2.4.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 82/9 |
Ricorso della Commissione delle Comunità europee contro il Granducato di Lussemburgo, proposto il 25 gennaio 2005
(Causa C-23/05)
(2005/C 82/20)
Lingua processuale: il francese
Il 25 gennaio 2005 la Commissione delle Comunità europee, rappresentata dal sig. G. Rozet e dalla sig.ra N. Yerrell, in qualità di agenti, con domicilio eletto in Lussemburgo, ha proposto, dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee, un ricorso contro il Granducato di Lussemburgo.
La Commissione delle Comunità europee chiede che la Corte voglia:
1. |
dichiarare che il Granducato di Lussemburgo, non avendo adottato le leggi, i regolamenti ed i provvedimenti amministrativi necessari per recepire la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 giugno 2000, 2000/34/CE, che modifica la direttiva 93/104/CE del Consiglio concernente taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro, al fine di comprendere i settori e le attività esclusi dalla suddetta direttiva (1), o, in ogni caso, non avendo notificato tali disposizioni alla commissione, è venuto meno agli obblighi che gli incombono in forza dell'art. 2, n. 1, di tale direttiva; |
2. |
condannare il Granducato di Lussemburgo alle spese. |
Motivi e principali argomenti
Il termine previsto per recepire la direttiva nell'ordinamento giuridico nazionale è scaduto il 1o agosto 2003.
(1) GU L 195, del 01.08.2000, pag. 41.