52011DC0466

/* COM/2011/0466 definitivo */ RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2010


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RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2010

INDICE

1. Introduzione 4

2. Riepilogo delle attività del FEG nel 2010 4

3. Seguito dato alla relazione annuale del 2009 sulle attività del FEG 5

4. Analisi delle attività del FEG nel 2010 5

4.1. Domande ricevute 5

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2010 6

4.1.1. Domande ricevute: Stati membri e settori 6

4.1.2. Domande ricevute: importo richiesto 7

4.1.3. Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'aiuto 7

4.1.4. Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore 7

4.1.5. Domande ricevute: criterio di intervento 7

4.2. Contributi concessi 8

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2010 8

Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2010: profilo dei lavoratori 9

4.2.1. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG 10

4.2.2. Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE) 10

4.3. Casi che non soddisfano i requisiti per ottenere un contributo finanziario dal FEG 11

4.4 Risultati raggiunti dal FEG 11

4.4.1. Relazioni finali sull'attuazione dei contributi finanziari presentate dagli Stati membri nel 2010 11

4.4.2. Sintesi dei risultati e delle buone pratiche tratti dalle relazioni del 2010 11

Tabella 4 – Relazioni finali ricevute nel 2010 – Riepilogo dei risultati 13

4.4.3. Misure attuate nel 2010 13

4.5. Rendiconto finanziario 17

4.5.1. Contributi erogati dal FEG 17

4.5.2. Spese di assistenza tecnica 18

4.5.3. Irregolarità segnalate o rettificate 19

4.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG 19

Tabella 6 – Casi chiusi nel 2010 19

4.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione 19

4.6.1. Informazione e pubblicità 19

4.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e le parti sociali 20

4.6.3. Valutazione intermedia del FEG 20

5. Tendenze 20

6. Conclusioni 23

Allegato 1 24

1. Introduzione

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006 [1] per dimostrare solidarietà e offrire un sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. Esso è stato concepito come un mezzo per bilanciare i benefici complessivi a lungo termine del libero scambio in termini di crescita e occupazione e gli effetti negativi a breve termine della globalizzazione, in particolare sull'occupazione dei lavoratori più vulnerabili e meno qualificati. Le disposizioni sono state modificate dal regolamento (CE) n. 546/2009, del 18 giugno 2009 [2], per rispondere più efficacemente alla crisi economica e finanziaria mondiale.

L'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1927/2006 prevede che la Commissione presenti al Parlamento europeo e al Consiglio, entro il 1° luglio di ogni anno, una relazione quantitativa e qualitativa sulle attività svolte dal FEG nel corso dell'anno precedente. La relazione si concentra principalmente sui risultati ottenuti dal FEG e contiene in particolare informazioni riguardanti le domande presentate, le decisioni adottate, le azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE), e la chiusura dei contributi finanziari concessi. Essa documenta inoltre le domande respinte per mancanza di stanziamenti sufficienti o in quanto non ammissibili.

2. Riepilogo delle attività del FEG nel 2010

Nel 2010 sono pervenute alla Commissione 31 domande di contributo del FEG, vale a dire una domanda in più rispetto a quelle presentate nel 2009. Informazioni dettagliate sulle domande figurano al punto 4.1 e nella tabella 1.

L'autorità di bilancio ha adottato 31 decisioni di mobilitazione del FEG, che corrispondono ad un aumento del 300% in termini di numero di decisioni e del 60% in termini di cofinanziamenti del FEG rispetto al 2009. L'indicazione dettagliata dei contributi concessi figura al punto 4.2 e nelle tabelle 2 e 3.

Nel 2010 sono pervenute alla Commissione quattro relazioni finali sull'attuazione di contributi del FEG. Informazioni dettagliate sui risultati figurano al punto 4.4 e nella tabella 4. Sei contributi del FEG concessi gli anni precedenti sono stati chiusi (informazioni dettagliate figurano al punto 4.5.4 e nella tabella 6). È stata concessa assistenza tecnica su iniziativa della Commissione (articolo 8, paragrafo 1, del regolamento FEG). Informazioni dettagliate su tale assistenza tecnica figurano al punto 4.6 e nella tabella 5.

Nel 2010 la Commissione ha applicato il nuovo processo decisionale che aveva definito verso la fine del 2009. Ha inoltre iniziato a preparare le consultazioni sulle prossime revisioni del FEG dopo il 2011 e dopo il 2013 a norma dell'articolo 1, paragrafo 1 bis e dell'articolo 20 del regolamento FEG. I dettagli figurano al punto 3 e al punto 4.5.2.

3. Seguito dato alla relazione annuale del 2009 sulle attività del FEG

Regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce il FEG

La modifica del 2009 del regolamento (CE) n. 1927/2006 ha apportato miglioramenti sostanziali al FEG, migliorando le condizioni previste per la presentazione delle domande di cofinanziamento del FEG da parte degli Stati membri a sostegno delle loro risposte all'impatto negativo della crisi finanziaria ed economica mondiale sull'occupazione. Ciò emerge dal numero di domande ricevute nel 2010, che rimane stabilmente elevato rispetto all'anno precedente (31 domande nel 2010 contro 30 domande nel 2009). Ad agevolare la presentazione di domande di sostegno del FEG hanno contribuito la deroga legata alla crisi, compreso l'aumento del tasso di cofinanziamento al 65%, la riduzione della soglia a 500 esuberi e l'estensione del periodo di attuazione a 24 mesi dalla data della domanda.

I risultati, in particolare l'impatto del sostegno del FEG sull'occupazione dei lavoratori in esubero, saranno quantificati al completamento dei progetti. Le prime relazioni finali relative al periodo di attuazione esteso (24 mesi dalla data della domanda) saranno presentate alla Commissione a novembre/dicembre 2011.

Agevolare la presa di decisioni in merito alle domande presentate al FEG: procedura per presentare proposte al Consiglio e al Parlamento europeo

I contributi FEG concessi nel 2010 sono stati esaminati secondo le nuove procedure decisionali del FEG stabilite verso la fine del 2009. Sono stati compiuti sforzi notevoli per velocizzare la procedura decisionale nel rispetto delle regole del presente regolamento. La velocità di intervento, il ruolo e il potenziale del FEG quale strumento di solidarietà sono stati considerati questioni prioritarie tutto l'anno, in particolare durante le consultazioni con gli Stati membri sulle prossime revisioni del FEG dopo il 2011 e dopo il 2013, avviate nella seconda metà del 2010.

4. Analisi delle attività del FEG nel 2010

4.1. Domande ricevute

Nel 2010 la Commissione ha ricevuto 31 domande (cfr. la tabella 1), una in più rispetto al 2009. Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a tutte queste domande (il che significa, tasso di cofinanziamento del 65%, periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.).

Le domande sono state presentate da 12 Stati membri e hanno interessato 31 995 lavoratori in esubero, per un contributo totale del FEG di 169 994 542 EUR. Tre Stati membri hanno presentato domanda per la prima volta nel 2010: la Repubblica ceca, la Polonia e la Slovenia.

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2010

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4.1.1. Domande ricevute: Stati membri e settori

Le 31 domande ricevute riguardavano 16 settori [3]. Per sette di questi settori è stata presentata una domanda al FEG per la prima volta nel 2010: tali settori sono sottolineati nell'elenco a seguire. Diverse domande sono pervenute grazie alla possibilità di ricorrere alla deroga relativa alla crisi.

Austria (due domande: metalli, apparecchi elettronici), Belgio (una domanda: industria automobilistica), Repubblica ceca (una domanda: commercio al dettaglio), Danimarca (quattro domande: macchinari e apparecchiature, costruzione di navi), Francia (una domanda: industria automobilistica), Germania (una domanda: macchinari e apparecchiature), Irlanda (tre domande: costruzioni), Paesi Bassi (sette domande: apparecchi elettronici, stampa, servizi finanziari, commercio all'ingrosso), Polonia (tre domande: industria automobilistica, macchinari e apparecchiature), Portogallo (una domanda: fabbricazione di scarpe), Spagna (sei domande: industria automobilistica, articoli di abbigliamento, pietra/marmo, commercio al dettaglio), Slovenia (una domanda: articoli di abbigliamento).

4.1.2. Domande ricevute: importo richiesto

Lo Stato membro che presenta una domanda di sostegno del FEG deve preparare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi al meglio il profilo dei lavoratori destinatari e decidere l'importo del contributo da richiedere. Il regolamento FEG non raccomanda né limita l'importo totale richiesto, ma in seguito alla valutazione della domanda da parte della Commissione, lo Stato membro può essere invitato a rivedere il pacchetto di servizi personalizzati proposto, e quindi a modificare l'importo richiesto.

Nel 2010 i contributi del FEG richiesti per ciascuna domanda variavano da 114 250 EUR a 38 052 069 EUR (in media 5 483 695 EUR).

4.1.3. Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'aiuto

Il numero totale di lavoratori destinatari delle misure proposte per il cofinanziamento del FEG è stato di 31 995. Il numero variava tra 120 e 2 593 lavoratori, con tre domande che riguardavano oltre 2 000 lavoratori, quattro tra i 1 000 e i 2 000 e 21 meno di 1 000 lavoratori [4].

Il numero di lavoratori in esubero può essere diverso dal numero di lavoratori destinatari del sostegno del FEG, qualora lo Stato membro richiedente decida di concentrare l'aiuto del FEG su gruppi specifici di lavoratori, ad esempio, sui lavoratori che incontrano difficoltà eccezionali a rimanere sul mercato del lavoro e/o su quelli che hanno maggiore necessità di aiuto. Alcuni dei lavoratori interessati possono ricevere assistenza al di fuori del FEG, mentre altri possono trovare un nuovo lavoro da soli o possono decidere di andare in pensione anticipata, il che significa che non rientrerebbero nelle misure del FEG.

4.1.4. Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore

Nel 2010 l'importo proposto per lavoratore andava da poco più di 600 EUR a oltre 23 000 EUR.

Secondo le disposizioni del regolamento, il pacchetto di servizi personalizzati che gli Stati membri possono proporre per i lavoratori in esubero è a loro discrezione. L'importo richiesto per un lavoratore in esubero può quindi variare secondo la gravità dei casi di licenziamento, la situazione del mercato del lavoro colpito, la situazione personale dei lavoratori destinatari, le misure già adottate dallo Stato membro e il costo della prestazione dei servizi nello Stato membro o nella regione in questione.

4.1.5. Domande ricevute: criterio di intervento

Delle 31 domande presentate, 24 (77%) riguardavano il sostegno a lavoratori in esubero come conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale (articolo 1 bis del regolamento FEG modificato), mentre le altre sette (23%) miravano a reagire a trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione.

Dodici domande facevano riferimento all'articolo 2 bis del regolamento FEG, 18 all'articolo 2 ter e una all'articolo 2 quater, menzionando circostanze eccezionali ed affermando che i requisiti dell'articolo 2 bis non potevano essere pienamente soddisfatti.

4.2. Contributi concessi

Nel 2010 l'autorità di bilancio ha adottato 31 decisioni di ricorso al FEG per cofinanziare misure di politica attiva a favore del mercato del lavoro (cfr. le tabelle 2 e 3 per una sintesi e una ripartizione dei profili dei lavoratori). Tredici di queste riguardavano domande presentate nel 2010 e diciotto si riferivano a domande ricevute nella seconda metà del 2009. Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a tutti i contributi concessi (il che significa, tasso di cofinanziamento del 65%, periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.).

I 31 contributi sono stati concessi per 23 688 lavoratori in esubero in nove Stati membri, per un totale di 83 554 141 EUR erogati dal FEG (16,7 % dell'importo annuo massimo disponibile per il FEG).

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2010

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Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2010: profilo dei lavoratori

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4.2.1. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG

L'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1927/2006 dispone che il FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro miranti a reinserire nel mercato del lavoro i lavoratori in esubero. Inoltre, esso stabilisce che il FEG può finanziare le attività di preparazione, di gestione, d'informazione e pubblicità e di controllo dello Stato membro per l'attuazione del finanziamento (assistenza tecnica).

Le misure approvate per i 31 contributi FEG concessi nel 2010 miravano a reinserire nel mercato del lavoro 23 688 lavoratori in esubero. Tali misure consistevano principalmente in assistenza assidua e personalizzata nella ricerca di un lavoro e gestione dei singoli casi, in una serie di misure di formazione professionale, miglioramento delle competenze e riconversione, in incentivi finanziari/indennità temporanei di vario tipo per la durata della ricerca di un lavoro, in formazione e altre misure attive per il mercato del lavoro fino all'effettivo reinserimento nel lavoro e in altri tipi di attività come la promozione dell'imprenditorialità e l'occupazione assistita.

4.2.2. Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE)

L'obiettivo del FEG è aumentare l'occupabilità e garantire un rapido reinserimento dei lavoratori in esubero nel mercato del lavoro tramite misure attive per il mercato del lavoro; esso integra quindi gli interventi del FSE, principale strumento dell'UE per favorire l'occupazione. In linea generale, la complementarità dei due fondi risiede nella loro capacità di affrontare le problematiche legate all'occupazione da due prospettive temporali diverse: mentre il FEG reagisce a casi specifici di licenziamenti collettivi su scala europea fornendo assistenza personalizzata ai lavoratori in esubero, il FSE contribuisce al raggiungimento di obiettivi strategici di lungo termine (p. es. accrescere il capitale umano, gestire il cambiamento) mediante programmi pluriennali predefiniti, le cui risorse in genere non possono essere ri-stanziate per far fronte a situazioni di crisi generate da licenziamenti collettivi. Talvolta le misure del FEG e del FSE sono usate in modo complementare per fornire soluzioni sia a breve che a lungo termine. Il criterio decisivo è il potenziale degli strumenti disponibili di fornire un aiuto efficace ai lavoratori e spetta agli Stati membri scegliere e pianificare gli strumenti e le azioni più adatti a conseguire gli obiettivi perseguiti.

Il contenuto del "pacchetto coordinato di servizi personalizzati" cofinanziato dal FEG deve essere bilanciato con altre azioni e completarle. Le misure cofinanziate dal FEG possono andare ben oltre i corsi e le azioni standard e la pratica ha dimostrato che il FEG consente agli Stati membri di offrire ai lavoratori in esubero assistenza personalizzata e assidua, comprese misure alle quali non avrebbero accesso in condizioni normali (p. es. istruzione di 2° o 3° grado). Il FEG consente agli Stati membri di concentrarsi meglio sulle persone particolarmente vulnerabili, come le persone scarsamente qualificate o provenienti da famiglie migranti, o di fornire sostegno per un periodo più lungo di quello che sarebbe possibile senza di esso. Tutto ciò aumenta le possibilità dei lavoratori di migliorare la loro situazione.

Esempi concreti di buona complementarità tra il FSE e il FEG sono i casi EGF/2010/011 NL/NXP Semiconductors e EGF/2010/012 NL/Noord Holland ICT, presentati dai Paesi Bassi, il caso EGF/2010/014 SI/Mura, presentato dalla Slovenia, e il caso EGF/2010/018 DE/Heidelberger Druckmaschinen, presentato dalla Germania. Per quanto concerne il primo caso olandese, la complementarità consiste in un progetto di formazione specifico del FSE per i lavoratori di imprese coinvolte nella produzione di semiconduttori [5], la cui tempistica è coincisa in parte con il periodo di attuazione del FEG. Per quanto riguarda il secondo caso, i lavoratori in esubero hanno anche potuto partecipare a due progetti del FSE nel settore delle TIC [6]. La Slovenia ha fatto in modo che le misure del FEG integrassero le diverse azioni del FSE [7]. Nel caso della Germania, il pacchetto FEG di servizi personalizzati è stato concepito per integrare le azioni finanziate dai fondi strutturali e in particolare i corsi di formazione certificati del FSE offerti nell'ambito del programma federale FSE-BA.

A norma dell'articolo 6, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1927/2006, tutti gli Stati membri devono mettere in atto i meccanismi necessari ad evitare qualsiasi rischio di doppio finanziamento dagli strumenti finanziari dell'UE.

4.3. Casi che non soddisfano i requisiti per ottenere un contributo finanziario dal FEG

Tutte le proposte della Commissione per la concessione di finanziamenti del FEG sono state accolte dall'autorità di bilancio. Una domanda (EGF/2009/022 BG/Kremikovtsi, presentata dalla Bulgaria il 26.10.2009) è stata considerata non ammissibile dalla Commissione [8]. Questa decisione è stata comunicata allo Stato membro.

4.4 Risultati raggiunti dal FEG

Le principali fonti di informazione sui risultati raggiunti dal FEG sono le relazioni finali presentate dagli Stati membri a norma dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1927/2006. Queste relazioni sono integrate dalle informazioni che gli Stati membri scambiano con la Commissione in occasione di contatti diretti e durante le riunioni di coordinamento e le conferenze cui partecipano i loro rappresentanti nel corso dell'anno. I risultati e i dati comunicati dagli Stati membri nel 2010 sono riassunti nella sezione a seguire e nella tabella 4.

4.4.1. Relazioni finali sull'attuazione dei contributi finanziari presentate dagli Stati membri nel 2010

Nel 2010 la Commissione ha ricevuto quattro relazioni finali riguardanti i seguenti casi: EGF/2008/004 ES/Castilla y Leon e Aragón, EGF/2008/005 ES/Cataluña, EGF/2009/001 PT/Norte-Centro e EGF/2009/002 DE/Nokia. Si tratta degli ultimi casi FEG con un periodo di attuazione di 12 mesi prima che il periodo fosse esteso a 24 mesi dal regolamento (CE) n. 546/2009 del 18 giugno 2009.

4.4.2. Sintesi dei risultati e delle buone pratiche tratti dalle relazioni del 2010

Secondo le quattro relazioni finali presentate dai tre Stati membri, alla fine o subito dopo la fine del periodo di attuazione del FEG, 629 lavoratori (il 20% di 3 146) avevano trovato un nuovo lavoro o avevano avviato un'attività autonoma. Gli altri stavano seguendo corsi di istruzione o formazione (circa il 5%) o erano disoccupati o inattivi per motivi personali.

I risultati in termini di reinserimento nel mondo del lavoro sono stati ostacolati dalla riduzione significativa delle capacità di assorbimento dei mercati del lavoro locali e regionali come conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale. L'importanza del tasso di reinserimento non dovrebbe comunque essere sopravvalutata, poiché si limita a fornire un quadro della situazione occupazionale dei lavoratori al momento della raccolta dei dati. Tale dato non fornisce informazioni sul tipo e sulla qualità del lavoro trovato e può cambiare notevolmente poco tempo dopo. Secondo le informazioni ricevute da alcuni Stati membri, i tassi di reinserimento tendono ad essere superiori già qualche mese dopo la presentazione delle relazioni finali, soprattutto nei casi in cui i lavoratori continuano a beneficiare dell'assistenza personalizzata oltre il periodo del FEG, a spese dello Stato membro o con l'aiuto del FSE.

Gli Stati membri hanno fornito una serie di esempi interessanti e di informazioni incoraggianti che indicano che la situazione personale, la fiducia in se stessi e l'occupabilità dei lavoratori destinatari delle misure sono visibilmente migliorate grazie all'assistenza e ai servizi del FEG, anche se tali lavoratori non sempre hanno trovato un nuovo lavoro in tempi rapidi. Il FEG ha dato agli Stati membri l'opportunità di agire in modo più incisivo nelle regioni colpite dagli esuberi di quanto sarebbe stato possibile senza i suoi finanziamenti, in termini sia di numero di persone destinatarie dell'assistenza che di durata e qualità del sostegno. Grazie ai fondi UE, gli Stati membri hanno potuto rispondere in modo più flessibile alla crisi e hanno potuto includere nei pacchetti offerti azioni altamente personalizzate e talvolta innovative e prestare maggiore attenzione ai lavoratori meno qualificati. L'assistenza cofinanziata dal FEG costituisce dunque un investimento maggiore in competenze, che potrà avere un impatto positivo a medio e lungo termine quando i mercati si riprenderanno gradualmente dalla crisi. Inoltre, il FEG è stato percepito come uno strumento utile in un periodo di deficit di bilancio e di tagli al settore pubblico, in cui le risorse nazionali sono diventate scarse e gli Stati membri e le aziende stanno lottando per uscire dalla crisi mondiale. La valutazione intermedia del FEG, prevista nel 2011 a norma dell'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1927/2006, determinerà più dettagliatamente l'impatto del FEG.

Tabella 4 – Relazioni finali ricevute nel 2010 – Riepilogo dei risultati [9]

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4.4.3. Misure attuate nel 2010

EGF/2008/004 Castilla Leon y Aragón/Spagna (industria automobilistica)

Dei 534 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 184 (il 34,5 %) avevano ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione e i rimanenti 350 (il 65,5 %) stavano partecipando a corsi di istruzione o formazione o erano disoccupati o inattivi per motivi personali vari. Il tasso di reinserimento deve essere considerato nel quadro dei tassi di disoccupazione elevati nelle due regioni interessate, che sono raddoppiati tra il 2008 e il 2010 in seguito alla crisi economica e finanziaria.

Anche le persone ancora disoccupate hanno dichiarato che le misure del FEG avevano aumentato la fiducia in loro stesse e la loro autostima, le avevano rese maggiormente indipendenti e avevano dato loro le competenze di base e le attitudini necessarie al loro reinserimento nel mercato del lavoro. Per le autorità spagnole, il FEG è uno strumento particolarmente adatto al reinserimento dei lavoratori con poche opportunità di trovare un nuovo lavoro in tempi rapidi e grazie al suo contributo esse hanno potuto scegliere tra un'ampia gamma di misure, ad hoc e maggiormente personalizzate di quelle che sarebbero state possibili senza i finanziamenti del FEG. Una percentuale elevata di lavoratori beneficiari di assistenza è riuscita a mantenere il suo livello di competenze o ha aumentato la sua occupabilità, migliorando così le sue prospettive sul mercato del lavoro.

Le misure personalizzate attuate costituiscono una miscela interessante di ricerca di un lavoro, formazione e assistenza in fase di reinserimento e prestazioni. Dopo le misure standard iniziali destinate a tutti i lavoratori, come consulenza e percorsi personalizzati, sono state realizzate diverse azioni, a cominciare da una ricerca su larga scala sul mercato del lavoro seguita da iniziative per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Gruppi di assistenza multidisciplinari hanno fatto visita a circa 3 000 imprese (molte delle quali PMI) con il duplice obiettivo di consentire ai disoccupati con le qualifiche richieste di cogliere le opportunità di lavoro disponibili o di qualificarli per i nuovi lavori e di far conoscere il progetto alle imprese. Con questo sistema sono state ricevute oltre 400 offerte di lavoro e oltre 200 lavoratori hanno ottenuto un nuovo lavoro durante il periodo di attuazione del FEG. I lavoratori sono stati seguiti anche dopo il loro reinserimento per identificare eventuali difficoltà e valutare la loro soddisfazione personale. Le autorità spagnole continueranno ad analizzare la situazione del mercato e la situazione occupazionale dei lavoratori anche dopo la fine del progetto FEG e manterranno anche i contatti con le imprese per garantire la continuità dei risultati del FEG nel tempo.

Le misure di qualificazione professionale a disposizione dei lavoratori comprendevano diversi tipi di formazione, alcuni legati all'impegno di un'impresa a reintegrare i lavoratori, ad esempio: corsi di sviluppo delle competenze nelle tecnologie connesse alle energie rinnovabili e nei settori tecnici, sociali, della manutenzione, delle TI e del turismo; contabilità e gestione di una PMI e tecniche di leadership e di comunicazione. Alcuni lavoratori hanno ricevuto incentivi finanziari temporanei per compensare la differenza tra il loro salario precedente e quello attuale (incentivi di reinserimento) e/o indennità per la ricerca di un lavoro, comprese indennità specifiche per i lavoratori con oneri di assistenza.

EGF/2008/005 Cataluña/Spagna (industria tessile)

Dei 587 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 30 (il 5,1 %) avevano ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (compreso un lavoratore che ha avviato una nuova impresa), 17 (il 2,9 %) stavano partecipando a corsi di istruzione o formazione e i rimanenti 540 (92 %) erano disoccupati o inattivi per motivi personali vari. Il basso tasso di reinserimento deve essere valutato nel contesto del debole mercato del lavoro della regione a seguito della crisi finanziaria ed economica e anche dell'arrivo tardivo dei fondi FEG (cfr. il commento a seguire).

Le autorità spagnole hanno riferito che il contributo del FEG ha consentito loro di realizzare azioni assidue e personalizzate dirette ai lavoratori colpiti per le quali altri fondi sono meno adatti. La maggior parte dei lavoratori partecipanti ha dimostrato grande impegno nei confronti delle misure e l'opinione generale dei partecipanti è risultata molto positiva. Il modello gestionale comprendeva l'uso di una rete estesa di istituzioni e la partecipazione delle autorità locali era considerata un elemento fondamentale per la riuscita dell'attuazione delle misure. Ove possibile, le autorità regionali applicheranno la metodologia del FEG a programmi simili di reinserimento nel lavoro.

Le misure comprendevano: orientamento professionale per individuare l'occupabilità dei lavoratori in esubero e gli ostacoli nel trovare un nuovo lavoro; assistenza assidua nella ricerca di un lavoro/nel reinserimento nel lavoro compresi consulenti personali per aiutare i lavoratori a ricollocarsi sul mercato del lavoro e una "classe attiva" in cui i lavoratori avevano accesso diretto a computer e a portali di ricerca di un lavoro ed erano assistiti da personale qualificato. Le misure di formazione comprendevano: corsi di miglioramento delle competenze, come corsi TI, tecniche di comunicazione orale/scritta e corsi base di imprenditorialità mirati alle esigenze specifiche dei lavoratori di più di 45 anni, dei lavoratori scarsamente qualificati o degli stranieri. Sono anche stati organizzati corsi di gruppo in ambiti in cui le imprese locali avevano identificato deficit di competenze o in settori emergenti che potrebbero offrire opportunità di lavoro in futuro. Alcuni lavoratori hanno ricevuto incentivi finanziari temporanei durante il periodo di ricerca di un lavoro e/o quando accettavano lavori della durata di almeno sei mesi (incentivi di reinserimento).

A causa di ritardi nell'erogazione dei fondi UE, la Spagna aveva iniziato ad attuare la prima serie di misure utilizzando risorse proprie. Poiché non è stato possibile avviare gran parte delle misure programmate prima dei mesi finali del periodo di attuazione del FEG, la Spagna ha anche deciso di continuare ad erogare i servizi personalizzati a sue spese per ulteriori quattro mesi. Le misure aggiuntive successive al periodo di attuazione del FEG hanno consentito alla Spagna di fornire assistenza ad altri 387 lavoratori in esubero (oltre ai 1 100 inizialmente previsti). Sei mesi dopo il periodo di attuazione del FEG il tasso di reinserimento nel lavoro era molto più elevato rispetto a subito dopo il completamento del progetto FEG.

EGF/2009/001 Nord/Centro/Portogallo (prodotti tessili)

Dei 720 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 30 (il 4,2 %) avevano ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione, nove (l'1,3 %) stavano partecipando a corsi di istruzione o formazione e i rimanenti 681 (il 94,6 %) erano disoccupati o inattivi per motivi personali vari. Il tasso di reinserimento deve essere valutato nel contesto del debole mercato del lavoro della regione a seguito della crisi finanziaria ed economica. Altre spiegazioni sono: i bassi livelli di istruzione – il 79% dei lavoratori beneficiari non aveva completato i nove anni di istruzione di base e un ulteriore 13% non aveva completato l'istruzione secondaria – e l'elevato numero di lavoratori con più di 55 anni, per i quali il periodo a disposizione era troppo breve per trarre il massimo vantaggio dall'ampio sostegno all'istruzione.

Le autorità portoghesi hanno riferito che le misure sono state bene accolte dai partecipanti, i quali hanno dichiarato di aver migliorato le proprie competenze professionali e di conseguenza la loro occupabilità, e anche dai servizi di collocamento, che grazie al sostegno del FEG sono riusciti a monitorare le esigenze dei lavoratori disoccupati sparsi in diversi paesi. Il Portogallo ha sottolineato l'importanza di motivare i lavoratori che hanno perso il lavoro, di assicurare il pieno coinvolgimento dei centri di collocamento regionali e di rispettare un calendario per garantire che il periodo di attuazione sia sfruttato al meglio.

Le misure comprendevano assistenza personalizzata nella ricerca di un lavoro per circa un terzo dei lavoratori destinatari, ad esempio, il riconoscimento/la certificazione delle competenze esistenti, la preparazione di percorsi di formazione e reinserimento e una serie di (brevi) moduli di formazione e riconversione, basati sul catalogo nazionale delle qualifiche e offerti da centri di formazione riconosciuti, per quasi tutti i lavoratori destinatari. Altre misure erano specificamente dirette a soddisfare le esigenze delle persone che avevano difficoltà particolari a reinserirsi nel mercato del lavoro. Tali misure erano attuate da enti senza scopo di lucro e comprendevano piani di inserimento personalizzati, assistenza all'inserimento e indennità finanziarie per i lavoratori partecipanti. Sono anche state offerte alcune borse di formazione e sostegno all'imprenditorialità. Per la maggior parte delle misure sono stati firmati accordi di cooperazione tra i lavoratori e gli enti fornitori/di controllo, che specificavano gli obblighi di entrambi.

A gennaio 2011 (un anno dopo il periodo di attuazione del FEG), il tasso di reinserimento aveva raggiunto i 200 lavoratori, il che dimostra che le misure cofinanziate dal FEG hanno continuato a produrre risultati positivi per qualche tempo dopo l'attuazione del FEG.

EGF/2009/002 Nokia/Germania (telefonia mobile)

Dei 1 305 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 385 (il 29,5 %) avevano trovato un nuovo lavoro quattro settimane dopo la fine del periodo di attuazione (compresi 36 che avevano avviato un'attività autonoma), 121 (il 9,3 %) stavano partecipando a corsi di istruzione o formazione e i rimanenti erano disoccupati (737 o il 56,5 %) o inattivi (62 o il 4,8%) per motivi personali vari.

Nonostante la situazione sfavorevole del mercato del lavoro a seguito della crisi mondiale e altri problemi come i livelli di qualifiche relativamente bassi, l'età più avanzata della maggior parte dei lavoratori, la loro scarsa disponibilità a contemplare la mobilità e la loro riluttanza ad accettare un nuovo lavoro pagato meno del precedente, le autorità tedesche considerano i risultati del progetto FEG "abbastanza soddisfacenti".

Secondo la Germania, il FEG è uno strumento utile per integrare e intensificare gli sforzi nazionali per fronteggiare la crisi, in quanto amplia il ventaglio di qualifiche offerte e prolunga il periodo in cui i lavoratori possono ricevere assistenza. La grande maggioranza dei lavoratori che hanno beneficiato del sostegno del FEG erano ex dipendenti della Nokia i quali, dopo aver partecipato alle misure precedenti della Transfergesellschaft (attuate dalle parti sociali per una durata massima di 12 mesi), non si erano ancora reinseriti nel mercato del lavoro. Essi hanno continuato ad essere seguiti assiduamente fino ad un massimo di ulteriori sei mesi nel quadro del progetto FEG e hanno beneficiato di un'ampia gamma di servizi personalizzati, in particolare di assistenza assidua e personalizzata nella ricerca di un lavoro e di misure di formazione, integrate da incentivi finanziari sotto forma di indennità di soggiorno a breve termine ("Transferkurzarbeitergeld") per la durata della loro partecipazione alla formazione e alle misure di reinserimento attive, a condizione che si impegnassero nel progetto FEG a tempo pieno.

I corsi di formazione sono stati scelti con cura nei settori in cui esiste una domanda sul mercato del lavoro e sono stati concepiti per integrare i corsi già offerti dal Fondo sociale europeo o dall'impresa in cui sono avvenuti i licenziamenti. L'offerta comprendeva anche assistenza per chi aveva trovato un'occupazione, per prepararsi al nuovo lavoro, sostegno per futuri imprenditori, orientamento per chi cercava un lavoro all'estero e la creazione di gruppi di pari per conferire responsabilità a determinati gruppi di persone. Il FEG ha consentito alla Germania di garantire un rapporto persone alla ricerca di un lavoro/consulenti molto migliore, un consulente per 40 lavoratori contro il rapporto usuale di un consulente per 200 lavoratori, e i consulenti sono stati scelti in base all'esperienza dei partecipanti. A causa di ritardi nell'erogazione dei fondi del FEG, la Germania aveva iniziato ad attuare le misure iniziali utilizzando risorse proprie e i finanziamenti del FSE.

Ciò ha contribuito a rendere il sostegno cofinanziato dal FEG estremamente personalizzato ed efficace.

Sei mesi dopo la fine del periodo di attuazione, altre 42 persone, precedentemente disoccupate, avevano trovato un nuovo lavoro, portando il numero di lavoratori reinseriti a 427. Il tasso di reinserimento è ulteriormente aumentato due mesi dopo, a dimostrazione che il sostegno cofinanziato dal FEG può avere un impatto positivo anche a più lungo termine.

4.5. Rendiconto finanziario

4.5.1. Contributi erogati dal FEG

Nel 2010 l'autorità di bilancio ha concesso 31 contributi del FEG, per un totale di 83 554 141 EUR, che rappresentano il 16,7 % dell'importo annuo massimo disponibile (tabella 2). I 31 contributi provenivano tutti dal bilancio del 2010, anche se nove sono stati erogati all'inizio del 2011.

A norma dell'articolo 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 [10], che stabilisce il quadro di bilancio del FEG, il FEG non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni EUR, che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente, e/o da stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1B del quadro finanziario. Inoltre, a norma dell'articolo 12 del regolamento FEG, almeno il 25% dell'importo massimo annuale deve rimanere disponibile al 1° settembre di ogni anno per coprire le necessità che si dovessero presentare fino alla fine dell'anno.

Gli stanziamenti d'impegno per i fondi erogati nel 2010 sono stati trasferiti dalla riserva alla linea di bilancio del FEG.

Nel 2010, gli stanziamenti di pagamento sono stati attinti dal bilancio del FSE (19 881 554 EUR) all'inizio dell'anno a causa della prossimità strategica dei due fondi. Per evitare confusione in merito all'uso delle risorse di bilancio, la Commissione ha individuato fonti alternative di stanziamenti di pagamento nel corso dell'anno e sono emerse fonti di sottoutilizzo degli stanziamenti. Sono stati utilizzati 21 381 228 EUR dalla linea di bilancio "Completamento del programma a favore delle imprese: miglioramento del contesto finanziario delle piccole e medie imprese (PMI)". Ulteriori 42 291 359 EUR sono stati identificati e impiegati dalla linea di bilancio "Programma quadro per la competitività e l'innovazione — Programma per l'innovazione e l'imprenditorialità". Le previsioni di investimento di entrambe queste linee di bilancio erano state drasticamente ridotte in conseguenza della crisi finanziaria.

I pagamenti effettuati per il 2010 (83 554 141 EUR) sono stati superiori del 60% rispetto al 2009 (52 349 047 EUR). L'esperienza dimostra che vi è stato un miglioramento dell'efficienza degli Stati membri nell'elaborazione e nella presentazione delle domande di finanziamento del FEG rispetto ai primi anni.

4.5.2. Spese di assistenza tecnica

Secondo l'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1927/2006, nei limiti dello 0,35% delle risorse finanziarie disponibili per l'anno in questione (massimo 1,75 milioni EUR), il FEG può essere utilizzato sotto forma di assistenza tecnica, su iniziativa della Commissione, per attività di informazione, di sostegno amministrativo e tecnico, di monitoraggio, di revisione contabile, di controllo e di valutazione necessarie per l'attuazione del regolamento FEG. Nel 2010, 1 110 000 EUR sono stati messi a disposizione per l'assistenza tecnica [11] per le attività elencate nella tabella 5. Il resto delle risorse potenzialmente disponibili per l'assistenza tecnica nell'anno in questione, pari a 640 000 EUR, non è stato richiesto.

Tabella 5 – Spese di assistenza tecnica nel 2010

Nel corso dell'anno è stato deciso di organizzare due conferenze delle parti interessate del FEG per consultare gli Stati membri, gli organismi di attuazione e le parti sociali sull'attuale regolamento FEG e sui cambiamenti necessari per il futuro dopo il 2011 (prorogare oppure no la deroga legata alla crisi che consente al FEG di fornire assistenza ai lavoratori in esubero in conseguenza della crisi economica e finanziaria mondiale e aumentare il contributo del FEG al 65% dei costi totali) e dopo il 2013 (quando tutto il regolamento FEG dovrà essere oggetto di revisione). Queste consultazioni hanno sostituito i dieci studi di monitoraggio originariamente previsti. Inoltre, era in programma in aprile 2011 un seminario dei revisori del FEG.

4.5.3. Irregolarità segnalate o rettificate

Nel 2010 non è stata segnalata alla Commissione nessuna irregolarità a norma del regolamento FEG. Nel 2010 non è stata rettificata alcuna irregolarità a norma del regolamento FEG.

4.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG

L'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento FEG stabilisce le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG. Nel 2010 è stata chiusa la seconda serie di contributi del FEG dall'istituzione del fondo. Si tratta dei sei contributi a seguire:

Tabella 6 – Casi chiusi nel 2010

(...PICT...)

L'ammontare complessivo di fondi non spesi da rimborsare alla Commissione per questi sei casi è pari a 9 857 484,55 EUR.

I motivi per cui gli Stati membri non hanno utilizzato tutti i contributi del FEG concessi sono diversi. Mentre gli Stati membri sono invitati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto coordinato di servizi personalizzati, è possibile che non tutte le risorse richieste si rivelino necessarie durante l'attuazione delle misure. In alcuni casi, il numero di lavoratori che necessitano di assistenza può essere sopravvalutato, alcuni lavoratori possono preferire misure che costano meno rispetto a misure più costose, alcuni possono partecipare a una misura per un periodo più breve del previsto perché nel frattempo trovano un nuovo lavoro e altri possono non partecipare affatto perché scelgono la pensione anticipata. Anche i ritardi di attuazione delle misure possono spiegare il minor costo. Si prevede che con l'esperienza le previsioni di spesa e di partecipazione dei lavoratori fatte dagli Sati membri diventeranno più precise e gli Stati membri hanno già iniziato ad applicare le lezioni apprese alle domande presentate successivamente. Inoltre, si stanno compiendo notevoli sforzi per semplificare le procedure decisionali e di pagamento dei fondi del FEG in modo da garantire in futuro un uso ottimale del tempo e delle risorse.

4.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione

4.6.1. Informazione e pubblicità

Sito Internet

L'articolo 9 del regolamento (CE) n. 1927/2006 prevede che la Commissione crei "un sito Internet, disponibile in tutte le lingue comunitarie, che offra informazioni sul FEG e una guida sulla presentazione delle domande nonché informazioni aggiornate sulle domande accettate e quelle respinte, mettendo in luce il ruolo dell'autorità di bilancio".

In conformità alle disposizioni dell'articolo 9, il sito Internet del FEG (http://ec.europa.eu/egf) creato dalla Commissione è disponibile in tutte le 23 lingue dell'Unione, compreso l'irlandese. Nel 2010 il sito Internet del FEG ha avuto 80 208 visitatori che hanno consultato 177 654 pagine.

Azioni promozionali realizzate nel 2010

Nel primo trimestre del 2010 è stato realizzato un volantino per evidenziare i principali cambiamenti introdotti dal regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Il volantino, redatto in 23 lingue, è disponibile on line sul sito del FEG. Copie stampate in EN, FR e DE sono state distribuite agli uffici di collocamento pubblici e al grande pubblico.

4.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e le parti sociali

La quinta e la sesta riunione delle persone di contatto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, che rappresentano gli Stati membri, si sono tenute l'11 marzo 2010 a Bruxelles e il 29 e 30 settembre 2010 a Porto. Parte dell'incontro di Porto è stata dedicata alla preparazione delle due revisioni del regolamento FEG che vedranno impegnata la Commissione rispettivamente entro la fine del 2011 e entro la fine del 2013.

4.6.3. Valutazione intermedia del FEG

La Commissione ha avviato i lavori preparatori per la valutazione intermedia del fondo a norma dell'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del regolamento FEG. Le procedure amministrative per concedere in appalto la valutazione erano pressoché concluse alla fine del 2010.

5. Tendenze

Con l'aumento del numero di domande di contributo del FEG, si hanno maggiori dati a disposizione per individuare le tendenze nelle domande presentate ed ottenere una visione globale della direzione delle azioni del Fondo. I dati riportati nei grafici a seguire e nell'allegato 1 si riferiscono alle 73 domande in 25 settori economici ricevute dal gennaio 2007 a dicembre 2010.

Grafico 1: numero di domande ricevute dal 2007 al 2010

(...PICT...)

| 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | Totale |

Legate alla crisi | ------- | ------ | 23 | 24 | 47 |

Legate alla situazione del commercio | 8 | 5 | 6 | 7 | 26 |

Totale | 8 | 5 | 29 | 31 | 73 |

% del totale | 11,0 % | 6,8 % | 39,7 % | 42,5 % | 100,0 % |

Grafico 2: numero di lavoratori destinatari per Stato membro

(...PICT...)

L'Irlanda è al primo posto nell'elenco degli Stati membri con oltre 12 600 lavoratori destinatari di assistenza, seguita dalla Spagna con oltre 9 600 lavoratori, mentre la Repubblica ceca e la Bulgaria occupano gli ultimi posti con 450 e 650 lavoratori destinatari.

Grafico 3: numero di lavoratori destinatari per settore

(...PICT...)

*) al 31/12/2010, i due casi contrassegnati sono compresi in "Costruzione di edifici" (NACE divisione 41).

I settori coinvolti sono innanzitutto e soprattutto il settore automobilistico, con oltre 18 000 lavoratori destinatari, seguito dall'industria tessile (con oltre 11 000 lavoratori destinatari) e dal settore dell'edilizia e delle costruzioni (con poco più di 10 000 lavoratori destinatari) [12].

Grafico 4: contributo medio del FEG per lavoratore destinatario per settore

(...PICT...)

*) al 31/12/2010, i due casi contrassegnati sono compresi in "Costruzione di edifici" (NACE divisione 41).

Il grafico 4 illustra l'importo medio dei contributi del FEG per ogni lavoratore nei diversi settori. I lavoratori del settore della cantieristica navale hanno ricevuto l'importo medio maggiore di aiuti del FEG (poco più di 15 000 EUR per lavoratore), seguiti dal settore dei metalli (circa 9 700 EUR per lavoratore), dal settore della manutenzione di aeromobili (oltre 8 700 EUR per lavoratore) e dal settore dei macchinari e delle apparecchiature (oltre 7 000 EUR per lavoratore). I lavoratori dei settori "mobili", "commercio al dettaglio" e "articoli di abbigliamento" hanno ricevuto i contributi mediamente più bassi (circa 1 000 EUR per lavoratore).

6. Conclusioni

Le tendenze disponibili fino ad oggi evidenziano che le domande di finanziamento del FEG riguardano un numero crescente di settori e sono presentate da un numero crescente di Sati membri. Inoltre, gli Stati membri stanno maturando esperienza nella scelta delle misure più adatte, nella programmazione dell'assistenza ai lavoratori in esubero e nell'utilizzo del FEG per sperimentare nuovi approcci. Lo sviluppo del pieno potenziale del FEG, ad integrare altri strumenti disponibili e in consultazione con i principali soggetti interessati, aiuterà sempre più i lavoratori in esubero, offrendo loro assistenza personalizzata e ad hoc e migliorando così le loro opportunità sul mercato del lavoro.

Allegato 1Domande di finanziamento del FEG per attività economica al 31.12.2010 Numero totale di domande: 73 *) |

| | |

Autoveicoli (NACE: fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, divisione 29) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/001 | FR | Peugeot |

EGF/2007/010 | PT | Lisboa-Alentejo |

EGF/2008/002 | ES | Delphi |

EGF/2008/004 | ES | Castilla y León |

EGF/2009/007 | SE | Volvo |

EGF/2009/009 | AT | Steiermark |

EGF/2009/013 | DE | Karmann |

EGF/2009/019 | FR | Renault |

EGF/2010/002 | ES | Cataluña |

EGF/2010/004 | PL | Wielkopolskie |

EGF/2010/015 | FR | Peugeot |

EGF/2010/023 | ES | Lear |

EGF/2010/031 | BE | General Motors Belgio |

Prodotti tessili (NACE: industrie tessili, divisione 13) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/005 | IT | Sardegna |

EGF/2007/006 | IT | Piemonte |

EGF/2007/007 | IT | Lombardia |

EGF/2008/001 | IT | Toscana |

EGF/2008/003 | LT | Alytaus tekstilė |

EGF/2008/005 | ES | Cataluña |

EGF/2009/001 | PT | North/Centre |

EGF/2009/004 | BE | Oost-West Vlaanderen |

EGF/2009/005 | BE | Limburg |

EGF/2010/009 | ES | Valencia |

Abbigliamento (NACE: confezione di articoli di abbigliamento, divisione 14) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/008 | MT | Prodotti tessili |

EGF/2009/018 | LT | Articoli di abbigliamento |

EGF/2010/003 | ES | Galicia |

EGF/2010/014 | SI | Mura |

Stampa (NACE: stampa e riproduzione su supporti registrati, divisione 18) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/026 | NL | Noord Holland and Utrecht |

EGF/2009/027 | NL | Noord Brabant and Zuid Holland |

EGF/2009/028 | NL | Limburg |

EGF/2009/029 | NL | Gelderland and Overijssel |

EGF/2009/030 | NL | Drenthe |

EGF/2010/027 | NL | N Brabant Div 18 |

EGF/2010/028 | NL | Overijssel Div 18 |

EGF/2010/029 | NL | Z Holland/Utrecht Div 18 |

EGF/2010/030 | NL | N Holland/Flevoland Div 18 |

Macchinari e apparecchiature (NACE: fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a., divisione 28) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/015 | DK | Danfoss Group |

EGF/2009/031 | DK | Linak |

EGF/2010/001 | DK | Nordjylland |

EGF/2010/006 | PL | H.Cegielski-Poznań |

EGF/2010/013 | PL | Podkarpackie |

EGF/2010/017 | DK | Midtjylland machinery |

EGF/2010/018 | DE | Heidelberger Druckmaschinen |

EGF/2010/022 | DK | LM Glasfiber |

Apparecchi elettronici (NACE: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, divisione 26) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/023 | PT | Qimonda |

EGF/2010/008 | AT | AT&S |

EGF/2010/011 | NL | NXP Semiconductors |

Telefonia mobile (NACE: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, divisione 26) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/003 | DE | BenQ |

EGF/2007/004 | FI | Perlos |

EGF/2009/002 | DE | Nokia |

Costruzione di edifici (NACE: costruzione di edifici, divisione 41) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/011 | NL | Heijmans |

EGF/2009/017 | LT | Costruzioni |

EGF/2010/019 | IE | Costruzione di edifici 41 |

Lavori di costruzione specializzati (NACE: lavori di costruzione specializzati, divisione 43) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/020 | IE | Lavori di costruzione 43 |

Architettura e ingegneria (NACE: attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi e analisi tecniche, divisione 71) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/021 | IE | Costruzioni 71 |

Metalli (NACE: attività metallurgiche, divisione 24) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/022 | BG | Kremikovtsi AD (non ammissibile) |

EGF/2010/007 | AT | Steiermark-Niederoesterreich |

Elettrodomestici (NACE: fabbricazione di apparecchiature elettriche, divisione 27) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/006 | IT | Gruppo Merloni |

EGF/2009/010 | LT | AB Snaige |

Commercio al dettaglio (NACE: commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli, divisione 47) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/010 | CZ | Unilever |

EGF/2010/016 | ES | Aragon |

Computer (NACE: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, divisione 26) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/008 | IE | Dell |

Commercio all'ingrosso (NACE: commercio all'ingrosso, escluso quello di autoveicoli e di motocicli, divisione 46) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/012 | NL | Noord Holland ICT |

Manutenzione di aeromobili (NACE: riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, divisione 33) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/021 | IE | SR Technics |

Editoria (NACE: attività editoriali, divisione 58) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/024 | NL | Noord Holland and Zuid Holland |

Mobili (NACE: fabbricazione di mobili, divisione 31) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/016 | LT | Mobili |

Vetro (NACE: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, divisione 23) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/012 | IE | Waterford Crystal |

Pietra/marmo (NACE: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, divisione 23) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/005 | ES | Valencia |

Ceramica (NACE: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, divisione 23) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/014 | ES | Valencia |

Carpenteria e falegnameria (NACE: industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili, divisione 16) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/020 | ES | Castilla La Mancha |

Servizi finanziari (NACE: prestazione di servizi finanziari (ad esclusione di assicurazioni e fondi pensione), divisione 64) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/024 | NL | ABN Amrobank |

Costruzione di navi (NACE: fabbricazione di altri mezzi di trasporto, divisione 30) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/025 | DK | Odense Steel Shipyard |

Fabbricazione di scarpe (NACE: confezione di articoli in pelle e simili, divisione 15) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/026 | PT | Rohde |

*) le quattro domande a seguire sono state ritirate dagli Stati membri (al 31/12/2010) e non sono comprese nell'elenco né nelle statistiche: |

| | |

EGF/2007/002 | FR | Renault |

EGF/2007/009 | ES | Delphi |

EGF/2009/003 | AT | Magna Steyr |

EGF/2009/025 | NL | Noord Brabant |

[1] Regolamento (CE) n. 1927/2006, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1, rettificato da GU L 48 del 22.2.2008, pag. 82, per tutte le lingue, e da GU L 202 del 31.7.2008, pag. 74, solo per la lingua inglese.

[2] Regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 167 del 29.6.2009).

[3] Macchinari e apparecchiature (6), industria automobilistica (5), stampa (4), apparecchi elettronici (2), commercio al dettaglio (2), articoli di abbigliamento (2), prodotti tessili (1), costruzione di edifici (1), lavori di costruzione specializzati (1), architettura e ingegneria (1), servizi finanziari (1), costruzione di navi (1), fabbricazione di scarpe (1), pietra/marmo (1), commercio all'ingrosso (1), metalli (1).

[4] I tre casi irlandesi riguardanti il settore delle costruzioni (EGF/2010/019, 020 e 021) non sono stati considerati perché una ripartizione è stata fornita solo nel 2011.

[5] 2009ESFN451 Stichting Opleidings- en ontwikkelingsfonds voor semiconductor productiebedrijven.

[6] 2008ESFN226 (periodo di attuazione del progetto dall'1.4.2009 al 31.3.2010) e 2008ESFB295 (periodo di attuazione del progetto dall'1.11.2009 al 31.10.2010).

[7] Comprese "formazione per una maggiore possibilità di impiego" e "preparazione alle procedure di valutazione e di assegnazione delle qualifiche professionali nazionali".

[8] SEC(2010) 993 definitivo del 30.8.2010.

[9] La tabella è stata compilata dalla Commissione sulla base delle misure attuate dagli Stati membri, come riportato nelle rispettive valutazioni finali. Le categorie di misure si basano, ma non corrispondono esattamente alla metodologia Eurostat descritta in "Labour market policy database – Methodology – Revision of June 2006" (Banca dati sulla politica del mercato del lavoro – Metodologia - Revisione del giugno 2006). Alcune delle misure cofinanziate, come le indennità per la ricerca di un lavoro, le indennità di formazione e le indennità di soggiorno nel corso di misure attive del mercato del lavoro, non rientrano in nessuna delle categorie di Eurostat.

[10] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

[11] GU L 154 del 19.6.2010, pag. 27.

[12] Per una ripartizione più dettagliata si veda l'allegato 1.

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