31991D0130

91/130/CEE: Decisione della Commissione, del 19 febbraio 1991, relativa ad un procedimento in forza dell'articolo 85 del trattato CEE IV/32.524 - Screensport/Membri EBU (Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)

Gazzetta ufficiale n. L 063 del 09/03/1991 pag. 0032 - 0044


DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 19 febbraio 1991 relativa ad un procedimento in forza dell'articolo 85 del trattato CEE IV/32.524 - Screensport/Membri EBU (Il testo in lingua inglese è il solo facente fede) (91/130/CEE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea,

visto il regolamento n. 17 del Consiglio, del 6 febbraio 1962, primo regolamento di applicazione degli articoli 85 e 86 del trattato (1), modificato da ultimo dall'atto di adesione della Spagna e del Portogallo in particolare l'articolo 3, paragrafo 1,

vista la domanda intesa a far constatare un'infrazione, presentata il 17 dicembre 1987, ai sensi dell'articolo 3 del regolamento n. 17, dalla WH Smith & Son Ltd e dalla Screensport (già Screensport Ltd) (qui di seguito Screensport),

viste la notificazione e la domanda di attestazione negativa presentate alla Commissione da Eurosport Consortium, Sky Television plc (qui di seguito Sky), Satellite Sport Sales Ltd, Satellite Sports Services Ltd e News International plc (qui di seguito NI) il 17 gennaio 1989,

vista la decisione della Commissione, del 5 dicembre 1988, di aprire un procedimento nel presente caso,

dopo aver dato alle imprese e associazioni di imprese interessate la possibilità di comunicare le loro osservazioni in merito agli addebiti formulati dalla Commissione, ai sensi dell'articolo 19, paragrafi 1 e 2 del regolamento n. 17 e del regolamento n. 99/63/CEE della Commissione, del 25 luglio 1963, relativo alle audizioni previste dall'articolo 19, paragrafi 1 e 2 del regolamento n. 17 del Consiglio (2),

previa consultazione del Comitato consultivo in materia di intese e posizioni dominanti,

considerando quanto segue:

I. I FATTI

Denuncia e notificazione

1) Il 17 dicembre 1987 Screensport ha presentato una denuncia alla Commissione relativamente a quanto segue:

i) alcune attività della European Broadcasting Union (qui di seguito EBU) e/o dei suoi membri, in particolare, il rifiuto di concedere a Screensport sublicenze per eventi sportivi per i quali EBU e/o i suoi membri hanno acquisito diritti d'esclusiva, con la conseguenza che le società commerciali che operano via cavo e via satellite, come la stessa Screensport, vengono ostacolate nella loro concorrenza a EBU e/o ai suoi membri nel campo dei programmi sportivi, e

ii) una joint venture fra EBU e/o alcuni dei suoi membri con News International Ltd per la costituzione di un canale sportivo « Eurosport ».

(2) La presente decisione, pur menzionando le attività della EBU, non riguarda il primo aspetto della denunzia, oggetto di altro e separato procedimento aperto dalla Commissione (pratica IV/32.150). Il 20 dicembre 1988 la Commissione ha inviato a Eurosport Consortium e News International una comunicazione degli addebiti relativamente al punto ii).

(3) Il 17 gennaio 1989 la Commissione ha ricevuto una notificazione ed una domanda di attestazione negativa in merito ad una serie di accordi concernenti il servizio televisivo del canale sportivo Eurosport, comprendenti:

i) l'accordo Eurosport Consortium, firmato il 5 maggio 1988, fra 16 membri di EBU. A seguito di ritiri e di nuove adesioni al Consortium, gli attuali membri sono 17, ossia ORF (Austria), BRT e RTBF (Belgio), DR (Danimarca), YLE (Finlandia), ERT (Grecia), RUV (Islanda), RTE (Irlanda), RAI (Italia), NRK (Norvegia), SVT (Svezia), SSR (Svizzera), BBC (Regno Unito), JRT (Iugoslavia), CYBC (Cipro), TRT (Turchia) e IBA (Israele);

ii) un accordo di azionariato, firmato il 23 dicembre 1988, fra Sky Television Plc (Sky) e Eurosport Consortium, che prevede fra l'altro il controllo esclusivo di Satellite Sport Sales Ltd da parte di Sky (vedi punti 21 e 32);

iii) un accordo relativo ai servizi, firmato il 23 dicembre 1988, fra Satellite Sport Services Ltd (qui di seguito la Service Company), detenuta in comune da Eurosport Consortium, e Sky;

iv) un accordo sulle attrezzature, firmato il 23 dicembre 1988, fra Sky e la Service Company, e

v) una garanzia, prestata il 23 dicembre da NI, società madre di Sky, nei confronti di Eurosport Consortium.

Il 10 aprile 1989 la Commissione ha inviato a Eurosport Consortium e Sky una comunicazione supplementare degli addebiti.

Il denunziante

(4) Screensport è una società registrata in Inghilterra che gestisce un canale televisivo commerciale transnazionale per la trasmissione di avvenimenti sportivi via satellite, in attività dal marzo 1984. Fino al marzo 1989 ha fornito i suoi programmi mediante un satellite di bassa potenza a distributori via cavo in varie parti dell'Europa. Da allora, il servizio è stato inoltre disponibile per i consumatori, direttamente mediante antenne paraboliche dopo il lancio del satellite Astra nel febbraio 1989. Il servizio, che è multilingue, è attualmente ricevuto in 12 paesi europei, ivi compresi sette Stati membri della CEE, ed è fornito da Screensport sola o in comune con partner stabiliti in alcuni paesi (ad esempio, Francia, Germania e Paesi Bassi). Screensport è detenuta per il 75 % da WH Smith Ltd. La rimanente quota è detenuta da ESPN Inc., il maggiore canale via cavo e via satellite degli Stati Uniti, che a sua volta è detenuta congiuntamente da ABC e Capital Cities. Nel periodo fino al giugno 1989, Screensport ha registrato un fatturato di 3,3 milioni di lire sterline, ma la società ha operato in perdita.

(5) Il canale Screensport trasmette unicamente programmi sportivi in quattro lingue - inglese, francese, tedesco e olandese.

Eurosport

(6) Eurosport, come Screensport, è un canale televisivo transnazionale via satellite dedicato allo sport entrato in funzione il 5 febbraio 1989 mediante il satellite Astra. Gli utenti televisivi che si trovano nell'area coperta dal satellite ricevono il servizio da distributori via cavo o direttamente servendosi di antenne paraboliche. Il canale è attualmente ricevuto in 22 paesi europei, ivi compresi otto Stati membri della Comunità, e trasmette giornalmente per 17 ore in inglese, tedesco e olandese.

(7) Eurosport Consortium è il prodotto di un accordo concluso tra un gruppo di membri EBU. Eurosport Consortium è legato per contratto a Sky e/o imprese nell'ambito del gruppo di società Sky, e NI, società madre di Sky.

Eurosport Consortium

(8) Di Eurosport Consortium fanno parte membri di EBU, un'associazione di organismi radiotelevisivi costituita nel 1950. La partecipazione a EBU è aperta ad organismi radiotelevisivi o gruppi di detti organismi di un paese aderente alla International Telecommunication Union (ITU) situata nella zona di trasmissione europea come definita dalle Radio Regulations allegate alla International Telecommunication Convention, organismi che forniscono nel paese in questione, con l'autorizzazione delle autorità competenti, un servizio radiotelevisivo di importanza e carattere nazionali e che inoltre dimostrano di soddisfare le condizioni seguenti:

a) si sono impegnati a servire l'intera collettività nazionale e di fatto sono ricevuti da almeno una sua parte sostanziale, adottando nel contempo tutte le iniziative necessarie per essere captati su tutto il territorio:

b) si sono impegnati, ed effettivamente adempiono tale obbligazione, a trasmettere programmi variati ed equilibrati per tutte le fasce della popolazione, ivi compresa una quota ragionevole di programmi imperniati su interessi specifici di minoranze di diversi gruppi di utenti, indipendentemente dal rapporto costo del programma/ascolto;

c) producono effettivamente e/o commissionano sotto il loro controllo editoriale una quota sostanziale dei programmi trasmessi.

Attualmente EBU ha 39 membri attivi in 32 paesi situati nell'ambito della zona di trasmissione europea, di cui la maggior parte sono organismi televisivi pubblici. L'adesione è aperta ai consorzi, ivi compreso Eurosport Consortium.

(9) Tutti i membri attivi di EBU possono partecipare ad un sistema istituzionalizzato di scambi di programmi TV, compresi i programmi sportivi, tramite una rete europea nota sotto il nome di « Eurovision », a cui attualmente partecipano tutti i membri tranne due. Il sistema è aperto anche ai consorzi formati esclusivamente da membri attivi di diversi paesi che insieme forniscono un servizio di programmi televisivi transnazionali. Eurovision è basata sulla reciprocità: qualora un organismo di trasmissione mandi in onda un evento - ivi comprese le manifestazioni sportive - che ha luogo sul suo territorio nazionale ed è di interesse potenziale per gli altri membri di Eurovision, esso fornisce il segnale di trasmissione (elemento fondamentale per la video ed il suono internazionali) gratuitamente a tutti gli altri membri Eurovision, ricevendo in cambio servizi corrispondenti da tutti gli altri membri in caso di eventi che hanno luogo nei loro paesi rispettivi. L'organismo di trasmissione di origine fornisce anche l'infrastruttura necessaria per dar modo agli organismi ospiti di operare adeguatamente (posti di commento, ecc.).

(10) Accordi di reciprocità di tipo analogo esistono con intervision, l'omologa di Eurovision nell'Europa orientale. La reciprocità è stata anche convenuta tra le sei unioni di emittenti che hanno acquistato congiuntamente i diritti mondiali per la Coppa del mondo FIFA sia in passato che per il futuro.

(11) Pur dovendo affrontare una crescente concorrenza da parte delle nuove emittenti commerciali (vedi sotto), attualmente EBU e i suoi membri sono ancora in grado di fornire programmi esclusivi riguardo a quasi tutti i principali eventi sportivi. Essi raggiungono questo risultato soprattutto con l'acquisizione in comune dei diritti su eventi sportivi e scambiandosi il segnale di trasmissione, nel quadro del citato sistema Eurovision. Attualmente la maggior parte degli scambi effettuati nel quadro di Eurovision è rappresentato da programmi sportivi (per il resto si tratta quasi interamente di nuovi programmi).

(12) Pur acquisendo i diritti sugli eventi sportivi, tuttavia, la maggior parte dei membri EBU trasmettono in realtà soltanto una piccola parte di essi. In effetti, i membri trasmettono in media soltanto il 15 % circa di tutti gli eventi sportivi che sono potenzialmente ottenibili per mezzo del sistema Eurovision. I membri di EBU spiegano questo fatto con i loro obblighi di « missione pubblica », che impediscono loro di concentrarsi unicamente su un certo tipo di programmi. Pertanto, al fine di coprire un maggior numero di tali eventi, come desiderato dalle federazioni sportive internazionali, e sentendo il bisogno di rafforzare la sua posizione ai fini dell'acquisizione dei diritti relativi agli eventi sportivi di fronte alla nuova e crescente concorrenza delle emittenti commerciali, EBU ha cominciato nel 1986 ad esaminare la fattibilità di un'associazione per la costituzione di un canale televisivo dedicato allo sport. A tal fine è stato istituito un gruppo di lavoro che ha presentato una relazione ai membri di EBU. Sulla base di questa relazione è stato deciso di istituire detto canale. Tuttavia, dopo il fallimento commerciale del precedente canale comune via satellite (Europa TV), è stato deciso che il futuro canale sportivo comune non sarebbe stato gestito dai soli membri di EBU, ma in comune con un'impresa sperimentata nel campo della televisione commerciale via satellite che avrebbe sostenuto il rischio finanziario del progetto. Fra quattro richiedenti è stata selezionata Sky, come annunciato dalla stampa il 2 dicembre 1987. Prima di questa selezione, Sky stava già progettando il proprio canale sportivo, tra vari altri canali specializzati che intendeva lanciare (vedi sotto).

(13) Eurosport Consortium è stato costituito con l'intenzione esplicita di fornire il servizio Eurosport da parte dei membri di EBU. L'accordo in merito è stato formalmente firmato il 5 maggio 1988, inizialmente da 16 membri. Alcuni membri si sono successivamente ritirati, mentre altri hanno aderito al consorzio; in linea di principio tutti i membri di EBU possono partecipare. I nuovi membri sono ammessi con il consenso di due terzi dei membri esistenti. Attualmente i membri sono 17 (vedi punto 3).

(14) L'accordo stabilisce che il consorzio, un'associazione priva di personalità giuridica, è costituito per un periodo di 10 anni che termina nel decimo anniversario dall'inizio del servizio Eurosport. Il servizio stesso è composto principalmente da programmi basati su materiale messo a disposizione del consorzio dai membri di EBU, compresi i membri del consorzio. I membri accettano tuttavia che il consorzio decida autonomamente in merito alla sua strategia operativa. In particolare, il consorzio può includere nel servizio tutti i programmi che desidera, scegliendo sia il tempo che il modo. Pertanto, i membri non possono rifiutare al consorzio programmi o diritti su programmi allo scopo di impedirne o ritardarne l'inclusione nel servizio. In relazione a qualsiasi programma sportivo prodotto o acquistato, ciascun membro è tenuto, a richiesta del consorzio a:

a) mettere gratuitamente e senza restrizione alcuna a disposizione del consorzio tali programmi e i relativi diritti, ai fini delle attività del servizio;

b) fare tutto il possibile per garantire, in collaborazione con il consorzio o i suoi rappresentanti, eventuali diritti supplementari volti a permettere l'inclusione di detti programmi nel servizio;

c) fare tutto il possibile, in collaborazione con il consorzio, per estendere la copertura di un evento nella misura in cui le attrezzature di produzione siano sul luogo;

d) mettere a disposizione del consorzio il suo commentario come guida, e

e) fornire al consorzio o ai suoi rappresentanti posizioni di commento per l'evento da coprire, conformemente alle norme di reciprocità di Eurovision.

In tale contesto occorre tenere presente che, secondo il regolamento dell'Eurovision, il membro EBU che dà vita ad un programma (diffusore ospite) ha diritto d'impedire ad Eurosport di trasmettere lo stesso programma sul proprio territorio e nella propria lingua. Questa limitazione, tuttavia, non è applicata in occasione di quegli avvenimenti sportivi che costituiscono il retaggio di tutte le nazioni europee (Giochi olimpici invernali ed estivi, Coppa del mondo di calcio, Campionato europeo di calcio).

(15) I membri hanno diritto di ricevere contributi dal consorzio per le spese sostenute relativamente ai programmi messi a disposizione e inclusi nel servizio. Tali contributi prenderanno in considerazione il tipo di programma sportivo e il numero di ore del programma messo a disposizione da ogni membro e incluso nel servizio. Inoltre, i membri che perdono una quota d'ascolto sproporzionata a causa dell'esistenza del servizio saranno compensati con una parte dei profitti derivanti dalle attività del consorzio.

(16) I membri che desiderano ritirarsi dal consorzio possono farlo prima del quarto anniversario della data di adesione, dandone preavviso scritto almeno un anno prima. Durante il periodo di preavviso essi devono continuare, nella misura del possibile, a mettere a disposizione del consorzio, dietro sua richiesta, lo stesso tipo di materiale sportivo precedentemente fornito durante il periodo contrattuale attraverso gli scambi del programma Eurovision.

(17) Il consorzio è tenuto ad informare periodicamente il consiglio di amministrazione di EBU in merito alle sue attività.

Sky

(18) Sky Television plc (già Satellite Television plc) è una società registrata in Inghilterra, affiliata di News International plc (NI). La società madre capogruppo è The News Corporation Ltd, una società costituita nell'Australia del Sud. Nel 1988 il fatturato consolidato globale del gruppo è stato di 2,5 miliardi di lire sterline. Il fatturato di NI nel 1985-1986 è stato di oltre 450 milioni di lire sterline. La società Sky, considerata singolarmente, si trova attualmente in passivo.

(19) La principale attività di Sky è la trasmissione in Europa di un servizio via satellite in lingua inglese. In passato questa funzione era svolta da Sky Channel, un canale generico che includeva programmi sportivi ricevuto da più di 15 milioni di nuclei familiari in 18 paesi d'Europa, fra cui nove Stati membri della CEE. Nel giugno 1988 è stato annunciato che il canale sarebbe stato rilanciato come parte di una rete radiotelevisiva formata da quattro canali chiamata Sky Television. I quattro canali - ivi compresi Eurosport e (il rilanciato) Sky Channel (ora noto sotto la denominazione di Sky One nel Regno Unito) - hanno iniziato le loro trasmissioni servendosi del satellite Astra nel febbraio 1989. Sky Channel ha continuato ad acquistare diritti di trasmissione di taluni eventi sportivi.

(20) L'adesione di Sky ad un progettato canale sportivo europeo è stata annunciata alla stampa il 2 dicembre 1987. Secondo tale annuncio NI avrebbe formato una « joint venture » con un gruppo di membri EBU al fine di lanciare un canale sportivo via satellite denominato Eurosport. Di fatto, rappresentanti di NI avevano partecipato a precedenti riunioni del gruppo di lavoro Sport di EBU al fine di discutere ed organizzare la costituzione del canale. Alcuni elementi della partecipazione di ciascuna delle parti nella società venivano comunicati al momento dell'annuncio alla stampa e nei mesi successivi, in particolare il noleggio di « transponder » sul satellite Astra per i canali Sky, ivi compreso Eurosport. Gli ultimi dettagli sono stati tuttavia completati soltanto il 23 dicembre 1988, al momento della firma degli accordi qui di seguito riportati.

(21) L'accordo di azionariato (firmato da Sky e da Eurosport Consortium) stabilisce fra l'altro che Sky e Eurosport Consortium condividono in parti uguali la proprietà e la gestione di Satellite Sports Services Ltd, ossia la Service Company. Per quanto riguarda la gestione, in particolare, Sky e Eurosport Consortium hanno ciascuna il diritto di nominare tre direttori nella società; Eurosport Consortium nomina il direttore della programmazione, mentre Sky nomina il direttore amministrativo. L'accordo prevede inoltre che la Sales Company è interamente detenuta da Sky. Sky accetta, tuttavia, di nominare un direttore della Sales Company previa designazione da parte di Eurosport Consortium; tale direttore può disporre di tutti i dati relativi alla Sales Company disponibili da parte di tutti gli altri membri del Consiglio d'amministrazione (ivi compresi i conti di gestione) e delle informazioni relative alla posizione commerciale della Sales Company, ed è autorizzato a comunicarli a Eurosport Consortium. Inoltre, l'accordo prevede quanto segue:

a) Eurosport Consortium deve applicare l'accordo relativo ai servizi, mentre Sky e Eurosport Consortium usano i loro rispettivi poteri per far applicare l'accordo dalla Service Company;

b) Eurosport Consortium deve applicare l'accordo sulle vendite e Sky dovrà far applicare tale accordo dalla Sales Company;

c) Sky dovrà applicare e far applicare dalla Sales Company l'accordo finanziario, e

d) Sky dovrà applicare l'accordo sulle attrezzature e Sky e il Consortium dovranno usare i loro rispettivi poteri per far applicare l'accordo da parte della Service Company.

(22) Inoltre, l'accordo di azionariato specifica il materiale sportivo che Eurosport Consortium s'impegna a mettere a disposizione di Eurosport, ossia:

a) tutti i programmi sportivi prodotti o acquistati dai membri [diversi dai programmi descritti alla lettera b)],

b) tutti i programmi sportivi acquistati dai membri, ossia i programmi offerti al programma di scambio della European Broadcasting Union Eurovision (« Eurovision ») dai membri della European Broadcasting Union che non sono membri di Eurosport, a condizione che tali programmi facciano parte di Eurovision e

i) che le leggi nazionali del luogo di registrazione o di stabilimento del membro interessato non ostino a che siano in tal modo offerti;

ii) i diritti addizionali necessari siano stati acquisiti a richiesta della Service Company da o tramite i membri interessati;

iii) i programmi siano messi a disposizione su base non esclusiva, e

iv) nel caso di tali programmi, siano messi a disposizione subordinatamente alle condizioni, riserve od altre restrizioni che potranno essere imposte conformemente alle regole vigenti di Eurovision.

(23) Tuttavia, i membri si impegnano verso Sky a quanto segue: all'atto di una concessione di sublicenza che autorizzi l'inclusione dei programmi di cui alla lettera a) del paragrafo 22 in un « Reserved Service » (come sotto definito), previsto essenzialmente per essere ricevuto nell'ambito della zona coperta da « transponder » usato al momento per la trasmissione di Eurosport, sarà data la priorità ad Eurosport per 48 ore dopo la fine di un evento o della competizione giornaliera quando un evento duri più di un giorno. Resta inteso che se un membro comunica alla Service Company la sua intenzione di concedere una sublicenza per i programmi destinati al Reserved Service ed entro 48 ore dal ricevimento della comunicazione la Service Company non comunica al momento di aver selezionato tale programma per l'inclusione in Eurosport entro il suddetto periodo di 48 ore di priorità, il membro può concedere una sublicenza per tale programma senza riserva di priorità. Ai fini di questa clausola si intende per:

« Reserved Service »:

i) un servizio televisivo transnazionale, ossia un servizio di trasmissioni televisive destinato ad essere ricevuto in più di un paese e che non sia diretto in primo luogo all'utenza di un singolo paese; o

ii) un servizio televisivo terzo che operi via satellite e che trasmetta principalmente programmi nazionali, ossia un servizio di trasmissioni televisive fornito mediante satellite (fisso o per servizi di radiodiffusione) destinato in primo luogo all'utenza di un singolo paese e nel quale nessun membro detiene effettivi interessi economici ad eccezione delle forniture di materiale da programmazione;

diverso da

i) qualsiasi servizio fornito da un membro Eurovision (quale definito da European Broadcasting Union),

ii) qualsiasi servizio per il quale il membro deve concedere una sublicenza senza riserva di priorità a norma di legge o a seguito di regolamento o decisione di un tribunale o di altre autorità competenti o a seguito di un contratto esistente alla data dell'accordo che sia stato segnalato a Sky prima della firma dell'accordo stesso.

L'applicazione della suddetta clausola può avere subito modificazioni in seguito al cambiamento della regola di sublicenza di EBU. Il 2 luglio 1990 EBU ha adottato una nuova disposizione per le sublicenze ai terzi interessati, che viene trattata nella pratica IV/32.150-EBU/Eurovision. Ai termini di questa disposizione, sublicenze sono concesse a tutti i terzi, salvo « embargo » dovuto al limitato numero di ore e successive restrizioni dovute alla cadenza ed al volume delle trasmissioni.

(24) Allegato all'accordo figurava altresì un elenco di eventi sportivi per i quali EBU, in nome dei suoi membri, ha già acquistato diritti « standard » o « world » quali definiti dall'accordo. Quando l'accordo fu firmato, Eurosport Consortium ha garantito a Sky l'esistenza di tali diritti al momento della sottoscrizione dell'accordo.

(25) È previsto che l'accordo continui per un periodo di dieci anni e che, anzi, possa anche essere prorogato. È possibile una risoluzione anticipata, dati certi presupposti.

(26) L'accordo relativo ai servizi concluso fra Eurosport Consortium e Satellite Sports Services Ltd (ossia, la « Service Company » detenuta in comune da Eurosport Consortium e Sky) prevede che Sky fornisca determinati servizi e attrezzature al Consortium, ivi compresi:

i) quelli relativi alla costituzione del canale Eurosport, inclusi i negoziati (in nome del Consortium) per l'installazione del transponder e il supporto tecnico per il collegamento con i fornitori e le autorità competenti al fine della costituzione del canale;

ii) quelli relativi al funzionamento del canale Eurosport, ivi compresa la preparazione e la selezione dei programmi da includere nel canale;

iii) servizi di contabilità, amministrativi e di personale e gli altri servizi necessari per il funzionamento e la distribuzione dei servizi.

(27) I diritti d'autore sui programmi inclusi nel servizio e su tutto il relativo materiale appartengono e rimangono di proprietà dei membri di Eurosport Consortium (come proprietari o licenziatari).

(28) L'accordo sulle vendite è concluso fra Eurosport Consortium e Satellite Sport Sales Ltd, ossia la « Sales Company » interamente detenuta da Sky, ma che include un direttore designato da Eurosport Consortium.

Ai termini dell'accordo, Eurosport Consortium:

i) concede alla Sales Company il diritto esclusivo di stipulare contratti di pubblicità su Eurosport;

ii) autorizza la Sales Company ad imporre canoni per il ricevimento e (se del caso) la ritrasmissione del servizio. I contratti con gli operatori via cavo devono essere previamente approvati per iscritto dalla Service Company;

iii) permette alla Sales Company di aderire ad accordi con persone od organizzazioni per associarsi in programmi inclusi nel servizio (sponsorizzazione di programmi). Gli accordi sono conformi, fra l'altro, agli orientamenti stabiliti dalla Service Company e agli obblighi di sponsorizzazione di Eurosport Consortium o di suoi membri di cui la Sales Company sia a conoscenza.

In cambio, Eurosport Consortium s'impegna tra l'altro ad includere nei servizi via satellite gli annunci pubblicitari forniti dalla Sales Company e a metterli a disposizione del canale per una distribuzione quotidiana, come convenuto. In più, Eurosport Consortium si impegna a rendere il servizio via satellite libero per la distribuzione, nonché a permettere alla Sales Company di rispettare le proprie obbligazioni contrattuali relative all'accessibilità del servizio via satellite al pubblico, generalmente entro l'area coperta.

(29) L'accordo per le attrezzature fra Sky e Satellite Sports Services Ltd (la « Service Company ») prevede che Sky fornisca o procuri alla Service Company, al prezzo di costo, personale sperimentato, attrezzature, raccomandazioni, informazioni, know-how e consulenza a seguito di ragionevoli richieste di quest'ultima, per metterla in grado di eseguire le sue obbligazioni ai sensi dell'accordo sui servizi.

(30) L'accordo finanziario fra Sky e Satellite Sports Sales Ltd (la « Sales Company ») prevede che Sky fornisca alla Sales Company tutti i mezzi (ivi compresi know-how, personale esecutivo e tecnico, locali), i servizi e i fondi (mediante prestiti senza interessi) di cui la Sales Company può aver bisogno per eseguire le sue obbligazioni e svolgere le sue attività ai sensi dell'accordo « Sales ». In cambio, la Sales Company deve remunerare Sky per le attrezzature e i servizi forniti.

(31) News International plc (NI), società madre di Sky Television plc, garantisce irrevocabilmente a Eurosport Consortium, in relazione all'accordo riguardante gli azionisti fra Eurosport Consortium e la sua affiliata, la debita e puntuale esecuzione ed osservanza da parte di Sky e Satellite Sport Sales Ltd delle loro obbligazioni rispettive ai sensi dell'accordo, e, in caso di loro inadempimento, di eseguirle e rispettarle essa stessa.

La natura di Eurosport

(32) Pur accettando la necessità che Eurosport sia commercialmente redditizio, Eurosport Consortium ha costantemente sottolineato che esso rappresenta un'estensione delle attività dei suoi membri e, in quanto tale, costituisce un canale di pubblico servizio. Attualmente il 50 % circa dei programmi di Eurosport è composto da materiale realizzato da EBU, di cui il 34 % è prodotto dai membri del Consortium ed il 16 % da altri membri di EBU). Viene accentuato il fatto che il servizio è trasmesso da Eurosport Consortium e che i membri di quest'ultimo sono responsabili per la sua programmazione. I servizi forniti da Sky tramite le Sales e Service Companies prendono la forma di subfornitura. Su questa base Eurosport gode dei diritti di un membro di EBU allorché il sistema Eurovision ne è coinvolto. Gli operatori via cavo e gli organizzatori sportivi e/o i loro rappresentanti, in particolare, sono incoraggiati ad accettare il carattere di servizio pubblico di Eurosport. Pertanto, è inevitabile che il servizio sia considerato da tali organismi come strettamente associato con EBU e i suoi membri, ivi compresi quelli che non sono essi stessi membri di Eurosport Consortium.

(33) Per contro, il pubblico televisivo tende ad associare Eurosport più strettamente a Sky. Alla sua inaugurazione, il canale è stato fortemente pubblicizzato, almeno nel Regno Unito, come uno dei quattro canali via satellite « Sky » lanciati da Sky Television per mezzo del satellite Astra. Sul continente il canale è stato altresì strettamente associato a Sky Channel per il fatto che i due servizi hanno condiviso lo stesso canale via cavo. Eurosport ha sostituito Sky Channel dopo le ore 18 su alcune reti di distribuzione via cavo che ricevono il servizio da un altro satellite.

Il mercato

(34) Fino a poco tempo fa i telespettatori dipendevano dai propri organismi pubblici nazionali per l'accesso allo sport trasmesso via televisione, poiché i programmi venivano trasmessi da reti nazionali terrestri e le relative licenze venivano in genere concesse soltanto agli organismi pubblici incaricati di adempiere obblighi di « servizio pubblico » relativamente alla qualità dei programmi, alla loro diversità, all'educazione, ecc.

(35) Lo sport veniva in genere considerato come facente parte di questa pubblica missione, perlomeno quando si trattava di eventi internazionali importanti come i giochi olimpici, la Coppa del mondo di football, ed il Campionato europeo di football, unitamente agli eventi nazionali di particolare interesse per il pubblico nazionale. Alcuni organismi hanno scelto di mettere in rilievo lo sport o perlomeno alcuni eventi più di altri. Tuttavia, in tutti i casi gli obblighi di trasmettere altri tipi di programmi hanno imposto una copertura generica di tutti gli eventi.

(36) Nello stesso tempo, peraltro, il monopolio conferito agli organismi nazionali ha consentito a tali organismi di assicurarsi i diritti esclusivi, frequentemente per lungo tempo, su eventi sportivi, in particolare quando tali diritti erano negoziati per mezzo di EBU. Inoltre, il sistema Eurovision garantiva ai membri il libero accesso al segnale per le trasmissioni sui territori degli altri membri, come anche altri privilegi. I prezzi per tali diritti erano relativamente bassi, poiché gli organizzatori sportivi si preoccupavano piuttosto di attirare sponsor e della maggiore promozione delle loro manifestazioni presso i telespettatori.

(37) Più recentemente, le innovazioni tecniche hanno permesso l'introduzione di servizi televisivi via cavo e satellite, vale a dire la trasmissione di un segnale televisivo via satellite a distributori via cavo che hanno accettato contrattualmente di ricevere i servizi in questione e li distribuiscono ai telespettatori in una zona determinata. Questa situazione, unitamente alla deregolamentazione dei servizi televisivi che ha avuto luogo in alcuni Stati membri, ha portato alla costituzione di un certo numero di emittenti radiotelevisive commerciali. Queste ultime operano su base locale, nazionale o transnazionale e trasmettono una gamma diversificata di programmi, ivi compreso lo sport, o servizi più specializzati come sport, film, arte, programmi per i bambini, ecc.

(38) Gli sviluppi tecnici più recenti hanno permesso la trasmissione agli utenti di programmi via satellite ricevuti direttamente mediante piccole antenne paraboliche. Sia Eurosport che Screensport operano su questa base nel fornire un servizio transnazionale nella maggior parte dell'Europa. Tuttavia, l'accesso ai telespettatori mediante gli operatori via cavo è ancora vitale per entrambi i servizi, in particolare nei paesi dove esiste una fitta rete di distribuzione via cavo, in attesa dello sviluppo del mercato delle antenne paraboliche domestiche.

(39) Tutte le emittenti radiotelevisive commerciali si finanziano principalmente con la pubblicità, ma alcune percepiscono anche un canone. Esse si trovano quindi in concorrenza reciproca per i proventi pubblicitari, che si basano sui tassi di ascolto, che dipendono, a loro volta, dal richiamo che può esercitare il programma trasmesso e dall'orario di trasmissione.

(40) Le emittenti pubbliche non sono restate immuni dall'impatto della televisione commerciale, anche se finanziariamente non dipendono allo stesso livello dagli introiti pubblicitari. Al contrario, tutte le emittenti cercano di ottenere il massimo ascolto, pur dovendo soddisfare altre condizioni.

(41) Lo sport è un settore particolarmente attraente per alcune delle nuove emittenti commerciali, come parte di un servizio d'intrattenimento generico o come oggetto di canali specifici dedicati allo sport. I tassi di ascolto possono essere molto elevati per taluni eventi ed attraenti per gli sponsor. I canali commerciali nazionali sono in grado di selezionare gli eventi di particolare interesse per l'ascolto nazionale, mentre i servizi transnazionali sono attratti dal fatto che i programmi sportivi, più che tutti gli altri, trascendono le frontiere linguistiche adattandosi perfettamente ad una trasmissione e pubblicità transnazionali. Di conseguenza, le emittenti pubbliche si sono trovate sempre più spesso ad affrontare una concorrenza nell'acquisizione di diritti di trasmissione per taluni eventi sportivi. Nello stesso tempo, gli organizzatori di tali eventi, o i loro agenti, si sono sempre più resi conto del valore delle manifestazioni sportive per le emittenti e conseguentemente i prezzi sono aumentati. Inoltre, si è manifestata una crescente tendenza a separare i diritti stessi, ossia, a distinguere tra, ad esempio, diritti terrestri, via cavo e/o via satellite, oppure a stabilire in anticipo se gli eventi possono essere trasmessi in diretta o solo in differita e/o se è permessa un'ampia copertura o soltanto una sintesi. Questi diritti vengono poi venduti separatamente.

(42) Attualmente diverse emittenti commerciali nazionali che offrono servizi generici includono un certo numero di programmi sportivi per i loro telespettatori in vari Stati membri. Le principali sono SAT 1 e RTL Plus in Germania e Canal Plus, La Cinq e M6 in Francia. Alcune di loro sono riuscite ad anticipare EBU per eventi sportivi specifici. Inoltre, UFA, membro del gruppo Bertelsmann, ha acquistato i diritti esclusivi mondiali per Wimbledon al di fuori del Regno Unito, precedentemente detenuti da Eurovision.

(43) Un canale commerciale via satellite dedicato allo sport è entrato in funzione nel maggio 1990 nel Regno Unito (British Satellite Broadcasting). Il 10 novembre 1990, questa società ha accettato di fondersi con Sky, creando una nuova società (British Broadcasting Sky). Ultimamente, è stato proposto che questa società si occupi di un canale dedicato allo sport (Sky Sport) riservato al Regno Unito, per cui il canale Eurosport sarà riservato agli utenti dell'Europa continentale. Un canale di questo genere è progettato in Francia (Sport-2-3).

(44) Gli unici due canali sportivi transnazionali che trasmettono via satellite sono attualmente limitati a Screensport e Eurosport. Dato che entrambi si servono del satellite Astra, essi coprono la stessa area geografica, che in linea di principio include tutti gli Stati membri della Comunità europea.

(45) Nondimeno, numerosi organizzatori sportivi e/o loro agenti hanno cercato di mantenere i loro rapporti con le emittenti pubbliche, alcune delle quali godono di buona reputazione per la qualità degli eventi sportivi trasmessi e possono garantire la copertura nazionale dei loro eventi. Inoltre, il sistema Eurovision - che permette agli organizzatori sportivi o ai loro agenti di negoziare i diritti di vendita per un certo numero di paesi, o anche per tutta la zona Eurovision, attraverso un unico organismo, EBU, e garantisce la copertura a tutti i membri EBU che desiderano partecipare ad un particolare evento - semplifica di molto il processo di distribuzione e vendita (nonostante il suo impatto negativo sui concorrenti al di fuori del sistema). In ogni caso, attualmente EBU detiene ancora i diritti esclusivi per un certo numero di principali eventi internazionali per i quali i diritti non sono ancora scaduti.

(46) Inoltre, mentre la maggiore concorrenza esercitata dalle emittenti private ha portato ad un trasferimento di alcuni eventi importanti tradizionalmente trasmessi dai membri EBU nelle mani delle emittenti private, come ad esempio la Wimbledon Open Tennis Championship, in pratica EBU continua ad acquistare diritti su altri eventi importanti. Ad esempio, EBU si è assicurata i diritti per i giochi olimpici sia estivi che invernali del 1992, ed ha altresì acquistato i diritti per la Coppa del mondo di football fino al 1988, unitamente ai diritti per la Coppa europea dei campioni e per le fasi finali della Coppa delle coppe di calcio.

(47) Screensport sostiene che la costituzione di Eurosport ha ulteriormente aggravato le difficoltà incontrate per l'acquisizione di diritti relativi ai principali eventi sportivi - in particolare eventi europei, nazionali e internazionali - che desidererebbe trasmettere sul proprio canale transnazionale. Eurosport ha accesso diretto a programmi prodotti dai membri EBU (membri o non membri di Eurosport Consortium), mentre Screensport non ha questa possibilità, dato che non è collegato alla rete Eurovision. Anche in questo caso si tratta di una discriminazione che impedisce a Screensport di trasmettere un maggior numero di eventi sportivi europei. In tale contesto è di particolare interesse il fatto che Eurosport abbia accesso a eventi in diretta, simultaneamente con uno o più membri di Eurosport Consortium, o da solo (i membri del consorzio possono invece scegliere di trasmettere una sintesi in una fase ulteriore). In effetti, Eurosport Consortium ha ammesso che fra il Consortium ed Eurosport vi è un coordinamento di programmi.

(48) Sulla base di quanto precede, Screensport sostiene che gli operatori via cavo non possono che favorire Eurosport rispetto al proprio servizio, e questo anche nei paesi dove non operano membri del Consortium. Questo problema è stato accentuato dalla politica di Sky volta a sostituire il servizio Sky Channel ogni sera con Eurosport su determinate reti di distribuzione, e a sostituirlo interamente alla scadenza dei contratti.

(49) Per contro, Sky sostiene che la creazione di Eurosport va più a vantaggio che a svantaggio della concorrenza, poiché i consumatori beneficiano dell'introduzione di un nuovo canale dedicato allo sport che permette loro di usufruire di una più estesa copertura degli eventi sportivi mostrati sulla televisione nazionale, in diretta o eventualmente ad un'ora più adeguata ed eventualmente in combinazione con lo stesso canale nazionale (ad esempio, l'inizio di una competizione mostrato su Eurosport e il finale sul canale nazionale). Inoltre, il telespettatore ha la possibilità di vedere, eventualmente per la prima volta, alcuni nuovi eventi precedentemente mostrati soltanto ad altri telespettatori nazionali.

II. VALUTAZIONE GIURIDICA

Articolo 85, paragrafo 1

(50) La parti interessate nel presente caso sono imprese ai sensi dell'articolo 85, paragrafo 1.

(51) L'accordo di base che istituisce il canale televisivo transnazionale via satellite « Eurosport » è l'accordo d'azionariato firmato da Sky e Eurosport Consortium il 23 dicembre 1989, che, fra l'altro, crea la « Service Company » Satellite Sport Services Ltd. Tuttavia, i particolari sul funzionamento del canale e sui diritti e obblighi delle parti possono essere accertati soltanto riferendosi ad una complessa gamma di accordi firmati (i) tra i 17 membri attuali di EBU che hanno firmato l'accordo « Eurosport Consortium » e (ii) tra Eurosport Consortium e Sky e/o imprese del gruppo Sky, ai quali si aggiunge una garanzia fornita da NI, società madre di Sky. Si tratta di accordi ai sensi dell'articolo 85, paragrafo 1.

(52) Nel loro insieme, tali accordi hanno per oggetto e/o per effetto di restringere o falsare il gioco della concorrenza:

i) tra i partecipanti all'impresa comune, in quanto si tratta di concorrenti effettivi e/o potenziali sul mercato delle trasmissioni radiotelevisive, ivi compresa la trasmissione di eventi sportivi tra uno dei partecipanti e la « joint venture » e

ii) nei riguardi di terzi che cercano di trasmettere eventi sportivi, in particolare, canali transnazionali dedicati allo sport.

Per quel che riguarda i)

(53) Prima di lanciare il pacchetto di quattro canali via satellite, ivi compreso Eurosport, nel Regno Unito e in altri Stati membri (numero di canali ottenibile al di fuori del Regno Unito), Sky (allora Satellite Television plc) già gestiva un servizio televisivo transnazionale via satellite e distribuito via cavo, Sky Channel, ricevuto dai telespettatori nel Regno Unito e in quattro altri Stati membri (Belgio, Germania, Irlanda e Paesi Bassi).

(54) Pur essendo un canale generico, il servizio includeva un certo numero di eventi sportivi, e Sky ricercava attivamente l'acquisizione di diritti per l'inclusione di tali eventi nel canale. Inoltre, avendo deciso di iniziare trasmissioni dirette via satellite, era noto che Sky progettava un canale dedicato allo sport. Così, nel considerare sky come un potenziale partner nella propria società, i membri interessati di EBU, in seguito Eurosport Consortium, erano non soltanto consapevoli delle qualità di Sky nel campo dell'emittenza televisiva commerciale via satellite, incluse le trasmissioni sportive, ma anche del rischio che Sky avrebbe potuto diventare un concorrente diretto quale canale commerciale transnazionale via satellite dedito allo sport. A sua volta, Sky doveva sapere che, nel creare tale canale in proprio, avrebbe incontrato gli stessi problemi, ad esempio, di Screensport per l'acquisizione di programmi sportivi in concorrenza con EBU, o nella forma di sublicenze concesse da EBU.

(55) Da parte sua, un consorzio di membri EBU - quale Eurosport Consortium - può essere considerato un concorrente potenziale di Sky poiché era chiaro che i membri dell'EBU avevano l'intenzione di creare un canale transnazionale via satellite dedicato allo sport, e ciò anche se era stato deciso di realizzare questa operazione in collaborazione con un'altra impresa. Al riguardo, occorre ricordare che, oltre a Sky, altre tre imprese avevano chiesto di partecipare a questa operazione. Tuttavia, da quanto si sapeva allora, nessuno dei candidati era, o è, un canale dedicato allo sport.

(56) Ne consegue, pertanto, che qualsiasi incentivo per Sky ad esercitare una concorrenza effettiva nei riguardi di Eurosport era eliminato e che qualsiasi potenziale concorrenza fra le due società madri nella forma di canali televisivi transnazionali via satellite dedicati allo sport è venuta meno come conseguenza del loro accordo relativo all'istituzione di Eurosport.

Per quanto riguarda ii)

(57) Sky fa rilevare che Eurosport è soltanto uno dei numerosi canali televisivi i cui programmi includono lo sport e che per il futuro sono progettati numerosi altri canali dedicati interamente allo sport. Pertanto, sia Sky che Eurosport Consortium sostengono che l'esistenza del loro canale non può aver alcun effetto restrittivo sul mercato, ma che, al contrario, tale canale va interamente a vantaggio della concorrenza e costituisce un incentivo per altri canali potenziali.

(58) A tale proposito conviene esaminare in maniera più approfondita il mercato dei programmi sportivi televisivi. In primo luogo, vi sono le emittenti pubbliche tradizionali che debbono trasmettere i principali eventi, o perlomeno una loro sintesi, come anche eventi di grande interesse per l'ascolto nazionale, ivi compresi gli eventi sportivi che altrimenti avrebbero scarsa attrattiva. Queste emittenti hanno un ascolto tradizionale nazionale che si attenda la trasmissione di tali eventi da parte della televisione nazionale.

(59) Le nuove emittenti commerciali nazionali hanno riconosciuto che un certo numero di eventi sportivi beneficiano di elevati tassi di ascolto nazionale - e quindi di alti introiti pubblicitari - ed hanno perciò cercato di sfruttare questo mercato acquistando diritti per eventi sportivi specifici, mediante i quali cercano di accaparrarsi l'ascolto delle emittenti pubbliche nazionali. Anche i canali commerciali transnazionali che forniscono un servizio d'intrattenimento generico possono cercare di usare lo sport allo stesso fine, usufruendo della circostanza che lo sport trascende le frontiere linguistiche. Tuttavia, essi possono scegliere di non selezionare gli stessi avvenimenti sportivi che vengono generalmente trasmessi dalle televisioni commerciali nazionali, e di selezionare invece quegli eventi che hanno un'ampia risonanza internazionale.

(60) I canali transnazionali dedicati interamente allo sport non possono applicare questa politica selettiva. Al contrario, essi debbono trasmettere una grande varietà di sport e coprire, per quanto possibile, il maggior numero di eventi che possono interessare il loro pubblico potenziale (ivi compresi i gruppi minoritari), tenuto conto che la loro redditività finanziaria si basa sugli introiti pubblicitari (e/o su un eventuale canone) risultanti dai loro elevati tassi di ascolto. Attualmente sono in funzione soltanto due canali commerciali transnazionali di questo tipo, Screensport ed Eurosport. Dato che entrambi trasmettono dal satellite Astra, essi sono concorrenti diretti per lo stesso ascolto geografico. Essi si trovano perciò in concorrenza per lo stesso tipo di programmi, gli stessi sponsor e la stessa pubblicità. Inoltre, essi stanno entrambi cercando di acquisire un nuovo mercato, ossia quello delle trasmissioni dirette via satellite. Tuttavia, in attesa dello sviluppo di questo mercato, entrambi dipendono per il loro ascolto dalle reti di distribuzione via cavo.

(61) Se si paragona la posizione di Eurosport a quella di Screensport e di altri potenziali canali commerciali transnazionali via satellite, è evidente che la sua costituzione in joint venture conferisce ad Eurosport una posizione privilegiata. In primo luogo, relativamente al materiale da programmare, Eurosport può accedere senza limitazione alcuna a tutti i programmi prodotti o acquistati dai membri di Eurosport Consortium, ivi compresi i programmi che essi acquistano per mezzo del sistema Eurovision dagli altri membri EBU che non aderiscono al Consortium. Nessun altro servizio ha accesso prioritario a tali programmi nemmeno per mezzo di sublicenze concesse da EBU e/o dai suoi membri (vedi punto 63). Gli accordi relativi alla joint venture includono un elenco di eventi - ivi compresi determinati eventi internazionali di massima importanza - sui quali EBU e/o i suoi membri hanno già acquistato diritti esclusivi « standard » o « world » (quali definiti nell'accordo stesso). Eurosport può selezionare da tale elenco di diritti - e naturalmente dai diritti successivamente acquistati - gli eventi che desidera includere nel suo servizio. Può altresì liberamente scegliere il grado di copertura desiderato e, ciò che è di estrema importanza, può scegliere se trasmettere i programmi in diretta o in differita. Eurosport può fare tutto ciò indipendentemente dai membri del Consortium o può scegliere di coordinare insieme a loro la programmazione dell'evento in questione.

(62) In tale contesto, occorre ricordare che i membri EBU si riservano l'esclusiva per tutti i diritti relativi a programmi sportivi in diretta prodotti o acquistati dai loro membri. In virtù degli accordi conseguenti a questa decisione, il canale Eurosport viene incluso in questo sistema.

(63) Al contrario di Eurosport, perciò, i terzi hanno solo un accesso limitato al materiale Eurovision per mezzo di sublicenze concesse da EBU o da membri singoli, restando inteso che la priorità per le trasmissioni in diretta spetta ai partecipanti al sistema Eurovision. In linea di principo, sublicenze sono concesse solo per trasmissioni in differita soggette ad embargo ed a varie altre restrizioni concernenti la cadenza ed il volume delle trasmissioni. Invece, Eurosport ha un accesso diretto a tutti i programmi di EBU senza restrizione alcuna. Ciò effettivamente priva i terzi (in particolare i canali televisivi transnazionali e le emittenti che trasmettono direttamente via satellite verso un pubblico nazionale o i canali che trasmettono via satellite verso una rete di distribuzione via cavo) di una uguale possibilità di concorrenza con Eurosport per tali programmi, in particolare per quanto riguarda le trasmissioni in diretta.

(64) Inoltre, Eurosport può accedere gratuitamente al segnale che trasmette i succitati programmi dalla nazione ospite, come tutti gli altri membri di EBU che aderiscono al sistema Eurovision di scambio. Nessuna concessione analoga è ottenibile da parte degli altri canali commerciali sportivi, che debbono sempre pagare per tale segnale o fornirlo in proprio.

(65) In secondo luogo, relativamente al mercato per l'acquisizione di diritti su eventi sportivi, un importante obiettivo di Eurosport, nella misura in cui siano interessati i membri EBU, è di aumentare i vantaggi della posizione contrattuale collettiva dei membri EBU quanto ai numerosi eventi internazionali. Ciò consente loro di negoziare globalmente anche su eventi che, pur essendo di scarso interesse per numerose emittenti pubbliche nazionali, costituiscono un utile materiale di programmazione per un canale dedicato allo sport. A giudizio della Commissione, la politica di acquisto in comune attuata da EBU per mezzo del sistema Eurovision già conferisce ai membri di EBU un certo grado di potere sul mercato. E ciò malgrado il fatto che le emittenti private abbiano potuto vincere la gara con EBU per taluni eventi. Anche se l'attuale potere di mercato di EBU risulta piuttosto diminuito rispetto alla sua precedente posizione, nondimeno EBU continua ad essere un'organizzazione potente in situazione privilegiata sul mercato dell'acquisizione dei diritti sui programmi televisivi e lo rimarrà probabilmente anche nei prossimi anni. Per i membri di una tale organizzazione, il fatto di rafforzare non solo la loro posizione ma anche quella di un concorrente potenziale (Sky) con accordi a lungo termine che favoriscono la costituzione in comune di un canale commerciale transnazionale via satellite interamente dedicato allo sport può soltanto ridurre le possibilità per i terzi, in particolare i canali sportivi transnazionali indipendenti, di competere in condizioni di parità con Eurosport per l'acquisizione presso EBU di diritti su programmi da trasmettere via satellite e destinati ad essere distribuiti via cavo.

(66) In terzo luogo, lo stretto legame che il canale Eurosport intrattiene con EBU per il tramite di Eurosport Consortium, e la disponibilità del materiale di programmazione Eurovision, è evidentemente un fattore che favorisce Eurosport rispetto agli altri potenziali canali transnazionali sportivi nei riguardi degli operatori via cavo che debbono determinare i canali sportivi che desiderano includere nelle loro reti di distribuzione. In attesa dell'ulteriore sviluppo del mercato delle antenne paraboliche, il ruolo degli operatori via cavo può essere fondamentale per la redditività finanziaria dei canali sportivi transnazionali via satellite, nel senso che tali operatori possono garantire loro un elevato tasso di audience tale da consentire sufficienti introiti pubblicitari ai fini del loro funzionamento. A questo proposito, gli operatori via cavo sono stati attratti dal dichiarato carattere di « pubblico servizio » di Eurosport. Inoltre, alcuni di essi hanno anche accettato la sostituzione quotidiana di Sky Channel con Eurosport nei contratti stipulati con Sky, permettendo così a Eurosport di accedere molto rapidamente ad un grandissimo pubblico.

Effetti sul commercio fra Stati membri

(67) Dato il carattere transnazionale di Eurosport, che è ricevibile sia direttamente via satellite, sia mediante la distribuzione via cavo nella maggior parte dell'Europa occidentale, e che include programmi sportivi su eventi che hanno luogo in numerose parti del mondo, i cui diritti sono stati acquistati da un gruppo di organismi radiotelevisivi di numerosi paesi dell'Europa occidentale, le citate restrizioni della concorrenza pregiudicano il commercio all'interno dell'intero mercato comune. E ciò tanto più in quanto i mercati pubblicitari interessati presentano forti elementi transnazionali, dato l'interesse che importanti inserzionisti pubblicitari che operano nell'import/export attribuiscono al fatto di raggiungere potenziali clienti in altri Stati membri. Quanto esposto rientra quindi nel campo d'applicazione dell'articolo 85, paragrafo 1. Il caso è tuttavia limitato agli effetti nella Comunità stessa.

Articolo 90, paragrafo 2

(68) Eurosport Consortium asserisce che i suoi membri necessitano del canale televisivo via satellite, creato assieme a Sky, per adempiere la loro funzione pubblica, dato che lo scopo del canale Eurosport è di trasmettere in Europa un numero ancora maggiore di programmi prodotti o acquistati dai membri del Consortium. Tenute in debito conto le relazioni di subappalto che costituiscono la base delle forniture di programmi all'Eurosport Consortium, il canale si dice essere un canale pubblico di telediffusione, quali che siano le ragioni commerciali che hanno spinto alla sua creazione (si è fatto riferimento al desiderio dei membri di ricuperare i costi di quei programmi sportivi che devono produrre, ma che, d'altro canto, non sono in grado di trasmettere a causa delle limitazioni imposte loro dalla programmazione generale). Per tale ragione, il Consortium Eurosport sostiene che è applicabile l'eccezione prevista dall'articolo 90, paragrafo 2, secondo la quale le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale non devono essere ostacolate dalle regole di concorrenza nell'adempimento della specifica missione loro affidata.

(69) Se è possibile che gli obblighi di servizio pubblico imposti dagli Stati membri ai loro organismi nazionali di radiodiffusione facciano di questi ultimi delle imprese di gestione di un servizio di interesse economico generale, è veramente dubbio che, dato il carattere nazionale di questi obblighi, essi possano ritenersi trasferibili ad attività transnazionali di natura collettiva quale è Eurosport. In ogni caso, nell'applicazione eventuale dell'articolo 85, paragrafo 1 agli accordi di joint venture con il gruppo Sky, nulla osta all'adempimento della funzione, senza menzionare il carattere commerciale, prontamente ammesso, dell'impresa nella quale Sky si è lanciata per ragioni puramente economiche, fornendo la competenza nel campo della gestione e l'aiuto finanziario, nell'aspettativa di trarne futuri profitti.

Articolo 85, paragrafo 3

Miglioramento della produzione o della distribuzione dei prodotti o promozione del progresso tecnico o economico

(70) Sky sostiene che Eurosport migliora la produzione e la distribuzione sul mercato sotto numerosi aspetti: si tratta di uno dei primi canali televisivi tematici che trasmette al di là delle frontiere nazionali promuovendo lo sport in generale e in particolare sport meno noti, creando così un nuovo ascolto a vantaggio di altri potenziali canali. Il progresso tecnico e/o economico sarebbe incoraggiato mediante un maggior impiego della tecnologia relativa ai satelliti, la promozione dello sport e un maggiore investimento nello sport e più possibilità per sponsor, inserzionisti pubblicitari, ecc. A sua volta, Eurosport Consortium sottolinea il fatto che Eurosport consente ai suoi membri di ottimizzare lo sfruttamento dei loro diritti di trasmissione e di ammortizzare i loro investimenti. Per contro, Screensport respinge queste argomentazioni affermando che lo stesso vantaggio potrebbe essere realizzato concedendo licenze per il surplus di diritti a diverse altre parti, ivi compresa Screensport, mentre Eurosport tenderebbe a stringere la distribuzione poiché i membri EBU preferiscono continuare ad incanalare i diritti in eccedenza attraverso un unico sbocco, piuttosto che essere obbligati da una maggiore pressione commerciale a concedere un maggior numero di licenze o a desistere - già nella prima fase - dall'acquisire diritti che non possono sfruttare.

(71) In risposta a tale argomentazione, la Commissione riconosce lo sforzo compiuto da Eurosport nel costituire un secondo canale commerciale transnazionale via satellite dedicato allo sport. Tuttavia, non si può parlare di « miglioramento » ai sensi dell'articolo 85, paragrafo 3 se, nella pratica, il suo effetto è una sproporzionata distorsione della concorrenza sul mercato in causa, o se lo stesso sforzo poteva essere compiuto con mezzi meno restrittivi. E neanche si può parlare, in tali circostanze, di « promozione » del progresso tecnico o economico. La Commissione ritiene sia di vitale importanza, relativamente alle nuove industrie in sviluppo - che richiedono notevoli investimenti in tecnologia e sviluppo - che la concorrenza a tutti i livelli rimanga la più aperta possibile in modo da offrire a tutti i potenziali nuovi operatori di mercato pari opportunità di concorrenza.

Vantaggi a beneficio dei consumatori

(72) Come è stato sostenuto dalle parti, si può affermare che, almeno nel breve termine, i consumatori possono beneficiare dell'introduzione di un nuovo canale, dedicato allo sport, che permette loro di usufruire di servizi sportivi molto più ampi di quanto possano fare le televisioni nazionali, sia in diretta, sia eventualmente ad un'ora più opportuna, ed eventualmente in combinazione con lo stesso canale nazionale (ad esempio, le prime fasi di una competizione trasmesse da Eurosport e le fasi finali sul canale nazionale). Inoltre, il telespettatore può avere la possibilità di vedere, eventualmente per la prima volta, alcuni nuovi eventi precedentemente seguiti soltanto da un diverso pubblico nazionale.

(73) Tuttavia, quest'argomentazione non prende in considerazione la possibilità offerta dallo sviluppo autonomo da parte del gruppo Sky di un canale dedicato allo sport. È già stato pubblicamente annunciato che il gruppo Sky intende in ogni modo estendere l'emissione di avvenimenti sportivi. In ogni caso, il consumatore può essere meglio servito se ha la possibilità di scegliere con cognizione di causa fra almeno due canali che offrono una pari varietà di programmi sportivi europei, ivi compresi i principali eventi internazionali, che possono differire per stile, presentazione, qualità e contenuto. In tali circostanze, è il consumatore a decidere in defintiva quali o quanti canali di questo tipo possono avere possibilità di riuscita.

Carattere indispensabile

(74) In contrasto con gli argomenti addotti dalle parti, la Commissione esprime dubbi sul fatto che un canale sportivo transnazionale come Eurosport possa essere creato soltanto sulla base di tale joint venture fra un gruppo di membri di EBU, con il sostegno della stessa organizzazione, e il loro verosimile concorrente principale in grado di creare un'impresa alternativa. A giudizio della Commissione, la costituzione della joint venture è eccessiva, e le restrizioni che essa comporta sulla concorrenza non possono essere considerate indispensabili per la costituzione di un canale a dimensione transnazionale, dedicato allo sport, in grado di rivaleggiare con altri canali sportivi esistenti nell'interesse dei consumatori.

(75) In realtà, la Commissione non può accettare che tutte le restrizioni contenute negli accordi siano indispensabili per l'esercizio dell'impresa. In particolare, il canale ha una posizione privilegiata rispetto agli altri potenziali canali che trasmettono eventi sportivi, soprattutto i canali sportivi transnazionali.

Conclusione

(76) In tali circostanze, sotto il profilo del diritto della concorrenza, gli inconvenienti derivanti dagli accordi notificati dai partecipanti ad Eurosport sono superiori a possibili miglioramenti e benefici apportati al mercato in questione. Per queste ragioni, la Commissione ritiene che una domanda di esenzione ai sensi dell'articolo 85, paragrafo 3, debba essere respinta,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1

Gli accordi di joint venture e tutte le connesse disposizioni contrattuali fra i membri di Eurosport Consortium, da un lato, e Sky Television plc, Satellite Spots Sales Ltd, Satellite Sports Services e News International plc, dall'altro, come notificati alla Commissione il 17 gennaio 1989, costituiscono un'infrazione dell'articolo 85, paragrafo 1 del trattato CEE in quanto hanno per effetto di concedere un accesso diretto al sistema Eurovision. Articolo 2

La domanda di esenzione ai sensi dell'articolo 85, paragrafo 3 del trattato CEE per gli accordi e disposizioni connesse, menzionate all'articolo 1, è respinta. Articolo 3

Sono destinatarie della presente decisione le seguenti imprese:

a) I membri di Eurosport Consortium

c/o Union européenne de radiodiffusion

Case Postale 67

CH-1218 Grand-Saconnex (Ginevra)

b) Sky Television plc

Sky Television Center

6 Centaurs Business Park

Grant Way

Isleworth

UK-Middlesex TW7 5QK

c) Satellite Sport Sales Ltd

PO Box 495

Virginia Strett

UK-London E1 9XY

d) Satellite Sports Services Ltd

PO Box 481

Virginia Street

UK-London E1 9BD

e) News International plc

PO Box 481

Virginia Street

UK-London E1 9BD Fatto a Bruxelles, il 19 febbraio 1991. Per la Commissione

Leon BRITTAN

Vicepresidente (1) GU n. 13 del 21. 2. 1962, pag. 204/62. (2) GU n. 127 del 20. 8. 1963, pag. 2268/63.