RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Relazione annuale riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2011 presentata all’autorità competente per il discarico (articolo 86, paragrafo 4, del regolamento finanziario) /* COM/2012/0563 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO
EUROPEO E AL CONSIGLIO Relazione annuale
riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2011
presentata all’autorità competente per il discarico (articolo 86, paragrafo 4,
del regolamento finanziario) INDICE 1........... Introduzione................................................................................................................... 4 2........... La missione dello IAS..................................................................................................... 4 3........... Attuazione del piano di audit
coordinato dello IAS........................................................... 5 3.1........ Statistiche sui controlli..................................................................................................... 5 3.2........ Risultati e raccomandazioni
principali, loro impatto e gestione successiva.......................... 6 3.2.1..... Governance.................................................................................................................... 6 3.2.2..... Audit di gestione............................................................................................................. 8 3.2.3..... Strategie di controllo....................................................................................................... 9 3.2.4..... Programmi del sistema globale di
navigazione satellitare (GNSS).................................... 10 3.2.5..... Procedure di gestione finanziaria.................................................................................... 11 3.2.6..... Tecnologie dell’informazione......................................................................................... 11 4........... Consultazione dell’istanza
specializzata in materia di irregolarità finanziarie...................... 12 5........... Conclusioni................................................................................................................... 12 5.1........ Audit sul rendimento..................................................................................................... 12 5.2........ Strategie di controllo dei servizi
della Commissione........................................................ 13 5.3........ Gestione dei principali programmi
industriali da parte della Commissione........................ 13 5.4........ Procedure di gestione finanziaria
della Commissione...................................................... 13 5.5........ Governance delle risorse
informatiche da parte della Commissione................................. 14 1. Introduzione Scopo della
presente relazione è informare l’autorità competente per il discarico riguardo
all’attività svolta dal Servizio di audit interno (IAS) della Commissione,
conformemente all’articolo 86, paragrafo 4, del regolamento finanziario (RF).
Essa si basa sulla relazione elaborata dallo IAS a norma dell’articolo 86,
paragrafo 3, del RF, sui principali risultati degli audit, sull’esposizione a
rischi significativi, sul controllo, nonché sulle questioni relative al governo
societario. La relazione si
basa sull’attività di audit e di consulenza svolte dallo IAS nel 2011[1] all’interno
delle direzioni generali della Commissione e delle agenzie esecutive. Non
riguarda invece l’attività di audit svolta nelle agenzie europee decentrate,
nel Servizio europeo per l’azione esterna o in altre agenzie od organismi esaminati
dallo IAS, che forma oggetto di relazioni annuali distinte. Le reazioni della Commissione ai risultati e alle conclusioni del
revisore interno sono inserite nella relazione di sintesi[2], nella quale la Commissione presenta il proprio punto di vista sulle
questioni trasversali sollevate dallo IAS, dalla Corte dei conti europea (CCE)
e dall’autorità di discarico, nonché su quelle segnalate dal comitato di
controllo degli audit (CCA). Nel 2011 lo IAS ha celebrato il suo decimo
anniversario. La conferenza annuale è stata la sede in cui ricordare i risultati
degli sforzi di riforma amministrativa della Commissione, di cui la creazione
dello IAS e delle strutture di audit interno è stata un elemento chiave. Una
delle sue conclusioni è stata che il gruppo dei responsabili dell’audit interno
della Commissione[3]
non rappresenta soltanto una delle principali funzioni di audit interno
pubblico, ma ha acquisito anche uno dei più elevati gradi di maturità. Secondo i risultati di un’indagine svolta
dallo IAS presso le parti interessate, l’87% dei partecipanti ritiene che il
servizio fornisca e trasmetta un messaggio chiaro in termini di governance e di
controllo interno; l’87% è inoltre convinto che le raccomandazioni formulate
dallo IAS contribuiscano a migliorare il controllo dei rischi nell’ambito della
Commissione e delle agenzie esecutive. 2. La missione dello IAS Lo IAS effettua audit sui sistemi di gestione
e controllo della Commissione e delle agenzie dell’UE e fornisce una garanzia
indipendente e obiettiva della loro adeguatezza ed efficacia. Su richiesta dei
vertici, lo IAS può svolgere anche attività di consulenza. Lo IAS ricade sotto l’autorità del membro della Commissione
responsabile per l’audit e risponde al Comitato di controllo degli audit. La
sua indipendenza è sancita dal suo statuto, che è stato adottato dalla
Commissione. Lo statuto stabilisce che lo IAS deve svolgere
i suoi compiti conformemente al regolamento finanziario, alle norme
internazionali per la pratica professionale dell’audit interno e al codice
deontologico dell’Istituto di revisori interni (Institute of Internal
Auditors). Parere complessivo sulla gestione
finanziaria della Commissione Come previsto dal suo statuto, nel 2011 lo IAS
ha formulato un parere complessivo sulla situazione della gestione finanziaria
in seno alla Commissione nell’anno precedente. Si tratta di una dichiarazione
di affidabilità positiva, basata sull’attività svolta dallo IAS e dalle
strutture di audit interno nel triennio precedente, che ha confermato alla
Commissione (il “collegio”) che le dichiarazioni di affidabilità rilasciate dai
direttori generali sono nel complesso fondate e che non vi sono carenze
rilevanti al di fuori di quelle menzionate nella relazione dello IAS stesso a
norma dell’articolo 86, paragrafo 3, del RF. Contributo dello IAS ad una dichiarazione
di affidabilità più positiva (DAS) La DAS rappresenta
il parere della Corte dei conti europea (CCE) sull’affidabilità dei conti dell’UE
e sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Sebbene i conti
siano stati giudicati affidabili negli ultimi anni, la Corte dei Conti ha
emesso un parere negativo per alcuni settori di attività. La maggior parte
degli errori si verifica al di fuori della Commissione ed in particolare nel
settore dei Fondi strutturali, che sono oggetto di una gestione concorrente,
dello sviluppo rurale (gestione concorrente), della ricerca (gestione diretta)
e degli aiuti esterni (gestione decentrata). La maggior parte degli errori
riscontrati nel settore della politica di coesione sono riconducibili a
infrazioni gravi delle norme UE e nazionali in materia di appalti pubblici. Di conseguenza, il piano di audit dello IAS ha
classificato per ordine di priorità i controlli, per garantire l’applicazione
di una strategia di controllo coerente a ciascun settore di spesa significativo,
comprese le DG responsabili dei fondi strutturali, poiché tali strategie di
controllo sono intese a contrastare il rischio di errori nelle operazioni
sottostanti. 3. Attuazione del piano
di audit coordinato dello IAS 3.1. Statistiche
sui controlli Nel 2011 lo IAS ha eseguito l’88% dei suoi impegni prioritari (gli
impegni C1 sono quelli che devono essere completati entro l’anno). Gli altri
impegni erano a buon punto, con il 69% circa degli impegni di audit non
prioritari (gli impegni C2 sono quelli che per motivi di programmazione possono
essere completati nell’anno successivo). Sono stati conclusi 29 impegni C1 e 36
impegni C2 (audit, audit di follow-up e consulenze), che hanno dato luogo a 77
relazioni: Tipo || || Totale 2011 || Totale 2010 || Totale 2009 AUDIT || Numero di impegni || 20 || 24 || 26 Numero di relazioni || 23 || 28 || 31 Analisi preliminari || Numero di impegni || 3 || 0 || 0 Numero di relazioni || 3 || 0 || 0 Consulenza || Numero di impegni || 1 || 6 || 5 Numero di relazioni[4] || 1 || 6 || 5 AUDIT DI FOLLOW-UP || Numero di impegni || 41 || 44 || 31 Numero di relazioni || 50 || 50 || 34 Totale degli impegni assunti || 65 || 74 || 62 Numero totale di relazioni || 77 || 84 || 70 Lo IAS ha formulato le seguenti
raccomandazioni: || Status di accettazione || Sì || No Priorità || No || No || % || No || % Essenziali || 0 || 0 || 100% || 0 || 0% Molto importanti || 57 || 56 || 98% || 1 || 2% Importanti || 102 || 101 || 99% || 1 || 1% Indicative || 1 || 1 || 100% || 0 || 0% Totale || 160 || 158 || 99% || 2 || 1% Un elenco completo delle relazioni di audit
figura nell’allegato documento di lavoro dei servizi della Commissione, insieme
con le sintesi, i tassi di accettazione delle raccomandazioni per relazione, lo
stato di attuazione delle raccomandazioni formulate per il periodo 2007-2011 e
le sintesi delle conclusioni finali degli impegni di follow-up. Per tutte le
raccomandazioni accettate, i servizi oggetto di audit hanno redatto piani d’azione,
che sono stati trasmessi e concordati con lo IAS. I servizi oggetto di audit
hanno informato che l’80% delle raccomandazioni accettate nel periodo 2007-2011
è stato attuato entro l’inizio del 2012. Solamente 25[5]
raccomandazioni sono state attuate con un ritardo superiore a sei mesi. Il numero totale delle
raccomandazioni accettate dai servizi oggetto di audit nel periodo 2007-2011,
per i quali lo IAS ha svolto audit di follow-up entro la fine del 2011, è pari
a 1 097. Lo IAS ha convenuto che le raccomandazioni sono state attuate e ha
chiuso il 98% delle raccomandazioni oggetto di un follow-up durante il suddetto
periodo. L’attività di
follow-up dello IAS ha confermato che le raccomandazioni vengono attuate in
modo soddisfacente. Il comitato di controllo degli audit è stato informato
delle eventuali raccomandazioni essenziali o molto importanti la cui attuazione
registra un notevole ritardo. 3.2. Risultati
e raccomandazioni principali, loro impatto e gestione successiva Una sintesi degli obiettivi e dell’ambito
degli impegni di audit di cui in appresso figura nell’allegato documento di
lavoro dei servizi della Commissione, insieme al numero di raccomandazioni
formulate e accettate. 3.2.1. Governance Nel 2011, lo IAS ha intrapreso una serie di
audit e di azioni di follow-up sulla governance all’interno della Commissione
europea (CE). ·
Frodi Lo IAS ha
mantenuto l’impegno di prevenire e individuare le frodi e nel 2011 ha
effettuato un audit presso la DG AGRI. La prevenzione e l’individuazione delle
frodi rientrava tra gli obiettivi[6]
di altri due altri audit sulle strategie di controllo presso la DG INFSO e la
DG RTD. Inoltre, nel 2011 è stato effettuato un audit di follow-up sui sistemi
d’informazione antifrode adottati nella DG OLAF. L’audit svolto presso la DG AGRI si è
concentrato sulla valutazione dell’adeguatezza e dell’attuazione efficace della
governance, sulla gestione dei rischi e sul processo di controllo interno ai
fini della prevenzione, dell’individuazione e del monitoraggio dei casi di
frode. Lo IAS ha raccomandato di assegnare in maniera
chiara i ruoli e le responsabilità nella lotta antifrode, di aumentare la
consapevolezza dei rischi di frode nelle zone vulnerabili, di mettere a punto
una strategia antifrode, di rafforzare i controlli antifrode a livello degli
Stati membri nell’ambito della gestione concorrente, di migliorare il seguito
dato e di presentare relazioni sui casi di frode individuati e di adoperarsi
per una migliore cooperazione con l’OLAF. Secondo il piano d’azione, la DG AGRI
designerà nel corso del 2012 un corrispondente antifrode a tempo pieno,
adotterà la sua strategia antifrode conformemente a quella della Commissione e
definirà modalità operative con l’OLAF. Per quanto
riguarda le DG INFSO e RTD, lo IAS ha riscontrato che la DG INFSO in
particolare ha messo a punto iniziative antifrode innovative, che dovrebbero
servire da base per elaborare una strategia comune contro le frodi nel settore
della ricerca nel suo insieme. Per quanto riguarda la DG RDT, lo IAS ha riscontrato
che alcune questioni devono ancora essere affrontate: attuare azioni di
sensibilizzazione, individuare i punti critici, verificare che i controlli
antifrode siano incorporati nei sistemi di controllo, collaborare con le altre
DG su rischi specifici quali il plagio o il doppio finanziamento, garantire la
corretta raccolta dei dati e utilizzare strumenti avanzati di ricerca dei dati.
La strategia antifrode della DG RDT nel frattempo è stata modificata per tenere
adeguatamente conto degli elementi comuni; sono stati organizzati corsi di
formazione in materia di sensibilizzazione al problema delle frodi; la
valutazione periodica dei rischi tiene conto dei rischi di frode
(fondamentalmente il doppio finanziamento) e lo strumento informatico
sviluppato dalla INFSO per individuare i casi di plagio sarà esaminato dopo che
saranno state completate le prove sul campo. · Gestione della continuità delle operazioni Nel 2011 lo IAS ha svolto un approfondito
audit di follow-up del suo audit del 2009 condotto sulla gestione della
continuità delle operazioni presso il Segretariato generale (nella sua funzione
di coordinamento) e presso le DG operative JLS[7],
TAXUD e HR in quanto al termine dell’audit del 2009 non era stato in grado di
esprimere un parere. Nel corso di tale audit, lo IAS ha non soltanto valutato i
progressi fatti da ciascuno dei servizi nell’attuazione dei rispettivi piani d’azione,
ma ha anche riesaminato l’adeguatezza dei controlli nel loro insieme. Al
termine, ha espresso un parere di audit con riserva, che fornisce una
ragionevole garanzia sul conseguimento degli obiettivi collegati alle attività,
tranne per una questione riguardante la vigilanza in materia di gestione della
continuità delle operazioni. La Commissione sta valutando le misure più adeguate
ed efficaci per risolvere tale questione. 3.2.2. Audit
di gestione Nella sua risoluzione del 10 maggio 2011 sul discarico per
il 2009, il Parlamento europeo ha invitato “lo IAS a destinare parte delle
proprie risorse ad un esame volto a determinare se le spese delle principali DG
vengono eseguite in modo efficiente, economico ed efficace, completando in tal
modo l’audit finanziario e di conformità in corso” (paragrafo 59). Di conseguenza, lo IAS ha incluso una serie di
controlli di gestione nel proprio piano strategico di audit per il periodo 2010-2012.
Nel 2011 ha svolto i primi controlli di gestione sul programma per l’innovazione
e l’imprenditorialità (EIP) presso la DG ENTR e sulle attività operative della
DG ECHO. Il controllo di
gestione sul programma per l’innovazione e l’imprenditorialità (EIP) ha
evidenziato la necessità che la DG ENTR metta a punto un insieme ridotto di
indicatori pertinenti e stabili per iniziative analoghe nel quadro del
programma che succederà all’EIP, onde migliorare la misurazione delle
prestazioni nelle valutazioni e migliorare gli orientamenti sugli aspetti
relativi alla gestione forniti all’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione,
alla quale potrebbe essere assegnato un numero maggiore di progetti. La
proposta della Commissione relativa al programma sulla competitività delle
imprese e le PMI (COSME) nell’ambito del prossimo quadro finanziario
pluriennale 2014-2020 presta la dovuta attenzione ai risultati dell’audit. L’audit svolto sulle attività operative della
DG ECHO ha concluso che, sebbene la DG reagisca rapidamente agli eventi,
risultano alcune carenze nella transizione dagli aiuti di emergenza all’assistenza
allo sviluppo e nell’integrazione della riduzione dei rischi e della
preparazione alle catastrofi nei progetti. Secondo il piano d’azione, entro la
fine del 2012 saranno disponibili una metodologia definitiva e un insieme
adeguato di strumenti per integrare la riduzione dei rischi di catastrofi nelle
procedura di risposta di emergenza. Lo IAS ha anche raccomandato che le DG ECHO e
DEVCO preparino una strategia comune in materia di collegamento tra soccorsi,
risanamento e sviluppo e che tale questione sia affrontata in maniera adeguata
nel quadro dell’aggiornamento degli strumenti giuridici, in particolare il
Fondo europeo di sviluppo e lo strumento di cooperazione allo sviluppo. Sono in
corso dibattiti interistituzionali sulle proposte della Commissione per i nuovi
strumenti giuridici nel quadro del nuovo QFP, ed è in via di formulazione la
strategia comune delle DG ECHO/DEVCO/SEAE sulla riduzione dei rischi di
catastrofe, al fine di migliorare l’efficacia degli aiuti umanitari e degli
aiuti allo sviluppo tramite un migliore coordinamento, l’eliminazione delle
sovrapposizioni e il miglioramento delle sinergie. La metodologia comune
dovrebbe essere adottata entro la fine del 2012. Nel 2011 lo IAS ha svolto un audit sull’efficacia
e l’efficienza del monitoraggio effettuato dalla DG MARKT sull’applicazione
delle norme in materia di appalti pubblici negli Stati membri. L’audit ha
concluso che la DG dovrebbe adottare un’impostazione più proattiva e
preventiva, di concerto con gli Stati membri. In particolare, occorre
migliorare la raccolta, l’analisi e la comunicazione delle informazioni,
stabilire meglio le priorità e rendere più mirate le azioni, sulla base dell’attività
della Corte dei conti, dell’OLAF e dei controlli ex post. La DG MARKT dovrebbe
prendere l’iniziativa in fatto di scambio di informazioni, esperienze e
migliori pratiche e svolgere un’analisi comparativa dei sistemi nazionali in
materia di appalti. La Commissione ha tenuto conto delle
raccomandazioni di audit dello IAS nelle sue proposte di modifica della
legislazione in materia di appalti pubblici, in particolare per quanto riguarda
i requisiti secondo cui gli Stati membri devono presentare relazioni annuali e
istituire organismi specializzati a livello nazionale, incaricati del
coordinamento e della supervisione generale. 3.2.3. Strategie
di controllo A seguito delle
verifiche sui fondi strutturali realizzate nel 2010, lo IAS ha esaminato le
strategie di controllo adottate nel 2011 nel settore della ricerca (DG RTD e
INFSO), degli aiuti esterni (DG DEVCO), dei programmi di preadesione (IPARD) e
del programma TEN-T. Per quanto riguarda gli audit delle DG RTD e
INFSO, una delle principali realizzazioni è stata l’introduzione, a partire dal
2012, di un campione rappresentativo comune di audit per tutto il settore della
politica di ricerca. Questo sistema permetterà di ovviare alle inefficienze e
di ridurre l’onere di audit e i problemi di coordinamento dovuti al fatto che
gli stessi beneficiari vengono sottoposti a verifica da più servizi di ricerca
della Commissione (fino ad otto). Per tutelare le esigenze di responsabilità e
garanzia è possibile aumentare, in funzione delle necessità, la quota di
ciascun servizio all’interno del campione unico, mentre i servizi devono continuare
a scegliere i propri campioni sulla base di rischi specifici. Nel settore degli aiuti esterni, lo IAS
raccomanda che la DG DEVCO rafforzi la propria azione di supervisione e
controllo sugli inviti a presentare proposte centralizzati e decentrati e, più
specificamente, che istituisca o rafforzi i suoi meccanismi di monitoraggio e i
suoi controlli, per ottenere garanzie circa l’efficacia e la trasparenza della
procedura di concessione delle sovvenzioni e la sua conformità alle norme
consolidate. Le altre raccomandazioni formulate dallo IAS riguardano le
necessità di formazione del personale, il rafforzamento dei controlli sull’inserimento
dei dati nel sistema CRIS grazie ad una migliore formazione e un processo di
revisione dei dati più rigoroso sia nella sede della DEVCO che nelle
delegazioni dell’UE. La DG DEVCO ha rafforzato la propria supervisione e i
controlli sugli inviti a presentare proposte rafforzando le istruzioni relative
al PRAG (Guida pratica alle procedure contrattuali per le azioni esterne dell’UE),
rivedendo gli orientamenti attuali e adoperandosi costantemente sul fronte
della formazione. È in fase di avvio uno studio sulla qualità dei dati che ha
lo scopo di classificare i vari errori, individuare le ragioni principali degli
errori di codifica e proporre misure correttive e preventive. Sarà elaborato un
piano d’azione globale per migliorare la qualità dei dati contenuti nel sistema
CRIS quale parte integrante dell’audit specifico sul CRIS svolto dalla Corte
dei conti. L’audit sullo strumento di assistenza
preadesione per lo sviluppo rurale (IPARD), gestito dalla DG AGRI, ha messo in
evidenza ritardi nella realizzazione dei programmi IPARD, che hanno comportato
un’esecuzione finanziaria insufficiente e possibili perdite per il bilancio nel
quadro della regola del disimpegno n+3. Lo IAS ha raccomandato che la DG AGRI
faccia di più per definire le fasi e il calendario del processo di
prericonoscimento fino alla decisione di delega, e migliori l’assistenza e la
comunicazione ai paesi candidati e ai rispettivi organismi di
prericonoscimento. La DG AGRI ha ritenuto che il conferimento della gestione
del programma IPARD alla Croazia fosse il modo migliore per preparare il paese
a gestire i fondi di sviluppo rurale (come confermato dalla Corte dei conti);
tuttavia migliorerà gli orientamenti forniti, riesaminerà il processo di delega
e fornirà una valutazione periodica delle strozzature fino alla fine del 2012. L’Agenzia
esecutiva per la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T EA) è stata creata nel 2006
per gestire l’attuazione tecnica e finanziaria del programma TEN-T (1,2
miliardi di EUR impegnati nel 2011). L’audit sulla strategia di controllo della
TEN-T EA si è concluso con un parere di audit soddisfacente, confermando che le
agenzie esecutive possono costituire un modello di gestione funzionale ed
efficace da sviluppare nel prossimo quadro finanziario pluriennale. 3.2.4. Programmi
del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) La Commissione
partecipa sempre più attivamente alla gestione e all’attuazione dei grandi
programmi industriali come ITER, Galileo o i sistemi informatici su scala
europea che pongono particolari problemi e rischi. Per sostenere le
attività di gestione della Commissione in questo settore, nel 2011 lo IAS ha
completato una serie di tre audit sui programmi del sistema globale di
navigazione satellitare (GNSS) EGNOS e Galileo. A seguito dei significativi
ritardi, dei costi supplementari e del ritiro degli investitori privati, tali
programmi sono stati riorganizzati nel 2007-2008 mediante un piano riveduto, un
nuovo meccanismo di finanziamento e un nuovo modello di gestione in cui la
Commissione funge da gestore del programma, l’Agenzia spaziale europea (ESA) è
responsabile del progetto e gli Stati membri sono rappresentati attraverso vari
organismi. La Commissione ha proposto di stanziare 7 miliardi di EUR per
garantire il completamento delle infrastrutture di navigazione satellitare dell’UE
e per far funzionare i sistemi fino al 2020. Il primo impegno
dello IAS, ossia Governance, gestione dei rischi e gestione del progetto
si è concluso con un giudizio di audit negativo e con la raccomandazione di migliorare
la stabilità di questi programmi spaziali e la loro struttura di governance.
Inoltre sono state formulate altre raccomandazioni: rafforzare il ruolo guida
della Commissione quale responsabile del programma; la Commissione europea e l’ESA
devono concentrarsi maggiormente sui rispettivi ruoli; il ruolo dell’Agenzia
GNSS deve essere chiarito e stabilizzato e la strategia in materia di risorse
umane deve essere migliorata relativamente al personale temporaneo, al fine di
garantire la continuità del personale. Il secondo impegno
dello IAS, ossia Gestione delle azioni, delle sovvenzioni e degli appalti
pubblici ha dato luogo a un parere di audit con riserva. Lo IAS ha
raccomandato di organizzare un nuovo riesame del sistema di controllo interno
dell’ESA conformemente alle condizioni stabilite nel regolamento finanziario
per la gestione centralizzata indiretta. È necessario rafforzare anche le
condizioni per autorizzare le gare aperte e limitare il ricorso alle procedure
negoziate a casi eccezionali. Infine, lo IAS ha raccomandato di rafforzare gli
obblighi di comunicazione dell’ESA per creare un collegamento migliore tra
pagamenti e prestazioni, al fine di migliorare la pianificazione, la
supervisione e il controllo dell’ESA. La DG ENTR si è impegnata a ripetere
(mediante esternalizzazione) la valutazione, fondata su sei pilastri, dei
sistemi e delle procedure dell’ESA. Il terzo impegno Contabilità
delle immobilizzazioni, circuiti finanziari e gestione finanziaria si è
concluso con un giudizio di audit negativo sulla completezza e la valutazione
delle immobilizzazioni. Lo IAS ha raccomandato alla DG ENTR di rafforzare la
propria supervisione delle attività di gestione delle immobilizzazioni e di
mettere a punto un strategia contabile adeguata. La DG ENTR dovrebbe
collaborare con la DG BUDG e con il contabile per definire una valutazione
appropriata e metodi contabili adeguati per i diversi flussi di capitale fisso.
Oltre a questa nuova valutazione del sistema di controllo interno dell’ESA, gli
audit ex post della DG ENTR dovrebbero tenere conto di tutte le informazioni
disponibili, in particolare delle qualifiche espresse dal comitato di revisori
dei conti dell’ESA sui conti annuali dell’Agenzia. La Commissione ha preso tempestivamente le misure
necessarie per affrontare i problemi sopra descritti. È stato nominato un nuovo
direttore generale aggiunto per supervisionare l’intero programma. Sono state
adottate misure per migliorare le procedure amministrative. Sono stati assunti
consulenti esterni per assistere nella valutazione e nella contabilità. Nell’ottobre
2011 i primi due satelliti operativi sono stati lanciati con successo. A
novembre la Commissione ha adottato una proposta per un nuovo regolamento
relativo alla realizzazione e al funzionamento dei sistemi europei di
radionavigazione via satellite. 3.2.5. Procedure
di gestione finanziaria Nel 2011 lo IAS si è concentrato soprattutto
sulle due procedure a livello di Commissione (gestione delle garanzie e
recuperi) e sulla gestione degli appalti in tre servizi operativi (OIB, HR e
CCR). Inoltre, la serie di audit sui programmi GNSS ha riguardato anche alcune
attività finanziarie, in particolare la gestione delle sovvenzioni e degli
appalti pubblici, i circuiti finanziari e la gestione finanziaria (cfr. punto 3.2.4).
L’audit svolto nel 2011 su diverse DG ha identificato punti di possibile
miglioramento nella gestione delle garanzie finanziarie. Dal follow-up sulle procedure di recupero è
emerso che le raccomandazioni sono state attuate adeguatamente, il che ha contribuito
a rendere più rigorose le procedure utilizzate dalle DG oggetto di audit. Gli
audit di follow-up del 2011 sulle procedure d’appalto hanno rilevato un netto
miglioramento dei sistemi e delle procedure nei servizi interessati dagli
audit. Nel complesso, le conclusioni dello IAS sulle
procedure di gestione finanziaria nella Commissione sono positive. 3.2.6. Tecnologie
dell’informazione Le tecnologie dell’informazione incidono
sempre più sulle operazioni della Commissione e sempre più personale e risorse
vengono dedicate alle attività informatiche (con una spesa di 500 milioni
di EUR all’anno e 3 800 dipendenti che lavorano nell’informatica). Facendo seguito alle raccomandazioni dello
IAS, nel 2010 la Commissione ha avviato varie iniziative, tra cui la creazione
di un comitato direttivo per l’informatica, per garantire di trarre il massimo
rendimento dai suoi investimenti informatici in termini di spesa e di efficacia
del servizio. La Commissione è intenta a mettere a punto una
strategia informatica globale e un’impostazione più strategica in fatto di
investimenti informatici, sorvegliando più strettamente la sua spesa
informatica per accertarsi che sia confacente alle sue attività principali e
per individuare sinergie che possano migliorare l’efficienza. Gli audit svolti nel 2011[8] hanno riguardato la governance
informatica, la gestione dei progetti informatici e la sicurezza nel settore
dell’informatica. Particolare attenzione è stata rivolta alla gestione delle
attività subappaltate, laddove i servizi esternalizzati possono aggravare i
rischi intrinseci di mancata risposta alle necessità collegate alle attività, di
superamento del bilancio e di falle nella sicurezza dei sistemi. I risultati hanno dimostrato la necessità di
rafforzare la governance e la gestione dei rischi informatici nei servizi
amministrativi e nei progetti informatici. In particolare, occorre rafforzare
il ruolo dei dirigenti di alto livello nella supervisione degli investimenti
informatici. Altri punti da migliorare riguardano la sicurezza informatica. 4. Consultazione dell’istanza
specializzata in materia di irregolarità finanziarie Nel 2011 l’istanza specializzata in materia di
irregolarità finanziarie non ha segnalato problemi sistemici, a norma dell’articolo
66, paragrafo 4, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale
delle Comunità europee. 5. Conclusioni La Commissione è grata al revisore interno e
alle DG e servizi oggetto di audit per la loro collaborazione e per i loro
piani d’azione in risposta alle raccomandazioni dello IAS. Mediante l’attuazione
dei piani d’azione per l’anno in corso e per gli anni precedenti, la
Commissione continua a potenziare il proprio quadro di controllo interno. Sulla base del lavoro svolto nel 2011, si
possono trarre le seguenti conclusioni: 5.1. Audit
sul rendimento Lo scopo dei primi due controlli di rendimento
dello IAS era rendere più efficaci ed efficienti i processi, anziché verificare
il loro rispetto delle procedure e delle regole. Questo tipo di audit è
particolarmente importante nella fase attuale: vi sono sistemi di controllo
interno maturi per affrontare il problema della conformità, ma la Commissione
deve cercare di fare di più con meno risorse e dimostrare una maggiore
efficienza, alla luce dell’attuale situazione economica. Lo IAS ha anche fatto
notevolissimi sforzi per definire il quadro dei controlli di rendimento e per
elaborare un programma di formazione per i revisori interni. I primi controlli di rendimento hanno dato
risultati positivi, ma hanno sottolineato la necessità di ·
migliori collegamenti fra le attività della DG, ·
indicatori di performance più pertinenti per alcuni
programmi, ·
migliore valutazione dei risultati nelle
valutazioni. Nel quadro finanziario pluriennale 2014-2020,
la Commissione ha proposto una radicale semplificazione e ha incluso in tutti i
programmi settoriali obiettivi generali e specifici e indicatori essenziali di
rendimento al fine di migliorare i risultati della relazione. Inoltre, una
clausola tipo sulla valutazione richiede una relazione di valutazione finale
che specifichi se ciascuno degli obiettivi del programma sia stato conseguito. 5.2. Strategie
di controllo dei servizi della Commissione Lo IAS ha continuato ad adoperarsi per aiutare
la Commissione a raggiungere una DAS più positiva grazie ad un approccio
efficace ma proporzionato al rischio di errori nelle operazioni sottostanti. Al fine di rafforzare i controlli sui metodi
di gestione della politica di ricerca dell’UE, l’audit del 2011 svolto dallo
IAS in due servizi della Commissione connessi alla ricerca ha sottolineato la
necessità di adottare una strategia comune in materia di audit nel settore
della ricerca, da applicare in non meno di otto servizi della Commissione. L’aspetto
dell’interconnessione, tipico della ricerca, significa che vi sono beneficiari
comuni, il che richiede di coordinare meglio l’impostazione dell’audit. Nel settore degli aiuti esterni, lo IAS
raccomanda maggiore vigilanza e controlli sul processo di gestione delle
sovvenzioni del FES, sia presso i servizi centrali della Commissione che nelle
delegazioni UE. I piani d’azione sono stati concepiti per migliorare la
vigilanza delle spese decentrate, in particolare migliorando la rendicontazione
delle delegazioni, razionalizzando i programmi di controllo e verificando le
attività di controllo. Le misure sono state considerate adeguate ma non hanno
ancora sortito effetti. La separazione dei compiti tra la Commissione e il SEAE
comporta nuovi rischi, che sono in fase di esame. Lo IAS ha sottoposto ad esame le strategie di
controllo delle DG responsabili dei Fondi strutturali, nel 2010, concludendo
che sono sulla buona strada. Questa attività sarà proseguita nel 2012 nel
settore della coesione, mediante audit che riguarderanno la chiusura del
precedente periodo di programmazione per il FESR, il Fondo di coesione e il FSE
e l’attuazione di controlli nel periodo di programmazione 2007-2013, al fine di
ottenere la ragionevole garanzia che le DG stanno affrontando efficacemente il
problema del tasso di errori che rimane persistentemente elevato. 5.3. Gestione
dei principali programmi industriali da parte della Commissione A seguito degli audit svolti sui programmi dei
sistemi globali di navigazione satellitare (GNSS), lo IAS ha concluso che la
Commissione dovrebbe fare in modo di disporre della capacità di gestire
programmi così complessi, che presuppongono competenze in materia di gestione
di grandi progetti che non sono facilmente disponibili a livello interno. Inoltre
comportano l’assegnazione di responsabilità di gestione ad un livello
adeguatamente elevato e una struttura di governance stabile. La Commissione ha preso tempestivamente misure
per affrontare i problemi summenzionati e ha adottato una proposta per un nuovo
regolamento relativo alla realizzazione e al funzionamento dei sistemi europei
di radionavigazione via satellite. Questo regolamento fornisce un nuovo quadro
per il finanziamento e la gestione dei programmi EGNOS e Galileo per il periodo
2014-2020. 5.4. Procedure
di gestione finanziaria della Commissione Gli audit di follow-up sulle procedure di
gestione finanziaria hanno dimostrato notevoli miglioramenti negli ultimi anni
e quindi le conclusioni dello IAS in questo settore sono positive. Bisogna
continuare ad adoperarsi affinché il quadro di controllo rimanga solido
nonostante la pressione esercitata sulle risorse. 5.5. Governance
delle risorse informatiche da parte della Commissione A seguito delle raccomandazioni dello IAS nel
settore delle tecnologie informatiche, la Commissione ha preso una serie di
iniziative, come la creazione di comitati direttivi ABM e informatici, il
gruppo ad alto livello sull’informatica, il consiglio di gestione del progetto
IS e il gruppo di lavoro speciale sull’informatica, che hanno tutti una
migliore governance informatica. Nel 2010/2011, è stato avviato un processo di
razionalizzazione delle procedure informatiche[9].
A tal fine, molti sistemi informatici della Commissione sono stati esaminati e
valutati nel 2011, per limitare il numero di sistemi informatici locali e il
personale informatico e semplificare i sistemi esistenti. Questa iniziativa è
tuttora in corso. È fondamentale che le decisioni di razionalizzazione siano
basate su di un’approfondita e obiettiva analisi dei costi e dei benefici di
ciascuna opzione presa in considerazione. [1] Le
relazioni di audit e consulenza completate entro il 1° febbraio 2011 e la
lettera di gestione relativa alla ripartizione delle DG completata nel marzo 2011
sono state incluse nella relazione del 2010 e pertanto non formano oggetto
della presente relazione. Analogamente le relazioni pubblicate nel 2011 ma
terminate entro il 31 gennaio 2012 sono incluse nella relazione del 2011. [2] COM(2012) 0281 del 6 giugno 2012. [3] Lo
IAS e le strutture di audit interno (IAC). [4] Comprese le lettere di gestione. [5] Di queste 25 raccomandazioni, una è stata emessa nel 2006
(cfr. osservazioni nell’allegato documento di lavoro dei servizi della
Commissione). [6] Maggiori dettagli figurano nella sezione 3.2.3. [7] Nel 2010 la DG JLS è stata suddivisa in DG HOME e DG
JUST. [8] La gestione dell’informatica locale nella DG EMPL, la
sicurezza dell’ambiente informatico nei contratti subappaltati nella DG REGIO,
la gestione delle infrastrutture e dei servizi di telecomunicazione nella DG
DIGIT, gli strumenti informatici della rete Enterprise Europe Network nell’EACI. [9] La comunicazione del Commissario M. Šefčovič
alla Commissione “Getting the best from IT in the
Commission” del 7.10.2010 ha istituito i comitati
direttivi ABM e IT. La Comunicazione del Commissario M. Šefčovič alla
Commissione “Follow up to the Communication ’Getting the best from IT in the
Commission” del 30.11.2011 ha proposto la procedura di razionalizzazione delle
procedure informatiche della Commissione.