6.3.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 63/46


DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2018/332 DEL CONSIGLIO

del 5 marzo 2018

che attua la decisione 2013/798/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,

vista la decisione 2013/798/PESC del Consiglio, del 23 dicembre 2013, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana (1), in particolare l'articolo 2 quater,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 23 dicembre 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/798/PESC.

(2)

Il 16 febbraio 2018 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, istituito a norma della risoluzione 2127 (2013) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha aggiornato le informazioni relative a una persona soggetta a misure restrittive.

(3)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato della decisione 2013/798/PESC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'allegato della decisione 2013/798/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 5 marzo 2018

Per il Consiglio

Il presidente

N. DIMOV


(1)  GU L 352 del 24.12.2013, pag. 51.


ALLEGATO

Nell'allegato della decisione 2013/798/PESC, nella sezione «A. Persone», la voce relativa alla persona elencata in appresso è sostituita dalla seguente:

«1.

François Yangouvonda BOZIZÉ [alias: a) Bozizé Yangouvonda; b) Samuel Peter Mudde (nato il 16 dicembre 1948 a Izo, Sud Sudan)]

Titolo: a) ex capo di Stato della Repubblica centrafricana; b) professore

Data di nascita: a) 14 ottobre 1946; b) 16 dicembre 1948

Luogo di nascita: a) Mouila, Gabon; b) Izo, Sud Sudan

Cittadinanza: a) Repubblica centrafricana; b) Sud Sudan

Passaporto n.: D00002264, rilasciato l'11 giugno 2013 (rilasciato dal ministro degli affari esteri a Giuba, Sud Sudan. Scade l'11 giugno 2017. Passaporto diplomatico rilasciato a nome di Samuel Peter Mudde)

N. di identificazione nazionale: M4800002143743 (numero personale sul passaporto)

Indirizzo: Uganda.

Data della designazione ONU: 9 maggio 2014.

Altre informazioni: Nome della madre: Martine Kofio. Link all'avviso speciale Interpol-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5802796

Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

Bozizé è stato inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 36 della risoluzione 2134 (2014) in quanto tra coloro che “intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la stabilità o la sicurezza della Rca”.

Informazioni supplementari

Bozizé, unitamente ai suoi sostenitori, ha incoraggiato l'attacco del 5 dicembre 2013 a Bangui. Da allora, ha continuato a cercare di avviare operazioni di destabilizzazione al fine di mantenere le tensioni nella capitale della Rca. Bozizé avrebbe creato il gruppo di miliziani anti-balaka prima di fuggire dalla Rca il 24 marzo 2013. In un comunicato, Bozizé ha chiesto alle sue milizie di perpetrare atrocità contro il regime attuale e gli islamisti. Bozizé avrebbe fornito assistenza finanziaria e materiale ai miliziani che operano per destabilizzare la transizione in corso e riportare Bozizé al potere. La maggior parte degli elementi anti-balaka sono membri delle forze armate centrafricane dispersi nelle campagne in seguito al colpo di Stato e successivamente riorganizzati da Bozizé. Bozizé e i suoi sostenitori controllano oltre la metà delle unità anti-balaka.

Le forze leali a Bozizé, armate con fucili d'assalto, mortai e lanciarazzi, sono state sempre più coinvolte in rappresaglie contro la popolazione musulmana della Rca. La situazione nella Repubblica centrafricana si è rapidamente deteriorata dopo l'attacco perpetrato il 5 dicembre 2013 a Bangui dalle forze anti-balaka, che ha fatto oltre 700 morti.».