamento commerciale dell’energia da fusione).

1.4.2.Valore aggiunto dell’intervento dell’Unione (che può derivare da diversi fattori, ad es. un miglior coordinamento, la certezza del diritto o un’efficacia e una complementarità maggiori). Ai fini del presente punto, per “valore aggiunto dell’intervento dell’Unione” si intende il valore derivante dall’intervento dell’Unione che va ad aggiungersi al valore che avrebbero altrimenti generato gli Stati membri se avessero agito da soli.

L’iniziativa rientra nella competenza esclusiva dell’UE a norma dell’articolo 101 del trattato Euratom. Il principio di sussidiarietà non è pertanto di applicazione.

Il progetto ITER, unico nel suo genere, è un progetto a lungo termine che contribuisce notevolmente alla strategia a lungo termine dell’UE per l’energia pulita, la sicurezza dell’approvvigionamento e la competitività. In quanto tale, non può essere attuato attraverso l’iniziativa del settore privato in questa fase dello sviluppo tecnologico e l’intervento pubblico è giustificato. Questo investimento offre alle industrie europee dell’alta tecnologia e alle piccole e medie imprese (PMI) una preziosa opportunità per innovare e sviluppare prodotti “spin off” che possono essere sfruttati al di fuori dell’ambito della fusione (ad esempio nel settore energetico in senso lato, nell’aviazione e in strumenti ad alta tecnologia).

Giacché la base giuridica di ITER è un accordo internazionale di cui Euratom è parte, l’azione a livello dell’UE è più efficace (minore frammentazione) ed efficiente (migliore rapporto qualità-prezzo ed economie di scala), e offre il coordinamento delle azioni (ad esempio nell’affrontare le esternalità) per soddisfare gli obblighi previsti dall’UE. La messa in comune delle risorse e delle competenze è fondamentale per la costruzione di ITER e l’azione dell’UE è particolarmente necessaria per conseguire la massa critica di risorse e di conoscenze tra diversi settori, tecnologie e infrastrutture di ricerca e industrie, necessarie per la costruzione di questo progetto innovativo. Ciò è stato anche riconosciuto esplicitamente nel “Documento di riflessione sul futuro delle finanze dell’UE” del giugno 2017, che evidenzia un chiaro valore aggiunto quando l’azione a livello europeo supera quanto sarebbe conseguibile dai soli sforzi nazionali — ciò include i “grandi progetti e le tecnologie abilitanti fondamentali, quali [...] ITER [che] può essere finanziato solo mediante la messa in comune di risorse a livello dell’UE a motivo del suo elevatissimo fabbisogno di finanziamenti”.

Di conseguenza, l’azione a livello dell’UE produce risultati che la spesa nazionale non coordinata non potrebbe realizzare in relazione ad alcune priorità strategiche: i) sicurezza dell’approvvigionamento; ii) opportunità di crescita e di sviluppo a lungo termine della scienza, della tecnologia e dell’industria europee, e la strutturazione del settore delle attività di ricerca e sviluppo dell’UE; iii), miglioramento della qualità e dell’innovazione attraverso l’esposizione alla concorrenza mondiale e a livello dell’UE; e iv) mobilitazione del potenziale /potere negoziale dell’UE a livello mondiale. 

1.4.3.Insegnamenti tratti da esperienze analoghe

Il progetto “Joint European Torus (JET)” ha dimostrato che la costruzione e la gestione di una grande infrastruttura di ricerca sulla fusione con il coordinamento di Euratom è una soluzione efficiente che permette di trarre i massimi vantaggi dal punto di vista scientifico e industriale. Tuttavia, la costruzione di ITER comporta un impegno di portata senza precedenti e richiede una collaborazione a livello mondiale mai messa in atto prima d’ora.

1.4.4.Compatibilità ed eventuale sinergia con altri strumenti pertinenti

La presente decisione consentirà di realizzare sinergie e la complementarità con le attività di ricerca sulla fusione con il programma Euratom di ricerca e formazione. Le attività condotte nell’ambito del presente quadro daranno un importante contributo scientifico alla costruzione e al funzionamento di ITER.

1.5.Durata e incidenza finanziaria

 durata limitata

   in vigore dall’1.1.2021 al 31.12.2027

   Incidenza finanziaria dal 2021 al 2027

 durata illimitata

Attuazione con un periodo di avviamento dal AAAA al AAAA

e successivo funzionamento a pieno regime.

1.6.Modalità di gestione previste 16  

 Gestione diretta a opera della Commissione

a opera dei suoi servizi, compreso il personale delle delegazioni dell’Unione;

a opera delle agenzie esecutive.

 Gestione concorrente con gli Stati membri

 Gestione indiretta con compiti di esecuzione del bilancio affidati:

a paesi terzi o organismi da questi designati;

a organizzazioni internazionali e rispettive agenzie (specificare);

alla BEI e al Fondo europeo per gli investimenti;

agli organismi di cui agli articoli 70 e 71 del regolamento finanziario;

a organismi di diritto pubblico;

a organismi di diritto privato investiti di attribuzioni di servizio pubblico nella misura in cui presentano sufficienti garanzie finanziarie;

a organismi di diritto privato di uno Stato membro preposti all’attuazione di un partenariato pubblico-privato e che presentano sufficienti garanzie finanziarie;

alle persone incaricate di attuare azioni specifiche nel settore della PESC a norma del titolo V del TUE, che devono essere indicate nel pertinente atto di base.

Se è indicata più di una modalità, fornire ulteriori informazioni alla voce “Osservazioni”.

Osservazioni

La gestione sarà eseguita da F4E sotto la supervisione della Commissione. La Commissione rappresenta Euratom in seno agli organi direttivi dell’organizzazione ITER e di F4E. Benché fornisca l’80% circa del bilancio di F4E, Euratom dispone di 5 voti su 72 nel quadro dell’attuale statuto dell’Impresa comune F4E. F4E è un’impresa comune istituita a norma del capo 5 del trattato Euratom. Ai sensi del suo statuto, F4E ha una propria procedura di discarico del bilancio dal Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio dell’UE.

2.MISURE DI GESTIONE

2.1.Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

Precisare frequenza e condizioni.

La presente decisione sarà attuata dalla Commissione e l’Impresa comune F4E, che convoglia il contributo di Euratom a favore del progetto ITER e di altre attività connesse a ITER, quali le attività dell’approccio allargato con il Giappone.

La presente decisione dispone che sia redatta una valutazione intermedia e una valutazione finale della sua attuazione. Le conclusioni di tali valutazioni e le osservazioni della Commissione saranno comunicate al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato europeo delle regioni. La Commissione, a nome di Euratom, partecipa agli organi decisionali dell’organizzazione ITER e di F4E: 1) La Commissione partecipa al consiglio ITER, e ai comitati istituiti dal consiglio; 2) in quanto membro di F4E, la Commissione partecipa al consiglio di direzione e ai comitati istituiti dal consiglio. Le suddette strutture di governance sono utilizzate per monitorare i progressi del progetto e i risultati della sua attuazione, sulla base di relazioni e delle comunicazioni da parte, rispettivamente, dell’Organizzazione ITER e di F4E.

In particolare:

a) In conformità articolo 6, lettera d) dello statuto dell’Impresa comune F4E, il consiglio di direzione di F4E adotta il piano di progetto, il programma di lavoro, il piano previsionale delle risorse, l’organigramma e il piano in materia di politica del personale. In base all’articolo 6, lettera e), il consiglio di direzione adotta anche il bilancio annuale. Giova notare che tali documenti fanno parte del documento di programmazione che, a norma dell’articolo 32 del suo regolamento finanziario, F4E elabora ogni anno e di cui deve presentare il progetto al consiglio di direzione, alla Commissione, al Parlamento europeo e al Consiglio entro il 31 gennaio. La Commissione è invitata a esprimere un parere su tale progetto di cui dovrebbe tener conto F4E nel redigere la versione finale del documento di programmazione.

b) A norma dell’articolo 14 del suo statuto, il direttore dell’Impresa comune F4E prepara una relazione annuale che illustra l’attuazione del programma di lavoro di F4E. La relazione è valutata dal consiglio di direzione e inviata, corredata della valutazione, dal consiglio di direzione ai membri di F4E, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione. L’Impresa comune F4E riferisce inoltre al Consiglio ogni anno sui progressi realizzati nell’attuazione dei piani di contenimento dei costi e di risparmio, nonché sulle prestazioni e la gestione di F4E e del progetto ITER. L’Impresa comune F4E riferisce inoltre al Consiglio una volta all’anno riguardo alla realizzazione delle attività programmate nel quadro del suo bilancio annuale.

c) Nell’intervallo tra le relazioni formali, F4E fornisce con cadenza mensile informazioni sull’esecuzione del bilancio e sui progressi compiuti in relazione alle tappe principali definite per monitorare la costruzione e le procedure di appalto sotto la responsabilità di F4E.

d) A livello del monitoraggio del progetto complessivo, il direttore generale dell’Organizzazione ITER presenta due volte all’anno al Consiglio ITER e al suo Comitato consultivo di gestione una relazione sullo stato di avanzamento del progetto, la sua attuazione e sull’esecuzione del suo piano d’azione per la gestione dei rischi e dei costi. Nell’intervallo tra tali relazioni, l’Organizzazione ITER presenta relazioni ogni due mesi mediante una serie di quadri di controllo che monitorano l’esecuzione del bilancio, la gestione del rischio, le attività di approvvigionamento e lo stato di avanzamento delle tappe delle componenti principali sul percorso critico del progetto.

2.2.Sistema di gestione e di controllo

2.2.1.Giustificazione della o delle modalità di gestione, del o dei meccanismi di attuazione del finanziamento, delle modalità di pagamento e della strategia di controllo proposti

L’architettura generale del progetto ITER impone alle parti contraenti di operare per il tramite di agenzie nazionali.

L’istituzione di un’impresa comune ai sensi del capo 5 del trattato Euratom è stata considerata nel 2007 la soluzione più appropriata per svolgere tale ruolo di agenzia nazionale e per ottemperare agli obblighi di Euratom nei confronti dell’Organizzazione ITER in applicazione dell’accordo ITER concluso da Euratom. Da allora l’adeguatezza di tale soluzione è stata confermata da vari studi e valutazioni indipendenti.

Sulla base di tale decisione del Consiglio, ogni anno la Commissione adotta una decisione di finanziamento allo scopo di trasferire gli stanziamenti dell’anno n + 1 dal bilancio dell’UE all’Impresa comune F4E. F4E trasmette una richiesta di fondi per il suo bilancio amministrativo e operativo. La Commissione ha preteso giustificazioni per ciascuna richiesta di fondi connessi al bilancio operativo, in particolare una previsione di tesoreria per i costi di gestione e i costi operativi, per il periodo della richiesta di pagamento, e una situazione di tesoreria dell’Impresa comune “Fusion for Energy”, un riferimento all’impegno o agli impegni di bilancio a cui si riferisce il pagamento, una pianificazione globale per ciascun progetto in relazione al quale deve essere effettuato il pagamento e la relativa giustificazione.

L’Impresa comune dispone delle necessarie competenze, risorse ed esperienze per effettuare le necessarie verifiche ex ante e i controlli ex-post in materia di appalti. I rischi sono valutati regolarmente e vengono periodicamente controllati i progressi nell’esecuzione delle attività e nel consumo di risorse, alla luce degli obiettivi e degli indicatori stabiliti.

Una strategia di supervisione è stata sviluppata dalla Commissione nel corso dell’attività di F4E. Nell’ambito di questa strategia, è in fase di negoziato un nuovo accordo amministrativo che terrà conto delle modifiche del quadro giuridico (lo statuto di F4E è stato modificato nel 2015, è stato adottato un nuovo regolamento finanziario di F4E; la responsabilità della supervisione di ITER, e quindi di F4E, è stata trasferita dalla DG RTD alla DG ENER.) Tali modifiche del quadro giuridico di F4E e nella ripartizione delle responsabilità all’interno della Commissione comportano cambiamenti delle interazioni di F4E con la Commissione come previsto nell’accordo amministrativo con F4E.

2.2.2.Informazioni concernenti i rischi individuati e il o i sistemi di controllo interno per ridurli

Esistono rischi insiti nella prestazione finanziaria e operativa di F4E legati alla natura delle sue attività (appalti “in natura” ingenti e complessi con elevati rischi tecnici) e alla natura e all’architettura del progetto sottostante (partecipazione di 7 parti contraenti, sviluppo dell’esperimento in materia energetica più grande mai tentato fino ad oggi). Sono state predisposte misure per monitorare e controllare meglio il funzionamento di F4E e porre rimedio a questa situazione. La Commissione e F4E continueranno a individuare i rischi legati all’attuazione del progetto, in particolare in termini di costi, e adotteranno le misure più opportune per gestire e attenuare tali rischi.

La DG ENER (D4) ha messo a punto una metodologia di valutazione globale del rischio con l’istituzione di un registro dei rischi aggiornato ogni 3 mesi e un piano di gestione del rischio inteso a monitorare i rischi principali che possono ostacolare la realizzazione del primo plasma entro il 2025. Tale monitoraggio dei rischi dovrebbe indurre la Commissione a reagire in modo proattivo in presenza di ritardi, del superamento dei costi o di altri eventi negativi che possono ritardare il contributo di Euratom.

Nel 2018 l’Impresa comune F4E intende rivedere il proprio quadro di controllo interno al fine di tener conto della modifiche intervenute a livello della Commissione.

2.2.3.Stima e giustificazione del rapporto costo/efficacia dei controlli (ratio “costi del controllo ÷ valore dei fondi gestiti”) e valutazione dei livelli di rischio di errore previsti (al pagamento e alla chiusura)

A livello della Commissione, il costo dei controlli relativi alla supervisione del progetto ITER e delle attività di F4E rimane modesto rispetto al valore dei fondi gestiti. Tale costo è stato stimato a 0,31% nel 2016 e a 0,28% nel 2017, compreso il costo del mantenimento di un’apposita unità presso la DG ENER, la supervisione della gestione e il sostegno ricevuto da funzioni orizzontali. Tale costo può aumentare leggermente nei prossimi anni in modo da riflettere una maggiore supervisione, una migliore gestione dei rischi e l’evoluzione dei compiti in parallelo all’avanzamento del progetto. Il rischio di errori associato alla gestione del contributo dell’UE all’Impresa comune è minimo.

A livello dell’organismo delegato, F4E non ha ancora sviluppato una metodologia per effettuare la valutazione dei costi e dei benefici dei controlli o del livello dell’errore previsto. Ciononostante, giova ricordare che la Corte dei conti europea ha sempre espresso un parere senza riserve nei confronti di F4E per quanto riguarda una rappresentazione veritiera e corretta dei conti e la regolarità delle operazioni sottostanti. Quando la DG BUDG fornirà la nuova metodologia a fine 2018, la DG ENER si assicurerà che F4E effettui le necessarie valutazioni.

2.3.Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

Precisare le misure di prevenzione e tutela in vigore o previste, ad esempio strategia antifrode.

La direzione generale della Commissione incaricata dell’attuazione del progetto e del bilancio di ITER è determinata a lottare contro le frodi in ogni fase del progetto, conformemente a quanto previsto dalla strategia antifrode della Commissione (COM(2011) 376), del 24 giugno 2011, e all’imminente revisione di tale strategia.

A livello della Commissione, la DG ENER sviluppa e mantiene la propria strategia antifrode sulla base di una specifica procedura di valutazione del rischio. Sono adottate le misure necessarie per quanto riguarda la sensibilizzazione, la valutazione dei rischi, l’informazione del personale, la cooperazione con organismi delegati e la cooperazione con l’OLAF. Tale strategia è sottoposta a revisione ogni 2-3 anni, l’ultima volta nel dicembre 2017.

Il monitoraggio amministrativo dei contratti, delle sovvenzioni e dei pagamenti correlati rientra tra le responsabilità di F4E.

La Commissione e l’F4E tengono conto degli interessi finanziari dell’Unione europea, in particolare del rispetto del regolamento n. 2988/95 (CE, Euratom) del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari della Comunità e dell’articolo 53, lettera a), del regolamento finanziario.

L’Impresa comune F4E istituisce strategie di audit ex-post per valutare la legalità e la regolarità delle transazioni soggiacenti.

L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) gode, nei confronti di F4E, degli stessi poteri di cui dispone nei confronti dei servizi della Commissione. Tra le misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità giova menzionare quanto segue:

-    F4E dispone di un revisore interno che supervisiona su base permanente i diversi elementi del sistema di controllo interno;

-    il sistema di controllo interno di F4E è periodicamente riesaminato dal servizio di audit interno della Commissione;

-    F4E è annualmente soggetta all’audit della Corte dei conti europea per quanto riguarda la rappresentazione veritiera e corretta dei conti e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni (entrate e uscite);

-    F4E è soggetta su base annua alla procedura di discarico del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE.

F4E ha sviluppato una strategia antifrode che è stata approvata dal suo consiglio di direzione nel giugno 2015. L’obiettivo generale è migliorare la prevenzione, l’individuazione e le condizioni d’indagine delle frodi, nonché perseguire misure di efficace prevenzione e riparazione, con sanzioni proporzionate e dissuasive. La strategia antifrode di F4E rafforza le misure adottate per la prevenzione e la gestione dei conflitti di interessi all’interno di F4E ed è integrata nel quadro giuridico più ampio di F4E che protegge gli interessi finanziari dell’UE e combatte la frode, come previsto agli articoli 5 bis e 5 bis bis della decisione 2007/198/Euratom del Consiglio che istituisce F4E.

3.INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

3.1.Rubrica del quadro finanziario pluriennale e nuova o nuove linee di bilancio di spesa proposte

Rubrica del quadro finanziario pluriennale

Linea di bilancio

Natura della
spesa

Partecipazione

Numero
1 Mercato unico, innovazione e agenda digitale 

Diss./Non diss. 17

di paesi EFTA 18

di paesi candidati 19

di paesi terzi

ai sensi dell’articolo [21, paragrafo 2, lettera b)], del regolamento finanziario

01 01 04

01 01 04 01 Spese relative ai funzionari e agli agenti temporanei impegnati nell’attuazione del programma ITER

01 01 04 02 Personale esterno impegnato nell’attuazione del programma ITER

01 01 04 03 Altre spese di gestione del programma ITER

01 04

01 04 01 Impresa comune per ITER — Fusion for Energy (F4E) — Spese di gestione amministrativa

01 04 02 Impresa comune per ITER — Fusion for Energy (F4E) — Spese di funzionamento

Non diss.

Non diss.

Non diss.

Diss.

Diss.

NO

NO

3.2.Incidenza prevista sulle spese

3.2.1.Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese 20  

Mio EUR (al terzo decimale)

Rubrica del quadro finanziario
pluriennale 21

1

Mercato unico, innovazione e agenda digitale

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Post 2027

TOTALE

01 01 04 01 Spese relative ai funzionari e agli agenti temporanei impegnati nell’attuazione del programma ITER

Impegni = Pagamenti

(1)

9,257

9,442

9,631

9,824

10,020

10,220

10,425

68,819

01 01 04 02 Personale esterno impegnato nell’attuazione del programma ITER

Impegni = Pagamenti

(1)

0,314

0,320

0,327

0,333

0,340

0,347

0,354

2,335

01 01 04 03 Altre spese di gestione del programma ITER

Impegni = Pagamenti

(1)

1,500

1,530

1,560

1,592

1,624

1,656

1,689

11,151

01 04 01 Spese di gestione amministrativa - Impresa comune europea per ITER

Impegni = Pagamenti

(1)

65,000

66,000

67,000

69,000

70,000

71,000

73,000

481,000

01 04 02 Impresa comune per ITER — Fusion for Energy (F4E) — Spese di funzionamento

Impegni

(2)

858,081

690,463

1 024,144

791,024

664,205

842,685

636,093

5 506,695

Pagamenti

(3)

209,304

520,061

538,856

647,466

697,841

800,512

811,667

1 280,987

5 506,695

TOTALE degli stanziamenti per la dotazione del programma

Impegni

=1+2

934,152

767,755

1 102,662

871,773

746,189

925,908

721,561

6 070,000

Pagamenti

=1+3

285,375

597,353

617,374

728,215

779,825

883,735

897,135

1 280,987

6 070,000

Mio EUR (al terzo decimale)

Rubrica del quadro finanziario
pluriennale

7

Pubblica amministrazione europea

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Post 2027

TOTALE

Stanziamenti operativi (suddivisi in base alle linee di bilancio di cui al punto 3.1)

Impegni

(1)

Pagamenti

(2)

Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione del programma 22  

Impegni = Pagamenti

(3)

TOTALE degli stanziamenti per la dotazione del programma

Impegni

=1+3

Pagamenti

=2+3





Rubrica del quadro finanziario
pluriennale

7

Pubblica amministrazione europea

Mio EUR (al terzo decimale)

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Post 2027

TOTALE

Risorse umane

Altre spese amministrative

TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 7 del quadro finanziario pluriennale

(Totale impegni = Totale pagamenti)

Mio EUR (al terzo decimale)

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Post 2027

TOTALE

TOTALE degli stanziamenti
tra le RUBRICHE
del quadro finanziario pluriennale 

Impegni

934,152

767,755

1 102,662

871,773

746,189

925,908

721,561

6 070,000

Pagamenti

285,375

597,353

617,374

728,215

779,825

883,735

897,135

1,280,988

6 070,000

3.2.2.Sintesi dell’incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

   La proposta/iniziativa non comporta l’utilizzo di stanziamenti di natura amministrativa.

   La proposta/iniziativa comporta l’utilizzo di stanziamenti di natura amministrativa, come spiegato di seguito:

Mio EUR (al terzo decimale)

Anni

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

TOTALE

RUBRICA 7
del quadro finanziario pluriennale

Risorse umane

Altre spese amministrative

Totale parziale della RUBRICA 7
del quadro finanziario pluriennale

Esclusa la RUBRICA 7 23
del quadro finanziario pluriennale

Risorse umane

9,571

9,762

9,958

10,157

10,360

10,567

10,779

71,154

Altre spese
di natura amministrativa

1,500

1,530

1,560

1,592

1,624

1,656

1,689

11,151

Totale parziale esclusa la RUBRICA 7
del quadro finanziario pluriennale

11,071

11,292

11,518

11,749

11,984

12,223

12,468

82,305

TOTALE

11,071

11,292

11,518

11,749

11,984

12,223

12,468

82,305

3.2.2.1.Fabbisogno previsto di risorse umane

   La proposta/iniziativa non comporta l’utilizzo di risorse umane.

   La proposta/iniziativa comporta l’utilizzo di risorse umane, come spiegato di seguito:

Stima da esprimere in equivalenti a tempo pieno

Anni

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

 Posti della tabella dell’organico (funzionari e agenti temporanei)

In sede e negli uffici di rappresentanza della Commissione

Nelle delegazioni

Ricerca

61

61

61

61

61

61

61

 Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: ETP) - AC, AL, END, INT e JED  24

Rubrica 7

Finanziato dalla RUBRICA 7 del quadro finanziario pluriennale 

- in sede

- nelle delegazioni

Finanziato dalla dotazione del programma  25

- in sede

- nelle delegazioni

Ricerca

4

4

4

4

4

4

4

Altro (specificare)

TOTALE

Il fabbisogno di risorse umane è coperto dal personale della DG già assegnato alla gestione dell’azione e/o riassegnato all’interno della stessa DG, integrato dall’eventuale dotazione supplementare concessa alla DG responsabile nell’ambito della procedura annuale di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio. Le cifre relative all’organico necessario per l’Impresa comune F4E, compresi i funzionari, sono presentate al punto 3.2.2.2

Descrizione dei compiti da svolgere:

Funzionari e agenti temporanei

Il personale in servizio nella sede principale è incaricato di definire e successivamente verificare il seguito delle attività, sia dall’agenzia nazionale di Barcellona (F4E) sia dal progetto ITER nel quale la Commissione è rappresentante del partenariato europeo.

Personale esterno

Il personale in servizio nella sede principale è incaricato di definire e successivamente verificare il seguito delle attività, sia dall’agenzia nazionale di Barcellona (F4E) sia dal progetto ITER nel quale la Commissione è rappresentante del partenariato europeo.

3.2.2.2.Fabbisogno previsto di risorse umane nell’Impresa comune F4E

 

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Personale permanente

51

51

51

51

51

51

51

di cui AD

40

40

40

40

40

40

40

di cui AST

11

11

11

11

11

11

11

di cui AST-SC

 

 

 

 

 

 

 

Agenti temporanei

229

229

229

221

213

211

211

di cui AD

202

202

202

194

186

184

184

di cui AST

27

27

27

27

27

27

27

di cui AST-SC

 

 

 

 

 

 

 

Agenti contrattuali

172

172

172

165

159

157

157

Totale

452

452

452

437

423

419

419

3.2.2.3 — Impresa comune F4E — Ripartizione del gruppo di funzioni degli agenti contrattuali 2021-2027

Agenti contrattuali

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Gruppo di funzioni IV

98

98

98

91

85

83

83

Gruppo di funzioni III

55

55

55

55

55

55

55

Gruppo di funzioni II

19

19

19

19

19

19

19

Gruppo di funzioni I

 

 

 

 

 

 

 

Totale

172

172

172

165

159

157

157

3.2.3.Partecipazione di terzi al finanziamento

La proposta/iniziativa:

   non prevede cofinanziamenti da terzi

   prevede il cofinanziamento da terzi indicato di seguito:

Stanziamenti in Mio EUR (al terzo decimale)

Anni

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

TOTALE

Specificare l’organismo di cofinanziamento 26  

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

TOTALE degli stanziamenti cofinanziati

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

3.3.Incidenza prevista sulle entrate

   La proposta/iniziativa non ha incidenza finanziaria sulle entrate.

   La proposta/iniziativa ha la seguente incidenza finanziaria:

   sulle risorse proprie

   su altre entrate

indicare se le entrate sono destinate a linee di spesa specifiche    

Mio EUR (al terzo decimale)

Linea di bilancio delle entrate:

Incidenza della proposta/iniziativa 27

2021

2022

2023

2024

2025

2026

2027

Articolo 6XXX 28

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

p.m.

Per quanto riguarda le entrate con destinazione specifica, precisare la o le linee di spesa interessate.

Linee di bilancio 01 01 04, 01 04 01 e 01 04 02

Altre osservazioni (ad es. formula/metodo per calcolare l’incidenza sulle entrate o altre informazioni)

Non ancora noto. Dipende da un nuovo accordo che sarà sottoscritto con la Svizzera per il periodo 2021-2027. Qualora la Brexit sia confermata e il Regno Unito rimanga partner del programma ITER, anche il suo eventuale contributo dovrebbe essere registrato come entrate con destinazione specifica (provenienti da paesi terzi).

(1)    Come dall’accordo sulla “Ripartizione dei costi per tutte le fasi del progetto ITER”, concordato nel 2006 tra le Parti dell’accordo ITER. Tale ripartizione dei costi cambierà nella fase operativa, con una partecipazione dell’Europa pari al 34%.
(2)    Le stime riviste dei costi sono stati approvati dal Consiglio ITER ad referendum, in attesa delle decisioni da parte delle autorità di bilancio delle parti dell’accordo ITER.
(3)    COM(2017) 319 del 14.6.2017 e documento di lavoro che l’accompagna SWD(2017)232.
(4)    Oltre ai finanziamenti provenienti dal bilancio dell’UE, la Francia in quanto Stato ospitante del progetto contribuisce direttamente al bilancio di F4E con un importo pari circa al 20% del contributo Euratom. Ogni anno, inoltre, i membri di F4E versano un contributo di adesione all’Impresa comune.
(5)    SWD(2017) 232, tabella 4, pag. 24.
(6)    Tale stima non comprende gli imprevisti sotto l’aspetto dei tempi e dei costi.
(7)    https://www.euro-fusion.org/eurofusion/roadmap/
(8)    Cfr. la proposta della Commissione COM(2018) 437.
(9)    Accordo interistituzionale “Legiferare meglio” tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea, del 13 aprile 2016; GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1.
(10)    GU L 358 del 16.12.2006, pag. 62.
(11)    Decisione del Consiglio, del 27 marzo 2007, che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi (2007/198/Euratom) (GU L 90 del 30.3.2007, pag. 58).
(12)    Regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).
(13)    Decisione 2013/791/Euratom del Consiglio, del 13 dicembre 2013, che modifica la decisione 2007/198/Euratom che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi (GU L 349 del 31.12.2013, pag. 100).
(14)    Tenuto conto della specificità delle attività di “Fusion for Energy”, l’articolo 86, paragrafo 5, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione non è di applicazione.
(15)    A norma dell’articolo 58, paragrafo 2, lettera a) o b), del regolamento finanziario.
(16)    Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i riferimenti al regolamento finanziario sono disponibili sul sito BudgWeb: https://myintracomm.ec.europa.eu/budgweb/EN/man/budgmanag/Pages/budgmanag.aspx  
(17)    Diss. = stanziamenti dissociati / Non diss. = stanziamenti non dissociati.
(18)    EFTA: Associazione europea di libero scambio.
(19)    Paesi candidati e, se del caso, potenziali candidati dei Balcani occidentali.
(20)    I totali potrebbero non coincidere esattamente con la somma delle voci a causa degli arrotondamenti.
(21)    L’articolo 01 01 04 include l’assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.
(22)    Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.
(23)    Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.
(24)    AC = agente contrattuale; AL = agente locale; END = esperto nazionale distaccato; INT = personale interinale; JPD = giovane professionista in delegazione.
(25)    Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli stanziamenti operativi (ex linee “BA”).
(26)    Oltre ai finanziamenti provenienti dal bilancio dell’UE, la Francia in quanto Stato ospitante del progetto contribuisce direttamente al bilancio di F4E con un importo pari circa al 20% del contributo Euratom. Ogni anno, inoltre, i membri di F4E versano un contributo di adesione all’Impresa comune. Tale cofinanziamento viene registrato direttamente nella contabilità di F4E e non è incluso nelle entrate e nelle spese del bilancio dell’UE.
(27)    Per le risorse proprie tradizionali (dazi doganali, contributi zucchero), indicare gli importi netti, cioè gli importi lordi al netto del 20% per spese di riscossione.
(28)    La Svizzera e eventualmente il Regno Unito.