|
2.4.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 110/9 |
Domanda di parere consultivo della Corte EFTA presentata il 3 dicembre 2019 dalla Corte d’appello del Principato del Liechtenstein in relazione alla causa Bergbahn Aktiengesellschaft Kitzbühel contro Meleda Anstalt
(Causa E-10/19)
(2020/C 110/08)
In data 3 dicembre 2019 la Corte d’appello del Principato del Liechtenstein (Fürstliches Obergericht) ha presentato alla Corte EFTA una domanda di parere consultivo, protocollata presso la cancelleria della Corte il 5 dicembre 2019, in relazione alla causa Bergbahn Aktiengesellschaft Kitzbühel contro Melead Anstalt, in merito ai seguenti quesiti:
Come deve essere interpretato l’articolo 30, paragrafo 1, della direttiva (UE) 2015/849?
I.
|
1. |
Come deve essere interpretata la disposizione in base alla quale le società e le altre entità giuridiche sono tenute a ottenere informazioni adeguate sulla loro titolarità effettiva? È sufficiente, in linea di principio, che il soggetto obbligato sia informato dell’identità del titolare effettivo o devono essere prodotti anche documenti sottostanti aventi valore probatorio (statuto ecc.)? |
|
2. |
Nel caso in cui la semplice comunicazione delle informazioni non sia sufficiente, ma si debbano produrre anche i documenti sottostanti (statuto ecc.): se il titolare effettivo è una persona giuridica con sede legale in uno Stato SEE, ed è quindi soggetto anche alle disposizioni della direttiva (UE) 2015/849, la situazione cambia? La semplice comunicazione delle informazioni è sufficiente almeno in questo caso? |
|
3. |
In caso di risposta negativa al quesito n. 2: la situazione cambia se l’organo di gestione del titolare effettivo è costituito da un avvocato, un notaio o un «trustee» (amministratore) che, ai sensi del diritto nazionale, è tenuto a fornire informazioni complete e accurate, pena l’imposizione di sanzioni severe o, in caso di inadempienza, la revoca dell’autorizzazione a esercitare, e a cui l’ordinamento giuridico nazionale accorda particolare fiducia? |
|
4. |
In caso di risposta negativa anche al quesito n. 3, per cui sussiste in ogni caso l’obbligo di produrre i documenti sottostanti (statuto ecc.):
|
II.
A prescindere dalle risposte date ai quesiti della sezione I:
|
1. |
Come deve procedere il soggetto che ha l’obbligo di ottenere informazioni adeguate a norma dell’articolo 30, paragrafo 1, della direttiva 2015/849 se il titolare effettivo si rifiuta di fornire informazioni e/o (a seconda delle risposte date ai quesiti della sezione I) di produrre i documenti sottostanti, o non fornisce informazioni accurate e attuali: il soggetto obbligato deve intentare, a proprio rischio e a proprie spese, un’azione legale contro il titolare effettivo per la trasmissione delle informazioni o, se disponibile, avviare un’azione legale analoga prevista dal diritto nazionale, o può limitarsi ad accettare le informazioni comunicategli dal titolare effettivo o il rifiuto di divulgare informazioni? In questo caso si deve eventualmente applicare mutatis mutandis l’articolo 3, paragrafo 6, lettera a), punto ii), della direttiva (UE) 2015/849, che fa riferimento al fatto di «aver esperito tutti i mezzi possibili»? In altri termini, l’obbligo di esperire tutti i mezzi possibili va inteso come comprensivo dell’avvio di un’azione legale a proprio rischio e a proprie spese? |
|
2. |
In caso di risposta affermativa al quesito precedente (cioè se sussiste l’obbligo di intraprendere un’azione legale): si deve allora applicare mutatis mutandis l’articolo 3, paragrafo 6, lettera a), punto ii), della direttiva, per cui sussiste l’obbligo di agire in giudizio a proprio rischio e a proprie spese qualora vi siano motivi di sospetto o dubbi (anche minimi) in relazione alle informazioni fornite? |