|
3.9.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 217/7 |
SENTENZA DELLA CORTE
(Seconda Sezione)
7 luglio 2005
nel procedimento C-208/03 P: Jean-Marie Le Pen contro Parlamento europeo (1)
(Ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado - Elezioni dei membri del Parlamento europeo - Mancanza di una procedura elettorale uniforme - Applicazione del diritto nazionale - Decadenza del mandato di membro del Parlamento europeo a seguito di condanna penale - Atto mediante il quale il Parlamento europeo «prende atto» della decadenza - Ricorso di annullamento - Atto non impugnabile - Irricevibilità)
(2005/C 217/13)
Lingua di procedura: il francese
Nel procedimento C-208/03 P, avente ad oggetto il ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado ai sensi dell'art. 56 dello Statuto della Corte di giustizia, presentato il 10 maggio 2003, Jean-Marie Le Pen, residente in Saint-Cloud (Francia), (avv.: sig. F. Wagner), Parlamento europeo (agenti: sigg. H. Krück e C. Karamarcos), Repubblica francese (agenti: sigg. R. Abraham e G. de Bergues, nonché dalla sig.ra L. Bernheim), interveniente in primo grado, la Corte (Seconda Sezione), composta dal sig. C.W.A. Timmermans (relatore), presidente di sezione, dalla sig.ra R. Silva de Lapuerta, dai sigg. J. Makarczyk, P. Kūris e G. Arestis, giudici, avvocato generale: sig. F.G. Jacobs, cancelliere: sig. R. Grass, ha pronunciato il 7 luglio 2005 una sentenza il cui dispositivo è del seguente tenore:
|
1) |
Il ricorso contro la pronuncia del Tribunale di primo grado è respinto. |
|
2) |
Il sig. Le Pen è condannato alle spese del presente grado di giudizio, comprese quelle relative al procedimento sommario. |
|
3) |
La Repubblica francese sopporterà le proprie spese. |