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Conclusioni del Consiglio e dei ministri della santià, riuniti in sede di Consiglio, del 3 dicembre 1990, relative alla salubrità degli alimenti, delle bevande e delle acque destinate al consumo umano

Gazzetta ufficiale n. C 329 del 31/12/1990 pag. 0019 - 0021


CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO E DEI MINISTRI DELLA SANITÀ, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO del 3 dicembre 1990 relative alla salubrità degli alimenti, delle bevande e delle acque destinate al consumo umano (90/C 329/05)

IL CONSIGLIO DELLE COMUNITÀ EUROPEE ED I MINISTRI DELLA SANITÀ, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO, considerando che, nella prospettiva del mercato unico, le innovazioni regolamentari finora introdotte nella legislazione comunitaria sulla base dell'Atto unico europeo debbono essere ulteriormente sviluppate per assicurare un'adeguata protezione della salute pubblica in un sistema fondato sulla libera circolazione dei prodotti alimentari; considerato che, ogniqualvolta l'armonizzazione comunitaria sia assente o carente, la diversità delle disposizioni nazionali provoca spesso difficoltà agli scambi e, in ogni caso, un aumento del contenzioso e può avere ripercussioni sfavorevoli sulla protezione della salute pubblica; riconoscono, in questa situazione, come compito primario della Comunità quello di porre in essere con urgenza un'azione coordinata e approfondita tendente a stabilire il più rapidamente possibile, e comunque entro la fine del 1992, regole efficaci, particolarmente nei settori prioritari per il conseguimento di un elevato grado di protezione della salute; rilevano che, nel portare a compimento tale azione, si deve tenere conto del fatto che la protezione della salute pubblica è da lungo tempo lo scopo fondamentale della normativa comunitaria in materia di alimenti e di acque e che non si tratta soltanto di adottare nuove regole, ma anche di coordinare, aggiornare e completare quelle esistenti, nonché di garantire l'effettiva osservanza con un'applicazione efficace ed uniforme; riconoscono che la Commissione dovrà svolgere un ruolo importante per il successo di tale azione e prendere le misure necessarie per far concordare i diversi approcci esistenti nel suo stesso ambito, al fine di privilegiare la protezione della salute pubblica; sottolineano l'opportunità, per una più efficace protezione della salute, di adottare principi ed approcci normativi uniformi per i settori alimentare, agricolo e veterinario, nonché per l'ambiente e la protezione delle acque destinate al consumo umano; sottolineano la necessità di una partecipazione del Consiglio e dei ministri della sanità, tra l'altro, mediante un'informazione adeguata che permetta di contribuire, in particolare con l'elaborazione di criteri e obiettivi sanitari di carattere generale, alle decisioni in materia di alimenti ed acque per gli aspetti relativi alla protezione della salute pubblica.