11.9.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 218/107


Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria

COM(2008) 803 def. — 2008/0233 (AVC)

alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1080/2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale per quanto riguarda l'ammissibilità degli investimenti a favore dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili nell'edilizia abitativa

COM(2008) 838 def. — 2008/0245 (COD)

e alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo dell'FSE

COM(2008) 813 def. — 2008/0232 (COD)

2009/C 218/21

Il Consiglio, in data 9 e 15 dicembre 2008 ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 262 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alle seguenti proposte:

«Proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria»

«Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1080/2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale per quanto riguarda l'ammissibilità degli investimenti a favore dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili nell'edilizia abitativa»

«Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo dell'FSE»

La sezione specializzata Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 2 febbraio 2009, sulla base del progetto predisposto dal relatore CEDRONE.

Il Comitato economico e sociale europeo, in data 25 febbraio 2009, nel corso della 451a sessione plenaria, ha adottato il seguente parere con 164 voti favorevoli, 2 voti contrari e 14 astensioni.

1.   Conclusioni e raccomandazioni

1.1

Il CESE prende atto delle tre proposte formulate dalla Commissione nel contesto della crisi finanziaria in atto e volte, in questa fase di rallentamento, a stimolare l'economia reale attraverso un adattamento e una semplificazione di talune disposizioni dei fondi strutturali.

1.2

Il CESE approva queste proposte, formulando nel contempo le seguenti osservazioni.

2.   Motivazione

2.1

Da molti anni il CESE reclama la semplificazione amministrativa della legislazione comunitaria e il suo adattamento alle esigenze della realtà concreta. In questo contesto, il CESE accoglie positivamente le proposte formulate dalla Commissione, che permetteranno ai fondi strutturali dell'Unione europea di reagire in modo più adeguato alle sfide poste dalla crisi finanziaria ed economica attuale.

2.2

Il CESE ricorda che si riscontrano nella gestione dei fondi strutturali altri problemi amministrativi e finanziari; incoraggia la Commissione ad avanzare proposte per risolvere questi problemi legati al livello di prefinanziamento dei progetti, ai tempi eccessivamente lunghi dei pagamenti, alla sostenibilità dei progetti proposti e alle regole de minimis.

2.3

Il CESE sottolinea che la semplificazione amministrativa perseguita deve effettivamente portare a una messa a disposizione rapida dei fondi stanziati in modo da avere un impatto positivo e immediato sulla ripresa dell'economia reale.

2.4

Il CESE esprime anche l'auspicio che i fondi sbloccati da queste misure possano essere indirizzati, per quanto possibile (prioritariamente) alle PMI (per esempio le PMI del settore edilizio per quanto riguarda la proposta sull'efficienza energetica dell'edilizia abitativa) e alle organizzazioni dell'economia sociale.

2.5

Infine il CESE chiede che la Commissione completi rapidamente le sue riflessioni in materia di semplificazione nei fondi strutturali per accelerare la reattività della politica di coesione in questo periodo di crisi economica attuale e anche al di là della crisi stessa.

Bruxelles, 25 febbraio 2009

Il presidente

del Comitato economico e sociale europeo

Mario SEPI