52007DC0621

Comunicazione della Commissione - Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo /* COM/2007/0621 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 19.10.2007

COM(2007) 621 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo

1. INTRODUZIONE

Riconoscendo il ruolo cruciale che il turismo svolge per l'economia dell'UE, la Commissione nel marzo 2006 ha adottato una politica del turismo rinnovata[1], con l'obiettivo principale di contribuire a " migliorare la concorrenzialità dell’industria europea del turismo e creare più posti di lavoro e di qualità migliore grazie alla crescita sostenibile del turismo in Europa e a livello mondiale ". La Commissione ha anche riconosciuto esplicitamente che "considerare la crescita e l'occupazione come il traguardo immediato va di pari passo con la promozione di obiettivi sociali e ambientali" ed ha annunciato la preparazione dell'Agenda europea 21 per il turismo, basata sui risultati dei lavori del Gruppo per la sostenibilità del turismo[2] (GST) presentati nel rapporto " Azione per un turismo europeo più sostenibile" [3] , pubblicato nel febbraio 2007.

Il turismo è infatti una delle attività economiche che possiedono il maggiore potenziale per generare crescita e posti di lavoro nell'UE. Nella definizione più limitativa[4], il turismo contribuisce attualmente per il 4% alla creazione del PIL nell'UE, con percentuali variabili dal 2% in molti nuovi Stati membri al 12% a Malta. Il suo contributo indiretto alla creazione del PIL è molto più elevato, il turismo genera indirettamente oltre il 10% del PIL dell'UE e fornisce circa il 12% di tutti i posti di lavoro.

La sua particolare importanza consiste nell'offrire possibilità di occupazione ai giovani, che rappresentano in tale settore il doppio della forza lavoro rispetto agli altri settori economici[5]. Negli ultimi anni la crescita dell'occupazione nel settore turistico è stata notevolmente più elevata che nel resto dell'economia; tale settore ha quindi contribuito in modo significativo agli obiettivi di Lisbona relativi alla creazione di posti di lavoro più numerosi e di qualità migliore. Nei prossimi anni l'importanza del turismo nell'economia dell'UE continuerà ad aumentare; secondo le previsioni la crescita annua della domanda in tale settore sarà leggermente superiore al 3%[6].

Raggiungere l'equilibrio tra uno sviluppo autonomo delle destinazioni e la tutela dell'ambiente, da un lato, e lo sviluppo di un'attività economica competitiva, dall'altro lato, può essere un'impresa difficile. Il lavoro del Gruppo per la sostenibilità del turismo ha comunque confermato che tale attività economica può creare sinergie più di ogni altra interagendo con l'ambiente e la società in modo assiduo. Lo sviluppo delle destinazioni turistiche è infatti strettamente collegato al loro contesto ambientale, alle caratteristiche culturali, all'interazione sociale, alla sicurezza e al benessere delle popolazioni locali. Tali prerogative fanno del turismo la forza motrice per la tutela e lo sviluppo delle destinazioni, direttamente attraverso la sensibilizzazione ed il sostegno economico nei loro confronti, e indirettamente fornendo una giustificazione economica per la fornitura di tale sostegno da parte di altri.

Le tendenze e le priorità globali cambiano, oggi più che mai il turismo deve restare concorrenziale tenendo però presente la sostenibilità e riconoscendo che, a lungo termine, la concorrenzialità dipende dalla sostenibilità. Il cambiamento climatico viene attualmente considerato una tematica fondamentale e l'industria turistica è chiamata a contribuire alla riduzione delle emissioni responsabili dell'effetto serra, mentre le destinazioni sono invitate ad adeguarsi ai cambiamenti del modello della domanda e a modificare di conseguenza i tipi di offerta turistica.

Il futuro del turismo europeo di basa sulla qualità dell'esperienza dei turisti; essi riconosceranno che le località attente all'ambiente, al loro personale e alle comunità locali avranno anche maggiore attenzione nei loro confronti. Integrando l'attenzione per la sostenibilità nelle loro attività, gli operatori del settore proteggeranno i vantaggi competitivi che fanno dell'Europa la destinazione turistica più attraente al mondo, la sua intrinseca diversità e varietà di paesaggi e culture. Inoltre affrontando la tematica della sostenibilità in modo socialmente responsabile[7] si aiuterà l'industria turistica ad innovare i suoi prodotti e servizi e a migliorarne la qualità ed il valore.

L'" Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo " presentata in questa comunicazione rispetta quindi un impegno a lungo termine assunto dalla Commissione europea[8] e sostenuto da altre istituzioni europee[9]. L'Agenda si basa sul rapporto del Gruppo per la sostenibilità del turismo e sui risultati della corrispondente consultazione pubblica[10]. L'Agenda rappresenta un ulteriore contributo all'attuazione della strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l'occupazione[11] e della strategia rinnovata per lo sviluppo sostenibile[12].

2. AGENDA PER UN TURISMO EUROPEO SOSTENIBILE E COMPETITIVO

Per raggiungere l'equilibrio tra il benessere dei turisti, le esigenze del contesto naturale e culturale, lo sviluppo e la concorrenzialità delle destinazioni e delle aziende serve una strategia politica integrata ed olistica, in cui tutte le parti in causa condividano gli stessi obiettivi.

2.1. Obiettivi per la sostenibilità del turismo e questioni da affrontare

Il quadro comunitario attuale per l'elaborazione delle politiche economiche, sociali ed ambientali basate sulla partnership per la crescita e l'occupazione e sulla strategia per lo sviluppo sostenibile forniscono un ambiente adeguato per la realizzazione degli obiettivi della presente "Agenda": creare prosperità economica, coesione ed equità sociale nonché tutela ambientale e culturale[13].

Questi obiettivi dovrebbero anche guidare le strategie e le iniziative degli operatori del turismo europei che influiscono sull'impatto del turismo estero dall'Europa, nonché orientare il sostegno al turismo quale strumento di sviluppo sostenibile per i paesi ospiti.

Perseguendo tali obiettivi vanno affrontate varie tematiche[14] tipiche del settore turistico. Esse comprendono prevalentemente la conservazione e la gestione sostenibili delle risorse naturali e culturali, la riduzione al minimo dell'impiego di tali risorse e dell'inquinamento delle destinazioni turistiche, ovvero della produzione di rifiuti, la gestione del cambiamento a favore del benessere della comunità, la riduzione dell'effetto stagionale sulla domanda, affrontare l'impatto ambientale dei trasporti connessi al turismo, il rendere disponibile a tutti senza discriminazioni le esperienze turistiche ed il miglioramento della qualità del lavoro nel settore turistico, anche affrontando la questione dell'occupazione illegale di cittadini dei paesi terzi nel quadro della politica comunitaria sulle migrazioni[15]. Un'altra azione necessaria, condizione fondamentale per uno sviluppo positivo del settore[16] è garantire la sicurezza sia per i turisti che per le comunità locali nelle quali vengono offerti i servizi turistici.

Queste tematiche non sono fissate nello spazio o nel tempo. La priorità che sarà loro attribuita, il modo in cui saranno affrontate e le conseguenti possibilità delle quali ci si potrà avvalere possono variare da un posto all'altro.

Le parti in causa devono continuare ad anticipare i cambiamenti e ad adeguarvicisi. Le politiche e le iniziative devono tenere conto dell'influsso delle tematiche ambientali, quali il cambiamento climatico[17] e la scarsità delle risorse idriche[18], sull'offerta e sulla domanda, degli sviluppi tecnologici o di altre questioni politiche, economiche e sociali. La serie di tematiche da affrontare dovrà quindi essere aggiornata regolarmente, in collaborazione con tutte le parti in causa.

2.2. Un quadro d’azione

Per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda ed affrontare le suddette tematiche serve un'azione coerente che può essere sostenuta da adeguate politiche pubbliche: gestione sostenibile delle destinazioni, integrazione dell'aspetto "sostenibilità" da parte delle aziende e sensibilizzazione dei turisti in merito a tale aspetto.

Una gestione sostenibile delle destinazioni è cruciale per lo sviluppo del turismo, specialmente attraverso una progettazione efficace dell'impiego dello spazio e del terreno ed un controllo dello sviluppo, nonché attraverso decisioni di investimento in infrastrutture e servizi. Garantendo che il nuovo sviluppo del turismo lo mantenga a livelli e in tipologie compatibili con le esigenze della comunità locale e dell'ambiente, una gestione sostenibile può rafforzare i risultati economici e la concorrenzialità di una destinazione a lungo termine. Per operare una gestione di questo tipo è però necessario il sostegno del contesto e la partecipazione di tutti gli operatori regionali e locali, in una struttura efficiente, all'interno della quale vengono agevolate la partnership e una leadership efficace.

Una condizione fondamentale che le aziende devono soddisfare è quella di restare competitive. Le iniziative avviate a sostegno della competitività vanno considerate parte del processo di costruzione della sostenibilità; che è uno dei più importanti vantaggi competitivi. Per garantire la loro competitività a lungo termine, la loro redditività e la prosperità, le aziende devono quindi integrare meglio la dimensione "sostenibilità" nel loro processo decisionale, nelle loro prassi e nei loro strumenti di gestione. In tale ambito i servizi e le associazioni di sostegno alle aziende possono svolgere un ruolo importante.

Infine, per ottenere progressi tangibili, sul mercato del turismo la domanda nell'ambito sia del tempo libero che dei viaggi di lavoro deve trasmettere segnali più decisi e più coerenti. Rivolgendosi ai turisti è opportuno indirizzarli in modo da sviluppare e potenziare il loro senso critico e la loro capacità di operare scelte a favore dello sviluppo sostenibile. Sensibilizzandoli in merito alla sostenibilità e agli aspetti etici si possono creare più facilmente atteggiamenti personali e prassi turistiche responsabili. Consumatori più consapevoli dell'aspetto "sostenibilità" possono dall'altro lato influire sulle aziende, portandole a dimostrare interesse per tale aspetto e ad agire di conseguenza.

2.3. Principi da rispettare per ottenere un turismo competitivo e sostenibile

Affinché il turismo sia competitivo e sostenibile la Commissione invita tutte le parti in causa ad osservare i seguenti principi[19]:

- Adottare una strategia olistica ed integrata – Tutti i vari impatti del turismo vanno tenuti presenti nella programmazione e nello sviluppo di tale settore Inoltre il turismo deve trovarsi in equilibrio ed essere integrato con una serie di attività che influiscono sulla società e sull'ambiente.

- Programmare a lungo termine – Lo sviluppo sostenibile implica l'attenzione alle esigenze delle generazioni future e della nostra. Per programmare a lungo termine bisogna essere in grado di sostenere le iniziative nel tempo.

- Raggiungere un ritmo di sviluppo appropriato – Il livello, il ritmo e la forma dello sviluppo dovrebbero riflettere e rispettare il carattere, le risorse e le esigenze delle comunità e delle destinazioni ospiti.

- Coinvolgere tutte le parti in causa – La strategia sostenibile implica un'ampia ed impegnata partecipazione al processo decisionale e all'attuazione concreta da parte di tutte le persone in grado di influire sul risultato.

- Utilizzare le migliori conoscenze disponibili – Le politiche e le iniziative devono essere fondate sulle migliori e più recenti conoscenze disponibili. Le informazioni sulle tendenze e sugli impatti del turismo, le capacità e l'esperienza devono essere condivise a livello europeo.

- Ridurre al minimo e gestire i rischi (principio di precauzione) – Quando sussistono incertezze in merito ai risultati, è opportuno condurre una valutazione completa ed intraprendere azioni preventive al fine di evitare danni all'ambiente o alla società.

- Riflettere gli impatti sui costi (l'utente e l'inquinatore pagano) – I prezzi devono riflettere i costi reali per la società delle attività di consumo e di produzione. In tal modo si tiene conto non solo dell'inquinamento ma anche dell'uso delle strutture, che implica costi di gestione notevoli.

- Fissare e rispettare i limiti, ove opportuno – La capacità di accoglienza di determinati siti e di zone più ampie va riconosciuta e deve essere presente la disponibilità di limitare, ove e quando opportuno, il livello di sviluppo turistico ed il volume dei flussi turistici.

- Effettuare un monitoraggio continuo – Sostenibilità significa capire gli impatti ed essere vigilanti nei loro confronti in modo permanente, affinché possano essere realizzati i cambiamenti e i miglioramenti necessari.

3. ANDARE AVANTI INSIEME

Varie parti in causa hanno già riconosciuto l'importanza dell'impegno verso la solidarietà e stanno operando per migliorare i loro risultati. Malgrado tale impegno, sono necessari progressi maggiori. Per ottenere risultati più significativi le iniziative attuali, e future, devono riunire gli impegni ed agire di concerto, in modo più visibile e con maggiore sinergia.

La presente "Agenda" intende rafforzare tale processo volontario e permanente. Tale processo va promosso da tutti gli operatori del settore turistico in Europa: i vari livelli di governo, autorità locali, organizzazioni di gestione delle destinazioni, regioni, Stati membri, e la stessa Commissione europea, le aziende, i turisti e tutti gli altri organismi[20] in grado di promuovere, sostenere e orientare il turismo.

Il settore del turismo coinvolge varie parti in causa diverse, dell'ambito pubblico e privato, con competenze decentrate. Di conseguenza è particolarmente importante rispettare il principio della sussidiarietà ed operare secondo l'approccio "bottom-up", coinvolgendo tutti gli operatori che dispongono delle competenze e dei poteri di agire e che contribuiscono volontariamente all'attuazione dell'Agenda.

Per tale motivo si porrà l'accento sulle azioni comuni a livello delle destinazioni, ma nel contesto e con il sostegno di politiche ed iniziative nazionali ed europee.

3.1. Ruolo delle parti interessate

Il Gruppo per la sostenibilità del turismo ha istituito un quadro per le iniziative attribuendo ampie responsabilità[21] e ruoli specifici[22] ai vari gruppi di interessati attuando l'agenda per quanto riguarda i tre suddetti elementi essenziali: destinazioni sostenibili, aziende sostenibili, turisti responsabili, e le tematiche da affrontare.

Gli interessati nel settore del turismo sono invitati ad accettare le rispettive responsabilità e ad avvalersi delle possibilità offerte dall'impegno verso la sostenibilità quale motore potenziale dell'innovazione e della crescita.

Gli operatori dovrebbero condividere le loro conoscenze comunicando i risultati positivi o negativi raggiunti, al fine di costituire un collegamento più forte tra la creazione di conoscenze, la loro diffusione e l'attuazione di prassi sostenibili e concorrenziali. A tal fine dovrebbero istituire una cooperazione strutturata e regolare al livello in cui prevalentemente agiscono, sia esso relativo alla destinazione, alla regione, nazionale, europeo o internazionale, e inserire la sostenibilità nel dibattito all'interno di tali strutture di cooperazione. Un esempio di tale cooperazione è il dialogo sociale tra datori di lavoro e dipendenti e le organizzazioni che li rappresentano.

Le piccole e le microaziende svolgono un ruolo indispensabile nel turismo europeo, ma a causa della loro dimensione potrebbero disporre di meno mezzi per integrare gli aspetti dello sviluppo sostenibile e commercializzarli quali parte dell'azienda stessa. Gli intermediari pertinenti sono quindi chiamati a trasmettere loro i messaggi essenziali della presente Agenda e ad aiutarle a contribuire alla sua attuazione.

3.2. Il ruolo della Commissione europea

La Commissione riconosce le proprie responsabilità d'iniziativa e realizzerà azioni a livello europeo basate su una strategia graduale, che forniscono agli interessati valore aggiunto a livello europeo rispettando totalmente la ripartizione delle competenze stabilita dal trattato.

La presente Agenda guida le attività future della Commissione nel settore turistico ed in tutti gli altri ambiti politici che hanno un impatto sul turismo e sulla sua sostenibilità. A tal fine la Commissione si avvale dell'aiuto del Gruppo per la sostenibilità del turismo.

La Commissione collabora inoltre con i paesi limitrofi (Europa orientale e regione MED) e con i paesi della PEV (politica europea di vicinato) nel settore del turismo e continua a sostenere i paesi in via di sviluppo a reddito basso e a reddito medio attraverso gli investimenti esteri diretti dell'Unione europea e alle joint ventures nel settore del turismo.

3.2.1. Mobilitare gli operatori per produrre e condividere la conoscenza

La Commissione europea intende ottenere migliore visibilità e fare conoscere le prassi ottimali ai cittadini e alla società dell'UE nonché rafforzare la conoscenza e la comprensione delle prassi che collegano la sostenibilità e la concorrenzialità in modo da potenziarle reciprocamente.

La Commissione sta già organizzando conferenze e realizzando studi e ricerche per sensibilizzare in merito a tematiche quali agevolare i viaggi per i giovani, gli anziani e le persone con esigenze particolari attraverso iniziative turistiche sociali e accessibili, nonché in merito ai metodi di lavoro applicabili a livello locale e regionale (ad es. uno studio sull'impatto dei grandi eventi culturali e sportivi sulle PMI orientate verso il turismo). In particolare il "tourism learning area handbook" è un'iniziativa concreta che sostiene la partecipazione delle istituzioni fondate sulle conoscenze nel quadro di una strategia di creazione del consenso per migliorare i risultati delle PMI ed il potenziale umano nel settore turistico a livello della destinazione.

La Commissione continuerà a cercare di richiamare l'attenzione degli operatori che creano conoscenza (ad es. università, istituti di ricerca, osservatori pubblici e privati) verso le tematiche connesse alla sostenibilità del turismo europeo. La Commissione agevolerà la loro cooperazione e promuoverà l'offerta di istruzione formale e informale nell'ambito del turismo. La Commissione sosterrà inoltre la mobilità in Europa attraverso la promozione delle formazioni e del collocamento transnazionali, degli scambi e dell'elaborazione di metodi, materiali e contenuti di formazioni, inclusa l'integrazione dei principi di sostenibilità nei programmi di formazione.

L'impegno a livello locale e regionale sarà sostenuto da alleanze tra vari tipi di destinazioni (ad es. rurali, costiere, montane, urbane) impegnate in una gestione sostenibile della destinazione istituita dai pionieri del settore ed aperta a tutti gli altri interessati. La Commissione europea sosterrà la creazione di piattaforme, anche attraverso l'impiego delle nuove tecnologie, per migliorare lo scambio di esperienze di prassi positive e negative e la collaborazione tra il turismo ed altri settori connessi. La promozione dello scambio di prassi ottimali di gestione sostenibile delle destinazioni (ad es. affrontando la questione degli effetti stagionali ed il prolungamento della stagione turistica) può contribuire in modo significativo alla concorrenzialità delle destinazioni turistiche. Le piattaforme possono consentire di affrontare le tematiche in modo più specifico, tenendo conto delle caratteristiche economiche e territoriali delle destinazioni.

Anche il forum annuale europeo del turismo offre a tutte le parti in causa una piattaforma di scambio di opinioni e di promozione della collaborazione sulle tematiche connesse alla relazione tra sostenibilità e concorrenzialità del turismo europeo.

Per intensificare la collaborazione con e tra gli Stati membri verrà impiegata la loro relazione annuale al Comitato consultivo nel settore del turismo (CCT)[23] per agevolare lo scambio e la diffusione di informazioni anche sulle modalità di salvaguardare la sostenibilità del turismo attraverso le politiche ed iniziative degli Stati membri stessi.

Per capire meglio e più rapidamente come evolve il turismo in Europa si può in parte ricorrere alla raccolta e alla fornitura di dati statistici e geografici[24] e in parte avvalersi dei lavori degli osservatori esistenti e di quelli nuovi. Grazie a tali informazioni si possono monitorare più accuratamente le tematiche cruciali, specialmente quelle importanti per le PMI, collegate all'occupazione e agli effetti stagionali.

La Commissione invita infine le organizzazioni internazionali (UNWTO, ONEP, UNESCO, ecc.) a contribuire al processo identificando sinergie tra il loro ambito d'attività e l'Agenda europea.

3.2.2. Promuovere le destinazioni d'eccellenza

La Commissione continuerà a realizzare il progetto pilota "European destinations of excellence" (EDEN, destinazioni europee d'eccellenza). Il progetto EDEN promuove le destinazioni europee emergenti e offre sostegno a quelle che perseguono lo sviluppo turistico in modo da garantire sostenibilità sociale, culturale ed ambientale. Ogni anno viene selezionato un tema diverso da premiare. La Commissione agevolerà le creazione di reti tra le destinazioni premiate, al fine di promuovere lo scambio di buone pratiche a livello europeo ed incoraggiare altre destinazioni ad adottare modelli analoghi di sviluppo turistico sostenibile.

La Commissione potenzierà anche l'immagine e la visibilità dell'Europa quale destinazione turistica caratterizzata da elevata qualità e sostenibilità. A tal fine la Commissione collaborerà con la European Travel Commission e con le organizzazioni nazionali per il turismo per delineare una strategia che preveda anche l'impiego del portale delle destinazioni turistiche europee[25].

3.2.3. Mobilitare gli strumenti finanziari comunitari

La Commissione europea riconosce la necessità degli operatori di ricevere aiuti finanziari per promuovere la realizzazione dell'Agenda. A livello europeo le possibilità esistono già, ad esempio per gli Stati membri e le regioni quella di finanziare progetti turistici attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale. Le prassi turistiche sostenibili ed innovative sono già evidenziate come criteri prioritari nei diversi obiettivi dei vari strumenti finanziari europei, in particolare i fondi della politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo europeo per la pesca, il settimo programma quadro comunitario per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e le attività di dimostrazione (nel quale la priorità relativa ai cambiamenti climatici comprende l'impatto sul turismo) ed il programma "Leonardo da Vinci", con l'introduzione di una misura specifica per gli apprendisti e i giovani che seguono formazioni professionali e con un progetto attualmente in corso, relativo all'analisi e allo sviluppo delle qualifiche nel settore. Anche il “programma-quadro per la competitività e l’occupazione” fornirà sostegno alla competitività delle imprese dell’Unione, in particolare delle PMI[26]. La Commissione promuoverà la diffusione di informazioni in merito alle modalità e alle esperienze di utilizzo di tali strumenti finanziari comunitari da parte dei vari operatori del settore.

3.2.4. Integrare sostenibilità e concorrenzialità nelle politiche della Commissione

Varie politiche ed iniziative europee esistenti possono influire notevolmente sul turismo e sulla sua sostenibilità e fornire un importante contributo nell'affrontare le tematiche cruciali. Le attività dei settori politici generici quali l'ambiente, i trasporti, l'occupazione o la ricerca possono avere vari impatti sui diversi territori a causa delle rispettive caratteristiche specifiche. La Commissione tiene e terrà conto delle necessità di tali territori diversi tra loro.

L'ampia partecipazione degli interessati al processo di consultazione sulla futura politica marittima dell'UE ha dimostrato il loro interesse ed il loro sostegno nei confronti di iniziative a livello comunitario per un turismo marittimo e costiero più sostenibile e più competitivo. Tenendo conto delle loro esigenze, la strategia integrata della politica marittima fornirà la base su cui elaborare attività future per promuovere la sostenibilità e la concorrenzialità del settore. La Commissione si dedicherà innanzitutto al settore del turismo costiero valutando gli effetti dei segmenti in rapida crescita quali le crociere, esaminando le relazioni tra le attività nel settore delle crociere, le strutture portuali, le marine ed altre attività del settore marittimo; saranno analizzate anche tematiche relative alla concorrenza tra le destinazioni interne e marittime nelle zone costiere.

Le zone montane devono poter contare su prospettive politiche di sviluppo rurale che integrino sia le prescrizioni di tutela di tale particolare ambiente naturale, sia il sostegno al benessere dei loro abitanti[27]. La Commissione riconosce la necessità di preservare il ricco patrimonio naturale di molti spazi montani vulnerabili.

Le zone rurali stanno investendo nel turismo per diversificare le loro economie, strategia necessaria a garantire la crescita, l'occupazione e lo sviluppo sostenibile. Tali zone hanno potenzialità concrete, ad esempio sono posti attraenti nei quali vivere e lavorare, dispongono di ampie risorse naturali e offrono paesaggi estremamente gradevoli. Per preservare l'ambiente e salvaguardare le zone rurale vanno garantite coerenza e sinergia tra le politiche comunitarie.

Il turismo può anche contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree urbane migliorando la concorrenzialità delle aziende, venendo incontro alle esigenze sociali e tutelando l'ambiente culturale e naturale. Per avere successo in tutti i suddetti settori, le destinazioni urbane devono adottare una strategia globale, basata sui principi dello sviluppo sostenibile, riconosciuta e sostenuta politicamente a tutti i livelli, incluso quello europeo.

4. CONCLUSIONI

Con la presente comunicazione viene ufficialmente avviata e sostenuta un'Agenda a medio-lungo termine nella quale tutti gli interessati devono avviare le iniziative necessarie a potenziare il contributo delle prassi sostenibili per incrementare la concorrenzialità dell'Europa quale destinazione turistica più interessante.

La Commissione europea conta sul sostegno politico a tale iniziativa da parte delle altre istituzioni comunitarie e nel 2011 presenterà la valutazione sui progressi compiuti.

[1] COM(2006) 134 def. del 17.03.2006.

[2] Cfr. COM(2003) 716 def. e COM(2006) 134 def. per ulteriori dettagli sulla sua composizione e sul suo ruolo.

[3] http://ec.europa.eu/enterprise/services/tourism/tourism_sustainability_group.htm

[4] Operatori tradizionali nel settore dei viaggi e del turismo (alberghi, ristoranti, caffè, agenzie di viaggio, autonoleggi, linee aeree, ecc.) che forniscono beni e servizi direttamente ai visitatori.

[5] Cfr. "Favorire il pieno coinvolgimento dei giovani nell’istruzione, nell’occupazione e nella società" COM(2007) 498 def. del 5.9.2007.

[6] World Travel and Tourism Council (WTTC) - TSA Regional Reports - European Union 2007

[7] Cfr anche "Opportunity and Responsibility. How to help more small businesses to integrate social and environmental issues into what they do”, gennaio 2007

[8] Risoluzione del Consiglio del 21.5.2002 sul futuro del turismo europeo (2002/C 135/01), conclusioni del Consiglio sulla sostenibilità del turismo europeo (8194/05, 19.04.2005), risoluzione del Parlamento europeo sulle nuove prospettive e sulle nuove sfide per un turismo europeo sostenibile (2004/2229 INI)

[9] L'impegno è stato annunciato per la prima volta in COM(2001) 665 def. del 13.11.2001 (misura 8) e confermato in COM(2003) 716 def. del 21.11.2003 ed in COM(2006) 134 def.

[10] Cfr. http://ec.europa.eu/enterprise/services/tourism/index_en.htm

[11] COM(2005) 24 def. del 2.2.2005.

[12] Strategia rinnovata dell'UE per lo sviluppo sostenibile, adottata dal Consiglio europeo il 15/16 giugno 2006

[13] Tali obiettivi vengono approfonditi nel rapporto del GST (pag. 3)

[14] Tali tematiche cruciali sono state elaborate nel rapporto del GST (pagg. 8-17) e riguardano le sette questioni identificate dalla strategia rinnovata per lo sviluppo sostenibile.

[15] Cfr. anche la proposta di una direttiva che prevede sanzioni a carico di chi impiega illegalmente cittadini dei paesi terzi, COM(2007)249, pag. 2; Relazione sulla valutazione dell'impatto, SEC(2007)603, pag. 7.

[16] Gli Stati membri potrebbero trarre vantaggio dall'identificazione e della condivisione delle prassi ottimali relative alla tutela dei siti pertinenti e delle manifestazioni di massa grazie al programma europeo per la protezione delle infrastrutture critiche, che consente di coordinare opportunamente le azioni in tale ambito.

[17] Cfr. anche il Libro verde "L'adattamento ai cambiamenti climatici in Europa – quali possibilità di intervento per l'UE" COM(2007) 354 def. del 29.6.2007.

[18] Cfr. anche "Affrontare il problema della carenza idrica e della siccità nell'Unione europea " COM(2007) 414 def. del 18.7.2007

[19] Rapporto del Gruppo per la sostenibilità del turismo "Azione per un turismo europeo più sostenibile", febbraio 2007, pagg. 3-4.

[20] Tra l'altro: istituti d'insegnamento e di ricerca, sindacati, associazioni di consumatori, ONG e organizzazioni internazionali.

[21] Rapporto GST, pagg. 27-30.

[22] Rapporto GST, Tabelle 1a e 1b, pagg. 31-39.

[23] Decisione 86/664/CEE del Consiglio del 22 dicembre 1986.

[24] Ad esempio con la revisione delle direttive sulle statistiche sul turismo e/o attraverso il GMES (Global monitoring of environment and security- Monitoraggio globale dell'ambiente e della sicurezza) che fornisce servizi d'informazione geospaziale uniformi a livello europeo.

[25] www.visiteurope.com

[26] Cfr. anche COM(2006) 134 def., pagg. 6-7.

[27] Il protocollo sul turismo alla Convenzione alpina è un esempio di strumento quadro atto ad incentivare e coordinare il contributo delle parti in causa a livello regionale e locale.