52001SC0949(02)

Progetto preliminare di bilancio generale delle Comunità europee per l'esercizio 2002 - Introduzione generale - Analisi delle spese per attività e delle entrate per titoli /* SEC/2001/0949 def. Volume II */


PROGETTO PRELIMINARE di bilancio generale delle Comunità europee per l'esercizio 2002 - INTRODUZIONE GENERALE - Analisi delle spese per attività e delle entrate per titoli

(presentato dalla Commissione)

INDICE

1. Introduzione

2. Analisi delle spese per settori

3. Analisi delle spese per attività

3.1. Affari economici e finanziari

3.2. Imprese

3.3. Concorrenza

3.4. Occupazione e affari sociali

3.5. Agricoltura e sviluppo rurale

3.5.1. Presentazione generale

3.5.2. I fattori principali alla base del PPB per il 2002

3.5.3. Il fabbisogno di stanziamenti per attività

3.6. Energia e trasporti

3.7. Ambiente

3.8. Ricerca indiretta

3.9. Ricerca diretta

3.10. Società dell'informazione

3.11. Pesca

3.12. Mercato interno

3.13. Politica regionale

3.14. Fiscalità e unione doganale

3.15. Istruzione e cultura

3.16. Media e comunicazione

3.17. Salute e tutela dei consumatori

3.18. Giustizia e affari interni

3.19. Relazioni esterne

3.20. Commercio

3.21. Sviluppo e relazioni con i paesi ACP

3.22. Allargamento

3.23. Aiuto umanitario

3.24. Lotta contro la frode

3.25. Coordinamento delle politiche della Commissione e Servizio giuridico

3.26. Amministrazione della Commissione

3.27. Bilancio

3.28. Controllo finanziario

3.29. Statistiche

3.30. Pensioni

4. Entrate - Analisi per titolo

4.1. Valutazione generale

4.2. Previsioni di entrate per il 2002

4.2.1. Risorse proprie tradizionali

4.2.2. Basi imponibili "imposta sul valore aggiunto" (IVA)

4.2.3. Basi imponibili "prodotto nazionale lordo" (PNL)

4.2.4. Altre entrate

4.3. Correzione degli squilibri di bilancio

4.4. CONSEGUENZE DI BILANCIO DELL'ACCORDO SUL SEE

1. Introduzione

Per il secondo anno consecutivo il progetto preliminare di bilancio della Commissione europea viene presentato anche secondo i principi dell'Activity Based Budgeting (ABB). Nel quadro di questo approccio, le azioni della Commissione sono state ripartite in circa 200 attività, raggruppate a loro volta in 30 settori, che costituiscono la base per un'analisi complessiva del PPB 2002. L'ABB consente di visualizzare l'utilizzo completo delle risorse per ciascuna delle politiche della Commissione, comprese le dotazioni finanziarie per le spese operative ed amministrative e le risorse umane. La presentazione del documento in oggetto sostituisce la tradizionale analisi per titoli e capitoli di bilancio, nella quale l'intero lato "spese" del bilancio era diviso in una parte A per gli stanziamenti di funzionamento e in una parte B per gli stanziamenti operativi.

Al fine di illustrare l'approccio ABB, tale analisi segue la nomenclatura in fase di preparazione nei servizi della Commissione, che deve ancora essere considerata provvisoria. Tale nomenclatura è organizzata per titoli, corrispondenti ai settori, suddivisi in capitoli, corrispondenti alle attività. Il primo capitolo di ogni titolo (di seguito denominato "capitolo 01 ABB") comprende tutte le risorse di gestione e di supporto per il settore e consente quindi di visualizzare tutte le risorse connesse del settore corrispondente al titolo. Gli altri capitoli includono le risorse per gli interventi finanziari, compresi programmi, sovvenzioni, ecc.

Questa parte si apre con una presentazione dell'insieme del bilancio organizzato per settori, nella quale le risorse del bilancio 2001 e del PPB 2002 sono ripartite in due grandi categorie: stanziamenti totali (interventi finanziari, nonché stanziamenti di gestione e supporto) e risorse umane. Questa sezione illustra anche in che modo gli stanziamenti attribuiti a ciascun settore sono ripartiti fra le rubriche delle prospettive finanziarie, permettendo un raccordo tra le due strutture di bilancio. La seconda sezione contiene un'analisi più dettagliata per attività e spiega le variazioni osservate in rapporto al bilancio 2001. L'ultima sezione presenta le entrate del PPB 2002, utilizzando la tradizionale presentazione per titoli.

2. Analisi delle spese per settori

Terminologia ABB

* Gli interventi finanziari comprendono la maggior parte degli stanziamenti tradizionalmente iscritti nella parte B, ma anche alcuni stanziamenti precedentemente inseriti nella parte A, come le sovvenzioni, che devono avere un impatto su beneficiari esterni alle istituzioni comunitarie. Queste risorse sono assegnate alle attività.

* Gli stanziamenti di gestione e di supporto comprendono la maggior parte delle risorse tradizionalmente iscritte nella parte A (stipendi, spese immobiliari, ecc.). Gli stanziamenti per gestione e supporto comprendono però anche stanziamenti precedentemente iscritti nella parte B che hanno carattere amministrativo, come l'assistenza tecnica e amministrativa e le altre spese di supporto, direttamente connesse a un programma o a un'azione.

* La risorse umane, che comprendono l'organico (retribuito a carico dei titoli A-1 e A-7) e il personale di complemento. In quest'ultima categoria rientra il personale esterno retribuito a carico dei titoli A-1, A-3, A-4, A-6, A-7, il personale retribuito a titolo del bilancio della ricerca, nonché una stima del personale retribuito dai cosiddetti "minibilanci" dei fondi strutturali e delle linee BA.

La tabella II.1 qui di seguito presenta, per la sola Commissione (sezione III), il bilancio 2001 e il PPB 2002 per settori. Vi è indicato l'insieme degli stanziamenti e delle risorse umane (espresse in persone/anno) assegnati a ciascun settore. Informazioni particolareggiate per ogni settore sono fornite nella sezione successiva del presente documento.

Tabella II.1 Sezione III: Bilancio 2001 e PPB 2002 per settore (in milioni di euro e persone/anno)

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Corrispondenza tra lo schema ABB e le prospettive finanziarie

Il quadro di riferimento generale per il bilancio è costituito dalle prospettive finanziarie contenute nell'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio. Pertanto, anche se nella preparazione del PPB 2002 si è utilizzato il sistema ABB, i massimali per rubrica delle prospettive finanziarie restano il punto di riferimento principale. È quindi importante avere chiaramente presente il modo in cui la nomenclatura ABB trova riscontro nelle rubriche delle prospettive finanziarie.

La tabella II.2 presenta il PPB 2002 per settori e per rubriche. Le righe corrispondono ai settori in cui sono state raggruppate le attività della Commissione, mentre nelle colonne figurano le rubriche delle prospettive finanziarie (e, se del caso, le sottorubriche). La tabella indica, per ogni settore, le risorse che rientrano in ciascuna rubrica delle prospettive finanziarie. Poiché il processo di assegnazione delle risorse della Commissione ha luogo secondo il sistema ABB, questa tabella è necessaria per verificare la compatibilità della ripartizione con i massimali. Nell'ultima riga è riportato il margine lasciato sotto i massimali.

Gli importi riportati nella tabella II.2 corrispondono a tutte le risorse finanziarie, compresi gli interventi finanziari e gli stanziamenti di gestione e supporto. Si noti che la maggioranza dei settori comprende risorse che corrispondono a più di una rubrica. Il settore Pesca, ad esempio, include risorse che rientrano nelle rubriche 1a (FEAOG Garanzia), 2a (SFOP), 3 (Controllo della pesca), 4 (Accordi internazionali di pesca) e 5 (Gestione e supporto per la pesca).

Tabella II.2 Cifre per settore e per rubrica delle prospettive finanziarie (interventi finanziari e stanziamenti di gestione e supporto in milioni di euro)

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3. Analisi delle spese per attività

Obiettivo dell'approccio ABB è mostrare il nesso fra l'assegnazione delle risorse e gli orientamenti politici, presentando le risorse in relazione al settore e all'attività, al cui livello sono adottate le iniziative politiche. Tale metodo si concentra pertanto sugli stanziamenti di impegno, presentati per ciascun settore nelle tabelle che seguono e nei relativi commenti. In linea generale, gli stanziamenti di pagamento derivanti dall'esecuzione del bilancio non vengono esaminati in questa sede. Nei casi in cui, per una determinata attività, si ritiene necessario fare riferimento a tali stanziamenti, lo si fa però solo nei commenti.

3.1. Affari economici e finanziari

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Spese di gestione e supporto per il settore Affari economici e finanziari (52,0 milioni di euro; 0,3%)

L'accelerazione delle attività connesse all'introduzione dell'euro nel 2002 verrà consentita grazie a una riassegnazione interna delle risorse umane da altre attività. La Commissione sta ancora esaminando la possibilità di trasferire attività da Bruxelles a Lussemburgo per utilizzare in modo ottimale tutte le risorse disponibili nell'ambito della DG Affari economici e finanziari.

Questioni economiche e finanziarie internazionali (337,0 milioni di euro; + 8,0%)

Gli interventi finanziari che rientrano in questa attività si riferiscono all'assistenza macrofinanziaria sotto forma di sovvenzioni, per un importo di 124 milioni di euro, e alla riserva per i prestiti garantiti dalla CE, per un importo di 213 milioni di euro. Si tratta generalmente di misure di sostegno alla bilancia dei pagamenti che accompagnano programmi di riforma sostenuti dall'FMI. Hanno bisogno, come base giuridica, di una decisione ad hoc del Consiglio. Nel tentativo di rendere più trasparenti le dotazioni regionali, a partire dal bilancio 2001 gli articoli di bilancio per l'assistenza macrofinanziaria sono stati integrati nei capitoli geografici e fanno parte delle dotazioni finanziarie regionali.

La sovvenzione macroeconomica a fondo perduto a favore dell'Armenia, della Georgia e del Tagikistan, prevista dalla decisione 97/787/CE, resta al livello del bilancio 2001, vale a dire 24 milioni di euro.

Nel 2001, la sovvenzione macroeconomica a fondo perduto per i Balcani occidentali ha registrato un aumento consistente (80 milioni di euro) in risposta alle esigenze della regione. Per il 2002 si propone di portare questa assistenza a 100 milioni di euro. Conformemente alla base giuridica esistente e alle nuove proposte, i beneficiari saranno Bosnia, Albania e soprattutto la Repubblica federale di Iugoslavia (Serbia, Montenegro, Kosovo). Tale importo rientra nella dotazione annuale di CARDS per la regione.

La riserva per garanzie è determinata dalle prospettive finanziarie ed evolve in linea con l'inflazione. Viene utilizzata per garantire i prestiti concessi dalla CE (prestiti di assistenza macrofinanziaria, prestiti Euratom) e dalla BEI ai paesi terzi.

Operazioni finanziarie (71,9 milioni di euro; - 1,2%)

Nel quadro del programma Imprese, si è dato seguito all'iniziativa Occupazione (1998-2000). La linea di azione "Migliorare il contesto finanziario in cui operano le imprese" è dotata di uno stanziamento di 71 milioni di euro, come nel 2001. Essa riguarda la promozione di meccanismi di garanzia volti ad aumentare il volume dei prestiti accessibili alle PMI, mediante una condivisione dei rischi con sistemi nazionali di garanzia, nonché gli sportelli dei capitali di rischio che investono in fondi di capitali di rischio specializzati, mirati alle PMI per le quali i rischi di investimento sono più elevati. Tali investimenti sono gestiti dal Fondo europeo per gli investimenti.

Una piccola parte degli stanziamenti è destinata ad abbuoni di interesse su prestiti concessi a seguito dei terremoti del 1986 in Grecia e del ciclone dell'ottobre 1993 a Madeira (Portogallo). Con la riduzione dell'importo dei prestiti in sospeso, il fabbisogno scende da 1,3 milioni di euro nel 2001 a 0,9 milioni di euro nel 2002.

Unione economica e monetaria (33,1 milioni di euro; - 1,8%)

In considerazione dell'entrata in circolazione dell'euro all'inizio del 2002, si propone di attribuire un importo di 28 milioni di euro, stabile rispetto agli stanziamenti del 2001, all'azione informativa "L'euro, una moneta per l'Europa" nel quadro del programma PRINCE (B3-306).

Per proseguite le misure adottate lo scorso anno, gli stanziamenti destinati a indagini e studi economici (A-3500) registrano un aumento del 7,5%, che consentirà di estendere tali studi ai paesi candidati. Tale aumento è parzialmente compensato da una diminuzione degli studi relativi all'unione monetaria.

3.2. Imprese

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Spese di gestione e supporto per il settore Imprese (112,3 milioni di euro; + 5,6%)

Incoraggiare lo spirito imprenditoriale (43,2 milioni di euro; - 4,2%)

Questa attività raggruppa due programmi:

1) Il nuovo programma pluriennale per le imprese e lo spirito imprenditoriale (2001-2005), che fa seguito al 3° programma pluriennale per le PMI e ha i seguenti obiettivi:

* promuovere lo spirito imprenditoriale quale competenza preziosa e produttiva;

* incoraggiare un contesto normativo e imprenditoriale che tenga conto dello sviluppo sostenibile, in cui possano prosperare l'innovazione e lo spirito imprenditoriale;

* migliorare il contesto finanziario in cui operano le PMI;

* rafforzare la competitività delle PMI nel quadro di un'economia basata sulla conoscenza;

* garantire la disponibilità e il coordinamento di reti e di servizi di supporto per le imprese.

L'azione relativa al miglioramento del contesto finanziario è integrata nel settore "Affari economici e finanziari". Per le altre quattro azioni, viene proposto sulle linee B5-510 e B5 510A, quest'ultima ripresa nel capitolo 01 ABB, un importo totale di 27,6 milioni di euro.

2) Il programma IDA (Scambio di dati tra amministrazioni" - B5-7210) intende fornire, nel quadro delle reti transeuropee, il sostegno necessario alle amministrazioni per la realizzazione degli scambi telematici ed elettronici di informazioni, di dati e di documenti necessari per il buon funzionamento del mercato interno. Il livello degli stanziamenti proposti per il 2002 (24 milioni di euro, compresa la linea BA ripresa al capitolo 01 ABB) è lo stesso del bilancio 2001.

Ricerca - Promozione dell'innovazione e del cambiamento (86,5 milioni di euro; - 16,7%)

Questa attività corrisponde al programma specifico di ricerca "Promozione dell'innovazione e incoraggiamento alla partecipazione delle PMI". Suo obiettivo è promuovere attività innovatrici, fra cui la creazione di imprese, nonché facilitare la diffusione e lo sfruttamento dei risultati della ricerca e facilitare il trasferimento delle tecnologie verso le PMI.

Se si includono le spese amministrative previste per questo programma al capitolo 01 ABB, gli stanziamenti proposti ammontano a 95 milioni di euro, vale a dire in calo del 13,5% circa rispetto al 2001. Ciò corrisponde agli scadenzari previsti nel programma specifico e garantisce l'iscrizione a bilancio dell'intera dotazione attribuitagli nell'ambito del 5° programma quadro di ricerca.

Maggiori risultati dal mercato interno (43,5 milioni di euro; + 5,8%)

Quest'attività comprende le misure intese ad assicurare il buon funzionamento del mercato interno sotto il profilo della normalizzazione e dell'armonizzazione, in particolare con le azioni seguenti:

1) "Funzionamento e sviluppo del mercato interno" (B5-3002), che comprende le funzioni svolte dalla Commissione nel quadro dell'attuazione delle direttive del mercato interno, con particolare riferimento alla notifica delle regolamentazioni tecniche, all'omologazione e alla sorveglianza dei mercati per quanto riguarda la normalizzazione, i confronti settoriali nei campi dei prodotti alimentari, farmaceutici e per l'edilizia, dei veicoli, ecc. Per il 2002 vengono proposti stanziamenti d'impegno di 11,4 milioni di euro, compresa la linea BA ripresa nel capitolo 01 ABB, in aumento rispetto ai 9,9 milioni di euro del 2001.

2) La sovvenzione all'Agenzia europea di valutazione dei medicinali (B5-3120), che è una sovvenzione per il pareggio del bilancio. L'Agenzia è responsabile dell'amministrazione delle autorizzazioni centralizzate rilasciate dalla Commissione per i nuovi prodotti medicinali, del supporto al mutuo riconoscimento delle autorizzazioni nazionali (medicinali tradizionali), della raccolta e della valutazione delle informazioni sugli effetti indesiderabili dei medicinali (monitoraggio dei prodotti farmaceutici) e della preparazione di raccomandazioni veterinarie sui mangimi. Per il 2002 viene proposta una sovvenzione per il pareggio del bilancio di 14 milioni di euro, come nel 2001. I diritti versati dalle imprese per ottenere e rinnovare le autorizzazioni comunitarie per la commercializzazione sono stimati a 46,5 milioni di euro per il 2002, contro 42,6 milioni nel 2001.

Nella sovvenzione è compreso un importo di 3,3 milioni di euro, contro 1,3 milioni di euro nel 2001, a titolo di contributo speciale per l'esonero dai diritti per i medicinali orfani (B5-3121), ai sensi di un nuovo regolamento entrato in vigore nel 2000.

3) Normalizzazione e ravvicinamento delle legislazioni (B5-313), che comprende le misure di normalizzazione, verifica ed omologazione in vari settori industriali, in particolare attraverso i lavori di elaborazione di norme europee svolto da organismi europei di normalizzazione, progetti tecnici per l'introduzione di servizi europei di controllo della conformità e lo sviluppo di una politica d'informazione sull'applicazione delle norme. Per questo articolo vengono proposti per il 2002 16,1 milioni di euro, compresa la linea BA nel capitolo 01 ABB, contro 17,1 milioni nel bilancio 2001.

Competitività e altre politiche (8,0 milioni di euro; + 14,3%)

La "Politica di promozione della competitività dell'industria dell'Unione europea" (B5-326) si propone di promuovere l'adeguamento permanente dell'industria comunitaria ai mutamenti che si verificano in un mercato aperto e competitivo. A tal fine si pone l'obiettivo di una politica di competitività industriale per l'Unione europea mediante analisi comparative ("benchmarking") e altre iniziative. Per il 2002 vengono proposti stanziamenti d'impegno di 8,9 milioni di euro, contro 7,9 milioni di euro nel bilancio 2001, che includono gli stanziamenti di gestione e di supporto ripresi al capitolo 01 ABB. Su questa linea, infine, viene ora finanziato anche il contributo della Comunità al Centro per la cooperazione industriale CE-Giappone destinato a facilitare l'accesso delle imprese comunitarie al mercato giapponese.

3.3. Concorrenza

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L'attuazione della politica di concorrenza, comprese concentrazioni, politica antitrust, liberalizzazione dei mercati e controllo degli aiuti di Stato, per garantire condizioni di parità a tutte le imprese in competizione nel mercato unico, rappresenta uno dei compiti chiave attribuiti dal trattato alla Commissione, e soprattutto un impegno che pone quest'ultima di fronte a sfide sempre più complesse. Si tratta anche di un aspetto chiave per il processo di allargamento e per la competitività dell'Europa a livello mondiale. L'introduzione della moneta unica ha rappresentato e continua a rappresentare un fattore di dinamismo, che stimola la riorganizzazione dei mercati ma pone anche nuova sfide alla politica della concorrenza.

Fra le priorità globali per il 2002 rientrano l'attuazione di un quadro legislativo modificato per la politica antitrust, l'atteso riesame del quadro legislativo per il controllo delle concentrazioni, la diminuzione dei casi di arretrati in alcuni settori e l'estensione delle competenze della Commissione per quanto concerne i casi più importanti, l'apertura d'ufficio di indagini, nonché il controllo dell'attuazione della normativa non vincolante e dello sviluppo di questo tipo di norme, per evitare, sin dall'inizio, problemi in materia di concorrenza e aiuti di Stato. A livello specifico, particolare attenzione sarà dedicata al settore dei servizi e alla concorrenza in settori di recente liberalizzazione come le telecomunicazioni, l'elettricità e i servizi postali. Infine, la Commissione si impegnerà per migliorare la trasparenza degli aiuti di Stato tramite l'attuazione del registro e del quadro di valutazione relativi.

Spese di gestione e supporto per il settore Concorrenza (74,1 milioni di euro; + 10,8%)

Un aumento consistente delle risorse umane è previsto per far fronte al crescente numero di operazioni di concentrazione e di aiuti di Stato, nonché all'allargamento e ad altri obblighi supplementari nel contesto della cooperazione internazionale.

Concentrazioni, politica antitrust e liberalizzazione dei mercati (senza stanziamenti)

Per quanto concerne il controllo delle concentrazioni, la priorità consisterà nel liberare effettivamente la Commissione dall'obbligo di esaminare le operazioni di concentrazione di dimensione comunitaria, progredendo invece per quanto possibile nella revisione del regolamento sulle concentrazioni. Queste misure devono essere considerate nel quadro del rapido e costante aumento delle decisioni adottate dalla Commissione in questo settore (in media oltre il 30%).

Politica antitrust. Nella prospettiva dell'allargamento e della nuova governance europea, e basandosi su una proposta adottata nel settembre 2000, la Commissione introdurrà, nel 2002 e nel 2003, un nuovo sistema di attuazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza al fine di garantirne un'applicazione più efficiente (articoli 81 e 82). Il nuovo sistema si baserà non solo su un'applicazione continua e rafforzata di tali norme da parte della Commissione europea, ma anche su un'applicazione più decentrata, da parte delle autorità per la concorrenza e delle giurisdizioni nazionali, delle norme comunitarie in materia di intese. La Commissione intende concentrarsi sui casi più importanti, che presentano un rilevante interesse giuridico, economico o politico per l'UE. L'adozione di riforme di ampia portata che creino un contesto giuridico moderno, trasparente ed efficiente per il corretto funzionamento della concorrenza nell'ambito di una Comunità ampliata resta una priorità.

L'applicazione delle misure di lotta contro le intese e di altre pratiche anticoncorrenziali costituisce un elemento essenziale per il successo del mercato unico e dell'unione monetaria. L'adozione di un nuovo regolamento del Consiglio, prevista per il 2002, sarà fondamentale per dotare l'Unione di uno strumento moderno ed efficiente per l'applicazione di misure di lotta contro le intese.

Liberalizzazione

La liberalizzazione è un obiettivo essenziale della politica di concorrenza della Commissione. Tutti i meccanismi di attuazione delle norme comunitarie (politica antitrust, concentrazioni, aiuti di Stato) dovrebbero sostenere le iniziative in questo settore al fine di garantire che il consumatore ne benefici realmente. Particolare attenzione verrà dedicata ai tradizionali settori di utilità pubblica (telecomunicazioni, poste, energia, trasporti) in cui l'obiettivo sarà favorire lo sviluppo di condizioni uniformi a livello europeo. Aldilà di un'ulteriore liberalizzazione nei settori tradizionalmente riservati, citati sopra, un obiettivo connesso consiste nel garantire che la creazione di un mercato unico in settori fortemente regolamentati (fra cui le professioni liberali, le assicurazioni, i fondi pensionistici, la gestione dei rifiuti e lo sport) non sia ostacolata da pratiche anticoncorrenziali.

Controllo degli aiuti di Stato (senza stanziamenti)

Oltre a valutare l'incidenza degli aiuti di Stato sulla progressiva liberalizzazione di settori fino ad ora regolamentati, la Commissione intende anche dare priorità all'esame di un consistente numero di casi/regimi relativi a questioni di politica fiscale. Si continuerà a dare priorità alla semplificazione e modernizzazione delle norme in materia di aiuti di Stato e allo sviluppo, se necessario, di nuovi orientamenti, in particolare per quanto concerne i capitali di rischio. La Commissione sta introducendo un registro e un quadro di valutazione degli aiuti di Stato, il cui obiettivo è aumentare la trasparenza ed esercitare pressione sugli Stati membri affinché riducano il volume globale di aiuti di Stato che provocano distorsioni della concorrenza.

Cooperazione internazionale (senza stanziamenti)

In considerazione della crescente integrazione dell'economia mondale, tutte le questioni connesse alla concorrenza assumono una dimensione mondiale che impone una cooperazione internazionale fra le autorità competenti in materia di concorrenza dei vari paesi e nel quadro delle organizzazioni multilaterali. Per quanto riguarda l'allargamento, la Commissione proseguirà i propri sforzi per garantire assistenza tecnica ai paesi candidati al fine di garantire la costituzione di autorità della concorrenza credibili e l'efficace applicazione della normativa in materia.

3.4. Occupazione e affari sociali

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La parte preponderante degli stanziamenti assegnati a questo settore è destinata al Fondo sociale europeo (FSE). Gli stanziamenti dell'FSE sono attuati per lo più dagli Stati membri nel quadro della gestione decentrata, che si applica a tutti i programmi principali (Quadri comunitari di sostegno e Documenti unici di programmazione - 8 963 milioni di euro), ma anche all'iniziativa comunitaria EQUAL (512 milioni di euro). Nell'ambito dell'FSE, la Commissione gestisce direttamente solo gli stanziamenti per le azioni innovatrici e l'assistenza tecnica (47 milioni di euro).

Spese di gestione e supporto per il settore Occupazione e affari sociali (94,0 milioni di euro; - 8,8%)

Occupazione e Fondo sociale europeo (9 532,6 milioni di euro; - 3,0%)

Nel complesso, gli stanziamenti d'impegno per questo capitolo della nomenclatura ABB sono stanziamenti destinati all'FSE, predeterminati nell'ambito del quadro globale per i Fondi strutturali, come deciso dal Consiglio europeo di Berlino nel 1999. Questo quadro generale è presentato nella parte dedicata alla presentazione per rubrica delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

L'esercizio finanziario 2002 sarà il terzo del periodo di programmazione 2000-06.

L'FSE partecipa al finanziamento di azioni nei seguenti ambiti:

* Obiettivo 1, promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo (insieme al FESR, al FEAOG-sezione Orientamento e allo SFOP);

* Obiettivo 2, promuovere la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali (insieme al FESR);

* Obiettivo 3, sostenere l'adattamento e l'ammodernamento delle politiche e dei sistemi d'istruzione, di formazione e di occupazione; e

* EQUAL, iniziativa comunitaria per lo sviluppo delle risorse umane nel rispetto delle pari opportunità.

Le attività promosse dall'FSE includono in particolare:

* lo sviluppo e la promozione di politiche attive del mercato del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione,

* la promozione delle pari opportunità,

* la promozione e il miglioramento della formazione, dell'istruzione e delle attività di orientamento.

Altri 47 milioni di euro sono destinati a misure innovatrici su scala comunitaria, fra cui studi, progetti pilota e scambi di esperienze e assistenza tecnica sotto forma di misure preparatorie, di monitoraggio, di valutazione e di controllo.

Poiché è interessato un solo fondo, le risorse assegnate all'FSE per l'obiettivo 3 e EQUAL sono predeterminate, mentre il livello specifico di stanziamenti destinati all'FSE per l'obiettivo 1 e l'obiettivo 2 deriva direttamente dagli importi iscritti nei programmi negoziati con gli Stati membri. La quota dell'FSE nell'obiettivo 1 potrebbe ancora essere leggermente modificata, a seconda dell'esito di alcuni negoziati. Per l'obiettivo 2, i negoziati con alcuni paesi non sono ancora conclusi. La ripartizione della dotazione fra l'FSE e il FESR è stata valutata sulla base della relativa quota dei programmi attualmente adottati e dovrà essere rivalutata in seguito.

Oltre all'esecuzione di queste linee per il nuovo periodo, la chiusura del periodo di programmazione resterà un compito importante del 2002, ma richiederà solo stanziamenti di pagamento. La questione generale dei pagamenti è affrontata nella presentazione per rubrica delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

Nonostante la reiscrizione degli stanziamenti non utilizzati nel 2000, la dotazione per l'FSE è leggermente inferiore rispetto al bilancio 2001. Ammonta a 9 522 milioni di euro, comprese le spese di gestione e supporto considerate nel capitolo 01 ABB. Tale andamento potrebbe essere spiegato dalla diminuzione della quota relativa applicata all'FSE per gli obiettivi 1 e 2. Il bilancio 2001 era stato stabilito sulla base della quota relativa dell'FSE durante il precedente periodo 1994-1999, mentre il PPB 2002 si basa sulla quota corrente dei programmi già adottati per il periodo 2000-06, che risulta inferiore a quella del periodo precedente.

Altri programmi a carattere sociale e a favore dell'occupazione in questa attività

Nel luglio 2000, la Commissione ha proposto un programma pluriennale relativo alle misure comunitarie di incentivazione nel settore dell'occupazione. In linea con questa proposta, si propone una riduzione del 34% per riportare l'importo a un totale di 10 milioni di euro per il 2002 (B5-502).

Per il 2002 non è prevista la prosecuzione delle Azioni preparatorie a favore di iniziative locali per l'occupazione (B5-503). Per contro, si propone di mantenere a 13 milioni di euro la dotazione per EURES ("European Employment Services") (B3-4011).

Organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e condizioni di lavoro (57,7 milioni di euro; + 0,5%)

Per il 2002 gli stanziamenti proposti per le voci "Relazioni industriali e dialogo sociale" (B3 4000) e "Azioni di formazione e informazione a favore delle organizzazioni dei lavoratori (B3-4002) devono essere mantenuti rispettivamente a 12 milioni di euro e a 11 milioni di euro (compresa la linea BA ripresa nel capitolo 01 ABB). Per "Informazione, consultazione e partecipazione dei rappresentanti delle imprese" (voce B3-4003) si propone un aumento del 50%, per arrivare a 6 milioni di euro, al fine di incentivare la cooperazione transnazionale fra rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro in relazione all'informazione, la consultazione e la partecipazione nelle imprese che operano in più di uno Stato membro. Un aumento delle sovvenzioni del 6%, per un totale di 15,9 milioni di euro, infine, viene proposto per la "Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro" (B3-420) al fine di finanziare l'Osservatorio dei cambiamenti industriali.

Viene proposto un aumento del 2,8% per gli stanziamenti per la voce "Protezione della salute, l'igiene e la sicurezza sul luogo di lavoro, compresa la sovvenzione all'Ufficio tecnico sindacale europeo" (B3-4310), per portare gli stanziamenti a 3,6 milioni di euro, mentre la sovvenzione comunitaria all'Agenzia europea per la sicurezza e l'igiene sul lavoro (B3-4311) dovrebbe aumentare del 32%, raggiungendo i 9 milioni di euro, al fine di finanziare misure per le piccole imprese e la settimana europea di informazione sulla salute e la sicurezza.

Promozione di una società senza esclusi (40,7 milioni di euro; + 5,7%)

Per il 2002 la Commissione propone i seguenti importi:

* 11 milioni di euro per le misure preparatorie che mirano a combattere e a prevenire l'esclusione (B3-4105), pari all'importo previsto nel programma pluriennale (2001-05) proposto dalla Commissione nel giugno 2000;

* 2,3 milioni di euro per gli aiuti alle famiglie (B4-4102) e 3 milioni di euro per la libera circolazione dei lavoratori (B3-4110);

* 16,2 milioni di euro (+ 2 milioni di euro) per la lotta contro la discriminazione (B5-803), pari all'importo previsto per il 2002 nel programma pluriennale (2001-06) adottato dal Consiglio nell'ottobre 2000 per combattere e prevenire la discriminazione fondata sulla razza, l'origine etnica, la religione, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.

La necessità di garantire all'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia (B5 809) i mezzi per assolvere i suoi compiti si è tradotta in un aumento del 15% rispetto alla dotazione del bilancio 2001, che porta gli stanziamenti ad esso destinati da 5,3 milioni di euro a 6,1 milioni di euro.

Per la preparazione dell'Anno europeo dei disabili nel 2003, è previsto in riserva nel 2002 un importo di 4 milioni di euro (B5-806).

Pari opportunità (10,3 milioni di euro; - 1,0%)

Il 20 dicembre 2000 è stato approvato il programma (2001-05) relativo alla strategia comunitaria per la parità tra donne e uomini. La linea B3-4012 presenta una dotazione di 10 milioni di euro, come previsto dal programma, che serve a finanziare misure volte a promuovere le pari opportunità, compresi gli aspetti legislativi, con i seguenti mezzi:

- formazione e diffusione delle migliori pratiche in materia di pari opportunità,

- miglioramento della comprensione e della conoscenza di forme dirette o indirette di discriminazione basata sul genere,

- sostegno ad azioni volte a misurare e valutare l'efficacia delle politiche e pratiche correnti,

- sviluppo delle capacità degli operatori chiave nel settore e sostegno ad esse.

3.5. Agricoltura e sviluppo rurale

>SPAZIO PER TABELLA>

3.5.1. Presentazione generale

Campo di applicazione del settore

Il settore "Agricoltura e sviluppo rurale" comprende:

* 46 222 milioni di euro nella rubrica 1, esclusi 602 milioni di euro per le misure veterinarie e fitosanitarie (B1-33 + parte dell'accantonamento per il fabbisogno supplementare connesso alla BSE e all'afta epizootica, cfr. infra) e le spese di mercato nel settore della pesca (B1-26 e parte di B1-32 );

* un importo totale di 3 822 milioni di euro per varie misure a titolo di altre rubriche, es. 2 957 milioni di euro per le spese agricole a titolo dei Fondi strutturali (FEAOG Orientamento), 560 milioni di euro per le azioni esterne (essenzialmente lo strumento agricolo di preadesione "SAPARD"), 250 milioni di euro per la riserva monetaria e, infine, 54 milioni di euro per i controlli e altre azioni nel settore agricolo a titolo della rubrica 3 (B2-51).

Una tabella riassuntiva, che presenta il parallelo fra la nomenclatura ABB e la nomenclatura attuale è riportata all'allegato I. Si noti che la sezione "Gestione e supporto" dell'allegato non include le risorse per il personale, gli immobili e le altre spese amministrative, ma solo gli stanziamenti per le linee BA e l'assistenza tecnica.

Evoluzione globale degli stanziamenti nel settore "Agricoltura e sviluppo rurale"

L'importo di 49 556 milioni di euro proposto per questo settore per il 2002 è notevolmente superiore + 1 550 milioni di euro = + 3,2% rispetto ai 48 006 milioni di euro del bilancio 2001. L'aumento è pienamente in linea con l'evoluzione delle prospettive finanziarie (PF). Per gli elementi principali del settore, infatti, la Commissione propone di includere nel bilancio tutto o quasi l'importo disponibile nell'ambito delle PF. Per la rubrica 1, gli stanziamenti restano di 365 milioni di euro (0,8%) al di sotto del massimale, contro i 506 milioni di euro del bilancio 2001. Per la parte agricola dei Fondi strutturali, per il SAPARD e per la riserva monetaria viene iscritto a bilancio l'importo totale.

L'evoluzione dei capitoli principali (nella nomenclatura ABB) del settore può essere sintetizzata come segue:

* Capitolo 01 "Spese di gestione e di supporto": la gestione finanziaria (compreso SAPARD) è stata mantenuta e per il 2002 beneficia di un rafforzamento consistente in termini di risorse umane.

* Capitolo 02 "Prodotti vegetali": gli stanziamenti aumentano da 27 838 milioni di euro nel bilancio 2001 a 28 100 milioni di euro nel PPB 2002. Mentre il fabbisogno per il settore dei seminativi e del vino aumentano in misura rilevante, soprattutto a seguito delle riforme dell'Agenda 2000, riduzioni sono previste per lo zucchero e il riso (in linea con le proposte di riforma per questi settori) e per le piante tessili (a seguito, in primo luogo, della riforma del settore del cotone);

* Per il capitolo 03 "Prodotti di origine animale" si propone una dotazione di 12 958 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto al bilancio 2001. Tale evoluzione è dovuta interamente al settore delle carni bovine, dove gli stanziamenti aumentano di 1,4 miliardi di euro, a causa, soprattutto, della riforma dell'Agenda 2000 e degli accantonamenti per il fabbisogno aggiuntivo legato alla BSE e all'afta epizootica. Risparmi consistenti, tuttavia, sono previsti per il settore delle carni ovine, a causa delle proposte di riforma del settore presentate dalla Commissione e, in misura minore, dell'aumento del consumo. Per quanto concerne l'accantonamento di 1 000 milioni di euro per far fronte al fabbisogno supplementare legato alla BSE e all'afta epizootica, 850 milioni di euro sono stati assegnati al capitolo "Prodotti di origine animale" e 150 milioni di euro al settore "Salute e tutela dei consumatori". Questa ripartizione della riserva si è resa necessaria ai fini della presentazione del bilancio sulla base della nomenclatura ABB, ma è solo indicativa (non vincolante);

* 7 546 milioni di euro sono previsti per il capitolo 05 "Sviluppo rurale", contro 7 458 milioni di euro nel 2001, in linea con l'evoluzione delle prospettive finanziarie. Merita sottolineare che questa attività non copre solo l'attuale capitolo B1-40 (Sviluppo rurale, a concorrenza di 4 595 milioni di euro), ma anche il FEAOG-Orientamento, finanziato nel quadro dei Fondi strutturali (2 950 milioni di euro).

Ulteriori dettagli sul fabbisogno per gli anni 1999-2003 sono riportati nel documento di lavoro relativo alla rubrica 1, ai sensi dell'articolo 6 del regolamento 2040/2000 del 26.9.2000.

3.5.2. I fattori principali alla base del PPB per il 2002

Il quadro giuridico e le riforme della Politica agricola comune

Il progetto preliminare di bilancio si basa sulla riforma dei mercati agricoli adottata nell'ambito dell'Agenda 2000, nonché sulle proposte legislative in fase di esame al Consiglio o da esso adottate.

Le riforme decise nel quadro dell'Agenda 2000

Le riforme nell'ambito dell'Agenda 2000 riguardano soprattutto i seminativi (cereali, semi oleosi e piante proteiche), le carni bovine, il vino e i prodotti lattiero-caseari. Nel settore dei prodotti lattiero-caseari, il Consiglio ha deciso di aumentare le quote di produzione in attesa della riduzione dei prezzi e dell'introduzione dell'aiuto compensativo nel 2005. Nel 2002 non si dovrebbero registrare spese aggiuntive rispetto al 2001. Inoltre, per il settore vitivinicolo, l'aumento del fabbisogno si concentra nel 2001. Un importo supplementare di circa 120 milioni di euro è previsto nel PPB al fine di includere per intero in bilancio il nuovo strumento per la ristrutturazione e la conversione.

Le riduzioni dei prezzi e i corrispondenti aumenti degli aiuti diretti nei settori dei seminativi e delle carni bovine, tuttavia, sono programmati nell'arco di un periodo di due e rispettivamente tre campagne di commercializzazione e richiederanno pertanto notevoli aumenti nel bilancio agricolo per il 2002. Se le riduzioni dei prezzi consentono risparmi, questi ultimi sono largamente annullati dall'aumento delle spese a titolo degli aiuti. compensativi

Altre riforme e proposte legislative

Come in passato, il progetto preliminare di bilancio si basa su proposte legislative che sono state già presentate al Consiglio o che la Commissione sta ancora preparando. Attualmente quest'ultima ha presentato proposte di riforma, che non sono ancora state adottate, in tre settori: il settore dello zucchero, del riso e di recente quello delle carni ovine e caprine. I risparmi attesi da queste riforme ammontano a quasi 1 miliardo di euro.

Al fine di combattere la crisi della BSE, nel dicembre 2000 il Consiglio ha adottato una prima serie di misure. In seguito, nel febbraio 2001, la Commissione ha presentato un piano in sette punti le cui conseguenze finanziarie sono integrate nel PPB.

Nei prossimi mesi la Commissione intende presentare un'iniziativa legislativa volta a varare un nuovo regime di protezione delle risorse genetiche vegetali e animali. In attesa dell'adozione di una base giuridica, 10 milioni di euro vengono iscritti in B0-40. È inoltre intenzione della Commissione introdurre una serie di misure nel settore delle aziende agricole a conduzione familiare. Poiché l'attuale regolamento relativo alle azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune (regolamento (CE) n. 814/2000 del Consiglio) copre già questa voce, la Commissione propone di finanziare tali misure sulla corrispondente linea B1-382, e di rafforzare quest'ultima di 2 milioni di euro.

Infine, il PPB tiene conto della riforma del settore del cotone, su cui un accordo è stato raggiunto al Consiglio il 24 aprile 2001.

Eccezionali incertezze connesse alla seconda crisi BSE e all'afta epizootica: accantonamento di 1 miliardo di euro.

Per la stima del fabbisogno nel settore delle carni bovine, il PPB si basa sullo stesso scenario economico utilizzato per stabilire il costo del piano in sette punti, vale a dire un calo del consumo del 10% e delle esportazioni del 40% per l'anno di calendario 2001. Nel 2002 si prevede un calo del 7% del consumo, ma una ripresa delle esportazioni. Tale scenario è tuttavia molto incerto anche a causa dell'epidemia di afta epizootica. Inoltre, è attualmente impossibile valutare con un grado di precisione accettabile il fabbisogno connesso al cofinanziamento delle misure per l'eradicazione di tale malattia. Per i motivi suddetti, la Commissione propone di iscrivere 1 miliardo di euro, dei 1 365 milioni di euro ancora disponibili al di sotto delle PF, nel capitolo B0-40 e di assegnare chiaramente tale importo a eventuali costi supplementari provocati dalla BSE o dall'afta epizootica. La Commissione riesaminerà la situazione in ottobre nel quadro della Lettera rettificativa.

Parametri monetari

Parità tra l'euro e il dollaro

In base all'articolo 8 del nuovo regolamento (CE) n. 2040/2000 del Consiglio, del 26 settembre 2000, riguardante la disciplina di bilancio, quando la Commissione adotta il progetto preliminare di bilancio oppure una lettera rettificativa che riguarda le spese agricole, essa utilizza, per elaborare le stime di bilancio dei titoli 1-3 della sottosezione B1, il tasso di cambio tra euro e dollaro constatato in media sul mercato nell'ultimo trimestre conclusosi almeno 20 giorni prima che la Commissione adottasse il documento di bilancio in questione. La parità media osservata durante tale periodo, vale a dire i primi tre mesi del 2001 è 1 euro = 0,92 USD. Poiché il bilancio 2001, modificato dal bilancio rettificativo e suppletivo n. 1/01, si basa su un tasso di 1 euro = 0,87 USD, il PPB 2002 si basa su una parità inferiore. Di conseguenza, il divario fra i prezzi mondiali e quelli comunitari aumenta, comportando un fabbisogno aggiuntivo rispetto al bilancio 2001.

Il sistema agromonetario

L'introduzione dell'euro e la conseguente abolizione dei tassi di conversione agricoli ("tassi verdi") a partire dal 1° gennaio 1999 hanno cambiato radicalmente la situazione agromonetaria. Le compensazioni di reddito concesse ai produttori nell'ambito del sistema agromonetario sono molto inferiori a quelle del 2000 e del 2001, anni in cui la spesa agromonetaria è stata eccezionalmente elevata. Ciò è dovuto al fatto che l'aiuto deciso dal Consiglio per compensare le perdite di reddito dovute all'abolizione dei tassi verdi, è decrescente e la seconda e la terza quota sono cofinanziate. A causa tuttavia dell'attuale rafforzamento della sterlina britannica, dovranno probabilmente essere versati nuovi aiuti nel quadro del nuovo sistema agromonetario adottato per le monete che non fanno parte dell'euro. La spesa globale dovrebbe diminuire da circa 900 milioni di euro del 2000 a 430 milioni di euro nel 2001 e quindi a 304 milioni di euro nel 2002.

La linea direttrice agricola (allegato 2)

In conformità delle decisioni adottate a Berlino, il campo di applicazione della linea direttrice agricola è stato ampliato. Nel quadro del massimale stabilito dalla linea direttrice agricola rientrano adesso, oltre alla rubrica 1, lo strumento agricolo di preadesione (SAPARD) della rubrica 7 e la parte dell'importo "disponibile per le adesioni" della rubrica 8 che riguarda le spese agricole.

La linea direttrice per il 2002 è stata calcolata sulla base del regolamento (CE) n. 2040/2000 del Consiglio riguardante la disciplina di bilancio. L'anno di riferimento è ora il bilancio 1995 e non più quello del 1988. La linea direttrice agricola per il 2002 ammonta quindi a 50 867 milioni di euro, con un aumento di 2 079 milioni di euro (4,3%) rispetto al 2001 (48 788 milioni di euro).

La spesa complessiva, compreso l'aiuto agricolo di preadesione (555 milioni di euro), ammonta a 47 142 milioni di euro, vale a dire circa 3,7 miliardi di euro al di sotto della linea direttrice agricola.

La procedura di concertazione per la spesa agricola

Il nuovo accordo interistituzionale per il periodo 2000-2006 prevede il mantenimento della disposizione in virtù della quale la Commissione è tenuta a distinguere, nel suo progetto preliminare di bilancio, gli stanziamenti legati a disposizioni legislative nuove o previste da quelli che derivano dalla legislazione in vigore al momento dell'adozione del bilancio precedente. È considerata "legislazione nuova" qualsiasi base giuridica nuova o prevista e qualsiasi modifica al testo di base che disciplina il principio della spesa intervenuta successivamente all'adozione del bilancio precedente.

Applicata alle spese agricole, questa definizione copre tutti gli atti o le disposizioni regolamentari che istituiscono un'organizzazione comune di mercato (OCM) o che modificano i principi di base di un'OCM esistente, nonché quelli che corrispondono ad azioni più specifiche inerenti o meno ad un'OCM. Si tratta, in pratica, dei regolamenti adottati dal Consiglio che vengono a completare o modificare i testi citati nei commenti del bilancio. Sulla base di questi criteri, un certo numero di provvedimenti è stato emanato successivamente all'adozione del bilancio 2000. Altri sono stati proposti dalla Commissione e sono ancora all'esame. Tali misure sono presentate nell'allegato 3.

3.5.3. Il fabbisogno di stanziamenti per attività

La seguente sezione mette a confronto il fabbisogno di stanziamenti nel PPB del 2002 con gli stanziamenti iscritti nel bilancio del 2001, per ciascuno dei sei capitoli compresi nel settore "Agricoltura e sviluppo rurale".

Spese di gestione e supporto per il settore Agricoltura e sviluppo rurale (135,1 milioni di euro; + 3,5%).

La gestione finanziaria (compreso SAPARD) è stata mantenuta e per il 2002 beneficia di un rafforzamento consistente in termini di risorse umane.

Prodotti vegetali (28 100,0 milioni di euro; + 0,9%)

Questo capitolo della nomenclatura ABB copre l'attuale titolo B1-1 "Prodotti vegetali" del bilancio e le parti dei capitoli B1-30 (prodotti fuori allegato I) e B1-31 (Programmi alimentari), che riguardano i prodotti vegetali. Gli stanziamenti passano dai 27 836 milioni di euro del bilancio 2001 a 28 100 milioni di euro. Mentre il fabbisogno per il settore dei seminativi e per il vino aumenta in misura rilevante, soprattutto a seguito delle riforme dell'Agenda 2000, risparmi sono previsti per lo zucchero e il riso (in linea con le proposte di riforma per questi settori) e per il cotone (a seguito della riforma decisa dal Consiglio nell'aprile 2001).

Al fine di rendere la nuova nomenclatura ABB il più trasparente possibile, la Commissione ha raggruppato le spese in articoli per la maggior parte dei singoli settori: gli stanziamenti presentano la seguente evoluzione:

Misure di mercato per i cereali (967 milioni di euro; - 67 milioni di euro)

La seguente tabella presenta le principali ipotesi considerate per il 2001 e il 2002 per quanto riguarda le spese tradizionali di sostegno del mercato iscritte al capitolo B1-10 (articoli B1 101 e 102).

>SPAZIO PER TABELLA>

Le spese relative alle restituzioni all'esportazione diminuiscono di 81 milioni di euro ( 180 milioni di euro), un calo quasi del 70% rispetto agli stanziamenti del 2001. Ciò è dovuto in larga misura alla continua riduzione dei prezzi istituzionali nel quadro dell'Agenda 2000, al previsto aumento dei prezzi mondiali e alla riduzione dei quantitativi che si prevede di esportare (- 3,1 milioni di tonnellate).

Il fabbisogno per le spese di ammasso nel 2001 è considerevolmente superiore a quello del 2000 (+ 206 milioni, ossia un aumento del 56% circa). Ciò è dovuto al previsto aumento delle scorte e pertanto dei costi connessi.

Per i prodotti trasformati (fuori allegato I) le spese previste sono identiche a quelle del bilancio 2001, in linea con le conclusioni dell'Uruguay round (GATT). Il massimale per le restituzioni all'esportazione nel quadro del capitolo B1-30 ha dovuto essere ridotto da 717 milioni nel 1996 a 415 milioni nel 2001. Per il 2002 questa cifra viene mantenuta immutata per rispettare gli obblighi dell'OMC. Si noti che, al fine di garantire un normale sviluppo della produzione e degli scambi dei prodotti trasformati, la Commissione utilizzerà, se necessario, il regime di perfezionamento interno. Sul totale suddetto di 415 milioni di euro, solo 29 milioni di euro riguardano i cereali, rispetto ai 43 milioni di euro del 2001. Tale risparmio è stato reso possibile dalla generale tendenza al calo delle restituzioni per i cereali.

Riso (47 milioni di euro; - 149 milioni di euro)

La Commissione ha elaborato una nuova proposta relativa all'organizzazione comune del mercato del riso nel 2000. È sulla base di tale proposta - COM(2000) 278 def. - che sono stati calcolati gli stanziamenti per il 2002. La decisione finale, sotto forma di regolamento del Consiglio, può ancora modificare lo scenario.

Il consistente calo degli stanziamenti è dovuto in primo luogo al trasferimento degli aiuti per ettaro per il riso al capitolo B1-10 seminativi (129 milioni di euro nel 2001). Ulteriori riduzioni sono dovute al previsto calo dei costi per le scorte di intervento (da 44 milioni per il 2000/01 a 15 milioni per il 2001/02), conseguenza della riforma del regime che prevede l'impegno di non acquistare ulteriori scorte. Come conseguenza della riforma, si prevede che i risparmi netti ammontino nel PPB 2002 a 64 milioni di euro. Tuttavia, poiché la riforma consiste principalmente nel passaggio dal sostegno del mercato (intervento pubblico) agli aiuti diretti, i risparmi sulle misure di sostegno del mercato, iscritte a bilancio in questo articolo, sono molto più elevati.

Le restituzioni all'esportazione, tuttavia, sono leggermente in aumento (+ 9 milioni di euro). Ciò è dovuto in larga misura al calo dei prezzi mondiali del riso, che fa aumentare il divario fra i prezzi comunitari e quelli mondiali.

Programmi alimentari (224 milioni di euro; + 3 milioni di euro)

Come in passato, un importo di 200 milioni di euro è previsto per la distribuzione gratuita di prodotti agricoli agli indigenti (articolo B1-310), un livello identico a quello del 2001.

Le restituzioni per le azioni di aiuto alimentare (B1-311) sono di 3 milioni di euro superiori rispetto al 2001 e le spese raggiungono, di conseguenza, i 24 milioni di euro.

Pagamenti diretti per i seminativi (17 759 milioni di euro; + 873 milioni di euro)

Gli stanziamenti destinati ai pagamenti diretti per ettaro registrano un aumento (+ 873 milioni di euro), dovuto in parte (+ 161 milioni di euro) alla riforma del settore del riso, che comporta soprattutto, come precedentemente segnalato, l'abbandono del regime di intervento classico (ammasso pubblico) a favore degli aiuti diretti. Un ulteriore aumento (100 milioni di euro) è previsto in seguito all'aumento del ricorso al regime di messa a riposo volontaria per i piccoli produttori. L'equilibrio è garantito dall'entrata in vigore della seconda fase della riforma dell'Agenda 2000.

Zucchero (1 603 milioni di euro; - 280 milioni di euro)

La spesa prevista nel settore dello zucchero registra una diminuzione rispetto agli stanziamenti del 2001, in seguito soprattutto alla proposta della Commissione di riforma del regime dello zucchero a partire dalla campagna 2001/02. La soppressione del sistema di restituzioni all'ammasso dovrebbe consentire di risparmiare circa 358 milioni di euro.

Spese maggiori sono previste per le restituzioni (paesi ACP e industria chimica) a causa del prevedibile calo dei prezzi mondiali e del conseguente aumento delle restituzioni. L'importo unitario delle restituzioni dovrebbe passare da 430 euro/t per il 2000/01 a 460 euro/t per il 2001/02.

Le restituzioni all'esportazione per lo zucchero incorporate nei prodotti "fuori allegato I" ammontano a 183 milioni di euro. Il lieve aumento (+ 4 milioni di euro) può essere attribuito all'aumento dell'importo unitario della restituzione per lo zucchero.

Olio d'oliva (2 389 milioni di euro; - 84 milioni di euro)

Le previsioni di spesa per l'olio d'oliva sono in diminuzione rispetto agli stanziamenti per il 2001. Tale riduzione è imputabile quasi interamente al calo delle spese a titolo dell'aiuto alla produzione (- 78 milioni di euro) e, in particolare, al calo dei quantitativi di olio d'oliva ammessi a beneficiare dell'aiuto.

Le cifre per il 2002 si basano sui quantitativi nazionali garantiti (QNG) che possono beneficiare dell'aiuto, previsti nel regolamento di base. Gli stanziamenti per il 2001 per l'Italia si basavano su quantitativi leggermente superiori ai corrispondenti QNG. In realtà, i quantitativi "normalmente" autorizzati dal regolamento per il 1999/00 sono stati aumentati dell'80% della differenza fra i QNG e la produzione effettiva del 1998/99.

Piante tessili e bachi da seta (703 milioni di euro; - 128 milioni di euro)

Il settore registra una notevole riduzione delle previsioni di spesa (- 15%) nel capitolo B1-14, dovuta alle riforme previste per i settori del cotone e del lino e della canapa.

A seguito della riforma per il lino e la canapa, le spese per questo settore sono stimate a 80 milioni di euro, di cui solo 21 milioni di euro restano in questo articolo (la parte principale viene trasformata in aiuti diretti e inclusa nel bilancio di conseguenza).

Gli stanziamenti richiesti per il cotone (681 milioni di euro) sono diminuiti (- 61 milioni di euro). La riforma decisa dal Consiglio il 24 aprile 2001 ha lasciato immutata al 50% la percentuale di riduzione del prezzo indicativo applicabile agli Stati membri in cui la produzione effettiva supera il quantitativo nazionale garantito. Se tuttavia la produzione supererà le 150 000 tonnellate, tale percentuale verrà gradualmente aumentata. Senza la riforma, il fabbisogno per il cotone ammonterebbe a 770 milioni di euro. Il fabbisogno stimato si basa anche su un prezzo mondiale del cotone non sgranato di 345 euro/t (anziché di 355 euro/t), e su una produzione valutata a 1 600 000 tonnellate (anziché 1 570 000 tonnellate).

Prodotti ortofrutticoli (1 647 milioni di euro; - 18 milioni di euro)

La previsione di spesa per i prodotti ortofrutticoli è superiore rispetto agli stanziamenti del 2001 (- 1%). Ciò è dovuto alla revisione verso il basso delle stime per il regime della noce ( 44 milioni di euro), gli aiuti compensativi per le banane (- 23 milioni di euro) e le compensazioni finanziarie per i ritiri (- 10 milioni di euro). D'altro canto, si prevede un aumento del fabbisogno (+ 70 milioni di euro) per gli aiuti alla produzione per i prodotti trasformati a base di pomodoro, conseguenza della riforma del 2001 (innalzamento delle soglie di trasformazione e degli aiuti per i pomodori).

Per la distribuzione gratuita di prodotti ortofrutticoli (B1-314) si propone un importo forfettario di 9 milioni di euro (- 2 milioni di euro).

Prodotti del settore vitivinicolo (1 275 milioni di euro; + 122 milioni di euro)

Il settore vitivinicolo è uno dei quattro settori agricoli per i quali il Consiglio europeo del marzo 1999 ha deciso una riforma. Si tratta della più vasta ristrutturazione del settore dalla sua creazione nel 1962. Sul piano del bilancio, essa si basa su due assi. Il primo è una semplificazione dei meccanismi di mercato, con una maggiore razionalizzazione dei vari tipi di distillazione. Pur non comportando risparmi diretti per il bilancio, tale ristrutturazione contribuisce ad aumentare la trasparenza e a ridurre il numero di fattori imponderabili. Il secondo e più importante aspetto della riforma è costituito dall'adozione di un dispositivo di ristrutturazione dei vigneti, il cui costo previsto ammonta quest'anno a 422 milioni.

L'aumento previsto delle spese è dovuto all'elevato livello della vendemmia 2000, con un aumento dei costi di distillazione (+ 50 milioni di euro) e di magazzinaggio dell'alcole (+ 36 milioni di euro). Per il secondo anno di applicazione del nuovo regime di ristrutturazione dei vigneti, i nuovi costi destinati a coprire la perdita di entrate hanno comportato spese supplementari per 42 milioni di euro. Per contro, è previsto un calo delle spese per le restituzioni, dovuto alla riduzione dei tassi (- 10 milioni di euro).

Le prime indicazioni sulla vendemmia saranno disponibili in ottobre, al momento della presentazione della lettera rettificativa.

Tabacco (984 milioni di euro; - 16 milioni di euro)

Dopo le riforme del 1992 e del 1998, la spesa per questo settore è diventata piuttosto stabile: la produzione ammissibile a beneficiare dei premi è disciplinata da un rigido regime di quote. Si prevedono tuttavia risparmi dell'ordine di 16 milioni di euro per l'aiuto specifico. In realtà, il nuovo regime prevede che l'aiuto specifico venga versato insieme agli altri premi e non più con un certo ritardo. Ciò provoca un temporaneo aumento delle spese nel 2001.

Altri prodotti vegetali/misure (502 milioni di euro; + 6 milioni di euro)

* Foraggi essiccati e legumi da granella (385 milioni di euro; + 1 milione di euro)

Gli stanziamenti proposti per questo settore sono praticamente allo stesso livello del fabbisogno stabilito per il 2001. Il fabbisogno per il 2002 si basa su una produzione di 4,8 milioni di tonnellate di foraggi disidratati a caldo (quantitativo massimo garantito: 4,4124 milioni di tonnellate) e di 250 000 tonnellate di foraggi disidratati al sole (quantitativo massimo garantito: 443 500 tonnellate).

L'importo globale per i legumi da granella resta costante a 72 milioni. È previsto un calo nella produzione sia di lenticchie e piselli che di vecce, ma i quantitativi globali continuano a superare la superficie massima garantita di 40 000 ha.

* Sementi e luppolo (117 milioni di euro; + 5 milioni di euro)

Per le sementi (105 milioni di euro), si prevede di versare un aiuto medio di 299 euro/t (invece dei 285 euro/t del bilancio 2001) per un quantitativo totale di 350 900 tonnellate. Per il luppolo (12 milioni di euro) è previsto il versamento di un aiuto per ettaro di 480 euro per una superficie di 25 000 ha.

Prodotti di origine animale (12 958,0 milioni di euro; + 14,0%)

Questo capitolo della nomenclatura ABB copre tutto l'attuale titolo B1-2 - Prodotti animali (ad eccezione del settore della pesca B1-26) e la spesa per i prodotti non compresi nell'allegato I (B1-30) e i programmi di aiuto alimentare (B1-31) relativi ai prodotti animali. Esso comprende anche un importo di 850 milioni di euro nel quadro dell'accantonamento creato per far fronte ai fabbisogni supplementari connessi alla BSE e all'afta epizootica. Ai fini dell'ABB, una parte dell'accantonamento ha dovuto essere assegnata alle misure di mercato e il resto (150 milioni di euro) nel settore "Salute e tutela dei consumatori". Si noti che tale ripartizione è solo indicativa e non vincolante. Come risulta dall'allegato I, gli 850 milioni di euro non sono stati assegnati ai vari tipi di prodotti animali che rientrano in questo settore e non sono oggetto di ulteriori commenti nei vari settori.

I 12 958 milioni di euro proposti per questa attività rappresentano un aumento di 1 592 milioni di euro rispetto al bilancio 2001. Gli stanziamenti per il settore delle carni bovine aumentano di 1,4 miliardi di euro, 1,2 milioni di euro dei quali sono connessi alla riforma del settore delle carni bovine prevista dall'Agenda 2000. I rimanenti 200 milioni di euro, nonché l'accantonamento speciale creato per coprire l'aumento rilevante dei costi di mercato dovuto alle crisi della BSE e dell'afta epizootica costituiscono la seconda parte dell'aumento. Per contro, dovrebbero diminuire le spese per le carni ovine, in conseguenza, ad esempio, della riduzione del consumo di carni bovine (effetto sui prezzi) e dell'inclusione nel bilancio della proposta di riforma del settore delle carni ovine e caprine.

È chiaro tuttavia che questi stanziamenti dovranno probabilmente essere aggiornati nella lettera rettificativa, in linea con l'evoluzione delle attuali crisi.

L'evoluzione degli stanziamenti nei diversi settori di prodotti di origine animale è la seguente:

Latte e prodotti lattiero-caseari (2 617 milioni di euro; + 23 milioni di euro)

Si prevedono risparmi per i vari programmi di smaltimento sovvenzionato per il latte scremato in polvere (- 64 milioni di euro) e per l'ammasso pubblico di burro (- 30 milioni di euro).

D'altro canto, sono stati iscritti solo 36 milioni di euro per il prelievo supplementare (tassa prelevata sui quantitativi prodotti in eccesso rispetto alle quote), poiché nella riforma dell'Agenda 2000 le quote per la campagna 2001/2002 sono state aumentate di 502 000 t, il che comporterà superamenti molto più contenuti e di conseguenza un calo di 53 milioni di euro dei prelievi.

Per le esportazioni si prevede un lieve aumento del fabbisogno (+ 25 milioni di euro), dovuto all'aumento del tasso delle restituzioni per il formaggio e per gli "altri prodotti lattieri", necessario per conformarsi alle previsioni di mercato.

Le restituzioni all'esportazione per il latte e i prodotti lattiero caseari inseriti fra i prodotti fuori allegato I ammontano a 200 milioni di euro, pari a un aumento di 40 milioni di euro rispetto al 2001, in linea con l'aumento delle restituzioni all'esportazione.

Il nuovo programma per il latte nelle scuole (articolo B1-312), adottato dal Consiglio nel 2000, ha ridotto il contributo comunitario dal 95% al 75% del prezzo indicativo. Nel 2002 tale programma sarà pienamente operativo e il fabbisogno relativo ammonterà a 81 milioni di euro (- 8 milioni di euro).

Carni bovine (8 371 milioni di euro; + 1 393 milioni di euro)

Rispetto al bilancio 2001 (compreso il BRS 1/2001, vale a dire i costi per il primo pacchetto di misure per la BSE), gli stanziamenti per il capitolo B1-21 Carni bovine aumentano in misura consistente (+ 1,4 miliardi pari a + 20%), in seguito soprattutto alla seconda fase dell'aumento dei premi previsto nella riforma dell'Agenda 2000 (+ 1 190 milioni di euro) e, in misura minore, alle spese supplementari nette dovute alla crisi della BSE (+ 203 milioni di euro).

Pagamenti diretti

Il settore delle carni bovine è uno dei quattro settori agricoli per il quale il Consiglio europeo del marzo 1999 ha deciso una riforma. Si tratta del proseguimento della riforma del 1992 consistente in un'ulteriore riduzione progressiva dei prezzi istituzionali, associata, per altro, a un aumento dell'importo degli aiuti compensativi diretti e dall'istituzione di un nuovo aiuto.

Con un importo di 6 275 milioni di euro, questi pagamenti diretti rappresentano il 75% degli stanziamenti del capitolo. A seguito dell'aumento dei premi (seconda fase), il fabbisogno per i premi a favore delle vacche nutrici aumenta di circa 193 milioni di euro (in totale 2 031 milioni di euro), mentre quello per i bovini maschi di 181 milioni di euro (in totale 1 800 milioni di euro). Oltre a ciò si deve tenere conto di un nuovo aumento dei premi per la macellazione pari a 655 milioni di euro (in totale 1 371 milioni di euro). Il premio per l'estensivizzazione, che attualmente in certi Stati membri viene versato anche per le mandrie ad orientamento lattiero, è di circa 751 milioni di euro. A tali stanziamenti va aggiunto un importo di 161 milioni di euro accantonato per permettere agli Stati membri di effettuare pagamenti supplementari (in totale 322 milioni di euro).

Misure per la BSE e conseguenze di bilancio su altre misure dell'organizzazione comune di mercato

Per far fronte alla nuova crisi della BSE, in febbraio la Commissione ha proposto un secondo pacchetto di misure (il cosiddetto piano in sette punti). La stima delle spese per il settore delle carni bovine si basa sullo scenario economico alla base di detto piano. I principali elementi di questo scenario possono essere sintetizzati come segue. La produzione netta nel 2002 (anno di calendario) dovrebbe essere di 7 980 000 tonnellate, contro una produzione di circa 7 350 000 tonnellate nel 2001. Nel 2001 il consumo dovrebbe diminuire del 10% e le esportazioni del 40% rispetto ai livelli normali. Per il 2002 si ipotizza una lieve ripresa del consumo (7% al di sotto del livello normale) mentre le esportazioni recupereranno grazie all'eliminazione dell'embargo decisa da numerosi paesi terzi. Di conseguenza, quantitativi rilevanti di carni dovranno essere ritirati dal mercato e a tale scopo verrà acquistato un quantitativo supplementare di 401 000 tonnellate per l'ammasso pubblico, con un costo di 795 milioni di euro (compresi i costi di conservazione delle 310 000 tonnellate acquistate a titolo del bilancio 2001) e verranno iscritte nel nuove regime speciale di acquisti 300 000 tonnellate (420 milioni di euro). Le scorte finali saranno di 711 000 tonnellate.

Il fabbisogno per il programma di macellazione volontaria (capi di età superiore ai 30 mesi nel Regno Unito) connesso alla prima crisi della BSE, viene stimato a 334 milioni di euro, ossia 12 milioni di euro in meno rispetto al 2001.

Per i programmi di macellazione obbligatoria e selettiva è iscritto un importo di 75 milioni di euro (+ 62 milioni di euro rispetto al 2001) per far fronte all'aumento delle spese dovuto ai nuovi casi di bovini colpiti dalla recente crisi.

In totale, gli stanziamenti per far fronte alle conseguenze vecchie e nuove della BSE ammontano a 1 624 milioni di euro.

Per contro, si dovrebbe registrare un calo del fabbisogno relativo alle restituzioni all'esportazione (- 92 milioni di euro rispetto al 2001, per un totale di 480 milioni di euro, vale a dire il 6% del capitolo) in conseguenza dell'embargo e supponendo una certa ripresa delle esportazioni.

Qualora tuttavia il calo del consumo interno e delle esportazioni fosse superiore a quanto previsto nel secondo pacchetto presentato dalla Commissione prima dello scoppio dell'epidemia di afta epizootica, potrebbe risultare necessario ritirare dal mercato un quantitativo supplementare. Misure speciali di mercato potrebbero inoltre rivelarsi necessarie, ad esempio, nel campo del benessere degli animali. Eventuali fabbisogni supplementari dovrebbero essere finanziati mediante l'accantonamento speciale iscritto al capitolo B0-40, il cui scopo è proprio di far fronte a spese supplementari a favore del mercato e nel settore veterinario.

Carni ovine e caprine (970 milioni di euro, - 650 milioni di euro)

Gli stanziamenti per il capitolo B1-22 (Carni ovine e caprine) sono in linea con il nuovo regime proposto dalla Commissione per questo OCM. Le principali modifiche del regime riguardano il premio per pecora e capra. In particolare e tenuto conto dei risultati di uno studio di valutazione, si propone che il premio effettivamente versato per compensare la differenza fra il prezzo di base e il prezzo medio di mercato venga sostituito da un pagamento forfettario, che sarà stabile e prevedibile per gli agricoltori e semplificherà la gestione del regime.

Sulla base di un livello medio dei prezzi durante il periodo rappresentativo 1998-2000, i livelli proposti per i premi sono pari a 21 euro per pecora e a 16,8 euro per pecora da latte e per capra. Un premio supplementare di 7 euro per pecora o per capra, inoltre, verrà concesso ai produttori delle aree svantaggiate e/o che praticano la transumanza (analogo all'attuale premio "mondo rurale").

Il motivo principale del calo di 650 milioni di euro degli stanziamenti previsti rispetto al bilancio 2001 consiste nel fatto che, in base alla nuova proposta, i pagamenti non saranno effettuati prima del 16 ottobre dell'anno di calendario; di conseguenza, i primi pagamenti da effettuare nel quadro del nuovo regime avranno luogo dopo il 16 ottobre 2002, vale a dire nel corso dell'esercizio finanziario FEAOG 2003 (risparmi una tantum di 560 milioni di euro nel quadro del bilancio 2002). Per il resto, tale calo è dovuto al recente miglioramento dei livelli dei prezzi di mercato (dovuto alle conseguenze della crisi della BSE sul settore delle carni ovine), che comporta una riduzione del livello delle ultime rate da versare per i premi nel quadro del regime in scadenza. In realtà, poiché il premio effettivo viene pagato in più rate, gli stanziamenti di un esercizio finanziario devono coprire parte dei premi relativi a due campagne di commercializzazione: nel quadro del bilancio 2002 dovrà essere pagata l'ultima parte del premio in corso (determinato dal livello dei prezzi durante la campagna di commercializzazione 2001). Si dovrà inoltre procedere ai pagamenti rimanenti per il premio supplementare "mondo rurale".

In totale, i premi ancora da liquidare ammontano a 826 milioni di euro. Compreso il premio supplementare restante, il totale del premio da versare per il "vecchio regime" sarà di 956 milioni di euro. A partire dal 2003 il totale del premio "nuovo regime" da versare per ciascun esercizio finanziario per le carni ovine e caprine (compreso il premio supplementare) è stimato a 1 838 milioni di euro.

La tabella che segue illustra le ipotesi di prezzo per le campagne di commercializzazione 2000 e 2001, il corrispondente premio ovini, per gli stessi anni, nonché il premio a tasso fisso proposto a partire dal 2002.

>SPAZIO PER TABELLA>

Gli stanziamenti rimanenti sono riservati all'ammasso privato (15 milioni di euro).

Carni suine, uova, pollame e altre misure per i prodotti di origine animale (150 milioni di euro; - 24 milioni di euro)

Gli stanziamenti richiesti per il 2002 nel capitolo B1-23 ammontano in totale a 147 milioni di euro, mentre 3 milioni di euro sono assegnati al capitolo B1-30 (Prodotti fuori allegato I). Dei 147 milioni di euro, 70 milioni di euro riguardano le carni suine e 64 milioni di euro le uova e il pollame. Tali stanziamenti corrispondono alle spese per le restituzioni all'esportazione relative a quantitativi approvati dall'Unione d'accordo con l'Organizzazione mondiale del commercio (443 500 t di carni suine, 98 800 t di uova e 286 000 t di pollame). Tenuto conto della riduzione dei costi di produzione derivante dal calo dei prezzi dei cereali deciso nel quadro dell'Agenda 2000, del miglioramento della situazione di mercato e dell'aumento della concorrenza per l'ottenimento di titoli di esportazione, è sceso anche il livello delle restituzioni.

Sul mercato delle carni suine la situazione appare soddisfacente e, di conseguenza, non è stata prevista alcuna spesa per eventuali misure di ammasso privato. Inoltre, non sono proposti neppure stanziamenti per misure eccezionali di sostegno del mercato per far fronte alle conseguenze di epizoozie quali, ad esempio, la peste suina classica.

Si propone di iscrivere un importo di 14 milioni di euro per un aiuto specifico per l'apicoltura, importo che corrisponde ai programmi dichiarati dagli Stati membri.

Le restituzioni all'esportazione per le uova incorporate nei prodotti "fuori allegato I" ammontano a 3 milioni di euro.

Spese connesse (273,1 milioni di euro; - 60,0%)

Questo capitolo della nomenclatura ABB copre le spese per POSEI, ad eccezione della pesca (attualmente nel capitolo B1-32), le azioni di controllo e prevenzione (B1-36), la liquidazione dei conti (B1-37 e 41), le misure di promozione (B1-38), e altre misure, vale a dire in particolare gli aiuti agromonetari (B1-39), la riserva monetaria (B1-6) e alcuni programmi minori (B2-51 e B7-821). Tali spese sono raggruppate in 4 articoli.

Programmi orizzontali (53,3 milioni di euro; + 10,7 milioni di euro)

La Commissione propone di creare una nuova linea nella rubrica 1 per un nuovo programma sulle risorse genetiche, la cui base giuridica verrà presentata nei prossimi mesi. Il nuovo regime sostituirà l'attuale misura finanziata nel quadro dell'articolo B2-517. Uno stanziamento di 10 milioni di euro è previsto nel capitolo B0-40.

Gli stanziamenti proposti (18,8 milioni di euro, + 13,4%) per le reti di informazione (B2-512) coprono due azioni diverse. Essi riguardano, da un lato, una parte della Rete di informazione contabile agricola (RICA) i cui stanziamenti restano praticamente stabili da un anno all'altro, e, dall'altro, le indagini sulla struttura delle aziende agricole, per le quali è previsto un aumento del 26,7% in considerazione dell'importanza dei dati statistici da fornire per analizzare i diversi aspetti dell'agricoltura comunitaria.

Gli stanziamenti proposti per la ristrutturazione dei sistemi per le indagini agricole (3,5 milioni di euro per B2-513) aumentano del 16,7% e corrispondono agli importi fissati nelle decisioni relative al miglioramento delle statistiche agricole e all'applicazione delle tecniche d'indagine per area e di telerilevamento adottate dal Parlamento e dal Consiglio nel 2000.

Gli stanziamenti previsti per la protezione delle foreste contro gli incendi e l'inquinamento atmosferico (16 milioni di euro per B2-515) restano immutati rispetto al 2001.

Per gli accordi agricoli internazionali, il livello degli stanziamenti previsto per il 2001 viene confermato anche per il 2002 (5 437 milioni di euro).

Controllo della spesa agricola (- 630 milioni di euro; + 53,7 milioni di euro)

* Azioni di controllo e prevenzione (54 milioni di euro; - 54,7 milioni di euro)

La spesa per lo schedario oleicolo (17 milioni di euro) è diminuita di 20 milioni. Il motivo di tale calo consiste nel fatto che, ad eccezione della Grecia, tutti gli Stati membri interessati sono a buon punto nella costituzione dello schedario e di conseguenza sono necessari meno stanziamenti.

Gli stanziamenti per il registro vinicolo sono aumentati di 5,2 milioni di euro a causa di un previsto aumento dei versamenti effettuati dagli Stati membri per questo programma.

Le previsioni di spesa per le misure di controllo e di prevenzione sono diminuite di 40 milioni rispetto agli importi del 2001. Tale calo è il risultato della mancata accettazione, da parte del Consiglio, della proposta di modifica del regolamento 723/97, nonché della mancanza di proposte volte a modificare il regolamento 3508/92. D'altro canto, la Commissione proporrà di prorogare l'attuale regime sull'attuazione dei programmi d'azione in materia di controllo delle spese del FEAOG-Garanzia (per un costo annuo stimato di 15 milioni di euro, iscritto in B0-40 in attesa dell'adozione della base giuridica).

* Controlli e altre azioni nel settore agricolo (B2-511)

Gli stanziamenti proposti (16 milioni di euro) aumentano di 1 milione di euro rispetto al 2001 a causa del rafforzamento dei mezzi concessi agli organismi di controllo nel settore dell'olio di oliva.

* Liquidazione dei conti dell'esercizio precedente e riduzioni/sospensioni degli anticipi ( 700 milioni di euro, ossia lo stesso importo iscritto nel bilancio del 2001)

Il risultato finanziario delle liquidazioni dei conti è fissato a 600 milioni di euro come nel 2001.

Tale importo deriva da una stima delle rettifiche che potrebbero essere necessarie nel 2001 in seguito ai controlli di conformità eseguiti in base alla nuova normativa sulla liquidazione dei conti.

Nel capitolo sono inclusi altri 100 milioni di euro che corrispondono a una stima degli importi che potrebbero essere temporaneamente ridotti o sospesi, in applicazione dell'articolo 14 del regolamento sulla disciplina di bilancio, in caso di mancato rispetto dei regolamenti da parte degli Stati membri.

Inserito nella sottorubrica 1b, il capitolo B1-41 comprenderà le rettifiche derivanti dalla liquidazione dei conti per il titolo 4 (sviluppo rurale) e le riduzioni/sospensioni degli anticipi relativi a tale titolo. In questa fase non sono previsti stanziamenti.

Promozione dei prodotti agricoli e della qualità dei prodotti alimentari (66,8 milioni di euro; + 0,3 milioni di euro)

È in corso una valutazione delle misure di promozione dei prodotti agricoli. Gli stanziamenti proposti sono in linea con la scheda finanziaria dei nuovi regolamenti relativi, da un lato, alla promozione all'interno dell'Unione e, dall'altro, alla promozione nei paesi terzi.

La Commissione propone di aumentare gli stanziamenti per la linea B1-382 Sensibilizzazione dell'opinione pubblica alla PAC - di 2 milioni di euro, in vista di un nuovo programma volto a promuovere le aziende agricole a conduzione familiare. Ciò può essere fatto nel quadro dell'attuale regolamento che disciplina la linea in oggetto.

Programmi relativi alle organizzazioni comuni di mercato (783 milioni di euro; - 365 milioni di euro)

* Programmi per le regioni ultraperiferiche e le isole del mar Egeo (239 milioni di euro; + 10 milioni di euro)

Le previsioni di spesa per POSEI si basano sulla proposta riforma del regime presentata dalla Commissione alla fine del 2000. I programmi per i dipartimenti francesi di oltremare, POSEIDOM, registrano un aumento di 10 milioni di euro, 7 milioni di euro dei quali provengono da un trasferimento dalla linea B1-15 (Prodotti ortofrutticoli) a favore del settore dell'ananas. POSEIMA (Madeira e le Azzorre) registra un aumento di 2 milioni di euro, POSEICAN (Isole Canarie) subirà invece un calo globale di circa 2 milioni di euro, mentre restano stabili le cifre globali relative alle isole greche periferiche e quelle per l'aiuto per la fornitura di riso alla Riunione. Altri 15 milioni di euro sono assegnati alla pesca, nel settore "Pesca".

* Altre misure (294 milioni di euro; -123 milioni di euro)

Le spese riguardano principalmente gli aiuti agromonetari, che sono versati agli agricoltori per compensare le perdite di reddito dovute alle oscillazioni delle diverse monete europee.

Dal 2000 le spese relative alla compensazione agromonetaria sono in calo. In effetti, le spese per il "vecchio" regime applicabile prima dell'introduzione dell'euro il 1° gennaio 1999 e quelle per il regime "transitorio" che accompagna l'introduzione dell'euro e l'abolizione dell'"ECU verde" registrano un calo consistente, dovuto al carattere decrescente degli aiuti. Le spese per il cosiddetto regime "transitorio" dovrebbero scendere da 256 milioni di euro del 2001 a 120 milioni di euro. Per quanto riguarda il "vecchio" regime, applicabile fino al 1° gennaio 1999, nel 2002 resta da pagare solo un importo relativamente modesto di 23 milioni di euro.

Tuttavia, si prevedono spese nuove, più elevate, per il "nuovo" regime adottato per le monete che non partecipano all'euro. Le spese sono stimate a 161 milioni di euro, contro i 99 milioni di euro del bilancio 2001. Poiché la sterlina britannica si è considerevolmente rafforzata rispetto all'euro, il Regno Unito ha chiesto il versamento della prima rata dell'aiuto agromonetario di cui beneficia in base alla normativa comunitaria. Alla luce della crisi dell'agricoltura britannica, si prevede che verrà richiesta anche la seconda rata, che deve essere finanziata a titolo del bilancio 2002.

* Riserva monetaria (250 milioni di euro; - 250 milioni di euro)

L'accordo interistituzionale prevede che la riserva monetaria per le spese del FEAOG Garanzia, che era di 500 milioni di euro fino al 2001, verrà gradualmente eliminata: 250 milioni di euro sono iscritti a bilancio per il 2002, mentre nel 2003 la riserva sarà sparita.

Sviluppo rurale (7 545,5 milioni di euro; + 1,2%)

Oltre al capitolo B1-40 (sviluppo rurale), questa attività comprende misure agricole finanziate nell'ambito dei Fondi strutturali, vale a dire dalla sezione "Orientamento" del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG).

Sviluppo rurale (4 595 milioni di euro; + 100 milioni di euro)

Il 2002 è il terzo anno di attuazione del nuovo regime, proposto dalla Commissione nel quadro dell'Agenda 2000 e approvato dal Consiglio di Berlino nel marzo 1999.

Gli stanziamenti destinati allo sviluppo rurale si assestano esattamente al livello del massimale delle prospettive finanziarie. L'importo previsto è adeguato, per definizione, a coprire le spese fissate nei vari piani di sviluppo rurale presentati dagli Stati membri e adottati dalla Commissione.

Di seguito sono indicati i vari programmi e le relative misure:

* investimenti nelle aziende agricole (227 milioni di euro);

* insediamento dei giovani agricoltori (161 milioni di euro);

* formazione (33 milioni di euro);

* prepensionamento (192 milioni di euro);

* zone svantaggiate e zone soggette a vincoli ambientali (835 milioni di euro);

* misure agroambientali (2 115 milioni di euro);

* misure a favore del miglioramento della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli (191 milioni di euro);

* silvicoltura (288 milioni di euro);

* e infine una serie di misure per promuovere l'adeguamento e lo sviluppo delle aree rurali. È previsto anche un accantonamento per le spese varie (53 milioni di euro).

Queste misure comprendono non solo quelle varate nel quadro del nuovo regolamento sullo sviluppo rurale, ma anche le spese sulle misure di accompagnamento in corso, varate nel quadro del precedente periodo di programmazione. Il fabbisogno totale per queste ultime nel 2002 è stimato a 489 milioni di euro. Si noti che, in base al principio di sussidiarietà, gli Stati membri possono, entro certi limiti, spostare fondi fra i vari regimi.

Spesa agricola nel quadro dei Fondi strutturali (2 950 milioni di euro; - 13 milioni di euro)

Nel complesso, gli stanziamenti d'impegno per il FEAOG-Orientamento sono predeterminati nell'ambito del quadro globale per i Fondi strutturali, quale deciso dal Consiglio europeo di Berlino nel 1999. Questo quadro generale è presentato nella parte dedicata alla presentazione per rubrica delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

La sezione "Orientamento" del FEAOG contribuisce, insieme al FESR, al FSE e allo SFOP, al finanziamento dell'obiettivo 1 (B2-100) volto a promuovere lo sviluppo e l'adeguamento delle strutture delle regioni in ritardo di sviluppo. L'Iniziativa comunitaria LEADER per lo sviluppo rurale è finanziata interamente dal FEAOG (B2-140). Il livello specifico degli stanziamenti destinati al FEAOG-Orientamento deriva direttamente dagli importi assegnati ai programmi negoziati con gli Stati membri. L'importo del FEAOG-Orientamento per l'obiettivo 1 potrebbe ancora subire modifiche marginali, in funzione del risultato di alcuni negoziati.

Oltre all'esecuzione di queste linee di bilancio relative ai nuovi programmi, la chiusura del periodo di programmazione precedente resterà un compito importante nel 2002, ma richiederà solo stanziamenti di pagamento. La questione generale dei pagamenti è affrontata nella presentazione per rubrica delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

Le risorse del FEAOG-Orientamento ammontano a 2 950 milioni di euro, importo approssimativamente uguale a quello del bilancio dello scorso anno, nonostante la reiscrizione degli stanziamenti non utilizzati nel 2000 per l'obiettivo 1. Tale aumento, tuttavia è compensato dalla riduzione, per quanto marginale, della quota del FEAOG nell'obiettivo 1: mentre il bilancio 2001 è stato stabilito sulla base della quota relativa del FEAOG nel corso del periodo precedente (1994-1999), il PPB 2002 si basa sulla quota attuale nel quadro dei programmi già adottati, che risulta leggermente inferiore a quella del periodo precedente.

Sapard (545,0 milioni di euro; + 2,8%)

L'esecuzione degli stanziamenti di pagamento nel 2002 dipenderà essenzialmente dal ritmo di accreditamento degli organismi SAPARD nei paesi candidati e dalla rapidità dell'esecuzione dei singoli progetti. Nessuno di questi elementi, peraltro, consente previsioni attendibili in quanto entrambi dipendono sostanzialmente dalla capacità di questi paesi di creare strutture amministrative affidabili e dalla mancanza di precedenti significativi.

Tenendo conto di quanto precede, la Commissione propone di stanziare per gli impegni tutto l'importo disponibile fino al massimale delle prospettive finanziarie (555 milioni di euro). Si propone anche di fissare le stime di pagamenti di fondi comunitari nel 2002 supponendo che siano dello stesso ordine di quelli iscritti nel bilancio 2001, vale a dire 460 milioni di euro. In effetti, si stima che il pagamento degli anticipi, che rappresenta la metà dei pagamenti previsti nel 2001, sarà sostituito nel 2002 da un maggior tasso di rimborsi di pagamenti ai beneficiari finali. Oltre a ciò, sono chiesti 10 milioni di euro per la gestione e il supporto.

Allegato 1: Agricoltura e sviluppo rurale (in milioni di euro)

>RIFERIMENTO A UN GRAFICO>

Allegato 3

1. Nuove disposizioni legislative (adottate dal 15 dicembre 2000)

>SPAZIO PER TABELLA>

2. Disposizioni legislative previste

>SPAZIO PER TABELLA>

3.6. Energia e trasporti

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Energia e trasporti" (104,1 milioni di euro; - 3,4%)

La sovvenzione per l'Agenzia di approvvigionamento Euratom (A-300: 0,2 milioni di euro; 1,4%) è riconfermata.

Politica dei trasporti terrestri, aerei e marittimi (28,0 milioni di euro; + 15,2%)

I principali obiettivi delle azioni finanziate nell'ambito del settore "Politica dei trasporti terrestri, aerei e marittimi" sono la creazione dell'"Agenzia per la sicurezza aerea" (proposta presentata nel 2000) con 2,3 milioni di euro nel 2002, e dell'"Agenzia per la sicurezza marittima" (proposta presentata nel dicembre 2000 nel quadro del 2° pacchetto Erika) con 1,7 milioni di euro nel 2002, il miglioramento della sicurezza dei trasporti, la ricerca di una mobilità sostenibile nel rispetto dell'ambiente e il rafforzamento della competitività del trasporto combinato di merci grazie alla promozione dell'intermodalità.

Reti transeuropee (602,0 milioni di euro; + 1,5%)

I progetti nel quadro delle reti transeuropee di trasporto (reti stradali, aeree, ferroviarie, marittime, per vie navigabili interne, reti combinate, gestione del traffico, satelliti di navigazione - Galileo) sono finanziati sulla linea B5-700 "Sostegno finanziario ai progetti d'interesse comune della rete transeuropea di trasporto". Uno sforzo particolare sarà dedicato ai progetti che hanno come obiettivo principale l'eliminazione degli ostacoli.

La dotazione proposta per la linea B5-710 "Sostegno finanziario ai progetti d'interesse comune della rete transeuropea di trasporto" corrisponde esattamente agli importi previsti nella programmazione finanziaria 2000-2006 stabilita a seguito dell'adozione della base giuridica per le reti transeuropee (RTE), che comporta una dotazione globale (per tutti i settori) di 4.600 milioni di euro per il periodo 2000-2006.

Energia: industrie e mercato interno (31,5 milioni di euro; - 5,7%)

Il 2002 è l'ultimo anno del programma quadro quinquennale (1998-2002) che riprende le azioni Carnot, Etap, Altener, Sure, Synergy e Save e di cui quest'anno verrà avviata una revisione in particolare per concentrarle maggiormente su alcuni obiettivi prioritari.

Ispezioni di impianti nucleari (17,7 milioni di euro; - 11,5%)

Le tre principali linee interessate (B4-2000 Ispezioni in loco, B4-2020 Prelievi di campioni e analisi, e B4-2021 Controllo specifico degli impianti che trattano il plutonio) restano invariate rispetto al 2001. La diminuzione proposta per questo capitolo è collegata alla cooperazione nucleare con i paesi dell'Europa centrale e orientale a titolo del trattato Euratom (B7-523), le cui azioni principali sono ridotte nel quadro della razionalizzazione delle attività di questo settore.

Ricerca nel settore dell'energia e dei trasporti (238,8 milioni di euro; + 2,4%)

Nel settore dei trasporti, quest'attività riguarda l'azione-chiave: "mobilità sostenibile e intermodalità" all'interno del programma specifico di ricerca "crescita competitiva e sostenibile". L'obiettivo generale di quest'azione è di raggiungere a lungo termine un miglior equilibrio tra la crescente domanda di mobilità e il rispetto degli imperativi ecologici, sociali, economici e della sicurezza. Contribuirà a dissociare la crescita economica dall'aumento del volume di trasporti, a ridurre l'impatto negativo dei diversi tipi di trasporto e ad incoraggiare un utilizzo maggiormente sostenibile. Un'attenzione particolare verrà data all'intermodalità e all'integrazione dei vantaggi rispettivi dei vari tipi di trasporto per fornire, sia ai passeggeri che al trasporto di merci, servizi porta a porta che soddisfino le necessità degli utenti. Questo dovrebbe garantire una migliore gestione della mobilità. Si noti che questi stanziamenti contribuiranno anche a finanziare le attività di ricerca necessarie all'attuazione del progetto GALILEO.

Le priorità della ricerca sono le seguenti:

* sistemi di gestione dei trasporti modali e intermodali,

* infrastrutture e loro interfacce con i mezzi e i sistemi di trasporto,

* scenari socioeconomici per la mobilità delle persone e dei beni.

Gli stanziamenti proposti per il 2002, ossia 82,5 milioni di euro (comprese le spese di supporto e di gestione, riprese nel capitolo 01 ABB), sono iscritti alla linea "Crescita competitiva e sostenibile" (B6-6130/6131).

Nel settore dell'energia, gli stanziamenti di quest'attività sono destinati a finanziare azioni che mirano a mettere a punto sistemi e servizi energetici sostenibili per l'Europa, che dovrebbero tradursi in un approvvigionamento energetico più sicuro e differenziato, nella fornitura di servizi energetici di qualità a basso costo, in una competitività industriale rafforzata ed in un minor impatto sull'ambiente.

Le linee di bilancio interessate da quest'attività sono "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" (B6-6150/6151) e per il 2002 sono proposti importi di 161,6 milioni di euro, comprese le spese di supporto e di gestione, ripresi nel capitolo 01 ABB.

3.7. Ambiente

>SPAZIO PER TABELLA>

Gli obiettivi strategici della politica comunitaria dell'ambiente sono i seguenti:

* migliorare la qualità della vita mediante un elevato livello di protezione delle risorse naturali, una valutazione ed una gestione effettive dei rischi e l'attuazione della normativa comunitaria;

* promuovere un'utilizzazione più efficace delle risorse nel settore della produzione, del consumo e della gestione dei rifiuti;

* integrare l'aspetto ambientale nelle altre politiche e settori economici;

* promuovere uno sviluppo sostenibile all'interno dell'Unione che tenga conto delle esigenze economiche, sociali e ambientali dei cittadini e delle generazioni future;

* lanciare sfide globali, in particolare attenuare i cambiamenti climatici e preservare la biodiversità;

* garantire che tutte le politiche e le misure siano impostate su un approccio multisettoriale e si basino su un'ampia consultazione di tutte le parti interessate, e siano diffuse in modo efficace.

Le priorità politiche per il 2002 sono: l'adozione del 6° programma d'azione per l'ambiente, lo sviluppo sostenibile, l'integrazione dell'aspetto ambientale nelle altre politiche, una migliore attuazione della normativa, il lancio del programma LIFE III e, nel settore internazionale: il cambiamento climatico, l'allargamento, la preparazione del vertice mondiale Rio 10 + 10 e l'ambiente nel bacino mediterraneo.

Inoltre, la politica comunitaria dell'ambiente è attuata attraverso la sua integrazione nelle altre politiche comunitarie. La definizione e il monitoraggio, come anche il programma LIFE, sono invece finanziati dagli stanziamenti iscritti al titolo B4-3.

Gestione e supporto per il settore "Ambiente" (78,8 milioni di euro; + 6,3%)

Sono previste risorse umane supplementari per rafforzare numerose iniziative e attività riguardanti lo sfruttamento sostenibile delle risorse ambientali.

Questioni internazionali in materia di ambiente (6,0 milioni di euro; + 25,0%)

Questo capitolo della nomenclatura ABB comprende solo un articolo del bilancio attuale, intitolato "Partecipazione alle attività internazionali in materia di ambiente" (B7-811). La dotazione aumenta lievemente, poiché l'essenziale degli stanziamenti servirà al finanziamento parziale di azioni svolte in cooperazione con organizzazioni internazionali che operano per lo sviluppo sostenibile e l'ambiente, nonché al pagamento di contributi d'adesione e di altri contributi simili, le cui linee rimangono relativamente stabili.

Programmi e progetti ambientali (146,2 milioni di euro; + 127,0%)

La decisione destinata ad estendere al periodo 2000-2004 il regolamento riguardante lo Strumento finanziario per l'ambiente (LIFE III) è stata presa soltanto a metà 2000. Tenuto conto di questo ritardo, è stato proposto di lanciare un unico invito a presentare proposte per il 2000 e il 2001, in modo che nel 2001 fosse necessario aggiungere soltanto 60 milioni di euro in stanziamenti d'impegno ai 120 milioni di euro già disponibili nel 2000. Il totale di 630 milioni di euro deciso per il periodo 2000-2004 sarà ripartito in quattro, anziché cinque, inviti a presentare proposte. Gli stanziamenti previsti per il secondo invito da lanciare nel 2002 (comprese le spese di supporto e di gestione, riprese nel capitolo 01 ABB) ammontano a 146 milioni di euro: 70 milioni di euro per ciascun aspetto LIFE-Natura (B4-3200) e LIFE (B4-3201) e 6 milioni di euro per l'aspetto LIFE-Paesi terzi (B7-810).

Queste misure sono completate da un programma di lotta contro l'inquinamento marino (1 milione di euro alla linea B4-307), un programma di azioni a favore della protezione civile (1,5 milioni di euro alla linea B4-308) e da due proposte di programma: una proposta riguardante un quadro comunitario di cooperazione per favorire lo sviluppo sostenibile in ambiente urbano (2,9 milioni di euro alla linea B4-305) e una proposta riguardante sovvenzioni alle organizzazioni non governative che operano nel settore dell'ambiente (4 milioni di euro alla linea B4-306). Si propone di non ricondurre nel 2002 il progetto pilota per la protezione delle coste.

Formulazione della politica ambientale (35,8 milioni di euro; + 5,9%)

Un totale di 18,7 milioni di euro in stanziamenti d'impegno è proposto per l'elaborazione e il seguito della legislazione e delle altre attività generali basate sul sesto programma comunitario d'azione in materia ambientale (B4-304), compresa la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

La linea B4-3101 prevede una sovvenzione a favore dell'Agenzia europea per l'ambiente dell'importo di 21 milioni di euro per il 2002, contro i 19 milioni di euro del 2001. L'agenzia fornisce all'Unione europea e agli Stati membri le informazioni necessarie per definire e attuare la loro politica ambientale identificando, preparando e valutando le misure idonee e la legislazione nel settore dell'ambiente. Garantisce la diffusione dell'informazione e coordina e sviluppa la Rete europea d'osservazione e d'informazione sull'ambiente.

3.8. Ricerca indiretta

>SPAZIO PER TABELLA>

Il settore "Ricerca indiretta" comprende le azioni a compartecipazione finanziaria gestite dalla direzione generale della ricerca. Queste attività sono finanziate dal quinto programma quadro di ricerca e sviluppo. Alla fine del presente settore è allegato un quadro riassuntivo in cui figurano anche gli altri settori che partecipano all'attuazione del quinto programma quadro.

Gestione e supporto per il settore "Ricerca indiretta" (220,3 milioni di euro; + 7,3%)

Ricerca nel settore delle scienze biologiche (600,4 milioni di euro; + 4,9%)

L'obiettivo del programma specifico "Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche" (linee B6-6110/6111) è di stabilire un legame tra l'attitudine a scoprire e la capacità di produrre, per soddisfare le esigenze della società e rispondere alle aspettative dei cittadini. Questo programma concentra gli sforzi su settori quali: alimentazione, nutrizione e salute, controllo delle malattie contagiose, fabbrica cellulare, ambiente e salute, gestione sostenibile dell'agricoltura e invecchiamento della popolazione.

Gli importi proposti per il 2002 ammontano a 634,1 milioni di euro, in aumento del 5%, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB, e corrispondono alla programmazione prevista per questo programma specifico, che garantisce la completa integrazione in bilancio degli importi previsti nella base giuridica.

Ricerca nel settore della crescita e della competitività sostenibile (611,2 milioni di euro; + 8,5%)

Il supporto alle attività di ricerca che contribuiscono allo stesso tempo alla competitività e alla sostenibilità costituisce l'obiettivo principale di questo programma specifico. In questo contesto, il ruolo dell'industria consiste non soltanto nell'identificare i settori idonei alla collaborazione ma anche nel raggruppare ed integrare i progetti, in particolare quelli plurisettoriali, lungo tutta la catena di valore aggiunto, in modo che l'assimilazione e l'innovazione tecnologica siano garantite in modo più efficace in tutta l'Europa.

Gli stanziamenti proposti nel 2002 ammontano a 646,3 milioni di euro, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB, e sono iscritti sulle linee attuali "Crescita competitiva e sostenibile" (B6-6130/6131). La loro evoluzione rispetto al 2001 corrisponde alla programmazione finanziaria prevista per questo programma specifico.

Ricerca nel settore della preservazione degli ecosistemi (444,0 milioni di euro; + 9,9%)

Quest'attività comprende due aspetti principali: l'ambiente e l'energia.

Gli stanziamenti della parte ambiente del programma sono destinati a promuovere le scienze dell'ambiente e la ricerca tecnologica e socioeconomica. Le linee interessate da quest'aspetto sono "Preservazione degli ecosistemi - Ambiente e sviluppo sostenibile" (B6-6140/6141), con un importo proposto per il 2002 di 325,9 milioni di euro, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB.

Gli stanziamenti della parte "Energia" sono destinati a finanziare azioni che mirano a mettere a punto sistemi e servizi energetici sostenibili per l'Europa, che si tradurranno in un approvvigionamento energetico più sicuro e differenziato, nella fornitura di servizi energetici di qualità a basso costo, in una competitività industriale rafforzata e in un minor impatto sull'ambiente. Le linee interessate da quest'aspetto sono "Preservazione dell'ecosistema - Energia" (B6-6150/6151) e l'importo proposto ammonta a 151,3 milioni di euro, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB.

In funzione dei programmi relativi a questo programma specifico, gli importi proposti per il 2002, per i due aspetti che seguono, ossia un totale di 477,2 milioni di euro, sono in sensibile aumento rispetto al 2001 (+ 8%); permetteranno di coprire meglio alcune azioni-chiave e le infrastrutture e le attività generali che erano relativamente meno dotate gli anni precedenti.

Ruolo internazionale della ricerca (137,7 milioni di euro; + 11,9%)

Quest'attività mira a promuovere la cooperazione internazionale in RST, rafforzare le capacità della Comunità nei settori della scienza e della tecnologia, sostenere in generale l'eccellenza scientifica in un quadro internazionale più ampio e contribuire all'attuazione della politica esterna dell'UE, in particolare nella prospettiva delle nuove adesioni.

È realizzata in due forme distinte: un aspetto di cooperazione internazionale differenziata secondo cinque gruppi di paesi-obiettivo e un secondo aspetto, ovvero il finanziamento della formazione dei ricercatori con due sistemi di borse che permettono a giovani ricercatori non europei di lavorare in laboratori dell'UE e viceversa per i giovani ricercatori europei.

L'importo proposto nel 2002 ammonta a 150,1 milioni di euro, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB, e corrisponde alle linee "Confermare il ruolo internazionale della ricerca" (B6-6210/6211). La loro evoluzione rispetto al 2001 (+ 10%) corrisponde allo scadenzario previsto per questo programma specifico.

Ricerca nel settore del capitale umano e della mobilità (328,2 milioni di euro; + 7,4%)

L'obiettivo di quest'attività è di mantenere e sviluppare il potenziale di conoscenza a disposizione dell'UE sostenendo maggiormente la formazione e la mobilità di ricercatori, ingegneri e tecnici, e migliorando l'accesso alle infrastrutture di ricerca. Un aspetto complementare di quest'azione consiste nel rafforzare la base delle conoscenze socioeconomiche per ottenere una migliore comprensione dei problemi cruciali ai quali è confrontata la società europea.

L'evoluzione degli stanziamenti destinati a questo programma (351,7 milioni di euro, in aumento dell'8%, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB) è in linea con quella del 5° programma quadro. Le linee di bilancio interessate sono "Accrescere il potenziale umano di ricerca e la base di conoscenze socioeconomiche" (B6-6410/6411).

Ricerca nucleare (182,3 milioni di euro; - 15,7%)

Questo settore d'attività copre le attività di ricerca, a compartecipazione finanziaria, previste a titolo del programma quadro Euratom. Gli stanziamenti sono destinati a finanziare azioni che contribuiscono a sfruttare tutte le potenzialità dell'energia nucleare, sia della fusione che della fissione, in modo sostenibile, rendendo le tecnologie attuali ancora più sicure e più economiche ed esplorando nuove concezioni promettenti.

Gli importi proposti per quest'attività figurano alle linee "Ricerca nucleare (CEEA): sicurezza della fissione nucleare" (B6-6510/6511) e "Ricerca nucleare (CEEA): fusione" (B6 6520/6521) e ammontano a 218,5 milioni di euro, comprese le spese amministrative riprese nel capitolo 01 ABB, in diminuzione del 14,4% rispetto al 2001. Quest'evoluzione decrescente degli stanziamenti corrisponde agli scadenzari programmati nella base giuridica.

Formulazione e coordinamento della politica di ricerca (senza stanziamenti)

Le risorse di gestione e di supporto (riprese nel capitolo 01 ABB) destinate a quest'attività saranno utilizzate per:

- iniziative della Commissione per fornire il supporto alla creazione dello Spazio europeo della ricerca e in particolare per promuovere il coordinamento e la coerenza tra le politiche nazionali e la politica comunitaria in materia di RST;

- lo Spazio europeo della ricerca: con un migliore coordinamento dei programmi nazionali e regionali, il coordinamento delle politiche nazionali mediante misure di "benchmarking", la messa in rete di centri d'eccellenza e la creazione di centri d'eccellenza virtuali, il rafforzamento del ruolo delle regioni nella RST europea e l'animazione della rete europea di valutazione RST, delle analisi e delle valutazioni di alto livello scientifico o tecnologico effettuate per esplorare nuovi settori di ricerca adeguati all'azione comunitaria;

- la preparazione e il seguito del processo decisionale del programma quadro e la relazione annuale, elaborata a norma dell'articolo 173 del trattato;

- il coordinamento delle azioni di RST con le altre politiche comunitarie e le iniziative della Commissione per esplorare in modo esauriente i legami strategici tra la RST e le realtà del mercato;

- i rapporti con organismi e programmi internazionali;

- le azioni a carattere orizzontale che devono garantire una migliore sinergia tra le azioni dei Fondi strutturali e le azioni di ricerca e sviluppo tecnologico;

- l'esame continuo (monitoraggio) dei programmi quadro e dei singoli programmi specifici da parte della Commissione e la valutazione da parte di gruppi di esperti indipendenti;

- le attività di comunicazione e di diffusione delle informazioni verso l'esterno.

la tabella che segue presenta un quadro riassuntivo dei programmi specifici del quinto programma quadro di ricerca, con i settori interessati:

>SPAZIO PER TABELLA>

3.9. Ricerca diretta

>SPAZIO PER TABELLA>

Il Centro comune di ricerca, in quanto "braccio scientifico" della Commissione, ha come missione principale il sostegno al processo di elaborazione della politica dell'UE, con l'obiettivo principale di fornire un supporto scientifico e tecnico alla concezione e all'attuazione delle politiche comunitarie, fornire strumenti realistici per il controllo dell'efficacia delle decisioni politiche e facilitare una migliore comprensione delle questioni emergenti (emerging issues).

Le attività di ricerca svolte dal CCR, oltre alle entrate provenienti da prestazioni per conto terzi e dalla partecipazione alle azioni a compartecipazione finanziaria, sono normalmente finanziate al 100% dal bilancio comunitario.

Gestione e supporto per il settore "Ricerca diretta" (213,1 milioni di euro; + 1,2%)

Personale e mezzi di realizzazione (titolo B6-1): sono destinati da un lato alla copertura delle spese di personale (comprese le infrastrutture socio-sanitarie) per gli agenti previsti per l'esecuzione delle attività del CCR; e dall'altro alla copertura delle spese per i servizi generali delle diverse sedi geografiche del CCR. L'importo proposto per questo titolo è di 211,9 milioni di euro, che rappresentano un aumento dell'1,2% rispetto al 2001. Copre un numero di agenti pari a 51 persone in meno rispetto al 2001. Un importo supplementare di 1,2 milioni di euro sono assegnati indirettamente a titolo dei servizi resi al CCR dall'SG, dallo SCIC e dall'SDT.

Ricerca finanziata direttamente (azioni dirette) (37,6 milioni di euro; - 6,9%)

Azioni dirette di supporto scientifico e tecnico alle politiche comunitarie - programma quadro CE (titolo B6-2) e Azioni dirette programma quadro CEEA (titolo B6-3), con un importo proposto di 37,6 milioni di euro. Questa proposta comporta una diminuzione del 6,9% rispetto al 2001 e l'evoluzione decrescente corrisponde allo scadenzario previsto nella base giuridica.

Smantellamento di impianti nucleari (8,8 milioni di euro; + 23,9%)

Oltre agli stanziamenti del quinto programma quadro, un importo di 8,8 milioni di euro è stato riservato alla linea di bilancio B4-3400 "Peso del passato nucleare legato alle attività svolte dal CCR nel quadro del trattato Euratom".

3.10. Società dell'informazione

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Società dell'informazione" (118,4 milioni di euro; + 2,8%)

Politica delle telecomunicazioni e società dell'informazione (41,3 milioni di euro; + 21,8%)

Quest'attività copre le azioni per la realizzazione e lo sviluppo della società dell'informazione. Si tratta, da un lato, di un settore-chiave per la competitività delle imprese europee e, dall'altro, di un'evoluzione che comporterà una graduale riorganizzazione della società. Per raccogliere questa sfida sono stati avviati numerosi programmi:

- l'articolo "Politica comunitaria dei servizi di comunicazioni" (B5-302) riguarda la definizione e l'attuazione della politica delle telecomunicazioni e dei servizi di comunicazioni (6 milioni di euro proposti per il 2002, in forte aumento rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2001), con l'obiettivo di sviluppare il mercato interno in questo settore e creare un quadro normativo, nonché di sviluppare indicatori per la taratura delle prestazioni nel quadro della e-Europa;

- l'articolo "Società dell'informazione" (B5-331) copre le azioni generali relative alla realizzazione della società dell'informazione in Europa. Il Consiglio ha adottato il 1° dicembre 1997 un programma comunitario pluriennale in questo settore, mirante a sensibilizzare l'opinione pubblica alla società dell'informazione, a contribuire alla sua realizzazione in Europa e a tenere conto della sua dimensione mondiale. Per il 2002 è proposta una dotazione di 2,5 milioni di euro;

- l'articolo "Promozione del contenuto digitale europeo" (B5-334) riguarda un nuovo programma destinato a favorire lo sviluppo e l'utilizzo del contenuto digitale europeo, ad incoraggiare la sua presenza sulle reti mondiali ed a promuovere la diversità linguistica nella società dell'informazione emergente. Gli obiettivi perseguiti sono i seguenti: creare le condizioni favorevoli alla commercializzazione, distribuzione e utilizzazione del contenuto digitale europeo, incoraggiare lo sfruttamento del potenziale europeo in materia di contenuto, in particolare le informazioni del settore pubblico, e promuovere il multilinguismo del contenuto digitale, in particolare con la particolarizzazione linguistica. Per il 2002 è proposta una dotazione di 27,5 milioni di euro contro 20 milioni di euro nel 2001;

- l'articolo "Azione contro le informazioni di contenuto illegale e nocivo su Internet" (B5 821) riguarda il piano comunitario d'azione pluriennale destinato a promuovere un uso più sicuro d'Internet. Come per l'esercizio 2001, la Commissione propone di dotare questa linea per il 2002 di 6,5 milioni di euro.

Ricerca nel settore delle tecnologie della società dell'informazione (874,2 milioni di euro; + 0,7%)

Il programma specifico di ricerca "Società dell'informazione di facile impiego" (B6 6120/6121) costituisce una priorità per il futuro sviluppo dell'UE. Questo programma integrato, che riflette la convergenza dei settori delle telecomunicazioni, dei mass media e delle tecnologie dell'informazione e l'impatto del contenuto, permette di integrare in un approccio dinamico sia l'aspetto ricerca-sviluppo che l'aspetto diffusione e utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione.

Gli stanziamenti proposti per il 2002 ammontano a 944 milioni di euro, con un aumento dello 0,85% rispetto al 2001 che corrisponde agli scadenzari previsti per questo programma.

Reti transeuropee delle telecomunicazioni (36,4 milioni di euro; + 5,5%)

La linea di bilancio B5-720 è destinata a finanziare la realizzazione di reti transeuropee nel settore delle telecomunicazioni mediante il lancio di progetti d'interesse comune nel settore delle reti di base (in particolare via satellite e reti mobili), dei servizi generici e delle applicazioni telematiche nei settori d'interesse generale. Gli stanziamenti proposti per il 2002 corrispondono alla programmazione finanziaria indicativa prevista per le reti transeuropee.

3.11. Pesca

>SPAZIO PER TABELLA>

Questo settore raggruppa tutte le attività inerenti alla politica comune della pesca (PCP), che è di competenza esclusiva della Comunità. Sono interessate tutte le attività di pesca e le attività di trasformazione e di distribuzione dei prodotti derivati.

La direzione generale "Pesca" prepara la regolamentazione, effettua compiti di gestione e rappresenta la Comunità nei negoziati internazionali. Vigila anche sul rispetto delle pertinenti disposizioni del diritto comunitario applicabili al settore della pesca.

La grande sfida alla quale la PCP deve rispondere è di stabilire un equilibrio tra le risorse alieutiche disponibili e il loro sfruttamento. L'attuazione della riforma della PCP dovrebbe iniziare nel 2002 poiché la Commissione ha avviato il processo di consultazione con il suo libro verde.

Questo settore comprende cinque attività operative: le azioni specifiche di sostegno della PCP (in particolare la conservazione delle risorse alieutiche, il controllo del settore e il dialogo con gli operatori), le relazioni e gli accordi con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali, l'organizzazione comune dei mercati dei prodotti della pesca, la ricerca alieutica e le misure strutturali nel settore della pesca mediante lo SFOP. La maggior parte degli stanziamenti riguarda lo Strumento finanziario d'orientamento della pesca (SFOP). Tuttavia, le attività dello SFOP sono attuate principalmente dagli Stati membri nel quadro della gestione decentrata (circa 557 milioni di euro).

Gestione e supporto per il settore "Pesca" (34,9 milioni di euro; + 0,9%)

Mercati della pesca (32,2 milioni di euro; - 1,5%)

La Commissione propone la proroga per il 2002 del regolamento in vigore relativo al programma "pesca" a favore delle regioni ultraperiferiche (B1-3240). La Commissione presenterà proposte per questa misura prima del giugno 2002, dopo la valutazione del programma attualmente in corso ed alla luce dei risultati del dibattito sulla riforma della PCP. Gli stanziamenti proposti per il 2002 sono in lieve diminuzione tenuto conto di un ricorso alla misura inferiore al previsto (- 1 milione di euro). Invece, gli interventi per i prodotti della pesca (B1-261) sarebbero in leggero aumento tenuto conto della misura transitoria seguita alla riforma dell'organizzazione comune dei mercati (OCM), in particolare, l'aiuto concesso alle organizzazioni professionali per l'attuazione di un piano operativo di campagna di pesca.

Organizzazioni internazionali e accordi sulla pesca (272,4 milioni di euro; 0,0%)

Gli stanziamenti proposti nel quadro di quest'attività restano invariati rispetto al bilancio 2001, ossia 273,4 milioni di euro, comprese le spese di gestione e di supporto, contabilizzate al capitolo 01 ABB. Questo settore rimane una delle priorità della politica comune della pesca e delle azioni esterne. Si propone di assegnare gran parte degli stanziamenti sulla base delle previsioni di accordi in vigore all'inizio dell'anno (con paesi come la Mauritania) o che dovrebbero entrare in vigore nel 2002 con paesi come l'Angola, il Gabon, la Repubblica della Guinea, São Tomé, le Isole Seicelle e Maurizio.

A seguito della mancata conclusione dell'accordo di pesca con il Marocco, i 125 milioni di euro sono iscritti in riserva. L'importo corrispondente al programma di ristrutturazione da proporre nell'ambito del regolamento SFOP viene accantonato al titolo 4 per rendere possibile i rafforzamento di altri accordi internazionali.

Azioni specifiche di supporto alla politica comune della pesca (64,5 milioni di euro; + 5,9%)

Quest'attività comprende le azioni specifiche di supporto che riguardano gli aspetti interni della PCP, in particolare il controllo e la sorveglianza della pesca, il supporto alla gestione delle risorse (raccolta sistematica dei dati di base, studi e progetti pilota) e il rafforzamento del dialogo con l'industria e gli ambienti interessati.

L'importanza della conservazione delle risorse alieutiche sarà ancora accentuata nei prossimi anni, tenuto conto del deterioramento degli stock di pesce, che si è già tradotto in considerevoli riduzioni di TAC e quote. La dotazione della linea "Supporto alla gestione delle risorse - raccolta di dati di base, studi e progetti pilota" (B2-904) è di 23 milioni di euro (+ 9,5%) tenendo conto da un lato dei lavori da effettuare a causa dello stato attuale degli stock, dall'altro della necessità di completare il programma pluriennale 2000-2005 relativo alla partecipazione finanziaria della Comunità alle spese sostenute dagli Stati membri per la raccolta dei dati e al finanziamento di studi e progetti pilota a sostegno della PCP.

La dotazione di bilancio prevista per il 2002 per l'azione "controllo" è in aumento del 4% (40,5 milioni di euro), tenuto conto dell'aumento dei costi e dell'attività per il controllo e la vigilanza della pesca svolta dalla Commissione in seguito ai problemi della situazione degli stock (B2-902). La Commissione propone la conferma degli stanziamenti (35 milioni di euro) per il programma triennale 2001-2003 relativo alla partecipazione finanziaria comunitaria alle spese sostenute dagli Stati membri (B2-901).

Gli stanziamenti della linea B2-903 "Rafforzamento del dialogo con l'industria e gli ambienti interessati dalla PCP" (1,15 milioni di euro) sono destinati da un lato alla presa a carico delle spese di organizzazione, da parte delle organizzazioni professionali europee, delle riunioni preparatorie alle riunioni del comitato consultivo della pesca e dell'acquicoltura, dall'altro a finanziare azioni di comunicazione con tutti gli ambienti interessati. La Commissione propone un aumento di questi stanziamenti del 7%, per rafforzare il dialogo diretto con i gruppi interessati dal futuro della PCP e per svolgere un'azione di divulgazione e di comunicazione relativa a questa politica, destinata a rafforzarsi nel corso del processo di revisione della PCP nel 2002.

Ricerca nel settore della pesca (43,7 milioni di euro; + 41,9%)

Quest'attività costituisce una parte del programma specifico "Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche", azione-chiave "Gestione sostenibile dell'agricoltura, della pesca e della silvicoltura", il cui obiettivo è di sviluppare la conoscenza e le tecnologie per la produzione e lo sfruttamento delle risorse naturali, coprendo tutta la catena di produzione, considerato il contesto internazionale molto competitivo e la necessità di adattare la politica comune della pesca all'evoluzione, fornendo le basi scientifiche dei regolamenti e delle norme comunitarie.

Gli stanziamenti destinati a finanziare quest'attività sono iscritti alle linee "Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche" (B6-6110/6111) e gli importi proposti ammontano a 43,7 milioni di euro, pari ad un aumento del 37% rispetto al 2001 che corrisponde al saldo della dotazione pluriennale per questo programma specifico 1999-2002.

Strumento finanziario d'orientamento della pesca (558,2 milioni di euro; - 2,2%)

In generale, gli stanziamenti dello SFOP sono fissati preliminarmente, nel quadro generale dei Fondi strutturali, come deciso dal Consiglio europeo di Berlino nel 1999. Questo quadro generale è presentato nella parte dedicata alla presentazione per rubriche delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

Lo SFOP finanzia:

* l'obiettivo n. 1, che mira a promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo (con FESR, FEAOG Orientamento e FSE);

* le misure strutturali nel settore della pesca al di fuori delle regioni dell'obiettivo 1.

Inoltre, quasi 3 milioni di euro sono assegnati alle azioni innovatrici a livello comunitario come studi, progetti pilota e scambi di esperienze, nonché agli interventi d'assistenza tecnica come le misure di preparazione, di monitoraggio, di valutazione e di controllo. L'assistenza tecnica comprende le risorse di gestione e di supporto per lo SFOP, stimate sulla base del fabbisogno previsto.

Il sostegno dello SFOP è accordato alle seguenti attività:

* rinnovo della flotta e ammodernamento dei pescherecci;

* piccola pesca costiera;

* protezione delle risorse alieutiche delle zone marine costiere.

Poiché è interessato un unico Fondo, le risorse dello SFOP in regioni fuori dell'obiettivo 1 sono fissate in anticipo, dato che il livello specifico degli stanziamenti assegnati allo SFOP per l'obiettivo n. 1 dipende direttamente dagli importi destinati ai programmi concordati con gli Stati membri. Il contributo dello SFOP a titolo dell'obiettivo n. 1 può essere oggetto di modifiche secondarie in funzione dell'esito dei negoziati in corso.

Gli stanziamenti proposti per lo SFOP ammontano a 559,6 milioni di euro, comprese le spese di gestione e di supporto iscritte al capitolo 01 ABB, e rappresentano una lieve diminuzione rispetto al bilancio 2001, spiegabile con la modifica secondaria apportata alla parte relativa dello SFOP nell'obiettivo n. 1. Il bilancio 2001 era stabilito sulla base della parte relativa dello SFOP nel corso del periodo precedente 1994-1999, mentre il PPB 2002 si basa sulla parte attuale dei programmi già adottati, che risulta inferiore a quella del periodo precedente.

Oltre all'attuazione di queste linee di bilancio per il nuovo periodo, uno dei compiti importanti del 2002 sarà la chiusura del precedente periodo di programmazione, che esigerà tuttavia soltanto stanziamenti di pagamento. I saldi finali relativi a programmi del vecchio obiettivo n. 1 dovrebbero porre meno problemi di quelli dei programmi del vecchio obiettivo n. 5a, che rischiano di essere ritardati.

A seguito del fallimento dei negoziati con il Marocco sull'accordo di pesca, quest'attività costituirebbe anche la struttura d'accoglienza per il finanziamento di proposte di ristrutturazioni delle flotte spagnola e portoghese, che potrebbero essere presentate dalla Commissione, conformemente alle conclusioni di Nizza e del Consiglio Pesca del dicembre 2000.

3.12. Mercato interno

>SPAZIO PER TABELLA>

Questo settore riguarda il completamento del mercato interno. Le attività che vi contribuiscono consistono nella preparazione, il seguito e l'aggiornamento della legislazione che permette il funzionamento regolare e lo sviluppo del mercato interno. L'attuazione di queste iniziative si fonda sulle prerogative della Commissione in materia istituzionale e sui poteri specifici che le conferisce il trattato (accordo interistituzionale del 6 maggio 1999).

Gestione e supporto per il settore "Mercato interno" (66,3 milioni di euro; + 6,1%)

L'importo di 14,2 milioni di euro in stanziamenti d'impegno proposto per il 2002, iscritto alle linee B5-3001 e B5-3001A, deve permettere di:

* instaurare un dialogo permanente con gli operatori economici e i cittadini in modo che possano conoscere più facilmente i loro diritti e avvalersene; il mercato unico costituirà così un beneficio sia per gli operatori che per i cittadini e la Commissione disporrà del feedback necessario per attualizzare la legislazione;

* migliorare l'applicazione della regolamentazione e semplificare le legislazioni comunitaria e nazionali, per eliminare gli ostacoli settoriali all'integrazione dei mercati e le principali distorsioni che influiscono sul mercato, tramite un controllo permanente e una valutazione del funzionamento del mercato interno;

* garantire una reale libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali e contribuire così in modo significativo al rafforzamento della competitività e della crescita economica ed alla creazione di posti di lavoro nell'Unione; i mezzi utilizzati a tale scopo dovrebbero comprendere studi orizzontali e settoriali, analisi quantitative e un seguito del recepimento delle direttive; nel 2002, la priorità sarà accordata ai servizi finanziari.

Libera circolazione delle merci (0,0 milioni di euro; 0,0%)

L'articolo B5-311 è la struttura d'accoglienza per un'eventuale sovvenzione d'equilibrio a favore dell'Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno, sovvenzione che però non è proposta per il 2002. Le entrate dell'Ufficio, provenienti dagli importi riscossi a titolo delle registrazioni di segni, sono in gran parte sufficienti a coprire le spese previste.

3.13. Politica regionale

>SPAZIO PER TABELLA>

Questo settore include le politiche di coesione per gli Stati membri e le loro regioni, con due categorie di attività, quelle del FESR e degli altri interventi regionali da un lato e quelle del Fondo di coesione dall'altro. Comprende anche gli aiuti strutturali di preadesione a favore dei PECO candidati nel quadro dell'attività ISPA.

Gli stanziamenti sono eseguiti soprattutto dagli Stati membri nel quadro della gestione decentrata (20,573 miliardi di euro), che è applicata a tutti i grandi programmi (quadri comunitari di sostegno e documenti unici di programmazione), ma anche alle iniziative comunitarie dei Fondi strutturali. In futuro, anche le nuove azioni innovatrici saranno gestite in modo decentrato tramite programmi a breve termine, in quanto la Commissione cesserà di gestire i programmi individuali. I progetti del Fondo di coesione vengono approvati dalla Commissione e sono oggetto di un impegno progetto per progetto, ma anch'essi sono gestiti in modo decentrato. La Commissione gestisce direttamente soltanto i progetti d'assistenza tecnica e lo strumento di preadesione ISPA. Quest'ultimo, tuttora in sua fase d'avviamento, richiede una gestione intensiva ed attiva da parte della Commissione.

Gestione e supporto per il settore "Politica regionale" (81,6 milioni di euro; + 9,2%)

Sono previste risorse umane supplementari per rafforzare la gestione finanziaria. Fra gli altri settori da rafforzare figurano l'attuazione di ISPA e un'impostazione politica della gestione dei programmi.

Le altre spese di gestione e di supporto sono in gran parte calcolate in funzione di massimali fissati dai regolamenti pertinenti in materia d'assistenza tecnica come una percentuale degli stanziamenti operativi stabiliti (0,25% per i Fondi strutturali e 2% per ISPA).

Supporto operativo generale per la DG Politica regionale (21,0 milioni di euro; - 1,4%)

Quest'attività comprende il finanziamento degli interventi relativi alla concezione, al coordinamento ed alla valutazione delle politiche strutturali, nonché le relative informazioni e comunicazioni. Gli stanziamenti sono stabili rispetto al 2001.

FESR e altri interventi regionali (17,7994 miliardi di euro; + 6,9%)

In generale, gli stanziamenti d'impegno assegnati a quest'attività sono stanziamenti FESR fissati in anticipo nel quadro generale dei Fondi strutturali, come deciso dal Consiglio europeo di Berlino nel 1999. Questo quadro generale è presentato nella parte dedicata alla presentazione per rubriche delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

Il FESR è il principale finanziatore:

* dell'obiettivo n. 1, che mira a promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo (con FESR, FEAOG Orientamento e FSE);

* dell'obiettivo n. 2, che mira a promuovere la riconversione economica e sociale delle zone in difficoltà strutturale (con FSE).

Il livello degli stanziamenti assegnati al FESR per l'obiettivo n. 1 e per l'obiettivo n. 2 dipende direttamente dagli importi destinati ai programmi negoziati con gli Stati membri. Il contributo del FESR all'obiettivo n. 1 può essere oggetto di modifiche secondarie in funzione dell'esito di alcuni negoziati. Per quanto riguarda l'obiettivo n. 2, i negoziati per alcuni paesi non sono ancora conclusi. La ripartizione del contributo tra il FESR e il FSE è stata calcolata sulla base della parte relativa dei programmi, la cui approvazione è attualmente in corso e che dovrà essere rivista successivamente.

Il FESR finanzia anche due iniziative comunitarie:

* l'iniziativa comunitaria Interreg, destinata a promuovere la cooperazione transfrontaliera, sopranazionale e interregionale;

* l'iniziativa comunitaria URBAN, che riguarda il risanamento economico e sociale delle città e delle periferie in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile.

Anche i programmi di azioni innovatrici e i progetti d'assistenza tecnica sono eleggibili al finanziamento del FESR.

Oltre all'attuazione di queste linee di bilancio per il nuovo periodo, uno dei compiti importanti del 2002 sarà la chiusura del precedente periodo di programmazione, che esigerà tuttavia soltanto stanziamenti di pagamento. La questione generale dei pagamenti è trattata nella parte dedicata alla presentazione per rubriche delle prospettive finanziarie (rubrica 2).

Il FESR incoraggia in particolare le seguenti attività:

* investimenti produttivi per creare e salvaguardare posti di lavoro duraturi;

* investimenti nelle infrastrutture;

* creazione e sviluppo di reti transeuropee.

Gli impegni per quest'attività raggiungono circa 17,7994 miliardi di euro, di cui circa 17,7844 miliardi per il FESR in quanto tale, mentre i restanti 15 milioni corrispondono al contributo al Fondo internazionale per l'Irlanda. L'aumento alquanto notevole delle risorse (+ 6,9%) rispetto all'anno scorso può spiegarsi con la modifica apportata alla parte relativa del FESR per gli obiettivi n. 1 e n. 2. Il bilancio 2001 si basava sulla parte relativa del FESR nel corso del periodo precedente 1994-1999, mentre il PPB 2002 si fonda sulla parte attuale dei programmi già adottati, che risulta superiore a quella del periodo precedente. Il riporto degli stanziamenti 2000 non utilizzati per gli obiettivi n. 1 e n. 2 e per le due iniziative comunitarie è l'altra ragione principale di quest'aumento.

Fondo di coesione (2,789 miliardi di euro; + 2,7%)

Il Fondo di coesione contribuisce al finanziamento di progetti in materia d'ambiente e di infrastrutture di trasporto in Spagna, in Grecia, in Portogallo e in Irlanda.

Gli stanziamenti d'impegno per il Fondo di coesione ammontano a 2,789 miliardi di euro, conformemente alle prospettive finanziarie. Quest'importo è equivalente a quello del 2001, dopo adeguamento mediante un deflatore (+ 2,7%).

ISPA (1,087 miliardi di euro; + 2,5%)

Nel quadro della strategia di preadesione, ISPA aiuterà i paesi candidati dell'Europa centrale e orientale ad allinearsi alle norme comunitarie in materia di infrastrutture di trasporto e di investimenti a favore dell'ambiente.

È proposto un importo di 1,109 miliardi di euro in stanziamenti d'impegno, compresa la linea BA, conformemente al corrispondente massimale delle prospettive finanziarie. Questa dotazione rimane allo stesso livello del 2000, dopo adeguamento tramite un deflatore (+ 2,7%).

3.14. Fiscalità e unione doganale

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Fiscalità e unione doganale" (52,8 milioni di euro; + 5,0%)

Gli stanziamenti d'impegno di 3 milioni di euro proposti alle linee B5-3001 e B5-3001A per il 2001 corrispondono ai seguenti obiettivi:

- sviluppare una politica fiscale che garantisca la continuità del dibattito sul Codice di condotta adottato dal Consiglio, nel quadro del Gruppo di politica fiscale, per proseguire l'esame dell'approccio globale della fiscalità in relazione con l'euro. Inoltre si tiene conto del sostegno necessario all'eliminazione degli ostacoli fiscali inerenti al funzionamento del mercato unico e delle analisi sull'efficacia delle politiche fiscali nazionali;

- per quanto riguarda l'IVA, l'obiettivo principale della Commissione è ormai, nel quadro della sua nuova strategia, la semplificazione, l'ammodernamento, l'applicazione più uniforme della legislazione e una cooperazione amministrativa rafforzata. La sfida è infatti di adattare a breve e a medio termine il sistema attuale di IVA per facilitare il funzionamento armonioso del Mercato interno;

- garantire il coordinamento dei lavori doganali e la gestione della base ECICS (inventario europeo delle sostanze chimiche).

Aspetti internazionali della fiscalità e delle dogane (1,5 milioni di euro; + 7,1%)

Il programma strategico per le dogane comunitarie "Dogana 2002" (B7-860 e B7-860A) mira a stabilire una cooperazione con i paesi candidati e con gli altri paesi dell'Europa centrale e occidentale nei settori doganale e fiscale. Prevede l'assistenza all'ammodernamento delle amministrazioni dei paesi candidati, particolarmente per quanto riguarda la gestione della frontiera esterna, applicando le norme comunitarie e migliorando la lotta antifrode. La cooperazione con paesi terzi (in particolare quelli del Mediterraneo) costituisce un'altra priorità per favorire l'armonizzazione delle legislazioni e l'allineamento sui sistemi doganali e fiscali comunitari. Un'assistenza ai paesi terzi è prevista anche per l'ammodernamento delle loro amministrazioni.

Politica doganale (23,8 milioni di euro; + 0,8%)

Le azioni previste nel 2002 si iscrivono nell'aspetto interno (B5-303) del programma "Dogana 2002" e nel quadro del funzionamento regolare del mercato interno. Riguardano la prosecuzione della semplificazione e della razionalizzazione della legislazione doganale, il miglioramento dell'attuazione pratica di questa legislazione, una migliore qualità e omogeneità del servizio fornito alle imprese in qualsiasi punto del mercato unico, l'approfondimento delle attività di formazione destinate sia ai funzionari doganali che agli operatori economici, la promozione della cooperazione con i paesi europei non membri e mediterranei, infine la lotta contro la frode.

Fra i nuovi sviluppi, si tratta di stimolare le iniziative proposte dagli Stati membri, separatamente o congiuntamente, per migliorare l'efficienza globale delle amministrazioni doganali nell'attuazione dei loro compiti. Questo settore copre in particolare lo sviluppo e la manutenzione dei sistemi informatici (in particolare il nuovo sistema d'informatizzazione del transito - NCTS - e il repertorio dei prodotti chimici), necessari all'attuazione della legislazione doganale, e lo sviluppo di una strategia informatica.

Politica fiscale (11,4 milioni di euro; + 50,0%)

Il programma Fiscalis (B5-305) ha lo scopo di rafforzare i sistemi fiscali. Sono previste diverse azioni nei settori delle accise, dello sviluppo delle imposte sull'energia e della valutazione delle condizioni di funzionamento di uno strumento fiscale destinato a promuovere fonti alternative d'energia. Inoltre questo programma comprende progetti d'informatizzazione nel settore della fiscalità indiretta, dei controlli multilaterali e degli scambi tra funzionari.

L'informazione sulle accise (EMCS - B5-306), la cui base giuridica è in preparazione, consiste nella creazione di un sistema europeo informatizzato per il controllo dei movimenti dei prodotti soggetti ad accise.

3.15. Istruzione e cultura

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Istruzione e cultura" (100,4 milioni di euro; + 2,2%)

Istruzione (253,6 milioni di euro; + 1,1%)

La principale azione comunitaria svolta in questo settore è il programma Socrates (B3-1001), che si prevede di dotare dell'importo di 1 850 milioni di euro per sette anni (2000-2006). Questa seconda fase del programma Socrates è stata adottata all'inizio del 2000. Per il 2002, sono proposti 250 milioni di euro (comprese le spese di supporto e di gestione, riprese al capitolo 01 ABB) . Gli obiettivi del programma sono i seguenti:

* rafforzare la dimensione europea nell'insegnamento a tutti i livelli ed agevolare un ampio accesso sopranazionale alle risorse didattiche in Europa;

* promuovere il miglioramento quantitativo e qualitativo della conoscenza delle lingue dell'Unione europea, in particolare di quelle meno diffuse e meno insegnate;

* favorire la cooperazione e la mobilità nel settore dell'istruzione;

* incoraggiare le innovazioni nella concezione di pratiche e di materiale didattici, compreso, se necessario, il ricorso alle nuove tecnologie.

Azioni preparatorie, fra le quali l'iniziativa e-Learning, sono previste nei settori dell'istruzione e della formazione professionale (B3-1000) per rafforzare la cooperazione.

Per quanto riguarda la cooperazione con i paesi terzi nel settore dell'istruzione e della formazione professionale (B7-830), la dotazione proposta per il 2002 (2,7 milioni di euro) dovrebbe permettere alla Commissione di estendere questa cooperazione ad altri paesi sviluppati (attualmente è limitata agli Stati Uniti e al Canada).

Formazione professionale (184,3 milioni di euro; + 6,3%)

L'azione principale riguarda la seconda fase del programma Leonardo Da Vinci (B3-1021), che è stato adottato nel primo semestre del 1999. L'importo di riferimento per il programma Leonardo Da Vinci (2000-2006) è di 1.150 milioni di euro. Per il 2002, sono proposti 157 milioni di euro (comprese le spese di supporto e di gestione, riprese al capitolo 01 ABB). Il programma è destinato a rafforzare la qualità e l'impatto delle possibilità di formazione professionale, sia iniziale che continua, per sviluppare le attitudini e le competenze personali, pur vigilando ad incoraggiare l'innovazione nel settore della formazione (anche con la cooperazione tra le università e le imprese). Per raggiungere questi obiettivi sono state elaborate le seguenti misure: progetti di mobilità (sistemazioni, scambi, visite di studio), progetti pilota che privilegino le competenze linguistiche, attività pluridisciplinare sopranazionali, redazione, aggiornamento e diffusione di documenti di riferimento.

Per quanto riguarda i lavori del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale di Salonicco (B3-1025), per il 2002 è prevista una sovvenzione comunitaria di 13,8 milioni di euro, in aumento del 4,5% rispetto agli stanziamenti del bilancio 2001. Inoltre gli stanziamenti d'impegno proposti per la promozione di percorsi europei alternativi di formazione, compreso l'apprendistato (B3-1020), pari a 1,5 milioni di euro, sono in aumento del 15,4%.

Questo capitolo ABB comprende anche la sovvenzione destinata alla Fondazione europea per la formazione professionale di Torino (B7-664 e B7-033). Le linee della Fondazione sono suddivise in funzione dell'origine degli stanziamenti che provengono dalle azioni esterne (sostegno ai paesi MEDA, TACIS e CARDS) e dagli aiuti di preadesione (paesi PHARE). L'importo globale resta invariato, ma la parte assegnata a PHARE è stata ridotta in base ad una stima dell'assistenza fornita a ciascun gruppo geografico di paesi.

Cultura e lingue (35,5 milioni di euro; - 19,1%)

Gli stanziamenti proposti dalla Commissione per questo capitolo ABB sono in diminuzione rispetto al bilancio 2001, che finanziava anche l'Anno europeo delle lingue.

Gli stanziamenti previsti nel 2002 per il nuovo programma quadro a favore della cultura (B3 2008) ammontano a 32,5 milioni di euro, comprese le spese di supporto e di gestione riprese nel capitolo 01 ABB. Questo programma, adottato nel corso del primo semestre 2000 e dotato di 167 milioni di euro, ha una durata di cinque anni e mira a realizzare gli obiettivi posti dall'articolo 128 CE:

* promuovere il dialogo culturale e la conoscenza reciproca della cultura e della storia dei popoli dell'Europa;

* promuovere la creazione, la diffusione sopranazionale della cultura e la mobilità degli artisti, dei creatori, degli altri operatori e professionisti della cultura e delle loro opere;

* valorizzare la diversità culturale e sviluppare nuove forme d'espressione culturale;

* condividere e valorizzare, a livello europeo, l'eredità culturale comune europea;

* tenere conto del ruolo della cultura nello sviluppo socioeconomico;

* promuovere un dialogo interculturale e di scambio reciproco tra le culture europee e non europee;

* riconoscere esplicitamente la cultura come fattore economico e fattore d'integrazione sociale e di cittadinanza;

* migliorare l'accesso e la partecipazione alla cultura del maggior numero possibile di cittadini dell'Unione europea.

Politica audiovisiva e sport (78,1 milioni di euro; - 3,9%)

Nel settore dell'audiovisivo, l'attività principale riguarda l'attuazione dei programmi MediaPlus e Media Training, rispettivamente adottati nel dicembre 2000 e nel gennaio 2001 e dotati, per il periodo 2001-2005, rispettivamente di 350 e 50 milioni di euro.

Le dotazioni proposte per queste azioni nel 2002 sono rispettivamente di 70 milioni di euro e 8 milioni di euro, comprese le spese di supporto e di gestione di MediaPlus (5,6 milioni di euro) riprese nel capitolo 01 ABB.

Con questi due strumenti, il programma Media mira a:

* soddisfare le necessità dell'industria audiovisiva e favorire la sua competitività, migliorando la formazione professionale continua dei professionisti dell'audiovisivo;

* incoraggiare la cooperazione e gli scambi di "know-how" con la messa in rete dei partner interessati dalla formazione;

* migliorare la competitività dell'industria audiovisiva europea sul mercato europeo e internazionale, sostenendo lo sviluppo, la distribuzione e la promozione delle opere audiovisive europee, tenendo conto dello sviluppo delle nuove tecnologie;

* rispettare la diversità linguistica e culturale europea;

* valorizzare il patrimonio audiovisivo europeo, in particolare mediante la digitalizzazione e la messa in rete;

* sviluppare il settore audiovisivo nei paesi o nelle regioni a debole capacità di produzione audiovisiva e/o con area geografica e linguistica ristretta;

* rafforzare il settore della produzione e della distribuzione, in particolare delle piccole e medie imprese.

Gli altri stanziamenti riguardano soprattutto il monitoraggio generale del settore dell'audiovisivo per creare un'infrastruttura dell'informazione, produrre statistiche, partecipare all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo ed attuare la direttiva "Televisione senza frontiere" (B3-2017). Si propone di creare una nuova linea di bilancio (B3-2018) per i progetti pilota (1,1 milioni di euro) del programma "i2i Audiovisivo". Questo programma è parte integrante dell'"Iniziativa Innovazione 2000" (i2i), lanciata nel 2000 dal gruppo BEI per sostenere lo sviluppo di un'economia della conoscenza derivata dall'innovazione. L'obiettivo è di contribuire alle ingenti spese per le garanzie a carico delle imprese del settore audiovisivo che intendono beneficiare del capitale di rischio accordato dal gruppo BEI a titolo del programma "i2i Audiovisivo".

Il progetto preliminare di bilancio per il 2002 prevede anche un importo di 2,6 milioni di euro per il contributo dell'Unione europea alle spese dell'Agenzia mondiale anti-doping (B7-823).

Dialogo con i cittadini (21,3 milioni di euro; - 14,8%)

Il livello della sovvenzione prevista dall'attuale capitolo A-30 sarà ridotto del 10% e la sovvenzione a favore del gemellaggio sarà confermata al livello previsto dal PPB 2001.

Un importo di 2,5 milioni di euro è previsto per finanziare l'integrazione europea nell'Università (B3-304).

Alla linea "Manifestazioni annuali speciali" (B3-309) è proposta la reiscrizione dell'importo di 1,25 milioni di euro destinati a finanziare la preparazione dei Giochi olimpici speciali che si svolgeranno in Irlanda nel 2003.

È proposta la creazione della nuova linea B3-305 "Azioni a favore della società civile", con una dotazione di 5,5 milioni di euro (comprese le spese di gestione e di supporto, iscritte al capitolo 01 ABB). Queste azioni erano iscritte in precedenza alla linea B3-300.

Gioventù (71,9 milioni di euro; + 2,4%)

Il programma "Gioventù per l'Europa" (2000-2006) è stata adottato nel primo semestre del 2000 (B3-1010) con un importo globale di previsione di 520 milioni di euro. Il programma si rivolge ai giovani al di fuori delle strutture scolastiche o universitarie e mira a permettere loro di acquisire un'esperienza d'istruzione informale mediante un impegno personale in attività di solidarietà o la partecipazione a scambi sopranazionali. L'obiettivo è di incoraggiare la costruzione europea e la diffusione dell'immagine dell'Unione, favorire lo spirito di iniziativa e la creatività nel quadro di progetti, collettivi o individuali, di cui i giovani siano anche gli ideatori. Il programma prevede anche azioni di formazione e di cooperazione per i responsabili della politica della gioventù (compresi gli animatori) e un progetto orizzontale per l'informazione dei giovani e gli studi su queste questioni.

3.16. Media e comunicazione

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Media e comunicazione" (77,7 milioni di euro; + 5,4%)

Si propone di aumentare dell'1,2% l'importo globale destinato agli uffici di rappresentanza; in particolare, l'importo destinato agli agenti locali è aumentato per adeguarlo al tasso reale d'esecuzione, ma l'aumento è compensato dalla riduzione del bilancio per gli edifici e le infrastrutture.

Reti d'informazione (51,9 milioni di euro; + 22,7%)

Si propone di finanziare nel 2002 il programma Prince (B3-306) con 18 milioni di euro (compresa la linea BA ripresa nel capitolo 01 ABB). Questo forte aumento (+ 127%) permette il rafforzamento dell'informazione relativa all'allargamento e l'informazione sulla preparazione della Conferenza intergovernativa, prevista per il 2004.

Per l'informazione generale (B3-300) e le antenne d'informazione (B3-301), sono previsti rispettivamente 20,6 milioni di euro e 14,7 milioni di euro (comprese le linee BA riprese nel capitolo 01 ABB). La forte diminuzione della linea B3-300 rispetto al 2001 (- 5,5 milioni di euro) è dovuta al trasferimento di una parte delle azioni alla nuova linea B3-305.

Produzioni audiovisive e studi (5,5 milioni di euro; + 3,8%)

Le spese per gli studi (A-421) hanno dovuto essere aumentate per permettere di adattare il materiale all'evoluzione tecnica.

Azioni di comunicazione (14,8 milioni di euro; + 3,5%)

Il bilancio proposto per le azioni di comunicazione (B3-303) è di 16 milioni di euro (compresa la linea BA ripresa nel capitolo 01 ABB). Si tratta di un lieve aumento del 3,2%.

3.17. Salute e tutela dei consumatori

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Salute e tutela dei consumatori" (100,7 milioni di euro; + 4,7%)

Sono previste risorse umane supplementari per le azioni a favore della sanità pubblica e della tutela dei consumatori.

Politica dei consumatori (21,7 milioni di euro; 0,0%)

La decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 gennaio 1999, che stabilisce un quadro generale per le attività comunitarie a favore dei consumatori (1999-2003), persegue tre obiettivi principali:

- permettere ai consumatori dell'Unione europea di fare meglio intendere la loro voce;

- garantire ai consumatori dell'Unione europea un elevato livello di salute e di sicurezza;

- rispettare interamente gli interessi economici dei consumatori dell'Unione europea.

Il pacchetto finanziario globale del programma è di 112,5 milioni di euro. Per il 2002, gli stanziamenti d'impegno ammontano a 22,5 milioni di euro (comprese le spese di supporto e di gestione riprese nel capitolo 01 ABB), come per gli altri anni del programma.

Sanità pubblica (52,1 milioni di euro; + 16,8%)

La Commissione ha proposto, nel maggio 2000, un nuovo programma quadro che dovrebbe raggruppare gli otto programmi esistenti nel settore sanitario pubblico in un'unica base giuridica. È proposta una dotazione di 46,5 milioni di euro (linea B3-4308), come per il 2001, comprese le spese di supporto e di gestione iscritte al capitolo 01 ABB.

La proposta di programma ha tre obiettivi principali, ognuno dei quali comprende azioni specifiche:

* Miglioramento dell'informazione in materia di salute:

- realizzazione e gestione di un sistema di sorveglianza della salute;

- realizzazione e utilizzazione di meccanismo consistente in analisi, consulenza, relazioni, informazione e consultazione sulle questioni sanitarie.

L'obiettivo è di organizzare un sistema d'informazione globale sulla salute, che permetta ai responsabili politici (e al grande pubblico) di essere al corrente dei dati essenziali in questo settore e analizzarli. Sarà così possibile rendere qualitativamente migliori e più efficaci i sistemi sanitari pubblici negli Stati membri;

* Reazione rapida alle minacce per la salute:

- rafforzamento della capacità di lotta contro le malattie trasmissibili,

- rafforzamento della capacità di lotta contro altre minacce per la salute.

È indispensabile mettere a punto un efficace dispositivo di reazione rapida per evitare le minacce per la salute pubblica inerenti, ad esempio, alle malattie trasmissibili. L'integrazione dell'Unione europea sulla base del principio della libera circolazione richiede una vigilanza più attenta:

* Azione sui fattori determinanti per la salute:

- strategie e misure riguardanti i fattori determinanti della salute legati al tipo di vita;

- strategie e misure riguardanti i fattori determinanti socioeconomici della salute;

- strategie e misure riguardanti i fattori determinanti della salute legati all'ambiente.

- Esistono numerosi mezzi per migliorare lo stato di salute della popolazione e ridurre il numero di decessi prematuri nell'Unione combattendo le cause fondamentali della cattiva salute mediante misure efficaci di promozione della salute e di prevenzione delle malattie.

Questo nuovo programma è il seguito di otto programmi:

- Sanità pubblica, promozione della salute, informazione sulla salute, educazione sanitaria e formazione in materia di sanità pubblica;

- Lotta contro il cancro;

- Aspetti sanitari dell'abuso delle droghe, prevenzione della tossicodipendenza;

- Lotta contro l'AIDS e altre malattie trasmissibili;

- Prevenzione delle lesioni;

- Malattie rare;

- Programma relativo alle malattie legate all'inquinamento;

- Vigilanza sulla salute.

In attesa dell'adozione del nuovo programma quadro, il Consiglio ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2002 sei programmi d'azione nel settore della sanità pubblica che sarebbero scaduti rispettivamente il 31 dicembre 2000 o 2001. Questa decisione di proroga riguarda tutti i programmi elencati tranne i programmi "prevenzione delle lesioni" e " malattie rare", che durano fino alla fine del 2003.

Conformemente al Libro bianco sulla sicurezza alimentare, la Commissione ha presentato una proposta intesa a creare un'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Si propone uno stanziamento di 7,5 milioni di euro affinché quest'Autorità possa iniziare i lavori nel primo semestre del 2002. In caso di necessità, sarà proposto nel corso del 2002 lo storno alla linea B3-4309 della sovvenzione accordata alla nuova Autorità, degli stanziamenti destinati ad attività attualmente gestite dalla Commissione ma da trasferire all'Agenzia.

Salute degli animali e delle piante (568,5 milioni di euro; + 246,2%).

Questo capitolo comprende una serie di interventi nel settore sanitario animale e delle piante, in particolare le misure previste nel quadro delle epidemie di BSE e di afta epizootica.

Le risorse destinate alla sorveglianza della BSE sono in sensibile aumento, mentre nuovi stanziamenti sono previsti per l'eradicazione dell'afta epizootica. Tutti gli altri stanziamenti restano allo stesso livello dell'anno scorso.

Nel quadro della sorveglianza della BSE, è previsto un importo provvisorio di 114 milioni di euro per il cofinanziamento di prove sugli animali a rischio e sui bovini abbattuti di oltre 30 mesi, sulla base di 15 euro per test. La Commissione riesaminerà la questione nel contesto della lettera rettificativa dell'ottobre 2001.

Su questa linea vengono attribuiti al Fondo veterinario d'emergenza 250 milioni di euro per il cofinanziamento delle spese sostenute dagli Stati membri per l'eradicazione dell'afta epizootica. Inoltre, sono iscritti in riserva 150 milioni di euro supplementari (B0-40) per fare fronte al fabbisogno supplementare derivante dalla BSE e dall'afta epizootica. Si tratta però soltanto di una cifra indicativa (non vincolante). Nel 2001, 41 milioni di euro sono stati destinati soltanto ai rimborsi per epidemie precedenti.

Al momento dell'elaborazione della proposta di PPB 2002 della Commissione (prima quindicina dell'aprile 2001) non è possibile valutare con maggiore precisione le somme necessarie all'eradicazione totale dell'afta epizootica per le incognite troppo numerose.

In considerazione di quest'incertezza, si propone di creare una riserva che servirà anche a finanziare misure veterinarie d'eradicazione dell'afta epizootica. La Commissione ritiene che gli importi previsti saranno sufficienti a due condizioni: a) che gli sforzi delle autorità britanniche permettano, a medio termine, di eradicare la malattia; b) che l'epidemia non peggiori sul continente (dopo alcuni casi registrati in Francia e in Irlanda e la comparsa della malattia nei Paesi Bassi).

Inoltre, occorre ricordare che a causa delle procedure particolari applicabili alle spese veterinarie, le spese pagate dagli Stati membri nel 2001 verranno normalmente rimborsate su più esercizi a partire dal 2002.

Infine, in funzione dell'esecuzione del bilancio 2001 e dell'evoluzione della malattia, la Commissione esaminerà la possibilità di iscrivere alcune di queste spese già nel bilancio 2001.

3.18. Giustizia e affari interni

>SPAZIO PER TABELLA>

Le domande di stanziamenti per questo settore sono caratterizzate dalla stabilità rispetto al bilancio 2001.

Numerosi programmi di cooperazione si concluderanno infatti alla fine del 2002, in modo che sia possibile procedere ad una revisione globale degli stessi. La Commissione intende preparare l'integrazione dei differenti programmi che corrispondono allo spazio di Libertà, sicurezza e giustizia, eventualmente con la presentazione di programmi quadro nel settore della politica d'asilo e d'immigrazione, della cooperazione giudiziaria in materia civile o basati sul titolo VI del trattato UE.

Questa revisione sarà anche condizionata dalla valutazione a metà percorso, che sarà effettuata fine 2001, del quadro di controllo stabilito nel 1999 in occasione del Consiglio di Tampere.

Una caratteristica supplementare del PPB 2002 è la creazione di una nuova linea sulla quale iscrivere un supporto di bilancio alle diverse iniziative presentate dagli Stati membri.

Infatti, dall'entrata in vigore del Trattato di Amsterdam, il diritto di iniziativa è condiviso tra la Commissione e gli Stati membri nel quadro del titolo VI del Trattato UE e fino al 2004 in quello del titolo IV del trattato CE.

Complessivamente, le azioni nel settore della Giustizia e degli affari interni hanno un impatto di bilancio relativamente contenuto ma un'importante sensibilità politica.

Gestione e supporto per il settore "Giustizia e affari interni" (29,5 milioni di euro; + 13,0%)

Per le attività di questo settore sono previste risorse umane supplementari .

Giustizia e affari interni (33,6 milioni di euro; - 2,7%)

L'essenziale degli stanziamenti assegnati al capitolo ABB "Giustizia e affari interni" sono iscritti alla linea B5-820 "Programmi di formazione, di scambi e di cooperazione". Questi stanziamenti, in lieve aumento rispetto al 2001, devono permettere sia la prosecuzione dei programmi DAPHNE (2000-2003) relativo a misure preventive per lottare contro la violenza nei confronti dei bambini, degli adolescenti e delle donne, adottato nel gennaio 2000 (B5-802), di cooperazione giudiziaria (GROTIUS generale e penale II) e di polizia (OISIN), di lotta contro la tratta degli esseri umani (Stop), di lotta contro il crimine organizzato (FALCONE), di prevenzione della criminalità (HIPPOKRATES), sia il lancio di nuovi programmi come il programma d'azione per la cooperazione amministrativa nei settori dei visti, dell'asilo e dell'immigrazione (ARGO) e l'attuazione di uno spazio giudiziario europeo in materia civile.

Libera circolazione delle persone (56,2 milioni di euro; - 0,1%)

L'attività "Libera circolazione delle persone" è strutturata attorno al Fondo europeo per i rifugiati (FER), adottato nel settembre 2000 per il periodo 2000-2004, che riguardano contemporaneamente misure strutturali (B5-810) e misure d'urgenza in caso d'afflusso massiccio di rifugiati (B5-811). Gli stanziamenti proposti nel 2002 per il FER (45 milioni di euro, complessivamente per i due tipi di misure) rimangono allo stesso livello del 2001, conformemente alla programmazione pluriennale stabilita.

Le azioni preparatorie nel settore delle relazioni estere (B7-667) proseguiranno con lo stesso livello di stanziamenti (10 milioni di euro). Questi interventi sono destinati a sostenere finanziariamente i paesi d'origine dei rifugiati e a completare gli strumenti geografici esistenti nei settori "Relazioni esterne" e "Sviluppo" (in particolare l'aiuto alle popolazioni sradicate).

3.19. Relazioni esterne

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Relazioni esterne" (423,8 milioni di euro; + 7,9%)

Per le delegazioni si propone un aumento del 10% (da 248,5 milioni di euro a 273,3 milioni di euro per il titolo A-6) [1]. La Commissione intende proseguire il decentramento verso le delegazioni della gestione dei programmi di aiuti esterni. Nel 2002, di conseguenza, saranno trasferiti dalla sede alle delegazioni 114 posti (ai quali si aggiungono 4 posti per il Controllo finanziario). In tale contesto si potrà andare avanti nell'opera di rafforzamento delle infrastrutture IT e di telecomunicazioni ed effettuare gli investimenti necessari per la sicurezza. Gli stanziamenti per la gestione e il supporto per le delegazioni e le risorse umane per quanto riguarda il personale statutario e quello di complemento sono stati ripartiti tra i seguenti settori: relazioni esterne, Commercio, Sviluppo e Relazioni con i paesi A.C.P., Allargamento.

[1] Il bilancio del 2001 presenta un aumento del 7,7% rispetto a quello del 2000.

Per le sovvenzioni della parte A, le linee di bilancio sono state riorganizzate (tranne A-3014 e A-3028). Sarà lasciata una sola linea per le spese da eseguire a seguito di un invito a presentare proposte. Ciò renderà possibile ottenere i risultati migliori dagli stanziamenti disponibili per le sovvenzioni. Una diminuzione lineare del 10% è stata applicata a tutte le sovvenzioni.

Relazioni multilaterali e affari generali nel settore delle relazioni esterne (42,3 milioni di euro; + 9,3%)

Gli stanziamenti d'impegno per il dispositivo di reazione rapida (B7-671) sono aumentati di 25 milioni di euro. Il 2002 sarà il primo anno pienamente operativo. Il principio di un aumento degli stanziamenti è conforme alla base giuridica anche se i livelli assoluti devono, per motivi di rigore finanziario, rispettare i livelli indicativi della base giuridica. Rientra in tale attività anche la lotta contro le mine antiuomo per la quale la Commissione conferma lo stesso importo del 2001 (12 milioni di euro, comprese le spese di gestione e di supporto previste al capitolo 01 dell'ABB).

Politica estera e di sicurezza comune (35 milioni di euro; - 2,8%)

La Commissione propone che gli stanziamenti d'impegno ammontino a 35 milioni di euro, che rappresentano globalmente per il capitolo una diminuzione in termini assoluti di 1 milione di euro rispetto al bilancio 2001, dovuta a modifiche in materia di spese ammissibili in questo settore. Si propone anche di eliminare l'articolo destinato specificamente ai rappresentanti speciali dell'Unione europea conformemente alla logica della decisione del Consiglio del 30 marzo 2000 di finanziare tali rappresentanti sulla parte amministrativa del bilancio del Consiglio. Invece, le spese operative potranno continuare ad essere finanziate sulle relative linee operative del capitolo del bilancio per la PESC.

Diritti umani e democratizzazione (98,8 milioni di euro; - 13,6%)

La dotazione totale per tale attività è stata ridotta nel 2002 del 7,8%. Tutta la struttura del capitolo è stata razionalizzata: un'unica linea di bilancio sostituisce gli strumenti esistenti al fine di consentire una gestione più flessibile e coerente di tale attività.

Gli obiettivi che la Commissione persegue sono quelli fissati nei due regolamenti sui diritti umani e la democratizzazione (regolamenti 975/99 e 976/99 del 12.4.99): promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, prevenzione dei conflitti e sostegno della democratizzazione, rafforzamento delle istituzioni. Anche la lotta contro il turismo a scopo sessuale è integrata all'interno di quest'unica linea di bilancio.

Relazioni con i paesi dell'OCSE non membri dell'UE (36,0 milioni di euro; + 10,1%)

Per quanto riguarda il contributo della Comunità all'Organizzazione per lo sviluppo energetico della penisola coreana (KEDO, linea B7-6600), l'accordo precedente (15 milioni di euro all'anno) è scaduto alla fine del 2000. Il bilancio del 2001 prevede un importo di 17,5 milioni di euro per tale linea di bilancio: tuttavia, si prevede che la Commissione firmi il nuovo accordo, relativo al periodo dal 2001 in poi, per un contributo annuo comunitario di 20 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'altro strumento relativo a questa attività, un'unica linea, Cooperazione con i paesi terzi industrializzati (B7-665), copre la cooperazione dell'EU con i paesi industrializzati (in particolare USA, Canada, Giappone e Australia): l'intervento comunitario consisterà essenzialmente in accordi di cooperazione. La Commissione propone di aumentare lievemente la dotazione di tale linea.

Relazioni con i paesi dell'Europa orientale, il Caucaso e le Repubbliche dell'Asia centrale (424,6 milioni di euro; + 3,2%)

Quest'attività comprende la linea principale del programma TACIS (B7-520), la cooperazione transfrontaliera (B7-521), le azioni di ripristino e ricostruzione nel Caucaso (B7-522) nonché le misure speciali di sicurezza nel settore nucleare (B7-524). Ai fini di una maggiore coerenza e trasparenza, la linea B7-536, relativa al Fondo per la realizzazione di una struttura di protezione a Cernobyl, è trasferita al capitolo geografico come nuova linea B7-525.

La dotazione finanziaria del programma TACIS viene ridotta costantemente da alcuni anni a questa parte, senza che a ciò si accompagni una diminuzione delle esigenze, degli impegni e delle priorità. La nuova base giuridica prevede una dotazione di 3.138 milioni di euro per il periodo 2000-2006, cioè una somma inferiore all'importo inizialmente previsto (4 000 milioni di euro). Nel 2002, l'importo totale previsto per le attività TACIS è lo stesso del bilancio del 2001, 443 milioni di euro. Considerata la priorità politica accordata ai Balcani e le risorse limitate della linea 4, la riconferma della dotazione riflette la crescente importanza della regione per l'UE nella prospettiva dell'allargamento. Se si aggiungono i 24 milioni di euro a titolo di aiuto macroeconomico e di cooperazione Euratom, la dotazione regionale ammonta a 470 milioni di euro.

In considerazione del ruolo fondamentale della regione, gli accordi di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e gli NSI - APC (cooperazione reciproca) stanno gradualmente entrando in vigore. Gli APC sono validi per un periodo iniziale di dieci anni a partire dalla loro entrata in vigore. Tutti gli accordi prevedono che la cooperazione finanziaria con i paesi partner assuma la forma di un'assistenza tecnica rimborsabile finanziata "nel quadro del programma TACIS secondo quanto previsto dal relativo regolamento del Consiglio".

Il nuovo regolamento contiene nuove disposizioni e prevede modifiche volte a conseguire risultati migliori e a rendere il programma più efficace. Quest'ultimo si concentrerà su un numero limitato di azioni significative nei seguenti settori: riforme istituzionali, giuridiche e amministrative; settore privato e sviluppo economico; conseguenze sociali del processo di transizione; reti di infrastrutture; tutela dell'ambiente e gestione delle risorse naturali; sviluppo dell'economia rurale.

Il programma continuerà a dare la priorità alla cooperazione regionale in collegamento con altri programmi come INTERREG e PHARE. TACIS continuerà ad espletarsi soprattutto mediante attività di assistenza tecnica, ma una quota massima del 20% del suo bilancio potrebbe essere utilizzata per effettuare investimenti, avendo come obiettivi prioritari la cooperazione transfrontaliera, le PMI, l'ambiente e le reti di infrastrutture.

Per il supporto alla sicurezza nucleare viene proposto un secondo contributo comunitario alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) destinato al Fondo per la realizzazione di una struttura di protezione a Cernobyl. Il contributo ammonterà a 100 milioni di euro da erogare in 4 anni sugli stanziamenti Tacis per il periodo 2001-2004. Tale contributo è previsto da una linea di bilancio diversa da quella per la cooperazione nel settore nucleare (B7-524) dal momento che esso richiede una decisione specifica del Consiglio anche se i fondi provengono dalla dotazione Tacis. L'importo per la cooperazione nel settore nucleare (B7-524) è lo stesso del 2001, cioè 53 milioni di euro.

Relazioni con i Balcani occidentali (708,4 milioni di euro; - 3,5%)

Quest'attività riguarda tutte le iniziative di cooperazione e di ricostruzione intraprese dalla Comunità europea nei Balcani occidentali.

L'obiettivo del nuovo regolamento CARDS, proposto dalla Commissione nel maggio 2000, è di consolidare la base giuridica e finanziaria delle attività comunitarie in Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, ERIM e YU (Serbia, Kosovo e Montenegro). Il nuovo regolamento prevede un importo di riferimento di 4 650 milioni di euro per il periodo 2000 2006, cioè una somma inferiore all'importo previsto inizialmente (5 500 milioni di euro).

Rispetto alla nuova struttura prevista dal bilancio del 2001 per il capitolo 54, nel 2002 non vi sono cambiamenti:

- l'articolo principale B7-541 riunisce tutte le azioni per l'assistenza nei paesi balcanici esclusa la YU.

- per motivi di visibilità e dal momento che è gestita dall'Agenzia europea per la ricostruzione, la dotazione per il Kosovo resta separata (B7-546) e l'articolo B7-542 copre le altre azioni relative alla YU. Un importo pari ad un massimo dell'8% dei fondi gestiti dall'Agenzia può essere destinato a spese di funzionamento.

- l'articolo B7-547 copre il contributo annuale al bilancio amministrativo dell'OHR e della MINUK, la cui base giuridica è stata adottata nel maggio 2000.

- la linea B7-548 riguarda l'assistenza macrofinanziaria ai paesi della regione: tale assistenza, benché faccia parte dell'attività ECFIN, dipende dalla dotazione finanziaria di 4 650 milioni di euro prevista dal nuovo regolamento CARDS.

L'assistenza CARDS è attuata mediante lo sviluppo delle istituzioni e gli investimenti. L'assistenza potrà essere accordata sotto forma di fondi per la fornitura di attrezzature, infrastrutture locali, piani di finanziamento, preparazione, controllo e valutazione dei progetti.

La Commissione opererà attraverso due tipi principali di programmi: nazionali e destinati a più beneficiari. I programmi nazionali possono comprendere interventi a dimensione regionale nonché attività di natura transfrontaliera tra due paesi. Le autorità nazionali saranno incoraggiate ad elaborare programmi di riforma e di sviluppo, che indichino le priorità per le riforme e le misure necessarie per attuarle.

La Commissione può sviluppare un numero limitato di programmi per più beneficiari qualora l'approccio multilaterale sia giustificato dalla realizzazione di economie di scala o dall'utilità di uno speciale meccanismo di distribuzione degli aiuti.

All'atto della programmazione dell'assistenza, la Commissione terrà debitamente conto delle proposte di progetti presentate nel contesto del Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.

Si propone che l'importo totale per tale attività nel 2002, ad esclusione dell'aiuto macroeconomico ma comprese le spese di gestione e di supporto iscritte al capitolo 01 ABB, sia di 728 milioni di euro, con una riduzione del 4,1% rispetto al bilancio del 2001 (759 milioni di euro). Tale importo comprende 25 milioni di euro per la MINUK e l'OHR. Se si considerano i 100 milioni di euro previsti per l'assistenza macrofinanziaria, l'assistenza totale alla regione ammonta a 828 milioni di euro (839 milioni di euro nel 2001).

Per il Kosovo, l'importo è praticamente identico all'importo iscritto nel bilancio del 2001, ovvero 180 milioni di euro, ma in realtà esso rappresenta una diminuzione del 100% se si tiene conto della concentrazione dell'aiuto in fase di avvio (175 milioni di euro nel 2000 per il programma 2001). Infatti, 440 milioni di euro sono stati impegnati per il solo esercizio del 2000.

Per il resto della YU, l'assistenza finanziaria di 220 milioni di euro proposta è leggermente inferiore al livello del 2001 (240 milioni di euro). Va ricordato che è stato possibile raggiungere l'importo previsto nel 2001 solo grazie all'utilizzazione dello strumento di flessibilità.

Per quanto riguarda le capacità di gestione, è opportuno sottolineare che il lavoro compiuto dall'Agenzia europea per la ricostruzione in Kosovo si è rivelato un prezioso strumento di attuazione e che il mandato dell'Agenzia è stato esteso al resto della YU.

Relazioni con il Medio Oriente e i paesi terzi del Mediterraneo del Sud (788,8 milioni di euro; - 3,3%)

L'evento principale per quanto riguarda la regione mediterranea, almeno in termini finanziari, è stata l'adozione, nel 2000, del programma MEDA II (B7-410), per un importo indicativo di 5,35 milioni di euro (2000-2006).

Il Mediterraneo rappresenta anche una delle sei priorità per il 2002 fissate dalla Commissione. È evidente l'importanza della regione per l'Unione europea e tutti i principi definiti a Barcellona restano validi. Non c'è dubbio sulla necessità di rafforzare l'intero processo: in particolare, l'UE deve stabilire relazioni più strette con i suoi immediati vicini per aiutarli a raggiungere la stabilità e ad instaurare la democrazia.

Il programma MEDA deve essere migliorato da diversi punti di vista: procedure, attuazione e efficienza. La lieve riduzione, in termini finanziari, della dotazione per l'intera regione (MEDA, protocolli finanziari, Palestina) non deve sorprendere: infatti, benché si tratti di una regione prioritaria, la Commissione ha posto l'accento sulla razionalizzazione delle procedure e della gestione del programma anziché sull'importo della dotazione finanziaria...

Pertanto, l'importo proposto per la regione mediterranea (che comprende la Turchia, Cipro, Malta e i contributi alla Fondazione europea per la formazione), nel 2002, è di 887 milioni di euro (comprese le spese di gestione e di supporto, calcolate nel capitolo 01 dell'ABB), che corrisponde ad una riduzione del 3,3% rispetto all'anno precedente; la situazione è diversa per gli stanziamenti di pagamento che aumentano del 19% (547 milioni di euro da 459 milioni di euro): invece, un livello adeguato di SP è necessario per ridurre l'attuale livello dei pagamenti ancora da liquidare.

Nonostante la proposta riduzione degli stanziamenti d'impegno, l'UE dispone degli strumenti necessari per rispettare i propri impegni politici e finanziari. Gli interventi della Comunità nell'ambito del programma MEDA si articoleranno segnatamente intorno ai seguenti punti: accelerazione, su base duratura, dello sviluppo socioeconomico dei nostri partner mediterranei; aumento del livello dell'occupazione e riduzione dei divari tra la popolazione; sviluppo della cooperazione e dell'integrazione regionale e progresso della società civile.

Come si è detto, il programma MEDA resta lo strumento finanziario principale nell'ambito del processo di Barcellona (concetto ribadito nelle Conclusioni della IV Conferenza euromediterranea dei ministri degli Affari esteri a Marsiglia nel novembre 2000). L'adozione del programma MEDA II e la sua riforma progressiva della gestione del programma dovrebbero favorire un'attuazione semplificata e decentrata (è importante ricordare, in tale contesto, il phasing-out degli uffici di assistenza tecnica e il rafforzamento delle delegazioni della Commissione).

Un altro elemento significativo sarà il fatto che il programma MEDA si concentrerà su un numero limitato di priorità direttamente collegate all'attuazione degli accordi di associazione o alla loro preparazione.

La sollecitudine dei paesi beneficiari ad attuare le riforme economiche sarà, in questo contesto, un fattore chiave per determinare l'ammissibilità dei paesi ai fondi MEDA.

I principali settori di intervento comunitario saranno l'istruzione, la sanità, la lotta contro la disoccupazione, il miglioramento delle infrastrutture, il supporto ai programmi di privatizzazione e gli adeguamenti strutturali, i progetti di sviluppo rurale, la salvaguardia delle risorse naturali (in particolare l'acqua).

Il programma MEDA continuerà anche a contribuire all'assistenza finanziaria ai paesi mediterranei candidati, Cipro, Malta e la Turchia. Mentre Cipro e Malta dispongono già di propri specifici strumenti di preadesione (e hanno diritto ai finanziamenti MEDA nell'ambito della cooperazione regionale), la strategia di preadesione della Turchia è in corso di preparazione: a parte i due regolamenti sulla 'strategia europea', la Turchia riceve ancora la maggior parte dei suoi contributi annui dal programma MEDA.

L'Unione attuerà anche una cooperazione finanziaria e tecnica con la Cisgiordania e la striscia di Gaza (capitolo B7-42) conformemente a un programma che termina alla fine del 2003. Tale assistenza mira a attirare verso la regione sufficienti flussi di investimenti privati in grado di migliorare le condizioni di vita della popolazione palestinese in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Si tratta di un contributo essenziale alla sopravvivenza del processo di pace e, di conseguenza dell'Autorità palestinese.

Il sostegno finanziario fornito dalla Commissione permette un'ampia gamma di interventi, in settori come le infrastrutture, la produzione, lo sviluppo urbano e rurale, la formazione e l'istruzione, la sanità, l'ambiente, i servizi, il commercio estero, lo sviluppo istituzionale e amministrativo, i diritti umani e lo sviluppo della società civile.

Un'altra serie di azioni nell'area mediterranea riguardano la cooperazione con il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) e l'assistenza finanziaria allo Yemen e all'Iran (capitolo B7 43).

Mentre l'obiettivo della cooperazione economica con il CCG è di agevolare le relazioni commerciali e soprattutto i negoziati nel settore del libero scambio, di incoraggiare gli investimenti e di appoggiare l'accesso al mercato e l'influenza della UE in tale area strategica del mondo, l'aiuto finanziario fornito allo Yemen e all'Iran dovrebbe mirare a sostenere la trasformazione economica, sociale e politica nonché la cooperazione in settori specifici (rifugiati, lotta contro la droga, etc.).

Relazioni con l'America Latina (279,5 milioni di euro; - 13,4%)

Tra le azioni prioritarie da attuare nel 2002, la Commissione ha scelto la lotta contro la povertà come obiettivo generale del suo intervento in America latina con un'attenzione particolare ai settori della sanità e dell'istruzione.

La cooperazione finanziaria e tecnica della UE punterà alla promozione dello sviluppo sostenibile nella regione, in stretta cooperazione con i governi dei paesi beneficiari.

Oltre agli interventi nei settori summenzionati, l'azione della UE contribuirà al rafforzamento delle istituzioni e al miglioramento del contesto socioeconomico: la protezione dell'ambiente, la sicurezza alimentare e lo sviluppo del settore rurale, parti integranti della strategia globale per i paesi in via di sviluppo dell'America latina.

Per quanto riguarda la cooperazione economica, essa andrà a beneficio dell'attività economica nel suo complesso come effetto moltiplicatore. Gli interventi principali saranno nel settore scientifico e tecnologico (formazione e trasferimento di know-how), nell'ambito dello sviluppo del quadro istituzionale e del sostegno alle imprese (formazione, reti, rapporti commerciali).

Un'azione importante è rappresentata dal seguito dato al vertice di Rio del giugno 1999, nel quale i capi di Stato e di Governo dell'America latina, dei Caraibi e della UE hanno espresso l'esigenza di un partenariato strategico. Tale strategia si articola intorno a tre assi: rafforzamento del dialogo politico, relazioni finanziarie ed economiche e cooperazione nei settori chiave.

La Commissione propone una riduzione della dotazione globale per l'America latina per motivi legati alle scarse risorse finanziarie disponibili, all'insufficiente attuazione che ha caratterizzato l'esercizio precedente (una delle peggiori) e all'importo degli impegni ancora da liquidare.

Tuttavia, le dotazioni proposte per il 2002 permetteranno all'Unione europea di proseguire nelle azioni rivolte ai paesi più colpiti: il programma di ricostruzione per l'America centrale (post-Mitch), benché sia stato ridotto in termini finanziari, continuerà a rappresentare una delle priorità più importanti nella regione.

Il livello dell'assistenza amministrativa e tecnica aumenterà al fine di coprire le spese supplementari dovute al decentramento (gestione dei programmi nelle delegazioni, smantellamento progressivo degli uffici di assistenza tecnica).

Sarà rivolta particolare attenzione agli stanziamenti di pagamento, il cui livello deve garantire il rispetto degli obblighi finanziari della Comunità.

Relazioni con l'Asia (411,3 milioni di euro; - 4,2%)

L'obiettivo prioritario dell'intervento dell'UE in Asia è di alleviare la povertà e di migliorare il livello di vita nell'intera regione.

Come per l'attività in America latina, i principali assi strategici d'intervento a beneficio dei paesi in via di sviluppo dell'Asia sono l'istruzione di base e la sanità.

Per quanto riguarda la cooperazione tecnica e finanziaria, la Commissione intende promuovere lo sviluppo nei paesi più poveri come il Bangladesh, la Cambogia, la Corea del Nord, il Laos, il Pakistan, il Vietnam e altri.

Ciò significa, in particolare, potenziare lo sviluppo dei sistemi di istruzione e sostenere la riforma nel settore al fine di migliorare l'accesso universale a servizi di istruzione di qualità. Tale strategia viene gradualmente attuata mediante approcci settoriali globali. L'assistenza fornita dall'UE si evolve passando dal sostegno ad attività specifiche al cofinanziamento di una politica con il paese partner e gli altri donatori sulla base di obiettivi fissati dal governo e nell'ambito di un programma coerente di spese pubbliche.

Per quanto riguarda il settore sanitario, l'intervento dell'UE intende spezzare il circolo vizioso della povertà e della malattia. La povertà favorisce le malattie e i poveri presentano un profilo patologico e una situazione sanitaria che, a loro volta, favoriscono la povertà. Sono problemi che devono essere combattuti migliorando il sistema sanitario in modo da agevolare l'accesso dei poveri a un sistema sanitario di qualità e promuovendo un sano ambiente sociale ed ecologico.

Per quanto riguarda la cooperazione economica, gli assi principali su cui si articolano le attività sono: il miglioramento del potenziale scientifico e tecnologico e, più in generale, dell'ambiente economico, sociale e culturale; il miglioramento delle strutture istituzionali necessarie alla riforma economica, giuridica, normativa e sociale; e il sostegno alle imprese mediante agevolazioni commerciali e la creazione di reti.

Per raggiungere tali obiettivi la Commissione adotterà un approccio coerente in materia di cooperazione con l'Asia, combinando un approccio orizzontale (o settoriale) con un approccio regionale o nazionale.

Come nel caso delle altre regioni, il supporto amministrativo e tecnico ai programmi e ai progetti sarà radicalmente modificato e ciò comporterà un'accelerazione del processo di decentramento verso le delegazioni dell'UE nella regione: ciò favorirà una maggiore collaborazione tra il supporto tecnico e amministrativo dell'UE e il beneficiario finale dell'assistenza finanziaria.

3.20. Commercio

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Commercio" (59,1 milioni di euro; + 4,1%)

Le spese di gestione e di supporto comprendono una parte delle spese e delle risorse umane riguardanti le delegazioni (cfr. i commenti al settore Relazione esterne - Spese di gestione e supporto).

Commercio (7,5 milioni di euro; + 17,2%)

Nelle sue relazioni commerciali, l'Unione europea si prefigge di contribuire allo sviluppo armonioso dell'economia e del commercio mondiali, attraverso una politica comune che comprende in particolare misure economiche e commerciali relative agli scambi di beni e servizi, alla proprietà intellettuale, agli appalti pubblici e agli investimenti.

La Commissione propone un importo che supera gli stanziamenti del bilancio 2001, nella prospettiva del nuovo ciclo di negoziati multilaterali sui servizi nel quadro dell'OMC/GATS, che dovrebbe iniziare tra breve e per aumentare la capacità di assistenza tecnica ai paesi meno avanzati.

Difesa antidumping (nessuna dotazione)

La Comunità considera di grande importanza politica l'esistenza di condizioni di concorrenza leale negli scambi. L'attività in questione richiede pertanto un numero elevato di funzionari per via della complessità delle inchieste antidumping, il che si riflette nei costi relativi alle risorse umane e alla gestione e supporto. Tuttavia, nessun intervento finanziario è previsto per quest'attività. Se necessario, la linea "Relazioni commerciali esterne", che include l'accesso ai mercati dei paesi terzi (articolo B7-850) potrebbe finanziare una parte delle spese operative, ma ciò dovrebbe avvenire nel quadro dell'attività "Politica commerciale".

3.21. Sviluppo e relazioni con i paesi ACP

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Si tratta di una delle principali politiche nel settore delle relazioni estere. Tuttavia, occorre anche sottolineare che oltre agli stanziamenti a carattere permanente, la Commissione prevede per i paesi ACP un importo di circa 2 600 milioni di euro nel quadro del Fondo europeo di sviluppo (FES). Questa cifra corrisponde effettivamente a più del 60% degli stanziamenti della linea di bilancio 4, se si comparano i due importi. Di conseguenza, per apprezzare il livello delle risorse umane necessarie in questo settore, occorre tenere conto anche delle spese del FES e non soltanto del volume, ma anche della complessità delle operazioni nel settore delle convenzioni UE-ACP.

Gestione e supporto per il settore "Sviluppo e relazioni con i paesi ACP" (195,1 milioni di euro; + 9,0%)

L'aumento delle spese di gestione e di supporto è soprattutto dovuto al rafforzamento degli organici. Queste spese includono anche una parte delle spese e delle risorse umane delle delegazioni (cfr. commenti del settore "Relazioni esterne" - Gestione e supporto).

Politica di cooperazione allo sviluppo e strategie settoriali (694,6 milioni di euro; - 4,0%)

Nella preparazione del PPB 2002 la Commissione ha proseguito gli sforzi per razionalizzare la vasta gamma degli interventi della CE. Quest'osservazione vale in particolare per quest'attività che presenta un rischio di sovrapposizione delle misure più elevato che in altri settori.

La Commissione ha confermato la sua preferenza per programmi geografici invece di interventi tematici specifici in tutti quei casi in cui un approccio geografico integrato permette misure maggiormente coordinate, che si traducono in guadagni in termini d'efficienza e di sinergia. È questo in particolare il caso dell'aiuto alimentare, per il quale la Commissione propone di ridurre del 4,6% gli stanziamenti globali disponibili, senza tuttavia compromettere i principali obiettivi di questa politica. In realtà, la Commissione ritiene che questa piccola riduzione venga compensata dalle misure disponibili nel quadro dell'approccio geografico. Il contributo dell'UE alla convenzione relativa all'aiuto alimentare non sarà interessato da questa riduzione. Gli strumenti orizzontali vengono pertanto mantenuti per tutte le operazioni che non possono essere finanziate con dotazioni geografiche: fra queste, un'ampia parte è costituita dagli interventi a favore dei paesi ACP che non possono essere finanziati dal FES. È necessario ricordare anche che il bilancio 2001 finanzia, a titolo non ricorrente, una conferenza delle Nazioni Unite (linea B7-668) con 6 milioni di euro, cosa che spiega in parte la diminuzione della dotazione per il 2002.

Relazioni con l'Africa subsahariana, i Caraibi, il Pacifico e l'Oceano Indiano (44,0 milioni di euro; + 0,0%)

La maggior parte delle linee di questo capitolo ABB riguarda il Fondo europeo di sviluppo (FES). Dato che il FES non fa parte del bilancio generale della Comunità europea, nessun intervento finanziario è previsto per queste linee di bilancio.

L'unica linea contenente interventi finanziari è quella dell'assistenza ai produttori di banane ACP (B7-810), sulla quale si propone per il 2002 un importo di 44 milioni di euro come per il 2001.

Relazioni con i paesi e territori d'oltremare (122,9 milioni di euro; + 1,5%)

La maggior parte delle linee di questo capitolo ABB riguarda il Fondo europeo di sviluppo (FES). Dato che il FES non fa parte del bilancio generale della Comunità europea, nessun intervento finanziario è previsto per queste linee di bilancio.

L'articolo B7-320 riguarda il programma di ricostruzione e cooperazione con il Sudafrica. L'importo proposto per il 2002 è una quota di un programma pluriennale. La base giuridica è stata adottata nel giugno 2000 e dura fino al 2006.

Il programma di cooperazione con il Sudafrica è concentrato sulla lotta contro la povertà e sull'integrazione sociale delle comunità svantaggiate (compresa le discriminazioni di sesso). Attenzione speciale è rivolta anche all'aspetto ambientale dello sviluppo ed al rafforzamento delle istituzioni. Scopo della cooperazione allo sviluppo è in particolare la creazione di posti di lavoro, il miglioramento delle condizioni di vita, la fornitura dei servizi sociali di base e il sostegno al processo di democratizzazione

L'Unione europea fornisce la propria cooperazione per sostenere gli sforzi di adeguamento in vista della creazione di una zona di libero scambio.

3.22. Allargamento

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Allargamento" (130,3 milioni di euro; - 9,8%)

Le spese di gestione e di supporto comprendono una parte delle spese e delle risorse umane delle delegazioni (cfr. commenti al settore "Relazioni estere" - Gestione e supporto).

Strumenti finanziari per i paesi dell'Europa orientale in fase di preadesione (1 606,5 milioni di euro; + 4,0%)

Quest'attività riguarda principalmente il programma PHARE per l'aiuto di preadesione ai candidati PECO. Comprende la linea principale del programma PHARE (B7-030) e la cooperazione transfrontaliera (B7-031), la cooperazione nel settore nucleare (B7-032) e il contributo alla Fondazione europea per la formazione professionale (B7-033). Se si tiene conto delle spese di gestione e di supporto, riprese al capitolo 01 ABB, la somma totale è pari a 1 664 milioni di euro, in aumento del 2,7% rispetto ai 1 620 milioni di euro iscritti nel bilancio 2001.

Il totale degli stanziamenti disponibili ha seguito l'andamento dell'inflazione tra il 2001 e il 2002 ed è esplicitamente fissato dalle prospettive finanziarie di Berlino.

La strategia politica annuale della Commissione ha fatto dell'allargamento una delle priorità per il 2002, anno determinante per l'adesione dei paesi candidati più avanzati. Gli sforzi esplicati durante gli anni passati dovranno essere consolidati per concentrarsi sulla conclusione dei negoziati con i paesi candidati che soddisfano tutti i criteri d'adesione. Il programma PHARE mette l'accento sull'adesione fissando due obiettivi prioritari: il rafforzamento delle capacità amministrative e giudiziarie (soprattutto rafforzamento delle istituzioni) e gli investimenti legati all'adozione e all'applicazione dell'acquis.

I partenariati per l'adesione sono stati approvati dal Consiglio per ciascuno dei paesi candidati. Questi documenti individuano i settori prioritari per le azioni necessarie alla preparazione dell'adesione, ossia i settori sui quali deve concentrarsi il programma PHARE. Con i diversi programmi nazionali per l'adozione dell'acquis (PNAA), forniscono la base per le decisioni di programmazione a titolo di PHARE. Il 30% circa degli stanziamenti assegnati a PHARE dovrebbe essere destinato al rafforzamento delle istituzioni, mentre il 70% circa dovrebbe essere investito nel riordino degli squilibri settoriali regionali e strutturali delle economie dei paesi candidati. In previsione della preparazione all'adesione, si prevede di assegnare una parte degli stanziamenti alla copertura di una parte delle spese derivanti dalla creazione di antenne di traduzione nei paesi candidati; queste antenne avranno soprattutto il compito di rivedere le traduzioni dell'acquis (diritto derivato) nella lingua dei paesi candidati e preparare l'assunzione di linguisti a partire dall'adesione dei paesi candidati. Nel corso del 2000, i servizi della Commissione hanno riesaminato a fondo l'attuazione del programma PHARE e il riesame si è concluso con una comunicazione alla Commissione nell'ottobre 2000. Le principali conclusioni erano che doveva essere mantenuto l'approccio imperniato sull'adesione, ponendo l'accento sulla concretizzazione delle riforme intraprese e sul progressivo passaggio ai fondi strutturali.

PHARE è gestito in modo decentrato, ossia l'attuazione è a carico dei fondi nazionali creati nell'ambito dei ministeri delle finanze dei paesi candidati. A seguito dell'entrata in vigore del decentramento nel 1999, i risultati del programma PHARE sono migliorati in termini di appalti mentre i pagamenti e gli impegni ancora da liquidare hanno raggiunto un livello normale per questo tipo di programma.

Per il 2002, è proposta l'assegnazione di 5 milioni di euro al progetto pilota sull'impatto dell'allargamento (B5-3003).

Strumento finanziario per i paesi mediterranei candidati (65,4 milioni di euro; - 5,2%)

Quest'attività raggruppa gli interventi finanziari a favore dei paesi candidati della regione mediterranea, cioè Cipro e Malta (20,4 milioni di euro) e la Turchia (45,0 milioni di euro).

Tuttavia, l'assistenza finanziaria ai paesi mediterranei candidati (che, in totale, raggiunge circa 200 milioni di euro) non è compresa nella rubrica 7 "Aiuti di preadesione" poiché sarebbe necessaria una modifica del massimale delle prospettive finanziarie. Per il momento, l'aiuto di preadesione iscritto in questa rubrica riguarda soltanto i paesi PHARE, dato che questi tre strumenti (PHARE, ISPA e SAPARD) non possono essere utilizzati per la Turchia, Cipro e Malta.

La diminuzione degli stanziamenti per i paesi mediterranei è dovuta alla concentrazione delle risorse nel 2000 (nel 2000, sono stati stanziati 12 milioni di euro, su un totale di 15 milioni di euro previsti sul periodo 2000-2002 per l'unione doganale con la Turchia).

3.23. Aiuto umanitario

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Aiuto umanitario" (25,0 milioni di euro; + 3,6%)

Aiuto umanitario (677,0 milioni di euro; + 0,7%; compresa la riserva per l'aiuto umanitario)

L'aiuto umanitario della Comunità comporta interventi non discriminatori d'assistenza, aiuto e protezione a favore delle popolazioni dei paesi terzi, in particolare delle popolazioni più vulnerabili e in modo prioritario di quelle dei paesi in via sviluppo vittime di catastrofi naturali e di eventi come le guerre e i conflitti armati. Quest'aiuto comporta anche azioni preparatorie e preventive.

Si propone di mantenere invariata rispetto al bilancio 2001 la dotazione proposta per l'esercizio 2002, ossia 473 milioni di euro (capitolo B7-21 del bilancio). Un importo supplementare di 213 milioni di euro è previsto nella "Riserva per aiuti d'urgenza". Questa riserva deve tuttavia essere utilizzata soltanto per necessità non prevedibili.

3.24. Lotta contro la frode

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Lotta contro la frode" (42,2 milioni di euro; + 14,5%)

I regolamenti nn. 1073/99 e 1074/99 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 1999, e la decisione n. 1999/352/CE,CECA, Euratom della Commissione, del 28 aprile 1999, hanno stabilito il quadro giuridico dell'Ufficio. Le disposizioni di questi regolamenti relative al finanziamento dell'Ufficio sono state applicate creando l'articolo A 360 Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) nella parte A della sezione 3 (Commissione) del bilancio generale 2000 dell'Unione europea (con la ripartizione dettagliata di tutte le spese amministrative nell'allegato III) e iscrivendo i posti attribuiti all'Ufficio in una tabella dell'organico distinta.

Si prevede di rafforzare considerevolmente tali risorse: da 119 posti nel 1999 (personale del vecchio Uclaf trasferito all'OLAF alla sua creazione) a 300 nel 2001. Quest'assegnazione è mantenuta per il 2002 fino a nuovo ordine.

Conformemente alla comunicazione della Commissione (COM (2000)358 def. - Lotta contro la frode - Per un approccio strategico globale) che definisce i nuovi orientamenti dei lavori di lotta contro la frode a livello comunitario e ai regolamenti nn. 1073/99 e 1074/99, le priorità in materia d'attribuzione del personale si concentrano, nel 2002 come nel 2001, sui settori seguenti:

- raccolta e analisi delle informazioni,

- assistenza e seguito giudiziari delle indagini,

- assistenza giuridica e valutazione della legislazione,

- struttura d'assistenza informatica,

- indagini e attività operative connesse, in particolare nella lotta contro la corruzione,

- infrastruttura amministrativa.

L'obiettivo perseguito è di trasformare l'Ufficio in una piattaforma di servizi per gli Stati membri e le istituzioni.

Infine, il bilancio dell'Ufficio copre le spese relative ai membri del comitato di vigilanza. Il personale del segretariato di questo comitato è incluso nella tabella dell'organico dell'Ufficio.

La domanda totale di stanziamenti per l'OLAF nel 2002 sulla linea A-360 è di 39 724 000 euro, un aumento di 5.233.000 euro rispetto al bilancio 2001 che rappresenta una crescita del 15%. I costi generali diretti per i 76 posti attribuiti dall'autorità di bilancio nel 2001 rappresentano l'essenziale dell'aumento nel 2002. Tutti gli altri titoli del bilancio diminuiscono in termini reali, nonostante il personale esterno supplementare incaricato dei software utilizzati nelle operazioni informatiche e informative e l'aumento del numero di esperti nazionali distaccati per rafforzare la cooperazione con gli Stati membri.

Lotta contro la frode (6,1 milioni di euro; + 22%)

Conformemente agli obiettivi della lotta contro la frode a livello comunitario, enunciati all'articolo 280 del trattato, e nei regolamenti nn. 2185/96, 1681/94 e 1831/94 (sui diversi settori di spese) e nn. 1073/99 e 1074/99 (sulle responsabilità dell'Ufficio in materia di indagini e indipendenza), l'Ufficio effettua ispezioni e indagini nei settori che riguardano dagli interessi finanziari dell'Unione europea. Inoltre, l'OLAF dirigerà, l'anno prossimo, un nuovo programma operativo per la protezione dell'euro contro le contraffazioni (PERICLES).

Le attività principali sono:

- raccolta e analisi di informazioni (in particolare tutte le attività ausiliarie d'assistenza agli Stati membri e ai paesi terzi);

- indagini (in particolare tutte le attività d'assistenza e di coordinamento);

- seguito delle indagini (in particolare giudiziario e finanziario);

- iniziative legislative e valutazione della legislazione (in particolare le nuove iniziative ai sensi dell'articolo 280 del trattato).

La linea B-5910 "Azioni generali di lotta contro la frode" coprono le azioni di supporto e d'assistenza tecnica agli Stati membri. Riguarda in particolare le sovvenzioni alle amministrazioni nazionali per il rafforzamento dello scambio di informazioni tra gli Stati membri e l'Ufficio, nonché l'acquisizione dell'attrezzatura da utilizzare specificamente nel quadro della lotta contro la frode.

per migliorare la qualità delle azioni intraprese in questo settore, sono realizzate anche azioni di formazione, in cooperazione e sotto la responsabilità operativa delle amministrazioni nazionali.

Per l'esercizio 2002 sono proposti 6,1 milioni di euro. Quest'importo comprende nella riserva 1,2 milioni di euro alla linea del programma PERICLES, la cui base giuridica deve ancora essere adottata.

3.25. Coordinamento delle politiche della Commissione e Servizio giuridico

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto del settore "Coordinamento delle politiche della Commissione e Servizio giuridico" (176,0 milioni di euro; + 5,9%)

Le spese previste per il ricorso a giuristi esterni nel quadro del contenzioso aumentano leggermente a causa del numero crescente di cause. In compenso, gli stanziamenti destinati alla serie S della Gazzetta ufficiale (bandi di appalti pubblici di forniture e di lavori, linea B5 304) diminuiscono a seguito degli sforzi costanti realizzati per contenere i costi di pubblicazione, in particolare mediante la soppressione nel 1998 della versione su carta e del lancio di una versione CD-ROM, nonché con l'accesso gratuito su Internet, nonostante il numero crescente di pareri da pubblicare.

È utile notare che, conformemente al metodo ABB, le spese per il personale del Servizio giuridico e per gli edifici che esso occupa sono state ridistribuite, proporzionalmente ai servizi forniti, a carico dei diversi servizi che vi fanno ricorso (capitolo ABB 01 dei settori corrispondenti).

Misure a favore dei cittadini (12,8 milioni di euro; - 0,8%)

Le sovvenzioni dell'articolo A-301 saranno mantenute al livello del bilancio 2001, mentre altre sovvenzioni saranno ridotte del 10% (tranne l'associazione "La nostra Europa", A-3020).

Coordinamento e relazioni con le altre istituzioni (7,0 milioni di euro; nessuno stanziamento nel 2001)

L'unica linea di bilancio in questo capitolo ABB è la nuova linea per il contributo ai partiti politici, per la quale nel 2002 è previsto un importo di 7 milioni di euro.

3.26. Amministrazione della Commissione

>SPAZIO PER TABELLA>

Conformemente al metodo ABB, le seguenti spese sono state imputate a tutti i settori, proporzionalmente alle loro risorse umane (le spese di gestione e di supporto del settore "Amministrazione" riguardano soltanto il personale che lavora per questo settore):

* Per quanto riguarda le retribuzioni, si propone di aumentare le spese del 5,2%. L'aumento è principalmente dovuto all'adeguamento degli stipendi (2,7% nel 2001 e 2002 e previsione di una correzione dello 0,2% dell'adeguamento del 2000), alla retribuzione durante un anno completo dei 400 posti assegnati nel 2001, alla retribuzione durante sei mesi dei 257 nuovi posti nelle sedi e all'adeguamento tra i titoli A1 e A-7 a seguito della TSP. Gli stanziamenti equivalenti a 25 posti LA dello SCIC sono stati trasferiti alla linea A-4000. È proposta una riduzione dell'organico di 25 posti LA (con un aumento di 25 posti A come conseguenza delle TSP previste per il 2002).

* Per quanto riguarda gli edifici, l'aumento sarà del 4,35%, soprattutto per accogliere i nuovi funzionari.

* Per quanto riguarda l'attrezzatura da ufficio (in particolare l'attrezzatura informatica e di telecomunicazioni), è prevista una diminuzione globale del 4,7% (che si spiega, essenzialmente, con la riduzione delle forniture d'ufficio e la diminuzione delle spese postali e di telecomunicazioni).

* Saranno ridotti anche gli stanziamenti per l'interpretazione a Lussemburgo, per adeguarli alle esigenze reali.

Gestione e supporto per il settore "Amministrazione della Commissione" (546,3 milioni di euro; + 0,8%)

Per quanto riguarda le assunzioni, nel 2002 sarà necessario avviare le azioni necessarie, per riequilibrare la composizione del personale dell'istituzione con cittadini dei paesi candidati. Gli stanziamenti per le assunzioni aumenteranno del 18%. Questo compito sarà trasferito al servizio interistituzionale delle assunzioni non appena sarà operativo.

Quanto alla Scuola europea, è prevista una diminuzione del 10,4% a seguito della conclusione dell'azione speciale per gli insegnanti che lasciano la Scuola dopo nove anni.

UPUCE

Il bilancio dell'UPUCE aumenterà del 2,5%, escluse le spese legate all'allargamento.

L'UPUCE dovrà tuttavia adottare le disposizioni necessarie per essere in grado di pubblicare l'"acquis comunitario" nelle lingue dei paesi candidati alla data della loro adesione. Un importo di 2,5 milioni di euro è necessario a tale scopo fin dal 2002.

È anche previsto, per quanto riguarda i lavori di consolidamento del diritto comunitario (A 343), di raddoppiare l'importo previsto in modo da condurli a termine nel dicembre 2002 anziché nel dicembre 2003. Quest'importo non sarà più necessario nel 2003.

Quest'accelerazione del consolidamento è necessaria per intensificare la codifica. L'UPUCE darà in subappalto una parte di questi lavori al Collegio di Bruges, per un importo di 5 milioni di euro.

La linea B5-304 finanzia la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, serie S, dei bandi di appalti pubblici di forniture e di lavori comunicati dagli Stati. La Commissione propone, per il 2002, 24,2 milioni di euro in stanziamenti d'impegno per questa linea rispetto ai 24 milioni di euro nel 2001 e ai 29 milioni di euro nel 2000. Questa proposta è il risultato degli sforzi sensibili compiuti da anni per contenere i costi di pubblicazione, in particolare con la soppressione nel 1998 della versione su carta e il lancio di una versione CD ROM e l'accesso su Internet, tutto ciò nonostante il numero crescente dei pareri da pubblicare. Il numero di pareri pubblicati è stimato a 185 000 nel 2002 rispetto a 161 000 nel 2000.

SCIC

Lo SCIC sta riesaminando il proprio tasso di esternalizzazione. Propone, in questo contesto, di modificare la proporzione tra interpreti indipendenti (ausiliari di conferenza) e interpreti permanenti, cosa che si è tradotta nel trasferimento di 2,43 milioni di euro tra i titoli A1 e A-4.

Lo SCIC prepara anche l'allargamento mediante la formazione supplementare nelle lingue dei nuovi paesi candidati e un rafforzamento della dotazione per gli interpreti indipendenti per queste nuove lingue.

È utile notare che, conformemente al metodo ABB, le spese per il personale dello SCIC e per gli edifici occupati sono state ridistribuite, proporzionalmente ai servizi forniti, a carico dei diversi servizi che vi fanno ricorso (capitolo ABB 01 dei settori corrispondenti).

SDT

La missione principale dell'SDT nel quadro dell'allargamento consiste nel creare antenne di traduzione in previsione dell'adesione, per tradurre il diritto comunitario esistente (acquis comunitario). Queste antenne devono essere operative per l'inizio del luglio 2002. Un funzionario per antenna sarà retribuito sul titolo A-6.

L'SDT ha anche avviato uno studio per riesaminare il ruolo dei traduttori indipendenti e dei traduttori permanenti.

Come nel caso dello SCIC, secondo il metodo ABB, le spese per il personale dell'SDT e gli edifici occupati sono state ridistribuite, proporzionalmente ai servizi forniti, a carico dei diversi servizi che vi fanno ricorso (capitolo ABB 01 dei settori politici corrispondenti).

3.27. Bilancio

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Bilancio" (52,7 milioni di euro; + 1,4%)

Le spese in questo settore sono costituite principalmente da spese bancarie e altri oneri finanziari che si suppongono stabili. Le spese per i sistemi di comunicazione e per le pubblicazioni del settore dovrebbero aumentare leggermente.

3.28. Controllo finanziario

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Controllo finanziario" (19,0 milioni di euro; + 5,8%)

Le spese per i sistemi di comunicazione finanziaria interna e per le pubblicazioni dovrebbero aumentare leggermente rispetto al 2001. Altre spese derivano anche dalle riunioni dei controllori finanziari degli Stati membri.

Il controllo finanziario ex-ante centralizzato proseguirà fino all'adozione da parte del legislatore della proposta di revisione del regolamento finanziario nel quadro della riforma della Commissione. La priorità del Controllo finanziario è di mantenere durante il periodo transitorio della riforma un controllo centralizzato ex-ante pertinente ed efficace, conformemente agli impegni assunti dalla Commissione dinanzi all'autorità di bilancio. L'attività del Controllo finanziario durante questo periodo sarà di garantire che le transazioni finanziarie proposte dai servizi ordinatori siano conformi al regolamento finanziario (regolarità, qualità della gestione finanziaria) e alle normative settoriali pertinenti.

Con l'adozione della modifica dell'articolo 24 del regolamento finanziario, il nuovo servizio di audit interno è stato creato come struttura amministrativa indipendente dal Controllo finanziario. L'audit interno è un'attività di certificazione e di consulenza indipendente e oggettiva; contribuisce, a questo titolo, all'esercizio efficace e effettivo di tutte le attività della Commissione. A livello della Commissione, questa missione è svolta dal servizio d'audit interno (IAS) e, al livello dei servizi, dal personale competente di ciascun servizio.

3.29. Statistiche

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Statistiche" (78,2 milioni di euro; + 2,4%)

Produzione di informazioni statistiche (39,4 milioni di euro; + 4,5%)

Questo settore comprende le azioni previste dalla decisione del Consiglio del 22 dicembre 1998 relativa al programma statistico comunitario (1998-2002). Identifica tre priorità principali:

* l'Unione economica e monetaria;

* la competitività, la crescita e l'occupazione;

* l'allargamento.

Il programma di lavoro per il 2002 si concentrerà su:

* l'allargamento: statistiche necessarie per i negoziati d'adesione e l'integrazione dei paesi candidati nel sistema statistico europeo;

* l'euro e l'ambiente macroeconomico: sviluppo di un monitoraggio a breve termine dell'UEM mediante euro-indicatori con implicazioni per i conti trimestrali, i prezzi, il commercio estero, il mercato del lavoro e altri settori statistici;

* lo sviluppo sostenibile: indicatori trasversali, tra l'altro, nel settore dell'ambiente, l'agricoltura, la sicurezza alimentare, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori;

* gli indicatori strutturali e i "benchmarks" nei settori dell'occupazione, dell'innovazione, della riforma economica e della coesione sociale per la relazione annuale di sintesi chiesta in occasione del Consiglio europeo di Lisbona;

* l'agenda sociale: indicatori che su redditi, povertà e inserimento sociale nonché istruzione, formazione professionale e cultura;

* lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia: la dimensione politica crescente delle nozioni di diritto d'asilo e di migrazione impone sforzi particolari in materia di statistiche;

* le statistiche regionali;

* le imprese, la ricerca e la società dell'informazione;

* la cooperazione con i paesi terzi diversi dai paesi candidati.

Il livello degli stanziamenti d'impegno proposto per la "Politica d'informazione statistica" (B5-600) per il 2002 è di 34 milioni di euro, comprese le spese di supporto e di gestione (4,6 milioni di euro) iscritte al capitolo 01 ABB, rispetto ai 32,6 milioni di euro nel bilancio 2001. Per il nuovo programma EDICOM II, riguardante un insieme di azioni relative alla rete transeuropea di raccolta, produzione e diffusione delle statistiche sugli scambi intra ed extracomunitari di beni, sono proposti 10 milioni di euro.

3.30. Pensioni

>SPAZIO PER TABELLA>

Gestione e supporto per il settore "Pensioni" (701,7 milioni di euro; + 11,0%)

Le spese per le pensioni (capitolo A-19 [2]) aumentano dell'11,3% e raggiungono 688 milioni di euro. Quest'aumento si spiega principalmente con il numero crescente di funzionari che raggiungono l'età della pensione. È anche il risultato dell'aumento del livello di retribuzione dei funzionari che accedono alla pensione e costituisce l'estrapolazione di una tendenza osservata l'anno precedente.

[2] Il settore "Pensioni" comprende anche alcune linee del capitolo A-10 per le pensioni dei commissari e del capitolo A-12 per le indennità di cessazione dal servizio alla Commissione.

Se viene adottato il regime di pensione anticipata, gli stanziamenti saranno trasferiti dal titolo A1 alla linea A-1218.

4. Entrate - Analisi per titolo

Finanziamento del bilancio

>SPAZIO PER TABELLA>

4.1. Valutazione generale

Il progetto preliminare di bilancio (PPB) per il 2002 è finanziato conformemente alla decisione n. 2000/597/CE, Euratom del Consiglio del 29 settembre 2000 relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee.

Questa nuova decisione entrerà in vigore dopo la ratifica da parte dei parlamenti di tutti gli Stati membri e entrerà in applicazione il 1° gennaio 2002.

Rispetto alla decisione sulle risorse proprie attualmente in vigore (94/728/CE, Euratom), l'applicazione della nuova decisione comporterà le modifiche seguenti:

- la percentuale di risorse proprie tradizionali (RPT) che gli Stati membri devono prendere in considerazione a titolo di spese di riscossione è portata al 25%;

- l'aliquota massima di versamento della risorsa IVA passa dall'1% allo 0,75%;

- la correzione applicabile al Regno Unito che sarà iscritta nel PPB 2002 è stabilita secondo il nuovo metodo di calcolo che comporta, in particolare, la neutralizzazione dei vantaggi imprevisti del Regno Unito risultanti dall'aumento della percentuale di risorse proprie tradizionali presa in considerazione dagli Stati membri;

- la parte della Germania, dell'Austria, dei Paesi Bassi e della Svezia nel finanziamento della correzione accordata al Regno Unito che sarà iscritta nel PPB 2002 è ridotta ad un quarto del suo valore normale;

- il Sistema europeo dei conti 1995 (SEC 95) sostituisce la versione precedente (SEC 79), anche nei settori del bilancio e delle risorse proprie [3].

[3] La nozione di prodotto nazionale lordo (PNL), alla quale si riferisce il presente documento, è stata sostituita, nel SEC 95, dalla nozione di reddito nazionale lordo (RNB). Nella nuova decisione sulle risorse proprie, il PNL è quindi definito come identico all'RNB ai fini delle risorse proprie.

Le previsioni di entrate per l'esercizio 2002 sono riprese nella tabella che precede e comparate a quelle del bilancio per il 2001.

Nel 2002, il volume delle risorse proprie (titolo 1 della parte "Entrate" del bilancio) necessarie per finanziare gli stanziamenti di pagamenti raggiunge l'1,05% del prodotto nazionale lordo. Il massimale complessivo delle risorse proprie è fissato, dalla decisione sulle risorse proprie per il 2002, all'1,27% del totale dei prodotti nazionali lordi degli Stati membri [4] .

[4] Per mantenere invariato l'importo delle risorse finanziarie a disposizione delle Comunità, nel dicembre 2001 verrà operata una revisione tecnica per adattare il massimale del nuovo Sistema europeo dei conti (SEC 95) di cui sopra.

Le prime due risorse proprie sono costituite da imposizioni d'origine agricola (diritti agricoli e contributi "zucchero") e dai dazi doganali, che comprendono i diritti sui prodotti previsti dal trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA). Un importo forfettario del 25% è trattenuto alla fonte dagli Stati membri a titolo delle spese di riscossione.

La terza risorsa è il risultato dell'applicazione di un'aliquota uniforme alle basi imponibili IVA degli Stati membri. L'aliquota uniforme è calcolata partendo da un'aliquota massima (0,75% nel 2002), ridotta per tenere conto della correzione britannica. Inoltre, conformemente alla decisione del Consiglio, le basi imponibili IVA di tutti gli Stati membri sono livellate al 50% del loro PNL. Quest'anno saranno livellate le basi imponibili IVA della Grecia, della Spagna, dell'Irlanda, del Lussemburgo, del Portogallo e del Regno Unito.

La quarta risorsa, detta "risorsa complementare", è il risultato dell'applicazione di un'aliquota uniforme al totale delle basi imponibili PNL di tutti gli Stati membri. È calcolata in modo da coprire il saldo delle spese totali non coperto da altre risorse.

Rimane in vigore il sistema di correzione degli squilibri di bilancio deciso nel 1984 a Fontainebleau, con i necessari adattamenti per permettere il livellamento delle basi imponibili IVA, l'introduzione della risorsa complementare, l'aumento della percentuale di risorse proprie tradizionali presa in considerazione dagli Stati membri e i futuri allargamenti. La correzione accordata al Regno Unito è finanziata sulla base di una chiave PNL; il Regno Unito non partecipa al finanziamento della suddetta correzione e le parti dell'Austria, della Germania, dei Paesi Bassi e della Svezia sono limitate ad un quarto del loro contributo normale.

4.2. Previsioni di entrate per il 2002

4.2.1. Risorse proprie tradizionali

Diritti agricoli e contributi "zucchero"

Le previsioni per il 2002 si stabiliscono rispettivamente a 1,1217 miliardi di euro e a 770,9 milioni di euro prima della trattenuta del 25% effettuata dagli Stati membri a titolo delle spese di riscossione. Sono state calcolate sulla base dei prezzi e misure connesse fissati dalla Commissione per la campagna 2002. Nel 2002, i diritti agricoli e il contributo "zucchero" dovrebbe diminuire rispetto all'anno precedente.

Il previsto calo dei diritti agricoli rispetto al bilancio 2001 (1,180 miliardi di euro) è principalmente dovuto all'effetto combinato dei seguenti fattori:

- la prevista diminuzione dei diritti riscossi sui cereali a seguito del calo del prezzo d'intervento e della debolezza dell'euro rispetto al dollaro americano,

- l'aumento previsto dei diritti riscossi sulle banane a seguito della riforma del settore, che compensa parzialmente la riduzione del gettito dei diritti sui cereali, e

- l'applicazione generalizzata di dazi doganali ridotti ai prodotti agricoli dei paesi dell'Europa centrale e orientale (PECO).

L'attesa diminuzione dei contributi "zucchero" (1,0063 miliardi di euro nel 2001) è soprattutto dovuta alla prevista soppressione dei contributi di magazzinaggio dello zucchero.

Dazi doganali

Le previsioni relative ai dazi doganali sono fondate sulla media ponderata provvisoria dei diritti per il 2001 (1,71%), stabilita sulla base delle cifre provvisorie delle importazioni da paesi terzi e dei dazi doganali riscossi su queste importazioni nel 2000. L'incidenza prevista delle riduzioni obbligatorie dei dazi doganali nel quadro dell'OMC nel 2001 e 2002 equivale ad una riduzione di 0,17 punti di percentuale dell'aliquota media che, così stimata, è moltiplicata per la cifra prevista delle importazioni da paesi terzi del 2002. Queste ultime dovrebbero aumentare del 9,4% nel 2001 e del 9,9% nel 2002.

Nel 2002, i dazi doganali dovrebbero dunque ammontare a 15,7659 miliardi di euro prima della deduzione delle spese di riscossione, in aumento del 15,4% rispetto all'importo di 13,6575 miliardi di euro del bilancio 2001 e del 4,1% rispetto alle previsioni riviste di 15,1475 miliardi di euro iscritte nel BRS 4/2001.

4.2.2. Basi imponibili "imposta sul valore aggiunto" (IVA)

Per la maggior parte degli Stati membri, il calcolo delle basi imponibili IVA parte dai dati semidefinitivi delle basi imponibili IVA del 2000. Per gli altri Stati membri, sono state utilizzate le ultime basi imponibili ufficialmente comunicate alla Commissione, ossia quelle del 1999. Per ottenere la previsione per il 2002, tali basi sono state quindi moltiplicate per il tasso d'aumento previsto di un aggregato rappresentativo che comprende il consumo finale privato, gli acquisti netti di beni e di servizi delle amministrazioni pubbliche e gli investimenti fissi lordi delle amministrazioni pubbliche.

Le nuove previsioni sulla crescita del settore dell'economia soggetto ad IVA non deducibile e sull'evoluzione dei tassi di cambio nei paesi fuori della zona euro indicano per il 2002 una base imponibile IVA comunitaria del 5,79% superiore a quella del 2001. Si tratta di un aumento del 4,6% rispetto alle previsioni riviste della base imponibile IVA proposta nel BRS 4/2001.

Così, la base imponibile IVA comunitaria è stimata per il 2002 a 44,160 miliardi di euro all'aliquota dell'1%, conformemente alle previsioni economiche più recenti stabilite nell'aprile 2001. La base imponibile IVA sarà livellata al 50% del loro PNL per la Grecia, la Spagna, l'Irlanda, il Lussemburgo, il Portogallo ed il Regno Unito. La base imponibile comunitaria livellata si stabilirebbe così a 43,3166 miliardi di euro.

Occorre aggiungere che nel 2002 l'aliquota IVA massima è fissata allo 0,75% della base imponibile e l'aliquota uniforme di versamento è pari allo 0,54468%.

4.2.3. Basi imponibili "prodotto nazionale lordo" (PNL)

Le basi imponibili PNL sono stabilite sia partendo dalle basi imponibili PNL semi-definitive ai prezzi di mercato per il 2000 quando sono disponibili, sia partendo dalle ultime basi imponibili ufficialmente comunicate alla Commissione, ossia quelle del 1999. Per ottenere la previsione per il 2002, queste basi imponibili sono successivamente moltiplicate per il tasso d'aumento previsto del PNL.

Le nuove previsioni di crescita economica, l'evoluzione dei tassi di cambio nei paesi fuori della zona euro e gli effetti del passaggio alla nuova versione del Sistema europeo dei conti nazionali (SEC 95) hanno fornito per il 2002 una cifra del 5,52% superiore a quella della base imponibile PNL stabilita per il 2001. Si tratta di un aumento del 7,03 rispetto alle previsioni di base imponibile PNL iscritte nel BRS 4/2001. La base imponibile PNL comunitaria all'aliquota dell'1% è stimata a 92,4924 miliardi di euro nel 2002, secondo le ultime previsioni economiche stabilite nell'aprile 2001. L'aliquota da applicare per finanziare la parte del bilancio non coperta dalle altre risorse, comprese le tre riserve, è stimata allo 0,65002%.

4.2.4. Altre entrate

Le eccedenze degli esercizi precedenti (titolo 3) comprendono:

- il saldo dell'esercizio 2001 sarà trattato conformemente al regolamento finanziario e per la fase di PPB si propone un'iscrizione per memoria;

- il saldo delle risorse proprie provenienti dall'IVA dell'esercizio precedente e le correzioni dei saldi IVA degli esercizi anteriori. Il saldo è costituito dalla differenza tra i versamenti provvisori e l'importo dovuto, rispetto alle basi imponibili effettive comunicate alla Commissione il 31 luglio dell'esercizio seguente. Il saldo può essere positivo o negativo. In fase di PPB si propone un'iscrizione per memoria;

- il saldo della risorsa complementare dell'esercizio precedente e le correzioni dei saldi degli esercizi anteriori. Il saldo è costituito dalla differenza tra i versamenti provvisori e l'importo dovuto, rispetto ai dati del prodotto nazionale lordo reale comunicati alla Commissione il 1° ottobre dell'esercizio seguente. Il saldo può essere positivo o negativo. In fase di PPB si propone un'iscrizione per memoria.

Il titolo 4 comprende le trattenute sulle retribuzioni del personale, che sono il gettito dell'imposta su retribuzioni e pensioni, nonché i contributi del personale al finanziamento del regime delle pensioni.

Il titolo 5, entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni, consiste principalmente in interessi bancari.

Il titolo 6 comprende le entrate provenienti da contributi di terzi a taluni programmi comunitari (capitolo 60), il rimborso di spese (capitolo 61), le entrate relative ai servizi forniti a titolo oneroso (capitolo 62) e i contributi degli Stati dell'EFTA nel quadro dell'accordo sul SEE (capitolo 63).

Questo titolo registra anche gli eventuali rimborsi dei contributi finanziari della Comunità che non possono essere reimpiegati. È iscritto a questo titolo anche l'importo del prelievo della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) destinato alle spese amministrative.

Qualsiasi ritardo nelle iscrizioni delle risorse proprie da parte degli Stati membri dà luogo al pagamento di un interesse di mora che è imputato al titolo 7. Allo stesso titolo è anche attribuito il gettito delle ammende che la Commissione può infliggere alle imprese e alle associazioni di imprese quando non rispettano i divieti o non onorano gli obblighi a titolo delle norme sulla concorrenza o della regolamentazione in materia di trasporto. In fase di PPB si propone un'iscrizione per memoria.

Il titolo 8 registra i rimborsi e il gettito degli interessi dei prestiti accordati dalla Commissione, in particolare quelli iscritti nel quadro di protocolli finanziari. I finanziamenti comunitari provenienti da operazioni di assunzione di prestiti e i contributi del bilancio generale, sia sotto forma di garanzie che di stanziamenti per l'abbuono di interessi, sono oggetto di un capitolo distinto.

Infine, le entrate varie sono iscritte al titolo 9. L'elevata percentuale di aumento di questo titolo rispetto al 2001 dipende dal fatto che le entrate sono state iscritte basandosi più rigorosamente sui risultati effettivi degli esercizi precedenti.

4.3. Correzione degli squilibri di bilancio

La correzione degli squilibri di bilancio da iscrivere nel bilancio 2002 è provvisoriamente stimata in 4 625 854 876 euro.

Si tratta della compensazione dovuta a titolo dell'esercizio 2001.

Quanto agli esercizi precedenti:

- il calcolo definitivo della correzione a titolo del 1997 è trattato nel BRS n. 4/2001 in collegamento con il relativo finanziamento per il 1998;

- il calcolo definitivo della correzione a titolo del 1998 sarà trattato all'inizio del 2002 in collegamento con il relativo finanziamento per il 1999;

- la Commissione ha proposto un aggiornamento della correzione a titolo del 1999 nel BRS n. 4/2001; il calcolo definitivo della correzione a titolo del 1999 sarà trattato all'inizio del 2003 in collegamento con il relativo finanziamento nel 2000;

- la Commissione ha proposto un aggiornamento della correzione a titolo del 2000 nel BRS n. 4/2001; il calcolo definitivo della correzione a titolo del 2000 sarà trattato all'inizio dell'anno 2004 in collegamento con il relativo finanziamento nel 2001.

L'importo di 4 625 854 876 euro per il 2001 è ottenuto sulla base delle spese iscritte nel bilancio 2001. Le cifre delle entrate si basano sulle previsioni riviste delle basi imponibili IVA e PNL 2001 adottate nella riunione del Comitato consultivo per le risorse proprie del 27 aprile 2001. Il calcolo della correzione figura nella tabella che segue.

La correzione per il 2001 da iscrivere nel bilancio 2002 è inferiore di 604 608 571 euro alla correzione per il 2000 (5 230 463 447 euro) iscritta nel bilancio 2001 e superiore di 199 286 134 euro all'aggiornamento proposto della correzione per il 2000 (4 426 568 742 euro) da iscrivere nel BRS n. 4/2001. Il calcolo della correzione per il 2001 si basa sulla nuova decisione "risorse proprie" (2000/597/CE, Euratom) e sul relativo "metodo di calcolo", mentre la correzione per il 2000 si basava sulla vecchia decisione (94/728/CE, Euratom) e relativo "metodo di calcolo".

L'aumento della correzione per il 2001 rispetto al previsto aggiornamento della correzione per il 2000 nel BRS n. 4/2001 si spiega con la combinazione dei fattori seguenti:

- l'aumento stimato, da 72,6909 miliardi di euro a 81,9507 miliardi di euro, del totale delle spese ripartite per il 2001;

- la diminuzione stimata, dal 10,2% al 9,4%, della parte del Regno Unito nel totale delle spese ripartite per il 2001,

che è che più compensata da

- la riduzione stimata, dal 19,4% a 18,9%, della parte del Regno Unito nelle risorse non livellate provenienti dall'IVA e dal PNL.

- l'aumento del "vantaggio" del Regno Unito [5] e

[5] Il "vantaggio" è quanto il Regno Unito ottiene a seguito dell'applicazione del sistema delle risorse proprie attualmente in vigore, più favorevole del precedente (introduzione della risorsa PNL e livellamento della base imponibile).

- la deduzione dei guadagni straordinari di RPT [6].

[6] I guadagni straordinari corrispondono ai vantaggi ottenuti dal Regno Unito a seguito dell'aumento della percentuale di risorse proprie tradizionali trattenuta dagli Stati membri per compensare le spese di riscossione.

TABELLA

Compensazione di riferimento conformemente alle disposizioni dell'articolo 4 della decisione 2000/597/CE, Euratom

>SPAZIO PER TABELLA>

ALLEGATO 1

4.4. CONSEGUENZE DI BILANCIO DELL'ACCORDO SUL SEE

Conseguenze di bilancio dell'accordo sullo Spazio economico europeo

Come previsto nell'accordo sulla creazione dello Spazio economico europeo, gli Stati dell'EFTA (ad eccezione della Svizzera) partecipano ad un'ampia gamma di politiche comunitarie della rubrica 3 in contropartita di un contributo finanziario agli stanziamenti operativi, calcolato applicando un "fattore di proporzionalità". Questo fattore di proporzionalità è uguale alla somma dei rapporti ottenuti dividendo il prodotto interno lordo ai prezzi del mercato di ogni Stato dell'EFTA per il prodotto interno lordo ai prezzi del mercato dell'insieme degli Stati membri della CE, maggiorato di quello dello Stato dell'EFTA corrispondente.

Questo tasso è attualmente stimato al 2,128% sulla base dei dati del 2000. Queste partecipazioni finanziarie non saranno formalmente iscritte in bilancio; ogni linea relativa a attività alle quali gli Stati dell'EFTA parteciperanno comporterà "per informazione" la menzione della partecipazione EFTA. Un riepilogo indica le linee di bilancio interessate e l'importo della partecipazione EFTA per ciascuna di esse (cfr. tabella). La partecipazione globale dell'EFTA a titolo della Parte B raggiungerà 88 milioni di euro in stanziamenti d'impegno. È anche previsto che gli Stati dell'EFTA partecipino alle spese amministrative direttamente legate all'attuazione di queste politiche. I dati relativi ai contributi degli Stati dell'EFTA devono ancora essere oggetto di contatti con questi paesi e sono di conseguenza da considerare provvisori.

>RIFERIMENTO A UN GRAFICO>

ATTIVITÀ (senza supporto amministrativo (parte A del bilancio))

>SPAZIO PER TABELLA>