Bruxelles, 9.3.2018

COM(2018) 127 final

2018/0058(COD)

Proposta di

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria all'Ucraina

{SWD(2018) 66 final}


RELAZIONE

1.CONTESTO DELLA PROPOSTA

·Motivazione e obiettivi della proposta

Negli ultimi anni l'Unione europea (UE) ha rafforzato sostanzialmente il suo partenariato con l'Ucraina, per andare oltre la mera cooperazione bilaterale ed evolvere verso una graduale associazione politica e l'integrazione economica. Attraverso la promozione di legami politici ed economici più forti nonché il rispetto dei valori comuni, l'accordo di associazione UE-Ucraina, firmato nel 2014 e che include una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA), costituisce lo strumento principale per un avvicinamento fra l'Ucraina e l'UE. Parti dell'accordo di associazione sono state applicate in via provvisoria a decorrere dal 1° novembre 2014, mentre la zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) è stata applicata a decorrere dal 1° gennaio 2016. L'accordo è entrato in vigore il 1° settembre 2017, in seguito alla ratifica da parte di tutti gli Stati membri dell'UE e alla sua conclusione da parte del Consiglio dell'UE nel luglio 2017.

Nonostante il ritorno alla crescita negli anni 2016-2017 che ha fatto seguito a una profonda recessione nel periodo 2014-2015, l'economia ucraina resta vulnerabile agli shock esterni. Questo dato si riflette nell'elevata dipendenza del paese dalle esportazioni di materie prime, nella ricostituzione delle riserve internazionali più lenta del previsto e nel suo elevato indebitamento con l'estero, in particolare nel 2019, quando riprenderà il pagamento delle obbligazioni sugli eurobond ristrutturati. In tale contesto resta fondamentale il sostegno continuato dei partner internazionali dell'Ucraina.

Nel marzo 2015 il Fondo monetario internazionale (FMI) ha approvato un programma del meccanismo di finanziamento ampliato per l'Ucraina di circa 17,5 miliardi di dollari, che si conclude nel marzo 2019. L'assistenza finanziaria del FMI era integrata da un contributo sostanziale dell'UE, dei suoi Stati membri, di diversi partner bilaterali, quali USA, Giappone, Canada, Svizzera, nonché di altre istituzioni finanziarie internazionali, come la Banca mondiale, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e la Banca europea per gli investimenti (BEI). Poiché la ripresa resta fragile e persistono diverse vulnerabilità, nel 2018 e all'inizio del 2019 l'Ucraina si troverà a dover affrontare il fabbisogno di ulteriori finanziamenti esterni, che il FMI stima dell'ordine di 4,5 miliardi di dollari, corrispondenti a circa 3,8 miliardi di euro 1 .

Il 29 novembre 2017 il ministro delle Finanze ucraino Oleksandr Danyliuk ha presentato al vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis una domanda ufficiale di assistenza macrofinanziaria supplementare dall'UE. Tale assistenza contribuirebbe a coprire le esigenze nazionali di finanziamento esterno e sosterrebbe la realizzazione delle riforme.

Alla luce di detta domanda e della situazione economica in Ucraina, in particolare l'emergenza del fabbisogno di ulteriori finanziamenti esterni, la Commissione europea presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta intesa a fornire un'ulteriore assistenza macrofinanziaria (AMF) all'Ucraina, sulla base dell'articolo 212 del TFUE, per un importo fino a 1 miliardo di EUR che sarà erogato in forma di prestiti a medio e lungo termine in due rate.

La nuova operazione di AMF integrerebbe le precedenti tre operazioni di AMF, per complessivi 3,4 miliardi di EUR, messi a disposizione dell'Ucraina dall'inizio della crisi nel 2014. Nell'ambito di tali operazioni sono stati erogati complessivamente 2,8 miliardi di EUR, compresi 1,6 miliardi di EUR nel periodo 2014-2015 (nell'ambito delle cosiddette AMF I e II) e due rate di 600 milioni di EUR ciascuna nel luglio 2015 e nell'aprile 2017 (nell'ambito dell'AMF III). Non è stata erogata una terza e ultima rata di 600 milioni di EUR nell'ambito dell'AMF III, subordinatamente all'attuazione di 21 misure strategiche convenute di comune accordo con le autorità ucraine. Sebbene l'Ucraina abbia soddisfatto un gran numero di impegni strategici connessi a tale rata, quattro misure, comprese due misure in materia di lotta contro la corruzione, non erano state attuate entro la scadenza del periodo di validità dell'assistenza, scaduta nel gennaio 2018. Tenuto conto delle circostanze, la Commissione non si trovava nelle condizioni di erogare l'ultima rata dell'AMF III, ufficialmente annullata il 18 gennaio 2018.

L'obiettivo dell'AMF proposta è aiutare l'Ucraina a coprire parte del fabbisogno di ulteriori finanziamenti esterni per il periodo 2018-2019, riducendo le vulnerabilità a breve termine dell'economia in termini di bilancia dei pagamenti e di bilancio. L'assistenza dell'UE fornirebbe inoltre incentivi per intensificare gli sforzi di riforma del paese, concordando con le autorità ucraine un protocollo d'intesa che definisce un adeguato pacchetto di misure a sostegno delle riforme economiche e strutturali. La Commissione ricercherebbe un ampio consenso con le autorità ucraine, al fine di garantire la titolarità e rafforzare in tal modo la possibilità di attuare rapidamente la condizionalità convenuta. Le condizioni strategiche dovrebbero affrontare le carenze principali dell'economia e della governance economica dell'Ucraina ed essere coerenti con gli impegni di riforma assunti dal paese nell'ambito dell'accordo di associazione, nonché di altri strumenti di sostegno dell'UE e dei programmi di aggiustamento concordati con il FMI e la Banca mondiale. Conseguire risultati nelle riforme essenziali in tema di lotta contro la corruzione e di governance sarà indispensabile per portare a termine con esito positivo l'operazione AMF.

Sulla scorta dell'attuazione incompleta da parte dell'Ucraina del programma strategico dell'AMF III che si è tradotta nell'annullamento della rata finale da parte della Commissione nel gennaio 2018, è opportuno includere condizioni specifiche connesse a ciascuna delle due rate della presente assistenza. Più specificamente, deve riflettere le misure non attuate nell'ambito del precedente programma, con le modalità in appresso.

·In merito alla verifica delle dichiarazioni di attività dei funzionari pubblici, la Commissione desidera insistere sull'istituzione di un sistema di verifica efficace, anche mediante programmi di verifica automatica ad accesso diretto e automatico alle banche dati e ai registri statali Affinché si possa convenire il protocollo con l'Ucraina nell'ambito della nuova operazione di AMF proposta, la Commissione esige che il predetto sistema automatico di verifica sia realizzato e operativo, per verificare un numero significativo di dichiarazioni, con priorità agli alti funzionari.

·In merito alla verifica dei dati comunicati dalle società ai proprietari beneficiari e il rispetto da parte delle imprese degli obblighi di comunicazione, è necessario riconoscere che questo elemento si trova in una fase iniziale, a livello internazionale e dell'UE. Su richiesta dell'Ucraina si procederà a scambi di esperti con l'UE, al fine di definire le possibili fasi affinché l'Ucraina possa mettere in funzione un meccanismo di verifica. Su questa base, il protocollo potrebbe precisare parametri di riferimento concreti connessi a tale meccanismo quale condizione nell'ambito dell'AMF.

·Il divieto di esportazione del legno, incompatibile con l'evitare misure di restrizione al commercio, resta in essere e una legge intesa ad abrogarlo deve ancora essere discussa dalla pertinente commissione parlamentare in Ucraina. La Commissione avvierà un dialogo con le autorità ucraine al fine di trovare una soluzione a questo problema grazie all'uso di appositi strumenti commerciali, eventualmente anche con la risoluzione bilaterale delle controversie.

·Per quanto attiene alla legge che istituisce un registro centrale del credito, essa è stata adottata dal parlamento ucraino il 6 febbraio 2018 ed è entrata in vigore il 4 marzo 2018. Tale misura può essere quindi considerata attuata e non deve essere rispecchiata nel nuovo protocollo.

Inoltre, il protocollo del nuovo programma includerà anche altre misure che l'Ucraina dovrà attuare per ottenere la prima e la seconda rata. Fra queste misure si annoverano azioni nell'ambito della gestione della finanza pubblica, che fa parte dei programmi strategici connessi all'AMF. Più in generale, la condizionalità sarà incentrata su un dato numero di settori chiave di rilievo ai fini della stabilizzazione macroeconomica del paese.

Come illustrato nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente proposta e basato fra l'altro sulla valutazione della situazione politica eseguita dal servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), la Commissione ritiene soddisfatte le condizioni politiche ed economiche preliminari cui è subordinata l'operazione di AMF proposta.

·Contesto generale

Nel 2014 e nel 2015 l'Ucraina ha subito una recessione particolarmente profonda in cui il PIL reale si è contratto rispettivamente del 6,6% e dell'8,9%. Pur rispecchiando le carenze macroeconomiche e strutturali di lunga data dell'Ucraina, la crisi economica è stata essenzialmente causata dalla perdita di fiducia e dai danni alla capacità produttiva derivati dal conflitto provocato dalle azioni destabilizzanti della Russia nell'est del paese. La combinazione di una risposta politica forte e di un pacchetto internazionale di sostegno su vasta scala ha contribuito al ritorno della ripresa economica nel 2016 (2,3%). La ripresa è proseguita nel 2017, quando la crescita del PIL ha raggiunto un 2,2% stimato, nonostante l'impatto negativo del blocco commerciale introdotto nel marzo 2017 nelle zone non controllate dal governo centrale. L'espansione dell'attività economica nel 2017 è dovuta essenzialmente agli investimenti e ai consumi domestici, sulla scia del ritorno della fiducia e della crescita delle retribuzioni.

Nonostante la crisi economica, negli ultimi tre anni l'Ucraina ha compiuto progressi significativi nel risanamento delle sue finanze pubbliche. Il disavanzo di bilancio complessivo, che comprende il disavanzo della società gaspetrolifera Naftogaz, è passato dal 10% del PIL nel 2014 a solo il 2,4% nel 2016, rispetto all'obiettivo di bilancio concordato del 3,7% per il 2016 nell'ambito del programma del FMI. L'esecuzione del bilancio resta forte nel 2017, grazie a una robusta riscossione delle imposte, all'aumento dei pagamenti dei dividendi delle imprese di Stato e ad alcuni elementi una tantum, quali la confisca delle attività congelate dell'ex presidente Yanukovych (pari all'1% del PIL). Di conseguenza il disavanzo pubblico consolidato dell'amministrazione centrale nel 2017 ammontava a circa l'1,5% del PIL. I disavanzi parastatali, associati alla ricapitalizzazione delle imprese e delle banche di Stato, sono stati ridotti significativamente, in particolare grazie all'eliminazione del disavanzo operativo di Naftogaz. Tale risanamento di bilancio, abbinato a una relativa stabilità dei tassi di cambio dal 2016, ha anch'esso contribuito a ridurre il debito pubblico al 76% del PIL (stimato) alla fine del 2017, dall'81% alla fine del 2016.

Il bilancio 2018 prevede un disavanzo di bilancio del 2,4% del PIL, in linea con il massimale del 2,5% previsto dal programma del FMI, ed è basato sulle ipotesi di una crescita del 3% del PIL reale e di un tasso d'inflazione al consumo al 9%. La tendenza disinflazionistica prevalente dalla primavera 2015 (60,9% nell'aprile 2015) alla metà del 2016 (6,9% nel giugno 2016) si è gradualmente invertita. Da allora l'aumento dell'inflazione (14,1% nel gennaio 2018) è dovuto all'incremento dei costi di produzione e della domanda dei consumatori (derivante in particolare dall'aumento dei salari) nonché all'aumento dei prezzi degli alimenti freschi (a causa del gelo all'inizio del 2017, che ha danneggiato i raccolti) e dei combustibili. La crescente pressione inflazionistica ha spinto la banca centrale a innalzare il tasso di interesse di riferimento di 4,5 punti percentuali cumulativi da ottobre 2017 portandolo al 17% dal 2 marzo 2018.

Per quanto attiene al settore esterno, il disavanzo delle partite correnti si è gradualmente ampliato (3,5% del PIL nel 2017), in seguito a un brusco aggiustamento al ribasso indotto dalla crisi economica (dal 9% del PIL nel 2013 allo 0,3% nel 2015). Questo è principalmente dovuto alla ripresa delle importazioni di beni di investimento (in linea con una maggiore fiducia delle imprese) e a robusti consumi interni. Un ulteriore ampliamento dell'attuale disavanzo delle partite correnti era stato contenuto dalla forte ripresa delle esportazioni (17% nel 2017 su base annua) sulla scia di un'economia mondiale in crescita e di termini di scambio favorevoli. I flussi di capitali in entrata, privati e non relativi a investimenti diretti esteri, hanno anch'essi registrato un aumento, grazie al collocamento di eurobond per un valore di 3 miliardi di dollari effettuato dal governo nel settembre 2017. Il sostegno dei partner multilaterali e bilaterali dell'Ucraina, abbinato all'attuale aggiustamento delle partite correnti e a un graduale ritorno dei flussi finanziari privati, ha consentito all'Ucraina di ricostituire le riserve internazionali per 18,6 miliardi di dollari alla fine di gennaio 2018, nonostante la debolezza degli investimenti diretti esteri.

Nonostante il miglioramento della situazione economica dal 2015, persistono diverse vulnerabilità dovute all'elevata dipendenza del paese dalle esportazioni di materie prime, alla ricostituzione delle riserve internazionali più lenta del previsto e al suo elevato indebitamento con l'estero. Inoltre, l'instabilità dell'ambiente politico nazionale e la continua minaccia di intensificazione delle tensioni nell'est del paese costituiscono rischi al ribasso in grado di incidere su una ripresa ancora incerta.

Poiché l'Ucraina è un esportatore di materie prime (i prodotti agricoli e i metalli rappresentano circa il 70% delle esportazioni di merci del paese), essa resta particolarmente vulnerabile al peggioramento dei termini di scambio e alle misure introdotte dalla Russia per restringere il transito dall'Ucraina. In effetti, il calo globale dei prezzi delle materie prime è stato un fattore essenziale delle crisi della bilancia dei pagamenti che hanno colpito l'Ucraina nel 2009 e nel biennio 2014-2015.

L'elevato indebitamento con l'estero dell'Ucraina costituisce un'ulteriore fonte di vulnerabilità. Nonostante una brusca diminuzione della leva finanziaria da parte delle banche e delle imprese dalla crisi del 2014, il debito estero lordo ammontava a 117,3 miliardi di dollari al 1° ottobre 2017 (pari al 111% del PIL), compresi 47,5 miliardi di dollari di scadenze a breve termine (pari al 45% del PIL). Sebbene questo debito sia essenzialmente connesso al settore privato e non rappresenti in quanto tale una passività diretta per lo Stato, parte di esso è connessa a imprese di Stato (a volte da questo garantite) e pertanto rappresenta una passività potenziale per le autorità. L'importo del debito estero diretto di Stato in scadenza durante l'anno successivo è diminuito significativamente con la crisi, in quanto le autorità hanno fatto ricorso a prestiti a lungo termine erogati dalle istituzioni finanziarie internazionali e hanno riprogrammato circa 15 miliardi di dollari di debito obbligazionario (sia diretto che garantito) con la cosiddetta operazione debitoria di novembre 2015. Il debito resta tuttavia relativamente elevato e le obbligazioni di rimborso per il periodo 2018-2019 sono ingenti.

Le riserve restano al di sotto degli standard di adeguatezza del FMI, in particolare in un contesto di elevato indebitamento estero. Sebbene negli ultimi tre anni l'Ucraina sia riuscita a ricostituire le sue riserve internazionali lorde, il processo è stato più lento di quanto inizialmente programmato dal FMI. Con 18,6 miliardi di dollari alla fine di gennaio 2018, le riserve restano ben inferiori al livello antecedente la crisi e al livello previsto per la fine del 2017 al varo del programma del FMI (22,3 miliardi di dollari). Le riserve potrebbero subire una rinnovata pressione nel 2018-2019, nel momento in cui il paese dovrebbe erogare oltre 12 miliardi di dollari di pagamenti (interessi e capitale) sul debito sovrano e quasi sovrano. Questo picco dei rimborsi del debito avrà luogo al momento delle elezioni presidenziali e parlamentari del 2019. In tale contesto, appare necessaria l'ulteriore ricostituzione delle riserve internazionali ucraine e l'AMF supplementare dell'UE potrebbe sostenere utilmente questo sforzo, sia direttamente (tramite erogazioni), sia indirettamente (come catalizzatore di flussi in entrata di capitale privato e come promotore della fiducia nella valuta locale).

In tale contesto resta fondamentale il sostegno continuato del FMI e dei partner internazionali dell'Ucraina, inclusa l'UE. Dall'inizio della crisi il programma del meccanismo di finanziamento ampliato di 17,5 miliardi di dollari per l'Ucraina approvato dal FMI nel marzo 2015 è stato integrato da un sostegno sostanziale da parte dei partner bilaterali dell'Ucraina, compresa l'UE. Altre istituzioni finanziarie internazionali come la Banca mondiale, la BERS e la BEI hanno inoltre intensificato considerevolmente la loro attività per sostenere la transizione economica del paese. Poiché l'economia ucraina resta fragile ed esposta a diverse vulnerabilità, nel 2018 e all'inizio del 2019 l'Ucraina si troverà a dover affrontare il fabbisogno di ulteriori finanziamenti esterni, che il FMI stima dell'ordine di 4,5 miliardi di dollari, corrispondenti a circa 3,8 miliardi di euro 2 . L'AMF proposta coprirebbe il 26,5% del fabbisogno supplementare complessivo. La Banca mondiale sta inoltre preparando un nuovo prestito per la politica di sviluppo dell'importo di 800 milioni di dollari come contributo al finanziamento del divario. Una volta contabilizzato il contributo potenziale della Banca mondiale, l'AMF dell'UE finanzierà il 32% del divario restante, pari a 3,7 miliardi di dollari.

·Disposizioni vigenti nel settore della proposta

L'AMF è stata fornita all'Ucraina in base a quattro decisioni distinte:

Decisione del Consiglio, del 12 luglio 2002, relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina (2002/639/CE) 3

Decisione n. 646/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina 4

Decisione del Consiglio, del 14 aprile 2014, relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina (2014/215/UE) 5

Decisione (UE) 2015/601 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 aprile 2015, relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina 6

·Coerenza con altri obiettivi e politiche dell'Unione

L'AMF proposta è coerente sia con l'impegno dell'UE di sostenere la transizione economica e politica dell'Ucraina che con i principi che disciplinano l'uso dello strumento di AMF, tra cui il carattere eccezionale, le precondizioni politiche, la complementarità, la condizionalità e la disciplina finanziaria.

L'AMF proposta, che è coerente con gli obiettivi della politica europea di vicinato (PEV), contribuisce a sostenere gli obiettivi dell'Unione europea in termini di stabilità e sviluppo economici in Ucraina e, più in generale in termini di resilienza, nel vicinato europeo orientale. Sostenendo gli sforzi delle autorità volti a creare un quadro macroeconomico stabile e ad attuare un ambizioso programma di riforme strutturali, l'operazione proposta incrementa il valore aggiunto dell'impegno complessivo dell'UE in Ucraina e migliora l'efficacia delle altre forme di assistenza finanziaria dell'UE al paese, comprese le operazioni di sostegno al bilancio e le concessioni disponibili nell'ambito degli strumenti di finanziamento esterno previsti dall'attuale quadro finanziario pluriennale per il 2014-2020. L'AMF proposta costituisce altresì parte integrante del sostegno internazionale complessivo all'Ucraina e continuerà a integrare l'assistenza fornita dagli altri donatori bilaterali e multilaterali.

L'Ucraina ha forti legami economici con l'UE. Il 1° settembre 2017 è entrato in vigore l'accordo di associazione UE-Ucraina. Le disposizioni relative alla zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) sono state applicate provvisoriamente dal 1° gennaio 2016, quando l'UE e l'Ucraina hanno avviato l'apertura reciproca dei mercati delle merci e dei servizi. L'UE è il primo partner commerciale dell'Ucraina, con il 40,6% (in termini di valore) degli scambi commerciali totali nel 2016. Il commercio bilaterale è ulteriormente cresciuto nel 2017. Le esportazioni ucraine verso l'UE sono aumentate del 27,3% su base annua, mentre le importazioni dall'UE sono aumentate del 22,1% (in termini di valore).

2.ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA

·Sintesi delle misure proposte

L'Unione europea mette a disposizione dell'Ucraina un'assistenza macrofinanziaria per un importo complessivo di 1 miliardo di EUR, sotto forma di prestiti a medio e lungo termine, che contribuiranno a coprire il fabbisogno residuo di finanziamenti esterni del paese per il periodo 2018-2019. L'erogazione dell'assistenza si articolerà in due rate di prestito. A condizione che le misure strategiche abbinate a ciascuna rata siano state attuate in modo tempestivo, la prima rata dovrebbe essere erogata durante la seconda metà del 2018, mentre la seconda rata potrebbe essere erogata nella prima metà del 2019. L'assistenza sarà gestita dalla Commissione. Conformemente al regolamento finanziario si applicano le disposizioni specifiche in materia di prevenzione delle frodi e di altre irregolarità.

La Commissione e le autorità ucraine stipuleranno un protocollo d'intesa sulle riforme strutturali associate all'operazione di AMF proposta, comprese la tempistica e la sequenza delle misure. Com'è inoltre consuetudine per l'AMF, gli esborsi saranno subordinati, fra l'altro, all'esito positivo delle valutazioni previste dal programma del FMI e all'uso costante dei fondi FMI da parte dell'Ucraina.

·Base giuridica

La base giuridica della presente proposta è l'articolo 212 del TFUE.

·Principio di sussidiarietà

Il principio di sussidiarietà è rispettato in quanto gli obiettivi di ripristino della stabilità macroeconomica a breve termine in Ucraina non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri e possono dunque essere conseguiti meglio a livello di Unione. Le ragioni principali sono da ricondurre ai vincoli di bilancio a livello nazionale e alla necessità di uno stretto coordinamento tra i donatori al fine di massimizzare la portata e l'efficienza dell'assistenza.

·Principio di proporzionalità

La proposta rispetta il principio di proporzionalità: essa si limita al minimo indispensabile per raggiungere gli obiettivi di stabilità macroeconomica a breve termine e non va al di là di quanto è necessario a tale scopo.

Come individuato dalla Commissione sulla base di stime effettuate dall'FMI nel quadro dell'accordo stand-by, l'importo dell'assistenza corrisponde al 26,5% circa del fabbisogno supplementare stimato di finanziamento per il periodo 2018-2019. Questo impegno consistente è giustificato dai seguenti fattori: l'importanza politica dell'Ucraina per la stabilità nel vicinato europeo, l'associazione politica e l'integrazione economica del paese con l'UE, conformemente all'accordo di associazione tra le parti entrato in vigore il 1° settembre 2017 nonché dalla difficile situazione che persiste in Ucraina, in particolare in conseguenza del conflitto nella parte orientale del paese.

·Scelta dello strumento

Il finanziamento di progetti o l'assistenza tecnica non sarebbero strumenti adeguati per conseguire gli obiettivi macroeconomici. Il principale valore aggiunto dell'assistenza macrofinanziaria rispetto ad altri strumenti dell'UE risiede nella capacità di ridurre rapidamente la pressione finanziaria esterna e di contribuire a creare un quadro macroeconomico stabile, anche promuovendo una bilancia dei pagamenti e una posizione di bilancio sostenibili, nonché un quadro propizio alle riforme strutturali. Contribuendo a creare un quadro adatto alle politiche macroeconomiche e strutturali, l'AMF può migliorare l'efficacia delle azioni finanziate in Ucraina nell'ambito di altri strumenti finanziari dell'UE più specifici.

3.CONSULTAZIONE DELLE PARTI INTERESSATE E VALUTAZIONI D'IMPATTO

·Consultazione delle parti interessate

Nella preparazione della presente proposta di AMF, i servizi della Commissione si sono tenuti regolarmente in contatto con le autorità ucraine, al fine di promuovere la titolarità del programma presso queste. Inoltre, poiché l'AMF è erogata come parte integrante del sostegno internazionale alla stabilizzazione economica dell'Ucraina, la Commissione ha consultato anche i partner internazionali del paese, quali il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, che sostengono il paese mediante importanti programmi di finanziamento.

·Ricorso al parere di esperti

La Commissione, coadiuvata da esperti esterni, ha condotto una valutazione operativa della qualità e affidabilità dei circuiti finanziari pubblici e delle procedure amministrative dell'Ucraina; la relazione finale è stata elaborata nell'agosto 2014. Si prevede di effettuare una nuova valutazione operativa nel secondo trimestre del 2018 al fine di riflettere i recenti sviluppi.

·Valutazione d'impatto

L'assistenza macro-finanziaria dell'UE è uno strumento finanziario di emergenza da utilizzare in caso di gravi difficoltà della bilancia dei pagamenti in paesi terzi. La proposta di AFM è pertanto esentata dall'obbligo di svolgere una valutazione d'impatto conformemente agli orientamenti per legiferare meglio (SWD(2015) 111 final) poiché nell'attuale situazione di emergenza, che richiede una risposta tempestiva, vi è l'imperativo politico di agire rapidamente.

Più in generale, le proposte della Commissione relative all'AMF tengono conto degli insegnamenti tratti dalle valutazioni ex post sulle operazioni già attuate nel vicinato dell'UE. L'AMF e il programma di aggiustamento economico e di riforme che l'accompagna contribuiranno ad alleviare il fabbisogno di finanziamento a breve termine dell'Ucraina, sostenendo nel contempo misure strategiche volte a rafforzare le posizioni di bilancio e sull'estero del paese a medio termine e a gettare le basi di una crescita sostenibile.

4.INCIDENZA SUL BILANCIO

L'assistenza prevista sarebbe fornita sotto forma di prestiti e dovrebbe essere finanziata mediante l'assunzione di prestiti che la Commissione effettuerà a nome dell'UE. Le spese dell'assistenza a carico del bilancio corrisponderanno alla dotazione, ad un tasso del 9%, degli importi erogati nel Fondo di garanzia per i prestiti esterni dell'UE, dalla linea di bilancio 01 03 06 ("Dotazione del Fondo di garanzia"). Nell'ipotesi che la prima rata del prestito sia erogata nel 2018, per un importo complessivo di 500 milioni di EUR, e la seconda nel 2019 per un importo di 500 milioni di EUR, secondo le regole che disciplinano il meccanismo del Fondo di garanzia la dotazione s'iscriverà nei bilanci 2020 (45 milioni di EUR) e 2021 (45 milioni di EUR).

In base alle proiezioni attuali sull'utilizzo della linea di bilancio 01 03 06, la Commissione ritiene che l'incidenza finanziaria dell'operazione di AMF proposta per l'Ucraina sia sostenibile in termini di bilancio.

5.ALTRI ELEMENTI

·Clausola di riesame/revisione/temporaneità

La proposta contiene una clausola di temporaneità. L'AMF proposta sarebbe messa a disposizione per due anni e mezzo a decorrere dal primo giorno successivo all'entrata in vigore del protocollo d'intesa.

2018/0058 (COD)

Proposta di

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria all'Ucraina

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 212, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria,

considerando quanto segue:

(1)    Le relazioni tra l'Unione europea e l'Ucraina continuano a svilupparsi nel quadro della politica europea di vicinato e del partenariato orientale. Il 1° settembre 2017 è entrato in vigore un accordo di associazione tra l'Unione e l'Ucraina, comprendente una zona di libero scambio globale e approfondito (DCFTA).

(2)    Nella primavera del 2014 l'Ucraina ha intrapreso un ambizioso programma di riforma volto a stabilizzare la sua economia e migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini. L'Ucraina e l'Unione hanno definito insieme un programma di riforma (l'agenda di associazione, aggiornata da ultimo nel marzo 2015). Tra le priorità dell'agenda figurano la lotta contro la corruzione e le riforme costituzionale, elettorale e giudiziaria.

(3)    Oltre al suo sostegno politico, l'Unione ha offerto nel marzo 2014 un pacchetto finanziario di oltre 11 miliardi di EUR per favorire la stabilizzazione economica e l'attuazione della riforma in Ucraina, comprendente 1,6 miliardi di assistenza macrofinanziaria a titolo della decisione 2002/639/CE del Consiglio 7 , della decisione n. 646/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio 8 e della decisione 2014/215/UE del Consiglio 9 . Dato l'ingente fabbisogno di finanziamenti esterni dell'Ucraina, nell'aprile 2015 è stato messo a disposizione del paese un importo aggiuntivo di 1,8 miliardi di EUR di assistenza macrofinanziaria in virtù della decisione (UE) 2015/601 del Parlamento europeo e del Consiglio 10 .

(4)    Dal maggio 2014 l'Ucraina ha ricevuto dall'Unione 2,81 miliardi di EUR di assistenza macrofinanziaria, compresi 1,2 miliardi di EUR degli 1,8 miliardi di EUR disponibili in virtù della decisione (UE) 2015/601 del Parlamento europeo e del Consiglio. La terza e ultima rata di 600 milioni di EUR di assistenza macrofinanziaria a titolo della decisione (UE) 2015/601 è stata annullata il 18 gennaio 2018 in quanto l'Ucraina non aveva rispettato completamente il programma di riforme strutturali collegato a tale rata.

(5)    L'11 marzo 2015 il Fondo monetario internazionale ha approvato un programma quadriennale nell'ambito del meccanismo di finanziamento ampliato per l'Ucraina di circa 17,5 miliardi di USD, a sostegno del programma di aggiustamento economico e di riforme del paese, di cui nel periodo 2015-2017 sono stati erogati 8,5 miliardi di USD. L'assistenza finanziaria dell'FMI è stata completata dal sostanzioso sostegno fornito da una serie di partner bilaterali (tra cui l'Unione e i suoi Stati membri, gli Stati Uniti, il Giappone e il Canada). Altre istituzioni finanziarie internazionali come la Banca mondiale, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e la Banca europea per gli investimenti (BEI) hanno inoltre intensificato considerevolmente la loro attività per sostenere la transizione economica dell'Ucraina.

(6)    In seguito alla sua missione tecnica del novembre 2017, l'FMI ha riveduto la sua stima del fabbisogno di finanziamenti esterni dell'Ucraina, individuando un ulteriore fabbisogno di 4,5 miliardi di USD per il 2018 e il 2019. Tale fabbisogno finanziario supera i finanziamenti impegnati finora dalla comunità internazionale, che comprendono l'assistenza macrofinanziaria concessa dall'Unione a norma della decisione 2002/639/CE del Consiglio, della decisione 646/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, della decisione 2014/215/UE del Consiglio e della decisione (UE) 2015/601 del Parlamento europeo e del Consiglio.

(7)    Nel novembre 2017, considerata la difficile situazione economica e finanziaria in cui continua a versare l'Ucraina, le autorità hanno chiesto all'Unione un'ulteriore assistenza macrofinanziaria.

(8)    In occasione del consiglio di associazione UE-Ucraina dell'8 dicembre 2017, l'Unione ha confermato di voler sostenere il deciso impegno di riforma profuso dall'Ucraina, anche con un'assistenza finanziaria collegata a concreti progressi nella riforma.

(9)    In quanto paese interessato dalla politica europea di vicinato, l'Ucraina dovrebbe essere considerata ammissibile a ricevere l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione.

(10)    L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione dovrebbe essere uno strumento finanziario eccezionale di sostegno non vincolato e non specifico alla bilancia dei pagamenti, destinato a coprire il fabbisogno immediato di finanziamento esterno del beneficiario, e dovrebbe sostenere l'attuazione di un programma di politica che preveda energiche misure di risanamento e di riforma strutturale immediate volte a migliorare a breve termine la situazione della bilancia dei pagamenti del beneficiario.

(11)    Dato che la bilancia dei pagamenti ucraina presenta ancora un fabbisogno residuo di finanziamenti esterni, che supera le risorse fornite dall'FMI e da altre istituzioni multilaterali, l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione da fornire all'Ucraina è considerata, nelle attuali circostanze eccezionali, una risposta adeguata alla richiesta del paese di sostenere la stabilizzazione economica congiuntamente al programma dell'FMI. L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione andrebbe a sostenere la stabilizzazione economica e il programma di riforme strutturali dell'Ucraina, integrando le risorse messe a disposizione nel quadro dell'accordo finanziario con l'FMI.

(12)    L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione dovrebbe mirare a sostenere il ripristino della sostenibilità della situazione finanziaria esterna dell'Ucraina, in modo da favorire lo sviluppo economico e sociale del paese.

(13)    La determinazione dell'importo dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione si basa su una valutazione quantitativa completa del fabbisogno residuo di finanziamenti esterni dell'Ucraina e tiene conto della capacità del paese di autofinanziarsi con le proprie risorse, in particolare le riserve internazionali di cui dispone. L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione dovrebbe integrare i programmi e le risorse messi a disposizione dall'FMI e dalla Banca mondiale. La determinazione dell'importo dell'assistenza tiene conto anche dei previsti contributi finanziari di donatori bilaterali e multilaterali e della necessità di garantire un'equa ripartizione degli oneri tra l'Unione e gli altri donatori, nonché della precedente mobilitazione degli altri strumenti finanziari esterni dell'Unione in Ucraina e del valore aggiunto dell'intervento complessivo dell'Unione.

(14)    La Commissione dovrebbe garantire che l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione sia coerente, sotto il profilo giuridico e sostanziale, con i principi fondamentali, gli obiettivi e le misure adottate nei vari settori dell'azione esterna e con le altre politiche pertinenti dell'Unione.

(15)    L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione dovrebbe sostenere la politica esterna dell'Unione nei confronti dell'Ucraina. I servizi della Commissione e il servizio europeo per l'azione esterna dovrebbero lavorare a stretto contatto durante l'intera operazione di assistenza macrofinanziaria al fine di coordinare la politica esterna dell'Unione e garantirne la coerenza.

(16)    È opportuno che l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione sostenga l'impegno dell'Ucraina nei confronti dei valori condivisi con l'Unione, tra cui la democrazia, lo Stato di diritto, il buon governo, il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile e la riduzione della povertà, nonché il suo impegno nei confronti dei principi di un commercio aperto, disciplinato da regole ed equo.

(17)    È opportuno subordinare la concessione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione al rispetto, da parte dell'Ucraina, di meccanismi democratici effettivi, compreso il pluralismo parlamentare, e dello Stato di diritto, nonché alla garanzia del rispetto dei diritti umani. Inoltre, è opportuno che gli obiettivi specifici dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione rafforzino l'efficienza, la trasparenza e la rendicontabilità nei sistemi di gestione delle finanze pubbliche in Ucraina e promuovano riforme strutturali volte a favorire una crescita sostenibile e inclusiva, la creazione di posti di lavoro e il risanamento di bilancio. Il rispetto di tali prerequisiti e il conseguimento di tali obiettivi dovrebbero essere oggetto di un monitoraggio regolare da parte della Commissione e del servizio europeo per l'azione esterna.

(18)    Per assicurare una tutela efficace degli interessi finanziari dell'Unione connessi all'assistenza macrofinanziaria da questa fornita, l'Ucraina dovrebbe adottare misure appropriate in materia di prevenzione e di lotta contro la frode, la corruzione e ogni altra irregolarità relativa all'assistenza. Inoltre, è opportuno prevedere controlli da parte della Commissione e verifiche contabili da parte della Corte dei conti.

(19)    L'erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione lascia impregiudicati i poteri del Parlamento europeo e del Consiglio in quanto autorità di bilancio.

(20)    Gli importi delle prestazioni richieste per l'assistenza macrofinanziaria dovrebbero essere in linea con gli stanziamenti di bilancio definiti nel quadro finanziario pluriennale.

(21)    È opportuno che l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione sia gestita dalla Commissione. Al fine di garantire che il Parlamento europeo e il Consiglio possano seguire l'attuazione della presente decisione, la Commissione dovrebbe informarli periodicamente in merito agli sviluppi relativi all'assistenza e fornire loro i documenti pertinenti.

(22)    Al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione della presente decisione, dovrebbero essere attribuite alla Commissione competenze di esecuzione. Tali competenze dovrebbero essere esercitate conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio 11 .

(23)    L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione dovrebbe essere soggetta a condizioni di politica economica, da stabilire in un protocollo d'intesa. Al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione e per ragioni di efficienza, la Commissione dovrebbe essere autorizzata a negoziare tali condizioni con le autorità ucraine sotto la supervisione del comitato dei rappresentanti degli Stati membri conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011. A norma di tale regolamento, si dovrebbe fare ricorso alla procedura consultiva, come regola generale, in tutti i casi diversi da quelli previsti da detto regolamento. Considerato l'impatto potenzialmente rilevante di un'assistenza di oltre 90 milioni di EUR, si dovrebbe ricorrere alla procedura d'esame per le operazioni al di sopra di tale soglia. In considerazione dell'importo dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione all'Ucraina, si dovrebbe fare ricorso alla procedura d'esame per l'adozione del protocollo d'intesa e per qualsiasi riduzione, sospensione o annullamento dell'assistenza,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.L'Unione mette a disposizione dell'Ucraina un'assistenza macrofinanziaria per un importo massimo di 1 miliardo di EUR (di seguito "assistenza macrofinanziaria dell'Unione"), al fine di sostenere la stabilizzazione economica dell'Ucraina e un programma sostanziale di riforme nel paese. L'assistenza contribuisce a coprire il fabbisogno della bilancia dei pagamenti ucraina rilevato dal programma dell'FMI.

2.L'intero importo dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è erogato all'Ucraina sotto forma di prestiti. La Commissione è autorizzata a prendere in prestito per conto dell'Unione i fondi necessari sui mercati dei capitali o presso gli istituti finanziari e a prestarli all'Ucraina. La durata massima dei prestiti è in media di 15 anni.

3.L'erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è gestita dalla Commissione conformemente agli accordi o alle intese conclusi tra il Fondo monetario internazionale (FMI) e l'Ucraina e ai principi e agli obiettivi fondamentali delle riforme economiche stabiliti nell'accordo di associazione UE-Ucraina, comprendente una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA), concordato nell'ambito della politica europea di vicinato (PEV).

La Commissione informa periodicamente il Parlamento europeo e il Consiglio in merito all'evoluzione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, compresi i relativi esborsi, e fornisce a tempo debito i documenti pertinenti a dette istituzioni.

4.L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è messa a disposizione per un periodo di due anni e mezzo a decorrere dal primo giorno successivo all'entrata in vigore del protocollo d'intesa di cui all'articolo 3, paragrafo 1.

5.Qualora, nel corso del periodo di erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, il fabbisogno di finanziamento dell'Ucraina diminuisca radicalmente rispetto alle previsioni iniziali, la Commissione, deliberando secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 7, paragrafo 2, riduce l'importo dell'assistenza, la sospende o la annulla.

Articolo 2

1.La concessione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è subordinata al rispetto, da parte dell'Ucraina, di meccanismi democratici effettivi, compreso il pluralismo parlamentare, e dello Stato di diritto, e alla garanzia del rispetto dei diritti umani.

2.La Commissione e il servizio europeo per l'azione esterna monitorano il rispetto di tale prerequisito durante l'intero ciclo dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione.

3.I paragrafi 1 e 2 si applicano conformemente alla decisione 2010/427/UE del Consiglio 12 .

Articolo 3

1.La Commissione concorda con le autorità ucraine, secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 7, paragrafo 2, condizioni di politica economica e condizioni finanziarie chiaramente definite, incentrate sulle riforme strutturali e sulla solidità delle finanze pubbliche, alle quali deve essere subordinata l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, da stabilire in un protocollo d'intesa (di seguito "protocollo d'intesa") comprensivo di un calendario per il loro soddisfacimento. Le condizioni di politica economica e le condizioni finanziarie stabilite nel protocollo d'intesa sono coerenti con gli accordi o con le intese di cui all'articolo 1, paragrafo 3, compresi i programmi di aggiustamento macroeconomico e di riforma strutturale attuati dall'Ucraina con il sostegno dell'FMI.

2.Le condizioni di cui al paragrafo 1 mirano, in particolare, a rafforzare l'efficienza, la trasparenza e la rendicontabilità dei sistemi di gestione delle finanze pubbliche in Ucraina, anche ai fini del ricorso all'assistenza macrofinanziaria dell'Unione. Nella definizione delle misure di politica si tengono inoltre in debita considerazione i progressi conseguiti sul piano dell'apertura reciproca dei mercati, dello sviluppo di un commercio disciplinato da regole ed equo, nonché di altre priorità della politica esterna dell'Unione. I progressi compiuti nel conseguimento di tali obiettivi sono oggetto di controllo regolare da parte della Commissione.

3.Le condizioni finanziarie dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione sono stabilite in dettaglio in un accordo di prestito da concludere tra la Commissione e le autorità ucraine.

4.La Commissione verifica a intervalli regolari che le condizioni previste all'articolo 4, paragrafo 3, continuino a essere soddisfatte e che le politiche economiche dell'Ucraina siano in linea con gli obiettivi dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione. A tal fine, la Commissione opera in stretto coordinamento con l'FMI e con la Banca mondiale e, ove necessario, con il Parlamento europeo e il Consiglio.

Articolo 4

1.Alle condizioni previste al paragrafo 3, la Commissione mette a disposizione l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione in due rate. L'importo di ciascuna rata è fissato nel protocollo d'intesa di cui all'articolo 3.

2.Per gli importi dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è prevista una dotazione, ove richiesto, ai sensi del regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio 13 .

3.La Commissione decide di versare le rate a condizione che siano rispettate tutte le condizioni seguenti:

(a)il prerequisito di cui all'articolo 2;

(b)un bilancio costantemente soddisfacente dell'attuazione di un programma di politica che preveda energiche misure di aggiustamento e di riforma strutturale, sostenuto da un accordo di credito non cautelare con l'FMI; e

(c)l'attuazione delle condizioni di politica economica e delle condizioni finanziarie stabilite nel protocollo d'intesa.

In linea di principio il versamento della seconda rata non è effettuato prima di tre mesi a decorrere dal versamento della prima rata.

4.Qualora la Commissione constati che le condizioni di cui al paragrafo 3 non siano soddisfatte, essa sospende temporaneamente o annulla l'erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione. In tali casi, comunica al Parlamento europeo e al Consiglio le ragioni della sospensione o annullamento.

5.L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è erogata alla Banca nazionale dell'Ucraina. Alle condizioni che saranno concordate nel protocollo d'intesa, fra cui una conferma del fabbisogno residuo di finanziamento di bilancio, i fondi dell'Unione possono essere trasferiti al ministero delle finanze dell'Ucraina quale beneficiario finale.

Articolo 5

1.Le operazioni di assunzione ed erogazione del prestito relative all'assistenza macrofinanziaria dell'Unione sono effettuate in euro utilizzando una data di valuta identica e non comportano a carico dell'Unione cambiamenti di scadenza, né la espongono a rischi di cambio o di tasso d'interesse o ad altri rischi commerciali.

2.Se le circostanze lo consentono e qualora l'Ucraina ne faccia richiesta, la Commissione può adottare le disposizioni necessarie affinché le condizioni del prestito prevedano una clausola di rimborso anticipato, accompagnata da una clausola corrispondente nelle condizioni per le operazioni di assunzione di prestiti.

3.Qualora le circostanze consentano un miglioramento del tasso d'interesse sul prestito e l'Ucraina ne faccia richiesta, la Commissione può decidere di procedere a un rifinanziamento della totalità o di parte dei suoi prestiti iniziali o a una ristrutturazione delle relative condizioni finanziarie. Le operazioni di rifinanziamento o di ristrutturazione sono effettuate alle condizioni di cui ai paragrafi 1 e 4 e non comportano una proroga della scadenza dei prestiti in questione, né un aumento dell'ammontare del capitale non ancora rimborsato alla data delle suddette operazioni.

4.Tutte le spese sostenute dall'Unione in relazione all'assunzione e all'erogazione di prestiti di cui alla presente decisione sono a carico dell'Ucraina.

5.La Commissione informa il Parlamento europeo e il Consiglio sull'andamento delle operazioni di cui ai paragrafi 2 e 3.

Articolo 6

1.L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è attuata conformemente al regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio 14 e al regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione 15 .

2.L'assistenza macrofinanziaria dell'Unione è attuata in gestione diretta.

3.L'accordo di prestito di cui all'articolo 3, paragrafo 3, contiene disposizioni:

(a)che assicurano che l'Ucraina verifichi a cadenza regolare che i finanziamenti provenienti dal bilancio generale dell'Unione siano stati utilizzati correttamente, adotti misure atte a prevenire irregolarità e frodi e, se necessario, intraprenda azioni legali per il recupero dei fondi concessi ai sensi della presente decisione che sono stati oggetto di appropriazione indebita;

(b)che assicurano la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, in particolare prevedendo misure specifiche di prevenzione e di lotta contro la frode, la corruzione e ogni altra irregolarità che riguardi l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 del Consiglio 16 , al regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio 17 e al regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio 18 ;

(c)che autorizzano espressamente la Commissione, compreso l'Ufficio europeo per la lotta antifrode, o i suoi rappresentanti a effettuare controlli, ivi inclusi accertamenti e verifiche in loco;

(d)che autorizzano espressamente la Commissione e la Corte dei conti a procedere a verifiche contabili durante e dopo il periodo di disponibilità dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, comprese le verifiche contabili documentali e in loco, come le valutazioni operative;

(e)che garantiscono che l'Unione abbia diritto al rimborso anticipato del prestito qualora si riscontri che, in relazione alla gestione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, l'Ucraina è stata coinvolta in atti di frode o di corruzione o in altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell'Unione.

4.Prima dell'attuazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione la Commissione analizza, per mezzo di una valutazione operativa, la solidità dei meccanismi finanziari, delle procedure amministrative e dei meccanismi di controllo interni ed esterni dell'Ucraina che sono pertinenti ai fini dell'assistenza.

Articolo 7

1.La Commissione è assistita da un comitato. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011.

2.Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011.

Articolo 8

1.Entro il 30 giugno di ogni anno la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'attuazione della presente decisione nel corso dell'anno precedente, comprensiva della valutazione dell'attuazione. Tale relazione:

(a)esamina i progressi ottenuti nell'attuazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione;

(b)valuta la situazione economica e le prospettive dell'Ucraina, nonché i progressi registrati nell'attuazione delle misure di politica di cui all'articolo 3, paragrafo 1;

(c)indica il legame tra le condizioni di politica economica definite nel protocollo d'intesa, i risultati economici e di bilancio dell'Ucraina e le decisioni della Commissione di versare le rate dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione.

2.Entro due anni dalla scadenza del periodo di disponibilità di cui all'articolo 1, paragrafo 4, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione ex post, che analizza i risultati e l'efficienza dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione completata e in quale misura essa abbia contribuito agli obiettivi dell'assistenza.

Articolo 9

La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento europeo            Per il Consiglio

Il presidente            Il presidente

SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

1.    CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

1.1.    Titolo della proposta/iniziativa

Assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina

1.2.    Settore/settori interessati nella struttura ABM/ABB 19  

Settore:    titolo 01 – Affari economici e finanziari

Attività:    03 – Questioni economiche e finanziarie internazionali

1.3.    Natura della proposta/iniziativa

X La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione 

1.4.    Obiettivi

1.4.1.    Obiettivi strategici pluriennali della Commissione oggetto della proposta/iniziativa

"Il rilancio dell'occupazione, della crescita e degli investimenti: promuovere la prosperità anche al di fuori dell'UE"

Le attività concernenti la DG ECFIN riguardano:

(a)il sostegno alla stabilità macroeconomica e la promozione delle riforme a favore della crescita al di fuori dell'UE, anche attraverso dialoghi economici regolari con i partner principali e l'erogazione di assistenza macrofinanziaria, e

(b)il sostegno al processo di allargamento, l'attuazione della PEV e delle priorità dell'UE in altri paesi terzi, mediante analisi economiche, consulenze e valutazioni delle politiche.

1.4.2.    Obiettivi specifici e attività ABM/ABB interessate

Obiettivo specifico: "Promuovere la prosperità anche al di fuori dell'UE"

Attività ABM/ABB interessate: Affari economici e finanziari internazionali.

1.4.3.    Risultati e incidenza previsti

L'assistenza proposta a favore dell'Ucraina consiste in un prestito UE per un massimo di 1 miliardo di EUR volto a contribuire a una maggiore sostenibilità della bilancia dei pagamenti. Tale assistenza, da erogare in due rate, dovrebbe aiutare il paese a superare la difficile situazione in cui versano l'economia e la bilancia dei pagamenti. Essa favorirà nel contempo l'attuazione di riforme strutturali volte a rafforzare la crescita economica sostenibile e a migliorare la gestione delle finanze pubbliche.

1.4.4.    Indicatori di risultato e di incidenza

Le autorità dovranno riferire periodicamente ai servizi della Commissione su una serie di indicatori e presentare una relazione completa sul rispetto delle condizioni concordate prima dell'erogazione completa delle rate dell'assistenza.

Dopo la valutazione operativa dei circuiti finanziari e delle procedure amministrative in Ucraina, che sarà svolta nel secondo trimestre del 2018, i servizi della Commissione continueranno a monitorare la gestione delle finanze pubbliche. Anche la delegazione dell'UE in Ucraina riferirà regolarmente sulle questioni legate al monitoraggio dell'assistenza. I servizi della Commissione rimarranno in stretto contatto con l'FMI e con la Banca mondiale per usufruire delle conoscenze derivanti dalle loro attività in corso in Ucraina.

La proposta di decisione prevede la presentazione al Parlamento europeo e al Consiglio di una relazione annuale comprensiva di una valutazione dell'attuazione dell'operazione. Entro due anni dalla scadenza del periodo di attuazione è prevista una valutazione indipendente ex post dell'assistenza.

1.5.    Motivazione della proposta/iniziativa

1.5.1.    Necessità nel breve e lungo termine

L'erogazione dell'assistenza sarà subordinata al rispetto del prerequisito politico e all'attuazione soddisfacente di un accordo di finanziamento tra l'Ucraina e l'FMI. La Commissione e le autorità ucraine concorderanno inoltre specifiche condizioni politiche elencate in un protocollo d'intesa.

1.5.2.    Valore aggiunto dell'intervento dell'Unione europea

Aiutando il paese a rafforzare la sua resilienza economica esterna, l'assistenza macrofinanziaria (AMF) proposta contribuirà a promuoverne la stabilità macroeconomica e le riforme economiche. Integrando le risorse messe a disposizione da altri strumenti dell'UE, dalle istituzioni finanziarie internazionali e da altri donatori, essa contribuirà a rafforzare l'efficacia complessiva del pacchetto di sostegno finanziario concordato dalla comunità internazionale dei donatori all'indomani della crisi.

Il programma proposto rafforzerà inoltre l'impegno di riforma del governo. Questo risultato sarà ottenuto, fra l'altro, grazie alle appropriate condizioni alle quali è subordinata l'erogazione dell'assistenza. In un contesto più ampio, il programma segnalerà agli altri paesi della regione che l'UE è pronta a sostenere, nei momenti di difficoltà economiche, i paesi che si avviano con decisione sulla strada delle riforme.

1.5.3.    Insegnamenti tratti da esperienze analoghe

Dal 2004 sono state svolte quindici valutazioni ex post sulle operazioni di assistenza macrofinanziaria, da cui risulta che queste operazioni contribuiscono, sebbene a volte indirettamente e in maniera modesta, al miglioramento della sostenibilità esterna, alla stabilità macroeconomica e all'attuazione di riforme strutturali nel paese beneficiario. Nella maggior parte dei casi le operazioni di AMF hanno avuto un effetto positivo sulla bilancia dei pagamenti del paese beneficiario e hanno contribuito ad allentare i vincoli di bilancio, portando inoltre ad una crescita economica leggermente più sostenuta.

Nel 2017 è stata svolta una valutazione indipendente del valore aggiunto, dell'incidenza, della concezione e dell'attuazione di due precedenti operazioni di AMF in Ucraina (AMF I e AMF II, per un importo totale di 1,61 miliardi di EUR erogati nel 2014-2015), che sono state giudicate pertinenti, efficaci e attuate in modo efficiente. Le principali conclusioni della valutazione sono che l'AMF, in parte grazie alla rapidità con cui è stata applicata, ha avuto un'incidenza positiva sull'economia ucraina, contribuendo a stabilizzare la situazione finanziaria ed evitando misure che avrebbero esercitato gravi effetti negativi sotto il profilo sociale (come ulteriori tagli alla spesa pubblica). Ha inoltre contribuito all'impegno di riforma nel paese.

1.5.4.    Coerenza ed eventuale sinergia con altri strumenti pertinenti

L'UE è uno dei principali donatori per l'Ucraina, di cui sostiene le riforme economiche, strutturali e istituzionali, come pure la società civile. Lo scopo è mantenere l'attuale livello di sostegno che può arrivare a 200 milioni di EUR all'anno sotto forma di sovvenzioni per il periodo 2018-2020, purché proseguano i progressi nelle riforme. Oltre a sostenere le riforme economiche e governative, l'assistenza dell'UE sarebbe finalizzata a migliorare l'accesso all'istruzione, all'occupazione e alla sanità dei cittadini ucraini, specialmente dei più vulnerabili, tra cui quelli colpiti dal conflitto nella parte orientale del paese.

Il principale valore aggiunto dell'AMF rispetto ad altri strumenti dell'UE risiede nella capacità di contribuire a creare un quadro macroeconomico stabile, anche attraverso la promozione di una bilancia dei pagamenti e di una posizione di bilancio sostenibili, nonché un quadro propizio all'avanzamento delle riforme strutturali. L'AMF non fornisce un sostegno finanziario sistematico: cessa infatti non appena la situazione finanziaria esterna del paese sia ricondotta su un percorso sostenibile.

L'AMF sarebbe inoltre complementare agli interventi previsti dalle istituzioni finanziarie internazionali, in particolare i programmi di aggiustamento e di riforma sostenuti dall'FMI e dalla Banca mondiale.

1.6.    Durata e incidenza finanziaria

X Proposta/iniziativa di durata limitata

X    Proposta/iniziativa in vigore per 2,5 anni dall'entrata in vigore del protocollo d'intesa, come indicato all'articolo 1, paragrafo 4, della decisione.

X    Incidenza finanziaria dal 2018 al 2021.

1.7.    Modalità di gestione previste 20  

X Gestione centralizzata diretta a opera della Commissione

2.    MISURE DI GESTIONE

2.1.    Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

L'assistenza in oggetto ha carattere macroeconomico ed è concepita in linea con il programma economico sostenuto dall'FMI. I servizi della Commissione monitoreranno l'intervento basandosi sui progressi compiuti nell'attuazione dell'accordo con l'FMI e sulle misure di riforma specifiche che saranno concordate con le autorità ucraine in un protocollo d'intesa (cfr. anche il punto 1.4.4).

2.2.    Sistema di gestione e di controllo

2.2.1.    Rischi individuati

L'operazione di AMF proposta presenta rischi fiduciari nonché rischi legati alle politiche attuate e alla situazione politica generale.

Vi è il rischio che l'AMF possa essere usata in modo fraudolento. Poiché l'Ucraina non destina l'AMF a spese specifiche (contrariamente, ad esempio, al finanziamento di progetti), tale rischio dipende da fattori quali la qualità generale dei sistemi di gestione presso la Banca nazionale dell'Ucraina e il ministero delle Finanze, le procedure amministrative e le funzioni di sorveglianza, la sicurezza dei sistemi informatici e l'adeguatezza delle capacità di revisione contabile interna ed esterna.

Un secondo rischio deriva dalla possibilità che l'Ucraina non riesca a rispettare le obbligazioni finanziarie nei confronti dell'UE relative ai prestiti di AMF proposti (rischio di default o rischio di credito); ciò potrebbe essere causato, per esempio, da un altro notevole deterioramento della bilancia dei pagamenti e della situazione di bilancio del paese.

Un altro rischio grave per l'operazione deriva dalla situazione geopolitica regionale, in particolare dal persistente conflitto nella parte orientale del paese, che costituisce un forte deterrente per gli afflussi di capitali privati. Un peggioramento della situazione geopolitica regionale potrebbe avere un impatto negativo sulla stabilità macroeconomica dell'Ucraina e compromettere l'efficacia del programma dell'FMI e l'erogazione e/o il rimborso dell'AMF proposta. La persistente difficoltà delle sue relazioni con la Russia, uno dei suoi principali mercati di esportazione, sta inoltre incidendo negativamente sulla ripresa economica del paese.

Sul fronte interno, i rischi principali derivano dal complesso contesto politico e dall'esistenza di forti interessi acquisiti contro le riforme. Ciò potrebbe rendere insufficiente l'attuazione della riforma, in particolare in vista delle elezioni nazionali del 2019, e perciò ostacolare l'attuazione della proposta sull'AMF, fra l'altro compromettendo l'avanzamento del programma dell'FMI.

2.2.2.    Modalità di controllo previste

L'AMF sarà oggetto di procedure di verifica, controllo e revisione contabile, effettuate sotto la responsabilità della Commissione, anche tramite l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), e dalla Corte dei conti europea.

2.2.3.    Costi e benefici dei controlli e probabile tasso di non conformità

I costi di base per la Commissione relativi ai metodi di verifica e controllo, nonché i costi della valutazione operativa dei circuiti finanziari e delle procedure amministrative svolta preliminarmente all'operazione, figurano nella tabella 3.2.1. Vanno inoltre aggiunti i costi sostenuti dalla Corte dei conti europea e derivanti da eventuali interventi dell'OLAF. La valutazione operativa non solo aiuta a valutare i rischi di uso fraudolento dei fondi, ma presenta anche il vantaggio collaterale di offrire informazioni utili sulle riforme necessarie nella gestione delle finanze pubbliche. Quanto al probabile tasso di non conformità, il relativo rischio (in forma di mancato rimborso del prestito o di uso fraudolento dei fondi) è considerato basso in base all'esperienza maturata nell'AMF fin dalla creazione dello strumento.

2.3.    Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

Per ridurre il rischio di uso fraudolento, sono state e saranno adottate diverse misure.

In primo luogo, l'accordo di prestito prevede una serie di disposizioni su accertamenti, prevenzione delle frodi, revisioni contabili e recupero dei fondi in caso di frodi o corruzione. Si prevede inoltre di subordinare l'assistenza, anche nel settore della gestione delle finanze pubbliche, a specifiche condizioni miranti a migliorare l'efficienza, la trasparenza e la rendicontabilità. L'assistenza è versata su un conto ad hoc presso la Banca centrale dell'Ucraina.

Inoltre, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario, i servizi della Commissione eseguiranno una valutazione operativa dei circuiti finanziari e amministrativi dell'Ucraina per accertarsi che le procedure di gestione dell'assistenza finanziaria, compresa l'AMF, forniscano garanzie adeguate. La valutazione riguarderà in particolare i seguenti aspetti: preparazione e esecuzione del bilancio, controllo finanziario interno nel settore pubblico, audit interno ed esterno, appalti pubblici, gestione della liquidità e del debito pubblico e indipendenza della banca centrale. Le conclusioni preliminari della società di consulenza che si occupa di questa valutazione operativa saranno presentate nel secondo trimestre del 2018. Gli sviluppi in questo campo saranno inoltre attentamente controllati dalla delegazione dell'UE a Kiev. La Commissione ricorre altresì all'assistenza di sostegno al bilancio per aiutare le autorità ucraine a migliorare i loro sistemi di gestione delle finanze pubbliche, impegno che è fortemente sostenuto da altri donatori.

Infine l'AMF sarà oggetto di procedure di verifica, controllo e revisione contabile, effettuate sotto la responsabilità della Commissione, anche tramite l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), e della Corte dei conti europea.


3.    INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

3.1.    Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

Linee di bilancio esistenti

01 03 02 Assistenza macrofinanziaria

01 03 06 Dotazione del Fondo di garanzia

Secondo l'ordine delle rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio.

Rubrica del quadro finanziario pluriennale

Linea di bilancio

Natura della spesa

Partecipazione

Numero
[Denominazione…...….]

Diss./Non diss.
21

di paesi EFTA 22

di paesi candidati 23

di paesi terzi

ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario

4

01 03 02

Assistenza macrofinanziaria

Diss.

NO

NO

NO

NO

4

01 03 06

Dotazione del fondo di garanzia

Non diss.

NO

NO

NO

NO

01 03 06 – Secondo la proposta della Commissione, il fondo di garanzia per le azioni esterne deve essere finanziato conformemente al regolamento istitutivo del fondo 24 mediante gli stanziamenti della linea di bilancio 01 03 06 ("Dotazione del fondo di garanzia") al tasso del 9% delle passività totali in essere. L'importo della dotazione viene calcolato all'inizio dell'esercizio "n" come la differenza tra l'importo obiettivo e le attività nette del fondo alla fine dell'esercizio "n-1". L'importo della dotazione è iscritto nell'esercizio "n" nel progetto di bilancio "n+1" e di fatto versato in un'unica operazione all'inizio dell'esercizio "n+1" a partire dalla linea di bilancio "Dotazione del fondo di garanzia" (linea di bilancio 01 03 06). Di conseguenza, il 9% (cioè un massimo di 90 milioni di EUR) dell'importo effettivamente versato verrà considerato nell'importo-obiettivo alla fine dell'esercizio "n-1" ai fini del calcolo della dotazione del fondo.

Nuove linee di bilancio di cui è chiesta la creazione: non applicabile

.

3.2.    Incidenza prevista sulle spese

3.2.1.    Sintesi dell'incidenza prevista sulle spese

Mio EUR (al terzo decimale)

Rubrica del quadro finanziario pluriennale



4

[Rubrica: L'UE come partner globale]

DG: <ECFIN>

Anno
2018

Anno
2019

Anno
2020

Anno 2021

TOTALE

• Stanziamenti operativi

Linea di bilancio 01 03 06 — Dotazione del fondo di garanzia

Impegni

(1a)

45

45

90

Pagamenti

(2 a)

45

45

90

Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici

(valutazione operativa ed ex post)

Linea di bilancio 01 03 02 - Assistenza macrofinanziaria

Impegni

(3)

0,07

0,15

0,22

Pagamenti

(3 a)

0,07

0,15

0,22

TOTALE degli stanziamenti
per la DG ECFIN

Impegni

=1+1a +3

0,07

45

45,15

90,22

Pagamenti

=2+2a

+3

0,07

45

45,15

90,22



TOTALE degli stanziamenti operativi

Impegni

(4)

45

45

90

Pagamenti

(5)

45

45

90

TOTALE degli stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici

(6)

0,07

0,15

0,22

TOTALE degli stanziamenti
per la RUBRICA 4
del quadro finanziario pluriennale

Impegni

=4+ 6

0,07

45

45,15

90,22

Pagamenti

=5+ 6

0,07

45

45,15

90,22



Se la proposta/iniziativa incide su più rubriche:

Mio EUR (al terzo decimale)

Rubrica del quadro finanziario pluriennale


5

"Spese amministrative"

Anno
2017

Anno
2018

Anno
2019

Anno
2020

Anno
2021

TOTALE

DG: ECFIN

• Risorse umane

0,043

0,429

0,215

0,010

0,010

0,706

• Altre spese amministrative

0,010

0,040

0,020

0,070

TOTALE DG ECFIN

Stanziamenti

0,053

0,469

0,235

0,010

0,010

0,776

TOTALE degli stanziamenti
per la RUBRICA 5

del quadro finanziario pluriennale 

(Totale impegni = Totale pagamenti)

0,053

0,469

0,235

0,010

0,010

0,777

Mio EUR (al terzo decimale)

Anno
2017

Anno
2018

Anno
2019

Anno
2020

Anno
2021

TOTALE

TOTALE degli stanziamenti
per le RUBRICHE da 1 a 5

del quadro finanziario pluriennale 

Impegni

0,053

0,539

0,235

45,01

45,16

90,997

Pagamenti

0,053

0,539

0,235

45,01

45,16

90,997



3.2.2.    Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi

◻ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzo di stanziamenti operativi

X La proposta/iniziativa comporta l'utilizzo di stanziamenti operativi, come spiegato di seguito:

Stanziamenti di impegno in Mio EUR (al terzo decimale)

Specificare gli obiettivi e i risultati

OBIETTIVO SPECIFICO 1 25

Anno 2017

Anno 2018

Anno 2019

Anno 2020

Anno 2021

Tipo

Numero

Costo

Numero

Costo

Numero

Costo

Numero

Costo

Numero

Costo

N. totale

Costo totale

- Risultato 1

Valutazione ex post

1

0,150

1

0,150

Risultato
2

Valutazione operativa

1

0,070

1

0,070

- Risultato 3

Dotazione del fondo di garanzia

1

45

1

45

2

90,0

Totale parziale dell'obiettivo specifico 1

1

0,070

1

45

2

45,150

4

90,22

COSTO TOTALE

1

0,070

1

45

2

45,150

4

90,22

3.2.3.    Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

3.2.3.1.    Sintesi

◻ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzo di stanziamenti di natura amministrativa

X La proposta/iniziativa comporta l'utilizzo di stanziamenti di natura amministrativa, come spiegato di seguito:

Mio EUR (al terzo decimale)

26

Anno
2017

Anno
2018

Anno
2019

Anno
2020

Anno
2021

TOTALE

RUBRICA 5
del quadro finanziario pluriennale

Risorse umane

0,043

0,429

0,215

0,010

0,010

0,707

Altre spese amministrative (missioni)

0,010

0,040

0 020

0,070

Totale parziale della RUBRICA 5
del quadro finanziario pluriennale

0,053

0,469

0,235

0,010

0,010

0,777

Esclusa la RUBRICA 5 27 del quadro finanziario pluriennale

Risorse umane

Altre spese
di natura amministrativa

Totale parziale
esclusa la RUBRICA 5
del quadro finanziario pluriennale

TOTALE

0,053

0,469

0,235

0,010

0,010

0,777

Il fabbisogno di stanziamenti amministrativi è coperto dagli stanziamenti della DG già assegnati alla gestione dell'azione e/o riassegnati all'interno della stessa DG, integrati dall'eventuale dotazione supplementare concessa alla DG responsabile nell'ambito della procedura annuale di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio.

3.2.3.2.    Fabbisogno previsto di risorse umane

◻ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzo di risorse umane.

X La proposta/iniziativa comporta l'utilizzo di risorse umane, come spiegato di seguito:

Stima da esprimere in equivalenti a tempo pieno

Anno
2017

Anno 2018

Anno 2019

Anno 2020

Anno
2021

• Posti della tabella dell'organico (funzionari e agenti temporanei)

01 01 01 01 (in sede e negli uffici di rappresentanza della Commissione)

0,3

3,0

1,5

0,07

0,07

XX 01 01 02 (nelle delegazioni)

XX 01 05 01 (ricerca indiretta)

10 01 05 01 (ricerca diretta)

Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: ETP) 28  

XX 01 02 01 (AC, END e INT della dotazione globale)

XX 01 02 02 (AC, AL, END, INT e JED nelle delegazioni)

XX 01 04 yy 29

— in sede

— nelle delegazioni

XX 01 05 02 (AC, END e INT - ricerca indiretta)

10 01 05 02 (AC, END e INT – ricerca diretta)

Altre linee di bilancio (specificare)

TOTALE

0,3

3,0

1,5

0,07

0,07

XX è il settore o il titolo di bilancio interessato.

Il fabbisogno di risorse umane è coperto dal personale della DG già assegnato alla gestione dell'azione e/o riassegnato all'interno della stessa DG, integrato dall'eventuale dotazione supplementare concessa alla DG responsabile nell'ambito della procedura annuale di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio.

Descrizione dei compiti da svolgere:

Funzionari e agenti temporanei

Direttore Dir. D: controllare e gestire l'operazione, tenere i contatti con il Consiglio e il Parlamento per l'adozione della decisione e l'approvazione del protocollo d'intesa, negoziare il protocollo d'intesa con le autorità ucraine, esaminare le relazioni, condurre missioni e valutare l'andamento dell'osservanza della condizionalità.

Capo unità/capo unità aggiunto Dir. D: assistere il direttore nel gestire l'operazione, nel tenere i contatti con il Consiglio e il Parlamento per l'adozione della decisione e l'approvazione del protocollo d'intesa, nel negoziare con le autorità ucraine il protocollo d'intesa e l'accordo di prestito (insieme alla Dir. L), nell'esaminare le relazioni e nel valutare l'andamento dell'osservanza della condizionalità.

Economisti, settore AMF (Dir. D): preparare la decisione e il protocollo d'intesa, tenere i contatti con le autorità e le IFI, condurre missioni di verifica, preparare le relazioni dei servizi della Commissione e le procedure della Commissione connesse alla gestione dell'assistenza, tenere i contatti con gli esperti esterni per la valutazione operativa e la valutazione ex post.

Direzione L (Unità L4, L5 e L6 sotto la supervisione del direttore): preparare l'accordo di prestito, negoziarlo con le autorità ucraine, farlo approvare dai servizi competenti della Commissione e firmare da entrambe le parti. Dare seguito all'entrata in vigore dell'accordo di prestito. Preparare la o le decisioni della Commissione sull'operazione o le operazioni di assunzione del prestito, dare seguito alla presentazione della o delle richieste di fondi, selezionare le banche, preparare ed eseguire la o le operazioni di finanziamento e erogare i fondi all'Ucraina. Svolgere le attività di back-office a seguito del rimborso del prestito/dei prestiti. Preparare le relazioni su queste attività.

Personale esterno

N/P

3.2.4.    Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale attuale

X La proposta/iniziativa è compatibile con il quadro finanziario pluriennale attuale.

3.2.5.    Partecipazione di terzi al finanziamento

X La proposta/iniziativa non prevede cofinanziamenti da terzi.

3.3.    Incidenza prevista sulle entrate

X La proposta/iniziativa non ha incidenza finanziaria sulle entrate.

(1)    Tutte le conversioni nel presente documento sono basate su un tasso di cambio EUR/USD di 1,19.
(2)    Tutte le conversioni nel presente documento sono basate su un tasso di cambio EUR/USD di 1,19.
(3)    GU L 209 del 6.8.2002, pag. 22.
(4)    GU L 179 del 14.7.2010, pag. 1.
(5)    GU L 111 del 15.4.2014, pag. 85.
(6)    GU L 100 del 17.4.2015, pag. 1.
(7)    Decisione 2002/639/CE del Consiglio, del 12 luglio 2012, relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina (GU L 209 del 6.8.2002, pag. 22).
(8)    Decisione n. 646/2010/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina (GU L 179 del 14.7.2010, pag. 1).
(9)    Decisione 2014/215/UE del Consiglio, del 14 aprile 2014, relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore dell'Ucraina (GU L 111 del 15.4.2014, pag. 85).
(10)    Decisione (UE) n. 2015/601 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 aprile 2015 (GU L 100 del 17.4.2015, pag. 1).
(11)    Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13).
(12)    Decisione 2010/427/UE del Consiglio, del 26 luglio 2010, che fissa l'organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l'azione esterna (GU L 201 del 3.8.2010, pag. 30).
(13)    Regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, che istituisce un fondo di garanzia per le azioni esterne (GU L 145 del 10.6.2009, pag. 10).
(14)    Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).
(15)    Regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1).
(16)    Regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità (GU L 312 del 23.12.1995, pag. 1).
(17)    Regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell'11 novembre 1996, relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità (GU L 292 del 15.11.1996, pag. 2).
(18)    Regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 settembre 2013, relativo alle indagini svolte dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e che abroga il regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (Euratom) n. 1074/1999 del Consiglio (GU L 248 del 18.9.2013, pag. 1).
(19)    ABM: activity-based management (gestione per attività) — ABB: activity-based budgeting (bilancio per attività).
(20)    Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i riferimenti al regolamento finanziario sono disponibili sul sito BudgWeb: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html
(21)    Diss. = stanziamenti dissociati / Non diss. = stanziamenti non dissociati.
(22)    EFTA: Associazione europea di libero scambio.
(23)    Paesi candidati e, se del caso, paesi potenziali candidati dei Balcani occidentali.
(24)    Regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, che istituisce un fondo di garanzia per le azioni esterne (GU L 145 del 10.6.2009, pag. 10).
(25)    Quale descritto nella sezione 1.4.2. "Obiettivi specifici ..."
(26)    L'anno N è l'anno in cui inizia a essere attuata la proposta/iniziativa.
(27)    Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all'attuazione di programmi e/o azioni dell'UE (ex linee "BA"), ricerca indiretta, ricerca diretta.
(28)    AC = agente contrattuale; AL = agente locale; END = esperto nazionale distaccato; INT = personale interinale ("intérimaire"); JED = giovane esperto in delegazione (jeune expert en délégation).
(29)    Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli stanziamenti operativi (ex linee "BA").