24.7.2008   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 187/22


PROCESSO VERBALE

(2008/C 187 E/02)

SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA

PRESIDENZA: Adam BIELAN

Vicepresidente

1.   Apertura della seduta

La seduta è aperta alle 9.00.

2.   Discussione su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (comunicazione delle proposte di risoluzione presentate)

I seguenti deputati o gruppi politici hanno presentato, a norma dell'articolo 115 del regolamento, alcune richieste di organizzare una tale discussione per le seguenti proposte di risoluzione:

I.

BIRMANIA

Geoffrey Van Orden, Colm Burke, Laima Liucija Andrikienė, Nickolay Mladenov, Nirj Deva e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE, sulla Birmania (B6-0330/2007)

Pasqualina Napoletano, Glenys Kinnock e Paulo Casaca, a nome del gruppo PSE, sulla Birmania (B6-0331/2007)

Vittorio Agnoletto, a nome del gruppo GUE/NGL, sulla Birmania -Myanmar (B6-0337/2007)

Jules Maaten, Frédérique Ries, Marco Cappato, Marco Pannella e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE, sulla Birmania (B6-0339/2007)

Wojciech Roszkowski, Gintaras Didžiokas, Hanna Foltyn-Kubicka, Mieczysław Edmund Janowski e Ryszard Czarnecki, a nome del gruppo UEN, sui diritti umani in Birmania-Myanmar (B6-0343/2007)

Frithjof Schmidt e Raül Romeva i Rueda, a nome del gruppo Verts/ALE, sulla Birmania (Myanmar) (B6-0347/2007)

II.

BANGLADESH

Pasqualina Napoletano e Robert Evans, a nome del gruppo PSE, sul Bangladesh (B6-0333/2007)

Eva-Britt Svensson, a nome del gruppo GUE/NGL, sui diritti umani in Bangladesh (B6-0335/2007)

Alexander Lambsdorff, Marios Matsakis e Frédérique Ries, a nome del gruppo ALDE, sui diritti umani in Bangladesh (B6-0338/2007)

Charles Tannock, Nirj Deva, Bernd Posselt, Eija-Riitta Korhola, Geoffrey Van Orden e Thomas Mann, a nome del gruppo PPE-DE, sul Bangladesh (B6-0341/2007)

Hanna Foltyn-Kubicka, Inese Vaidere, Ryszard Czarnecki e Adam Bielan, a nome del gruppo UEN, sul Bangladesh (B6-0344/2007)

Jean Lambert, a nome del gruppo Verts/ALE, sul Bangladesh (B6-0346/2007)

III.

FINANZIAMENTO DEL TRIBUNALE SPECIALE PER LA SIERRA LEONE

Pasqualina Napoletano e Elena Valenciano Martínez-Orozco, a nome del gruppo PSE, sul Tribunale speciale per la Sierra Leone (B6-0332/2007)

Ryszard Czarnecki, Hanna Foltyn-Kubicka e Eugenijus Maldeikis, a nome del gruppo UEN, sul finanziamento del Tribunale speciale per la Sierra Leone (B6-0334/2007)

Luisa Morgantini e Gabriele Zimmer, a nome del gruppo GUE/NGL, sul finanziamento del Tribunale speciale per la Sierra Leone (B6-0336/2007)

Johan Van Hecke e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE, sul finanziamento del Tribunale speciale per la Sierra Leone (B6-0340/2007)

Nirj Deva, Bernd Posselt, Geoffrey Van Orden e Eija-Riitta Korhola, a nome del gruppo PPE-DE, sul finanziamento del Tribunale speciale per la Sierra Leone (B6-0342/2007)

Marie Anne Isler Béguin, Hélène Flautre e Mikel Irujo Amezaga, a nome del gruppo Verts/ALE, sul finanziamento del Tribunale speciale per la Sierra Leone (B6-0348/2007).

Il tempo di parola sarà ripartito a norma dell'articolo 142 del regolamento.

3.   Riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione (discussione)

Relazione sul riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione [2007/2024(INI)] — Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori.

Relatore: Jacques Toubon (A6-0295/2007)

Jacques Toubon illustra la sua relazione.

Intervengono Pervenche Berès (relatore per parere della commissione ECON) e Charlie McCreevy (membro della Commissione).

Intervengono Malcolm Harbour, a nome del gruppo PPE-DE, Robert Goebbels, a nome del gruppo PSE, Karin Riis-Jørgensen, a nome del gruppo ALDE, Eoin Ryan, a nome del gruppo UEN, Heide Rühle, a nome del gruppo Verts/ALE, Godfrey Bloom, a nome del gruppo IND/DEM, Petre Popeangă, a nome del gruppo ITS, Jana Bobošíková, non iscritto, Andreas Schwab, Evelyne Gebhardt, Hans-Peter Martin, John Purvis, Arlene McCarthy, Alexander Stubb, Gabriela Creţu, Luisa Fernanda Rudi Ubeda e Wolfgang Bulfon.

PRESIDENZA: Luigi COCILOVO

Vicepresidente

Intervengono Charlotte Cederschiöld, Edit Herczog, Zuzana Roithová, Lasse Lehtinen, Zita Pleštinská, Barbara Weiler, Silvia-Adriana Ţicău, Małgorzata Handzlik e Charlie McCreevy.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 7.8 del PV del 04.09.2007.

4.   Statuto della società privata europea, diritto societario (discussione)

Interrogazione orale (O-0042/2007) presentata da Giuseppe Gargani, a nome della commissione JURI, alla Commissione: Stato di avanzamento dei lavori legislativi in merito allo «statuto della società privata europea» e alla «quattordicesima direttiva in materia di diritto societario» (B6-0137/2007)

Giuseppe Gargani svolge l'interrogazione orale.

Charlie McCreevy (membro della Commissione) risponde all'interrogazione orale.

Intervengono Klaus-Heiner Lehne, a nome del gruppo PPE-DE, Gary Titley, a nome del gruppo PSE, Sharon Bowles, a nome del gruppo ALDE, Jean-Paul Gauzès, Manuel Medina Ortega e Charlie McCreevy.

La discussione è chiusa.

5.   Possibile chiusura dei cantieri navali di Gdansk (discussione)

Dichiarazione della Commissione: Possibile chiusura dei cantieri navali di Gdansk

Charlie McCreevy (membro della Commissione) rende la dichiarazione.

Intervengono Janusz Lewandowski, a nome del gruppo PPE-DE, Bogusław Liberadzki, a nome del gruppo PSE, Bronisław Geremek, a nome del gruppo ALDE, Marcin Libicki, a nome del gruppo UEN, Francis Wurtz, a nome del gruppo GUE/NGL, Witold Tomczak, a nome del gruppo IND/DEM, Maciej Marian Giertych, non iscritto, Józef Pinior, Hanna Foltyn-Kubicka, Mary Lou McDonald, Genowefa Grabowska, Mirosław Mariusz Piotrowski e Charlie McCreevy.

La discussione è chiusa.

(La seduta, sospesa alle 11.15 in attesa del turno di votazioni, è ripresa alle 11.30)

PRESIDENZA: Edward McMILLAN-SCOTT

Vicepresidente

6.   Comunicazione della Presidenza

Il Presidente fa la comunicazione seguente:

Come potete vedere, due nuovi monitor sono stati installati nell'emiciclo. Sono più grandi e consentono possibilità molto più ampie di quelli precedenti.

Si tratta della prima fase di un progetto in corso per migliorare la qualità e la presentazione dell'informazione sullo svolgimento della plenaria, sia per i deputati che per il pubblico.

In particolare, dopo ogni votazione per appello nominale, sarà visualizzato brevemente un grafico riproducente la ripartizione del voto nell'emiciclo. L'innovazione, in uso in diversi parlamenti nazionali, riprende i dati relativi agli appelli nominali pubblicati in dettaglio nel processo verbale.

Tuttavia, in conformità della decisione adottata dall'Ufficio di presidenza ieri sera, la Conferenza dei presidenti intende deliberare giovedì per stabilire se i presidenti dei gruppi desiderano che in futuro si utilizzi o meno questa possibilità tecnica in modo permanente. Per il momento i gruppi politici, consultati questa mattina, hanno deciso di autorizzare l'uso della grafica a titolo sperimentale nel corso del turno di votazione odierno.

7.   Turno di votazioni

I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato «Risultati delle votazioni», unito al processo verbale.

7.1.   NUTS — Modifica del regolamento (CE) n. 1059/2003 a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania all'UE ***I (articolo 131 del regolamento) (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1059/2003 relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) a seguito dell'adesione della Bulgaria e della Romania all'Unione europea [COM(2007)0095 — C6-0091/2007 — 2007/0038(COD)] — Commissione per lo sviluppo regionale.

Relatore: Gerardo Galeote (A6-0285/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 1)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE, EMENDAMENTI e PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione con votazione unica (P6_TA(2007)0360)

7.2.   Norme applicabili agli archivi di analisi dell'Europol * (articolo 131 del regolamento) (votazione)

Relazione sull'iniziativa della Repubblica di Finlandia finalizzata all'adozione di una decisione del Consiglio recante modifica dell'atto del Consiglio del 3 novembre 1998 di adozione delle norme applicabili agli archivi di analisi dell'Europol [16336/2006 — C6-0048/2007 — 2007/0802(CNS)] — Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Relatore: Agustín Díaz de Mera García Consuegra (A6-0288/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 2)

INIZIATIVA DELLA REPUBBLICA DI FINLANDIA, EMENDAMENTI e PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione con votazione unica (P6_TA(2007)0361)

7.3.   Calamità naturali (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0323/2007, B6-0324/2007, B6-0325/2007, B6-0326/2007 e B6-0327/2007

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 3)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0323/2007

(in sostituzione delle B6-0323/2007, B6-0324/2007, B6-0325/2007 e B6-0327/2007

presentata da:

Ioannis Varvitsiotis, Antonios Trakatellis, Konstantinos Hatzidakis, Ioannis Gklavakis, Nikolaos Vakalis, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Gerardo Galeote, Georgios Papastamkos, Antonis Samaras, Manolis Mavrommatis, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Giorgos Dimitrakopoulos e Roberta Alma Anastase, a nome del gruppo PPE-DE,

Martin Schulz, Hannes Swoboda e Stavros Lambrinidis, a nome del gruppo PSE,

Prodromos Prodromou, Elizabeth Lynne, Alfonso Andria e Jean Marie Beaupuy, a nome del gruppo ALDE,

Cristiana Muscardini, Liam Aylward e Sebastiano (Nello) Musumeci, a nome del gruppo UEN,

Francis Wurtz, Dimitrios Papadimoulis, Roberto Musacchio, Kyriacos Triantaphyllides e Willy Meyer Pleite, a nome del gruppo GUE/NGL,

Jens-Peter Bonde e Georgios Karatzaferis, a nome del gruppo IND/DEM.

Marios Matsakis è firmatario anche della proposta di risoluzione a nome del gruppo ALDE.

Approvazione (P6_TA(2007)0362)

(La proposta di risoluzione B6-0326/2007 decade)

Interventi sulla votazione:

Vittorio Prodi ha presentato un emendamento orale all'emendamento 4 che è stato accolto.

7.4.   «Legiferare meglio» nell'Unione europea (votazione)

Relazione sul programma «Legiferare meglio» nell'Unione europea [2007/2095(INI)] — Commissione giuridica.

Relatore: Katalin Lévai (A6-0273/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 4)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2007)0363)

7.5.   Legiferare meglio 2005: sussidiarietà e proporzionalità (votazione)

Relazione su «Legiferare meglio» 2005: applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità — XIII relazione annuale [2006/2279(INI)] — Commissione giuridica.

Relatore: Bert Doorn (A6-0280/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 5)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2007)0364)

7.6.   Strategia di semplificazione del contesto normativo (votazione)

Relazione sulla strategia di semplificazione del contesto normativo [2007/2096(INI)] — Commissione giuridica.

Relatore: Giuseppe Gargani (A6-0271/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 6)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2007)0365)

7.7.   Impiego di strumenti normativi non vincolanti (votazione)

Relazione sulle implicazioni giuridiche ed istituzionali dell'impiego di strumenti normativi non vincolanti (soft law) [2007/2028(INI)] — Commissione giuridica.

Relatore: Manuel Medina Ortega (A6-0259/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 7)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2007)0366)

7.8.   Riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione (votazione)

Relazione sul riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione [2007/2024(INI)] — Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori.

Relatore: Jacques Toubon (A6-0295/2007)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 8)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2007)0367)

*

* *

Intervengono Monica Frassoni, la quale chiede che in futuro, al momento della definizione del calendario delle tornate, si tenga conto del fatto che la prima tornata di settembre coincide con il primo giorno di scuola e ritiene tale coincidenza poco auspicabile, e Thomas Wise, sul turno di votazione.

8.   Dichiarazioni di voto

Dichiarazioni di voto scritte:

Le dichiarazioni di voto scritte, ai sensi dell'articolo 163, paragrafo 3, del regolamento, figurano nel resoconto integrale delle discussioni della presente seduta.

Dichiarazioni di voto orali:

Calamità naturali — RC-B6-0323/2007: Hubert Pirker, Agnes Schierhuber, Andreas Mölzer, Glyn Ford, Linda McAvan, Nirj Deva

Relazione Katalin Lévai — A6-0273/2007: Miroslav Mikolášik, Zita Pleštinská

Relazione Jacques Toubon — A6-0295/2007: Czesław Adam Siekierski, Avril Doyle

9.   Correzioni e intenzioni di voto

Le correzioni e le intenzioni di voto sono riprese nel sito «Séance en direct», «Résultats des votes (appels nominaux)/Results of votes (roll-call votes)» e nella versione stampata dell'allegato «Risultato delle votazioni per appello nominale».

La versione elettronica Europarl è aggiornata regolarmente per un periodo massimo di due settimane a partire dal giorno della votazione.

Dopo tale termine, l'elenco delle correzioni e delle intenzioni di voto sarà chiuso per procedere alla sua traduzione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

*

* *

Bogusław Liberadzki ha segnalato il mancato funzionamento della sua postazione di voto durante la votazione della relazione di Jacques Toubon — A6-0295/2007.

PRESIDENZA: Hans-Gert PÖTTERING

Presidente

10.   Seduta solenne — Portogallo

Dalle 12.00 alle 12.30, il Parlamento si riunisce in seduta solenne in occasione della visita di Anibal António Cavaco Silva, Presidente della Repubblica portoghese.

(La seduta, sospesa alle 12.35, è ripresa alle 15.00)

PRESIDENZA: Hans-Gert PÖTTERING

Presidente

11.   Approvazione del processo verbale della seduta precedente

Bernadette Bourzai ha comunicato di essere stata presente ma che il suo nome non figura sull'elenco dei presenti.

Il processo verbale della seduta precedente è approvato.

12.   Composizione delle commissioni e delle delegazioni

Su richiesta del gruppo PSE, il Parlamento ratifica le seguenti nomine:

Commissione AGRI: Giovanna Corda

Delegazione per le relazioni con i paesi del Sud-Est asiatico e l'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN): Giovanna Corda

13.   Presentazione del Consiglio del progetto di bilancio generale — Esercizio 2008

Presentazione del Consiglio del progetto di bilancio generale — Esercizio 2008

Emanuel Santos (Presidente in carica del Consiglio) espone la presentazione.

Intervengono Kyösti Virrankoski (relatore sul bilancio generale 2008), Ville Itälä (relatore), Reimer Böge (presidente della commissione BUDG), e Dalia Grybauskaitė (membro della Commissione).

L'esame del punto è chiuso

14.   Trasporto interno di merci pericolose ***I (discussione)

Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose [COM(2006)0852 — C6-0012/2007 — 2006/0278(COD)] — Commissione per i trasporti e il turismo.

Relatore: Bogusław Liberadzki (A6-0253/2007)

Interviene Jacques Barrot (Vicepresidente della Commissione).

Bogusław Liberadzki illustra la sua relazione.

Intervengono Renate Sommer, a nome del gruppo PPE-DE, Brian Simpson, a nome del gruppo PSE, Jeanine Hennis-Plasschaert, a nome del gruppo ALDE, Leopold Józef Rutowicz, a nome del gruppo UEN, Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE, e Jacky Henin, a nome del gruppo GUE/NGL.

PRESIDENZA: Gérard ONESTA

Vicepresidente

Intervengono Luca Romagnoli, a nome del gruppo ITS, Jörg Leichtfried, Nathalie Griesbeck, Alyn Smith, Silvia-Adriana Ţicău e Jacques Barrot.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 5.3 del PV del 05.09.2007.

15.   Logistica delle merci in Europa, chiave della mobilità sostenibile (discussione)

Relazione sulla logistica delle merci in Europa, chiave della mobilità sostenibile [2006/2228(INI)] — Commissione per i trasporti e il turismo.

Relatore: Inés Ayala Sender (A6-0286/2007)

Inés Ayala Sender illustra la sua relazione.

Interviene Jacques Barrot (Vicepresidente della Commissione).

Intervengono Satu Hassi (relatore per parere della commissione ITRE), Mathieu Grosch, a nome del gruppo PPE-DE, Gilles Savary, a nome del gruppo PSE, Jeanine Hennis-Plasschaert, a nome del gruppo ALDE, Liam Aylward, a nome del gruppo UEN, Eva Lichtenberger, a nome del gruppo Verts/ALE, Erik Meijer, a nome del gruppo GUE/NGL, Johannes Blokland, a nome del gruppo IND/DEM, Andreas Mölzer, a nome del gruppo ITS, Georg Jarzembowski, Silvia-Adriana Ţicău, Josu Ortuondo Larrea, Margrete Auken, Marian-Jean Marinescu, Bogusław Liberadzki, Nathalie Griesbeck, Corien Wortmann-Kool, Zita Gurmai, Luís Queiró, Teresa Riera Madurell, Reinhard Rack e Jacques Barrot.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 7.5 del PV del 05.09.2007.

16.   Cielo unico europeo (discussione)

Interrogazione orale (O-0035/2007) presentata da Paolo Costa, a nome della commissione TRAN, alla Commissione: Costruire il Cielo unico europeo attraverso blocchi funzionali di spazio aereo (COM(2007)0101def.) (B6-0135/2007)

Gilles Savary, che sostituisce l'autore, svolge l'interrogazione orale.

Jacques Barrot (Vicepresidente della Commissione) risponde all'interrogazione orale.

Intervengono Georg Jarzembowski, a nome del gruppo PPE-DE, Brian Simpson, a nome del gruppo PSE, Seán Ó Neachtain, a nome del gruppo UEN, Vladimír Remek, a nome del gruppo GUE/NGL, e Kathy Sinnott, a nome del gruppo IND/DEM.

PRESIDENZA: Diana WALLIS

Vicepresidente

Intervengono Reinhard Rack, Ulrich Stockmann, Mieczysław Edmund Janowski, Saïd El Khadraoui, Silvia-Adriana Ţicău e Jacques Barrot.

La discussione è chiusa.

17.   Tempo delle interrogazioni (interrogazioni alla Commissione)

Il Parlamento esamina una serie di interrogazioni alla Commissione (B6-0138/2007).

Prima parte

Interrogazione 31 (Silvia Ciornei): Lavoro forzato in Europa.

Franco Frattini (Vicepresidente della Commissione) risponde all'interrogazione e alle domande complementari di Silvia Ciornei, Reinhard Rack e Danutė Budreikaitė.

Interrogazione 32 (Manuel Medina Ortega): La lotta contro la criminalità internazionale e la Corte di giustizia dell'UE.

Franco Frattini risponde all'interrogazione e alle domande complementari di Manuel Medina Ortega, Andreas Mölzer e Hubert Pirker.

Interrogazione 33 (Mairead McGuinness): Ruolo della ricerca UE in relazione alla politica alimentare europea.

Janez Potočnik (membro della Commissione) risponde all'interrogazione e alle domande complementari di Mairead McGuinness, Jim Allister e John Purvis.

Seconda parte

Interrogazione 34 (Brian Crowley): Funzionamento del bilancio UE.

Dalia Grybauskaitė (membro della Commissione) risponde all'interrogazione e alle domande complementari di Brian Crowley, Paul Rübig e Reinhard Rack.

Interrogazione 35 (Marie Panayotopoulos-Cassiotou): Programmazione di discipline e settori di insegnamento nel quadro di «Istruzione e formazione 2010».

Ján Figeľ risponde all'interrogazione e a una domanda complementare di Marie Panayotopoulos-Cassiotou.

Interrogazione 36 (Silvia-Adriana Ţicău): Abbandono scolastico.

Ján Figeľ risponde all'interrogazione e alle domande complementari di Silvia-Adriana Ţicău e Kathy Sinnott.

Interrogazione 37 (Esko Seppänen): IET.

Ján Figeľ risponde all'interrogazione e alle domande complementari di Esko Seppänen, John Purvis e Danutė Budreikaitė.

Le interrogazioni 38 e 39 riceveranno una risposta scritta.

Interrogazione 41 (Dimitrios Papadimoulis): Divieto assoluto di trasformare contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel settore pubblico greco.

Vladimír Špidla (membro della Commissione) risponde all'interrogazione e a una domanda complementare di Dimitrios Papadimoulis.

Interrogazione 42 (Sarah Ludford): Pari opportunità.

Vladimír Špidla risponde all'interrogazione e a una domanda complementare di Sarah Ludford.

Interviene Proinsias De Rossa sul raggruppamento delle interrogazioni 43-47.

Interrogazione 43 (Richard Howitt): Iniziativa a sostegno della rete europea Independent Living.

Interrogazione 44 (Evangelia Tzampazi): Promozione della vita autonoma delle persone disabili.

Interrogazione 45 (Proinsias De Rossa): Diritti delle persone disabili.

Interrogazione 46 (Grażyna Staniszewska): Integrazione delle persone disabili.

Interrogazione 47 (Kathy Sinnott): Rappresentanza di disabili.

Vladimír Špidla risponde alle interrogazioni e alle domande complementari di Richard Howitt, Evangelia Tzampazi, Proinsias De Rossa e Kathy Sinnott.

Le interrogazioni che, per mancanza di tempo, non hanno ricevuto risposta, la riceveranno per iscritto (vedasi allegato al resoconto integrale delle discussioni).

Il tempo delle interrogazioni riservato alla Commissione è chiuso.

18.   Composizione del Parlamento

Margrietus van den Berg ha comunicato le sue dimissioni da deputato al Parlamento europeo con effetto dall'01.09.2007.

A norma dell'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento, il Parlamento constata la vacanza con decorrenza dall'01.09.2007 e ne informa lo Stato membro interessato.

19.   Presentazione di documenti

Sono stati presentati i seguenti documenti

1)

dalle commissioni parlamentari:

1.1)

relazioni:

***I Relazione sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l'apprendimento permanente (COM(2006)0479 — C6-0294/2006 — 2006/0163(COD)) — commissione EMPL.

Relatore: Mario Mantovani (A6-0245/2007)

* Relazione sulla proposta di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva 93/109/CE, del 6 dicembre 1993, relativa alle modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non sono cittadini (COM(2006)0791 — C6-0066/2007 — 2006/0277(CNS)) — commissione AFCO.

Relatore: Andrew Duff (A6-0267/2007)

***I Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi (COM(2006)0093 — C6-0081/2006 — 2006/0031(COD)) — commissione IMCO.

Relatore: Gisela Kallenbach (A6-0276/2007)

***I Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2001/83/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano, per quanto riguarda le competenze di esecuzione conferite alla Commissione (COM(2006)0919 — C6-0030/2007 — 2006/0295(COD)) — commissione ENVI.

Relatore: Françoise Grossetête (A6-0277/2007)

Relazione sull'applicazione della direttiva 2000/43/CE del 29 giugno 2000 che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica (2007/2094(INI)) — commissione LIBE.

Relatore: Kathalijne Maria Buitenweg (A6-0278/2007)

1.2)

raccomandazioni per la seconda lettura:

***II Raccomandazione per la seconda lettura relativa alla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce per il periodo 2007-2013 il programma specifico «Prevenzione e informazione in materia di droga» nell'ambito del programma generale «Diritti fondamentali e giustizia» (08698/4/2007 — C6-0258/2007 — 2005/0037B(COD)) — commissione LIBE.

Relatore: Inger Segelström (A6-0308/2007)

(La seduta, sospesa alle 19.35, è ripresa alle 21.00)

PRESIDENZA: Alejo VIDAL-QUADRAS

Vicepresidente

20.   Strategia comunitaria volta ad affiancare gli Stati membri nei loro sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol (discussione)

Relazione sulla strategia comunitaria volta ad affiancare gli Stati membri nei loro sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol [2007/2005(INI)] — Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Relatore: Alessandro Foglietta (A6-0303/2007)

Alessandro Foglietta illustra la sua relazione.

Interviene Markos Kyprianou (membro della Commissione).

Intervengono Renate Sommer, a nome del gruppo PPE-DE, Edite Estrela, a nome del gruppo PSE, Jules Maaten, a nome del gruppo ALDE, Roberta Angelilli, a nome del gruppo UEN, Hiltrud Breyer, a nome del gruppo Verts/ALE, Jiří Maštálka, a nome del gruppo GUE/NGL, Hélène Goudin, a nome del gruppo IND/DEM, John Bowis, Karin Scheele, Marios Matsakis, Carl Schlyter, Bairbre de Brún, la quale nel suo intervento deplora la mancanza di interpretazione a partire dall'irlandese, Urszula Krupa, Bogusław Sonik, Dorette Corbey, Marian Harkin, Esko Seppänen, Kathy Sinnott, Pilar Ayuso, Catherine Stihler, Jean Marie Beaupuy, Avril Doyle, Daciana Octavia Sârbu, Anneli Jäätteenmäki, Christa Klaß, Marusya Ivanova Lyubcheva, Danutė Budreikaitė, Richard Seeber, Anna Hedh, Eija-Riitta Korhola e Miroslav Mikolášik, Cristian Stănescu, a nome del gruppo ITS, e Markos Kyprianou.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 7.7 del PV del 05.09.2007.

21.   Latte conservato destinato all'alimentazione umana (modifica della direttiva 2001/114/CE) * — Organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari (modifica del regolamento (CE) n. 1255/1999) * — Disposizioni complementari dell'organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari (modifica del regolamento (CE) n. 2597/97) * (discussione)

Relazione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2001/114/CE relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all'alimentazione umana [COM(2007)0058 — C6-0083/2007 — 2007/0025(CNS)] — Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

Relatore: Elisabeth Jeggle (A6-0282/2007)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1255/1999 relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari [COM(2007)0058 — C6-0084/2007 — 2007/0026(CNS)] — Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

Relatore: Elisabeth Jeggle (A6-0283/2007)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 2597/97 che fissa le disposizioni complementari dell'organizzazione comune dei mercati nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari per quanto riguarda il latte alimentare [COM(2007)0058 — C6-0085/2007 — 2007/0027(CNS)] — Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

Relatore: Elisabeth Jeggle (A6-0284/2007)

Interviene Mariann Fischer Boel (membro della Commissione).

Elisabeth Jeggle illustra le sue relazioni.

Intervengono Struan Stevenson, a nome del gruppo PPE-DE, Rosa Miguélez Ramos, a nome del gruppo PSE, Kyösti Virrankoski, a nome del gruppo ALDE, Zbigniew Krzysztof Kuźmiuk, a nome del gruppo UEN, Alyn Smith, a nome del gruppo Verts/ALE, Ilda Figueiredo, a nome del gruppo GUE/NGL, Peter Baco, non iscritto, Agnes Schierhuber, Bernadette Bourzai, Jorgo Chatzimarkakis, Andrzej Tomasz Zapałowski, Jim Allister, Esther De Lange, Csaba Sándor Tabajdi, Zdzisław Zbigniew Podkański, Mairead McGuinness, Wiesław Stefan Kuc, Carmen Fraga Estévez, Czesław Adam Siekierski, Albert Deß, Monica Maria Iacob- Ridzi e Mariann Fischer Boel.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 7.1 del PV del 05.09.2007, punto 7.2 del PV del 05.09.2007 e punto 7.3 del PV del 05.09.2007.

22.   Ordine del giorno della prossima seduta

L'ordine del giorno della seduta di domani è fissato (documento «Ordine del giorno» PE 393.244/OJME).

23.   Chiusura della seduta

La seduta è tolta alle 23.40.

Harald Rømer

Segretario generale

Marek Siwiec

Vicepresidente


ELENCO DEI PRESENTI

Hanno firmato:

Adamou, Agnoletto, Aita, Albertini, Allister, Alvaro, Anastase, Andersson, Andrejevs, Andrikienė, Angelilli, Antoniozzi, Arif, Arnaoutakis, Ashworth, Assis, Athanasiu, Attard-Montalto, Attwooll, Aubert, Audy, Auken, Ayala Sender, Aylward, Ayuso, Baco, Badia i Cutchet, Baeva, Bărbuleţiu, Barón Crespo, Barsi-Pataky, Batten, Battilocchio, Batzeli, Bauer, Beaupuy, Beazley, Becsey, Beer, Belder, Belet, Belohorská, Bennahmias, Beňová, Berend, Berès, Berlato, Berlinguer, Berman, Bielan, Binev, Birutis, Blokland, Bloom, Bobošíková, Böge, Bösch, Bonde, Bono, Bonsignore, Booth, Borghezio, Borrell Fontelles, Bourzai, Bowis, Bowles, Bozkurt, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Breyer, Březina, Brie, Brok, Brunetta, Budreikaitė, van Buitenen, Buitenweg, Bulfon, Bullmann, van den Burg, Burke, Buruiană-Aprodu, Bushill-Matthews, Busk, Buşoi, Busuttil, Cabrnoch, Calabuig Rull, Callanan, Camre, Capoulas Santos, Cappato, Carlotti, Carlshamre, Carnero González, Carollo, Casa, Casaca, Cashman, Casini, Caspary, Castex, Castiglione, Catania, Cederschiöld, Cercas, Chatzimarkakis, Chichester, Chiesa, Chmielewski, Christensen, Chruszcz, Chukolov, Ciornei, Claeys, Clark, Cocilovo, Coelho, Cohn-Bendit, Corbett, Corbey, Corda, Cornillet, Correia, Coşea, Paolo Costa, Cottigny, Coûteaux, Cramer, Corina Creţu, Gabriela Creţu, Crowley, Marek Aleksander Czarnecki, Ryszard Czarnecki, Daul, Davies, De Blasio, de Brún, Degutis, Demetriou, De Michelis, Deprez, De Rossa, De Sarnez, Descamps, Désir, Deß, Deva, De Veyrac, De Vits, Díaz de Mera García Consuegra, Dičkutė, Didžiokas, Dillen, Dîncu, Dombrovskis, Doorn, Douay, Dover, Doyle, Drčar Murko, Duchoň, Dührkop Dührkop, Duff, Duka-Zólyomi, Dumitrescu, Ebner, Ehler, El Khadraoui, Esteves, Estrela, Ettl, Jill Evans, Jonathan Evans, Robert Evans, Färm, Fajmon, Falbr, Farage, Fatuzzo, Fava, Fazakas, Ferber, Fernandes, Fernández Martín, Ferrari, Anne Ferreira, Elisa Ferreira, Figueiredo, Flautre, Florenz, Foglietta, Foltyn-Kubicka, Fontaine, Ford, Fourtou, Fraga Estévez, Frassoni, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, García Pérez, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gebhardt, Gentvilas, Geremek, Geringer de Oedenberg, Gewalt, Gibault, Gierek, Giertych, Gill, Gklavakis, Glante, Glattfelder, Gobbo, Goebbels, Goepel, Golik, Gomes, Gottardi, Goudin, Grabowska, Grabowski, Graça Moura, Graefe zu Baringdorf, de Grandes Pascual, Grech, Griesbeck, Gröner, de Groen-Kouwenhoven, Groote, Grosch, Grossetête, Gruber, Guardans Cambó, Guellec, Guerreiro, Guidoni, Gurmai, Guy-Quint, Gyürk, Hänsch, Hall, Hammerstein, Hamon, Handzlik, Harangozó, Harbour, Harkin, Hasse Ferreira, Hassi, Haug, Hazan, Hedh, Hellvig, Henin, Hennicot-Schoepges, Hennis-Plasschaert, Herczog, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Holm, Honeyball, Hoppenstedt, Horáček, Howitt, Hudacký, Hudghton, Hughes, Hutchinson, Hyusmenova, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, in 't Veld, Irujo Amezaga, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jäätteenmäki, Jałowiecki, Janowski, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jensen, Jöns, Jørgensen, Jordan Cizelj, Juknevičienė, Kacin, Kaczmarek, Kallenbach, Kamall, Karas, Karim, Kasoulides, Kaufmann, Kauppi, Kazak, Tunne Kelam, Kelemen, Kilroy-Silk, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Klinz, Knapman, Koch, Kohlíček, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kósáné Kovács, Koterec, Kozlík, Krahmer, Krasts, Kratsa-Tsagaropoulou, Krehl, Kristovskis, Krupa, Kuc, Kudrycka, Kuhne, Kułakowski, Kušķis, Kusstatscher, Kuźmiuk, Lagendijk, Laignel, Lamassoure, Lambert, Lambrinidis, Lambsdorff, Landsbergis, Lang, De Lange, Langen, Laperrouze, La Russa, Lauk, Lavarra, Lax, Lechner, Le Foll, Lefrançois, Lehideux, Lehne, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Jean-Marie Le Pen, Marine Le Pen, Le Rachinel, Lévai, Lewandowski, Liberadzki, Libicki, Lichtenberger, Lienemann, Liotard, Lipietz, Locatelli, Lombardo, López-Istúriz White, Louis, Lucas, Ludford, Lulling, Lundgren, Lynne, Lyubcheva, Maaten, McAvan, McCarthy, McDonald, McGuinness, McMillan-Scott, Madeira, Maldeikis, Manders, Maňka, Thomas Mann, Mantovani, Marinescu, Markov, Marques, Martens, David Martin, Hans-Peter Martin, Martinez, Martínez Martínez, Masiel, Masip Hidalgo, Maštálka, Mathieu, Mato Adrover, Matsakis, Matsis, Matsouka, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Medina Ortega, Meijer, Méndez de Vigo, Menéndez del Valle, Meyer Pleite, Miguélez Ramos, Mihăescu, Mihalache, Mikko, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mladenov, Mölzer, Mohácsi, Moisuc, Montoro Romero, Moraes, Moreno Sánchez, Morgan, Morillon, Morin, Morţun, Mulder, Musacchio, Muscardini, Muscat, Myller, Napoletano, Nassauer, Nattrass, Navarro, Neris, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Obiols i Germà, Occhetto, Öger, Özdemir, Olajos, Olbrycht, Ó Neachtain, Onesta, Onyszkiewicz, Oomen-Ruijten, Ortuondo Larrea, Őry, Ouzký, Oviir, Paasilinna, Pack, Paleckis, Panayotopoulos-Cassiotou, Panayotov, Pannella, Panzeri, Papadimoulis, Paparizov, Papastamkos, Parish, Paşcu, Patriciello, Patrie, Peillon, Pęk, Alojz Peterle, Petre, Pflüger, Piecyk, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pinior, Piotrowski, Pirker, Piskorski, Pistelli, Pleštinská, Plumb, Podestà, Podgorean, Podkański, Pöttering, Pohjamo, Poignant, Polfer, Poli Bortone, Pomés Ruiz, Popeangă, Portas, Posdorf, Posselt, Prets, Pribetich, Vittorio Prodi, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Raeva, Ransdorf, Rasmussen, Remek, Resetarits, Reul, Ribeiro e Castro, Riera Madurell, Ries, Riis-Jørgensen, Rivera, Rizzo, Rogalski, Roithová, Romagnoli, Romeva i Rueda, Rosati, Roszkowski, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Roure, Rudi Ubeda, Rübig, Rühle, Rutowicz, Ryan, Sacconi, Saïfi, Sakalas, Saks, Salinas García, Samaras, Samuelsen, Sánchez Presedo, dos Santos, Sârbu, Sartori, Saryusz-Wolski, Savary, Savi, Sbarbati, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schenardi, Schierhuber, Schlyter, Frithjof Schmidt, Olle Schmidt, Schmitt, Schöpflin, Jürgen Schröder, Schroedter, Schulz, Schuth, Schwab, Seeber, Seeberg, Segelström, Seppänen, Şerbu, Severin, Siekierski, Silva Peneda, Simpson, Sinnott, Siwiec, Skinner, Smith, Sommer, Søndergaard, Sonik, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Spautz, Speroni, Staes, Stănescu, Staniszewska, Starkevičiūtė, Šťastný, Stavreva, Sterckx, Stevenson, Stihler, Stockmann, Stoyanov, Strejček, Strož, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Svensson, Swoboda, Szabó, Szájer, Szejna, Szent-Iványi, Szymański, Tabajdi, Tajani, Takkula, Tannock, Tarand, Tatarella, Thomsen, Ţicău, Ţîrle, Titford, Titley, Toia, Toma, Tomaszewska, Tomczak, Toubon, Toussas, Trakatellis, Triantaphyllides, Trüpel, Turmes, Tzampazi, Uca, Ulmer, Urutchev, Vaidere, Vakalis, Vălean, Valenciano Martínez-Orozco, Vanhecke, Van Hecke, Van Lancker, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vaugrenard, Veneto, Ventre, Veraldi, Vergnaud, Vidal-Quadras, Vigenin, de Villiers, Virrankoski, Vlasák, Vlasto, Voggenhuber, Wagenknecht, Wallis, Walter, Watson, Henri Weber, Manfred Weber, Weiler, Weisgerber, Whittaker, Wieland, Wiersma, Wijkman, Willmott, Wise, von Wogau, Wohlin, Bernard Wojciechowski, Janusz Wojciechowski, Wortmann-Kool, Wurtz, Yáñez-Barnuevo García, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zani, Zapałowski, Zatloukal, Ždanoka, Zdravkova, Zieleniec, Zimmer, Zingaretti, Zvěřina, Zwiefka


ALLEGATO I

RISULTATI DELLE VOTAZIONI

Significato delle abbreviazioni e dei simboli utilizzati

+

approvato

-

respinto

decaduto

R

ritirato

AN (..., ..., ...)

votazione per appello nominale (favorevoli, contrari, astenuti)

VE (..., ..., ...)

votazione elettronica (favorevoli, contrari, astenuti)

vs

votazioni per parti separate

vd

votazione distinta

em

emendamento

EC

emendamento di compromesso

PC

parte corrispondente

S

emendamento di soppressione

=

emendamenti identici

§

paragrafo

art

articolo

cons

considerando

PR

proposta di risoluzione

PRC

proposta di risoluzione comune

SEC

votazione a scrutinio segreto

1.   NUTS — Modifica del regolamento (CE) n. 1059/2003 a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania all'UE ***I

Relazione: Gerardo GALEOTE (A6-0285/2007)

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

2.   Norme applicabili agli archivi di analisi dell'Europol *

Relazione: Agustín DÍAZ DE MERA GARCÍA CONSUEGRA (A6-0288/2007)

Oggetto

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione unica

 

+

 

3.   Calamità naturali

Proposte di risoluzione: B6-0323/2007, B6-0324/2007, B6-0325/2007, B6-0326/2007, B6-0327/2007

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0323/2007

(PPE-DE, PSE, ALDE, UEN, GUE/NGL, IND/DEM)

§ 3

2

Verts/ALE

 

+

 

§ 4

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 6

1

PPE-DE

 

+

 

dopo § 18

7

PSE

 

+

 

§ 21

6

PSE

 

-

 

§ 22

3

Verts/ALE

VE

+

307, 263, 19

§ 23

4

Verts/ALE

 

+

modificato oralmente

dopo § 23

5

Verts/ALE

VE

+

342, 274, 20

§ 24

8

PSE

 

R

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0323/2007

 

PPE-DE

 

 

B6-0324/2007

 

ALDE

 

 

B6-0325/2007

 

GUE/NGL

 

 

B6-0326/2007

 

Verts/ALE

 

 

B6-0327/2007

 

PSE

 

 

Richieste di votazione per parti separate

Verts/ALE

§ 4

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini da «introdurre misure straordinarie» a «finanziaria, in modo da»

seconda parte: tali termini

Varie

Vittorio Prodi ha proposto il seguente emendamento orale all'emendamento 4:

23. invita la Commissione a monitorare l'uso opportuno, efficiente ed efficace di tutti i finanziamenti per le emergenze messi a disposizione degli Stati membri per affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali; chiede che venga restituito l'aiuto comunitario utilizzato in modo scorretto, ad esempio qualora non siano stati effettuati i programmi di riforestazione;e aggiornamento catastale

Cristiana Muscardini, Liam Aylward e Sebastiano (Nello) Musumeci hanno firmato anche la risoluzione B6-0323/2007 (gruppo PPE-DE) a nome del gruppoUEN.

Marios Matsakishanno firmato anche la proposta di risoluzione comune RC-B6-0323/2007 a nome del gruppo ALDE.

4.   Legiferare meglio nell'Unione europea

Relazione: Katalin LÉVAI (A6-0273/2007)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

5.   Legiferare meglio 2005: applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità — XIII relazione annuale

Relazione: Bert DOORN (A6-0280/2007)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

cons B

1

ITS

 

-

 

cons D

2

ITS

 

-

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

6.   Strategia di semplificazione del contesto normativo

Relazione: Giuseppe GARGANI (A6-0271/2007)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

7.   Implicazioni giuridiche ed istituzionali dell'impiego di strumenti normativi non vincolanti (soft law)

Relazione: Manuel MEDINA ORTEGA (A6-0259/2007)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

8.   Riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione

Relazione: Jacques TOUBON (A6-0295/2007)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 9

2

PSE

AN

-

262, 389, 11

§

testo originale

vd

+

 

§ 10

3

PSE

AN

-

266, 388, 14

§ 11

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 16

13

Verts/ALE

AN

-

294, 360, 8

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/AN

+

412, 217, 40

§ 17

12/riv.

PPE-DE

AN

+

580, 66, 25

4

PSE

 

 

§ 18

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 23

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 24

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 29

5

PSE

 

-

 

§ 31

6

PSE

 

-

 

§ 32

11

PPE-DE

 

+

 

§

testo originale

 

 

§ 33

7

PSE

 

-

 

§ 37

§

testo originale

vd

+

 

§ 40

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 43

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 44

8

PSE

 

+

 

§ 45

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 46

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

3

+

 

cons A

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

cons F

§

testo originale

vd

+

 

cons G

§

testo originale

vd

+

 

cons K

1

PSE

 

R

 

9

PPE-DE, PSE

 

+

 

§

testo originale

 

 

cons O

10/riv.

PPE-DE

 

+

 

§

testo originale

 

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

534, 119, 27

Richieste di votazione per appello nominale

GUE/NGL: votazione finale

PSE: emm. 2, 3, 12, votazione finale

Verts/ALE: § 16 (seconda parte), em 13

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: considerando G, § 9

PSE: § 37

Verts/ALE: considerando F, § 37

Richieste di votazione per parti separate

PSE

§ 11

prima parte: l'insieme del testo escluso il termine «importante»

seconda parte: tale termine

§ 23

prima parte: l'insieme del testo escluso il termine «pienamente»

seconda parte: tale termine

§ 40

prima parte: da «considera che il deficit» a «deficit di recepimento»

seconda parte: da «esorta gli Stati membri» a «(»«gold plating»)

Verts/ALE

cons A

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «e prezzi più bassi»

seconda parte: tali termini

§ 18

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini da «constata che le attuali» a «imprese e i consumatori»

seconda parte: tali termini

§ 43

prima parte: da «invita la Commissione» a «competitività dell'UE»

seconda parte:«ed eliminare le barriere al commercio globale»

§ 45

prima parte: da «prende atto dell'iniziativa» a «dato prova in passato»

seconda parte: da «migliorando e rafforzando» a «livello di OMC»

PSE, Verts/ALE

§ 16

prima parte: da «ritiene che affrontare» a «sopra indicate»

seconda parte: da «deplora ciò nondimeno» a «dell'energia nucleare»

§ 24

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini da «come pure» a «mercati postali»

seconda parte: tali termini

§ 46

prima parte: da «ritiene che l'Unione» a «competitività sostenibile»

seconda parte: da «ritiene che il mercato» a «idoneo a tal fine»

terza parte: il termine «interno»


ALLEGATO II

RISULTATO DELLE VOTAZIONI PER APPELLO NOMINALE

1.   Relazione Toubon A6-0295/2007

Emendamento 2

Favorevoli: 262

ALDE: Harkin

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Aita, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, McDonald, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Søndergaard, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, De Michelis, Martin Hans-Peter

PSE: Andersson, Arif, Assis, Athanasiu, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Borrell Fontelles, Bourzai, Bozkurt, Bulfon, Bullmann, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Corbey, Corda, Correia, Cottigny, Creţu Corina, Creţu Gabriela, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dîncu, Douay, Dührkop Dührkop, Dumitrescu, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Färm, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Gomes, Gottardi, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Koterec, Krehl, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lefrançois, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Lyubcheva, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mihalache, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Neris, Obiols i Germà, Occhetto, Öger, Paasilinna, Paleckis, Paparizov, Paşcu, Patrie, Peillon, Piecyk, Pinior, Plumb, Podgorean, Poignant, Pribetich, Riera Madurell, Rosati, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Saks, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Sârbu, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Severin, Simpson, Siwiec, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Stihler, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Ţicău, Titley, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vigenin, Walter, Weiler, Wiersma, Willmott, Yáñez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Borghezio, Czarnecki Ryszard, Foglietta, Gobbo, Muscardini, Speroni, Tatarella

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Irujo Amezaga, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Contrari: 389

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Attwooll, Baeva, Bărbuleţiu, Beaupuy, Birutis, Busk, Buşoi, Cappato, Carlshamre, Chatzimarkakis, Cocilovo, Cornillet, Costa, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ferrari, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hellvig, Hennis-Plasschaert, Hyusmenova, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Morţun, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Panayotov, Pannella, Piskorski, Pohjamo, Polfer, Prodi, Raeva, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Şerbu, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toma, Vălean, Van Hecke, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bloom, Booth, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Krupa, Lundgren, Nattrass, Titford, Tomczak, Whittaker, Wise, Wojciechowski Bernard, Železný

ITS: Binev, Chukolov, Claeys, Dillen, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mihăescu, Mölzer, Moisuc, Popeangă, Romagnoli, Schenardi, Stănescu, Stoyanov, Vanhecke

NI: Allister, Bobošíková, Chruszcz, Giertych, Helmer

PPE-DE: Albertini, Anastase, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Audy, Ayuso, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brunetta, Burke, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Callanan, Carollo, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Evans Jonathan, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Herranz García, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kelemen, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, De Lange, Langen, Lauk, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Mantovani, Marinescu, Marques, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mladenov, Montoro Romero, Morin, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Patriciello, Petre, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pirker, Pleštinská, Podestà, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stavreva, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szabó, Szájer, Tajani, Tannock, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Urutchev, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wijkman, Wohlin, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zatloukal, Zdravkova, Zieleniec, Zvěřina, Zwiefka

UEN: Aylward, Camre, Crowley, Didžiokas, Foltyn-Kubicka, Grabowski, Janowski, Krasts, Kristovskis, Kuc, Kuźmiuk, La Russa, Maldeikis, Masiel, Ó Neachtain, Pęk, Piotrowski, Podkański, Rogalski, Roszkowski, Rutowicz, Ryan, Szymański, Tomaszewska, Wojciechowski Janusz, Zapałowski

Astensioni: 11

GUE/NGL: Toussas

IND/DEM: Coûteaux, Louis, de Villiers

NI: Kilroy-Silk, Kozlík, Rivera

PPE-DE: Belet, McMillan-Scott

UEN: Bielan

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Contrari: Othmar Karas

2.   Relazione Toubon A6-0295/2007

Emendamento 3

Favorevoli: 266

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Aita, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, McDonald, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Søndergaard, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Krupa, Sinnott, Tomczak

ITS: Binev, Chukolov, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Moisuc, Popeangă, Romagnoli, Schenardi, Stănescu, Stoyanov

NI: Battilocchio, Chruszcz, De Michelis, Giertych, Martin Hans-Peter

PSE: Andersson, Arif, Assis, Athanasiu, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Borrell Fontelles, Bourzai, Bozkurt, Bulfon, Bullmann, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Corbey, Corda, Correia, Cottigny, Creţu Corina, Creţu Gabriela, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dîncu, Douay, Dührkop Dührkop, Dumitrescu, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Färm, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Gomes, Gottardi, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Herczog, Honeyball, Howitt, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Koterec, Krehl, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lefrançois, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Lyubcheva, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mihalache, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Neris, Obiols i Germà, Occhetto, Öger, Paasilinna, Paleckis, Paparizov, Paşcu, Patrie, Piecyk, Pinior, Plumb, Podgorean, Pribetich, Riera Madurell, Rosati, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Saks, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Sârbu, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Severin, Simpson, Siwiec, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Stihler, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Ţicău, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vigenin, Walter, Weiler, Wiersma, Willmott, Yáñez-Barnuevo García, Zingaretti

UEN: Gobbo

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Irujo Amezaga, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Contrari: 388

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Attwooll, Baeva, Bărbuleţiu, Beaupuy, Birutis, Bowles, Budreikaitė, Busk, Buşoi, Cappato, Carlshamre, Chatzimarkakis, Ciornei, Cocilovo, Costa, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ferrari, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hellvig, Hennis-Plasschaert, Hyusmenova, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Morţun, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Panayotov, Pannella, Piskorski, Pohjamo, Polfer, Prodi, Raeva, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Şerbu, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toma, Vălean, Van Hecke, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Toussas

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bloom, Booth, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Titford, Whittaker, Wise, Wojciechowski Bernard, Železný

ITS: Claeys, Dillen, Mihăescu, Vanhecke

NI: Allister, Belohorská, Bobošíková, Helmer

PPE-DE: Albertini, Anastase, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Audy, Ayuso, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brunetta, Burke, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Callanan, Carollo, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Evans Jonathan, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Herranz García, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kelemen, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, De Lange, Langen, Lauk, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Marinescu, Marques, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mladenov, Montoro Romero, Morin, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Patriciello, Petre, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pirker, Pleštinská, Podestà, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stavreva, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szabó, Szájer, Tajani, Tannock, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Urutchev, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wohlin, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zatloukal, Zdravkova, Zieleniec, Zvěřina, Zwiefka

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Borghezio, Camre, Crowley, Czarnecki Ryszard, Didžiokas, Foglietta, Foltyn-Kubicka, Grabowski, Janowski, Krasts, Kristovskis, Kuc, Kuźmiuk, La Russa, Libicki, Maldeikis, Masiel, Muscardini, Ó Neachtain, Pęk, Piotrowski, Podkański, Rogalski, Roszkowski, Rutowicz, Ryan, Speroni, Szymański, Tatarella, Tomaszewska, Wojciechowski Janusz, Zapałowski

Astensioni: 14

IND/DEM: Coûteaux, Louis, de Villiers

NI: Baco, Kilroy-Silk, Kozlík, Rivera

PPE-DE: Belet, Wijkman

PSE: Hughes, McAvan, McCarthy, Titley

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Contrari: Christine De Veyrac, Othmar Karas

Astensioni: Neena Gill, Peter Skinner, Glenis Willmott, David Martin, Richard Corbett, Glenys Kinnock, Brian Simpson, Mary Honeyball, Michael Cashman, Richard Howitt

3.   Relazione Toubon A6-0295/2007

Emendamento 13

Favorevoli: 294

ALDE: Attwooll, Bowles, Davies, Duff, Hall, Harkin, Juknevičienė, Lynne, Resetarits, Samuelsen

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Aita, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, McDonald, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Søndergaard, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Belder, Blokland, Coûteaux, Louis, Sinnott, de Villiers

ITS: Binev, Chukolov, Claeys, Dillen, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Moisuc, Romagnoli, Schenardi, Stănescu, Stoyanov

NI: Battilocchio, De Michelis, Martin Hans-Peter

PPE-DE: Burke, Cabrnoch, Cederschiöld, Coelho, Doyle, Duchoň, Fajmon, Higgins, McGuinness, Mitchell, Rübig, Schierhuber, Seeber, Seeberg, Siekierski, Strejček, Sumberg, Vlasák, Zahradil, Zvěřina

PSE: Andersson, Arif, Assis, Athanasiu, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Berès, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bulfon, Bullmann, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Corbey, Corda, Correia, Cottigny, Creţu Corina, Creţu Gabriela, De Keyser, De Rossa, De Vits, Dîncu, Douay, Dührkop Dührkop, Dumitrescu, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Färm, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Gomes, Gottardi, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Koterec, Krehl, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lefrançois, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Lyubcheva, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mihalache, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Neris, Obiols i Germà, Occhetto, Öger, Paasilinna, Paleckis, Paparizov, Paşcu, Patrie, Peillon, Piecyk, Pinior, Plumb, Podgorean, Poignant, Pribetich, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Roure, Sacconi, Sakalas, Saks, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Sârbu, Savary, Schapira, Scheele, Segelström, Severin, Simpson, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Stihler, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Ţicău, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vigenin, Walter, Weiler, Willmott, Yáñez-Barnuevo García, Zingaretti

UEN: Camre, Gobbo

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Irujo Amezaga, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Contrari: 360

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Baeva, Bărbuleţiu, Beaupuy, Birutis, Budreikaitė, Busk, Buşoi, Cappato, Carlshamre, Chatzimarkakis, Ciornei, Cocilovo, Cornillet, Costa, Degutis, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Ferrari, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hellvig, Hennis-Plasschaert, Hyusmenova, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Morţun, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Panayotov, Pannella, Piskorski, Pohjamo, Polfer, Prodi, Raeva, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Şerbu, Staniszewska, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toma, Vălean, Van Hecke, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Batten, Bloom, Booth, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Krupa, Lundgren, Nattrass, Titford, Tomczak, Whittaker, Wise, Wojciechowski Bernard, Železný

ITS: Vanhecke

NI: Allister, Belohorská, Bobošíková, Chruszcz, Giertych, Helmer, Rivera

PPE-DE: Albertini, Anastase, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Audy, Ayuso, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Bushill-Matthews, Busuttil, Callanan, Carollo, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chichester, Chmielewski, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Evans Jonathan, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Herranz García, Hieronymi, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kelemen, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, De Lange, Langen, Lauk, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Marinescu, Marques, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mladenov, Montoro Romero, Morin, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Patriciello, Petre, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pirker, Pleštinská, Podestà, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stavreva, Stevenson, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szabó, Szájer, Tajani, Tannock, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Urutchev, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wijkman, Wohlin, Záborská, Zaleski, Zatloukal, Zdravkova, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Lehtinen, Schaldemose, Siwiec, Titley

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Borghezio, Crowley, Czarnecki Ryszard, Didžiokas, Foglietta, Foltyn-Kubicka, Grabowski, Janowski, Krasts, Kristovskis, Kuc, Kuźmiuk, La Russa, Libicki, Maldeikis, Masiel, Muscardini, Ó Neachtain, Pęk, Piotrowski, Podkański, Rogalski, Roszkowski, Rutowicz, Ryan, Speroni, Szymański, Tatarella, Tomaszewska, Wojciechowski Janusz, Zapałowski

Astensioni: 8

ALDE: in 't Veld, Starkevičiūtė

NI: Baco, Kilroy-Silk, Kozlík

PPE-DE: Rack

PSE: Roth-Behrendt

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Othmar Karas, Hans-Peter Martin, Hubert Pirker, Bernard Poignant, Reinhard Rack, Sarah Ludford, Christel Schaldemose

Contrari: Edit Herczog

4.   Relazione Toubon A6-0295/2007

Paragrafo 16/2

Favorevoli: 412

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Baeva, Bărbuleţiu, Beaupuy, Birutis, Budreikaitė, Busk, Buşoi, Cappato, Carlshamre, Chatzimarkakis, Ciornei, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Ferrari, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hellvig, Hennis-Plasschaert, Hyusmenova, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Maaten, Manders, Mohácsi, Morillon, Morţun, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Panayotov, Pannella, Piskorski, Pohjamo, Polfer, Prodi, Raeva, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Şerbu, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toma, Vălean, Van Hecke, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Henin, Wurtz

IND/DEM: Coûteaux, Krupa, Louis, Tomczak, de Villiers, Wojciechowski Bernard

ITS: Claeys, Dillen, Mihăescu, Vanhecke

NI: Allister, Battilocchio, Bobošíková, Chruszcz, De Michelis, Giertych, Helmer, Rivera

PPE-DE: Albertini, Anastase, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Audy, Ayuso, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brunetta, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Callanan, Carollo, Casini, Caspary, Castiglione, Chichester, Chmielewski, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Evans Jonathan, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Herranz García, Hieronymi, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kelemen, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, De Lange, Langen, Lauk, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Marinescu, Marques, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mladenov, Montoro Romero, Morin, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Patriciello, Petre, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pirker, Pleštinská, Podestà, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stavreva, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szabó, Szájer, Tajani, Tannock, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Urutchev, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vernola, Vidal-Quadras, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, Wohlin, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zatloukal, Zdravkova, Zieleniec, Zvěřina, Zwiefka

PSE: Athanasiu, Barón Crespo, Berès, Bono, Bourzai, Carlotti, Casaca, Cashman, Castex, Chiesa, Corbett, Corda, Correia, Cottigny, Dîncu, Douay, Dumitrescu, Fernandes, Ferreira Anne, Gill, Glante, Goebbels, Guy-Quint, Hamon, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Kósáné Kovács, Le Foll, Lefrançois, Lehtinen, Lienemann, Lyubcheva, McCarthy, Mihalache, Mikko, Napoletano, Navarro, Neris, Öger, Paasilinna, Paleckis, Paparizov, Patrie, Peillon, Pinior, Podgorean, Rosati, Sakalas, Saks, Sârbu, Savary, Schapira, Severin, Simpson, Sousa Pinto, Stihler, Stockmann, Ţicău, Titley, Vaugrenard, Willmott, Yáñez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Borghezio, Didžiokas, Foglietta, Foltyn-Kubicka, Grabowski, Janowski, Krasts, Kristovskis, Kuc, Kuźmiuk, La Russa, Maldeikis, Masiel, Muscardini, Pęk, Piotrowski, Podkański, Rogalski, Roszkowski, Rutowicz, Speroni, Szymański, Tatarella, Tomaszewska, Wojciechowski Janusz, Zapałowski

Contrari: 217

ALDE: Attwooll, Bowles, Davies, Degutis, Duff, Hall, Harkin, Jäätteenmäki, Juknevičienė, Ludford, Matsakis, Resetarits, Samuelsen

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Aita, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Guidoni, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, McDonald, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Søndergaard, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Zimmer

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bloom, Bonde, Booth, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Sinnott, Titford, Whittaker, Wise, Železný

ITS: Binev, Chukolov, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Moisuc, Popeangă, Romagnoli, Schenardi, Stănescu, Stoyanov

NI: Martin Hans-Peter

PPE-DE: Burke, Cederschiöld, Coelho, Doyle, Goepel, Higgins, Koch, McGuinness, Mitchell, Rübig, Schierhuber, Seeber, Seeberg, Sumberg, Ventre

PSE: Andersson, Arif, Assis, Batzeli, Beňová, Berlinguer, Berman, Bösch, Borrell Fontelles, Bozkurt, Bulfon, Bullmann, Capoulas Santos, Carnero González, Christensen, Corbey, Creţu Corina, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dührkop Dührkop, El Khadraoui, Ettl, Färm, Falbr, Fava, Fazakas, Ferreira Elisa, Ford, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gomes, Gottardi, Gröner, Groote, Gurmai, Haug, Hazan, Hedh, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Koterec, Krehl, Kuhne, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, Madeira, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Myller, Obiols i Germà, Occhetto, Piecyk, Plumb, Pribetich, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Sacconi, dos Santos, Schaldemose, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Tzampazi, Van Lancker, Walter, Weiler, Wiersma, Zingaretti

UEN: Aylward, Crowley, Ó Neachtain, Ryan

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Irujo Amezaga, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Astensioni: 40

ALDE: in 't Veld, Staniszewska, Starkevičiūtė

NI: Baco, Belohorská, Kilroy-Silk, Kozlík

PPE-DE: Busuttil, Casa, Rack

PSE: Ayala Sender, Badia i Cutchet, van den Burg, Calabuig Rull, Cercas, Creţu Gabriela, Estrela, García Pérez, Grabowska, Grech, Gruber, Hänsch, Hasse Ferreira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Masip Hidalgo, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Moreno Sánchez, Muscat, Paşcu, Riera Madurell, Roure, Salinas García, Sánchez Presedo, Sornosa Martínez, Vigenin

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Harlem Désir, Alain Hutchinson

Contrari: Othmar Karas, Hans-Peter Martin, Hubert Pirker, Reinhard Rack

5.   Relazione Toubon A6-0295/2007

Emendamento 12/riv.

Favorevoli: 580

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Attwooll, Baeva, Bărbuleţiu, Beaupuy, Birutis, Bowles, Budreikaitė, Busk, Buşoi, Cappato, Carlshamre, Chatzimarkakis, Ciornei, Cornillet, Costa, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ferrari, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hellvig, Hennis-Plasschaert, Hyusmenova, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Morţun, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Panayotov, Pannella, Piskorski, Pohjamo, Polfer, Prodi, Raeva, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Şerbu, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toma, Vălean, Van Hecke, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Sinnott, Wojciechowski Bernard

ITS: Mihăescu, Popeangă

NI: Battilocchio, Belohorská, Bobošíková, De Michelis, Helmer, Rivera

PPE-DE: Albertini, Anastase, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Audy, Ayuso, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brunetta, Burke, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Callanan, Carollo, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Evans Jonathan, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Herranz García, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kelemen, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, De Lange, Langen, Lauk, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Marques, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mladenov, Montoro Romero, Morin, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Patriciello, Petre, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pirker, Pleštinská, Podestà, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stavreva, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szabó, Szájer, Tajani, Tannock, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Urutchev, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vernola, Vidal-Quadras, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, Wohlin, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zatloukal, Zdravkova, Zieleniec, Zvěřina, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Assis, Athanasiu, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berès, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Borrell Fontelles, Bourzai, Bozkurt, Bulfon, Bullmann, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, Creţu Corina, Creţu Gabriela, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dîncu, Douay, Dührkop Dührkop, Dumitrescu, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Färm, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Gomes, Gottardi, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lefrançois, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Lévai, Liberadzki, Lyubcheva, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mihalache, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Neris, Obiols i Germà, Occhetto, Öger, Paasilinna, Paleckis, Paparizov, Paşcu, Patrie, Peillon, Piecyk, Pinior, Plumb, Podgorean, Poignant, Pribetich, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Saks, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Sârbu, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Severin, Simpson, Siwiec, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Stihler, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Ţicău, Titley, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vigenin, Walter, Weiler, Wiersma, Willmott, Yáñez-Barnuevo García, Zingaretti

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Borghezio, Didžiokas, Foglietta, Foltyn-Kubicka, Gobbo, Grabowski, Janowski, Krasts, Kristovskis, Kuc, Kuźmiuk, La Russa, Libicki, Maldeikis, Masiel, Muscardini, Ó Neachtain, Pęk, Piotrowski, Podkański, Rogalski, Roszkowski, Rutowicz, Ryan, Speroni, Szymański, Tatarella, Tomaszewska, Wojciechowski Janusz, Zapałowski

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, Hammerstein, Harms, Hassi, Horáček, Irujo Amezaga, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Contrari: 66

ALDE: in 't Veld

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Aita, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, McDonald, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Søndergaard, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bloom, Bonde, Booth, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Titford, Tomczak, de Villiers, Whittaker, Wise, Železný

NI: Allister, Chruszcz, Giertych, Martin Hans-Peter

PPE-DE: Karas, Marinescu

UEN: Crowley, Czarnecki Ryszard

Verts/ALE: de Groen-Kouwenhoven, Hudghton

Astensioni: 25

ALDE: Cocilovo

ITS: Binev, Chukolov, Claeys, Dillen, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Moisuc, Romagnoli, Schenardi, Stănescu, Stoyanov, Vanhecke

NI: Baco, Kilroy-Silk, Kozlík

PPE-DE: Ventre

PSE: Hedh, Roth-Behrendt

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen

6.   Relazione Toubon A6-0295/2007

Risoluzione

Favorevoli: 534

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Attwooll, Baeva, Bărbuleţiu, Beaupuy, Birutis, Bowles, Budreikaitė, Busk, Buşoi, Cappato, Carlshamre, Chatzimarkakis, Ciornei, Cocilovo, Cornillet, Costa, Davies, Degutis, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ferrari, Fourtou, Gentvilas, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hellvig, Hennis-Plasschaert, Hyusmenova, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Kazak, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Morillon, Morţun, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Panayotov, Pannella, Piskorski, Pohjamo, Polfer, Prodi, Raeva, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Şerbu, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toma, Vălean, Van Hecke, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Aita, Catania, Guidoni, Musacchio, Ransdorf

IND/DEM: Sinnott, Wojciechowski Bernard

ITS: Mihăescu, Moisuc, Popeangă

NI: Allister, Baco, Battilocchio, Belohorská, Bobošíková, Chruszcz, De Michelis, Giertych, Helmer, Kozlík, Rivera

PPE-DE: Albertini, Anastase, Andrikienė, Antoniozzi, Ashworth, Audy, Ayuso, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brepoels, Březina, Brunetta, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Callanan, Carollo, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Esteves, Evans Jonathan, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Ganţ, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gawronski, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hannan, Harbour, Herranz García, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Iacob-Ridzi, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jeleva, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kelemen, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kónya-Hamar, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, De Lange, Langen, Lauk, Lechner, Lehne, Lewandowski, Lulling, McMillan-Scott, Mann Thomas, Mantovani, Marinescu, Marques, Martens, Mathieu, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Mladenov, Montoro Romero, Morin, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Patriciello, Petre, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pirker, Pleštinská, Podestà, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Spautz, Šťastný, Stavreva, Stevenson, Stubb, Sturdy, Sudre, Sumberg, Surján, Szabó, Szájer, Tajani, Tannock, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Urutchev, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vernola, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, Wortmann-Kool, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zatloukal, Zdravkova, Zieleniec, Zvěřina, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Assis, Athanasiu, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Barón Crespo, Batzeli, Beňová, Berlinguer, Berman, Bono, Borrell Fontelles, Bourzai, Bozkurt, Bulfon, Bullmann, van den Burg, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Casaca, Cashman, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Corbey, Corda, Correia, Cottigny, Creţu Corina, Creţu Gabriela, De Rossa, Désir, De Vits, Dîncu, Douay, Dührkop Dührkop, Dumitrescu, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Gottardi, Grabowska, Grech, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kirilov, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lefrançois, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Lévai, Liberadzki, Lienemann, Lyubcheva, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mihalache, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Neris, Obiols i Germà, Occhetto, Öger, Paasilinna, Paparizov, Paşcu, Patrie, Peillon, Piecyk, Pinior, Plumb, Podgorean, Poignant, Pribetich, Riera Madurell, Rosati, Roth-Behrendt, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Saks, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Sârbu, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Severin, Simpson, Siwiec, Sornosa Martínez, Sousa Pinto, Stihler, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarand, Thomsen, Ţicău, Titley, Tzampazi, Vaugrenard, Vigenin, Walter, Weiler, Wiersma, Willmott, Yáñez-Barnuevo García, Zingaretti

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Borghezio, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foglietta, Foltyn-Kubicka, Gobbo, Grabowski, Janowski, Krasts, Kristovskis, Kuc, Kuźmiuk, La Russa, Libicki, Maldeikis, Masiel, Muscardini, Pęk, Piotrowski, Podkański, Rogalski, Roszkowski, Rutowicz, Speroni, Tatarella, Tomaszewska, Wojciechowski Janusz, Zapałowski

Contrari: 119

ALDE: Resetarits

GUE/NGL: Adamou, Brie, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, McDonald, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Seppänen, Søndergaard, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bloom, Bonde, Booth, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Titford, Tomczak, de Villiers, Wise, Železný

ITS: Binev, Chukolov, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Romagnoli, Schenardi, Stănescu, Stoyanov

NI: Kilroy-Silk, Martin Hans-Peter

PPE-DE: Barsi-Pataky, Brejc, De Veyrac, Fajmon, Hieronymi, López-Istúriz White, Őry, Posdorf, Sonik, Strejček, Ventre, Vlasák, Vlasto, Wohlin

PSE: Carlotti, Castex, De Keyser, Hedh, Hutchinson, Van Lancker

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Irujo Amezaga, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Astensioni: 27

ALDE: Harkin

GUE/NGL: Agnoletto, Remek, Rizzo

ITS: Claeys, Dillen, Vanhecke

PPE-DE: Burke, Doyle, Higgins, McGuinness, Mitchell, Seeber

PSE: Bösch, Färm, Ferreira Anne, Gröner, Laignel, Rothe, Scheele

UEN: Aylward, Crowley, Didžiokas, Ó Neachtain, Ryan, Szymański

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Etelka Barsi-Pataky, Christine De Veyrac, Göran Färm, Dominique Vlasto, Antonio López-Istúriz White

Contrari: Kathy Sinnott, Ruth Hieronymi


TESTI APPROVATI

 

P6_TA(2007)0360

NUTS — Modifica del regolamento (CE) n. 1059/2003 a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania all'UE ***I

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1059/2003 relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) a seguito dell'adesione della Bulgaria e della Romania all'Unione europea (COM(2007)0095 — C6-0091/2007 — 2007/0038(COD))

(Procedura di codecisione: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2007)0095),

visti l'articolo 251, paragrafo 2, e l'articolo 285, paragrafo 1, del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C6-0091/2007),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per lo sviluppo regionale (A6-0285/2007);

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

3.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

P6_TC1-COD(2007)0038

Posizione del Parlamento europeo definita in prima lettura il 4 settembre 2007 in vista dell'adozione del regolamento (CE) n. .../2008 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1059/2003 relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) a seguito dell'adesione della Bulgaria e della Romania all'Unione europea

(Dato l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio, la posizione del Parlamento in prima lettura corrisponde all'atto legislativo finale, il regolamento (CE) n.176/2008)

P6_TA(2007)0361

Norme applicabili agli archivi di analisi dell'Europol *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 sull'iniziativa della Repubblica di Finlandia finalizzata all'adozione di una decisione del Consiglio recante modifica dell'atto del Consiglio di adozione delle norme applicabili agli archivi di analisi dell'Europol (16336/2006 — C6-0048/2007 — 2007/0802(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista l'iniziativa della Repubblica di Finlandia (16336/2006) (1),

visto l'articolo 10, paragrafo 1, della Convenzione basata sull'articolo K.3 del trattato sull'Unione europea che istituisce un ufficio europeo di polizia (Convenzione Europol), firmata a Bruxelles il 26 luglio 1995 (2),

visti l'articolo 30, paragrafo 1, lettera b), e l'articolo 34, paragrafo 2, lettera c), del trattato UE,

visto l'articolo 39, paragrafo 1, del trattato UE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0048/2007),

visto l'atto del Consiglio del 3 novembre 1998 che adotta le norme applicabili agli archivi di analisi dell'Europol (3),

visto l'atto del Consiglio del 27 novembre 2003 che stabilisce, in base all'articolo 43, paragrafo 1 della convenzione Europol, un protocollo che modifica detta convenzione (4),

visti gli articoli 93 e 51 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A6-0288/2007);

1.

approva l'iniziativa della Repubblica di Finlandia quale emendata;

2.

invita il Consiglio a modificare di conseguenza l'iniziativa;

3.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente l'iniziativa della Repubblica di Finlandia;

5.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché al governo della Repubblica di Finlandia.

TESTO DELLA REPUBBLICA DI FINLANDIA/DEL CONSIGLIO

EMENDAMENTI DEL PARLAMENTO

Emendamento 1

ARTICOLO 1, PUNTO 4, LETTERA B)

Articolo 12, paragrafo 3 (Atto del Consiglio)

3. Le attività di analisi e la diffusione dei risultati dell'analisi possono aver inizio immediatamente dopo la costituzione dell'archivio di analisi in conformità dell'articolo 12, paragrafo 1, della convenzione Europol. Se il consiglio di amministrazione impartisce istruzioni al direttore dell'Europol di modificare una decisione costitutiva di un archivio o di chiudere il suddetto archivio, i dati che non possono essere inclusi nell'archivio o,qualora l'archivio debba essere chiuso, tutti i dati in esso contenuti, sono cancellati immediatamente.

3. Le attività di analisi possono aver inizio immediatamente dopo la costituzione dell'archivio di analisi in conformità dell'articolo 12, paragrafo 1, della convenzione Europol. Il consiglio di amministrazione autorizza la trasmissione dei risultati delle analisi solo dopo che l'autorità di controllo comune abbia comunicato le sue osservazioni quanto alla costituzione di detto archivio. Se il consiglio di amministrazione impartisce istruzioni al direttore dell'Europol di modificare una decisione costitutiva di un archivio o di chiudere il suddetto archivio, i dati che non possono essere inclusi nell'archivio o, qualora l'archivio debba essere chiuso, tutti i dati in esso contenuti, sono cancellati immediatamente.

Emendamento 2

ARTICOLO 1, PUNTO 6

Articolo 15, paragrafi 4 e 5 (Atto del Consiglio)

6. L'articolo 15, paragrafi 4 e 5, è soppresso.

soppresso


(1)  GU C 41 del 24.2.2007, pag. 5.

(2)  GU C 316 del 27.11.1995, pag. 2.

(3)  GU C 26 del 30.1.1999, pag. 1.

(4)  GU C 2 del 6.1.2004, pag. 1.

P6_TA(2007)0362

Calamità naturali

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 sulle catastrofi naturali

Il Parlamento europeo,

visti gli articoli 2, 6 e 174 del trattato CE,

viste la sua risoluzione del 7 settembre 2006 sugli incendi boschivi e le inondazioni in Europa (1), la sua risoluzione del 5 settembre 2002 sulle inondazioni in Europa (2), la sua risoluzione del 14 aprile 2005 sulla siccità in Portogallo (3), la sua risoluzione del 12 maggio 2005 sulla siccità in Spagna (4), la sua risoluzione dell'8 settembre 2005 sulle calamità naturali (incendi e inondazioni) in Europa (5) e le sue risoluzioni del 18 maggio 2006 sulle calamità naturali (incendi boschivi, siccità e inondazioni) — aspetti attinenti all'agricoltura (6), allo sviluppo regionale (7) e all'ambiente (8),

viste le due audizioni pubbliche organizzate congiuntamente dalla propria commissione per lo sviluppo regionale, dalla propria commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e dalla propria commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sui temi «Strategia europea contro le calamità naturali» (20 marzo 2006) e «Forza di protezione civile europea: Europe aid (5 ottobre 2006)»,

viste la decisione 2001/792/CE, Euratom del Consiglio, del 23 ottobre 2001, che istituisce un meccanismo comunitario inteso ad agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile (9) e l'imminente approvazione della versione rifusa della decisione del Consiglio che istituisce un Meccanismo comunitario di protezione civile, nonché la posizione del Parlamento del 24 ottobre 2006 (10),

viste la proposta della Commissione concernente un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2005)0108) e la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006 (11),

vista la relazione di Michel Barnier del 9 maggio 2006 dal titolo «Per una forza di protezione civile europea: Europe aid»,

vista la sua posizione del 25 aprile 2007 sulla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione di una direttiva sulla valutazione e la gestione dei rischi di inondazione (12),

vista la decisione 2007/162/CE, Euratom del Consiglio, del 5 marzo 2007, che istituisce uno strumento finanziario per la protezione civile (13),

viste le conclusioni del Consiglio «Giustizia e affari interni» del 12 e 13 giugno 2007 sul rafforzamento della capacità di coordinamento del Centro di informazione e di monitoraggio (MIC) nell'ambito del Meccanismo comunitario di protezione civile,

visti il Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) dell'11 dicembre 1997 e la ratifica del Protocollo di Kyoto effettuata dalla Comunità il 4 marzo 2002,

visto il regolamento (CE) n. 2152/2003, del 17 novembre 2003, relativo al monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali nella Comunità (Forest Focus) (14),

visto il punto 12 delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006 in merito alla reazione dell'Unione alle emergenze, alle crisi e ai disastri,

vista la comunicazione della Commissione intitolata «Affrontare il problema della carenza idrica e della siccità nell'Unione europea» (COM(2007)0414),

visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.

considerando che i devastanti incendi e le violente inondazioni che hanno seminato morte e distruzione in tutta l'Europa, soprattutto in Grecia e nel Regno Unito, nel corso dell'estate 2007 hanno colpito Stati membri UE, e anche regioni periferiche, in particolare la Martinica e la Guadalupa che sono anche state spazzate dal ciclone Dean, paesi candidati e paesi immediatamente confinanti con l'UE; che la superficie bruciata nel solo mese di luglio è pari all'intera superficie andata in fumo durante l'intero 2006; che nel mese di agosto la Grecia ha subito una grave tragedia nazionale in ragione di uno dei più gravi incendi mai verificatosi al mondo dal 1871,

B.

considerando che l'intera superficie vegetativa e boschiva in Europa, inclusi i Siti di importanza comunitaria (SIC) inseriti nella rete Natura 2000 e altre zone di grande valore ecologico con connettività ecologica nell'intera regione, che è stata colpita dagli incendi durante l'estate appena trascorsa supera i 700 000 ettari e che i paesi più gravemente colpiti sono la Grecia, l'Italia, la Bulgaria, Cipro, la Croazia, l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, la Spagna (in particolare le Isole Canarie e la provincia di Castillón), l'Ucraina, la Turchia e l'Albania,

C.

considerando che i recenti e catastrofici incendi forestali in Grecia hanno provocato la perdita di più di 60 vite umane e numerosissimi feriti, l'incendio di più di 250 000 ettari, comprese migliaia di ettari di boschi e di macchia mediterranea, la morte di animali, la distruzione di numerose case, proprietà e l'annientamento di villaggi,

D.

considerando che, allo stesso tempo, altre regioni d'Europa, in particolare il Regno Unito, sono state colpite da gravi alluvioni, che sono costate la vita ad almeno dieci persone e hanno provocato, secondo le stime, 5 miliardi di euro di danni ad abitazioni, scuole, infrastrutture e all'agricoltura, nonché l'interruzione dell'approvvigionamento di acqua potabile per 420 000 cittadini, il che ha comportato l'evacuazione di numerose persone e ingenti perdite per le aziende, l'agricoltura e l'industria del turismo; considerando che l'Italia si è trovata in una situazione critica, contrassegnata da inondazioni nel centronord e da siccità e incendi nel sud, mentre, nello stesso periodo, si registrava una grave siccità nei paesi dell'Europa orientale e soprattutto in Romania,

E.

considerando che il Meccanismo comunitario di protezione civile è stato attivato dodici volte per lo stesso tipo di emergenza nell'arco di due mesi e che sette di questi casi sono stati simultanei; considerando che l'aiuto degli Stati membri non è stato sufficiente a garantire una rapida e adeguata risposta della protezione civile in tutte queste emergenze,

F.

considerando che, vista la frequenza di stagioni estive sempre più calde e asciutte nell'Europa meridionale, gli incendi boschivi e di altro tipo rappresentano un fenomeno ricorrente, che tuttavia ogni anno drammaticamente cambia sia di intensità che di ubicazione geografica; considerando che la tendenza di questi eventi disastrosi è influenzata anche dal cambiamento climatico ed è collegata al sempre più frequente ripetersi di ondate di calore e di siccità, come notato nella comunicazione della Commissione di cui sopra; considerando che gli investimenti destinati alla lotta contro i cambiamenti climatici corrispondono pertanto a investimenti per la prevenzione di catastrofi quali la siccità e gli incendi boschivi; considerando che nei periodi di siccità, la cui durata continua ad allungarsi, risulterà sempre più difficile ripristinare le foreste incendiate, con il conseguente rischio di desertificazione,

G.

considerando le negative conseguenze economiche e sociali delle calamità naturali per le economie regionali, l'attività produttiva e il turismo,

H.

considerando che il gran numero di incendi verificatisi nel 2007 in Europa meridionale, così come la loro ampiezza, è il risultato di vari fattori come il cambiamento climatico, le carenze in materia di definizione e cura delle zone boschive e una combinazione di cause naturali e di negligenze umane ma anche di attività criminali, unitamente a una carente applicazione delle norme legislative che proibiscono l'edificazione delle zone incendiate,

I.

considerando che l'Unione europea deve riconoscere la natura specifica delle calamità naturali che si concretizzano nelle siccità e negli incendi nel bacino del Mediterraneo e adattare di conseguenza la prevenzione, la ricerca, la gestione dei rischi, la difesa civile e gli strumenti di solidarietà di cui dispone;

1.

esprime le proprie condoglianze e la a propria viva solidarietà ai parenti in lutto per la perdita dei loro cari nonché agli abitanti delle zone sinistrate;

2.

rende omaggio ai vigili del fuoco, agli altri professionisti e ai volontari che hanno lavorato incessantemente, rischiando la propria vita per spegnere gli incendi, salvare le persone e limitare i danni provocati dalle catastrofi naturali di quest'estate, oltre alle numerosissime persone che hanno lottato per salvare i loro mezzi di sostentamento e l'ambiente circostante;

3.

chiede alla Commissione europea di mobilitare l'attuale Fondo di solidarietà dell'UE con la massima flessibilità e senza indugio, evitando le lungaggini procedurali e gli ostacoli amministrativi; in tale contesto ritiene che le risorse necessarie devono essere rese disponibili immediatamente per alleviare le sofferenze e venire incontro alle esigenze delle vittime dei disastri naturali, incendi e inondazioni e alle loro famiglie per il tramite del Fondo di solidarietà dell'UE, di altri strumenti comunitari (ad es. i Fondi strutturali e il FEASR) oppure qualsiasi altro strumento finanziario , basandosi sulle condizioni d'attuazione dei fondi comunitari, quali il principio di partenariato e lo sviluppo sostenibile;

4.

esorta la Commissione a introdurre misure straordinarie di aiuto comunitario, soprattutto di natura finanziaria, in modo da sostenere il ripristino delle regioni che hanno subito gravi danni, ripristinare il potenziale produttivo delle zone colpite, tentare di rilanciare la creazione di posti di lavoro e adottare le idonee misure per compensare i costi sociali inerenti alla perdita di posti di lavoro e di altre fonti di reddito;

5.

sottolinea la necessità di accelerare le procedure di accesso ai fondi UE per il recupero dei terreni agricoli in seguito a inondazioni e incendi e di mettere a disposizione maggiori finanziamenti per la costruzione di difese contro le inondazioni; invita la Commissione europea e gli Stati membri a rivedere e a condividere le migliori pratiche alla luce delle ultime ricerche sui crescenti rischi di inondazioni e di incendi forestali causati dal modo in cui sono gestite la terra, l'habitat e la rete idrografica; sollecita gli Stati membri ad agevolare per quanto possibile il drenaggio naturale e l'assorbimento delle acque nell'ambiente, aumentando al contempo la capacità delle infrastrutture di controllo delle alluvioni e di drenaggio per limitare i danni che posso derivare dalle piogge torrenziali;

6.

plaude alla solidarietà dimostrata dall'Unione europea, dai suoi Stati membri e da altri paesi che hanno aiutato le regioni colpite durante gli incendi forestali, fornendo velivoli, attrezzature antincendio e competenze, come pure all'encomiabile assistenza prestata alle autorità competenti e alla squadre di soccorso; ritiene che le dimensioni di questo fenomeno e le sue conseguenze superino spesso le dimensioni e le capacità a livello regionale e nazionale ed esigono con urgenza un efficace impegno europeo;

7.

riconosce il contributo del MIC nel sostenere e agevolare la mobilitazione e il coordinamento dell'assistenza della protezione civile durante l'emergenza; rileva tuttavia che le risorse degli Stati membri per combattere gli incendi boschivi, soprattutto i mezzi aerei, sono limitate e che non sempre è possibile per gli Stati membri offrire sostegno quando le risorse sono necessarie nel loro territorio nazionale; rileva pertanto che taluni Stati membri hanno ottenuto meno assistenza di altri e hanno dovuto ricorrere ad accordi bilaterali con paesi terzi; deplora dunque che in taluni casi l'Unione europea nel suo insieme non abbia dato prova di sufficiente solidarietà;

8.

invita vivamente il Consiglio a giungere senza indugio a una decisione sulla proposta di regolamento UE per il Fondo di solidarietà, tenendo presente che il Parlamento ha già approvato la sua posizione nel maggio 2006; ritiene inaccettabile il ritardo del Consiglio a tale proposito; ritiene che il nuovo regolamento, che tra l'altro riduce la soglia necessaria per mobilitare il Fondo di solidarietà UE, renderà possibile riparare i danni in modo più effettivo, flessibile e tempestivo; invita la Presidenza portoghese in carica e i ministri UE delle finanze, dell'ambiente, dell'agricoltura e dello sviluppo regionale a prendere immediatamente un'azione veloce e decisa; a tale fine propone di convocare una riunione straordinaria comune del Consiglio dei suddetti ministri UE, a cui il Parlamento europeo e la Commissione europea saranno presenti in qualità di osservatori;

9.

chiede che venga creata una forza europea che possa reagire immediatamente in caso di emergenza, come propone la relazione del Commissario Barnier, e si rammarica che sia mancata una reazione e un seguito a tale riguardo; inoltre, sottolinea a tale proposito la necessità di sviluppare ulteriormente la capacità di risposta rapida basata sui meccanismi di protezione civile degli Stati membri, come invocato dal Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 giugno 2006; invita la Commissione europea ad elaborare una proposta concreta a tale riguardo; sottolinea il ruolo degli Stati membri e delle loro autorità locali in materia di prevenzione e di lotta contro gli incendi;

10.

sollecita la Commissione europea a chiedere agli Stati membri informazioni sui loro programmi operativi concernenti casi di catastrofi naturali e a richiedere le relative modalità applicative e a esaminare, inoltre, l'idoneità dei dispositivi di prevenzione, di preparazione e di reazione utilizzati allo scopo di scambiare esperienze e trarre conclusioni sulle misure immediate, sul coordinamento degli organi amministrativi ed operativi e sulla disponibilità delle risorse umane e dei materiali necessari; invita la Commissione a esplorare la potenziale cooperazione con i paesi confinanti con l'UE e altri paesi terzi nella lotta contro gli incendi catastrofici e nello scambio delle migliori pratiche e capacità durante i pericolosi mesi estivi, al fine di essere meglio preparati per l'estate del 2008;

11.

ritiene che l'esperienza degli ultimi anni e dell'anno in corso evidenzi la necessità di rafforzare lo stato di preparazione preventiva e la capacità di risposta della Protezione civile comunitaria in materia di incendi forestali e di altro tipo ed esorta fermamente la Commissione a provvedere a tal fine;

12.

invita la Commissione a studiare la possibilità di prevedere in anticipo l'accesso a capacità supplementari in grado di assicurare una risposta rapida alle emergenze di grave entità, che possano provenire da altre fonti, tra cui il mercato commerciale; propone che il costo di una tale forza in stato di allerta sia finanziato a titolo dello Strumento finanziario di protezione civile;

13.

accoglie con soddisfazione la recente decisione 2007/162/CE, Euratom del Consiglio del 5 marzo 2007 di istituire uno Strumento finanziario di protezione civile e ritiene che gli interventi che beneficiano di finanziamenti a titolo di tale strumento debbano garantire la visibilità della solidarietà europea, apportando un ulteriore valore aggiunto europeo alla gestione efficace delle calamità naturali; è preoccupato tuttavia che l'importo assegnato al nuovo strumento non sia sufficiente per consentire di svolgere effettivamente i suoi ambiziosi compiti;

14.

sottolinea la necessità di misure più incisive per la prevenzione delle calamità naturali e attende con impazienza, a tale proposito, la pubblicazione nel 2008 di due studi della Commissione finalizzati alla definizione di una strategia integrata per la prevenzione di simili calamità; propone inoltre che la Commissione europea esamini gli usi potenziali di un coordinamento aperto per prevenire i disastri naturali, mediante una cura generalizzata per il territorio allo scopo di aumentare i tempi di ritenzione delle masse acquifere e un intervento generalizzato sulle foreste al fine di ridurre per quanto possibile il loro carico incendiario, l'estensione degli incendi e la velocità a cui si diffondono; sottolinea che la biomassa recuperata potrebbe contribuire alla fattibilità economica dell'operazione;

15.

invita la Commissione a svolgere maggiori ricerche finalizzate al miglioramento della prevenzione degli incendi forestali e delle metodologie e dei materiali per contrastarli e a riesaminare l'uso e la programmazione dei terreni; invita gli Stati membri ad intervenire fermamente per migliorare e attuare il loro quadro legislativo di protezione forestale e ad astenersi da attività di commercializzazione, riclassificazione e privatizzazione, limitando quindi le ingerenze e la speculazione; chiede che tutto il know-how disponibile dell'UE, compresi i sistemi satellitari, sia utilizzato a tal fine;

16.

deplora il fatto che sembra che moltissimi incendi boschivi siano dovuti ad atti dolosi ed è in particolare preoccupato dal fatto che sempre più spesso gli incendi boschivi in Europa sono dovuti ad atti criminali; invita gli Stati membri ad inasprire le sanzioni penali per gli atti dolosi che danneggiano l'ambiente, in particolare per quelli che provocano incendi boschivi e ritiene che lo svolgimento tempestivo di indagini efficaci per la determinazione delle responsabilità, cui facciano seguito sanzioni proporzionate, possa scoraggiare comportamenti negligenti e fraudolenti;

17.

esprime la propria preoccupazione per il crescente numero di calamità provocate da fenomeni climatici estremi che, stando agli esperti, sono per lo più imputabili ai cambiamenti climatici dovuti al surriscaldamento del pianeta; invita pertanto gli Stati membri ad adottare i provvedimenti necessari per conformarsi agli obiettivi di Kyoto e chiede alla Commissione di adoperarsi per garantire il rispetto degli impegni di Kyoto, assicurandone altresì il seguito; invita la Commissione e tutte le autorità pubbliche competenti a tener conto dei cambiamenti climatici e della maggiore probabilità che si verifichino calamità, quali le inondazioni e gli incendi forestali, in sede di determinazione delle dotazioni finanziarie e la costituzione di riserve per i servizi di emergenza;

18.

invita la Commissione a continuare a collaborare con le autorità nazionali allo scopo di elaborare misure che riducano al minimo l'impatto ambientale degli incendi; chiede una politica di rimboschimento basata sul rispetto delle caratteristiche bioclimatiche e ambientali; sottolinea la necessità di raccogliere e registrare i dati delle risorse naturali di ognuno degli Stati membri, mediante la creazione di «Conti verdi nazionali» sotto forma di una base di dati accessibile a tutti i cittadini;

19.

sottolinea la necessità di attribuire un'attenzione particolare, in casi di catastrofi naturali, ai bisogni specifici dei disabili in tutte le azioni intraprese utilizzando i meccanismi della protezione civile;

20.

ritiene che l'Azione volontaria di protezione civile debba essere promossa e sostenuta senza indugio, con attività di formazione ed equipaggiamenti di base che potrebbero sfruttare le tecnologie avanzate, trattandosi di una delle maggiori risorse disponibili per gli Stati membri nell'affrontare stati di emergenza derivanti da calamità naturali; invita l'Unione europea e gli Stati membri a fare in modo che la società sia consapevole del valore delle nostre foreste, delle loro risorse e dei benefici della loro conservazione promuovendo il coinvolgimento della società civile mediante attività volontarie organizzate o mediante altri metodi;

21.

ritiene che una condizione fondamentale per la protezione a lungo termine e la cura territoriale delle foreste sia la programmazione sostenibile e l'applicazione di piani di sviluppo regionali e rurali allo scopo di ridurre lo spopolamento rurale, di creare nuovi redditi rurali diversificati, in particolare per le giovani generazioni, e di stabilire le necessarie infrastrutture moderne per attrarre nelle zone rurali il turismo sostenibile e i servizi;

22.

rileva che quest'anno le calamità naturali, e in particolare gli incendi forestali, hanno messo gravemente a repentaglio monumenti e siti archeologici di notevole importanza per il patrimonio culturale europeo; sottolinea in questo contesto il pericolo al sito antico di Olimpia, e in particolare al suo museo, quale sito del patrimonio mondiale; chiede che vengano immediatamente rese disponibili risorse qualora siti che costituiscono il patrimonio culturale europeo siano danneggiati dai persistenti incendi boschivi;

23.

invita tutti gli Stati membri a garantire che tutte le zone boschive incendiate continuino ad essere foreste, che siano contemplate da programmi di riforestazione, imponendo condizioni vincolanti, e che non venga consentito alcun cambiamento della destinazione dei terreni; li invita inoltre ad attuare adeguate norme legislative sulla conservazione e il buon uso dei terreni, come le pratiche agricole e forestali sostenibili, la gestione delle acque e la gestione efficace dei rischi e a prevedere immediatamente ampie politiche di ricostruzione per il turismo e le economie locali ove colpite;

24.

invita la Commissione a monitorare l'uso opportuno, efficiente ed efficace di tutti i finanziamenti per le emergenze messi a disposizione degli Stati membri per affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali e chiede agli Stati membri che vengano restituiti gli aiuti comunitari utilizzati in modo improprio, ad esempio qualora non siano stati effettuati i programmi di riforestazione, e di garantire l'aggiornamento catastale;

25.

condanna la prassi di condonare le costruzioni edificate illegalmente in zone protette e più in generale in zone non autorizzate e preme affinché si ponga immediatamente fine a tutti i tentativi di diminuire la tutela delle zone boschive in Grecia mediante modifiche della Costituzione (articolo 24);

26.

suggerisce l'invio di una delegazione del Parlamento europeo nei paesi maggiormente colpiti dalle recenti catastrofi naturali allo scopo di esprimere la propria solidarietà alla popolazione, monitorare il livello di devastazione per quanto riguarda la perdita di vite umane, la distruzione di proprietà, la disintegrazione di reti sociali, i danni all'ambiente e all'economia e a trarre conclusioni utili per una più efficace prevenzione e reazione a situazioni estreme di questo tipo nell'UE in avvenire;

27.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti e ai governi degli Stati membri.


(1)  GU C 305 E del 14.12.2006, pag. 240.

(2)  GU C 272 E del 13.11.2003, pag. 471.

(3)  GU C 33 E del 9.2.2006, pag. 599.

(4)  GU C 92 E del 20.4.2006, pag. 414.

(5)  GU C 193 E del 17.8.2006, pag. 322.

(6)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 363.

(7)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 369.

(8)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 375.

(9)  GU L 297 del del 15.11.2001, pag. 7.

(10)  GU C 313 E del 20.12.2006, pag. 100.

(11)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 331.

(12)  Testi approvati, P6_TA(2007)0143.

(13)  GU L 71 del 10.3.2007, pag. 9.

(14)  GU L 324 dell'11.12.2003, pag. 1.

P6_TA(2007)0363

«Legiferare meglio»

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 su «Legiferare meglio nell'Unione europea» (2007/2095(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 26 ottobre 2000 sulle relazioni della Commissione al Consiglio europeo «Legiferare meglio 1998: una responsabilità comune» e «Legiferare meglio 1999» (1),

vista la sua risoluzione del 29 novembre 2001 sul Libro bianco della Commissione «La governance europea» (2),

vista la sua risoluzione dell'8 aprile 2003 sulle relazioni della Commissione al Consiglio europeo «Legiferare meglio 2000» e «Legiferare meglio 2001» (3),

vista la sua risoluzione del 26 febbraio 2004 sulla relazione della Commissione «Legiferare meglio 2002» (4),

vista la sua risoluzione del 9 marzo 2004 sulla comunicazione della Commissione sulla semplificazione e il miglioramento della regolamentazione comunitaria (5),

vista la sua risoluzione del 20 aprile 2004 sulla valutazione dell'impatto della normativa comunitaria e delle procedure di consultazione (6),

vista la sua risoluzione del 16 maggio 2006 su una strategia per la semplificazione del contesto normativo (7),

vista la sua risoluzione del 16 maggio 2006 su «Legiferare meglio 2004» — applicazione del principio di sussidiarietà (dodicesima relazione annuale) (8),

vista la sua risoluzione del 16 maggio 2006 sull'esito dello screening delle proposte legislative pendenti dinanzi al legislatore (9),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 14 novembre 2006 intitolata «Esame strategico del programma per legiferare meglio nell'Unione europea» (COM(2006)0689),

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione giuridica e i pareri della commissione per problemi economici e monetari, della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e della commissione per lo sviluppo regionale (A6-0273/2007),

A.

considerando che il conseguimento dell'obiettivo sintetizzato dall'espressione «legiferare meglio» rappresenta una delle grandi priorità dell'Unione europea, in quanto il fatto di trarre il massimo vantaggio da una legislazione moderna, razionale ed efficace minimizzandone i costi permetterebbe di massimizzare in tutta Europa la produttività, la crescita, il livello di accettazione e, in ultima analisi, l'occupazione,

B.

considerando che, nella summenzionata comunicazione del 14 novembre 2006, la Commissione analizza i progressi compiuti per quanto concerne il miglioramento dell'attività legislativa e individua le principali sfide da affrontare, richiamando l'attenzione su quanto resta da fare sia a livello europeo che a livello degli Stati membri, sviluppando in questo modo un approccio globale volto a semplificare l'applicazione della normativa comunitaria e nazionale, e quindi a renderla meno costosa,

C.

considerando che tale approccio, che rappresenta per la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo un utile strumento per realizzare gli obiettivi della strategia di Lisbona, presuppone una stretta cooperazione in materia, in primo luogo tra le istituzioni europee e, in seconda battuta, tra queste ultime e le autorità nazionali,

D.

considerando che, nella succitata comunicazione, la Commissione propone di rafforzare il controllo delle valutazioni d'impatto attraverso la creazione di comitato indipendente per la valutazione d'impatto, posto sotto l'autorità del Presidente della Commissione, e si impegna ad intraprendere un maggior numero di azioni preventive, seguendo fin dall'inizio gli Stati membri per facilitare il corretto recepimento delle direttive più importanti,

E.

considerando che, secondo la Commissione, Parlamento europeo e Consiglio dovrebbero procedere a una valutazione d'impatto più sistematica delle modifiche più importanti alle sue proposte e conferire maggiore priorità alle proposte di semplificazione pendenti, così come alla codificazione e all'abrogazione della legislazione obsoleta,

F.

considerando che la Commissione propone che gli Stati membri elaborino ed applichino a loro volta meccanismi di consultazione e programmi di semplificazione, là dove essi mancano, e promuovano una valutazione più sistematica dell'impatto economico, sociale ed ambientale, unitamente a una migliore applicazione del diritto comunitario,

G.

considerando che legiferare meglio non significa soltanto tagliare la burocrazia, ridurre gli oneri amministrativi, semplificare la normativa attuale o procedere a una deregolamentazione, ma implica anche garantire che tutti gli attori governativi e non governativi pertinenti partecipino al processo legislativo, a tutti i livelli, e che si stabilisca uno stretto partenariato tra le istituzioni europee e le autorità nazionali, regionali e locali, al fine di elaborare una normativa di qualità,

H.

considerando che, per arrivare a una riduzione degli oneri amministrativi, è necessario che tutti i livelli di governo si impegnino a legiferare meglio,

I.

considerando che alle autorità locali e regionali spesso incombe il compito di applicare e far rispettare il diritto comunitario,

J.

considerando infine che la Commissione propone che tanto l'Unione europea quanto gli Stati membri adottino un'ambiziosa strategia finalizzata alla riduzione degli oneri amministrativi risultanti sia dalla normativa europea che da quella nazionale, con un obiettivo congiunto di riduzione di tali oneri da raggiungere entro il 2012;

1.

appoggia vivamente il processo di miglioramento della normativa al fine di rafforzare l'efficacia, l'efficienza, la coerenza, la controllabilità e la trasparenza del diritto dell'Unione europea; sottolinea, tuttavia, che detto processo deve basarsi su determinati presupposti:

i)

Consiglio, Commissione e Parlamento europeo devono partecipare pienamente e congiuntamente al processo;

ii)

la consultazione di tutte le parti pertinenti, comprese le organizzazioni non governative deve essere ampia e trasparente;

iii)

la responsabilità degli organi comunitari in ordine al processo regolamentare e la trasparenza generale di detto processo devono essere rafforzate, in particolare aprendo al pubblico le discussioni del Consiglio quando esso esercita la funzione legislativa;

iv)

qualsiasi valutazione intesa alla semplificazione deve tenere presenti, ponendoli sullo stesso piano, gli aspetti economici, sociali, ambientali e sanitari e non dovrebbe limitarsi a considerazioni a breve termine;

v)

il processo di semplificazione non deve in alcun caso comportare un abbassamento delle norme contenute nella legislazione attuale;

2.

sostiene l'obiettivo della Commissione di migliorare la qualità della legislazione e di ridurre gli oneri amministrativi; ritiene che le misure delineate nella comunicazione della Commissione dimostrino un impegno chiaro e continuo a favore di tale obiettivo, ma reputa che in vari settori siano necessari sforzi ancora maggiori per garantire che si tragga il massimo vantaggio economico possibile dalla normativa sul mercato interno;

3.

sollecita la Commissione a fare tutto il necessario per razionalizzare e modernizzare il corpus della legislazione comunitaria vigente attraverso un'adeguata strategia di semplificazione, che coinvolga adeguatamente gli Stati membri e le parti interessate; ribadisce tuttavia che, sebbene legiferare meglio debba essere un obiettivo comune di tutte le istituzioni europee, la Commissione svolge comunque una funzione essenziale nella redazione di proposte legislative di qualità, che costituiscono il miglior punto di partenza per l'intero processo di semplificazione;

4.

esorta la Commissione a porre maggiormente l'accento sull'attuazione, il rispetto e la valutazione della normativa comunitaria, quale parte essenziale del processo verso una migliore regolamentazione;

5.

concorda con la Commissione sul fatto che non è possibile migliorare l'attività legislativa senza una visione globale dell'impatto economico, sociale, ambientale, sanitario e internazionale di ogni singola proposta legislativa; appoggia dunque pienamente la costituzione, in seno alla Commissione, di un comitato per la valutazione d'impatto, posto sotto l'autorità del Presidente della Commissione, al fine di monitorare l'applicazione di tali principi nella formulazione delle valutazioni d'impatto da parte del personale responsabile della Commissione;

6.

sottolinea tuttavia che, onde garantire un livello minimo di controllo indipendente per quanto riguarda l'elaborazione delle valutazioni d'impatto, sarebbe opportuno istituire un gruppo di esperti indipendente incaricato di monitorare, mediante controlli campione, la qualità dei pareri formulati dal comitato per la valutazione d'impatto, così come si dovrebbe consentire ai rappresentanti delle parti interessati di collaborare alla loro realizzazione;

7.

ritiene necessario che il comitato per la valutazione d'impatto garantisca l'applicazione di una metodologia comune per tutte le valutazioni d'impatto, onde evitare approcci contraddittori e agevolare la comparabilità;

8.

insiste sulla necessità che il Parlamento sia periodicamente informato sulle decisioni adottate dal comitato per la valutazione d'impatto posto sotto la supervisione del Presidente della Commissione, al fine di garantire un dialogo trasparente tra le due istituzioni;

9.

invita la Commissione a fornire valutazioni d'impatto che presentino un numero adeguato di scenari ed opzioni strategiche (incluse, se del caso, opzioni di «non intervento») che servano da base per soluzioni efficienti sotto il profilo dei costi, sostenibili e socialmente accettabili;

10.

reputa che, come regola generale, qualsiasi valutazione d'impatto debba prendere nella dovuta considerazione tutti i possibili effetti significativi di una proposta sulla società, l'ambiente e l'economia e che, ogni qual volta ciò sia possibile e compatibile con il settore legislativo pertinente, le valutazioni d'impatto debbano tener debitamente conto anche di tutti i possibili effetti significativi su categorie o minoranze vulnerabili, così come degli aspetti legati all'integrazione della dimensione di genere e degli effetti su altri gruppi destinatari sensibili, ad esempio le minoranze etniche, le persone che allevano figli, gli anziani, le persone affette da malattie croniche e le persone con disabilità («benchmarking sociale»);

11.

chiede alla Commissione di consultare tutte le parti interessate in sede di preparazione di una valutazione d'impatto — e in particolare le autorità nazionali, regionali e locali, di modo che sia possibile tener debitamente conto delle varianti locali o regionali —, nonché di comunicare in tempo utile i risultati di tale valutazione al Parlamento, al Comitato delle regioni e a tutti gli organi di governo regionali e locali pertinenti;

12.

ritiene che, a tale fine, sia necessario consultare in tutte le fasi tutte le parti interessate, se possibile ricorrendo maggiormente al sito web della Commissione per tenere audizioni pubbliche — i cui risultati potrebbero altrimenti essere aleatori — e avvalendosi di nuove forme di consultazione più strutturate, come previsto nella comunicazione della Commissione intitolata «Verso una cultura di maggiore consultazione e dialogo — Principi generali e requisiti minimi per la consultazione delle parti interessate ad opera della Commissione» (COM(2002)0704); reputa che, a tale proposito, la Commissione debba garantire la massima trasparenza pubblicando le reazioni delle parti interessate;

13.

sottolinea che il Parlamento e il Consiglio dovrebbero fornire valutazioni d'impatto più sistematiche dei principali emendamenti alle proposte della Commissione;

14.

esorta la Commissione a precisare qual è lo stato di avanzamento delle valutazioni d'impatto non ancora pubblicate, chiarendo se le valutazioni in questione sono tuttora in corso ovvero sono state annullate, rinviate, rilanciate su altre basi, ecc., e a consultare gli interessati rispetto a quelle ancora in corso;

15.

insiste sull'opportunità che gli Stati membri presentino una valutazione d'impatto per quanto riguarda le proprie iniziative attinenti al settore della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale ai sensi dell'articolo 34, paragrafo 2 del trattato sull'Unione europea; ritiene che gli Stati membri dovrebbero impegnarsi ad assumersi un vero e proprio obbligo in proposito;

16.

appoggia l'esercizio di screening periodico e ritiro delle proposte pendenti cui procede la Commissione; sostiene, tuttavia, che tale esercizio va visto alla luce delle prerogative delle varie istituzioni comunitarie nell'ambito del processo legislativo ai sensi dei trattati, nonché conformemente al principio di una cooperazione leale tra le istituzioni;

17.

è favorevole a promuovere una legislazione basata su principi e che ponga l'accento sulla qualità piuttosto che sulla quantità; ritiene che il dibattito sul tema «legiferare meglio» rappresenti un'occasione per riflettere sulla legislazione quale processo inteso al raggiungimento di obiettivi politici chiaramente definiti, mediante l'impegno e il coinvolgimento di tutti gli interessati in tutte le fasi del processo, dalla preparazione all'applicazione delle norme;

18.

ritiene che l'esperienza fatta con la procedura Lamfalussy per quanto riguarda la regolamentazione dei mercati finanziari, e in particolare il dialogo tra le autorità di regolamentazione e gli attori di mercato, costituiscano un valido esempio di processo legislativo dinamico;

19.

è del parere che la procedura Lamfalussy rappresenti un meccanismo utile e che la convergenza delle prassi di sorveglianza sia di vitale importanza; plaude al lavoro svolto al riguardo dai «comitati di livello 3» e si associa alla loro richiesta di strumenti adeguati; ritiene che la concessione di un margine di manovra agli enti di sorveglianza permetterebbe di eliminare in buona parte il peso dei dettagli tecnici nei testi legislativi e di produrre norme adeguate per un mercato dinamico; sottolinea tuttavia che ciò non può in alcun caso annullare la responsabilità politica quanto agli obiettivi finali; insiste sulla necessità che i legislatori seguano attentamente il processo e ribadisce che nella procedura legislativa devono essere pienamente rispettati i diritti del Parlamento;

20.

ritiene che la Commissione dovrebbe riesaminare la pertinenza della legislazione in fieri su base regolare e non solo all'inizio del suo mandato e che dovrebbe ritirare le proposte non più pertinenti, prestando un'attenzione particolare a quelle in sospeso già da un certo periodo;

21.

sottolinea che è necessaria una semplificazione anche per quanto riguarda l'interazione fra la Commissione e i cittadini, ad esempio per quanto riguarda gli appalti, i servizi finanziari, i programmi di ricerca, le norme sugli aiuti di Stato e le domande di sovvenzioni;

22.

è favorevole, in linea di principio, a una più rapida adozione delle proposte di semplificazione pendenti, ma ritiene che occorra valutare in modo puntuale se una proposta possa avere implicazioni più generali e che, in tal caso, il tempo necessario sarà maggiore;

23.

è consapevole del fatto che l'attività legislativa all'interno dell'Unione potrebbe svolgersi in modo più sistematico; invita pertanto la Commissione a riesaminare i propri metodi di lavoro e la propria organizzazione in modo da poter affrontare varie questioni in modo più orizzontale, con l'obiettivo principale di assicurare una maggiore coerenza, di sfruttare possibili sinergie e di evitare le incongruenze;

24.

ritiene che la Commissione dovrebbe tenere conto del punto di vista del Parlamento al momento di ritirare le proposte in sospeso, onde preservare quell'elemento essenziale che è rappresentato dalla fiducia tra le due istituzioni;

25.

plaude al fatto che la Commissione ha comunicato di ritirare 68 proposte che reputa non conformi agli obiettivi della strategia di Lisbona e ai principi di una migliore regolamentazione; si rammarica tuttavia che essa abbia ritirato la proposta di direttiva recante statuto della mutua europea, che pure costituisce uno degli elementi chiave della strategia di Lisbona; chiede di conseguenza alla Commissione di adottare entro la fine del 2007 un'iniziativa che consenta di elaborare lo statuto della mutua europea e dell'associazione europea;

26.

riconosce che il Consiglio, così come il Parlamento, deve esaminare le conseguenze prodotte dai suoi emendamenti più importanti sulla valutazione dell'impatto della Commissione; sottolinea la necessità di analisi costi/benefici che riflettano meglio le complesse strutture dei costi di regolamentazione allorché le direttive sono recepite nel diritto nazionale e modificano il quadro normativo in cui operano le imprese e i cittadini; propugna energicamente la trasparenza nell'esecuzione delle valutazioni d'impatto e il controllo indipendente delle stesse, sotto la piena responsabilità del legislatore, in base alle sue priorità politiche;

27.

appoggia pienamente tutti gli sforzi della Commissione volti a rafforzare in generale l'applicazione del diritto comunitario attraverso un maggior ricorso ad azioni preventive, abbinato a un processo di collaborazione con gli Stati membri sui vari dossier sin dalle fasi iniziali, così da facilitare il corretto recepimento delle direttive più importanti, e raccomanda un adeguato coinvolgimento del Parlamento in tali iniziative;

28.

ritiene che, per quanto attiene al controllo dell'applicazione del diritto comunitario da parte degli Stati membri, la Commissione dovrebbe obbligare questi ultimi a stilare tabelle di concordanza e note di recepimento — e non soltanto invitarli a farlo —, soprattutto per verificare caso per caso il processo di recepimento delle direttive nel diritto nazionale; è dell'avviso che, a tale fine, la Commissione dovrebbe chiedere agli Stati membri di adottare una metodologia di riferimento comune;

29.

ritiene che l'enfasi posta sull'importanza delle valutazioni d'impatto non debba portare a trasferire all'interno della Commissione le risorse destinate al controllo della corretta trasposizione del diritto comunitario e al trattamento dei casi di infrazione per assegnarle alle valutazioni di impatto; insiste sulla necessità di incrementare le risorse destinate all'effettivo controllo dell'applicazione del diritto comunitario;

30.

deplora la pratica di gold-plating («orpellatura») seguita dagli Stati membri e chiede alla Commissione di esaminare quali altre misure possano essere adottate per evitarlo, come il riconoscimento ai cittadini di un diritto di azione diretta; chiede «valutazioni d'impatto ex post» che analizzino l'effettiva applicazione delle decisioni negli Stati membri e a livello locale; sostiene un maggiore ricorso, ove opportuno, allo strumento dei regolamenti;

31.

ricorda l'importanza di utilizzare con giudizio le clausole di limitazione temporale della validità (sunset clauses) per garantire che la normativa rimanga pertinente;

32.

insiste sulla necessità che, nel presentare proposte legislative, la Commissione eviti espressioni ambigue e ridondanti e utilizzi di preferenza un linguaggio semplice e chiaro, fermi restando l'accuratezza terminologica e la certezza giuridica; ritiene, in particolare, che occorra abbandonare l'utilizzo di acronimi incomprensibili e l'eccessivo ricorso a inutili considerando; incoraggia tutti i livelli di governo a utilizzare ove possibile un linguaggio chiaro e facilmente comprensibile per i cittadini;

33.

invita la Commissione a garantire, nel quadro del miglioramento della normativa, che le nuove norme e la loro applicazione siano coerenti, logiche, trasparenti e comprensibili per le parti interessate e i beneficiari;

34.

invita la Commissione a elaborare anticipatamente note di orientamento per l'applicazione dei regolamenti, destinate agli Stati membri, alle autorità regionali e locali e alle agenzie specializzate;

35.

ribadisce energicamente che il miglioramento dell'attività normativa deve implicare sempre la piena partecipazione del Parlamento, sia a livello del dibattito interistituzionale che, in quanto colegislatore, nell'adozione dell'atto al centro del processo; sottolinea altresì che il Parlamento ha sempre la possibilità di esaminare l'adeguatezza della scelta dello strumento giuridico da adottare (regolamento, direttiva, decisione) e/o di valutare se sia invece preferibile ricorrere a metodi di regolamentazione alternativi;

36.

incoraggia la Commissione a cercare alternative alla normativa per migliorare il funzionamento del mercato interno, come l'autoregolamentazione e il riconoscimento reciproco delle norme nazionali; rileva nel contempo che ciò non deve ostacolare il controllo democratico da parte del Parlamento europeo e dei parlamenti degli Stati membri; sottolinea che la regolamentazione comunitaria va considerata nel contesto della concorrenza internazionale e del mercato mondiale;

37.

ritiene che le nuove disposizioni in materia di comitatologia, che rafforzano il controllo da parte del Parlamento e del Consiglio sull'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione, costituiscano un ulteriore modo per semplificare la legislazione comunitaria, dal momento che consentono di trasferire alla Commissione ampie competenze di regolamentazione per quanto riguarda aspetti non essenziali e dettagli tecnici, permettendo in questo modo al Parlamento e al Consiglio di concentrare la propria attività legislativa sulle disposizioni più importanti;

38.

plaude alle conclusioni del Consiglio europeo di primavera del 2007 sul miglioramento della regolamentazione, in particolare alla decisione di ridurre del 25 %, entro il 2012, gli oneri amministrativi a carico delle piccole e medie imprese (PMI) derivanti dalla legislazione comunitaria; ritiene che detto obiettivo dovrebbe sfociare in una legislazione più intelligente, più efficace e maggiormente incentrata sull'utente, riducendo gli oneri inutili che gravano sulle PMI senza abbassare il livello della normativa attuale; appoggia, in particolare, la decisione del Consiglio di invitare gli Stati membri a fissare obiettivi nazionali entro il 2008 e chiede alla Commissione e agli Stati membri di stabilire meccanismi di monitoraggio omogenei in modo che tale processo possa essere efficacemente perseguito negli Stati membri a livello nazionale, regionale e locale;

39.

chiede alla Commissione di presentare ogni anno i risultati conseguiti e le misure previste per raggiungere gli obiettivi di riduzione degli oneri amministrativi;

40.

invita la Commissione a definire, in cooperazione con il Consiglio e il Parlamento europeo, misure di riforma delle istituzioni comunitarie che contribuiscano a ottenere maggiori economie e facilitino la cooperazione per garantire una regolamentazione migliore o più intelligente;

41.

invita la Commissione a tenere conto, nel quadro delle sue attività future in materia di miglioramento della normativa, delle conclusioni dello studio sul processo di semplificazione richiesto dalla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e intitolato «Simplifying EU Environmental Policy» (Semplificare la politica ambientale dell'UE) (10);

42.

è preoccupato dalle conclusioni di vari studi indipendenti (11), i quali evidenziano che gli orientamenti della Commissione in materia di valutazione d'impatto non sono pienamente rispettati dalle Direzioni generali della Commissione stessa, che l'enfasi viene posta sulla valutazione e la quantificazione dell'impatto economico trascurando le ripercussioni ambientali, sociali e internazionali, che la valutazione si concentra sui costi della normativa molto più che sui suoi benefici e che le considerazioni a breve termine prevalgono su quelle a lungo termine; si compiace del fatto che la Commissione preveda di creare un comitato per la valutazione d'impatto e di instaurare una valutazione esterna del suo sistema di analisi d'impatto, due iniziative che dovrebbero contribuire a far sì che le persistenti carenze indicate in precedenza vengano infine superate;

43.

appoggia le conclusioni dello studio sulla semplificazione della politica ambientale dell'UE, che indica che le valutazioni d'impatto possono svolgere un ruolo essenziale per garantire una regolamentazione migliore e che in alcuni casi occorre aumentare la loro qualità; esorta la Commissione ad assicurare:

che per tali valutazioni siano previsti tempo e risorse finanziarie adeguati;

che le valutazioni d'impatto considerino gli aspetti economici, sociali, ambientali e sanitari su un piano di parità, sia nel breve periodo che a più lungo termine;

che le valutazioni d'impatto considerino non solo il costo delle misure, ma anche i costi derivanti dal fatto di non affrontare questioni ambientali, di sanità pubblica o alimentari;

che vi sia trasparenza e che tutti i soggetti interessati diano il proprio contributo;

che le valutazioni d'impatto siano di portata sufficientemente ampia e tengano conto delle diverse situazioni nazionali degli Stati membri;

riconosce che le valutazioni d'impatto potrebbero svolgere un ruolo fondamentale anche nel caso degli emendamenti proposti dal Parlamento europeo o dal Consiglio suscettibili di avere ripercussioni potenzialmente significative;

44.

invita la Commissione a continuare a promuovere lo scambio di informazioni sulle migliori prassi utilizzate negli Stati membri per quanto riguarda la semplificazione della politica ambientale dell'UE, ad esempio:

l'impiego delle tecnologie dell'informazione per ridurre l'onere amministrativo;

la semplificazione e l'integrazione dei sistemi di permessi e di licenze, fermo restando il rispetto delle norme ambientali e sanitarie;

la semplificazione e l'integrazione degli obblighi di monitoraggio e di comunicazione di dati, compreso l'approccio basato sul rischio, salvaguardando allo stesso tempo la trasparenza e l'efficacia dell'applicazione e dell'esecuzione;

45.

invita gli Stati membri a sviluppare e applicare meccanismi di consultazione con le autorità regionali e locali nell'ambito del processo legislativo, a tener conto degli interessi di queste ultime nel quadro dei negoziati a livello ministeriale e a rafforzare il loro ruolo nel processo di recepimento e di applicazione della legislazione dell'UE;

46.

sollecita la Commissione a lavorare in stretta collaborazione con tutte le autorità degli Stati membri responsabili del recepimento della legislazione dell'Unione e, allo stesso tempo, le raccomanda di organizzare seminari, anche a livello locale, sul tema del recepimento della legislazione dell'UE nel diritto nazionale, in modo da garantire che le informazioni pertinenti raggiungano direttamente le parti interessate in modo semplice e comprensibile;

47.

invita gli Stati membri a sviluppare e applicare le procedure necessarie, che dovranno essere efficaci e chiare, per una migliore cooperazione tra i governi regionali e centrali, così da facilitare il processo di recepimento e riconoscere il ruolo crescente delle regioni dotate di competenze legislative;

48.

incoraggia le autorità degli Stati membri a elaborare strategie formali di recepimento in modo da definire chiaramente i ruoli e le responsabilità dei governi regionali e nazionali, così da migliorare il recepimento e renderlo più rapido;

49.

incoraggia la Commissione a pubblicare, ove possibile, gli orientamenti relativi al recepimento delle direttive simultaneamente alle direttive stesse, di modo che i governi nazionali e regionali possano tenerne conto prima di avviare il processo di recepimento e che quest'ultimo possa avvenire negli Stati membri in modo corretto e tempestivo;

50.

invita la Commissione ad accelerare il completamento di una banca dati pubblica, esaustiva e liberamente accessibile sulle disposizioni nazionali di attuazione, incluse, se del caso, le varianti regionali;

51.

è dell'avviso che il miglioramento della legislazione non dovrebbe comportare una riduzione delle norme ambientali, sociali e di qualità;

52.

invita gli Stati membri a fare in modo di non imporre alle persone fisiche e giuridiche, in sede di recepimento della legislazione dell'UE, obblighi che vadano al di là di quanto necessario ai sensi delle disposizioni recepite e che comportino inutili oneri amministrativi, soprattutto per le PMI, che costituiscono il motore dello sviluppo sostenibile delle regioni d'Europa;

53.

chiede alla Commissione di migliorare la fornitura di informazioni sul recepimento e sulle procedure di infrazione e di rendere tali informazioni pubbliche nonché facilmente accessibili sul sito web della Commissione;

54.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU C 197 del 12.7.2001, pag. 433.

(2)  GU C 153 E del 27.6.2002, pag. 314.

(3)  GU C 64 E del 12.3.2004, pag. 135.

(4)  GU C 98 E del 23.4.2004, pag. 155.

(5)  GU C 102 E del 28.4.2004, pag. 512.

(6)  GU C 104 E del 30.4.2004, pag. 146.

(7)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 136.

(8)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 128.

(9)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 140.

(10)  1P/A/ENVI/ST/2006-45.

(11)  Istituto per la politica ambientale europea (2004): Sustainable Development in the European Commission's Integrated Impact Assessments for 2003 (Lo sviluppo sostenibile nelle valutazioni d'impatto integrate della Commissione europea per il 2003). Istituto per la politica ambientale europea (2005): For better or for worse — The EU's ’Better Regulation’ Agenda and the environment (Per il meglio o per il peggio — L'Agenda «Legiferare meglio» dell'UE e l'ambiente). Consiglio consultivo europeo sull'ambiente e sullo sviluppo sostenibile (2006): Impact Assessments of European Commission Policies: Achievements and Prospects (Valutazioni d'impatto delle politiche della Commissione europea: Conquiste e prospettive).

P6_TA(2007)0364

Legiferare meglio 2005: sussidiarietà e proporzionalità

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 su «Legiferare meglio 2005»: applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità — 13a relazione annuale (2006/2279(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 26 ottobre 2000 sulle relazioni della Commissione al Consiglio europeo dal titolo «Legiferare meglio 1998 — una responsabilità comune (1998)» e «Legiferare meglio 1999» (1),

vista la sua risoluzione del 29 novembre 2001 sul Libro bianco della Commissione «La governance europea» (2),

vista la sua risoluzione dell'8 aprile 2003 sulle relazioni della Commissione al Consiglio europeo dal titolo «Legiferare meglio 2000» e «Legiferare meglio 2001» (3),

vista la sua risoluzione del 26 febbraio 2004 sulla relazione della Commissione dal titolo «Legiferare meglio 2002» (4),

vista la sua risoluzione del 9 marzo 2004 sulla comunicazione della Commissione concernente la semplificazione e il miglioramento della regolamentazione comunitaria (5),

vista la sua risoluzione del 20 aprile 2004 sulla valutazione dell'impatto della normativa comunitaria e delle procedure di consultazione (6),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo «Una migliore regolamentazione per la crescita e l'occupazione nell'Unione europea» (COM(2005)0097),

vista la sua risoluzione del 16 maggio 2006 su una strategia per la semplificazione del contesto normativo (7),

vista la sua risoluzione del 16 maggio 2006 su «Legiferare meglio 2004» — applicazione del principio di sussidiarietà (dodicesima relazione annuale) (8),

vista la sua risoluzione del 16 maggio 2006 sull'esito dello screening delle proposte legislative pendenti dinanzi al legislatore (9),

vista la relazione della Commissione «Legiferare meglio 2005» conformemente all'articolo 9 del Protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità (13a relazione) (COM(2006) 0289),

visto il documento di lavoro della Commissione «Misurazione dei costi amministrativi e riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea» (COM(2006)0691),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea» (COM(2007)0023),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Esame strategico del programma per legiferare meglio nell'Unione europea» (COM(2006)0689),

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione giuridica e il parere della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A6-0280/2007),

A.

considerando che realizzare l'obiettivo di una «migliore legislazione» costituisce una delle principali priorità dell'Unione europea poiché massimizzare i benefici di una legislazione moderna, razionale ed efficace, minimizzandone nel contempo i costi, garantirebbe il più alto livello di produttività, crescita e, in definitiva, occupazione in tutta l'Europa,

B.

considerando che il principio di sussidiarietà è essenziale per stabilire l'autorità della legislazione comunitaria e per decidere se le leggi debbano essere adottate a livello di Unione europea, rivelandosi così un elemento cruciale per il controllo della separazione dei poteri tra l'UE e gli Stati membri nonché un utile strumento per consentire agli Stati membri di assumere una competenza legislativa,

C.

considerando che il pieno rispetto del principio di proporzionalità rappresenta una necessità evidente sia per la legislazione europea che per quella nazionale al fine di rafforzare la certezza giuridica,

D.

considerando che la Corte di giustizia è responsabile del controllo dell'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità,

E.

considerando che la legislazione europea, essendo spesso il risultato di un difficile compromesso politico, può essere poco chiara e che gli Stati membri possono non essere in grado di applicarla correttamente o non essere disposti a farlo,

F.

considerando che il credito e l'efficacia della legislazione europea sono intaccati da oneri amministrativi non necessari e sproporzionati, spesso imposti ai cittadini e alle imprese dalle norme UE,

G.

considerando che una riduzione del 25 % degli oneri amministrativi non necessari nell'Unione europea potrebbe costituire un importante stimolo per il PIL europeo ed offrire un valido contributo alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona,

H.

considerando che gli oneri amministrativi non necessari derivanti dalla legislazione europea minano l'efficacia e la credibilità di tale legislazione,

I.

considerando che la legislazione europea dovrebbe aiutare i cittadini e le imprese a trarre il massimo profitto possibile dal mercato interno e non dovrebbe caricarli di costi elevati evitabili,

J.

considerando che snellire l'acquis comunitario attraverso la semplificazione e una riduzione di oneri amministrativi non necessari non può e non dovrebbe avvenire a spese della certezza del diritto e della tutela che scaturiscono dalla legislazione europea;

1.

è d'accordo sul fatto che il contesto normativo in cui operano le imprese è determinante per le loro prestazioni in materia di competitività, di crescita sostenibile e di occupazione e che assicurare la trasparenza, la chiarezza, l'efficacia e più in generale l'elevata qualità del contesto normativo dovrebbe essere un importante obiettivo della politica dell'Unione europea;

2.

ritiene che una scarsa qualità della regolamentazione negli Stati membri e a livello comunitario indebolisca lo stato di diritto e allontani i cittadini dalle loro istituzioni;

3.

appoggia in pieno tutti gli sforzi della Commissione intesi a promuovere il rafforzamento generale dell'efficacia e dell'applicazione del diritto comunitario per il tramite di qualsiasi iniziativa pertinente;

4.

plaude al successo del portale web «Your Voice in Europe» e invita la Commissione a sviluppare nuovi ed efficaci modi per consultare le parti interessate prima del lancio di una proposta legislativa su tutti gli aspetti afferenti alla proposta, inclusa l'analisi di impatto;

5.

sottolinea l'importanza di valutazioni d'impatto adeguate e indipendenti, frutto di una estesa consultazione degli interessati, e invita la Commissione a prospettare un numero sufficiente di scenari e opzioni politiche (incluse, se necessario, «opzioni zero»), quale base per soluzioni sostenibili ed efficaci sul piano dei costi;

6.

plaude all'impegno manifestato dalla Commissione di rafforzare la trasparenza e la responsabilità per quanto concerne i suoi gruppi di esperti e di redigere un inventario dei casi esistenti di autoregolamentazione e di coregolamentazione UE;

7.

sottolinea l'importanza di un controllo permanente da parte delle istituzioni comunitarie e degli Stati membri, attraverso le autorità regionali e locali nonché a livello ministeriale centrale, sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità;

8.

accoglie con favore il programma d'azione della Commissione che punta a misurare i costi amministrativi per le imprese nell'Unione europea e a ridurre del 25 % gli oneri amministrativi non necessari e sproporzionati entro il 2012;

9.

sottolinea che la strategia di riduzione del 25 % si applica agli oneri amministrativi non necessari per le imprese e in alcun modo può essere paragonata a una deregolamentazione né comporta un cambiamento degli obiettivi programmatici e del livello di ambizione della legislazione comunitaria; chiede alla Commissione di vegliare affinché la riduzione degli oneri amministrativi non necessari della legislazione non avvenga a spese degli obiettivi originari della regolamentazione stessa;

10.

appoggia la conclusione secondo cui deve trattarsi di un obiettivo comune che può essere raggiunto solo grazie ad uno sforzo congiunto degli Stati membri e delle istituzioni europee;

11.

sottolinea, in particolare, la necessità di un'efficace strategia di riduzione degli oneri amministrativi non necessari europei sia da parte della Commissione, per quanto riguarda gli oneri amministrativi non necessari che scaturiscono dai regolamenti e le direttive europei, sia da parte degli Stati membri, per quanto riguarda gli oneri che scaturiscono dalla legislazione nazionale; chiede alla Commissione di prendere l'iniziativa, non facendo dipendere le sue azioni per la riduzione degli oneri amministrativi non necessari a livello UE dalle azioni intraprese dagli Stati membri a livello nazionale per la riduzione di tali oneri amministrativi non necessari derivanti dalle legislazioni nazionali;

12.

accoglie con favore l'identificazione da parte della Commissione di 13 settori prioritari nell'ambito dei quali dovranno essere misurati i costi amministrativi e ridotti gli oneri amministrativi non necessari, che ritiene un approccio pragmatico ed efficace ma chiede alla Commissione a lungo termine di misurare anche i costi amministrativi e ridurre gli oneri amministrativi non necessari, al di fuori dei settori prioritari identificati; ritiene che ciò possa avvenire, tra l'altro, nell'ambito della valutazione prevista nella pertinente regolamentazione europea;

13.

esprime forte preoccupazione in relazione al fatto che la comunicazione della Commissione (COM(2007)0023) proponga (nell'allegato I) di limitare la portata del programma d'azione agli obblighi delle imprese; ritiene invece che la strategia per lo sviluppo e l'occupazione imponga di estendere il programma d'azione a tutti gli oneri amministrativi;

14.

sottolinea l'importanza della partecipazione delle parti interessate all'identificazione delle proposte legislative che causano oneri amministrativi non necessari e alla definizione di misure che riducano tali oneri; chiede alla Commissione di avviare nell'ambito di ciascuna delle sue direzioni generali un dialogo con le parti interessate europee, sia nell'ambito dei 13 settori prioritari già identificati che nel quadro dell'identificazione di nuovi settori prioritari;

15.

sottolinea l'esigenza che la riduzione del 25 % degli oneri amministrativi non necessari dia un'immagine realistica dell'effettiva riduzione degli oneri; sottolinea pertanto l'importanza di una misurazione di riferimento e la necessità che l'obiettivo di una riduzione del 25 % sia definito come un obiettivo netto di modo che si possa tener conto dell'aumento degli oneri amministrativi non necessari conseguenti allo sviluppo della regolamentazione europea all'atto della valutazione finale, nel 2012, che dovrà stabilire se gli oneri amministrativi non necessari nell'UE sono stati ridotti di un quarto;

16.

sostiene la proposta della Commissione concernente l'introduzione di soglie per tutte le richieste di informazioni, limitandole, laddove possibile, per le PMI;

17.

sottolinea la necessità che ciascuna direzione generale della Commissione sia coinvolta nella riduzione degli oneri amministrativi non necessari e che ciascuna direzione generale sia informata mediante una misurazione di riferimento circa gli oneri amministrativi non necessari che essa provoca e sulla base di tale misurazione stabilisca i suoi obiettivi di riduzione;

18.

chiede alla Commissione di pubblicare annualmente le misure adottate e quelle che intende adottare per ridurre gli oneri amministrativi non necessari nell'Unione europea, l'aumento degli oneri amministrativi nell'UE provocati dalla nuova regolamentazione nonché la percentuale netta del contributo offerto da tali misure alla realizzazione dell'obiettivo di una riduzione del 25 % entro il 2012;

19.

plaude all'intenzione della Commissione di offrire già a breve termine, nell'attesa che l'inventario degli oneri amministrativi non necessari sia completato nel 2008, un contributo significativo alla riduzione di tali oneri amministrativi riducendo quelli più flagranti, mediante le cosiddette «fast track actions» (azioni rapide); chiede alla Commissione di identificare, sulla base dell'esperienza degli Stati membri che hanno già effettuato misurazioni di riferimento, nuovi settori in cui gli oneri amministrativi non necessari potrebbero essere ridotti e di fissare gli obiettivi di riduzione;

20.

sostiene gli sforzi della Commissione intesi ad inventariare gli oneri amministrativi non necessari causati dalla nuova regolamentazione europea mediante l'integrazione dello Standard Cost Method (SCM, Metodo dei costi standard) nella procedura di valutazione d'impatto; ritiene imprescindibile il contributo delle parti interessate nella rilevazione delle informazioni previste nell'utilizzo dell'SCM; sottolinea l'esigenza che la qualità della valutazione d'impatto sia controllata dal comitato per la valutazione d'impatto (Impact Assessment Board, IAB) mediante avvisi accessibili al pubblico;

21.

sottolinea che non prenderà in considerazione le proposte legislative della Commissione che non siano accompagnate da una valutazione d'impatto con controllo indipendente, comprendente una valutazione dell'esistenza, effettuata mediante l'SCM, di oneri amministrativi non necessari;

22.

reputa che il valore aggiunto delle procedure di valutazione d'impatto dell'IAB debba essere stimato entro la fine del 2008; invita la Commissione a sviluppare a tal fine degli indicatori sulla base dell'esperienza delle organizzazioni internazionali e degli Stati membri;

23.

propone di utilizzare i fondi del bilancio dell'UE recentemente liberati per un progetto pilota inteso a ridurre al minimo gli oneri amministrativi per la costituzione di un gruppo di esperti indipendenti che, attraverso un controllo a campione, verifichi la qualità dei pareri emessi dall'IAB, in particolare per quanto concerne gli oneri amministrativi non necessari inventariati, e sorvegli l'applicazione del programma d'azione europeo per la riduzione degli oneri amministrativi;

24.

sottolinea l'importanza di una chiara distinzione tra casi di obbligo di fornire informazioni obsoleti, superflui o eccessivamente normativi e casi in cui, per motivi connessi con la protezione della sanità pubblica, della salute, della sicurezza, della qualità del lavoro e dei diritti dei lavoratori, dell'ambiente e degli interessi finanziari della Comunità, l'obbligo di fornire informazioni rimane necessario;

25.

constata la necessità che Consiglio e Parlamento adottino rapidamente proposte semplificate e segnala pertanto la conclusione dell'accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 16 dicembre 2003 (10) per il quale Parlamento e Consiglio dovranno modificare i loro metodi di lavoro creando, ad esempio, strutture ad hoc incaricate specificamente di semplificare la legislazione;

26.

propone che la Commissione, parallelamente al programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi non necessari, commissioni uno studio al fine di:

a)

sviluppare una metodologia per inventariare e misurare, a livello quantitativo, oltre agli oneri amministrativi, anche gli oneri di conformità (i costi legati agli obblighi previsti dalla legislazione) scaturenti dalle nuove regolamentazioni e legislazioni o da modifiche delle regolamentazioni e legislazioni esistenti;

b)

lanciare in seguito un progetto pilota che coinvolga gli interessati per applicare una tale metodologia di misurazione degli oneri di conformità nell'ambito della valutazione d'impatto;

c)

far testare e valutare tale metodologia dall'IAB;

d)

applicare tale metodologia in modo sistematico ed inserirla in tutte le valutazioni d'impatto;

27.

incoraggia la Commissione e gli Stati membri ad esaminare i casi in cui la stessa informazione viene spesso richiesta attraverso canali diversi e ad eliminare i doppioni nella fornitura di informazioni;

28.

invita gli Stati membri ad intensificare gli sforzi per ridurre l'onere derivante dalla legislazione «puramente» nazionale;

29.

invita altresì gli Stati membri a sostituire la fornitura di informazioni stampate con la presentazione di relazioni per via elettronica o tramite Internet, utilizzando portali Internet intelligenti, ove ciò sia possibile;

30.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU C 197 del 12.7.2001, pag. 433.

(2)  GU C 153 E del 27.6.2002, pag. 314.

(3)  GU C 64 E del 12.3.2004, pag. 135.

(4)  GU C 98 E del 23.4.2004, pag. 155.

(5)  GU C 102 E del 28.4.2004, pag. 512.

(6)  GU C 104 E del 30.4.2004, pag. 146.

(7)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 136.

(8)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 128.

(9)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 140.

(10)  GU C 321 del 31.12.2003, pag. 1.

P6_TA(2007)0365

Strategia di semplificazione del contesto normativo

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 sulla strategia per la semplificazione del contesto normativo (2007/2096(INI))

Il Parlamento europeo,

visto l'Accordo interistituzionale «Legiferare meglio», firmato il 16 dicembre 2003 (1),

vista la propria risoluzione del 26 ottobre 2000 sulle relazioni della Commissione al Consiglio europeo: «Legiferare meglio 1998: una responsabilità comune» e «Legiferare meglio 1999» (2),

vista la propria risoluzione del 29 novembre 2001 sul Libro bianco della Commissione «La governance europea» (3),

vista la propria risoluzione dell'8 aprile 2003 sulle relazioni della Commissione al Consiglio europeo «Legiferare meglio 2000» e «Legiferare meglio 2001» (4),

vista la propria risoluzione del 26 febbraio 2004 sulla relazione della Commissione «Legiferare meglio 2002» (5),

vista la propria risoluzione del 9 marzo 2004 sulle comunicazioni della Commissione sulla semplificazione e il miglioramento della regolamentazione comunitaria (6),

vista la propria risoluzione del 20 aprile 2004 sulla valutazione dell'impatto della normativa comunitaria e delle procedure di consultazione (7),

vista la propria risoluzione del 16 maggio 2006 su una strategia per la semplificazione del contesto normativo (8),

vista la propria risoluzione del 16 maggio 2006 su «Legiferare meglio 2004» — applicazione del principio di sussidiarietà (dodicesima relazione annuale) (9),

vista la propria risoluzione del 16 maggio 2006 sull'esito dello screening delle proposte legislative pendenti dinanzi al legislatore (10),

visto il documento di lavoro della Commissione, del 14 novembre 2006, dal titolo: «Prima relazione sullo stato d'avanzamento della strategia per la semplificazione del contesto normativo» (COM(2006)0690),

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione giuridica e il parere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A6-0271/2007),

A.

considerando l'impegno ormai sistematicamente profuso dalla Commissione, dal Consiglio e dal Parlamento per attuare, definire e migliorare l'applicazione degli strumenti di semplificazione legislativa,

B.

considerando che la semplificazione del contesto legislativo a garanzia della chiarezza, dell'efficacia e della qualità della legislazione è una condizione imprescindibile in vista del conseguimento dell'obiettivo di «legiferare meglio», che costituisce a sua volta un'azione prioritaria dell'Unione europea finalizzata ad assicurare alti livelli di crescita e di occupazione,

C.

considerando che uno dei risultati principali della semplificazione si presenta come la sua estensione progressiva a tutti i settori in cui l'Unione europea interviene con atti normativi,

D.

considerando gli obblighi e gli obiettivi previsti dall'Accordo interistituzionale «Legiferare meglio», specialmente quelli relativi alla semplificazione ed alla riduzione del volume della legislazione comunitaria, nonché all'impatto di quest'ultima negli Stati membri,

E.

considerando che il sopraccitato documento di lavoro della Commissione dà seguito e attuazione alla comunicazione della Commissione, del 25 ottobre 2005, dal titolo: «Attuazione del programma comunitario di Lisbona: Una strategia per la semplificazione del contesto normativo» (COM(2005)0535),

F.

considerando che il sopraccitato documento di lavoro contiene un nuovo programma modulato di semplificazione per il periodo 2006-2009 nel quale si annunciano misure di semplificazione della forma, articolate in 43 rifusioni, 12 codificazioni e 8 abrogazioni, nonché 46 altre misure di semplificazione della sostanza, genericamente definite come casi di «revisione»,

G.

considerando che alle precedenti misure di semplificazione vanno aggiunte le circa 500 nuove iniziative legislative (di cui circa 200 per il solo 2007) contenute in un distinto programma modulato specificamente dedicato alle codificazioni,

H.

considerando che la Commissione precisa che il programma di codificazione rimane indicativo, dal momento che esso dipende dalla disponibilità in tutte le lingue degli atti da codificare, e che, sempre a suo dire, la codificazione deve essere posposta quando sono previste nuove modifiche degli atti, con la conseguenza che, per la Commissione, l'ordine di presentazione delle codificazioni indicate nel programma modulato potrà cambiare alla luce di questi due fattori,

I.

considerando che, nel summenzionato documento di lavoro, la Commissione propone di rafforzare la prassi di inserire nelle proposte che formula una sintesi iniziale allo scopo di spiegare meglio gli obiettivi di semplificazione perseguiti,

J.

considerando che i fattori di successo delle iniziative di semplificazione sono rappresentati da una solida piattaforma metodologica, migliorata grazie alla consultazione di tutti i soggetti interessati e allo sviluppo di analisi settoriali, dalla stretta cooperazione fra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio, nonché da un ricorso più esteso all'autoregolamentazione e alla coregolamentazione,

K.

considerando che la semplificazione promossa a livello europeo deve essere accompagnata da un'adeguata semplificazione a livello nazionale che garantisca che i vantaggi della semplificazione comunitaria non siano compromessi da norme nazionali o da ostacoli di natura tecnica;

1.

esorta la Commissione ad accordare maggiore importanza all'attuazione, all'applicazione e alla valutazione della legislazione comunitaria, quale parte essenziale del processo verso una migliore regolamentazione;

2.

si rallegra del fatto che, per la prima volta, le iniziative sulla semplificazione sono state inserite nel programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2007 a riprova della priorità politica da riservare alla strategia di semplificazione;

3.

chiede alla Commissione d'inserire d'ora in poi e sistematicamente le iniziative di semplificazione in un'apposita parte del programma legislativo e di lavoro; di indicare inoltre nella stessa sede qual è la priorità che essa intende dare alle singole iniziative di semplificazione e, a tale scopo, di precisare già nella strategia politica annuale le proposte di semplificazione all'inizio del processo annuale di programmazione legislativa; di evitare infine la proliferazione di documenti contenenti liste di iniziative di semplificazione, in modo tale da avere un quadro di riferimento quanto più preciso è possibile;

4.

suggerisce che, proprio come è stato fatto al fine di codificare l'acquis comunitario (11), il Parlamento, la Commissione e il Consiglio dovrebbero concludere un accordo interistituzionale su un metodo di lavoro accelerato ai fini della semplificazione delle misure nel loro complesso;

5.

accoglie con favore gli sforzi della Commissione diretti ad intensificare l'attività di codificazione dell'acquis comunitario come forma primaria e basilare di semplificazione del contesto normativo;

6.

invita la Commissione a fare fronte al più presto alle difficoltà legate alla traduzione e ad evitare che la presentazione di nuove proposte legislative abbia un impatto negativo sulle iniziative di codificazione, nuocendo all'intero processo di semplificazione; insiste affinché la Commissione sia coerente con se stessa e si astenga pertanto dall'indicare nel programma legislativo e di lavoro progetti di codificazione nelle medesime materie nelle quali intende avanzare proposte legislative di merito;

7.

propone alla Commissione di adottare una volta per tutte la rifusione come tecnica legislativa ordinaria al fine di permettere di disporre, per ciascuna iniziativa, del testo nella sua interezza anche in presenza di modifiche puntuali, con la chiara indicazione delle parti nuove e di quelle rimaste invariate, consentendo così una maggiore leggibilità e una maggiore trasparenza della legislazione comunitaria;

8.

invita inoltre la Commissione a tenere presente che, laddove la rifusione non fosse possibile, la codificazione dell'ambito legislativo interessato dovrebbe costituire la tecnica legislativa ordinaria in un termine di sei mesi; ritiene che, conformemente al summenzionato Accordo interisitituzionale, si potrebbero creare speciali strutture ad hoc, insieme con il Consiglio e la Commissione, prevedendo un adeguato coinvolgimento degli interessati, proprio al fine di promuovere la semplificazione;

9.

si compiace dell'impegno assunto dalla Commissione di elaborare basi metodologiche solide per il lavoro di semplificazione; a tal fine, invita la Commissione ad insistere sulla via della consultazione delle parti interessate, per esempio estendendo ad altri settori le iniziative già annunciate nell'ottobre 2005 in materia di agricoltura e di pesca e rafforzando le misure che intende adottare in tale contesto nel campo del diritto societario e del diritto d'autore; incoraggia la Commissione a potenziare le analisi settoriali e la misurazione degli oneri amministrativi generati dalla legislazione comunitaria in vigore;

10.

sottolinea la fondamentale importanza della cooperazione fra le istituzioni comunitarie come condizione imprescindibile del successo di ogni strategia di semplificazione; evidenzia a tal proposito il forte segnale di buona volontà dato dal Parlamento grazie alle modifiche del proprio regolamento volte, rispettivamente, ad agevolare la procedura di adozione delle codificazioni e ad introdurre una procedura legislativa ad hoc per le rifusioni;

11.

ribadisce che gli strumenti legislativi tradizionali devono continuare ad essere normalmente utilizzati per raggiungere gli obiettivi fissati dal Trattato; ritiene che la coregolamentazione e l'autoregolamentazione possano utilmente integrare o sostituire le misure legislative, allorché tali metodi forniscono migliorie di portata equivalente o superiore a quelle che la legislazione permette di realizzare; sottolinea che qualsiasi utilizzazione di modalità di regolazione alternativa deve avvenire in conformità con l'Accordo interistituzionale «Legiferare meglio»; ricorda che la Commissione ha l'obbligo di definire le condizioni e i limiti che le parti devono osservare nell'esercizio di tali pratiche e che comunque a queste ultime si può fare ricorso sotto il controllo della Commissione e senza pregiudizio del diritto del Parlamento di opporsi alla loro utilizzazione;

12.

invita la Commissione ad impegnarsi in ogni modo affinché il processo di semplificazione, e in generale di miglioramento della qualità della regolazione, promosso a livello europeo non sia compromesso a livello nazionale da norme interne o da ostacoli di natura tecnica; chiede alla Commissione di orientare e monitorare tale processo anche a livello nazionale, per esempio fungendo da centro di raccolta e di ridiffusione delle migliori prassi sviluppate all'interno dell'Unione europea e degli Stati membri, anche su segnalazione degli interessati;

13.

sottolinea che valutazioni di impatto regolari e complete rivestono un ruolo fondamentale nel processo di semplificazione e che il Consiglio e il Parlamento dovrebbero tenerne conto al momento della presentazione di emendamenti ad una proposta nell'ambito del processo legislativo;

14.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU C 321 del 31.12.2003, pag. 1.

(2)  GU C 197 del 12.7.2001, pag. 433.

(3)  GU C 153 E del 27.6.2002, pag. 314.

(4)  GU C 64 E del 12.3.2004, pag. 135.

(5)  GU C 98 E del 23.4.2004, pag. 155.

(6)  GU C 102 E del 28.4.2004, pag. 512.

(7)  GU C 104 E del 30.4.2004, pag. 146.

(8)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 136.

(9)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 128.

(10)  GU C 297 E del 7.12.2006, pag. 140.

(11)  Accordo interistituzionale del 20 dicembre 1994, «Metodo di lavoro accelerato ai fini di una codificazione ufficiale dei testi legislativi», GU C 102 del 4.4.1996, pag. 2.

P6_TA(2007)0366

Impiego di strumenti normativi non vincolanti

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 sulle implicazioni istituzionali e giuridiche dell'impiego di strumenti normativi non vincolanti (2007/2028(INI))

Il Parlamento europeo,

visto il trattato CE, e in particolare gli articoli 211, 230 e 249,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione giuridica e i pareri della commissione per gli affari costituzionali, della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e della commissione per la cultura e l'istruzione (A6-0259/2007),

A.

considerando che la nozione di normativa non vincolante, basata su una prassi comune, è ambigua e perniciosa e non dovrebbe essere utilizzata in nessun documento delle istituzioni comunitarie,

B.

considerando che la distinzione tra dura lex e mollis lex è un'aberrazione concettuale e non dovrebbe pertanto essere accettata o riconosciuta,

C.

considerando che i cosiddetti strumenti normativi non vincolanti come le raccomandazioni, i libri verdi e bianchi o le conclusioni del Consiglio non hanno alcun valore giuridico o potere vincolante,

D.

considerando che gli strumenti normativi non vincolanti non comportano una protezione giudiziaria completa,

E.

considerando che un ricorso sistematico agli strumenti normativi non vincolanti comporterebbe un passaggio dal modello unico comunitario a quello di un'organizzazione internazionale tradizionale,

F.

considerando che è attualmente in corso una disputa sul modo per incrementare l'efficacia della funzione di regolamentazione dell'Unione europea quanto agli strumenti normativi vincolanti e non vincolanti,

G.

considerando che nella sentenza Van Gend & Loos la Corte di giustizia delle Comunità europee ha sostenuto che il trattato «va al di là di un accordo che si [limiti] a creare degli obblighi reciproci fra gli Stati contraenti. (...) La Comunità costituisce un ordinamento giuridico di nuovo genere nel campo del diritto internazionale, a favore del quale gli Stati membri hanno rinunziato, anche se in settori limitati, ai loro poteri sovrani, ordinamento che riconosce come soggetti non soltanto gli Stati membri ma anche i loro cittadini. Pertanto il diritto comunitario (...), nello stesso modo in cui impone ai singoli degli obblighi, attribuisce loro dei diritti soggettivi. Si deve ritenere che questi sussistano non soltanto nei casi in cui il trattato espressamente li menziona, ma anche come contropartita di precisi obblighi imposti dal trattato ai singoli, agli Stati membri o alle istituzioni comunitarie» (1),

H.

considerando che, di conseguenza, il diritto comunitario si può distinguere dal diritto pubblico internazionale per il fatto che è vincolante non solo per gli Stati, ma anche per i singoli, i quali ne traggono diritti che possono far valere in giudizio, e coinvolge una serie di istituzioni, compreso il Parlamento europeo, eletto direttamente dai cittadini dell'Unione; e che, inoltre, l'ordine giuridico europeo si basa sulla democrazia e lo Stato di diritto, come specificano l'articolo 6 e il preambolo del trattato UE,

I.

considerando che ciò significa che le istituzioni dell'UE possono agire solamente nel rispetto del principio di legalità, ossia laddove una base giuridica conferisca loro la competenza in tal senso e nei limiti dei loro poteri, e che la Corte di giustizia garantisce che le istituzioni rispettino tali principi,

J.

considerando che, nei casi in cui la Comunità ha competenza legislativa, il modo corretto di agire è attraverso l'adozione di atti normativi da parte delle istituzioni democratiche dell'Unione, Parlamento e Consiglio, nella misura in cui ciò risulti necessario anche tenendo conto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità; considerando che solo mediante l'adozione di atti normativi attraverso le procedure istituzionali previste dal trattato possono essere garantite la certezza del diritto, lo Stato di diritto, la perseguibilità ed eseguibilità, e considerando che ciò comporta altresì il rispetto dell'equilibrio istituzionale sancito dal trattato e consente la trasparenza del processo decisionale,

K.

considerando che, in generale, ove la Comunità disponga di competenza legislativa, ciò preclude il ricorso alla normativa non vincolante o «norme di condotta definite in strumenti privi di forza giuridicamente vincolante in quanto tali, ma che comunque possono avere determinati effetti giuridici (indiretti) e che sono finalizzate a produrre effetti pratici e possono produrli» (2), che sono state storicamente utilizzate per ridurre la carenza di capacità legislativa formale e/o di mezzi di applicazione e che, in quanto tali, sono tipiche del diritto pubblico internazionale,

L.

considerando che, ove il trattato li preveda espressamente, gli strumenti normativi non vincolanti sono legittimi, a condizione che non siano utilizzati come surrogato della normativa nei casi in cui la Comunità ha potere legislativo e in cui è necessaria una regolamentazione comunitaria anche tenendo conto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, dal momento che ciò costituirebbe anche una violazione del principio delle competenze specifiche di attribuzione; considerando che ciò si applica, a fortiori, alle comunicazioni della Commissione volte all'interpretazione della normativa comunitaria e che gli strumenti preparatori, quali i libri verdi e bianchi, costituiscono altresì un uso legittimo della normativa non vincolante, insieme alle notifiche e agli orientamenti pubblicati dalla Commissione per illustrare il modo in cui essa applica le politiche in materia di concorrenza e di aiuti di stato,

M.

considerando che questi strumenti, i quali possono essere utilizzati come strumenti interpretativi o preparatori per gli atti normativi vincolanti, non dovrebbero essere trattati come atti legislativi né avere efficacia normativa,

N.

considerando che una tale situazione creerebbe confusione e insicurezza in un settore in cui dovrebbero prevalere la chiarezza e la certezza del diritto, nell'interesse degli Stati membri e dei cittadini,

O.

considerando che il Parlamento, oltre a rispettare il diritto d'iniziativa della Commissione, difende anche il proprio diritto di invitare quest'ultima a presentare proposte legislative (articolo 192 del trattato CE),

P.

considerando che il metodo di coordinamento aperto può essere utile per promuovere il perseguimento del mercato interno, mentre è deplorevole lo scarso coinvolgimento del Parlamento e della Corte di giustizia a tale proposito; considerando che, sulla base di tale deficit democratico nel cosiddetto metodo di coordinamento aperto, non si può abusare di tale metodo per sostituire i carenti poteri legislativi della Comunità e in tal modo imporre, di fatto, agli Stati membri obblighi che equivalgono a quelli derivanti da disposizioni legislative ma che si collocano al di fuori delle procedure legislative previste dal trattato,

Q.

considerando che l'articolo 211 del trattato CE dispone che: «al fine di assicurare il funzionamento e lo sviluppo del mercato comune nella Comunità, la Commissione (...) formula raccomandazioni (...) nei settori definiti dal presente trattato, quando questo esplicitamente lo preveda ovvero quando la Commissione lo ritenga necessario», ma che, ai sensi dell'articolo 249, quinto comma, le raccomandazioni non sono vincolanti e che, stando alla Corte, esse sono «atti che, anche nei confronti dei loro destinatari, non mirano a produrre effetti vincolanti» (3) e non attribuiscono diritti che i singoli possano far valere dinanzi ai giudici nazionali (4), e considerando che l'articolo 230 del trattato CE preclude l'annullamento delle raccomandazioni, poiché esse non sono vincolanti,

R.

considerando, tuttavia, che la Corte ha affermato che le raccomandazioni «non possono essere [considerate] (...) [prive] di qualsiasi effetto giuridico. Infatti, i giudici nazionali sono tenuti a prendere in considerazione ai fini della soluzione delle controversie sottoposte al loro giudizio, in particolare quando esse sono di aiuto nell'interpretazione di norme nazionali adottate allo scopo di garantire la loro attuazione, o mirano a completare norme comunitarie aventi natura vincolante» (5),

S.

considerando che le raccomandazioni, se utilizzate senza la dovuta attenzione, possono indurre a ritenere che certi atti della Commissione siano ultra vires,

T.

considerando che l'articolo I-33 del trattato che adotta una Costituzione per l'Europa prevede una disposizione analoga a quella dell'articolo 211 del trattato CE, ma aggiunge che «In presenza di un progetto di atto legislativo, il Parlamento europeo e il Consiglio si astengono dall'adottare atti non previsti dalla procedura legislativa applicabile al settore interessato»,

U.

considerando che nel 2005 la Commissione ha adottato una raccomandazione sulla gestione transfrontaliera dei diritti d'autore nel campo dei servizi musicali online autorizzati, ai sensi dell'articolo 211 del trattato CE, definendola «uno strumento non vincolante pensato per concedere al mercato la possibilità di orientarsi nella giusta direzione», e che essa parrebbe pensata per completare le direttive esistenti sui diritti d'autore nella società dell'informazione (6) nonché sul diritto di noleggio, il diritto di prestito e taluni diritti connessi al diritto di autore (7), e considerando che, essendo il suo obiettivo principale quello di incoraggiare la concessione di licenze multiterritoriali e raccomandare le modalità con cui andrebbe regolamentata, la Commissione sta rendendo effettive specifiche opzioni politiche grazie a strumenti non vincolanti,

V.

considerando che la Commissione ha contemplato, o sta contemplando, la possibilità di intervenire mediante raccomandazioni in altri settori di competenza legislativa della Comunità, ivi compresi la regolamentazione relativa alle imposte sul diritto d'autore e i limiti alla responsabilità dei revisori,

W.

considerando inoltre che il progetto relativo al diritto contrattuale europeo rimane ancora di natura non vincolante,

X.

considerando che, ove la Comunità disponga di competenza legislativa, ma emerga una mancanza di volontà politica di introdurre atti legislativi, l'uso di strumenti non vincolanti potrebbe portare ad aggirare gli organi legislativi effettivamente competenti, a vanificare i principi di democrazia e dello Stato di diritto sanciti dall'articolo 6 del trattato UE nonché quelli di sussidiarietà e proporzionalità sanciti dall'articolo 5 del trattato CE e avere come conseguenza un'azione della Commissione ultra vires,

Y.

considerando che gli strumenti normativi non vincolanti tendono inoltre a creare nell'opinione pubblica l'idea di una «superburocrazia» senza legittimazione democratica, non solo lontana dai cittadini, ma anche loro ostile, desiderosa di trovare accordi con potenti rappresentanti di interessi mediante negoziati che non sono né trasparenti né comprensibili per i cittadini, e considerando che ciò può far sorgere aspettative legittime da parte di terzi interessati (ad esempio i consumatori) che in seguito non avranno alcun modo di farli valere in sede giudiziaria a fronte di atti aventi effetti giuridici negativi nei loro confronti,

Z.

considerando che l'agenda «Legiferare meglio» non dovrebbe essere sovvertita al fine di consentire all'esecutivo comunitario di legiferare, de facto, con strumenti normativi non vincolanti, creando in tal modo una possibile minaccia per l'ordine giuridico comunitario, sfuggendo al controllo del Parlamento democraticamente eletto e al vaglio della Corte di giustizia e privando i cittadini di mezzi di ricorso,

AA.

considerando che non è prevista una procedura di consultazione del Parlamento riguardo al proposto utilizzo di strumenti normativi non vincolanti quali le raccomandazioni e le comunicazioni interpretative;

1.

ritiene che, nel contesto comunitario, troppo spesso la normativa non vincolante rappresenti un mezzo ambiguo e inefficace, che potrebbe avere effetti negativi sulla legislazione comunitaria e sull'equilibrio istituzionale e che pertanto è da utilizzare con cautela, anche laddove ciò sia previsto dal trattato;

2.

ricorda che la cosiddetta normativa non vincolante non può sostituire gli atti e gli strumenti giuridici, disponibili per garantire la continuità del processo legislativo, in particolare nel campo della cultura e dell'istruzione;

3.

sottolinea che ciascuna istituzione dell'UE, ivi compreso il Consiglio europeo, deve, al momento di decidere come e se intervenire, esaminare, caso per caso, sia le opzioni legislative che quelle non legislative;

4.

considera il metodo del coordinamento aperto poco attendibile da un punto di vista giuridico, dato che funziona senza adeguata partecipazione parlamentare e senza controllo giurisdizionale; ritiene pertanto che esso vada applicato solo in via eccezionale e che sia opportuno valutare le possibilità di far partecipare il Parlamento alla procedura;

5.

deplora il ricorso alle norme non vincolanti da parte della Commissione, ove esse si sostituiscano alla legislazione UE di per sé vincolante anche tenendo conto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, o laddove, in virtù di esse, la giurisprudenza della Corte di giustizia sia estesa a settori non ancora regolamentati;

6.

esorta le istituzioni ad agire per analogia con l'articolo I-33 del trattato costituzionale, astenendosi dall'adottare strumenti non vincolanti in presenza di un progetto di atto legislativo; rileva che, anche in base al diritto vigente, tale obbligo deriva già dal principio dello Stato di diritto a norma dell'articolo 6 del trattato UE;

7.

esorta la Commissione a compiere uno sforzo particolare per garantire la trasparenza, la visibilità e la responsabilità pubblica nel processo di adozione degli atti comunitari non vincolanti, nonché incrementare il ricorso alla valutazione d'impatto nell'ambito del processo decisionale;

8.

invita la Commissione a prestare particolare attenzione agli effetti degli strumenti normativi non vincolanti sui consumatori e ai loro eventuali mezzi di impugnazione prima di proporre misure che comportino strumenti normativi non vincolanti;

9.

ritiene che, per quanto riguarda le comunicazioni della Commissione, i libri verdi e bianchi non generino alcun obbligo giuridico diretto; considera tuttavia che dall'adozione di documenti di consultazione e di dichiarazioni d'intenti non si dovrebbe presumere che derivino obblighi giuridici di emanare regolamentazioni corrispondenti;

10.

è del parere che le comunicazioni interpretative della Commissione abbiano lo scopo legittimo di creare certezza giuridica, ma che il loro ruolo debba essere limitato a detta finalità; ritiene che le comunicazioni interpretative rappresentino un'integrazione giuridica inammissibile mediante strumenti normativi non vincolanti quando tramite le stesse vengono fissati nuovi obblighi; ribadisce che quando una comunicazione contiene regolamentazioni dettagliate, le cui disposizioni non sono comprese immediatamente nelle libertà sancite nel trattato, essa esula dallo scopo per cui è prevista ed è pertanto nulla e priva di effetti (8);

11.

ritiene che le comunicazioni conformi a detti criteri debbano pertanto essere limitate ai casi in cui il Parlamento e Consiglio, ovvero i legislatori, abbiano effettivamente sollecitato la Commissione ad elaborare le necessarie comunicazioni interpretative; considera che l'applicazione del trattato compete al legislatore e la sua interpretazione alla Corte di giustizia;

12.

ritiene che la standardizzazione e i codici di condotta siano importanti elementi dell'autoregolamentazione; considera che la standardizzazione non debba tuttavia condurre ad un'eccessiva regolamentazione e costituire pertanto un ulteriore onere, soprattutto per le piccole e le medie imprese; reputa di conseguenza che nelle basi giuridiche in questione occorra predisporre meccanismi contro la regolamentazione eccessiva;

13.

sottolinea che, sebbene sia legittimo che la Commissione si avvalga di strumenti prelegislativi, non si dovrebbe abusare del processo prelegislativo né protrarlo indebitamente; ritiene che nei settori come quello del diritto contrattuale sia necessario che la Commissione decida se ricorrere o meno al proprio diritto d'iniziativa e su quale base giuridica;

14.

sottolinea che il Parlamento, unica istituzione comunitaria eletta democraticamente, non è attualmente consultato in merito all'impiego dei cosiddetti strumenti normativi non vincolanti come le raccomandazioni della Commissione, formulate sulla base dell'articolo 211 del trattato CE, le comunicazioni interpretative e altri documenti di natura simile;

15.

osserva che gli accordi interistituzionali possono avere effetti giuridici solo nei rapporti tra le istituzioni dell'UE e non costituiscono pertanto strumenti normativi non vincolanti nel senso dell'efficacia giuridica nei confronti di terzi;

16.

invita la Commissione a sviluppare, in cooperazione con il Parlamento, un modus operandi che garantisca la partecipazione degli organi democraticamente eletti, se possibile anche mediante un accordo interistituzionale e, di conseguenza, un monitoraggio più efficace dell'opportunità di adottare strumenti normativi non vincolanti;

17.

invita la Commissione a consultare il Parlamento quanto alle modalità della consultazione parlamentare prima che essa adotti strumenti normativi non vincolanti, affinché le misure non vincolanti proposte vengano controllate, onde evitare eventuali abusi di potere da parte dell'esecutivo; propone al riguardo di avviare consultazioni sulla conclusione di un accordo interistituzionale in materia; ritiene che mediante tale accordo si debba mirare in particolare a risolvere la contraddizione che si è venuta a creare tra le disposizioni degli articoli 211, 249, paragrafo 5 e 230 del trattato CE e la giurisprudenza della Corte di Giustizia quando quest'ultima obbliga i giudici nazionali a tener conto di raccomandazioni non vincolanti in base al trattato nelle controversie pendenti;

18.

ribadisce l'importanza della partecipazione del Parlamento, supremo rappresentante degli interessi dei cittadini dell'UE, a tutti i processi decisionali, allo scopo di contribuire a ridurre l'attuale sfiducia nell'integrazione e nei valori europei;

19.

sottolinea quindi che la nozione di normativa non vincolante non dovrebbe mai essere utilizzata né invocata nei documenti ufficiali delle istituzioni europee;

20.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


(1)  Causa 26/62, Van Gend & Loos, Racc. 1963, pag. 3.

(2)  Linda Senden, Soft Law, Self-Regulation and Co-Regulation in European Law: Where do they meet?, EJCL, Vol. 9, 1.1.2005.

(3)  Causa C-322/88, Grimaldi, 1989 (Racc. 1989, pag. 4407, punto 16).

(4)  Grimaldi, punto 16.

(5)  Grimaldi, punto 18.

(6)  Direttiva 2001/29/CE (GU L 167 del del 22.6.2001, pag. 10).

(7)  Direttiva 2006/115/CE (GU L 376 del del 27.12.2006, pag. 28).

(8)  Causa C-57/95, Francia/Commissione, Racc. 1997, pag. I-1627, punti da 23 a 26.

P6_TA(2007)0367

Riesame del mercato unico: affrontare le barriere e le inefficienze attraverso una migliore attuazione ed applicazione

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2007 sulla revisione del mercato unico: superare gli ostacoli e le inefficienze attraverso una migliore attuazione e applicazione (2007/2024(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni intitolata «Il mercato unico per i cittadini — Relazione intermedia per il Consiglio europeo della primavera 2007» (COM(2007)0060),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio intitolata «Un'agenda per i cittadini — per un'Europa dei risultati» (COM(2006)0211),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio europeo di primavera sull'attuazione della strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l'occupazione intitolata «Un anno di realizzazioni» (COM(2006)0816),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni intitolata «Strategia politica annuale per il 2008» (COM(2007)0065),

vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo intitolata «Il mercato interno delle merci: un pilastro della concorrenzialità dell'Europa» (COM(2007)0035),

visto il Libro verde sulla revisione dell'acquis relativo ai consumatori presentato dalla Commissione (COM(2006)0744),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni intitolata «Esame strategico del programma per legiferare meglio nell'Unione europea» (COM(2006)0689),

viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles svoltosi l'8 e 9 marzo 2007,

vista la sua risoluzione del 14 marzo 2007 sui servizi sociali di interesse generale nell'Unione europea (1),

vista la sua risoluzione del 23 maggio 2007 sull'impatto e sulle conseguenze dell'esclusione dei servizi sanitari dalla direttiva sui servizi nel mercato interno (2),

vista la dichiarazione finale della 4a Conferenza europea sull'artigianato e le piccole imprese, svoltasi il 16-17 aprile 2007 a Stoccarda,

vista la dichiarazione di Berlino del 25 marzo 2007,

visto il documento economico della Commissione n. 271 intitolato «Steps Towards a Deeper Economic Integration: The Internal Market in the 21st Century — A Contribution to The Single Market Review», concernente un'integrazione economica rafforzata e il mercato interno nel XXI secolo e volto a contribuire alla revisione del mercato unico,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A6-0295/2007),

A.

considerando che il mercato unico è una realizzazione importante e senza precedenti in ambito europeo, che ha assicurato una maggiore scelta e prezzi più bassi ai consumatori creando un ambiente competitivo e dinamico per le imprese e consentendo lo scambio di idee ed esperienze tra le culture europee,

B.

considerando che la strategia di Lisbona ha messo l'accento sull'obiettivo della coesione sociale e conferito un ruolo più marcato alla dimensione sociale nelle politiche settoriali dell'Unione,

C.

considerando che il mercato unico con i suoi quattro pilastri — libera circolazione delle merci, dei servizi, delle persone e dei capitali — rappresenta una tappa decisiva dell'integrazione europea,

D.

considerando che la creazione del mercato unico nel 1992 si basava sui tre principi seguenti:

la concorrenza, che deve rendere possibile il completamento del mercato unico sulla base delle regole dell'economia sociale di mercato ed è sostenuta dal diritto di beneficiare della concorrenza, che rappresenta un diritto democratico fondamentale inteso a limitare non solo il potere delle autorità pubbliche, ma soprattutto gli abusi del potere economico;

la cooperazione, che deve rendere possibile l'attuazione degli obiettivi transnazionali e dell'UE dei trattati e programmi comunitari, e

la solidarietà, che unisce e si fonda sugli obiettivi della coesione sociale, economica e territoriale,

E.

considerando che la strategia di Lisbona porterà a riforme strutturali negli Stati membri e all'apertura dei mercati, ma rafforzerà altresì la necessità di una regolamentazione che garantisca condizioni di concorrenza eque,

F.

considerando che l'adozione della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006 sui servizi nel mercato interno (3) consente di realizzare progressi significativi nel completamento del mercato unico dei servizi,

G.

considerando che l'euro ha portato con sé trasparenza, efficienza e facilità d'accesso al mercato unico,

H.

considerando che nelle amministrazioni degli Stati membri sono tuttora presenti, in modo palese o nascosto, atteggiamenti di carattere protezionistico,

I.

considerando che sono ancora numerosi gli ostacoli che si frappongono all'attuazione delle quattro libertà fondamentali; che è indispensabile migliorare il funzionamento del mercato unico e concentrarsi sul completamento di un mercato unico senza barriere,

J.

considerando che per ottenere il sostegno dei nostri concittadini occorre adoperarsi per la realizzazione di un approccio dinamico, globale e flessibile del mercato unico,

K.

considerando che è necessario completare la liberalizzazione delle industrie di rete quali i trasporti, le telecomunicazioni, i servizi postali e la trasmissione di energia, che sono, per definizione, destinate a collegare le imprese e i privati e costituiscono quindi, nel loro sviluppo e nella loro apertura, gli strumenti per realizzare al meglio il mercato unico nell'ambito di un'economia di mercato responsabile, agevolati da efficaci meccanismi regolamentari,

L.

considerando che negli ultimi anni l'Unione europea ha adottato varie misure legislative volte a migliorare il mercato unico dei servizi finanziari, quali i servizi bancari, la gestione patrimoniale, le assicurazioni, i fondi pensionistici e la contabilità, che hanno comportato benefici sia per le imprese che per i consumatori e hanno conferito all'UE un ruolo di preminenza a livello mondiale per quanto riguarda la creazione di tendenze e di norme nel settore dei servizi finanziari,

M.

considerando che, nonostante i buoni progressi compiuti nel completamento del mercato unico dei servizi finanziari all'ingrosso, vi sono tuttora poche indicazioni che ciò si traduca in un avanzamento significativo per quanto riguarda il mercato al dettaglio, spesso a causa delle preferenze culturali e tradizionali dei cittadini, ma anche a causa di barriere giuridiche e fiscali,

N.

considerando che alla Commissione spetta l'importante responsabilità di imporre il rispetto delle norme in materia di concorrenza onde garantire condizioni di equità ed uniformità per le imprese dell'UE e il completamento dei benefici del mercato unico per i consumatori europei,

O.

considerando che, anche se gli Stati membri manterranno il loro diritto di esclusiva in materia fiscale, la Commissione può ancora assumere un ruolo utile per quanto riguarda taluni aspetti di politica fiscale, il che contribuirà al completamento di un reale mercato unico,

P.

considerando che è necessario ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI),

Q.

considerando che l'Unione europea soffre di un deficit d'innovazione rispetto ai suoi principali concorrenti,

R.

considerando che il mercato unico è lo strumento più efficace per affrontare le sfide della globalizzazione con un'economia europea più dinamica e competitiva,

S.

considerando che, nell'attuare le proprie politiche, in particolare quella relativa al mercato unico, la Commissione deve tenere pienamente conto dell'allargamento dell'Unione europea e dell'impatto di tali politiche nei nuovi Stati membri, oltre che dei nuovi elementi costituiti dalle trasformazioni sociali e dai progressi tecnologici,

T.

considerando che l'allargamento, che ha contribuito ad aumentare le opportunità offerte dal mercato unico, ha anche rappresentato una sfida al proprio buon funzionamento, poiché ha incrementato l'eterogeneità tra i suoi membri; che la mancanza di omogeneità nel settore della tassazione delle imprese costituisce un possibile motivo di tensione tra Stati membri;

1.

accoglie positivamente il ruolo attivo della Commissione, la sua visione lungimirante del mercato unico e il suo lavoro di riesame dello stesso e sottolinea l'importanza di includere tutti i portatori di interesse in tale processo;

2.

si augura che la revisione del mercato unico sia l'occasione per dimostrare ai cittadini europei tutti i vantaggi che essi possono trarre dal completamento del mercato unico; esorta la Commissione e gli Stati membri affinché riducano il divario tra il potenziale e la realtà del mercato unico;

3.

sottolinea l'importanza di garantire che tutti i cittadini beneficino del mercato unico; ritiene che alcuni gruppi vulnerabili non vi possano accedere pienamente e ricorda che la dichiarazione n. 22 allegata all'atto finale del trattato di Amsterdam stabilisce che, nell'elaborazione di misure a norma dell'articolo 95 del trattato che istituisce la Comunità europea, le istituzioni della Comunità tengono conto delle esigenze dei portatori di handicap;

4.

auspica che le relazioni di lavoro con i parlamenti nazionali siano rafforzate, affinché i rappresentanti nazionali dei cittadini degli Stati membri abbiano una visione più nitida delle sfide e dei vantaggi rappresentati dal mercato unico; sottolinea a tale proposito il dialogo costruttivo che si svolge tra i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo in occasione delle riunioni annuali sull'agenda di Lisbona, che considera un valido esempio di cooperazione che in futuro potrebbe essere rafforzato;

5.

sottolinea l'assoluta necessità di rendere effettivo il contenuto della dichiarazione finale della 4a Conferenza europea sull'artigianato e le piccole imprese, tenuto conto del ruolo essenziale che tali imprese svolgono nell'economia europea; chiede pertanto che si tenga conto di dette conclusioni nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche comunitarie, e in particolare nell'ambito del riesame del mercato unico e della revisione della politica a favore delle PMI;

6.

si rammarica del fatto che in pratica gli Stati membri non sentano abbastanza di appartenere al mercato unico;

7.

riconosce che nell'ambito di un mercato unico si deve tener conto della necessità di assicurare la qualità della vita, nonché di considerazioni inerenti alla tutela dell'ambiente e dei consumatori;

Rafforzare la fiducia dei portatori di interesse nei confronti del mercato unico

8.

ritiene che le nuove iniziative politiche dovrebbero poggiare maggiormente su un'analisi dell'impattoche esercitano sui diversi mercati e settori economici, sull'ambiente e in campo sociale;

9.

osserva che la coesione sociale e territoriale costituisce una delle componenti essenziali del mercato unico e ricorda pertanto l'importanza di accrescere la fiducia dei cittadini promuovendo obiettivi sociali e ambientali comuni agli Stati membri, quali posti di lavoro di qualità, la parità di opportunità, la protezione della salute e dell'ambiente nel rispetto della diversità culturale europea; invita la Commissione ad assicurare la missione di tutela spettante all'Unione europea in questi settori e ad evitare la concorrenza regolamentare tra Stati membri;

10.

sottolinea che la coesione sociale, unita ad un'adeguata tutela dei consumatori, potrà consentire ai cittadini di rendersi conto meglio dei vantaggi del mercato unico;

11.

sottolinea l'importanza di incoraggiare la libera circolazione dei lavoratori nell'ambito del mercato unico; ricorda che la mobilità dei lavoratori all'interno delle frontiere dell'Unione è un fattore importante che favorisce la competitività delle imprese europee e stimola l'innovazione attraverso lo scambio di competenze e una maggiore concorrenza;

12.

sottolinea che una buona politica del mercato unico è fondamentale per promuovere l'innovazione attraverso il rafforzamento della concorrenza e per creare un contesto favorevole alle imprese, che riveste particolare importanza per le PMI; chiede in particolare alla Commissione e agli Stati membri di avviare misure concrete per sostenere il potenziale d'innovazione delle imprese artigianali e delle piccole imprese, in particolare strumenti di finanziamento dell'innovazione adattati alle specificità di tali imprese;

13.

esorta la Commissione ad adottare una strategia globale in materia di diritti della proprietà intellettuale e a rafforzare ulteriormente la protezione di tali diritti al fine di sostenere l'innovazione, promuovere la capacità industriale dell'Europa e favorirne la crescita; sottolinea l'importanza di istituire un brevetto comunitario e un sistema giurisdizionale di elevata qualità ed efficacia sotto il profilo dei costi per i brevetti europei che rispetti le competenze della Corte di giustizia delle Comunità europee; prende atto della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa al miglioramento del sistema dei brevetti in Europa (COM(2007)0165);

14.

ritiene che un'efficace politica in materia di concorrenza contribuirà a costruire la fiducia dei consumatori, assicurando che i cittadini beneficino di una scelta più ampia, prezzi più bassi e una qualità più elevata; chiede alla Commissione di esaminare come meglio integrare le misure in materia di concorrenza nel quadro della politica più ampia del mercato unico;

15.

sottolinea l'importanza di lottare contro le frodi e le contraffazioni nel mercato unico;

16.

ritiene che affrontare il cambiamento climatico e garantire uno sviluppo sostenibile siano obiettivi di importanza assoluta, raggiungibili solo con un mix energetico equilibrato e che a tale fine sia fondamentale una politica del mercato unico che promuova un'energia sostenibile e competitiva; accoglie positivamente le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles sopra indicate; deplora ciò nondimeno l'insufficiente accento posto sul potenziale contributo dell'energia nucleare;

17.

conformemente alla sezione III, paragrafo 19, punto i) del Mandato del 2007 della CIG (4) concernente un protocollo sui servizi di interesse generale che sarà allegato ai trattati, invita la Commissione a adottare iniziative per superare l'incertezza giuridica concernente lo status dei servizi di interesse generale, in particolare gli aiuti di Stato e le norme relative agli appalti pubblici; approva le iniziative della Commissione che mirano a dissipare le ambiguità relative ai settori dei servizi sanitari e sociali di interesse generale nel mercato unico; ritiene che siano necessari servizi d'interesse generale forti e moderni al fine di conseguire obiettivi di pubblico interesse quali la coesione sociale e territoriale, la protezione dell'ambiente e la diversità culturale;

18.

sottolinea la necessità di rafforzare l'efficacia del diritto dei consumatori per il mercato unito; accoglie quindi positivamente il Libro verde della Commissione sulla revisione dell'acquis relativo ai consumatori; constata che le attuali clausole di armonizzazione minima contenute nelle otto direttive soggette a revisione sono fonte d'incertezza giuridica per le imprese e i consumatori; è peraltro dell'avviso, senza voler ipotecare i risultati della consultazione, che l'opzione dell'approccio misto con uno strumento orizzontale sembri essere sia la più adeguata per rafforzare la fiducia dei consumatori;

19.

ricorda che solo il 6% dei consumatori ricorre al commercio elettronico transfrontaliero delle merci; sottolinea quindi che è importante potenziare la fiducia dei consumatori negli acquisti transfrontalieri mettendo fine alla frammentazione del mercato unico nel contesto digitale; esorta quindi, a tal fine, la Commissione ad assicurare il proprio sostegno ad un quadro idoneo per lo sviluppo del commercio elettronico, a creare un contesto economico più favorevole, a migliorare la qualità della legislazione e a rafforzare i diritti dei consumatori e la posizione delle PMI nei mercati;

20.

sottolinea che né i consumatori né i prestatori di servizi sono sempre in grado di determinare quale regime giuridico sia applicabile a ciascun aspetto delle loro attività; invita quindi la Commissione a proporre un chiarimento dell'interazione tra gli strumenti di diritto internazionale privato e gli strumenti del mercato unico, al fine di fugare ogni dubbio in merito a quando si applichino la legislazione o le regolamentazioni del paese d'origine o del paese ospitante e non lasciare lacune nel regime di responsabilità applicabile ai prestatori di servizi;

21.

chiede lo sviluppo continuo di standard di design al fine di migliorare ulteriormente l'accessibilità per i disabili, gli anziani e i bambini; sottolinea l'importanza che tale processo ha avuto in settori quali gli autobus urbani, gli ascensori, le apparecchiature elettriche e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nell'estendere i benefici del mercato unico ai cittadini vulnerabili e nel creare maggiore certezza ed impedire la creazione di barriere per l'industria nell'Unione;

22.

sottolinea che gli appalti pubblici devono essere aggiudicati in modo equo e trasparente, nel rispetto delle norme in materia di licitazione pubblica, e che possono parimenti contribuire a promuovere l'innovazione e lo sviluppo tecnologico e a rispondere alle preoccupazioni in materia ambientale e sociale, compreso l'aspetto dell'accessibilità per le persone disabili; chiede alla Commissione di incoraggiare gli Stati membri a migliorare l'accesso delle PMI agli appalti pubblici e a pubblicare appalti prima della commercializzazione, al fine di migliorare la capacità di innovazione del mercato unico;

23.

ritiene che la libera circolazione delle merci sia fondamentale ai fini dell'efficacia del mercato unico; ricorda che il 25 % dei beni fabbricati nell'Unione europea non sono ancora coperti da misure in materia di armonizzazione; accoglie pertanto positivamente l'iniziativa della Commissione volta a migliorare il funzionamento del mercato unico in tale campo; invita gli Stati membri ad avvalersi pienamente del riconoscimento reciproco per assicurare l'esercizio di questa libertà fondamentale nell'interesse dei consumatori e delle imprese;

24.

sottolinea l'importanza di eliminare gli ostacoli alla creazione di una zona unica di pagamento, come pure di continuare a liberalizzare i mercati postali assicurando, al contempo, il finanziamento di un servizio universale efficace;

25.

ritiene necessaria un'ulteriore integrazione finanziaria nell'Unione europea al fine di contribuire ad una crescita sostenibile, in particolare grazie alla riduzione dei costi di transazione e all'ampliamento delle possibilità di condivisione del rischio e, pertanto, una distribuzione delle risorse più efficiente;

26.

ritiene che gli attuali sistemi dell'IVA e delle accise costituiscano un ostacolo al completamento del mercato unico, in particolare per quanto riguarda il commercio transfrontaliero; invita la Commissione ad esaminare i problemi fiscali legati agli ordini personali per corrispondenza e agli acquisti su Internet e a presentare proposte affinché i cittadini europei possano beneficiare pienamente della libera circolazione delle merci;

27.

chiede che sia rivolta una particolare attenzione alle preoccupazioni delle PMI per quanto riguarda il mercato unico, in particolare mediante miglioramenti in termini di costi e rapidità delle procedure di startup, disponibilità di capitale di rischio, costi e rapidità dei servizi di pagamento, e mobilità di persone, beni e servizi; invita la Commissione a garantire che il capitale di rischio del Fondo europeo per gli investimenti raggiunga effettivamente le PMI e le imprese innovatrici;

28.

ritiene che reti informali quali Solvit e la rete dei centri europei dei consumatori (CEC) rappresentino un importante complemento agli strumenti formali e giuridici a disposizione dei cittadini e delle imprese; accoglie favorevolmente l'iniziativa volta a istituire una rete di informazione sul mercato interno (IMI — Internal Market Information System); esorta la Commissione a rafforzare le proprie risorse di personale e migliorare la propria strategia di informazione affinché i cittadini e le imprese siano al corrente dell'esistenza di queste reti ed esse siano rese pienamente efficaci;

29.

ritiene che occorra vagliare la possibilità di una maggiore consultazione e ricorso ai meccanismi appropriati per una più rapida risoluzione delle controversie; chiede pertanto la creazione, a livello dell'UE, di un efficace meccanismo rapido di riparazione mediante arbitrato al fine di promuovere la tempestiva risoluzione delle controversie riguardanti le norme del mercato unico;

Ridurre gli oneri amministrativi

30.

accoglie favorevolmente le iniziative della Commissione volte a ridurre gli oneri amministrativi delle imprese e sollecita ulteriori sforzi per migliorare l'accesso al mercato unico senza ridurre la protezione necessaria per i cittadini, i consumatori e i lavoratori dipendenti;

31.

sottolinea che il riconoscimento reciproco costituisce un elemento importante del mercato interno che non impedisce il ravvicinamento legislativo, ove opportuno;

32.

sottolinea ciò nondimeno che il mercato unico del ventunesimo secolo deve funzionare secondo regole necessarie e proporzionate; ritiene che possa essere necessaria una maggiore armonizzazione in taluni settori, in particolare quelli dei servizi finanziari al dettaglio (compresi gli strumenti di pagamento) e del funzionamento del sistema tributario; apprezza il Libro verde della Commissione sui servizi finanziari al dettaglio nel mercato unico (COM(2007)0226) e, pur riconoscendo la natura locale di tali servizi, esorta la Commissione a potenziare ulteriormente le misure già adottate o in corso di adozione per creare le condizioni per la realizzazione di un mercato unico al quale consumatori e fornitori possano scegliere di partecipare; ritiene che, a tal fine, si debbano sempre prevedere test più ampi dei consumatori per eventuali iniziative; incoraggia la Commissione a portare avanti le proprie proposte per una base imponibile comune consolidata per quanto riguarda l'imposta sulle società;

33.

sottolinea che «legiferare meglio» non vuol dire necessariamente «legiferare meno»; esorta la Commissione a considerare nuove iniziative volte a migliorare il funzionamento e l'integrazione del mercato unico e a consolidare e semplificare la legislazione;

34.

ritiene che le procedure di consultazione della Commissione debbano essere più trasparenti e mirate al fine di incitare tutte le parti interessate, e in particolare le PMI, a parteciparvi;

35.

è convinto che un aumento della concorrenza grazie a una riforma della regolamentazione sia lo stimolo di cui l'Europa ha bisogno per migliorare la produttività; ribadisce che i diritti del Parlamento nel contesto della riforma regolamentare devono essere pienamente rispettati;

36.

ritiene che le valutazioni d'impatto della Commissione debbano essere più coerenti e tener conto delle opinioni di tutti i portatori d'interesse; accoglie quindi positivamente la creazione del comitato per la valutazione d'impatto della Commissione e invita quest'ultima a far sì che i pareri di tale comitato siano resi pubblici; chiede che il Parlamento europeo effettui più frequentemente valutazioni d'impatto a sostegno delle proprie proposte;

37.

invita la Commissione a incorporare un «metodo di prova del mercato interno» negli strumenti per legiferare meglio, come auspicato dal Parlamento, per garantire che le autorità di regolamentazione tengano sempre conto delle implicazioni delle loro azioni sulle quattro libertà del mercato unico, oltre che degli altri aspetti che sono tenute a tenere in considerazione, in particolare la sostenibilità e l'occupazione;

38.

ricorda che sarebbe opportuno effettuare anche una valutazione a posteriori della legislazione adottata, al fine di assicurare che le disposizioni introdotte funzionino secondo le finalità intese e di individuare ogni eventuale effetto negativo imprevisto;

39.

concorda con la Commissione sul fatto che la coregolamentazione e l'autoregolamentazione possono costituire strumenti suscettibili di integrare, in alcuni settori, le iniziative legislative, nel rispetto delle prerogative del legislatore; sottolinea inoltre l'efficacia delle cooperazioni rafforzate in taluni settori ai fini dell'evoluzione verso l'armonizzazione su base volontaria;

40.

considera che il deficit in termini di recepimento costituisca uno dei maggiori ostacoli al completamento del mercato unico e che gli Stati membri siano responsabili di migliorare il recepimento e l'applicazione degli atti legislativi dell'UE; accoglie positivamente i miglioramenti registrati in termini di recepimento nel diritto nazionale e l'obiettivo fissato dal Consiglio europeo di Bruxelles di ridurre progressivamente all'1 % il deficit di recepimento; esorta gli Stati membri a evitare lo scoglio della sovraregolamentazione nazionale («gold plating»);

41.

sottolinea che è importante rafforzare e migliorare la cooperazione amministrativa tra le autorità degli Stati membri competenti per il mercato unico;

La dimensione internazionale

42.

deplora che taluni Stati membri prendano misure per proteggere il proprio mercato nazionale; pone l'accento sull'importanza di conseguire condizioni di concorrenza eque nel mercato unico; sottolinea che un mercato unico ben funzionante costituisce un vantaggio competitivo per l'Europa dinanzi al fenomeno della mondializzazione;

43.

invita la Commissione a valutare e a prendere sistematicamente in considerazione, nell'elaborazione delle sue politiche interne, le politiche corrispondenti dei grandi partner dell'Unione europea quali gli USA, la Russia, la Cina, l'India, il Brasile, il Giappone ecc., al fine di migliorare la competitività dell'UE ed eliminare le barriere al commercio globale;

44.

sottolinea che le iniziative volte a rafforzare la competitività non devono portare ad un indebolimento delle norme europee; ricorda l'importanza di sviluppare un dialogo costruttivo ed equilibrato con i partner esterni onde avere un peso nell'elaborazione delle norme internazionali;

45.

prende atto dell'iniziativa della Commissione volta ad avviare una revisione integrale degli strumenti commerciali di difesa dell'Unione; sottolinea che efficienti strumenti commerciali di difesa sono essenziali per la concorrenza, la crescita e l'occupazione in un'economia mondiale in rapida evoluzione; ricorda che l'Unione europea dovrebbe conservare la leadership di cui ha dato prova in passato migliorando e rafforzando la disciplina a livello di OMC;

46.

ritiene che l'Unione europea potrà prosperare in un'economia globale solo se raggiunge la capacità innovativa dei suoi partner commerciali, o addirittura la migliora; ribadisce il fatto che l'Unione europea ha bisogno di misure specifiche per rendere più innovativo il mercato unico; invita inoltre le istituzioni dell'Unione europea a proporre l'Unione come entità rispetto alle tendenze future nell'economia globale, al fine di garantire sia l'efficienza delle difese commerciali dell'Unione che la sua competitività sostenibile; ritiene che il mercato interno transatlantico potrebbe essere uno strumento idoneo a tal fine;

*

* *

47.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e Parlamenti degli Stati membri.


(1)  Testi approvati, P6_TA(2007)0070.

(2)  Testi approvati, P6_TA(2007)0201.

(3)  GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36.

(4)  Allegato I delle Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 21 e 22 giugno 2007.