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26.1.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 29/41 |
SENTENZA DELLA CORTE
del 29 luglio 2022
nella causa E-5/21
Anna Bryndís Einarsdóttir contro Tesoro islandese
(Articoli 6 e 21 del regolamento (CE) n. 883/2004 – Sicurezza sociale – Lavoratori migranti –Parità di trattamento – Calcolo della prestazione di maternità)
(2023/C 29/06)
Nella causa E-5/21, Anna Bryndís Einarsdóttir contro Tesoro islandese – ISTANZA presentata alla Corte dal tribunale distrettuale di Reykjavík (Héraðsdómur Reykjavíkur) ai sensi dell'articolo 34 dell'accordo tra gli Stati EFTA sull'istituzione di un'Autorità di vigilanza e di una Corte di giustizia concernente l'interpretazione del regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale (1), in particolare degli articoli 6 e 21 di detto regolamento– la Corte, composta da Páll Hreinsson, presidente, Per Christiansen (giudice relatore) e Bernd Hammermann, giudici, si è pronunciata il 29 luglio 2022 con sentenza, il cui dispositivo è il seguente:
L'articolo 6 e l'articolo 21, paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale non obbligano l'istituzione competente di uno Stato SEE a calcolare l'importo di una prestazione quale quella oggetto del procedimento principale sulla base del reddito percepito in un altro Stato SEE. Tuttavia l'articolo 21, paragrafi 2 e 3, del regolamento (CE) n. 883/2004, interpretato conformemente all'obiettivo fissato all'articolo 29 dell'accordo SEE, impone che l'importo di una prestazione, quale quella oggetto del procedimento principale, riconosciuta a lavoratori migranti che, nel corso del periodo di riferimento stabilito dal diritto nazionale, abbiano percepito reddito solo in un altro Stato SEE venga calcolato tenendo conto del reddito di una persona con esperienza e qualifiche comparabili che esercita un'attività analoga nello Stato SEE in cui è chiesta la prestazione in questione.