Bruxelles, 10.1.2017

SWD(2016) 442 final

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

che accompagna il documento

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce una carta elettronica europea dei servizi e le relative strutture amministrative

{COM(2016) 824 final}
{SWD(2016) 439 final}


Scheda di sintesi

Valutazione d’impatto della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce una carta elettronica europea dei servizi e le relative strutture amministrative

A. Necessità dell'intervento

Per quale motivo? Qual è il problema affrontato?

In alcuni settori dei servizi, in particolare i servizi delle costruzioni e vari servizi alle imprese, l'integrazione del mercato interno resta insufficiente. Il primo motivo è la complessità amministrativa che incontrano i prestatori di servizi che espandono la loro attività oltre frontiera; il secondo motivo è l'assenza, nella direttiva servizi, di meccanismi di cooperazione ben strutturati; il terzo motivo è la difficoltà incontrata spesso dalle PMI nell'accedere alla copertura assicurativa prevista per svolgere attività in altri Stati membri; infine, per una serie di servizi alle imprese il contesto normativo degli Stati membri è ancora fortemente divergente. Per questi motivi solo un numero limitato di prestatori eroga servizi transfrontalieri o costituisce una sede secondaria. La concorrenza su questi mercati resta limitata dando luogo a un'allocazione delle risorse inefficiente, limitando la scelta dei consumatori e mantenendo i prezzi elevati. Gli scarsi risultati del settore dei servizi alle imprese comportano inoltre un importante costo in termini di competitività dell'economia industriale dell'UE a causa della reazione a catena negativa. Negli ultimi anni i progressi degli Stati membri nell'attuare la direttiva servizi sono rallentati e in alcuni casi l'andamento si è persino invertito, senza alcun segnale di ripresa.

Qual è l'obiettivo di questa iniziativa?

Gli obiettivi generali di questa iniziativa sono il miglioramento dell'integrazione del mercato dei servizi alle imprese e delle costruzioni e una maggiore crescita della produttività in entrambi i settori. Gli obiettivi specifici dell'iniziativa sono i seguenti:

rendere l'erogazione di servizi in altri Stati membri più agevole e meno costosa per le aziende;

infondere nei prestatori di servizi stranieri maggiore fiducia nel mercato aumentando la trasparenza e le informazioni a disposizione;

aumentare le dinamiche di mercato e la concorrenza per offrire alla clientela, compresa quella industriale, una maggiore scelta e prezzi più bassi.

Qual è il valore aggiunto di un'iniziativa a livello dell'Unione? 

La situazione attuale è caratterizzata da scarsa fiducia reciproca tra autorità nazionali e da forti interessi particolari a livello nazionale, motivo per cui gli Stati membri continuano a imporre le proprie norme ai prestatori di servizi esteri accordando scarsa o nessuna considerazione al quadro normativo già applicato al prestatore di servizi nel suo paese d'origine. Grazie all'azione dell'UE, i prestatori di servizi che espandono la loro attività oltre frontiera potrebbero beneficiare di un approccio più coerente ed uniforme nei vari Stati membri, mentre le autorità nazionali si riavvicinerebbero e la loro fiducia reciproca aumenterebbe.

B. Soluzioni

Quali opzioni strategiche, di carattere legislativo e di altro tipo, sono state prese in considerazione? È stata preferita un'opzione? Per quale motivo? 

Nella valutazione d'impatto sono state descritte varie opzioni strategiche e sono state prese in considerazione le seguenti loro combinazioni:

il primo pacchetto permetterebbe il rilascio al prestatore di servizi di un certificato riguardante lo stabilimento legale nello Stato membro di origine e la conferma dell'effettiva esistenza di una copertura assicurativa per le attività svolte anche nello Stato membro di origine;

il secondo pacchetto consentirebbe al prestatore di servizi di avvalersi di una procedura a livello UE per accedere effettivamente al mercato di un altro Stato membro. Tale pacchetto inoltre affronterebbe gli ostacoli pratici connessi all'assicurazione in situazioni transfrontaliere;

il terzo pacchetto, in aggiunta al secondo, ridurrebbe la disparità normativa relativa a una serie di servizi essenziali alle imprese creando pari condizioni per i fornitori di servizi nazionali ed esteri;

il quarto pacchetto, in aggiunta al terzo, introdurrebbe soluzioni specifiche per affrontare le disparità normative nel caso di sedi secondarie (filiali e agenzie), esonerando i prestatori di servizi stranieri da determinati obblighi e consentendo allo Stato membro ospitante di introdurre misure alternative di salvaguardia.

Il secondo pacchetto è quello che ha riscosso maggiori preferenze.

Chi sono i sostenitori delle varie opzioni? 

Negli ultimi anni la Commissione ha ampiamente dialogato con le parti interessate e gli Stati membri. La maggioranza delle parti interessate del settore dei servizi alle imprese, ossia prestatori di servizi, associazioni di categoria e altre organizzazioni, ha propeso per le soluzioni adottate a livello dell'UE per eliminare le barriere. Anche i clienti industriali dei servizi alle imprese sono a favore di una maggiore efficienza del settore. Alcune parti interessate del settore delle costruzioni hanno espresso riserve perché ritengono che l'edilizia sia essenzialmente di natura locale.

C. Impatto dell'opzione prescelta

Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)? 

Nel complesso, si ritiene che il secondo pacchetto abbia un impatto positivo e significativo in quanto riduce esaurientemente gli ostacoli amministrativi per i prestatori di servizi transfrontalieri oltre a fornire maggiore trasparenza e ulteriori informazioni ai consumatori. Si prevede pertanto che questo pacchetto comporti una notevole riduzione dei costi per i prestatori di servizi che vogliono espandersi oltre frontiera e generi un aumento delle dinamiche di mercato e dei livelli di concorrenza, accrescendo così la scelta e il valore aggiunto per i consumatori.

Quali sono i costi dell'opzione prescelta (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)? 

In base alle previsioni il secondo pacchetto non dovrebbe generare costi aggiuntivi né per i prestatori di servizi né per i consumatori. La carta elettronica europea dei servizi non sarebbe obbligatoria per i prestatori di servizi, ma sarebbe piuttosto uno strumento volontario messo a loro disposizione in tutti gli Stati membri.

Quale sarà l'incidenza su aziende, PMI e microimprese?

L’iniziativa è specificamente destinata alle PMI poiché esse subiscono maggiormente gli effetti della complessità amministrativa quando desiderano espandere la propria attività all'estero. Questa iniziativa permetterà ai prestatori di servizi alle imprese e di servizi di costruzione di usufruire di uno sportello unico e nel contempo aumenterà la certezza giuridica in merito alle norme loro applicabili. Una riduzione degli oneri amministrativi consentirebbe ai prestatori di servizi di risparmiare tempo e denaro quando decidono di operare a livello transfrontaliero.

L’impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà considerevole?

Il secondo pacchetto genererebbe per le autorità degli Stati membri costi limitati, che non supererebbero i 2 milioni di EUR all'anno per tutti gli Stati membri. L'attuale sistema di informazione del mercato interno (IMI), istituito, gestito e finanziato dalla Commissione, dovrebbero fungere da back office per la carta elettronica europea dei servizi.

Sono previsti altri impatti significativi? 

Il secondo pacchetto avrebbe una serie di effetti positivi connessi alla riduzione degli oneri amministrativi per i prestatori di servizi, migliorando il funzionamento del mercato unico, incentivando la concorrenza e creando una maggiore scelta per i consumatori. Esso inoltre rafforzerà la cooperazione amministrativa tra le autorità degli Stati membri nell’ambito di un quadro procedurale chiaro che agevolerà il riconoscimento reciproco dei requisiti già soddisfatti nello Stato membro di origine, se del caso.

D. Tappe successive

Quando saranno riesaminate le misure proposte?

La Commissione dovrebbe proseguire il suo dialogo periodico con gli Stati membri e le parti interessate. Tra il medio e il lungo termine si dovrebbero invitare gli Stati membri a valutare il funzionamento dell’iniziativa coinvolgendo anche, se del caso, le parti sociali a livello nazionale (in particolare per quanto riguarda il settore delle costruzioni). Una relazione di valutazione potrebbero essere pubblicata 3 anni dopo la fine del periodo di recepimento.