30.4.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 106/5


SENTENZA DELLA CORTE

(Quinta Sezione)

18 marzo 2004

nella causa C-8/02 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Wevaltungsgerichts Sigmaringen): Ludwig Leichtle contro Bundesanstalt für Arbeit (1)

(Libera prestazione dei servizi - Regime di aiuto applicabile ai pubblici dipendenti in caso di malattia - Cura termale effettuata in un altro Stato membro - Spese relative all'alloggio, al vitto, al viaggio, alla tassa di soggiorno e alla redazione del referto medico di fine cura - Condizioni di rimborsabilità - Autorizzazione previa - Criteri - Giustificazione)

(2004/C 106/07)

Lingua processuale: il tedesco

Nella causa C-8/02, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 234 CE, dal Wervaltungsgericht Sigmaringen (Germania) nella causa dinanzi ad esso pendente tra Ludwig Leichtle e Bundesanstalt für Arbeit, domanda vertente sull'interpretazione degli artt. 49 CE e 50 CE, la Corte (Quinta Sezione), composta dal sig. C.W.A. Timmermans, facente funzione di presidente della Quinta Sezione, dai sigg. A. La Pergola (relatore) e S. von Bahr, giudici, avvocato generale: sig. D. Ruiz-Jarabo Colomer, cancelliere: sig.R. Grass, ha pronunciato il 18 marzo 2004 una sentenza il cui dispositivo è del seguente tenore:

1)

Gli artt. 49 CE e 50 CE vanno interpretati nel senso che ostano ad una normativa di uno Stato membro, quale quella di cui alla causa a qua, che subordini la rimborsabilità delle spese relative all'alloggio, al vitto, al viaggio, alla tassa di soggiorno e alla redazione di un referto medico di fine cura, sostenute in ragione di una cura termale effettuata in un altro Stato membro, all'ottenimento di una previa dichiarazione di rimborsabilità che viene concessa solo in quanto venga attestato dai servizi sanitari pubblici o dal medico di fiducia dell'ente che la cura prevista è assolutamente necessaria, in considerazione di prospettive terapeutiche notevolmente superiori in tale altro Stato membro.

2)

Gli artt. 49 CE e 50 CE vanno interpretati nel senso che non ostano, in linea di principio, ad una normativa di uno Stato membro, quale quella di cui alla causa a qua, che subordini il rimborso delle spese relative all'alloggio, al vitto, al viaggio, alla tassa di soggiorno e alla redazione del referto medico di fine cura, sostenute in ragione di una cura termale, sia essa stata effettuata in tale Stato membro o in un altro Stato membro, alla condizione che la stazione termale di cui trattasi figuri in un apposito elenco. Spetta tuttavia al giudice nazionale accertare che le eventuali condizioni cui è soggetta l'iscrizione di una stazione termale in un tale elenco rivestano carattere obiettivo e non abbiano la conseguenza di rendere le prestazioni di servizi tra gli Stati membri più difficili delle prestazioni puramente interne allo Stato membro interessato.

3)

Gli artt. 49 CE e 50 CE vanno interpretati nel senso che ostano all'applicazione di una normativa nazionale ai sensi della quale il rimborso delle spese relative all'alloggio, al vitto, al viaggio, alla tassa di soggiorno e alla redazione di un referto medico di fine cura sostenute in ragione di una cura termale effettuata in un altro Stato membro, è escluso qualora l'interessato non abbia atteso, prima di sottoporsi alla cura di cui trattasi, la conclusione del procedimento giudiziario intentato avverso una decisione che rifiuta di autorizzare il rimborso delle dette spese.


(1)  GU C 84 del 6.4.2002.