13.8.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 204/53 |
DECISIONE (PESC) 2018/1126 DEL CONSIGLIO
del 10 agosto 2018
recante modifica della decisione 2013/184/PESC relativa a misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato dell'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 22 aprile 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/184/PESC (1) relativa a misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania. |
(2) |
Il 25 giugno 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/900 (2), che ha aggiunto sette persone nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato della decisione 2013/184/PESC. |
(3) |
Sono state ricevute informazioni aggiornate per varie voci dell'elenco. |
(4) |
È opportuno modificare di conseguenza l'allegato della decisione 2013/184/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato della decisione 2013/184/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 10 agosto 2018
Per il Consiglio
Il presidente
G. BLÜMEL
(1) Decisione 2013/184/PESC del Consiglio, del 22 aprile 2013, relativa a misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania e che abroga la decisione 2010/232/PESC (GU L 111 del 23.4.2013, pag. 75).
(2) Decisione (PESC) 2018/900 del Consiglio, del 25 giugno 2018, recante modifica della decisione 2013/184/PESC relativa a misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania (GU L 160 I del 25.6.2018, pag. 9).
ALLEGATO
Le voci 1, 3, 4 e 5 nell'elenco delle persone ed entità riportato nell'allegato della decisione 2013/184/PESC sono sostituite dalle voci seguenti:
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
«1. |
Aung Kyaw Zaw |
Data di nascita: 20 agosto 1961 Passaporto n.: DM000826 Data di rilascio: 22 novembre 2011 Data di scadenza: 21 novembre 2021 Numero di identificazione militare: BC 17444 |
Il tenente generale Aung Kyaw Zaw è stato il comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 3 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dall'agosto 2015 alla fine del 2017. L'Ufficio Operazioni speciali n. 3 era incaricato di supervisionare il Comando Ovest e, in tale contesto, il tenente generale Aung Kyaw Zaw è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse durante tale periodo dal Comando Ovest nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya. |
25.6.2018 |
3. |
Than Oo |
Data di nascita: 12 ottobre 1973 Numero di identificazione militare: BC 25723 |
Il Brigadier Generale Than Oo è comandante della 99a divisione d'infanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dalla 99a divisione d'infanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya. |
25.6.2018 |
4. |
Aung Aung |
Numero di identificazione militare: BC 23750 |
Il Brigadier Generale Aung Aung è comandante della 33a divisione d'infanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dalla 33a divisione d'infanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya. |
25.6.2018 |
5. |
Khin Maung Soe |
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Il Brigadier Generale Khin Maung Soe è comandante del comando operativo militare 15, a volte noto come 15a divisione d'infanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadav), che comprende il battaglione d'infanteria n. 564. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dal comando operativo militare 15, in particolare dal battaglione d'infanteria n. 564, nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya. |
25.6.2018» |