13.1.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 12/20


Rettifica alla dichiarazione comune sulle priorità legislative per il periodo 2018-2019

( Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 446 del 29 dicembre 2017 )

(2018/C 12/11)

La dichiarazione congiunta pubblicata a pagina 1 deve leggersi come segue:

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Dichiarazione congiunta sulle priorità legislative per il periodo 2018-2019

Il futuro dell’Europa è nelle nostre mani. Convinti che l’Unione europea è il migliore strumento per conseguire i nostri obiettivi, continueremo a lavorare insieme per rendere la nostra Unione più forte, più unita e più democratica negli anni a venire.

L’Europa sta riacquistando le forze e dobbiamo approfittare di questo rinnovato slancio. A circa 18 mesi dalle prossime elezioni europee, che rappresentano per gli elettori un momento democratico fondamentale in cui valutare l’efficacia dell’Unione, è giunta l’ora di dimostrare che l’Europa può produrre risultati per i suoi cittadini quando e dove risulta importante.

La dichiarazione comune sulle priorità legislative dell’UE per il 2017, la prima dalla sua istituzione in virtù dell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016, si è rivelata uno strumento valido per mantenere l’attenzione politica sulle proposte chiave che maggiormente necessitano di risultati, e dovrebbe essere prolungata fino alle elezioni europee.

Le tre istituzioni convengono di mettere a punto un programma positivo per un’UE più inclusiva e più unita e un nuovo quadro finanziario lungimirante per il periodo successivo al 2020, al fine di sostenere gli obiettivi dell’Unione e garantire il giusto equilibrio tra le politiche dell’UE nell’interesse dei cittadini. Fortemente determinati a ottenere risultati, tratteremo in via prioritaria le seguenti iniziative nell’ambito del processo legislativo, al fine di assicurare progressi sostanziali e, ove possibile, la loro realizzazione prima della fine del 2019:

1.

Tutelare meglio la sicurezza dei nostri cittadini, assicurando che le autorità degli Stati membri siano a conoscenza di chi attraversa le nostre frontiere esterne comuni, garantendo l’interoperabilità dei sistemi di informazione dell’UE per la gestione della sicurezza, dei casellari giudiziari, delle frontiere e della migrazione, rafforzando i nostri strumenti di lotta al terrorismo e al riciclaggio di denaro e migliorando la competitività e l’innovazione dell’industria della difesa dell’Unione attraverso un Fondo europeo per la difesa;

2.

Riformare e sviluppare la nostra politica migratoria in uno spirito di responsabilità e solidarietà, inclusa la riforma del sistema europeo comune di asilo, compreso il meccanismo Dublino, e il pacchetto sulla migrazione legale;

3.

Dare nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e agli investimenti modernizzando gli strumenti di difesa commerciale dell’UE, realizzando progressi in materia di controllo degli investimenti diretti esteri nell’UE; migliorando la gestione dei rifiuti in un’economia circolare, compiendo sforzi di approfondimento della nostra unione economica e monetaria e portando a termine la nostra Unione bancaria in modo da bilanciare la ripartizione del rischio e la riduzione del rischio;

4.

Dedicarsi alla dimensione sociale dell’Unione europea, lavorando per migliorare il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, tutelando i lavoratori dai rischi per la salute sul luogo di lavoro, garantendo a tutti un trattamento equo sui nostri mercati del lavoro mediante norme modernizzate sul distacco dei lavoratori e migliorando la loro applicazione transfrontaliera;

5.

Concretizzare il nostro impegno a realizzare un mercato unico digitale connesso, portando a termine la modernizzazione delle norme per il settore delle comunicazioni elettroniche, definendo standard più elevati di tutela dei consumatori per le vendite on line e a distanza di beni digitali e fisici e rafforzando la cibersicurezza;

6.

Tener fede al nostro obiettivo di un’Unione dell’energia ambiziosa e di politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici, segnatamente attuando il quadro 2030 per il clima e l’energia, continuando a dare seguito all’accordo di Parigi, anche attraverso una normativa sull’energia pulita per tutti gli europei e sulla mobilità pulita;

7.

Sviluppare ulteriormente la legittimità democratica a livello dell’UE migliorando il funzionamento dell’iniziativa dei cittadini europei e aumentando la trasparenza del finanziamento dei partiti politici.

Inoltre, conveniamo sulla necessità di progredire anche relativamente alle seguenti questioni importanti:

perseguire il nostro impegno a favore dei valori comuni europei, della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali, rafforzare la legittimità democratica dell’UE, compreso il nostro impegno comune ad opporci alla discriminazione e alla xenofobia;

perseguire una politica commerciale solida, aperta e disciplinata da regole, nella ferma convinzione che il commercio contribuisca a creare ricchezza e posti di lavoro;

lottare contro la frode fiscale, l’evasione fiscale e l’elusione fiscale, nonché garantire una fiscalità valida ed equa;

garantire l’equità e un adeguato livello di protezione sociale e diritti sociali, in linea con i 20 principi fondamentali del pilastro dei diritti sociali;

rafforzare il ruolo dell’UE nella tutela e nella difesa dei nostri interessi al di là delle sue frontiere e nel contribuire alla stabilità, alla sicurezza e alla pace;

garantire un elevato livello di protezione dei dati, dei diritti digitali e delle norme etiche, pur cogliendo i benefici ed evitando i rischi degli sviluppi in materia di intelligenza artificiale e di robotica.

Le tre istituzioni convengono inoltre di continuare a lavorare su tutte le proposte in sospeso.

Benché siano stati compiuti notevoli progressi nella realizzazione delle proposte prioritarie individuate nella dichiarazione comune del 2017, siamo determinati a portare a termine il compito che ci siamo assunti. Continueremo a lavorare alle proposte che sono state presentate dal dicembre 2016. Ci occuperemo inoltre delle proposte legislative riportate nel programma di lavoro della Commissione per il 2018.

Ribadiamo il nostro impegno a promuovere la corretta attuazione e applicazione della legislazione vigente.

Noi, in qualità di presidente del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea, seguiremo costantemente l’attuazione tempestiva ed efficace della presente dichiarazione comune.

Antonio TAJANI

presidente del Parlamento europeo

Jüri RATAS

Presidente del Consiglio

Jean-Claude JUNCKER

presidente della Commissione europea

Dichiarazione del Consiglio

Per quanto riguarda il riferimento nella dichiarazione comune al completamento dell’unione bancaria, si ricordano le conclusioni del Consiglio Ecofin del 17 giugno 2016 relative a una tabella di marcia per il completamento dell’unione bancaria. Il Consiglio ribadisce il proprio impegno a favore di detta tabella di marcia e sottolinea la necessità di completare l’unione bancaria in termini di riduzione e condivisione dei rischi nel settore finanziario, nell’opportuna sequenza, come indicato in tali conclusioni.

Dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo sulla riforma del sistema delle risorse proprie dell'Unione

Fatto salvo l'articolo 311 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Parlamento europeo è impegnato nella riforma del sistema delle risorse proprie dell'Unione, sulla base delle raccomandazioni del gruppo ad alto livello sulle risorse proprie. In questo contesto il Parlamento europeo sottolinea la necessità di proposte legislative globali sulle risorse proprie dell'Unione, congiuntamente al prossimo quadro finanziario pluriennale. Le entrate e le spese dell'Unione dovrebbero essere trattate in parallelo.

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