Bruxelles, 17.12.2015

COM(2015) 662 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

OTTAVA RELAZIONE ANNUALE SULL’ATTUAZIONE DEL FONDO EUROPEO PER LA PESCA (2014)

{SWD(2015) 295 final}


Indice

1.INTRODUZIONE

2.VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELL’ATTUAZIONE DEL FEP

2.1.Esecuzione finanziaria del FEP da parte degli Stati membri

2.2.Principali aree di intervento del FEP

2.3.Evoluzione per asse prioritario

2.4.Esecuzione del bilancio da parte della Commissione

2.5.Ricorso all’assistenza tecnica da parte degli Stati membri

2.6.Ricorso all’assistenza tecnica da parte della Commissione

2.7.Coordinamento del FEP con i Fondi strutturali e il Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale (FEASR)

2.8.Irregolarità segnalate dagli Stati membri

3.VALUTAZIONE DELL’ATTUAZIONE DEL FEP PER ASSE

3.1.Asse 1. Misure per l’adeguamento della flotta da pesca comunitaria

3.1.1.Risultati economici della flotta peschereccia dell’UE nel 2013 (in base
alla relazione economica annuale del 2015)

3.1.2.Arresto definitivo delle attività di pesca

3.1.3.Arresto temporaneo delle operazioni di pesca

3.1.4.Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività

3.1.5.Piccola pesca costiera

3.1.6.Compensazione socioeconomica per la gestione della flotta peschereccia.

3.2.Asse 2. Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione
e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

3.2.1.Pesca nelle acque interne

3.2.2.Acquacoltura

3.2.3.Trasformazione

3.3.Asse 3. Misure di interesse comune

3.3.1.Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca

3.3.2.Sviluppo di nuovi mercati e campagne promozionali

3.3.3.Operazioni pilota

3.4.Asse 4. Sviluppo sostenibile delle zone di pesca.

4.Prime conclusioni operative sul FEP per il periodo 2007-2013

1.INTRODUZIONE

Conformemente all’articolo 68 del regolamento relativo al Fondo europeo per la pesca (FEP) 1 , entro il 31 dicembre di ogni anno la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni una relazione sull’attuazione del FEP. Detta relazione si basa su un esame e una valutazione, da parte della Commissione, delle relazioni annuali degli Stati membri e di qualsiasi altra informazione disponibile e comprende altresì un’analisi dell’attuazione di alcune misure fondamentali del FEP.

Il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione include una sintesi dell’attuazione del FEP in ciascuno Stato membro, nonché cinque tabelle con informazioni dettagliate sull’esecuzione finanziaria 2 . Quest’ultima relazione della Commissione contiene una valutazione complessiva dell’attuazione del FEP da parte degli Stati membri e della Commissione nel 2014. Grazie ai dati sugli impegni forniti dagli Stati membri, è stato possibile estendere l’analisi sino al 31 maggio 2015 e, di conseguenza, delineare un quadro più completo dell’attuale attuazione del FEP, a meno di un anno dal termine previsto per la sua attuazione sul campo (31 dicembre 2015). Poiché a norma del regolamento delegato (UE) 2015/895 3 non è necessario che gli Stati membri trasmettano nel 2016 le relazioni annuali riguardanti l’attuazione del programma operativo nel 2015, la Commissione non presenterà una relazione annuale sull’attuazione del FEP relativa a tale anno.

Tuttavia, conformemente all’articolo 68, paragrafo 3, lettera d), del regolamento FEP, sarà presentata una sintesi degli audit realizzati sui sistemi di gestione e di controllo istituiti dagli Stati membri e sugli interventi del FEP, come allegato della relazione di sintesi inerente ai programmi dei fondi SIE relativa al 2016, prevista dall’articolo 53 del regolamento recante disposizioni comuni 4 .

2.VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELL’ATTUAZIONE DEL FEP

2.1.Esecuzione finanziaria del FEP da parte degli Stati membri

I pagamenti intermedi certificati trasmessi dagli Stati membri nel 2014 sono stati di 567 milioni di EUR, in aumento del 4% rispetto al 2013 (544 milioni di EUR).

Dal 2007 al 31 maggio 2015, gli impegni degli Stati membri a titolo del FEP hanno raggiunto i 3,91 miliardi di EUR, registrando un incremento del 14,5% rispetto al 31 maggio 2014 (495 milioni di EUR in un anno), momento in cui il livello degli impegni era ancora relativamente basso. Al 31 maggio 2015 era stato impegnato il 90,83% del FEP 5 .

Sia gli impegni che la spesa certificata a livello degli Stati membri sono ancora inferiori rispetto al livello atteso prima della conclusione dell’attuazione del FEP. Al 31 maggio 2015 oltre il 9% della dotazione del FEP (circa 394 milioni di EUR) non era ancora stato impegnato, il che pone l’accento sulla necessità di accelerare gli impegni senza ulteriori indugi. Come nel caso dei pagamenti certificati, questo aspetto dà adito a preoccupazioni, poiché il termine ultimo per l’ammissibilità della spesa è fissato al 31 dicembre 2015.

Il contributo pubblico nazionale, che al 31 maggio 2015 ammontava a 2,44 miliardi di EUR, ha registrato un incremento di 321,62 milioni di EUR rispetto al 31 maggio 2014 (+15,17%).

Nello stesso periodo, i contributi privati alle misure sostenute nell’ambito del FEP sono ammontati a 2,92 miliardi di EUR, che rappresentano ulteriori 375,36 milioni di EUR, un aumento del 14,73% rispetto al 31 maggio 2014. Come già riscontrato nelle precedenti relazioni, i contributi privati provengono principalmente dal settore della trasformazione (45,62%), dell’acquacoltura (24,95%) e degli investimenti a bordo (10,23%). A questi devono essere aggiunti i nuovi investimenti nello sviluppo delle zone di pesca (8,57%). Queste quattro misure sono oggetto di quasi il 90% degli investimenti privati.

Nel complesso, gli investimenti nel settore della pesca e dell’acquacoltura nel periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 maggio 2015 sono ammontati a 9,27 miliardi di EUR, di cui il 42,14% provenienti dal FEP, il 26,33% da contributi pubblici nazionali e il 31,52% da finanziamenti privati. Le percentuali sono rimaste sostanzialmente invariate, registrando nel corso dell’intero periodo soltanto un lieve calo (-1,5%) nella componente relativa al FEP.

In termini di effetto leva, ogni euro impegnato a titolo del FEP ha generato un effetto leva pari a 1,37 EUR di assegnazioni nazionali (+2,2% rispetto al 31 maggio 2014), di cui 0,75 EUR di finanziamenti privati e 0,62 EUR provenienti da fondi pubblici nazionali.

2.2.Principali aree di intervento del FEP

Nella tabella sottostante si raffrontano i livelli degli impegni per le cinque misure più utilizzate rispettivamente alla fine di luglio 2012, maggio 2013, maggio 2014 e maggio 2015.

Tabella 1

31 luglio 2012

31 maggio 2013

31 maggio 2014

31 maggio 2015

Arresto definitivo (19,61%)

Trasformazione (17,41%)

Trasformazione (16,65%)

Trasformazione (17,53%)

Acquacoltura (12,98%)

Arresto definitivo (17,25%)

Arresto definitivo (15,44%)

Acquacoltura (14,33%)

Trasformazione (12,79%)

Acquacoltura (14,83%)

Acquacoltura (14,43%)

Arresto definitivo (13,98%)

Porti di pesca (10,89%)

Porti di pesca (11,46%)

Porti di pesca (11,61%)

Sviluppo delle zone di pesca (11,47%)

Arresto temporaneo (7,67%)

Arresto temporaneo (7,40%)

Sviluppo delle zone di pesca (9,25%)

Porti di pesca (11,15%)

Con una percentuale analoga a quella del 2013 e lievemente superiore rispetto al 2014, la concentrazione degli impegni del FEP su queste cinque misure si conferma piuttosto elevata (68,46%).

L’arresto definitivo e temporaneo continuano a perdere importanza in termini relativi (si veda la tabella 3), in particolare quello temporaneo, che, con il 5,83% degli impegni, è stato superato dalle azioni collettive dell’asse 3 (7,36% degli impegni) ed è ora la settima misura più utilizzata. La tabella sottostante mette in evidenza tale diminuzione: nel periodo oggetto di analisi, la percentuale di impegno per le due misure è scesa complessivamente del 30%.

Tabella 2

Arresto definitivo e temporaneo

(% del totale degli impegni del FEP)

31/07/2012

28,28%

31/05/2013

24,65%

31/05/2014

22,2%

31/05/2015

19,81%

2.3.Evoluzione per asse prioritario

La tabella sottostante illustra l’evoluzione dell’importanza relativa degli impegni totali per asse prioritario nel periodo dal luglio 2012 al maggio 2015.

La situazione al 31 maggio 2015 conferma la tendenza degli anni precedenti, ivi compresa la diminuzione nell’asse 1 e l’eccezione rappresentata dall’asse 4, che registra dal 2012 un aumento significativo in termini di importanza relativa.

Tabella 3

Asse prioritario 6

31 luglio 2012

31 maggio 2013

31 maggio 2014

31 maggio 2015

Asse 1

33,05%

30,42%

27,77%

25,72%

Asse 2

28,96%

32,64%

31,44%

32,3%

Asse 3

27,59%

27,38%

28,46%

27,26%

Asse 4

7,1%

7,2%

9,25%

11,47%

Asse 5

3,29%

2,42%

3,07%

3,25%

La tabella e il grafico sottostanti illustrano la relazione tra gli impegni effettivi e la spesa prevista nel 2007 per ogni asse prioritario nel periodo 2012-2015.

Tabella 4

Asse prioritario

31 luglio 2012

31 maggio 2013

31 maggio 2014

31 maggio 2015

% Progressi 2015/2012

Asse 1

67,24%

74,36%

79,61%

+26,78%

Asse 2

56,6%

77,47%

86,77%

98,4%

+73,85%

Asse 3

57,8%

67,31%

83,80%

93,85%

+62,37%

Asse 4

28%

44,60%

56,89%

80,9%

+188,92%

Asse 5

44,04%

44,60%

65,34%

83,86%

+90,43%

Totale FEP

56,31%

67,37%

79,33%

+61,3%

Le tabelle e i grafici precedenti mostrano che, nell’arco di tre anni, i tassi di impegni nei diversi assi si sono ravvicinati, contrariamente alla fase precedente del periodo di programmazione, in cui presentavano differenze significative dovute a diverse ragioni, quali la crisi del carburante del 2008, le ripercussioni della crisi economica e finanziaria, nonché l’innovazione apportata dall’asse 4, che ha rimediato all’incongruenza tra gli obiettivi dell’intervento e le esigenze effettive sul campo.

L’evoluzione più rilevante, come già osservato nelle precedenti relazioni della Commissione, è la riduzione della spesa pubblica per l’asse 1, probabilmente riconducibile a due fattori: innanzitutto, i programmi di demolizione già attuati nell’ambito dello SFOP 7 e proseguiti nei primi anni di attuazione del FEP hanno risolto in larga misura i problemi connessi alla sovraccapacità di alcuni segmenti della flotta. Inoltre, l’accresciuta redditività di diverse flotte negli ultimi anni ha rafforzato la fiducia del settore nelle proprie capacità di riuscita senza il sostegno pubblico. Di conseguenza, l’asse 1 registra progressi piuttosto lenti ed è ora in ritardo rispetto alla media.

Gli assi 2 e 3 sono i più avanzati sotto il profilo degli impegni: l’asse 2 è molto vicino al 100% e l’asse 3 al 95%. Tuttavia, è nell’asse 4 (e nell’asse 5) che si sono realizzati i progressi più rapidi dal 2012. A maggio 2015 l’asse 4 aveva quasi raggiunto gli altri assi, riducendo lo scarto rispetto alla media da 29 a 10 punti percentuali in meno di tre anni, con una forte accelerazione a partire dal maggio 2014 (+42%).

2.4.Esecuzione del bilancio da parte della Commissione

In linea con la programmazione finanziaria, gli ultimi impegni annuali per il periodo 20072013 sono stati definiti nel bilancio dell’UE del 2013.

Nel 2014 il 13,9% (567,25 milioni di EUR) della dotazione totale è stato erogato sotto forma di pagamenti intermedi: l’83,8% per le regioni di convergenza (475,49 milioni di EUR) e il 16,2% per le regioni non interessate da questo obiettivo (91,76 milioni di EUR). Maggiori informazioni sono presentate nell’allegato 1 e nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione.

2.5.Ricorso all’assistenza tecnica da parte degli Stati membri

Nel 2014, 23 Stati membri hanno impegnato importi nell’ambito del bilancio di assistenza tecnica (asse 5). Gli Stati membri che hanno impegnato gli importi più consistenti sono stati la Croazia (con il 100% dei fondi del FEP destinati all’asse 5), la Polonia (8,2%), la Svezia (6,5%), la Danimarca (6%), il Belgio (5,8%) e la Romania (7%). Tra le azioni finanziate rientrano il rafforzamento della capacità amministrativa, lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione, la pubblicità e l’informazione, nonché il sostegno alla gestione e all’attuazione dei programmi operativi. Il grafico precedente illustra questo notevole incremento dal maggio 2013, con un tasso di impegni passato in due anni dal 45% all’84%.

2.6.Ricorso all’assistenza tecnica da parte della Commissione

Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 8 , entrato in vigore il 1° gennaio 2014, sostituisce il FEP. Pertanto, la Commissione non ha previsto nel 2014 nuove azioni nell’ambito dell’assistenza tecnica del FEP.

2.7.Coordinamento del FEP con i Fondi strutturali e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 9

I programmi operativi (PO) dimostrano che tutti gli Stati membri sono da sempre consapevoli della necessità di garantire coerenza e coordinamento nell’attuazione tra il FEP e i Fondi strutturali, nonché il FEASR. Le relazioni annuali sull’attuazione presentate dagli Stati membri non fanno esplicito riferimento a gravi problemi di coordinamento.

2.8.Irregolarità segnalate dagli Stati membri

Nel 2014 gli Stati membri hanno individuato e segnalato 102 irregolarità relative al FEP, per un importo di 8,7 milioni di EUR (pari all’1,5% della spesa certificata). Di queste, 11 sono state segnalate come frode da cinque Stati membri, per un importo di 2,1 milioni di EUR 10 .

3.VALUTAZIONE DELL’ATTUAZIONE DEL FEP PER ASSE

Al 31 maggio 2015 il sostegno del FEP aveva sovvenzionato un totale di 134 689 operazioni. La seguente tabella riassume l’evoluzione del numero di operazioni nel periodo dal luglio 2012 al maggio 2015 e mostra che, sebbene i dati abbiano registrato una crescita a due cifre, la percentuale annuale relativa all’aumento è in calo dal 2012.

Tabella 5

Operazioni del FEP

Operazioni

Luglio 2012 = 100

Δ% anno/anno

31 luglio 2012

84,489

100

31 maggio 2013

104,848

124

+24%

31 maggio 2014

121,073

143

+15,5%

31 maggio 2015

136,489

161,5

+12,7%

Il costo medio totale per operazione ammonta a 67 941 EUR, dei quali 46 525 EUR di sostegno pubblico complessivo e 28 635 EUR di contributi del FEP. I finanziamenti privati sono pari a 21 416 EUR, ammontare lievemente superiore al 30% dei costi ammissibili totali. Questi importi rappresentano un leggero aumento (+1,5%) rispetto al 2014.

3.1.Asse 1. Misure per l’adeguamento della flotta da pesca comunitaria

3.1.1.Risultati economici della flotta peschereccia dell’UE nel 2013 (in base alla relazione economica annuale del 2015 11 )

I dati relativi al 2013, su cui si basa la relazione economica annuale per il 2015, indicano che nel 2013 la flotta peschereccia dell’UE ha ottenuto in genere buoni profitti, generando 6,8 miliardi di EUR di reddito, 3,4 miliardi di EUR in valore aggiunto lordo, 506 milioni di EUR di profitti netti e un margine di utile netto del 7,8%. Questa evoluzione positiva si riflette altresì nelle aspettative ottimiste dell’industria, che negli ultimi anni ha realizzato maggiori investimenti (principalmente per nuovi pescherecci e investimenti a bordo). Tuttavia, non tutte le flotte dell’UE hanno seguito questa evoluzione positiva. Tre flotte nazionali, quella belga, quella finlandese e quella portoghese, hanno subito delle perdite nel 2013.

Il miglioramento generale dei risultati economici della flotta è in larga parte dovuto all’evoluzione favorevole dei prezzi di prima vendita di alcune importanti specie di pescato, al passaggio ad attrezzi da pesca più efficienti sotto il profilo del consumo di carburante e alla sostituzione dei motori (con il sostegno del FEP in alcuni casi), al consolidamento della flotta, nonché alla modifica delle prassi di pesca e di commercializzazione. L’abbassamento dei prezzi del carburante e la riduzione del consumo di carburante di circa il 10% dal 2008 al 2013 hanno altresì contribuito a consolidare i risultati economici della maggior parte delle flotte dell’UE. Il calo nel consumo di carburante, iniziato in un momento in cui il prezzo del carburante era molto elevato, continua nonostante l’abbassamento dei prezzi.

I dati presentati nella relazione annuale mostrano l’esistenza di differenze significative tra regioni (più in particolare con il Mediterraneo) e tra segmenti della flotta. Si è registrata una tendenza al peggioramento per i risultati ottenuti dalla piccola pesca costiera, diversamente da quelli delle flotte industriali, notevolmente migliorati dal 2008 al 2013.

3.1.2.Arresto definitivo delle attività di pesca

Al 31 maggio 2015 il FEP aveva sostenuto 4 267 operazioni di arresto definitivo (+4% dal 31 maggio 2014), per un costo pubblico totale di 935,81 milioni di EUR, con 546,34 milioni del FEP.

I costi per operazione sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti. Il costo totale per operazione è di 219 313 EUR, di cui 128 038 EUR di finanziamenti del FEP (al quinto posto in termini di risorse impegnate a titolo del FEP).

I dati summenzionati includono un numero limitato di operazioni di riconversione (48). I costi di riconversione (383 131 EUR, inclusi 237 249 EUR provenienti dal FEP) sono del 73% superiori a quelli per la demolizione.

3.1.3.Arresto temporaneo delle operazioni di pesca

Come negli anni precedenti, l’arresto temporaneo si conferma la misura più utilizzata per numero di operazioni (63 152 operazioni, il 46,27% del numero totale). Tuttavia, in termini relativi, l’importanza del sostegno apportato all’arresto temporaneo è diminuita del 10% tra il maggio 2014 e il maggio 2015.

Sempre in calo dal luglio 2012, i costi medi per operazione nell’ambito di questa misura restano i più bassi del FEP (6 109 EUR di costi totali, 3 608 EUR di costi del FEP).

3.1.4.Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività

Gli investimenti a bordo dei pescherecci e sulla selettività rimangono la seconda serie di misure del FEP più utilizzata (13 019 operazioni). Ciononostante, la loro importanza relativa è in calo dal maggio 2013 (dal 10,8% al 9,54%).

L’investimento complessivo è stato pari a 509,6 milioni di EUR e la relativa quota pubblica totale è ammontata a 210,53 milioni di EUR. Il contributo del FEP alla parte pubblica è stato di 121,93 milioni di EUR (pari al 3,12% degli impegni totali del FEP, rispetto al 2,86% dell’anno precedente).

Il costo per operazione è di 39 143 EUR, di cui 16 171 EUR di contributi pubblici (9 366 EUR del FEP). Il contributo privato per operazione è stato piuttosto elevato: 23 000 EUR.

I dati summenzionati includono 1 509 sostituzioni di motori e 954 sostituzioni degli attrezzi da pesca. Le sostituzioni di motori rappresentano poco più dell’1% del numero totale di operazioni, ma solo lo 0,31% degli impegni totali del FEP. I costi totali per operazione sono di 32 753 EUR, di cui 8 057 EUR provenienti dal FEP e 5 890 EUR di contributi pubblici nazionali.

Dodici Stati membri hanno utilizzato questa misura e il 99% del totale delle operazioni è da attribuire a Francia (516), Spagna (348), Portogallo (220), Italia (111), Grecia (102) e Regno Unito (92). Tuttavia, prendendo come riferimento le dimensioni della flotta, i tre paesi che hanno ne fatto il maggiore uso sono il Belgio (sostituzione dei motori per il 24,39% della flotta), la Francia (7,3%) e Cipro (4,9%).

Per quanto concerne la sostituzione degli attrezzi da pesca, i costi totali per operazione sono inferiori: 21 495 EUR, di cui 4 873 EUR provenienti dal FEP e ulteriori 4 600 EUR di contributi pubblici nazionali. In tutto, tredici Stati membri hanno utilizzato questa misura e l’80% del totale delle operazioni è da attribuire a Cipro (429), alla Spagna (139), alla Grecia (118), all’Italia (88) e al Regno Unito.

3.1.5.Piccola pesca costiera

Le operazioni destinate alla piccola pesca costiera continuano a essere limitate, con solo il 4,21% del totale delle operazioni e soltanto lo 0,97% degli impegni complessivi del FEP. I costi totali per operazione sono pari a 11 808 EUR, dei quali 9 586 EUR di contributi pubblici e 6 620 EUR di stanziamenti del FEP, l’importo più ridotto dopo l’arresto temporaneo. Il contributo privato è stato di 2 222 EUR.

3.1.6.Compensazione socioeconomica per la gestione della flotta peschereccia. 

Il numero di operazioni effettuate nell’ambito di questa misura si avvicina molto al precedente: 4,17% del totale delle operazioni e solo l’1,82% degli impegni del FEP. Il costo totale per operazione ammonta a 36 991 EUR, di cui 20 961 EUR coperti da contributi pubblici (12 499 EUR dal FEP). I contributi privati, pari a 16 000 EUR, sono molto più elevati rispetto a quelli per la piccola pesca costiera.

Nel complesso, il numero di operazioni nell’ambito dell’asse 1 e i relativi costi confermano anch’essi il calo relativo nel corso degli anni.

3.2.Asse 2. Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

3.2.1.Pesca nelle acque interne

Le operazioni in questo settore sono poche e molto limitate in termini di costi complessivi. Tuttavia, tra il 31 maggio 2014 e il 31 maggio 2015 sono aumentate del 41%. Al 31 maggio 2015 le operazioni erano 1 327 (lo 0,97% del totale) corrispondenti soltanto allo 0,44% del totale degli impegni del FEP, la seconda linea di impegno di minore entità. Sono anche il quarto capitolo meno dispendioso in termini di impegno del FEP per operazione, pari a 12 892 EUR, ossia meno della metà del costo medio del FEP per operazione. I costi totali per operazione sono di 33 089 EUR, confermandosi i terzultimi per portata. Il contributo pubblico nazionale è di 9 390 EUR e il contributo privato per operazione è di 10 800 EUR.

3.2.2.Acquacoltura

Come affermato in precedenza, le misure relative all’acquacoltura rappresentano il secondo ambito di investimento del FEP. Sebbene il numero di operazioni sia relativamente limitato (8 358 operazioni, pari al 6,12% del totale), vi è destinato il 14,33% degli impegni del FEP. Il costo totale per operazione è pari a 186 042 EUR (+4% rispetto al maggio 2014), di cui 87 261 EUR di contributi privati (+8,3%), 31 783 EUR di risorse pubbliche nazionali (+5,7%) e 66 998 EUR di stanziamenti del FEP (-2%). Gli impegni totali raggiungono i 1 554,9 milioni di EUR, dei quali 559,97 milioni di EUR di finanziamenti del FEP, 265,6 milioni di EUR di contributi pubblici nazionali e 729,3 milioni di EUR di finanziamenti privati.

Circa il 60% delle operazioni riguarda l’ammodernamento o l’ampliamento di allevamenti esistenti, il 19% le misure idroambientali e il 17,6% le nuove capacità di produzione. Queste ultime presentano il maggiore livello di assorbimento del FEP (155 727 EUR), seguite di poco dalle misure relative ai vivai (130 802 EUR) e dalle misure veterinarie (106 628 EUR). Le misure restanti non raggiungono i 60 000 EUR in termini di contributi del FEP.

Ogni euro impegnato a titolo del FEP genera un effetto leva pari a 1,78 EUR di assegnazioni nazionali, di cui 1,131 EUR di finanziamenti privati e 0,47 EUR di fondi pubblici.

3.2.3.Trasformazione

Le misure nell’ambito della trasformazione continuano a rappresentare la principale voce di spesa in termini di impegni del FEP. L’importanza relativa delle operazioni di trasformazione è in aumento dalla fine del luglio 2012 (+37%). Benché le 5 016 operazioni rappresentino soltanto il 3,68% del totale, vi è destinato il 17,53% degli impegni del FEP.

Il costo totale per operazione è di 2,39 miliardi di EUR, di cui 1,33 miliardi di EUR di finanziamenti privati e 1,06 miliardi di EUR di risorse pubbliche, dei quali 685 milioni di EUR provenienti dal FEP e il resto da contributi pubblici nazionali.

I costi totali per operazione raggiungono i 476 314 EUR (il doppio rispetto a un’operazione di arresto definitivo). Il contributo privato è di 265 822 EUR e il contributo pubblico di 210 492 EUR, dei quali 136 605 EUR provenienti da risorse del FEP (al terzo posto per portata).

Circa il 75% delle operazioni consiste nella costruzione di nuovi impianti di trasformazione o nell’ammodernamento o ampliamento di impianti esistenti, il 20% nell’ammodernamento di impianti di commercializzazione e il resto nella costruzione di impianti di commercializzazione. I costi del FEP per operazione hanno superato i 160 000 EUR per gli impianti di trasformazione, 155 000 EUR per la costruzione di impianti di commercializzazione e 49 500 EUR per l’ammodernamento degli impianti di commercializzazione.

Un euro di finanziamenti del FEP ha generato un contributo nazionale di 2,49 EUR, di cui 1,95 EUR di risorse private e il resto di fondi pubblici.

3.3.Asse 3. Misure di interesse comune

3.3.1.Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca

Al 31 maggio 2015 il FEP aveva sostenuto 1 702 progetti infrastrutturali (l’1,25% del totale). Gli investimenti totali ammontano a 815,3 milioni di EUR (+17% rispetto al maggio 2014), con un contributo pubblico di 745 milioni di EUR (+16,5%), di cui 435,96 milioni di EUR stanziati dal FEP (+10%).

I progetti infrastrutturali sono i più dispendiosi in termini di investimento complessivo per progetto (479 043 EUR), di finanziamento del FEP (256 141 EUR, -6,5%), nonché di contributi pubblici nazionali (181 600 EUR, +8,4%).

3.3.2.Sviluppo di nuovi mercati e campagne promozionali

Al 31 maggio 2015 il numero di operazioni finanziate in questo ambito era alquanto limitato (2 363, l’1,73% del totale) e vi è stato destinato il 3,63% degli impegni totali del FEP.

I costi totali hanno raggiunto i 245,2 milioni di EUR, di cui 228,14 milioni di contributi pubblici (141,73 milioni di EUR del FEP) e solo 17 milioni di EUR di contributi privati.

Il costo totale per operazione è di 103 758 EUR (+4,2% rispetto al maggio 2014), di cui 59 979 EUR provenienti dal FEP (+2,5%), 36 570 EUR da risorse pubbliche nazionali (+10,5%) e 7 210 EUR (-9.8%) da contributi privati.

3.3.3.Operazioni pilota 

Le operazioni pilota includono l’uso sperimentale di tecniche di pesca più selettive, finalizzate all’acquisizione e alla diffusione di nuove conoscenze tecniche e realizzate da qualsiasi organismo competente designato a tal fine dallo Stato membro, in cooperazione con un organismo tecnico o scientifico.

I dati al 31 maggio 2015 si confermano modesti, con 716 operazioni, ossia soltanto lo 0,52% del totale, il che rappresenta tuttavia, rispetto al 31 maggio 2014, un aumento significativo (+20,5%) in questo ambito, che riceve il 2,64% dei finanziamenti del FEP e il 3,87% delle risorse pubbliche nazionali.

I costi totali sono di 234,6 milioni di EUR, di cui 197,6 milioni di EUR di costi pubblici (103,2 milioni del FEP).

I costi totali per operazione sono pari a 327 691 EUR, dei quali 275 976 EUR di contributi pubblici (144 164 dal FEP, il secondo intervento per portata) e 51 716 EUR di contributi privati.

Ogni euro impegnato a titolo del FEP ha generato un effetto leva pari a 1,27 EUR di assegnazioni nazionali, di cui solo il 25% di finanziamenti privati, uno degli effetti leva più bassi, a riprova della necessità di finanziamenti pubblici volti a promuovere l’innovazione.

3.4.Asse 4. Sviluppo sostenibile delle zone di pesca. 

Dal maggio 2014 al maggio 2015, nell’attuazione dell’asse 4 si sono mantenuti i rapidi progressi degli anni precedenti. I 21 Stati membri che hanno attuato l’asse 4 hanno scelto i loro FLAG e alla fine di maggio 2015 i gruppi erano 312.

I FLAG e i promotori dei progetti, così come le autorità di gestione e gli organismi intermedi, hanno partecipato attivamente alla preparazione, alla selezione, all’approvazione e al pagamento dei progetti. I relativi dati indicano un aumento costante nell’approvazione dei progetti: mentre alla fine del 2012 erano stati selezionati localmente soltanto 2 756 progetti, in un anno il numero è salito a 6 353. Questa tendenza si è confermata e, al 31 maggio 2015, erano stati approvati 299 progetti (+28,4%), ossia l’8,28% del totale dei progetti, per l’11,47% degli impegni complessivi del FEP.

I costi totali per l’asse 4 sono stati di 912,1 milioni di EUR, dei quali 661,7 milioni di EUR di contributi pubblici. Il FEP ha apportato un contributo di 448,34 milioni di EUR alla quota pubblica.

Il costo totale per progetto è stato di 80 728 EUR, di cui 22 165 EUR di contributi privati e 58 562 EUR di contributi pubblici (39 680 EUR del FEP).

Ogni euro impegnato a titolo del FEP ha generato un effetto leva pari a 1,04 EUR di risorse nazionali (55% di finanziamenti privati e il resto provenienti da fondi pubblici nazionali).

4.Prime conclusioni operative sul FEP per il periodo 2007-2013

La relazione annuale sull’attuazione relativa al 2014 conferma le tendenze seguenti evidenziate nelle precedenti relazioni:

la riduzione graduale del sostegno apportato dal FEP alle misure dell’asse 1 (in particolare l’arresto definitivo e temporaneo) è più pronunciata nel 2014-2015. Questo calo può essere riconducibile ai seguenti fattori: da un lato, i piani di demolizione attuati in passato hanno parzialmente risolto il problema della sovraccapacità di alcuni segmenti di flotta e, dall’altro, l’accresciuta redditività di determinate flotte rafforza la fiducia del settore nel futuro;

per quanto riguarda l’asse 2, le misure per l’acquacoltura rappresentano il secondo ambito di investimento del FEP dopo la trasformazione;

l’asse 3 continua a registrare progressi, sebbene a un ritmo relativamente meno sostenuto;

all’asse 4, in cui si realizzano rapidi progressi, è ora destinato l’11,47% degli impegni totali del FEP.

Effettuando un raffronto tra la situazione alla fine del maggio 2015 e 2014, si può osservare che, per molte misure (in particolare, le misure in materia di acquacoltura, trasformazione, progetti pilota e commercializzazione), il contributo pubblico nazionale medio per operazione aumenta più rapidamente rispetto al contributo del FEP. Inoltre, dato il calo relativo nei regimi di aiuti di Stato, si può affermare che il sostegno nazionale è destinato più a cofinanziare le misure del FEP che a garantire aiuti di Stato.

Alcuni elementi comprovano un aumento del contributo privato per operazione, in parte riconducibile a una diminuzione nell’intensità dell’aiuto nell’ambito delle operazioni finanziate dal FEP, soprattutto nei settori di attività redditizi (nello specifico, l’acquacoltura e la trasformazione), fatto che può ritenersi coerente con il risanamento del bilancio degli ultimi anni.

Nonostante i miglioramenti, gli impegni e la spesa certificata a livello di Stati membri restano inferiori al livello atteso prima della conclusione dell’attuazione del FEP. Al 31 maggio 2015 oltre il 9% della dotazione del FEP (circa 394 milioni di EUR) non era ancora stato impegnato, il che pone l’accento sulla necessità di accelerare i pagamenti senza ulteriori indugi, in modo da garantire il pieno utilizzo dei fondi disponibili entro il termine previsto (31 dicembre 2015).


ESECUZIONE FINANZIARIA DEL FEP DA PARTE DELLA COMMISSIONE NELLE REGIONI INTERESSATE DALL’OBIETTIVO DI CONVERGENZA E NELLE REGIONI NON INTERESSATE DA DETTO OBIETTIVO

Paese

Decisione
a

Impegno
b

Erogazione
c

%
(b) / (a)

%
(c) / (a)

Belgio

Periodo 2007-2013

26 261 648

26 261 648

19 168 499.99

100%

72,99%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

3 312 272,66

Bulgaria

Periodo 2007-2013

62 783 169

62 783 169

40 409 056.31

100%

64,36%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

9 986 093.35

Repubblica ceca

Periodo 2007-2013

27 106 675

27 106 675

19 509 468.35

100%

71,97%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

0,00

Danimarca

Periodo 2007-2013

133 675 169

133 675 169

83 947 337,37

100%

62,80%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

703 841,35

Germania

Periodo 2007-2013

132 253 458

132 253 458

93 631 371,14

100%

70,80%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

11 800 128,31

Estonia

Periodo 2007-2013

84 568 039

84 568 039

69 771 197,49

100%

82,50%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

15 434 669,72

Irlanda

Periodo 2007-2013

42 266 603

42 266 603

33 467 120,83

100%

79,18%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

0,00

Grecia

Periodo 2007-2013

202 554 357

202 554 357

152 710 751,91

100%

75,39%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

7 010 048,52

Spagna

Periodo 2007-2013

1 055 250 968

1 055 250 968

849 911 777.01

100%

80,54%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

183 145 255,98

Francia

Periodo 2007-2013

207 096 020

207 096 020

155 655 960,43

100%

75,16%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

24 039 286,49

Croazia

Periodo 2007-2013

8 700 000

8 700 000

2 175 000,00

100%

25,00%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

0,00

Italia

Periodo 2007-2013

387 646 899

387 646 899

288 717 023.71

100%

74,48%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

47 721 421,32

Cipro

Periodo 2007-2013

19 724 418

19 724 418

18 541 677,89

100%

94,00%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

2 995 629,13

Lettonia

Periodo 2007-2013

125 015 563

125 015 563

118 634 206,03

100%

94,90%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

16 211 375,11

Lituania

Periodo 2007-2013

54 713 408

54 713 408

45 722 592,94

100%

83,57%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

5 928 308,26

Lussemburgo

Periodo 2007-2013

0

0

0,00

0,00%

0,00%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

0,00

Ungheria

Periodo 2007-2013

34 743 470

34 743 470

28 805 751,06

100%

82,91%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

3 149 813,47

Malta

Periodo 2007-2013

8 372 329

8 372 329

6 254 113,69

100%

74,70%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

1 760 768,20

Paesi Bassi

Periodo 2007-2013

43 282 778

43 282 778

27 186 099,98

100%

62,81%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

0,00

Austria

Periodo 2007-2013

5 249 497

5 249 497

4 996 352,10

100%

95,18%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

274 079,34

Polonia

Periodo 2007-2013

734 092 574

734 092 574

522 607 848,80

100%

71,19%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

132 430 235,90

Portogallo

Periodo 2007-2013

225 864 267

225 864 267

175 162 077,61

100%

77,55%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

29 046 260,61

Romania

Periodo 2007-2013

178 273 115

178 273 115

112 008 165,34

100%

62,83%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

24 331 634,79

Slovenia

Periodo 2007-2013

21 640 283

21 640 283

18 617 242,85

100%

86,03%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

5 135 416,12

Slovacchia

Periodo 2007-2013

12 868 797

12 868 797

9 637 369,63

100%

74,89%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

1 333 295,86

Finlandia

Periodo 2007-2013

38 491 347

38 491 347

31 131 452,69

100%

80,88%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

3 702 853,12

Svezia

Periodo 2007-2013

54 638 257

54 638 257

40 709 427,72

100%

74,51%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

5 542 368,16

Regno Unito

Periodo 2007-2013

129 620 927

129 620 927

94 591 015,74

100%

72,98%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

32 251 658,18

Totale

Periodo 2007-2013

4 056 754 035

4 056 754 035

3 063 679 958,61

100%

75,52%

Esercizio finanziario: 2014

0

0

567 246 713,95

(1) Articolo 68 del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca (GU L 120, del 15.8.2006).
(2) Tabella I. Esecuzione finanziaria nelle regioni interessate dall’obiettivo di convergenza.Tabella II. Esecuzione finanziaria nelle regioni non interessate dall’obiettivo di convergenza.Tabella III. Esecuzione finanziaria nelle regioni interessate e non interessate dall’obiettivo di convergenza. Tabella IV. Importi programmati del FEP per asse prioritario e per Stato membro.Tabella V. Spese certificate del FEP per asse prioritario e per Stato membro.
(3) Regolamento delegato (UE) 2015/895 della Commissione, del 2 febbraio 2015, che integra il regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le disposizioni transitorie. GU L 147/1.
(4) Regolamento (UE) n. 1303/2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, GU L 347, del 20.12.2013.
(5) Tale percentuale corrisponde alla dotazione iniziale del 2007. Tenendo conto dei disimpegni (256,9 milioni di EUR sino al 31 dicembre 2014), la percentuale di impegno passa al 96,3% della dotazione del FEP modificata.
(6) Asse 1. Misure per l’adeguamento della flotta da pesca comunitaria
Asse 2. Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
Asse 3. Misure di interesse comune.
Asse 4. Sviluppo sostenibile delle zone di pesca
(7) Regolamento (CE) n. 1263/1999 relativo allo strumento finanziario di orientamento della pesca, GU L 161 del 26.6.1999.
(8) Regolamento (UE) n. 508/2014 relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), GU L 149 del 15.5.2014, pag. 1.
(9) Regolamento (CE) n. 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), GU L 277 del 21.10.2005.
(10) Per un quadro completo delle irregolarità segnalate relative al FEP, cfr. il documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2015) 156 final (pagg. 44-47), Statistical evaluation of irregularities reported for 2014 (“Valutazione statistica delle irregolarità segnalate per il 2014”), che accompagna la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea – Lotta alla frode – Relazione annuale 2014, COM (2015) 386 final.
(11) I dati raccolti dagli Stati membri nel quadro per la raccolta dei dati presentano uno scarto di due anni.