51994IP0041

Risoluzione sul progetto di programma legislativo per il 1994

Gazzetta ufficiale n. C 044 del 14/02/1994 pag. 0098
C 060 28/02/94 P. 0026


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO SULLA DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE RELATIVA AL PROGETTO DI PROGRAMMA LEGISLATIVO PER IL 1994 (94/C 60/04)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

- visto l'articolo 49 del proprio regolamento,

- vista la dichiarazione interistituzionale sulla democrazia, la trasparenza e la sussidiarietà del 25 ottobre 1993,

- vista la proposta della Commissione relativa al programma legislativo per il 1994 [COM(93) 0588 def],

- viste le priorità proposte dalla presidenza del Consiglio per il primo semestre 1994,

- vista la propria risoluzione del 10 febbraio 1993 concernente la presentazione della nuova Commissione e la dichiarazione del suo presidente sugli orientamenti di lavoro di quest'ultima (1),

- vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo, rappresentato dall'Ufficio di presidenza ampliato, e della Commissione, alla presenza del Consiglio, del 22 aprile 1993 sul programma legislativo per il 1993,

- vista la relazione della Commissione sull'adeguamento della legislazione vigente al principo di sussidiarietà,

- vista la comunicazione della Commissione sull'attuazione del protocollo relativo alla politica sociale,

A. considerando che il programma legislativo annuale rappresenta uno strumento rilevante nella programmazione delle attività legislative onde renderle più trasparenti,

B. considerando che nel 1994 vengono a coincidere il necessario completamento del mercato interno, l'applicazione del trattato sull'Unione europea e l'ultimo anno del mandato dell'attuale Commissione, nonché l'elezione del Parlamento europeo,

C. considerando che la Commissione non ha pienamente realizzato il programma legislativo per il 1993 e che rimangono ancora pendenti una serie di proposte relative a tale periodo,

1. constata che il programma legislativo proposto è privo, in alcuni settori, della necessaria dinamica, senza la quale non potranno essere assolti i compiti legislativi della Comunità/Unione e invita la Commissione ad accogliere le seguenti proposte e a porle al centro delle attività legislative affinché il programma legislativo annuale da concordare sia all'altezza delle sfide che si pongono all'Unione europea e l'attuale Commissione possa svolgere - anche nell'ultimo anno del suo mandato - il ruolo centrale che le spetta;

Quanto all'attuazione del programma legislativo 2. rileva che, data la peculiarità della situazione nel 1994, il Parlamento non sarà in grado di concludere prima delle elezioni il suo esame delle proposte qualora fossero presentate dopo febbraio, se non in casi estremamente eccezionali e importanti;

3. chiede quindi alla Commissione di anticipare la presentazione di tutte le nuove proposte che vanno adottate durante il primo semestre del 1994;

4. chiede al Consiglio di precisare a quali proposte, pendenti o ancora da presentare, attribuisca la priorità in vista di un'approvazione nel primo semestre 1994;

5. rileva che l'attuazione del programma legislativo 1993 è stata sensibilmente ritardata e che a quanto para alcune proposte sono state totalmente abbandonate, trasformate o rinviate a data da destinarsi senza che il Parlamento ne sia stato informato e sollecita la Commissione a informarlo regolarmente in merito all'attuazione del programma 1994; rileva in particolare che 26 proposte e 12 codificazioni del programma legislativo annuale per il 1993, riprese nel progetto in questione, dovevano essere riportate all'anno successivo e constata lacune in materia di notifica e di motivazione della modifica del carattere giuridico di talune iniziative rispetto ai provvedimenti preannunciati;

6. reputa che, a seguito dell'entrata in vigore del trattato sull'Unione, sia giunto il momento di sottoporre a revisione il codice di condotta concretando così l'impegno comune assunto nella dichiarazione comune sul programma legislativo per il 1993;

sulla forma 7. deplora, oltre agli aspetti connessi al contenuto, le carenze formali tuttora esistenti, che sono pregiudizievoli alla necessaria trasparenza e riducono l'efficienza del programma annuale quale base di lavoro, in particolare:

- la presentazione tardiva della proposta: la Commissione si era impegnata a presentare una proposta nel mese di ottobre - scadenza indicata anche nella suddetta dichiarazione interistituzionale - il che avrebbe consentito di adottare il programma prima dell'inizio dell'anno in questione;

- la denominazione inesatta: conformemente alla summenzionata dichiarazione interistituzionale si tratta del programma legislativo annuale proposto dalla Commissione, il che corrisponde alla prassi seguita negli anni passati di considerare tale testo quale fase preliminare del programma comune;

- la mancata indicazione della probabile base giuridica, senza la quale viene ostacolato il tempestivo avvio dei lavori delle competenti commissioni parlamentari, lacuna atta a favorire controversie interistituzionali sulla base giuridica;

- la mancata indicazione dei tempi probabili per la presentazione delle proposte annunciate;

8. si compiace invece dell'esposizione chiara e dell'indicazione dei documenti «strategici» previsti (libri verdi e bianchi); sottolinea che, pur essendo strumenti di lavoro preparatori, indispensabili, i libri verdi o bianchi non costituiscono iniziative legislative e auspica una maggiore coerenza fra detti documenti stategici e la programmazione legislativa annua;

9. prende atto dell'inoltro sia di una tabella comprensiva dei progetti di decodificazione sia della tabella in cui figurano le date di presentazione dei documenti prospettati per il primo trimestre, il che è considerato come uno sforzo costruttivo in vista dell'accordo da stipulare sul programma legislativo comune da pubblicare successivamente nella Gazzetta ufficiale;

10. sottolinea la necessità di stipulare l'accordo interistituzionale sul metodo di codificazione del diritto comunitario;

sul contenuto 11. chiede che tutti gli organi e gli Stati membri trattino in via prioritaria le misure relative all'attuazione del Libro bianco sulla crescita, la competitivà e l'occupazione, in modo da conseguire il più rapidamente possibile progressi nella lotta alla disoccupazione e di rafforzare l'efficacia dell'«iniziativa di crescita», e chiede alla Commissione di presentare senza indugio progetti specifici sull'infrastruttura e le reti transeuropee;

12. attende come sempre che la Commissione, conformemente all'accordo interistituzionale del 1982, inserisca sistematicamente in tale programma legislativo le proposte concernenti la base giuridica per le linee di bilancio stabilite dall'autorità di bilancio, il che si applica in particolare ai fondi previsti per l'iniziativa sull'occupazione;

13. propone da parte sua di completare la proposta della Commissione con le seguenti iniziative in modo da poter rispondere alle esigenze delle Comunità/Unione e alle sfide che le si pongono:

- attuazione della Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori e utilizzazione del protocollo sulla politica sociale in relazione all'accordo raggiunto da undici Stati membri, che rende possibile la votazione a maggioranza qualificata in particolare per i seguenti testi:

- lavoro atipico,

- congedo parentale,

- inversione dell'onere della prova,

- consultazione e informazione dei lavoratori,

- rappresentanza dei lavoratori,

- protezione dei giovani sul posto di lavoro.

- Politica economica e monetaria:

- miglioramento della procedura relativa alla sorveglianza multilaterale a norma dell'articolo 103, paragrafo 5 del trattato CE,

- disposizioni sulla fissazione dei dettagli relativi ai criteri di convergenza di cui all'articolo 109 J del trattato CE, a norma dell'articolo 6 del protocollo su tali criteri,

- proposte in materia di armonizzazione fiscale (IVA, accise) e di completamento del mercato interno,

- proposta sulla televisione digitale ad alta definizione,

- potenziamento della lotta alla contraffazione e per la protezione della proprietà industriale nell'ambito dell'attuazione degli accordi GATT.

- Politica ambientale, tutela dei consumatori e sanità pubblica:

- relazione tra occupazione e sviluppo sostenibile, sfruttando segnatamente le conquiste positive della ricerca e della tecnologia in materia ambientale,

- proposte relative a misure più rigorose per mantenere um elevato livello qualitativo dell'acqua e dell'aria,

- proposte relative al divieto di esportazione di rifiuti pericolosi dall'Unione europea verso Stati terzi,

- nuove proposte per una legislazione vincolante nel settore della prestazione dei servizi finanziari,

- immediata approvazione e pubblicazione del progetto completo di direttiva sui requisiti qualitativi per i prodotti alimentari,

- proposta relativa alla copertura finanziaria delle decisioni contenute nel Quinto programma quadro oltreché degli accordi adottati a Rio, peraltro non ancora onorati;

- invito della Commissione a espletare nel 1994 la procedura di cui all'articolo 20 del regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio recante insediamento di un'Agenzia europea par l'ambiente e presentazione di una proposta relativa all'assegnazione a quest'ultima dei poteri di controllo previsti dalla legislazione comunitaria (Servizio di ispezione ambientale);

- proposta tesa a compiere progressi sostanziali nel settore dei pagamenti transfrontalieri.

- Energia e ricerca:

- reti transeuropee nel settore dell'energia,

- utilizzazione industriale dei risultati del programma Thermie, a norma dell'articolo 130 del Trattato CE,

- definizione degli accordi di cooperazione tecnica con tutti i paesi dell'Est e della CSI onde migliorare la sicurezza delle centrali nucleari.

- Questioni giuridiche:

- misure relative alla libertà di circolazione delle persona per poter finalmente realizzare la libertà avente il maggior significato simbolico per il completamento del mercato interno,

- adesione delle Comunità alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e della libertà fondamentali,

- relazione sulla cittadinanza di cui all'articolo 8 E del trattato CE che la Commissione avrebbe docuto presentare entro il 31 dicembre 1993,

- proposte ai sensi dell'articolo 8 C del trattato CE sull'istituzione di una protezione diplomatica e consolare uniforme nei paesi terzi,

- revisione sulla direttiva sul riciclaggio del denaro,

- proposte in ordine alla supervisione prudenziale dei gruppi finanziari e alla sorveglianza prudenziale degli istituti creditizi, assicurativi e delle imprese che forniscono servizi in materia di investimenti,

- modifica della proposta sui fondi pensionistici,

- revisione della proposta sulla responsabilità nella prestazione di servizi,

- esame della direttiva sull'applicazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne nelle professioni indipendenti, a norma dell'articolo 11 di detta direttiva che dispone l'emanazione di una siffatta proposta entro il 1° luglio 1993,

- raccomandazione per un codice di buona condotta sulla protezione delle donne incinte come previsto dal programma di azione sociale,

- proposta di direttiva relativa all'istituzione di un effettivo diritto di stabilimento per gli avvocati,

- utilizzazione della «passerella» prevista all'articolo K 9 del trattato sull'Unione europea che permette di rendere applicabile ai settori contemplati dall'articolo K 1, punti da 1 a 6, del trattato la procedura di cui all'articolo 100 C del trattato CE (cooperazione giudiziaria, politica d'asilo, immigrazione, ecc.).

- Politica dei trasporti:

- proposta sulla sicurezza dei trasporti, in particolare dei pullman, sulla regolamentazione dell'orario di lavoro per gli occupati nel settore dei trasporti e revisione del regolamento del 20 dicembre 1985 sui tempi di guida e di riposo (cfr. pronuncia pregiudiziale della Corte di giustizia europea del 5 gennaio 1994) in base al calendario contenuto nella risoluzione del 18 gennaio 1994 sullo sviluppo futuro della politica comune dei trasporti (1).

- Varie:

- esame della richiesta di parere conforme sul GATT a norma dall'articolo 228, paragrafo 3, secondo comma, del trattato CE,

- proposte sull'istruzione, la formazione professionale e i giovani a norma degli articoli 126 e 127 del trattato CE,

- proposte sul settore della cultura, a norma dell'articolo 128 del trattato CE,

- proposte per l'introduzione di una clausola sociale che garantisca il rispetto delle Convenzioni dell'OIL in particolare nel settore del lavoro minorile,

- proposte sulla lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo,

- creazione degli strumenti giuridici per la protezione sociale dei volentari impegnati nei paesi in via di sviluppo,

- esercizio dei nuovi diritti d'iniziativa riconosciuti alla Commissione nei settori attinenti alla politica estera e di sicurezza comune oltreché alla giustizia e agli affari interni,

- proposta per la sollecita stipula degli accordi di partnership con la Russia e gli altri Stati della CSI, degli accordi di libero scambio con le Repubbliche baltiche e dell'accordo di associazione con Israele,

- esame delle nuove relazioni da instaurare con il Sudafrica.

- Comitatologia - proposta di revisione delle disposizioni relative alla comitatologia, revisione che la Commissione ha accettato di avviare nell'ambito del programa legislativo per il 1993 e il Consiglio nell'ambito dell'accordo interistituzionale nell'ambito delle nuove prospettive finanziarie;

&{Nonchar};14. incarica il suo presidente di addivenire, su tale base, a un accordo con la Commissione sul programma annuale e chiede al Consiglio il parere che si è impegnato a esprimere nella dichiarazione interistiuzionale del 25 ottobre 1993 e a partecipare pienamente ai negoziati finalizzati alla definitiva predisposizione del programma legislativo;

15. incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e ai parlamenti degli Stati membri.

(1) GU n. C 72 del 15. 3. 1993, pag. 85.

(1) Processo verbale della seduta in tale data, parte seconda, punto 9.