4.12.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 300/21 |
SENTENZA DELLA CORTE
(Terza Sezione)
14 ottobre 2004
Causa C-275/03: Commissione delle Comunità europee contro Repubblica portoghese (1)
(Inadempimento di uno Stato - Direttiva 89/665/CEE - Procedure di ricorso in materia di aggiudicazione di appalti pubblici di forniture e di lavori - Trasposizione incompleta)
(2004/C 300/43)
Lingua processuale: il portoghese
Nella causa C-275/03, avente ad oggetto il ricorso per inadempimento ai sensi dell'art. 226 CE presentato il 25 giugno 2003, Commissione delle Comunità europee (agenti: sigg. A. Caeiros e K. Wiedner) contro Repubblica portoghese (agenti: sig. L. Fernandes e sig.ra C. Gagliardi Graça) la Corte (Terza Sezione), composta dal sig. A. Rosas, Presidente di Sezione, dai sigg. A. Borg Barthet, J.-P. Puissochet (relatore), S. von Bahr e U. Lõhmus, giudici, avvocato generale: sig.ra C. Stix-Hackl, cancelliere: sig. R. Grass, 14 ottobre 2004 ha pronunciato la sentenza dal seguente dispositivo:
1) |
Non avendo abrogato il decreto legge 21 novembre 1967, n. 48 051, che subordina alla prova della colpa o del dolo la concessione del risarcimento danni alle persone lese da una violazione del diritto comunitario sugli appalti pubblici o delle norme nazionali che lo recepiscono, la Repubblica portoghese è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in virtù degli artt. 1, n. 1, e 2, n. 1, lett. c), della direttiva del Consiglio 21 dicembre 1989, 89/665/CEE, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all'applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori. |
2) |
La Repubblica portoghese è condannata alle spese. |