6.10.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 262/43


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 24 settembre 2009

che proroga il periodo di applicazione delle misure previste dalla decisione 2007/641/CE relativa alla conclusione delle consultazioni con la Repubblica delle Isole Figi a norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-CE e dell’articolo 37 dello strumento di cooperazione allo sviluppo

(2009/735/CE)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto l’accordo di partenariato ACP-CE tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (1) e riveduto a Lussemburgo il 25 giugno 2005 (2), di seguito denominato «l’accordo di partenariato ACP-CE», in particolare l’articolo 96,

visto l’accordo interno tra i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, relativo ai provvedimenti da prendere ed alle procedure da seguire per l’applicazione dell’accordo di partenariato ACP-CE (3), in particolare l’articolo 3,

visto il regolamento (CE) n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, che istituisce uno strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (4), di seguito denominato «lo strumento di cooperazione allo sviluppo», in particolare l’articolo 37,

vista la proposta della Commissione,

considerando quanto segue:

(1)

Gli elementi essenziali di cui all’articolo 9 dell’accordo di partenariato ACP-CE sono stati violati.

(2)

I valori di cui all’articolo 3 dello strumento di cooperazione allo sviluppo sono stati violati.

(3)

Il 18 aprile 2007 sono iniziate, a norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-CE e dell’articolo 37 dello strumento di cooperazione allo sviluppo, consultazioni formali con i paesi ACP e con la Repubblica delle Isole Figi, durante le quali le autorità delle Figi hanno assunto impegni specifici per ovviare ai problemi individuati dall’Unione europea e per la loro stessa attuazione.

(4)

Qualche iniziativa concreta è stata assunta in relazione ad alcuni degli impegni di cui al considerando 3. Tuttavia, molti impegni importanti riguardanti elementi essenziali dell’accordo di partenariato ACP-CE e dello strumento di cooperazione allo sviluppo devono ancora essere attuati, ma di recente si sono riscontrati notevoli passi indietro per quanto riguarda alcuni impegni fondamentali, quali l’abrogazione della Costituzione ed un ulteriore notevole rinvio delle elezioni.

(5)

La decisione 2007/641/CE del Consiglio (5) cessa di produrre effetti il 1o ottobre 2009.

(6)

È opportuno pertanto prorogare la validità della decisione 2007/641/CE,

DECIDE:

Articolo 1

La decisione 2007/641/CE è modificata come segue:

1)

all’articolo 3, il secondo comma è sostituito dal seguente:

«Essa cessa di produrre effetti il 31 marzo 2010. La decisione sarà riesaminata periodicamente almeno una volta ogni sei mesi e tempestivamente qualora nuovi sviluppi nella Repubblica delle Isole Figi o nuove consultazioni formali con i paesi ACP e la Repubblica delle Isole Figi diano luogo a nuovi impegni specifici che lo giustifichino.»;

2)

l’allegato è sostituito dall’allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Articolo 3

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, addì 24 settembre 2009.

Per il Consiglio

La presidente

M. OLOFSSON


(1)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

(2)  GU L 287 del 28.10.2005, pag. 4.

(3)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 376.

(4)  GU L 378 del 27.12.2006, pag. 41.

(5)  GU L 260 del 5.10.2007, pag. 15.


ALLEGATO

H.E. Ratu Epeli Nailatikau

Vicepresidente della Repubblica delle Isole Figi

Suva

Repubblica delle Isole Figi

Eccellenza,

l’Unione europea attribuisce la massima importanza alle disposizioni dell’articolo 9 dell’accordo di partenariato ACP-CE, di seguito denominato «l’accordo di Cotonou», e dell’articolo 3 dello strumento di cooperazione allo sviluppo. Il partenariato ACP-CE è fondato sul rispetto dei diritti umani, dei principi democratici e dello stato di diritto, che costituiscono elementi essenziali dell’accordo di Cotonou e, pertanto, la base delle nostre relazioni.

L’11 dicembre 2006 il Consiglio dell’Unione europea ha condannato il golpe militare nelle Figi.

A norma dell’articolo 96 dell’accordo di Cotonou, e ritenendo che il golpe militare del 5 dicembre 2006 costituisse una violazione degli elementi essenziali elencati all’articolo 9 dell’accordo, l’Unione europea, di seguito denominata «l’UE», ha invitato le Figi ad avviare consultazioni per un esame approfondito della situazione, ai sensi di detto accordo, e a adottare misure, se necessario, per porvi rimedio.

La parte formale di tali consultazioni è iniziata a Bruxelles il 18 aprile 2007. L’UE giudica positivo il fatto che all’epoca il governo provvisorio abbia confermato una serie di impegni fondamentali riguardanti i diritti umani e le libertà fondamentali, il rispetto dei principi democratici e lo stato di diritto, come indicato più avanti, e abbia proposto misure concrete per la loro attuazione.

Purtroppo da allora si sono registrati diversi passi indietro, in particolare nell’aprile 2009, cosicché attualmente le Figi si trovano in una situazione di violazione di una serie di impegni assunti. Ciò riguarda in particolare l’abrogazione della Costituzione, il ritardo considerevole nell’organizzazione delle elezioni politiche e le violazioni dei diritti umani. Sebbene l’attuazione degli impegni sia stata notevolmente procrastinata, la maggior parte di tali impegni rimane altamente pertinente riguardo alla situazione attuale delle Figi e viene pertanto allegata alla presente lettera. La loro decisione di violare una serie di impegni chiave ha comportato per le Figi perdite di fondi per lo sviluppo.

Tuttavia, nello spirito di partenariato che costituisce la pietra angolare dell’accordo di Cotonou, l’UE si dichiara disposta ad avviare nuove consultazioni formali non appena vi saranno ragionevoli prospettive di poter concludere positivamente tali consultazioni. Il primo ministro ad interim ha recentemente presentato una tabella di marcia per le riforme e le elezioni. L’UE è pronta ad avviare un dialogo su questa tabella di marcia ed è disposta a valutare se possa fungere da base per nuove consultazioni. Di conseguenza, l’UE ha deciso di prorogare le misure appropriate vigenti per le Figi al fine di offrire un’opportunità di tenere nuove consultazioni. Sebbene alcune delle misure appropriate siano attualmente obsolete, è stato concluso che, anziché aggiornarle unilateralmente, l’UE preferisce approfondire le possibilità di avviare nuove consultazioni con le Figi. Di conseguenza, è di particolare importanza che il governo provvisorio s’impegni in un dialogo di politica interna ad ampio raggio e dia prova di flessibilità per quanto riguarda i tempi della tabella di marcia. Fermo restando che la posizione dell’UE è e sarà sempre improntata agli elementi essenziali dell’accordo di Cotonou riveduto e ai suoi principi fondamentali, in particolare per quanto riguarda il ruolo fondamentale del dialogo e il rispetto degli obblighi reciproci, è importante sottolineare che l’UE non intende trarre conclusioni anticipate circa l’esito delle consultazioni future.

Se le nuove consultazioni daranno luogo a impegni sostanziali da parte delle Figi, l’UE s’impegna a riesaminare rapidamente e in modo positivo queste misure appropriate. Viceversa, se la situazione nelle Figi non migliora, il paese perderà altri fondi per lo sviluppo.

Sino a quando non avranno luogo le nuove consultazioni, l’UE invita le Figi a proseguire e a intensificare il dialogo politico rafforzato.

Le misure appropriate sono le seguenti:

l’erogazione degli aiuti umanitari e il sostegno diretto alla società civile possono continuare,

le attività di cooperazione in corso e/o in preparazione, in particolare nell’ambito dell’8o e del 9o Fondo europeo di sviluppo, di seguito denominato «FES», possono continuare,

si può procedere con la revisione finale del 9o FES,

le attività di cooperazione possono proseguire, salvo circostanze eccezionali, per favorire il ripristino della democrazia e migliorare la governance,

può proseguire l’attuazione delle misure di accompagnamento della riforma del settore dello zucchero previste per il 2006; l’accordo di finanziamento è stato firmato a livello tecnico dalle Figi il 19 giugno 2007. Va segnalata la presenza nell’accordo di una clausola sospensiva,

poiché la relazione degli esperti elettorali indipendenti del Forum delle isole del Pacifico del 7 giugno 2007 è stata accettata il 19 giugno 2007 dal governo provvisorio, in conformità dell’impegno n. 1 concordato il 18 aprile 2007 tra il governo provvisorio e l’UE, si può procedere con i preparativi e, a termine, con la firma del programma indicativo pluriennale riguardante le misure di accompagnamento della riforma del settore dello zucchero nel 2008-2010,

il completamento, la firma a livello tecnico e l’attuazione del documento di strategia nazionale e del programma indicativo nazionale per il 10o FES, con una dotazione finanziaria indicativa, e l’eventuale concessione di una quota di incentivazione non superiore al 25 % di tale importo sono subordinati al rispetto degli impegni assunti in materia di diritti umani e stato di diritto, vale a dire: rispetto della Costituzione da parte del governo provvisorio, pieno rispetto dell’indipendenza del settore giudiziario e revoca, il più presto possibile, dello stato di emergenza reintrodotto il 6 settembre 2007; conformità delle indagini e dei provvedimenti riguardanti tutte le denunce di violazione dei diritti umani con le diverse procedure e strutture previste dalla legislazione delle Isole Figi; massimo impegno del governo provvisorio per impedire che i servizi di sicurezza facciano dichiarazioni a carattere intimidatorio,

lo stanziamento per lo zucchero per il 2007 è pari a zero,

lo stanziamento per lo zucchero per il 2008 sarà reso disponibile solo se si dimostrerà il carattere attendibile e tempestivo dei preparativi per le elezioni in linea con gli impegni concordati; per quanto riguarda in particolare il censimento, la ridefinizione delle circoscrizioni e la riforma elettorale in conformità della Costituzione; si dovranno prendere gli opportuni provvedimenti per garantire il funzionamento dell’ufficio elettorale, compresa la nomina di un supervisore delle elezioni, entro il 30 settembre 2007, in conformità della Costituzione,

lo stanziamento per lo zucchero per il 2009 sarà reso disponibile solo una volta insediato un governo legittimo,

lo stanziamento per lo zucchero per il 2010 dipenderà dai progressi fatti in termini di attuazione dello stanziamento per il 2009 e dal proseguimento del processo democratico,

oltre a quanto indicato nella presente lettera, si potrebbe eventualmente fornire un sostegno supplementare per la preparazione e l’attuazione degli impegni principali, specie per quanto riguarda la preparazione e/o lo svolgimento delle elezioni,

non vengono pregiudicate né la cooperazione regionale né la partecipazione delle Figi a tale cooperazione,

la cooperazione con la Banca europea per gli investimenti e il Centro per lo sviluppo delle imprese può continuare purché gli impegni assunti siano rispettati nei tempi.

Il rispetto degli impegni sarà verificato in base agli impegni riguardanti il monitoraggio in termini di dialogo regolare, cooperazione con le missioni e relazioni, come indicato in allegato.

L’UE si aspetta inoltre che le Figi collaborino pienamente con il Forum delle isole del Pacifico per l’applicazione delle raccomandazioni formulate dal gruppo di personalità riconosciute a livello internazionale (Eminent Persons’ Group), avallate dai ministri degli esteri del Forum riuniti a Vanuatu il 16 marzo 2007.

L’Unione europea continuerà a seguire con estrema attenzione gli sviluppi nelle Figi. A norma dell’articolo 8 dell’accordo di Cotonou, verrà instaurato un intenso dialogo politico con le Figi per garantire la tutela dei diritti umani, il ripristino della democrazia e il rispetto dello stato di diritto finché entrambe le parti non concluderanno che il dialogo rafforzato ha conseguito il suo scopo.

In caso di rallentamento, interruzione o inversione di tendenza nell’attuazione degli impegni da parte del governo provvisorio, l’UE si riserva il diritto di adeguare le misure appropriate.

L’UE sottolinea che i privilegi delle Figi nell’ambito della cooperazione con l’UE dipendono dal rispetto degli elementi essenziali dell’accordo di Cotonou e dei valori sanciti dallo strumento di cooperazione allo sviluppo. Per dimostrare all’UE la sua ferma intenzione di rispettare gli impegni concordati, il governo provvisorio deve compiere progressi rapidi e sostanziali in tal senso.

Voglia gradire, Eccellenza, i sensi della mia più alta considerazione.

Fatto a Bruxelles,

Per la Commissione

Per il Consiglio

Allegato dell’allegato

IMPEGNI CONCORDATI CON LA REPUBBLICA DELLE ISOLE FIGI

A.   Rispetto dei principi democratici

Impegno n. 1

Indire elezioni politiche libere ed eque entro 24 mesi dal 1o marzo 2007, fatti salvi i risultati della valutazione effettuata dai revisori indipendenti nominati dal segretariato del Forum delle isole del Pacifico. La preparazione e lo svolgimento delle elezioni saranno monitorati, adeguati e, se del caso, riveduti congiuntamente in base a parametri concordati. Ciò presuppone, in particolare, che:

il governo provvisorio adotti, entro il 30 giugno 2007, un calendario che fissa i termini per il completamento delle diverse misure preparatorie in previsione delle nuove elezioni politiche,

il calendario indichi le date del censimento, della ridefinizione delle circoscrizioni e della riforma elettorale,

la definizione delle circoscrizioni e la riforma elettorale siano conformi alla Costituzione,

si prendano gli opportuni provvedimenti per garantire il funzionamento dell’ufficio elettorale, compresa la nomina di un supervisore delle elezioni, entro il 30 settembre 2007 in conformità della Costituzione,

il vicepresidente sia nominato in conformità della Costituzione.

Impegno n. 2

Nell’adottare iniziative e cambiamenti di rilievo a livello legislativo, finanziario o di altre politiche, il governo provvisorio deve tener conto delle consultazioni con la società civile e con le altre parti interessate.

B.   Stato di diritto

Impegno n. 1

Il governo provvisorio deve adoperarsi con il massimo impegno per impedire che i servizi di sicurezza facciano dichiarazioni a carattere intimidatorio.

Impegno n. 2

Il governo provvisorio deve far rispettare la Costituzione del 1997 e garantire il funzionamento normale e indipendente delle istituzioni costituzionali delle Figi, come la commissione delle Fiji per i diritti umani, la commissione per il servizio pubblico e la commissione per gli uffici costituzionali. La notevole indipendenza e il funzionamento del Gran consiglio dei capi saranno tutelati.

Impegno n. 3

Occorre rispettare pienamente l’indipendenza del settore giudiziario, che deve poter svolgere liberamente le sue funzioni e le cui sentenze devono essere rispettate da tutte le parti interessate. In particolare:

il governo provvisorio deve garantire che il tribunale di cui alla sezione 138, paragrafo 3, della Costituzione sia nominato entro il 15 luglio 2007,

da ora in poi, per le nomine e le revoche dei giudici ci si dovrà attenere rigorosamente alle disposizioni costituzionali e alle norme procedurali,

occorre evitare qualsiasi tipo di ingerenza nel processo giudiziario da parte dei militari, della polizia o del governo provvisorio, garantendo fra l’altro il pieno rispetto delle professioni giuridiche.

Impegno n. 4

Tutti i procedimenti penali connessi alla corruzione devono svolgersi attraverso i canali giudiziari adeguati e tutti gli altri organi eventualmente istituiti per indagare sui presunti casi di corruzione devono operare entro i limiti costituzionali.

C.   Diritti dell’uomo e libertà fondamentali

Impegno n. 1

Il governo provvisorio prende tutte le misure necessarie affinché per tutte le denunce di violazione dei diritti umani si svolgano indagini o si prendano provvedimenti in conformità delle diverse procedure e sedi previste dalla legislazione delle Isole Figi.

Impegno n. 2

Il governo provvisorio intende revocare lo stato di emergenza nel maggio 2007 fatte salve eventuali minacce per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Impegno n. 3

Il governo provvisorio garantisce che la commissione delle Figi per i diritti umani possa operare in modo totalmente indipendente e in conformità della Costituzione.

Impegno n. 4

La libertà di espressione e la libertà dei media, in tutte le sue forme, sono pienamente rispettate in conformità della Costituzione.

D.   Verifica dell’attuazione degli impegni

Impegno n. 1

Il governo provvisorio s’impegna a mantenere un dialogo regolare per consentire la verifica dei progressi compiuti e concede alle autorità/ai rappresentanti dell’UE e della CE il libero accesso alle informazioni su tutte le questioni connesse ai diritti umani, al ripristino pacifico della democrazia e allo stato di diritto nelle Figi.

Impegno n. 2

Il governo provvisorio collabora pienamente con le eventuali missioni dell’UE e della CE incaricate di valutare e sorvegliare i progressi.

Impegno n. 3

Il governo provvisorio invia ogni tre mesi, a decorrere dal 30 giugno 2007, relazioni sui progressi compiuti per quanto riguarda gli elementi essenziali dell’accordo di Cotonou e gli impegni.

Va osservato che per affrontare efficacemente determinate questioni occorre un’impostazione pragmatica, che tenga conto della realtà attuale e, al tempo stesso, sia rivolta al futuro.