21.12.2006   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 314/255


PROCESSO VERBALE

(2006/C 314 E/04)

SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA

PRESIDENZA: Janusz ONYSZKIEWICZ

Vicepresidente

1.   Apertura della seduta

La seduta è aperta alle 10.00.

*

* *

Interviene Edward McMillan-Scott, il quale segnala che a un cittadino della sua circoscrizione, Mirza-Tahir Hussain, condannato a morte in Pakistan, il Presidente di detto paese ha concesso la grazia.

2.   Relazione annuale del Mediatore (2005) (discussione)

Relazione sulla relazione 2005 in merito alle attività del Mediatore europeo (2006/2117(INI)) — Commissione per le petizioni.

Relatore: Andreas Schwab (A6-0309/2006)

Interviene Nikiforos Diamandouros (Mediatore).

Andreas Schwab illustra la sua relazione.

Interviene Margot Wallström (Vicepresidente della Commissione).

Intervengono Manolis Mavrommatis, a nome del gruppo PPE-DE, Proinsias De Rossa, a nome del gruppo PSE, Diana Wallis, a nome del gruppo ALDE, David Hammerstein, a nome del gruppo Verts/ALE, Willy Meyer Pleite, a nome del gruppo GUE/NGL, Marcin Libicki, a nome del gruppo UEN, Witold Tomczak, a nome del gruppo IND/DEM, Robert Atkins, Inés Ayala Sender, Mairead McGuinness, Thijs Berman, Andreas Schwab, sull'intervento di Mairead McGuinness, Richard Seeber, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Marie Panayotopoulos-Cassiotou e Nikiforos Diamandouros.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 6.9 del PV del 16.11.2006.

PRESIDENZA: Pierre MOSCOVICI

Vicepresidente

3.   Libro bianco su una politica europea di comunicazione (discussione)

Relazione sul Libro bianco su una politica europea di comunicazione (2006/2087(INI)) — Commissione per la cultura e l'istruzione.

Relatore: Luis Herrero-Tejedor (A6-0365/2006)

Luis Herrero-Tejedor illustra la sua relazione.

Interviene Margot Wallström (Vicepresidente della Commissione)

Intervengono Michael Cashman (relatore per parere della commissione LIBE), Gérard Onesta (relatore per parere della commissione AFCO), Doris Pack, a nome del gruppo PPE-DE, Guy Bono, a nome del gruppo PSE, Karin Resetarits, a nome del gruppo ALDE, Diamanto Manolakou, a nome del gruppo GUE/NGL, Zdzisław Zbigniew Podkański, a nome del gruppo UEN, Thomas Wise, a nome del gruppo IND/DEM, Philip Claeys, Maria da Assunção Esteves, Christa Prets, Frédérique Ries, Alessandro Battilocchio, Péter Olajos, Maria Badia i Cutchet, Marian Harkin, Luca Romagnoli, Reinhard Rack, Andrew Duff, Alejo Vidal-Quadras e Margot Wallström.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 6.10 del PV del 16.11.2006.

4.   Comunicazione di posizioni comuni del Consiglio

Il Presidente comunica, a norma dell'articolo 57, paragrafo 1, del regolamento, di aver ricevuto dal Consiglio le seguenti posizioni comuni, le ragioni che hanno indotto il Consiglio ad adottarle nonché la relativa posizione della Commissione su:

Posizione comune definita dal Consiglio il 14 novembre 2006 in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'Anno europeo del dialogo interculturale (2008) (14153/2/2006 — C6-0422/2006 — 2005/0203(COD))

deferimento

merito: CULT

Posizione comune definita dal Consiglio in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla trasmissione di dati statistici sugli sbarchi di prodotti della pesca negli Stati membri e che abroga il regolamento (CEE) n. 1382/91 (14283/1/2006 — C6-0421/2006 — 2005/0223(COD))

deferimento

merito: PECH

Posizione comune definita dal Consiglio il 14 novembre 2006 in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitaria in materia di politica dei consumatori (2007-2013) (13241/1/2006 — C6-0420/2006 — 2005/0042B(COD))

deferimento

merito: IMCO

Il termine di tre mesi di cui dispone il Parlamento per pronunciarsi decorre quindi da domani, 17.11.2006.

PRESIDENZA: Antonios TRAKATELLIS

Vicepresidente

5.   Dichiarazione della Presidenza

Il Presidente conferma la grazia appena concessa in Pakistan a Mirza-Tahir Hussain (punto 1 del PV del 16.11.2006) e, a nome del Parlamento, si rallegra del fatto che l'impegno profuso in tal senso dall'Istituzione sia stato fruttuoso.

6.   Turno di votazioni

I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato «Risultati delle votazioni», unito al processo verbale.

6.1.   Accordo di pesca UE/Mauritania * (votazione)

Proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania (COM(2006)0506 — C6-0334/2006 — 2006/0168(CNS)) — commissione PECH

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 1)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0491)

Interventi sulla votazione:

Véronique De Keyser sulla procedura di voto.

6.2.   Situazione a Gaza (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0588/2006, B6-0589/2006, B6-0590/2006, B6-0591/2006, B6-0592/2006 e B6-0610/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 2)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0588/2006

(in sostituzione delle B6-0588/2006, B6-0589/2006, B6-0590/2006, B6-0591/2006 e B6-0592/2006):

presentata da:

Hans-Gert Pöttering, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Elmar Brok, Ioannis Kasoulides e Tokia Saïfi, a nome del gruppo PPE-DE,

Martin Schulz, Pasqualina Napoletano, Véronique De Keyser, Hannes Swoboda e Carlos Carnero González, a nome del gruppo PSE,

Chris Davies e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

Daniel Cohn-Bendit, Hélène Flautre, Margrete Auken, Angelika Beer, Caroline Lucas, Alyn Smith, Jill Evans e David Hammerstein, a nome del gruppo Verts/ALE,

Francis Wurtz, Luisa Morgantini, Adamos Adamou e Miguel Portas, a nome del gruppo GUE/NGL

Approvazione (P6_TA(2006)0492)

(La proposta di risoluzione B6-0610/2006 decade.)

Interventi sulla votazione:

Pasqualina Napoletano ha presentato un emendamento orale al paragrafo 4, che è accolto.

6.3.   Convenzione sull'interdizione delle armi biologiche e tossiniche (BTWC), bombe a frammentazione e armi convenzionali (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0585/2006, B6-0586/2006, B6-0587/2006, B6-0593/2006, B6-0594/2006 e B6-0611/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 3)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0585/2006

(in sostituzione delle B6-0585/2006, B6-0586/2006, B6-0587/2006, B6-0593/2006, B6-0594/2006 e B6-0611/2006):

presentata da:

Giorgos Dimitrakopoulos e José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, a nome del gruppo PPE-DE,

Ana Maria Gomes, Jan Marinus Wiersma e Achille Occhetto, a nome del gruppo PSE,

Elizabeth Lynne e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

Angelika Beer, Caroline Lucas, Raül Romeva i Rueda e Bart Staes, a nome del gruppo Verts/ALE,

Tobias Pflüger, Mary Lou McDonald, Adamos Adamou, André Brie, Vittorio Agnoletto e Willy Meyer Pleite, a nome del gruppo GUE/NGL,

Mogens N.J. Camre, a nome del gruppo UEN

Approvazione (P6_TA(2006)0493)

6.4.   Una strategia per la dimensione settentrionale incentrata sul Mar Baltico (votazione)

Relazione su una strategia per la dimensione settentrionale incentrata sull'area del Mar Baltico (2006/2171(INI)) — Commissione per gli affari esteri.

Relatore: Alexander Stubb (A6-0367/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 4)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0494)

6.5.   Attuazione della strategia europea in materia di sicurezza nel contesto della PESD (votazione)

Relazione sull'attuazione della strategia europea in materia di sicurezza nell'ambito della PESD (2006/2033(INI)) — Commissione per gli affari esteri.

Relatore: Karl von Wogau (A6-0366/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 5)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0495)

Interventi sulla votazione:

Karl von Wogau, relatore, sull'emendamento 21;

Helmut Kuhne, a nome del gruppo PSE, ha presentato un emendamento orale all'emendamento 7/rev, che è accolto.

6.6.   Successioni e testamenti (votazione)

Relazione recante raccomandazioni alla Commissione sulle successioni e i testamenti (2005/2148(INI)) — Commissione giuridica.

Relatore: Giuseppe Gargani (A6-0359/2006)

(Richiesta la maggioranza qualificata)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 6)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0496)

Interventi sulla votazione:

Maria Berger ha presentato, a nome del gruppo PSE, degli emendamenti orali agli emendamenti 3 e 1, che sono accolti.

6.7.   Donne nella politica internazionale (votazione)

Relazione sulle donne nella politica internazionale (2006/2057(INI)) — Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere.

Relatore: Ana Maria Gomes (A6-0362/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 7)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0497)

6.8.   Lotta contro la tratta di esseri umani — approccio integrato e proposte per un piano d'azione (votazione)

Relazione recante una proposta di raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sulla lotta contro la tratta degli esseri umani — un approccio integrato e proposte per un piano d'azione (2006/2078(INI)) — Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Relatore: Edit Bauer (A6-0368/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 8)

PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0498)

Interventi sulla votazione:

Lissy Gröner ha chiesto una verifica elettronica del risultato della votazione sul paragrafo 1, f, seconda parte;

Edit Bauer, relatrice, ha presentato un emendamento orale all'emendamento 21, che è accolto.

6.9.   Relazione annuale del Mediatore (2005) (votazione)

Relazione sulla relazione 2005 in merito alle attività del Mediatore europeo (2006/2117(INI)) — Commissione per le petizioni.

Relatore: Andreas Schwab (A6-0309/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 9)

Interviene Andreas Schwab (relatore).

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0499)

6.10.   Libro bianco su una politica europea di comunicazione (votazione)

Relazione sul Libro bianco su una politica europea di comunicazione (2006/2087(INI)) — Commissione per la cultura e l'istruzione.

Relatore: Luis Herrero-Tejedor (A6-0365/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 10)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0500)

Interventi sulla votazione:

Marc Tarabella e Vittorio Agnoletto sulla visualizzazione della votazione sul paragrafo 44.

7.   Dichiarazioni di voto

Dichiarazioni di voto scritte:

Le dichiarazioni di voto scritte, ai sensi dell'articolo 163, paragrafo 3, del regolamento, figurano nel resoconto integrale delle discussioni della presente seduta.

8.   Correzioni e intenzioni di voto

Le correzioni e le intenzioni di voto sono riprese nel sito «Séance en direct», «Résultats des votes (appels nominaux)/Results of votes (roll-call votes)» e nella versione stampata dell'allegato «Risultato delle votazioni per appello nominale».

La versione elettronica Europarl è aggiornata regolarmente per un periodo massimo di due settimane a partire dal giorno della votazione.

Dopo tale termine, l'elenco delle correzioni e delle intenzioni di voto sarà chiuso per procedere alla sua traduzione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

(La seduta, sospesa alle 13.10, è ripresa alle 15.05)

PRESIDENZA: Miroslav OUZKÝ

Vicepresidente

9.   Approvazione del processo verbale della seduta precedente

Il processo verbale della seduta precedente è approvato.

10.   Ordine del giorno

Nella riunione del 16.11.2006, la Conferenza dei presidenti ha deciso di proporre le seguenti modifiche all'ordine del giorno delle sedute del 29 e 30.11.2006:

mercoledì:

Le relazioni di Geoffrey Van Orden e Pierre Moscovici sull'adesione della Bulgaria e della Romania formeranno l'oggetto di una discussione comune.

Termine per la presentazione di emendamenti: prorogato a lunedì 27.11.2006 alle 12.00.

La relazione di Roselyne Bachelot-Narquin — A6-0385/2006 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è inserita dopo la relazione di Hélène Flautre e Edward McMillan-Scott — A6-0376/2006

Termine per la presentazione di emendamenti: giovedì 23.11.2006 alle 15.00.

Le due discussioni comuni sull'attuazione del 7o Programma quadro rientreranno in un'unica discussione comune.

giovedì:

La discussione sull'AIDS sarà conclusa con la presentazione di proposte di risoluzione.

I termini per la presentazione sono fissati nel modo seguente:

proposte di risoluzione: mercoledì 22.11.2006 alle 18.00

emendamenti e proposte di risoluzione comuni: lunedì 27.11.2006 alle 12.00

Le relazioni elencate in appresso, approvate a norma della procedura di cui all'articolo 131, sono aggiunte alla votazione delle 11.00:

Relazione Romano Maria La Russa — A6-0389/2006 (LIBE): Programma specifico «Prevenire e combattere la criminalità» (2007-2013)

Relazione Romano Maria La Russa — A6-0390/2006 (LIBE) Programma specifico «Prevenzione, preparazione e gestione delle conseguenze in materia di terrorismo» (2007-2013)

Relazione Duarte Freitas (PECH) — Accordo CE-Capo Verde di partenariato nel settore della pesca.

Relazione Ingo Friedrich — (AFCO) — Revision of Rule 139 of the Rules of Procedure. Transitional arrangement concerning languages.

*

* *

L'Aula accoglie le modifiche in oggetto.

L'ordine del giorno è modificato di conseguenza.

11.   Famagosta/Varosha (discussione)

Interrogazione orale (O-0106/2006) presentata da Marcin Libicki, a nome della commissione PETI, alla Commissione: Inclusione della restituzione di Varosha ai suoi legittimi abitanti tra le misure globali volte a porre fine all'isolamento della comunità turco-cipriota (B6-0446/2006)

Marcin Libicki svolge l'interrogazione orale.

Olli Rehn (membro della Commissione) risponde all'interrogazione orale.

Intervengono Panayiotis Demetriou, a nome del gruppo PPE-DE, Maria Matsouka, a nome del gruppo PSE, Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE, Kyriacos Triantaphyllides, a nome del gruppo GUE/NGL, Kathy Sinnott, a nome del gruppo IND/DEM, Charles Tannock, Mechtild Rothe, Jaromír Kohlíček, Bernd Posselt, Panagiotis Beglitis, Zbigniew Zaleski e Olli Rehn.

La discussione è chiusa.

12.   Discussione su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (discussione)

(Per i titoli e gli autori delle proposte di risoluzione vedi punto 3 del PV del 14.11.2006)

12.1.   Etiopia

Proposte di risoluzione B6-0596/2006, B6-0598/2006, B6-0600/2006, B6-0603/2006, B6-0606/2006 e B6-0613/2006

Adam Bielan, Marios Matsakis, Ana Maria Gomes, Michael Gahler e Alyn Smith illustrano le proposte di risoluzione.

Intervengono Karin Scheele, a nome del gruppo PSE, Marcin Libicki, a nome del gruppo UEN e Ryszard Czarnecki e Olli Rehn (membro della Commissione).

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 13.1 del PV del 16.11.2006.

12.2.   Bangladesh

Proposte di risoluzione B6-0595/2006, B6-0599/2006, B6-0601/2006, B6-0605/2006, B6-0608/2006 e B6-0612/2006

Jaromír Kohlíček, Frédérique Ries, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Thomas Mann e Gérard Onesta illustrano le proposte di risoluzione.

Intervengono Charles Tannock, a nome del gruppo PPE-DE, Marek Aleksander Czarnecki, a nome del gruppo UEN, Kathy Sinnott, a nome del gruppo IND/DEM, e Olli Rehn (membro della Commissione).

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 13.2 del PV del 16.11.2006.

12.3.   Iran

Proposte di risoluzione B6-0597/2006, B6-0602/2006, B6-0604/2006, B6-0607/2006, B6-0609/2006 e B6-0614/2006

Daniel Strož, Christa Prets, Frédérique Ries, Bernd Posselt, Adam Bielan e Carl Schlyter illustrano le proposte di risoluzione.

Intervengono John Purvis, a nome del gruppo PPE-DE, Józef Pinior, a nome del gruppo PSE, Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE, Marcin Libicki, a nome del gruppo UEN, e Olli Rehn (membro della Commissione)

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 13.3 del PV del 16.11.2006.

13.   Turno di votazioni

I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato «Risultati delle votazioni», unito al processo verbale.

13.1.   Etiopia (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0596/2006, B6-0598/2006, B6-0600/2006, B6-0603/2006, B6-0606/2006 e B6-0613/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 11)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0596/2006

(in sostituzione delle B6-0596/2006, B6-0598/2006, B6-0600/2006, B6-0603/2006, B6-0606/2006 e B6-0613/2006):

presentata da:

Michael Gahler, Mario Mauro e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE,

Pasqualina Napoletano e Ana Maria Gomes, a nome del gruppo PSE,

Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

Marie-Hélène Aubert, Margrete Auken e Raül Romeva i Rueda, a nome del gruppo Verts/ALE,

Luisa Morgantini, a nome del gruppo GUE/NGL,

Eoin Ryan, Roberts Zīle, Michał Tomasz Kamiński, Adam Bielan e Romano Maria La Russa, a nome del gruppo UEN

Approvazione (P6_TA(2006)0501)

13.2.   Bangladesh (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0595/2006, B6-0599/2006, B6-0601/2006, B6-0605/2006, B6-0608/2006 e B6-0612/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 12)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0595/2006

(in sostituzione delle B6-0595/2006, B6-0599/2006, B6-0601/2006, B6-0605/2006, B6-0608/2006 e B6-0612/2006):

presentata da:

Thomas Mann, Charles Tannock e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE,

Pasqualina Napoletano, Neena Gill e Robert Evans, a nome del gruppo PSE,

Frédérique Ries e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

Gérard Onesta e Jean Lambert, a nome del gruppo Verts/ALE,

Vittorio Agnoletto e Esko Seppänen, a nome del gruppo GUE/NGL,

Roberta Angelilli, a nome del gruppo UEN

Approvazione (P6_TA(2006)0502)

13.3.   Iran (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0597/2006, B6-0602/2006, B6-0604/2006, B6-0607/2006, B6-0609/2006 e B6-0614/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 13)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0597/2006

(in sostituzione delle B6-0597/2006, B6-0602/2006, B6-0604/2006, B6-0607/2006, B6-0609/2006 e B6-0614/2006):

presentata da:

Michael Gahler, Bernd Posselt e Charles Tannock, a nome del gruppo PPE-DE,

Pasqualina Napoletano, Christa Prets e Lilli Gruber, a nome del gruppo PSE,

Marco Cappato, Marco Pannella e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

Angelika Beer e Monica Frassoni, a nome del gruppo Verts/ALE,

Giusto Catania e André Brie, a nome del gruppo GUE/NGL,

Romano Maria La Russa, Michał Tomasz Kamiński, Adam Bielan e Mogens N.J. Camre, a nome del gruppo UEN

Approvazione (P6_TA(2006)0503)

14.   Richiesta di difesa dell'immunità parlamentare

Mario Borghezio ha trasmesso alla Presidenza una lettera in cui chiede l'intervento del Parlamento presso le competenti autorità italiane in difesa della sua immunità parlamentare nella procedura giudiziaria avviata presso il tribunale di Roma.

Conformemente all'articolo 6, paragrafo 3, del regolamento, la richiesta è stata deferita alla commissione competente, e cioè alla commissione JURI.

15.   Richiesta di revoca dell'immunità parlamentare

Le autorità italiane competenti hanno inoltrato una richiesta tesa a revocare l'immunità parlamentare di Alessandra Mussolini, nell'ambito di una causa pendente presso il Tribunale ordinario di Roma, sezione civile.

Conformemente all'articolo 6, paragrafo 3, del regolamento le richieste sono state deferite alla commissione competente, e cioè alla commissione JURI.

16.   Composizione delle commissioni e delle delegazioni

Su richiesta del gruppo PSE, il Parlamento ratifica la seguente nomina:

commissione BUDG: Sorin Dan Mihalache è nominato osservatore.

17.   Storni di stanziamenti

La commissione per i bilanci ha esaminato la proposta di storno di stanziamenti DEC 40/2006 della Commissione europea (C6-0340/2006 — SEC(2006)1280 final).

A norma dell'articolo 24, paragrafo 3, del Regolamento finanziario del 25 giugno 2002, la commissione ha deciso di autorizzare lo storno per l'intero ammontare.

18.   Decisioni relative ad alcuni documenti

Autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa (articolo 45 del regolamento)

commissione JURI

Controllo dell'applicazione della legislazione comunitaria nel 2005 — XXIII relazione annuale (2006/2271(INI))

(A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 07.11.2006)

Legiferare meglio 2005: applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità — XIII relazione annuale (2006/2279(INI))

(A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 07.11.2006)

Competenza delle commissioni

commissione ECON

Futuro delle risorse proprie dell'Unione europea (2006/2205(INI))

deferimento

merito: BUDG

 

parere: AFCO, CONT, REGI, ECON

commissione EMPL

Politica abitativa e politica regionale (2006/2108(INI))

deferimento

merito: REGI

 

parere: EMPL

19.   Dichiarazioni scritte inserite nel registro (articolo 116 del regolamento)

Numero di firme raccolte dalle dichiarazioni scritte inserite nel registro (articolo 116, paragrafo 3, del regolamento):

Numero del documento

Autore

Firme

57/2006

Roberta Angelilli, Cristiana Muscardini, Adriana Poli Bortone, Wojciech Roszkowski e Mieczysław Janowski

93

58/2006

Luís Queiró, Jacek Emil Saryusz-Wolski, Vasco Graça Moura, Roberts Zīle e Ewa Hedkvist Petersen

76

59/2006

Alessandra Mussolini

31

60/2006

Alessandra Mussolini

7

61/2006

Amalia Sartori, John Bowis, Françoise Grossetête, Cristina Gutiérrez-Cortines e Thomas Ulmer

357

62/2006

Robert Evans, Eva Lichtenberger, Jeanine Hennis-Plasschaert e Emanuel Jardim Fernandes

53

63/2006

Bogusław Rogalski

19

64/2006

Robert Evans, Paulo Casaca, David Martin, Sajjad Karim e Carl Schlyter

42

65/2006

Renato Brunetta

39

66/2006

Oldřich Vlasák

28

67/2006

Mary Honeyball, John Bowis e Caroline Lucas

42

68/2006

Manolis Mavrommatis, Vasco Graça Moura e José Albino Silva Peneda

94

69/2006

Aldo Patriciello

7

70/2006

Alessandra Mussolini e Carlo Casini

15

71/2006

Luca Romagnoli

21

72/2006

Milan Gaľa, Barbara Kudrycka, Zita Pleštinská e Peter Šťastný

67

73/2006

Mario Borghezio

8

74/2006

Manuel dos Santos, Fausto Correia, Jamila Madeira e Emanuel Fernandes

18

75/2006

Sepp Kusstatscher, Eva Lichtenberger, Alexander Alvaro, Lissy Gröner e Thomas Mann

32

76/2006

Andreas Mölzer

16

77/2006

Andreas Mölzer

8

78/2006

Bogusław Rogalski, Bogdan Pęk e Ryszard Czarnecki

13

79/2006

Milan Horáček, Simon Coveney e Christa Prets

64

80/2006

Michael Cashman, Andrew Duff e Richard Howitt

19

81/2006

Alessandra Mussolini

4

82/2006

Stanisław Jałowiecki

23

83/2006

Philip Claeys, Frank Vanhecke e Koenraad Dillen

6

84/2006

Catherine Stihler

10

20.   Trasmissione dei testi approvati nel corso della presente seduta

Conformemente all'articolo 172, paragrafo 2, del regolamento, il processo verbale della presente seduta sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento all'inizio della prossima seduta.

Con l'accordo del Parlamento, i testi approvati saranno trasmessi sin d'ora ai loro destinatari.

21.   Calendario delle prossime sedute

Le prossime sedute si terranno il 29.11.2006 e 30.11.2006.

22.   Interruzione della sessione

La sessione del Parlamento europeo è interrotta.

La seduta è tolta alle 17.05.

Julian Priestley

Segretario generale

Josep Borrell Fontelles

Presidente


ELENCO DEI PRESENTI

Hanno firmato:

Adamou, Agnoletto, Aita, Albertini, Allister, Alvaro, Andersson, Andrejevs, Andrikienė, Angelilli, Arif, Arnaoutakis, Assis, Atkins, Attard-Montalto, Attwooll, Aubert, Audy, Auken, Ayala Sender, Aylward, Baco, Badia i Cutchet, Barsi-Pataky, Batten, Battilocchio, Bauer, Beaupuy, Beazley, Becsey, Beer, Beglitis, Belet, Belohorská, Bennahmias, Berend, Berès, van den Berg, Berger, Berlato, Berlinguer, Berman, Bielan, Birutis, Böge, Bonde, Bono, Bonsignore, Borghezio, Borrell Fontelles, Bourzai, Bowis, Bowles, Bozkurt, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Breyer, Březina, Brok, Budreikaitė, van Buitenen, Buitenweg, Bullmann, Bushill-Matthews, Busk, Busquin, Busuttil, Cabrnoch, Camre, Capoulas Santos, Carlotti, Carlshamre, Carnero González, Carollo, Casa, Cashman, Caspary, Castex, Castiglione, Catania, Cavada, Cederschiöld, Cercas, Chatzimarkakis, Chichester, Chiesa, Chmielewski, Christensen, Chruszcz, Claeys, Clark, Coelho, Cohn-Bendit, Corbett, Correia, Cottigny, Coûteaux, Coveney, Cramer, Crowley, Marek Aleksander Czarnecki, Ryszard Czarnecki, Daul, Davies, De Blasio, de Brún, Degutis, De Keyser, Demetriou, Deprez, De Rossa, De Sarnez, Descamps, Désir, Deß, Deva, De Veyrac, De Vits, Díaz de Mera García Consuegra, Dičkutė, Díez González, Dillen, Doorn, Douay, Dover, Drčar Murko, Duchoň, Duff, Duka-Zólyomi, Ebner, Ek, El Khadraoui, Elles, Esteves, Estrela, Ettl, Jill Evans, Robert Evans, Fajmon, Falbr, Farage, Fatuzzo, Fava, Ferber, Fernandes, Fernández Martín, Anne Ferreira, Elisa Ferreira, Figueiredo, Fjellner, Flasarová, Flautre, Florenz, Foltyn-Kubicka, Fontaine, Fourtou, Fraga Estévez, Frassoni, Freitas, Fruteau, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gebhardt, Gentvilas, Geremek, Geringer de Oedenberg, Gewalt, Gierek, Giertych, Gill, Gklavakis, Glante, Glattfelder, Gobbo, Goepel, Golik, Gollnisch, Gomes, Gomolka, Goudin, Grabowska, Grabowski, Graça Moura, Graefe zu Baringdorf, Gräßle, Grech, Griesbeck, Gröner, de Groen-Kouwenhoven, Groote, Grosch, Grossetête, Gruber, Guellec, Guerreiro, Gutiérrez-Cortines, Guy-Quint, Gyürk, Hänsch, Hall, Hammerstein, Hamon, Handzlik, Hannan, Harangozó, Harbour, Harkin, Harms, Hasse Ferreira, Hatzidakis, Haug, Hazan, Heaton-Harris, Hedh, Hedkvist Petersen, Helmer, Henin, Hennicot-Schoepges, Hennis-Plasschaert, Herczog, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Holm, Honeyball, Hoppenstedt, Horáček, Howitt, Hudacký, Hudghton, Hughes, Ibrisagic, in 't Veld, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jäätteenmäki, Jałowiecki, Janowski, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jensen, Jöns, Jørgensen, Jonckheer, Jordan Cizelj, Juknevičienė, Kacin, Kaczmarek, Kallenbach, Kamall, Kamiński, Karas, Karim, Kasoulides, Kaufmann, Kauppi, Tunne Kelam, Kindermann, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Klinz, Knapman, Koch, Kohlíček, Konrad, Kósáné Kovács, Koterec, Krahmer, Krasts, Krehl, Kuc, Kuhne, Kułakowski, Kušķis, Kusstatscher, Kuźmiuk, Laignel, Lambert, Lambsdorff, Landsbergis, Lang, Langen, Langendries, Lax, Lechner, Lehideux, Lehne, Leichtfried, Leinen, Jean-Marie Le Pen, Le Rachinel, Lévai, Lewandowski, Liberadzki, Libicki, Lichtenberger, Lienemann, Liese, Liotard, Lipietz, Locatelli, López-Istúriz White, Losco, Louis, Lucas, Lulling, Lundgren, Lynne, Maat, Maaten, McAvan, McGuinness, McMillan-Scott, Madeira, Manders, Maňka, Thomas Mann, Manolakou, David Martin, Hans-Peter Martin, Maštálka, Mastenbroek, Mato Adrover, Matsakis, Matsis, Matsouka, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Medina Ortega, Meyer Pleite, Miguélez Ramos, Mikko, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mohácsi, Montoro Romero, Moreno Sánchez, Moscovici, Mote, Mulder, Muscat, Musotto, Mussolini, Myller, Napoletano, Nassauer, Nattrass, Newton Dunn, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Obiols i Germà, Achille Occhetto, Özdemir, Olajos, Olbrycht, Ó Neachtain, Onesta, Onyszkiewicz, Oomen-Ruijten, Ortuondo Larrea, Őry, Ouzký, Oviir, Paasilinna, Pack, Pahor, Paleckis, Panayotopoulos-Cassiotou, Pannella, Papadimoulis, Papastamkos, Parish, Patrie, Pęk, Alojz Peterle, Pflüger, Piecyk, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pinior, Pirilli, Pirker, Piskorski, Pittella, Pleštinská, Podestà, Podkański, Pöttering, Poignant, Poli Bortone, Pomés Ruiz, Portas, Posdorf, Posselt, Prets, Prodi, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Ransdorf, Rapkay, Rasmussen, Remek, Resetarits, Reul, Reynaud, Riera Madurell, Ries, Riis-Jørgensen, Rocard, Rogalski, Roithová, Romagnoli, Romeva i Rueda, Rosati, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Roure, Rudi Ubeda, Rübig, Rühle, Rutowicz, Ryan, Sacconi, Saïfi, Sakalas, Salafranca Sánchez-Neyra, Salinas García, Samaras, Sánchez Presedo, dos Santos, Sartori, Saryusz-Wolski, Savary, Savi, Sbarbati, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schenardi, Schierhuber, Schlyter, Olle Schmidt, Frithjof Schmidt, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Jürgen Schröder, Schroedter, Schuth, Schwab, Seeber, Seeberg, Segelström, Seppänen, Siekierski, Silva Peneda, Simpson, Sinnott, Škottová, Smith, Sommer, Sonik, Sousa Pinto, Spautz, Staes, Staniszewska, Starkevičiūtė, Stauner, Sterckx, Stevenson, Stockmann, Strejček, Strož, Stubb, Sudre, Surján, Susta, Svensson, Swoboda, Szájer, Szejna, Szent-Iványi, Szymański, Tabajdi, Tajani, Takkula, Tannock, Tarabella, Tarand, Thomsen, Thyssen, Titley, Toia, Tomczak, Toussas, Trakatellis, Trautmann, Triantaphyllides, Turmes, Tzampazi, Uca, Ulmer, Väyrynen, Vaidere, Vakalis, Van Lancker, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vaugrenard, Ventre, Veraldi, Vergnaud, Vidal-Quadras, Vincenzi, Virrankoski, Vlasák, Voggenhuber, Wagenknecht, Wallis, Walter, Watson, Henri Weber, Manfred Weber, Weiler, Weisgerber, Westlund, Wieland, Willmott, Wise, von Wogau, Wohlin, Bernard Piotr Wojciechowski, Janusz Wojciechowski, Wortmann-Kool, Wurtz, Yañez-Barnuevo García, Zahradil, Zaleski, Zapałowski, Zappalà, Ždanoka, Železný, Zieleniec, Zīle, Zimmer, Zwiefka

Osservatori:

Arabadjiev, Athanasiu, Bărbuleţiu, Bliznashki, Buruiană-Aprodu, Cioroianu, Coşea, Corina Creţu, Gabriela Creţu, Duca, Ganţ, Hogea, Ivanova, Kelemen, Kirilov, Kónya-Hamar, Mihăescu, Morţun, Parvanova, Paşcu, Podgorean, Popa, Popeangă, Silaghi, Sofianski, Stoyanov


ALLEGATO I

RISULTATI DELLE VOTAZIONI

+

approvato

-

respinto

decaduto

R

ritirato

AN (..., ..., ...)

votazione per appello nominale (favorevoli, contrari, astenuti)

VE (..., ..., ...)

votazione elettronica (favorevoli, contrari, astenuti)

vs

votazioni per parti separate

vd

votazione distinta

em

emendamento

EC

emendamento di compromesso

PC

parte corrispondente

S

emendamento di soppressione

=

emendamenti identici

§

paragrafo

art

articolo

cons

considerando

PR

proposta di risoluzione

PRC

proposta di risoluzione comune

SEC

votazione a scrutinio segreto

1.   Accordo di pesca UE/Mauritania *

(C6-0334/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

votazione: proposta della Commissione

AN

+

359, 48, 72

Richieste di votazione per appello nominale

IND/DEM: votazione finale

2.   Situazione a Gaza

Proposte di risoluzione: B6-0588/2006, B6-0589/2006, B6-0590/2006, B6-0591/2006, B6-0592/2006, B6-0610/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC- B6-0588/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL)

§ 4

§

testo originale

 

+

modificato oralmente

§ 10

§

testo originale

vd/VE

+

271, 206, 28

cons J

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0588/2006

 

GUE/NGL

 

 

B6-0589/2006

 

ALDE

 

 

B6-0590/2006

 

Verts/ALE

 

 

B6-0591/2006

 

PSE

 

 

B6-0592/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0610/2006

 

UEN

 

 

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: § 10

Richieste di votazione per parti separate

PPE-DE

cons J

prima parte: da «considerando che ...» a «... il Medio Oriente»

seconda parte: da «e che è pertanto ...» a «... del trattato UE»

Varie

L'on. Napoletano ha proposto un emendamento orale per inserire il seguente testo alla fine del paragrafo 4:

e condanna il recente attacco missilistico a Sredot e l'uccisione ...

3.   Convenzione sull'interdizione delle armi biologiche e tossiniche (BTWC), le munizioni a frammentazione e le armi convenzionali

Proposte di risoluzione: B6-0585/2006, B6-0586/2006, B6-0587/2006, B6-0593/2006, B6-0594/2006, B6-0611/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0585/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

dopo il § 10

2

GUE/NGL

AN

-

261, 261, 10

3

GUE/NGL

AN

+

293, 232, 12

dopo il § 13

4

GUE/NGL

 

+

 

dopo il trattino 4

1

GUE/NGL

 

-

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0585/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0586/2006

 

PSE

 

 

B6-0587/2006

 

GUE/NGL

 

 

B6-0593/2006

 

UEN

 

 

B6-0594/2006

 

ALDE

 

 

B6-0611/2006

 

Verts/ALE

 

 

Richieste di votazione per appello nominale

GUE/NGL: emm 2, 3

4.   Una strategia per la dimensione settentrionale incentrata sul Mar Baltico

Relazione: Alexander STUBB (A6-0367/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 1, lettera a)

2

ALDE

vs

 

 

1/VE

+

269, 253, 15

2

+

 

dopo il § 4

3

ALDE

 

+

 

§ 5

4

ALDE

VE

-

134, 395, 16

§ 11

§

testo originale

AN

+

520, 0, 24

dopo il § 11

1

Verts/ALE

 

+

 

§ 13

§

testo originale

AN

+

530, 1, 8

§ 16

§

testo originale

AN

+

458, 71, 13

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

519, 9, 14

Richieste di votazione per appello nominale

IND/DEM: § 13

PPE-DE: votazione finale

Verts/ALE: §§ 11, 16

Richieste di votazione per parti separate

PPE-DE

em 2

prima parte: da «sostenere la politica ...» a «... europeo più ampio»

seconda parte: da «sottolinea al riguardo ...» a «... Islanda e Russia»

5.   Attuazione della strategia europea in materia di sicurezza nel contesto della PESD

Relazione: Karl VON WOGAU (A6-0366/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 1

14

GUE/NGL

 

-

 

§ 2

15

GUE/NGL

AN

-

47, 483, 15

33

PPE-DE

 

+

 

§ 3

16

GUE/NGL

AN

-

56, 453, 34

19

Verts/ALE

 

-

 

34

PPE-DE

 

+

 

dopo il § 3

17

GUE/NGL

 

-

 

§ 5

20

Verts/ALE

 

+

 

§ 7

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/AN

-

237, 265, 41

§ 10

21

Verts/ALE

VE

-

240, 288, 12

37

PPE-DE

 

R

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

277, 248, 9

§ 11

2

PSE

 

-

 

9

ALDE

 

-

 

38

PPE-DE

 

+

 

§

testo originale

 

 

§ 13

3/riv.

PSE

 

+

 

§ 14

4

PSE

 

-

 

10

ALDE

 

+

 

§

testo originale

 

 

§ 15

22

Verts/ALE

 

+

 

§ 16

23

Verts/ALE

 

-

 

§ 17

§

testo originale

vd

+

 

§ 21

45

PPE-DE

 

+

 

§

testo originale

 

 

Titolo prima del § 24

§

testo originale

vd

+

 

§ 24

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 25

24

Verts/ALE

 

+

 

§

testo originale

 

 

§ 26

25

Verts/ALE

 

-

 

§ 27

26

Verts/ALE

 

-

 

§

testo originale

AN

+

474, 28, 42

§ 28

27

Verts/ALE

 

+

 

§ 31

5

PSE

 

-

 

28

Verts/ALE

 

-

 

§ 32

§

testo originale

vd

+

 

Titolo prima del § 37

§

testo originale

vd

+

 

§ 37

11

ALDE

 

+

 

§ 39

36

PPE-DE

 

+

 

dopo il § 40

29

Verts/ALE

 

+

 

§ 42

§

testo originale

vd

+

 

§ 43

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 44

§

testo originale

AN

+

407, 106, 28

§ 46, dopo la lettera b)

12

ALDE

 

+

 

§ 47

39

PPE-DE

VE

+

350, 179, 11

6

PSE

 

 

§ 48

40

PPE-DE

 

+

 

30

Verts/ALE

 

 

§

testo originale

 

 

§ 49

41

PPE-DE

VE

+

358, 177, 4

dopo il § 49

42

PPE-DE

 

+

 

43

PPE-DE

VE

+

355, 174, 9

44

PPE-DE

 

+

 

§ 50

7/riv.

PSE

 

+

modificato oralmente

titolo prima del § 51

§

testo originale

vd

+

 

§ 51

31

Verts/ALE

 

-

 

§

testo originale

vs/AN

 

 

1

+

435, 92, 10

2

+

405, 98, 36

§ 52, lettera c)

8pcS

PSE

 

-

 

13

ALDE

VE

+

301, 236, 7

§ 52, lettera e)

8pcS

PSE

 

-

 

§ 53

32

Verts/ALE

 

-

 

§

testo originale

AN

+

389, 130, 17

dopo il trattino 6

1

PSE

 

+

 

cons C

18

Verts/ALE

 

+

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

414, 117, 12

Non riguardando tutte le versioni linguistiche, l'emendamenti 35 non è posto ai voti (articolo 151, paragrafo 1, lettera d), del regolamento.

Richieste di votazione distinta

Verts/ALE: § 17, titolo prima del § 24, § 32, titolo prima del § 37, § 42, titolo prima del § 51 e § 51 e)

Richieste di votazione per appello nominale

IND/DEM: §§ 27, 44, 51, 53 e votazione finale

GUE/NGL: emm 15, 16 e votazione finale

Richieste di votazione per parti separate

IND/DEM, PPE-DE, Verts/ALE

§ 7

prima parte: da «rileva che è ...» a «... situazione di crisi»

seconda parte: da «ritiene che in tale contesto ...» a «... gamma di questioni»

PPE-DE

§ 10

prima parte: da «garantire la pace e la stabilità ...» a «... geograficamente vicine»

seconda parte: da «e quindi in altre parti ...» a «... delle Nazioni Unite»

§ 24

prima parte: da «fa osservare che la sicurezza ...» a «... incolumità personale»

seconda parte:«nel rispetto dei loro diritti umani fondamentali»

Verts/ALE

§ 43

prima parte: da «chiede soprattutto con insistenza ...» a «... in materia di sicurezza»

seconda parte: da «e, per quest'ultimo settore ...» a «... ricerca per la sicurezza»

§ 51

prima parte: l'insieme del testo tranne la lettera e)

seconda parte: lettera e)

Varie

Helmut Kuhne, a nome del gruppo PSE, ja proposto il seguente emendamento orale all'emendamento 7/riv:

è consapevole che gli sforzi volti a far desistere l'Iran dal produrre uranio arricchito utilizzabile per scopi militari non hanno alcuna garanzia di successo; ritiene tuttavia che l'offerta negoziale comune dell'UE-Tre, degli Usa, della Russia e della Cina sia la soluzione più promettente; saluta con favore l'approccio multilaterale alla base di questa offerta; si rammarica che le trattative tra l'Alto Rappresentante dell'UE e l'UE-Tre, da un lato, e l'Iran, dall'altro, non abbiano finora condotto a risultati soddisfacenti; accetta pertanto che la questione venga trattata al livello del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; sottolinea che i negoziati possono riprendere in qualsiasi momento, purché vi siano indicazioni, da parte iraniana, che possano concludersi con successo; si compiacerebbe della disponibilità degli Stati Uniti a partecipare a tali negoziati con l'Iran;

6.   Successioni e testamenti

Relazione: Giuseppe GARGANI (Maggioranza qualificata) (art. 39 del regolamento) (A6-0359/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Allegato, raccomandazione 2

3

PSE

 

+

modificato oralmente

Allegato, raccomandazione 5

4

PSE

vs

 

 

1/VE

-

234, 287, 9

2

-

 

Allegato, raccomandazione 7

1

PSE

 

+

modificato oralmente

Allegato, raccomandazione 10

2S

PSE

 

-

 

Allegato, raccomandazione 11

5S

PSE

 

-

 

cons E

§

testo originale

AN

+

440, 68, 20

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

457, 51, 22

Richieste di votazione per appello nominale

IND/DEM: cons E e votazione finale

Richieste di votazione per parti separate

PSE

em 4

prima parte: da «Il Parlamento europeo ...» a «... e/o i beni ereditari»

seconda parte: da «Ogni altro tipo ...» a «... è vietato»

Varie

L'on. Berger, a nome del gruppo PES, ha proposto il seguente emendamento orale al suo emendamento 3:

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà, in principio, assicurare la coincidenza tra forum e ius, riducendo in tal modo le difficoltà di applicazione della legge straniera.

Il Parlamento europeo tende pertanto a preferire, sia quale titolo di giurisdizione principale che quale criterio di collegamento oggettivo, il luogo di residenza abituale (soppressione), laddove per residenza abituale si intende:

a)

la residenza abituale del defunto al momento del decesso, a condizione che sia stata la sua residenza abituale per almeno i due anni precedenti la sua morte o, qualora non lo sia stata,

b)

il luogo in cui il defunto aveva stabilito la sede principale dei suoi interessi al momento del decesso.

Maria Berger, a nome del gruppo PSE, ha proposto il seguente emendamento orale al suo emendamento 1:

l'istituzione di un «certificato successorio europeo» che indichi, in maniera vincolante fino a prova contraria, la legge applicabile alla successione, i beneficiari dell'eredità, i soggetti incaricati della sua amministrazione e i relativi poteri, nonché i beni ereditari, affidandone il rilascio ad un soggetto che nei singoli ordinamenti nazionali sia abilitato ad attribuirgli pubblica fede,

7.   Donne nella politica internazionale

Relazione: Ana Maria GOMES (A6-0362/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 2

15

PPE-DE

VE

+

291, 203, 10

§ 3

§

testo originale

vd

-

 

§ 4

16

PPE-DE

VE

+

296, 206, 7

§

testo originale

 

 

§ 9

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

§ 12

§

testo originale

vd

-

 

§ 13

4

PSE

 

+

 

dopo il § 15

5

PSE

 

+

 

6

PSE

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

262, 214, 30

§ 16

7

PSE

 

+

 

§ 18

17

PPE-DE

VE

-

232, 270, 6

§ 20

§

testo originale

vd

+

 

§ 25

8

PSE

VE

+

240, 233, 32

§

testo originale

 

 

§ 29

§

testo original

vd/VE

+

256, 237, 12

§ 33

§

testo originale

vd/VE

-

213, 255, 36

§ 34

§

testo originale

vd/VE

+

274, 200, 30

§ 36

§

testo originale

vd

-

 

§ 38

18

PPE-DE

VE

+

271, 211, 28

§ 39

§

testo originale

vd

-

 

§ 41

§

testo originale

vd/VE

+

267, 214, 27

§ 42

§

testo originale

vd

-

 

§ 44

19

PPE-DE

VE

+

288, 191, 29

§

testo originale

 

 

§ 45

§

testo originale

vd

-

 

§ 47

20

PPE-DE

 

+

 

22

PSE

 

 

§ 48

§

testo originale

vd

+

 

dopo il § 48

1

Verts/ALE

 

-

 

§ 49

9

PSE

 

+

 

§ 50

21

PPE-DE

VE

+

258, 240, 10

§ 54

13

PSE, ALDE,

PPE-DE

 

+

 

§ 55

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

273, 212, 24

visto 24

§

testo originale

vd

+

 

cons B

2

PSE

 

+

 

cons E

10

PSE, PPE-DE

 

+

 

cons G

§

testo originale

vd

-

 

cons H

§

testo originale

vd

-

 

cons J

11

PSE, PPE-DE

 

+

 

cons K

12

PSE, ALDE,

PPE-DE

 

+

 

cons N

§

testo originale

vd

-

 

cons O

§

testo originale

vd

+

 

cons P

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

cons Q

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

cons R

3

PSE

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

3

-

 

§

testo originale

 

 

cons S

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

3

+

 

cons T

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

cons Y

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

cons Z

§

testo originale

vd/VE

+

290, 201, 12

votazione: risoluzione (insieme del testo)

VE

+

377, 77, 31

Non riguardando tutte le versioni linguistiche, l'emendamento 14 non è stato posto ai voti (articolo 151, paragrafo 1, lettera d) del regolamento).

Richieste di votazione distinta

ALDE: cons G, H, N, e §§ 3, 12

PPE-DE: visto 24, cons N, O e Z, §§ 3, 12, 20, 29, 33, 34, 36, 39, 41, 42, 45 e 48

Richieste di votazione per parti separate

PSE

cons Y

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «(quali la condizione ... nelle aree di conflitto)»

seconda parte: tali termini

§ 9

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne e»

seconda parte: tali termini

ALDE

cons S

prima parte: da «sottolineando che ...» a «... cariche elettive»

seconda parte: da «(come ad esempio ...» a «... Timor Est)»

terza parte:«da poiché l'ONU ...» a «... vista del genere»

PPE-DE

cons T

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «di modificare l'accettazione culturale»

seconda parte: tali termini

§ 55

prima parte: da «esorta i mezzi ...» a «...al processo politico»

seconda parte:«da ad assicurare una copertura ...» a «... rappresentanza democratica»

em 6

prima parte: da «deplora che vi sia ...» a «... Coordinatore speciale»

seconda parte: da «invita con urgenza ...» a «... candidature di uomini»

ALDE, PSE

cons Q

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «oltre alle quote»

seconda parte: tali termini

ALDE, PSE, PPE-DE

cons P

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «incluse le politiche delle quote»

seconda parte: tali termini

PSE, PPE-DE

em 3

prima parte: da «sottolineando che nei paesi ...» a «... di vista del genere» senza i termini «(come ad esempioin Ruanda, Afghanistan e Timor Est)»

seconda parte:«(come ad esempio in Ruanda, Afghanistan e Timor Est)»

terza parte: da «attirando l'attenzione ...» a «... dei partiti politici»

8.   Lotta contro la tratta di esseri umani — approccio integrato e proposte per un piano d'azione

Relazione: Edit BAUER (A6-0368/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 1, dopo la lettera a)

1

Verts/ALE

 

+

 

§ 1, lettera f)

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

292, 204, 1

§ 1, dopo la lettera t)

10

PPE-DE

 

+

 

§ 1, lettera v)

11

PPE-DE

 

+

 

§ 1, lettera w)

4

PSE

 

+

 

12

PPE-DE

 

+

 

§ 1, lettera x)

13

PPE-DE

 

+

 

5

PSE

 

+

 

§ 1, lettera aa)

6

PSE

 

+

 

§ 1, lettera ad)

14

PPE-DE

 

+

 

§ 1, dopo la lettera ag)

15

PPE-DE

 

+

 

§ 1, lettera al)

25S

PPE-DE

AN

+

299, 178, 19

§ 1, lettera ao)

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 1, lettera aq)

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 1, lettera as)

16

PPE-DE

 

+

 

§ 1, dopo la lettera as)

17

PPE-DE

 

+

 

18

PPE-DE

 

+

 

19

PPE-DE

 

+

 

§ 1, lettera bc)

20

PPE-DE

 

+

 

§ 1, dopo la lettera bi)

21

PPE-DE

 

+

modificato oralmente

§ 1, lettera bj)

22

PPE-DE

 

+

 

dopo il trattino 28

7

PPE-DE

 

+

 

cons D

8

PPE-DE

 

+

 

dopo il cons. D

2

PSE

 

+

 

cons E

9

PPE-DE

 

+

 

cons O

23S

PPE-DE

AN

+

283, 113, 89

cons P

24S

PPE-DE

AN

+

246, 209, 19

cons W

3

PSE

 

+

 

votazione: proposta di raccomandazione

 

+

 

Richieste di votazione per appello nominale

IND/DEM: emm 23, 24, 25

Richieste di votazione per parti separate

PPE-DE

§ 1, lettera ao)

prima parte: da «gli Stati membri dovrebbero ...» a «... alle vittime»

seconda parte: da «questo sostegno ...» a «... per i bambini»

§ 1, lettera aq)

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «accesso all'istruzione, a programmi di formazione e al mercato del lavoro come pure a»

seconda parte: tali termini

GUE/NGL

§ 1, lettera f)

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «di breve durata»

seconda parte: tali termini

Varie

L'on. Bauer ha presentato il seguente emendamento orale per sostituire l'emendamento 21:

la Commissione dovrebbe affrontare il problema del traffico di bambini nel settore sportivo nel contesto della decisione quadro del Consiglio sulla lotta contro la tratta degli esseri umani prestando particolare attenzione ai casi in cui alcuni club sportivi possono prendere in esame la possibilità di concedere contratti a giovanissimi al fine di aggirare la regola dei giocatori allevati in casa

9.   Relazione annuale del Mediatore (2005)

Relazione: Andreas SCHWAB (A6-0309/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 1

6S

PSE

 

+

 

§

testo originale

 

 

§ 4

7S

PSE

 

R

 

§ 6

8S

PSE

 

+

 

dopo il § 8

12

Verts/ALE

 

-

 

13

Verts/ALE

 

-

 

§ 12

9

PSE

 

+

 

14

Verts/ALE

 

 

dopo il § 16

1

PPE-DE

VE

+

212, 189, 9

§ 25

10

PSE

 

+

 

dopo il § 26

11

PSE

 

+

 

cons G

2

PSE

VE

+

226, 178, 9

cons J

3

PSE

 

+

 

cons M

4

PSE

 

+

 

dopo cons N

5

PSE

 

+

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

10.   Libro bianco su una politica europea di comunicazione

Relazione: Luis HERRERO-TEJEDOR (A6-0365/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 1

§

testo originale

vd

+

 

§ 4

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 8

1S

ALDE

 

-

 

dopo il § 8

4

GUE/NGL

 

-

 

§ 9

2S

ALDE

 

-

 

§ 10

3

ALDE

 

-

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

-

188, 216, 3

§§ 11 e 12

§

testo originale

vd

+

 

§ 13

§

testo originale

AN

+

328, 63, 17

§ 25

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 29

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 31

§

testo originale

vd

+

 

§ 33

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

§ 34

§

testo originale

vd/VE

+

218, 174, 4

§ 43

§

testo originale

vd

+

 

§ 44

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

-

184, 204, 6

§§ 45-46

§

testo originale

vd

+

 

§ 53

§

testo originale

AN

+

330, 48, 7

§ 58

§

testo originale

vd

+

 

Visto 3

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

195, 190, 4

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

285, 54, 6

Richieste di votazione per appello nominale

UEN: § 13

IND/DEM: § 53 e votazione finale

Richieste di votazione distinta

IND/DEM: §§ 1, 10, 11-13 (blocco), 43-46 (blocco) e 58

ALDE: §§ 31 e 34

Richieste di votazione per parti separate

IND/DEM

§ 25

prima parte: da «è del parere che ...» a «... regionali e locali»

seconda parte:«propone che si ponga ...» a «... progetto comune europeo»

§ 29

prima parte: da «invita la Commissione ...» a «... processo decisionale»

seconda parte: da «ritiene che l'obiettivo ...»a «... legislazione europea»

§ 33

prima parte: da «ritiene che la cooperazione ...» a «... debba essere potenziata»

seconda parte: da «ritiene che una collaborazione ...» a «... locali e regionali»

PSE

§ 10

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «sulla base dell'articolo 308 del trattato CE»

seconda parte: tali termini

trattino 3

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «e 308»

seconda parte: tali termini

ALDE

§ 4

prima parte: l'insieme del testo esclusi i termini «strutturata principalmente ... le questioni europee»

seconda parte: tali termini

§ 44

prima parte: da «ritiene che l'operato ...» a «... possibili miglioramenti»

seconda parte: da «reputa che il gruppo ...» a «... più efficace»

11.   Etiopia

Proposte di risoluzione: B6-0596/2006, 0598/2006, 0600/2006, 0603/2006, 0606/2006, 0613/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0596/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0596/2006

 

GUE//NGL

 

 

B6-0598/2006

 

UEN

 

 

B6-0600/2006

 

ALDE

 

 

B6-0603/2006

 

PSE

 

 

B6-0606/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0613/2006

 

Verts/ALE

 

 

12.   Bangladesh

Proposte di risoluzione: B6-0595/2006, 0599/2006, 0601/2006, 0605/2006, 0608/2006, 0612/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0595/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

dopo § 6

2

PSE

 

-

 

§ 11

§

testo originale

AN

-

27, 32, 1

dopo § 11

1

Verts/ALE

AN

-

24, 34, 4

§ 12

§

testo originale

vd

-

 

cons A

3

PPE-DE

 

+

 

cons C

§

testo originale

vd

-

 

cons D

§

testo originale

vd

-

 

cons H

§

testo originale

AN

-

27, 36, 0

cons J

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

60, 1, 1

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0595/2006

 

GUE/NGL

 

 

B6-0599/2006

 

ALDE

 

 

B6-0601/2006

 

PSE

 

 

B6-0605/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0608/2006

 

UEN

 

 

B6-0612/2006

 

Verts/ALE

 

 

Richieste di votazione per appello nominale

Verts/ALE: considerando H, § 11 e em 1

PPE-DE: votazione finale

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: considerando C, D e H, §§ 11 e 12

Richiesta di votazione per parti separate

PPE-DE

cons J

prima parte: da «considerando che il Bangladesh ha una lunga tradizione di democrazia laica ...» a «... a libertà di stampa;»

seconda parte: da «che tuttavia in anni recenti l'estremismo islamico ...» a «... passi indietro al riguardo»

13.   Iran

Proposte di risoluzione: B6-0597/2006, 0602/2006, 0604/2006, 0607/2006, 0609/2006, 0614/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0597/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

60, 0, 3

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0597/2006

 

GUE//NGL

 

 

B6-0602/2006

 

PSE

 

 

B6-0604/2006

 

ALDE

 

 

B6-0607/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0609/2006

 

UEN

 

 

B6-0614/2006

 

Verts/ALE

 

 

Richieste di votazione per appello nominale

PPE-DE: votazione finale


ALLEGATO II

RISULTATO DELLE VOTAZIONI PER APPELLO NOMINALE

1.   Proposta di regolamento C6-0334/2006 — Accordo di pesca UE/Mauritania

Favorevoli: 359

ALDE: Cavada, Mulder, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Veraldi

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kohlíček, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Strož, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Grabowski, Pęk, Rogalski, Tomczak, Zapałowski

NI: Battilocchio, Belohorská, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Landsbergis, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Spautz, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Busquin, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Gomes, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Liberadzki, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Titley, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Aylward, Crowley, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Contrari: 48

ALDE: Carlshamre, Hall, Harkin

GUE/NGL: Holm, Liotard, Seppänen, Svensson

IND/DEM: Bonde, Goudin, Lundgren, Nattrass, Sinnott

NI: Allister, Mote

PPE-DE: Fjellner, Heaton-Harris, Ibrisagic, Wohlin

Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 72

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Manolakou, Toussas

IND/DEM: Clark, Farage, Knapman, Wise, Železný

NI: Baco, Borghezio, Chruszcz, Giertych, Gobbo, Helmer, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: McMillan-Scott

PSE: Scheele

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Emanuel Jardim Fernandes, Hartmut Nassauer

Contrari: Gerard Batten, Derek Roland Clark, Gunnar Hökmark, Nigel Farage, Thomas Wise, Charlotte Cederschiöld,

2.   Risoluzione comune B6-0585/2006 — Armi biologiche e tossiniche (BTWC)

Emendamento 2

Favorevoli: 261

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski

NI: Battilocchio, Borghezio, Chruszcz, Giertych, Gobbo, Martin Hans-Peter, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Bowis, Brepoels, Fjellner, Ibrisagic, Purvis

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Aylward, Crowley, Ó Neachtain, Ryan

Verts/ALE: Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Schmidt Frithjof

Contrari: 261

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise, Železný

NI: Allister, Belohorská, Helmer, Mote, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Titley

UEN: Angelilli, Bielan, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 10

IND/DEM: Coûteaux

NI: Baco, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Romagnoli, Schenardi

PSE: Howitt

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Charlotte Cederschiöld, Gunnar Hökmark,

3.   Risoluzione comune B6-0585/2006 — Armi biologiche e tossiniche (BTWC)

Emendamento 3

Favorevoli: 293

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski

NI: Battilocchio, Chruszcz, Giertych, Martin Hans-Peter, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Bowis, Brepoels, Cederschiöld, Fjellner, Ibrisagic, Purvis

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Aylward, Crowley, Ó Neachtain, Ryan

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 232

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise, Železný

NI: Allister, Belohorská, Helmer, Mote, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Titley

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Astensioni: 12

ALDE: Lambsdorff

NI: Baco, Borghezio, Gobbo, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Romagnoli, Schenardi

PSE: Howitt

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Charlotte Cederschiöld, Gunnar Hökmark

4.   Relazione Stubb A6-0367/2006

Paragrafo 11

Favorevoli: 520

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Battilocchio, Belohorská, Chruszcz, Giertych, Helmer, Martin Hans-Peter, Mussolini, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 24

GUE/NGL: Manolakou, Toussas

IND/DEM: Batten, Clark, Coûteaux, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

NI: Baco, Borghezio, Claeys, Dillen, Gobbo, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mote, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Deva

UEN: Pirilli

Verts/ALE: van Buitenen

5.   Relazione Stubb A6-0367/2006

Paragrafo 13

Favorevoli: 530

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Coûteaux, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Battilocchio, Belohorská, Borghezio, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gobbo, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mussolini, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 1

NI: Mote

Astensioni: 8

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

NI: Baco

Verts/ALE: van Buitenen

6.   Relazione Stubb A6-0367/2006

Paragrafo 16

Favorevoli: 458

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Bonde, Grabowski, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski, Železný

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Helmer, Mussolini, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Ždanoka

Contrari: 71

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Wise

NI: Allister, Martin Hans-Peter, Mote

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber

Astensioni: 13

IND/DEM: Coûteaux

NI: Borghezio, Gobbo, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Posselt

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen, Hudghton

7.   Relazione Stubb A6-0367/2006

Risoluzione

Favorevoli: 519

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Uca, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Železný

NI: Battilocchio, Belohorská, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Helmer, Martin Hans-Peter, Mussolini, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 9

GUE/NGL: Manolakou, Toussas

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

NI: Mote

Astensioni: 14

GUE/NGL: Pflüger, Triantaphyllides, Wagenknecht

IND/DEM: Coûteaux

NI: Allister, Baco, Borghezio, Gobbo, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Romagnoli, Schenardi

Verts/ALE: van Buitenen

8.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Emendamento 15

Favorevoli: 47

ALDE: Szent-Iványi, Väyrynen

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Goudin, Lundgren, Sinnott

NI: Chruszcz, Giertych, Martin Hans-Peter, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Caspary

PSE: Grech, Hughes, Muscat

Verts/ALE: Evans Jill, Lambert, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter

Contrari: 483

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Takkula, Toia, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Coûteaux, Grabowski, Pęk, Rogalski, Tomczak, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Belohorská, Claeys, Dillen, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mote, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Smith, Staes, Turmes, Ždanoka

Astensioni: 15

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

NI: Baco, Battilocchio, Borghezio, Gobbo

PSE: Ferreira Anne

Verts/ALE: van Buitenen, Schmidt Frithjof, Schroedter, Voggenhuber

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: John Attard-Montalto,

Contrari: Daniel Caspary,

9.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Emendamento 16

Favorevoli: 56

ALDE: Carlshamre

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Zapałowski

NI: Martin Hans-Peter

PPE-DE: Podestà

PSE: Attard-Montalto, Grech, Muscat

Verts/ALE: Lambert, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Ždanoka

Contrari: 453

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Coûteaux, Železný

NI: Allister, Belohorská, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mote, Mussolini, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Smith, Staes, Turmes

Astensioni: 34

ALDE: Harkin

NI: Baco, Battilocchio, Borghezio, Gobbo, Helmer

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Elles, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Nicholson, Ouzký, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Tannock, Van Orden, Vlasák

Verts/ALE: van Buitenen, Voggenhuber

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Paul Marie Coûteaux,

10.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Paragrafo 7/2

Favorevoli: 237

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Tomczak

NI: Allister, Baco, Battilocchio, Borghezio, Chruszcz, Giertych, Gobbo, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Esteves, Seeberg, Wohlin, Zieleniec

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Cercas, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Bennahmias, Buitenweg, Smith

Contrari: 265

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Rogalski, Sinnott, Wise, Železný

NI: Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zwiefka

PSE: Attard-Montalto, Castex, Ferreira Anne, Grech, Laignel, Lienemann, Muscat, Occhetto, Paasilinna

UEN: Camre

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Breyer, Cohn-Bendit, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Staes, Turmes, Ždanoka

Astensioni: 41

ALDE: Harkin

IND/DEM: Bonde, Pęk, Zapałowski

NI: Belohorská, Claeys, Helmer, Mote

PPE-DE: Atkins, Beazley, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Elles, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Tannock, Van Orden, Vlasák

PSE: Bösch, Chiesa

Verts/ALE: van Buitenen, Romeva i Rueda, Voggenhuber

Correzioni e intenzioni di voto

Contrari: Raül Romeva i Rueda

11.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Paragrafo 27

Favorevoli: 474

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Kaufmann

IND/DEM: Sinnott, Železný

NI: Battilocchio, Helmer, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, McMillan-Scott, Mann Thomas, Marques, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Ždanoka

Contrari: 28

ALDE: Jäätteenmäki, Susta

GUE/NGL: Aita, Manolakou, Toussas

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Tomczak, Wise, Zapałowski

NI: Allister, Baco, Chruszcz, Giertych, Mote, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Rudi Ubeda

PSE: El Khadraoui

UEN: Angelilli, Poli Bortone

Astensioni: 42

GUE/NGL: Agnoletto, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde, Coûteaux

NI: Belohorská, Borghezio, Claeys, Dillen, Gobbo, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Romagnoli, Schenardi

PSE: Scheele

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen, Voggenhuber

12.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Paragrafo 44

Favorevoli: 407

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

NI: Baco, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hazan, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, Madeira, Maňka, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Kamiński, Pirilli, Poli Bortone, Rutowicz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Ždanoka

Contrari: 106

ALDE: Ek, Schmidt Olle

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mote, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Mauro, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Tannock, Van Orden, Vlasák

PSE: Cashman, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, McAvan, Martin David, Scheele, Simpson, Titley, Willmott

UEN: Aylward, Crowley, Ó Neachtain, Ryan

Verts/ALE: Lucas, Schlyter

Astensioni: 28

ALDE: Harkin

NI: Battilocchio, Belohorská, Borghezio, Gobbo

PSE: Andersson, Attard-Montalto, Grech, Hedh, Hedkvist Petersen, Muscat, Segelström, Westlund

UEN: Bielan, Camre, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: van Buitenen, Evans Jill, Lambert, Lichtenberger, Romeva i Rueda, Voggenhuber

Correzioni e intenzioni di voto

Contrari: Lars Wohlin

13.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Paragrafo 51/1

Favorevoli: 435

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Bonde

NI: Belohorská, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Bielan, Crowley, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Podkański, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 92

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Baco, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mote, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Mauro, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Tannock, Van Orden, Vlasák

UEN: Berlato, Pirilli, Poli Bortone

Verts/ALE: Lucas, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter

Astensioni: 10

IND/DEM: Coûteaux

NI: Battilocchio, Borghezio, Gobbo

PSE: Attard-Montalto, Scheele

UEN: Camre, Zīle

Verts/ALE: van Buitenen, Romeva i Rueda

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: John Attard-Montalto

Contrari: Lars Wohlin

14.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Paragrafo 51/2

Favorevoli: 405

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

NI: Battilocchio, Claeys, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Czarnecki Marek Aleksander, Pirilli, Poli Bortone, Szymański, Zīle

Contrari: 98

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Clark, Coûteaux, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný

NI: Belohorská, Chruszcz, Giertych, Martin Hans-Peter, Mote, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Mauro, Strejček, Wohlin

UEN: Aylward, Bielan, Crowley, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Podkański, Rutowicz, Ryan, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 36

NI: Allister, Baco, Borghezio, Gobbo, Helmer

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Elles, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Tannock, Van Orden, Vlasák

PSE: Castex, Scheele

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen, Jonckheer

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: John Attard-Montalto

15.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Paragrafo 53

Favorevoli: 389

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Kaufmann

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wohlin, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, van den Berg, Berger, Berlinguer, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Howitt, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Locatelli, Madeira, Maňka, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Wiersma, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Czarnecki Ryszard, Ó Neachtain, Pirilli, Poli Bortone, Ryan, Zīle

Verts/ALE: Cohn-Bendit, Jonckheer

Contrari: 130

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Zimmer

IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Borghezio, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gobbo, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mote, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Tannock, Van Orden, Vlasák

PSE: Correia, Cottigny, Laignel, Weber Henri

UEN: Bielan, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Horáček, Hudghton, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 17

ALDE: Harkin

PPE-DE: Mauro

PSE: Cashman, Castex, Guy-Quint, Hazan, Honeyball, Hughes, Lienemann, McAvan, Martin David, Roure, Simpson, Titley, Willmott

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Henri Weber

Contrari: Lars Wohlin

16.   Relazione Von Wogau A6-0366/2006

Risoluzione

Favorevoli: 414

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Pannella, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, Claeys, Dillen, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pirker, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec, Zwiefka

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Cercas, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Simpson, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Cohn-Bendit, Jonckheer

Contrari: 117

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný

NI: Allister, Chruszcz, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mote, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Mauro, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Tannock, Van Orden, Vlasák, Wohlin

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Cramer, Evans Jill, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Hudghton, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 12

ALDE: Harkin

NI: Borghezio, Gobbo

PSE: Attard-Montalto, Castex, Chiesa, Grech, Muscat, Scheele

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen, Buitenweg

17.   Relazione Gargani A6-0359/2006

Considerando E

Favorevoli: 440

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Manders, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Flasarová, Henin, Kaufmann, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Ransdorf, Remek, Strož, Uca, Wurtz, Zimmer

IND/DEM: Bonde

NI: Battilocchio, Belohorská, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Descamps, Deß, De Veyrac, Doorn, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Ferber, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, Madeira, Maňka, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sáncez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cramer, Evans Jill, Flautre, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Ždanoka

Contrari: 68

GUE/NGL: de Brún, Holm, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Pflüger, Seppänen, Svensson, Toussas, Triantaphyllides

IND/DEM: Batten, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Sinnott, Wise

NI: Allister, Borghezio, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gobbo, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Mote, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Beazley, Böge, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Cederschiöld, Chichester, Deva, Dover, Elles, Fajmon, Fatuzzo, Fjellner, García-Margallo y Marfil, Harbour, Heaton-Harris, Hökmark, Ibrisagic, Jackson, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Oomen-Ruijten, Parish, Purvis, Stevenson, Tannock, Van Orden, Wohlin

PSE: Simpson

Astensioni: 20

GUE/NGL: Wagenknecht

IND/DEM: Grabowski, Pęk, Rogalski, Tomczak, Zapałowski, Železný

NI: Baco, Martin Hans-Peter

PSE: Cashman, Corbett, Honeyball, Hughes, McAvan, Martin David, Titley, Willmott

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen, Lichtenberger

Correzioni e intenzioni di voto

Contrari: Carl Schlyter

18.   Relazione Gargani A6-0359/2006

Risoluzione

Favorevoli: 457

ALDE: Andrejevs, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Ek, Fourtou, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis- Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Lax, Lehideux, Losco, Lynne, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts- Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Savi, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Veraldi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Flasarová, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Ransdorf, Remek, Strož, Uca, Wurtz, Zimmer

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bonsignore, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gutiérrez-Cortines, Gyürk, Handzlik, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Koch, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Stauner, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes- Carpegna, Varvitsiotis, Ventre, Vidal-Quadras, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wortmann- Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, Madeira, Maňka, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pittella, Poignant, Prets, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Segelström, Sousa Pinto, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn- Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jill, Flautre, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Horáček, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Ždanoka

Contrari: 51

GUE/NGL: de Brún, Holm, Liotard, Manolakou, Pflüger, Seppänen, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Wagenknecht

IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Sinnott, Wise

NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Helmer, Mote, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Beazley, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Elles, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Jackson, Kamall, Kirkhope, McMillan-Scott, Nicholson, Parish, Purvis, Stevenson, Van Orden, Wohlin

Astensioni: 22

IND/DEM: Coûteaux, Grabowski, Pęk, Rogalski, Tomczak, Zapałowski, Železný

NI: Borghezio, Gobbo

PPE-DE: Szájer

PSE: Cashman, Corbett, Honeyball, Howitt, Hughes, McAvan, Martin David, Simpson, Titley, Willmott

UEN: Camre

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Martin Schulz, Poul Nyrup Rasmussen

19.   Relazione Bauer A6-0368/2006

Emendamento 25

Favorevoli: 299

ALDE: Bowles, Budreikaitė, Busk, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, Duff, Gentvilas, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Kułakowski, Lax, Lynne, Maaten, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Ries, Savi, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Kaufmann, Liotard, Pflüger, Uca, Wagenknecht, Zimmer

IND/DEM: Železný

NI: Baco, Battilocchio, Belohorská, Helmer, Martin Hans-Peter, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Bowis, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, Lulling, McMillan-Scott, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Spautz, Stevenson, Strejček, Stubb, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec

PSE: Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Beglitis, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Cashman, De Keyser, El Khadraoui, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Elisa, Gebhardt, Golik, Gomes, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Honeyball, Howitt, Jöns, Kindermann, Koterec, Krehl, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, Mastenbroek, Matsouka, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Piecyk, Pittella, Prets, Rothe, Rouček, Sacconi, Scheele, Simpson, Stockmann, Szejna, Tabajdi, Tzampazi, Van Lancker, Vincenzi, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Willmott

UEN: Aylward, Crowley, Ó Neachtain, Ryan

Verts/ALE: Cramer, Evans Jill, Flautre, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schroedter, Smith, Staes, Turmes

Contrari: 178

ALDE: Attwooll, Beaupuy, Carlshamre, Cavada, De Sarnez, Drčar Murko, Ek, Griesbeck, Harkin, Kacin, Lehideux, Losco, Mohácsi, Onyszkiewicz, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Sbarbati, Schmidt Olle, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Veraldi, Virrankoski

GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kohlíček, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Wurtz

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski

NI: Allister, Borghezio, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Cederschiöld, Coveney, Demetriou, Descamps, De Veyrac, Fjellner, Fontaine, Gaubert, Grossetête, Guellec, Higgins, Hökmark, Ibrisagic, Kauppi, McGuinness, Mitchell, Panayotopoulos-Cassiotou, Seeberg, Sudre, Wohlin

PSE: Andersson, Arif, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Berès, Bono, Bourzai, Carnero González, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Correia, De Rossa, Désir, Díez González, Douay, Estrela, Ferreira Anne, Fruteau, García Pérez, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Jørgensen, Kósáné Kovács, Kuc, Laignel, Madeira, Maňka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Myller, Paasilinna, Pahor, Poignant, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Roure, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Schulz, Segelström, Swoboda, Thomsen, Trautmann, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Westlund, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Podkański, Poli Bortone, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Auken, Bennahmias, Harms, Lipietz, Lucas, Özdemir, Schlyter, Schmidt rithjof, Voggenhuber,Ždanoka

Astensioni: 19

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

PPE-DE: Ventre

PSE: Geringer de Oedenberg, Grech, Guy-Quint, Hänsch, Hazan, Muscat, Titley

Verts/ALE: Aubert, Beer, Breyer, van Buitenen, Lichtenberger

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Elisa Ferreira, Jamila Madeira, Hélène Flautre,

Contrari: John Attard-Montalto, Henri Weber

20.   Relazione Bauer A6-0368/2006

Emendamento 23

Favorevoli: 283

ALDE: Bowles, Budreikaitė, Busk, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, Duff, Gentvilas, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Karim, Kułakowski, Lax, Lynne, Maaten, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts- Uyttebroeck, Ries, Riis-Jørgensen, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Kaufmann, Liotard, Pflüger, Uca, Wagenknecht, Zimmer

NI: Baco, Belohorská, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Bowis, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Descamps, Deß, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sonik, Spautz, Stevenson, Strejček, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà

PSE: Arnaoutakis, Attard-Montalto, Beglitis, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bozkurt, Busquin, Cashman, Corbett, De Keyser, De Rossa, Désir, Ettl, Falbr, Fava, Ferreira Elisa, Gebhardt, Golik, Gomes, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Kindermann, Krehl, Lambrinidis, Leichtfried, Locatelli, Madeira,Mastenbroek, Matsouka, Napoletano, Occhetto, Piecyk, Pittella, Prets, Rothe, Sacconi, Scheele, Stockmann, Van Lancker, Vincenzi

UEN: Crowley, Ó Neachtain

Verts/ALE: Cramer, Evans Jill, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes

Contrari: 113

ALDE: Attwooll, Beaupuy, Carlshamre, Cavada, De Sarnez, Drčar Murko, Ek, Griesbeck, Harkin, Jäätteenmäki, Juknevičienė, Kacin, Lehideux, Losco, Mohácsi, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Sbarbati, Schmidt Olle, Susta, Szent-Iványi, Toia, Veraldi, Virrankoski

GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Holm, Kohlíček, Manolakou, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Wurtz

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski

NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Cederschiöld, Coveney, Demetriou, De Veyrac, Fjellner, Grossetête, Higgins, Hökmark, Kauppi, Marques, Mitchell, Panayotopoulos-Cassiotou, Seeberg, Wohlin

PSE: Chiesa, Christensen, De Vits, Estrela, Jørgensen, Kósáné Kovács, Koterec, Kuc, Myller, Riera Madurell, Sakalas, dos Santos, Schaldemose, Thomsen

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Poli Bortone, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Auken, Bennahmias, Breyer, Flautre, Lipietz, Lucas, Schlyter, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 89

ALDE: Takkula

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

NI: Battilocchio

PPE-DE: Deva, Posselt, Ventre

PSE: Andersson, Arif, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Berès, Bono, Bourzai, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Castex, Cercas, Correia, Douay, El Khadraoui, Fernandes, Ferreira Anne, Fruteau, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Grabowska, Grech, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Harangozó, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Jöns, Laignel, Leinen, Lienemann, McAvan, Maňka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Poignant, Rasmussen, Reynaud, Rosati, Rouček, Roure, Salinas García, Sánchez Presedo, Savary, Schapira, Schulz, Segelström, Simpson, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Titley, Trautmann, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

Verts/ALE: Aubert, van Buitenen, Lichtenberger

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: Othmar Karas, John Attard-Montalto,

Contrari: Mairead McGuinness

21.   Relazione Bauer A6-0368/2006

Emendamento 24

Favorevoli: 246

ALDE: Bowles, Budreikaitė, Busk, Chatzimarkakis, Davies, Deprez, Duff, Gentvilas, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Karim, Kułakowski, Lax, Lynne, Maaten, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Neyts- Uyttebroeck, Ries, Riis-Jørgensen, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Kaufmann, Meyer Pleite, Pflüger, Strož, Uca, Wagenknecht, Zimmer

NI: Claeys, Dillen, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Mussolini, Romagnoli, Schenardi

PPE-DE: Albertini, Atkins, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Bowis, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Cabrnoch, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chichester, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, Gargani, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Ouzký, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sonik, Spautz, Stevenson, Strejček, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà

PSE: Attard-Montalto, van den Berg, Berman, Bozkurt, De Keyser, Gebhardt, Gröner, Mastenbroek, Piecyk, Tabajdi

UEN: Crowley, Ó Neachtain

Verts/ALE: Cramer, Evans Jill, Hammerstein Mintz, Harms, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Smith, Staes, Turmes

Contrari: 209

ALDE: Attwooll, Beaupuy, Carlshamre, Cavada, De Sarnez, Drčar Murko, Ek, Griesbeck, Harkin, Jäätteenmäki, Juknevičienė, Kacin, Lehideux, Losco, Mohácsi, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Sbarbati, Schmidt Olle, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Virrankoski

GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Holm, Manolakou, Maštálka, Ransdorf, Remek, Seppänen, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Wurtz

IND/DEM: Bonde, Goudin, Grabowski, Lundgren, Pęk, Rogalski, Sinnott, Tomczak, Zapałowski

NI: Allister, Battilocchio, Chruszcz, Giertych, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Cederschiöld, Coveney, Demetriou, De Veyrac, Fjellner, Grossetête, Higgins, Hökmark, Kauppi, Mitchell, Seeberg, Stubb, Wohlin

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Ayala Sender, Badia i Cutchet, Beglitis, Berger, Bösch, Bono, Bourzai, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Castex, Cercas, Chiesa, Christensen, Corbett, Correia, De Rossa, Désir, De Vits, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Golik, Grabowska, Grech, Groote, Gruber, Guy-Quint, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Herczog, Honeyball, Howitt, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Laignel, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Lienemann, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Occhetto, Paasilinna, Pahor, Pittella, Poignant, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Simpson, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tarabella, Thomsen, Titley, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Poli Bortone, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Auken, Bennahmias, Breyer, Flautre, Lipietz, Lucas, Schlyter, Schmidt Frithjof, Ždanoka

Astensioni: 19

GUE/NGL: Henin, Liotard

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise

NI: Belohorská

PPE-DE: Posselt, Ventre

PSE: Gurmai, Hänsch, Mikko, Wiersma

Verts/ALE: Aubert, van Buitenen, Lichtenberger, Voggenhuber

Correzioni e intenzioni di voto

Favorevoli: John Attard-Montalto

Contrari: Mairead McGuinness

22.   Relazione Herrero-Tejedor A6-0365/2006

Paragrafo 13

Favorevoli: 328

ALDE: Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Chatzimarkakis, Deprez, Drčar Murko, Duff, Ek, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Karim, Kułakowski, Lax, Lynne, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Veraldi, Virrankoski

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Flasarová, Kohlíček, Maštálka, Papadimoulis, Ransdorf, Strož, Zimmer

NI: Battilocchio, Belohorská, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Bowis, Braghetto, Brejc, Brepoels, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Gräßle, Grossetête, Gyürk, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Lechner, Lehne, Liese, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Martens, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Posselt, Queiró, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Sonik, Spautz, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varvitsiotis, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec

PSE: Andersson, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cercas, Chiesa, Corbett, Correia, De Keyser, De Rossa, De Vits, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gomes, Grabowska, Gröner, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hamon, Harangozó, Hasse Ferreira, Hazan, Hedkvist Petersen, Herczog, Jöns, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Locatelli, Madeira, Maňka, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Moreno Sánchez, Muscat, Napoletano, Paasilinna, Pahor, Poignant, Prets, Rasmussen, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tarabella, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Walter, Weber Henri, Westlund, Wiersma, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Crowley, Pirilli, Poli Bortone

Verts/ALE: Aubert, Breyer, Cramer, Evans Jill, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt Frithjof, Schroedter, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 63

ALDE: Cavada

GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Henin, Holm, Liotard, Manolakou, Seppänen, Svensson, Toussas

IND/DEM: Bonde, Clark, Goudin, Lundgren, Pęk, Sinnott, Tomczak, Wise

NI: Allister, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Martin Hans-Peter, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Stevenson, Strejček, Tannock, Ventre, Vlasák, Wohlin

PSE: Falbr, Occhetto, Tabajdi

UEN: Bielan, Camre, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Janowski, Libicki, Rutowicz, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Schlyter, Smith

Astensioni: 17

GUE/NGL: Meyer Pleite, Pflüger, Remek, Triantaphyllides, Wagenknecht, Wurtz

NI: Baco

PSE: Cashman, Hedh, Honeyball, Howitt, McAvan, Simpson, Titley, Willmott

Verts/ALE: van Buitenen, Lucas

Correzioni e intenzioni di voto

Contrari: Tobias Pflüger, Sahra Wagenknecht

23.   Relazione Herrero-Tejedor A6-0365/2006

Paragrafo 53

Favorevoli: 330

ALDE: Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Chatzimarkakis, Deprez, Drčar Murko, Duff, Ek, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Juknevičienė, Karim, Kułakowski, Lax, Lynne, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Sbarbati, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Veraldi, Virrankoski

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Maštálka, Meyer Pleite, Papadimoulis, Ransdorf, Remek, Wurtz, Zimmer

NI: Battilocchio, Belohorská, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Bowis, Braghetto, Brejc, Brepoels, Brok, Busuttil, Casa, Casini, Caspary, Castiglione, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Gräßle, Grossetête, Gyürk, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Jackson, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Liese, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Posselt, Queiró, Radwan, Roithová, Rübig, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Sonik, Spautz, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varvitsiotis, Ventre, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wortmann-Kool, Zappalà, Zieleniec

PSE: Andersson, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Badia i Cutchet, Beglitis, van den Berg, Berger, Berlinguer, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cashman, Cercas, Chiesa, Corbett, Correia, De Keyser, De Rossa, De Vits, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Golik, Gomes, Grabowska, Gröner, Gurmai, Guy-Quint, Hamon, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Honeyball, Jöns, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Kuc, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, McAvan, Madeira, Maňka, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Muscat, Napoletano, Paasilinna, Pahor, Poignant, Prets, Rasmussen, Rosati, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schulz, Segelström, Simpson, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Thomsen, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Walter, Weber Henri, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Janowski, Libicki, Pirilli, Poli Bortone, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Breyer, Cramer, Evans Jill, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 48

GUE/NGL: Holm, Liotard, Manolakou, Seppänen, Svensson, Toussas

IND/DEM: Bonde, Clark, Goudin, Lundgren, Sinnott, Tomczak, Wise

NI: Allister, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Martin Hans-Peter, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Cabrnoch, Cederschiöld, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Fjellner, Harbour, Hökmark, Kamall, Nicholson, Ouzký, Parish, Purvis, Stevenson, Strejček, Tannock, Vlasák, von Wogau

PSE: Locatelli

UEN: Camre

Verts/ALE: Schlyter

Astensioni: 7

GUE/NGL: de Brún, Pflüger, Triantaphyllides, Wagenknecht

IND/DEM: Pęk

NI: Baco

PPE-DE: Reul

24.   Relazione Herrero-Tejedor A6-0365/2006

Risoluzione

Favorevoli: 285

ALDE: Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Cavada, Chatzimarkakis, Deprez, Drčar Murko, Duff, Ek, Gentvilas, Griesbeck, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kułakowski, Lax, Lynne, Maaten, Matsakis, Mohácsi, Mulder, Ortuondo Larrea, Oviir, Piskorski, Prodi, Resetarits, Ries, Schmidt Olle, Schuth, Staniszewska, Sterckx, Susta, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Veraldi, Virrankoski

GUE/NGL: Agnoletto, Aita, Catania, Strož, Zimmer

NI: Battilocchio, Belohorská, Mussolini

PPE-DE: Albertini, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Bonsignore, Bowis, Braghetto, Busuttil, Casini, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, De Blasio, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Doorn, Duka-Zólyomi, Ebner, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fraga Estévez, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, Gaubert, Gauzès, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Gräßle, Grossetête, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Jackson, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kauppi, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kratsa-Tsagaropoulou, Landsbergis, Langen, Langendries, Lehne, Liese, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Martens, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Novak, Oomen-Ruijten, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pleštinská, Podestà, Poettering, Posselt, Purvis, Queiró, Radwan, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Spautz, Sudre, Szájer, Tajani, Thyssen, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varvitsiotis, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zieleniec

PSE: Andersson, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Badia i Cutchet, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bozkurt, Bullmann, Carnero González, Cashman, Cercas, Chiesa, Corbett, Correia, De Keyser, De Rossa, El Khadraoui, Ettl, Falbr, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Fruteau, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Golik, Gomes, Gröner, Gurmai, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Hazan, Hedkvist Petersen, Honeyball, Howitt, Kindermann, Koterec, Kuc, Lambrinidis, Leichtfried, Leinen, Locatelli, Madeira, Maňka, Matsouka, Miguélez Ramos, Muscat, Napoletano, Paasilinna, Poignant, Prets, Rasmussen, Rosati, Rothe, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schaldemose, Scheele, Segelström, Simpson, Stockmann, Swoboda, Tarabella, Titley, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Walter, Weber Henri, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García

UEN: Crowley, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Janowski, Libicki, Pirilli, Rutowicz, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Breyer, Cramer, Evans Jill, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt Frithjof, Schroedter, Smith, Staes, Turmes

Contrari: 54

GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Henin, Holm, Kohlíček, Liotard, Manolakou, Meyer Pleite, Pflüger, Ransdorf, Seppänen, Svensson, Toussas, Triantaphyllides, Wagenknecht

IND/DEM: Bonde, Clark, Goudin, Lundgren, Pęk, Sinnott, Tomczak, Wise

NI: Allister, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Martin Hans-Peter, Romagnoli, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Cabrnoch, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Kamall, Nicholson, Ouzký, Parish, Reul, Roithová, Stevenson, Strejček, Tannock, Vlasák

UEN: Camre

Verts/ALE: Schlyter

Astensioni: 6

GUE/NGL: Flasarová, Remek, Wurtz

NI: Baco

PPE-DE: Ventre

Verts/ALE: Lucas

25.   Risoluzione comune B6-0595/2006 — Bangladesh

Paragrafo 11

Favorevoli: 27

ALDE: Bowles, Jensen, Matsakis, Schuth

GUE/NGL: Kohlíček, Pflüger, Strož

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Wojciechowski Bernard Piotr

PSE: Arnaoutakis, De Vits, Ettl, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gomes, Kindermann, Kuc, Pinior, Prets, Sakalas

UEN: Bielan, Czarnecki Ryszard, Libicki

Verts/ALE: Breyer, Onesta, Schlyter

Contrari: 32

PPE-DE: Bauer, Bowis, Caspary, Chichester, Daul, De Blasio, Deß, Deva, Duka-Zólyomi, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Mann Thomas, Mavrommatis, Ouzký, Panayotopoulos-Cassiotou, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Sonik, Stevenson, Sudre, Tannock, Wieland, Zaleski

Astensioni: 1

UEN: Rutowicz

26.   Risoluzione comune B6-0595/2006 — Bangladesh

Emendamento 1

Favorevoli: 24

ALDE: Bowles, Jensen, Matsakis, Schuth

GUE/NGL: Kohlíček, Pflüger, Strož

IND/DEM: Bonde, Sinnott

PSE: Arnaoutakis, De Vits, Ettl, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gomes, Kindermann, Kuc, Medina Ortega, Pinior, Prets, Sakalas

Verts/ALE: Breyer, Onesta, Schlyter

Contrari: 34

PPE-DE: Bauer, Bowis, Caspary, Chichester, Daul, De Blasio, Deß, Deva, Duka-Zólyomi, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kratsa-Tsagaropoulou, Mann Thomas, Mavrommatis, Ouzký, Panayotopoulos-Cassiotou, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Sonik, Stevenson, Sudre, Tannock, Wieland, Zaleski

UEN: Czarnecki Ryszard

Astensioni: 4

NI: Wojciechowski Bernard Piotr

UEN: Bielan, Libicki, Rutowicz

27.   Risoluzione comune B6-0595/2006 — Bangladesh

Considerando H

Favorevoli: 27

ALDE: Bowles, Jensen, Matsakis, Schuth

GUE/NGL: Kohlíček, Pflüger, Strož

IND/DEM: Bonde

NI: Wojciechowski Bernard Piotr

PSE: Arnaoutakis, De Vits, Ettl, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Golik, Gomes, Kindermann, Kuc, Medina Ortega, Pinior, Prets, Sakalas

UEN: Bielan, Libicki

Verts/ALE: Breyer, Onesta, Schlyter

Contrari: 36

IND/DEM: Sinnott

PPE-DE: Bauer, Bowis, Caspary, Chichester, Daul, De Blasio, Deß, Deva, Duka-Zólyomi, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kratsa-Tsagaropoulou, Mann Thomas, Mavrommatis, Ouzký, Panayotopoulos-Cassiotou, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Sonik, Stevenson, Sudre, Tannock, Wieland, Zaleski

UEN: Czarnecki Ryszard, Rutowicz

28.   Risoluzione comune B6-0595/2006 — Bangladesh

Risoluzione

Favorevoli: 60

ALDE: Bowles, Jensen, Matsakis, Schuth

GUE/NGL: Kohlíček, Strož

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Bauer, Bowis, Caspary, Chichester, Daul, De Blasio, Deß, Duka-Zólyomi, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kratsa-Tsagaropoulou, Mann Thomas, Mavrommatis, Ouzký, Panayotopoulos-Cassiotou, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Sonik, Stevenson, Sudre, Tannock, Wieland, Zaleski

PSE: Arnaoutakis, De Vits, Ettl, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Golik, Gomes, Kindermann, Kuc, Medina Ortega, Pinior, Prets, Sakalas

UEN: Bielan, Czarnecki Ryszard, Libicki, Rutowicz

Verts/ALE: Onesta, Schlyter

Contrari: 1

PPE-DE: Deva

Astensioni: 1

GUE/NGL: Pflüger

29.   Risoluzione comune B6-0597/2006 — Iran

Risoluzione

Favorevoli: 60

ALDE: Bowles, Jensen, Matsakis, Schuth

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Bauer, Bowis, Caspary, Chichester, Daul, De Blasio, Deß, Deva, Duka-Zólyomi, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kratsa-Tsagaropoulou, Mann Thomas, Mavrommatis, Ouzký, Panayotopoulos-Cassiotou, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Sonik, Stevenson, Sudre, Tannock, Wieland, Zaleski

PSE: Arnaoutakis, De Vits, Ettl, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Golik, Gomes, Kindermann, Kuc, Medina Ortega, Pinior, Prets, Sakalas

UEN: Bielan, Czarnecki Ryszard, Libicki, Rutowicz

Verts/ALE: Breyer, Onesta, Schlyter

Astensioni: 3

GUE/NGL: Kohlíček, Pflüger, Strož


TESTI APPROVATI

 

P6_TA(2006)0491

Accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania (COM(2006)0506 — C6-0334/2006 — 2006/0168(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta di regolamento del Consiglio (COM(2006)0506) (1),

visto il progetto di accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania,

visto l'articolo 37 in combinato disposto con l'articolo 300, paragrafo 2, del trattato CE,

visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0334/2006),

visti l'articolo 51, l'articolo 83, paragrafo 7, e l'articolo 134 del suo regolamento;

1.

approva la conclusione dell'accordo;

2.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica islamica di Mauritania.


(1)  Non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2006)0492

Situazione a Gaza

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione nella Striscia di Gaza

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sul Medio Oriente, in particolare quelle del 2 febbraio 2006, sulle elezioni palestinesi e la situazione a Gerusalemme Est (1), del 1o giugno 2006, sulla crisi umanitaria nei territori palestinesi e sul ruolo dell'Unione europea (2), e del 7 settembre 2006, sulla situazione in Medio Oriente (3),

viste le risoluzioni 242(1967) e 338(1973) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,

vista la «Roadmap for Peace» (tabella di marcia per la pace) del Quartetto del 30 aprile 2003,

viste le conclusioni del Consiglio Affari generali e relazioni esterne del 15 settembre 2006, del 16 e 17 ottobre 2006 e del 13 novembre 2006,

visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.

considerando che, dal giugno 2006, le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza hanno provocato oltre 350 morti, fra cui molti civili, e che l'attacco israeliano a Beit Hanun dell'8 novembre 2006 è costato la vita a 19 palestinesi, per la maggior parte bambini e donne,

B.

esprimendo profonda preoccupazione dinanzi alle dimensioni catastrofiche ormai raggiunte dalla crisi umanitaria, a seguito della massiccia distruzione di infrastrutture pubbliche e abitazioni private, delle interruzioni nel funzionamento di ospedali, cliniche e scuole, dell'accesso negato alle risorse idriche e alimentari e all'elettricità, della distruzione di terreni agricoli e del blocco totale della Striscia di Gaza,

C.

considerando che gli attacchi aventi come bersaglio diretto beni civili e gli attacchi sproporzionati o indiscriminati contro la popolazione civile costituiscono una violazione flagrante dei diritti fondamentali quali definiti dal diritto internazionale e dalle convenzioni di Ginevra,

D.

considerando che il Primo ministro israeliano Ehud Olmert ha espresso il proprio dolore e cordoglio per quello che ha definito il risultato di un «errore tecnico» a Beit Hanum l'8 novembre 2006 e che l'esercito israeliano ha deciso di avviare un'inchiesta interna,

E.

considerando che il diritto di uno Stato all'autodifesa non può giustificare l'uso sproporzionato e indiscriminato della forza e che il diritto internazionale umanitario vieta rigorosamente gli attacchi contro la popolazione civile,

F.

considerando che la nuova ondata di violenza rischia di compromettere gli sforzi compiuti dall'Autorità nazionale palestinese per formare un nuovo governo palestinese di unità nazionale,

G.

considerando che la comunità internazionale e l'Unione europea forniscono un consistente sostegno agli sforzi volti a risolvere la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, in particolare nel quadro del meccanismo internazionale temporaneo (TIM, Temporary International Mechanism), ma che tale assistenza non può far fronte a tutti i bisogni,

H.

dichiarandosi estremamente preoccupato per le implicazioni della recente nomina di Avigdor Lieberman a vice Primo ministro di Israele,

I.

considerando che, dal punto di vista politico e diplomatico, il processo di pace in Medio Oriente si trova in una situazione di stallo, sebbene una soluzione globale e duratura del conflitto israelo-palestinese sia indispensabile per instaurare la pace e garantire la sicurezza nell'intera regione,

J.

considerando che, in quanto membro del Quartetto (che comprende altresì le Nazioni Unite, gli Stati Uniti e la Russia), l'Unione europea ha una responsabilità particolare per la pace e la sicurezza in una regione vicina all'Europa quale è il Medio Oriente, e che è pertanto necessario migliorare gli strumenti e i metodi per il coordinamento della politica estera e di sicurezza comune (PESC), anche adottando una posizione comune nel quadro della PESC sulla base degli articoli 15 e 16 del trattato sull'Unione europea;

1.

esprime le sue più sentite condoglianze e la sua solidarietà alle famiglie delle vittime del recente bombardamento a Beit Hanun e a tutte le altre vittime innocenti;

2.

si dichiara profondamente indignato per le operazioni militari israeliane a Beit Hanun e nella Striscia di Gaza e condanna l'uso di misure sproporzionate da parte dell'esercito di Israele, che compromette qualsiasi tentativo di avviare il processo di pace;

3.

invita il governo israeliano a cessare senza indugi le sue operazioni militari nella Striscia di Gaza e ribadisce che non vi è soluzione militare al conflitto israelo-palestinese;

4.

invita le milizie palestinesi a porre fine al lancio indiscriminato di razzi sul territorio israeliano, che hanno quale obiettivo deliberato la popolazione civile, a rispettare la tregua e ad astenersi da un'ulteriore escalation del conflitto e condanna il recente attacco a Sderot e l'uccisione di civili israeliani innocenti;

5.

esprime profonda preoccupazione per le possibili gravi conseguenze dell'attuale crisi, compresi ulteriori attacchi militari e terroristici, suscettibili di compromettere la fragile situazione politica dell'intera regione;

6.

prende atto del fatto che il veto degli USA ha bloccato un progetto di risoluzione sulla Striscia di Gaza in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e deplora l'assenza di una posizione chiara e forte della comunità internazionale sulla crisi in atto;

7.

invita il governo statunitense a riconsiderare il suo ruolo in seno al Quartetto e nel conflitto israelo-palestinese al fine di appoggiare la fine delle violenze e l'avvio di un nuovo ed autentico dialogo tra le parti;

8.

invita il Consiglio e gli Stati membri ad adottare una posizione comune, a norma dell'articolo 15 del trattato sull'Unione europea, onde procedere a una valutazione appropriata della situazione in atto e a farsi promotori di un serio tentativo volto ad arrestare la violenza e a portare le parti interessate al tavolo dei negoziati;

9.

invita il Quartetto a intervenire con urgenza per la ripresa dei negoziati con e tra le parti interessate e per la piena attuazione di tutti gli elementi della Roadmap; dichiara ancora una volta, in questo momento particolare, che sarà possibile trovare una soluzione al conflitto in Medio Oriente solo negoziando un accordo di pace fermo e definitivo come quello previsto nella Tabella di marcia, senza condizioni preliminari, basato sull'esistenza di due Stati democratici, sovrani e funzionanti, che vivano pacificamente l'uno accanto all'altro, entro confini sicuri e internazionalmente riconosciuti; dichiara altresì che le erdite costanti di vite umane tra la popolazione civile sono intollerabili;

10.

ribadisce quanto già suggerito, e cioè che la presenza di una forza multinazionale in Libano potrebbe essere considerata quale esempio e modello da seguire nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, per proteggere la popolazione civile di entrambe le parti; invita nel contempo il Consiglio a varare un'iniziativa che permetta l'invio di osservatori militari internazionali nella Striscia di Gaza e chiede a tutte le parti di sostenere detta proposta cooperando pienamente;

11.

invita il Consiglio a convocare con urgenza il Consiglio di associazione UE-Israele per esprimere la posizione dell'Unione europea dopo le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, con particolare riguardo al pieno rispetto dell'articolo 2 dell'Accordo di associazione UE-Israele (4);

12.

invita il Consiglio a rivolgersi al nuovo governo palestinese di unità nazionale, nel quadro dell'Accordo interinale di associazione UE-Palestina (5), per affrontare la questione della violenza e della sicurezza;

13.

sottolinea che i diritti umani devono essere pienamente rispettati e che occorre far cessare immediatamente le violazioni del diritto umanitario internazionale nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania;

14.

appoggia la dichiarazione della Presidenza dell'UE, che sollecita il governo israeliano a porre fine a tutte le attività provocatorie nei territori palestinesi, incluse la costruzione di colonie e del muro di separazione, le operazioni militari indiscriminate e la demolizione di abitazioni palestinesi;

15.

invita la Commissione e gli Stati membri a fornire assistenza medica supplementare agli ospedali palestinesi, in particolare nella Striscia di Gaza;

16.

si compiace dell'accordo raggiunto dal Presidente dell'Autorità palestinese per promuovere un dialogo nazionale tra i partiti politici palestinesi e della nomina di un nuovo Primo ministro palestinese incaricato di formare un nuovo governo palestinese, che dovrebbe fungere da partner negoziale della comunità internazionale; ritiene che tutto ciò potrebbe portare alla ripresa dell'aiuto economico all'Autorità palestinese;

17.

invita il Consiglio e la Commissione a continuare a garantire, unitamente alla comunità internazionale, l'assistenza umanitaria fondamentale al popolo palestinese; chiede che il TIM sia potenziato ed esteso in termini di durata e di risorse; invita il governo israeliano a riprendere con urgenza il trasferimento delle entrate tributarie e doganali palestinesi trattenute;

18.

invita Israele a revocare il blocco economico nella Striscia di Gaza, ad agevolare gli scambi commerciali tra i territori palestinesi, Israele e il mondo intero, a promuovere lo sviluppo economico nella Striscia di Gaza — a vantaggio sia del popolo palestinese che di quello israeliano — e a consentire la circolazione delle persone a Rafah, nel rispetto dell'accordo in materia di circolazione e accesso e della missione dell'UE di assistenza alle frontiere, nonché a Karni e in altri punti di attraversamento della frontiera nella Striscia di Gaza; invita l'Unione europea ad assumersi pienamente le proprie responsabilità per l'applicazione di detto accordo;

19.

ribadisce l'appello per l'immediata liberazione dei ministri e dei membri degli organi legislativi palestinesi sotto custodia israeliana nonché del soldato israeliano rapito;

20.

invita il Consiglio a compiere ogni sforzo possibile per convocare una conferenza di pace internazionale — sul modello della Conferenza di Madrid del 1991 — al fine di pervenire a una soluzione globale, duratura e sostenibile dei problemi della regione, sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e ritiene che un approccio unilaterale di una o dell'altra parte interessata debba essere respinto;

21.

ritiene essenziale in tale contesto il coinvolgimento della Lega degli Stati arabi; considera quali importanti contributi ai negoziati, di cui si deve debitamente tenere conto, il «piano di Beirut» del 2002 della Lega, nonché l'iniziativa di Ginevra del 2003;

22.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Alto rappresentante per la PESC, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Autorità palestinese, al Consiglio legislativo palestinese, alla Knesset e al governo di Israele, ai governi e ai parlamenti di Stati Uniti e Federazione russa nonché al Segretario generale della Lega degli Stati arabi.


(1)  Testi approvati, P6_TA(2006)0041.

(2)  Testi approvati, P6_TA(2006)0237.

(3)  Testi approvati, P6_TA(2006)0348.

(4)  GU L 147 del 21.6.2000, pag. 3.

(5)  GU L 187 del 16.7.1997, pag. 1.

P6_TA(2006)0493

Convenzione sull'interdizione delle armi biologiche e tossiniche (BTWC), bombe a grappolo e armi convenzionali

Risoluzione del Parlamento europeo sulla Convenzione sull'interdizione delle armi biologiche e tossiniche (BTWC), le munizioni a grappolo e le armi convenzionali

Il Parlamento europeo,

vista la Terza conferenza di revisione della Convenzione del 1980 su talune armi convenzionali (CCW), che si svolge a Ginevra dal 7 al 17 novembre 2006,

vista la Sesta conferenza di revisione della Convenzione del 1972 sulle armi biologiche e tossiniche (BTWC), che si terrà a Ginevra dal 20 novembre all'8 dicembre 2006,

vista l'azione comune del Consiglio 2006/184/CFSP, del 27 febbraio 2006, a sostegno della Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche, nel quadro della strategia della UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa (1), che ha l'obiettivo di promuovere l'applicazione universale della BTWC e di sostenerne l'attuazione da parte degli Stati aderenti onde garantire che questi recepiscano gli obblighi internazionali della Convenzione nei loro ordinamenti nazionali e nei loro provvedimenti amministrativi,

visto il piano d'azione riguardante la BTWC convenuto dall'Unione europea parallelamente all'azione comune, nel quale gli Stati membri si sono impegnati a presentare alle Nazioni Unite i risultati delle misure miranti a rafforzare la fiducia e al Segretario generale delle Nazioni Unite gli elenchi dei pertinenti esperti e laboratori, per facilitare eventuali indagini sul presunto uso di armi chimiche e biologiche,

vista la posizione comune del Consiglio 2006/242/CFSP, del 20 marzo 2006, riguardante la conferenza di revisione del 2006 della BTWC (2), che si prefigge l'obiettivo di rafforzare ulteriormente la Convenzione e di promuovere un esito positivo della Sesta conferenza di revisione,

viste la strategia dell'UE in materia di sicurezza contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa e i relativi vettori, adottata in occasione del Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre 2003, nonché la propria risoluzione del 17 novembre 2005 sulla non proliferazione di armi di distruzione di massa: un ruolo per il Parlamento europeo (3),

visto l'articolo 103, paragrafo 4, del proprio regolamento,

A.

considerando che la BTWC, aperta alla firma nel 1972 ed entrata in vigore nel 1975, è il primo trattato multilaterale in materia di disarmo che mette al bando un'intera categoria di armi, e che ad esso aderiscono attualmente 155 Stati, mentre altri 16 lo hanno sottoscritto, ma non ancora ratificato,

B.

considerando che la Sesta conferenza di revisione, che si svolgerà a Ginevra dal 20 novembre all'8 dicembre 2006, rappresenterà la prima occasione per gli Stati aderenti di esaminare il funzionamento della Convenzione dopo la Quinta conferenza di revisione, conclusasi nel 2002; che la conferenza offrirà a tali Stati l'opportunità di ribadire il loro impegno a favore del divieto totale delle armi biologiche e di affrontare eventuali problemi o lacune nel funzionamento della Convenzione,

C.

ricorda che la prima parte della Quinta conferenza di revisione si era chiusa con un fallimento, dovuto in larga misura al ritiro dell'Amministrazione statunitense dai negoziati sulla messa a punto di un meccanismo giuridicamente vincolante volto a rafforzare l'osservanza della Convenzione,

D.

considerando che, sebbene il numero dei paesi firmatari continui ad aumentare (nel gennaio 2006 i firmatari dell'accordo quadro introduttivo erano 100), la CCW è lungi dall'avere carattere universale e che il numero dei firmatari è notevolmente inferiore per quanto riguarda i cinque protocolli che contengono le disposizioni di attuazione della Convenzione;

1.

sottolinea che l'obiettivo dell'Unione europea dovrebbe essere quello di mettere a profitto il successo del regime BTWC, di rafforzare ulteriormente la Convenzione e di promuovere un esito positivo della Sesta conferenza di revisione;

2.

plaude all'incessante azione diplomatica condotta dal Consiglio e dalla Commissione per portare avanti le iniziative internazionali intese a rafforzare la BTWC e riconosce il ruolo dell'Unione europea nella promozione dello studio dell'ipotesi di ispezioni volontarie non vincolanti quali «misure di consolidamento della fiducia», come pure nel consolidamento delle normative nazionali in vista della conferenza di revisione;

3.

attribuisce pertanto grande importanza a una revisione approfondita e completa del funzionamento della BTWC nella prospettiva di individuare, esaminare e concordare le misure che devono essere adottate per rafforzarla ulteriormente;

4.

invita il Consiglio e gli Stati membri a promuovere l'adesione di tutti gli Stati alla BTWC, in particolare invitando tutti gli Stati che non ne sono parte ad aderirvi senza indugio e adoperandosi affinché il divieto delle armi biologiche e tossiniche sia dichiarato norma universalmente vincolante di diritto internazionale;

5.

incoraggia pertanto l'UE a sollevare la questione nelle assise transatlantiche, e in particolare in sede NATO, e a persuadere l'Amministrazione statunitense ad abbandonare il suo punto di vista unilaterale e a contribuire al rilancio e al potenziamento del quadro multilaterale;

6.

invita il Consiglio e la Commissione a promuovere la piena osservanza degli obblighi previsti dalla BTWC e, se necessario, il rafforzamento delle misure nazionali di attuazione, comprese le norme di diritto penale e il controllo dei microrganismi e delle tossine patogeni nel quadro della Convenzione;

7.

invita il Consiglio e gli Stati membri a contribuire al miglioramento dei meccanismi di verifica della conformità da parte degli Stati aderenti promuovendo gli sforzi intesi a migliorare la trasparenza grazie all'intensificazione dello scambio di informazioni tra gli Stati parte, in particolare individuando misure per valutare e migliorare la copertura geografica e l'utilità del meccanismo delle misure miranti a rafforzare la fiducia;

8.

invita il Consiglio e gli Stati membri a promuovere il rispetto degli obblighi previsti dalla risoluzione 1540 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare per eliminare il rischio che armi biologiche e tossiniche siano acquistate e utilizzate a scopi terroristici, compreso il possibile accesso di terroristi a materiali, attrezzature e conoscenze specialistiche che potrebbero essere utilizzati per la messa a punto e la produzione di armi biologiche e tossiniche;

9.

invita il Consiglio e gli Stati membri a promuovere l'esame dei lavori intrapresi sinora nell'ambito del programma intersessionale per il periodo dal 2003 al 2005 e le decisioni in merito al loro seguito, nonché gli sforzi intesi a discutere e promuovere un'intesa comune e un'azione efficace per quanto concerne in particolare: il rafforzamento delle capacità internazionali per far fronte a casi di presunto utilizzo di armi biologiche o tossiniche o di insorgenza sospetta di malattie, nonché per indagare su tali eventi e attenuarne gli effetti; il rafforzamento e l'estensione degli sforzi istituzionali compiuti a livello nazionale e internazionale e i meccanismi esistenti per il controllo, la rilevazione e la diagnosi delle malattie infettive che colpiscono gli esseri umani, gli animali e le piante e per la lotta contro tali malattie; il contenuto, la promulgazione e l'adozione di codici di condotta destinati agli scienziati nel settore inerente alla BTWC, in modo da migliorare la sensibilizzazione nei confronti della stessa e aiutare i soggetti interessati ad assolvere i loro obblighi giuridici, regolamentari e professionali e a rispettare i principi etici;

10.

invita il Consiglio e gli Stati membri a sostenere un ulteriore programma di lavoro intersessionale nel periodo fra la Sesta e la Settima conferenza di revisione, a individuare aree e procedure specifiche che possono essere migliorate nell'ambito di tale programma di lavoro e a sostenere la convocazione di una Settima conferenza di revisione della BTWC entro il 2011;

11.

invita l'UE e i suoi Stati membri ad adoperarsi intensamente per garantire che la portata del Protocollo III alla CCW sulle armi incendiarie venga estesa in modo da impedire che continui l'uso di granate al fosforo bianco contro bersagli militari e civili e da porre fine all'impiego di testate all'uranio (impoverito);

12.

si compiace del fatto che il Protocollo V della CCW sui residuati bellici esplosivi sia entrato in vigore il 12 novembre 2006 acquisendo pertanto valore giuridicamente vincolante a livello internazionale; sottolinea che ciò significa che gli Stati sono tenuti a bonificare il proprio territorio dagli ordigni inesplosi per ridurre il numero di vittime tra i civili all'indomani dei conflitti; sottolinea inoltre che il Protocollo obbliga le parti responsabili dei residuati a fornire assistenza nell'attività di bonifica, anche se il territorio interessato non è posto sotto il loro controllo; insiste sul fatto che il Protocollo si applica a tutti i tipi di ordigni inesplosi, incluse le munizioni a grappolo;

13.

è tuttavia convinto che un numero ben più elevato di Stati dovrebbe firmare e ratificare la CCW e i suoi cinque Protocolli; chiede al Consiglio e alla Commissione di adoperarsi al massimo affinché tutti gli Stati membri dell'Unione europea firmino e ratifichino il Protocollo e che tutti i paesi beneficiari dell'assistenza al disarmo facciano altrettanto, anche se non hanno ancora aderito alla CCW (ad esempio, il Libano);

14.

invita l'Unione europea e i suoi Stati membri, nell'attesa della stipula di una convenzione specifica in materia, a chiedere la creazione di un protocollo VI che vieti senza ambiguità la produzione, lo stoccaggio, il trasferimento e l'uso delle munizioni a grappolo, secondo lo spirito e l'obiettivo della Convenzione CCW, che prevede l'elaborazione di protocolli su armamenti specifici, qualora se ne presenti la necessità;

15.

si compiace in particolare in questo contesto della risposta positiva da parte di una coalizione di oltre 30 Stati (tra cui molti Stati membri UE: tra gli altri, il Belgio, la Svezia, la Germania, la Francia, l'Austria, la Danimarca, la Spagna e la Repubblica ceca) all'appello lanciato sia da Kofi Annan che da Jan Egeland all'inizio della Conferenza di riesame della CCW, perché vengano avviati senza indugio negoziati per la definizione di una convenzione esauriente ed efficace che vieti a livello mondiale le munizioni a grappolo, come è stato già fatto per le mine antipersona; invita l'UE e tutti gli Stati membri a sostenere questa iniziativa quanto più attivamente possibile;

16.

invita tutti gli Stati membri, il Consiglio e la Commissione a lavorare intensamente per garantire che, in un futuro prossimo, la Convenzione BWTC e la Convenzione CCW siano entrambe dotate di un segretariato permanente incaricato di sorvegliare la loro efficace applicazione, secondo il modello dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, creata a tale fine dalla Convenzione sulle armi chimiche;

17.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e parlamenti degli Stati membri e ai governi e parlamenti degli Stati parte della BTCW e della CCW nonché alle pertinenti ONG specializzate.


(1)  GU L 65 del 7.3.2006, pag. 51.

(2)  GU L 88 del 25.3.2006, pag. 65.

(3)  Testi adottati, P6_TA(2005)0439.

P6_TA(2006)0494

Strategia per la Dimensione settentrionale incentrata sull'area del Baltico

Risoluzione del Parlamento europeo su una strategia per la Dimensione settentrionale incentrata sull'area del Baltico (2006/2171(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 16 novembre 2005 sul futuro della Dimensione settentrionale (1),

viste le linee direttrici per la messa a punto di una dichiarazione politica e di un documento programmatico per la politica della Dimensione settentrionale a partire dal 2007, approvate dalla riunione ministeriale della Dimensione settentrionale tenutasi a Bruxelles il 21 novembre 2005,

vista la relazione annuale 2005 della Commissione sui progressi compiuti nell'attuazione del piano d'azione sulla Dimensione settentrionale, datata 2 giugno 2006 (SEC(2006)0729),

visto il secondo piano d'azione sulla Dimensione settentrionale (2004-2006) nella versione adottata dal Consiglio europeo svoltosi a Bruxelles il 16 e 17 ottobre 2003,

viste le conclusioni della presidenza del sesto vertice degli Stati baltici svoltosi a Reykjavik l'8 giugno 2006,

viste la risoluzione e la relazione del comitato consultivo dello Spazio economico europeo sul futuro della politica della Dimensione settentrionale, datate 25 giugno 2006,

visto il lavoro svolto dall'Intergruppo baltico in seno al Parlamento europeo,

vista la strategia comunitaria per la regione del Mar Baltico, approvata dall'Intergruppo baltico in seno al Parlamento europeo,

visti i lavori del Consiglio degli Stati del Mar Baltico e della Conferenza parlamentare del Mar Baltico,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (A6-0367/2006),

A.

considerando che la Dimensione settentrionale rappresenta un contesto assai vasto che copre tutte le regioni del Nord — le regioni del Mar Baltico e del Mare di Barents e l'Artico — e tutti gli ambiti di intervento politico, sia interni che esterni,

B.

considerando che la politica della Dimensione settentrionale è in grado di favorire la promozione della cooperazione regionale e transfrontaliera ai fini di un'ulteriore crescita economica e di individuare risposte congiunte alle sfide comuni, malgrado finora non sia stata capace di sfruttare pienamente queste sue potenzialità per affrontare le molteplici questioni che investono la regione,

C.

considerando che il Baltico è un'area di passaggio, storicamente importante, che unisce l'Occidente e l'Oriente e che, in quanto tale, dovrebbe stare al centro della nuova politica della Dimensione settentrionale,

D.

considerando che, a seguito dell'allargamento del 2004, il Baltico è quasi diventato un mare interno, un mare nostrum, dell'Unione europea e che una strategia incentrata sul Mar Baltico può contribuire notevolmente a rivalutare l'ambito delle attività connesse con la Dimensione settentrionale e riflettere in tal modo i cambiamenti intervenuti a seguito dell'allargamento,

E.

considerando che la strategia per il Mar Baltico potrebbe fornire un valido contributo al conseguimento di un miglior coordinamento tra gli organismi regionali che operano nella regione del Mar Baltico;

Finalità della presente risoluzione

1.

Attraverso la presente risoluzione mira a:

a)

sostenere la politica della Dimensione settentrionale definendo la regione del Baltico come una delle proprie aree prioritarie, promuovendo in tal modo una più profonda integrazione regionale nell'area del Baltico, che costituisce una parte vitale e dinamica di uno spazio economico e politico europeo più ampio; sottolinea al riguardo il proprio impegno continuo per le attività in altre regioni, più particolarmente la regione di Barents e quella artica, in collaborazione con i paesi partner Norvegia, Islanda e la Federazione russa;

b)

sfruttare al massimo le opportunità offerte dal dinamismo economico dell'area del Baltico e fare sistematicamente di questa regione una delle aree di maggior richiamo e più competitive del mondo;

c)

contribuire a migliorare la situazione ecologica della regione del Baltico, che è attualmente una delle zone marine più inquinate del mondo, a ridurre l'inquinamento e l'eutrofizzazione e a evitare ulteriori sversamenti di petrolio e di altre sostanze tossiche e pericolose;

Entro questo quadro, avanza le seguenti proposte:

2.

chiede alla Commissione di presentare una strategia dell'Unione europea per il Mar Baltico al fine di rafforzare il pilastro interno della Dimensione settentrionale, coprire orizzontalmente i vari aspetti della cooperazione regionale, promuovere le sinergie ed evitare il sovrapporsi di organismi e organizzazioni regionali; invita altresì la Commissione e gli Stati membri a rivedere le competenze delle loro amministrazioni in modo da consentire a queste ultime di adottare una strategia orizzontale in sede di elaborazione e attuazione delle politiche della Dimensione settentrionale;

3.

esprime il proprio sostegno ai lavori del Consiglio degli Stati del Mar Baltico; propone che ogni anno, prima del Consiglio europeo d'estate, si tenga un vertice del Mar Baltico; appoggia il lavoro della Conferenza parlamentare del Mar Baltico, della riunione annuale dei portavoce dei parlamenti nazionali della regione e dell'imminente Foro parlamentare della Dimensione settentrionale;

4.

sottolinea che la strategia per il Mar Baltico prevede sia misure che vanno attuate dall'Unione europea e dai suoi Stati membri da soli sia misure da attuare in collaborazione con la Federazione Russa;

5.

rammenta la necessità di istituire una vera e propria sede regionale della Banca europea per gli investimenti nella regione baltica;

6.

per conseguire l'obiettivo della trasparenza e della coerenza, chiede che venga istituita una specifica linea di bilancio dell'Unione europea relativa alla strategia per il Mar Baltico, possibilmente a titolo dello Strumento di vicinato e partenariato, integrando l'attuale finanziamento della Dimensione settentrionale da parte dell'Unione europea, degli Stati membri, dei Paesi terzi, della Banca europea di ricostruzione e sviluppo, della Banca europea per gli investimenti, della Banca nordica degli investimenti e di altri organismi; sottolinea la necessità di finanziare adeguatamente detta strategia attraverso tutte le pertinenti linee di bilancio, in modo da poter conseguire i suoi obiettivi;

7.

rileva che l'inquinamento del Mar Baltico è da ascrivere sia alla Federazione russa sia agli Stati membri; sottolinea che la tutela dell'ambiente marino, con particolare riferimento alla riduzione del fenomeno dell'eutrofizzazione, costituisce uno degli aspetti più importanti da considerare nel dare esecuzione ai programmi agricoli e strutturali dell'Unione nella regione; nota con soddisfazione il fatto che l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) abbia riconosciuto a quasi tutta la regione del Baltico lo status di area marittima particolarmente sensibile (PSSA); propone la creazione di una rete di zone marine e costiere protette, aventi un loro intrinseco valore e importanza ecologica;

8.

sottolinea che un grave incidente petrolifero, che dovesse verificarsi durante il trasporto o nelle fasi di prospezione e sfruttamento, potrebbe effettivamente eliminare quasi tutte le forme di vita marina nel Mar Baltico; chiede un maggior coordinamento per evitare tali incidenti e un accordo su un meccanismo comune teso a contrastarne eventualmente gli effetti; ritiene che le norme sulla classifica delle petroliere debbano tener conto delle condizioni esistenti nella regione, ad esempio, lo spessore del ghiaccio durante la stagione invernale;

9.

sottolinea la necessità di proteggere e rafforzare gli stock ittici della regione del Mar Baltico; invita Commissione a predisporre un piano generale per la conservazione e la ricostituzione degli stock di salmone selvatico nell'idrosistema del Mar Baltico, utilizzando tutti i fiumi di riproduzione;

10.

sottolinea la necessità di ridurre la dipendenza della regione dall'energia russa e incoraggia gli Stati membri della regione a esaminare la possibilità di creare un mercato comune dell'energia; invita la Commissione, gli Stati membri e i partner a promuovere progetti comuni riguardanti l'efficienza energetica e le risorse energetiche rinnovabili, alla luce delle potenzialità della regione sotto il profilo bioenergetico, e a incoraggiare l'impiego di biomassa e dell'energia solare, eolica e idrica; appoggia il lavoro della Cooperazione energetica della regione del Mar Baltico;

11.

chiede una strategia basata sull'equità e la corresponsabilità nell'attuazione delle politiche energetiche a livello nazionale, affinché le decisioni strategiche, quali ad esempio la costruzione di nuove reti energetiche, siano adottate previa consultazione dei partner tra gli Stati membri dell'Unione europea su cui tali decisioni potrebbero incidere;

12.

sottolinea che opportune valutazioni di impatto ambientale dovrebbero costituire un requisito indispensabile per tutti i progetti di infrastrutture connessi all'energia, al fine di garantire il rispetto delle norme internazionali di protezione ambientale; al riguardo chiede alla Federazione Russa di ratificare la Convenzione Espoo sulla valutazione di impatto ambientale in un contesto transfrontaliero;

13.

sottolinea l'importanza che vengano rispettati i principi riconosciuti a livello internazionale in materia di sviluppo sostenibile, buon governo, trasparenza e partecipazione, uguaglianza di genere, diritti delle minoranze e protezione delle popolazioni autoctone e che, in linea con la strategia di Lisbona, tutte le parti interessate adottino politiche economiche, occupazionali e sociali in grado di sviluppare sinergie;

14.

ribadisce che il Mar Baltico funge da elemento unificatore nella regione; propone di avviare un nuovo programma, denominato «Mar Baltico senza frontiere», inteso ad agevolare l'attraversamento delle frontiere nella regione, incluse quelle tra gli Stati membri e la Federazione Russa; appoggia la creazione di un'«Autostrada acquatica del Mar Baltico» che entro il 2010 colleghi la regione del Baltico con gli Stati membri dell'Europa centrale e occidentale;

15.

è del parere che, al fine di assumersi la loro responsabilità di ridurre l'inquinamento del Mar Baltico, gli Stati membri dovrebbero avere il diritto di mantenere o introdurre disposizioni di tutela più rigorose di quelle proposte dall'Unione europea;

16.

riconosce che l'aumento del traffico marittimo è dovuto principalmente alla forte crescita economica della Federazione Russa; considera la sicurezza marittima come una delle preoccupazioni più impellenti della regione; propone un graduale ampliamento dei sistemi congiunti di gestione e informazione del traffico marittimo (VTMIS) in modo da coprire tutto il Mar Baltico e non soltanto il Mare di Finlandia; sottolinea la necessità di un impegno comune affinché l'IMO proceda senza indugio a classificare il Mar Baltico come PSSA, che contempli anche la messa al bando delle petroliere monoscafo;

17.

propone di allargare il Triangolo nordico della rete transeuropea (TEN) in modo da coprire tutta laregione e includere nel sistema TEN gli assi stradali e ferroviari del corridoio di Barents e del corridoio di Botnia; chiede che venga realizzato il progetto ferroviario «Rail Baltica»; prevede un collegamento ferroviario ad alta velocità che abbracci l'intera regione;

18.

chiede che entro il 2013 sia realizzata l'autostrada «Via Baltica», quale progetto prioritario di collegamento tra la regione del Mar Baltico e gli Stati membri dell'Europa centrale e occidentale; sottolinea l'importanza del finanziamento comunitario per la realizzazione del progetto;

19.

riconosce che la maggior parte dei mercati nazionali della regione sono relativamente piccoli, il che ha dato luogo, in molti casi, a uno scarso livello di concorrenza; sottolinea l'eccezionale interdipendenza economica degli Stati membri della regione; chiede la piena attuazione delle quattro libertà fondamentali (libera circolazione delle persone, libera circolazione delle merci, libertà di stabilimento e libera circolazione dei capitali) tra gli Stati membri dell'Unione europea della regione;

20.

rileva che lo status di enclave della regione di Kaliningrad, circondata dall'Unione europea, rende necessaria un 'autentica cooperazione fra le autorità regionali, la Federazione Russa e l'Unione europea; chiede alla Federazione Russa e all'Unione europea di esaminare la possibilità di trasformare la regione di Kaliningrad in una regione pilota più aperta e meno militarizzata, che possa accedere con maggiore accesso al mercato interno; sottolinea la necessità di dare piena attuazione alla libertà di navigazione nel Mar Baltico, compresi la laguna della Vistola e il Golfo di Kaliningrad, e garantire la libertà di passaggio attraverso lo stretto di Pilava e il Baltijskij Proliv;

21.

sottolinea la necessità che il partenariato in materia di salute e benessere sociale previsto dalla Dimensione settentrionale (NDPHS) diventi più incisivo nella lotta contro le principali malattie e nel rafforzamento e la promozione della salute e di stili di vita socialmente appaganti; chiede alla Federazione Russa e all'Unione europea di esaminare le possibilità di coinvolgere concretamente la regione di Kaliningrad nelle attività del NDPHS;

22.

sottolinea che la regione di Kaliningrad è a tutt'oggi un'enclave afflitta da numerosi problemi sociali, economici e ambientali, quali ad esempio l'elevato rischio ecologico rappresentato dalle basi militari e dagli armamenti dislocati nella regione, i gravi rischi per la salute e gli elevati livelli di criminalità organizzata e tossicodipendenza;

23.

invita la regione del Mar Baltico a sostenere attivamente i programmi intesi a dar vita a nuove forme di arte e di comunicazione e a promuovere la mobilità multinazionale e i programmi di scambio culturale;

24.

appoggia gli scambi studenteschi nella regione; raccomanda alle università della regione di collegarsi fra loro in un sistema di rete e di procedere a una divisione del lavoro tale da promuovere centri di eccellenza capaci di competere a livello internazionale;

25.

manifesta la propria preoccupazione per il fatto allarmante che attraverso la frontiera orientale della regione transiti una fitta rete di criminalità organizzata dedita al traffico di esseri umani e di droga; sollecita un maggiore coinvolgimento dell'Ufficio europeo di polizia (Europol) e una cooperazione rafforzata, tanto a livello dell'Unione europea quanto a livello intergovernativo, su tale questione;

26.

sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi per migliorare l'efficienza dei controlli alle frontiere orientali, in particolare per quanto riguarda l'ammodernamento delle attuali infrastrutture e l'incentivazione dell'attraversamento legale delle frontiere, e chiede un adeguato intervento finanziario da parte del proposto Fondo europeo per le frontiere esterne;

*

* *

27.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, al governo della Federazione Russa e alla Presidenza del Consiglio degli Stati del Mar baltico.


(1)  Testi adottati, P6_TA(2005)0430.

P6_TA(2006)0495

Messa in atto della Strategia europea in materia di sicurezza nel contesto della PESD

Risoluzione del Parlamento europeo sull'attuazione della strategia europea in materia di sicurezza nell'ambito della PESD (2006/2033(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la strategia europea in materia di sicurezza adottata dal Consiglio europeo il 12 dicembre 2003,

visto il trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, firmato a Roma il 29 ottobre 2004,

viste le conclusioni della Presidenza dei Consigli europei del 16-17 giugno 2005 e 15-16 dicembre 2005 e in particolare le relazioni della Presidenza sulla politica europea di sicurezza e di difesa (PESD),

vista la sua risoluzione del 14 aprile 2005 sulla strategia europea in materia di sicurezza (1),

vista la strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa, adottata dal Consiglio il 9 dicembre 2003,

vista la relazione intitolata «Per una forza europea di protezione civile: Europe Aid» presentata nel maggio 2006 dall'ex Commissario Michel Barnier,

viste le conclusioni della riunione del comitato direttivo dell'Agenzia europea per la difesa tenutasi nel settembre 2005,

vista la sua risoluzione del 2 febbraio 2006 sulla relazione annuale del Consiglio al Parlamento europeo relativa agli aspetti principali e alle scelte di base della politica estera e di sicurezza comune (PESC), comprese le implicazioni finanziarie per il bilancio generale dell'Unione europea — 2004 (2),

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A6-0366/2006),

Osservazioni generali

A.

considerando che la strategia europea di sicurezza è parte integrante della PESC e della PESD globali, nell'ambito delle quali può dispiegarsi l'intera gamma delle possibilità d'azione politica dell'Unione europea, incluse quelle di ordine diplomatico ed economico o inerenti alla politica di sviluppo,

B.

considerando che i sondaggi d'opinione realizzati nell'ultimo decennio evidenziano un livello di consenso costantemente alto a favore di una politica estera comune dell'UE (più del 60 % di cittadini favorevoli) e di una politica di difesa comune dell'UE (più del 70 % di cittadini favorevoli), e considerando altresì che, in base ad altri sondaggi, l'aumento delle spese militari non trova l'appoggio della popolazione,

C.

considerando che la sicurezza e la lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa e il terrorismo internazionale sono ritenute priorità dell'UE; che occorrono una risposta comune e una strategia condivisa in seno alla PESD,

D.

considerando che è necessario rafforzare i controlli sulle esportazioni di armi, sia a livello dell'Unione europea che a livello mondiale;

1.

riconosce che la strategia europea di sicurezza del dicembre 2003, basata su un'iniziativa della Presidenza greca, comporta un'eccellente analisi delle minacce cui deve far fronte il mondo moderno e indica i principi informatori della politica estera dell'UE; sottolinea tuttavia la necessità di monitorarne l'applicazione in modo costante, per poter reagire agli sviluppi geopolitici;

2.

rileva che la strategia europea di sicurezza considera che il terrorismo internazionale, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, i conflitti regionali, il fallimento degli Stati e la criminalità organizzata costituiscono oggi le principali minacce che pesano sull'Unione europea e sui suoi cittadini; sottolinea che nell'ulteriore evoluzione della strategia europea di sicurezza si dovrà includere come obiettivo strategico quello di affrontare la crescente concorrenza a livello mondiale in materia di risorse idriche e di fonti energetiche, nonché le catastrofi naturali e la sicurezza delle frontiere esterne dell'Unione; è preoccupato dinanzi alla prospettiva di nuove corse agli armamenti a livello globale e regionale e all'attuale proliferazione delle armi convenzionali;

3.

riconosce che la lotta contro il terrorismo internazionale non può essere portata avanti soltanto con mezzi militari e che per prevenire e reprimere il terrorismo occorre tutta una serie di misure non militari, come lo scambio di informazioni e la cooperazione giudiziaria e di polizia, le quali presuppongono a loro volta la piena cooperazione tra le istituzioni e tra i vari pilastri; riconosce altresì la necessità di creare istituzioni democratiche, infrastrutture e una società civile negli Stati ormai disgregati o in dissoluzione; rileva che uno dei maggiori contributi dell'Unione europea alla prevenzione del terrorismo internazionale è costituito dalla sua capacità di affrontare in modo efficace la creazione e il ripristino di istituzioni democratiche, di infrastrutture sociali ed economiche, del buon governo e della società civile, opponendosi con successo al razzismo e alla xenofobia;

4.

fa presente che il compito della PESC è di proteggere i cittadini dell'Unione da tali pericoli, difendere i legittimi interessi dell'Unione e promuovere gli obiettivi della Carta delle Nazioni Unite, operando, in quanto attore responsabile a livello internazionale, a favore della pace e della democrazia nel mondo; sostiene pienamente l'idea della strategia europea di sicurezza, stando alla quale lo strumento migliore per raggiungere questi obiettivi è rappresentato dal «multilateralismo effettivo», ossia dalle istituzioni e dal diritto internazionali;

5.

ribadisce la propria posizione secondo cui l'Unione, tramite la PESD, deve attuare i propri compiti in primo luogo con mezzi civili e pacifici, mentre il ricorso a mezzi militari può avvenire solo dopo aver scandagliato senza risultati tutte le possibilità negoziali; ritiene che, nell'attuazione di questi compiti legittimi, al primo posto dovrebbe esserci il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei cittadini all'interno e all'esterno delle frontiere dell'Unione;

6.

ritiene che le sfide geopolitiche siano considerevolmente mutate dopo l'adozione della strategia europea di sicurezza nel 2003, il che ne rende necessaria la revisione entro e non oltre il 2008; ritiene che la strategia dovrebbe essere rivista ogni cinque anni e che dovrebbe essere discussa in seno al Parlamento europeo e ai parlamenti degli Stati membri;

7.

rileva che è della massima importanza coordinare con efficacia gli elementi civili e militari della risposta della comunità internazionale a una situazione di crisi;

8.

esorta gli Stati membri a sostenere la creazione di una dimensione parlamentare della PESD, nel cui ambito gli sviluppi a livello istituzionale e finanziario vadano di pari passo con un'estensione dei diritti di controllo da parte del Parlamento; rammenta che la responsabilità del controllo parlamentare della PESD è ripartita fra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali, sulla base dei rispettivi diritti e obblighi ai sensi dei trattati e delle costituzioni applicabili;

9.

invita a intensificare le relazioni e ad aumentare lo scambio di informazioni fra il Parlamento europeo e i parlamenti degli Stati membri sulle questioni che riguardano la PESD, per rendere possibile un dialogo interparlamentare più strutturato e regolare;

10.

sottolinea che l'Unione europea deve essere in grado di fornire un contributo sostanziale per:

a)

difendersi da ogni minaccia reale ed inequivocabile alla sua sicurezza,

b)

garantire la pace e la stabilità in primo luogo nelle regioni geograficamente vicine e quindi in altre parti del mondo, conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite;

c)

condurre interventi umanitari e operazioni di salvataggio;

d)

prevenire e gestire i conflitti e promuovere la democrazia e il rispetto dei diritti umani;

e)

promuovere il disarmo a livello regionale e mondiale;

11.

sottolinea che, in caso di attacco sferrato da forze armate di un paese terzo sul territorio dell'Unione, la NATO resta il garante della difesa collettiva, ma che ci si attende dall'UE che essa agisca solidalmente e fornisca allo Stato membro attaccato tutta l'assistenza necessaria, conformemente all'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite; si compiace per la crescente capacità della NATO di svolgere un ruolo al di fuori del proprio teatro di operazioni, e considera inoltre la NATO la sede opportuna per il dialogo transatlantico sulle questioni di sicurezza;

12.

riconosce che le capacità delle forze armate degli Stati membri e la loro disponibilità nei confronti dell'UE sono influenzate dal fatto che la maggior parte degli Stati membri sono al contempo membri dell'UE e della NATO e mantengono parte delle proprie forze armate a disposizione di entrambe le organizzazioni; chiede pertanto che l'UE continui a cooperare strettamente con la NATO, soprattutto per sviluppare nuove capacità;

13.

sottolinea la «autonomia strategica» che caratterizza la Strategia europea in materia di sicurezza, segnatamente la capacità di condurre operazioni nel suo ambito d'azione indipendentemente da altri attori, che richiede l'interoperabilità e una catena di approvvigionamento più sostenibile e affidabile basata sul sostegno e l'assistenza reciproci, evitando i doppioni e un impiego non ottimale di risorse scarse a livello europeo o tra Stati membri; mette in guardia dalle duplicazioni di sforzi fra la NATO e l'UE e fra gli Stati membri dell' UE;

14.

considera che la PESD dispone attualmente soltanto di risorse limitate per operazioni civili e militari; chiede quindi all'Unione europea, onde rafforzare la sua credibilità in veste di attore globale, di concentrare le proprie capacità sulle regioni ad essa geograficamente vicine, in particolare i Balcani; contempla allo stesso tempo la possibilità di sviluppare ulteriori capacità che consentano all'Unione europea di apportare un contributo attivo alla risoluzione dei conflitti anche in altre parti del mondo, conformemente ai principi della Carta della Nazioni Unite;

Cooperazione civile e militare integrata

15.

si compiace che l'Unione europea abbia posto l'accento sul rafforzamento della cooperazione civile e militare nella gestione delle crisi e riconosce che lo sviluppo di tali capacità civili ha costituito un aspetto specifico che conferisce valore aggiunto allo sviluppo della PESD e all'insieme delle risposte fornite in tema di prevenzione dei conflitti, interventi umanitari, ricostruzione al termine di conflitti e ripristino della pace; sottolinea la necessità di coinvolgere le ONG specializzate internazionali e locali e le loro reti; esorta l'Unione europea a impegnarsi ulteriormente per l'attuazione di una politica coerente in materia di prevenzione dei conflitti, nello spirito delle conclusioni del Consiglio europeo di Göteborg del 15 e 16 giugno 2001;

16.

è confortato dai recenti tentativi, effettuati all'insegna dell'obiettivo primario civile 2008, di porre rimedio alla scarsa importanza attribuita in precedenza allo sviluppo di capacità civili; è altresì incoraggiato dal fatto che la Cellula civile-militare e il Centro operativo possono svolgere un ruolo importante ai fini dello sviluppo di un approccio comunitario alla cooperazione e al coordinamento civile-militare integrati; raccomanda pertanto che la Cellula civile-militare e il Centro operativo siano trasformati in un quartiere generale europeo per l'espletamento di missioni civili e militari;

17.

riconosce che le capacità fondamentali nel campo dei sistemi di ricognizione aerea e di raccolta di informazioni via satellite, dei sistemi integrati di telecomunicazioni e dei sistemi di trasporto marittimo e aereo strategico sono essenziali per le operazioni di gestione di crisi civili e militari; invita l'Agenzia europea per la difesa ad avviare, di concerto con la Commissione, processi integrati di ricerca e di sviluppo nei settori che rafforzano gli approcci civili e militari integrati e coordinati, in particolare nel campo dei sistemi di raccolta di informazioni via satellite e di ricognizione aerea, nonché dei sistemi integrati di telecomunicazioni;

Gestione delle crisi

18.

plaude alla costituzione del «Global Disaster Alert and Coordination System», il sistema mondiale di allerta e coordinamento in caso di catastrofe finanziato dalla Commissione in stretta cooperazione con le Nazioni Unite; richiama l'attenzione sul fatto che tale sistema migliorerà considerevolmente la capacità di reazione dell'Unione europea;

19.

prende atto delle attività svolte dal centro per la gestione delle situazioni di crisi sanitaria istituito dalla Commissione; sottolinea l'importanza di tale struttura, sia per quanto riguarda i dati e le informazioni contenute nel suo archivio, sia per quanto riguarda la sua capacità di allertare sul rischio di pandemie, epidemie e minacce biologiche e chimiche; invita pertanto il Consiglio e la Commissione a definire le modalità necessarie affinché la Commissione sia associata al coordinamento delle misure in caso di crisi sanitarie e di attacchi bioterroristici transfrontalieri;

20.

valuta positivamente gli sforzi esplicati dalla Commissione per istituire un meccanismo comunitario di protezione civile, incluso nel caso di gravi attentati terroristici; prende atto del fatto che tale meccanismo si basa in primo luogo sulle informazioni contenute in una banca dati relativa alle risorse disponibili a livello nazionale per interventi di soccorso; constata che l'efficacia di questa banca dati, in termini di risparmio di tempo e di sinergie, potrebbe essere migliorata notevolmente incorporando in essa il contenuto della banca dati dello stato maggiore dell'UE, che contiene informazioni su tutte le risorse disponibili per la gestione di situazioni di crisi; invita di conseguenza il Consiglio e la Commissione a condurre i colloqui necessari e ad adottare provvedimenti per rendere possibile tale accorpamento;

21.

plaude agli sforzi esplicati dal Consiglio per garantire il rapido ed efficace impiego, in caso di catastrofi, delle molteplici risorse disponibili nell'ambito della PESD; sottolinea a questo proposito l'urgenza di colmare le lacune nel settore del coordinamento strategico dei trasporti (aerei); esorta pertanto gli Stati membri a stanziare quanto più rapidamente possibile i fondi necessari per risolvere tale problema; invita altresì il Consiglio a esaminare con la massima attenzione le proposte contenute nella summenzionata relazione presentata da Michel Barnier, fra cui, in particolare, l'istituzione di un Consiglio informale di sicurezza civile europeo, l'adozione di un approccio europeo integrato per prevenire le crisi, la messa in comune delle risorse nazionali esistenti e la creazione di consolati europei che assistano i cittadini dell'UE all'estero; invita il Consiglio e la Commissione a lavorare congiuntamente per la graduale realizzazione di tali proposte;

22.

ritiene che lo sviluppo della PESD abbia contribuito alla formazione di «zone grigie» circa le competenze di Consiglio e Commissione relativamente alla realizzazione di missioni a carattere prevalentemente civile; si attende che l'adozione dello strumento di stabilità apporti un chiarimento, senza compromettere la flessibilità sinora dimostrata nella pratica quanto alla gestione delle crisi;

23.

plaude ai progressi realizzati nel quadro dell'obiettivo primario civile 2008, in particolare per quanto concerne la messa a punto di strategie per il dispiegamento dei «Civilian Response Teams» e di gruppi integrati di forze di polizia; prende altresì atto dello sviluppo di competenze nella lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani; valuta inoltre positivamente la creazione, presso la Commissione, di una piattaforma di crisi che si è posta l'obiettivo di accelerare ulteriormente l'avvio delle missioni PESD in loco; invita il Consiglio e la Commissione a coordinare i propri sforzi e propone dunque di istituire un programma di formazione comune per tutto il personale addetto alla pianificazione delle missioni;

Sicurezza del territorio

24.

fa osservare che la sicurezza del territorio è il compito primario di qualsiasi politica di sicurezza; è consapevole che da una politica di sicurezza e di difesa europea i cittadini si attendono in primo luogo un contributo sostanziale alla tutela della propria incolumità personale, nel rispetto dei loro diritti umani fondamentali;

25.

sottolinea che l'UE deve garantire la sicurezza delle frontiere esterne, proteggere le infrastrutture vitali, eliminare le reti di finanziamento del terrorismo internazionale e lottare contro la criminalità organizzata; invita a tale riguardo la Commissione e gli Stati membri ad elaborare un sistema di gestione integrata delle frontiere esterne dell'Unione, senza introdurre limitazioni quanto al rispetto dei diritti umani e fondamentali e del diritto umanitario, in particolare per quanto concerne i rifugiati e i richiedenti asilo;

26.

fa osservare che l'UE deve:

assicurare il libero flusso degli approvvigionamenti per l'industria e i singoli consumatori, in particolare per quanto concerne gli idrocarburi, il che implica la sicurezza della navigazione marittima e aerea e degli oleodotti,

difendersi da attacchi cibernetici suscettibili di interrompere le comunicazioni vitali e i sistemi finanziari o energetici;

Azione rapida sulla base della Carta delle Nazioni Unite

27.

appoggia il fatto che la strategia europea di sicurezza discenda dal principio secondo cui, di fronte alle nuove minacce, l'Unione deve essere pronta ad agire prima dello scoppio di una crisi e deve prevenire tempestivamente conflitti e minacce, basandosi integralmente sulla Carta delle Nazioni Unite quale quadro di riferimento fondamentale per le relazioni internazionali;

Regole di comportamento/formazione

28.

accoglie con estrema soddisfazione il fatto che il comportamento del personale di tutte le operazioni PESD è disciplinato da una serie di orientamenti e regole generali di comportamento figuranti in vari documenti; valuta positivamente i primi segnali contenuti in tali orientamenti e regole per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani; insiste sulla necessità che l'osservanza di tali regole sia assolutamente obbligatoria e che i comandanti in campo rispondano della disciplina e del comportamento dei loro subordinati, anche in condizioni di stress estremo durante situazioni di guerra; prende inoltre atto favorevolmente degli sforzi intesi a conferire in futuro maggiore spessore alla dimensione di genere nelle politiche, nei programmi e nelle iniziative della PESD;

29.

constata che il Consiglio è impegnato a sviluppare ulteriormente i programmi mirati di addestramento PESD per il personale diplomatico, militare e civile, sul piano sia strategico che operativo; si attende che al Parlamento europeo sia consentito di partecipare con le sue risorse specialistiche a tale programma; concorda con l'approccio inteso ad istituire standard minimi per l'addestramento del personale delle missioni PESD in loco ed invita il Consiglio ad attivarsi, insieme alla Commissione e agli Stati membri, per la standardizzazione delle attività di addestramento a tutti i livelli;

30.

ritiene che se la struttura di comando, l'equipaggiamento o l'armamento non sono adeguati ai compiti loro affidati, i soldati sono esposti a rischi inutili; reputa quindi particolarmente importante badare a che le unità da porre sotto comando dell'UE siano correttamente equipaggiate;

31.

è del parere che l'uso efficace delle capacità militari non sarà possibile senza una significativa valorizzazione della capacità europea di proiezione di potenza, compresa la capacità di trasporto aereo e marittimo; riconosce in tale contesto gli sforzi compiuti da vari paesi per aumentare le proprie capacità in materia di trasporto aereo e mezzi anfibi, nonché i piani per acquisire un maggior numero di portaerei;

32.

prende atto del fatto che nell'ambito delle operazioni multinazionali l'impiego di equipaggiamenti e armamenti diversi e spesso incompatibili tra loro da parte delle unità partecipanti comporta un aumento dei costi e un'efficienza ridotta; ritiene pertanto che l'Unione europea dovrebbe promuovere misure di concertazione in materia di equipaggiamenti e armamenti per ottimizzare l'impiego delle risorse e l'efficacia delle azioni multinazionali;

Informazione

33.

giudica particolarmente grave che le unità tattiche attualmente in fase di costituzione non dispongano dello stesso accesso al telerilevamento aereo e spaziale e deplora che i dati forniti dai sistemi nazionali di telerilevamento satellitare Helios, SAR, Lupe e Cosmo-Skymed non siano accessibili a tutti gli Stati membri allo stesso livello;

34.

per rimediare a queste lacune:

a)

chiede con forza che le unità tattiche in fase di costituzione ricevano un'attrezzatura comune o almeno compatibile nei settori dell'informazione e delle telecomunicazioni,

b)

esige che la prossima generazione di sistemi di informazione satellitare sia integrata in un sistema europeo le cui informazioni saranno disponibili a fini militari e di polizia e per la gestione delle catastrofi, mediante utilizzazione del centro satellitare di Torrejón;

35.

segnala che la NATO sta attualmente mettendo a punto il sistema di sorveglianza aereo (AGS), in aggiunta ai sistemi nazionali già esistenti o in fase di realizzazione; insiste affinché questo sistema sia messo a disposizione di tutti gli Stati membri dell'UE, in particolare nel contesto delle unità tattiche dell'UE;

36.

ritiene che, in materia di telecomunicazioni, sia necessario elaborare un sistema comune per il comando di unità multinazionali; afferma quindi che le attrezzature utilizzate dall'esercito, dalla polizia e della protezione civile devono essere conformi alle stesse norme tecniche, come avviene per esempio in Finlandia;

Sorveglianza delle frontiere

37.

sottolinea l'importanza di potenziare la capacità collettiva dell'Unione di proteggere le sue frontiere esterne; permane molto preoccupato per l'incompatibilità e la qualità degli equipaggiamenti di sorveglianza delle frontiere e pone in rilievo la necessità di nuove tecnologie ovviare a questa situazione;

Trasporti

38.

ritiene che, dal momento che i trasporti — in particolare i trasporti strategici — sono essenzialmente deficitari per un'eventuale azione di gestione di crisi dell'UE, sarebbe di grande interesse addivenire ad un accordo europeo indipendente volto a garantire l'accesso al trasporto multimodale civile convenzionale, che sia basato su un'impostazione integrata civile/militare e garantisca economie di scala per tutti gli attori europei nel quadro della gestione delle crisi, tanto per la PESD che per le operazioni di soccorso in caso di catastrofi;

Debolezze nel quadro della procedura decisionale PESD

39.

ritiene che la procedura politico-decisionale che precede le missioni PESD mostri alcune debolezze, come si è chiaramente constatato nel caso della missione nella Repubblica democratica del Congo; chiede pertanto al Consiglio di esaminare le varie fasi di tale procedura ed eventualmente di intervenire per eliminare tali carenze; rammenta in tale contesto al Consiglio, e in particolare al suo Comitato politico e di sicurezza, il suo dovere di consultare il Parlamento;

40.

ribadisce la sua richiesta di partecipazione incondizionata e il suo diritto ad essere consultato preventivamente ogni anno sulle scelte e prospettive della PESC, così come previsto dai trattati in vigore; sollecita il Consiglio ad adottare nei confronti del Parlamento una politica informativa molto più aperta e trasparente nel campo della PESC e della PESD; critica al riguardo la procedura attualmente prevista per l'accesso del Parlamento ai «documenti riservati» del Consiglio, che nella maggior parte dei casi contengono solo informazioni di natura generale;

41.

ribadisce la sua posizione secondo cui nessuna missione militare in cui intervenga l'Unione europea dovrebbe iniziare prima che il Parlamento europeo sia stato debitamente informato e consultato;

42.

chiede che le spese per l'equipaggiamento militare e gli armamenti siano approvate nell'ambito di bilanci sottoposti al controllo parlamentare; ritiene quindi che vadano evitati i cosiddetti bilanci e meccanismi paralleli, che non possono essere controllati efficacemente né dai parlamenti nazionali né dal Parlamento europeo;

43.

rileva che diverse linee del bilancio dell'Unione europea contemplano elementi potenzialmente legati alla sicurezza, tra cui gli stanziamenti relativi agli interventi di crisi, alla sicurezza delle frontiere esterne, alle infrastrutture vitali, alla ricerca in materia di sicurezza e alla realizzazione dei programmi Galileo e Sistema globale di osservazione per l'ambiente e la sicurezza (GMES);

44.

chiede soprattutto con insistenza di incrementare gli stanziamenti per le operazioni di gestione delle crisi, per la sicurezza delle frontiere esterne, per il programma GALILEO e per la ricerca in materia di sicurezza e, per quest'ultimo settore, di orientarsi a lungo termine sul fabbisogno finanziario accertato dal Gruppo di alto livello nel campo della ricerca per la sicurezza;

45.

chiede inoltre che le operazioni militari di gestione di crisi siano finanziate dal bilancio dell'Unione europea e che a tal fine gli Stati membri mettano a disposizione dell'UE risorse supplementari;

46.

critica il fatto che, a seguito del meccanismo ATHENA e di altri meccanismi ad hoc finanziati dagli Stati membri o anche dal Fondo europeo di sviluppo, il Parlamento europeo non è in grado di esercitare un controllo di bilancio sulle operazioni militari condotte nell'ambito della PESD; sottolinea inoltre un'esigenza di trasparenza per quanto riguarda le operazioni civili-militari (quali ad esempio le missioni di polizia) che rientrano in una zona grigia tra accordi ad hoc e finanziamenti a titolo del bilancio PESC;

47.

chiede quindi una nuova metodologia di bilancio per aumentare la trasparenza sulle spese della PESD e sostenere lo sviluppo delle capacità militari e civili necessarie per raggiungere gli obiettivi della strategia europea di sicurezza:

a)

in un primo momento, a decorrere dal 2007 e per un periodo non superiore a due anni, il Consiglio dovrebbe predisporre un documento di bilancio che rispecchi gli impegni degli Stati membri a conseguire l'obiettivo primario civile 2008 e l'obiettivo primario militare 2010 in base ai diversi cataloghi esistenti (il catalogo dei requisiti, il catalogo delle forze e il catalogo dei progressi),

b)

in una seconda fase, gli Stati membri si dovrebbero assumere l'impegno della PESD mediante un «bilancio» virtuale in cui impegnerebbero, su base pluriennale, fondi per finanziare l'equipaggiamento e il personale necessario per le operazioni PESD; si tratterebbe di un documento che, pur non essendo giuridicamente vincolante, sarebbe comunque un importante documento politico accanto al bilancio dell'UE e indicherebbe gli importi che gli Stati membri sono disposti a spendere per la PESD; esso dovrebbe facilitare la ripartizione degli oneri tra Stati membri garantendo una maggiore trasparenza per le spese militari e dovrebbe essere oggetto di una discussione comune annuale del Parlamento europeo e dei parlamenti degli Stati membri,

c)

le decisioni finali in merito alla razionalizzazione del bilancio della PESC e della PESD, compresa la contabilizzazione delle spese nazionali a livello dell'UE nella dimensione di sicurezza e difesa, dovrebbero costituire parte del sistema finanziario rivisto dell'Unione previsto per il 2008-2009; Mercato comune delle attrezzature di difesa e ricerca cooperativa;

Mercato comune delle attrezzature di difesa e ricerca cooperativa

48.

sottolinea che la strategia europea di sicurezza presuppone un'industria della difesa europea forte e indipendente nonché una capacità di ricerca e sviluppo tecnologico autonoma, in grado di tutelare adeguatamente gli interessi essenziali di sicurezza dell'Unione europea e degli Stati membri; desume dal dibattito pubblico che, per promuovere la competitività dell'industria europea della difesa e sviluppare una base industriale indipendente che assicuri le necessarie capacità di difesa, è necessario adottare, a livello del mercato interno, norme concernenti i prodotti della difesa che siano rispondenti alle caratteristiche peculiari di questo settore; sottolinea che tali norme dovrebbero agevolare la cooperazione industriale e gli scambi commerciali all'interno della Comunità; ricorda che la deroga prevista all'articolo 296 del trattato CE mantiene inalterato l'obbligo, per le istituzioni comunitarie, di legiferare sulla realizzazione del mercato interno per quanto riguarda le attrezzature e i servizi connessi alla difesa, a condizione che la legislazione in materia tuteli gli interessi essenziali di sicurezza degli Stati membri e dell'Unione; afferma che occorre pervenire a un livello di tutela elevato;

49.

attende pertanto con interesse la comunicazione interpretativa della Commissione sull'applicazione dell'articolo 296, nonché la proposta della Commissione concernente una direttiva specifica sugli appalti pubblici della difesa e la creazione di uno strumento giuridico vincolante volto ad agevolare i trasferimenti intracomunitari di prodotti attinenti alla difesa che prenda il posto del sistema comune semplificato attualmente in vigore, basato sulle licenze nazionali di esportazione; ritiene che tale sistema dovrebbe tutelare gli interessi essenziali di sicurezza dell'UE e degli Stati membri definendo i principi della politica europea in materia di esportazioni sulla base del codice di condotta dell'Unione europea sulle esportazioni di armi;

50.

ricorda che disposizioni come l'articolo XXIII dell'accordo OMC sugli appalti governativi riconoscono la possibilità di tutelare interessi essenziali di sicurezza in relazione agli appalti pubblici del settore della difesa; sottolinea che, per garantire la tutela dei suddetti interessi dell'UE e degli Stati membri, le norme comuni da adottare dovrebbero privilegiare i prodotti della difesa di origine europea rispetto a quelli provenienti da paesi terzi, dare piena applicazione al principio della reciprocità nelle relazioni commerciali e favorire l'impiego di tecnologia protetta da diritti di proprietà industriale europei;

51.

accoglie con favore il codice di condotta sugli appalti pubblici della difesa dell'Agenzia europea per la difesa (EDA) e invita tutti gli Stati membri a sottoscriverlo; ribadisce che la prassi delle compensazioni e della giusta contropartita dovrebbe essere abolita; ritiene necessario potenziare le attività dell'EDA nel contesto della PESD;

52.

riconosce l'importanza della ricerca cooperativa per la competitività dell'industria europea; chiede pertanto una maggiore complementarità tra i lavori della Commissione e quelli dell'EDA, mediante un più efficace dialogo sulla ricerca relativa agli usi civili, alla sicurezza e alla difesa in Europa; sottolinea che l'UE deve porsi come traguardi e obiettivi la messa a disposizione di tecnologie a duplice uso e il carattere multifunzionale delle capacità, nonché il superamento della separazione tra ricerca civile e ricerca a fini di difesa; ritiene necessario, stante la diversità delle strutture imprenditoriali che caratterizza questo settore rispetto ad altri ambiti di ricerca, adeguare la definizione di piccola e media impresa nel settore della ricerca europea in materia di sicurezza;

53.

chiede che il codice di condotta sulle esportazioni di armi del 1998 divenga giuridicamente vincolante e sia efficacemente applicato e fatto rispettare in tutti gli Stati membri; ritiene che le decisioni volte a determinare i paesi destinatari che soddisfano ai requisiti del codice di condotta dovrebbero essere prese in comune;

ADM/Iran

54.

è consapevole che gli sforzi volti a far desistere l'Iran dal produrre uranio arricchito utilizzabile per scopi militari non hanno alcuna garanzia di successo; ritiene tuttavia che l'offerta negoziale comune della troika UE, degli Usa, della Russia e della Cina sia la soluzione più promettente; saluta con favore l'approccio multilaterale alla base di questa offerta; si rammarica che le trattative tra l'Alto Rappresentante dell'UE e l'UE-Tre, da un lato, e l'Iran, dall'altro, non abbiano finora condotto a risultati soddisfacenti; accetta pertanto che la questione venga trattata al livello del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; sottolinea che i negoziati possono riprendere in qualsiasi momento, purché vi siano indicazioni, da parte iraniana, che possano concludersi con successo; si compiacerebbe della disponibilità degli Stati Uniti a partecipare a tali negoziati con l'Iran;

Verso un'Unione di sicurezza e di difesa

55.

rileva che l'UE si accinge a divenire anche un'Unione di sicurezza e di difesa, con compiti che riguardano la sicurezza esterna, nonché diversi aspetti della sicurezza interna, la lotta contro il terrorismo in tutte le sue forme e la gestione di catastrofi naturali, il che comporta i seguenti elementi:

a)

l'impegno degli Stati membri a:

schierare 60 000 soldati entro 60 giorni e mantenerli per un anno per operazioni di mantenimento e di ripristino della pace, come stabilito al Consiglio europeo di Helsinki, e creare 13 raggruppamenti tattici schierabili rapidamente, di cui due in stato di pronto intervento permanente a partire dal 2007,

sviluppare le capacità di gestione di crisi civili nei settori delle operazioni di polizia, dello stato di diritto, dell'amministrazione civile e della protezione civile, come stabilito al Consiglio europeo di Santa Maria da Feira il 19-20 giugno 2000,

b)

una struttura europea di comando composta da un comitato politico e di sicurezza, da un comitato militare, uno stato maggiore (tutti già operativi fin dal 2001) e una cellula civile-militare con un centro operativo nascente,

c)

la forza di gendarmeria europea, con quartier generale a Vicenza, che dovrebbe essere impiegata per la futura missione di polizia in Kosovo,

d)

l'EDA, proposta dal Consiglio europeo e operativa dal 2004,

e)

Europol e il mandato di arresto europeo,

f)

norme comuni per l'approvvigionamento e le esportazioni di armi,

g)

ricerca europea in materia di sicurezza come priorità tematica autonoma nell'ambito del settimo Programma quadro di ricerca;

56.

ritiene che tale processo dovrebbe essere rafforzato con l'inserimento dei seguenti elementi:

a)

la creazione di un mercato comune nel settore della difesa, quale mezzo per creare una base tecnologica di difesa europea realmente integrata, in conformità dei principi di interdipendenza e specializzazione fra gli Stati membri dell'UE,

b)

un sistema comune di informazione aerea e satellitare e norme comuni di telecomunicazione di cui potranno disporre l'esercito, la polizia e i servizi di gestione delle catastrofi,

c)

la creazione di una forza navale permanente europea, compreso un servizio di guardiacoste, attiva nel Mediterraneo, volta ad attestare una presenza europea e ad accrescere il potenziale dell'UE in materia di gestione delle crisi in questa regione di somma importanza per i suoi interessi in materia di sicurezza,

d)

un bilancio europeo che copra non soltanto gli aspetti civili ma anche quelli militari della sicurezza,

e)

un vice ministro europeo degli Affari esteri, responsabile della politica di sicurezza e di difesa,

f)

riunioni più frequenti dei ministri della Difesa dell'UE,

g)

una forza di protezione civile europea, come proposto nella relazione di Michel Barnier del maggio 2006, come pure un corpo civile europeo di pace e il partenariato per la costruzione della pace,

h)

una capacità europea per il trasporto aereo e marittimo di soccorsi in caso di catastrofi e operazioni di salvataggio e di difesa (trasporto multimodale che combini i mezzi più appropriati),

i)

un adeguato controllo parlamentare da parte dei parlamenti degli Stati membri e del Parlamento europeo;

57.

sottolinea l'importanza del trattato che adotta una costituzione per l'Europa, che apporterà notevoli progressi verso la realizzazione di una Unione di sicurezza e di difesa, in particolare mediante

a)

l'istituzione della carica di ministro degli Esteri europeo, che è nel contempo Vicepresidente della Commissione,

b)

la clausola di solidarietà, nel caso in cui uno Stato membro sia vittima di un attacco terroristico oppure di una catastrofe naturale o causata dall'uomo,

c)

una clausola di reciproca assistenza fra gli Stati membri nel caso di un'aggressione armata nel territorio di uno di essi;

*

* *

58.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e ai Segretari generali delle Nazioni Unite, della NATO, dell'OSCE e del Consiglio d'Europa.


(1)  GU C 33 E del 9.2.2006, pag. 580.

(2)  Testi approvati, P6_TA(2006)0037.

P6_TA(2006)0496

Successioni e testamenti

Risoluzione del Parlamento europeo recante raccomandazioni alla Commissione sulle successioni e testamenti (2005/2148(INI))

Il Parlamento europeo,

visto il Libro verde — Successioni e testamenti presentato dalla Commissione europea il 1o marzo 2005 (COM(2005)0065) e il relativo allegato (SEC(2005)0270),

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 26 ottobre 2005 (1),

visto l'articolo 192, secondo comma, del trattato CE,

visti gli articoli 39 e 45 del proprio regolamento,

vista la relazione della commissione giuridica (A6-0359/2006),

A.

considerando che, secondo lo studio preparato nel 2002 dal Deutsches Notarinstitut su incarico della Commissione europea, ogni anno si aprono nel territorio dell'Unione europea tra le 50 000 e le 100 000 successioni a causa di morte caratterizzate da elementi di internazionalità,

B.

considerando che questo dato statistico è destinato a essere rivisto in aumento, a seguito della recente adesione all'Unione europea di dieci nuovi Stati membri e in vista dei prossimi allargamenti,

C.

considerando che attualmente sussistono profonde divergenze tra i sistemi di diritto internazionale privato e di diritto sostanziale degli Stati membri in materia di successioni a causa di morte e testamenti,

D.

considerando che tali divergenze, nella misura in cui determinano a carico degli aventi diritto difficoltà e costi per entrare in possesso dell'eredità, si traducono in ostacoli all'esercizio della libertà di circolazione e di stabilimento di cui agli articoli 39 e 43 del trattato CE, nonché al godimento del diritto di proprietà quale principio generale del diritto comunitario (2),

E.

considerando l'opportunità di procedere all'elaborazione di uno strumento di diritto comunitario concernente il diritto internazionale privato in materia di successioni a causa di morte e testamenti, come già indicato dal piano d'azione di Vienna del 1998 (3), dal programma di misure relative all'attuazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni in materia civile e commerciale adottato dal Consiglio e dalla Commissione europea nel 2000 (4), dal programma dell'Aia del 4 novembre 2004 sul rafforzamento della libertà, della sicurezza e della giustizia in seno all'Unione europea, e dal piano d'azione del Consiglio e della Commissione sull'attuazione del programma dell'Aia inteso a rafforzare la libertà, la sicurezza e la giustizia dell'Unione europea (5),

F.

considerando che iniziative legislative in materia di successioni a causa di morte e testamenti appaiono coerenti con gli obiettivi del diritto comunitario, che vieta le discriminazioni fondate sulla nazionalità e tende a promuovere l'integrazione sociale di tutti gli individui il cui centro principale di vita e interessi sia situato in uno degli Stati membri, indipendentemente dalla loro nazionalità,

G.

considerando che l'armonizzazione del diritto sostanziale delle successioni a causa di morte e dei testamenti degli Stati membri esula dalle competenze della Comunità europea, mentre vi rientra, in forza dell'articolo 65, lettera b), del trattato CE, l'adozione di misure volte alla «promozione della compatibilità delle regole applicabili negli Stati membri ai conflitti di leggi e di competenza giurisdizionale»,

H.

considerando che, ai sensi dell'articolo 67, paragrafo 5, secondo trattino, del trattato CE, uno strumento comunitario in materia di successioni a causa di morte e testamenti dovrà essere adottato con la procedura di cui all'articolo 251 del trattato stesso,

I.

considerando che in materia di successioni testamentarie non si può prescindere dall'osservanza di alcuni principi fondamentali di ordine pubblico, che impongono limiti alla libertà testamentaria nell'interesse della famiglia del testatore o degli altri aventi diritto;

1.

chiede alla Commissione di presentare al Parlamento europeo, nel corso del 2007, una proposta legislativa sulla base degli articoli 65, lettera b), e 67, paragrafo 5, secondo trattino, del trattato CE, in materia di successioni a causa di morte e testamenti, proposta da elaborare nell'ambito di un dibattito interistituzionale e conformemente alle raccomandazioni particolareggiate figuranti in appresso;

2.

invita la Commissione, nel quadro delle consultazioni sul programma di finanziamento nel settore della giustizia civile per il periodo 2007-2013, a pubblicare un invito a presentare proposte per una campagna d'informazione sulle successioni e i testamenti transfrontalieri destinata ai legali che operano nel settore;

3.

invita la Commissione a indicare come priorità, nel quadro del programma di finanziamento nel settore della giustizia civile per il periodo 2007-2013, la creazione di una rete di legali civilisti, al fine di sviluppare la fiducia e la comprensione reciproche tra i professionisti del settore, di favorire lo scambio di informazioni e di mettere a punto prassi eccellenti;

4.

constata che le raccomandazioni figuranti in appresso ottemperano al principio di sussidiarietà e ai diritti fondamentali dei cittadini;

5.

ritiene che la proposta richiesta non comporti incidenze finanziarie per il bilancio comunitario;

6.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai parlamenti e ai governi degli Stati membri.


(1)  GU C 28 del 3.2.2006, pag. 1.

(2)  Causa C-368/96, Generics (UK) e altri, [1998] Racc. I-7967, punto 79 e la giurisprudenza ivi citata.

(3)  GU C 19 del 23.1.1999, pag. 1.

(4)  GU C 12 del 15.1.2001, pag. 1.

(5)  GU C 198 del 12.8. 2005, pag. 1.

ALLEGATO

RACCOMANDAZIONI PARTICOLAREGGIATE IN ORDINE AL CONTENUTO DELLA PROPOSTA RICHIESTA

Raccomandazione 1 (sulla forma e il contenuto minimo dello strumento da adottare)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà contenere una disciplina tendenzialmente esaustiva del diritto internazionale privato delle successioni a causa di morte e procedere contestualmente:

all'armonizzazione delle norme concernenti la competenza giurisdizionale, la legge applicabile (cosiddette norme di conflitto), il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze e degli atti pubblici stranieri, fatta eccezione per le norme sostanziali e procedurali che disciplinano la materia negli Stati membri,

all'istituzione di un «certificato successorio europeo».

Raccomandazione 2 (sui titoli di giurisdizione e i criteri di collegamento)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà, in principio, assicurare la coincidenza tra forum e ius, riducendo in tal modo le difficoltà di applicazione della legge straniera.

Il Parlamento europeo tende pertanto a preferire, sia quale titolo di giurisdizione principale che quale criterio di collegamento oggettivo, il luogo di residenza abituale , laddove per residenza abituale si intende:

a)

la residenza abituale del defunto al momento del decesso, a condizione che sia stata la sua residenza abituale per almeno i due anni precedenti la sua morte o, qualora non lo sia stata,

b)

il luogo in cui il defunto aveva stabilito la sede principale dei suoi interessi al momento del decesso.

Raccomandazione 3 (sullo spazio da riconoscere all'autonomia privata)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà attribuire un certo spazio all'autonomia della volontà, in particolare consentendo:

alle parti in causa di scegliere, a determinate condizioni, il giudice competente, sul modello di quanto disposto dagli articoli 23 e 24 del regolamento (CE) n. 44/2001 del Consiglio del 22 dicembre 2000 concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (1),

al testatore di scegliere, quale legge regolatrice dell'intera successione, la propria legge nazionale ovvero la legge dello Stato in cui ha la residenza abituale al momento della scelta; tale scelta dovrà essere espressa in una dichiarazione avente la forma di una disposizione testamentaria.

Raccomandazione 4 (sulla legge applicabile alla forma dei testamenti)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà prevedere un'apposita disciplina in materia di legge applicabile alla forma delle disposizioni testamentarie, le quali dovranno reputarsi valide, quanto alla forma, ove siano considerate tali dalla legge dello Stato in cui il testatore ha disposto, dalla legge dello Stato in cui il testatore aveva la sua residenza abituale nel momento in cui ha disposto o al momento della morte, o dalla legge di uno degli Stati di cui il testatore aveva la nazionalità nel momento in cui ha disposto o al momento della morte.

Raccomandazione 5 (sulla legge applicabile ai patti successori)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà prevedere un'apposita disciplina in materia di legge applicabile ai patti successori, i quali dovranno essere regolati:

a)

nel caso in cui riguardino la successione di una sola persona, dalla legge dello Stato in cui tale persona ha la sua residenza abituale al momento della conclusione del patto,

b)

nel caso in cui riguardino la successione di più persone, da ognuna delle leggi degli Stati nei quali ognuna di tali persone ha la propria residenza abituale al momento della conclusione del patto.

Anche in materia di patti successori lo strumento legislativo da adottare dovrà attribuire un certo spazio all'autonomia della volontà consentendo alle parti di convenire, con dichiarazione espressa, di sottoporre il patto successorio alla legge dello Stato in cui la persona o una delle persone della cui successione si tratta ha la residenza abituale al momento della conclusione del patto o di cui nel medesimo momento possiede la nazionalità.

Raccomandazione 6 (sulle questioni di carattere generale in materia di legge applicabile)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà disciplinare anche le questioni di carattere generale in materia di legge applicabile.

In particolare, il Parlamento europeo ritiene:

che la legge designata dallo strumento legislativo da adottare dovrà essere competente a disciplinare, a prescindere dalla natura e dall'ubicazione dei beni, l'intera successione, dall'apertura fino alla trasmissione dell'eredità agli aventi diritto,

che lo strumento legislativo da adottare dovrà avere carattere erga omnes, cioè essere applicabile anche nel caso in cui la legge dal medesimo designata sia la legge di uno Stato terzo,

che, allo scopo di coordinare il sistema di conflitto comunitario sulle successioni con quelli degli Stati terzi, lo strumento legislativo da adottare dovrà prevedere un'apposita disciplina in materia di rinvio stabilendo che, ove la legge applicabile alla successione sia la legge di uno Stato terzo e le norme di conflitto di tale Stato designino la legge di uno Stato membro ovvero la legge di un altro Stato terzo il quale, ai sensi del proprio sistema di diritto internazionale privato, applicherebbe al caso di specie la propria legge, dovrà essere applicata la legge di tale altro Stato membro o, rispettivamente, la legge di tale altro Stato terzo,

che lo strumento legislativo da adottare dovrà indicare i modi e i mezzi con cui le autorità chiamate ad applicare una legge straniera dovranno accertarne il contenuto, nonché i rimedi in caso di mancato accertamento,

che lo strumento legislativo da adottare dovrà sottoporre la disciplina della questione preliminare alla legge designata dalle competenti norme di conflitto della legge applicabile alla successione, precisando che la soluzione avrà efficacia solo rispetto al procedimento nel quale la questione preliminare si è posta,

che lo strumento legislativo da adottare dovrà prevedere che l'applicazione di una disposizione della legge applicabile potrà essere esclusa ove tale applicazione produca un effetto manifestamente incompatibile con l'ordine pubblico del foro,

che lo strumento legislativo da adottare dovrà specificare che, laddove uno Stato disponga di due o più ordinamenti giuridici concernenti le successioni e i testamenti, applicabili in diverse unità territoriali, ciascuna unità territoriale è da considerarsi quale uno Stato ai fini dell'identificazione del diritto applicabile alla successione. Lo strumento legislativo da adottare dovrà altresì precisare, a proposito di tale Stato, che:

a)

ogni riferimento alla residenza abituale in tale Stato deve essere considerato quale riferimento alla residenza abituale in un'unità territoriale,

b)

ogni riferimento alla nazionalità dovrà essere considerato quale riferimento all'unità territorialedesignata dalla legislazione di tale Stato; in assenza di tali norme, il riferimento dovrà essere considerato quale riferimento all'ordinamento giuridico con il quale la persona in questione ha più stretti legami.

Raccomandazione 7 (sul «Certificato successorio europeo»)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà perseguire l'obiettivo di semplificare le procedure che eredi e legatari devono seguire per entrare in possesso dei beni ereditari, in particolare mediante:

la previsione di regole di diritto internazionale privato volte all'efficace coordinamento degli ordinamenti giuridici in materia di amministrazione, liquidazione e trasmissione dell'eredità, nonché di identificazione degli eredi, disponendo: che questi aspetti della successione, salvo eccezioni dovute alla natura o all'ubicazione di beni determinati, siano regolati dalla legge applicabile alla successione; che qualora quest'ultima legge preveda l'intervento di un'autorità indicata dalla legge stessa, o nominata in conformità ad essa, i poteri di detta autorità siano riconosciuti in tutti gli Stati membri; che, qualora la legge applicabile alla successione sia la legge di uno Stato membro, i poteri di tali autorità si estendano, salve diverse indicazioni del testatore, a tutti i beni caduti in successione, ovunque siano situati, anche quando, secondo la legge applicabile alla successione, tali poteri sono limitati ai beni mobili; che i provvedimenti relativi all'attività di tali autorità che siano prescritti dalla legge applicabile alla successione possano essere richiesti ai tribunali dello Stato membro la cui legge è applicabile alla successione o sul territorio del quale il defunto aveva la propria residenza abituale al momento della morte o sul territorio del quale si trovano i beni oggetto della successione,

l'istituzione di un «certificato successorio europeo» che indichi, in maniera vincolante fino a prova contraria, la legge applicabile alla successione, i beneficiari dell'eredità, i soggetti incaricati della sua amministrazione e i relativi poteri, nonché i beni ereditari, affidandone il rilascio ad un soggetto che nei singoli ordinamenti nazionali sia abilitato ad attribuirgli pubblica fede.

Tale certificato dovrà indicare la legge applicabile alla successione, sarà redatto secondo un modello standard previsto dallo strumento legislativo da adottare e costituirà titolo idoneo per la trascrizione dell'acquisto ereditario nei pubblici registri dello Stato membro di ubicazione dei beni, fatto salvo il rispetto delle norme di detto Stato membro per quanto attiene al funzionamento di detti registri e agli effetti delle risultanze degli stessi.

Inoltre, lo strumento legislativo da adottare dovrà assicurare protezione al terzo di buona fede che abbia contrattato a titolo oneroso con chi appare legittimato a disporre dei beni ereditari in base al certificato, prevedendo la salvezza del suo acquisto, salvo il caso in cui egli sappia che le indicazioni del certificato sono inesatte o che l'autorità competente ha provveduto alla revoca o alla modifica del certificato stesso.

Raccomandazione 8 (sulla «lex rei sitae» e la legittima)

Il Parlamento europeo ritiene che lo strumento legislativo da adottare dovrà:

assicurare il coordinamento della legge applicabile alla successione con le norme della legge del luogo dove si trovano i beni ereditari al fine di rendere queste ultime applicabili, in particolare per ciò che concerne i modi di acquisto del patrimonio ereditario e ogni altro diritto tangibile nei suoi confronti, l'accettazione e la rinuncia alla successione e le relative formalità pubblicitarie,

assicurare che la legge applicabile alla successione non influisca sull'applicazioni di altre disposizioni dello Stato nel quale sono ubicati determinati beni immobili, imprese o altre speciali categorie di beni, e le cui norme istituiscono un regime ereditario speciale per quanto concerne tali beni in ragione di considerazioni economiche, familiari o sociali,

evitare che tramite la facoltà di scelta della legge applicabile siano frodati i principi fondamentali di assegnazione della legittima in favore dei congiunti più stretti stabiliti dalla legge applicabile alla successione a titolo oggettivo.

Raccomandazione 9 (sui trust)

Il Parlamento europeo ricorda che, a norma dell'articolo 295 del trattato CE, il regime di proprietà è di competenza degli Stati membri e chiede, pertanto, che i trust non rientrino nel campo di applicazione dello strumento legislativo da adottare. Tuttavia, lo strumento legislativo da adottare dovrà prevedere che, nel caso dei trust facenti parte di una successione, l'applicazione alla successione della legge indicata dallo strumento stesso non possa ostacolare l'applicazione di un'altra legge per l'amministrazione del trust e che, viceversa, l'applicazione al trust della legge per la sua amministrazione non possa ostacolare l'applicazione alla successione della legge applicabile in conformità dello strumento legislativo da adottare.

Raccomandazione 10 (sull'exequatur)

Il Parlamento europeo suggerisce alla Commissione che lo strumento legislativo da adottare riproduca, in materia di riconoscimento ed esecuzione delle decisioni, il sistema del regolamento (CE) n. 44/2001, che richiede l'exequatur solo nel caso in cui la sentenza emessa dai tribunali di uno Stato membro sia posta a base di un procedimento esecutivo in un altro Stato membro.

Tuttavia, quando una decisione sia destinata a essere trascritta in pubblici registri, in considerazione delle regole profondamente diverse esistenti tra i diversi Stati membri, dovrà essere previsto che la decisione stessa sia accompagnata da un «certificato di conformità» all'ordine pubblico ed alle norme imperative dello Stato membro richiesto, rilasciato — secondo un formulario standard — da un'autorità giurisdizionale locale.

Raccomandazione 11 (sugli atti pubblici)

Il Parlamento europeo ritiene opportuno disciplinare gli stessi effetti per gli atti pubblici in materia successoria, che in particolare dovranno essere riconosciuti in tutti gli Stati membri per la prova dei fatti e delle dichiarazioni che l'autorità che li ha formati attesta essere avvenuti in sua presenza, qualora la legge dello Stato membro d'origine lo preveda.

Conformemente a quanto previsto dall'articolo 57 del Regolamento (CE) 44/2001 del Consiglio, l'atto pubblico dovrà presentare tutti i requisiti necessari per la sua autenticità previsti nello Stato membro d'origine, e non sarà riconosciuto qualora il suo riconoscimento produca un effetto manifestamente incompatibile con l'ordine pubblico dello Stato membro richiesto.

Inoltre, quando un atto pubblico sia destinato a essere trascritto in pubblici registri, analogamente a quanto detto a proposito delle decisioni giudiziarie, dovrà essere previsto che l'atto stesso sia accompagnato da un «certificato di conformità» all'ordine pubblico ed alle norme imperative dello Stato membro richiesto, rilasciato — secondo un formulario standard — dall'autorità che sarebbe stata competente a formare l'atto in quest'ultimo Stato.

Raccomandazione 12 (sulla rete europea dei registri dei testamenti)

Il Parlamento europeo auspica, in ultimo, la creazione di una rete europea dei registri dei testamenti attraverso la messa in rete dei registri nazionali, al fine di semplificare la ricerca e l'accertamento delle disposizioni di ultima volontà del defunto.


(1)  GU L 12 del 16.1.2001, pag. 1.

P6_TA(2006)0497

Donne nella politica internazionale

Risoluzione del Parlamento europeo sulle donne nella politica internazionale (2006/2057(INI))

Il Parlamento europeo,

visti i principi di cui agli articoli 2, 3, paragrafo 2, 13, 137, paragrafo 1, lettera i), e 141 del trattato CE,

vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea proclamata nel 2000 (1), in particolare il suo articolo 23 che recita: «La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato»,

vista la Convenzione europea per la protezione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del 1950,

viste le raccomandazioni del Consiglio d'Europa ed in particolare la risoluzione e il piano d'azione adottati l'8 e 9 giugno 2006 a Stoccolma alla sesta Conferenza ministeriale europea sulla parità uomo/donna, in particolare la parte I, punto F dell'appendice, riguardante la partecipazione equilibrata di donne e uomini agli organi decisionali,

vista la dichiarazione ministeriale di Atene del 1992, alla Conferenza europea sulle donne e il potere, che proclamava che «le donne rappresentano la metà dei potenziali talenti e specializzazioni dell'umanità e la loro sotto-rappresentazione negli organi di decisione è una perdita per la società nel suo insieme»,

vista la dichiarazione ministeriale di Parigi del 1999 alla Conferenza europea su donne e uomini e il potere — una società attenta, un'economia dinamica e una visione per l'Europa,

vista la dichiarazione finale della Conferenza annuale della rete delle commissioni parlamentari sull'eguaglianza di opportunità per donne ed uomini (NCEO), adottata a Roma il 21 novembre 2003,

vista la strategia di Lisbona sulla crescita e l'occupazione, del marzo 2000, in particolare l'enfasi posta sull'impatto positivo che politiche economiche sensibili all'uguaglianza di genere avranno sulla strategia globale per la crescita e la competitività dell'UE,

vista la risoluzione del Consiglio del 27 marzo 1995 (2) e la raccomandazione 96/694/CE del Consiglio, del 2 dicembre 1996, sulla partecipazione equilibrata di donne e uomini al processo decisionale (3),

viste le sue risoluzioni del 18 gennaio 2001 sulla relazione della Commissione sull'attuazione della summenzionata raccomandazione 96/694/CE del Consiglio (4), e del 2 marzo 2000 sulle donne negli organi decisionali (5),

vista la dichiarazione ministeriale della Conferenza dei ministri sull'uguaglianza di genere, tenuta a Lussemburgo il 4 febbraio 2005,

vista la tabella di marcia della Commissione per la parità tra donne e uomini (2006-2010) (COM(2006)0092), in particolare la proposta di sostenere una rete di donne nei processi decisionali,

vista la dichiarazione universale delle Nazioni Unite (ONU) sui diritti dell'uomo del 1948,

vista la Convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) del 1979, che stabilisce, fra l'altro, che gli Stati firmatari prenderanno tutte le misure adeguate ad eliminare le discriminazioni contro le donne nella vita pubblica e politica del paese,

visto il protocollo facoltativo alla CEDAW, adottato nel 1999, che stabilisce che individui o gruppi di individui che sostengono di essere vittime di una violazione di un qualsiasi diritto menzionato nella Convenzione possano presentare comunicazioni in base alla giurisdizione dello Stato firmatario,

ricordando che la Convenzione sui diritti politici delle donne del 1952 stabilisce che le donne siano in termini di parità con gli uomini e abbiano, senza discriminazioni, diritto di voto in tutte le elezioni, siano eleggibili a tutti gli organismi pubblicamente elettivi in base alla legge nazionale e abbiano il diritto di ricoprire cariche pubbliche e di esercitare tutte le pubbliche funzioni previste dalla legge nazionale,

ricordando la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici del 1966, in particolare il suo articolo 25, che stabilisce che ogni cittadino deve avere il diritto e l'opportunità di prender parte alla direzione della vita pubblica, direttamente o mediante rappresentanti scelti liberamente, e di votare o essere eletto in elezioni libere e periodiche,

visti la quarta Conferenza mondiale sulle donne, tenuta a Pechino nel settembre 1995, la dichiarazione e la piattaforma di azione adottate a Pechino, nonché i documenti da esse risultanti adottati alle successive sessioni speciali dell'ONU Pechino+5 e Pechino +10 sulle azioni e iniziative ulteriori per attuare la dichiarazione di Pechino e la piattaforma di azione, adottati rispettivamente il 9 giugno 2000 e l'11 marzo 2005,

visti gli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM), in particolare l'obiettivo 3 sulla promozione dell'uguaglianza di genere e sulla partecipazione delle donne al potere quale requisito essenziale per superare la fame, la povertà e la malattia, raggiungere l'uguaglianza a tutti i livelli di istruzione e in tutte le aree di impiego, il controllo paritario delle risorse e pari rappresentazione nella vita pubblica e politica,

vista la risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell'ONU, adottata il 31 ottobre 2000 (UNSCR 1325(2000)), in particolare il paragrafo 1, che esorta gli Stati membri a garantire crescente rappresentanza delle donne a tutti i livelli di decisione nelle istituzioni e nei meccanismi nazionali, regionali ed internazionali al fine di prevenire, controllare e risolvere i conflitti, nonché la dichiarazione presidenziale adottata in occasione del quinto anniversario, nell'ottobre 2005, della UNSCR 1325 (2000),

vista la sua risoluzione del 30 novembre 2000 sulla partecipazione delle donne nella risoluzione pacifica di conflitti (6),

vista la sua risoluzione del 1o giugno 2006 sulla situazione delle donne nei conflitti armati e il loro ruolo nella ricostruzione e nel processo democratico in paesi che escono da conflitti (7),

viste le conclusioni della riunione del Consiglio «Affari generali e relazioni esterne», del 23 e 24 maggio 2005, sulla politica europea di sicurezza e difesa (PESD) e il progetto di orientamenti sull'attuazione della UNSCR 1325(2000) nel contesto della PESD, adottata dal Consiglio europeo il 16 dicembre 2005,

vista la decisione del governo norvegese di introdurre per legge una quota del 40 % per la rappresentanza femminile negli organi direttivi delle società di capitali,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A6-0362/2006),

A.

considerando che la Conferenza di Pechino del 1995 ha costituito una pietra miliare ai fini di un'ulteriore attuazione dell'agenda dell'uguaglianza di genere per quanto riguarda la rappresentanza delle donne in politica,

B.

considerando che una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo politico e decisionale rispecchierà più fedelmente la composizione della società e che essa costituisce un elemento essenziale per le future generazioni e per il corretto funzionamento delle società democratiche,

C.

considerando che il buon governo include il rispetto delle libertà fondamentali e il trattamento dei diritti delle donne come diritti fondamentali di base,

D.

considerando che la situazione delle donne nella politica internazionale dipende principalmente dalla loro situazione a livello nazionale e dalle strategie per l'avanzamento delle donne messe in atto a livello nazionale,

E.

considerando l'importante ruolo svolto dal Segretario generale delle Nazioni Unite, attraverso la politica del personale dell'ONU, nel dare l'esempio per una scena politica mondiale più equilibrata dal punto di vista del genere,

F.

considerando che dei 191 paesi attualmente membri dell'ONU, solo 47 sono firmatari e 115 sono parti della Convenzione sui diritti politici delle donne, del 20 dicembre 1952, e che di conseguenza le donne non possono esercitare pienamente i loro diritti politici e sono escluse dalla partecipazione alle elezioni o dalle cariche pubbliche in vari paesi,

G.

considerando che, secondo l'Unione interparlamentare, dei 43 961 membri dei parlamenti nel mondo (Camera bassa e Camera alta assieme), solo il 16,4 % sono donne (vale a dire 7 195); considerando che i paesi scandinavi hanno il più elevato numero di donne parlamentari (40 %), seguiti dalle Americhe (19,6 %) e dall'Europa (paesi OSCE, esclusi i paesi scandinavi), con una media del 16,9 %, leggermente superiore all'Africa subsahariana (16,4 %), all'Asia (16,3 %), al Pacifico (12 %) e agli Stati arabi (8,3 %),

H.

considerando che tali percentuali indicano la presenza di un deficit democratico fondamentale, sia a livello europeo che nel più ampio contesto internazionale,

I.

considerando che, nonostante l'esistenza di un'uguaglianza de jure in gran parte dei paesi europei e nel mondo, permangono ineguaglianze de facto tra le donne e gli uomini per quanto riguarda la ripartizione del potere, le responsabilità e l'accesso alle ricorse economiche, sociali e culturali, a causa della persistenza dei ruoli di genere dominanti e delle loro ripercussioni sull'ineguale ripartizione delle responsabilità familiari, nonché sulla conciliazione tra vita familiare e vita professionale per la maggior parte delle donne,

J.

considerando che, nonostante la legislazione introdotta negli ultimi trent'anni a livello comunitario e nazionale, attualmente nell'Unione europea la differenza retributiva di genere è in media del 15 % per posti di lavoro di pari valore,

K.

considerando che oggi il numero delle donne che possiedono un diploma di laurea è superiore a quello degli uomini,

L.

considerando che il requisito di presentare liste di candidati equilibrate dal punto di vista del genere non sarebbe efficace se le donne fossero tutte iscritte in fondo alle liste, e che una lista in cui le candidature sono perfettamente alternate può non ottenere i risultati desiderati se il paese in questione utilizza un sistema elettorale «a lista aperta», che consente agli elettori di modificare l'ordine di successione dei candidati sulla lista,

M.

considerando il ruolo cruciale svolto dai partiti politici nell'impedire l'aumento della rappresentanza femminile in politica o nell'aumentare tale rappresentanza attraverso vari mezzi, osservando che, sebbene sempre più partiti politici sostengano che la loro composizione è equilibrata dal punto di vista del genere, ciò si rispecchia raramente ai livelli più elevati dei partiti politici, visto che solo l'11% dei leader di partito a livello mondiale sono donne,

N.

constatando con grande interesse che, esiste un'ampia gamma di altri strumenti per garantire una maggiore partecipazione delle donne in politica, quali ad esempio le misure di discriminazione positiva volte a garantire la presenza e l'attività delle donne nei parlamenti e in altre cariche elette,

O.

sottolineando che nei paesi che sono stati teatro di conflitti e in cui i sistemi elettorali sono stati concepiti e le elezioni sono state organizzate dalle Nazioni Unite, vi è una maggiore probabilità che le donne ricoprano cariche elettive, poiché l'ONU impone una rappresentanza più equilibrata dal punto di vista del genere;

P.

considerando l'importanza di modificare l'accettazione culturale di un processo decisionale equilibrato attraverso campagne di sensibilizzazione, e considerando che il raggiungimento dell'equilibrio di genere in politica richiede spesso un cambiamento dell'atteggiamento dell'opinione pubblica,

Q.

considerando che la condivisione delle responsabilità familiari tra donne e uomini influisce sulla piena partecipazione delle donne alla politica,

R.

riconoscendo il ruolo chiave svolto dalle associazioni non governative e volontarie nel tentativo di influenzare la società nel suo insieme, affinché essa accetti un equilibrio di genere più equo in politica,

S.

considerando che le donne possono dare, e hanno dato, un contributo concreto alla nascita di una cultura del cambiamento per quanto riguarda le questioni di genere nonché le questioni sociali e politiche essenziali in generale grazie al loro coinvolgimento al livello di base,

T.

considerando l'importanza dell'istruzione e della formazione precoci, al fine di garantire che le donne acquisiscano le conoscenze, le competenze e la sicurezza necessarie per partecipare pienamente alla società e alla vita politica,

U.

considerando il contributo dato dalle donne nel mettere in luce le particolari esigenze femminili, affinché le future politiche integrino una prospettiva di genere e siano maggiormente al servizio della democrazia nel suo complesso,

V.

sottolineando che il riconoscimento, da parte dei loro pari, del contributo positivo dato dalle donne alla politica internazionale è essenziale per la nascita di una cultura politica più equilibrata dal punto di vista del genere, e constatando che solo 12 dei 92 vincitori del Premio Nobel sono donne;

1.

ricorda che è già stato riconosciuto a livello europeo, nella summenzionata risoluzione del 2 marzo 2000, che una partecipazione equilibrata di entrambi i generi al processo decisionale è una condizione indispensabile per la democrazia;

2.

constata che le recenti elezioni hanno portato donne alle più alte cariche come capi di Stato e di governo in alcuni Stati membri e paesi terzi;

3.

si congratula con i Capi di Stato che hanno usato criteri obiettivi e non discriminatori per la selezione dei membri dei rispettivi Gabinetti;

4.

esprime profondo rammarico per il fatto che, nonostante un gran numero di dichiarazioni e raccomandazioni politiche, programmi d'azione adottati in tutto il mondo e specifiche normative introdotte a livello nazionale, ancora persistano in Europa e in tutto il mondo ineguaglianze e discriminazioni di genere e una sottorappresentanza delle donne nella politica; osserva in particolare che la percentuale delle donne elette al Parlamento europeo si colloca tra il 58 % e lo 0% a seconda degli Stati membri (con una media leggermente superiore al 30 %) e che la percentuale delle donne elette nei parlamenti nazionali degli Stati membri oscilla tra il 45 % e il 9%;

5.

segnala che la scarsa partecipazione delle donne ai centri decisionali e di governo è spesso legata alle difficoltà di conciliare vita privata e vita professionale, all'ineguale ripartizione delle responsabilità familiari, nonché alla discriminazione sul lavoro e nella formazione professionale;

6.

sottolinea la necessità di guardare al di là dei numeri, constatare come l'attività delle donne in politica influenzi la forma di governare e la soluzione di conflitti e come contribuisca a garantire che le riformedella governance, l'affidabilità e lo Stato di diritto figurino al primo posto nell'agenda politica a livello nazionale e internazionale;

7.

sottolinea che la scarsa presenza delle donne in politica priva gli Stati di un potenziale umano prezioso;

8.

sostiene il lavoro dell'Unione Interparlamentare per perseguire un migliore equilibrio di genere sulla scena politica;

9.

accoglie con favore l'inclusione della questione della parità di partecipazione di donne e uomini nei processi decisionali a tutti i livelli nel programma di lavoro della CEDAW per il 2006 e attende con ansia i risultati e le raccomandazioni; chiede che la Commissione e la Presidenza del Consiglio riferiscano al Parlamento sui negoziati CEDAW;

10.

esprime profondo rammarico per la sottorappresentanza delle donne nelle funzioni di rappresentanti speciali e inviati, consiglieri personali e speciali del Segretario generale dell'ONU e in altre posizioni ad alto livello globalmente nelle Nazioni Unite;

11.

esorta il Segretario generale delle Nazioni Unite a nominare più donne alle cariche di rappresentante e inviato personale o speciale, consigliere personale o speciale del Segretario generale; sottolinea l'opportunità che gli Stati membri delle Nazioni Unite presentino nomi di candidati donne, insieme a quelli di candidati uomini, al momento in cui il Segretario generale delle Nazioni Unite esamina l'assegnazione di funzioni ad alto livello;

12.

esorta le delegazioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU ad includere donne, per garantire una prospettiva di genere in tutte le missioni di preservazione della pace, di risoluzione di conflitti o istituzione della pace, e per incontrare anche organizzazioni di donne a livello locale, quando in visita in aree interessate da conflitti;

13.

accoglie con favore la decisione del Consiglio di inviare un questionario agli Stati membri per ricevere informazioni sulle tappe intraprese verso l'attuazione della UNSCR 1325(2000); invita il Consiglio a informare dei risultati il Parlamento;

14.

incoraggia con forza la partecipazione di agenti di polizia, civili e militari donne alle missioni di mantenimento della paese dell'UE e dell'ONU al fine di potenziare la comunicazione con le donne nelle comunità locali e con le comunità locali in generale;

15.

deplora che vi sia, per il momento, solo una donna che esercita le funzioni di Rappresentante personale dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per la Politica estera e di sicurezza comune (PESC) su 14 posti di Rappresentante speciale/Rappresentante personale/Inviato speciale o Coordinatore speciale (8); invita con urgenza l'Alto rappresentante per la PESC a nominare un maggior numero di donne ai posti di Rappresentante speciale del Segretario generale, di Rappresentante o di Inviato speciale; invita l'Alto rappresentante per la PESC a chiedere agli Stati membri, quando si tratta di assegnare simili posti di alto livello, dipresentargli candidature di donne, accanto alle candidature di uomini;

16.

invita l'Alto rappresentante dell'UE per la PESC, la Commissione e tutti gli Stati membri ad assumere più donne come ufficiali civili, militari e di polizia, nonché a nominare un coordinatore di genere in tutte le missioni PESD, come è avvenuto per la prima volta in occasione della missione EUFOR nella Repubblica democratica del Congo;

17.

promuove fortemente una formazione professionale specifica sul genere per tutto il personale delle missioni PESD; incoraggia inoltre la pubblicazione di opuscoli sul genere dedicati alle implicazioni relative al genere nelle situazioni di conflitto e post-conflitto per tutto il personale delle operazioni PESD;

18.

accoglie con favore il più alto numero di donne Commissario nella Commissione del Presidente Barroso, ma deplora che non si sia ancora raggiunta una vera parità a livello della Commissione, per marcare un esempio in Europa e nel mondo;

19.

accoglie con favore la nuova tabella di marcia della commissione per l'uguaglianza di genere, in particolare la decisione di promuovere una rete di donne negli organi decisionali;

20.

si compiace della prossima creazione di un Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, che dovrebbe adottare l'iniziativa di promuovere una maggiore rappresentanza delle donne nella politica internazionale;

21.

invita la Commissione a informarlo regolarmente sullo stato di avanzamento dei lavori del gruppo di Commissari sui diritti fondamentali, la politica antidiscriminazioni e le pari opportunità;

22.

deplora che, nelle 107 delegazioni e uffici della commissione in paesi terzi, solo sette donne siano attualmente a capo di una delegazione; esorta la Commissione a nominare più donne in posti di responsabilità nelle delegazioni esterne;

23.

invita la Commissione ad ottimizzare le relazioni esterne UE e gli strumenti di sviluppo e cooperazione quali vettori per la promozione delle donne in politica, in particolare la partecipazione delle donne come elettori e candidati, l'inclusione delle questioni di genere nei programmi dei partiti politici durante le campagne elettorali, nonché nei rapporti con le altre organizzazioni regionali, in particolare sulla questionedella creazione di capacità;

24.

invita la Commissione ad accrescere il sostegno a progetti intesi a garantire la partecipazione delle donne nella vita politica sia all'interno che al di fuori dell'Unione, specialmente nei paesi in via di sviluppo;

25.

raccomanda che la sua commissione competente instauri e supporti una cooperazione permanente e regolare tra le donne parlamentari di tutto il mondo; chiede che vengano messe a disposizione risorseaffinché il Forum delle donne in seno all'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, e contesti simili di altre assemblee parlamentari cui partecipa l'UE, possano riunirsi ed adottare iniziative comuni;

26.

invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere, ove opportuno, programmi educativi intesi a sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, all'uguaglianza dei diritti per le donne di partecipare pienamente alla vita politica già in giovane età;

27.

invita il futuro Istituto per l'uguaglianza di genere a riferire regolarmente al Parlamento europeo sulla raccolta di dati e sull'impatto della legislazione nazionale sulla parità e delle politiche in materia di uguaglianza di genere attuate dagli Stati membri, nonché sulle migliori prassi dei partiti politici europei e nazionali;

28.

invita il futuro Istituto per l'uguaglianza di genere a monitorare e a valutare i progressi realizzati nel raggiungere una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alla vita politica e pubblica in Europa, definendo e applicando indicatori per il controllo e la valutazione sulla base di dati ripartiti per genere comparabili a livello internazionale, e a pubblicare in seguito relazioni sulle misure adottate e sui progressi realizzati per quanto riguarda il coinvolgimento delle donne nel processo decisionale e ad assicurare un'ampia diffusione di tali relazioni;

29.

invita il futuro Istituto per l'uguaglianza di genere a mettersi in collegamento con organismi indipendenti, quali un osservatorio sulla parità o uno speciale organo di mediazione indipendente creato a livello nazionale, al fine di monitorare le politiche governative in materia di partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alla vita politica e pubblica;

30.

incoraggia il futuro Istituto per l'uguaglianza di genere a collaborare con gli istituti di ricerca, al fine di approfondire gli studi sugli ostacoli all'accesso delle donne alle cariche pubbliche ad alto livello, anche attraverso ricerche sugli stereotipi femminili in politica;

31.

incoraggia il futuro Istituto per l'uguaglianza di genere a guardare oltre le cifre e a misurare realmente l'influenza che le donne esercitano sui programmi politici, a livello sia nazionale che internazionale, in particolare nel promuovere il buon governo, la responsabilità e lo Stato di diritto;

32.

riconosce che gli Stati costituiscono il motore principale per un cambiamento efficace nella rappresentanza politica; esorta tutti gli Stati a tener fede agli impegni presi in base alla dichiarazione e alla piattaforma di azione adottati a Pechino nel settembre 1995 e durante le riunioni Pechino+5 e Pechino+10, nonché agli impegni in base al diritto internazionale, in particolare per quanto riguarda l'esecuzione della UNSCR 1325(2000) e la strategia di Lisbona;

33.

invita tutti gli Stati membri a incoraggiare le donne a presentarsi per funzioni di alto livello sulla scena internazionale e sprona gli Stati membri a fornire nomi di donne candidate, unitamente a candidati uomini, per funzioni di alto livello nei negoziati internazionali e negli organi decisionali, specialmente in seno alle organizzazioni internazionali;

34.

invita la Commissione ad analizzare e diffondere le migliori prassi per quanto riguarda le misure internazionali e nazionali volte a rafforzare la partecipazione delle donne alle cariche di più alto livello nella politica internazionale;

35.

invita gli Stati membri a rivedere, ove necessario, la normativa nazionale di promozione della parità in politica; invita gli Stati membri, ove necessario, a revisionare i loro piani d'azione nazionali sull'uguaglianza di genere al fine di adottare misure pratiche intese a raggiungere la parità in politica;

36.

invita gli Stati membri a sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica per mettere fine agli atteggiamenti negativi della società sulla capacità delle donne di partecipare in maniera paritaria nel processo politico a livello nazionale e internazionale; incoraggia gli Stati membri a promuovere l'obiettivo della parità di genere in tutte le posizioni pubbliche;

37.

invita gli Stati membri ad attuare misure intese alla conciliazione della vita sociale, familiare e professionale, in base alle conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona del 15 e 16 marzo 2002 e alla strategia di Lisbona, creando e promuovendo un ambiente favorevole per la piena partecipazione delle donne in politica;

38.

invita gli Stati membri ad adottare idonee misure legislative e/o amministrative volte a sostenere i rappresentanti eletti nel conciliare le loro responsabilità familiari e pubbliche e, in particolare, a incoraggiare i parlamenti e le autorità locali e regionali a garantire che i loro tempi e metodi di lavoro permettano ai rappresentanti eletti di entrambi i sessi di conciliare il lavoro con la vita familiare;

39.

invita gli Stati membri a offrire alle donne maggiori possibilità di formazione, ai fini dell'acquisizione di competenze adeguate per facilitare la loro carriera politica e l'accesso alle cariche di alto livello;

40.

invita i partiti politici in tutta Europa a promuovere una partecipazione equilibrata coi due sessi nelle loro liste elettorali;

41.

esorta i partiti politici in tutta Europa a rimuovere ogni barriera che, direttamente o indirettamente, discrimini la partecipazione delle donne, al fine di garantire che le donne abbiano il diritto di partecipare pienamente, a tutti i livelli di decisione, in tutte le strutture interne di decisione politica e procedure di nomina e nella leadership dei partiti politici, in termini uguali agli uomini;

42.

incoraggia le autorità competenti a fornire formazione politica, che includa anche la formazione necessaria a esprimersi in pubblico, alle donne e agli uomini che desiderino svolgere attività politica;

43.

esorta i partiti politici ad includere donne e uomini qualificati sulle liste dei partiti per incarichi elettivi;

44.

incoraggia i partiti politici ad invogliare le donne a partecipare e votare alle elezioni e ad accrescere la consapevolezza delle specifiche necessità ed aspirazioni delle donne nei propri programmi;

45.

incoraggia le sue delegazioni interparlamentari, missioni di commissione e delegazioni a tenere conto, nell'ambito delle rispettive attività, della questione della parità di genere e di una sufficiente rappresentazione delle donne nel quadro della cooperazione istituzionale;

46.

ribadisce il proprio impegno a favore dell'integrazione della dimensione di genere e di una rappresentanza equilibrata dal punto di vista del genere in tutte le delegazioni e missioni, incluse le missioni di osservazione elettorale;

47.

incoraggia le missioni di osservazione elettorale guidate da alcuni dei suoi membri a prestare particolare attenzione alla questione della partecipazione delle donne alle campagne politiche, sia come candidate che come elettrici;

48.

incoraggia la promozione delle giovani donne nelle organizzazioni della società civile, al fine di consentire loro di acquisire esperienze, competenze e capacità che possano essere utilizzate nel settore della partecipazione politica;

49.

incoraggia la creazione di ONG, segnatamente quelle volte a promuovere l'affermazione femminile, che forniscano formazione in materia di direzione, adozione di decisioni, capacità di parlare in pubblico, uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, acquisizione di sicurezza e conduzione di campagne politiche, e il sostegno di tali ONG laddove esse già esistono;

50.

esorta i mezzi di comunicazione a riconoscere l'importanza della partecipazione femminile al processo politico, ad assicurare una copertura equa ed equilibrata dei candidati donne e uomini e a prestare attenzione alle ripercussioni dei programmi dei partiti politici sulla promozione delle esigenze e dei diritti delle donne nonché sulla rappresentanza democratica;

51.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, alle altre istituzioni e organi dell'Unione europea, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, ai membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e al Segretario generale dell'ONU.


(1)  GU C 364 del 18.12.2000, pag. 1.

(2)  GU C 168 del 4.7.1995, pag. 3.

(3)  GU L 319 del 10.12.1996, pag. 11.

(4)  GU C 262 del 18.09.2001, pag. 248.

(5)  GU C 346 del 4.12.2000, pag. 82.

(6)  GU C 228 del 13.8.2001, pag. 186.

(7)  Testi approvati, P6_TA(2006)0245.

(8)  Annalisa Gianella, Rappresentante personale di Javier Solana per la non-proliferazione della armi di distruzione di massa.

P6_TA(2006)0498

Lotta contro la tratta degli esseri umani — approccio integrato e proposte in vista di un piano d'azione

Raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sulla lotta contro la tratta degli esseri umani — un approccio integrato e proposte per un piano d'azione (2006/2078(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la proposta di raccomandazione destinata al Consiglio presentata da Barbara Kudrycka a nome del gruppo PPE-DE sulla lotta contro la tratta degli esseri umani — un approccio integrato e proposte in vista di un piano d'azione (B6-0613/2005),

vista la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, in particolare gli articoli 4 e 5 che evidenziano che il commercio di schiavi deve essere proibito in tutte le sue forme,

vista la Dichiarazione di Pechino della Quarta Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne, il seguito di Pechino +5 e +10 e la sua risoluzione del 10 marzo 2005 sul seguito della Quarta Conferenza mondiale sulla piattaforma di azione per le donne (Pechino +10) (1),

visti la Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 sui diritti del fanciullo, in particolare gli articoli 1, 7, 32, 34 e 35, e il Protocollo facoltativo 2000 alla Convenzione sui diritti del fanciullo concernente la vendita di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile, in particolare l'articolo 3,

vista la Convenzione delle Nazioni Unite del 1979 sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (2) (CEDAW), in particolare gli articoli 5 e 6,

visto il Protocollo ONU di Palermo del 2000, protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini,

viste le Convenzioni n. 29 dell'Organizzazione internazionale del lavoro concernente il lavoro forzato o obbligatorio (1930) e n. 182 concernente la proibizione e l'azione immediata per l'eliminazione delle forme peggiori di lavoro infantile approvata dalla Conferenza nella sua ottantasettesima sessione (1999),

vista la relazione 2005 OIL su un'alleanza globale contro il lavoro forzato nell'ambito del seguito alla Dichiarazione OIL sui principi e i diritti fondamentali sul lavoro 2005,

vista la relazione 2004 del Dipartimento di Stato USA sul collegamento tra prostituzione e tratta a fini sessuali (3),

visti la Convenzione europea sui diritti umani e la biomedicina del 1997 e l'articolo 22 del Protocollo aggiuntivo 2002 concernente il trapianto di organi e di tessuti di origine umana,

vista la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro la tratta degli esseri umani approvata dal Comitato dei ministri il 3 maggio 2005,

vista la relazione 2005 del Consiglio d'Europa sulla situazione della criminalità organizzata — Accento sulla minaccia della criminalità economica,

vista la raccomandazione del Consiglio d'Europa 1611/2003 sul traffico di organi in Europa,

vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (4), in particolare gli articoli 1, 3, 4, 5 e 6,

vista la dichiarazione di Bruxelles sulla prevenzione e la lotta contro la tratta degli esseri umani approvata il 20 settembre 2002 dalla Conferenza europea sulla prevenzione e la lotta contro la tratta degli esseri umani — Sfida globale per il XXI secolo,

visto il programma dell'Aja (5) su libertà, sicurezza e giustizia, che invita il Consiglio e la Commissione a sviluppare un piano sulle migliori prassi, normative e meccanismi nella lotta a questo traffico,

viste le conclusioni del Consiglio sulla tratta degli esseri umani della 2725a Sessione del Consiglio Giustizia e Affari interni del 27 e 28 aprile 2006 (6),

vista la decisone quadro del Consiglio 2002/629/GAI del 19 luglio 2002 sulla lotta alla tratta degli esseri umani (7),

vista la decisione quadro del Consiglio 2004/68/GAI del 22 dicembre 2003 relativa alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile (8),

vista la direttiva del Consiglio 2004/81/CE del 29 aprile 2004 riguardante il titolo di soggiorno da rilasciare ai cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in un'azione di favoreggiamento dell'immigrazione illegale che cooperino con le autorità competenti (9),

vista la relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla base dell'articolo 10 della decisione quadro del Consiglio del 19 luglio 2002 sulla lotta alla tratta degli esseri umani (COM(2006)0187),

visto il piano UE sulle migliori pratiche, le norme e le procedure per contrastare e prevenire la tratta di esseri umani (10),

vista la comunicazione della Commissione del 18 ottobre 2005 intitolata «Lotta contro la tratta degli esseri umani — un approccio integrato e proposte per un piano d'azione» (COM(2005)0514),

vista la sua risoluzione del 17 gennaio 2006 sulle strategie di prevenzione della tratta di donne e bambini, vulnerabili allo sfruttamento sessuale (11),

vista la sua risoluzione del 19 maggio 2000 sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo «Per ulteriori azioni nella lotta contro la tratta di donne» (12),

vista la relazione e le raccomandazioni del 22 dicembre 2004 del Gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani, istituito nel 2003 dalla Commissione,

visti i programmi DAPHNE per combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne (13),

viste le relazioni Europol sulla tratta degli esseri umani, specialmente la relazione 2005 sulla criminalità organizzata nell'UE (14),

visti gli orientamenti UNICEF sulla protezione dei diritti dei bambini vittime di tratta (2003) e la guida di riferimento sulla protezione dei diritti dei bambini vittime di tratta in Europa (2006),

visti l'articolo 114, paragrafo 3, e l'articolo 94 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A6-0368/2006),

A.

considerando che la tratta di esseri umani rappresenta una forma moderna di schiavitù, un crimine grave e una grave violazione dei diritti umani fondamentali e riduce le persone in uno stato di dipendenza mediante minacce, violenze e umiliazioni,

B.

considerando che la tratta di esseri umani è un problema mondiale che si verifica sia all'interno dei confini nazionali che attraverso di essi, a prescindere dal fatto che quello interessato sia un paese d'origine, di transito o di destinazione, e costituisce una della forme più redditizie di criminalità organizzata internazionale,

C.

considerando che, secondo il Consiglio d'Europa, la tratta di esseri umani rappresenta il terzo più ingente introito monetario prodotto dalla criminalità organizzata (15),

D.

considerando che le misure prese finora per ridurre la tratta di esseri umani non hanno portato risultati sotto forma di una riduzione del numero delle vittime; considerando che, al contrario, la tratta di esseri umani è l'attività criminale (16) in più celere sviluppo rispetto ad altre forme di criminalità organizzata nell'UE,

E.

considerando che pertanto è necessario adottare obiettivi chiari e specifici quali quello di dimezzare il numero delle vittime della tratta di esseri umani nei prossimi dieci anni, sebbene l'obiettivo principale dovrebbe essere quello di eliminare completamente senza indugio questo tipo di crimine,

F.

considerando che cinque Stati membri non hanno ancora ratificato la Convenzione internazionale delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, che cinque Stati membri non hanno ratificato il suo Protocollo supplementare per impedire, sopprimere e punire la tratta di persone, specialmente di donne e bambini, che dieci Stati membri non hanno ratificato il protocollo facoltativo dell'ONU alla Convenzione sui diritti del fanciullo relativo alla vendita di bambini, alla prostituzione infantile e alla pornografia infantile e che solo uno degli Stati membri ha ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro la tratta di esseri umani,

G.

considerando che la tratta degli esseri umani è perpetrata non soltanto allo scopo di sfruttamento sessuale, ma anche di sfruttamento del lavoro, adozioni illegali, servitù domestica forzata e vendita di organi, per cui la lotta alla tratta deve andare bene al di là della lotta alla prostituzione forzata e deve coprire tutte le forme di sfruttamento e oppressione,

H.

considerando che se la tratta degli esseri umani non è necessariamente un reato specificamente di genere, visto che anche gli uomini e in particolare i ragazzi sono vittime di sfruttamento sessuale e sul lavoro, anche se la parte più numerosa di vittime della tratta è ancora costituita da donne e ragazze,

I.

considerando che le donne e i bambini sono particolarmente vulnerabili e pertanto esposti a un maggior rischio di diventare vittime della tratta,

J.

considerando che le vittime della tratta, molte delle quali minorenni, sono esposte a violenze e abusi fisici e psicologici, si vedono negate la dignità e la libertà da schiavitù, tortura e altri trattamenti disumani o degradanti, la sicurezza della persona, la libertà di circolazione e i diritti del lavoro e si trovano spesso a vivere in un rapporto forzato e non voluto di dipendenza dai responsabili della tratta stessa,

K.

considerando che sebbene la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo affermi che ciascun neonato deve essere registrato immediatamente dopo la nascita, secondo l'UNICEF (17) più della metà delle nascite nei paesi in via di sviluppo — ad eccezione della Cina — non sono registrate (più di 50 milioni di bambini); considerando che questi bambini invisibili, unitamente ai milioni di orfani e di ragazzi di strada sono i più vulnerabili alla tratta, divenendo facile preda per adozioni illegali o per essere impiegati nel commercio di organi umani; considerando che anche i conflitti, le catastrofi e le situazioni successive agli stessi espongono i bambini ad un rischio maggiore di divenire vittime della tratta degli esseri umani;

L.

considerando che le cause dell'immigrazione clandestina sono diverse da quelle a monte della tratta degli esseri umani e che pertanto questi temi dovrebbero essere affrontati separatamente,

M.

considerando che la relazione del Dipartimento di Stato USA «Trafficking in Persons 2005» dimostra che circa l'80 % delle 600.000-800 000 persone vittime ogni anno della tratta è costituito da donne e ragazze,

N.

considerando che la maggior parte delle donne e ragazze oggetto della tratta subiscono diverse forme di sfruttamento, in particolare lo sfruttamento sessuale, che è l'obiettivo principale della tratta, nonché il lavoro forzato e il traffico di organi,

O.

considerando che la relazione OIL (18) del 2005 valuta che l'80 % delle vittime della tratta sono donne e ragazze; considerando che detta relazione stima che una percentuale oscillante tra il 40 e il 50 % di tutte le vittime sono minori; considerando che, stando a detta relazione, il 56 % delle vittime, specie le vittime del lavoro forzato, sono donne e ragazze; considerando che il 98 % delle persone vittime della tratta a fini sessuali sono donne e ragazze,

P.

considerando che l'industria del sesso si basa sul principio della domanda e dell'offerta; che la relazione dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni del 2003 riconosce che la crescente domanda dei consumatori è indubbiamente uno dei fattori che contribuiscono al fenomeno del lavoro forzato nell'industria del sesso,

Q.

considerando che nella relazione del relatore speciale dell'ONU sugli aspetti aventi rilevanza sotto il profilo dei diritti umani e relativi alla tratta di persone, specie donne e bambini, dal titolo «Integrazione dei diritti umani delle donne e di una prospettiva di genere» si afferma che, mentre la violazione dei diritti umani delle donne e dei bambini è perpetrata attraverso traffici d'ogni sorta, la tratta a fini sessuali ha una sua specificità nel senso che la violazione dei diritti delle donne e dei bambini ha luogo in quanto sono per l'appunto donne e bambini,

R.

considerando che l'accesso al mercato del lavoro dell'UE è complicato e perfino limitato e sovraregolamento, che al contempo la richiesta di forza lavoro è chiara, e che tali fattori comportano immigrazione illegale, contrabbando e tratta degli esseri umani,

S.

considerando che, anche se affrontare l'argomento dell'offerta di servizi rappresenta una priorità politica elevata, l'esistenza dello sfruttamento del lavoro spesso è ampiamente tollerata dall'opinione pubblica,

T.

considerando che nell'Unione europea la domanda di lavoratori a basso costo, senza documenti e docili contribuisce alla tratta illegale di esseri umani; che l'esistenza di una tale forza lavoro può abbassare i costi ma a scapito della dignità umana e che compromette le norme in materia di lavoro, le misure in materia di salute e sanità, un'equa retribuzione e il reddito locale e/o statale in quanto non vengono versati tasse e contributi sociali,

U.

considerando che gli elevati profitti derivanti dalla tratta degli esseri umani sono spesso oggetto di riciclaggio di denaro e consentono altre attività criminali organizzate, quali la corruzione e la truffa, permettendo ai responsabili di ottenere un illegittimo potere economico, sociale o addirittura politico,

V.

considerando che la domanda di servizi offerti dalle persone oggetto di traffico, come ad esempio la domanda da parte di uomini che desiderano comprare o comprano donne e bambini a fini sessuali, insieme alla povertà, all'emarginazione sociale e alla mancanza di alternative possibili per attività lavorative dignitose, è la spinta principale alla tratta degli esseri umani e che senza rafforzare la volontà politica e gli sforzi comuni per limitare tale domanda, sarà quasi impossibile fermare o ridurre la tratta in modo sostanziale (19),

W.

considerando che la mancanza di prospettive economiche e sociali sostenibili, gli elevati tassi di disoccupazione, l'incubo di una povertà sempre più estesa in taluni paesi di origine e l'elevato livello di sviluppo economico e sociale esistente in Europa contribuiscono a un clima che rende la tratta di esseri umani una comoda opzione per le organizzazioni criminali,

X.

considerando che rafforzare l'applicazione della legge criminalizzando i responsabili e gli intermediari della tratta di esseri umani rappresenta un aspetto cruciale della lotta alla tratta stessa; considerando che l'applicazione della legge dovrebbe includere anche la possibilità di confiscare i proventi del crimine; considerando che è necessario rafforzare le ispezioni sul lavoro, includendo pene per lo sfruttamento del lavoro e per il lavoro clandestino; considerando che la creazione di una rete di ispezioni nazionali del lavoro e l'armonizzazione delle pene per lo sfruttamento del lavoro potrebbero portare ad una diminuzione di questi reati; considerando che per garantire che i casi di tratta vengano perseguiti e indagati in modo efficace sarebbe utile creare unità speciali debitamente formate e attrezzate all'interno delle forze nazionali di polizia e degli uffici della Procura,

Y.

considerando che l'identificazione rapida delle vittime è fondamentale nella lotta ala tratta;

1.

Rivolge al Consiglio le seguenti raccomandazioni:

Quadro giuridico e applicazione della legge

a)

la tratta degli esseri umani va contrastata con un'impostazione politica coerente (politica dell'immigrazione, di genere, dell'occupazione, sociale, dello sviluppo, estera, di vicinato e dei visti), e la conseguente criminalizzazione, raggiungendo almeno gli standard di legislazione UE, in conformità della decisione quadro 2002/629/GAI,

b)

invita la Comunità europea a firmare e ratificare quanto prima possibile la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani; sollecita la Commissione ad avviare senza più tardare la procedura interna che consente alla Comunità europea di firmare e ratificare detta convenzione; chiede parimenti al Consiglio di adottare la decisione di firmare e ratificare la convenzione,

c)

la Commissione e gli Stati membri dovrebbero adottare una strategia per attuare il Piano d'azione,

d)

il Consiglio e gli Stati membri dovrebbero rafforzare l'approccio basato sui diritti umani e l'uguaglianza di genere e incentrato sulle vittime, attuando il Piano d'azione,

e)

ritiene che sia necessario un approccio antidiscriminatorio alla tratta oltre ad un approccio incentrato sui diritti umani e che pertanto siano d'importanza fondamentale riferimenti all'uguaglianza e alla non discriminazione,

f)

gli Stati membri che non lo hanno ancora fatto dovrebbero ratificare e applicare le pertinenti Convenzioni internazionali, fra cui la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, il suo protocollo addizionale per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini e il protocollo per combattere il traffico di migranti via terra, via mare e via aria, il protocollo facoltativo alla Convenzione sui diritti del fanciullo concernente la vendita di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile, la Convenzione ONU sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani nonché le Convenzioni e le norme di base sul lavoro dell'Organizzazione internazionale del lavoro, in particolare la n. 29 concernente il lavoro forzato, la n. 182 concernente la proibizione e l'azione immediata per l'eliminazione delle forme peggiori di lavoro infantile nonché quelle in materia di libertà di associazione, ispezione sul lavoro e agenzie di occupazione,

g)

gli Stati membri dovrebbero attuare quanto prima la decisione quadro 2002/629/GAI e la direttiva 2004/81/CE e quanto meno garantire che alle vittime della tratta, che collaborino o meno con le autorità competenti durante le indagini e in qualità di testimoni nei procedimenti penali, siano garantiti lo status di residente di breve durata, compreso un periodo di riflessione/recupero per le vittime non inferiore a 30 giorni, nonché l'accesso all'informazione sulle procedure legali e amministrative in una lingua che le vittime comprendono, unitamente a un'assistenza legale gratuita,

h)

gli Stati membri dovrebbero fare pieno uso della decisione quadro 2005/212/GAI del Consiglio, del 24 febbraio 2005, relativa alla confisca di beni, strumenti e proventi di reato (20), in particolare l'articolo 3, come parte della lotta contro la tratta degli esseri umani,

i)

gli Stati membri dovrebbero farsi carico delle persone che sono rimaste vittime della tratta degli esseri umani, offrendo loro la possibilità di ricevere assistenza per rientrare nel paese d'origine, se così desiderano, o per rimanere nell'Unione (21); ritiene che le vittime debbano altresì ricevere sostegno e incoraggiamento a collaborare con le autorità competenti durante le indagini e in qualità di testimoni nei procedimenti penali,

j)

gli Stati membri dovrebbero prendere in esame la possibilità di introdurre meccanismi che incoraggino, sostengano e proteggano gli informatori che possono essere oggetto di rappresaglie,

k)

gli Stati membri dovrebbero adottare misure per garantire che l'identificazione delle vittime della tratta, soprattutto dei bambini, sia realizzata da personale specializzato di un'agenzia di applicazione della legge che sia competente in materia di prevenzione della tratta, effettuando una distinzione più coerente tra ingresso illegale e tratta degli esseri umani; le agenzie governative dovrebbero mettere a punto orientamenti per assicurare che nell'interrogare i migranti privi di documenti vengano poste le domande adeguate a garantire che le vittime della tratta possano essere individuate in quanto tali,

l)

gli Stati membri dovrebbero ridurre al minimo il rischio di traffico di organi in Europa anche limitando la domanda, promuovendo più efficacemente la donazione di organi, mantenendo una legislazione rigorosa sui donatori vivi che non sono parenti, garantendo la trasparenza dei registri nazionali e delle liste d'attesa, fissando la responsabilità giuridica per le irregolarità,

m)

gli Stati membri dovrebbero migliorare l'analisi della situazione attuale applicando metodi uniformi di raccolta dei dati comparabili, in particolare di quelli relativi alle rotte del traffico e ai profili delle vittime, conformemente ai protocolli esistenti e alla legislazione comunitaria sulla protezione dei dati,

n)

gli Stati membri dovrebbero attuare coerentemente l'articolo 4 della decisione quadro 2002/629/GAI per garantire che le persone giuridiche possano essere considerate responsabili dei reati commessi a loro beneficio da chiunque agisca sia individualmente sia come parte di un organismo della persona giuridica, abbia una posizione dominante all'interno della persona giuridica, abbia legami con la tratta di esseri umani o utilizzi i servizi di vittime della tratta,

o)

gli Stati membri dovrebbero adottare misure per garantire che il sequestro e il trasporto di persone, compresi la fornitura di alloggio e sostentamento, e l'assunzione del controllo su di esse vengano definiti per legge come crimini e considerati reati punibili con la detenzione,

p)

ritiene che la buona pratica societaria secondo la quale chi opera in subappalto ha l'obbligo di assolvere ai propri oneri contrattuali e legali (rispetto dei requisiti nell'intera catena di produzione) abbia un importante ruolo nel ridurre la domanda di manodopera illegale e che il ruolo delle imprese e degli altri operatori sociali sia fondamentale per assicurare l'applicazione di tutte le norme del lavoro e sociali vigenti e, in particolare, per garantire che i lavoratori beneficino dei vantaggi che spettano loro per legge; accoglie con favore la Dichiarazione di Atene, la quale mira a garantire che le imprese non tollerino il lavoro forzato,

q)

è del parere che, qualora si dovesse constatare che una società fa uso di manodopera a basso prezzo sfruttando la tratta degli esseri umani, dovrebbero essere applicate sanzioni severissime nei confronti dei datori di lavoro in questione, in particolare se la società ha agito in modo fraudolento,

r)

gli Stati membri dovrebbero adottare le misure necessarie per garantire che le sanzioni pecuniarie di carattere penale o amministrativo imposte alla persona giuridica giudicata responsabile del reato includano il sequestro e la confisca dei proventi derivanti dalla tratta, al fine di indennizzare e risarcire, in via prioritaria, le vittime per i danni economici, fisici e psicologici sofferti,

s)

gli Stati membri dovrebbero porre in atto meccanismi che, a livello di polizia, offrano soluzioni integrate per far fronte alla tratta internazionale di donne e bambini a fini di sfruttamento sessuale, con azioni di prevenzione e sensibilizzazione, di educazione e formazione, di assistenza e protezione alle vittime e valutazione delle risorse necessarie per l'esecuzione di dette azioni,

t)

ritiene che i meccanismi di ispezione e applicazione relativi al diritto del lavoro dovrebbero essere rafforzati in tutti gli Stati membri; ritiene altresì che gli Stati membri dovrebbero garantire che esista il necessario quadro giuridico e che i relativi meccanismi, la formazione e le adeguate risorse tecniche siano disponibili in modo da permettere agli Stati membri di rispondere ai loro obblighi giuridici conferendo responsabilità ai funzionari degli organismi di ispezione e fornendo loro informazioni e formazione per consentirgli di riconoscere le vittime della tratta il cui lavoro viene sfruttato; ritiene che una rete transnazionale di ispettorati in materia di occupazione potrebbe risultare un utile strumento nello scambio delle migliori prassi e nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro; gli Stati membri dovrebbero rafforzare la cooperazione e il coordinamento a livello UE in questo settore,

u)

gli Stati membri dovrebbero controllare meglio le attività delle agenzie di collocamento e delle agenzie di reclutamento di lavoratori stagionali; il Consiglio dovrebbe prendere in esame la possibilità di una rete di collegamento delle ispezioni del lavoro nazionali,

v)

gli Stati membri dovrebbero sostenere i servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso il monitoraggio delle agenzie di collocamento private, che spesso sono dissimulate come agenzie matrimoniali o turistiche e possono portare a pratiche abusive di reclutamento e, di conseguenza, alla tratta,

w)

gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché il personale dei loro consolati proceda a scambi di esperienze e riceva una formazione adeguata su come riconoscere le domande di visto che possono dissimulare casi di tratta degli esseri umani; il Consiglio e la Commissione dovrebbero completare quanto prima la messa a punto di un Sistema comune d'informazione sui visti,

x)

il Consiglio e la Commissione dovrebbero stabilire orientamenti dell'UE sulla lotta contro la tratta degli esseri umani quale ulteriore strumento per guidare una coerente politica dell'UE in materia di diritti dell'uomo e diritti del bambino,

Prevenzione e riduzione della domanda

y)

il dibattito sulla tratta degli esseri umani dovrebbe formare parte dell'istruzione nelle scuole e affrontare la questione della riduzione delle disparità sociali e di genere; la fornitura di informazioni e l'incremento della consapevolezza pubblica sulla tratta come reato inaccettabile debbono essere riconosciuti quali elementi vitali della lotta alla tratta stessa; gli Stati membri dovrebbero sostenere l'introduzione di corsi di capacità personale in tutte le classi come metodo per prevenire la tratta di bambini,

z)

la Commissione dovrebbe avviare entro il 2007 uno studio sia sulla correlazione causale tra le varie legislazioni degli Stati membri sulla prostituzione e la tratta ai fini dello sfruttamento sessuale che sulla correlazione causale tra le varie legislazioni degli Stati membri e la politica in materia di migrazione e tratta di esseri umani, come previsto dal Commissario Frattini l'8 marzo 2006; lo studio deve essere basato su dati comparabili onde assicurarne la credibilità scientifica; occorre quindi elaborare e applicare quanto prima possibile un metodo standardizzato di raccolta dei dati; i risultati andrebbero quindi utilizzati per attuare le migliori prassi nel combattere la tratta di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale,

aa)

le iniziative contro la tratta avviate dai governi e dalla società civile, in particolare le campagne concrete per aumentare la consapevolezza, andrebbero sostenute dalla Commissione, dal Consiglio e dagli Stati membri,

ab)

la Commissione dovrebbe valutare e diffondere le migliori pratiche sulla riduzione della domanda di servizi offerti da persone vittime della tratta ai fini di sfruttamento del lavoro o sessuale o per qualsiasi altro fine negli Stati membri,

ac)

gli Stati membri dovrebbero attuare misure per ridurre la domanda e per affrontare altre cause, quali l'emarginazione e la mancanza di pari opportunità occupazionali e di un lavoro dignitoso, sulla base delle migliori prassi e incoraggiare il settore commerciale, in particolare il settore turistico e i servizi Internet, perché sviluppino e aderiscano a codici di condotta al fine di impedire la tratta degli esseri umani,

ad)

la Commissione dovrebbe stabilire una giornata contro la tratta degli esseri umani il 25 marzo, a partire dal 2007, per celebrare l'abolizione del commercio di schiavi in molti paesi del mondo,

ae)

andrebbero prese misure al fine di migliorare i meccanismi giuridici per una migrazione sicura, garantire l'accesso alle informazioni sulle opportunità di una migrazione sicura e assicurare la trasparenza delle procedure come modo migliore per ridurre la tratta degli esseri umani,

af)

la Commissione e gli Stati membri dovrebbero, nelle loro politiche interne e di vicinato, sviluppo e aiuti, esaminare misure che affrontino alla radice le cause della tratta degli esseri umani nei paesi di origine, comprese misure per rafforzare i sistemi nazionali di protezione dell'infanzia, incoraggiare le registrazione dei bambini per ridurre la loro vulnerabilità in relazione alle adozioni illegali, ai matrimoni forzati, al commercio di organi umani e alla tratta a qualsiasi fine, compreso lo sfruttamento sessuale,

ag)

la Commissione e gli Stati membri dovrebbero concentrarsi in particolare sulla prevenzione dell'utilizzazione indebita delle nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione nella tratta di donne e bambini e promuovere il rispetto di tutte le iniziative legali e tecnologiche necessarie per affrontare questo problema,

ah)

la Commissione dovrebbe adottare una proposta di codice di condotta per i funzionari delle Istituzioni e degli organi UE, in particolare per i funzionari in missioni UE nei paesi terzi, simile al codice di condotta redatto dall'ONU; il codice dovrebbe manifestare una chiara disapprovazione quanto all'acquisto di servizi sessuali, ad altre forme di sfruttamento sessuale e alla violenza di genere, e dovrebbe prevedere le sanzioni necessarie in caso di cattiva condotta; i funzionari dovrebbero ricevere informazioni dettagliate sul contenuto del codice di condotta prima di essere inviati in missione,

ai)

il Consiglio e la Commissione dovrebbero sollevare regolarmente la questione della tratta degli esseri umani nel quadro dei dialoghi politici con i paesi terzi (in particolare con quelli che trasgrediscono in misura maggiore (22)), avvalendosi della clausola «dell'elemento essenziale» del rispetto dei diritti umani che figura negli accordi dell'UE con tali paesi,

aj)

la Commissione e gli Stati membri dovrebbero affrontare la questione della tratta di esseri umani all'interno dell'Unione e all'interno dei singoli Stati membri, sostenere la ricerca per incrementare la comprensione di questo fenomeno e avviare lo sviluppo e l'attuazione di efficaci misure strategiche,

ak)

il Consiglio e la Commissione dovrebbero esaminare a fondo tutte le accuse di traffico di organi nel quadro del dialogo dell'UE con i paesi terzi sui diritti umani,

Protezione delle vittime

al)

la Commissione e gli Stati membri dovrebbero creare una linea telefonica di pronto intervento plurilingue con un unico numero europeo allo scopo di fornire una prima assistenza alle vittime,

am)

gli Stati membri dovrebbero intervenire contro la tratta degli esseri umani, rispettando le prostitute e prevenendo la discriminazione nei loro confronti nonché la loro ulteriore emarginazione o stigmatizzazione, che ne rafforzano la vulnerabilità rispetto alla tratta e ad altre forme di violenza o abuso,

an)

il Consiglio dovrebbe incoraggiare la creazione di un sito web europeo contenente dati e immagini delle persone scomparse in stretta cooperazione con i coordinatori nazionali,

ao)

sono necessarie misure per garantire la protezione non soltanto delle vittime di sfruttamento sessuale ma anche delle vittime di sfruttamento sul lavoro e di altri tipi di traffico,

ap)

la Commissione e gli Stati membri dovrebbero produrre e attuare chiare normative e orientamenti europei sull'assistenza e la protezione delle vittime, indipendentemente dalla loro capacità o volontà di agire in qualità di testimoni, comprese norme speciali per la protezione dei diritti dei bambini e un meccanismo di identificazione delle vittime che garantisca che l'identificazione delle vittime sia parte integrante del sostegno e dell'assistenza,

aq)

gli Stati membri dovrebbero garantire l'accesso a un'assistenza a breve e/o a lungo termine alle vittime; questo sostegno dovrebbe comprendere, tra l'altro, centri specializzati di prima accoglienza, con la possibilità di avere accesso ad alloggi in una fase successiva, servizi medici e consulenza medica, assistenza giuridica, informazione sui loro diritti e sulle implicazioni per le vittime come testimoni, corsi di lingua e di formazione professionale, corsi di induzione culturale, assistenza finanziaria e assistenza per trovare un lavoro, compresi tutori legali speciali per i bambini,

ar)

occorrerebbe concepire il sostegno alle vittime della tratta in modo che si adatti alle loro esigenze particolari, visto che le vittime della tratta non rappresentano un gruppo omogeneo; sotto questo aspetto sono particolarmente rilevanti la parità di genere, i diritti dei bambini, delle popolazioni indigene e delle minoranze in quanto molte vittime o potenziali vittime della tratta di esseri umani sono donne, bambini e individui che appartengono a gruppi etnici e a minoranze che possono essere stati oggetto di discriminazione nel loro paese d'origine,

as)

gli Stati membri dovrebbero offrire alle vittime accesso all'istruzione, a programmi di formazione e al mercato del lavoro come pure a una tutela dei diritti nelle procedure civili, penali e amministrative e l'accesso a riparazioni giuridiche,

at)

le vittime della tratta non dovrebbero essere immediatamente rinviate al paese di origine quando può essere ragionevole sospettare che potrebbero subire ulteriori danni attraverso la stigmatizzazione e la discriminazione o rischiare di essere di nuovo oggetto di tratta; va sottolineata l'importanza dei programmi per un rientro sicuro, la reintegrazione e l'integrazione sociale a beneficio delle vittime nel pieno rispetto dei loro diritti alla sicurezza e alla privacy, che includa la responsabilità dello Stato, qualora le vittime siano identificate, per lo svolgimento di valutazioni di rischio individuali prima, durante e dopo il rientro di una vittima,

au)

gli Stati membri dovrebbero rispettare nella loro legislazione come pure nelle prassi amministrative la definizione ONU di bambino (23), vale a dire ogni essere umano di età inferiore ai 18 anni; pertanto le decisioni su una soluzione di lungo termine alla tratta dei bambini deve essere presa o da un'autorità con una responsabilità regolamentare per il benessere dei bambini o da un'autorità giudiziaria la cui responsabilità principale sia quella di garantire l'interesse del bambino nel corso di tutto il processo decisionale; in tutti gli interventi riguardanti i bambini, siano essi effettuati da enti di assistenza sociale pubblici o privati, tribunali, autorità amministrative o organi legislativi, l'interesse del bambino deve costituire la considerazione primaria; gli Stati membri devono garantire che il bambino il quale sia in grado di farsi la propria opinione abbia il diritto di esprimerla liberamente in tutte le questioni che lo riguardano e che le sue opinioni ottengano la debita considerazione a seconda della sua età e maturità,

av)

gli Stati membri dovrebbero garantire che i bambini vittime di tratta siano tutelati dall'azione penale o da sanzioni per reati commessi in relazione al loro status di vittime della tratta; i bambini vittime di tratta non dovrebbero, in linea generale, essere privati della libertà, compreso sulla base del fatto che il bimbo non è accompagnato o è isolato, del suo status in materia migratoria o di soggiorno o in mancanza di ciò,

aw)

gli Stati membri dovrebbero garantire che i bambini vittime e testimoni della tratta beneficino delle garanzie dei loro diritti umani, ottengano protezione speciale, aiuto e sostegno al fine di prevenire ulteriori sofferenze per la loro partecipazione al processo della giustizia penale e al fine di garantire che i loro diritti umani, il loro interesse e la loro dignità siano pienamente rispettati in tutte le fasi; gli Stati membri dovrebbero inoltre tutelare i bambini dalle conseguenze della loro deposizione in udienza pubblica (articolo 8, paragrafo 4, della decisione quadro 2001/220/GAI del Consiglio, del 15 marzo 2001, relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale (24)),

ax)

occorre applicare, sia nei paesi d'origine che di destinazione, speciali misure di protezione per i bambini e una politica di protezione dei bambini in linea con gli orientamenti UNICEF e la guida di riferimento sulla protezione dei diritti dei bambini vittime di tratta, fra cui più lavoro sociale in strada, assistenza familiare, la costruzione di una rete di sicurezza per i bambini, maggiori informazioni sui rischi della migrazione insicura e rientri assistiti in base alle opinioni e all'interesse del bambino,

ay)

gli Stati membri dovrebbero attuare pienamente la Convenzione dell'Aia sulla protezione dei bambini e la cooperazione rispetto all'adozione interstatale per evitare le adozioni illegali,

az)

gli Stati membri dovrebbero potenziare il partenariato pubblico-privato nel settore della protezione delle vittime comprendendo il finanziamento sostenibile delle loro attività,

Coordinamento delle azioni a livello nazionale e UE

ba)

gli Stati membri dovrebbero creare e potenziare strutture di coordinamento nazionali contro la tratta e perseguire l'integrazione di queste strutture in una rete internazionale,

bb)

sottolinea l'importanza che le istituzioni dell'UE e gli Stati membri promuovano strategie di prevenzione specifiche in relazione al genere come elemento fondamentale nella lotta contro la tratta delle donne e delle ragazze, attuino i principi di uguaglianza di genere ed eliminino la domanda di tutte le forme di sfruttamento, compreso lo sfruttamento sessuale e lo sfruttamento del lavoro domestico,

bc)

la Commissione dovrebbe promuovere e appoggiare l'elaborazione e la messa in atto dei piani nazionali di lotta contro la tratta degli esseri umani,

bd)

gli Stati membri dovrebbero garantire il sostegno finanziario alle unità speciali che indagano sui casi di tratta degli esseri umani,

be)

enorme importanza rivestono il coordinamento e la cooperazione fra i paesi di origine, di transito e di destinazione della tratta; il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero coordinare le loro strategie contro la tratta per integrare l'azione delle Nazioni Unite, del Consiglio d'Europa, dell'OSCE, dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, del Processo di revisione di Pechino, del Patto di stabilità per l'Europa meridionale e del G8,

bf)

il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero continuare a promuovere iniziative regionali che possano integrare e stimolare la cooperazione a livello dell'UE, come la task force nordica e baltica contro la tratta degli esseri umani, l'iniziativa di cooperazione dell'Europa sudorientale, il processo paneuropeo di Budapest, il «dialogo 5+5» tra i paesi del Mediterraneo occidentale, il dialogo sulla migrazione di transito nel Mediterraneo e i piani d'azione regionali in Africa e in Medio Oriente e nella regione della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale,

bg)

pur riconoscendo la necessità di una relazione specifica sul traffico di organi e tessuti umani, la Commissione e il Consiglio dovrebbero considerare il traffico di organi umani quale parte della loro strategia globale per far fronte alla tratta di esseri umani da un punto di vista di politica interna ed esterna,

bh)

la Commissione e il suo gruppo di esperti dovrebbero avviare, promuovere e valutare ricerche sulle nuove tendenze della tratta, sui rapporti fra tratta e domanda di manodopera a buon mercato, tratta e migrazione nonché ricerca al fine di valutare l'efficacia degli attuali programmi antitratta, compreso il loro impatto sulla promozione e la realizzazione dei diritti dei bambini e specialmente in vista del piano d'azione,

bi)

la Commissione e il Consiglio dovrebbero tenere conto dell'importanza di una rapida identificazione delle vittime della tratta di esseri umani nel processo di sviluppo di un sistema comune di informazione sui visti e combattere nello stesso tempo la tratta all'interno delle frontiere di ogni Stato membro e dell' UE nel suo insieme,

bj)

gli Stati membri dovrebbero potenziare la cooperazione con l'UE nella lotta alla tratta degli esseri umani coinvolgendo regolarmente organismi UE quali Europol, Eurojust e Frontex,

bk)

la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri dovrebbero verificare l'applicazione della clausola relativa alla democrazia e ai diritti umani nel quadro degli accordi con paesi terzi, anche per ciò che attiene all'indispensabile adeguamento della legislazione al fine di perseguire penalmente e combattere la tratta degli esseri umani,

bl)

l'Unità d'azione finanziaria, specialmente il gruppo di lavoro sulle tipologie, dovrebbe continuare il lavoro sui metodi di riciclaggio di denaro collegati al traffico di esseri umani,

bm)

si dovrebbe istituire una Rete europea contro la tratta, costituita da punti di contatto designati da ciascuno Stato membro e dalla Commissione, che comprenda agenzie governative e non governative e copra i settori della prevenzione, dell'assistenza alle vittime, dell'applicazione della legge e della cooperazione di polizia e giudiziaria,

bn)

la Commissione e il governo tedesco dovrebbero raccogliere e analizzare le informazioni ottenute sulla prostituzione forzata e sulle altre forme di sfruttamento connesse alla tratta di esseri umani nel corso dei Campionati mondiali di calcio 2006 e condividere queste informazioni al fine di sviluppare migliori prassi per manifestazioni future,

bo)

la Commissione dovrebbe affrontare il problema del traffico di bambini nel settore sportivo nel contesto della decisione quadro 2002/629/GAI del Consiglio prestando particolare attenzione ai casi in cui alcuni club sportivi possono prendere in esame la possibilità di concedere contratti a giovanissimi al fine di aggirare la regola dei giocatori allevati in casa,

bp)

invita gli Stati membri a consultarsi e collaborare strettamente con le ONG e le associazioni attive in questo settore nei paesi d'origine, transito o destinazione, soprattutto fornendo finanziamenti a lungo termine per le loro attività,

bq)

il Consiglio e gli Stati membri dovrebbero incoraggiare la cooperazione con le ONG che operano nei rispettivi paesi d'origine, che dovrebbero raccogliere dati, attuare iniziative, formare operatori sociali e lavorare con i mass media per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla tratta degli esseri umani;

2.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e, per conoscenza, alla Commissione nonché ai governi degli Stati membri e ai paesi in via di adesione.


(1)  GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 247.

(2)  http://www.un.org/Overview/rights.html.

(3)  Dipartimento di Stato USA (2004), http://www.humantrafficking.org/countries/eap/united_states/news/2005_05/tip_- factsheet_response.html.

(4)  GU C 364 del 18.12.2000, pag. 1.

(5)  Il Programma dell'Aia approvato dal Consiglio europeo nel novembre 2004.

(6)  http://www.cosilium.europa.eu.

(7)  GU L 203 dell'1.8.2002, pag. 1.

(8)  GU L 13 del 20.1.2004, pag. 44.

(9)  GU L 261 del 6.8.2004, pag. 19.

(10)  GU C 311 del 9.12.2005, pag. 1.

(11)  Testi approvati, P6_TA(2006)0005.

(12)  GU C 59 del 23.2.2001, pag. 307.

(13)  Decisione n. 293/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 gennaio 2000, relativa ad un programma d'azione comunitaria sulle misure preventive intese a combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne (2000-2003) (programma DAPHNE) (GU L 34 del 9.2.2000, pag. 1) e decisione n. 803/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, che istituisce un programma di azione comunitaria (2004-2008) per prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e per proteggere le vittime e i gruppi a rischio (programma Daphne II) (GU L 143 del 30.4.2004, pag. 1).

(14)  www.europol.eu.int.

(15)  Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro la tratta di esseri umani — relazione 2005.

(16)  «Bimbi perduti, futuri perduti» — risposta dell'UE alla tratta di bambini, 2004.

(17)  «Situazione dei bambini nel mondo 2006: esclusi e invisibili», UNICEF 2005.

(18)  International Labour Organisation (2005), A global alliance against forced labour. http://www.ilo.org/dyn/declaris/ DECLARATIONWEB.GLOBALREPORTSLIST?var_language=EN.

(19)  Gabal, I. Potírání obchodu s lidmi v ČR a možnosti optimalizace bezpečnostní politiky státu, documento di lavoro del ministero degli Interni della Repubblica ceca, 2006, Praga.

(20)  GU L 68 del 15.3.2005, pag. 49.

(21)  Conformemente al parere PE 362.828 della Commissione parlamentare per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

(22)  Si vedano i paesi elencati nel rapporto sulla tratta delle persone del 5 giugno 2006 del Dipartimento di Stato USA.

(23)  Articolo 1 della Convenzione sui diritti del fanciullo, ONU 1989.

(24)  GU L 82 del 22.3.2001, pag. 1.

P6_TA(2006)0499

Relazione annuale 2005 del Mediatore

Risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione 2005 in merito alle attività del Mediatore europeo (2006/2117(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la relazione annuale concernente le attività del Mediatore europeo nel 2005,

visto l'articolo 195 del trattato CE,

visto l'articolo 43 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

vista la decisione 94/262/CECA, CE, Euratom del Parlamento europeo, del 9 marzo 1994, sullo statuto e le condizioni generali per l'esercizio delle funzioni del Mediatore (1),

vista la comunicazione della Commissione del 5 ottobre 2005 sulla facoltà di adottare e trasmettere comunicazioni al Mediatore europeo e di autorizzare funzionari delle pubbliche amministrazioni a comparire di fronte al Mediatore europeo (SEC(2005)1227),

viste le sue precedenti risoluzioni sulle attività del Mediatore europeo, in particolare quella del 4 aprile 2006 sulla relazione speciale del Mediatore europeo a seguito del progetto di raccomandazione al Consiglio dell'Unione europea sulla denuncia 2395/2003/GG riguardante l'apertura al pubblico delle deliberazioni del Consiglio in qualità di legislatore (2),

visto l'articolo 195, paragrafo 2, seconda e terza frase, del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per le petizioni (A6-0309/2006),

A.

considerando che la relazione annuale concernente le attività del Mediatore europeo nel 2005 è stata ufficialmente trasmessa al Presidente del Parlamento europeo il 13 marzo 2006 e che Nikiforos Diamandouros, Mediatore europeo, ha presentato la propria relazione alla commissione per le petizioni il 3 maggio 2006,

B.

considerando che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è stata proclamata al Consiglio europeo di Nizza del 7 dicembre 2000 e considerando che esiste la volontà politica di darle forza di legge vincolante,

C.

considerando che, ai sensi dell'articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali, «ogni individuo ha diritto a che le questioni che lo riguardano siano trattate in modo imparziale, equo ed entro un termine ragionevole dalle istituzioni e dagli organi dell'Unione»,

D.

considerando che l'articolo 195 del trattato CE e l'articolo 43 della Carta dei diritti fondamentali prevedono che «qualsiasi cittadino dell'Unione o qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di sottoporre al mediatore dell'Unione casi di cattiva amministrazione nell'azione delle istituzioni o degli organi comunitari, salvo la Corte di giustizia e il Tribunale di primo grado nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali»,

E.

considerando che è essenziale che le istituzioni e gli organismi comunitari siano dotati delle necessarie risorse di bilancio che consentano loro di adempiere ai rispettivi obblighi di garantire che i cittadini ricevano risposte concrete e rapide alle loro richieste, denunce e petizioni,

F.

considerando che il Mediatore ha sostenuto che tutte le istituzioni e gli organismi comunitari debbano seguire un'impostazione comune per quanto riguarda un codice di buona condotta amministrativa e ha sostenuto la risoluzione del Parlamento del 6 settembre 2001 (3),

G.

considerando che nel 2005 è giunto al Mediatore europeo il numero finora più elevato di denunce (4) e che, nel 2005, il Mediatore ha dato un aiuto efficace in oltre il 75 % di tutti i casi che gli sono stati segnalati, incluse le denunce inammissibili, sia aprendo un'inchiesta, sia trasferendola a un organo competente, o dando un parere sul modo di trovare una soluzione rapida ed efficace al problema,

H.

considerando tuttavia che quasi il 70 % di tutte le denunce presentate continuano a esulare dalla sfera di competenza del Mediatore, in quanto per il 93,7 % dei casi non rientrano nella sua sfera di competenza sotto il profilo del contenuto poiché non sono indirizzate contro un'istituzione o un organismo comunitario,

I.

considerando che le attività del Mediatore e della commissione per le petizioni possono sovrapporsi, in particolare nei casi in cui il Mediatore esamini se la condotta della Commissione sulle procedure di infrazione contro lo Stato membro ha rispettato i principi generali del diritto comunitario e la buona amministrazione e la commissione per le petizioni contemporaneamente stia esaminando petizioni che riportino violazioni del diritto comunitario da parte dello stesso Stato membro sullo stesso argomento,

J.

considerando che nel 2005 il Mediatore ha condotto 627 indagini; considerando inoltre che dalle indagini concluse risulta che in 114 casi non ha potuto essere accertato alcun caso di cattiva amministrazione; considerando altresì che 89 casi sono stati regolati dall'istituzione o dall'organo stesso a seguito di una denuncia al Mediatore e che sono state proposte 22 soluzioni amichevoli,

K.

considerando che le indagini del Mediatore spesso portano risultati positivi per i denuncianti e consentono di migliorare la qualità dell'amministrazione con l'adozione e l'attuazione di misure adatte da parte delle istituzioni e degli organismi interessati,

L.

considerando che nel 2005 il Mediatore ha presentato al Parlamento tre relazioni speciali; considerando altresì che presentare una relazione speciale al Parlamento costituisce un mezzo valido mediante il quale il Mediatore può trovare l'appoggio politico del Parlamento e della sua commissione per le petizioni, onde dare soddisfazione ai cittadini i cui diritti sono stati violati, e nel contempo può promuovere il miglioramento dei criteri dell'amministrazione europea,

M.

considerando che la maggior parte delle indagini relative alle denunce riguardava una presunta mancanza di trasparenza; considerando altresì che ciò desta preoccupazioni per quanto riguarda la responsabilità democratica dell'Unione,

N.

considerando che il 68 % delle indagini del Mediatore ha riguardato la Commissione; considerando altresì che il 4 ottobre 2005 la Commissione ha approvato nuove procedure interne per dare seguito alle indagini del Mediatore,

O.

considerando che, nel 2005, il Mediatore ha continuato a consolidare relazioni di lavoro costruttive con le altre istituzioni e organi comunitari mediante riunioni e manifestazioni comuni; considerando che, nel 2005, il Mediatore ha continuato ad estendere e a promuovere la Rete europea dei Mediatori sviluppando gli scambi di informazioni e la condivisione delle migliori prassi; considerando che la commissione per le petizioni partecipa a detta rete,

P.

considerando che, nel 2005, l'istituzione del Mediatore ha festeggiato il decimo anniversario; considerando altresì che le attività di comunicazione del Mediatore in questa occasione avevano l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica in merito ai propri diritti e su come esercitarli, nonché sul mandato del Mediatore;

1.

ritiene che il Mediatore abbia continuato con successo a perseguire gli obiettivi di promuovere l'efficacia della propria istituzione per la promozione della buona amministrazione e del rispetto della legge e dei diritti umani;

2.

ritiene che il ruolo del Mediatore nel promuovere l'apertura e la responsabilità nei processi decisionali e amministrativi dell'Unione europea rappresenti un contributo essenziale verso un'Unione nella quale le decisioni sono prese nel modo più trasparente possibile e il più vicino possibile ai cittadini, come previsto dall'articolo 1, paragrafo 2, del trattato sull'Unione europea;

3.

accoglierebbe con favore uno snellimento delle procedure parlamentari interne per garantire in futuro un più rapido esame della relazione annuale del Mediatore da parte della commissione per le petizioni;

4.

invita tutte le istituzioni e gli organismi comunitari a dotarsi delle necessarie risorse di bilancio in modo che i cittadini ricevano risposte concrete e rapide alle loro richieste, denunce e petizioni;

5.

ribadisce la sua richiesta formulata in precedenti risoluzioni affinché tutte le istituzioni e gli organismi comunitari adottino un'impostazione comune per quanto riguarda un codice di buona condotta amministrativa in base alla suddetta risoluzione del 6 settembre 2001;

6.

conviene con il Mediatore sul fatto che il modo in cui un'amministrazione reagisce a denunce giustificate consente di misurare il grado di vicinanza ai cittadini delle istituzioni e degli organismi e rileva che c'è ancora molto spazio per miglioramenti;

7.

si compiace del fatto che i ricorrenti siano stati aiutati anche in casi in cui non sia stato possibile accertare alcun caso di cattiva amministrazione e l'indagine sia stata utilizzata nel contempo come occasione per migliorare la qualità delle attività amministrative;

8.

dichiara la sua soddisfazione per il lavoro di comunicazione del Mediatore, mirato a informare il pubblico, e ritiene che un'informazione di qualità possa contribuire a ridurre il numero di denunce che esulano dal mandato del Mediatore; al contempo, invita il Mediatore a trasmettere immediatamente, avvalendosi della rete più adatta a livello nazionale o locale dal punto di vista della sussidiarietà, le denunce che esulano del suo mandato;

9.

si compiace della cooperazione in generale costruttiva del Mediatore con le istituzioni e gli organismi comunitari e ribadisce il suo ruolo di meccanismo di controllo esterno e di importante strumento ai fini di un continuo miglioramento dell'amministrazione europea;

10.

prende atto del fatto che il Mediatore ha presentato tre relazioni speciali di cui due sono già state discusse in sede parlamentare mentre l'esame della terza relazione può ora avere inizio, al termine dei procedimenti giudiziari;

11.

è convinto che dovrebbe essere attuato quanto prima possibile il necessario adeguamento dello statuto del Mediatore del 9 marzo 1994, come già richiesto nell'ultima relazione della commissione per le petizioni sulla relazione annuale del Mediatore del 2004; si compiace che l'11 luglio 2006 il Mediatore abbia presentato al Presidente del Parlamento una proposta concreta per tale adeguamento;

12.

apprezza la buona collaborazione del Mediatore con la sua commissione per le petizioni;

13.

sollecita tuttavia una chiara definizione e delimitazione del ruolo del Mediatore europeo rispetto al ruolo della sua commissione per le petizioni ed esorta il Mediatore, nei suoi sforzi volti ad aiutare ulteriormente i cittadini, a continuare a rispettare i limiti delle sue competenze;

14.

ritiene tuttavia che quando il Mediatore e la commissione per le petizioni, nell'ambito dei rispettivi mandati e competenze, indagano su argomenti comuni, ad esempio il modo in cui la Commissione ha espletato le procedure di infrazione e la stessa infrazione, essi possano cooperare strettamente in modo da raggiungere un'utile sinergia;

15.

invita il Mediatore europeo a procedere d'ufficio all'esercizio delle sue competenze di controllo per quanto riguarda la garanzia della trasparenza e del regolare svolgimento di tutte le procedure di assunzione, sia quelle espletate tramite l'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO), sia quelle eseguite direttamente da un servizio o un organo europeo, compresi i servizi del personale del Mediatore stesso;

16.

accoglie con favore la relazione speciale sull'apertura al pubblico delle riunioni del Consiglio in qualità di legislatore ed esorta il Consiglio a dare seguito alla summenzionata risoluzione del 4 aprile 2006 e a tenere in futuro tutte le riunioni aperte al pubblico quando si riunisce nella sua veste di legislatore;

17.

esorta le future presidenze del Consiglio, nell'ambito degli sforzi finalizzati a una maggiore trasparenza, a presentare le loro pagine Internet in tutte le lingue ufficiali dell'UE (conformemente all'allegato I delle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006) per consentire ovvero facilitare al maggior numero possibile di cittadini l'accesso alle loro attività;

18.

propone inoltre, nell'ambito degli sforzi finalizzati a una maggiore vicinanza ai cittadini, di configurare il portale d'accesso http://europa.eu quale pagina d'accesso unitaria per tutte le istituzioni comunitarie, al fine di garantire ai cittadini, mediante una struttura quanto più semplice e chiara possibile, una migliore visione generale della struttura delle istituzioni, della ripartizione delle competenze e delle procedure decisionali in seno all'Unione europea e onde evitare inutili confusioni causate da pagine che esistono parallelamente;

19.

accoglie con favore l'introduzione di nuove procedure interne in seno alla Commissione, principale responsabile a fornire una risposta alle indagini del Mediatore, nell'ambito delle quali singoli Commissari si occupino di un caso concreto, ed esorta la Commissione ad introdurre una siffatta procedura anche per l'esame delle petizioni;

20.

esprime apprezzamento per la rete europea dei mediatori e per la collaborazione del Mediatore europeo con i difensori civici e gli organi analoghi a livello nazionale, regionale e locale negli Stati membri e sollecita un ulteriore potenziamento dello scambio delle migliori prassi;

21.

invita il Mediatore ad informare la commissione per le petizioni a intervalli regolari sulle sue attività negli Stati membri e sui suoi contatti con i difensori civici nazionali;

22.

si compiace in particolare della procedura scritta specifica mediante la quale i difensori civici nazionali o regionali ricevono risposte scritte a quesiti concernenti la legislazione comunitaria e la sua interpretazione tramite il Mediatore europeo, quale valido contributo ai fini di un migliore recepimento e applicazione del diritto comunitario;

23.

incoraggia il Mediatore europeo a continuare ad attribuire grande importanza alle manifestazioni destinate ai cittadini, e di conseguenza potenziali ricorrenti, dato che chiaramente le delimitazioni di competenze e i processi decisionali ai livelli europeo, nazionale e regionale per molti cittadini, come pure per le imprese, continuano a non essere trasparenti;

24.

riconosce gli sforzi del Mediatore volti a sensibilizzare maggiormente i cittadini in merito al loro diritto a presentare denunce al Mediatore; lo esorta tuttavia, in considerazione del numero elevato di denunce che esulano dalle sue competenze, a intensificare gli sforzi per dare informazioni chiare sempre più esaurienti e regolari innanzitutto sulle sue competenze;

25.

plaude alla sempre maggiore partecipazione dei mezzi di comunicazione di massa alla promozione dell'attività del Mediatore;

26.

approva la relazione annuale per il 2005 presentata dal Mediatore europeo ed apprezza in particolare la ripartizione dettagliata delle denunce in base alla procedura applicata, al tipo di presunta cattiva amministrazione, all'istituzione interessata, ecc.;

27.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione e la relazione della commissione per le petizioni al Consiglio, alla Commissione, al Mediatore europeo, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché ai loro difensori civici o agli analoghi organi competenti.


(1)  GU L 113 del 4.5.1994, pag. 15. Decisione modificata dalla decisione 2002/262/CE, CECA, Euratom (GU L 92 del 9.4.2002, pag. 13).

(2)  Testi approvati, P6_TA(2006)0121.

(3)  GU C 72 E del 21.3.2002, pag. 331.

(4)  In totale 3920, il che corrisponde ad un aumento del 5 % rispetto all'anno precedente. Tuttavia, 335 denunce riguardavano lo stesso argomento e sono state trattate in un'unica indagine.

P6_TA(2006)0500

Libro bianco su una politica europea di comunicazione

Risoluzione del Parlamento europeo sul Libro bianco su una politica europea di comunicazione (2006/2087(INI))

Il Parlamento europeo,

vista la comunicazione della Commissione sul «Libro bianco su una politica europea di comunicazione» (COM(2006)0035),

vista la parte II del trattato CE,

visti gli articoli 195, 211 e 308 del trattato CE,

visti gli articoli 11, 41, 42 e 44 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (1),

vista la comunicazione della Commissione sul «Piano d'azione della Commissione relativo al miglioramento della comunicazione sull'Europa» (SEC(2005)0985),

vista la comunicazione della Commissione su «Il contributo della Commissione al periodo di riflessione e oltre: un piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito» (COM(2005)0494),

vista la sua risoluzione del 13 marzo 2002 sulla comunicazione della Commissione su un nuovo quadro di cooperazione per le attività di politica dell'informazione e della comunicazione nell'Unione europea (2)

vista la sua risoluzione del 10 aprile 2003 su una strategia di informazione e comunicazione per l'Unione europea (3),

vista la sua risoluzione del 12 maggio 2005 sull'attuazione della strategia di informazione e comunicazione per l'Unione europea (4),

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione e i pareri della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della commissione per gli affari costituzionali (A6-0365/2006),

A.

considerando che la comunicazione costituisce un elemento importante tanto in una democrazia rappresentativa che in una democrazia partecipativa,

B.

considerando pertanto che una delle forze degli elementi democratici dell'Unione europea è correlata alle strutture di comunicazione a livello europeo che uniscono le istituzioni ai cittadini,

C.

considerando che il diritto all'informazione e la libertà di espressione dovrebbero essere i cardini della democrazia europea e la base dei sistemi politici a livello europeo e nazionale e che quindi, nella misura del possibile, le informazioni dovrebbero essere messe a disposizione del pubblico,

D.

considerando che l'esperienza delle elezioni e dei referendum europei ha mostrato che coloro che conoscono e sono interessati alle tematiche europee sono maggiormente propensi a partecipare, mentre è più probabile che coloro che dispongono di scarse conoscenze non partecipino,

E.

considerando che attualmente non esiste una sfera pubblica europea consolidata, ma sfere pubbliche nazionali molto dinamiche, che mostrano profonde differenze per quanto riguarda la misura in cui le tematiche europee sono discusse e i contenuti,

F.

considerando che si compierebbe un importante passo in avanti se nelle sfere pubbliche nazionali le tematiche europee avessero un rilievo maggiore,

G.

considerando che un primo passo verso la creazione di una sfera pubblica europea consiste nel superare l'isolamento delle sfere nazionali mediante un'azione di comunicazione a livello europeo; considerando inoltre che ciò è strettamente correlato alle strutture di comunicazione a livello paneuropeo o transnazionale,

H.

considerando che appare evidente che i cittadini europei sono scarsamente informati sulle tematiche europee, così come indicato dai risultati di diversi sondaggi di Eurobarometro,

I.

considerando inoltre che la comunicazione è legata alle questioni concernenti la trasparenza, la semplificazione delle procedure, la cittadinanza e i valori comuni,

J.

sottolineando che le questioni europee e il «valore aggiunto» della legislazione comunitaria sono raramente riconosciuti durante i dibattiti nazionali, che vedono spesso i politici nazionali prendersi il credito per i successi europei pur essendo pronti a criticare l'Unione europea, sovente per fallimenti politici originati a livello nazionale,

K.

considerando che il Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 giugno 2006 ha riportato la questione della riforma istituzionale all'ordine del giorno,

L.

considerando che l'obiettivo del «periodo di riflessione» è quello di rendere l'Unione più democratica ed efficace, nonché di rimetterla in contatto con i cittadini;

Politica di comunicazione e sfera pubblica europea

1.

si compiace per la presentazione del Libro bianco e condivide le intenzioni della Commissione di trasformare la politica di comunicazione in una politica autonoma, dotata di propri contenuti;

2.

rileva la necessità di migliorare la comunicazione tra l'Unione europea e i suoi cittadini; sostiene pertanto la proposta di rivedere il modo in cui è strutturata la comunicazione con i cittadini; sottolinea che una migliore comunicazione non può compensare politiche insufficienti, ma può contribuire a migliorare la comprensione delle politiche seguite;

3.

plaude al riconoscimento da parte della Commissione che ogni comunicazione, oltre ad essere indissociabile dal proprio contenuto, deve costituire un processo «bi-direzionale» che implichi l'ascolto dei cittadini, ma deplora che tali principi, enunciati all'inizio del Libro bianco, non trovino poi alcun riscontro concreto; invita pertanto la Commissione a specificare come intenda tener conto della voce dei cittadini e suggerisce al riguardo di recepire le eventuali iniziative delle altre istituzioni quali «l'Agora», organo di concertazione con i rappresentanti della società civile che il Parlamento ha deciso di istituire;

4.

invita la Commissione a sostenere la creazione di una sfera pubblica europea, strutturata principalmente attraverso i media nazionali, regionali e locali, senza trascurare il ruolo importante svolto dai principali quotidiani nazionali e regionali e dai notiziari televisivi nel coprire in modo adeguato le questioni europee; a questo fine, chiede agli Stati membri di stimolare le reti audiovisive pubbliche nazionali ad informare adeguatamente i cittadini sulle politiche attuate a livello europeo;

5.

osserva che lo scopo di una politica europea di comunicazione non deve consistere nella creazione di una sfera di comunicazione in concorrenza con le sfere pubbliche nazionali, ma piuttosto in una più stretta corrispondenza tra i dibattiti nazionali e quelli a livello europeo;

6.

invita la Commissione a valutare le proposte concrete presentate nella sua summenzionata risoluzione del 12 maggio 2005 nell'ambito dell'elaborazione di una politica di comunicazione;

Definizione di principi comuni

7.

sostiene l'idea di istituire una comunicazione bi-direzionale tra l'Unione europea e i suoi cittadini, capace e disposta a dare maggiore spazio alle opinioni dei cittadini sull'Europa; sottolinea tuttavia che la proposta che i cittadini diventino i promotori della partecipazione e del dialogo non appare ragionevole, in quanto non sono i cittadini a dover andare alla ricerca di informazioni, ma le informazioni a dover andare incontro ai cittadini;

8.

non ritiene appropriato sottoporre il Parlamento europeo a un codice di condotta che regolamenti la comunicazione tra quest'ultimo e i cittadini dell'Unione europea;

9.

chiede alla Commissione di presentare un progetto di accordo interistituzionale per definire principi comuni che possano organizzare la cooperazione tra le istituzioni europee in materia di comunicazione;

10.

invita la Commissione a valutare la possibilità di avviare un vero e proprio programma comunitario per l'informazione e la comunicazione sull'Europa, al fine di migliorare gli attuali meccanismi di partenariato istituzionale in tale settore; ritiene che, qualora la Commissione presenti una proposta in materia, il Parlamento sarà pienamente coinvolto nella definizione e nella formulazione del preciso contenuto e dell'ambito di applicazione del programma;

11.

ritiene necessario fare maggiormente riferimento ai principi e ai valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali al fine di definire l'ambito di una politica europea di comunicazione;

12.

ricorda che la Carta dei diritti fondamentali definisce già i diritti dei cittadini in materia di informazione e che qualsiasi eventuale nuovo strumento dovrà rispettare le prerogative del Parlamento, assemblea eletta, in particolare il suo potere di rivolgersi liberamente ai cittadini di tutta l'Unione; invita la sua commissione competente per gli affari costituzionali ad enucleare la tipologia e contenuto di un siffatto strumento interistituzionale;

13.

sottolinea l'importanza di una Costituzione per l'Europa, che conferirebbe all'Unione un'immagine più politica e democratica rendendola più attraente agli occhi dei cittadini; ricorda la responsabilità politica del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione di sostenere tale processo;

Rafforzare il ruolo dei cittadini

14.

accoglie con favore il desiderio espresso dalla Commissione di portare l'Europa a tutti i livelli, ossia di integrare le questioni europee a livello nazionale, regionale e locale al fine di decentralizzare il messaggio e sottolinea la necessità che tale comunicazione circoli in modo molto regolare; plaude al piano d'azione della Commissione e ne attende la rapida attuazione;

15.

ritiene che lo sviluppo di un'amministrazione europea di prossimità, atta a coadiuvare la miriade degli attuali centri di accoglienza e di informazione sull'Europa, contribuirebbe a intrecciare preziosi legami diretti fra l'Unione e i suoi cittadini promuovendo, in particolare, l'accesso di questi ultimi alle iniziative e ai programmi europei loro destinati; ritiene che gli uffici d'informazione della Commissione e del Parlamento europeo negli Stati membri svolgano un ruolo importante in materia; in tale contesto, rileva la necessità di riesaminare e ripensare a fondo le attività finora svolte da tali uffici d'informazione, dato che la loro politica di relazioni pubbliche non suscita l'interesse dei cittadini e le risorse all'uopo utilizzate potrebbero essere impiegate in modo molto più efficiente; si augura pertanto che essi assumano un carattere più attivo e meno burocratico;

16.

si compiace dell'iniziativa avviata nel novembre 2005 dalla Commissione in materia di trasparenza, nell'ambito della quale si sottolinea che norme rigorose in materia di trasparenza rappresentano elementi costitutivi della legittimità di qualsiasi amministrazione moderna; ritiene che i cittadini europei abbiano diritto a istituzioni pubbliche efficaci, responsabili e desiderose di servire;

17.

ritiene che le regioni e le città rappresentino le piattaforme più adatte per promuovere l'idea dell'Europa tra i cittadini e chiede il coinvolgimento del Comitato delle regioni nell'attuazione di una futura politica di comunicazione;

18.

sostiene l'idea di incentivare i dibattiti sulle questioni europee in seno ai parlamenti nazionali e regionali;

19.

incoraggia i parlamenti nazionali a promuovere il ruolo di scrutinio dei rispettivi governi quando agiscono in seno al Consiglio, accrescendo così la consapevolezza e, di conseguenza, la responsabilità democratica delle istituzioni dell'Unione europea;

20.

sottolinea che i parlamenti nazionali dovrebbero sforzarsi di interessarsi più da vicino ai progetti legislativi europei, in una fase molto più precoce del processo decisionale;

21.

richiama l'attenzione sulle conclusioni della Presidenza alla Conferenza dei Presidenti dei parlamenti dell'Unione europea (Budapest, 6 e 7 maggio 2005), in cui si invitano i parlamenti nazionali a tenere ogni anno, di preferenza durante una tornata, un dibattito sul programma legislativo e di lavoro annuale della Commissione;

22.

sottolinea l'importanza di convocare Forum interparlamentari sul futuro dell'Europa, di cui uno sarà riunito in occasione del cinquantesimo anniversario dei trattati di Roma; chiede di tenere conto delle discussioni a livello dei rappresentanti della popolazione europea nel contesto della politica di comunicazione europea;

23.

sottolinea l'importanza dell'educazione civica sull'integrazione europea; ritiene che possedere un certo livello di conoscenza sull'Europa costituisca un requisito indispensabile per una comunicazione interattiva con l'Unione europea e possa contribuire a un sentimento di cittadinanza europea;

24.

si rammarica del fatto che gli aiuti ai programmi settoriali con un forte effetto moltiplicatore quali Leonardo da Vinci, Socrates ed Erasmus siano stati ridotti, in quanto tali programmi promuovono la dimensione europea e favoriscono l'istituzione di reti transnazionali;

25.

è del parere che, al fine di raggiungere i cittadini, sia importante comunicare meglio e spiegare l'importanza e le ripercussioni delle decisioni dell'Unione europea per la vita quotidiana attraverso una cooperazione con le istituzioni regionali e locali; propone che si ponga l'accento su comunicazioni regolari ai cittadini in merito ai progetti regionali e locali significativi cui l'Unione europea ha partecipato, al fine di favorire un progetto comune europeo;

26.

ritiene che il dibattito dovrebbe tenere conto delle esigenze e delle attività specifiche dei disabili e delle minoranze, nonché degli interlocutori nazionali e locali e dei gruppi di destinatari specifici; nota che occorre prestare maggiore attenzione alla trasmissione di informazioni rilevanti, come pure di informazioni di ambito regionale, a categorie di pubblico specifiche, mettendo così in relazione le questioni europee con la vita quotidiana dei cittadini;

27.

si compiace delle iniziative prese da talune rappresentanze della Commissione e dalle amministrazioni nazionali per collaborare a campagne di informazione sull'Unione europea; osserva che tale collaborazione potrebbe contribuire a creare un legame più diretto tra i cittadini e le istituzioni;

28.

invita la Commissione a garantire la consultazione delle parti interessate e dell'opinione pubblica durante le prime fasi della formulazione delle politiche; ritiene che le proposte principali potrebbero essere accompagnate da una sezione aggiuntiva nella valutazione di impatto in cui si specifichi in che modo si è tenuto conto delle preoccupazioni dei cittadini nell'elaborare la proposta; sottolinea l'opportunità di chiarire l'impatto delle consultazioni pubbliche sul processo decisionale dell'Unione europea;

29.

invita la Commissione a mettere a punto una politica delle comunicazioni dinamica e reattiva che, anziché riferire essenzialmente sul consenso finale conseguito, sia maggiormente incentrata sull'evoluzione delle decisioni adottate nelle diverse fasi del processo decisionale; ritiene che l'obiettivo della politica di comunicazione dell'Unione sia quello di fornire ai cittadini una chiara comprensione del modo di formazione della legislazione europea;

Collaborazione con i media e nuove tecnologie

30.

sottolinea l'importanza dei media quali intermediari, creatori di opinione e portatori di messaggi ai cittadini nell'ambito della sfera pubblica europea che la Commissione intende sviluppare; in detto contesto, invita la Commissione a sostenere iniziative concrete quali forum di discussione su temi culturali e politici europei nell'ambito dei quali la documentazione sia disponibile in più lingue, in modo che un gran numero di cittadini europei possa intervenire e dialogare;

31.

sottolinea che il cittadino informato rappresenta la base di un sistema democratico partecipativo funzionante;

32.

chiede alla Commissione di definire, con la maggiore precisione possibile, il ruolo che intende assegnare ai media e sottolinea la necessità di individuare una formula che consenta di coinvolgere maggiormente i media nazionali, regionali e locali nella politica di comunicazione, prevedendo anche il ricorso a mezzi di comunicazione alternativi in quanto tramite di comunicazione;

33.

ritiene che la cooperazione transfrontaliera su temi politici europei tra mezzi di comunicazione regionali e locali debba essere potenziata; ritiene che una collaborazione europea tra media e giornalisti sia utile per l'informazione sull'Unione europea e invita la Commissione a istituire, nel quadro del bilancio, un «fondo europeo del giornalismo (d'inchiesta)» che sostenga progetti nell'ambito dei quali giornalisti provenienti da diversi Stati membri approfondiscano insieme un argomento europeo e lo traspongano nelle varie situazioni locali e regionali;

34.

accoglie con favore il ritiro della proposta di istituire un'agenzia di stampa dell'Unione europea;

35.

raccomanda alla Commissione di usare un linguaggio chiaro e conciso nel comunicare con i cittadini e i media e di utilizzare sistematicamente in tali comunicazioni le lingue ufficiali dei loro Stati membri d'origine o di residenza; ritiene che il gergo comunitario aumenti, anziché ridurre, la distanza tra le istituzioni e i cittadini dell'Unione europea;

36.

consiglia di avviare regolari scambi di opinioni su questioni concernenti la comunicazione in Europa tra le istituzioni europee, in particolare il Parlamento, e i media;

37.

considera essere responsabilità della Commissione in regola generale e, in particolare, degli Stati membri, fornire informazioni oggettive, affidabili e imparziali sulle politiche europee quale base per un dibattito con cognizione di causa; a questo titolo, invita gli Stati membri a rafforzare l'informazione dei propri funzionari sulle politiche svolte a livello europeo;

38.

plaude al fatto che, in relazione alle nuove tecnologie, il Libro bianco sia in linea con l'ultima relazione del Parlamento sulla strategia di informazione e comunicazione dell'Unione europea;

39.

apprezza le proposte della Commissione volte a meglio utilizzare le nuove tecnologie di comunicazione, ma sollecita l'adozione di provvedimenti atti ad evitare che la «frattura digitale» escluda ulteriormente parte dei cittadini dall'accesso all'informazione sull'Unione; sottolinea al riguardo l'opportunità di integrare — in un intento di impostazione globale — i mezzi di comunicazione specifici alle varie istituzioni, come la futura «Web TV» del Parlamento europeo, nel rispetto della sua autonomia; sottolinea altresì che vanno valorizzati anche i mezzi di comunicazione di massa tradizionali, come la televisione;

Capire l'opinione pubblica europea

40.

chiede alla Commissione di informare il Parlamento sulla valutazione delle consultazioni che ha avviato;

41.

ritiene che la proposta di istituire un Osservatorio dell'opinione pubblica europea in tempi brevi sia discutibile ed è del parere che, prima di realizzare tale obiettivo, sia necessario un uso più coordinato dei dati e delle risorse già disponibili;

42.

rileva che non può esistere una politica di comunicazione soddisfacente senza una conoscenza esatta delle lacune nell'informazione a disposizione dei cittadini dell'Unione, che si tratti dell'azione comunitaria o delle istituzioni e procedure che ne consentono l'attuazione; chiede pertanto che i servizi di «Eurobarometro» siano incaricati di un sondaggio di opinione specifico ed esaustivo tale da permettere di misurare in modo esatto e differenziato il livello di informazione dei cittadini comunitari, a seconda dello Stato di origine, della categoria socioprofessionale e dell'orientamento politico;

Cooperazione

43.

chiede alla Commissione di elaborare proposte concrete per l'attuazione della politica di comunicazione e per la valutazione delle sue implicazioni giuridiche e finanziarie;

44.

ritiene che l'operato del gruppo interistituzionale sull'informazione (GII) debba essere esaminato per valutare se siano possibili miglioramenti;

45.

sottolinea la necessità di un maggiore coinvolgimento dei soggetti politici paneuropei nel dialogo con le rispettive circoscrizioni elettorali sulle questioni europee;

46.

annette particolare rilevanza al ruolo dei partiti politici nel sostegno alla democrazia parlamentare a tutti i livelli; deplora che il potenziale dei partiti politici transnazionali resti inutilizzato; deplora altresì la reticenza di molti partiti politici nazionali di fronte all'ipotesi di adottare una dimensione europea in modo coerente e convincente; sollecita i partiti politici a tenere conto delle tematiche europee nelle loro attività decisionali e nelle loro campagne elettorali, nonché a operare affinché ai cittadini siano concesse opzioni politiche effettive sul futuro dell'Europa;

47.

sottolinea che una politica di comunicazione deve tener conto del particolare «ritmo» degli affari europei, non di rado scollegato dalle agende politiche nazionali e non può svilupparsi veramente al margine delle politiche e delle azioni concrete dell'Unione europea, che seguono un calendario distinto; reputa pertanto necessario che la Commissione, il Consiglio e il Parlamento concordino un calendario delle grandi tematiche atte ad interessare in modo specifico le opinioni pubbliche europee, onde concentrare su tali argomenti i loro sforzi di comunicazione;

48.

chiede alle istituzioni di esaminare la possibilità di creare un gruppo di coordinamento di secondo livello, nell'ambito del quale siano rappresentate le competenti direzioni generali delle diverse istituzioni e nel quale siedano i rappresentanti delle commissioni del Parlamento, al fine di coordinare le azioni concrete di esecuzione degli orientamenti fissati dal GII;

49.

ribadisce che l'Unione europea è vista sovente come un'unità da parte dei cittadini, i quali non sono tenuti a conoscerne i dettagli istituzionali e che occorre pertanto integrare le politiche di comunicazione di ogni istituzione in una logica comune, nel rispetto delle competenze e dell'autonomia di ciascuna di esse; sollecita nuovamente un grande dibattito annuale interistituzionale in tal senso, in Aula, per adottare una dichiarazione congiunta sugli obiettivi e strumenti di tale politica;

50.

caldeggia il dialogo e le discussioni pubbliche organizzate in sede congiunta tra le istituzioni europee e le istituzioni nazionali e regionali; sottolinea la rilevanza di imperniare la comunicazione su iniziative che facciano leva su vettori di comunicazione «gran pubblico» quali i programmi culturali (premi letterari o cinematografici), gli eventi sportivi, ecc.; ritiene che la comunicazione non debba perdere di vista un orientamento strategico mirato ai settori cosiddetti «destinatari», ad esempio le università, i comuni o le associazioni professionali;

51.

sostiene il rafforzamento del ruolo del Mediatore nel conferire maggiore credibilità alla trasparenza;

52.

osserva che tradizionalmente il programma PRINCE si basa sull'associazione tra la Commissione e gli Stati membri; ricorda che, nella sua ultima relazione sulla strategia di comunicazione dell'Unione europea, il Parlamento già sottolineava la necessità di una partecipazione parlamentare alla definizione delle priorità del programma PRINCE; per tale motivo, ritiene che occorrerebbe associare pienamente i deputati del Parlamento europeo alle manifestazioni organizzate sotto gli auspici di detto programma;

53.

raccomanda di aumentare gli stanziamenti assegnati ai programmi di finanziamento esistenti, quali il programma per l'apprendimento permanente, i programmi Gioventù, Europa per i cittadini, Media e Cultura, per migliorare la comunicazione in termini di integrazione europea, fermo restando il pieno rispetto degli obiettivi dei singoli programmi;

54.

appoggia la sostituzione delle cinque linee di bilancio del programma PRINCE attualmente esistenti con un programma unico, gestito dalla Direzione generale della comunicazione, in quanto ciò consentirebbe una maggiore flessibilità con un interlocutore centrale;

55.

sottolinea la necessità di dare la massima visibilità possibile ai sostegni finanziari concessi dall'Unione europea e, pertanto, l'obbligo di garantirne la pubblicità che dovrebbe avere ogni istituzione, associazione o attività che usufruisca di una sovvenzione contestuale ad un programma dell'Unione;

56.

sottolinea che, per una comunicazione riuscita, la partecipazione attiva degli Stati membri è essenziale e invita pertanto gli Stati membri a trovare i mezzi tecnici e finanziari per contribuire all'impegno comune in materia di comunicazione dell'Unione europea;

57.

invita gli Stati membri a recepire la legislazione comunitaria in modo adeguato e tempestivo, al fine di garantire che tutti i cittadini dell'Unione europea beneficino degli stessi diritti, quali conferiti loro dalla legislazione comunitaria; chiede alla Commissione di garantire più attivamente l'attuazione delle disposizioni della legislazione comunitaria; esorta la Commissione a cooperare con i governi degli Stati membri per informare i cittadini del loro diritto di accedere alla giustizia e di ottenere una riparazione in caso di violazione dei loro diritti;

58.

invita la Commissione a gerarchizzare meglio le proprie partnership in materia di comunicazione, promuovendo relazioni privilegiate con i partner a «vocazione transnazionale» quali le organizzazioni della società civile europea in via di strutturazione, i partiti politici europei ed i giornalisti; sostiene l'importanza di includervi i mezzi di comunicazione destinati ai giovani, in vista del potenziamento di uno spazio europeo di cittadinanza;

59.

sottolinea la necessità di adattare e far progredire le strategie e i contenuti del Libro bianco alla luce del dibattito in corso nella società europea e tra gli Stati membri;

*

* *

60.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, nonché ai governi e parlamenti degli Stati membri.


(1)  GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43.

(2)  GU C 47 E del 27.2.2003, pag. 400.

(3)  GU C 64 E del 12.3.2004, pag. 591.

(4)  GU C 92 E del 20.4.2006, pag. 403.

P6_TA(2006)0501

Etiopia

Risoluzione del Parlamento europeo sull'Etiopia

Il Parlamento europeo,

viste le proprie precedenti risoluzioni sulla crisi post-elettorale e sulle gravi violazioni dei diritti umani, in particolare la risoluzione del 7 luglio 2005 sulla situazione dei diritti umani in Etiopia (1), del 13 ottobre 2005 sulla situazione in Etiopia (2) e del 15 dicembre 2005 sulla situazione in Etiopia e il nuovo conflitto frontaliero (3),

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

contrariato per l'arresto e l'espulsione dall'Etiopia di due funzionari della Commissione accusati di aver cercato di aiutare ad uscire dal paese la sig.ra Yalemzewd Bekele, avvocato e militante dei diritti della donna, che lavorava ad Addis Abeba per la Commissione,

B.

considerando che si ha continuamente notizia di arresti, maltrattamenti, detenzioni arbitrarie, intimidazione e mortificazione di politici dell'opposizione, attivisti della società civile, studenti e di altri cittadini,

C.

considerando che la sig.ra Yalemzewd Bekele, dopo essere stata tenuta in segregazione per alcuni giorni, è stata rilasciata il 27 ottobre 2006 solo dopo l'intervento di alto livello dell'UE a suo favore,

D.

considerando che il parlamento etiopico alla fine del novembre 2005 ha creato una commissione d'inchiesta sostenuta dal governo con la missione di indagare sulle uccisioni di giugno e di novembre,

E.

considerando che il governo etiopico ha fatto pressione sui membri della commissione d'inchiesta perché modificassero le loro conclusioni e che tre membri della commissione, incluso il presidente e il vicepresidente hanno abbandonato il paese dopo essersi rifiutati di obbedire agli ordini governativi di modificare le conclusioni della relazione,

F.

considerando che i suddetti membri della commissione d'inchiesta sono riusciti ad abbandonare il paese portando con sé la relazione definitiva, un documento che esprime una condanna globale della gestione da parte del governo della crisi che ha fatto 193 morti nelle dimostrazioni di giugno e di novembre 2005,

G.

considerando che a seguito di arresti massicci di oppositori del governo, di attivisti dei diritti umani e di giornalisti nel corso delle dimostrazioni del giugno e del novembre 2005 sono state arrestate 111 persone tra leader di partito, giornalisti e difensori dei diritti dell'uomo i quali sono ancora detenuti in attesa di processo con imputazioni che includono «oltraggio alla Costituzione», «incitazione, organizzazione o direzione della ribellione armata e tentato genocidio»,

H.

ricordando che tra i detenuti politici del periodo successivo alle elezioni vi era Hailu Shawel, presidente della Coalizione per l'unità e la democrazia, il professor Mesfin Woldemariam, già presidente del Consiglio etiopico Diritti umani, il dottor Yacob Hailemariam, già inviato speciale delle Nazioni Unite e già pubblico ministero del tribunale criminale internazionale per il Ruanda, la sig.ra Birtukan Mideksa, già giudice, il dottor Berhanu Nega, sindaco eletto di Addis Abeba, Netsanet Demissie, direttore dell'Organizzazione per la giustizia sociale in Etiopia e Daniel Bekele di Action Aid Ethiopia,

I.

preoccupato per il recente arresto di Wassihun Melese e Anteneh Getnet, membri dell'Associazione insegnanti etiopici, e del fatto che questi nuovi arresti sembrano rappresentare la risposta alle lamentele dell'Associazione insegnanti etiopici contro l'interferenza governativa nelle attività dell'associazione e contro l'intimidazione dei loro capi,

J.

considerando che il primo ministro Meles Zenawi è uno degli ospiti della Commissione per le giornate europee di sviluppo, organizzate a Bruxelles dal 13 al 17 novembre 2006,

K.

considerando che l'Etiopia ha firmato l'accordo di partenariato tra il Gruppo di Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) da una parte e la Comunità europea e i suoi Stati membri dall'altra (Accordo di Cotonou), che agli articoli 9 e 96 recita che il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali è un elemento essenziale della cooperazione ACP-EU;

1.

si compiace delle iniziative UE per ottenere il rilascio della sig.ra Yalemzewd Bekele e si rammarica profondamente dell'espulsione dall'Etiopia di Björn Jonsson ed Enrico Sborgi, funzionari della Commissione;

2.

invita il governo etiopico a pubblicare integralmente senza modifiche e senza ulteriori indugi la relazione finale della commissione d'inchiesta; chiede che le pertinenti istanze giudiziarie ricevano la relazione e che ne tengano conto ai fini di un processo equo;

3.

invita le autorità etiopiche a non compiere atti di intimidazione e di maltrattamenti contro i leader nazionali, tra cui i magistrati e i membri dell'associazione insegnanti (ETA) nello svolgimento dei loro compiti professionali;

4.

invita il governo etiopico a rilasciare immediatamente e senza condizioni tutti i prigionieri politici, giornalisti, attivisti sindacali, difensori dei diritti umani, nonché qualsiasi altro cittadino e ad adempiere ai propri obblighi per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani, dei principi democratici e dello stato di diritto;

5.

invita il governo etiopico a rivelare quante siano le persone detenute in tutto il paese, a consentire visite da parte del Comitato internazionale della Croce Rossa e a consentire a tutti i prigionieri di poter incontrare le loro famiglie, il loro avvocato e di poter beneficiare delle cure sanitarie di cui eventualmente abbiano bisogno;

6.

invita il governo etiopico a rispettare la Dichiarazione universale dei diritti umani e la Carta dell'Unione africana dei diritti dei popoli e dei diritti umani, incluso il diritto al rispetto delle assemblee pacifiche, alla libertà di opinione e alla garanzia dell'indipendenza del sistema giudiziario;

7.

si rammarica profondamente dell'invito rivolto dalla Commissione UE al primo ministro Melez Zenawi perché intervenga alle giornate europee di sviluppo, specialmente su temi di governance, una decisione che trasmette il segnale sbagliato per quanto riguarda la politica UE in merito al rispetto dei diritti umani, dei principi democratici, dello stato di diritto e della buona governance;

8.

chiede al Consiglio e alla Commissione di controllare attentamente la situazione in Etiopia e di tenere conto che lo sviluppo dei programmi di cooperazione nel quadro dell'accordo di Cotonou devono dipendere dal rispetto dei diritti umani e dalla buona governance, come definito chiaramente negli articoli 9 e 96 dell'accordo di Cotonou;

9.

invita al Consiglio e alla Commissione ad esaminare come sia possibile organizzare un dialogo interetiopico che includa tutti con la partecipazione delle parti politiche, delle organizzazioni della società civile e di tutte le parti interessate in modo da elaborare una soluzione durevole dell'attuale crisi politica;

10.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo etiopico, al Segretario generale delle Nazioni Unite e al Presidente dell'Unione africana.


(1)  GU C 157 E del 6.7.2006, pag. 495.

(2)  GU C 233 E del 28.9.2006, pag. 116.

(3)  Testi approvati, P6_TA(2005)0535.

P6_TA(2006)0502

Bangladesh

Risoluzione del Parlamento europeo sul Bangladesh

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sul Bangladesh, in particolare la propria risoluzione del 14 aprile 2005 sul Bangladesh (1),

vista la visita a Dacca della troika dei direttori regionali dell'Unione europea svoltasi dal 23 al 25 gennaio 2006,

vista la dichiarazione della Presidenza del 16 marzo 2006, a nome dell'Unione europea, che plaude all'arresto di due capi terroristi ad opera delle autorità del Bangladesh,

vista la dichiarazione del 30 ottobre 2006 del Segretario generale delle Nazioni Unite sul Bangladesh,

visto l'accordo di cooperazione tra la Comunità europea e la Repubblica popolare del Bangladesh sul partenariato e sullo sviluppo (2),

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

compiacendosi dell'avvenuta formazione di un governo provvisorio incaricato della preparazione delle prossime elezioni parlamentari in Bangladesh, ma osservando con preoccupazione che non sono ancora soddisfatti molti dei presupposti necessari in termini di neutralità dei preparativi elettorali,

B.

rallegrandosi del fatto che il Bangladesh è un partner importantissimo per l'Unione europea, che ha compiuto progressi in fatto di performance economica; osservando tuttavia che il paese continua a soffrire di gravi difficoltà politiche, corruzione su vasta scala, povertà, diffuso malcontento popolare e presenza di una militanza islamista,

C.

considerando che la compilazione delle liste elettorali è stata fortemente criticata da osservatori interni e internazionali, e che secondo una stima della Commissione sono stati aggiunti alle liste 13 milioni di nominativi non validi,

D.

considerando che nel 2006 tre giornalisti sono stati uccisi e almeno altri 95 aggrediti, e 55 corrispondenti di stampa sono stati oggetto di intimidazioni per articoli giudicati «non islamici»; considerando che nel corso dell'anno più di 70 giornalisti sono stati costretti a fuggire dal paese in seguito a minacce, secondo i rapporti sulla libertà di stampa in Bangladesh diffusi da «Reporters sans Frontières»,

E.

considerando il caso particolarmente sconvolgente di Salah Uddin Shoaib Choudhury, direttore del giornale «Weekly Blitz» pubblicato in Bangladesh, un giornalista che sostiene il dialogo tra le religioni e il riconoscimento di Israele, che è stato arrestato il 29 novembre 2003 e rischia la condanna a morte nel processo per sedizione che doveva essere avviato contro di lui lunedì 13 novembre 2006,

F.

considerando che la violenza perpetrata da organizzazioni paramilitari di orientamento islamista è diminuita grazie ad iniziative assunte dal precedente governo durante l'ultima parte del suo periodo di permanenza in carica,

G.

considerando che il Bangladesh ha una lunga tradizione di democrazia laica, comprendente il rispetto dei diritti umani e dei diritti delle donne, l'indipendenza della magistratura e la libertà di stampa,

H.

considerando che l'UE si è rallegrata dell'arresto di due sospetti capi terroristi e giudica tale fatto un risultato significativo che dimostra l'impegno del Bangladesh nella lotta contro il terrorismo,

I.

considerando che nella primavera 2006 il governo ha adottato misure drastiche per porre un freno all'estremismo, ma i gruppi islamisti continuano ad attaccare apertamente gli appartenenti a comunità religiose minoritarie;

1.

deplora i recenti atti di violenza e condanna fortemente le aggressioni fisiche a giornalisti, al personale di ONG, sindacalisti e altre persone e la violenza connessa con le imminenti elezioni generali e con gli accordi transitori;

2.

riconosce l'importanza delle elezioni e chiede un governo provvisorio forte e risoluto che promuova la stabilità e infonda fiducia in elezioni parlamentari libere e regolari, che si svolgano conformemente alle norme internazionali, con la partecipazione di tutti i partiti e secondo il calendario previsto;

3.

invita il governo provvisorio del Bangladesh, guidato dal presidente Iajuddin Ahmed, ad assumere immediate iniziative per ricostituire la commissione elettorale, in modo da garantire che essa possa svolgere il suo lavoro in maniera realmente neutrale e che ciò risulti ben visibile;

4.

invita il governo provvisorio a creare un clima in cui tutti gli elettori si sentano davvero liberi di far uso del proprio diritto di voto, in particolare disarmando i sostenitori dei gruppi islamisti impegnati in azioni e in attività di propaganda caratterizzate dall'intolleranza religiosa;

5.

invita la commissione elettorale a migliorare la qualità e l'esattezza delle liste elettorali in collaborazione con esperti nazionali e internazionali;

6.

invita il BNP, la AL e tutti gli altri partiti politici a trovare un accordo su tutte le questioni elettorali controverse, ad evitare la violenza politica e l'instabilità e a mettere a punto programmi politici capaci di migliorare le condizioni di vita della popolazione;

7.

chiede la revisione del processo e il proscioglimento di Salah Uddin Shoaib Choudhury, la cui incriminazione è contraria a tutte le norme del diritto internazionale e le convenzioni contro le violazioni della libertà di stampa;

8.

chiede alle autorità di far cessare il clima d'impunità e di avviare procedimenti contro gli autori di atti di violenza e di vessazione ai danni dei giornalisti in Bangladesh;

9.

chiede al Consiglio e alla Commissione di seguire con attenzione la situazione dei diritti dell'uomo, la situazione politica e la situazione della libertà di stampa in Bangladesh e di elaborare programmi nel quadro della cooperazione UE-Bangladesh per promuovere la libertà di stampa e di opinione;

10.

chiede al governo provvisorio di garantire l'equilibrio dei media pubblici durante la campagna elettorale;

11.

riafferma il proprio l'attaccamento europeo alla straordinaria tradizione di tolleranza religiosa e di laicismo del Bangladesh, consacrata nelle antiche tradizioni culturali e nel patrimonio artistico del paese e già celebrata nelle precedenti risoluzioni del Parlamento;

12.

plaude al recente verdetto di colpevolezza pronunciato da un tribunale contro due militanti islamici per l'omicidio di un convertito al cristianesimo, ma condanna l'irrogazione della pena di morte;

13.

plaude alla decisione della Commissione di inviare una missione di osservazione elettorale dell'Unione europea per seguire le prossime elezioni generali, e sollecita la rapida istituzione di una di osservazione elettorale politica a breve termine del Parlamento;

14.

invita la Commissione ad usare i suoi buoni uffici presso altri donatori e presso il governo del Bangladesh al fine di promuovere l'adozione di misure efficaci in accordo con i termini della presente risoluzione;

15.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo provvisorio del Bangladesh, alla commissione elettorale del Bangladesh e al Segretario generale delle Nazioni Unite.


(1)  GU C 33 E del 9.2.2006, pag. 594.

(2)  GU L 118 del 27.4.2001, pag. 48.

P6_TA(2006)0503

Iran

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Iran

Il Parlamento europeo,

viste le proprie precedenti risoluzioni sull'Iran, in particolare in materia di diritti dell'uomo,

vista la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, il patto internazionale sui diritti civili e politici nonché il patto sui diritti economici, sociali e culturali e la convenzione sui diritti del fanciullo, dei quali l'Iran è parte,

visto il dialogo Unione europea-Iran sui diritti dell'uomo,

vista l'ottava relazione annuale dell'Unione europea sui diritti dell'uomo (2006), approvata dal Consiglio il 17 ottobre 2006,

vista la dichiarazione della Presidenza dell'Unione europea sul dialogo Unione europea-Iran sui diritti dell'uomo del 20 dicembre 2005,

viste le conclusioni del Consiglio del 10-11 aprile, 15-16 maggio e 17 luglio 2006, la dichiarazione del Consiglio sulla libertà di espressione in data 26 luglio 2006, la dichiarazione del 5 maggio 2006 sui diritti dell'uomo in Iran, la dichiarazione del 24 agosto 2006 sulla morte di Akbar Mohammadi e la detenzione di Manouchehr Mohammadi e la dichiarazione del Consiglio sulla libertà di stampa in data 5 ottobre 2006,

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del proprio regolamento,

Situazione generale

A.

considerando che la situazione in Iran per quanto concerne l'esercizio dei diritti civili e delle libertà politiche è deteriorata nel corso dello scorso anno, in particolare dalle elezioni presidenziali del giugno 2005, malgrado i numerosi impegni assunti dalle autorità iraniane di promuovere valori universali,

B.

considerando che l'Iran si è assunto l'impegno di promuovere e tutelare i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali a titolo di svariati strumenti internazionali in materia,

Prigionieri politici

C.

considerando che le autorità iraniane hanno annunciato che una relazione elaborata dalla magistratura ha fornito prove circostanziate di violazioni dei diritti dell'uomo, inclusi casi di tortura e di maltrattamento di prigionieri e detenuti nelle carceri e in centri di detenzione, ma hanno anche assicurato di aver preso misure per affrontare i problemi identificati,

D.

considerando che ciò nondimeno la prassi della tortura e il maltrattamento di prigionieri, l'isolamento in regime di segregazione cellulare, la detenzione clandestina, l'applicazione di punizioni crudeli, disumane e degradanti e l'impunità degli agenti di Stato perdurano e continuano ad essere largamente diffusi,

E.

considerando con preoccupazione che il Centro per la difesa dei diritti dell'uomo (CDHR), uno dei fondatori del quale è il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi e che fornisce assistenza legale gratuita a Zahra Kazemi, Akbar Ganji e Abdoulfatah Soltani, è stato dichiarato organizzazione illegale dal Presidente Ahmadinejad nell'agosto 2006 e che il ministero degli interni ha minacciato di perseguire quanti portassero avanti le sue attività,

Prosecuzione di minori

F.

considerando con estrema preoccupazione le sempre più frequenti voci di condanne a morte ed esecuzioni di delinquenti minori d'età e osservando che l'Iran conta il più elevato numero di esecuzioni di minori a livello mondiale,

Diritti delle minoranze

G.

considerando che la Costituzione iraniana garantisce alcuni diritti delle minoranze, quali il diritto alla lingua, ma che in ampia misura tali diritti non possono essere esercitati in pratica; che negli ultimi mesi alcuni gruppi di minoranze hanno manifestato chiedendo di poter esercitare tali diritti, e che tali dimostrazioni hanno portato alla detenzione su larga scala dei partecipanti,

H.

considerando che gli azeri, che costituiscono la principale minoranza etnica in Iran, sono stati pubblicamente vilipesi in vignette pubblicate da un quotidiano di proprietà statale nel maggio 2006; che altre minoranze continuano ad essere oggetto di discriminazioni e persecuzioni sulla base del loro retroterra religioso o etnico, ad esempio i curdi e gli abitanti della regione circostante la città di Ahwaz, capoluogo di provincia della regione del Khuzestan di prevalente etnia araba, che secondo il relatore speciale delle Nazioni Unite sugli alloggi adeguati Miloon Kothari sono stati sfollati dai propri villaggi, mentre alcuni sono incarcerati o condannati a morte,

Libertà di religione

I.

considerando che a parte l'Islam, solo lo Zoroastrismo, il Cristianesimo e il Giudaismo sono riconosciute quali religioni dalla legge, mentre chi pratica religioni non riconosciute quali il Bahaismo o il Sufismo è oggetto di discriminazioni e repressione violenta; che, in particolare, i bahaisti non possono esercitare la propria religione e sono inoltre privati in conseguenza di tutti i diritti civili (ad esempio del diritto alla proprietà o all'istruzione superiore),

J.

considerando che persino membri del clero che si oppongono al regime teocratico dell'Iran corrono rischi, come testimoniato dal caso dell'Ayatollah Sayed Bouroujerdi, arrestato con i suoi seguaci nell'ottobre 2006 e tuttora detenuti,

Libertà di stampa

K.

considerando con particolare preoccupazione le informazioni sempre più frequenti relative ad arresti arbitrari e minacce nei confronti di giornalisti, ciber-giornalisti e blogger; che risulta che almeno 16 giornalisti siano stati arrestati dall'inizio dell'anno, classificando l'Iran tra i peggiori paesi al mondo per quanto riguarda la persecuzione dei giornalisti e le misure restrittive nei confronti della libertà di stampa, con la chiusura di praticamente tutti i giornali e delle riviste elettroniche che hanno assunto posizioni critiche, la persecuzione di membri delle famiglie dei giornalisti, il divieto di viaggiare imposto ai giornalisti e la confisca di antenne paraboliche;

L.

considerando che, secondo quanto riferito, le autorità iraniane stanno imponendo sempre più filtri ai siti Internet e bloccando l'accesso a dozzine di pubblicazioni in rete nonché a blog di natura politica, sociale e culturale; che, impedendo il libero accesso ad Internet, le autorità iraniane stanno imponendo rigidi limiti all'unico mezzo di accesso ad informazioni non censurate per i cittadini iraniani;

Diritti della donna

M.

considerando che l'Iran non ha ancora aderito alla convenzione delle Nazioni unite per l'eliminazione di ogni tipo di discriminazione nei confronti delle donne,

N.

considerando che manifestazioni che chiedevano riforme giuridiche volte a porre fine alle discriminazioni nei confronti delle donne sono state disperse e che i partecipanti sono stati arrestati, sebbene in seguito rilasciati,

Violazioni di altri diritti

O.

considerando che nel settembre 2006 il Presidente Mahmoud Ahmadinejad ha apertamente esortato ad un'epurazione degli accademici progressisti e laici dalle università; che il governo iraniano sta sempre più ostacolando la prosecuzione dell'istruzione superiore di studenti universitari, malgrado questi abbiano superato esami di ammissione competitivi, e che la magistratura ha perseguito numerosi studenti condannandoli a pene detentive, ammende o fustigazioni lo scorso anno,

P.

considerando che i cittadini continuano ad essere incarcerati e, talvolta, giustiziati per reati quali attività sessuali consensuali tra adulti non coniugati o tra omosessuali,

Q.

considerando che nel 2005 l'Iran ha registrato il secondo più alto numero di esecuzioni capitali al mondo; che si riferisce di 282 sentenze capitali, 111 delle quali eseguite tra l'ottobre 2005 e il settembre 2006; esprimendo la propria profonda preoccupazione, inoltre, per il fatto che si continui a comminare condanne a morte per lapidazione, malgrado la moratoria sulle lapidazioni imposta nel dicembre 2002, in particolare nei confronti di donne per reati di attività sessuale illecita,

R.

considerando l'annuncio, da parte del vertice della magistratura della Repubblica islamica dell'Iran nell'aprile 2004, dell'introduzione del divieto di tortura e la successiva riforma della legislazione da parte del Parlamento iraniano, approvata dal Consiglio dei Guardiani nel maggio 2004;

S.

considerando che nel dicembre 2006 si terranno le elezioni dell' Assemblea degli esperti, un pilastro dell'establishment clericale che stabilisce e controlla i lavori della Guida suprema, nonché le elezioni del Consiglio; che, per quanto riguarda le elezioni del Consiglio, è stato riferito che nei distretti elettorali di Rey e di Shemiranat è stata rifiutata la registrazione ad alcuni candidati e che per le elezioni dell'Assemblea i riformisti hanno minacciato di boicottare le elezioni se non saranno ammessi tutti i candidati,

T.

considerando con preoccupazione il mancato rispetto delle norme internazionali per quanto riguarda l'amministrazione della giustizia, l'assenza di garanzie di un corretto processo giuridico e la mancanza di rispetto di salvaguardie giuridiche internazionalmente riconosciute,

Violazione di obblighi internazionali

U.

considerando che l'Iran non ha accettato un'ulteriore tornata del dialogo Unione europea-Iran sui diritti dell'uomo avviato nel 2002 e che, dopo la quarta tornata svoltasi il 14-15 giugno 2004, ha cessato di parteciparvi, malgrado i ripetuti sforzi compiuti dall'Unione europea sia lo scorso anno che quest'anno per proporre date per una quinta tornata,

V.

considerando che le relazioni dell'Unione europea con l'Iran sono state basate su un approccio tripartito, caratterizzato da negoziati per accordi commercialí e di cooperazione, un dialogo politico e un dialogo sui diritti dell'uomo; che il dialogo politico è stato sospeso a causa dell'attuale posizione dell'Iran sul proprio programma nucleare;

Situazione generale

1.

esprime la propria profonda preoccupazione in merito al deterioramento della situazione dei diritti dell'uomo in Iran da quando il Presidente Ahmadinejad ha assunto la sua carica nel giugno 2005;

2.

esorta l'Iran a garantire a tutti i suoi cittadini il diritto di esercitare i diritti civili e le libertà politiche e auspica che le autorità iraniane adempiranno agli impegni che hanno assunto di promuovere i valori universali, impegni cui l'Iran si è obbligato aderendo alle convenzioni internazionali che ha ratificato;

Prigionieri politici

3.

esorta le autorità iraniane ad accelerare le indagini nei casi di morti sospette e di assassinio di intellettuali e attivisti politici, di portare dinanzi alla giustizia i presunti responsabili e di fornire assistenza medica incondizionata e adeguata ai detenuti in cattive condizioni di salute;

4.

esorta le autorità iraniane a rilasciare incondizionatamente tutti i prigionieri per reati di coscienza, in particolare Keyvan Ansari, Keyvan Rafii, Kheirollah Derakhshandi, Abolfazl Jahandar e Koroush Zaim;

5.

accoglie favorevolmente, in questo contesto, il recente rilascio dell'ex deputato Sayed Ali Akbar Mousavi-Kho'ini e il rilascio anticipato di Ramin Jahanbegloo e Akbar Ganji; si attende che il sig. Ganji, che è stato invitato al Parlamento europeo in ottobre, possa tornare liberamente in Iran senza trovare ostacoli;

Prosecuzione di minori

6.

esprime il proprio orrore dinanzi al fatto che siano ancora eseguite sentenze capitali nei confronti di minori, nonché pronunciate sentenze di lapidazione e che, malgrado le assicurazioni governative, siano state eseguite almeno due sentenze di lapidazione;

7.

condanna fermamente la pena di morte in quanto tale e, in particolare, condanne capitali ed esecuzioni nei confronti di delinquenti minori ed esorta le autorità iraniane a rispettare le salvaguardie giuridiche internazionalmente riconosciute per quanto concerne i minori, quali la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo;

Diritti delle minoranze

8.

esorta le autorità iraniane a rispettare le salvaguardie giuridiche internazionalmente riconosciute per quanto riguarda gli appartenenti a minoranze religiose, riconosciute ufficialmente o meno; condanna l'attuale mancanza di rispetto dei diritti delle minoranze e chiede che queste possano esercitare tutti i diritti loro riconosciuti dalla Costituzione iraniana e dal diritto internazionale; chiede inoltre alle autorità di eliminare ogni tipo di discriminazione basata su motivi religiosi o etnici o contro appartenenti a minoranze quali i curdi, gli azeri, gli arabi e i beluci;

9.

permane preoccupato in merito al fato dell'avvocato Saleh Kamrani, difensore di turchi azeri in un processo e scomparso dal 14 giugno 2006; esorta le autorità iraniane a sospendere immediatamente l'imminente esecuzione degli arabi Abdullah Suleymani, Abdulreza Sanatati Zergani, Qasem Salamat, Mohammad Jaab Pour, Abdulamir Farjallah Jaab, Alireza Asakreh, Majed Albooghubaish, Khalaf Derhab Khudayrawi, Malek Banitamim, Sa'id Saki e Abdullah Al-Mansouri;

Libertà di stampa

10.

ricorda al governo dell'Iran i suoi obblighi, in quanto firmatario del patto internazionale sui diritti civili e politici e del patto sui diritti economici, sociali e culturali, a tutelare i diritti umani fondamentali, in particolare la libertà di opinione, e chiede il rilascio di tutti i giornalisti e blogger incarcerati, tra cui Motjaba Saminejad, Ahmad Raza Shiri, Arash Sigarchi e Masoud Bastani;

11.

condanna l'arresto e l'incarcerazione di ciber-giornalisti e blogger e la censura parallela di numerose pubblicazioni in rete, blog e siti Internet, in quanto essi costituiscono le fonti di informazione maggiormente esenti da censura per la popolazione iraniana; condanna inoltre l'ondata di arresti arbitrari di giornalisti e le severe restrizioni nei confronti dei media in Iran, in particolare la loro chiusura;

12.

esorta il Parlamento iraniano a emendare la legge iraniana sulla stampa e il codice penale in modo da allinearli con il patto internazionale sui diritti civili e politici e, in particolare, ad abrogare tutte le disposizioni di natura penale relative all'espressione non violenta di opinioni, anche a mezzo stampa;

Libertà religiosa

13.

chiede alle autorità iraniane, al fine di eliminare ogni tipo di discriminazione sulla base della religione, l'eliminazione del divieto di fatto di praticare il culto Baha'i;

14.

esprime la propria preoccupazione dinanzi all'arresto degli avvocati Farshid Yadollahi e Omid Behrouzi, condannati a sentenze detentive mentre difendevano dei sufisti a Qom; esprime parimenti la sua preoccupazione per la sicurezza dell'Ayatollah Sayad Hossein Kazemeyne Boroujerdi, che da anni chiede la separazione della religione dalla base politica dello Stato e che è stato nuovamente arrestato, a quanto pare con oltre 400 suoi seguaci;

Diritti della donna

15.

esprime la propria preoccupazione in merito al persistere di discriminazioni nei confronti delle donne a livello giuridico e sul piano pratico, malgrado vi siano stati progressi; condanna il ricorso alla violenza e la discriminazione nei confronti della donna in Iran, che continuano a rappresentare un grave problema; condanna inoltre il ricorso alla violenza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti delle donne che si erano riunite quest'anno per celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo 2006; condanna inoltre lo scioglimento violento, da parte delle forze di sicurezza iraniane, di una manifestazione pacifica il 12 giugno 2006, in cui uomini e donne chiedevano la fine delle discriminazioni giuridiche nei confronti delle donne in Iran;

16.

esorta l'Iran a firmare la convenzione sull'eliminazione di ogni tipo di discriminazione nei confronti della donna e chiede inoltre che la maggiore età per le donne in Iran sia portata a 18 anni;

Violazione di altri diritti

17.

condanna fermamente l'esortazione pubblica del Presidente Ahmedinejad ad un'epurazione degli accademici progressisti e laici nelle università e chiede che quanti sono stati espulsi possano tornare ad insegnare secondo i più basilari diritti di libertà accademica;

18.

deplora profondamente la morte dell'attivista studentesco Akbar Mandavi Mohammadi e del prigioniero politico Valiollah Feyz a seguito di uno sciopero della fame e chiede il rilascio di Manoucher Mohammadi; chiede che gli studenti non vengano esclusi dall'istruzione superiore a causa delle loro attività politiche pacifiche;

19.

chiede che l'attività sessuale consensuale tra adulti da parte di persone non coniugate non porti a prosecuzione; chiede inoltre che non siano incarcerate o giustiziate persone a causa del loro orientamento sessuale;

20.

esorta le autorità iraniane a dimostrare che stanno attuando la dichiarata moratoria ulle lapidazione e chiede l'immediata e rigorosa applicazione del divieto di tortura annunciato, adottato dal Parlamento iraniano e approvato dal Consiglio dei Guardiani; chiede inoltre che il codice penale islamico dell'Iran sia riformato, in modo da abolire la lapidazione;

21.

esprime profonda preoccupazione dinanzi al fatto che, ancora una volta, candidati alle imminenti elezioni non abbiano potuto registrarsi e che i riformisti boicotteranno le elezioni a causa delle procedure antidemocratiche per l'iscrizione dei candidati a tali elezioni;

22.

invita le autorità iraniane a compiere sforzi per assicurare la piena applicazione dei diritti processuali e procedure eque e trasparenti da parte della magistratura, assicurare il rispetto dei diritti alla difesa e l'equità dei verdetti in ogni tipo di tribunale;

Iniziative europee

23.

chiede all'Iran di riallacciare il dialogo Unione europea-Iran sui diritti dell'uomo ed esorta inoltre il Consiglio e la Commissione a seguire attentamente gli sviluppi in Iran e a sollevare casi concreti di violazioni dei diritti dell'uomo quali condizioni di base per l'avanzamento delle relazioni economiche e commerciali tra Unione europea e Iran;

24.

chiede alla Commissione di applicare in modo efficace, in stretta cooperazione con il Parlamento europeo, il nuovo strumento per la democrazia e i diritti dell'uomo al fine di assicurare la democrazia e il rispetto dei diritti dell'uomo in Iran, ad esempio sostenendo media esenti da censura;

25.

invita il Consiglio ad esaminare come associare il Parlamento all'aggiornamento regolare della posizione comune del Consiglio 2001/931/PESC del 27 dicembre 2001 relativa all'applicazione di misure specifiche per la lotta al terrorismo (1), tenendo conto degli sviluppi successivi al 2001;

26.

accoglie favorevolmente la prima visita di una delegazione del Majlis al Parlamento europeo in ottobre ed esprime l'auspicio che questi fruttuosi scambi, così come la presente risoluzione, entrino a far parte di un dialogo continuo che porti ad un progressivo ravvicinamento di Iran e Unione europea sulla base dei valori condivisi sanciti nella carta e nelle convenzioni delle Nazioni Unite;

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27.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione all'Alto rappresentante per la PESC, ai governi e parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, alla commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo, al Capo della Corte suprema dell'Iran, nonché al governo e al Parlamento della Repubblica Islamica dell'Iran.


(1)  GU L 344 del 28.12.2001, pag. 93.