Bruxelles, 10.10.2017

COM(2017) 585 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Terza relazione annuale sull'attuazione dell'accordo commerciale UE-Colombia/Perù


1.Introduzione

Il 2016 è stato il quarto anno di attuazione dell'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra 1 (nel seguito l'"accordo"). L'accordo è applicato in via provvisoria per il Perù dal marzo 2013 e per la Colombia dall'agosto 2013 2 .

L'accordo è stato modificato una prima volta per tenere conto del protocollo di adesione della Croazia all'UE. Dopo il completamento della procedura di ratifica da parte del Perù, il 6 aprile 2017, il protocollo è entrato in vigore per tale paese il 1o maggio 2017.

L'accordo è stato poi modificato una seconda volta per tenere conto del protocollo di adesione dell'Ecuador, che è applicato in via provvisoria dal 1o gennaio 2017. Il processo di ratifica in Colombia e Perù come pure negli Stati membri dell'UE è tuttora in corso 3 .

Conformemente all'articolo 13 del regolamento (UE) n. 19/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, recante attuazione della clausola bilaterale di salvaguardia e del meccanismo di stabilizzazione per le banane previsti dall'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra 4  (nel seguito il "regolamento"), la Commissione si è impegnata a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione annuale sull'applicazione, l'attuazione e il rispetto degli obblighi stabiliti dall'accordo e dal regolamento. La presente relazione ottempera a tale requisito.

2.Metodo di analisi applicato

L'analisi dei flussi commerciali bilaterali si basa sul confronto tra i dati di Eurostat relativi al quarto anno di attuazione dell'accordo (anno civile 2016) e i dati relativi all'anno civile immediatamente precedente l'accordo (2012). Per quanto riguarda il commercio di servizi e i flussi e le consistenze di investimenti, l'analisi si basa su dati annuali aggiornati fino al 2015.

Nel complesso va rilevato che le fluttuazioni dei flussi commerciali sono da ricondursi a una pluralità di fattori e non possono essere attribuite esclusivamente all'esistenza o al grado di avanzamento dell'attuazione dell'accordo.



3.Andamento del commercio (su base annua e dall'inizio dell'applicazione provvisoria)

3.1    Scambi di merci

Colombia

L'UE è il secondo partner commerciale della Colombia, dopo gli USA. Dopo aver registrato un incremento tra il 2012 e il 2014, negli ultimi due anni il commercio tra l'UE e la Colombia ha subito una flessione, le cui cause principali risultano essere il rallentamento della domanda esterna in Colombia e il calo dei prezzi internazionali dei beni indifferenziati, che ha inciso sulle esportazioni colombiane di prodotti minerali. Se nel 2016 il commercio bilaterale è stato inferiore del 23,5 % rispetto al 2012, nello stesso periodo di tempo il commercio complessivo della Colombia con il resto del mondo è diminuito di circa il 36 %.

Nel 2016 il commercio bilaterale è stato pari a 10,8 miliardi di EUR, a fronte di 14,2 miliardi di EUR nel 2012, con una piccola eccedenza commerciale, per la prima volta in un decennio, a favore dell'UE.

Le esportazioni dell'UE verso la Colombia sono aumentate passando dai 5,5 miliardi di EUR del 2012 ai 6,5 miliardi di EUR del 2015, ma nel 2016 sono diminuite del 15 % scendendo a 5,4 miliardi di EUR, in linea con la tendenza a una riduzione delle importazioni in Colombia dal resto del mondo.

Nel 2016 le importazioni dell'UE dalla Colombia sono state pari a 5,4 miliardi di EUR, registrando quindi una diminuzione rispetto ai 6,7 miliardi di EUR del 2015 e agli 8,6 miliardi di EUR del 2012 (pari a un calo del 37,5 %). Nello stesso periodo, però, le esportazioni complessive della Colombia sono diminuite del 48 %.

Tabella 1: scambi bilaterali di merci UE-Colombia 2012-2016 (in milioni di EUR)

Fonte: Eurostat

Effetti settoriali

Per quanto riguarda le esportazioni dell'UE in Colombia, nel 2016 le categorie principali sono state:

·macchinari e apparecchi meccanici (SA84): 16,1 % delle esportazioni dell'UE, con un calo del 24,6 % rispetto al 2012 dovuto principalmente a una minore domanda di investimenti;

·prodotti farmaceutici (SA30): 13 % delle esportazioni, con un incremento del 12,5 %;

·veicoli e loro parti (SA87): 8,5 % delle esportazioni dell'UE, con un incremento del 2,1 %;

·sia gli strumenti medici (e d'altro tipo) (SA90) sia le materie plastiche e lavori di tali materie (SA39) sono aumentati dell'11 %;

·le esportazioni totali dell'UE di prodotti agricoli (da SA01 a SA24) sono cresciute dell'82 % rispetto al 2012, in linea con una tendenza comune alla maggior parte delle categorie di prodotti ascrivibile perlopiù a progressi nell'attuazione del capitolo sanitario e fitosanitario.

Per quanto riguarda le importazioni dell'UE dalla Colombia, le categorie principali sono state:

·minerali (SA27): 51,3 % delle importazioni dell'UE, rispetto al 68,5 % nel 2012;

·frutta (SA08): 18 %, ossia quasi il doppio del 9,6 % registrato nel 2012 (tranne le banane, gli altri frutti tropicali hanno registrato un aumento consistente);

·caffè (SA09): con un incremento del 44,9 % rappresenta ora il 10,9 % delle importazioni dell'UE;

·le importazioni totali dell'UE di prodotti agricoli (da SA01 a SA24) sono cresciute del 32,9 % rispetto al 2012.

Perù

L'UE è il terzo partner commerciale del Perù, dopo la Cina e gli USA. Nel 2016 il commercio bilaterale è leggermente diminuito, soprattutto a causa della flessione della domanda esterna e del calo dei prezzi globali delle materie prime. Tra il 2012 e il 2016 il commercio complessivo del Perù con il resto del mondo si è ridotto del 18 % e quello con l'UE dell'11 %.

Il commercio bilaterale è stato pari a 8,7 miliardi di EUR nel 2016, con un calo dell'11 % rispetto al 2012; il disavanzo commerciale dell'UE è calato rispetto al 2012.

Le importazioni dell'UE dal Perù sono diminuite del 4 % rispetto al 2012, a fronte di una contrazione delle esportazioni globali dal Perù del 14 %.

Nello stesso periodo le esportazioni dell'UE in Perù sono cresciute del 4 %, in controtendenza rispetto al calo del 22 % delle importazioni complessive dal Perù.

Tabella 2: scambi bilaterali di merci UE-Perù 2012-2016 (in milioni di EUR)

Fonte: Eurostat

Effetti settoriali

Per quanto riguarda le esportazioni dell'UE in Perù, nel 2016 le categorie principali sono state:

·macchinari e apparecchi meccanici (SA84): 27 % delle esportazioni, a fronte di un 34 % nel 2012;

·apparecchi elettrici (SA85): 9 % delle esportazioni, con un calo del 15 % rispetto al 2012;

·autoveicoli (SA87): 8 % delle esportazioni, con un incremento delle automobili pari al 17 % e degli autocarri del 9 %;

·prodotti farmaceutici (SA30): 5 % delle esportazioni dell'UE, con un incremento del 76 % rispetto al 2012;

·prodotti agricoli (da SA01 a SA24): incremento del 73 % rispetto al 2012;    sono aumentate in particolare le bevande spiritose (60 %), le preparazioni per l'alimentazione dei bambini (277 %) e le preparazioni a base di ortaggi (156 %).

Per quanto riguarda le importazioni dell'UE dal Perù, le categorie principali sono state:

·minerali, scorie e ceneri (SA26): 24 % di tutte le importazioni dell'UE, ma in calo del 40 % rispetto al 2012;

·combustibili e oli minerali (SA27): 7 % delle importazioni dell'UE, con un calo del 48 % rispetto al 2012;

·frutta (SA08): pari attualmente al 18 % delle importazioni dell'UE, con un incremento del 120 % (prodotti principali: avocadi, uve da tavola, manghi, mirtilli, oltre alle banane);

·caffè (SA09): attualmente è la terza categoria per quantità di merce importata nell'UE e rappresenta il 7 % delle importazioni, nonostante un calo del 32 % rispetto al 2012 dovuto principalmente a un'infezione parassitaria;

·pesci e molluschi (SA03): 5 % delle importazioni, con un incremento del 30 %;

·ortaggi (SA07): 4 % delle importazioni (di cui il 77 % di asparagi), con un incremento del 22 %;

·il cacao è aumentato del 226 % e costituisce il 5 % delle importazioni dell'UE.

3.2    Commercio di servizi e investimenti

3.2.1.    Commercio di servizi

Tabella 3: scambi bilaterali di servizi UE-Colombia 2010-2015 (in milioni di EUR)

2010

2011

2012

2013

2014

2015

Importazioni dell'UE28

987

1 355

1 447

1 434

1 615

1 496

Esportazioni dell'UE28

1 953

2 636

2 857

2 576

2 485

2 866

Saldo

967

1 281

1 410

1 141

870

1 370

Commercio totale

2 940

3 992

4 304

4 010

4 100

4 362

Fonte: Eurostat

Per quanto riguarda la Colombia, nel 2015 gli scambi bilaterali di servizi sono rimasti stabili a 4,3 miliardi di EUR. Secondo i dati statistici del paese, nel 2016 la quota dell'UE nel commercio totale di servizi della Colombia è stata pari al 16,2 %.

Tabella 4: scambi bilaterali di servizi UE-Perù 2010-2015 (in milioni di EUR)

 

2010

2011

2012

2013

2014

2015

Importazioni dell'UE28

898

849

855

831

879

803

Esportazioni dell'UE28

1 067

1 094

1 503

1 704

1 472

1 667

Saldo

169

245

648

873

593

864

Commercio totale

1 964

1 943

2 358

2 535

2 351

2 469

Fonte: Eurostat

Per quanto riguarda il Perù, nel 2015 gli scambi bilaterali di servizi sono aumentati del 5 % rispetto al 2012. Mentre le esportazioni dell'UE sono aumentate dell'11 %, quelle del Perù sono diminuite del 6 % nello stesso periodo. Sulla base dei dati statistici del paese, nel 2015 la quota dell'UE nel commercio totale di servizi del Perù è stata pari a quasi il 30 %.

3.2.2.    Investimenti

Tabella 5: flussi e consistenze degli investimenti UE-Colombia 2013-2015 (in milioni di EUR)

 

In entrata

In uscita

 

2013

2014

2015

2013

2014

2015

Consistenze

4 788

4 248

4 418

17 528

16 258

18 163

Flussi

1 365

-192

371

-278

183

1 458

Fonte: Eurostat

L'UE è il primo investitore estero in Colombia. Le consistenze degli IED dell'UE in Colombia sono aumentate del 4 % tra il 2013 e il 2015, per un totale di 18,2 miliardi di EUR nel 2015. Le consistenze degli IED della Colombia nell'UE sono diminuite dell'8 % rispetto al 2013, per un totale di 4,4 miliardi di EUR nel 2015.

Tabella 6: flussi e consistenze degli investimenti UE-Perù 2013-2015 (in milioni di EUR)

 

In entrata

In uscita

2013

2014

2015

2013

2014

2015

Consistenze

243

245

1 536

9 135

9 512

10 465

Flussi

129

264

672

4

618

1 473

Fonte: Eurostat

L'UE è il primo investitore estero in Perù. Le consistenze degli IED dell'UE in Perù sono aumentate del 15 % tra il 2013 e il 2015, per un totale di 10,4 miliardi di EUR nel 2015. Le consistenze degli IED del Perù nell'UE sono salite a 1,5 miliardi di EUR nel 2015, con un incremento del 533 % rispetto al 2013.

3.3    Tasso di utilizzo delle preferenze

L'utilizzo delle preferenze tariffarie può essere stimato valutando la quota del flusso commerciale che è stata eseguita nel quadro dell'accordo.

Dai dati statistici dell'UE risulta che oltre il 95 % delle esportazioni sia della Colombia sia del Perù nell'UE avviene nell'ambito dell'accordo.

Secondo i dati statistici della Colombia, nel 2016 il tasso di utilizzo delle preferenze dell'UE in Colombia è stato del 70,6 % (una quota che, se paragonata al 55,7 % del 2014, è indice di un migliore utilizzo dell'accordo da parte degli esportatori dell'UE). Non è stato possibile ottenere dati statistici sul tasso di utilizzo delle preferenze dell'UE in Perù.

3.4    Impatto sulle PMI

Secondo i dati delle autorità colombiane, nel 2016 le imprese che hanno esportato nell'UE sono state 2 002, rispetto alle 1 656 del 2012. Delle imprese le cui esportazioni nell'UE sono state pari o superiori a 10 000 USD, 314 sono piccole e medie (PMI) 5 e 634 sono microimprese 6 . Le PMI sono molto presenti nelle esportazioni di prodotti non minerali, che hanno registrato un incremento del 35 % rispetto al 2012. Le microimprese hanno aumentato le proprie esportazioni nell'UE dell'81 % rispetto al 2012.

Secondo il Consiglio per la promozione delle esportazioni e del turismo del Perù, dopo l'entrata in vigore dell'accordo 2 269 nuove imprese hanno esportato nell'UE; di esse, 857 erano attive nel settore agro-industriale e 458 nel settore tessile. Le nuove imprese esportatrici sono prevalentemente PMI (95,3 %) e commerciano in prodotti le cui esportazioni sono in rapida crescita, come frutta, ortaggi, preparazioni alimentari e prodotti della pesca.

4.Attività degli organi di attuazione

La terza riunione del comitato per il commercio previsto dall'accordo commerciale UE-Colombia/Perù si è svolta il 9 dicembre 2016 a Bruxelles (Belgio), preceduta da riunioni di tutti gli otto sottocomitati. Di seguito sono riportate le principali conclusioni di queste riunioni.

a) Sottocomitato per le dogane, la facilitazione degli scambi e le regole di origine (28-29 novembre 2016 – in videoconferenza)

Le parti hanno discusso la disposizione che definisce il trasporto diretto, in vista di una sua possibile modifica volta a consentire il frazionamento delle spedizioni di prodotti transitanti in un paese terzo. Non essendo stato trovato un accordo, sarà necessario riesaminare tale questione.

L'UE ha sollevato la questione della sopravvalutazione doganale in Perù per l'importazione di uova di trota. Il Perù ha dichiarato che tale questione è oggetto di esame e che il valore doganale verrà definito sulla base del valore delle operazioni con importatori autorizzati al rimborso di eventuali dazi pagati in eccesso.

La Colombia e il Perù hanno sollevato questioni relative alle regole di origine e al numero di richieste di verifica pervenute dalla Spagna.

b) Sottocomitato per gli appalti pubblici (2 dicembre 2016 – in videoconferenza)

Per quanto riguarda il Perù, l'UE ha espresso preoccupazioni circa la possibilità che le specifiche tecniche possano rimandare a norme tecniche in modo tale da ostacolare l'accesso degli operatori dell'UE al mercato degli appalti.

Per quanto riguarda la Colombia, l'UE ha sollevato la questione dell'accesso al mercato a livello decentrato, in particolare da parte degli enti locali (comunali) responsabili di infrastrutture. Le parti hanno convenuto sulla necessità di proseguire la discussione per trovare una soluzione.

c) Sottocomitato sugli ostacoli tecnici agli scambi (5 dicembre 2016 – per il Perù in videoconferenza)

Con la Colombia l'UE ha sollevato la questione dell'attuazione del sottosistema nazionale di qualità, in particolare dei cambiamenti introdotti nelle prassi regolamentari che incidono sulla definizione dei regolamenti tecnici. Le parti hanno discusso iniziative di facilitazione del commercio riguardanti la valutazione della conformità, per migliorare il riconoscimento della certificazione effettuata nel territorio delle controparti. La Colombia ha presentato una proposta per il riconoscimento di tali certificati.

Nei confronti del Perù l'UE ha espresso preoccupazioni in merito al riconoscimento degli Stati membri con uno status di "alta vigilanza sanitaria" per le esportazioni di prodotti farmaceutici e dispositivi medici e ha insistito sulla necessità di garantire lo stesso trattamento a tutti gli Stati membri.

d) Sottocomitato per le misure sanitarie e fitosanitarie (6-7 dicembre 2016)

Le parti hanno riconosciuto i progressi compiuti nell'attuazione delle disposizioni SPS, in particolare nella definizione di condizioni di importazione armonizzate e nella certificazione dei prodotti lattiero-caseari e dei prodotti di carne. Il Perù e la Colombia hanno accettato l'applicazione del principio di regionalizzazione e la cancellazione del requisito secondo cui gli animali devono essere nati, allevati e macellati nello stesso Stato membro. Il Perù e la Colombia hanno manifestato interesse a collaborare con l'UE sul tema della resistenza antimicrobica. Per quanto riguarda il benessere degli animali, la Colombia e il Perù hanno confermato il proprio interesse a collaborare e scambiare informazioni su azioni in questo ambito. Le parti hanno concordato un piano di lavoro per il miglioramento delle condizioni commerciali.  

e) Sottocomitato per l'agricoltura (7 dicembre 2016)  

Le parti hanno riveduto i flussi commerciali e l'utilizzo delle quote, il meccanismo di stabilizzazione per le banane e il programma di sostegno dell'UE a favore del settore lattiero-caseario colombiano, nonché ulteriori possibilità di cooperazione su questioni agricole.

Per quanto riguarda le bevande spiritose, sulle quali è in corso una risoluzione delle controversie presso l'OMC, la Colombia ha comunicato l'adozione di una nuova legge in materia. L'UE ha espresso preoccupazioni in merito alla tassazione peruviana che discrimina tra il pisco e le bevande spiritose importate, nonché in merito alla legislazione sulle analisi di metalli pesanti, che non si applica al pisco ma è imposta a merci analoghe importate.

f) Sottocomitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile (7-8 dicembre 2016)

Le parti hanno tenuto le riunioni delle istituzioni incaricate di monitorare l'attuazione delle disposizioni dell'accordo relative al commercio e allo sviluppo sostenibile (cfr. di seguito parte 5).

g) Sottocomitato per la proprietà intellettuale (8 dicembre 2016)

La discussione sulle indicazioni geografiche (IG) ha riguardato i persistenti problemi relativi alla registrazione delle IG, questioni di applicazione e riflessioni su una procedura semplificata per gli aggiornamenti degli elenchi delle IG. Il Perù e la Colombia hanno manifestato l'intenzione di aggiungere nuove IG da tutelare.

In riferimento ad altri diritti di proprietà intellettuale, l'UE ha sollevato questioni relative a brevetti farmaceutici: per quanto riguarda la Colombia, tali questioni concernono il ruolo del ministero della Sanità nell'esame dei brevetti, mentre nel caso del Perù riguardano la protezione regolamentare dei dati (ad esempio dei dati dei test clinici). L'UE ha poi sollevato questioni relative al diritto d'autore e ai diritti connessi: per quanto riguarda la Colombia, tali questioni concernono l'applicazione del "diritto di prestazione pubblica" al trasporto pubblico, mentre nel caso del Perù riguardano problemi connessi alle società di gestione collettiva sotto il profilo della trasparenza, la distribuzione delle entrate e la vigilanza.

L'UE ha sollevato questioni in materia di applicazione, sulla scorta di preoccupazioni espresse dalle parti interessate. Il Perù ha riferito su alcuni sviluppi positivi intervenuti, come procedure più rapide e l'adozione di misure precauzionali, e sulle attività in corso volte a rafforzare i tribunali della PI. La Colombia ha ricordato la sua nuova strategia di applicazione per le aree prioritarie, sottoposta alla revisione prevista per il primo anno di attuazione.

h) Sottocomitato per l'accesso al mercato (8 dicembre 2016)

Le parti hanno avuto uno scambio di opinioni sui flussi commerciali, compresi i tassi di utilizzo delle preferenze e i contingenti tariffari.

Per quanto riguarda l'accesso al mercato della Colombia, l'UE ha espresso preoccupazioni in merito alla politica di demolizione degli autocarri. La Colombia ha citato il futuro regolamento di attuazione del decreto 1517, volto a migliorare l'accesso al mercato fino al graduale completamento di tale politica entro la fine del 2018. L'UE ha sollevato anche la questione della soglia di 30 000 USD FOB, il cui superamento comporta l'applicazione di una tassazione più elevata alla vendita di autoveicoli per il trasporto di persone, nonché l'obbligo, vigente in undici dipartimenti della Colombia, di apporre contrassegni per le birre importate.

In relazione al Perù, l'UE ha espresso preoccupazioni sull'applicazione del suo sistema di restituzione dei dazi.

Comitato per il commercio (9 dicembre 2016)

Il comitato per il commercio ha fatto il punto del lavoro svolto dai sottocomitati. L'UE ha ribadito alcune delle sue principali preoccupazioni, in particolare: il trasporto diretto e il frazionamento delle spedizioni in Colombia e Perù, l'accesso da parte dell'UE al mercato degli appalti pubblici a livello decentrato in Colombia, la persistente discriminazione delle bevande spiritose importate in Perù, la mancata applicazione di IG in Perù (Oporto e Feta), l'obbligo di apposizione di contrassegni per le birre importate in alcuni dipartimenti della Colombia. Il Perù ha espresso preoccupazioni in merito al regolamento (UE) 2015/2283 relativo ai nuovi alimenti.

L'UE ha fornito un aggiornamento sulle ratifiche dell'accordo da parte degli Stati membri. La Colombia e il Perù hanno informato sul processo di ratifica del protocollo di adesione della Croazia. Le parti hanno espresso apprezzamento per il processo di ratifica in corso del protocollo di adesione dell'Ecuador e la sua applicazione provvisoria a decorrere dal 1o gennaio 2017.

5.Attuazione delle disposizioni in materia di commercio e di sviluppo sostenibile

5.1.Sottocomitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile

La terza riunione del sottocomitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile (nel seguito il "sottocomitato") si è tenuta a Bruxelles il 7 e l'8 dicembre 2016. 

5.1.1.Attuazione delle disposizioni relative al lavoro

L'UE ha riferito sulla ratifica delle convenzioni dell'OIL da parte dei propri Stati membri, tra cui il protocollo del 2014 sul lavoro forzato e le convenzioni dell'OIL sul lavoro domestico e sul lavoro nel settore della pesca. Ha fornito informazioni anche sulla piattaforma europea contro il lavoro sommerso in quanto strumento per affrontare la questione dell'economia informale e sulla revisione in corso della legislazione dell'UE in materia di salute e sicurezza. L'UE ha espresso preoccupazioni in merito alle questioni relative al lavoro sollevate dal sistema di vigilanza dell'OIL e ha ulteriormente incoraggiato la Colombia e il Perù a ovviare alle carenze individuate e a migliorare l'effettiva attuazione delle norme internazionali sul lavoro.

La Colombia ha illustrato le riforme volte a garantire la libertà di associazione dei lavoratori e progressi nell'abbassamento dei livelli di impunità e violenza, nonché la sua ratifica della convenzione dell'OIL sul lavoro domestico. Ha altresì fornito informazioni sull'attuazione delle raccomandazioni per la politica del lavoro nel contesto del processo di adesione all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE); ha inoltre sottolineato le esperienze positive riguardanti il dialogo sociale e i meccanismi di risoluzione dei conflitti di lavoro e preso atto delle sfide derivanti dal processo di pace per il lavoro dignitoso e l'informalità nelle zone rurali. La Colombia ha poi fornito un aggiornamento sulle misure volte a rafforzare la vigilanza sulle condizioni di lavoro e a contrastare le prassi di subappalto e lavoro informale.

Il Perù ha illustrato le priorità del nuovo governo: formalizzazione, dialogo sociale, prevenzione ed eradicazione del lavoro minorile e del lavoro forzato, vigilanza sulle condizioni di lavoro. Ha inoltre ricordato la sua recente ratifica della convenzione dell'OIL sulla protezione della maternità e citato i meccanismi finalizzati a coinvolgere le parti sociali attraverso il Consiglio nazionale per il lavoro e la promozione dell'occupazione.

5.1.2.Attuazione delle disposizioni relative all'ambiente

L'UE ha sottolineato gli sviluppi nell'ambito degli accordi multilaterali sull'ambiente e le azioni per l'attuazione degli impegni che ha assunto con l'accordo di Parigi. Per quanto riguarda la conferenza delle parti della Convenzione sul commercio internazionale di specie minacciate di estinzione (CITES), l'UE ha incoraggiato la Colombia ad adempiere l'impegno di applicare solidi meccanismi di controllo del commercio delle pelli di coccodrillo e caimano riportate nell'elenco CITES. La Colombia ha comunicato che avrebbe trasmesso all'UE informazioni aggiuntive sulle misure adottate per affrontare tale questione. L'UE ha presentato il pacchetto sull'economia circolare e ha manifestato interesse a svolgere incontri di lavoro in Colombia.

Il Perù ha sottolineato i propri assi strategici "Perú Limpio" e "Perú Natural" e le priorità del nuovo governo: uso sostenibile della diversità biologica, in particolare delle foreste; adattamento ai cambiamenti climatici e loro mitigazione; gestione efficiente dei rifiuti solidi; gestione integrata della zona costiera; prevenzione e controllo dell'inquinamento ed ecoefficienza. Il Perù ha inoltre sottolineato l'esigenza di un adeguato quadro istituzionale e di un'azione transsettoriale e a differenti livelli di governo.

5.2.Consultazione interna e sessioni del sottocomitato con la società civile

Consultazione interna

Dopo la sua istituzione, il meccanismo dell'UE di consultazione della società civile (nel seguito "il gruppo consultivo interno") si è riunito cinque volte; tre dei suoi membri e il segretariato provengono dal Comitato economico e sociale europeo. 

I rappresentanti della società civile colombiana hanno avuto numerosi incontri presso la delegazione dell'UE a Bogotà, tra cui un incontro con il presidente del gruppo consultivo interno dell'UE per discutere la possibilità di istituire uno o più sottogruppi dei suoi meccanismi di consultazione al fine di dare seguito all'accordo.

Sessione del sottocomitato con la società civile

L'8 dicembre 2016 si è tenuta una sessione aperta del sottocomitato con la società civile, cui hanno partecipato una sessantina di rappresentanti. La sessione è stata trasmessa in diretta sul web. Le parti hanno riferito alla società civile in merito alle discussioni del sottocomitato mediante una relazione orale e una scritta, seguite da una sessione di domande e risposte e da un dibattito. I rappresentanti della società civile dell'UE, della Colombia e del Perù hanno presentato una dichiarazione congiunta su questioni inerenti al lavoro, all'ambiente e ai diritti umani e sull'accesso ai mercati da parte dei piccoli produttori e delle PMI, oltre a formulare raccomandazioni sulla partecipazione della società civile.

5.3.Prosecuzione dei lavori e altre attività

Tutte le parti hanno concordato di intensificare i contatti per sviluppare attività mirate all'attuazione delle disposizioni sul commercio e lo sviluppo sostenibile. Oltre all'ambiente e al lavoro, la parti hanno discusso potenziali azioni relative al comportamento responsabile delle imprese/alla responsabilità sociale delle imprese in quanto strumento trasversale.

Su richiesta della Colombia e del Perù, il 6 dicembre 2016 l'UE ha organizzato un seminario tecnico, in collegamento video con Bogotà e Lima, per presentare e discutere i metodi applicati nelle valutazioni d'impatto degli accordi commerciali dell'UE.

Colombia

Nel dicembre 2016 l'UE ha partecipato in Colombia a un seminario regionale dell'OCSE sul tema delle catene di approvvigionamento responsabili dei minerali, incentrato sul futuro regolamento dell'UE relativo ai minerali provenienti da zone di conflitto. A seguito del seminario, la delegazione dell'UE a Bogotà ha istituito, insieme ad altre ambasciate, un gruppo di coordinamento sulle attività estrattive illegali per coordinare le rispettive posizioni e pianificare azioni congiunte.

In occasione della visita del commissario per l'Agricoltura dell'UE Phil Hogan, nel febbraio 2016, l'UE e la Colombia hanno concordato di avviare trattative su un accordo bilaterale riguardante il commercio di prodotti biologici.

Sono stati organizzati alcuni eventi volti a promuovere una maggiore visibilità dello sviluppo sostenibile e dei suoi collegamenti con il processo di pace, tra cui visite in zone interessate dal conflitto. L'evento più recente è stato, nel febbraio 2017, una conferenza sul possibile contributo dell'accordo commerciale alla creazione di opportunità economiche nel contesto del processo di pace. Nell'intento di favorire una maggiore comprensione della situazione lavorativa in Colombia, la delegazione dell'UE ha organizzato un seminario di tre giorni sull'applicazione delle norme in materia di lavoro.

Perù

Nell'ambito del progetto "Promozione della responsabilità sociale delle imprese/del comportamento responsabile delle imprese in America Latina e nei Caraibi - Fase pilota", la delegazione dell'UE in Perù ha organizzato il seminario "Verso l'adesione all'OCSE: promuovere un comportamento responsabile delle imprese in Perù", che si è svolto a Lima il 29 novembre 2016.

La delegazione dell'UE in Perù ha partecipato a NEXOS +1, un seminario su modelli imprenditoriali eco-sostenibili, che si è svolto a Lima il 24 ottobre 2016.

6.Aree specifiche oggetto di comunicazione o monitoraggio

6.1.Utilizzo dei contingenti tariffari

L'accordo prevede contingenti tariffari (CT) che concedono alla controparte un trattamento tariffario preferenziale fino alla soglia quantitativa fissata dal contingente, superata la quale le importazioni sono soggette alla tariffa di nazione più favorita applicabile.

Contingenti tariffari stabiliti dall'UE

Le tabelle 7 e 8 mostrano i tassi di utilizzo dei CT stabiliti dall'UE per la Colombia e il Perù. Sono riportati soltanto i CT effettivamente utilizzati.

L'utilizzo da parte della Colombia del CT per lo zucchero di canna o di barbabietola e il saccarosio chimicamente puro è cresciuto, passando dall'88,4 % al 96,2 %. Altri CT sono scarsamente utilizzati o non lo sono affatto.

Tabella 7: tasso di utilizzo dei CT dell'UE da parte della Colombia

2013

2014

2015

2016

Zucchero di canna e saccarosio chimicamente puro

88,4 %

85,72 %

93,8 %

96,2 %

Altri prodotti a base di zuccheri

1,37 %

1,32 %

1,23 %

1,5 %

Fonte: TAXUD, banca dati sulla sorveglianza



Dopo l'entrata in vigore dell'accordo il Perù ha utilizzato quasi interamente i CT per lo zucchero di canna. Anche il CT per il granturco registra un alto tasso di utilizzo. Il Perù sta cominciando a utilizzare il CT per l'aglio. Altri CT registrano tassi di utilizzo molto bassi.

Tabella 8: tasso di utilizzo dei CT dell'UE da parte del Perù

2013

2014

2015

2016

Zucchero di canna

100 %

100 %

3,5 %

99,8 %

Granturco dolce

21 %

76 %

83,2 %

87,3 %

Aglio

0 %

0 %

2,4 %

53,8 %

Rum

0 %

0 %

0 %

7 %

Mais (granturco)

0,7 %

2,9 %

1,8 %

6,1 %

Prodotti a base di zuccheri

0,02 %

0,01 %

0,16 %

0,1 %

Fonte: TAXUD, banca dati sulla sorveglianza

Contingenti tariffari stabiliti dalla Colombia

L'UE utilizza interamente i CT per i funghi, i prodotti lattiero-caseari come yogurt e latte e crema di latte in polvere, il siero di latte, le preparazioni per l'alimentazione dei bambini e il granturco dolce, mentre utilizza in misura minore i propri CT per i formaggi (in media l'8 %) e per i prodotti a base di zuccheri (in media il 3 %).

Tabella 9: tasso di utilizzo dei CT della Colombia da parte dell'UE

2013

2014

2015

2016

Funghi

1,6 %

5 %

100 %

100 %

Latte e crema di latte in polvere

0 %

34,9 %

100 %

100 %

Siero di latte

57,6 %

50 %

92,9 %

Nessun altro CT

Preparazioni per l'alimentazione dei bambini

40,4 %

67,5 %

99,1 %

100 %

Yogurt

0 %

0,5 %

0,8 %

100 %

Granturco dolce

0,42 %

54,2 %

100 %

100 %

Gelati

5,26 %

13,4 %

7,4 %

25,9 %

Formaggi

9 %

8 %

8,2 %

7,9 %

Prodotti a base di zuccheri

1,8 %

3,4 %

3,1 %

3,8 %

Fonte: DIAN (Dirección de Impuestos y Aduanas Nacionales)

Contingenti tariffari stabiliti dal Perù

L'UE utilizza interamente il CT per il burro e il latte in polvere e quasi interamente quello per i gelati. Altri CT sono scarsamente utilizzati.

Tabella 10: tasso di utilizzo dei CT del Perù da parte dell'UE

2013

2014

2015

2016

Burro

0 %

0 %

96,0 %

100 %

Formaggi

0 %

0 %

0 %

4,3 %

Gelati

58,6 %

89,6 %

98,5 %

95,6 %

Latte in polvere

0 %

4,1 %

99,7 %

100 %

Latte per bambini

0 %

0 %

0 %

29,9 %

Gomme da masticare

0,3 %

0 %

0,1 %

2,2 %

Zucchero

0 %

0 %

0 %

0,8 %

Rum

3,5 %

0,0 %

3,5 %

5,8 %

Fonte: SUNAT (Superintendencia Nacional de Aduanas y de Administración Tributaria)

6.2.Attuazione del regolamento (UE) n. 19/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante attuazione della clausola bilaterale di salvaguardia e del meccanismo di stabilizzazione per le banane

Il regolamento (UE) n. 19/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, recante attuazione della clausola bilaterale di salvaguardia e del meccanismo di stabilizzazione per le banane previsti dall'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra 7 , (nel seguito il "regolamento") prevede la possibilità di avviare un'inchiesta di salvaguardia o di introdurre misure di vigilanza preventiva alle condizioni previste dal regolamento. A norma degli articoli 3 e 13 del regolamento, la Commissione ha monitorato l'andamento delle importazioni di banane fresche (SA 08039010) dalla Colombia e dal Perù.

Nel 2015 le importazioni dell'UE di banane fresche dal Perù sono aumentate di quasi il 5 % in termini di volume rispetto al 2014. Tale tendenza è poi proseguita anche nel 2016, con un incremento di quasi il 10 % rispetto al 2015. Nel 2015 e 2016 le importazioni dell'UE dal Perù hanno raggiunto, nel mese di ottobre, il volume limite stabilito dall'accordo (86 250 tonnellate nel 2015 e 90 000 tonnellate nel 2016). A norma dell'articolo 15, paragrafo 3, del regolamento la Commissione ha esaminato l'impatto sul mercato UE delle banane, tenendo conto, fra l'altro, dell'effetto sul livello dei prezzi, dell'andamento delle importazioni da altre fonti e della stabilità complessiva del mercato dell'UE.

La Commissione ha così concluso: considerato (1) che le importazioni dell'UE di banane fresche dal Perù hanno rappresentato soltanto circa il 4 % delle importazioni totali nel 2015 e poco meno del 2 % nel 2016, (2) che le importazioni di banane fresche da altri paesi di esportazione tradizionali sono rimaste ampiamente al di sotto delle soglie definite in meccanismi di stabilizzazione comparabili, (3) che il prezzo medio all'ingrosso delle banane non ha registrato cambiamenti di rilievo e (4) che non c'erano indicazioni di un effetto negativo per la stabilità del mercato dell'UE, i produttori dell'UE o le regioni ultraperiferiche dell'UE, la sospensione del dazio doganale preferenziale applicato alle banane originarie del Perù non era appropriata 8 .



Tabella 11: importazioni dell'UE di banane dal Perù nel 2015 e 2016
(volumi aggregati in tonnellate)

Nel 2015 le importazioni dell'UE di banane fresche dalla Colombia sono aumentate del 21 % in termini di volume rispetto al 2014, mentre nel 2016 sono diminuite del 4 % (da 1 307 458 tonnellate nel 2015 a 1 249 513 tonnellate nel 2016).

La Colombia è rimasta ampiamente al di sotto (a circa il 75 %) del volume limite delle importazioni stabilito dall'accordo, ossia 1 687 500 tonnellate nel 2015 e 1 755 000 tonnellate nel 2016.

Tabella 12: importazioni dell'UE di banane dalla Colombia nel 2015 e 2016
(volumi aggregati in tonnellate)

7.Conclusioni 

Quattro anni dopo l'entrata in vigore, l'accordo sta complessivamente funzionando bene. È evidente che il rallentamento dell'economia in America Latina e il calo dei prezzi dei beni indifferenziati sul mercato globale hanno inciso sui flussi commerciali. Nondimeno, la contrazione degli scambi bilaterali tra l'UE e la Colombia (23,5 %) e tra l'UE e il Perù (11 %) è inferiore alla diminuzione complessiva del commercio di questi due paesi con il mondo (circa 36 % per la Colombia e 18 % per il Perù).

Mentre la quota dei prodotti minerali nelle esportazioni della Colombia e del Perù verso l'UE si è ridotta e oggi è notevolmente inferiore a quella del resto del mondo, l'accordo ha contribuito alla diversificazione delle esportazioni di entrambi i paesi offrendo nuove occasioni di esportazione, in particolare per i prodotti agricoli, che sono diventati una componente fondamentale della struttura delle esportazioni verso l'UE sia della Colombia sia del Perù, con una quota pari rispettivamente a quasi il 40 % e al 51 % del valore delle esportazioni totali nell'UE. Questa diversificazione ha determinato altresì un importante incremento del numero di nuovi esportatori verso l'UE, specialmente piccole e medie imprese, che detengono una quota importante nelle categorie in rapida crescita delle esportazioni di prodotti agricoli.

La piena attuazione dell'accordo rimane di importanza essenziale affinché entrambe le parti possano conseguire i benefici attesi. Sebbene l'attuazione stia funzionando bene nella maggior parte dei settori, vi sono tuttavia alcune aree che necessitano di ulteriore attenzione, come l'adempimento da parte del Perù degli impegni nell'ambito delle misure sanitarie e fitosanitarie per consentire le esportazioni di prodotti agricoli dell'UE.

Per quanto riguarda la tassazione delle bevande spiritose – un'annosa questione in Colombia e dopo l'avvio della procedura di risoluzione delle controversie da parte dell'UE (DS502) – sono stati registrati importanti progressi grazie all'adozione di una legge di riforma in tale materia. La legge 1816, entrata in vigore il 1o gennaio 2017, ha riformato il regime delle bevande spiritose eliminando la discriminazione fiscale e ha altresì disciplinato i monopoli esercitati dai dipartimenti colombiani sulla produzione, introduzione e distribuzione di tali bevande. La Commissione sta monitorando da vicino l'attuazione di queste misure. Per contro, la tassazione discriminatoria delle bevande spiritose rimane una questione irrisolta in Perù.

Sono state positive anche le discussioni con la Colombia sull'attuazione degli impegni riguardanti l'accesso al mercato colombiano degli appalti pubblici a livello decentrato.

Sia la Colombia sia il Perù devono impegnarsi ulteriormente per garantire l'applicazione delle indicazioni geografiche dell'UE al proprio interno.

L'attuazione del capitolo Commercio e sviluppo sostenibile ha compiuto progressi e con entrambi i paesi è stato sviluppato un dialogo sempre più aperto sul tema del lavoro. Ciononostante, permangono problemi riguardanti sia questioni inerenti al lavoro e all'ambiente sia il sostegno all'attuazione di questo capitolo; pertanto è necessario un ulteriore impegno, che deve comprendere anche attività di cooperazione.

Per quanto riguarda il meccanismo di stabilizzazione per le banane, non sono emerse indicazioni di eventuali ripercussioni del livello delle esportazioni colombiane e peruviane sulla stabilità del mercato dell'UE né sulla situazione dei produttori dell'UE. Proseguiranno lo stretto e rafforzato monitoraggio delle importazioni di banane e la valutazione della situazione del mercato.

La Commissione porterà avanti l'attuazione dell'accordo con la Colombia e il Perù e ora anche con l'Ecuador, di modo che i cittadini, gli operatori economici e altri soggetti interessati da entrambe le parti possano beneficiare appieno delle opportunità che esso offre. La Commissione invita gli Stati membri dell'UE e il Parlamento europeo a continuare a contribuire attivamente a questo processo.

(1)

GU L 354 del 21.12.2012, pag. 3.

(2)

  http://www.consilium.europa.eu/en/documents-publications/agreements-conventions/agreement/?aid=2011057  

(3)

  http://www.consilium.europa.eu/en/documents-publications/agreements-conventions/agreement/?aid=2016044

(4)

GU L 17 del 19.1.2013, pag. 1.

(5)

Una PMI è un'impresa che esporta complessivamente tra 500 000 USD e 5 milioni di USD FOB.

(6)

Una microimpresa esporta complessivamente meno di 500 000 USD.

(7)

   GU L 17 del 19.1.2013, pag. 1.

(8)

     GU L 328 del 12.12.2015, pag. 116, e GU L 326 del 1.12.2016, pag. 16.