Proposta di PARERE DEL CONSIGLIO sul programma di partenariato economico della SLOVENIA /* COM/2013/0911 final - 2013/0396 (NLE) */
2013/0396 (NLE) Proposta di PARERE DEL CONSIGLIO sul programma di partenariato economico della
SLOVENIA
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul
funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento
(UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio
2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei
documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi
negli Stati membri della zona euro[1], in
particolare l'articolo 9, paragrafo 4, vista la proposta della
Commissione europea, considerando quanto
segue: (1) Il patto
di stabilità e crescita (PSC) è volto a garantire la disciplina di bilancio in
tutta l'Unione e stabilisce il quadro per la prevenzione e la correzione dei disavanzi
pubblici eccessivi. Esso si fonda sull'obiettivo della solidità delle finanze
pubbliche in quanto strumento atto a rafforzare le condizioni per la stabilità
dei prezzi e per una crescita forte e sostenibile supportata dalla stabilità
finanziaria e, quindi, a sostenere il conseguimento delle finalità dell'Unione
in materia di crescita sostenibile e occupazione. (2) Il
regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio
2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei
documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi
negli Stati membri della zona euro stabilisce le disposizioni di monitoraggio
rafforzato delle politiche di bilancio nella zona euro e di garanzia della coerenza
dei bilanci nazionali con gli indirizzi di politica economica emanati nel
contesto del patto di stabilità e crescita e del semestre europeo. Poiché le
misure esclusivamente di bilancio potrebbero essere insufficienti ad assicurare
una correzione duratura del disavanzo eccessivo, possono essere necessarie
misure strategiche e riforme strutturali supplementari. (3) L'articolo
9 del regolamento (UE) n. 473/2013 definisce le modalità dei programmi di
partenariato economico che devono essere presentati dagli Stati membri della
zona euro soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi. Stabilendo una
tabella di marcia per le misure volte a contribuire a una correzione effettiva
e duratura del disavanzo eccessivo, il programma
di partenariato economico dovrebbe specificare in
particolare le principali riforme strutturali di bilancio che contribuiranno
alla correzione duratura del disavanzo eccessivo, segnatamente quelle
riguardanti i sistemi impositivi, pensionistici e sanitari e i quadri di
bilancio. (4) Il 2
dicembre 2009 il Consiglio ha adottato una decisione a norma dell'articolo 126,
paragrafo 6, del trattato, con la quale ha aperto una procedura per i disavanzi
eccessivi nei confronti della Slovenia. Il 21 giugno 2013 il Consiglio ha
adottato una raccomandazione rivista a norma dell'articolo 126, paragrafo 7,
del trattato nel contesto di una procedura per i disavanzi eccessivi avviata
prima dell'entrata in vigore del regolamento (UE) n. 473/2013. In questo
contesto, è stato chiesto alla Slovenia di presentare un programma di
partenariato economico entro il 1° ottobre 2013, indicando le riforme
strutturali di bilancio volte a garantire una correzione effettiva e duratura
del disavanzo eccessivo. (5) Il
programma di partenariato economico presentato dalla Slovenia il 1º ottobre
comprende misure intese a: rafforzare la strategia di bilancio per una
correzione duratura del disavanzo eccessivo (raccomandazione specifica per
paese (di seguito raccomandazione) 1); rinsaldare la sostenibilità a lungo
termine del sistema pensionistico e contenere i costi relativi all'invecchiamento
della popolazione (raccomandazione 2); riformare il mercato del lavoro
(raccomandazione 3); effettuare un esame della qualità delle attività del
sistema bancario (raccomandazione 4); migliorare il quadro normativo delle
banche e le capacità di vigilanza (raccomandazione 5); riformare le professioni
regolamentate (raccomandazione 6); ridurre la durata dei procedimenti
giudiziari (raccomandazione n. 7); rafforzare il governo societario delle
imprese di proprietà dello Stato e la privatizzazione (raccomandazione 8);
ristrutturare le imprese e migliorare il contesto in cui esse operano
(raccomandazione 9). (6) Le
misure e riforme strutturali di bilancio che la Slovenia intende attuare riguardano:
i) il sistema fiscale e il rispetto dell'obbligo tributario; ii) il quadro di
bilancio; iii) il sistema pensionistico; iv) le cure di lunga durata. Il
pacchetto di misure è parzialmente adeguato e potrebbe contribuire a una
correzione effettiva e duratura della situazione di disavanzo eccessivo. Sono
tuttavia necessari ulteriori sforzi e occorre accelerare l'attuazione delle
misure in alcune aree. (7) Le
recenti misure strutturali per aumentare le entrate, in particolare l'applicazione
di aliquote IVA più elevate e di una nuova imposta sugli immobili, dovrebbero
contribuire sensibilmente (circa l'1,3 % del PIL) al risanamento delle
finanze pubbliche. Questi provvedimenti non sono però accompagnati da misure
strutturali sul fronte della spesa, anch'esse fondamentali per conseguire una
situazione di pareggio o di eccedenza di bilancio. Sulla base delle
informazioni attualmente disponibili, risulta prematuro effettuare una
valutazione di diverse misure amministrative volte a rafforzare il rispetto
dell'obbligo tributario che comunque, se applicate in modo efficace,
contribuirebbero a rafforzare la sostenibilità delle finanze pubbliche. (8) Le
autorità elaborano al momento una revisione approfondita della legislazione su
cui si fonda il quadro di bilancio conformemente al trattato sulla stabilità,
sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (UEM) e
ai requisiti giuridici dell'UE. L'iscrizione nella costituzione di una regola
relativa al pareggio o all'eccedenza di bilancio e l'adozione prevista delle
modalità di applicazione di tale regola, in particolare la nuova legge sulla
regola di bilancio e la legge modificata sulle finanze pubbliche, dovrebbero contribuire
ad ancorare la disciplina di bilancio nella legislazione nazionale. (9) In
seguito all'attuazione della riforma pensionistica del dicembre 2012, i dati
mensili relativi al numero di nuovi pensionati indicano un ritmo di crescita
più contenuto. Sarebbe tuttavia prematuro valutare l'attuazione della seconda
raccomandazione del Consiglio relativa al rafforzamento della sostenibilità a
lungo termine del sistema pensionistico. Un gruppo di lavoro composto di esponenti
del mondo accademico e funzionari della pubblica amministrazione effettua
attualmente una valutazione delle conseguenze della riforma. Sulla base delle
conclusioni di questa valutazione, il governo intende presentare proposte per
ulteriori adeguamenti del sistema pensionistico onde garantirne la
sostenibilità al di là del 2020. (10) Al fine
di affrontare meglio il problema dei crescenti costi legati all'invecchiamento
della popolazione, il governo ha approvato un progetto di legge sulle cure di
lunga durata e sull'assistenza alla persona, istituendo un nuovo sistema di
tipo assicurativo. L'adozione della nuova legge è prevista per il primo
semestre del 2014. Il finanziamento del sistema obbligatorio di tipo
assicurativo deve essere chiarito, ma è probabile che esso sarà alimentato da
contributi obbligatori versati dalla popolazione attiva e non attiva, e non
dovrebbe aumentare il tasso globale dei contributi previdenziali e
assistenziali. (11) Negli
ultimi mesi la Slovenia ha accelerato il ritmo delle riforme strutturali non di
bilancio necessarie per l'aggiustamento degli squilibri macroeconomici.
Progressi fondamentali sono in via di realizzazione nell'ambito del settore
bancario. Tuttavia, le riforme fondamentali per favorire l'aggiustamento e la
crescita sono ancora in fase di elaborazione e la loro applicazione subirà un
ritardo significativo, in particolare per quanto riguarda le misure relative
alla ristrutturazione delle imprese in sede extragiudiziale e all'istituzione
di una classificazione dei beni di proprietà dello Stato. (12) Sono in
corso di attuazione misure volte a stabilizzare il settore bancario, tra cui un
esame approfondito della qualità delle attività e prove di stress che
riguardano quasi il 70% delle banche, che dovrebbero essere portati a
termine entro la fine del 2013. A questa valutazione dovrebbe seguire una
strategia globale di ristrutturazione, consolidamento e ricapitalizzazione del
settore bancario, che dovrebbe comprendere anche piani per il disinvestimento
delle partecipazioni dirette e indirette operate dal settore pubblico nelle
banche nazionali. Un tale disinvestimento ridurrebbe notevolmente i rischi di
ricomparsa di passività potenziali nei prossimi anni. (13) La
riforma della legge slovena sulle partecipazioni pubbliche attualmente in corso
di discussione, se ben strutturata e attuata integralmente - il che comporta
rapidi progressi nella privatizzazione di alcune imprese pubbliche - potrebbe,
da un lato, generare entrate e ridurre le passività potenziali delle
amministrazioni pubbliche e, dall'altro, contribuire a migliorare e rendere più
efficiente la gestione strategica dei beni di proprietà dello Stato, in
particolare per quanto riguarda la possibilità di attrarre investitori
stranieri, HA ADOTTATO IL SEGUENTE PARERE: Il programma di
partenariato economico che la Slovenia ha presentato alla Commissione e al
Consiglio il 1º ottobre 2013 comprende una serie di riforme strutturali di
bilancio che sono in parte adeguate a sostenere una correzione efficace e
duratura del disavanzo eccessivo e che devono essere attuate fedelmente e integralmente
per produrre i risultati previsti. Nello specifico, il programma di
partenariato economico illustra alcuni progressi compiuti per rispettare gli
impegni presi dalla Slovenia nel quadro del programma di stabilità e del programma
nazionale di riforma, al fine di attuare la riforma fiscale, rafforzare il
rispetto dell'obbligo tributario e la governance di bilancio e risanare il
settore bancario. La ristrutturazione del settore bancario e del settore delle
imprese e la strategia di risanamento che faranno seguito alla pubblicazione dei
risultati dell'esame della qualità delle attività e delle prove di stress per
le banche sono misure fondamentali per infondere fiducia e attrarre
investimenti esteri in Slovenia, inclusi investimenti in obbligazioni sovrane.
Solo di recente sono iniziati i lavori su nuovi possibili adeguamenti del
sistema pensionistico e non sono ancora disponibili informazioni sulle misure
concrete previste e sul loro calendario di attuazione. Poiché quasi tutte le
riforme sono ancora in corso di elaborazione, la loro rapida adozione e piena
attuazione sono in generale di capitale importanza. La Slovenia è pertanto
invitata a precisare le riforme previste fornendo ulteriori informazioni nel
quadro dei prossimi programma nazionale di riforma e programma di stabilità,
che saranno oggetto di una valutazione approfondita da parte della Commissione
e del Consiglio nel contesto del semestre europeo. Fatto a Bruxelles, il Per
il Consiglio Il
presidente [1] GU L 140 del 27.5.2013, pag. 11.