9.2.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 39/12


REGOLAMENTO (UE) N. 99/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

del 15 gennaio 2013

relativo al programma statistico europeo 2013-2017

(Testo rilevante ai fini del SEE e per la Svizzera)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 338, paragrafo 1,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (1),

considerando quanto segue:

(1)

Dati empirici e statistiche attendibili sono assolutamente indispensabili per misurare i progressi e valutare l’efficacia delle politiche e dei programmi dell’Unione, in particolare nel contesto della strategia Europa 2020 definita nella comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010 intitolata «Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (strategia Europa 2020).

(2)

Ai sensi del regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee (2), dovrebbe essere istituito un programma statistico europeo pluriennale («programma pluriennale») volto a definire un quadro di riferimento per il finanziamento delle azioni dell’Unione.

(3)

Conformemente al regolamento (CE) n. 223/2009, il programma pluriennale dovrebbe definire il quadro per lo sviluppo, la produzione e la diffusione di statistiche europee, nonché i principali settori e gli obiettivi delle azioni previste per un periodo non superiore a cinque anni. Esso dovrebbe stabilire le priorità riguardo alle esigenze di informazione ai fini dello svolgimento delle attività dell’Unione. Tali esigenze dovrebbero essere valutate tenendo in considerazione le risorse occorrenti, sia a livello nazionale sia di Unione, per produrre le statistiche necessarie, nonché l’onere di risposta e i relativi costi per i rispondenti, prestando particolare attenzione al rapporto costi-efficacia.

(4)

Lo sviluppo, la produzione e la diffusione di statistiche europee nell’ambito del quadro legislativo del programma pluriennale dovrebbero essere realizzati mediante una stretta e coordinata collaborazione all’interno del Sistema statistico europeo (SSE) tra l’autorità statistica dell’Unione, vale a dire la Commissione (Eurostat), gli istituti nazionali di statistica e le altre autorità nazionali designate dagli Stati membri (3) (collettivamente «autorità statistiche nazionali»). L’indipendenza professionale degli istituti nazionali di statistica e della Commissione (Eurostat) è essenziale ai fini della produzione di dati statistici affidabili e di elevata qualità.

(5)

Al fine di migliorare la qualità delle statistiche europee è assolutamente indispensabile una cooperazione più stretta tra la Commissione (Eurostat) e gli istituti nazionali di statistica. Tale più stretta cooperazione dovrebbe incentrarsi principalmente sulla fornitura di formazione metodologica supplementare in ambito statistico e in materie affini, sullo sviluppo e la diffusione delle migliori prassi nell’ambito dell’SSE, nonché sul reciproco scambio di personale tra gli Stati membri e la Commissione (Eurostat).

(6)

L’attuazione del programma pluriennale costituisce un’occasione per produrre statistiche europee armonizzate, al fine di contribuire allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione di informazioni statistiche comuni, comparabili e attendibili a livello di Unione.

(7)

Statistiche di elevata qualità sviluppate, prodotte e diffuse nel quadro del programma pluriennale sono essenziali per un processo decisionale basato su dati fattuali, dovrebbero essere disponibili tempestivamente e dovrebbero contribuire all’attuazione delle politiche dell’Unione, come previsto nel trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e nella strategia Europa 2020, nonché di altre politiche incluse nelle priorità strategiche della Commissione per il periodo 2010-2014, vale a dire governance economica integrata e rafforzata, cambiamenti climatici, riforma della politica agricola, crescita e coesione sociale, uguaglianza di genere, Europa dei cittadini e globalizzazione. Esse dovrebbero essere promosse attraverso azioni finanziate nell’ambito del programma pluriennale laddove l’Unione può assicurare un evidente valore aggiunto e che mirino a garantire che gli indicatori economici, sociali e ambientali siano trattati in condizioni di parità.

(8)

Nel definire i settori statistici da sviluppare, dovrebbero essere presi in considerazione gli obiettivi del regolamento (UE) n. 691/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2011, relativo ai conti economici ambientali europei (4), che si riferiscono allo sviluppo di nuovi moduli di contabilità economica ambientale.

(9)

Inoltre, negli studi statistici si dovrebbe prestare particolare attenzione all’impatto dei programmi di risanamento di bilancio sui lavoratori e gli altri cittadini. La raccolta dei dati statistici dovrebbe avvenire in modo tale da garantire la visibilità degli sviluppi in ogni Stato membro, ad esempio in tema di disoccupazione, entità e variazioni dei trasferimenti sociali, numero e qualità dei posti di lavoro, mobilità del lavoro all’interno degli Stati membri, all’interno dell’Unione nonché tra l’Unione e i paesi terzi, nonché di variazioni socio-geografiche della struttura retributiva e delle misure per la formazione.

(10)

Negli ultimi anni l’SSE ha dovuto far fronte a numerose sfide. Primo, la mancanza di statistiche nazionali di elevata qualità può avere effetti nocivi per gli Stati membri e sull’Unione in generale. Dati statistici sistematicamente precisi e di elevata qualità, prodotti dagli istituti nazionali di statistica professionalmente indipendenti, sono quindi assolutamente indispensabili per la definizione delle politiche a livello nazionale e dell’Unione, in particolare nel contesto dei meccanismi di vigilanza della zona euro.

(11)

Secondo, la necessità di statistiche europee è in costante aumento ed è improbabile che tale tendenza subisca un’inversione in futuro. La globalizzazione economica rappresenta una sfida specifica, che richiede l’elaborazione di nuove metriche per misurare le catene globali del valore in modo coordinato a livello internazionale, così da fornire un quadro più preciso della crescita economica e della creazione di posti di lavoro.

(12)

Terzo, la natura delle esigenze è in continua evoluzione e richiede una maggiore sinergia tra settori statistici.

(13)

Quarto, disaggregazioni appropriate dei dati disponibili possono semplificare il monitoraggio degli effetti della crisi economica e finanziaria e dell’impatto che l’attuazione delle politiche ha sui cittadini, compresi i più vulnerabili.

(14)

Quinto, è cambiata la natura delle statistiche. Queste ultime non rappresentano più semplicemente una fonte di informazione in vista della definizione delle politiche, collocandosi ormai al centro del processo decisionale. Un processo decisionale basato su dati fattuali necessita di statistiche che soddisfino criteri di elevata qualità correlati agli obiettivi specifici da esse perseguiti; esiste inoltre una crescente esigenza di statistiche multidimensionali complesse a sostegno di politiche complesse. Al fine di rispondere adeguatamente a esigenze legate alla definizione di politiche è necessario disporre, ove opportuno, di dati disaggregati per genere.

(15)

Sesto, a seguito della comparsa sul mercato dell’informazione di nuovi operatori, alcuni dei quali forniscono informazioni quasi in tempo reale, la priorità per l’SSE in futuro è costituita dall’elevata qualità, compresa la tempestività.

(16)

Settimo, i vincoli di bilancio a livello sia nazionale sia dell’Unione, nonché la necessità di un ulteriore alleggerimento dell’onere gravante sulle imprese e sui cittadini rendono la situazione ancora più complessa.

(17)

La comunicazione della Commissione del 10 agosto 2009 sul metodo di produzione delle statistiche UE: una visione per il prossimo decennio e la strategia dell’SSE per la sua applicazione rispondono a tali sette sfide, attraverso una ristrutturazione delle modalità di funzionamento dell’SSE al fine di renderlo più efficiente e più flessibile. L’applicazione di tale comunicazione costituisce l’elemento centrale del programma pluriennale nel contesto della strategia comune dell’SSE.

(18)

Al fine di assicurare l’integrità e la qualità nella gestione delle fasi di sviluppo, produzione e diffusione di statistiche europee in applicazione del presente regolamento, è opportuno che gli istituti nazionali di statistica e la Commissione (Eurostat) adottino tutte le misure necessarie per preservare la fiducia dei cittadini nelle statistiche e per consentire un’applicazione più rigorosa del vigente Codice delle statistiche europee e della comunicazione della Commissione del 15 aprile 2011 intitolata «Rafforzamento della gestione della qualità delle statistiche europee», rispettando al contempo i principi ivi contenuti.

(19)

Allo scopo di far corrispondere meglio le limitate risorse a disposizione dei produttori nazionali ed europei per la generazione di statistiche europee al crescente bisogno di statistiche, la fase di preparazione dei programmi di lavoro annuali della Commissione, che specificano nel dettaglio il programma pluriennale, dovrebbe comprendere una sistematica e approfondita revisione delle priorità statistiche al fine di ridurre le esigenze meno importanti e semplificare i processi esistenti, migliorando nel contempo l’attendibilità delle statistiche ufficiali e salvaguardandone gli elevati standard qualitativi. Dovrebbe inoltre essere preso in considerazione l’onere gravante sui rispondenti, siano essi imprese, unità delle amministrazioni centrali, regionali o locali, famiglie o singoli individui. Il processo dovrebbe svolgersi in stretta cooperazione tanto con gli utilizzatori quanto con i produttori di statistiche europee.

(20)

In tale contesto è opportuno assicurare una ragionevole ripartizione degli oneri finanziari tra il bilancio dell’Unione e quello degli Stati membri. Di conseguenza, in aggiunta alla dotazione finanziaria fissata dal presente regolamento, le autorità statistiche nazionali dovrebbero ricevere a livello nazionale i finanziamenti necessari alla realizzazione delle singole azioni statistiche previste per l’attuazione del programma pluriennale.

(21)

In considerazione dell’onere di conformità, in particolare per gli Stati membri più piccoli, è opportuno che la Commissione (Eurostat) possa fornire assistenza e consulenza tecnica agli Stati membri per aiutarli a far fronte ai vincoli della ricerca e ai principali ostacoli metodologici, nell’ottica di assicurare la conformità e la fornitura di dati di elevata qualità.

(22)

È inoltre opportuno che la dotazione finanziaria del programma pluriennale sia assegnata in modo tale da coprire le spese necessarie per migliorare il processo di produzione di statistiche europee di elevata qualità e la capacità di realizzarlo, nonché per le esigenze di formazione degli esperti nazionali in statistica.

(23)

È opportuno che i contributi finanziari dell’Unione sostengano azioni finalizzate allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione delle statistiche europee come stabilito nel presente regolamento. Tali contributi dovrebbero assumere la forma di sovvenzioni, di appalti pubblici o di qualsiasi altro intervento necessario ai fini del conseguimento degli obiettivi del programma pluriennale. In tale contesto, l’impiego di somme forfettarie dovrebbe costituire uno degli strumenti principali per semplificare la gestione delle sovvenzioni.

(24)

Ai sensi dell’articolo 15 del regolamento (CE) n. 223/2009, dovrebbe essere sviluppata una struttura finanziaria adeguata a sostegno di reti di collaborazione.

(25)

È opportuno adottare disposizioni ai fini dell’apertura del programma pluriennale alla partecipazione dei paesi dell’Associazione europea di libero scambio che partecipano allo Spazio economico europeo («paesi SEE/EFTA») e della Svizzera. Dovrebbero inoltre essere adottate disposizioni per aprire il programma pluriennale alla partecipazione di altri paesi, in particolare i paesi limitrofi dell’Unione, i paesi che hanno presentato la propria candidatura a divenire membri dell’Unione, i paesi candidati e quelli in via di adesione.

(26)

Nel contesto dell’attuazione del programma pluriennale dovrebbe essere incoraggiata, ove appropriato, la collaborazione con i paesi terzi che non partecipano al programma pluriennale, tenuto conto di tutti i pertinenti accordi stipulati, o di eventuali accordi previsti, tra tali paesi e l’Unione.

(27)

Per poter essere considerati decisioni di finanziamento ai sensi dell’articolo 84, paragrafo 3, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione (5) («regolamento finanziario»), i programmi di lavoro annuali adottati dalla Commissione per l’attuazione del programma pluriennale devono precisare gli obiettivi perseguiti, i risultati previsti, il metodo di attuazione seguito e il loro importo complessivo. Essi devono inoltre contenere una descrizione delle azioni da finanziare, un’indicazione dell’importo assegnato a ciascuna azione e un calendario di attuazione indicativo. È auspicabile che essi indichino anche la pertinenza degli obiettivi perseguiti rispetto ai bisogni degli utilizzatori e un piano progettuale. Per le sovvenzioni essi dovrebbero includere le priorità, i criteri di valutazione fondamentali e il tasso massimo di cofinanziamento. Inoltre, i programmi di lavoro annuali dovrebbero includere indicatori appropriati per i risultati del monitoraggio.

(28)

Poiché l’obiettivo del presente regolamento, vale a dire l’istituzione del programma pluriennale, non può essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri e può dunque essere conseguito meglio a livello di Unione, quest’ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.

(29)

Conformemente al principio della sana gestione finanziaria si è proceduto a una valutazione ex ante al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza nel perseguimento degli obiettivi da parte del programma pluriennale e di inserire vincoli di bilancio fin dalla fase della sua concezione. Il valore e l’impatto dei provvedimenti adottati nell’ambito del programma pluriennale dovrebbero essere regolarmente monitorati e valutati, anche da valutatori indipendenti esterni. Ai fini della valutazione del programma pluriennale sono stati formulati obiettivi misurabili e sono stati sviluppati indicatori.

(30)

Per il 2013, il presente regolamento definisce uno stanziamento finanziario per il programma pluriennale, il quale, nell’ambito della procedura di bilancio annuale, deve costituire il riferimento principale per l’autorità di bilancio ai sensi del punto 37 dell’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (6).

(31)

Oltre alla dotazione finanziaria fissata dal presente regolamento, le singole azioni statistiche intese ad attuare il programma pluriennale, comprendenti anche azioni sotto forma di accordi tra le autorità statistiche nazionali e la Commissione (Eurostat), dovrebbero beneficiare, per quanto possibile, di un appropriato finanziamento a livello nazionale.

(32)

La valutazione d’impatto del presente regolamento, che indica i risparmi sui costi per l’Unione e per gli Stati membri, costituisce la base degli impegni finanziari per il programma pluriennale. I risparmi sui costi saranno generati, in particolare, da nuovi metodi di produzione delle statistiche europee derivanti da sviluppi nei settori della tecnologia dell’informazione e della comunicazione.

(33)

Gli interessi finanziari dell’Unione dovrebbero essere tutelati durante l’intero ciclo di spesa attraverso misure proporzionate, ivi comprese la prevenzione, l’individuazione e l’investigazione di irregolarità, il recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati e, se del caso, sanzioni.

(34)

Al fine di assicurare la continuità delle attività statistiche previste nell’ambito del programma pluriennale per l’intero anno 2013 e al fine di assicurare la certezza del diritto, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore il giorno della pubblicazione e dovrebbe applicarsi a decorrere dal 1o gennaio 2013. La data di applicazione del presente regolamento dovrebbe fornire, in particolare, una giustificazione per i pagamenti effettuati al personale a contratto e le attività svolte nell’ambito del programma.

(35)

In conformità del regolamento (CE) n. 223/2009, il progetto del programma pluriennale è stato presentato per esame preventivo al comitato del sistema statistico europeo, al comitato consultivo europeo di statistica istituito con la decisione n. 234/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (7) e al comitato delle statistiche monetarie, finanziarie e della bilancia dei pagamenti istituito con la decisione 2006/856/CE del Consiglio (8),

HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Istituzione del programma statistico europeo

È istituito il programma statistico europeo per il periodo 2013-2017 («programma»).

Articolo 2

Valore aggiunto

Il programma rappresenta il valore aggiunto costituito dalla garanzia che le statistiche europee sono focalizzate sulle informazioni necessarie per concepire, attuare, monitorare e valutare le politiche dell’Unione. Inoltre, esso concorre all’utilizzo efficace delle risorse mediante la promozione di azioni che prestano un contributo fondamentale allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione di informazioni statistiche armonizzate, comparabili, attendibili, di facile utilizzo e accessibili, sulla base di norme uniformi e principi comuni enunciati nel Codice delle statistiche europee («codice») adottato dal comitato del sistema statistico europeo (CSSE), in particolare i criteri di qualità di pertinenza, precisione e affidabilità, tempestività e puntualità, accessibilità e chiarezza nonché coerenza e comparabilità.

Articolo 3

Ambito di applicazione

1.   Il presente regolamento definisce il quadro di programmazione ai fini dello sviluppo, della produzione e della diffusione delle statistiche europee, i principali settori e gli obiettivi delle azioni previste per il periodo 2013-2017, conformemente agli articoli 13 e 14 del regolamento (CE) n. 223/2009.

2.   Il programma non riguarda le misure adottate dal programma finalizzato ad ammodernare le statistiche europee sulle imprese e sugli scambi («programma MEETS»), istituito con decisione n. 1297/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (9), fino al 31 dicembre 2013, data di scadenza del programma MEETS, ma include gli obiettivi nel settore delle statistiche sulle imprese e sugli scambi commerciali da realizzare tra il 2014 e il 2017.

Articolo 4

Obiettivi

1.   L’obiettivo generale del programma è che il sistema statistico europeo (SSE) continui ad essere il principale fornitore di statistiche di elevata qualità sull’Europa.

2.   Tenendo presenti le risorse disponibili a livello sia nazionale sia dell’Unione nonché l’onere di risposta, i seguenti obiettivi specifici sono perseguiti nelle azioni statistiche intraprese in vista dell’attuazione del programma:

—   obiettivo 1: fornire informazioni statistiche in maniera tempestiva, al fine di promuovere lo sviluppo, il monitoraggio e la valutazione delle politiche dell’Unione, rispecchiando adeguatamente le priorità e al contempo mantenendo un equilibrio tra i settori economico, sociale e ambientale e rispondendo alle esigenze di una vasta gamma di utilizzatori delle statistiche europee, compresi altri soggetti deputati all’adozione di decisioni, ricercatori, imprese e cittadini europei in generale, in modo efficace rispetto ai costi e senza un’inutile duplicazione degli interventi,

—   obiettivo 2: applicare nuovi metodi di produzione delle statistiche europee nell’intento di conseguire incrementi di efficienza e di migliorare la qualità,

—   obiettivo 3: rafforzare il partenariato all’interno e all’esterno dell’SSE al fine di accrescere ulteriormente la sua produttività e di consolidare il suo ruolo guida nelle statistiche ufficiali a livello mondiale, e

—   obiettivo 4: garantire che l’elaborazione delle predette statistiche sia coerente per l’intera durata del programma, purché ciò non interferisca con i meccanismi di fissazione delle priorità dell’SSE.

3.   Gli obiettivi generali e specifici di cui ai paragrafi 1 e 2 sono ulteriormente approfonditi nell’allegato, unitamente agli indicatori utilizzati per monitorare l’attuazione del programma. Conformemente agli articoli 13 e 14 del regolamento (CE) n. 223/2009, il programma è soggetto a una dettagliata programmazione annuale che comprenderà un meccanismo di definizione delle priorità quale parte integrante del processo. Gli obiettivi del programma sono conseguiti attraverso una stretta e coordinata collaborazione in seno all’SSE. Il programma comprende lo sviluppo di opportuni strumenti da cui derivi una migliore qualità, una maggiore flessibilità dell’SSE e una superiore capacità di rispondere in maniera tempestiva alle esigenze degli utilizzatori. Esso si pone altresì all’avanguardia nello sviluppo di indicatori affidabili, in grado di raccogliere le sfide del XXI secolo, segnatamente misurando la sostenibilità ambientale, la qualità della vita e la coesione sociale, e registra le attività economiche nel terziario e nell’economia sociale.

Articolo 5

Governance statistica, indipendenza, trasparenza e qualità

1.   Le statistiche europee sono prodotte in maniera professionalmente indipendente e trasparente.

2.   Il programma è attuato nel rispetto dei principi del codice in vista della produzione e della diffusione di statistiche europee armonizzate, comparabili e di elevata qualità, conformemente all’articolo 12 del regolamento (CE) n. 223/2009, nonché al fine di garantire il corretto funzionamento dell’SSE nel suo complesso. Gli istituti nazionali di statistica e l’autorità statistica dell’Unione (Commissione — Eurostat) assicurano, tramite la loro indipendenza professionale, che le statistiche europee rispettino il codice.

3.   Gli istituti nazionali di statistica e le altre autorità nazionali designate dagli Stati membri (collettivamente «autorità nazionali di statistica») e la Commissione (Eurostat), che sono responsabili dello sviluppo, della produzione e della diffusione di statistiche europee:

mirano a rafforzare un ambiente istituzionale e organizzativo che promuova il coordinamento, l’efficacia e la credibilità delle autorità statistiche nazionali e della Commissione (Eurostat) producendo e diffondendo statistiche europee,

pongono l’accento sui principi statistici di cui all’articolo 2, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 223/2009 e sulle esigenze degli utilizzatori,

rispondono alle esigenze degli utilizzatori istituzionali dell’Unione a norma del regolamento (CE) n. 223/2009 e cercano di sviluppare statistiche che servano una vasta gamma di utilizzatori delle statistiche europee, compresi altri soggetti deputati all’adozione di decisioni, ricercatori, imprese e cittadini europei in generale, e

cooperano con organismi statistici a livello internazionale al fine di promuovere l’utilizzo di concetti, classificazioni, metodi e altre norme internazionali, in particolare allo scopo di assicurare una maggiore coerenza e una migliore comparabilità a livello globale.

4.   Ciascuno Stato membro si adopera per garantire che i propri processi di produzione statistica siano organizzati in maniera standardizzata e siano migliorati, per quanto possibile, da meccanismi di verifica.

5.   Ai fini della trasparenza, la Commissione (Eurostat), se del caso, divulga pubblicamente la propria valutazione della qualità dei contributi nazionali alle statistiche europee nel contesto della propria attività di informazione sulla qualità e di monitoraggio della conformità.

6.   La Commissione (Eurostat) esamina metodi per far sì che i propri documenti pubblicati, in particolare quelli accessibili tramite il suo sito web, siano di più facile utilizzo per gli utilizzatori non professionali e consente un agevole accesso a serie complete di dati, includendovi grafici comparativi intuitivi allo scopo di offrire un maggiore valore aggiunto ai cittadini. Gli aggiornamenti periodici della Commissione (Eurostat) forniscono, ove possibile, informazioni su ciascuno Stato membro e serie di dati annuali, mensili e di lungo periodo, se del caso e qualora i benefici siano superiori ai costi della raccolta.

Articolo 6

Definizione delle priorità statistiche

1.   Il programma garantisce le iniziative statistiche volte a supportare l’elaborazione, l’attuazione e il monitoraggio delle attuali politiche dell’Unione e fornisce il supporto statistico per esigenze importanti derivanti da nuove iniziative politiche dell’Unione.

2.   La Commissione, in sede di preparazione dei programmi di lavoro annuali di cui all’articolo 9, assicura una definizione efficace delle priorità statistiche, una loro revisione annuale e una relazione annuale in merito. I programmi di lavoro annuali mireranno in tal modo a garantire che le statistiche europee possano essere prodotte nei limiti delle risorse disponibili a livello nazionale e dell’Unione. La definizione delle priorità contribuisce a ridurre i costi e gli oneri connessi alle nuove esigenze statistiche riducendo le esigenze statistiche nei settori esistenti delle statistiche europee ed è effettuata in stretta cooperazione con gli Stati membri.

3.   La Commissione assicura lo sviluppo e l’applicazione di strumenti per la revisione annuale delle priorità delle attività statistiche, al fine di contribuire alla riduzione dei costi e degli oneri che gravano sui fornitori di dati e sui produttori di statistiche.

4.   Nel proporre nuove azioni o nell’introdurre revisioni rilevanti delle statistiche esistenti, la Commissione ne dà debita giustificazione e fornisce informazioni con il contributo degli Stati membri sull’onere di risposta e sui costi di produzione conformemente all’articolo 14, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 223/2009.

Articolo 7

Finanziamento

1.   La dotazione finanziaria dell’Unione per l’attuazione del programma per il 2013 è pari a 57,3 milioni di EUR, coperti dal periodo di programmazione 2007-2013.

2.   Entro tre mesi dall’adozione del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 («QFP 2014-2020»), la Commissione è invitata a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta legislativa che introduca la dotazione finanziaria per il periodo 2014-2017.

3.   La Commissione fornisce il contributo finanziario dell’Unione conformemente al regolamento finanziario.

4.   La Commissione adotta la decisione in merito agli stanziamenti annuali nel rispetto delle prerogative dell’autorità di bilancio.

Articolo 8

Assistenza tecnica e amministrativa

La dotazione finanziaria del programma può essere utilizzata a copertura di spese relative alle attività di preparazione, di monitoraggio, di controllo, di verifica e di valutazione necessarie per la gestione del programma e per il conseguimento dei suoi obiettivi: in particolare studi, riunioni di esperti, spese connesse al rimborso di esperti statistici, iniziative di informazione e di comunicazione, spese connesse a reti informatiche incentrate sul trattamento e sullo scambio di informazioni, nonché tutte le altre spese per l’assistenza tecnica e amministrativa sostenute dalla Commissione ai fini della gestione del programma. La dotazione può inoltre essere utilizzata a copertura dell’assistenza e consulenza tecnica fornita agli Stati membri che, a causa di circostanze particolari, non sono in grado di produrre talune statistiche europee o statistiche del livello qualitativo richiesto.

Articolo 9

Programmi di lavoro annuali

Ai fini dell’attuazione del programma, la Commissione adotta programmi di lavoro annuali che soddisfano le prescrizioni di cui all’articolo 17 del regolamento (CE) n. 223/2009 e stabiliscono gli obiettivi da essi perseguiti e i risultati previsti, conformemente agli obiettivi generali e specifici di cui all’articolo 4, paragrafi 1 e 2, del presente regolamento. Ciascun programma di lavoro annuale è trasmesso al Parlamento europeo per conoscenza.

Articolo 10

Tipi di intervento

I contributi finanziari dell’Unione possono assumere la forma di sovvenzioni, di appalti pubblici o di qualsiasi altro intervento necessario ai fini del conseguimento degli obiettivi generali e specifici di cui all’articolo 4, paragrafi 1 e 2.

Articolo 11

Azioni ammesse a beneficiare dei contributi

1.   I contributi finanziari dell’Unione sostengono azioni finalizzate allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione delle statistiche europee necessarie al conseguimento degli obiettivi generali e specifici di cui all’articolo 4, paragrafi 1 e 2. Hanno priorità le azioni con un elevato valore aggiunto per l’Unione conformemente all’articolo 2.

2.   I contributi finanziari a sostegno di reti di collaborazione di cui all’articolo 15 del regolamento (CE) n. 223/2009 possono assumere la forma di sovvenzioni di un’azione e possono coprire fino al 95 % dei costi ammissibili.

3.   All’occorrenza, possono essere erogate sovvenzioni di funzionamento, non superiori al 50 % dei costi ammissibili, per il funzionamento degli organismi di cui all’articolo 12, paragrafo 3.

4.   A titolo di contributo alle spese sostenute dagli Stati membri per la realizzazione di azioni basate sulla raccolta di dati, può essere corrisposta, fino a una soglia massima definita per ciascuna raccolta di dati, una somma forfettaria per set di dati per i quali devono essere trasmessi alla Commissione i risultati completi. L’importo della somma forfettaria è definito dalla Commissione, tenendo debitamente conto della complessità della raccolta di dati.

Articolo 12

Possibili beneficiari delle sovvenzioni

1.   Conformemente all’articolo 128, paragrafo 1, secondo comma, del regolamento finanziario, alle autorità statistiche nazionali individuate all’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 223/2009 possono essere erogate sovvenzioni senza invito a presentare proposte.

2.   Le reti di collaborazione possono includere i beneficiari di cui al paragrafo 1 e altri organismi senza invito a presentare proposte conformemente all’articolo 128, paragrafo 1, del regolamento finanziario.

3.   Le sovvenzioni di funzionamento di cui all’articolo 11, paragrafo 3, possono essere erogate agli organismi che soddisfano entrambi i criteri di seguito elencati:

a)

non hanno scopo di lucro, sono indipendenti da interessi industriali, commerciali ed economici o da altri interessi confliggenti e hanno come scopo e attività principali il sostegno e la promozione dell’applicazione del codice, nonché l’attuazione di nuovi metodi di produzione delle statistiche europee finalizzati a conseguire incrementi di efficienza e a migliorare la qualità a livello dell’Unione; e

b)

hanno fornito alla Commissione informazioni soddisfacenti sulla loro composizione, sulle loro norme interne e sulle fonti di finanziamento.

Articolo 13

Tutela degli interessi finanziari dell’Unione

1.   La Commissione adotta opportuni provvedimenti volti a garantire che, nella realizzazione delle azioni finanziate ai sensi del presente regolamento, gli interessi finanziari dell’Unione siano tutelati mediante l’applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e ogni altra attività illecita, mediante controlli coerenti ed efficaci e, ove siano rilevate irregolarità, mediante il recupero delle somme indebitamente versate e, se del caso, sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.

2.   La Commissione o i suoi rappresentanti e la Corte dei conti hanno potere di verifica, esercitabile sulla base di documenti e controlli in loco, su tutti i beneficiari di sovvenzioni, contraenti e subcontraenti che abbiano ottenuto finanziamenti nell’ambito del presente regolamento.

L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) effettua, se del caso, controlli e verifiche in loco presso gli operatori economici che siano direttamente o indirettamente interessati da tali finanziamenti, secondo le procedure stabilite dal regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell’11 novembre 1996, relativo ai controlli e alle verifiche in loco effettuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità (10), per accertare eventuali casi di frode, corruzione o altre attività illecite lesive degli interessi finanziari dell’Unione in relazione a convenzioni, decisioni di sovvenzione o a contratti finanziati ai sensi del presente regolamento.

Fatti salvi il primo e il secondo comma, gli accordi di cooperazione con paesi terzi e organizzazioni internazionali e le convenzioni di sovvenzione, le decisioni di sovvenzione e i contratti conclusi in applicazione del presente regolamento autorizzano espressamente la Commissione, la Corte dei conti e l’OLAF a svolgere tali revisioni, controlli e verifiche in loco.

Articolo 14

Partecipazione di paesi terzi al programma

La partecipazione al programma è aperta:

a)

ai paesi SEE/EFTA, conformemente alle condizioni definite nell’accordo sullo Spazio economico europeo;

b)

alla Svizzera, conformemente alle condizioni stabilite nell’accordo del 26 ottobre 2004 tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera in materia di cooperazione statistica (11); e

c)

ai paesi cui si applica la politica europea di vicinato, ai paesi che hanno presentato la propria candidatura a divenire membri dell’Unione, ai paesi candidati e ai paesi che sono in via di adesione, nonché ai paesi dei Balcani occidentali inclusi nel processo di stabilizzazione e associazione, conformemente alle condizioni stabilite nei rispettivi accordi bilaterali o multilaterali con tali paesi che definiscono i principi generali per la loro partecipazione ai programmi dell’Unione.

Articolo 15

Valutazione e revisione del programma

1.   La Commissione, previa consultazione del CSSE, trasmette entro il 30 giugno 2015 al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione intermedia sull’attuazione del programma.

2.   Entro e non oltre il 31 dicembre 2016 la Commissione, sulla base della relazione intermedia di cui al paragrafo 1 e previa consultazione del CSSE, può presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di proroga del programma per il periodo 2018-2020, nel rispetto del QFP 2014-2020.

3.   Entro il 31 dicembre 2018 la Commissione, previa consultazione del CSSE e del comitato consultivo europeo di statistica, presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione finale sull’attuazione del programma.

Articolo 16

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Esso si applica a decorrere dal 1o gennaio 2013.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Strasburgo, il 15 gennaio 2013

Per il Parlamento europeo

Il presidente

M. SCHULZ

Per il Consiglio

Il presidente

L. CREIGHTON


(1)  Posizione del Parlamento europeo del 12 dicembre 2012 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 20 dicembre 2012.

(2)  GU L 87 del 31.3.2009, pag. 164.

(3)  Fatto salvo l’articolo 5 del protocollo n. 4 sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea.

(4)  GU L 192 del 22.7.2011, pag. 1.

(5)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

(6)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

(7)  GU L 73 del 15.3.2008, pag. 13.

(8)  GU L 332 del 30.11.2006, pag. 21.

(9)  GU L 340 del 19.12.2008, pag. 76.

(10)  GU L 292 del 15.11.1996, pag. 2.

(11)  GU L 90 del 28.3.2006, pag. 2.


ALLEGATO

Infrastruttura statistica e obiettivi del programma statistico europeo 2013-2017

Introduzione

L’attuazione delle politiche dell’Unione richiede la disponibilità di informazioni statistiche di alta qualità, comparabili e attendibili relative alla situazione economica, sociale e ambientale nell’Unione e ai suoi aspetti a livello nazionale e regionale. Le statistiche europee sono indispensabili anche per l’Europa, in quanto permettono al pubblico in generale e ai cittadini europei di capire e di partecipare al processo democratico e al dibattito sul presente e sul futuro dell’Unione.

Il programma statistico europeo definisce il quadro legislativo in vista dello sviluppo, della produzione e della diffusione di statistiche europee nel periodo 2013-2017.

Le statistiche europee sono sviluppate, prodotte e diffuse sulla base di tale quadro legislativo mediante la collaborazione stretta e coordinata nell’ambito del sistema statistico europeo (SSE).

Le statistiche sviluppate, prodotte e diffuse nel quadro del programma statistico europeo 2013-2017 («programma») contribuiscono all’attuazione delle politiche dell’Unione, come previsto dal TFUE, dalla strategia Europa 2020 e dalle relative iniziative di punta nonché di altre politiche incluse nelle priorità strategiche della Commissione.

Poiché il programma è pluriennale e abbraccia un periodo di cinque anni e l’SSE intende mantenere il suo ruolo di attore principale nel settore statistico, la sfera di applicazione e gli obiettivi dello stesso sono molto ambiziosi, ma la sua attuazione avverrà in più stadi. Lo sviluppo di un meccanismo efficace di definizione delle priorità e di semplificazione costituirà un obiettivo del programma.

Infrastruttura statistica

Il programma sarà teso a creare un’infrastruttura per le informazioni statistiche. Tale infrastruttura deve essere predisposta al fine di consentire un uso ampio e intensivo delle diverse applicazioni.

Il processo di elaborazione delle politiche influisce sulle decisioni di produzione delle statistiche europee. Tuttavia, tali statistiche dovrebbero essere messe a disposizione ed essere di facile accesso anche per altri soggetti deputati all’adozione di decisioni, ricercatori, imprese e cittadini europei in generale, in quanto si tratta di un bene pubblico pagato dai cittadini e dalle imprese, che dovrebbero beneficiare allo stesso modo dei servizi prestati. Per poter adempiere al suo ruolo l’infrastruttura deve essere fondata su un quadro concettuale corretto che, da un lato, assicuri l’idoneità per molteplici scopi e, dall’altro, consenta un adattamento flessibile all’evolversi delle esigenze degli utilizzatori negli anni a venire.

L’infrastruttura delle informazioni statistiche è presentata qui di seguito:

INFRASTRUTTURA DELLE INFORMAZIONI STATISTICHE

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All’interno di questo schema generale, il programma distingue inoltre tre filoni di informazioni statistiche: imprese, Europa dei cittadini e statistiche geospaziali, ambientali, agricole e altre statistiche settoriali.

Le politiche dell’Unione e le pertinenti politiche globali sono gli strumenti che identificano le esigenze statistiche cui il programma risponderà grazie alla sua struttura rimodellata e ai corrispondenti processi di produzione. Pertanto ogni singola politica dell’Unione e globale si riflette nei diversi componenti dell’infrastruttura statistica ed è contemplata da attività specifiche previste nel programma. Le nuove politiche individuate negli anni a venire saranno prese in considerazione mediante la creazione di nuovi indicatori/conti basati sui dati statistici prodotti nell’ambito dei tre filoni.

INFORMAZIONI STATISTICHE — STRUTTURA E DINAMICHE

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Obiettivi

L’obiettivo generale del programma è rendere il SSE il principale fornitore di statistiche di elevata qualità sull’Europa.

Tenendo conto delle risorse disponibili a livello nazionale e dell’Unione nonché dell’onere di risposta, si perseguono i seguenti obiettivi specifici nelle azioni statistiche intraprese per l’attuazione del programma:

obiettivo 1: fornire informazioni statistiche in tempo utile al fine di promuovere lo sviluppo, il monitoraggio e la valutazione delle politiche dell’Unione, rispecchiando adeguatamente le priorità, mantenendo nel contempo un equilibrio tra l’aspetto economico, sociale e ambientale e rispondendo alle esigenze della vasta gamma di utenti di statistiche europee, inclusi altri soggetti deputati all’adozione di decisioni, ricercatori, imprese e cittadini europei in generale, in modo efficace sul piano dei costi senza una superflua duplicazione degli sforzi,

obiettivo 2: applicare nuovi metodi di produzione delle statistiche europee nell’intento di conseguire incrementi di efficienza e di migliorare la qualità,

obiettivo 3: rafforzare il partenariato all’interno e all’esterno del SSE al fine di accrescere ulteriormente la sua produttività e di consolidare il suo ruolo guida nelle statistiche ufficiali a livello mondiale, e

obiettivo 4: garantire che la trasmissione di dette statistiche sia coerente per l’intera durata del programma, purché ciò non interferisca con i meccanismi di fissazione delle priorità dell’SSE.

Tali obiettivi specifici sono ripartiti in vari settori prioritari descritti qui di seguito. Gli obiettivi 1 e 4 sono trattati nella sezione «I. Risultati statistici», l’obiettivo 2 nella sezione «II. Metodi di produzione delle statistiche europee» e l’obiettivo 3 nella sezione «III. Partenariato».

I.   RISULTATI STATISTICI

1.   Indicatori

1.1.   Europa 2020

L’agenda strategica per le politiche nazionali e dell’Unione europea negli anni a venire è stata in larga misura determinata dalla strategia Europa 2020 approvata dal Consiglio europeo del giugno 2010. Detta agenda definisce vari obiettivi principali e iniziative di punta per i quali l’SSE deve fornire indicatori statistici in diversi settori (miglioramento delle condizioni per l’innovazione, ricerca e sviluppo, promozione dell’occupazione, conseguimento degli obiettivi dell’Unione in relazione a energia e cambiamenti climatici, uso efficiente delle risorse, miglioramento dei livelli d’istruzione, compresa la mobilità dell’apprendimento, invecchiamento attivo e in buona salute e promozione dell’inclusione sociale attraverso la riduzione della povertà).

Obiettivo 1.1.1

Fornire informazioni statistiche di qualità, che dovrebbero essere disponibili in maniera tempestiva, per monitorare l’attuazione della strategia Europa 2020. I nuovi indicatori si basano, per quanto possibile, sui dati statistici disponibili.

L’obiettivo sarà perseguito rendendo disponibili:

indicatori aggiornati degli obiettivi principali per la strategia Europa 2020 (nei settori occupazione, ricerca e sviluppo, innovazione, energia/cambiamenti climatici, istruzione, ambiente, protezione sociale, inclusione sociale e povertà) sul sito della Commissione (Eurostat),

statistiche a sostegno del monitoraggio dell’attuazione delle iniziative di punta della strategia Europa 2020,

ulteriori indicatori quali input per valutazioni ex ante ed ex post delle politiche economiche, sociali e ambientali dell’Unione, e

indicatori sull’occupazione che distinguano tra lavoro a tempo parziale e lavoro a tempo pieno, nonché indicatori sulla disoccupazione che tengano conto delle persone nelle politiche di attivazione, ad esempio la formazione.

1.2.   Governance economica

La crisi e le tensioni sui mercati finanziari hanno messo in evidenza la necessità di un rafforzamento della governance economica dell’Unione. L’Unione ha già adottato importanti iniziative in materia di governance economica e di coordinamento, alcune delle quali comporteranno rilevanti implicazioni statistiche in aggiunta alle attività statistiche in corso.

Obiettivo 1.2.1

Migliorare le informazioni statistiche esistenti e svilupparne nuove utili per i soggetti deputati all’adozione di decisioni dell’Unione e per il pubblico in generale, in relazione alla governance economica rafforzata e integrata dell’Unione e con il ciclo di sorveglianza che integra il patto di stabilità e di crescita e la politica economica.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

la messa a diposizione di input statistici per il quadro di valutazione degli squilibri macroeconomici e la relativa analisi,

la messa a disposizione di input statistici per un patto di stabilità e di crescita rafforzato, segnatamente ai fini della produzione e fornitura di statistiche di elevata qualità sul debito pubblico,

lo sviluppo e la produzione di una serie di indicatori finalizzati a misurare la competitività, e

l’applicazione nella filiera di produzione di una solida gestione della qualità, comprendendo anche i dati di finanza pubblica a monte e i sottostanti flussi di lavoro negli Stati membri.

Obiettivo 1.2.2

Fornire ai soggetti deputati all’adozione di decisioni dell’Unione indicatori e statistiche attendibili a fini amministrativi e di regolamentazione e al fine del monitoraggio di specifici impegni a livello di politiche dell’Unione.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

la definizione, d’intesa con gli utilizzatori, dell’ambito di applicazione delle statistiche a fini amministrativi e di regolamentazione, e

la definizione, se del caso, l’applicazione e la descrizione di un solido quadro di gestione della qualità per tali indicatori.

1.3.   Globalizzazione dell’economia

Gli effetti sociali, economici e di altro tipo della crisi finanziaria, l’aumento dei flussi transfrontalieri e la frammentazione dei processi di produzione hanno messo in luce la necessità di un quadro più coerente e di una migliore misurazione della produzione globalizzata.

Obiettivo 1.3.1

Migliorare gli indicatori e le informazioni statistiche sulla globalizzazione dell’economia e sulle catene globali del valore a disposizione dei soggetti deputati all’adozione di decisioni dell’Unione e del pubblico in generale.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’aggiornamento degli indicatori esistenti sulla globalizzazione dell’economia a disposizione sul sito della Commissione (Eurostat),

lo sviluppo di nuovi indicatori sulle catene globali del valore, inclusi i flussi delle risorse naturali e la dipendenza da queste ultime,

l’analisi delle catene globali del valore, eventualmente tramite appropriate tabelle input/output, e delle statistiche sulle imprese e sul commercio estero, compreso il collegamento dei microdati, e

l’esame della necessità di modificare il calcolo e l’attribuzione dei servizi di intermediazione finanziaria.

2.   Quadri contabili

La comunicazione della Commissione del 20 agosto 2009 dal titolo «Non solo PIL — Misurare il progresso in un mondo in cambiamento» e la pubblicazione del rapporto Stiglitz-Sen-Fitoussi sulla misurazione della performance economica e del progresso sociale hanno dato nuovo vigore alla principale sfida che il SSE è chiamato ad affrontare, vale a dire come migliorare la produzione di statistiche su questioni intrecciate tra loro e di statistiche più integrate per descrivere complessi fenomeni sociali, ambientali ed economici al di là della tradizionale misurazione della produzione economica. Il sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC) fornisce un quadro coerente e integrato per tutte le statistiche economiche da integrare con altri indicatori al fine di fornire informazioni più complete per il processo decisionale e di elaborazione delle politiche.

2.1.   Prestazioni economiche e sociali

La crisi economica ha reso più impellente l’esigenza di disporre di una serie di indicatori macroeconomici di elevata qualità allo scopo di comprendere meglio e di analizzare le fluttuazioni economiche ed i loro effetti sulla società, facilitando in tal modo il processo decisionale. Una produzione sempre più globalizzata rende necessario lo sviluppo di un quadro coerente che faciliti l’interpretazione e l’integrazione di statistiche di settori differenti.

Obiettivo 2.1.1

Integrare la misurazione delle prestazioni economiche con dimensioni differenti della globalizzazione, la qualità della vita, l’accesso a beni e servizi, la sostenibilità ambientale, la salute, il benessere, la coesione sociale e l’inclusione sociale. Sviluppare un quadro per l’analisi della produzione globalizzata.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’attuazione e compilazione di conti nazionali trimestrali e annuali nonché di conti regionali annuali conformemente al SEC,

l’elaborazione di indicatori sulla distribuzione dei redditi e dei consumi tra le famiglie (uniformando gli aggregati della contabilità nazionale con i dati relativi alle indagini sulle famiglie o i dati amministrativi),

la compilazione di statistiche sui prezzi tempestive e di elevata qualità, segnatamente gli indici armonizzati dei prezzi al consumo,

lo sviluppo di conti satelliti per i nuovi settori,

la creazione di una banca dati per la misurazione della produttività e della crescita, tenendo conto dei cambiamenti della produttività nel settore pubblico nonché in quello privato,

lo sviluppo di un quadro concettuale per l’analisi della produzione globalizzata,

lo sviluppo di un quadro concettuale per la misurazione della qualità della vita e del benessere, e

l’allineamento, per quanto possibile, dei concetti contabili e statistici corrispondenti.

Obiettivo 2.1.2

Fornire importanti indicatori macroeconomici e sociali e i principali indicatori economici europei (PIEE) quali serie coerenti di indicatori intesi a soddisfare le necessità di dati statistici dell’Unione e globali; aggiornare i PIEE al fine di seguire l’evolversi delle esigenze degli utilizzatori.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

lo sviluppo coordinato di insiemi dei più rilevanti indicatori macroeconomici, sociali e dello sviluppo sostenibile,

la messa a disposizione di una metodologia armonizzata per i principali indicatori macroeconomici e sociali e per i PIEE,

il miglioramento della comparabilità internazionale degli indicatori,

il miglioramento degli strumenti intesi a facilitare l’interpretazione e la diffusione degli indicatori, e

la disponibilità per tutti gli Stati membri di statistiche armonizzate sulle abitazioni e statistiche correlate.

2.2.   Sostenibilità ambientale

La tutela, la conservazione e il miglioramento dell’ambiente per le attuali e le future generazioni, così come la lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici, sono tra i primi punti nell’agenda europea e rappresentano obiettivi dei trattati. Per condurre politiche efficienti in tali settori occorrono informazioni statistiche relative a molteplici contesti.

Obiettivo 2.2.1

Fornire conti ambientali e statistiche relative ai cambiamenti climatici, tenuto conto degli sviluppi internazionali in questo settore.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

lo sviluppo di un sistema coerente di conti ambientali come «conti satellite» dei principali conti nazionali, destinati a fornire informazioni sulle emissioni atmosferiche, sui consumi di energia, sui flussi e sulle riserve di risorse naturali di materiali e di acqua, sugli scambi di materie prime di base e critiche, sulla tassazione ambientale e sulla spesa per la tutela ambientale, eventualmente includendo la crescita verde/appalti verdi,

l’aggiornamento, lo sviluppo, la produzione e la diffusione di indicatori di pressioni secondarie, dell’impatto dei cambiamenti climatici, anche sulla salute, delle vulnerabilità e dei progressi nell’adeguamento, e

lo sviluppo di un indicatore chiave che misuri la pressione ambientale globale.

3.   Dati

3.1.   Imprese

Le imprese europee sono al centro di numerose politiche dell’Unione. Inoltre esse sono responsabili della fornitura dei dati di base. Di conseguenza, le statistiche delle imprese in generale sono molto richieste non solo per sostenere il processo decisionale, ma anche per aiutare i cittadini e le imprese europei a comprendere l’incidenza di tali politiche differenziando tra grandi imprese, imprese di media grandezza e piccole e medie imprese per le quali cresce il bisogno di statistiche dettagliate e armonizzate. Contemporaneamente è avvertita la necessità di ridurre l’onere di risposta e gli oneri amministrativi.

Obiettivo 3.1.1

Accrescere l’efficienza e l’efficacia dei processi di produzione statistica. Fornire statistiche di elevata qualità su settori fondamentali in cui le imprese rappresentano il centro di interessi, quali le statistiche sulle imprese, gli indicatori congiunturali, gli investimenti delle imprese in capitale umano e in competenze, le transazioni internazionali, la globalizzazione, il monitoraggio del mercato interno, la R&S e l’innovazione e il turismo. Un interesse particolare dovrebbe essere riservato alla disponibilità di dati in settori dell’industria o dei servizi ad elevato valore aggiunto, in particolare nei settori dell’economia verde, digitale o sociale (quali salute e istruzione).

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

il riutilizzo dei dati disponibili nel sistema statistico o nella società e la produzione di infrastrutture e di strumenti comuni,

la fornitura di indicatori e di informazioni statistiche sulle imprese su base annuale e infrannuale,

la fornitura di informazioni statistiche che descrivano la posizione dell’Europa nel mondo e le relazioni dell’Unione con il resto del mondo,

la fornitura di informazioni statistiche ai fini dell’analisi delle catene globali del valore e lo sviluppo del registro Eurogruppi quale pilastro per la rilevazione di informazioni intersettoriali sulla globalizzazione,

il riequilibrio delle rilevazioni statistiche per gli scambi di beni e gli scambi di servizi con una maggiore disponibilità di dati sui servizi e azioni volte a riequilibrare le informazioni statistiche sui servizi e sui beni,

lo sviluppo di strumenti di monitoraggio del mercato unico, quale lo strumento di controllo dei prezzi dei prodotti alimentari e gli indicatori correlati,

l’elaborazione di statistiche su settori fondamentali dell’innovazione e della R&S grazie a un maggiore impiego dei registri dei brevetti, una ricerca più approfondita e all’utilizzo statistico di singoli microdati,

la produzione di statistiche sulla domanda e sull’offerta di turismo grazie all’ottimizzazione della raccolta dei dati e a una migliore integrazione dei dati del turismo con altri settori, e

la fornitura di statistiche sull’uso delle risorse e l’efficienza delle risorse basate per quanto possibile sulla raccolta di dati esistenti.

3.2.   Europa dei cittadini

I cittadini europei sono al centro delle politiche dell’Unione. Di conseguenza vi è una forte domanda di statistiche sociali in senso ampio non solo per sostenere il processo decisionale e per monitorare l’impatto delle politiche sociali, ma anche per agevolare i cittadini europei nella valutazione dell’impatto di tali politiche sulla propria vita e sul proprio benessere.

Obiettivo 3.2.1

Fornire statistiche su settori chiave della politica sociale in cui il cittadino rappresenta il centro di interessi, quali il benessere, la sostenibilità, la coesione sociale, la povertà, le disuguaglianze, le sfide demografiche (invecchiamento della popolazione e migrazioni in particolare), il mercato del lavoro, l’istruzione e la formazione, compresa l’istruzione infantile, la formazione degli adulti, la formazione professionale e la mobilità dei giovani nel campo dell’apprendimento, la cultura, l’attività fisica, la qualità della vita, la sicurezza, la salute, la disabilità, i consumi, la libera circolazione e il mercato unico, la mobilità dei giovani, l’innovazione tecnologica e i nuovi stili di vita. Tali statistiche sono disaggregate per genere, ove opportuno, per i gruppi che rivestono un interesse particolare per i responsabili delle politiche sociali. Le priorità sono stabilite in linea con l’articolo 6.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

la messa a punto di un’infrastruttura di base consolidata per le statistiche sociali europee, comprendente indagini e rilevazioni basate su dati amministrativi ed un insieme comune di variabili di base,

lo sviluppo di indagini sociali di base che forniscano dati (inclusi microdati) relativi alle persone e alle famiglie, razionalizzati e completati con rilevazioni supplementari e meno frequenti di microdati,

lo sviluppo di statistiche sull’istruzione e sulla formazione, compresa la razionalizzazione e l’ammodernamento dell’indagine sull’istruzione degli adulti,

la produzione di statistiche sulle disuguaglianze di reddito, che forniscono un indicatore chiave nazionale comparabile nonché dati sulle disuguaglianze nell’accesso ai beni e ai servizi di base,

un lavoro metodologico sulle statistiche sull’attività fisica e sulla cultura,

la produzione di statistiche in tema di sicurezza dalla criminalità; in tema di salute, come stabilito ai sensi del regolamento quadro (CE) n. 1338/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alle statistiche comunitarie in materia di sanità pubblica e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro (1); in tema di disabilità,

l’attuazione di iniziative del programma di lavoro sulla razionalizzazione delle statistiche sulle migrazioni,

l’elaborazione di indicatori sulla qualità della vita allo scopo di misurare il progresso delle società, e

l’avvio dei preparativi per il prossimo censimento (previsto per il 2021).

3.3.   Statistiche geospaziali, ambientali, agricole e altre statistiche settoriali

La combinazione di statistiche con dati aventi riferimento spaziale e analisi geospaziali offrirà nuove opportunità che l’SSE continuerà a esplorare. Particolare attenzione dovrà essere riservata a problematiche specifiche, quali la riservatezza e la validità statistica dei metodi di stima per piccole aree.

Grande importanza assumeranno in futuro le statistiche nei settori dei trasporti e dell’energia ai fini del sostegno della strategia Europa 2020 e della politica in materia di cambiamenti climatici.

L’importanza della politica agricola tra le politiche europee resterà inalterata nel periodo 2013-2017. Il lavoro statistico sarà fortemente influenzato dai risultati della riflessione sulla politica agricola comune dopo il 2013. L’attenzione sarà rivolta alle dimensioni sociali, economiche e ambientali e alle dimensioni connesse alla sicurezza, alla salute umana e all’ecosistema/biodiversità.

Obiettivo 3.3.1

Sostenere l’elaborazione di politiche sulla base di dati fattuali mediante un ricorso maggiore e più flessibile alle informazioni territoriali combinate con informazioni statistiche sociali, economiche e ambientali.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’ulteriore sviluppo, il mantenimento e l’attività dell’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire) istituita dalla direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (2), in particolare tramite il geoportale dell’Unione,

la messa a disposizione di una serie di informazioni geografiche attraverso la collaborazione con i programmi dell’Unione per le indagini sulla copertura del suolo e il telerilevamento, e

l’integrazione di dati statistici allorché sono pertinenti, creando in tal modo un’infrastruttura flessibile alimentata da più fonti per la fornitura di analisi spazio-temporali mirate.

Obiettivo 3.3.2

Fornire statistiche ambientali a sostegno del processo di elaborazione delle politiche dell’Unione.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

una serie di statistiche ambientali fondamentali sulle risorse, come le statistiche sui rifiuti e sul riciclaggio, sull’acqua, sui depositi di materie prime, sui servizi legati agli ecosistemi e sulla biodiversità a livello nazionale e, se possibile, a livello regionale e una serie di statistiche particolarmente rilevanti sui cambiamenti climatici a sostegno delle azioni e delle politiche di adeguamento e di attenuazione degli effetti a tutti i livelli pertinenti, da quello locale al livello dell’Unione.

Obiettivo 3.3.3

Fornire statistiche sull’energia e sui trasporti a sostegno delle politiche dell’Unione.

L’obiettivo sarà perseguito mediante la produzione e diffusione di statistiche su:

energie rinnovabili,

risparmio di energia/uso efficiente dell’energia, e

sicurezza dei trasporti, mobilità dei passeggeri, misurazione del traffico stradale e trasporti intermodali di merci.

Obiettivo 3.3.4

Fornire statistiche nel settore dell’agricoltura, della pesca e della silvicoltura ai fini dello sviluppo e del monitoraggio della politica agricola comune e della politica della pesca, rispecchiando importanti obiettivi strategici europei connessi alla sostenibilità nonché allo sviluppo rurale, tramite attività regolari connesse allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione delle statistiche.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

la revisione e la semplificazione della rilevazione di dati sull’agricoltura in linea con la revisione della politica agricola comune dopo il 2013,

la ristrutturazione dei processi di rilevazione di dati sull’agricoltura, in particolare con l’obiettivo di migliorare la qualità e la tempestività dei dati forniti,

la revisione approfondita del sistema di gestione dei dati sull’utilizzazione del territorio/copertura del suolo e l’elaborazione e attuazione di un nuovo sistema su tale base,

l’attuazione di sistemi di rilevazione dei dati per indicatori agroambientali coerenti, basati ove possibile su dati esistenti,

la realizzazione di appropriate disaggregazioni per regione, e

l’elaborazione e la diffusione di una serie di dati fondamentali nel campo della silvicoltura a partire dai conti economici ambientali integrati della silvicoltura, quali la superficie forestale, il volume e il valore del legno in piedi e i conti economici della silvicoltura e dello sfruttamento delle risorse forestali.

II.   METODI DI PRODUZIONE DELLE STATISTICHE EUROPEE

L’SSE sta attualmente affrontando numerose sfide: domanda crescente di statistiche di elevata qualità, necessità crescente di statistiche pluridimensionali complesse, comparsa di nuovi attori sul mercato dell’informazione, vincoli sulle risorse, necessità di un’ulteriore attenuazione dell’onere statistico gravante sui rispondenti e diversificazione degli strumenti di comunicazione. Ciò comporta il progressivo adeguamento dei metodi di produzione e di diffusione delle statistiche ufficiali europee.

1.   Gestione della qualità dell’SSE

Obiettivo 1.1

Applicare un sistema di gestione della qualità nell’SSE sulla base del codice.

Rafforzare la condivisione di buone prassi nell’attuazione del codice e garantire che l’informazione sulla qualità sia mirata alle differenti esigenze degli utenti.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’introduzione di nuovi meccanismi di monitoraggio e una seconda serie di valutazioni inter pares per valutare la conformità con il codice,

l’allineamento dei sistemi di garanzia della qualità dell’SSE e del Sistema europeo di banche centrali (SEBC),

la soddisfazione delle esigenze degli utilizzatori per quanto riguarda i rapporti sulla qualità, e

la standardizzazione dei rapporti di qualità in diversi ambiti statistici a livello dell’Unione.

2.   Definizione di priorità e semplificazione

L’SSE sta affrontando una grande sfida: come fornire statistiche europee di elevata qualità in grado di soddisfare le crescenti esigenze statistiche in un contesto di notevole riduzione dei bilanci degli Stati membri e di una politica di crescita zero delle risorse umane in seno alla Commissione e negli Stati membri, che, per alcuni organismi, si tradurrà in un’effettiva riduzione in termini di risorse umane. In considerazione dei vincoli posti alle risorse a livello europeo e nazionale, è importante rafforzare le misure di semplificazione e di definizione di priorità, il che richiede l’impegno di tutti i partner dell’SSE. Un meccanismo di definizione delle priorità è stato introdotto come parte integrante della preparazione dei programmi di lavoro annuali e sarà utilizzato per tutta la durata del programma. Ciò comporta tra l’altro una revisione annuale dei requisiti statistici esistenti, prendendo come punto di partenza le iniziative proposte dalla Commissione per ridurre i requisiti statistici, tenendo conto degli interessi degli utenti, dei produttori e dei rispondenti. Tale processo dovrebbe svolgersi in stretta cooperazione con gli utenti e i produttori di statistiche europee.

Obiettivo 2.1

Porre in essere un meccanismo di definizione delle priorità per l’SSE al fine di semplificare i requisiti relativi alla reportistica e adeguarsi ai nuovi bisogni di statistiche tenendo conto dei vincoli dei produttori, dell’onere di risposta e delle esigenze degli utenti.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

la definizione di priorità e la conseguente attribuzione di risorse in linea con tali priorità,

la definizione delle priorità per l’SSE nell’ambito del programma di lavoro annuale di cui all’articolo 9,

l’inserimento nel programma di lavoro annuale dei risultati delle consultazioni con gli utilizzatori e i produttori, e

la comunicazione agli utilizzatori dei settori statistici da semplificare e delle rilevazioni di dati da limitare/sospendere.

3.   Statistiche multiscopo e incrementi di efficienza nella produzione

Obiettivo 3.1

Introdurre gradualmente, tenendo conto dei costi di attuazione generati nel quadro dell’SSE, un’architettura d’impresa dell’SSE che consenta una produzione più integrata delle statistiche europee; armonizzare e standardizzare i metodi di produzione statistica e i metadati; migliorare l’integrazione orizzontale (tra settori statistici) e verticale (tra partner dell’SSE) dei processi di produzione statistica dell’SSE con riferimento al principio di sussidiarietà; utilizzare e integrare fonti multiple di dati; produrre statistiche multiscopo. Particolare attenzione sarà rivolta alle questioni di riservatezza che sorgeranno in seguito a un uso più frequente, al riutilizzo e allo scambio di microdati e dati amministrativi.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

un maggiore utilizzo di dati amministrativi appropriati in tutti i settori statistici,

l’individuazione e l’utilizzo di nuove fonti di dati per le statistiche europee,

l’accresciuto coinvolgimento della Commissione (Eurostat) e delle autorità statistiche nazionali nella concezione dei dati amministrativi,

un più ampio ricorso a tecniche di matching e di collegamento dei dati per accrescere l’offerta di statistiche europee,

l’utilizzo dell’approccio europeo alle statistiche per una risposta politica rapida in casi specifici e debitamente giustificati,

una maggiore integrazione dei processi di produzione delle statistiche europee attraverso azioni coordinate dell’SSE,

l’ulteriore armonizzazione di concetti statistici tra settori statistici,

lo sviluppo e l’utilizzo di un’infrastruttura flessibile di riferimento per le TI e di standard tecnici per migliorare l’interoperabilità, la condivisione di dati e di metadati e l’applicazione di modelli comuni ai dati,

l’utilizzo nei processi statistici d’impresa di strumenti standard delle TI,

lo sviluppo di norme metodologiche finalizzate a un maggiore utilizzo e una maggiore disponibilità di metodologie armonizzate (compresi approcci misti per la rilevazione dei dati) e di metadati armonizzati,

il rafforzamento del ruolo dei registri statistici delle imprese come contesto nel quale le unità statistiche per tutte le statistiche connesse alle imprese sono gestite e utilizzate quale fonte per i conti nazionali, e

il miglioramento della fornitura di metadati, in particolare informazioni generali sulla modalità di raccolta dei dati, la qualità dei dati e le modalità per rendere i dati di più rapida comprensione per gli utenti.

Obiettivo 3.2

Garantire il buon funzionamento e la coerenza dell’SSE attraverso un’efficace collaborazione e comunicazione.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’efficiente ed efficace sostegno al partenariato nell’ambito dell’SSE,

la definizione e l’introduzione di processi di ripartizione degli oneri e del lavoro in seno all’SSE, e

l’ulteriore sviluppo di reti di collaborazione, rendendole operative.

4.   Diffusione e comunicazione

Obiettivo 4.1

Rendere l’SSE la prima fonte di dati sulle statistiche europee per tutti gli utilizzatori e, in particolare, per i soggetti deputati all’adozione di decisioni pubblici e privati, fornendo un servizio di informazioni statistiche di elevata qualità basato sul principio di un accesso facile e gratuito alle statistiche europee.

Intensificare e ampliare il dialogo tra gli utilizzatori e i produttori di statistiche al fine di soddisfare le esigenze di statistiche di alta qualità degli utenti. Il tempestivo coinvolgimento degli utilizzatori nei nuovi sviluppi è fondamentale per accrescere l’efficacia e l’efficienza dell’SSE.

Estendere e razionalizzare la gamma di prodotti di diffusione allo scopo di soddisfare le esigenze degli utilizzatori che si avvalgono di nuove tecnologie.

Istituire nell’ambito dell’SSE un’infrastruttura efficiente rispetto ai costi, integrata e sicura per consentire l’accesso a fini scientifici ai dati riservati.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

il riconoscimento dell’SSE come primo punto di riferimento per gli utilizzatori delle statistiche europee,

la creazione di un’infrastruttura sicura integrata per l’accesso ai microdati dell’Unione,

l’istituzione di un sistema per soddisfare le richieste degli utilizzatori di immediato accesso e di consulenza nell’interpretazione delle informazioni statistiche,

l’adeguamento dei prodotti di diffusione alle esigenze degli utilizzatori avvalendosi di nuove tecnologie,

l’incremento del numero di statistiche su questioni di natura trasversale,

un maggiore ricorso a nuove tecnologie di comunicazione e di diffusione (ad es., su base SDMX),

una maggiore offerta di serie di microdati a fini di ricerca statistica in linea con il diritto dell’Unione e nazionale sulla riservatezza dei dati, e

la preparazione di serie di dati per facilitare l’uso di dati statistici a fini di istruzione e ricerca.

5.   Formazione, innovazione e ricerca

Obiettivo 5.1

Soddisfare le esigenze di apprendimento e di sviluppo nell’SSE sulla base di una combinazione di corsi di formazione e opportunità di apprendimento e sviluppo.

Migliorare la collaborazione tra i membri dell’SSE per il trasferimento di conoscenze e la condivisione e l’applicazione delle migliori pratiche e di approcci innovativi comuni nella produzione di statistiche.

Organizzare le attività, la partecipazione e il contributo delle comunità di ricerca per il miglioramento delle catene di produzione statistica e della qualità dell’informazione statistica ufficiale.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

lo sviluppo di un corso di specializzazione post-laurea (ad es., master in statistica ufficiale),

l’offerta di programmi di formazione intesi a soddisfare le esigenze degli utilizzatori e di altri cittadini,

una più vasta applicazione dei risultati dei progetti di ricerca nella produzione e diffusione statistica,

il riconoscimento dell’SSE quale punto di riferimento per le comunità di ricerca statistica,

l’ampia partecipazione delle comunità di ricerca alle attività di ricerca nella statistica ufficiale, e

l’adozione di strumenti adeguati per lo scambio di pratiche e l’applicazione di soluzioni comuni nell’SSE.

III.   PARTENARIATO

1.   Partenariato all’interno e all’esterno dell’SSE

In un’ottica di partenariato, le autorità statistiche nazionali e la Commissione (Eurostat) sono responsabili dello sviluppo, della produzione e della diffusione di statistiche europee.

Obiettivo 1.1

Applicare il quadro aggiornato di governance dell’SSE.

L’obiettivo sarà perseguito mediante l’attuazione della revisione del regolamento (CE) n. 223/2009 e l’attuazione della decisione 2012/504/UE della Commissione, del 17 settembre 2012, su Eurostat (3).

Obiettivo 1.2

Migliorare il ruolo di coordinamento della Commissione (Eurostat) quale Istituto statistico dell’Unione europea.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’associazione della Commissione (Eurostat) a tutte le iniziative della Commissione, sin dalle fasi iniziali, in merito agli aspetti statistici, e

dialoghi regolari tra i soggetti interessati al livello direttivo più elevato.

Obiettivo 1.3

Rafforzare, tramite progetti comuni e sviluppi coordinati, la collaborazione con il SEBC e con le organizzazioni europee e internazionali attive nella produzione di dati a fini statistici o amministrativi. Garantire la coerenza tra standard dell’Unione e standard internazionali.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’adozione di un quadro comune in tema di qualità per l’SSE e il SEBC,

una maggiore partecipazione della Commissione (Eurostat) a gruppi consultivi internazionali,

la definizione e l’attuazione di nuove forme di cooperazione al fine di garantire che gli sviluppi statistici siano ben coordinati tra le organizzazioni internazionali e che il lavoro sia distribuito in modo efficiente, e

l’applicazione dei nuovi manuali del sistema dei conti nazionali delle Nazioni Unite, del SEC, del sistema dei conti economici ambientali delle Nazioni Unite, dei conti economici ambientali europei e della bilancia dei pagamenti.

Obiettivo 1.4

Promuovere e realizzare attività di assistenza statistica e di consulenza statistica in paesi al di fuori dell’Unione conformemente alle priorità della politica estera dell’Unione, con riferimento in particolare alla politica di allargamento e alla politica europea di vicinato.

L’obiettivo sarà perseguito mediante:

l’affermazione in campo internazionale del ruolo di guida dell’SSE,

la fornitura di dati per gli scopi della politica estera dell’Unione,

il sostegno ai servizi della Commissione nell’attuazione delle politiche di cooperazione internazionale e di sviluppo, nei loro rapporti con le organizzazioni internazionali e su questioni di interesse statistico comune con regioni di paesi terzi o con paesi terzi,

la diffusione di dati statistici pertinenti a supporto di negoziati e del processo di allargamento,

la riduzione al minimo delle richieste di deroga dei nuovi Stati membri in relazione alla mancata disponibilità di dati,

la definizione di accordi e protocolli d’intesa con paesi terzi,

la concezione e l’attuazione di programmi di cooperazione tecnica,

la focalizzazione dell’assistenza tecnica sull’armonizzazione e la trasmissione dei dati, e

il miglioramento delle attività di cooperazione e coordinamento tra i membri dell’SSE.


(1)  GU L 354 del 31.12.2008, pag. 70.

(2)  GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1.

(3)  GU L 251 del 18.9.2012, pag. 49.