52009DC0085

Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - Regione amministrativa speciale di Macao: relazione annuale 2008 /* COM/2009/0085 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 26.2.2009

COM(2009) 85 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Regione amministrativa speciale di Macao: relazione annuale 2008

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Regione amministrativa speciale di Macao: relazione annuale 2008

Sintesi

Nove anni dopo il passaggio alla Cina, per Macao resta soddisfacente l’applicazione del principio “un paese, due sistemi”, che permette di preservare le caratteristiche della società e dello stile di vita del territorio, lo Stato di diritto e le libertà fondamentali. Nel 2008, la cooperazione con l'UE, favorita da un reciproco atteggiamento pragmatico, ha continuato ad intensificarsi e si rafforzerà ulteriormente grazie al programma dell'UE di promozione degli scambi commerciali "EU Business Information Programme". La notevole ripresa dell'economia di Macao, iniziata nel 2002 essenzialmente a seguito della liberalizzazione e del conseguente boom delle case da gioco nonché ad un accesso privilegiato ai mercati continentali, è ora minacciata dalla crisi finanziaria mondiale. Il governo della regione amministrativa speciale (RAS) di Macao è consapevole dei problemi che deve affrontare nei settori sociale, ambientale e amministrativo. Si tratta di sfide che orientano i rapporti del governo con i paesi vicini nella regione del delta del fiume Pearl nonché le sue relazioni internazionali, in particolare la cooperazione con l'UE.

Introduzione

Sono passati nove anni da quando Macao è diventata una regione amministrativa speciale della Repubblica popolare cinese. Nel 1999, la Commissione si è impegnata a pubblicare relazioni annuali sugli sviluppi registrati nella regione amministrativa speciale di Macao. La presente relazione si riferisce al 2008.

La riunificazione di Macao con la Cina continentale poggia sul principio “un paese, due sistemi” stabilito nella legge fondamentale (Basic Law) di Macao adottata nel 1993 dal Congresso nazionale del popolo della Repubblica popolare cinese. La legge fondamentale garantisce che per 50 anni a Macao restino immutati l'organizzazione, il contesto imprenditoriale, lo Stato di diritto nonché la protezione dei diritti e delle libertà fondamentali precedenti alla riunificazione. Tale principio ha continuato a dimostrarsi efficace.

Evoluzione politica ed economica

Il 2008 è stato un anno difficile per la RAS di Macao, benché negli ultimi cinque anni, dopo la liberalizzazione della normativa sul gioco d'azzardo, la regione abbia registrato una crescita economica media superiore al 20%. Il boom economico verificatosi grazie ai casinò ha fatto di Macao uno dei luoghi più ricchi dell'Asia. Per il 2007, il PIL procapite (36.357 USD) è stato doppio rispetto a quello del 2003 (17.805 USD).

Nel primo trimestre del 2008, l'economia di Macao è cresciuta del 33%, grazie alle entrate delle case da gioco, che rappresentano circa i due terzi del PIL. Nei due trimestri successivi, però, la crescita si è ridotta rispettivamente al 22% e all'11%. Anche gli investimenti nell'edilizia e nei macchinari hanno subito un brusco rallentamento, soprattutto a seguito del graduale completamento di grandi progetti di costruzione. Le esportazioni di merci hanno continuato a ridursi a seguito della riduzione del commercio di tessili, che rappresenta ancora circa il 60% del totale delle esportazioni di Macao.

L'economia di Macao ha raggiunto un livello di piena occupazione grazie ai posti di lavoro generati dal settore del gioco (nel terzo trimestre del 2008, il tasso di disoccupazione è stato del 3,1%). Tuttavia, la forte crescita economica ha posto sotto pressione il mercato del lavoro, in particolare nelle categorie più specializzate. Ciò ha spinto le aziende a cercare personale anche all'estero con un conseguente flusso di lavoratori non residenti in entrata. L'inflazione si è mantenuta a livelli molto elevati, attorno all'8-9% per la maggior parte dell'anno. I prezzi delle proprietà immobiliari e degli affitti sono aumentati molto più velocemente dei salari. Mantenere i prezzi ad un livello stabile è diventato un obiettivo da perseguire per il governo della RAS di Macao, che ha introdotto indennità e programmi sociali, tra cui le riforme della sanità e dell'istruzione, per alleviare la situazione dei gruppi a più basso reddito.

Dopo un periodo di rapida espansione, l'industria dei casinò di Macao è entrata in una fase di assestamento. Nell'aprile 2008, Edmund Ho, il capo dell'esecutivo di Macao, ha annunciato il congelamento delle licenze d’esercizio dei giochi e di nuovi terreni destinati allo sviluppo di casinò. Il numero delle licenze d’esercizio dei giochi, a Macao, resta adesso limitato a sei e Ho ha dichiarato che tale restrizione resterà in vigore per "un lungo periodo di tempo". Al fine di ridurre l'intensità della concorrenza tra gestori di casinò, il governo di Macao lo scorso agosto ha varato una legge che limita i livelli delle commissioni per gli organizzatori di viaggi per giocatori (junket), che forniscono la maggior parte del settore VIP (stimato a circa il 70% del totale delle entrate del gioco).

La Cina continua ad avere una forte influenza sullo sviluppo economico di Macao, poiché il pilastro principale dell'economia della regione amministrativa speciale, l'industria del turismo e del gioco, dipende fortemente dall'apporto dei turisti provenienti dalla Cina continentale. Tuttavia, le preoccupazioni causate dalla rapida crescita di Macao hanno spinto il governo centrale ad inasprire gradualmente, prima nel giugno e poi nel settembre 2008, le restrizioni sui rilasci dei visti ai residenti della Cina continentale che desiderano recarsi a Macao.

La crisi finanziaria mondiale ha avuto ripercussioni sul finanziamento dello sviluppo di nuovi casinò e di nuovi hotel a Macao. Alcuni dei maggiori promotori di casinò di Macao hanno sospeso i nuovi progetti o hanno ritardato i loro piani di investimento a causa di difficoltà finanziarie. Ciò ha significato la perdita di occupazione per migliaia di persone, con conseguenze immediate sull'economia di Macao.

Pertanto Macao sta cercando di diversificare la propria economia affiancando all'industria del gioco attività connesse con congressi ed esposizioni. Per dare una mano ai settori del turismo e della ristorazione, in agosto il governo della RAS di Macao ha abolito la tassa sul consumo del vino e di tutte le bevande alcoliche. Il governo ha inoltre soppresso i dazi sul carburante al fine di alleviare la pressione inflazionistica dovuta ai prezzi dell'energia.

Nel 2003, Macao e la Cina continentale hanno firmato un accordo quadro denominato CEPA (Closer Economic Partnership Arrangement), simile all'accordo concluso tra Hong Kong e la Cina continentale. Dal 2004, data di applicazione dell'accordo, al giugno 2008, hanno beneficiato del CEPA 346 società di Macao operanti nel settore dei servizi. I settori della logistica e dei trasporti sono stati quelli che hanno maggiormente beneficiato dell'accordo, seguiti dai settori dei congressi e delle esposizioni, della consulenza manageriale e dei servizi connessi all'edilizia e alla distribuzione. Tuttavia, i benefici di cui hanno usufruito le società commerciali sono stati limitati.

Macao continua a svolgere un ruolo importante come piattaforma per le relazioni internazionali della Cina con il Portogallo e i paesi di lingua portoghese. In tale contesto, si nota un rinnovato interesse nella lingua e nella cultura portoghese. A ciò contribuiscono gli stretti legami della Cina con il Brasile e con i paesi africani di lingua portoghese.

Si è anche registrato un incremento del numero di studenti della Cina continentale che frequentano istituti di istruzione superiore di Macao.

Nel suo discorso politico annuale, tenuto l'11 novembre 2008, il capo dell'esecutivo, Edmund Ho, ha chiarito che la sua priorità per il 2009 è assicurare la stabilità economica di Macao nel contesto della crisi finanziaria mondiale. Edmund Ho ha annunciato un piano di investimento di 10,2 miliardi di MOP (1 miliardo di EUR) destinato a opere di infrastruttura, compresi interventi di miglioramento a siti del patrimonio culturale e a strutture abitative pubbliche. Egli ha inoltre offerto una serie di incentivi volti ad aiutare i residenti e le piccole e medie imprese, compresi sussidi per nuovi alloggi e per il pagamento delle spese di gestione familiare, sgravi di imposta sui salari e contributi in contanti fino a 5.000 MOP (circa 500€) ai residenti.

Il 22 ottobre 2008, il capo dell'esecutivo, Edmund Ho, ha presentato il suo piano per l'adozione di norme in materia di sicurezza nazionale, conformemente all'articolo 23 della legge fondamentale. L'articolo 23 impone alla SAR di Macao di adottare autonomamente norme intese a vietare qualsiasi atto di tradimento, secessione, sedizione o sovversione contro il Governo popolare centrale o acquisizione illegale di segreti, a vietare ad organizzazioni o organismi politici esteri di condurre attività politiche nella Regione, nonché a vietare ad organizzazioni o organismi politici della Regione di instaurare legami con organizzazioni o organismi politici esteri. Il capo dell'esecutivo, Edmund Ho, ha lanciato una consultazione pubblica della durata di 40 giorni, conclusasi il 30 novembre 2008, sulla legge relativa alla sicurezza nazionale. Questo al fine di garantire che l'assemblea legislativa possa adottarla entro la fine del suo mandato, che scade il 19 dicembre 2009. La legge sulla sicurezza nazionale copre sette reati, tra cui atti di tradimento, secessione, sedizione o sovversione contro il governo centrale, nonché il furto di segreti di Stato. La Commissione europea spera fortemente che la legge sulla sicurezza nazionale, che segue attualmente il suo iter legislativo, non leda i diritti e le libertà fondamentali contenute nella legge fondamentale.

Il sistema giudiziario e gli organi responsabili dell’applicazione della legge a Macao continuano a registrare risultati positivi. Lo dimostra il fatto che, il 30 gennaio 2008, l'ex segretario ai trasporti e ai lavori pubblici, Ao Man-long, è stato giudicato colpevole di essersi lasciato corrompere con milioni di MOP e di avere abusato del proprio potere per aiutare promotori immobiliari a vincere appalti di costruzione. La condanna è stata di 27 anni di reclusione. Il capo dell'esecutivo ha giudicato la sentenza giusta e la decisione del tribunale conforme alle leggi.

Il 2008 è stato caratterizzato da diverse proteste, di entità tuttavia ben più ridotta rispetto alla protesta del May Day del 2007, sfociata in violenze dopo gli scontri tra dimostranti e polizia. Le proteste del 2008 sono state pacifiche. I dimostranti chiedevano al governo un miglioramento delle condizioni economiche della popolazione e, di fronte al flusso di ingresso dei non residenti, l'attribuzione di una precedenza ai residenti nelle opportunità di lavoro.

Cooperazione UE-Macao

Macao continua ad essere un partner importante per l'UE. La regione vanta un notevole patrimonio culturale europeo e condivide con l'UE valori simili in settori quali l'economia, l'ambiente, l'istruzione e la cultura. Le relazioni UE-Macao si sviluppano nel quadro dell'accordo commerciale e di cooperazione firmato nel 1992 dalla Commissione e da Macao. La riunione del 2008 del comitato misto, che ai sensi dell'accordo quadro si riunisce su base annua, è stata spostata al febbraio 2009.

Gli scambi bilaterali di merci tra l’UE e Macao hanno continuato a ridursi in seguito al calo delle importazioni di abbigliamento da Macao dovuto al graduale smantellamento dell’accordo sui tessili e sull’abbigliamento. Nei primi nove mesi del 2008, le importazioni da Macao sono scese del 48% circa, attestandosi a 190 milioni di euro. Anche le esportazioni dell'UE verso Macao hanno subito una flessione del 10,2%, riducendosi a 131 milioni di euro.

La comunicazione della Commissione europea "L'Unione europea, Hong Kong e Macao: prospettive di cooperazione 2007-2013" resta il quadro politico guida per le attività di cooperazione dell'UE con Macao. Il documento fissa diversi obiettivi ambiziosi per promuovere le relazioni UE-Macao approfondendo ed ampliando la cooperazione in sette settori prioritari: commercio e dogane; finanze; contatti interpersonali; trasporti; ambiente; salute e sicurezza alimentare.

L'applicazione delle misure di cooperazione politica e normativa concordate in questi sette settori è stata incentivata dal lancio, nel 2008, del programma dell'UE di promozione degli scambi commerciali "European Union Business Information Programme" (EUBIP) per Hong Kong e Macao, nell'ambito del quale, fino al 2011, verranno gestite azioni basate sui contenuti. L'EUBIP sarà uno strumento atto a promuovere una migliore mutua comprensione e a condividere conoscenze e migliori pratiche tra Macao e l'Unione europea grazie a svariate attività di cooperazione bilaterale in aree quali scambi e investimenti, norme, proprietà intellettuale, ambiente, trasporti e logistica, salute e sicurezza alimentare e dei prodotti. Nell'agosto 2008, è stato pubblicato un invito a presentare proposte e il contratto è stato aggiudicato ad un consorzio guidato dalla Camera di commercio europea di Hong Kong e con una forte partecipazione di Macao, in particolare l'Istituto di promozione del commercio e degli investimenti di Macao (IPIM) e l'Istituto di studi europei di Macao (IEEM). L'EUBIP è stato firmato a Macao nel dicembre 2008 e dovrebbe essere pienamente operativo all'inizio del 2009.

L'ambiente è una delle principali preoccupazioni del governo della RAS di Macao e sarà il punto centrale di una delle attività di cooperazione nell'ambito dell'EUBIP. Le autorità di Macao stanno concentrando i loro sforzi sui problemi della salinità dell'acqua, della promozione dell'efficienza energetica e sulla sensibilizzazione della popolazione alla tutela ambientale. Inoltre, Macao sta tentando di potenziare il proprio ruolo di piattaforma per gli scambi su questioni ambientali tra la regione del delta del fiume Pan-Pearl e l'UE. La Commissione ha notato che il governo della RAS di Macao ha posto consistenti risorse nella guida dell'organizzazione, a Macao, di un forum ed esposizione internazionale di cooperazione ambientale, volto a promuovere la consapevolezza internazionale circa la tutela ambientale e lo sviluppo della società. Il forum ed esposizione internazionale di cooperazione ambientale di Macao (MIECF) si è svolto nell'aprile 2008, con la partecipazione della Commissione europea e degli Stati membri. Un secondo forum è previsto per il 2009.

La cooperazione UE-Macao ha compiuto progressi in diversi settori. Macao ha proposto alla Commissione di dare il via ad una seconda fase del programma di cooperazione UE-Macao in campo giuridico, dopo il positivo completamento della prima fase nel 2007, al fine di rafforzare le competenze della pubblica amministrazione e dei settori giudiziario e giuridico. Nel gennaio 2008 sono iniziati i contatti tra alti funzionari della Commissione e il segretario alle Finanze di Macao, Francis Tam, per individuare possibili strumenti di cooperazione nel settore della tassazione dei redditi da risparmio. La Commissione ha anche contribuito alla partecipazione congiunta dell'UE, con gli Stati membri, alla Macao International Fair (MIF) in ottobre 2008 con un importante stand dell'UE. La Commissione ha contribuito alla cattedra Jean Monnet dell'Università di Macao, partecipando alla riuscita conferenza Jean Monnet in maggio.

Prospettive

Il 2009 sarà un anno importante per la RAS di Macao, in quanto è l'anno in cui ricorre il decimo anniversario del passaggio di Macao alla Repubblica popolare cinese.

Nel 2009 sono anche previste le elezioni dell'assemblea legislativa e del capo dell'esecutivo. Queste elezioni segneranno una tappa importante nel processo elettorale di Macao. Per Macao il suffragio universale non rappresenta una questione controversa (come è stato invece per Hong Kong). Per la legge fondamentale di Macao, a differenza di quella di Hong Kong, il suffragio universale non rappresenta il fine ultimo dello sviluppo costituzionale. Tuttavia, essa prevede la possibilità di modificare il metodo di selezione del capo dell'esecutivo e dei membri dell'assemblea legislativa. Nel febbraio 2008, il segretario all'amministrazione e alla giustizia, Florinda Chan, ha proposto alcune modifiche delle leggi elettorali di Macao. Queste mirano a ottimizzare le procedure di registrazione dei votanti e a combattere la corruzione. Tra gli obiettivi non figurano né il suffragio universale, né l'incremento del numero di seggi all'assemblea nazionale votati direttamente. Florinda Chan ha affermato che tali cambiamenti contribuiranno a facilitare il processo elettorale e ha posto l'accento sul fatto che lo sviluppo democratico non equivale necessariamente ad introdurre un maggior numero di seggi attribuiti nella legislatura. Queste modifiche sono in linea con le dichiarazioni rilasciate dal capo dell'esecutivo Ho nel suo discorso politico annuale per il 2008 (tenuto nel novembre 2007), nel corso del quale egli ha sottolineato che sarebbe impossibile prevedere elezioni dirette nel 2009 o immediatamente dopo. La Commissione incoraggia la SAR di Macao ad adottare misure che favoriscano l'instaurarsi di un processo elettorale più rappresentativo.

Edmund Ho, il primo ed unico capo dell'esecutivo della SAR di Macao dal passaggio alla Repubblica popolare cinese, terminerà il proprio incarico alla fine del 2009. Prima di tale data, Ho dovrà impegnarsi per salvaguardare la stabilità economica di Macao nel quadro della crisi finanziaria mondiale e per mantenere la posizione del territorio quale centro turistico dell'Asia.

Nel 2009, la cooperazione dell'UE con Macao può essere estesa alle questioni ambientali, quali la disponibilità dell'acqua, l'inquinamento dell'aria e la gestione dei rifiuti, al rafforzamento del quadro amministrativo e giuridico, all'incremento degli scambi interpersonali e alla promozione del patrimonio culturale di Macao.

La Commissione continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi istituzionali, economici e sociali di Macao e a sostenere l'attuazione del principio "un paese, due sistemi".