7.12.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 466/1


RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO SUL PIANO DI LAVORO DELL'UE PER LA CULTURA 2023-2026

(2022/C 466/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

RICONOSCENDO

il fatto che la cultura rappresenta una fonte infinita di ispirazione e innovazione, un riflesso dell'umanità e dell'estetica, il nostro linguaggio e patrimonio comune, nonché una parte fondamentale delle nostre identità e comunità;

il ruolo della cultura quale parte integrante dello sviluppo sostenibile e di una trasformazione positiva della società;

la crescente importanza dei valori dell'UE, compresa la libertà di espressione e di creazione;

il contributo dei settori culturali e creativi all'occupazione e all'economia dell'UE;

il ruolo della cultura nelle relazioni esterne dell'UE e nella sua cooperazione con altri organismi internazionali, in particolare il Consiglio d'Europa e l'UNESCO;

i precedenti piani di lavoro del Consiglio per la cultura e i risultati ottenuti;

ALLA LUCE

della guerra russa in corso contro l'Ucraina, un paese candidato, guerra che costituisce una palese violazione del diritto internazionale e un attacco ai diritti umani e ai valori e principi fondamentali dell'UE, minaccia di distruggere la ricchezza della vita culturale e del patrimonio culturale dell'Ucraina e ha provocato il più grande sfollamento di cittadini in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale e un'allarmante crisi energetica;

del grave impatto della pandemia di COVID-19 sulla società nel suo complesso, su ciascun individuo e su molti settori economici, specialmente quelli culturali e creativi, molti dei quali continuano a risentire delle sue conseguenze;

del ritmo sempre più rapido dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e della conseguente necessità di intensificare la trasformazione in materia di sostenibilità, che la cultura può accelerare mediante la sensibilizzazione, la creatività e l'innovazione;

dei processi in corso, quali la digitalizzazione, e delle sfide persistenti, quali le specifiche condizioni di lavoro degli artisti, dei creatori e degli altri professionisti della cultura;

RICORDANDO

i principali riferimenti politici di cui all'allegato II della presente risoluzione;

l'importanza di integrare la dimensione culturale in tutti i pertinenti settori strategici, programmi e iniziative, nonché la necessità di maggiori sinergie;

gli sforzi compiuti per sviluppare e attuare un approccio strategico dell'UE alle relazioni culturali internazionali;

CONVIENE

sulle seguenti priorità generali per quanto riguarda il loro contributo al rafforzamento della cooperazione culturale europea, alla promozione della diversità culturale e alla creazione di un valore aggiunto europeo, in vista della necessità di un'azione congiunta nel corso dei prossimi quattro anni, tenendo conto delle principali sfide e nel dovuto rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità:

a)

Artisti e professionisti della cultura: rafforzare i settori culturali e creativi

b)

Cultura per i cittadini: accrescere la partecipazione culturale e il ruolo della cultura nella società

c)

Cultura per il pianeta: sfruttare il potere della cultura

d)

Cultura per i partenariati co-creativi: rafforzare la dimensione culturale delle relazioni esterne dell’UE

INVITA LA COMMISSIONE E L'ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA, NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE SFERE DI COMPETENZA E NEL DOVUTO RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ,

a elaborare un documento di lavoro sui principali risultati preliminari relativi all'attuazione del presente piano di lavoro dell'UE, basato sui contributi scritti volontari degli Stati membri, entro l'aprile 2026, e ad adottare una relazione finale entro il giugno 2026;

a valutare, sulla base di consultazioni preliminari con gli Stati membri e con i portatori di interesse, la possibilità di proporre un quadro strategico dell'UE per la cultura che rispecchi i principi guida di cui all'allegato I e miri a integrare in modo strategico la prospettiva della politica culturale e le risorse della cultura in tutte le politiche, i programmi e le iniziative dell'UE pertinenti. I piani di lavoro dell'UE per la cultura continueranno a individuare azioni specifiche per la cooperazione culturale a livello europeo e a definire le relative priorità.


ALLEGATO I

I.   PRINCIPI GUIDA

Il piano di lavoro dell'UE per la cultura si fonda sui seguenti principi guida:

La cultura, compreso il patrimonio culturale, ha un valore intrinseco e contribuisce a rafforzare l'identità europea.

La diversità culturale e la diversità linguistica sono risorse fondamentali dell'UE e devono essere rispettate, promosse e potenziate, anche attraverso la mobilità e la circolazione delle opere.

La libertà di espressione artistica e la creatività sono fondamentali per la capacità umana di affrontare le sfide, pensare in modo critico, innovare e inventare e devono essere incoraggiate e sostenute in tutti i modi pertinenti.

La diversità culturale e il dialogo interculturale sono essenziali per la promozione e la protezione dei diritti umani; favoriscono la comprensione reciproca, contribuiscono a prevenire e risolvere i conflitti e promuovono la riconciliazione, la pace e la stabilità internazionale, e qualsiasi uso improprio della cultura al fine di diffondere propaganda e disinformazione sulla guerra e istigare all'odio è incompatibile con i valori e i principi fondamentali dell'UE.

La cultura contribuisce in modo significativo allo sviluppo sostenibile, all'economia e all'inclusione sociale, rafforzando la coesione territoriale.

La cultura ha il potenziale per promuovere l'uguaglianza e il rispetto reciproco e per combattere contro tutte le forme di violenza, discriminazione, intolleranza e pregiudizio.

L'attuazione dovrebbe essere sostenuta da un uso ottimizzato di dati e statistiche di qualità.

II.   SETTORI PRIORITARI

a)   Artisti e professionisti della cultura: rafforzare i settori culturali e creativi

L'ecosistema culturale e creativo è inconcepibile senza le persone che creano contenuti culturali in innumerevoli forme: gli artisti e altri professionisti, istituzioni e organizzazioni dei settori culturali e creativi. Sono pertanto indispensabili settori culturali e creativi forti. Tuttavia, questi settori sono caratterizzati da lavoro autonomo, piccole imprese e microimprese, alta competivitità e mercati frammentati. Gli artisti e i professionisti creativi e della cultura tendono ad avere carriere basate su progetti e un elevato grado di mobilità. Spesso il loro reddito è irregolare e imprevedibile e devono combinare diversi lavori per guadagnarsi da vivere.

Durante tutta la pandemia di COVID-19 i settori culturali e creativi hanno dimostrato un'adattabilità e una capacità di innovazione notevoli. Tuttavia, sono stati duramente colpiti e continuano a risentire delle conseguenze della pandemia.

L'invasione russa in corso in Ucraina e i suoi effetti sull'ecosistema culturale e creativo evidenziano il ruolo determinante degli attori culturali nelle società democratiche e l'importanza di salvaguardare la libertà di espressione artistica, che è soggetta a crescenti pressioni.

Oggi più che mai vi è l'urgente necessità di rafforzare ulteriormente la resilienza dei settori culturali e creativi, di sostenerne la ripresa e la diversità, di incoraggiare il loro coinvolgimento a favore degli obiettivi di sostenibilità, di sfruttare le nuove tendenze accelerate dalla pandemia, anche nell'ambiente digitale, e di garantire condizioni di lavoro eque per tutti i professionisti creativi e della cultura, affinché da questo settore indipendente e dinamico si possano ascoltare più voci.

b)   Cultura per i cittadini: accrescere la partecipazione culturale e il ruolo della cultura nella società

La cultura, compreso il patrimonio culturale, svolge un ruolo fondamentale nelle nostre democrazie e nella vita degli individui. La partecipazione alla cultura e al patrimonio culturale, alla creatività e alle arti ha un effetto positivo sulle persone di ogni età e provenienza; innalza la qualità della vita e migliora la salute e il benessere generale degli individui e delle comunità. La partecipazione culturale facilita la coesione sociale e territoriale, promuovendo nel contempo il rispetto della diversità culturale e linguistica e fornendo una piattaforma per un dialogo aperto all'interno delle società civili.

La diversità culturale e linguistica è tra le risorse fondamentali dell'Europa e, come tale, deve essere rispettata e promossa, concentrandosi in particolare sulle lingue meno diffuse. Occorre prestare particolare attenzione a garantire la partecipazione dei bambini e dei giovani alla vita culturale e alla loro capacità di lettura, favorendo la loro creatività e arricchendo la loro esperienza. Un approccio inclusivo ai gruppi vulnerabili e svantaggiati è altrettanto importante.

Le istituzioni culturali svolgono un ruolo essenziale nel rafforzamento della democrazia e del benessere sociale rivolgendosi all'intera comunità, fornendo un accesso gratuito o a prezzi abbordabili alle conoscenze e alle informazioni, nel pieno rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, potenziando l'alfabetizzazione mediatica, creando un terreno comune per il dialogo e il dibattito e rafforzando in tal modo l'integrazione sociale e la partecipazione della comunità nonché, in ultima analisi, contribuendo alla lotta contro la disinformazione, l'incitamento all'odio e le notizie false. Questo ruolo delle istituzioni culturali deve essere ulteriormente valorizzato.

A tale riguardo, l'attuale piano di lavoro presta particolare attenzione alla promozione dello sviluppo delle biblioteche. Molte biblioteche offrono anche un ambiente tranquillo e sicuro per le persone vulnerabili, un aspetto che attualmente ha una rilevanza specifica in considerazione del gran numero di sfollati dall'Ucraina e della loro necessità di sentirsi protetti sul piano fisico e mentale.

c)   Cultura per il pianeta: sfruttare il potere della cultura

Gli ecosistemi culturali e creativi in Europa e nel resto del mondo affrontano gravi minacce di origine sia naturale che umana: i cambiamenti climatici, in particolare, hanno un impatto a lungo termine sui settori culturali e creativi europei. È essenziale che il patrimonio culturale e i settori culturali e creativi siano preparati alle sfide future. È giunto il momento di agire per quanto riguarda la preparazione ai rischi nell'ambito del patrimonio culturale e il rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici. L'UE proseguirà e intensificherà la lotta contro il traffico illecito di beni culturali.

La cultura, compreso il patrimonio culturale, contribuisce alla trasformazione in materia di sostenibilità, necessaria per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo e dell'Agenda 2030. In tale contesto, anche le tecnologie digitali rivestono un ruolo fondamentale. Occorre pertanto rafforzare ulteriormente l'innovazione nei settori culturali e creativi, la trasformazione digitale e l'accessibilità della cultura e del patrimonio culturale nello spazio digitale. La CCI «Cultura e creatività» dell'EIT (1) svolgerà un ruolo chiave a tale riguardo. È inoltre necessario adottare un approccio equilibrato all'ambiente edificato. La promozione su vasta scala dell'iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo potrebbe contribuire a sensibilizzare in merito all'importanza di un'architettura e un ambiente edificato di qualità.

Inoltre, la ricerca e le statistiche culturali dovrebbero essere migliorate per poter monitorare meglio le prestazioni dei settori culturali e creativi e sviluppare politiche efficaci basate su dati concreti per sostenerli. Eurostat dovrebbe svolgere un ruolo centrale e crescente in cooperazione con altre organizzazioni internazionali e indipendenti che operano nell'ambito della ricerca e delle statistiche nei settori culturali e creativi.

d)   Cultura per i partenariati co-creativi: rafforzare la dimensione culturale delle relazioni esterne dell’UE

La ricchezza e la libertà culturale dell'Europa, l'approccio dal basso verso l'alto dell'UE fondato sulla società civile e il forte impegno dell'UE in materia di co-creazione sono punti di forza per le relazioni internazionali, nella prospettiva della creazione di partenariati sostenibili su un piano di parità. È estremamente importante sfruttare appieno questo potenziale, aumentando non solo il numero di attività e progetti di cooperazione culturale, ma anche la loro visibilità e loro portata.

La guerra della Russia contro l'Ucraina è una chiara indicazione sia della graduale evoluzione delle realtà geopolitiche sia dell'uso improprio della cultura e del patrimonio per contribuire a giustificare un'aggressione militare. In tale contesto, la co-creazione culturale può sostenere autenticamente e comunicare in modo credibile i nostri valori europei, comprese le libertà artistiche e i diritti culturali, in gran parte del mondo, contribuendo così a limitare la sfera di influenza dei sistemi autoritari.

Tenendo presente il futuro del nostro pianeta e l'obiettivo comune della sostenibilità, occorre una maggiore ambizione culturale per il cambiamento e un dialogo intellettuale che apra la strada ad approcci congiunti nello spirito del nuovo Bauhaus europeo (sostenibilità, inclusività, bellezza). Uno stretto coordinamento a livello dell'UE e l'integrazione della cultura in tutti i settori pertinenti dell'azione esterna dell'UE e negli strumenti finanziari appropriati saranno fondamentali per rafforzare il ruolo della cultura nelle relazioni esterne dell'UE.

III.   ATTUAZIONE E METODI DI LAVORO

1.

Il Consiglio invita gli Stati membri, la Commissione e, per gli aspetti relativi all’azione esterna, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a collaborare all’attuazione delle azioni previste dal piano d’azione sulla base di un’agenda flessibile, di cui al capo IV e all’allegato A. Il calendario riportato nell’allegato A è per sua natura indicativo e sarà attuato, se del caso, dalle presidenze successive.

2.

Il dialogo e la cooperazione regolari tra gli Stati membri, le istituzioni dell’UE, la società civile, le organizzazioni internazionali e i partner dei paesi terzi dovrebbero creare un approccio olistico che sostenga le sinergie e, ove opportuno, la coerenza delle politiche, incoraggi l’apprendimento reciproco e sia in grado di portare a risultati migliori.

3.

La realizzazione del piano di lavoro e l’attuazione del programma Europa creativa attraverso i suoi piani di lavoro annuali e altri programmi e attività connessi alla cultura dovrebbero integrarsi reciprocamente in modo sinergico.

4.

Il piano di lavoro dell’UE per la cultura dovrebbe essere monitorato dalla presidenza del Consiglio e, se necessario, potrà essere adeguato dal Consiglio alla luce dei risultati conseguiti e/o dei pertinenti sviluppi politici a livello europeo o internazionale.

5.

I temi in ciascun settore prioritario sono affrontati attraverso diverse azioni (capo IV), utilizzando il metodo o i metodi di lavoro più appropriati. L’esito finale di ciascuna azione, unitamente a una corrispondente relazione contenente conclusioni e raccomandazioni, se del caso, sarà presentato al comitato per gli affari culturali e, ove opportuno, al gruppo ’«Audiovisivi e media» per discussione ed eventuale decisione sulle misure future.

6.

La flessibilità nelle disposizioni e nell’attuazione del piano di lavoro dell’UE per la cultura è essenziale per poter reagire alle sfide attuali e future e all’evoluzione del contesto politico.

7.

Possono essere utilizzati, tra gli altri, i seguenti metodi di lavoro (2): il metodo di coordinamento aperto (MCA); gruppi di esperti ad hoc o guidati dalla Commissione e tavole rotonde; attività di apprendimento tra pari; azioni sperimentali e azioni pilota; riunioni dei gruppi di riflessione; studi; conferenze; seminari di valutazione o altri formati di valutazione; dialogo con la società civile; seminari formali e informali; iniziative congiunte con il Consiglio d’Europa e altre organizzazioni internazionali; conclusioni del Consiglio; riunioni informali di funzionari dei ministeri della Cultura e, ove opportuno, di altri ministeri.

IV.   AZIONI

In relazione ai settori prioritari e ai metodi di lavoro di cui ai capi II e III saranno realizzate le seguenti azioni:

a)   Artisti e professionisti della cultura: rafforzare i settori culturali e creativi

—    Status e condizioni lavorative degli artisti e dei professionisti creativi e della cultura

Metodi di lavoro: follow-up del gruppo dell'MCA in corso; seminari tematici; eventuale conferenza.

Motivazione: come follow-up del gruppo di esperti dell'MCA, si propone una piattaforma online intesa a fornire informazioni sulle condizioni di lavoro degli artisti e dei professionisti creativi e della cultura negli Stati membri dell'UE. La piattaforma si baserà su preziosi dati e materiali raccolti anche in cooperazione con le parti sociali rappresentate in vari settori culturali e dovrebbe tenere costantemente conto degli aggiornamenti e delle nuove misure. Saranno inoltre presi in considerazione temi quali la diversità, la mobilità e la prospettiva di genere. Ciò consentirebbe di ottenere informazioni sulle informazioni sulle condizioni di lavoro in tutta l'UE e di gestire meglio i requisiti amministrativi per quanto riguarda la sicurezza sociale e altri aspetti, quali la fiscalità. È opportuno prendere in considerazione anche uno scambio di esperienze per quanto riguarda il dispositivo per la ripresa e la resilienza relativamente a questo tema.

Risultati attesi: una piattaforma online per consentire un continuo scambio di informazioni e buone pratiche tra i portatori di interesse riguardo al miglioramento delle condizioni di lavoro degli artisti e dei professionisti creativi; una valutazione dei progressi compiuti e lavori intesi a elaborare raccomandazioni specifiche sullo status dell'artista (3).

—    Libertà artistica

Metodi di lavoro: Conferenza, seguita da relative conclusioni del Consiglio.

Motivazione: la libertà artistica è una parte fondamentale del lavoro culturale, e la tutela della libertà artistica si è dimostrata un elemento importante per il rafforzamento del legame tra cultura e democrazia. Gli artisti e i portatori di interesse all'interno del settore culturale si trovano ad affrontare sfide nuove e sempre più difficili. È pertanto della massima importanza compiere sforzi congiunti per consentire agli artisti e agli attori culturali di esercitare liberamente le loro professioni in tutta l'UE. La questione non riguarda solo i termini e le condizioni per gli artisti, ma determina anche quali voci vengono ascoltate.

Risultati attesi: scambio di idee e migliori pratiche attraverso la discussione delle diverse prospettive e l'elaborazione di politiche al fine di stimolare un cambiamento positivo.

—   Stimolare la trasformazione digitale dei settori culturali e creativi

Metodi di lavoro: conferenza, eventualmente seguita da relative conclusioni del Consiglio.

Motivazione: la digitalizzazione ha determinato una profonda trasformazione dei settori culturali e creativi nell'ultimo decennio. Ha modificato radicalmente il modo in cui operano i professionisti di questi settori e i rapporti tra loro e con il loro pubblico. Tuttavia, la frammentazione degli sforzi e la mancanza di collaborazione su scala più ampia ostacolano un approccio forte e agile alla trasformazione digitale.

Risultati attesi: scambio di esperienze per individuare le migliori pratiche trasferibili al fine di promuovere una trasformazione digitale coerente e sostenibile in tutti i settori culturali e creativi.

—   Stimolare la transizione verde dei settori culturali e creativi, con particolare attenzione alla crisi energetica

Metodi di lavoro: seminari(o) / MCA; un esercizio di valutazione sulla crisi energetica ai fini della condivisione delle migliori pratiche.

Motivazione: i settori culturali e creativi non devono essere lasciati indietro nella transizione verde. Devono intensificare il loro contributo a un futuro sostenibile e svolgere un ruolo attivo nella transizione verde, nell'azione per il clima e nella ripresa dell'Europa, con particolare attenzione alla crisi energetica in corso, tenendo conto della diversità e delle caratteristiche geografiche dell'Unione. Sono già state sperimentate varie pratiche e iniziative. I lavori nell'ambito di questa azione dovrebbero rispecchiare i risultati dei gruppi dell'MCA sulla dimensione culturale dello sviluppo sostenibile e sul rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici. È opportuno prendere in considerazione anche uno scambio di esperienze per quanto riguarda il dispositivo per la ripresa e la resilienza relativamente a questo tema.

Risultati attesi: scambio di esperienze e individuazione delle migliori pratiche trasferibili nei settori culturali e creativi (in particolar modo nelle arti dello spettacolo, nella musica, nei musei, nella produzione cinematografica), anche per quanto riguarda i calcolatori di CO2; sostegno agli sforzi dei settori culturali e creativi per adeguarsi alla transizione verde.

—   Rafforzare la dimensione culturale e creativa nel settore europeo dei videogiochi

Metodi di lavoro: una serie di tavole rotonde e/o riunioni di gruppi di riflessione.

Motivazione: a seguito delle conclusioni del Consiglio «Costruire una strategia europea per l'ecosistema delle industrie culturali e creative» nonché della relazione di iniziativa e del progetto pilota del Parlamento europeo sui videogiochi, le discussioni a livello europeo possono individuare percorsi per sostenere la dimensione culturale e creativa nel settore europeo dei videogiochi, che è all'avanguardia delle nuove pratiche culturali nell'ambiente digitale. Tali discussioni potrebbero anche esaminare questioni connesse ai seguenti elementi: meccanismi di finanziamento, in particolare per le PMI e le start-up; indipendenza, libertà di creazione e diversità delle espressioni culturali; competenze e formazione; innovazione creativa e tecnologica; nuovi utilizzi dei videogiochi per sostenere l'accesso alla cultura; il ruolo dei videogiochi a fini educativi, ecc.

Risultati attesi: raccomandazioni tese a sostenere la dimensione culturale e creativa del settore europeo dei videogiochi e a rafforzare la collaborazione tra i portatori di interesse europei nel settore.

b)   Cultura per i cittadini: accrescere la partecipazione culturale e il ruolo della cultura nella società

—   La cultura e la promozione della democrazia: verso la cittadinanza culturale in Europa

Metodi di lavoro: apprendimento tra pari ed eventuale conferenza che riunisca i responsabili politici e i pertinenti portatori di interesse nei settori della cultura e dell'istruzione.

Motivazione: nello spirito della Carta di Porto Santo e sulla base dello studio commissionato nel quadro del piano di lavoro per la cultura 2019-2022, è necessario intensificare e ampliare la partecipazione dei cittadini, in particolare tra le giovani generazioni, e legittimare i processi decisionali, coinvolgendo l'intera comunità nei processi decisionali, nella creazione, produzione, comunicazione, mediazione e realizzazione. È necessario realizzare sinergie intersettoriali tra scuole, organizzazioni culturali, società civile e altri attori al fine di sfruttare appieno il potenziale trasformativo della cultura per rafforzare la democrazia.

Risultati attesi: condivisione di esperienze e selezione di esempi di migliori pratiche.

—   Cultura e salute

Metodi di lavoro: eventuale conferenza; eventuali riunioni informali di funzionari dei ministeri della Cultura e della Salute; gruppo dell'MCA a breve termine sull'inclusione della cultura nelle politiche sanitarie — scambio di buone pratiche con particolare attenzione alla salute mentale.

Motivazione: le attività culturali possono sostenere la prevenzione delle malattie, la promozione della salute, la gestione e il trattamento delle malattie. Le attività culturali offrono un approccio olistico e hanno un impatto positivo sulle persone di ogni età e provenienza, migliorano la qualità di vita delle persone e accrescono la salute e il benessere generale delle persone e delle comunità. Si rileva inoltre un considerevole impatto economico. L'MCA può basarsi sui risultati dell'azione preparatoria del 2022 «Cultura per la salute» e su ricerche e lavori precedentemente svolti in materia.

Risultati attesi: sensibilizzare in merito agli effetti positivi della cultura e creare maggiore cooperazione intersettoriale tra i decisori; raccomandazioni tese all'attuazione di pratiche culturali partecipative, con particolare attenzione alla salute mentale; continuare la mappatura delle buone pratiche.

—   Gettare ponti: rafforzare i molteplici ruoli delle biblioteche quali porte di accesso e diffusori di opere culturali, competenze e valori europei

Metodi di lavoro: gruppo dell'MCA; seminari; conferenza

Motivazione: le biblioteche svolgono un ruolo chiave nel panorama democratico, sociale, culturale e dell'istruzione in Europa a tutti i livelli. Contribuiscono significativamente alle attività di costruzione della democrazia, coinvolgimento dei cittadini e partecipazione pubblica in tutta l'UE, comprese le zone rurali e remote, tra cui le regioni ultraperiferiche. Accolgono gruppi vari, elaborano programmi e attività che rispecchiano le attuali sfide della società e danno accesso a informazioni pluraliste e affidabili e a contenuti culturali vari in ambienti sicuri e accessibili. Rappresentano fondamentali porte di accesso a dati, conoscenze, ricerca e cultura locali e autoctoni.

Risultati attesi: avviare un dibattito globale e valutare settori per la promozione e il rafforzamento delle biblioteche; individuare differenti dimensioni e settori con potenziale e valutare le linee di finanziamento previste dai programmi dell'UE; riunire i responsabili politici e i professionisti delle biblioteche; valutare le possibilità di formazione e ulteriori attività per i professionisti

—   Protezione dei bambini e dei giovani dai contenuti dannosi sulle piattaforme digitali

Metodi di lavoro: seminari/tavole rotonde

Motivazione: al giorno d'oggi moltissimi bambini e giovani sono presenti sulle piattaforme digitali, il che da un lato offre un enorme potenziale positivo ma dall'altro aumenta il rischio di esposizione di gruppi vulnerabili a contenuti dannosi o a cattiva informazione nonché il rischio di dipendenza. È possibile basarsi sulla strategia europea per un'internet migliore per i ragazzi, sulla normativa sui servizi digitali e sulle norme in materia di protezione dei minori di cui alla direttiva sui servizi di media audiovisivi (direttiva AVMS). Inoltre, al fine di proteggere i bambini e i giovani dai contenuti dannosi, l'alfabetizzazione mediatica e la comprensione critica dei media e delle piattaforme rivestono particolare importanza e rilevanza.

Risultati attesi: individuare e sostenere le migliori pratiche per consentire la protezione e la responsabilizzazione online di bambini e giovani, sia negli Stati membri che a livello dell'UE.

—   Reperibilità di contenuti culturali europei diversificati nell’ambiente digitale

Metodi di lavoro: studio tecnico e/o seminario

Motivazione: la reperibilità dei contenuti culturali dipende dal modo in cui i dati sono stati prodotti e documentati, nonché dalla gestione dei contenuti da parte delle grandi piattaforme, che fungono da gatekeeper. I contenuti europei devono essere reperibili, senza limitarsi ad essere semplicemente disponibili online. È essenziale basarsi sui lavori e sulle consultazioni esistenti (ad esempio, Media Outlook, Osservatorio europeo dell'audiovisivo, Europeana), al fine di comprendere meglio l'impatto che le pratiche di priorizzazione dei contenuti, gli algoritmi di raccomandazione e le strategie di selezione hanno sulla diversità culturale e linguistica, e trovare soluzioni comuni per aumentare l'esposizione a contenuti online europei di alta qualità, compresi adeguati modelli di reddito basati sui dati.

Risultati attesi: raccomandazioni, esaminare progetti innovativi e strumenti specifici, ma anche le difficoltà di accesso ai contenuti (compreso per le persone con disabilità o a basso reddito), con particolare attenzione ai settori meno studiati e meno regolamentati come la musica o i libri.

c)   Cultura per il pianeta: sfruttare il potere della cultura

—   Statistiche culturali — rafforzare la resilienza nella cultura e attraverso la cultura

Metodi di lavoro: serie di seminari e/o attività di apprendimento tra pari; discussioni con Eurostat e gli istituti nazionali di statistica degli Stati membri dell'UE

Motivazione: la pandemia di COVID-19 ha messo in luce diverse sfide e vulnerabilità strutturali nei settori culturali e creativi. Importanti misure di sostegno sono già state adottate a livello nazionale e dell'UE, ma bisogna adoperarsi maggiormente, ad esempio potenziando lo scambio di migliori pratiche tra gli Stati membri e sviluppando una serie di statistiche culturali affidabili, comparabili in tutta l'UE, anche per quanto riguarda le disparità di genere nei settori culturali e creativi. È importante basarsi sui risultati del progetto pilota del 2022 «Misurare i settori culturali e creativi in Europa» e lavorare in stretta collaborazione con Eurostat.

Risultati attesi: scambiare migliori prassi tra gli Stati membri; individuare e sviluppare una serie di statistiche armonizzate e comparabili nell'UE che riguardano aspetti in materia di parità di genere, la dimensione del lavoro, il sostegno economico al settore, la partecipazione culturale, con ripartizioni socio-demografiche pertinenti.

—   Governance culturale

Metodi di lavoro: riunione di gruppi di riflessione, eventualmente seguita da conclusioni del Consiglio correlate

Motivazione: in questo momento il mondo sta affrontando una tutta una serie di rapidi cambiamenti. Servono pertanto nuovi modi di pensare e approcci innovativi; si ritengono inoltre necessari approcci trasversali e integrati alla governance culturale, basati sui recenti sviluppi, sulla ricerca e l'innovazione, al fine di porre la cultura al centro della vita pubblica.

Risultati attesi: sviluppare un nuovo modello di governance culturale che proponga approcci orientati al futuro per affrontare in modo olistico le sfide attuali.

—   Azione per il clima attraverso la cultura, comprese le arti e il patrimonio culturale

Metodi di lavoro: seguito alle relazioni 2022 dell'MCA; seminari, eventualmente seguiti da relative conclusioni del Consiglio.

Motivazione: la cultura, comprese le arti e il patrimonio culturale, può svolgere un ruolo fondamentale nel stimolare l'azione per il clima e nel promuovere modelli di consumo e produzione sostenibili. La cultura può svolgere un ruolo attivo nell'azione per il clima e stimolare un cambiamento di mentalità nei confronti della crisi climatica. Il nostro patrimonio culturale può essere salvaguardato attraverso la condivisione delle migliori pratiche su misure di protezione mirate e al tempo stesso può essere una fonte di buone pratiche e conoscenze in materia di adattamento ai cambiamenti climatici. La cooperazione dovrebbe basarsi sulle relazioni dell'MCA per quanto riguarda il rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale di fronte ai cambiamenti climatici e la dimensione culturale dello sviluppo sostenibile.

Risultati attesi: scambiare conoscenze sugli approcci artistici e culturali innovativi, comprese le misure a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, per affrontare la crisi climatica e contribuire a trasformare i comportamenti per affrontare la crisi climatica; portare avanti la ricerca finanziata dall'UE in materia.

—   Ambiente di vita di qualità per tutti

Metodi di lavoro: riunioni dei direttori europei delle politiche architettoniche (EDAP); promozione dell'iniziativa del nuovo Bauhaus europeo attraverso scambi nella rete di esperti a seguito dell'MCA; eventuale organizzazione di una conferenza europea sulle politiche architettoniche.

Motivazione: in linea con i lavori e la relazione del gruppo dell'MCA di esperti degli Stati membri dell'UE sugli investimenti in un'architettura e un ambiente di vita di qualità per tutti (2021) e con le conclusioni del Consiglio sulla cultura, l'architettura di qualità e l'ambiente edificato quali elementi chiave dell'iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo (2021), gli EDAP si riuniscono sotto ciascuna presidenza del Consiglio per valutare eventuali iniziative tese a conseguire un ambiente di vita di qualità per tutti, compresi coloro che vivono in zone rurali e remote, quali le regioni ultraperiferiche. Le riunioni degli EDAP potrebbero vertere in particolare su temi quali la qualità degli alloggi di domani, il restauro, la ristrutturazione e il riutilizzo adattivo del patrimonio culturale, e i miglioramenti dei concorsi e degli appalti pubblici nel settore dell'architettura. È essenziale creare sinergie con la rete del nuovo Bauhaus europeo.

Risultati attesi: scambiare buone pratiche tra gli EDAP; fare il punto sui quadri normativi esistenti e sulle pertinenti iniziative nel settore e avviare eventualmente un processo per monitorare e promuovere l'inclusione di norme di elevata qualità nelle politiche e nei programmi nuovi e riveduti; azioni connesse al nuovo Bauhaus europeo.

—   Salvaguardare il patrimonio a fronte di catastrofi naturali e provocate dall’uomo

Metodi di lavoro: attività di apprendimento tra pari (seminari, visite) e/o conferenza.

Motivazione: le catastrofi e le crisi naturali e provocate dall'uomo (quali i cambiamenti climatici, la pandemia di COVID-19 e la guerra russa contro l'Ucraina) richiedono maggiori competenze di valutazione dei rischi, una migliore preparazione alle catastrofi e azioni coordinate in un approccio trasversale al fine di salvaguardare il patrimonio culturale, compreso quello immateriale. Quando ci si basa su lavori esistenti, è necessario integrare maggiormente il patrimonio culturale nelle politiche e iniziative più ampie a tutti i livelli e utilizzare le piattaforme e i progetti di sviluppo europei comuni esistenti (ad es. il cloud collaborativo europeo al servizio del patrimonio culturale, HEREIN) ai fini dello scambio, della discussione e della condivisione di conoscenze e competenze in materia di preparazione ai rischi e gestione, recupero e ripristino del patrimonio culturale.

Risultati attesi: sviluppare le capacità e competenze dei portatori di interesse; elaborare un inventario completo dei pertinenti manuali, orientamenti e metodologie a livello europeo per agevolare l'efficace progettazione e attuazione delle misure di preparazione ai rischi e alle emergenze negli Stati membri e da parte loro.

—   Scambio di informazioni tra professionisti del patrimonio culturale e autorità competenti in materia di beni culturali sulla lotta contro il traffico illecito dei beni culturali

Metodi di lavoro: serie di seminari complementari al prossimo piano d'azione dell'UE contro il traffico illecito di beni culturali per il 2023-2027 e/o attività di apprendimento tra pari.

Motivazione: la legislazione dell'UE in materia di importazione ed esportazione di beni culturali si occupa delle sfide poste dal traffico illecito transfrontaliero relativamente alla protezione del patrimonio culturale. Le autorità competenti si trovano ad affrontare varie sfide (metodi di verifica, documentazione, analisi dei dati, comprensione del funzionamento del mercato dell'arte, ivi compreso il suo passaggio a internet ecc.). È essenziale garantire un'efficiente cooperazione tra tutti gli attori coinvolti, compresi i ministeri della Cultura, le istituzioni regionali e locali, i professionisti del patrimonio culturale, le autorità di contrasto, le forze speciali di polizia, le autorità doganali e giudiziarie e i professionisti del mercato dell'arte.

Risultati attesi: valutare e migliorare la cooperazione tra gli attori coinvolti; acquisire reciprocamente informazioni sui metodi di lavoro altrui; individuare rischi e problemi; lavorare a eventuali raccomandazioni per apportare miglioramenti.

d)   Cultura per i partenariati co-creativi: rafforzare la dimensione culturale delle relazioni esterne dell’UE

—   Governance dell’approccio strategico dell’UE alle relazioni culturali internazionali e del quadro d’azione

Metodi di lavoro: MCA a breve termine, riunioni di alti funzionari.

Motivazione: il ruolo della cultura nelle relazioni interne è sancito da una serie di recenti documenti fondamentali dell'UE. Il coordinamento e il superamento dei divari tra i vari portatori di interesse coinvolti nell'attuazione continua tuttavia a rappresentare una sfida a tutti i livelli, sia per l'UE che per gli Stati membri. È pertanto necessario strutturare la cooperazione tra tutti gli attori pertinenti e rafforzare la parità degli interessi, anche tra gli artisti e i professionisti della cultura. Tenendo presente il principio della co-creazione nelle relazioni esterne dell'UE, i metodi di lavoro devono essere adattati di continuo in vista dell'elaborazione di decisioni coerenti, anche per quanto riguarda la definizione di priorità regionali e tematiche (ad esempio nel contesto di partenariati con paesi candidati) o la preparazione di azioni faro dell'UE (ad es. fiere del libro, esposizioni universali, fiere e festival ecc.).

Risultati attesi: metodologia trasversale e inclusiva, comprese proposte di future strutture e metodi di lavoro che garantirebbero un processo di cooperazione culturale rafforzata, coerente e a lungo termine nelle relazioni culturali internazionali in cui siano coinvolti tutti i portatori di interesse.

—   Preservare il patrimonio culturale e rafforzare i settori culturali e creativi in Ucraina

Metodi di lavoro: riunioni di un gruppo di esperti guidato dalla Commissione o di un gruppo di riflessione e attività di apprendimento tra pari / formazione; riunioni con le rappresentanze permanenti.

Motivazione: la guerra russa contro l'Ucraina ha distrutto e danneggiato il patrimonio culturale e le istituzioni culturale ucraini e li ha esposti alla considerevole minaccia di ulteriori distruzioni e danni, oltre ad averli resi vittime di traffico illecito. È pertanto opportuno sostenere gli sforzi di conservazione e protezione. Il processo di ricostruzione e ripresa dovrebbe essere intrapreso rafforzando la capacità e le competenze ucraine e dovrebbe fondarsi su norme nazionali, internazionali ed europee, testi per la definizione di norme, principi (quali il nuovo Bauhaus europeo) e lezioni tratte, e dovrebbe essere coerente con i principi di qualità europei per gli interventi finanziati dall'UE con potenziale impatto sul patrimonio culturale (4). Analogamente gli attori e professionisti ucraini dei settori culturali e creativi hanno bisogno di sostegno in quanto continuano ad affrontare molte difficoltà nelle loro attività. In uno spirito di co-creazione, la cooperazione culturale con l'Ucraina dovrebbe pertanto essere tesa a rafforzare la resilienza dei settori culturali e creativi, come anche la loro capacità di mantenere viva la scena culturale e artistica.

Risultati attesi: valutazione di eventuali misure congiunte, sinergie e migliori pratiche per la conservazione, protezione e ricostruzione del patrimonio culturale e delle istituzioni culturali ucraini e per il sostegno ad attori dei settori culturali e creativi ucraini.

—   Il ruolo della cultura e dei professionisti della cultura nella promozione e nella difesa della democrazia e dei diritti umani in contesti fragili

Metodi di lavoro: eventuali riunioni congiunte con i pertinenti gruppi di lavoro del Consiglio; conferenza / seminario di valutazione congiunti con il Parlamento europeo, il Consiglio d'Europa, l'UNESCO e la società civile

Motivazione: la relazione annuale dell'UE sui diritti umani e la democrazia nel mondo 2021 del SEAE mette in evidenza il contesto globale caratterizzato da un regresso democratico e da diffuse violazioni dei diritti umani a livello internazionale. Ciò riguarda anche i professionisti dei settori culturali e creativi in paesi terzi impegnati nella difesa della democrazia, dei diritti umani, della libertà di espressione artistica ecc. Anche se l'UE promuove già il rispetto dei diritti e della diversità culturali nei paesi terzi, potrebbe essere opportuno valutare un sostegno più mirato e sistematico, tenendo conto dell'azione del Consiglio d'Europa, dell'UNESCO e del Parlamento europeo in questo settore.

Risultati attesi: panoramica completa delle circostanze, delle esigenze ecc. dei difensori dei diritti umani culturali


(1)  Comunità della conoscenza e dell'innovazione dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (https://eit.europa.eu/eit-community/eit-culture-creativity).

(2)  Gli orientamenti generali relativi ai metodi di lavoro figurano nell'allegato B.

(3)  https://en.unesco.org/creativity/governance/status-artist.

(4)  https://www.icomos.org/en/about-icomos/committees/regional-activities-europe/58799-european-quality-principles-for-eu-funded-interventions-with-potential-impact-upon-cultural-heritage


ALLEGATO A

Calendario indicativo del piano di lavoro UE per la cultura 2023-2026

Priorità

Azione

2023

2024

2025

2026

1o semestre

2o semestre

1o semestre

2o semestre

1o semestre

2o semestre

1o semestre

2o semestre

a)

Artisti e professionisti della cultura: rafforzare i settori culturali e creativi

Status e condizioni lavorative degli artisti e dei professionisti creativi e della cultura

piattaforma (CE)

 

seminario

tematico

 

seminario

tematico

 

seminario tematico

o

event. conferenza

 

Libertà artistica

conferenza della presidenza

conclusioni del Consiglio

 

 

 

 

 

 

 

Stimolare la trasformazione digitale dei settori culturali e creativi

 

 

conferenza della presidenza

event. conclusioni del Consiglio

 

 

 

 

 

Stimolare la transizione verde dei settori culturali e creativi, con particolare attenzione alla crisi energetica

valutazione – crisi energetica

 

MCA o seminari

 

 

 

Rafforzare la dimensione culturale e creativa nel settore europeo dei videogiochi

 

tavole rotonde e/o riunioni di gruppi di riflessione

 

 

 

 

 

Conclusioni del Consiglio sulla ripresa, la resilienza e la sostenibilità dei settori culturali e creativi

valutazione

 

 

 

 

 

 

Conclusioni del Consiglio sul rafforzamento degli scambi culturali attraverso la mobilità degli artisti e dei professionisti creativi e della cultura nonché attraverso il multilinguismo nell’era digitale

 

 

 

 

valutazione

 

 

b)

Cultura per i cittadini: accrescere la partecipazione culturale e il ruolo della cultura nella società

Cultura e promozione della democrazia: verso la cittadinanza culturale in Europa

(Presentazione dello studio CE 2022- programma di lavoro precedente)

 

 

apprendimento tra pari

event. conferenza

 

Cultura e salute

 

event. conferenza

event. riunione informale di funzionari

gruppo dell’MCA (breve termine)

 

 

 

 

Gettare ponti: rafforzare i molteplici ruoli delle biblioteche quali porte di accesso e diffusori di opere culturali, competenze e valori europei

seminario

gruppo dell’MCA

seminario

conferenza

 

Protezione dei bambini e dei giovani dai contenuti dannosi sulle piattaforme digitali

 

 

 

 

 

seminario

 

 

Reperibilità di contenuti europei diversificati nell’ambiente digitale

studio

event. seminario

 

 

 

c)

Cultura per il pianeta: sfruttare il potere della cultura

Statistiche culturali — rafforzare la resilienza nella cultura e attraverso la cultura

seminari/apprendimento tra pari e discussioni con Eurostat e gli istituti nazionali di statistica degli Stati membri dell’UE

Governance culturale

 

 

 

 

 

 

riunioni dei gruppi di riflessione

event. conclusioni del Consiglio

 

Azione per il clima attraverso la cultura, comprese le arti e il patrimonio culturale

 

 

event. seminario

 

event. seminario

 

seminario

event. conclusioni del Consiglio

portare avanti la ricerca finanziata dall’UE in materia

Ambiente di vita di qualità per tutti

riunioni degli EDAP

promuovere l’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo

event. conferenza

Salvaguardare il patrimonio a fronte di catastrofi naturali e provocate dall’uomo

 

 

apprendimento tra pari

event. conferenza

 

 

 

Scambio di informazioni tra professionisti del patrimonio culturale e autorità competenti in materia di beni culturali sulla lotta contro il traffico illecito dei beni culturali

 

seminario / apprendimento tra pari

seminario / apprendimento tra pari

seminario / apprendimento tra pari

 

 

 

 

d)

Cultura per i partenariati co-creativi: rafforzare la dimensione culturale delle relazioni esterne dell’UE

Governance dell’approccio strategico dell’UE alle relazioni culturali internazionali e del quadro d’azione

Riunioni di alti funzionari

 

MCA a breve termine

 

 

 

 

 

Preservare il patrimonio culturale e rafforzare i settori culturali e creativi in Ucraina

Riunioni di un gruppo di esperti guidato dalla Commissione o di un gruppo di riflessione

Attività di apprendimento tra pari / formazione

 

 

 

 

Riunioni con le rappresentanze permanenti

Il ruolo della cultura e dei professionisti della cultura nella promozione e nella difesa della democrazia e dei diritti umani in contesti fragili

 

 

Conferenza / seminario di valutazione congiunti (con il Parlamento europeo, il Consiglio d’Europa, l’UNESCO e la società civile)

 

 

 

 

Riunione congiunta con il pertinente gruppo di lavoro del Consiglio


ALLEGATO B

Orientamenti relativi a tutti i metodi di lavoro

Orientamenti generali

I metodi di lavoro previsti dal piano di lavoro sono flessibili e non si limitano a quelli elencati al capo III, punto 7.

La Commissione fornirà consulenza (ivi compresi studi e altre forme di contributi di esperti) e sostegno logistico relativamente ai metodi di lavoro proposti nel quadro del piano di lavoro, a seconda dei casi.

La partecipazione è volontaria e, se del caso, basata sulle nomine degli Stati membri. Norme specifiche si applicano ai gruppi di esperti e alle tavole rotonde della Commissione (si veda in appresso).

La Commissione metterà a disposizione uno spazio virtuale (per la comunicazione e la condivisione di documenti) per metodi di lavoro selezionati, se pertinente, fattibile e richiesto, così da consentire agli esperti di tenersi in contatto e discutere delle questioni pertinenti. Lo spazio virtuale sarà aperto alle persone nominate da tutti gli Stati membri e, se del caso, da altri paesi partecipanti.

Su richiesta, il Comitato per gli affari culturali sarà informato in merito ai progressi compiuti relativamente alle azioni del piano di lavoro.

Per ciascun risultato finale di ciascun metodo di lavoro previsto dal piano di lavoro sarà proposto, se del caso, un piano di distribuzione e comunicazione a livello europeo, nazionale e regionale.

Le raccomandazioni derivanti da ciascun metodo di lavoro saranno discusse dal Comitato per gli affari culturali e, se del caso, da altri organi preparatori competenti e, ove opportuno, presentate al Consiglio.

Saranno pubblicate relazioni finali su ciascun metodo di lavoro e una sintesi, non superiore a quattro pagine, sarà, se opportuno, tradotta dalla Commissione in tutte le lingue ufficiali dell'UE.

Metodo di coordinamento aperto (MCA)

L'MCA rappresenta un quadro per la cooperazione, lo scambio e la condivisione di buone pratiche tra gli Stati membri su determinati temi comuni e consente l'elaborazione di raccomandazioni non vincolanti.

Il mandato dell'MCA sarà messo a punto in sede di Comitato per gli affari culturali — se del caso con il contributo del gruppo «Audiovisivi e media» — sulla base di un progetto di mandato proposto dalla Commissione.

Il mandato può suggerire che terze parti, paesi terzi compresi, siano invitate a un gruppo dell'MCA (1).

Ciascun gruppo dell'MCA è responsabile della nomina del suo presidente o dei suoi copresidenti nella prima riunione del gruppo di esperti.

A seconda dell'argomento, il gruppo dell'MCA potrebbe essere incoraggiato a creare gruppi di discussione più piccoli e a utilizzare metodi partecipativi, se del caso.

Attività di apprendimento tra pari

Le attività di apprendimento tra pari dovrebbero permettere ai responsabili politici competenti, agli operatori del settore e/o ai pertinenti portatori di interesse di scambiare idee e conoscenze in merito a pratiche, strumenti e metodi di lavoro a livello nazionale, regionale o locale. Dovrebbero svolgersi in un contesto pratico con un forte approccio concreto.

Singoli Stati membri oppure un gruppo di Stati membri possono prendere l'iniziativa e fornire o chiedere consulenza in relazione a detto metodo di lavoro.

La Commissione può inoltre organizzare attività di apprendimento tra pari per gli operatori nazionali, regionali o locali.

Riunioni dei gruppi di riflessione

Le riunioni dei gruppi di riflessione dovrebbero rappresentare uno spazio in cui discutere di temi nuovi, di attualità o innovativi, oltre che fare brainstorming su piani o strategie. Il dibattito dovrebbe essere aperto e strettamente informale.

Singoli Stati membri oppure un gruppo di Stati membri, in cooperazione con i pertinenti portatori di interesse, possono prendere l'iniziativa e fornire consulenza o sostegno logistico in relazione a detto metodo di lavoro.

Il metodo può prevedere una sola riunione o una serie di riunioni, secondo quanto proposto dall'organo di iniziativa.

Esercizi di valutazione

L'obiettivo degli esercizi di valutazione è rivedere e valutare gli sviluppi e i risultati conseguiti relativamente a un tema concordato in sede di Comitato per gli affari culturali. Essi costituiscono inoltre un forum per tutte le parti coinvolte nella discussione.

Gli esercizi di valutazione possono assumere qualsiasi forma appropriata, ad esempio una riunione di esperti online, un questionario, una conferenza ecc.

Gruppi di esperti guidati dalla Commissione e tavole rotonde

I gruppi di esperti guidati dalla Commissione sono organi consultivi istituiti dalla Commissione al fine di fornire consulenza relativamente alla preparazione di atti legislativi e iniziative politiche (2). Gli esperti partecipanti sono selezionati conformemente alle norme interne della Commissione.

La Commissione può inoltre organizzare tavole rotonde con partecipanti selezionati su un tema concordato nel piano di lavoro dell'UE per la cultura.


(1)  Ai fini del presente piano di lavoro, per «paesi terzi» si intendono quelli di cui alle disposizioni degli articoli 9 e 10 del programma Europa creativa (regolamento (UE) 2021/818, GU L 189 del 28.5.2021, pagg. 34).

(2)  Registro dei gruppi di esperti della Commissionehttps://ec.europa.eu/transparency/expert-groups-register/screen/home?lang=it


ALLEGATO II

Principali riferimenti politici

Una nuova agenda strategica per l'UE 2019-2024 (adottata il 20 giugno 2019)

Comunicazione della Commissione «Una nuova agenda europea per la cultura», 22 maggio 2018 (COM(2018) 267 final)

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — I media europei nel decennio digitale: un piano d'azione per sostenere la ripresa e la trasformazione (COM(2020) 784 final)

Concetto sul patrimonio culturale nei conflitti e nelle crisi. Una componente per la pace e la sicurezza nell'azione esterna dell'Unione europea (aprile 2021)

Conferenza sul futuro dell'Europa — Relazione sul risultato finale" (maggio 2022)

Versione consolidata del trattato sull'Unione europea e del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, con particolare attenzione agli articoli 8, 10 e 167 TFUE (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 47)

Convenzione europea sulle infrazioni coinvolgenti i beni culturali (2017)

Conclusioni del Consiglio su «I media europei nel decennio digitale: un piano d'azione per sostenere la ripresa e la trasformazione (GU C 210 del 3.6.2021, pag. 1)

Conclusioni del Consiglio su un approccio strategico dell'UE alle relazioni culturali internazionali e un quadro d'azione (GU C 192 del 7.6.2019, pag. 6)

Conclusioni del Consiglio “Costruire una strategia europea per l'ecosistema delle industrie culturali e creative”, (GU C 160 del 13.4.2022, pag. 13)

Conclusioni del Consiglio sulla governance culturale (GU C 393/03 del 19.12.2012, pag. 8)

Conclusioni del Consiglio sulla cultura, l'architettura di qualità e l'ambiente edificato quali elementi chiave dell'iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo (GU CI 501 del 13.12.2021, pag. 13)

Conclusioni del Consiglio sull'approccio dell'UE al patrimonio culturale nei conflitti e nelle crisi (documento 9837/21)

dei professionisti creativi e della cultura nonché attraverso il multilinguismo nell'era digitale» (GU C 160 del 13.4.2022, pag. 20)

Conclusioni del Consiglio sulla gestione dei rischi nel settore del patrimonio culturale (GU C 186 del 5.6.2020, pag. 1)

Conclusioni del Consiglio sulla ripresa, la resilienza e la sostenibilità dei settori culturali e creativi (GU C 209 del 2.6.2021, pag. 3)

Conclusioni del Consiglio sul piano di lavoro per la cultura 2019-2022 (GU C 460 del 21.12.2018, pag. 12) e relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul piano di lavoro per la cultura 2019-2022 (COM/2022/317 final)

Conclusioni del Consiglio sulle giovani generazioni creative (GU C 189 del 5.6.2019, pag. 34)

Dichiarazione di Davos — Verso una Baukultur di alta qualità per l'Europa, 20-22 gennaio 2018

Decisione (UE) 2017/864 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, relativa a un Anno europeo del patrimonio culturale (2018) (GU L 131 del 20.5.2017, pag. 1)

Dichiarazione dei ministri europei responsabili della cultura, degli audiovisivi e dei media, riuniti ad Angers il 7 e 8 marzo 2022

Piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024 (JOIN(2020) 5 final)

Libro verde sul patrimonio culturale europeo «Mettere il patrimonio condiviso dell'Europa al centro del Green Deal europeo» (marzo 2021)

Risoluzione del Parlamento europeo del 17 settembre 2020 sulla ripresa culturale dell'Europa (2020/2708(RSP))

Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2021 sulla situazione degli artisti e la ripresa culturale nell'Unione europea (2020/2261(INI))

Convenzione quadro sul valore del patrimonio culturale per la società (convenzione di Faro, 2005)

Dichiarazione dei leader del G20 di Roma

Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio — Verso una strategia dell'Unione europea per le relazioni culturali internazionali (JOIN/2016/029 final)

Dichiarazione ministeriale sulla cultura in tempi di crisi COVID-19 (aprile 2020)

Carta di Porto Santo (2021)

Raccomandazione CM/Rec (2017) agli Stati membri sulla «Strategia per il patrimonio culturale europeo nel XXI secolo» (2017)

Regolamento (UE) 2021/818 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce il programma Europa creativa (2021-2027) (GU L 189 del 28.5.2021, pag. 34)

Risoluzione del Consiglio dell'Unione europea e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sulla dimensione culturale dello sviluppo sostenibile (GU C 410 del 6.12.2019, pag. 1)

Carta di Roma (2020)

Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile" (A/RES/70/1)

Convenzione UNESCO del 2005 sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali

Convenzione UNESCO per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, corredata di regolamenti per l'esecuzione della convenzione (L'Aia, 14 maggio 1954)

Dichiarazione per la cultura, Mondiacult, UNESCO (Città del Messico, 30 settembre 2022)

Risoluzione 2347 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Biblioteca digitale dell'UNESCO, 2017, CL/4210)