52007DC0558

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale Europeo e al Comitato delle Regioni - Piano d'azione in materia di educazione degli adulti - È sempre il momento di imparare /* COM/2007/0558 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 27.9.2007

COM(2007) 558 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Piano d'azione in materia di educazione degli adulti È sempre il momento di imparare

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Piano d'azione in materia di educazione degli adulti È sempre il momento di imparare

1. Introduzione

Nel 1997, nel preambolo al trattato di Amsterdam i capi di Stato e di governo hanno affermato la propria determinazione a " promuovere lo sviluppo del massimo livello possibile di conoscenza nelle popolazioni attraverso un ampio accesso all'istruzione e attraverso l'aggiornamento costante "[1].

Nel 2000 il Consiglio europeo di Lisbona ha stabilito l'obiettivo strategico di far diventare l'Europa, entro il 2010, l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo. Un elemento essenziale del programma proposto a Lisbona consisteva nella promozione dell'occupabilità e dell'inclusione sociale attraverso un investimento nelle conoscenze e nelle competenze dei cittadini in tutte le fasi della loro vita.

Nella comunicazione del 2001 intitolata Realizzare uno spazio europeo dell'apprendimento permanente [2] la Commissione ha sottolineato nuovamente l'importanza dell'apprendimento permanente per tutti i cittadini europei. I sistemi tradizionali devono essere modificati per renderli molto più aperti e flessibili, in modo da permettere ai discenti di accedere a un percorso di apprendimento di loro scelta, in funzione dei loro bisogni e interessi, fruendo così delle [...] opportunità lungo tutto l'arco della loro vita : è questo uno dei principali messaggi della comunicazione.

La relazione intermedia comune 2006 sui progressi compiuti nell'ambito del programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010" sottolinea che è necessario che tutti i cittadini acquisiscano competenze e le aggiornino lungo tutto l'arco della vita e che bisogna tenere conto, in particolare, delle necessità specifiche delle persone a rischio di esclusione sociale. L'educazione degli adulti è importante (in termini sia quantitativi che qualitativi) anche per lo sviluppo delle competenze dei soggetti mediamente e altamente qualificati[3].

La comunicazione del 2006 della Commissione sull'educazione degli adulti[4] Non è mai troppo tardi per apprendere [5] ne sottolinea l'importanza quale componente essenziale dell'apprendimento permanente; ad essa spetta un ruolo chiave nello sviluppo della cittadinanza e delle competenze.

Il piano d'azione si concentra su coloro che sono svantaggiati a causa di un basso livello di istruzione, di competenze professionali insufficienti e/o di competenze inadeguate ai fini di una proficua integrazione nella società. Possono rientrare in questa categoria, a seconda degli Stati membri, i migranti, gli anziani, le donne o le persone con disabilità.

Il piano d'azione parte dal presupposto che la necessità di un sistema di educazione degli adulti accessibile e di qualità sia un fatto incontestabile in considerazione delle sfide che l'Europa deve affrontare nei prossimi anni:

- ridurre le carenze di manodopera dovute ai cambiamenti demografici attraverso un innalzamento delle competenze della forza lavoro nel suo complesso e una riqualificazione dei lavoratori scarsamente qualificati (80 milioni nel 2006). L'educazione degli adulti può offrire un contributo rapido ed efficace in tal senso;

- contrastare il problema del tasso di abbandono precoce della scuola che resta elevato (e ha interessato quasi 7 milioni di persone nel 2006), offrendo una seconda opportunità a coloro che raggiungono l'età adulta privi di una qualifica[6];

- ridurre il persistente problema della povertà e dell'esclusione sociale tra le fasce marginali. L'educazione degli adulti può far crescere le competenze e sostenere gli interessati nel percorso verso la cittadinanza attiva e l'autonomia personale;

- accrescere l'integrazione dei migranti nella società e nel mercato del lavoro. L'educazione degli adulti offre corsi personalizzati, anche di apprendimento delle lingue, destinati a contribuire a questo processo di integrazione. Inoltre la partecipazione alle iniziative di educazione degli adulti nel paese ospitante può aiutare i migranti a ottenere la convalida e il riconoscimento delle qualifiche di cui sono in possesso;

- aumentare la partecipazione all'apprendimento permanente e affrontare in particolare il problema del calo della partecipazione dopo i 34 anni. A fronte del progressivo allungamento dell'età lavorativa media cui si assiste oggi in Europa, occorre parallelamente incrementare la partecipazione dei lavoratori più anziani all'educazione degli adulti.

Gli ultimi dati relativi all'indicatore di riferimento, i quali mostrano che la partecipazione degli adulti (di età compresa tra i 25 e i 64 anni) all'apprendimento permanente non è più in aumento e anzi si è leggermente ridotta nel 2006[7] attestandosi al 9,6%, rafforzano la necessità di maggiori investimenti nell'educazione degli adulti.

Il piano d'azione mira a contribuire al rafforzamento del settore dell'educazione degli adulti, in modo che se ne possa sfruttare appieno la capacità. Si tratta di un settore complesso che comprende una vasta gamma di operatori, si rivolge alle più svariate tipologie di gruppi destinatari e del quale è riconosciuto il carattere trasversale.

L'obiettivo generale del piano d'azione è dare attuazione ai cinque messaggi chiave della comunicazione Non è mai troppo tardi per apprendere, ovvero eliminare gli ostacoli alla partecipazione, migliorare la qualità e l'efficienza del settore, accelerare il processo di convalida e riconoscimento, garantire investimenti sufficienti e monitorare il settore. |

1.1. Processo di consultazione

La presente comunicazione rappresenta l'esito di una vasta consultazione seguita alla pubblicazione della comunicazione del 2006. Nel corso della prima metà del 2007 la Commissione ha consultato gli Stati membri nell'ambito di quattro incontri regionali (svoltisi in Finlandia, Germania, Slovenia e Portogallo) cui hanno partecipato i rappresentanti dei ministeri dell'istruzione e del lavoro, le parti sociali e le ONG del settore dell'educazione degli adulti.

Nel quadro di ogni incontro regionale il paese ospitante, sulla base dei messaggi chiave contenuti nella comunicazione del 2006, ha presentato ai partecipanti esempi di buone pratiche che evidenziano:

- i risultati di un approccio integrato tra le varie parti interessate;

- i modi per far acquisire ai lavoratori scarsamente qualificati le competenze di base;

- le modalità di elaborazione delle politiche e degli interventi finalizzati a una maggiore partecipazione all'educazione degli adulti;

- le modalità attraverso le quali si sta dando attuazione a un sistema di riconoscimento e convalida dei risultati dell'apprendimento non formale.

Lo scambio delle buone pratiche, avvenuto nel corso di questi incontri, può essere considerato come il primo risultato positivo del processo di consultazione.

Negli Stati membri la Commissione, per raccogliere altre reazioni al piano d'azione formulate da responsabili politici, parti sociali e ONG operanti nel campo dell'educazione formale e non formale degli adulti[8], si è avvalsa anche di "tavoli di confronto ( sounding boards ) nazionali" di carattere informale.

Nell'elaborazione del piano d'azione la Commissione ha avuto anche il sostegno di un gruppo di esperti costituito da rappresentanti degli Stati membri, delle parti sociali e di organizzazioni internazionali quali l'UNESCO.

2. ALLA BASE DEL PIANO D'AZIONE È UN SETTORE DELL'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI EFFICIENTE

Attraverso la creazione di sistemi più efficienti cui partecipino tutte le parti interessate si può migliorare il contributo che il settore dell'educazione degli adulti dà al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, all'apprendimento permanente ( lifelong ) e all'apprendimento che abbraccia ogni aspetto della vita ( lifewide ). I risultati che potranno essere conseguiti mediante il presente piano d'azione dipendono anche dall'efficienza di questi sistemi.

È assodato che il punto di partenza dei singoli Stati membri è diverso in termini di partecipazione, qualità, finanziamento e sviluppo del settore. Esistono molteplici esempi di iniziative positive messe a punto negli Stati membri con il sostegno dell'UE, cui altri potrebbero ispirarsi[9].

Dal processo di consultazione e dai dati di studi e ricerche condotti in questo campo emerge che un settore dell'educazione degli adulti forte ed efficiente comprende una serie di elementi chiave tra loro strettamente correlati, che sono:

- le politiche adottate per rispondere ai bisogni e alle esigenze della società e dell'economia;

- le strutture di governance , riguardanti tra l'altro la qualità, l'efficienza e la responsabilità dei risultati ( accountability ) del sistema dell'educazione degli adulti;

- sistemi di erogazione – intesi tra l'altro come attività didattiche, sostegno all'apprendimento e riconoscimento dei risultati dell'apprendimento – che tengano conto della motivazione e dei bisogni formativi dei discenti nel quadro dei bisogni e delle esigenze della società e dell'economia.

Occorre un partenariato a livello europeo, nazionale, regionale e locale per accrescere l'efficienza del settore dell'educazione degli adulti, ampliare e facilitare l'accesso al medesimo e agevolare un suo adeguato finanziamento[10].

2.1. Strategia

Nel quadro della consultazione è stata ribadita l'esigenza fondamentale di un intervento delle autorità pubbliche e delle altre parti interessate che garantisca opportunità di apprendimento in modo che i soggetti a rischio possano acquisire le competenze chiave[11]. Questo intervento è necessario al fine di garantire un sostegno agli adulti che hanno lasciato la scuola senza sufficienti qualifiche formali e intendono riprendere o proseguire l'istruzione di base in qualsiasi momento della propria vita – un sostegno consistente in percorsi didattici idonei e innovativi e in opportunità volte all'acquisizione di competenze attraverso un'offerta formativa sul lavoro. La necessità di tale intervento è ancora più forte data la rapidità del cambiamento del mondo del lavoro e delle competenze che occorrono per riuscire nel lavoro.

Le parti interessate hanno constatato che, rispetto a quanto non avvenga per altre tipologie di apprendimento, il contributo del settore dell'educazione degli adulti e i suoi benefici non sono sufficientemente studiati, dibattuti o approfonditi in pubblicazioni. Va aggiunto che lo sviluppo delle opportunità di educazione degli adulti non tiene il passo con le esigenze dei singoli e della società.

È essenziale dare visibilità alla qualità, alla pertinenza, all'efficienza[12] e all'efficacia dell'educazione degli adulti, così da aumentare il livello di partecipazione e promuovere gli investimenti.

L'azione dei governi e delle altre parti interessate dovrebbe essere volta, nell'ambito delle rispettive competenze, ad agevolare l'accesso, a fornire orientamenti e valutazioni, nonché ad accelerare la convalida e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento effettuato in contesti non formali e informali.

2.2. Governance

Dai contributi alla consultazione è emerso chiaramente che una buona governance a livello degli operatori del settore dell'educazione degli adulti concorre alla prestazione di servizi efficaci da parte del settore. Ciò si traduce a sua volta in validi risultati in termini di apprendimento e in una buona redditività degli investimenti per tutte le parti interessate.

Le caratteristiche di una buona governance a livello degli operatori del settore dell'educazione degli adulti sono:

- la centralità del discente adulto;

- un approccio innovativo all'apprendimento;

- un'analisi efficace dei bisogni;

- sistemi amministrativi efficienti e un'allocazione adeguata delle risorse;

- personale qualificato;

- meccanismi di assicurazione della qualità ( quality assurance ) per gli operatori del settore dell'educazione degli adulti;

- sistemi di monitoraggio e di valutazione oggettiva efficaci all'interno dei contesti nazionali;

- stretti rapporti con altri settori e organismi formativi, quali le organizzazioni dei discenti, le associazioni di categoria e gli istituti specializzati. Dato che i datori di lavoro erogano, attraverso l'apprendimento sul lavoro, gran parte della formazione riservata agli adulti e forniscono un ambiente di sostegno, è essenziale il loro coinvolgimento nella programmazione locale e regionale.

Occorre un approccio programmato e sistematico a ogni livello e in tutti i settori dell'apprendimento, formale e non formale[13], per una responsabilità dei risultati e una trasparenza maggiori e per dare la garanzia che l'educazione degli adulti erogata soddisfi i bisogni di tutte le parti interessate, in particolare dei discenti adulti.

2.3. Erogazione

Dalla consultazione è emerso che una sfida rilevante per l'educazione degli adulti consiste nell'erogazione di un servizio che allo stesso tempo soddisfi i bisogni del discente adulto, dia risposte di qualità alle esigenze del mercato del lavoro e della società e stimoli un'ulteriore domanda. Occorre inoltre una vasta gamma di misure tra loro correlate per superare gli ostacoli di natura multidimensionale alla partecipazione. Queste misure consistono tra l'altro nel:

- mettere informazioni e orientamenti di qualità più alla portata del discente. Ciò è realizzabile attraverso servizi offerti sul territorio o sul luogo di lavoro. Si è registrato un ampio consenso sull'opportunità di fornire questi servizi gratuitamente ai gruppi destinatari del presente piano d'azione;

- stabilire una maggiore prossimità tra apprendimento e discente a livello territoriale e di luogo di lavoro. I centri locali di apprendimento, le ONG, l'apprendimento sul luogo di lavoro e l' e Learning possono essere impiegati a tal fine. È opportuno offrire opportunità di apprendimento diversificate che rispondano alle esigenze specifiche dei singoli;

- consentire un accesso flessibile alla valutazione, alla convalida e al riconoscimento dei risultati dell'apprendimento, con conseguente certificazione e qualificazione. Per questa misura è opportuno il sostegno di un servizio di orientamento;

- estendere l'accesso all'istruzione superiore[14] in modo da facilitare l'acquisizione della qualifica "di livello immediatamente superiore"; creare meccanismi finanziari basati sulla domanda (es. conti individuali di formazione, misure fiscali e prestiti pubblici o assistiti da un meccanismo di garanzia pubblica) per far fronte ai vincoli finanziari e dare una motivazione all'apprendimento a tempo pieno o parziale;

- incoraggiare i singoli a investire nel proprio apprendimento sia per una realizzazione personale sia per motivi di occupabilità. A questo proposito l'educazione degli adulti è una leva potente per l'apprendimento delle lingue, in linea con la strategia della Commissione delineata nel piano d'azione 2004 – 2006 per promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica[15]. Essenziale è il ruolo dei servizi di orientamento che possono aiutare gli adulti a sfruttare le possibilità offerte dalle aziende, dai servizi sociali e da altre istituzioni.

3. PIANO D'AZIONE

La Commissione, per dare attuazione ai messaggi chiave contenuti nella comunicazione del 2006 e alla luce dei pareri raccolti durante la recente consultazione, invita gli Stati membri a partecipare al piano d'azione europeo per il settore, che comprende azioni nei seguenti ambiti:

- analisi degli effetti sull'educazione degli adulti prodotti dalle riforme realizzate negli Stati membri in tutti i settori dell'istruzione e della formazione;

- migliore qualità delle prestazioni nel settore dell'educazione degli adulti;

- maggiori possibilità offerte agli adulti di salire "di un gradino", ovvero di acquisire almeno la qualifica di livello immediatamente superiore a quella precedentemente posseduta;

- accelerazione del processo di valutazione delle competenze e abilità sociali, e loro convalida e riconoscimento in termini di risultati di apprendimento;

- migliore monitoraggio del settore dell'educazione degli adulti.

L'attuazione di queste azioni può essere sostenuta attraverso il ricorso al Fondo sociale europeo e al programma di apprendimento permanente.

3.1. Analisi degli effetti prodotti sull'educazione degli adulti dalle riforme realizzate negli Stati membri in tutti i settori dell'istruzione e della formazione

L'educazione degli adulti ha a che fare con tutti gli altri settori dell'istruzione e di conseguenza è importante analizzare gli effetti dell'evoluzione di altri ambiti dell'istruzione, formale e non formale, e la loro interazione con gli sviluppi dell'educazione degli adulti. La maggior parte degli Stati membri sta elaborando un quadro nazionale delle qualifiche collegato al quadro europeo delle qualifiche. È in corso la discussione sul trasferimento dei crediti. Questi sviluppi riguardano in particolare le modalità per facilitare l'accesso, l'avanzamento e il trasferimento e di conseguenza sono potenzialmente importanti per aprire agli adulti i sistemi delle qualifiche. L'assicurazione della qualità costituisce un elemento importante delle riforme dell'istruzione e della formazione. L'evoluzione del settore dell'educazione permanente deve essere integrata nell'attuale processo di ammodernamento dell'istruzione e della formazione. L'educazione degli adulti rientra nelle riforme in alcuni Stati membri, e non in altri.

2008 | Verrà commissionata un'analisi sulle ricadute che le riforme nazionali hanno sul settore dell'educazione degli adulti – analisi che si baserà sui meccanismi esistenti di comunicazione dei dati da parte degli Stati membri. Lo studio delle riforme sarà condotto anche sotto il profilo dei costi/benefici in modo da valutare realmente le buone pratiche. Se necessario, verrà promosso uno studio complementare. |

2009 | I risultati dell'analisi confluiranno in una relazione che evidenzierà le tendenze, i risultati raggiunti e le lacune a livello europeo e nazionale. Essi concorreranno allo sviluppo del programma di apprendimento permanente e di altri pertinenti iniziative dell'UE. |

2010 | La Commissione riferirà sui progressi compiuti per prima volta nel 2010 e successivamente ogni due anni. |

3.2. Migliore qualità delle prestazioni nel settore dell'educazione degli adulti

La qualità delle prestazioni è condizionata dalla strategia, dalle risorse, dalle strutture logistiche e da tutta una serie di altri fattori, ma il fattore chiave resta la qualità del personale coinvolto nell'erogazione della prestazione. Finora in molti Stati membri si è prestata scarsa attenzione alla formazione (iniziale e continua) del personale coinvolto nell'educazione degli adulti, al suo status e al suo trattamento economico. In questa sede con "personale coinvolto nell'educazione degli adulti" non si intendono solo gli insegnanti e i formatori, ma anche il personale con compiti di gestione e orientamento, gli assistenti didattici ( mentor ) e il personale amministrativo. Questo personale deve essere in grado di rispondere alle diverse esigenze dei gruppi specifici. La qualità del personale è essenziale nel motivare i discenti adulti a partecipare.

2008 | Verranno pubblicati i risultati dello studio Adult learning professions in Europe (Professioni nel settore dell'istruzione per adulti in Europa), nel quale saranno descritte le buone pratiche degli Stati membri e formulate raccomandazioni. Le buone pratiche saranno fatte circolare attraverso il programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010" e il programma di apprendimento permanente (ad esempio mediante attività di apprendimento tra pari e l'osservazione in situazione di lavoro). |

2009 | Sviluppo, a partire dalle buone pratiche esistenti, di norme applicabili ai professionisti dell'educazione permanente, compresi quelli dei servizi di orientamento. |

2010 | Ulteriori ricerche sulla messa a punto di norme di qualità per gli operatori e il loro accreditamento. Ciò contribuirà anche al monitoraggio del settore. |

3.3. Maggiori possibilità offerte agli adulti di salire "di un gradino" e di acquisire almeno la qualifica di livello immediatamente superiore

Le proiezioni demografiche relative all'Europa indicano che sono indispensabili investimenti nel capitale umano e sociale dei gruppi destinatari prescelti, data la riduzione della forza lavoro e le conseguenti carenze sul mercato del lavoro. Decisivo è il ruolo dell'informazione e dei servizi di orientamento per raggiungere e motivare questi gruppi. È opportuno tenere conto del ruolo dei mezzi di comunicazione e della loro capacità di rivolgersi a gruppi difficili da raggiungere. Si dovrebbero anche ascoltare i discenti stessi. Non basta, però, limitarsi ad attirare le persone verso l'istruzione e la formazione; occorre che l'opportunità di un avanzamento e di un innalzamento della qualificazione sia reale e che essa consenta agli interessati una migliore integrazione in ogni ambito della vita.

Gli Stati membri dovrebbero esaminare la possibilità di fissare obiettivi nazionali di innalzamento del livello delle competenze della popolazione destinataria.

2008 | Realizzare un inventario delle buone pratiche e dei progetti per raggiungere i gruppi destinatari prescelti, in modo da consentire loro di avanzare e avere successo. L'attenzione sarà rivolta, in particolare, all'individuazione dei fattori chiave per il reinserimento nel mercato del lavoro, nell'istruzione e nella formazione, nonché nella società (volontariato). Si terrà conto dei risultati del programma di apprendimento permanente, in particolare di quelli del programma Grundtvig. |

2009 | Sulla base dei risultati dell'inventario (2008) e nel quadro del programma di apprendimento permanente verrà bandito un invito a presentare proposte di progetti pilota per raggiungere i gruppi destinatari e svolgere ulteriori approfondimenti: l'obiettivo è il conseguimento della qualifica di livello immediatamente superiore. |

2010 | L'avvio dei progetti e il monitoraggio dei risultati inizieranno contemporaneamente. Nella relazione comune sui progressi compiuti nell'ambito dell'istruzione e della formazione gli Stati membri dovrebbero comunicare i risultati raggiunti nell'innalzamento delle competenze dei gruppi destinatari. |

3.4. Accelerazione della valutazione e del riconoscimento dei risultati dell'apprendimento non formale e informale in relazione ai gruppi svantaggiati

Il riconoscimento e la convalida dell'apprendimento non formale e informale rappresenta un elemento fondamentale della strategia dell'apprendimento permanente. Molti Stati membri dispongono di un quadro normativo e la maggior parte ha avviato programmi pilota.

Per coloro che sono privi di qualifiche di base e possiedono competenze non visibili, la valutazione e il riconoscimento delle competenze e delle abilità sociali, indipendentemente dalla sede e dalle modalità del loro conseguimento, sono particolarmente importanti ai fini di una più agevole integrazione sociale. Questo processo è importante per tutte le parti interessate (datori di lavoro, governi, singoli individui, ecc.), in quanto è dimostrato che il riconoscimento delle competenze acquisite in modo non formale e informale può determinare consistenti risparmi di tempo e denaro. È quindi importante che i governi adottino un atteggiamento positivo verso il riconoscimento dell'apprendimento non formale e informale. Occorre in particolare preoccuparsi della convalida e del riconoscimento delle competenze dei migranti nel rispetto delle norme comunitarie sul riconoscimento delle qualifiche professionali[16].

2008 | Individuazione delle buone pratiche in materia di riconoscimento e convalida dell'apprendimento non formale e informale, concentrandosi in particolare sulle competenze sociali che vengono acquisite prevalentemente al di fuori del sistema dell'apprendimento formale. |

2009 | Attività di apprendimento tra pari a livello europeo, scambio di buone pratiche e scambi transfrontalieri di personale, finanziati dal programma di apprendimento permanente. |

2010 | Presentazione della prima relazione sui risultati e loro discussione in un seminario; comunicazione dei risultati a tutte le parti interessate. |

3.5. Migliore monitoraggio del settore dell'educazione degli adulti

Come si legge nella comunicazione della Commissione Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi per apprendere , uno dei principali punti deboli dell'educazione degli adulti risiede nel fatto che non si riesce a dimostrarne i vantaggi. Occorre con urgenza pervenire a un linguaggio e visioni comuni per superare i malintesi e la mancanza di dati confrontabili nel settore. Per un aggiornamento periodico (biennale) dell'evoluzione del settore è necessario un minimo di dati fondamentali.

Quest'azione sarà strettamente correlata all'evoluzione e ai lavori in corso in materia di indicatori e parametri di riferimento[17], quali quelli condotti dal gruppo permanente sugli indicatori e parametri di riferimento.

2008 | Gli Stati membri e le parti interessate dovrebbero concordare una proposta relativa a una terminologia coerente, sulla base di uno studio promosso dalla Commissione. L'obiettivo dello studio è anche quello di proporre una serie di dati fondamentali, in modo da agevolare il monitoraggio biennale del settore. |

2009 | Verrà elaborato e realizzato un glossario della terminologia concordata. La raccolta dei dati fondamentali inizierà negli Stati membri disposti a partecipare. |

2010 | I risultati verranno pubblicati nella relazione comune sui progressi compiuti nell'ambito del programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010". |

4. Follow-up del piano d'azione in materia di educazione degli adulti

È tempo di riconoscere all'educazione degli adulti il posto che le spetta nell'ambito dell'apprendimento permanente e rafforzarne il ruolo ad ogni livello del processo di elaborazione politica, in modo che essa possa effettivamente contribuire a rispondere alle sfide che attendono l'Europa.

Entro la fine del 2007 dovrebbe essere istituito un gruppo di lavoro incaricato di assistere la Commissione e gli Stati membri nella messa a punto delle azioni e dei progetti rientranti nel presente piano d'azione e di occuparsi della loro attuazione. Il Consiglio e il Parlamento sono invitati ad approvare il piano d'azione.

Nel corso della seconda metà del 2009 verrà organizzata una conferenza in cui saranno presentati i risultati raggiunti e si discuteranno le prospettive future.

ALLEGATO: TABELLA DI MARCIA DEL PROCESSO DI CONSULTAZIONE

1. Quattro riunioni del gruppo di esperti a Bruxelles , con la partecipazione di rappresentanti dei servizi della Commissione europea (DG EMPL, DG ENTR e DG JLS), delle parti sociali (CES, EuroBusiness), di organizzazioni internazionali (OCSE e UNESCO), delle parti interessate e di esperti in rappresentanza delle "quattro regioni", nonché di un rappresentante dell'Associazione europea per l'educazione degli adulti.

2. Quattro riunioni transnazionali di consultazione con gli Stati membri, i paesi del SEE e la Turchia , con la partecipazione di rappresentanti dei ministeri dell'istruzione e del lavoro, delle parti sociali e di altre parti interessate.

3. Helsinki, 22-23 febbraio 2007 – paesi invitati: Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia;

4. Bonn, 12-13 marzo 2007 – paesi invitati: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito;

5. Lubiana, 26-27 marzo 2007 – paesi invitati: Austria, Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia;

6. Lisbona, 3-4 aprile 2007 – paesi invitati: Cipro, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna e Turchia.

7. Consultazione ad alto livello dei rappresentanti degli Stati membri

8. Heidelberg, 1-2 marzo 2007 – riunione ministeriale informale;

9. Amburgo, 22-23 maggio 2007 – riunione dei direttori generali della formazione professionale;

10. Bruxelles, 14-15 giugno 2007 – riunione del comitato consultivo per la formazione professionale.

11. Consultazione informale degli Stati membri e di altre parti interessate

12. Consultazione informale in sede di "tavoli di confronto nazionali". Le autorità nazionali degli Stati membri, dei paesi del SEE e della Turchia sono state invitate a organizzare una consultazione nazionale delle parti interessate nel periodo compreso tra il 26 aprile e il 22 maggio 2007;

13. ulteriori consultazioni informali in occasione di altre manifestazioni (riunioni delle parti sociali, conferenze, seminari e tavole rotonde sull'apprendimento permanente).

[1] Trattato che istituisce la Comunità europea, http://europa.eu/eur-lex/it/treaties/dat/C_2002325IT.003301.html.

[2] Comunicazione della Commissione Realizzare uno spazio europeo dell'apprendimento permanente , http://ec.europa.eu/education/policies/lll/life/communication/com_it.pdf.

[3] Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni Verso principi comuni di flessicurezza: Posti di lavoro più numerosi e migliori grazie alla flessibilità e alla sicurezza , http://ec.europa.eu/employment_social/news/2007/jun/flexicurity_en.pdf.

[4] La comunicazione della Commissione Non è mai troppo tardi per apprendere definisce l'educazione degli adulti come tutte le forme di apprendimento intraprese dagli adulti dopo aver completato il ciclo iniziale di istruzione e formazione.

[5] Comunicazione della Commissione Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi per apprendere , COM(2006) 614 del 23.10.2006, http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/com/2006/com2006_0614it01.pdf.

[6] Il dato è di 6 milioni nel 2005: documento di lavoro dei servizi della Commissione Progress towards the Lisbon objectives in education and training – Report based on indicators and benchmarks – Report 2006 , SEC (2006) 639.

[7] Progetto di relazione 2007 sui progressi compiuti.

[8] Alla consultazione hanno partecipato i 27 Stati membri, i tre paesi SEE e la Turchia.

[9] ESF060603- ESF Support to Education and Training Background Document (Sostegno del FSE all'istruzione e alla formazione, documento di riferimento).

[10] Promoting adult learning , OCSE, 2005, ISBN: 9264010939.

[11] Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), GU L 394 del 30.12.2006, pag. 10.

[12] Comunicazione della Commissione Efficienza e equità nei sistemi europei di istruzione e formazione , COM(2006) 481 def. dell'8.9.2006, http://ec.europa.eu/education/policies/2010/doc/comm481_it.pdf.

[13] Per le definizioni si rimanda al Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente [SEC(2000) 1832 del 30.10.2000) e ad altri lavori quali la Classification of Learning Activities a cura di Eurostat.

[14] Eurobarometro flash 192. L'87% del personale docente delle università dell'UE concorda sul fatto che le università dovrebbero aprirsi ai discenti adulti.

[15] Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni Promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: Piano d'azione 2004 – 2006 , http://ec.europa.eu/education/doc/official/keydoc/actlang/act_lang_it.pdf.

[16] Direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, GU L 255 del 30.9.2005, pag. 22.

[17] Un quadro coerente di indicatori e parametri di riferimento per monitorare i progressi nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona in materia di istruzione e formazione , COM (2007) 61 def.